View
214
Download
0
Category
Preview:
Citation preview
2SLIDE
28 GIUGNO
2016
Il Parlamento Europeo sta affrontando un intenso dibattito sulle misure da
adottare e le iniziative da intraprendere per incrementare significativamente la
trasparenza fiscale delle imprese appartenenti all’Unione Europea allo scopo di
contrastare l’evasione/elusione fiscale e di minimizzare l’uso di pratiche fiscali
«non eque» («unfair»).
Risultano operativi sotto tali aspetti i seguenti Comitati:
� Economic and Monetary Affairs Committee
� Committee on Tax Rulings and Similar Measures in Nature and Effect («TAXE
Committee»)
Le attività dei suddetti Comitati si inseriscono nell’ambito dell’ «UE Commission
Action Plan for fair and efficient corporate taxation in the UE».
Attività del Parlamento Europeo in materia di
trasparenza fiscale
3SLIDE
28 GIUGNO
2016
Il suddetto Action Plan identifica le seguenti principali aree di azione:
� Rilancio del Common Consolidated Corporate Tax Base (CCCTB)
� Garantire la tassazione dei profitti laddove essi vengono generati
� Incremento della trasparenza fiscale
� Miglioramento del coordinamento a livello europeo.
Le iniziative e le proposte dell’Economic and Monetary Affairs Committee
includono:
� Iniziativa legislativa denominata «Bringing transparency, coordination and
convergence to Corporate Tax Policies in the Union»
� Procedura di consultazione per incoraggiare lo scambio automatico di
informazioni allo scopo di emendare la Direttiva Europea 2011/16/EU
(«Directive regarding Administrative Cooperation and Mutual Assistance in
the field of taxation»)
Attività del Parlamento Europeo in materia di
trasparenza fiscale
4SLIDE
28 GIUGNO
2016
L’iniziativa legislativa «Bringing transparency, coordination and convergence to
Corporate Tax Policies in the Union» include, tra le altre, le seguenti proposte:
� Richiesta di un reporting Paese per Paese (Country by Country Reporting –
CBCR) per le imprese multinazionali basato su template standardizzati con
totale disclosure al mercato
� Introduzione su base volontaria della qualifica di «Fair Taxpayer» per le imprese
che soddisfano specifici requisiti
� Richiesta agli Stati Membri di informare circa le misure di incentivo fiscale che
possano avere un impatto materiale sul tax rate delle imprese multinazionali in
altro Stato Membro
� Implementazione di regole comuni per la tassazione del reddito di impresa per
le imprese multinazionali
Attività del Parlamento Europeo in materia di
trasparenza fiscale
5SLIDE
28 GIUGNO
2016
� Coordinamento delle regole riguardanti le CFC (Controlled Foreign Corporation)
allo scopo di prevenire disomogeneità
� Migliorare il coordinamento dei tax audits negli Stati Membri
� Introdurre un comune European Taxpayer Identification Number
� Rendere maggiormente coordinato il processo di adesione ai trattati fiscali e
assicurare che i medesimi siano negoziati per conto dell’Unione Europea
piuttosto che dai singoli Stati Membri
� Introdurre una definizione comune di «paradiso fiscale» e di «stabile
organizzazione»
� Introdurre regole comuni in tema di contrasto all’evasione fiscale (General Anti
Avoidance Rule – GAAR)
Attività del Parlamento Europeo in materia di
trasparenza fiscale
6SLIDE
28 GIUGNO
2016
Le proposte del TAXE Committee includono, tra le altre, le seguenti proposte:
� Richiesta alla Commissione Europea di adottare opportune linee guida per
chiarire cosa costituisce «aiuto di Stato» (State Aid) sotto il profilo fiscale
� Invito agli Stati Membri di sostenere ed incoraggiare la Commissione Europea a
promuovere quale nuovo standard globale l’«Automatic Exchange of
Information» tra le Autorità Fiscali nazionali
� Conduzione dei tax audits in forma congiunta tra le Autorità Fiscali nazionali
� Richiesta che tutte le regole fiscali, comprese quelle nazionali, siano sottoposte
ad un automatico scambio di informazioni e verificate attraverso un sistema di
«clearinghouse»
� Richiesta di un approccio comune ai paradisi fiscali
Attività del Parlamento Europeo in materia di
trasparenza fiscale
7SLIDE
28 GIUGNO
2016
Il 23 maggio 2016 il Consiglio dell’OCSE ha approvato le modifiche apportate, nel
contesto del progetto BEPS, alle Transfer Pricing Guidelines for Multinational
Enterprises and Tax Administration.
Le modifiche hanno l’obiettivo di assicurare certezza e chiarezza giuridica in merito
alla effettiva implementazione delle misure BEPS nel contesto dei prezzi di
trasferimento così come approvate dall’OCSE e dalla comunità internazionale a fine
2015.
In considerazione del fatto che le Transfer Pricing Guidelines sono inserite nella
legislazione nazionale degli Stati Membri dell’OCSE per lo più mediante un
riferimento diretto alle Guidelines medesime, il consolidamento delle modifiche
rappresenta lo step conclusivo del processo di implementazione delle misure BEPS
in tema di transfer pricing.
