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DAL PEI AL PDV
ALCUNE SIGLE
PDV= PROGETTO DI VITA si basa sulla
CLASSIFICAZIONE INTERNAZIONALE DEL FUNZIONAMENTO DELLA DISABILITA E DELLA SALUTE LUNGO TUTTO LrsquoARCO
DELLA VITA (ICF)
rivolto ai bambini e ai ragazzi
Sostituisce
PEI= PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO
PDF = PROFILO DINAMICO FUNZIONALE
DEFINIZIONE ICF egravehellip 1048698 una classificazione della salute e dei domini ad essa correlati 1048698 domini che ci aiutano a descrivere i cambiamenti nelle funzioni e nelle strutture corporee 1048698 che cosa una persona puograve fare in un ambiente standard (il suo livello di capacitagrave) 1048698 e che cosa puograve fare nel suo ambiente naturale di vita (il suo livello di performance)
SCOPI DELLrsquoICF 1048698 fornire una base scientifica nel settore per classificare le conseguenze delle condizioni di salute 1048698 stabilire un linguaggio comune per la descrizione degli stati di salute 1048698 rendere possibile il confronto fra ndash Paesi ndash discipline sanitarie ndash servizi e sanitagrave ndash periodi storici
1048698 fornire uno schema di codifica per i sistemi informativi sanitari
Precedenti classificazioni ndash breve storia 1048698 1972-1980 i primi passi verso lrsquoICF 1048698
Dopo lrsquoapprovazione del Comitato Esecutivo dellrsquoOMS nel gennaio 2001
La 54^ Assemblea Mondiale della Sanitagrave 22 maggio 2001 APPROVA E PUBBLICA lrsquo ICF
1048698
PDV Fare un Progetto di vita
egrave innanzitutto un pensare in ldquoprospettiva futurardquo
nelle dimensioni dellrsquoessere adulto con i vari ruoli sociali
ldquoPensami adultordquo ndash Mario Tortello
ldquoOltre alla scuola crsquoegrave lrsquoaltra parte della giornata e della vitardquo ndash Sergio Neri
6
COSE UN PDV
PDV
unrsquoimpresa collettiva
con a capo proprio
il soggetto con disabilitagrave
nel contesto della sua famiglia
7
ICF-CY per il PEI
del bambino con disabilitagrave
Offre una base metodologica
scientificamente rigorosa
analizzando ed evidenziando
tutti i possibili ambiti ( funzioni o
strutture corporee attivitagrave
partecipazione e fattori
ambientali) per la presa in
carico del bambino
Fotografa la condizione di salute e
lrsquoambiente e descrive il
funzionamento della persona
senza perdere di vista gli
aspetti di partecipazione e i
fattori ambientali (scuola
relazioni con i pari e i familiari
tempo libero lavoro ecc)
8
ICF-CY per il PEI
del bambino con disabilitagrave ndash 2
Permette di lavorare sul
funzionamento della persona
(quindi sulla persona e sul suo
ambiente) a prescindere
dallrsquoinquadramento a priori in
categorie (diagnosi)
9
Permette un linguaggio comune
tra tutti gli operatori interessati e
consente di mettere al centro
del progetto la persona ed i suoi
bisogni e non i servizi
disponibili
Lrsquouso di ICF-CY per il progetto personalizzato per il
bambino con disabilitagrave rappresenta
Una risorsa per lrsquoeacutequipe
multidisciplinare per gli
operatori socio-sanitari gli
insegnanti e per il sistema
familiare diventando un
linguaggio comune e
permettendo di condividere lo
stesso framework concettuale
Implica da parte di tutti gli
operatori maggior capacitagrave di
coinvolgimento in eacutequipe e il
saper veramente mettere il
bambino con disabilitagrave e il suo
ambiente al centro della
progettazione di cura e presa in
carico
10
Lrsquouso di ICF-CY per il progetto personalizzato ndash 2
Permette al bambino stesso o
allrsquoadolescente di esprimere
quelle che sono le barriere
che egrave necessario eliminare
per garantire la totale
partecipazione in questo
modo il bambino stesso
partecipa alla costruzione del
suo percorso di presa in
carico
Identifica nella
PARTECIPAZIONE
lrsquoobiettivo principale di
qualunque progetto di
presa in carico
personalizzata
11
