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udine 27- 28 marzo 2014
ASPETTI ANTROPOLOGICI DEL TRAPIANTO E DEL DONO DEGLI ORGANI NELLE ALTRE
CULTURE
Dott.ssa Annamaria Fantauzzi
Università di Torino annamaria.fantauzzi@unito.it
La donazione degli organi nelle altre culture
INDICE
1. Antropologia del corpo
2. Concetto di salute/malattia
3. Aspetti antropologici del trapianto
4. Antropologia del dono
5. Emodonazione e dono degli organi
6. Dono di organi, culture e religioni
7. Comunicazione interculturale (operatore/paziente)
Dr. Annamaria Fantauzzi
La donazione degli organi nelle altre culture
• Che cosa significa donazione / dono nelle varie culture?
• Si ammettono sempre gli stessi parametri
biomedici e sanitari? • Che cosa significa corpo-cadavere? • Quanto influisce la religione e quanto la cultura
tradizionale?
Dr. Annamaria Fantauzzi
La donazione degli organi nelle altre culture
La presenza di cittadini stranieri in Friuli Venezia Giulia ammonta a 102.568 residenti (corrispondente all’8,4% della popolazione totale presente nella Regione)
Dr. Annamaria Fantauzzi
CITTA’ PRESENZA DI
STRANIERI % RISPETTO IL TOT.
STRANIERI NELLA REGIONE
TRIESTE 16954 16%
UDINE 39973 39%
GORIZIA 11222 11%
PORDENONE 34419 34%
Fonte: dati ISTAT dicembre 2013
LA DONAZIONE DEGLI ORGANI NELLE ALTRE CULTURE
• Dei 102568 presenti nella Regione, gli uomini costituiscono il 47% della popolazione straniera (con 48.704 residenti) e le donne il 53% (53864)
• Le fasce d’età più rappresentate vanno dai 25 ai 44 anni
• Le professioni religiose più diffuse tra gli stranieri sono la religione ortodossa e quella islamica
Dr. Annamaria Fantauzzi Fonte: dati ISTAT dicembre 2013
La donazione degli organi nelle altre culture
NAZIONE DI PROVENIENZA PRESENZA
ROMANIA 18,7%
ALBANIA 12,4%
REPUBBLICA DI SERBIA 8,6%
GHANA 4,7%
UCRAINA 4,5%
CROAZIA 4,3%
MAROCCO 4,0%
BOSNIA-ERZEGOVINA 3,8%
REPUBBLICA DI MACEDONIA 3,3%
BANGLADESH 2,9%
Dr. Annamaria Fantauzzi
COMUNITA’ DI STRANIERI RESIDENTI IN FRIULI-VENEZIA GIULIA
Fonte: dati ISTAT 2013
La donazione degli organi nelle altre culture
LA DONAZIONE DEGLI ORGANI
IN FRIULI-VENEZIA GIULIA
Dr. Annamaria Fantauzzi
ANNO DONATORI TOTALI
IN FVG DONATORI STRANIERI
%
2011 45 2 4,4%
2012 46 4 8,7%
2013 42 4 9,5%
Fonte: Centro Regionale Trapianti Friuli-Venezia Giulia
La donazione degli organi nelle altre culture
Se il rifiuto alla donazione degli organi da parte degli italiani si attesta intorno al 28%,
nel caso degli stranieri il dato aumenta fino al 50%
Dr. Annamaria Fantauzzi
PERCHE’ ?
