09.01.2015 La Nuova Venezia - Pioggia di 152 milioni e mezzo sulla Porto Marghera del riscatto

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Ci sono già 2.400 nuovi posti di lavoroI dati dell’Osservatorio rivelano l’esistenza di una rete di mille imprese con 13.500 dipendenti

Pioggia di 152 milioni e mezzosulla Porto Marghera del riscattoFIrmato ieri al ministero dello Sviluppo Economico lo storico e nuovo Accordo di ProgrammaFinanziati 23 progetti di bonifica e sistemazione di strade, banchine, ferrovia, fogne e rete idraulica

di Gianni Favarato

Porto Marghera volta pagina esi prepara a un nuovo Rinasci-mento. Fanno ormai parte delpassato gli irrealizzati Accordidi Programma firmati nel 1998e reiterati nel 2006, con i qualisi ostinavano nel tentativo disalvataggio di cicli produttiviad alto impatto ambientale eormai non più redditizi, leggichimica di base e siderurgia,progressivamente chiusi conmigliaia di posti di lavoro per-duti. Ieri al ministero dello Svi-luppo Economico a Roma èstato firmato il nuovo e innova-tivo «Accordo di Programmaper la riconversione e riqualifi-cazione» del polo portuale e in-dustriale di Venezia, il più gran-de e dotato di grandi infrastrut-ture del centro Europa.

Il nuovo accordo prevede 24schede-progetto, cantierabili eda realizzare entro i prossimi 3anni con la supervisione e ilmonitoraggio del ministeroche ha previsto per questo unapposito fondo di oltre 500 mi-la euro. L’Accordo di Program-ma è dotato di un fondo com-plessivo di 152.630.000 di euro:102 messi a disposizione dalministero dello Sviluppo e stor-nati dai rimborsi della multina-zionale Alcoa per gli illecitisconti energetici, sanzionatidalla Commissione Europea;una ventina dalla Regione Ve-neto; 15 dall’Autoprità Portua-le e 4 e mezzo dal Comune diVenezia.

Una pioggia insperata di mi-lioni che finalmente - se i pro-getti saranno davvero realizza-ti nei tempi previsti - potrà ga-rantire in un’area complessivadi 2 mila ettari, il completa-mento delle bonifiche dellearee contaminate; il confina-mento nel vallone Moranzanidei fanghi più inquinati scavatidal fondo dei canali; la messain sicurezza idraulica di via deiPetroli e di tutta le aree a ri-schio allagamenti tra Marghe-ra, Malcontenta e la Prima Zo-na industriale (dove hanno se-de il nuovo Padiglione di ExpoVenice e il Parco Vega); la rea-lizzazione della banchina conil ponte stradale e ferroviariosul canale Brentella; una seriedi opere stradali che permette-ranno di rimettere in ordinevia dell’Elettricità, la nuova ro-tonda con via Fratelli Bandierae il tanto atteso raccordo tra viaTorino e via Righi con una ro-tonda e un sottopasso.

Tutto ciò, come si precisanell’Accordo siglato ieri matti-na dal ministro Federica Guidi,dal governatore del Veneto, Lu-ca Zaia, dal presidente dell’Au-torità Portuale di Venezia, Pao-lo Costa e dal commissario delComune, Vittorio Zappalorto,per garantire finalmente «il ri-sanamento e la riqualificazio-ne di Porto Marghera», leggiaprire la strada a nuovi insedia-menti produttivi, logistici,commerciali e del terziarioavanzato.Paolo Costa. «È stato sancito inmodo concreto il percorso perla creazione della Porto Mar-ghera del domani, migliore»,ha commentato dopo la firmadell’accordo il presidentedel’Autorità Portuale. «Questonuovo accordo esalta quell'unicum che, da sempre, ha fat-to la fortuna di questa area: ilporto per l'industria e l'indu-stria per il porto. Siamo di fron-

te, per la prima volta, ad un im-pegno che non si limita a tratta-re di bonifiche e crisi aziendali,ma punta ad un insieme coor-dinato di interventi infrastrut-turali capace di creare condi-zioni operative per il supportoe lo sviluppo di quelle già ci so-no e per l'insediamento di nuo-ve attivita industriali e logisti-che».Vittorio Zappalorto. Anche ilcommissario straordinario delComune di Venezia ha sottoli-neato ieri che l’accordo appe-na firmato «realizza un sogno.Ora abbiamo sei mesi di tem-po per sviluppare tutti i proget-

ti per il rilancio di un’area comePorto Marghera che è semprestata una priorità dell’ammini-strazione comunale proprioperché può tornare ad essereun polo di sviluppo e crescitaper Venezia e l’Italia».Luca Zaia. «Questo accordo èuna grande operazione», hadetto a sua volta il governatoredel Veneto, affiancato a Romadall’assessore Massimo Gior-getti , «che dà una risposta con-creta che diamo ai lavoratoriche operano a Porto Marghera.Il che significa continuare nelprogetto complessivo di rilan-cio poiché siamo convinti che il

futuro di queste aree non siaquello di pensare ad un grandecampo da golf o a un luna park,come qualcuno vorrebbe, ben-sì di valorizzarle pensando allamanifattura per uscire dalla si-tuazione in cui versano questearee inquinate e guardare adun’economia che sia pulita eche ridia vivibilità a tutto il con-testo di Porto Marghera, nel ri-spetto di tutti i lavoratori cheancora vi operano. Sul tavoloabbiamo anche la grande parti-ta delle aree che abbiamo ac-quisito da Eni, vale a dire oltre110 ettari che andiamo a boni-ficare. Ci sono imprese, per lopiù italiane, pronte ad investi-re però è altrettanto vero chel’attrattività nei confronti deicapitali e degli investitori stra-nieri passa attraverso la sburo-cratizzazione, la semplificazio-ne normativa e soprattutto lacertezza del diritto».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Si è da poco conclusa l’indagineconoscitiva sulle attività econo-miche presenti nell’area indu-striale di Porto Marghera con-dotta congiuntamente da Co-mune di Venezia, Autorità Por-tuale di Venezia, Ente Zona In-dustriale di Porto Marghera eRegione Veneto. A differenzadei dati parziali pubblicati ieri,sono stati resi noti quelli relativia tutto il 2014.

