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(Merchant Search And Rescue)
“Manuale di ricerca e salvataggio per le navi mercantili”
Premesso che la conoscenza completa del MERSAR è di competenza
del Comandante di navi mercantili, tuttavia ritengo che anche un buon allievo nautico debba conoscerne almeno quei contenuti
minimi illustrati nelle diapositive che seguono.
Il MERSAR (Manuale di ricerca e salvataggio per le navi mercantili) è allegato al Codice
Internazionale dei Segnali (CIS).
Lo scopo del manuale è di servire da guida alle persone che, in caso di sinistro in
mare, debbano chiedere aiuto o
siano in grado di portare soccorso.
In particolare esso è di aiuto ai Comandanti delle navi mercantili che partecipano ad operazioni di salvataggio
di persone in pericolo.
Il Mersar si basa sulle Convenzioni internazionali che definiscono le responsabilità in materia di assistenza in mare.
E’ buona norma, infatti, nella marineria,
portare soccorso a chi si trova in difficoltà e tale norma è stata resa
obbligatoria nella Regola 10 del Cap. V della
“Convezione Internazionale per la salvaguardia della vita umana in mare” nota come SOLAS 1960 (International Convention for the
Safety of the Life at Sea)
Ecco, in sintesi, i punti più importanti della Regola 10
della “SOLAS 1960”:
Il Comandante di una nave in navigazione, che riceve un segnale da qualsiasi provenienza indicante che una nave o un aereo o le loro imbarcazioni di salvataggio si trovano in pericolo, è obbligato a recarsi a tutta velocità
all’assistenza delle persone in pericolo informandole, se è possibile,
di quanto sta facendo. Se non può farlo o,
nelle circostanze particolari in cui si trova, giudica non ragionevole né necessario andare in loro
soccorso, egli deve riportare, nel Giornale di bordo, le ragioni che lo
hanno indotto a non recarsi a soccorrere le persone in pericolo.
a)
Il Comandante di una nave in pericolo
(dopo aver consultato, per quanto possibile, i
comandanti delle navi che hanno risposto alla sua
richiesta di soccorso) ha diritto di requisire
quella o quelle navi che egli considera
più idonee a portargli aiuto ed è
fatto obbligo ai Comandanti delle navi requisite
di sottostare alla requisizione continuando a portarsi a tutta
velocità in soccorso delle persone in pericolo.
b)
Requisire = esigere, chiedere d’autorità
c) Il Comandante di una nave resta liberato dall’obbligo
imposto al paragrafo a) della presente Regola, appena
viene a conoscenza che una o più navi, esclusa la sua,
sono state requisite e che sottostanno alla requisizione.
Il Comandante di una nave requisita resta liberato
dall’obbligo imposto dal paragrafo a) della presente
Regola, se viene informato dalle persone in pericolo
o dal Comandante di un’altra nave che ha raggiunto
tali persone, che l’assistenza non è più necessaria
d)
Il Mersar è suddiviso in sette capitoli nei quali vengono riportate le
norme che regolano lo svolgimento di ricerca e salvataggio
(SAR = Search And Rescue).
Gli enti incaricati a coordinare le operazioni SAR vengono denominati RCC Rescue Coordination Center
[Centri di Coordinamento delle operazioni di salvataggio].
A tal fine il Mersar prevede degli schemi di ricerca.
La scelta dello schema più idoneo
da applicare nei vari casi spetta al
CSS Coordinator Surface
Search [Coordinatore delle
Ricerche in Superficie]
E’ facoltà del Coordinatore delle ricerche (CSS) di
modificare il metodo di ricerca in funzione di successivi
sviluppi, come ad esempio arrivo di altre navi o di
ulteriori informazioni, cambiamento delle condizioni
meteo-marine, di visibilità, di luce del giorno, ecc..
Le ricerche possono essere effettuate “a vista”
oppure “a mezzo radar”.
Per le ricerche “a vista” il Mersar ha messo a punto alcuni schemi che dovrebbero permettere di fronteggiare molte situazioni, anche se le varianti che possono intervenire non sono sempre prevedibili.
Tuttavia questi schemi sono stati scelti proprio per la semplicità della loro esecuzione.
Le ricerche “a mezzo radar” vengono eseguite quando non si conosce con esattezza la posizione dell’oggetto delle ricerche
e vi sono poche probabilità di intervento di aerei SAR.