La donazione degli organi nelle altre culture
1. Le barriere linguistiche
2. La scarsa o nulla conoscenza dei progressi scientifici in proposito
3. La paura o la constatazione di un differente trattamento che gli immigrati percepiscono all’interno delle strutture sanitarie
4. In alcune nazioni la donazione di organi non è colta come «dono», per varie ragioni, tra cui il fatto che comunemente se ne fa un commercio
Dr. Annamaria Fantauzzi
Il Corpo
«Per chi soffre, il corpo non è semplicemente un oggetto fisico o uno stato fisiologico, esso è piuttosto
una parte essenziale del sé. Il corpo è soggetto, il vero radicamento della soggettività e dell’esperienza del
mondo»
(B. Good, Narrare la malattia, 1994: 116)
Dr. Annamaria Fantauzzi
Corpo – corporeità
• “Il corpo è uno strumento”, il primo e più naturale mezzo con cui l’individuo entra in contatto con il mondo e parla al mondo (M. Mauss, Tecniche del corpo, 1936)
• Attraverso il corpo materno (carezze, bocca, svezzamento)
• Attraverso il proprio corpo (defecazione, urla, percezione, voce)
Dr. Annamaria Fantauzzi
Corpo – corporeità
• Studio e considerazione del corpo e delle sue manifestazioni attraverso l’azione della cultura
• Riflessione sul corpo umano e sui suoi aspetti simbolici
• Presupposto: considerare il corpo come COSTRUTTO CULTURALE E PRODOTTO STORICO, in quanto la storia si iscrive sui corpi, diventa “corporizzata”
Dr. Annamaria Fantauzzi
Corpo – corporeità
CORPO = costruzione culturale, prodotto storico, non solo biologico (habitus; tecniche del corpo)
Incorporazione -“embodiment” = capacità del corpo di assorbire la conoscenza, di agire nel mondo e di essere modellato dalle forze storiche e culturali (mimesi)
Dr. Annamaria Fantauzzi
Concezioni antropologiche del corpo
1. MARY DOUGLAS (Natural Symbols,1979)
Corpo naturale - corpo sociale
2. O’ NEILL (Five Bodies, 1985)
Corpo cosmologico – corpo sociale – corpo politico- corpo del consumo- corpo medico
Dr. Annamaria Fantauzzi
Concezioni antropologiche del corpo
3. LOCK – SCHEPER HUGHES (The mindful body, 1987)
Corpo individuale – body self Corpo sociale Corpo politico
4. KAUFMANN (The Origins of Order: Self-organization and Selection in
Evolution, 1995)
Corpo visibile – immagine del sé (foto) Corpo sensibile – emozioni Corpo segreto - HABITUS – ABITUDINE (Bourdieu, Esquisse d’une théorie de la pratique,1972)
Dr. Annamaria Fantauzzi
Dr. Annamaria Fantauzzi
Corpo parlante
Il trapiantato:
• si esprime attraverso il corpo
• sente il suo corpo
• nega il suo corpo oppure non lo riconosce come suo
Dr. Annamaria Fantauzzi
Il CORPO diventa STRUMENTO DI ESPRESSIONE della malattia e della salute
Copro parlante
Nel caso della miocardiopatia, il paziente comincia pian piano a percepire il suo corpo: la frequenza cardiaca che accelera o diminuisce improvvisamente, l’affanno, la difficoltà di espellere liquidi, sono tutti fenomeni che indicano malattia.
Dr. Annamaria Fantauzzi
Corpo nel corpo
• Corpo nel corpo
• Corpo “a pezzettini”
• Corpo “contenitore”
• Corpo “puzzle”
Dr. Annamaria Fantauzzi
Morte cerebrale
MALPERCEZIONE
• Una paura spesso diffusa, non solo tra stranieri, ma anche tra italiani, è quella che associa la donazione degli organi allo staccare il congiunto dalle macchine che lo tengono in vita (dalle interviste)
Accanimento degli operatori nel momento del lutto Paura dello sfruttamento fisico («carenza di organi»)
• Spesso c’è confusione tra lo stato di coma profondo e la
condizione di morte cerebrale
Dr. Annamaria Fantauzzi
Il trapianto
• Decadimento psico-fisico • Il “dolore cronico” si presenta come la sofferenza meno
socializzabile, perché viene preso dagli altri come una mancanza di volontà del soggetto a reagire = CHIUSURA
• Malattia = esclusione dalla società • Frequentazione “a vita” dell’ospedale • Paura del rigetto – anche nel “post” • Sofferenza, impotenza, incapacità del contesto e dei parenti
Dr. Annamaria Fantauzzi
Il trapianto – Il prima
• Tempo e qualità della vita
• Condizione che peggiora – identità del paziente
• La fase acuta della malattia, con l’attesa di un nuovo
organo, dà CONSAPEVOLEZZA DI ESSERE MALATO E DI ESSERE “ALTRO” (azioni limitate, quotidianità che cambia)
Dr. Annamaria Fantauzzi
Il trapianto – Il dopo
• Si riinizia a vivere
• Emozioni contrastanti
• Paura della minaccia della morte
• Paura del rigetto – a metà tra la vita e la morte
• Paura/realtà delle infezioni: si è pazienti comunque “a vita”
Dr. Annamaria Fantauzzi
Il trapianto
«Non potevo più lavorare, ero visto come un malato dagli altri, che ti dicevano: “Ma ti vedo bene” e io stavo male insomma, per cui mi sentivo pure preso in giro. Dal punto di vista psicologico stavo a pezzi, ero arrabbiato con la vita, co’ tutti, avrei litigato co’ nostro Signore e co’ tutti i santi messi insieme. Io l’ho presa male la malattia, perché non me la meritavo... A mio avviso però... […] Però quando ti ci trovi, con tutta la mia fortuna di avere avuto una famiglia vicino in qualsiasi momento e io me sentivo solo, solo con me stesso, perché la malattia ti uccide, prima psicologicamente e poi fisicamente»
(Francesco, italiano, Roma)
Dr. Annamaria Fantauzzi
Il trapianto per il migrante
COSA PUÒ SIGNIFICARE UN TRAPIANTO PER UN IMMIGRATO?