Si tratta della terza edizionedell’indagine, finalizzata a mi-surare in modo preciso e detta-gliato il profilo produttivodell’area di Porto Marghera, ri-levando le aziende insediate ed

i relativi addetti. L’indagine sicompone di una parte quantita-tiva, che ha lo scopo di misura-re i dati relativi al contesto pro-duttivo di porto Marghera clas-sificando le imprese sulla basedi alcuni parametri, quali peresempio il settore di attività, ladimensione economica, il nu-mero di addetti, e da una partequalitativa, finalizzata a ottene-re dalle aziende idee, commen-ti ed informazioni circa l’area diporto Marghera e le opportuni-tà di sviluppo.

I dati raccolti nel 2014 hannorivelato che il numero totale diaziende operanti è pari a 1.034,

per un totale di 13.560 addetti.Rispetto ai risultati dell’indagi-ne 2013 e al primo semestre del2014, c’è un aumento di circa2.440 addetti, a fronte di una so-stanziale stabilità del numerodi imprese. Una positiva diffe-renza dovuta, oltre che ad unabuona tenuta generale dell’inte-ro sito portuale-industriale, allaripresa delle produzioni nellostabilimento della Fincantieri,che nel corso del 2014 ha inizia-to una serie di importanti com-messe per nuove navi da crocie-ra, e alle attività di indotto con-nesse alle produzioni industria-li storiche di Porto Marghera.

Tutti positivi e pieni di speran-za i commenti.

Enrico Piron, segretario ge-nerale della Cgil metropolita-na di Venezia, dice: «Si tratta diun importante passaggio perl’asfittica economia della no-stra città. Finalmente si ricono-sce la specificità di Venezia especialmente si porta avanti ilprocesso di riconversione in-dustriale di Porto Marghera,che può portare anche a unnuovo impulso sull'occupazio-ne. Da oggi, però, la Cgil reste-rà in guardia perché queste ri-sorse siano effettivamentemesse a disposizione per le fi-nalità alle quali sono destina-te, senza illegali distorsioni etempi lunghi, perché questa èl'occasione per promuovere illavoro buono. Già troppe volteabbiamo assistito alla firma diaccordi che poi non sono stationorati. Spero che questo sia ilmomento di svolta».

Gerardo Colamarco, segre-tario generale della Uil Vene-to, ha sottolineato che «ogniinvestimento per lo sviluppodi Porto Marghera è benvenu-to e l'accordo siglato a Romarappresenta un passo impor-tante in questo senso. Noi ab-biamo celebrato il nostro ulti-

mo congresso regionale pro-prio a Marghera, perché cre-diamo possa ancora rappre-sentare il volano per l'econo-mia di tutta la regione, luogoideale per un secondario mo-derno, in cui chimica verde, lo-gistica, meccanica e attività in-dotte possono trovare spazio esviluppo. Non possiamo sna-turarne la vocazione e nel con-tempo dobbiamo approfittaredella felicissima posizione perriportare Porto Marghera adessere cuore pulsante dell'in-dustria e soprattutto dell'occu-pazione».

«Ben vengano un nuovo Ac-cordo di Programma per PortoMarghera e i finanziamenti»,ha dichiarato il segretario ge-nerale della Cisl veneziana, Li-no Gottardello, «ma dobbia-mo verificare se il disegno ge-

nerale sul futuro di Porto Mar-ghera rimane quello condivisoda istituzioni e parti socialiche partecipano al tavolo per-manente coordinato dalla Re-gione».

Sul fronte imprenditoriale,il presidente di ConfindustriaVenezia, Matteo Zoppas, riba-disce che «per la prima volta,dopo anni di promesse, ci tro-viamo di fronte ad un accordoche mette concretamente a di-sposizione di Porto Margherarilevanti risorse pubbliche, an-corché derivanti da una cospi-cua restituzione di fondi daparte di Alcoa, per realizzarein un tempo definito una seriedi progetti in grado di miglio-rare e riqualificare a livello in-frastrutturale buona parte dell'area. È importante sottolinea-re non solo la disponibilità

concreta e reale di oltre 152milioni di euro per investimen-ti, ma anche l'erogazione diquesti condizionata alla defini-zione dei progetti entro sei me-si ed alla realizzazione deglistessi entro 30 mesi. Si trattaquindi di tempi e risorse certe,due requisiti certamente nonconsueti in questi ultimi anni,fermo restando che queste ri-sorse dovranno essere gestitein piena trasparenza eliminan-do così ogni rischio che si ripe-tano episodi di corruzione emalaffare. Gli interventi previ-sti possono contribuire in ma-niera sensibile a ridisegnarel'area di Porto Marghera, rilan-ciandone la vocazione indu-striale e logistica e ponendobasi indispensabili affinché in-vestitori interessati possanoessere attratti».