Il Mersar riporta una tabella dalla quale si possono ricavare le
“Distanze massime di scoperta radar”
Oggetto delle ricerche
Altezza sul mare dell’antenna Radar della nave che esegue la
ricerca15 metri 30 metri
Nave da 10.000 t.s.l.
Nave da 1.000 t.s.l.
Nave da 200 t.s.l.
Imbarcazione da 9 metri
13 miglia
6 miglia
5,5 miglia
1,9 miglia
18 miglia
8,4 miglia
7,7 miglia
2,7 miglia
Nota: Le distanze sopra indicate si riferiscono a condizioni atmosferiche normali. Poiché l’intensità dell’eco radar varia con l’orientamento della superficie esposta dell’oggetto rilevato, le distanze indicate nella tabella hanno un valore puramente indicativo.
Prima di passare all’esame degli schemi di ricerca è opportuno chiarire il significato che assumono alcune definizioni secondo il
Mersar .
Punto di riferimento o Datum: a)è la posizione più probabile dell’oggetto delle ricerche in un determinato momento, tenuto conto dell’effetto della deriva.
Deriva: b)è la risultante stimata delle azioni del vento, della corrente, della corrente di marea, le quali provocano una modifica della posizione dell’oggetto delle ricerche.
c) Percorso:è il cammino seguito da una nave per andare da un punto dato ad un altro (es: da A a D passando per B e per C). A
BC
D
d) Corsa:tratto longitudinale di un percorso (es: da A a B oppure da C a D dello schema)
A
BC
D
Cor
sa
Corsae) Intervallo tra le corse:
è rappresentato dalla distanza (I)
I
f) Intervallo tra le navi:è la distanza (S) tra due navi. Gli intervalli possono anche essere diverse tra due coppie di navi adiacenti.
S
Ricerca
Per facilitare la programmazione delle ricerche il CSS deve anzitutto stabilire il “Punto di riferimento”, nonché la zona iniziale “più probabile”.
Per “zona più probabile” si intende una zona, avente per centro il “Punto di riferimento”, nella quale esistono maggiori probabilità di trovare l’oggetto delle ricerche.
A questo scopo bisogna tenere conto delle possibilità di errore nella determinazione del “Datum”, a causa di informazioni poco esatte o scarse sul luogo del sinistro e/o nella valutazione della deriva
Posizione in cui è avvenuto il sinistro
Direzione della Deriva
P
R
Determinazione della “zona più probabile”
Nella fase iniziale delle ricerche è opportuno che la “zona più probabile” venga determinata tracciando un quadrato circoscritto ad un cerchio avente un raggio di 10 miglia e per centro il “Punto di riferimento”.
P = Punto di riferimentoR = raggio (10 mg per la fase iniziale)
La zona delle ricerche potrà essere ampliata a giudizio del CSS, qualora si disponga di un sufficiente numero di mezzi di ricerca.
Zona più probabile
A titolo di esempio vediamo un grafico che riporta i valori massimi di scarroccio (Deriva) che subisce una zattera solo per effetto del vento.
Vel
ocit
à de
l ven
to in
nod
i
For
za d
el v
ento
in s
cala
Bea
ufor
t
Miglia per giorno
Il grafico si applica a zattere senza cappotta e senza stabilizzatori.
Utilizzare la curva di destra per piccole imbarcazioni con poco pescaggio;
la curva di sinistra per quelle con pescaggio più elevato e piccolo bordo libero.
Alle imbarcazioni moderne con cappotta e stabilizzatori si applicano i valori intermedi tra le due curve.
In caso di dubbio utilizzare i valori medi
Note:
Schemi di ricerca
Schema 1
Ricerca a spirale quadra (1 nave)
PdR
4 m
g
8 mg
4 mg
8 mg
12 m
g
12 mg
16 mg
16 mg
20 m
g
Rot
ta d
i av
vici
nam
ento
Ricerca a spirale quadra: metodo di ricerca applicabile ad una nave singola, la quale
si allontana progressivamente dal Punto di riferimento (PdR)
descrivendo, appunto, una spirale quadra.
Schema 1-a
Ricerca per settori (1 nave)
120°
Pri
mo
trat
to
120°
120°
120°
120°
120°
Ricerca per settori
metodo di ricerca applicabile ad una nave singola in casi
particolari (uomo in mare). La nave percorre i settori di un
cerchio che ha per centro il “Punto di riferimento”.
In questo schema tutte le accostate vengono effettuate
a dritta e di 120°.