ancora meglio un ldquopensare doppiordquo
(Ianes 2009)
PDV
12
ldquoImmaginare
fantasticare
desiderare
aspirare volerehelliprdquo
(Pensiero progettuale
CALDO)
e
contemporaneamente
anche
ldquopreparare le azioni
necessarie prevedere le
fasi gestire i tempi
valutare i pro e i contro
comprendere la
fattibilitagravehelliprdquo
(Pensiero progettuale
FREDDO)
Il PDV comincia
dalla percezione di
ldquopossibilitagraverdquo
Famiglia e PDV
13
Per gli insegnanti e gli educatori guardare un porsquo piugrave in lagrave puograve essere molto piugrave facile o molto piugrave difficile
Facile
Percheacute sono emotivamente meno coinvolti e possono progettare nel futuro con meno ansia
Percheacute dovrebbero essere piugrave informati sulle reali possibilitagrave della persona adulta con disabilitagrave nei campi lavorativo sociale abitativo del tempo libero
Scuola e PDV
14
Facile
Percheacute sanno analizzare una competenza richiesta da un particolare contesto di vita scomponendola in una serie di abilitagrave specifiche
Percheacute sanno costruire percorsi graduali di apprendimento di queste abilitagrave
Percheacute sanno realizzare modalitagrave di insegnamento ndash apprendimento orientate ai contesti reali e vissute direttamente nella quotidianitagrave
Scuola e PDV
15
Difficile
Percheacute mentalmente imprigionati nel dover fare un programma un programma scolastico che con difficoltagrave e fatica si integra con quello della classe
Percheacute subiscono pressioni verso obiettivi piugrave tradizionalmente scolastici rispetto ad obiettivi piugrave utili nella vita (PEI miopemente scuolacentrico)
Percheacute il lavoro sul PDV ha meno certezze meno punti fermi
Percheacute qualcuno non se la sente di uscire dalla scuola e di affrontare situazioni reali
Scuola e PDV
16
DIVENTA FONDAMENTALE LA COLLABORAZIONE CON LA
FAMIGLIA
Dal PEI al PDV Questione cruciale
allargare il Progetto Educativo Individualizzato
in un Progetto di Vita
Utilizzando tre livelli di azione che sono
complementari e contemporanei
18
1 tecnico didattico formativo Il PDV deve essere visto come un ldquoorientamento di
prospettivardquo interno alle varie attivitagrave continuo e costantemente attivo nella definizione degli obiettivi delle metodologie hellip
Ersquo evidente che uno sguardo lontano lungimirante potragrave diventare molto concreto e applicato nel dettaglio quando lrsquoetagrave lo consentiragrave ma egrave un errore pensare che il PDV egrave implementabile solo con lrsquoadolescenza
Dal PEI al PDV
19
Addirittura nella scuola dellrsquoinfanzia si puograve avere una prospettiva lungimirante
Se si utilizza come fondamento del PEI il modello concettuale dellrsquoICF valutando la situazione dellrsquoalunno con disabilitagrave nel suo complesso e proponendo obiettivi nelle varie dimensioni del modello si sa che questa articolazione varragrave anche per la vita adulta (attivitagrave partecipazione fattori contestuali)
Dal PEI al PDV
1 tecnico didattico formativo
20
Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile
alla vita adulta - 2
Analizzare i contesti di vita
Mettere a fuoco i vari ambienti di vita che andrebbero padroneggiati dal soggetto a un certo livello (trasporti hellip) scomporre le routine decisionali-esecutive che questi livelli
di competenza specifici richiedono utilizzando metodologie di task analysis e mettendole in rapporto alle capacitagrave del soggetto e alla disponibilitagrave di eventuali fattori contestuali
1 tecnico didattico formativo
Dal PEI al PDV
21
Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile
alla vita adulta - 3
Valutare la Qualitagrave della Vita
Esistono molti studi sulla situazione adulta della persona con disabilitagrave che possono darci utili indicazioni rispetto agli obiettivi
che rappresentano competenze ritenute fondamentali per una vita di buona qualitagrave