1. Comunità (onore-disonore)
2. Famiglia
3. Problemi sociali ed economici
4. Progetto migratorio?
5. Disinformazione/conoscenza dei servizi territoriali
6. Difficoltà nel follow-up
Dr. Annamaria Fantauzzi
Il trapianto per il migrante
«Tutta la mia famiglia è in debito con società italiana, con Stato italiano. Io e mia famiglia
dobbiamo fare qualcosa per questo Paese, perché Italia ha dato lavoro, ha dato casa e ha dato una
nuova vita a mia sorella. Adesso lei, dopo trapianto, è rimasta al nord, vive a Como, ma quando aspetta per trapianto era a Catania e un giorno hanno chiamato
perché c’era rene a Milano e sono venuti con elicottero per portarla».
(Mohamed, marocchino, Milano)
Dr. Annamaria Fantauzzi
Traffico d’organi
• Secondo una recente inchiesta il traffico d’organi in rete continua ad aumentare
• Vi si possono trovare reni, cuori, fegati, cornee, oltre a ovuli, sperma e testicoli
• I prezzi variano dai 3-15.000€ per un cuore o per le cornee, 4-15.000 € per i reni, fino a un milione di euro per i testicoli
• Spesso i governi nazionali sono compiacenti e rendono possibile questo traffico
gestito da organizzazioni criminali mondiali
• Le aree in cui è più diffuso: Sud America, Africa (in particolare Egitto e Sud Africa), area dell’Ex URSS, Turchia, Medio Oriente, India, Cina (ma istituzionalizzato), Pakistan e Filippine
• N. Scheper Hughes (Il traffico d’organi nel marcato globale, 2001)
Organs watch
Dr. Annamaria Fantauzzi
Dr. Annamaria Fantauzzi
Video –traffico organi “Nepal”
TRAFFICO D’ORGANI
IN INDIA
• Contadini indiani poveri che abitano villaggi dell'entroterra o le periferie intorno alle
metropoli vengono messi in contatto da mediatori opportunisti con malati provenienti dall'Europa piuttosto che dai Paesi del Golfo, pronti a pagare tra gli 8mila e i 10mila euro per un rene, dei quali una minima parte andrà al donatore («villaggi della speranza»)
• In India, questi "doni" sono diventati lo strumento principale con cui genitori disperati
sono riusciti ad accasare la figlia creandole una dote (dowry) con i soldi dell'organo
• Negli slum di Bombay sono nati gli "organ bazar", dove i donatori sono pagati 2-3.000 dollari a organo
Inchiesta traffico d’organi in India e Nepal http://www.youtube.com/watch?v=5Rzo_N9Mjg8
Dr. Annamaria Fantauzzi
Traffico d’organi
IN CINA
• La Cina gioca un ruolo di primo piano nella compravendita di organi nell'area del Pacifico
• In Cina è stato istituzionalizzato: una legge stabilisce che gli organi dei condannati a morte possano venire usati per il trapianto se il prigioniero è d’accordo, se la famiglia è d’accordo o se nessuno viene a reclamare il corpo
• A questo livello si inseriscono i medici del Giappone, di Hong Kong, di Singapore e
di Taiwan che fanno da intermediari e dirigono i propri pazienti negli ospedali di Wuhan, Beijing e Shangai
• Il sistema è molto efficiente, in quanto gli stranieri non devono aspettare giorni o settimane perché gli organi siano disponibili: le esecuzioni vengono programmate per andare incontro alle esigenze di mercato.
