Corso resp 14b lezione - conai

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I consorzi di filiera

Che cos’è il CONAI

A cosa serve l’imballaggio?

Imballaggi

• Gli imballaggi rappresentano il “cuore del recupero” enunciato nel Dlgs 22/97.

• I rifiuti derivanti da imballaggi, infatti, rappresentano il 50% in volume ed il 30% in peso di quanto recapitato in discarica.

Imballaggi

• Il Decreto Ronchi ha delegato a appositi consorzi il compito di garantire il passaggio da un sistema di gestione basato sulla discarica a un sistema integrato di gestione basato sul recupero e sul riciclo dei rifiuti di imballaggio.

• Il legislatore assegna ai soggetti operanti nella filiera degli imballaggi l'onere di farsi carico, sotto l'aspetto organizzativo ed economico, del raggiungimento degli obiettivi, riservandosene il controllo

Responsabilità delle parti coinvolte

Compliance

Imballaggio primario

• O “Imballaggio per la vendita“

• Imballaggio concepito in modo da costituire, nel punto di vendita, un’unità di vendita per l’utente finale o per il consumatore

Imballaggio secondario

• O “imballaggio multiplo”

• Imballaggio concepito in modo da costituire nel punto di vendita, il raggruppamento di un certo numero di unità di vendita per l’utente finale o il consumatore, o che serva soltanto a facilitare il rifornimento degli scaffali nel punto di vendita. Può essere rimosso dal prodotto senza alterarne le caratteristiche.

Imballaggio terziario

• O “imballaggio per il trasporto”

• Imballaggio concepito in modo da facilitare la manipolazione e il trasporto di un certo numero di unità di vendita oppure di imballaggi multipli per evitare la loro manipolazione ed i danni connessi al trasporto, esclusi i container per i trasporti stradali, ferroviari marittimi e aerei.

CONAI

• CONAI – Consorzio Nazionale Imballaggi – è il consorzio privato senza fini di lucro costituito dai produttori e utilizzatori di imballaggi con la finalità di perseguire gli obiettivi di recupero e riciclo dei materiali di imballaggio

CONAI – Dati 2002• Nel 2002 sono stati raggiunti e superati gli

obiettivi previsti dalla legge, che alla promulgazione del Decreto Ronchi sembravano molto ambiziosi.

• Sono state infatti recuperate 6.300.000 tonnellate di rifiuti di imballaggi, pari al 56% dell'immesso al consumo a fronte di un obiettivo del 50%. Sono stati avviati a riciclo 5.700.000 di tonnellate , pari al 50,5% dell'immesso al consumo, percentuale superiore a quella prevista dalla Direttiva Europea (45%).

Il modello CONAI

• Il modello di gestione ha permesso di realizzare un sistema con una larghissima base associativa - 1.390.000 imprese - che garantisce l'obbligatorietà dei doveri (contribuzione ai costi e responsabilità degli obiettivi), un basso tasso di evasione, una gestione efficiente delle risorse basata sul principio di sussidiarietà rispetto al mercato.

Risultati

Risultati

Quanto si raccoglie

Quanto si raccoglie

CONAI – i consorzi

• Il sistema CONAI si basa sull’attività di sei Consorzi rappresentativi dei materiali: Acciaio, Alluminio, Carta, Legno, Plastica e Vetro.

• I Consorzi, cui aderiscono i produttori e gli importatori, associano tutte le principali imprese che determinano il ciclo di vita dei rispettivi materiali.

CONAI – i consorzi

Compito di ciascun Consorzio è quello di coordinare, organizzare e incrementare:

• il ritiro dei rifiuti di imballaggi conferiti al servizio pubblico;

• la raccolta dei rifiuti di imballaggi delle imprese industriali e commerciali;

• il riciclaggio e il recupero dei rifiuti di imballaggio;

• la promozione della ricerca e dell’innovazione tecnologica finalizzata al recupero e riciclaggio

CONAI e Comuni• Come indica il Decreto Ronchi “è fatto carico ai

produttori e utilizzatori (di imballaggi) di conseguire il raggiungimento degli obiettivi di recupero e riciclaggio” mentre spetta ai Comuni, tramite i gestori dei servizi, organizzare sistemi adeguati per la raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio su superficie pubblica.