(competenze legate allrsquoautodeterminazione alla libera scelta al mantenimento di una buona rete di supporto sociale alla gestione consapevole della propria salute alla dimensione
identitaria e autoprogettualehellip)
1 tecnico didattico formativo
Dal PEI al PDV
22
Ripartiamo ancora dellrsquoICF
questo modello antropologico ci ricorda continuamente che la persona e di conseguenza la sua identitagrave egrave il risultato dei vari
rapporti tra molti elementi
Pensare in modo globale sistemico e interconnesso hellip
Dal PEI al PDV
2 psicologico
23
Nel modello ICF troviamo lrsquoidentitagrave e il concetto di seacute allrsquointerno dei fattori contestuali personali
Da quella posizione lrsquoidentitagrave influenza positivamente o negativamente molti altri aspetti della vita e
dellrsquoapprendimento
e ne viene a sua volta influenzata
i successi i fallimenti i limiti del corpo le difficoltagrave di partecipazione gli atteggiamenti hellip
Dal PEI al PDV
2 psicologico
24
Aiuteremo dunque una persona con disabilitagrave a sviluppare una buona identitagrave autonoma se sosterremo i suoi desideri le sue
motivazioni se la aiuteremo a credere nella sua efficacia nellrsquoefficacia delle sue azioni e se la aiuteremo a coltivare una buona autostima come prodotto primario delle sue azioni e
scelte che hanno portato risultati
Dal PEI al PDV
2 psicologico
25
Non egrave possibile lavorare seriamente a un buon Progetto di Vita se non si dedicheragrave una particolare e constante attenzione a
queste dimensioni psicologiche nel contesto di una relazione di aiuto continuamente orientata allo sviluppo di
competenze significative
Dal PEI al PDV
2 psicologico
26
3 relazionale Unrsquoazione collettiva
un approccio rivolto al PDV richiede necessariamente anche un ampliamento di orizzonte rispetto agli attori di questo
processo
scuola famiglia servizi risorse relazionali informali della rete familiare risorse associative ricreative e culturali vicini di
casa negozianti barista vigili urbani hellip
Dal PEI al PDV
27
E piugrave si riesce ad individuarne piugrave il PDV
saragrave ampio e partecipato
1deg AZIONE
Esplorare estendere e rendere piugrave ricca e consapevole la rete di rapporti e opportunitagrave di relazione e di aiuto in
cui egrave inserito il soggetto
Dal PEI al PDV
3 relazionale
28
Una cipolla con un nucleo forte
(il soggetto e la sua famiglia)
e una scorza altrettanto forte
(servizi e scuola)
In mezzo negli strati che dovrebbero essere spontanei informali e quasi si trova poco
Qui si dovrebbe rimpolpare conquistando nuovi territori nuovi attori nuovi luoghi nuove situazioni
Dal PEI al PDV
3 relazionale
29
I ruoli vanno cercati e costruiti con una paziente opera di mediazione sia quelli lavorativi che quelli di gestione del
tempo libero o di altre situazioni comunitarie
2deg AZIONE
Creare i collegamenti le alleanze le sinergie gli accordi le comunicazioni le mediazioni i patti lo sviluppo di
una visione il piugrave possibile comune
Dal PEI al PDV
3 relazionale
30
Costruire un Progetto di vita in Comune
le alleanze produttive sono lrsquoesito di atteggiamenti di empowerment dellrsquoaltro come partner affidabile
un riconoscimento e una valorizzazione delle sue risorse e il miglioramento delle sue capacitagrave di azione
Dal PEI al PDV
3 relazionale
31
ALCUNE SIGLE
PDV= PROGETTO DI VITA si basa sulla
CLASSIFICAZIONE INTERNAZIONALE DEL FUNZIONAMENTO DELLA DISABILITA E DELLA SALUTE LUNGO TUTTO LrsquoARCO
DELLA VITA (ICF)
rivolto ai bambini e ai ragazzi
Sostituisce
PEI= PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO
PDF = PROFILO DINAMICO FUNZIONALE
DEFINIZIONE ICF egravehellip 1048698 una classificazione della salute e dei domini ad essa correlati 1048698 domini che ci aiutano a descrivere i cambiamenti nelle funzioni e nelle strutture corporee 1048698 che cosa una persona puograve fare in un ambiente standard (il suo livello di capacitagrave) 1048698 e che cosa puograve fare nel suo ambiente naturale di vita (il suo livello di performance)