Infine, Paolo Zabeo dellaCgia di Mestre (Confartigiana-to) ha dichiarato: «Grazie aquesti investimenti, nel giro diun triennio l’area industrialedi Porto Marghera dovrà rifar-si il trucco. Una volta spesi isoldi e realizzate le opere, biso-gnerà attrarre le imprese. Saràquesta la vera sfida su cui sigiocherà il futuro industrialedell’area. Tuttavia, se all’accor-do sottoscritto a Roma som-miamo l’impegno preso nelnovembre scorso da Eni perfar decollare la chimica verdeche prevede 200 milioni di in-vestimenti, possiamo dire chel’area industriale di Margheraè destinata a cambiare volto.Ovviamente tutte queste ope-re andranno monitorate atten-tamente al fine di rispettare ilcronoprogramma, la traspa-renza e la legalità. Dopo quan-to è successo con il Mose nonpossiamo più permetterci altrierrori». (g.fav.)

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Il governatore Zaia:«Risposta concreta

ai lavoratori e menoburocrazia per attirareinvestitori e capitali»

Quello firmato ieri non è di cer-to il primo e non sarà neanchel’ultimo accordo di programmafirmato al ministero dello Svi-luppo Economico per rilanciarele aree di crisi complessa - comequella di Porto Marghera - spar-se per l’Italia al fine di crearenuove attività e nuova occupa-zione. Ma ieri il ministro Federi-ca Guidi ha voluto sottolineareche l’accordo per Porto Marghe-ra «è un ottimo esempio di co-me riqualificare dal punto di vi-sta ambientale le aree di crisi enon disperdere le caratteristi-che industriali. Le quali posso-no essere messe a disposizionedi nuove iniziative produttive edi servizio mobilitando risorseche, d'intesa con Regioni, Entilocali, imprese e sindacati ven-gono finalizzate a interventi co-ordinati e di ampio respiro sen-za disperdersi in mille rivoli».

Il ministro ha anche fatto pre-sente ieri che «le imprese che in-vestiranno avranno diritto adun credito di imposta per tutto il2015, pari a complessivi 50 mi-lioni di euro a favore delle socie-tà che vorranno realizzare pro-getti di reindustrializzazione ebonifica in aree industriali rica-denti nei siti di bonifica di inte-resse nazionale, come quello diPorto Marghera».

Dal canto suo, il sottosegreta-rio all'Economia, il veneto Pier-paolo Baretta, ha dichiarato ieriche con il nuovo accordo perPorto Marghera «si creano lecondizioni per i grandi investi-menti attesi nel polo industrialee portuale veneziani che è colle-gato alla ferrovia e alla rete auto-stradale. Questi investimenti so-no importanti per l'economia diVenezia e dell’Italia intera poi-chè, bisogna ricordare, Porto

Marghera è stato il secondo po-lo industriale più grande d'Euro-pa dopo la zona della Ruhr tede-sca e come quest’ultima deve es-

sere risanata per rimettere inmoto anche qui lo sviluppo e lacrescita economica». ©RIPRODUZIONE RISERVATA

Il commissarioZappalorto: «Sogno

avverato, ritorneràun polo di sviluppoper l’Italia e Venezia»

Sopral’arco delcracking diPolimeriEuropasimbolodell’ormairottamatoPetrolchimicoA fiancoda sinistrail commissariostraordinariodel Comunedi VeneziaVittorioZappalortoil governatoredel VenetoLuca Zaiae il presidentedell’AutoritàPortualePaolo Costaieri a Roma

«Risorse trasparentiper evitare il malaffare»Soddisfatti sia i sindacati dei lavoratori che le associazioni imprenditorialiResta la preoccupazione sui tempi necessari per le autorizzazioni e i cantieri

Da sinistraGerardoColamarco,EnricoPiron,LinoGottardello,MatteoZoppase PaoloZabeo

Ruspe al lavoro a Porto Marghera

le reazioni

«Agevolazioni alle aziende che investiranno»Il ministro Guidi: «Non disperderemo le risorse». Baretta: «Facciamo come nella Ruhr»

Il ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi

Tutti assicurano che questo nuovo Accordo di Programma per PortoMarghera non è come i precedenti, falliti sotto i colpi della raffica dichiusura di aziende e tagli di posti di lavoro dell’ultimo ventennio.La garanzia della sua possibile attuazione non sta solo nella pienadisponibilità di oltre 152 milioni di euro, messi a disposizione dei 23progetti già definiti in termini preliminari o già esecutivi, ma anchedalle tassative clausole di applicazione, allegate al testo dello stessoAccordo di Programma, per le quali si prevede che l’erogazione deifondi stanziati è condizionata alla definizione dei progetti entro 6 mesie alla realizzazione (dal progetto esecutivo alle autorizzazioni finoall’assegnazione dei lavori) degli stessi entro 30 mesi. L’accordoappena firmato, su disposizione del ministro dello Sviluppo Economico,Federica Guidi, prevede uno specifico finanziamento (poco più di mezzomilione di euro) per assicurare l’assistenza tecnica al ministero daparte della propria struttura “in house” (Invitalia spa) per le attività disegreteria tecnica al previsto «Comitato di Coordinamento» e disupporto per l’attività istruttoria dei progetti, nonché per la verificadei dati del monitoraggio sull’attuazione dei progetti finanziati.L’intervento ha come obiettivo il supporto tecnico al ministero delloSviluppo Economico e al Comitato di Coordinamento «perl’espletamento di tutte le attività tecniche amministrative necessarieall’attuazione dell’Accordo di Programma in tutte le sue parti». llministero ha anche messo a disposizione, per il 2015, un credito diimposta a favore delle imprese che vogliono realizzare progetti direindustrializzazione e bonifica in aree industriali di interessenazionale (Sin) come Porto Marghera.