• I Comuni, tramite i gestori dei servizi, devono assicurare la raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio “secondo criteri che privilegino l’efficacia, l’efficienza e l’economicità del servizio”.

L’Accordo ANCI – CONAI

L’Accordo ANCI – CONAI

• Sono circa 5.000 i comuni convenzionati con almeno uno dei Consorzi di Filiera;

• Sono 44.000.000 i cittadini italiani serviti

Adesione al CONAI

• L'adesione al CONAI è obbligatoria per le imprese che producono, vendono o utilizzano imballaggi.

• Le due categorie fondamentali sono rappresentate dai produttori, coloro che fabbricano imballaggi, e dagli utilizzatori, coloro che utilizzano gli imballaggi per confezionare le merci prodotte, individuati all'art. 35, lettere q, e, r del Decreto Ronchi.

Contributo ambientale CONAI

• Il Contributo ambientale CONAI, stabilito per ciascuna tipologia di materiale di imballaggio, rappresenta la forma di finanziamento attraverso la quale CONAI ripartisce tra Produttori e Utilizzatori i costi della raccolta differenziata, del riciclaggio e del recupero dei rifiuti di imballaggio primari, secondarie terziari. Questi costi vengono determinati sulla base del Programma Generale per la prevenzione e la gestione.

Contributo ambientale CONAI

• Le entità del Contributo Ambientale sono fissate nel modo seguente:

• ACCIAIO 15,49 Euro/ton• ALLUMINIO 25,82 Euro/ton• CARTA 15,49 Euro/ton• LEGNO 2,58 Euro/ton• PLASTICA 72,30 Euro/ton• VETRO 5,16 Euro/ton

Imballaggi secondari e terziari

• L'articolo 38 del D. Lgs 22/97 prevede un sistema per la raccolta e il recupero dei rifiuti da imballaggio che non vengono conferiti al servizio di pubblica raccolta: le imprese utilizzatrici di imballaggio sono tenute a ritirare gratuitamente i rifiuti da imballaggio secondari e terziari e a consegnarli in un luogo di raccolta organizzato dal produttore.

Imballaggi secondari e terziari

• Poiché il sistema sarebbe stato costoso e soggetto a forte evasione Conai e i Consorzi di Filiera hanno individuato un sistema che permettesse di assolvere gli obblighi sopra esposti, organizzando una rete di piattaforme sul territorio italiano, convenzionate con gli stessi Consorzi di Filiera, presso le quali tutte le aziende possono conferire gratuitamente i rifiuti da imballaggi secondari e terziari in legno, carta e plastica.

Imballaggi secondari e terziari

• Il conferimento dei rifiuti da imballaggio presso le piattaforme convenzionate ai Consorzi di Filiera è volontario.

• In questo modo i produttori di imballaggi, che sono obbligatoriamente iscritti ai relativi Consorzi di Filiera, si fanno carico dei costi di ricevimento e valorizzazione dei rifiuti, mentre gli utilizzatori si assumono i costi di raccolta e trasporto dei rifiuti

Sanzioni• Produttori • mancata adesione al CONAI da parte dei

produttori (se non hanno neanche optato per l’organizzazione in proprio di un sistema cauzionale o di raccolta di imballaggi)

• sanzione amministrativa da 15 a 90 milioni • + sei volte la somma dovuta per l’adesione

al CONAI (più contributi pregressi) •  

Sanzioni

• Utilizzatori • mancata adesione al CONAI da parte

degli utilizzatori • sei volte la somma dovuta per l’adesione al

CONAI (più contributi pregressi) • mancato ritiro, a titolo gratuito, di

imballaggi usati (secondari e terziari) • sanzione amministrativa da 15 a 90 milioni