Dr. Annamaria Fantauzzi
Traffico d’organi
IN IRAN
• È stato introdotto un sistema legale di compravendita e di trapianto degli organi
• In Iran la compravendita di reni è legale da più di 10 anni. Gli assistenti sociali («cacciatori di reni») vanno negli uffici di collocamento, nelle carceri, ai margini della società e cercano di convincere le persone che la donazione di un rene è un modo per sfuggire alla miseria
• L’assistenza medica post-trapianto è, però, rivolta quasi
esclusivamente ai trapiantati
Dr. Annamaria Fantauzzi
Traffico d’organi
IN AFGHANISTAN
• Non ci sono cifre ufficiali in materia, ma sono riportati innumerevoli rapimenti di bambini e c'è l'ospedale Sha Faknà, col suo reparto offlimits per i locali, col personale medico straniero, attrezzato, pulito
• Alcune fonti parlano di un maxitraffico che per anni ha prosperato, via Pakistan
IN MOZAMBICO
• A Nampula, 2mila km dalla capitale, spariscono i bambini. Per lo più orfani, e mendicanti di strada. Quando vengono ritrovati, sono cadaveri, privi di fegato, pancreas, cuore, occhi, organi sessuali
• Sono state sollevate numerose denunce e avviate diverse inchieste, ma vi sono molte
difficoltà da parte delle autorità nel proseguire le indagini, dal momento che i sospettati sono ricchi ed influenti, dunque protetti
Dr. Annamaria Fantauzzi
Traffico d’organi
IN ALBANIA
• Inchiesta su un traffico di minori, sottoposti a trapianti illegali, per indagare sulla scomparsa di 2mila bambini albanesi trasferiti illegalmente in Grecia e in Italia.
IN MOLDAVIA
• Traffico di organi dalla Moldavia alla Georgia e alla Turchia, gestito dalla mafia russa
IN ITALIA
• Nel 2002 la Direzione Distrettuale Antimafia di Trieste ha svolto un’inchiesta sul traffico di clandestini che ha portato all'arresto di quaranta persone: tale traffico sarebbe servito ad alimentare un commercio illegale di organi
http://www.repubblica.it/online/cronaca/orgcinesi/orgcinesi/orgcinesi.html
Dr. Annamaria Fantauzzi
Traffico d’organi
• Sono nati diversi medical tour operators che offrono pacchetti tutto compreso.
• Per esempio, a Tel Aviv, in collaborazione con uno dei chirurghi dei trapianti più importanti d'Israele, una ditta ha sviluppato collegamenti con chirurghi dei trapianti in Turchia, Russia, Moldavia, Estonia, Georgia, Romania, e, da poco, New York City. Il costo del pacchetto per un trapianto di reni, tutto compreso, è salito da 120.000 a 200.000 dollari.
Dr. Annamaria Fantauzzi
La donazione degli organi – l’«embodiment»
L’organo da trapiantare non rappresenta semplicemente una protesi, ma è portatore di una storia reale, quella del donatore, che seppur sconosciuta al ricevente, interroga il suo immaginario
Ciò fa sì che non di rado il trapianto comporti una qualche forma di “INCORPORAZIONE” DELLA FIGURA DEL DONATORE (necessariamente solo
immaginata)
Tale processo modifica significativamente il rapporto del trapiantato col proprio corpo
Dr. Annamaria Fantauzzi
La donazione degli organi – semantica
Ad alcuni organi viene attribuita un’alta densità di significati, ad es:
Cuore Simbolo della vita stessa e dell’identità spirituale delle persone Sede dei sentimenti e sede dell’anima per i cattolici/sede della razionalità per i musulmani
Fegato Sede degli affetti e delle virtù (organo morbido)
In passato veniva utilizzato per l’osservazione del destino nella pratica divinatoria In Marocco: luogo dell’amore familiare verso i figli; le madri lo utilizzano in due espressioni affettuose: El Kabda (le foie), kabdti (mon foie)
Reni Spesso citati dalla Bibbia come la sede dei pensieri segreti
Dr. Annamaria Fantauzzi
Donatore-ricevente
Rapporto peculiare che ogni trapiantato instaura con il proprio donatore