Sei mesi per definire tutti i progettie trenta per la realizzazione delle opere

LA NOSTRA ECONOMIA » LA SVOLTA

CRO

MA

SIA

INTERVENTI E INFRASTRUTTURE PREVISTI1) Sistemazione e messa in sicurezza di via dell'Elettricità da via Ghega all'innesto su tangenziale Mestre (A57) costo 9.500.000 euro

2) Gestione dei fanghi di dragaggio dei canali di navigazione e riqualificazione ambientale, paesaggistica, idraulica e viabilistica tra Malcontenta e Marghera e svincolo su strada statale 309 Romea, come previsto nell'Accordo per il Vallone Moranzani costo 6.550.000 euro

3) Messa in sicurezza idraulica (nuova fognatura delle acque bianche da depurare) della macroisola della Ra�neria e sistemazione sedime stradale di via dei Petroli, via Righi e dei raccordi ferroviaricosto 7.500.000 euro

4) Adeguamento sottoservizi e messa in sicurezza idraulica anti-allagamenti e riqualificazione viabilità di via Pacinotti e via Ferraris (area Expo), delle aree del Parco tecnologico e scientifico Vega e di via delle Industrie costo 9.000.000 euro

5) Infrastrutture e banchina dell'area di 23 ettari a Fusina per lo stoccaggio provvisorio dei fanghi, il dragaggio dei canali (Accordo Moranzani), la predisposizione delle aree per il trasferimento dei depositi della San Marco Petroli di Malcontenta, infrattrutture viarie, ferroviarie e stradali internecosto 25.000.000 euro

6) Completamento e sistemazione rete idraulica del bacino del canale Lusore, bacino di Malcontenta e collegamento aree scolanti Fondi a Sud-Fondi a Est costo 1.823.000 euro

7) Interventi su rete idraulica del bacino canale Lusore, riduzione perdite e rimodellazione per invaso del Parco Malcontenta per smaltimento acque di ricezione e piovane costo 4.930.000 euro

8) Nuova banchina da 600 metri sponda Ovest del canale industriale Ovest (scarico e carico navi per settore agroalimentare) nelle aree Grandi Molini e Cereal Docks con adeguamento dei collegamenti con via dell'Elettricitàcosto 24.000.000 euro

9) Sottoservizi e viabilità di accesso aree Vega e Prima Zona Industriale (Fincantieri) da SR11 (via Padana Superiore) e tra via Torino (completamento ponte) e via Righi con nuova rotatoria a raso e sottopasso costo 15.000.000 euro

10) Manutenzione straordinaria vie Cruto, Ghega, Galvani, Delle Macchine, Della Pila e adeguamento sottoservizi e viabilità di collegamento tra via Elettricità e via Fratelli Bandiera costo 3.000.000 euro

11) Ripristino ponte stradale e ferroviario sul canale Brentella di per adeguamento collegamento Prima Zona Industriale, macroisola della Ra�neria e via dell'Elettrotecnica costo 1.000.000 euro

12) Infrastrutture per cavi della rete in fibra ottica per banda larga con aree industriali di Porto Marghera costo 916.852 euro

13) Banchinamento primo tratto di 550 metri della sponda Sud canale industriale Ovest, area ex Montedison-Syndial (1∞ stralcio) e sistemazione dell'area di 65 ettari per lavorazioni merci, manifatture leggere e ormeggio container costo 35.000.000 euro

14) Ricalibratura dei fossi bacini di Malcontenta, del fosso lungo via Moranzani e della strada SP 23 per Fusina costo 3.326.000 euro

15) Sistemazione rete fognaria con costruzione vasche di raccolta e trattamento di prima pioggia a Porto Marghera costo 1.000.000 euro

16) Ampliamento zona portuale nell'area ex Monopoli (molo Sali) per nuove infrastrutture di servizio (magazzini e piazzali)costo 1.000.000 euro

17) Sistemazione supporti fissi agli steli dei sentiero luminoso per accessibilità notturna nel canale portuale Malamocco-Marghera800.000 euro

18) Adeguamento e potenziamento impianti elettrici e poteziamento punti di illuminazione nel porto di Venezia costo 1.000.000 euro

19) Realizzazione infrastrutture per Piano di sicurezza portuale (regolazione tra�co sui canali e sistemi automatici lettura targhe e controllo accessi ai varchi) costo 1.200.000 euro

20) Costruzione autoparchi in area portuale per migliorare accessibilità e sosta all'esterno del perimetro doganale costo 1.000.000 euro

21) Adeguamento rete e raccordi ferroviari nell'area portuale per miglioramento e�cienza e flessibilità del tra�co costo 500.000 euro

22) Realizzazione e messa in sicurezza nuove corsie per sistemi di gru semovente Rubber Tired Gantry costo 300.000 euro

23) Nuova rotonda per collegamento stradale tra la Strada Regionale 11 (via Padana Superiore), via Cruto e via Dell'Elettricità con bonifica suoli per separare tra�co pesante proveniente o diretto alle aree portualicosto 3.000.000 euro

24) Attività di assistenza tecnica al ministero dello Sviluppo e coordinamento attività di monitoraggio e attuazione dell'Accordo di Programma costo 514.353 euro

