View
214
Download
0
Category
Preview:
Citation preview
Ecco qui con questa striscia tutta la grammatica allineata sopra una mensola della cucina.
Sono in tutto nove vasetti da osservare e toccare, ma da riporre sempre al loro posto.
Il gioco dell’analisi grammaticale consiste nel mettere ogni parola del nostro linguaggio nel barattolo giusto.
Una specie di riordino come si farebbe con forchette, bicchieri, tovaglioli, giocattoli, ecc.
Non servono molte spiegazioni perché nell’etichetta dei vari barattoli trovi già l’elenco delle parole che andranno inserite, per cui è impossibile sbagliare.
Per quanto riguarda il nome dei contenitori non serve che li memorizzi perché sappiamo che quando ti sforzi è proprio il mo-mento in cui i nomi ti sfuggono di mente. Inoltre alcuni hanno nomi alquanto strani. I barattoli resteranno davanti a te fi nché non avrai assorbito il loro nome quasi senza accorgerti.
Osserviamo a uno a uno la loro forma e dislocazione prima di cominciare.
Ecco l’articolo confi gurato come una presina perché serve per afferrare le cose. Infatti si trova proprio prima del nome.
Ce ne sono di tre tipi. L’ultimo, il partitivo, assai raro, ha parole che ci sono anche nella scatola delle preposizioni. Imparerai più avanti a distinguerne l’appartenenza.
Ecco il barattolo del nome. Una volta che ne individui uno comincia un altro gioco che è
quello di classifi carlo, man mano che scende verso il fondo, secondo sette caratteristiche messe in ordine.
Ecco un esempio con la parola «matita»: 1) nome, 2) comune, 3) di cosa, 4) femminile, 5) concreto, 6) semplice e 7) primitivo.
Dalla forma del barattolo puoi notare che assomiglia a quello dei pronomi.
i tre strumenti1
Articolo
Nome
Aggettivo
1. l’analisi grammaticale
12 ◆ Analisi grammaticale e logica con la LIM
Le etichette sono identiche, il che ti fa risparmiare un sacco di fatica. Osserva che nell’etichetta ci sono quattro tipologie di aggettivi.
Le fi gure che vedi accanto sono «immagini gancio» per sugge-rirti le iniziali di queste parole alquanto strane. Sappiamo infatti che le immagini sono più facili da ricordare dei nomi.
Più sopra ci sono gli aggettivi qualifi cativi che indicano, come dice la parola stessa, le «qualità».
Sono moltissimi e rappresentano come il colore delle cose.
Quando un aggettivo delle quattro tipologie contenute nell’eti-chetta resta senza nome si trasforma in pronome perché svolge un ruolo più importante di essere soltanto un aggettivo.
Questi pronomi sono dei solitari che si danno importanza.Più in alto trovi i pronomi personali e i pronomi relativi e si
perde la simmetria con gli aggettivi.Non c’è simmetria con il vasetto degli aggettivi. È questo uno dei posti più complessi di tutta la grammatica, per
cui ti devi concentrare molto. Osserva poi la bambina con i due palloncini. In quello più in alto
scopri che anche certi articoli determinativi, quando fanno i solitari, si trasformano in pronomi.
Nell’altro palloncino ci sono altri pronomi che indicano per-sone.
Attento al «sé» da non confondere con il «se» senza accento che trovi nelle congiunzioni. Bisogna proprio essere concentrati nelle cose minuscole.
Tra i pronomi relativi c’è il «che». Ne troverai uno anche nelle congiunzioni e sarà un vero rompicapo distinguerli.
Quindi preparati ad essere accorto e sveglio, a non cadere nelle trappole come quando giochi con la Play Station.
Il verbo è un uccellino che non sta mai zitto.È infatti la parte più variabile del discorso. Pensa che la co-
niugazione di un verbo ha 96 voci verbali che, aggiunte ai nomi dei tempi e dei modi, porta a 128 le parole da ricordare.
Inoltre si può giungere addirittura a 300 variazioni per un solo verbo, tenendo conto delle forme attive, passive e rifl essive come vedremo più avanti.
Per ora ti basta saper individuare qual è il verbo in una frase.
Gli avverbi sono scritti nella casetta dell’uccellino perché stanno attaccati al verbo come gli aggettivi con il nome. Gli sono fedeli.
Osserva. Gli avverbi di modo somigliano proprio agli aggettivi qualifi cativi poiché cambiano solo nella desinenza: «dolce» diventa «dolcemente».
Gli avverbi di tempo sono facili da riconoscere.
Pronome
Verbo
Avverbio
I tre strumenti ◆ 13
Quelli di luogo non altrettanto perché alcuni si confondono essendo trascritti in altri barattoli: osserva che «là» ha l’accento per distinguerla dall’articolo «la» e dal pronome personale «la».