SCOPI DELLrsquoICF 1048698 fornire una base scientifica nel settore per classificare le conseguenze delle condizioni di salute 1048698 stabilire un linguaggio comune per la descrizione degli stati di salute 1048698 rendere possibile il confronto fra ndash Paesi ndash discipline sanitarie ndash servizi e sanitagrave ndash periodi storici
1048698 fornire uno schema di codifica per i sistemi informativi sanitari
Precedenti classificazioni ndash breve storia 1048698 1972-1980 i primi passi verso lrsquoICF 1048698
Dopo lrsquoapprovazione del Comitato Esecutivo dellrsquoOMS nel gennaio 2001
La 54^ Assemblea Mondiale della Sanitagrave 22 maggio 2001 APPROVA E PUBBLICA lrsquo ICF
1048698
PDV Fare un Progetto di vita
egrave innanzitutto un pensare in ldquoprospettiva futurardquo
nelle dimensioni dellrsquoessere adulto con i vari ruoli sociali
ldquoPensami adultordquo ndash Mario Tortello
ldquoOltre alla scuola crsquoegrave lrsquoaltra parte della giornata e della vitardquo ndash Sergio Neri
6
COSE UN PDV
PDV
unrsquoimpresa collettiva
con a capo proprio
il soggetto con disabilitagrave
nel contesto della sua famiglia
7
ICF-CY per il PEI
del bambino con disabilitagrave
Offre una base metodologica
scientificamente rigorosa
analizzando ed evidenziando
tutti i possibili ambiti ( funzioni o
strutture corporee attivitagrave
partecipazione e fattori
ambientali) per la presa in
carico del bambino
Fotografa la condizione di salute e
lrsquoambiente e descrive il
funzionamento della persona
senza perdere di vista gli
aspetti di partecipazione e i
fattori ambientali (scuola
relazioni con i pari e i familiari
tempo libero lavoro ecc)
8
ICF-CY per il PEI
del bambino con disabilitagrave ndash 2
Permette di lavorare sul
funzionamento della persona
(quindi sulla persona e sul suo
ambiente) a prescindere
dallrsquoinquadramento a priori in
categorie (diagnosi)
9
Permette un linguaggio comune
tra tutti gli operatori interessati e
consente di mettere al centro
del progetto la persona ed i suoi
bisogni e non i servizi
disponibili
Lrsquouso di ICF-CY per il progetto personalizzato per il
bambino con disabilitagrave rappresenta
Una risorsa per lrsquoeacutequipe
multidisciplinare per gli
operatori socio-sanitari gli
insegnanti e per il sistema
familiare diventando un
linguaggio comune e
permettendo di condividere lo
stesso framework concettuale
Implica da parte di tutti gli
operatori maggior capacitagrave di
coinvolgimento in eacutequipe e il
saper veramente mettere il
bambino con disabilitagrave e il suo
ambiente al centro della
progettazione di cura e presa in
carico
10
Lrsquouso di ICF-CY per il progetto personalizzato ndash 2
Permette al bambino stesso o
allrsquoadolescente di esprimere
quelle che sono le barriere
che egrave necessario eliminare
per garantire la totale
partecipazione in questo
modo il bambino stesso
partecipa alla costruzione del
suo percorso di presa in
carico
Identifica nella
PARTECIPAZIONE
lrsquoobiettivo principale di
qualunque progetto di
presa in carico
personalizzata
11
ancora meglio un ldquopensare doppiordquo
(Ianes 2009)
PDV
12
ldquoImmaginare
fantasticare
desiderare
aspirare volerehelliprdquo
(Pensiero progettuale
CALDO)
e
contemporaneamente
anche
ldquopreparare le azioni
necessarie prevedere le
fasi gestire i tempi
valutare i pro e i contro
comprendere la
fattibilitagravehelliprdquo
(Pensiero progettuale
FREDDO)
Il PDV comincia
dalla percezione di
ldquopossibilitagraverdquo
Famiglia e PDV
13
Per gli insegnanti e gli educatori guardare un porsquo piugrave in lagrave puograve essere molto piugrave facile o molto piugrave difficile
Facile