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Ci sono già 2.400 nuovi posti di lavoroI dati dell’Osservatorio rivelano l’esistenza di una rete di mille imprese con 13.500 dipendenti

Pioggia di 152 milioni e mezzosulla Porto Marghera del riscattoFIrmato ieri al ministero dello Sviluppo Economico lo storico e nuovo Accordo di ProgrammaFinanziati 23 progetti di bonifica e sistemazione di strade, banchine, ferrovia, fogne e rete idraulica

di Gianni Favarato

Porto Marghera volta pagina esi prepara a un nuovo Rinasci-mento. Fanno ormai parte delpassato gli irrealizzati Accordidi Programma firmati nel 1998e reiterati nel 2006, con i qualisi ostinavano nel tentativo disalvataggio di cicli produttiviad alto impatto ambientale eormai non più redditizi, leggichimica di base e siderurgia,progressivamente chiusi conmigliaia di posti di lavoro per-duti. Ieri al ministero dello Svi-luppo Economico a Roma èstato firmato il nuovo e innova-tivo «Accordo di Programmaper la riconversione e riqualifi-cazione» del polo portuale e in-dustriale di Venezia, il più gran-de e dotato di grandi infrastrut-ture del centro Europa.

Il nuovo accordo prevede 24schede-progetto, cantierabili eda realizzare entro i prossimi 3anni con la supervisione e ilmonitoraggio del ministeroche ha previsto per questo unapposito fondo di oltre 500 mi-la euro. L’Accordo di Program-ma è dotato di un fondo com-plessivo di 152.630.000 di euro:102 messi a disposizione dalministero dello Sviluppo e stor-nati dai rimborsi della multina-zionale Alcoa per gli illecitisconti energetici, sanzionatidalla Commissione Europea;una ventina dalla Regione Ve-neto; 15 dall’Autoprità Portua-le e 4 e mezzo dal Comune diVenezia.

Una pioggia insperata di mi-lioni che finalmente - se i pro-getti saranno davvero realizza-ti nei tempi previsti - potrà ga-rantire in un’area complessivadi 2 mila ettari, il completa-mento delle bonifiche dellearee contaminate; il confina-mento nel vallone Moranzanidei fanghi più inquinati scavatidal fondo dei canali; la messain sicurezza idraulica di via deiPetroli e di tutta le aree a ri-schio allagamenti tra Marghe-ra, Malcontenta e la Prima Zo-na industriale (dove hanno se-de il nuovo Padiglione di ExpoVenice e il Parco Vega); la rea-lizzazione della banchina conil ponte stradale e ferroviariosul canale Brentella; una seriedi opere stradali che permette-ranno di rimettere in ordinevia dell’Elettricità, la nuova ro-tonda con via Fratelli Bandierae il tanto atteso raccordo tra viaTorino e via Righi con una ro-tonda e un sottopasso.

Tutto ciò, come si precisanell’Accordo siglato ieri matti-na dal ministro Federica Guidi,dal governatore del Veneto, Lu-ca Zaia, dal presidente dell’Au-torità Portuale di Venezia, Pao-lo Costa e dal commissario delComune, Vittorio Zappalorto,per garantire finalmente «il ri-sanamento e la riqualificazio-ne di Porto Marghera», leggiaprire la strada a nuovi insedia-menti produttivi, logistici,commerciali e del terziarioavanzato.Paolo Costa. «È stato sancito inmodo concreto il percorso perla creazione della Porto Mar-ghera del domani, migliore»,ha commentato dopo la firmadell’accordo il presidentedel’Autorità Portuale. «Questonuovo accordo esalta quell'unicum che, da sempre, ha fat-to la fortuna di questa area: ilporto per l'industria e l'indu-stria per il porto. Siamo di fron-

te, per la prima volta, ad un im-pegno che non si limita a tratta-re di bonifiche e crisi aziendali,ma punta ad un insieme coor-dinato di interventi infrastrut-turali capace di creare condi-zioni operative per il supportoe lo sviluppo di quelle già ci so-no e per l'insediamento di nuo-ve attivita industriali e logisti-che».Vittorio Zappalorto. Anche ilcommissario straordinario delComune di Venezia ha sottoli-neato ieri che l’accordo appe-na firmato «realizza un sogno.Ora abbiamo sei mesi di tem-po per sviluppare tutti i proget-

ti per il rilancio di un’area comePorto Marghera che è semprestata una priorità dell’ammini-strazione comunale proprioperché può tornare ad essereun polo di sviluppo e crescitaper Venezia e l’Italia».Luca Zaia. «Questo accordo èuna grande operazione», hadetto a sua volta il governatoredel Veneto, affiancato a Romadall’assessore Massimo Gior-getti , «che dà una risposta con-creta che diamo ai lavoratoriche operano a Porto Marghera.Il che significa continuare nelprogetto complessivo di rilan-cio poiché siamo convinti che il

futuro di queste aree non siaquello di pensare ad un grandecampo da golf o a un luna park,come qualcuno vorrebbe, ben-sì di valorizzarle pensando allamanifattura per uscire dalla si-tuazione in cui versano questearee inquinate e guardare adun’economia che sia pulita eche ridia vivibilità a tutto il con-testo di Porto Marghera, nel ri-spetto di tutti i lavoratori cheancora vi operano. Sul tavoloabbiamo anche la grande parti-ta delle aree che abbiamo ac-quisito da Eni, vale a dire oltre110 ettari che andiamo a boni-ficare. Ci sono imprese, per lopiù italiane, pronte ad investi-re però è altrettanto vero chel’attrattività nei confronti deicapitali e degli investitori stra-nieri passa attraverso la sburo-cratizzazione, la semplificazio-ne normativa e soprattutto lacertezza del diritto».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Si è da poco conclusa l’indagineconoscitiva sulle attività econo-miche presenti nell’area indu-striale di Porto Marghera con-dotta congiuntamente da Co-mune di Venezia, Autorità Por-tuale di Venezia, Ente Zona In-dustriale di Porto Marghera eRegione Veneto. A differenzadei dati parziali pubblicati ieri,sono stati resi noti quelli relativia tutto il 2014.