Schema 1-a
Ricerca per settori (1 nave)
Ricerca per settori
Quando la nave ha completato lo schema, cioè quando giunge al punto iniziale del primo tratto,
se non si ha avuto alcun esito, si fa ruotare lo schema di 30° a
dritta e la ricerca continua.
30°
Schema 2
Ricerca a percorsi paralleli (2 navi)
4 mg
4 mg
4 mg
4 mg
4 mg
PdR
Dir
ezio
ne d
ella
der
iva
Larghezza della zona delle ricerche: 24 miglia
10 miglia 10 miglia
Percorso 2 Percorso1
Lunghezza della zona
delle ricerche: 20 miglia
Schema 3
Ricerca a percorsi paralleli (3 navi)
Lunghezza della zona
delle ricerche: 20 miglia
Larghezza della zona delle ricerche: 24 miglia
8 miglia 12 miglia
Percorso 3Percorso1
PdR
Dir
ezio
ne d
ella
der
iva
Percorso 2
4 miglia
4 miglia4 miglia
4 miglia
4 miglia
Schema 4
Ricerca a percorsi paralleli (4 navi)
Percorso 2
PdR
Dir
ezio
ne d
ella
Der
iva
Percorso 4
Percorso 1
Percorso 3
3 miglia
3 miglia
3 miglia 3 miglia
3 miglia
3 miglia
3 miglia
Larghezza della zona delle ricerche = 25 mg
Lunghezza della zona
delle ricerche: 20 miglia
Schema 5
Ricerca a percorsi paralleli (5 o più navi)
Percorso 2
PdR
Dir
ezio
ne d
ella
Der
iva
Percorso 4
Percorso 1
Percorso 3
4 mg
4 mg
4 mg
4 mg
4 mg
Percorso 5
Percorso 6
8 ecc. 7 ecc.
Schema 6Ricerca coordinata Nave-Aereo
Rotta della nave stabilita dall’OSC
Come si vede dalla figura, mentre la nave segue una la rotta stabilita dall’OSC (On Scene Commander = Comandante sul posto), l’aereo incrocia la stessa, da dritta a sinistra e viceversa, esplorando una fascia di mare più o meno larga, lungo la traiettoria che segue la nave.
Nella ricerca coordinata nave-aereo la nave serve da riferimento all’aereo che svolge la maggior parte del lavoro di ricerca.
A conclusione di questa breve illustrazione, che mette in evidenza i contenuti minimi
dell’argomento, mi sembra utile richiamare alcuni Segnali di
salvataggio previsti dalla SOLAS ’60 (Cap. V,
Regola 16)
Segnale con fumo arancione
3 Segnali combinati di luce e suono (lampo detonante) ad intervalli di 1 minuto
Vi vediamo:
vi daremo assistenza
appena possibile.
Risposte delle stazioni di salvataggio o delle unità di soccorso marittimo ai segnali di pericolo fatti da una nave o da una persona:
Segnali luminosi Altri segnali Significato
Di giorno
Di notte
Razzo a stella bianca (3 segnali sparati ad
intervalli di 1 minuto)
Di notte
Movimento verticale di una bandiera bianca oppure
delle braccia
Oppure:
Sparo di un segnale a
luce verde
Oppure:
Trasmissione della lettera “K”
per mezzo di apparecchio che produca segnali
luminosi o acustici
Movimento verticale di una luce bianca
Segnali luminosi
Altri segnali Significato
Di giorno
Segnali manuali
Segnali di approdo per la guida di imbarcazioni con equipaggi o persone in pericolo:
Questo è il punto
migliore per prendere
terra
L’aereo descrive almeno un cerchio attorno alla nave.
Segnali usati da un aereo che effettua operazioni SAR per guidare le navi verso una nave, un aereo o una persona in pericolo:
1
2
3
L’aereo taglia la rotta della nave in vicinanza della prora, a bassa
quota, aumentando o diminuendo il rumore dei motori o
variando il passo dell’elica.
L’aereo si dirige verso il luogo ove la nave deve dirigersi.
Manovre dell’aereo eseguite nel seguente ordine Significato
L’aereo sta guidando la nave
verso un’altra nave o un aereo
in pericolo.
(La ripetizione di tali segnali avrà sempre lo stesso significato)
Manovra dell’aereo
L’aereo taglia la scia della nave in vicinanza della poppa, a bassa
quota, aumentando o diminuendo il rumore dei motori o
variando il passo dell’elica.
Significato
L’assistenza della nave alla quale i segnali
erano diretti non è più necessaria.
(La ripetizione di tali segnali avrà sempre lo stesso significato)
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