• Chi non ne vuole parlare
• Senso di colpa
• Senso di gratitudine
• Ossessione
Dr. Annamaria Fantauzzi
Donatore - ricevente
• I familiari del donatore sovente annoverano tra le ragioni del proprio consenso al trapianto l’idea di prolungare così, anche solo attraverso una parte del suo corpo, l’esistenza terrena del loro congiunto scomparso
• L’impossibilità che si stabiliscano dei contatti diretti tra
i donatori e i donatari, induce questi ultimi a intraprendere in molti casi iniziative di volontariato e a instaurare su una dimensione allargata vincoli sociali di solidarietà e assistenza, equiparabili per molti versi a quelli che prevede la circolarità del dono
Dr. Annamaria Fantauzzi
Dr. Annamaria Fantauzzi
COMUNICAZIONE INTERCULTURALE
Il linguaggio del corpo nelle altre culture
• Valutare lo stato di provenienza e la condizione attuale di vita
• Differenti visioni della malattia, salute, guarigione,
corpo • Differenti visioni dell’operatore sanitario – medico,
infermiere, altri degenti • Identità/dis-identità
Dr. Annamaria Fantauzzi
Comunicazione operatore – paziente straniero
FASI
OPERATORE PAZIENTE
1°) ESOTISMO Sindrome di Salgari Sindrome da General Hospital
2°) SCETTICISMO
“Questo non ha niente, mi fa solo perdere tempo”
“Questo medico non vale niente. Mi curano male perché sono straniero”
3°) CRITICISMO
Superare i pregiudizi; porre attenzione alla relazione
Accettare i limiti della biomedicina Comprendere cosa sia realmente possibile
Dr. Annamaria Fantauzzi
COMUNICAZIONE OPERATORE – PAZIENTE STRANIERO
Spesso nel relazionarsi con un utente straniero emergono grosse difficolta di INCOMUNICABILITÀ e INCOMPRENSIONE…
… NON SOLO LINGUISTICA
Dr. Annamaria Fantauzzi
COMUNICAZIONE OPERATORE – PAZIENTE STRANIERO
I CINQUE LIVELLI DI COMUNICAZIONE
1. LIVELLO PRELINGUISTICO Difficoltà a comunicare le proprie sensazioni interiori illness
2. LIVELLO LINGUISTICO
Differenza di lingua e valore semantico (es. “kili”= “reni” in somalo –area addominale e non dorsale)
INTERPRETI – MEDIATORI CULTURALI
Dr. Annamaria Fantauzzi
COMUNICAZIONE OPERATORE – PAZIENTE STRANIERO
I CINQUE LIVELLI DI COMUNICAZIONE
3. LIVELLO METALINGUISTICO
Diversità nel significato simbolico (es. “avoir mal de coeur” – “diarrea”)
4. LIVELLO CULTURALE
Due aporie: pratica e simbolica
5. LIVELLO METACULTURALE
Conscia visione della vita (es. seguire regole di Ramadan)
Dr. Annamaria Fantauzzi
COMUNICAZIONE OPERATORE – PAZIENTE STRANIERO
• Critica al CULTURALISMO (noi / loro)
Sopravvalutare la differenza cultura
• Critica all’INDIFFERENZA (noi come loro)
Sottovalutare le differenze
PROPOSTA: Atteggiamento di equilibrio che parte dal rovesciamento del normale rapporto
“operatore/soggetto-paziente/oggetto” Dr. Annamaria Fantauzzi
Dr. Annamaria Fantauzzi
COMPORTAMENTO SIGNIFICATO NELLE ALTRE CULTURE
Sorridere mentre si ascolta In Giappone: può indicare disaccordo ma timidezza nel manifestarlo; in Giappone non vige l'equazione "silenzio"="assenso"
Guardare dritto negli occhi mentre si ascolta
In Estremo Oriente o nei paesi arabi: fissare un uomo dritto negli occhi = sfida, fissare una donna = proposta erotica In Cina: segno di attenzione In Giappone: ci si guarda di quando in quando, ma mai durante un commiato: gli occhi vanno focalizzati a terra, in un punto a lato della persona che si sta salutando
Tenere gli occhi abbassati, quasi chiusi in una fessura
In Giappone: forma di rispetto, per comunicare che l'attenzione è massima, che non si vuol correre il rischio di distrarsi In molte culture eurasiatiche e africane: rispetto del subordinato (e soprattutto della subordinata) nei confronti di un superiore.