Si tratta della terza edizionedell’indagine, finalizzata a mi-surare in modo preciso e detta-gliato il profilo produttivodell’area di Porto Marghera, ri-levando le aziende insediate ed

i relativi addetti. L’indagine sicompone di una parte quantita-tiva, che ha lo scopo di misura-re i dati relativi al contesto pro-duttivo di porto Marghera clas-sificando le imprese sulla basedi alcuni parametri, quali peresempio il settore di attività, ladimensione economica, il nu-mero di addetti, e da una partequalitativa, finalizzata a ottene-re dalle aziende idee, commen-ti ed informazioni circa l’area diporto Marghera e le opportuni-tà di sviluppo.

I dati raccolti nel 2014 hannorivelato che il numero totale diaziende operanti è pari a 1.034,

per un totale di 13.560 addetti.Rispetto ai risultati dell’indagi-ne 2013 e al primo semestre del2014, c’è un aumento di circa2.440 addetti, a fronte di una so-stanziale stabilità del numerodi imprese. Una positiva diffe-renza dovuta, oltre che ad unabuona tenuta generale dell’inte-ro sito portuale-industriale, allaripresa delle produzioni nellostabilimento della Fincantieri,che nel corso del 2014 ha inizia-to una serie di importanti com-messe per nuove navi da crocie-ra, e alle attività di indotto con-nesse alle produzioni industria-li storiche di Porto Marghera.

Tutti positivi e pieni di speran-za i commenti.

Enrico Piron, segretario ge-nerale della Cgil metropolita-na di Venezia, dice: «Si tratta diun importante passaggio perl’asfittica economia della no-stra città. Finalmente si ricono-sce la specificità di Venezia especialmente si porta avanti ilprocesso di riconversione in-dustriale di Porto Marghera,che può portare anche a unnuovo impulso sull'occupazio-ne. Da oggi, però, la Cgil reste-rà in guardia perché queste ri-sorse siano effettivamentemesse a disposizione per le fi-nalità alle quali sono destina-te, senza illegali distorsioni etempi lunghi, perché questa èl'occasione per promuovere illavoro buono. Già troppe volteabbiamo assistito alla firma diaccordi che poi non sono stationorati. Spero che questo sia ilmomento di svolta».

Gerardo Colamarco, segre-tario generale della Uil Vene-to, ha sottolineato che «ogniinvestimento per lo sviluppodi Porto Marghera è benvenu-to e l'accordo siglato a Romarappresenta un passo impor-tante in questo senso. Noi ab-biamo celebrato il nostro ulti-

mo congresso regionale pro-prio a Marghera, perché cre-diamo possa ancora rappre-sentare il volano per l'econo-mia di tutta la regione, luogoideale per un secondario mo-derno, in cui chimica verde, lo-gistica, meccanica e attività in-dotte possono trovare spazio esviluppo. Non possiamo sna-turarne la vocazione e nel con-tempo dobbiamo approfittaredella felicissima posizione perriportare Porto Marghera adessere cuore pulsante dell'in-dustria e soprattutto dell'occu-pazione».

«Ben vengano un nuovo Ac-cordo di Programma per PortoMarghera e i finanziamenti»,ha dichiarato il segretario ge-nerale della Cisl veneziana, Li-no Gottardello, «ma dobbia-mo verificare se il disegno ge-

nerale sul futuro di Porto Mar-ghera rimane quello condivisoda istituzioni e parti socialiche partecipano al tavolo per-manente coordinato dalla Re-gione».

Sul fronte imprenditoriale,il presidente di ConfindustriaVenezia, Matteo Zoppas, riba-disce che «per la prima volta,dopo anni di promesse, ci tro-viamo di fronte ad un accordoche mette concretamente a di-sposizione di Porto Margherarilevanti risorse pubbliche, an-corché derivanti da una cospi-cua restituzione di fondi daparte di Alcoa, per realizzarein un tempo definito una seriedi progetti in grado di miglio-rare e riqualificare a livello in-frastrutturale buona parte dell'area. È importante sottolinea-re non solo la disponibilità

concreta e reale di oltre 152milioni di euro per investimen-ti, ma anche l'erogazione diquesti condizionata alla defini-zione dei progetti entro sei me-si ed alla realizzazione deglistessi entro 30 mesi. Si trattaquindi di tempi e risorse certe,due requisiti certamente nonconsueti in questi ultimi anni,fermo restando che queste ri-sorse dovranno essere gestitein piena trasparenza eliminan-do così ogni rischio che si ripe-tano episodi di corruzione emalaffare. Gli interventi previ-sti possono contribuire in ma-niera sensibile a ridisegnarel'area di Porto Marghera, rilan-ciandone la vocazione indu-striale e logistica e ponendobasi indispensabili affinché in-vestitori interessati possanoessere attratti».

