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Gli effetti della pandemia sulla situazione finanziaria delle imprese
Situazione e prospettive delle imprese a livello regionale
Alessio De Vincenzo – Banca d’Italia
Roma, 12 maggio 2021
Quadro d’insieme (I)
Gli effetti della crisi pandemica sulla situazione economica e finanziariadelle imprese sono stati ampi ed eterogenei tra i settori economici; sonostati attenuati dagli interventi di sostegno.
• Calo della redditività. La diminuzione del fatturato è stata significativa,ma le misure di sostegno ne hanno attenuato l’effetto sulla redditività.Nel comparto dei servizi l’intensità dello shock è stata maggiore.
• Aumento dell’indebitamento. La leva finanziaria è cresciuta a causadell’incremento del debito, specialmente nei settori più colpiti dallemisure di prevenzione dei contagi.
• Eterogeneità degli impatti. Gli effetti sulla situazione finanziaria sonostati più marcati per le imprese piccole e medie e per quelle localizzate nelMezzogiorno.
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Quadro d’insieme (II)
• Crescita della rischiosità. La quota di debito ‘a rischio’ è aumentata;anche in uno scenario macroeconomico particolarmente avverso,tuttavia, essa rimarrebbe inferiore ai valori raggiunti nelle precedenti fasirecessive.
• Fattori di attenuazione dei rischi. Le imprese hanno affrontato la crisipandemica con una struttura finanziaria più solida che in passato. Nel2020 le scadenze dell’indebitamento si sono allungate (riducendo, quindi,i rischi di rifinanziamento) e sono state accumulate cospicue riserve diliquidità.
• Misure di sostegno. La situazione sanitaria e l’incertezza sulleprospettive economiche suggeriscono di mantenere gli interventi disostegno rendendoli al contempo più selettivi, così da evitare inefficienzenell’allocazione delle risorse.
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La redditività
La flessione del margine operativo lordo (MOL) è stata marcata (-7 per cento) mainferiore a quella osservata in seguito alla crisi finanziaria globale (-10 per cento); èstato invece più significativo (-9 per cento) il calo del valore aggiunto (VA).
4Fonte: Conti Nazionali.
Valore aggiunto, redditività e PIL nel 2020(punti percentuali)
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-1
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tasso di crescita annuale PIL tasso di crescita annuale VA tasso di crescita annuale MOL
La leva finanziaria
Gli incrementi maggiori della leva si sono osservati nei settori più colpiti dallemisure di contenimento (in particolare: alloggio e ristorazione, intrattenimento).
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Fonte: Nostre elaborazioni, cfr. Gli effetti della pandemia sui bilanci e sulla rischiosità delle imprese nei diversi settori di attivitàeconomica, in Rapporto sulla stabilità finanziaria, 1, 2021. La redditività operativa è misurata dal rapporto tra il margineoperativo lordo (MOL) e il totale dell’attivo; la leva finanziaria è definita dal rapporto tra i debiti finanziari e la sommadegli stessi con il patrimonio netto al valore di bilancio.
Variazioni di redditività e leva finanziaria nel 2020(punti percentuali; stime)
Agricoltura
Trasporto, magazzinaggio
Alloggio, …
Noleggio, viaggi, servizi
Istruzione
Att. artistiche, sportive intrattenimento
Totale
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varia
zion
e de
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va fi
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variazione della redditività
L’eterogeneità degli effetti
Le differenze tra aree geografiche e, soprattutto, tra classi dimensionali sonosignificative, ma più contenute rispetto a quelle tra settori di attività economica.
6Fonte: Nostre elaborazioni.
Variazioni di redditività e leva finanziaria nel 2020(punti percentuali; stime)
Micro
Piccole
Medie
Grandi
Nord
Centro
Sud
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0,5
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2,0
2,5
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3,5
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4,5
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3,5
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varia
zion
e de
lla le
va fi
nanz
iaria
variazione della redditività
La rischiosità
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Lo scorso anno è cresciuta la quota di imprese più rischiose (con probabilità di defaultsuperiore al 5 per cento), passata dal 10 al 14 per cento. L’aumento della quota è statomarcato nei settori più colpiti e nelle regioni centro-meridionali.
Fonte: Nostre elaborazioni, cfr. Gli effetti della pandemia sui bilanci e sulla rischiosità delle imprese nei diversi settori di attività economica, in Rapporto sulla stabilità finanziaria, 1, 2021.