Osserva che «ci» e «vi» si trovano anche tra i pronomi perso-nali.
Sono tutte cose che puoi scoprire da solo, guardando.Osserva gli avverbi di quantità: «tanto, molto, parecchio». Sono
diversi dagli aggettivi: «molti, tanti, parecchi». Come distinguerli? Devi sapere che gli avverbi a differenza
degli aggettivi sono «invariabili», cioè indifferenti al genere e al numero.
Ecco la scatola delle preposizioni, «minuscole paroline» come i cereali che mangi al mattino.
Impararle a memoria è facilissimo e divertente.
Ecco il barattolo delle congiunzioni che suggerisce che queste parole servono per incollare due nomi o due aggettivi o due pronomi o due verbi o due avverbi o due preposizioni o due proposizioni, ecc. Sono molte. Ne puoi trovare un’altra lista nelle schede di questo libro.
Ecco infi ne le esclamazioni nel piccolo schermo di un MP3 perché sono espressioni di emozioni, come la musica.
Preposizione
Congiunzione
Esclamazione
14 ◆ Analisi grammaticale e logica con la LIM
Eccoci all’armadio dei verbi, anzi agli armadi dei verbi perché sono sette, ciascuno con le sue 96 voci verbali che moltiplicate per sette portano a 672 il numero di varianti da imparare.
Nella schermata del software trovi le icone corrispondenti che puoi subito aprire per curiosare.
Come vedi gli armadi sono tutti suddivisi in reparti che chiame-remo «modi». Ecco a sinistra quello più rilevante: l’indicativo. Alla sua destra c’è il congiuntivo, poi in basso il condizionale e infi lato in mezzo l’imperativo che resta da solo.
In basso ci sono tre reparti minuscoli.È importante fi ssare bene il loro posto perché non è casuale.
Osserva ora il nome dei tempi e scoprirai le ragioni di questa disposizione all’interno dell’armadio.
Vedi in alto il presente e il passato prossimo dell’indicativo appaiati a destra con il presente e il passato del congiuntivo.
Subito sotto trovi l’imperfetto e il trapassato prossimo dell’in-dicativo appaiati a destra con l’imperfetto e il trapassato del con-giuntivo.
Comprendi che si tratta di esatte corrispondenze di posizioni. Più in basso trovi il passato remoto e il trapassato che a destra
non hanno corrispondenza.Anche questa asimmetria è molto utile. Ora sai che il passato
remoto è da solo.Alla sua destra l’imperativo è stato infi lato lì perché non c’erano
altri posti.Scendendo ancora trovi il futuro semplice e anteriore appaiati
alla loro destra con il presente e il passato del condizionale, per la ragione che hanno in comune la consonante «r» e perché riguardano fatti che non si sono ancora avverati.
Alla fi ne, in basso nell’armadio trovi i tre cassetti dei modi «indefi niti», perché non si declinano con le persone.
Nei modi fi niti trovi come terza persona il pronome «egli» anche se è ormai di uso generalizzato usare il «lui» e il «lei». Lo rimettiamo solo per recitare meglio la sequenza verbale.
Questo deve insegnarti a trattare la grammatica con relatività perché questa attività di cercare regole è un lavoro della nostra mente da non scambiare con la realtà.
Dopo questo sguardo generale di pochi minuti la tua attenzio-ne può entrare nel dettaglio, alla ricerca di tutte le somiglianze e le differenze. È un lavoro che puoi fare anche da solo.
Nell’armadio te ne suggeriamo alcune che funzionano come da immagini gancio in quanto ti suggeriscono le iniziali della parola che cerchi. Eccole una per una.
La struttura dell’armadio
Simmetrie
Lui, lei / egli, ella
Segnali linguistici
2. l’armadio dei verbi
I tre strumenti ◆ 15
Verbo essere
Verbo avere
Verbi passivi
Verbi rifl essivi
Coniugazioni:- are, - ere, - ire
Nell’imperfetto trovi evidenziata la lettera e che evoca la prima lettera di questo tempo.
Nel passato remoto c’è l’immagine del fumo per suggerirti ancora la prima lettera.
Nel futuro e nel condizionale c’è la lettera R che contraddistin-gue tutte le desinenze.
C’è inoltre la lettera m per distinguere il futuro dal condizionale che la raddoppia
Nel congiuntivo presente le prime tre persone fi niscono in a. Nei tempi indefi niti sono presenti suggerimenti il cui signifi cato
puoi comprendere da solo.