Percheacute sono emotivamente meno coinvolti e possono progettare nel futuro con meno ansia
Percheacute dovrebbero essere piugrave informati sulle reali possibilitagrave della persona adulta con disabilitagrave nei campi lavorativo sociale abitativo del tempo libero
Scuola e PDV
14
Facile
Percheacute sanno analizzare una competenza richiesta da un particolare contesto di vita scomponendola in una serie di abilitagrave specifiche
Percheacute sanno costruire percorsi graduali di apprendimento di queste abilitagrave
Percheacute sanno realizzare modalitagrave di insegnamento ndash apprendimento orientate ai contesti reali e vissute direttamente nella quotidianitagrave
Scuola e PDV
15
Difficile
Percheacute mentalmente imprigionati nel dover fare un programma un programma scolastico che con difficoltagrave e fatica si integra con quello della classe
Percheacute subiscono pressioni verso obiettivi piugrave tradizionalmente scolastici rispetto ad obiettivi piugrave utili nella vita (PEI miopemente scuolacentrico)
Percheacute il lavoro sul PDV ha meno certezze meno punti fermi
Percheacute qualcuno non se la sente di uscire dalla scuola e di affrontare situazioni reali
Scuola e PDV
16
DIVENTA FONDAMENTALE LA COLLABORAZIONE CON LA
FAMIGLIA
Dal PEI al PDV Questione cruciale
allargare il Progetto Educativo Individualizzato
in un Progetto di Vita
Utilizzando tre livelli di azione che sono
complementari e contemporanei
18
1 tecnico didattico formativo Il PDV deve essere visto come un ldquoorientamento di
prospettivardquo interno alle varie attivitagrave continuo e costantemente attivo nella definizione degli obiettivi delle metodologie hellip
Ersquo evidente che uno sguardo lontano lungimirante potragrave diventare molto concreto e applicato nel dettaglio quando lrsquoetagrave lo consentiragrave ma egrave un errore pensare che il PDV egrave implementabile solo con lrsquoadolescenza
Dal PEI al PDV
19
Addirittura nella scuola dellrsquoinfanzia si puograve avere una prospettiva lungimirante
Se si utilizza come fondamento del PEI il modello concettuale dellrsquoICF valutando la situazione dellrsquoalunno con disabilitagrave nel suo complesso e proponendo obiettivi nelle varie dimensioni del modello si sa che questa articolazione varragrave anche per la vita adulta (attivitagrave partecipazione fattori contestuali)
Dal PEI al PDV
1 tecnico didattico formativo
20
Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile
alla vita adulta - 2
Analizzare i contesti di vita
Mettere a fuoco i vari ambienti di vita che andrebbero padroneggiati dal soggetto a un certo livello (trasporti hellip) scomporre le routine decisionali-esecutive che questi livelli
di competenza specifici richiedono utilizzando metodologie di task analysis e mettendole in rapporto alle capacitagrave del soggetto e alla disponibilitagrave di eventuali fattori contestuali
1 tecnico didattico formativo
Dal PEI al PDV
21
Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile
alla vita adulta - 3
Valutare la Qualitagrave della Vita
Esistono molti studi sulla situazione adulta della persona con disabilitagrave che possono darci utili indicazioni rispetto agli obiettivi
che rappresentano competenze ritenute fondamentali per una vita di buona qualitagrave
(competenze legate allrsquoautodeterminazione alla libera scelta al mantenimento di una buona rete di supporto sociale alla gestione consapevole della propria salute alla dimensione
identitaria e autoprogettualehellip)
1 tecnico didattico formativo
Dal PEI al PDV
22
Ripartiamo ancora dellrsquoICF
questo modello antropologico ci ricorda continuamente che la persona e di conseguenza la sua identitagrave egrave il risultato dei vari
rapporti tra molti elementi
Pensare in modo globale sistemico e interconnesso hellip
Dal PEI al PDV
2 psicologico
23