Sanzioni

Discariche • smaltimento in discarica di imballaggi

(ad eccezione degli scarti da operazioni di selezione)

• sanzione amministrativa da 10 a 60 milioni

RIDUZIONE DEI RIFIUTI DI IMBALLAGGIO PRIMARIO DA

PUNTI VENDITA GDO

Soluzione:

Vendita prodott i sfusi a peso (alimentari e non - caffè, pasta, riso, caramelle, cioccolat ini,

merendine, legumi, frut ta secca, spezie, surgelat i, detersivi e detergent i liquidi)

Vantaggi: Riduzione produzione rif iut i, convenienza per il

consumatore, ritorno di immagine per GDO

Esper ienze : SMA,“PESARISPARMIO” - CRAI, “Ecopoint”

RIDUZIONE DEI RIFIUTI DI IMBALLAGGIO DA PUNTI VENDITA GDO

Consumo shopper s in Italia: 7,3 kg/ ab*a (Novamont )

Soluzioni:• Sost ituzione shoppers monouso in plast ica

con borse riut ilizzabili in cotone, canapa, juta, a rete o scatole cartone riut ilizzate

(pr evenzione)

• Utilizzo shoppers e vaschette per aliment i in materiali biodegradabili (minimizzazione)

Vantaggi: Riduzione rif iut i, convenienza per il

consumatore, ritorno di immagine per GDO

Strumenti: Accordi ente locale/ GDO/ produttori e

ut ilizzatori di imballaggi - Possibile sostegno pubblico per extra costo materiali

Esper ienze: Novamont - Finiper

RIDUZIONE DEI RIFIUTI DI IMBALLAGGIO DA PUNTI VENDITA GDO

RIDUZIONE DEI RIFIUTI DI IMBALLAGGIO DA PUNTI VENDITA GDO

Stime rif iut i da imballaggio prodott i in un anno: • negozio al dettaglio: 1 t ;

• ipermercato da 2.500 mq : 51 t (dat i Conai; Finiper; Raem)

Soluzione:Sost ituzione di detersivi e detergent i liquidi in

contenitori monouso in plast ica con erogatori alla spina e f laconi riut ilizzabili

(anche in soluzioni più concentrate)

Soggetti interessati/ vantaggi:• Produt tori e imbott igliatori di detergent i /

minor contributo ambientale Conai • GDO/ fidelizzazione cliente

• Cit tadini/ minor costo prodot to e meno rif iut i• Ente pubblico/ meno rif iut i

Strumenti:Accordi ente pubblico/ GDO - Eventuali incent ivi dell’ente

pubblico nei confront i dei dist ributori consistente in sgravi amministrat ivi e/ o f iscali

Esperienze: FINIPER

RIDUZIONE DEI RIFIUTI DI IMBALLAGGIO DA PUNTI VENDITA GDO

RIDUZIONE DI RIFIUTI DA CASSETTE PER PRODOTTI

ORTOFRUTTICOLI

Parco cassette circolante: olt re mezzo milione di t / a

Soluzioni:• Sost ituzione cassette monouso con

cassette riut ilizzabili in plast ica, riut ilizzabili 100/ 150 volte (prevenzione)

• Raccolta dif ferenziata e avvio a riciclaggio di cassette monouso

(minimizzazione)

Strumenti: Accordi GDO con circuit i di gest ione cassette,

mercat i ortofrut t icoli e gestori igiene urbana

Vantaggi: Minori cost i ambientali e possibili convenienze

economiche e f iscali (tassa / tariffa)

Esperienze: CPR System, IFCO, CHEP

RIDUZIONE DI RIFIUTI DA CASSETTE PER PRODOTTI

ORTOFRUTTICOLI

RECUPERO E DISTRIBUZIONE ALIMENTI NON COMMERCIABILI

MA INTEGRI

In Italia 1,5 milioni di t all’anno (4.000 t / g) di prodott i alimentari ancora commestibili f iniscono nei rif iut i (circa il 5% del totale RU). Si t rat ta al 15% di pane e

pasta, al 18% della carne e al 12% di frut ta e verdura che acquist iamo (Dat i Banco Alimentare 2006)