Il verbo avere è anch’esso irregolare. Nell’imperfetto c’è la costante v.Nel passato remoto l’immagine dell’erba, ti aiuta a recuperare
la lettera iniziale «e».Per il resto valgono gli stessi riferimenti associativi del verbo
essere.
Superati i verbi ausiliari il resto viene da sé.Si sperimenta il piacere della replicazione di quanto è stato già
studiato.Le tre declinazioni si differenziano per la vocale tematica che
viene prima della desinenza. L’unica variante di desinenza è nel congiuntivo presente del
verbo cantare dove c’è una a al posto di una i.
Nell’armadio del passivo non c’è molto di nuovo. Osserva che ogni voce verbale si compone di un participio nei
tempi semplici e di due nei tempi composti.Basta un minuto per capirlo.
Nei verbi rifl essivi tutto si risolve nell’aggiunta di un pronome personale per ciascuna voce.
Ci vuole un momento. Dopo la fatica dei verbi ausiliari ecco che tutto viene risolto, come sempre, attraverso strategie arbitrarie, personali, segrete, di ciascun bambino.
16 ◆ Analisi grammaticale e logica con la LIM
L’analisi logica si svolge all’aria aperta perché è più ampia e più veloce dell’analisi grammaticale che considera parola per parola.
Qui si prendono le parole a gruppetti per compararle alla proposizione intera. Un lavoro che viene quasi spontaneo perché siamo abituati a pensare per allocuzioni, cioè per pezzi di frasi già pronte.
Viene defi nito «logico» questo tipo di classifi cazione, ma il modo di svolgerlo è prettamente «analogico», nel senso che ci serviamo soprattutto di esempi per scegliere il complemento giusto.
Possiamo spiegare l’analisi logica come una specie di fi aba perché quando ci sono sentimenti ed emozioni i bambini si aprono e comprendono al volo, tanto che bastano un paio di giorni per esaurire l’argomento.
Ecco la casa del predicato che si chiama così perché è lui il padrone di casa e non il soggetto che abita nel piano superiore.
Per prima cosa bisogna quindi andare da lui che ci condurrà in un secondo momento a trovare il soggetto.
Come terza operazione si cerca il complemento oggetto che è come un fi glio che abita in casa al pianterreno.
Viene chiamato anche complemento diretto per differenziarlo da tutti gli altri che sono solo indiretti, cioè parenti più lontani.
Li vedremo dopo un po’ alla volta.
Il predicato verbale è come un genitore. Può succedere alle volte che non possa proprio avere fi gli come
nei verbi correre, sorridere, passeggiare che si dicono per questo «intransitivi».
Un altro fatto strano succede quando per predicato c’è il verbo «essere» unito a un aggettivo o a un nome: «La mamma è bella, è triste, è intelligente, è infermiera». La frase si blocca qui.
In questo caso non avviene un’azione vera e propria, ma ci si limita ad aggiungere una qualità al nome. Allora si deve chiamare «predicato nominale»: una fi nta azione.
Nel condominio accanto abita un gruppo di complementi indiretti il cui signifi cato si comprende con qualche semplice esempio.
Complemento di termine: si comprende dal verbo che non c’è un vero movimento.Penso a te / Telefono a Luca / Scrivo alla maestra
Complemento di denominazione: non c’è una vera appartenenza.La città di Venezia / L’isola d’Elba / Il mese di dicembre
Come cominciare
La casa del predicato
Il condominio dei complementi
Predicato verbalee predicato nominale
3. l’analisi logica
I tre strumenti ◆ 17
Complemento di specifi cazione: indica un possesso vero.Il gatto di Francesco / La pazienza dei maestriLa porta della casa / Il barattolo della colla
Complemento di causaSoffriva per la fame / Gioiva per la vittoria / Ritardava per la piog-gia
Complemento di argomentoParlavano delle vacanze / Discutevano di politica / Leggo un libro di avventure
Complemento di modoTi stai comportando bene / Camminava in fretta / Parlava con im-pazienza
Fuori dal condominio ci sono altri complementi indiretti.
Complemento di mezzo Suonava con la chitarra / Leggeva con gli occhiali / Scriveva con il computer
Complemento di unione: da non confondere con «compagnia».Uscì con il cappotto / Studiava con la musica / Camminava con la pioggia
Complemento di fi ne: indica lo scopo di un’azione.Correva per l’allenamento / Mi preparavo per le ferie / Studiava per l’esame
Complemento di materiaLa tovaglia di cotone / Il giocattolo di legno / La bottiglia di vetro
Complemento di tempoRiposo di notte / Studio durante l’estate / È partito da due giorni
Complemento di compagniaViaggio con l’amica / Vado al cinema con gli amici / Esco con te
Complemento di moto da luogoVengo da scuola / Arrivò da lontano
Complemento di moto per luogo Scappava per le scale / Si allontanava per il bosco
Complemento di moto a luogo Vado a Torino / Vado in Austria
I complementi sulla strada
18 ◆ Analisi grammaticale e logica con la LIM
Complemento di stato in luogo Riposo nel parco / Gioco in camera
Per discriminare bene questi ultimi quattro complementi biso-gna esaminare bene il verbo più che le preposizioni. Possono essere riuniti tutti sotto il nome di «complementi di luogo».