Infine, Paolo Zabeo dellaCgia di Mestre (Confartigiana-to) ha dichiarato: «Grazie aquesti investimenti, nel giro diun triennio l’area industrialedi Porto Marghera dovrà rifar-si il trucco. Una volta spesi isoldi e realizzate le opere, biso-gnerà attrarre le imprese. Saràquesta la vera sfida su cui sigiocherà il futuro industrialedell’area. Tuttavia, se all’accor-do sottoscritto a Roma som-miamo l’impegno preso nelnovembre scorso da Eni perfar decollare la chimica verdeche prevede 200 milioni di in-vestimenti, possiamo dire chel’area industriale di Margheraè destinata a cambiare volto.Ovviamente tutte queste ope-re andranno monitorate atten-tamente al fine di rispettare ilcronoprogramma, la traspa-renza e la legalità. Dopo quan-to è successo con il Mose nonpossiamo più permetterci altrierrori». (g.fav.)

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Il governatore Zaia:«Risposta concreta

ai lavoratori e menoburocrazia per attirareinvestitori e capitali»

Quello firmato ieri non è di cer-to il primo e non sarà neanchel’ultimo accordo di programmafirmato al ministero dello Svi-luppo Economico per rilanciarele aree di crisi complessa - comequella di Porto Marghera - spar-se per l’Italia al fine di crearenuove attività e nuova occupa-zione. Ma ieri il ministro Federi-ca Guidi ha voluto sottolineareche l’accordo per Porto Marghe-ra «è un ottimo esempio di co-me riqualificare dal punto di vi-sta ambientale le aree di crisi enon disperdere le caratteristi-che industriali. Le quali posso-no essere messe a disposizionedi nuove iniziative produttive edi servizio mobilitando risorseche, d'intesa con Regioni, Entilocali, imprese e sindacati ven-gono finalizzate a interventi co-ordinati e di ampio respiro sen-za disperdersi in mille rivoli».

Il ministro ha anche fatto pre-sente ieri che «le imprese che in-vestiranno avranno diritto adun credito di imposta per tutto il2015, pari a complessivi 50 mi-lioni di euro a favore delle socie-tà che vorranno realizzare pro-getti di reindustrializzazione ebonifica in aree industriali rica-denti nei siti di bonifica di inte-resse nazionale, come quello diPorto Marghera».

Dal canto suo, il sottosegreta-rio all'Economia, il veneto Pier-paolo Baretta, ha dichiarato ieriche con il nuovo accordo perPorto Marghera «si creano lecondizioni per i grandi investi-menti attesi nel polo industrialee portuale veneziani che è colle-gato alla ferrovia e alla rete auto-stradale. Questi investimenti so-no importanti per l'economia diVenezia e dell’Italia intera poi-chè, bisogna ricordare, Porto

Marghera è stato il secondo po-lo industriale più grande d'Euro-pa dopo la zona della Ruhr tede-sca e come quest’ultima deve es-

sere risanata per rimettere inmoto anche qui lo sviluppo e lacrescita economica». ©RIPRODUZIONE RISERVATA

Il commissarioZappalorto: «Sogno

avverato, ritorneràun polo di sviluppoper l’Italia e Venezia»

Sopral’arco delcracking diPolimeriEuropasimbolodell’ormairottamatoPetrolchimicoA fiancoda sinistrail commissariostraordinariodel Comunedi VeneziaVittorioZappalortoil governatoredel VenetoLuca Zaiae il presidentedell’AutoritàPortualePaolo Costaieri a Roma

«Risorse trasparentiper evitare il malaffare»Soddisfatti sia i sindacati dei lavoratori che le associazioni imprenditorialiResta la preoccupazione sui tempi necessari per le autorizzazioni e i cantieri

Da sinistraGerardoColamarco,EnricoPiron,LinoGottardello,MatteoZoppase PaoloZabeo

Ruspe al lavoro a Porto Marghera

le reazioni

«Agevolazioni alle aziende che investiranno»Il ministro Guidi: «Non disperderemo le risorse». Baretta: «Facciamo come nella Ruhr»

Il ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi

Tutti assicurano che questo nuovo Accordo di Programma per PortoMarghera non è come i precedenti, falliti sotto i colpi della raffica dichiusura di aziende e tagli di posti di lavoro dell’ultimo ventennio.La garanzia della sua possibile attuazione non sta solo nella pienadisponibilità di oltre 152 milioni di euro, messi a disposizione dei 23progetti già definiti in termini preliminari o già esecutivi, ma anchedalle tassative clausole di applicazione, allegate al testo dello stessoAccordo di Programma, per le quali si prevede che l’erogazione deifondi stanziati è condizionata alla definizione dei progetti entro 6 mesie alla realizzazione (dal progetto esecutivo alle autorizzazioni finoall’assegnazione dei lavori) degli stessi entro 30 mesi. L’accordoappena firmato, su disposizione del ministro dello Sviluppo Economico,Federica Guidi, prevede uno specifico finanziamento (poco più di mezzomilione di euro) per assicurare l’assistenza tecnica al ministero daparte della propria struttura “in house” (Invitalia spa) per le attività disegreteria tecnica al previsto «Comitato di Coordinamento» e disupporto per l’attività istruttoria dei progetti, nonché per la verificadei dati del monitoraggio sull’attuazione dei progetti finanziati.L’intervento ha come obiettivo il supporto tecnico al ministero delloSviluppo Economico e al Comitato di Coordinamento «perl’espletamento di tutte le attività tecniche amministrative necessarieall’attuazione dell’Accordo di Programma in tutte le sue parti». llministero ha anche messo a disposizione, per il 2015, un credito diimposta a favore delle imprese che vogliono realizzare progetti direindustrializzazione e bonifica in aree industriali di interessenazionale (Sin) come Porto Marghera.

