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Convegno AMCI San Miniato 19 Ottobre 2013 Suor Costanza Galli
Etica delle cure palliative in oncologia 1
Dal curare al prendersi cura
Convegno AMCI San Miniato 19 Ottobre 2013 Suor Costanza Galli
Etica delle cure palliative in oncologia 2
Le cure palliative
�Le cure palliative iniziano nel momento in cui si comprende che ogni malato ha la sua storia personale, specifiche relazioni e cultura e che merita rispetto in quanto individuo unico.
Dame Cicely Saunders
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Etica delle cure palliative in oncologia 3
Definizione
� L’Organizzazione Mondiale della Sanità ci offre questa definizione: "Le cure palliative sono il prendersi cura attivo eglobale del paziente la cui malattia non è più responsiva alle cure specifiche. E’ fondamentale il controllo del dolore e degli altri sintomi unitamente all’attenzione ai problemi psicologici, sociali e spirituali. L’ obiettivo delle cure palliative è di ottenere la miglior qualità di vita per il paziente ed i suoi familiari. Molti aspetti delle cure palliative sono applicabili precocemente insieme alle terapie antineoplastiche."
� Derivano dal termine pallium e vogliono significare l'avvolgere la persona nella sua globalità: approccio olistico
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Etica delle cure palliative in oncologia 4
Convegno AMCI San Miniato 19 Ottobre 2013 Suor Costanza Galli
Etica delle cure palliative in oncologia 5
� Certo, il tempo è un aspetto importante, soprattutto in termini economico- organizzativi. La“terminalità”in letteratura può riferirsi :
� all’ultimo anno di vita � a sei mesi di sopravvivenza� agli ultimi 90 giorni. � alle ultime ore (3 giorni)
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Etica delle cure palliative in oncologia 6
� La percezione della morte come conseguenza diretta della malattia aiuta anche a precisare quali sono i personaggi coinvolti: non soltanto il medico e il paziente, ma anche la famiglia, la rete amicale, il volontariato, l’assistente spirituale.
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Etica delle cure palliative in oncologia 7
Cure palliative
Ideano e promuovono nuovi modelli assistenziali in grado di offrire una coerente , organica ed efficace soluzio ne ai problemi del malato cronico in fase terminale:
1) Assistenza domiciliare : fornisce servizi specialistici per la salute del paziente a domicilio piuttosto che nelle usuali sedi ospedaliere;
2) Ricovero in Hospice : ricovero presso strutture sanitarie che forniscono un’assistenza continua , dove i fami liari possono stare senza alcuna limitazione di orari né d i altro genere e dove, oltre al controllo dei sintomi fisic i, si affrontano problemi psicologici, sociali e spiritua li .
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Etica delle cure palliative in oncologia 8
Curare l’inguaribile
� Cos’è allora la medicina palliativa? è la quarta componente di un progetto medico organico: c’è la medicina preventiva, quella curativa cui si è aggiunta la parte riabilitativa e ci deve essere la medicina palliativa. Essa è la parte della medicina che si prende cura di chi non può guarire, di chi ha una bassa aspettativa di vita, ma che, proprio per questo, ha bisogno ancora di essere curato, sia pure con una prospettiva diversa, e di percorrere l’ultima parte della vita in una maniera almeno accettabile.
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Etica delle cure palliative in oncologia 9
PROBLEMI CLINICI DEL MALATO TERMINALE
� FISICIdolore 85%, altri sintomi (astenia , anoressia, dis pnea, vomito
incoercibile, delirio ecc)
� EMOZIONALIpaura, angoscia, depressione, ansia, delirium
� SOCIALI E CULTURALIemarginazione, mancanza di comunicazione, perdita d el ruolo, della
dignità e dell’autostima autostima
� SPIRITUALIcarenza di risorse interiori (perdita di valori)
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Etica delle cure palliative in oncologia 10
I BISOGNI del Morente
� Sicurezza : mancata sensazione di minaccia imminente� Appartenenza : desiderio di sentirsi richiesto, non un peso per gli
altri� Amore : desiderio di espressioni di affetto e momenti di contatto � Comprensione :sentirsi ascoltato e rispettato nelle proprie esigenze
e per le proprie sensazioni� Accettazione : Nonostante le nuove caratteristiche fisiche e mentali� Autostima : desiderio di essere coinvolto nei processi decisionali e di
mantenere il ruolo nella famiglia� Fiducia: Non percepire tentativi di mistificazione da parte dei curanti
e dei familiari, poter porre la propria vita nelle mani di qualcuno.