Quota di imprese più rischiose(valori percentuali; stime)
0
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25
30
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febbraio 2020 dicembre 2020 (stime)
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nord centro sud
febbraio 2020 dicembre 2020 (stime)
Fattori che possono attenuare i rischi
8Fonte: Banca d’Italia.
Per il complesso del settore la leva finanziaria al netto della riserve liquide è rimastasul livello osservato prima della pandemia.
Evoluzione della struttura finanziaria delle imprese
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differenza (asse destra) leva finanziaria (asse sinistra)
leva finanziaria netta (asse sinistra)
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0,9
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2007
Q1
2007
Q4
2008
Q3
2009
Q2
2010
Q1
2010
Q4
2011
Q3
2012
Q2
2013
Q1
2013
Q4
2014
Q3
2015
Q2
2016
Q1
2016
Q4
2017
Q3
2018
Q2
2019
Q1
2019
Q4
2020
Q3
Debiti fin. medio-lungo termineDebiti fin. breve termineAttività liquide
(a) andamento della leva finanziaria(valori percentuali; punti percentuali)
(b) composizione dei debiti per scadenza e incidenzadelle attività liquide sui debiti finanziari
(valori percentuali)
Le prospettive nel breve periodo
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Quest’anno la quota di debito ‘a rischio’ (facente capo a imprese ‘vulnerabili’) siridurrebbe; la fragilità rimarrebbe più elevata nel settore delle costruzioni. Anche inuno scenario macroeconomico particolarmente avverso la quota rimarrebbeinferiore ai livelli raggiunti nelle precedenti fasi recessive (2008-09 e 2011-12).
Fonte: Rapporto sulla stabilità finanziaria, 1, 2021. Sono definite vulnerabili le imprese con MOL negativo o con unrapporto tra oneri finanziari e MOL superiore al 50 per cento. Sono escluse le imprese con prestiti in sofferenza.Gli ultimi bilanci disponibili per l’intero campione di imprese sono relativi al 2019. La zona ombreggiata indicaun intervallo di confidenza del 95 per cento attorno allo scenario di base.
Quota di debito facente capo a imprese ‘vulnerabili’(dati annuali; valori percentuali; stime)
Le sfide di medio termine (I)
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Obiettivi: incentivare il rafforzamento della struttura finanziaria delleimprese; favorire e sostenere il riavvio degli investimenti non appena laripresa economica si consoliderà; far sì che ad adeguati flussi di credito siaccompagnino prudenti politiche di provisioning da parte delle banche, abeneficio della stabilità economica e finanziaria.
Processi di ristrutturazione più efficaci
Intervenire sui costi a carico del debitore, alcuni indipendenti dalladimensione dell’impresa, e sugli incentivi per i creditori a ristrutturareesposizioni di dimensione contenuta.
Processi di gestione delle crisi più rapidi
Migliorare le procedure fallimentari ed esecutive (anche attraverso misure dicarattere organizzativo e un rafforzamento delle dotazioni infrastrutturali).Ciò eviterebbe anche la tendenza all’accumulo di crediti deteriorati neibilanci delle banche.
Le sfide di medio termine (II)
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Incentivi al rafforzamento patrimoniale e alla raccolta di capitale
• Gli interventi pubblici già varati a sostegno delle ricapitalizzazioni (contributia fondo perduto per le imprese più piccole, crediti di imposta per le midcap,sottoscrizioni dirette per le maggiori) vanno nella giusta direzione;potrebbero essere rafforzati.
• Puntare su meccanismi incentivanti (auto-selezione delle imprese) comequello previsto dall’ACE (riduzione del costo del capitale per investimentifinanziati con mezzi propri).
• Migliorare la propensione alla quotazione, soprattutto da parte di quellePMI in grado di sostenere gli oneri regolamentari e finanziari collegatiall’emissione di strumenti negoziabili sul mercato.
• Razionalizzare gli incentivi al venture capital e alle start-up - presenti inItalia dal 2011 e stratificatisi nel corso del tempo - a beneficio delle impreseche non hanno le caratteristiche per raccogliere fondi direttamente sulmercato.
Gli effetti della pandemia sulla situazione finanziaria delle imprese
Situazione e prospettive delle imprese a livello regionale
Roma, 12 maggio 2021
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