Sei mesi per definire tutti i progettie trenta per la realizzazione delle opere

LA NOSTRA ECONOMIA » LA SVOLTA

CRO

MA

SIA

INTERVENTI E INFRASTRUTTURE PREVISTI1) Sistemazione e messa in sicurezza di via dell'Elettricità da via Ghega all'innesto su tangenziale Mestre (A57) costo 9.500.000 euro

2) Gestione dei fanghi di dragaggio dei canali di navigazione e riqualificazione ambientale, paesaggistica, idraulica e viabilistica tra Malcontenta e Marghera e svincolo su strada statale 309 Romea, come previsto nell'Accordo per il Vallone Moranzani costo 6.550.000 euro

3) Messa in sicurezza idraulica (nuova fognatura delle acque bianche da depurare) della macroisola della Ra�neria e sistemazione sedime stradale di via dei Petroli, via Righi e dei raccordi ferroviaricosto 7.500.000 euro

4) Adeguamento sottoservizi e messa in sicurezza idraulica anti-allagamenti e riqualificazione viabilità di via Pacinotti e via Ferraris (area Expo), delle aree del Parco tecnologico e scientifico Vega e di via delle Industrie costo 9.000.000 euro

5) Infrastrutture e banchina dell'area di 23 ettari a Fusina per lo stoccaggio provvisorio dei fanghi, il dragaggio dei canali (Accordo Moranzani), la predisposizione delle aree per il trasferimento dei depositi della San Marco Petroli di Malcontenta, infrattrutture viarie, ferroviarie e stradali internecosto 25.000.000 euro

6) Completamento e sistemazione rete idraulica del bacino del canale Lusore, bacino di Malcontenta e collegamento aree scolanti Fondi a Sud-Fondi a Est costo 1.823.000 euro

7) Interventi su rete idraulica del bacino canale Lusore, riduzione perdite e rimodellazione per invaso del Parco Malcontenta per smaltimento acque di ricezione e piovane costo 4.930.000 euro

8) Nuova banchina da 600 metri sponda Ovest del canale industriale Ovest (scarico e carico navi per settore agroalimentare) nelle aree Grandi Molini e Cereal Docks con adeguamento dei collegamenti con via dell'Elettricitàcosto 24.000.000 euro

9) Sottoservizi e viabilità di accesso aree Vega e Prima Zona Industriale (Fincantieri) da SR11 (via Padana Superiore) e tra via Torino (completamento ponte) e via Righi con nuova rotatoria a raso e sottopasso costo 15.000.000 euro

10) Manutenzione straordinaria vie Cruto, Ghega, Galvani, Delle Macchine, Della Pila e adeguamento sottoservizi e viabilità di collegamento tra via Elettricità e via Fratelli Bandiera costo 3.000.000 euro

11) Ripristino ponte stradale e ferroviario sul canale Brentella di per adeguamento collegamento Prima Zona Industriale, macroisola della Ra�neria e via dell'Elettrotecnica costo 1.000.000 euro

12) Infrastrutture per cavi della rete in fibra ottica per banda larga con aree industriali di Porto Marghera costo 916.852 euro

13) Banchinamento primo tratto di 550 metri della sponda Sud canale industriale Ovest, area ex Montedison-Syndial (1∞ stralcio) e sistemazione dell'area di 65 ettari per lavorazioni merci, manifatture leggere e ormeggio container costo 35.000.000 euro

14) Ricalibratura dei fossi bacini di Malcontenta, del fosso lungo via Moranzani e della strada SP 23 per Fusina costo 3.326.000 euro

15) Sistemazione rete fognaria con costruzione vasche di raccolta e trattamento di prima pioggia a Porto Marghera costo 1.000.000 euro

16) Ampliamento zona portuale nell'area ex Monopoli (molo Sali) per nuove infrastrutture di servizio (magazzini e piazzali)costo 1.000.000 euro

17) Sistemazione supporti fissi agli steli dei sentiero luminoso per accessibilità notturna nel canale portuale Malamocco-Marghera800.000 euro

18) Adeguamento e potenziamento impianti elettrici e poteziamento punti di illuminazione nel porto di Venezia costo 1.000.000 euro

19) Realizzazione infrastrutture per Piano di sicurezza portuale (regolazione tra�co sui canali e sistemi automatici lettura targhe e controllo accessi ai varchi) costo 1.200.000 euro

20) Costruzione autoparchi in area portuale per migliorare accessibilità e sosta all'esterno del perimetro doganale costo 1.000.000 euro

21) Adeguamento rete e raccordi ferroviari nell'area portuale per miglioramento e�cienza e flessibilità del tra�co costo 500.000 euro

22) Realizzazione e messa in sicurezza nuove corsie per sistemi di gru semovente Rubber Tired Gantry costo 300.000 euro

23) Nuova rotonda per collegamento stradale tra la Strada Regionale 11 (via Padana Superiore), via Cruto e via Dell'Elettricità con bonifica suoli per separare tra�co pesante proveniente o diretto alle aree portualicosto 3.000.000 euro

24) Attività di assistenza tecnica al ministero dello Sviluppo e coordinamento attività di monitoraggio e attuazione dell'Accordo di Programma costo 514.353 euro

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