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Etica delle cure palliative in oncologia 11
I bisogni dei familiari
� Stare con la persona morente� Essere utile alla persona morente� Ricevere rassicurazioni sul fatto che non stia
soffrendo� Essere informati sulle sue reali condizioni� Essere informati sulla vicinanza alla morte� Esprimere le proprie emozioni� Ricevere conforto e sostegno da altri familiari� Ricevere accettazione, supporto e conforto
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OBIETTIVI DELLE CURE PALLIATIVE
� Provvedere al sollievo del dolore e degli altri sintomi
� Migliorare la qualità della vita, per quanto possibile, in relazione alle condizioni cliniche
� Offrire un sistema di supporto psicologico per aiutare il paziente e la famiglia durante la malatt ia e successivamente nella fase del lutto
� Sostenere la dignità e le volontà espresse dalla persona
� Affermare la vita e considerare il morire come un evento naturale
� Diffondere la cultura delle Cure Palliative
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Etica delle cure palliative in oncologia 13
CARATTERISTICHE DELLE “CURE PALLIATIVE ”
Le “Cure palliative” necessitano di Competenze medico specialistiche
Competenze psicologiche-relazionali
Tali competenze vengono espletate da una Equipe multidisciplinare sia a domicilio che in Hospice.
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Etica delle cure palliative in oncologia 14
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• L’Hospice è una struttura residenziale che svolge un'attività di Cure Palliative finalizzate ad assicu rare ai malati e ai loro familiari una migliore qualita' della vita.
• L’Hospice accoglie pazienti inguaribili (prioritariamente affetti da patologia neoplastica terminale) che non possono più essere curati a casa, temporaneamente o stabilmente.
• L’Hospice eroga interventi socio-sanitari ad “alta intensità assistenziale, a limitata tecnologia e, do ve possibile, a scarsa invasività”.
Definizione contenutistico-funzionale
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L’architettura simbolica di un Hospice
Creatività Bellezza
Flessibilità Rispetto
Controllo deisintomi
Lavorod’equipe
Supportopsico-sociale
Accettazione del paziente
Affermazione dei valoridel paziente
Fonte: Robert Twycross, 1992
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Programmi per definire e accreditare un Hospice a livello internazionale
1. Cura ed assistenza• controllo del dolore e dei sintomi (T.d.D. e C.P.)• modelli di nursing
2. Informazione e comunicazione• natura, evoluzione e terminalità (se richiesto)• aspetti relativi al consenso informato • rispetto dell'autonomia del malato nelle scelte
3. Sostegno alla famiglia• interventi di sollievo e di sostegno psico-sociale• la famiglia come prima comunità terapeutica• educazione della famiglia ai programmi e all'uso della struttura• definizione di standard transculturali
4. Accompagnamento alla morte• orientato verso l’intervento multi-dimensionale• rivalutazione delle risorse spirituali• preparazione del paziente e della famiglia all’evento
Fonte: F. Cruciatti, 1992
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Etica delle cure palliative in oncologia 18
5. Assistenza al lutto• sostegno ai familiari nell’elaborazione anticipata del lutto e
successiva al decesso
6. Gestione e verifica della qualità• organizzazione del lavoro d’equipe• strumenti di verifica della qualità interna (audit clinico)• valutazione della QoL del paziente• grado di soddisfazione dei familiari • verifica QoL sul lavoro, degli operatori
7. Formazione interna, esterna e continua• educazione continua rivolta agli operatori interni• formazione rivolta agli operatori esterni• l’Hospice come luogo privilegiato di formazione e ricerca
8. Ricerca scientifica• ricerca clinica e in scienze umane e sociali (SHS)• ricerca nelle scienze infermieristiche
Fonte: F. Cruciatti, 1992
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Considerare e riadattare cure ed assistenza nei con fronti del malato e della sua famiglia in funzione di:
� Stili e consuetudini di vita (igiene, abbigliamento , sistemi di cure e medicine tradizionali, alternative e/o parallele);
� Regole e abitudini alimentari;� Specifiche competenze ed espressioni linguistiche;� Sistemi di credenze (religiose, filosofiche e/o ide ologiche);� Struttura e funzioni della famiglia e del nucleo do mestico;� Interpretazioni culturali della malattia e derivate dai termini
da lui espressi;� Sistemi di rappresentazioni e interpretazioni della morte
e del morire;� Sistemi di valori di riferimento più generali del ma lato (personali).
