« Informazione prego! ». Quando ero bambino, mio padre ebbe il primo telefono del paesino dove...

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« Informazione prego! »

Quando ero bambino,mio padre ebbe il primo telefono

del paesino dove vivevamo. Mi ricordo bene la vecchia scatola di legno,

bella lucida, fissata al muroe il bel ricevitore nero, bello lucido,

appeso al suo fianco.

Ero troppo piccolo per giungere fino al telefono,

ma ero abituato ad ascoltare estasiatomia madre parlargli.

Piu tardi, ho scoperto che da qualche parte,

dentro quel meraviglioso apparecchio, viveva una persona fantastica...

... Il suo nome eraInformazione prego  

enon c’era nulla che non sapesse.

  Informazione prego  poteva fornire il numero di chiunque

in più dell’ora esatta.

La mia prima esperienza personalecon quel genio della lampada 

accadde un giorno quando mia madresi era recata da una vicina…

Stavo gioccando in cantina e mi son datoun forte colpo di martello su un dito.

Il dolore era tremendo,ma non mi sembrava utileche mi mettessi ad urlare.

Ero da solo e non c’era nessuno per potermi sentire e consolare.

Andavo avanti e indietro intorno a casa, succhiando il mio dito.

Giunsi per caso ai piedi della scalinata.

Il telefono !!!Di fretta, corsi in cucina,

prendere il piccolo sgabelloche trascinai

fin sotto il telefono.

Ci sono salito, ho sganciato il ricevitore

e me lo sono incollato all’orecchio.

«Informazioni prego»

dissi nel microfono, lì, un pò sopra la mia testa.

Un clic, o forse due... e sentii una vocina chiara dirmi:

«Informazione»

Dissi quindi: «Mi sono fatto male al dito»

«Stai sanguinando?» mi ha chiesto la voce.

Gli ho risposto:«No, mi sono colpito un dito con un

martello e mi fa tanto male»

Mi chiese :«Puoi aprire lo scomparto del ghiaccio?»

Ho riposto che, certo potevo farlo.

«Allora, prendi un cubettodi ghiaccio e mettilo sul tuo dito»

mi disse.

Dopo quell’esperienza ho chiamato

Informazione prego per qualsiasi cosa:

Gli ho chiesto di aiutarmi per la geografia, e mi ha detto dove si trovava Montréal.

Mi ha aiutato anche per i compiti di matematica.

Mi ha detto che il piccolo scoiattolo,che avevo trovato nel parco il giorno prima, doveva mangiare della frutta e delle noccioline.

Un brutto giorno, il mio canarino è morto.

Ho chiamato Informazione pregoe gli ho raccontato la mia triste storia.

Mi ha ascoltato attentamente

e mi ha detto le solite cose che dice un adulto per confortare un bambino,

ma ero inconsolabile.

Allora, gli ho chiesto con un nodo alla gola:

«Perche gli uccelli cantano così melodiosamente

e recano tanta gioia alle famiglie,solo per finire miseramente

come un mucchietto di piumein fondo ad una gabbia?»

Probabilmente ha percepito la mia profonda disperazione e mi ha detto, con voce molto

rassicurante:

«Paul, ricordati che c’è un altro mondo dove si può cantare»

In un certo senso mi sono sentito meglio.

Un altra volta chiamai di nuovo: «Informazione prego»

«Informazione» mi rispose la voce,

ormai diventata così familiare.

Gli chiesi: «Come si scrive la parola riparazione?»

Tutto questo si svolse nella citta di Québec, in quel tempo avevo 9 anni.

Poi, abbiamo traslocato

nell’altra parte della provincia,a Baie-Comeau.

La mia amica mi mancava da morire.

Informazione pregoapparteneva a quella cassetta di legno

del casolare di famiglia, e, stranamente,non ho mai pensato di utilizzare

il nuovo telefono,

appoggiato su un tavolo nel corridoio dell’ingresso…

Giunto nell’adolescenza, i ricordi di quelle conversazioni

nella mia infanzia non mi hanno mai lasciato.

Spesso, nei momenti di dubbi e di difficoltà, mi sono ricordato di quelle sensazioni rassicuranti

che avevo all’epoca.

Apprezzavo ora la pazienza, la comprensione e la gentillezza

che ha avuto, per dedicare il suo tempo ad un ragazzino …

Alcuni anni dopo, mentre mi recavo al collegio, a Montréal, il mio

aereo doveva fare scalo a Québec.

Avevo mezzora d’attesa prima di prendere l’altro aereo.

Ho trascorso 15 minuti al telefono con mio fratello, che vive sempre a Québec.

Poi, senza pensare veramente a quello che stavo facendo, ho pigiato su

«0»

e ho detto «Informazione prego»

Come per incanto, ho uditoquella stessa vocina chiarache conoscevo benissimo:

«Informazione»

Non avevo per niente previsto questo, ma mi è scapato di dirgli:

«Come si scrive la parola riparazione?»

Ci fu un attimo di silenzio …

Poi, udii quella voce tanto dolce rispondermi:«Immagino che il tuo dito è guarito

ormai…»

Con un misto tra la gioia e l’emozione gli ho detto:

«E’ quindi sempre lei! Mi chiedo se ha la minima idea

di quanto è stata importante per me in tutti quegli anni trascorsi…»

«Io mi chiedodice lei

se tu sai quanto erano importanti per me le tue chiamate. Non ho mai avuto figli

ed ero sempre impaziente di ricevere le tue telefonate»

Gli ho detto quanto spesso,ho pensato a lei

nel corso degli ultimi annie le ho chiesto se potevo richiamarla, quando

tornavo a trovare mio fratello.

«Ben volentieri, puoi chiedere di Sally» mi rispose.

Tre mesi dopo, quando mi recai di nuovo a Québec,

un altra voce mi rispose a:

«Informazione»

Chiesi di parlare a Sally.

«Lei è un amico?»mi chiese quella voce sconosciuta

Gli risposi:«Sì, un vecchio amico»

Sentii alora quella voce dirmi:

«Sono dispiaciuta di doverle dire questo, Sally lavorava solo a Part-Time questi

ultimi anniperché era molto ammalata.

Ed è deceduta,ormai da cinque settimane…»

Fui molto sconcertato …

Ma prima che potessi riagganciare , mi disse ancora:

«Aspetti un instante ! Ha detto che si chiama Paul?»

Risposi «Sì».

«Allora, Sally a lasciato un messaggio per lei.

Lo ha scritto,nel caso che chiamasse.Me lo lasci leggere ...»

Quel messaggio diceva:

Gli dica che credo sempreche c’è un altro mondo

dove si può cantare.

Saprà quello che voglio dire...

L’ho ringraziata e ho riagganciato.

Certo,sapevo quello che Sally voleva dire ...

Non sottovalutare mai l’effetto positivo che puoi avere sugli altri!

Chi hai incoraggiato oggi?

C I A O !

Tradotto dal francese e adattato

da Walter

03/09

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