Nel modello ICF troviamo lrsquoidentitagrave e il concetto di seacute allrsquointerno dei fattori contestuali personali
Da quella posizione lrsquoidentitagrave influenza positivamente o negativamente molti altri aspetti della vita e
dellrsquoapprendimento
e ne viene a sua volta influenzata
i successi i fallimenti i limiti del corpo le difficoltagrave di partecipazione gli atteggiamenti hellip
Dal PEI al PDV
2 psicologico
24
Aiuteremo dunque una persona con disabilitagrave a sviluppare una buona identitagrave autonoma se sosterremo i suoi desideri le sue
motivazioni se la aiuteremo a credere nella sua efficacia nellrsquoefficacia delle sue azioni e se la aiuteremo a coltivare una buona autostima come prodotto primario delle sue azioni e
scelte che hanno portato risultati
Dal PEI al PDV
2 psicologico
25
Non egrave possibile lavorare seriamente a un buon Progetto di Vita se non si dedicheragrave una particolare e constante attenzione a
queste dimensioni psicologiche nel contesto di una relazione di aiuto continuamente orientata allo sviluppo di
competenze significative
Dal PEI al PDV
2 psicologico
26
3 relazionale Unrsquoazione collettiva
un approccio rivolto al PDV richiede necessariamente anche un ampliamento di orizzonte rispetto agli attori di questo
processo
scuola famiglia servizi risorse relazionali informali della rete familiare risorse associative ricreative e culturali vicini di
casa negozianti barista vigili urbani hellip
Dal PEI al PDV
27
E piugrave si riesce ad individuarne piugrave il PDV
saragrave ampio e partecipato
1deg AZIONE
Esplorare estendere e rendere piugrave ricca e consapevole la rete di rapporti e opportunitagrave di relazione e di aiuto in
cui egrave inserito il soggetto
Dal PEI al PDV
3 relazionale
28
Una cipolla con un nucleo forte
(il soggetto e la sua famiglia)
e una scorza altrettanto forte
(servizi e scuola)
In mezzo negli strati che dovrebbero essere spontanei informali e quasi si trova poco
Qui si dovrebbe rimpolpare conquistando nuovi territori nuovi attori nuovi luoghi nuove situazioni
Dal PEI al PDV
3 relazionale
29
I ruoli vanno cercati e costruiti con una paziente opera di mediazione sia quelli lavorativi che quelli di gestione del
tempo libero o di altre situazioni comunitarie
2deg AZIONE
Creare i collegamenti le alleanze le sinergie gli accordi le comunicazioni le mediazioni i patti lo sviluppo di
una visione il piugrave possibile comune
Dal PEI al PDV
3 relazionale
30
Costruire un Progetto di vita in Comune
le alleanze produttive sono lrsquoesito di atteggiamenti di empowerment dellrsquoaltro come partner affidabile
un riconoscimento e una valorizzazione delle sue risorse e il miglioramento delle sue capacitagrave di azione
Dal PEI al PDV
3 relazionale
31
DEFINIZIONE ICF egravehellip 1048698 una classificazione della salute e dei domini ad essa correlati 1048698 domini che ci aiutano a descrivere i cambiamenti nelle funzioni e nelle strutture corporee 1048698 che cosa una persona puograve fare in un ambiente standard (il suo livello di capacitagrave) 1048698 e che cosa puograve fare nel suo ambiente naturale di vita (il suo livello di performance)
SCOPI DELLrsquoICF 1048698 fornire una base scientifica nel settore per classificare le conseguenze delle condizioni di salute 1048698 stabilire un linguaggio comune per la descrizione degli stati di salute 1048698 rendere possibile il confronto fra ndash Paesi ndash discipline sanitarie ndash servizi e sanitagrave ndash periodi storici
1048698 fornire uno schema di codifica per i sistemi informativi sanitari
Precedenti classificazioni ndash breve storia 1048698 1972-1980 i primi passi verso lrsquoICF 1048698
Dopo lrsquoapprovazione del Comitato Esecutivo dellrsquoOMS nel gennaio 2001
La 54^ Assemblea Mondiale della Sanitagrave 22 maggio 2001 APPROVA E PUBBLICA lrsquo ICF
1048698
