12.00 Lettera 47 Al nome di Gesù Cristo crocifisso e di Maria dolce
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- Al nome di Ges Cristo crocifisso e di Maria dolce
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- Carissimo figliuolo in Cristo dolce Ges. Io Catarina, serva e
schiava dei servi di Ges Cristo, scrivo a te nel prezioso sangue
suo; con desiderio di vederti perseverante in ogni virt: perch
senza la perseveranza non riceveresti la corona della gloria che si
d ai veri combattitori.
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- Ma tu mi dirai: Onde posso acquistare questa
perseveranza?.
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- Ti rispondo, che tanto serve la persona alla creatura, quanto
l'ama, e pi no; e tanto manca nel servizio, quanto manca l'amore; e
tanto ama, quanto si vede amare. Adunque vedi che dal vedersi amare
viene l'amore; e l'amore ti fa perseverare.
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- Quanto aprirai l'occhio dell'intelletto a ragguardare il fuoco
e l'abisso della inestimabile carit di Dio verso di te, il quale
amore t'ha mostrato col mezzo del Verbo del Figliuolo; tanto sarai
costretto dall'amore ad amarlo in verit con tutto il cuore e con
tutto l'affetto e con tutte le forze tue, tutto libero
schiettamente e puramente, senza nessun rispetto di propria utilit
tua.
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- Tu vedi che Dio t'ama per tuo bene, e non per suo; perch egli
il Dio nostro, che non ha bisogno di noi: e cos tu, e ogni creatura
ragionevole, devi amare Dio per Dio, in quanto egli somma ed eterna
bont, e non per propria utilit; e il prossimo per lui.
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- Poich tu hai fatto il principio, il fondamento nell'affetto
della carit, subito lo comincia a servire con lo strumento della
virt. Sicch col lume e coll'amore acquisterai la virt, e
persevererai in essa.
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- Ma avverti che, col vedere te essere amato da Dio, ti conviene
vedere la colpa e ingratitudine tua, e aggravare la colpa nel
conoscimento santo di te, acci tu non ti scordi della virt piccola
della vera umilt, e acciocch tu non presuma di te, n cadessi nel
proprio piacere.
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- Sai quanto ci necessario il conoscere e aggravare le colpe
nostre, per conservare e accrescere la vita della Grazia
nell'anima? Quanto ci bisogno il cibo corporale per conservare la
vita del corpo.
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- Adunque leva via la nuvola dell'amore proprio di te, acciocch
non t'impedisca il lume onde tu avrai questo perfetto conoscimento,
e col conoscimento l'amore e l'odio; e nell'amore troverai la virt
della perseveranza, e cos compirai la volont di Dio, e il desiderio
mio in te.
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- La quale volont e desiderio di vederti crescere e perseverare
fino alla morte nelle vere e reali virt. E guarda che tu non ti
fidassi di te medesimo; il quale fidare un vento sottile di
reputazione, che esce dall'amore proprio. Perch subito verresti
meno, e volgeresti il capo addietro a mirare l'arato.
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- Ch, come l'amore di Dio, acquistato nel conoscimento di te con
vera umilt, ti fa perseverare nella virt; cos l'amore proprio, con
la reputazione, che ti fa fidare di te medesimo, come detto , ti
toglie la virt, e ti fa cadere nel vizio, e perseverarvi
dentro.
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- Fuggi, figliuolo, fuggi questo vento sottile del proprio
piacere; e vattene, in tutto, nascosto in te medesimo, nel costato
di Cristo crocifisso, e ine poni l'intelletto tuo a ragguardare il
segreto del cuore. Ine s'accende l'affetto; vedendo che egli ha
fatta caverna del corpo suo, acci che tu abbia luogo dove rifuggire
dalle mani dei tuoi nemici, e ti possa riposare e pacificare la
mente tua nell'affetto della sua carit.
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- Ine troverai il cibo; perch vedi bene che egli ti ha data la
carne in cibo, e il sangue in beveraggio, arrostita in su la Croce
al fuoco della carit, e ministrato in su la mensa dell'altare,
tutto Dio e tutto Uomo. Si dissolva oggimai la durezza dei nostri
cuori: si ammolli la mente a ricevere la dottrina di Cristo
crocifisso.
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- Voglio che cominciate ora, tu e gli altri negligenti figliuoli,
a conformarvi con questo Parvolo, il quale ora ci rappresenta la
santa Chiesa, Verbo incarnato. E che pi possiamo vedere a
confusione della nostra superbia, che vedere Dio umiliato all'uomo?
L'altezza della deit discesa a tanta bassezza, quanta la nostra
umanit? Chi n' cagione? L'amore.
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- L'amore lo fa abitare nella stalla in mezzo degli animali;
l'amore lo fa satollare d'obbrobri, vestirlo di pene, e sostenere
fame e sete; l'amore lo fa correre con pronta obbedienza fino alla
obbrobriosa morte della Croce;
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- l'amore lo fa andare all'inferno e spogliare il limbo per dare
piena remunerazione a quelli che in verit l'avevano servito, e
lungo tempo avevano aspettato la redenzione loro; l'amore lo fece
lasciare a noi in cibo; l'amore dopo l'Ascensione mand il fuoco
dello Spirito Santo, il quale ci illumin della dottrina sua, la
quale quella via fondata in verit, che ci d vita, ci trae dalla
tenebra, e ci d lume nell'eterna visione di Dio.
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- Ogni cosa, dunque, ha fatto l'amore. Bene si deve l'uomo
vergognare e confondersi in s medesimo, che non ama, n risponde a
tanto abisso d'amore.
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- Assai tristo colui che, potendo avere il fuoco, si lascia
morire di freddo; avendo il cibo innanzi, si lascia morire di fame.
Prendete, prendete il cibo vostro, Cristo dolce Ges crocifisso...
in altro modo: che se in altro modo lo voleste, non sareste
costante n perseverante.
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- E la perseveranza quella che coronata, come dicemmo; e
senz'essa riceverebbe l'anima confusione, e non gloria.
Considerando me questo, dissi ch'io desideravo di vederti costante
e perseverante nella virt.
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- Non dico pi qui. Permani nella santa e dolce dilezione di
Dio.
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