Standard transculturali nei Programmi Hospice
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I membri dell’equipe di cure palliative devono quin di:
� Non discriminare per: razza, genere, censo, età, religione, idee politiche, abitudini sessuali, et c.;
� Non sostituirsi nelle scelte del paziente;� Avviare un processo di chiarificazione dei propri v alori
personali e professionali;� Aiutare il paziente ad esprimere scelte autonome e
responsabili nell’ambito del riconoscimento dei pro pri bisogni determinati dallo stato di malattia, valori zzandole e difendendone la loro attuazione;
� Adottare programmi di nursing transculturali e/o di etnonursing.
Standard transculturali nei Programmi Hospice
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Standard strutturali e tecnologici - 1
� Localizzazione in edificio dedicato, in area protet ta� Facile accessibilità per i parenti� Ricettività non superiore a 30 posti letto
� Articolazione in aree funzionali “simili al domicil io” (es. personalizzazione della stanza, tisaneria, permanen za notturna accompagnatore, sala per culto, spazio per i dolent i, sala riunioni equipe, ecc.)
- area destinata alla residenzialità- area destinata alla valutazione e terapia- area generale di supporto
� Qualità degli spazi: - benessere ambientale- fruibilità degli spazi- benessere psicologico
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Standard strutturali e tecnologici - 2
� Requisiti impiantistici (riscaldamento, climatizzazione, chiamata acustica e luminosa, gas medicali, vuoto ossigeno e aria, impianti telefonici e TV, ecc.)
� Fattori di sicurezza e prevenzioni infortuni(pavimento antisdrucciolo, assenza barriere architettoniche, mancorrenti e sostegni, sistemi allarme nelle camere, centralizzaz. segnalazione chiamate, ecc.)
� Dotazioni tecnologiche(letti regolabili, ausili e presidi, materassi antidecubito, carrozzelle, sollevatori/trasportatori, barelle doccia, bagno per disabili, attrezzature gestione terapia e strumentario piccola chirurgia, ecc.)
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Etica delle cure palliative in oncologia 23
Necessità di strutture Hospice in Italia
NECESSITA’ DI UN POSTO LETTO OGNI 20.000 ABITANTI
PARI A 2.800-3.000 POSTI LETTO
UNA STIMA DI 180-200 STRUTTURE HOSPICE
DI CIRCA 15 POSTI LETTO OGNUNO
Fonte: F. Cruciatti, 2001
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Etica delle cure palliative in oncologia 24
•Assistenza domiciliare dal 2003 insieme ad Associazione Cure Palliative
4 medici, 5 infermieri, 4 OSS, 2 psicologi, 1 FSK, 1 Musicoterapista
Le cure palliativea Livorno
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Etica delle cure palliative in oncologia 25
L’Hospice
Attivo dal 1 febbraio 2002 all’interno dell’ospedale
Accoglie pazienti in fase avanzata di malattia neoplastica sia per sollievo alla famiglia che per rivalutazione terapeutica
10 camere singole con un secondo letto per il famigliare
Possibilità di accesso nelle 24 ore (notturno concordato con il personale)
Il servizio viene attivato dal MMG o dai medici degli altri reparti del presidio
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Etica delle cure palliative in oncologia 26
Deve affrontare aspetti clinici, sociali, psicologici, spirituali ed emozionali:
I familiari
3 medici esperti in cure palliative
1 psicologa
6 infermieri
11 oss
Volontari (ass cure palliative, AVO e Dare Protezione onlus)
Su richiesta vi è la presenza di un religioso
L’équipe
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Etica delle cure palliative in oncologia 27
Attività 2012
Pazienti presi in carico 318
142 deceduti a domicilio, 80 deceduti in hospice, 19in ospedale
Ricoveri in hospice 262 di cui 216 decessi
Consulenze mediche a domicilio 92
Consulenze mediche in ospedale 168
Visite mediche presso ambulatorio 255
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Etica delle cure palliative in oncologia 28
U F di cure palliative
Punti di forza
Presa in carico precoce del paziente
Integrazione con il Centro oncologico dipartimentale (CORD);
Vicinanza dell’ U F CP al reparto di oncologia e di radioterapia;
Medesimo servizio che svolge attività in hospice e a domicilio
Relazione tra no profit e servizio pubblico;
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Etica delle cure palliative in oncologia 29
U F di cure palliative
Aspetti critici
Comunicazione della prognosi al paziente
Difficoltà a sospendere il trattamento chemioterapico
Non conoscenza della filosofia delle cure palliative
Percorso formativo non ben definito per il personale
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