Soluzione:Raccogliere e dest inare, in tempi brevi,

a circuit i di mense per non abbient i gli

aliment i non più commerciabili ma integri

Strumenti:• Legge n. 155/ 03 del Buon Samaritano – Raccolta

e consegna a circuit i a mense sociali

• Accordo volontario tra GDO, Onlus, aziende igiene urbana, ASL per raccolta e distribuzione

aliment i in eccedenza

• Campagne d’ informazione e comunicazione (Prevenzione dei rif iut i e recupero di aliment i e

arricchimento diete mense sociali)

Esper ienze: Coop - Auchan

RECUPERO E DISTRIBUZIONE ALIMENTI NON COMMERCIABILI

MA INTEGRI

EVITARE LA PUBBLICITA’ CARTACEA GRATUITA

Carta e cartone immessi al consumo in Italia, pari a circa 150 kg pro capite (Comieco)

Soluzione:Limitare la produzione di pubblicità su carta

(volant ini, depliant)

Solo con l’ int r oduzione del divieto di pubblicità anonima in casset ta posta può por tar e alla

pr evenzione di 30-40 kg/ famiglia*a (cit tà di Br uxelles)

Strumenti: Accordi t ra ist ituzioni/ ent i pubblici e

soggett i che usano questo t ipo di pubblicità (ad es. GDO) finalizzat i alla

prevenzione dei rif iut i e alla creazione di un codice deontologico sulla pubblicità

Vantaggi: Si previene il consumo di carta e nonché il

consumismo indotto dalla pubblicità

Esper ienze : Accordo nazionale francese, città di Bruxelles

EVITARE LA PUBBLICITA’ CARTACEA GRATUITA

  Progetto “GDO PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE DELLA CITTA’ ”

Comune Sesto San Giovanni (Agenda21L) – Min.Amb.

INTERVENTI PER LA RIDUZIONE DELLA PRODUZIONE DEI RIFIUTI:

• Contenimento dell’ut ilizzo di shopper in poliet ilene at traverso l’ int roduzione di

shopper riut ilizzabili, biodegradabili o di cestelli asportabili e riut ilizzabili;

• Vendita di prodott i sfusi mediante dispenser;

• Sost ituzione di vaschette e contenitori per aliment i in materiale plast ico,polist irolo,

alluminio, con vaschette in materiale biodegradabile (Mater-bi,PLA).

INTERVENTI PER IL MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE DEI RIFIUTI:

• Introduzione della raccolta differenziata rivolta gli utent i della strut tura commerciale;

• Sistema di gest ione dei rif iut i delle apparecchiature elet triche ed elet troniche (RAEE)

Partner del progetto: Coop Lombardia e Piemme

  Progetto“GDO PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE DELLA CITTA’ ”

Comune Sesto San Giovanni (Agenda21L) – Min.Amb.

CONCLUSIONI

Intervenire sul contenimento della produzione dei rif iut i nel sistema GDO

Vantaggi:• economici per GDO e consumatore

• ritorno d’ immagine (green market ing)• f idelizzazione dei client i

Benefici ambientali: riduzione rif iut i e at t ività di sensibilizzazione dei

consumatori in materia di sostenibilità

CONCLUSIONI

Le azioni a livello di f iliera:Sulla base degli evident i vantaggi e benefici ed alla

luce delle esperienze posit ive, è auspicabile una presa di coscienza del sistema GDO che renda

possibile intervent i di prevenzione oltre alle già spesso consolidate att ività di RD dei rif iut i

Creare la cornice politica a livello nazionale: Sarebbe auspicabile che le ist ituzioni ambientali preposte si facciano promotori di dette polit iche

coinvolgendo gli operatori interessat i (es Tavolo della Dist r ibuzione Compat ibile)