Dr. Annamaria Fantauzzi
COMPORTAMENTO SIGNIFICATO NELLE ALTRE CULTURE
Muovere la testa ripetutamente da dx a sx
In India, nello Sri Lanka: "sì"
Muovere la testa dall'alto verso il basso
Nello Sri Lanka: "no"
Mettere entrambe le mani in tasca
In Cina: posizione non accettata, offensiva In Turchia: può portare al licenziamento
Stringere la mano in maniera molto decisa
In Oriente: la stretta di mano è inusuale (soprattutto in Corea e Giappone, dove il saluto è di solito un inchino)
Usare la mano sinistra Nella cultura araba: la mano sinistra è impura e quindi va considerata come inesistente
Accavallare le gambe Nei paesi arabi: vivono questi atteggiamenti in maniera molto risentita, perché ritengono che si comunichi disprezzo o addirittura che si voglia dire: "vattene da qui"
comunicazione operatore – paziente straniero
MEDICINA E ASSISTENZA TRANSCULTURALE
• Medicina di negoziazione e di domande
• Medicina in continua evoluzione che parte ma non si ferma a un trattamento “isoculturale”
1)APPROCCIO DIFFERENZIALISTA
2)APPROCCIO UNIVERSALISTA Dr. Annamaria Fantauzzi
COMUNICAZIONE OPERATORE – PAZIENTE STRANIERO
FASI OPERATORE
Crisi di identità professionale
PAZIENTE Crisi di identità personale
1°) ARROCCAMENTO “cosa vuole questo? le cose stanno così come io le conosco”
“non diventerò mai come loro. Approfitto fin quando posso”
2°) IPERADATTAMENTO “Se voglio essere efficace, devo adattarmi a lui”
“Se voglio farcela, devo diventare come loro”
3°) MOLTIPLICAZIONE DELLA PROPRIA IDENTITA’
“Quali possono essere gli strumenti di cui avvalermi per stare con gli stranieri”
“Quali possono essere i nuovi modi per stare qui”
Dr. Annamaria Fantauzzi
COMUNICAZIONE OPERATORE – PAZIENTE STRANIERO
• L’incontro con un paziente straniero NON è l’incontro con una cultura ma con una PERSONA, INDIVIDUALITA’, IDENTITA’ e DIS-IDENTITA’
• Teniamo in conto le differenze simboliche e
semantiche della malattia e, se non le conosciamo, lasciamoci guidare alla comprensione
• La Illness narratives aiuta a comprendere l’apparato simbolico del paziente e il senso della
Dr. Annamaria Fantauzzi
COMUNICAZIONE OPERATORE – PAZIENTE STRANIERO IN CASO DI TRAPIANTO
PROBLEMATICHE EVIDENZIATE
Dalle interviste ai migranti è emerso che: • Uno dei principali limiti alla donazione di organi è
l’ignoranza dell’argomento e una grande disinformazione
• Malpercezione dello stato di morte cerebrale (“chi garantisce che il potenziale donatore sia tutelato e che non si acceleri il processo di fine-vita allo scopo di prelevarne gli organi?”)
• Una costante religiosa (ma trasversale alle varie professioni religiose) è la sacralità della vita e del corpo
Dr. Annamaria Fantauzzi
COMUNICAZIONE OPERATORE – PAZIENTE STRANIERO IN CASO DI TRAPIANTO
PROBLEMATICHE EVIDENZIATE
• Non sono la probabilità di riuscita o l’efficacia dell’intervento a esser messi in discussione dalla popolazione immigrata, ma il contesto di sicurezza e di legalità in cui esso avviene
pratiche illegali e clandestine
(“siamo sicuri che i miei organi non siano poi rivenduti?”)