Attività del Parlamento Europeo in materia di
trasparenza fiscale
8SLIDE
28 GIUGNO
2016
Il 17 giugno 2016 il Consiglio ECOFIN ha raggiunto l’accordo politico sulla
proposta di direttiva della Commissione Europea contenente misure volte a
contrastare pratiche fiscali elusive (cosiddetta “Anti Tax Avoidance Directive” o
ATAD).
L’accordo è stato raggiunto a poco più di quattro mesi dalla presentazione della
proposta della Commissione, a testimonianza della determinazione dell’Unione
europea nel realizzare progressi concreti in materia di lotta all’evasione e
all’elusione fiscale.
Nel primo semestre dell’anno il Consiglio aveva infatti già adottato la direttiva
2016/881 del 25 maggio 2016, che ha introdotto l’obbligo per le imprese
multinazionali europee di presentare annualmente una rendicontazione Paese per
Paese (cosiddetto Country by Country reporting) di talune informazioni fiscali, che
poi saranno oggetto di scambio automatico tra Paese della capogruppo e Stati
membri in cui le società controllate sono localizzate.
Attività del Parlamento Europeo in materia di
trasparenza fiscale
9SLIDE
28 GIUGNO
2016
Le regole previste dalla direttiva costituiscono uno standard minimo comunitario
che tutti gli Stati membri sono obbligati a rispettare, ferma restando la facoltà di
prevedere a livello nazionale disposizioni più stringenti di quelle contenute nella
direttiva.
La direttiva adottata fissa in particolare regole comuni in materia di:
� limiti alla deducibilità degli interessi passivi da parte delle imprese: per
contrastare l’erosione delle basi imponibili effettuata dai gruppi di imprese che
collocano i prestiti infragruppo in Paesi ad alta tassazione, per beneficiare della
deducibilità degli interessi passivi, e i profitti in Paesi a bassa tassazione, la
direttiva prevede che gli interessi passivi siano deducibili fino al 30%
dell’EBITDA (margine operativo lordo);
� società controllate estere: per prevenire lo spostamento di profitti in
giurisdizioni a bassa tassazione, all’interno e fuori dell’UE, la direttiva prevede
che le società controllate estere siano tassate secondo aliquote e regole di
calcolo della base imponibile del Paese dell’impresa controllante quando la CFC
è localizzata in un Paese con tassazione sensibilmente inferiore e non svolge
un’attività economica effettiva;
Attività del Parlamento Europeo in materia di
trasparenza fiscale
10SLIDE
28 GIUGNO
2016
� clausola antiabuso generale: tale disposizione consente di disconoscere a fini
fiscali operazioni effettuate dalle imprese al solo fine di ottenere un vantaggio
fiscale, e quindi senza valide ragioni economiche;
� tassazione in uscita dei beni di impresa: sono introdotte regole comuni per la
tassazione delle operazioni di trasferimento in altri Paesi di stabili
organizzazioni, rami d’azienda, asset societari;
� strumenti e entità ibride: la direttiva contiene una disposizione volta a
contrastare fenomeni di doppia non tassazione derivanti dai disallineamenti
delle qualificazioni giuridiche che i diversi ordinamenti attribuiscono a
strumenti finanziari o entità, generando doppie deduzioni o deduzioni e non
tassazione di talune categorie di reddito in Paesi diversi.
Attività del Parlamento Europeo in materia di
trasparenza fiscale
11
SLIDE28 GIUGNO
2016
La direttiva ATAD entrerà in vigore dal 1 gennaio 2019, con l’eccezione della
misura sulla tassazione in uscita dei beni di impresa che andrà applicata dal 1°°°°gennaio 2020. Inoltre, in materia di limiti alla deducibilità degli interessi passivi gli
Stati membri potranno continuare ad applicare misure nazionali vigenti con effetti
equivalenti a quelli previste dalla direttiva fino a quando i Paesi OCSE non avranno
adottato le raccomandazioni BEPS e comunque non oltre il 1 gennaio 2024.
Nell’ordinamento italiano sono già presenti misure antielusive che soddisfano
gran parte degli standard minimi contenuti nella direttiva. La direttiva
antielusione rappresenta la prima fase di una strategia di più lungo termine della
Commissione, che prevede entro la fine del 2016 la presentazione di una nuova
proposta in materia di base imponibile comune consolidata per le imprese con
attività transnazionale.
Attività del Parlamento Europeo in materia di
trasparenza fiscale
SLIDE
12
SLIDE28 GIUGNO
2016
Sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea del 24 giugno 2016 è stata pubblicata
la decisione del Parlamento Europeo di costituire una commissione d'inchiesta
incaricata di indagare sulle asserite inadempienze e sui casi di cattiva
amministrazione nell'applicazione del diritto dell'Unione in relazione al riciclaggio
di danaro, all'elusione fiscale e all'evasione fiscale. La commissione d'inchiesta
dovrà presentare la sua relazione entro un termine di 12 mesi dall'approvazione
della presente decisione.
Attività del Parlamento Europeo in materia di
trasparenza fiscale
SLIDE
Recommended