Complemento d’agente Carlo è pettinato dalla mamma / L’auto è guidata dal papà
Nella striscia questo complemento è collocato sul tetto della casa del predicato, perché era un soggetto quando la frase era in forma attiva. Ora vive come uno sfrattato.
In totale sono presentati nella striscia 18 complementi. Ne po-tremmo inventare degli altri e non si fi nirebbe più, perché è proprio dell’atteggiamento di analisi moltiplicare i problemi piuttosto che ridurli, e perché il linguaggio sopporta diffi cilmente le regole.
ANALISI
GRAMMATICALE
articolo SCHEDE 1-2
nome SCHEDE 1-5
aggettivo SCHEDE 1-7
pronome SCHEDE 1-7
verbo SCHEDE 1-5
avverbio SCHEDE 1-3
preposizione SCHEDE 1-3
congiunzione SCHEDE 1-2
esclamazione SCHEDA 1
SCHEDE DI CONTROLLO
AP
PR
OF
ON
DIM
EN
TI
© 2011, C. Bortolato, Analisi grammaticale e logica con la LIM, Trento, Erickson
Classifi ca gli articoli.
1 un gatto determ. indeterm. part.
2 il gatto determ. indeterm. part.
3 la gatta determ. indeterm. part.
4 una gatta determ. indeterm. part.
5 dei gatti andavano determ. indeterm. part.
6 i pescatori determ. indeterm. part.
7 le commesse determ. indeterm. part.
8 gli squali determ. indeterm. part.
9 l’orto determ. indeterm. part.
10 delle farfalle volavano determ. indeterm. part.
SCHEDA 1ARTICOLO
C
analisi grammaticale ◆ 37
© 2011, C. Bortolato, Analisi grammaticale e logica con la LIM, Trento, Erickson
Classifi ca gli articoli.
1 un cavallo determ. indeterm. part.
2 il monte determ. indeterm. part.
3 la montagna determ. indeterm. part.
4 una montagna determ. indeterm. part.
5 dei bambini correvano determ. indeterm. part.
6 i fi ori determ. indeterm. part.
7 gli zaini determ. indeterm. part.
8 gli orchi determ. indeterm. part.
9 lo specchio determ. indeterm. part.
10 delle foglie cadevano determ. indeterm. part.
C
SCHEDA 2ARTICOLO
.................................
....................................
...........................
38 ◆ analisi grammaticale
© 2011, C. Bortolato, Analisi grammaticale e logica con la LIM, Trento, Erickson
Classifi ca i nomi secondo queste tre qualità.
1 foglia comune maschile singolare proprio femminile plurale
2 Laura comune maschile singolare proprio femminile plurale
3 sale comune maschile singolare proprio femminile plurale
4 gatti comune maschile singolare proprio femminile plurale
5 pecore comune maschile singolare proprio femminile plurale
6 Venezia comune maschile singolare proprio femminile plurale
7 matite comune maschile singolare proprio femminile plurale
8 tovaglia comune maschile singolare proprio femminile plurale
9 Torino comune maschile singolare proprio femminile plurale
10 maestra comune maschile singolare proprio femminile plurale
C
SCHEDA 1NOME
analisi grammaticale ◆ 39
© 2011, C. Bortolato, Analisi grammaticale e logica con la LIM, Trento, Erickson
Osserva e studia.
CONCRETO ASTRATTO
mela bontà
martello amore
fi ore bellezza
sale noia
casuccia – vezzeggiativo
casetta – diminutivo
casina – diminutivo
casona – accrescitivo
casaccia – dispregiativo
ALTERATOSEMPLICE
O
SCHEDA 2NOME
40 ◆ analisi grammaticale
© 2011, C. Bortolato, Analisi grammaticale e logica con la LIM, Trento, Erickson
Classifi ca i nomi secondo le varie qualità.
1 sincerità concreto astratto
2 albero concreto astratto
3 tavolo concreto astratto
4 freschezza concreto astratto
5 bellezza concreto astratto
1 cavallo semplice alterato
2 cavallina semplice alterato
3 ragazzo semplice alterato
4 ragazzaccio semplice alterato
5 gattino semplice alterato
C
SCHEDA 3NOME
analisi grammaticale ◆ 41
Recommended