Es. La Tunisia è il punto di riferimento di tutto il Maghreb per quanto riguarda i trapianti, ma anni fa è stata scoperta una clinica di Tunisi per trapianti clandestini le dichiarazioni sulla carta d’identità
Dr. Annamaria Fantauzzi
COMUNICAZIONE OPERATORE – PAZIENTE STRANIERO in caso di trapianto
Gli intervistati hanno suggerito di:
1. Riportare casi di successo che dimostrino come attraverso la donazione degli organi sia possibile continuare a vivere
2. Sottolineare la sofferenza che una persona affetta da patologie che richiedono terapie invasive e complicate (es. dialisi), per fare realmente capire cosa questo significhi
3. Raccontare l’esperienza della donazione attraverso
Dr. Annamaria Fantauzzi
COMUNICAZIONE OPERATORE – PAZIENTE STRANIERO in caso di trapianto
4. Coinvolgere la comunità di provenienza e fornire informazioni attraverso delle figure riconosciute in ambito religioso e a livello nazionale (intellettuali e medici di fama mondiale)
Es. Per i senegalesi, il consulto di un marabout (la guida spirituale) è essenziale per prendere una decisione: se viene espressamente detto attraverso un marabout che la donazione degli organi è permessa dalla religione, è più facile che la
Dr. Annamaria Fantauzzi
COMUNICAZIONE OPERATORE – PAZIENTE STRANIERO in caso di trapianto
5. Aiutare le famiglie coinvolte a comprendere che il prelievo di organi viene effettuato come un intervento chirurgico: il corpo viene rispettato fino alla fine della procedura e consegnato ai familiari integro mai deturpato, nel rispetto assoluto e totale della salma stessa
6. Fornire assistenza psicologica diretta alle famiglie dei donatori, che hanno difficoltà nell’elaborazione del lutto
7. Fornire le informazioni e le ragioni alla base della donazione degli organi
8. Spiegare o ricordare alla famiglia che per un paziente in morte cerebrale non ci sono possibilità di risveglio
Dr. Annamaria Fantauzzi
COMUNICAZIONE OPERATORE – PAZIENTE STRANIERO in caso di trapianto
9. Creare percorsi di sensibilizzazione che introducano la nozione di partecipazione attiva per favorire il RICONOSCIMENTO da parte delle società d’accoglienza
(Ma: «c’è il rischio che la donazione venga proposta agli immigrati in nome di quella stessa cittadinanza che essi si vedono rifiutata dalla società italiana» Dei, 2007)
10. Proporre degli incentivi: Art.17, L.91/99 (estesa ai donatori stranieri) prevede la possibilità di partecipazione alle spese di rimpatrio delle salme
Dr. Annamaria Fantauzzi
COMUNICAZIONE OPERATORE – PAZIENTE di cultura araba in caso di trapianto
• Si tratta di un argomento molto delicato, soprattutto dal punto di vista religioso
• L’operatore deve essere in grado di approfondire i
concetti legati alla vita e la morte, secondo quanto previsto dal Corano
(scardinare gli stereotipi es. «homo islamicus») • Si può motivare l’atto di donazione sottolineando il
fatto che si tratta di un’operazione puramente benefica e che rappresenta esattamente l'applicazione delle parole di Dio
• In molti casi può essere sconsigliabile sottolineare che
l'organo di un musulmano potrebbe essere trapiantato
Dr. Annamaria Fantauzzi
IL MEDIATORE DI COMUNITA’
• Immigrato che è a conoscenza dei sistemi linguistici e culturali del contesto di appartenenza e di provenienza
• Mette a disposizione dei connazionali la sua conoscenza
• È riconosciuto in quanto mediatore non grazie ad una qualifica (≠ MEDIATORE CULTURALE), ma grazie al rispetto e alla responsabilità che il gruppo gli conferisce
Dr. Annamaria Fantauzzi
Il mediatore culturale
• Negli anni Novanta, a partire dalla figura del mediatore di comunità, è nata quella maggiormente istituzionalizzata del mediatore culturale
• Immigrati precedentemente arrivati, che parlano la lingua del Paese di provenienza e di quello di accoglienza, oltre a una lingua franca, si fanno interpreti e mediatori delle problematiche dei nuovi arrivati
Diventano sempre più presenti all’interno dei
Dr. Annamaria Fantauzzi
Il mediatore culturale
Non solo attività di interpretariato e traduzione, ma anche:
• Facilitazione relazione operatore/paziente straniero
• Orientamento all’interno delle strutture e dei servizi
• Servizi di accompagnamento/consulenza
• Promozione della cultura d’origine Dr. Annamaria Fantauzzi
Il mediatore culturale
FIGURA CHIAVE NEL RAPPORTO CON L’UTENTE STRANIERO
Usando gli stessi codici comunicativi e interpretativi dell’utente straniero
è in grado di contestualizzare le problematiche, sia da un punto di vista
linguistico che culturale
Dr. Annamaria Fantauzzi
COMUNITA’ DI APPARTENENZA
SOCIETA’ DI ACCOGLIENZA
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