PDV Fare un Progetto di vita
egrave innanzitutto un pensare in ldquoprospettiva futurardquo
nelle dimensioni dellrsquoessere adulto con i vari ruoli sociali
ldquoPensami adultordquo ndash Mario Tortello
ldquoOltre alla scuola crsquoegrave lrsquoaltra parte della giornata e della vitardquo ndash Sergio Neri
6
COSE UN PDV
PDV
unrsquoimpresa collettiva
con a capo proprio
il soggetto con disabilitagrave
nel contesto della sua famiglia
7
ICF-CY per il PEI
del bambino con disabilitagrave
Offre una base metodologica
scientificamente rigorosa
analizzando ed evidenziando
tutti i possibili ambiti ( funzioni o
strutture corporee attivitagrave
partecipazione e fattori
ambientali) per la presa in
carico del bambino
Fotografa la condizione di salute e
lrsquoambiente e descrive il
funzionamento della persona
senza perdere di vista gli
aspetti di partecipazione e i
fattori ambientali (scuola
relazioni con i pari e i familiari
tempo libero lavoro ecc)
8
ICF-CY per il PEI
del bambino con disabilitagrave ndash 2
Permette di lavorare sul
funzionamento della persona
(quindi sulla persona e sul suo
ambiente) a prescindere
dallrsquoinquadramento a priori in
categorie (diagnosi)
9
Permette un linguaggio comune
tra tutti gli operatori interessati e
consente di mettere al centro
del progetto la persona ed i suoi
bisogni e non i servizi
disponibili
Lrsquouso di ICF-CY per il progetto personalizzato per il
bambino con disabilitagrave rappresenta
Una risorsa per lrsquoeacutequipe
multidisciplinare per gli
operatori socio-sanitari gli
insegnanti e per il sistema
familiare diventando un
linguaggio comune e
permettendo di condividere lo
stesso framework concettuale
Implica da parte di tutti gli
operatori maggior capacitagrave di
coinvolgimento in eacutequipe e il
saper veramente mettere il
bambino con disabilitagrave e il suo
ambiente al centro della
progettazione di cura e presa in
carico
10
Lrsquouso di ICF-CY per il progetto personalizzato ndash 2
Permette al bambino stesso o
allrsquoadolescente di esprimere
quelle che sono le barriere
che egrave necessario eliminare
per garantire la totale
partecipazione in questo
modo il bambino stesso
partecipa alla costruzione del
suo percorso di presa in
carico
Identifica nella
PARTECIPAZIONE
lrsquoobiettivo principale di
qualunque progetto di
presa in carico
personalizzata
11
ancora meglio un ldquopensare doppiordquo
(Ianes 2009)
PDV
12
ldquoImmaginare
fantasticare
desiderare
aspirare volerehelliprdquo
(Pensiero progettuale
CALDO)
e
contemporaneamente
anche
ldquopreparare le azioni
necessarie prevedere le
fasi gestire i tempi
valutare i pro e i contro
comprendere la
fattibilitagravehelliprdquo
(Pensiero progettuale
FREDDO)
Il PDV comincia
dalla percezione di
ldquopossibilitagraverdquo
Famiglia e PDV
13
Per gli insegnanti e gli educatori guardare un porsquo piugrave in lagrave puograve essere molto piugrave facile o molto piugrave difficile
Facile
Percheacute sono emotivamente meno coinvolti e possono progettare nel futuro con meno ansia
Percheacute dovrebbero essere piugrave informati sulle reali possibilitagrave della persona adulta con disabilitagrave nei campi lavorativo sociale abitativo del tempo libero
Scuola e PDV
14
Facile
Percheacute sanno analizzare una competenza richiesta da un particolare contesto di vita scomponendola in una serie di abilitagrave specifiche
Percheacute sanno costruire percorsi graduali di apprendimento di queste abilitagrave
Percheacute sanno realizzare modalitagrave di insegnamento ndash apprendimento orientate ai contesti reali e vissute direttamente nella quotidianitagrave
Scuola e PDV
15
Difficile
Percheacute mentalmente imprigionati nel dover fare un programma un programma scolastico che con difficoltagrave e fatica si integra con quello della classe
Percheacute subiscono pressioni verso obiettivi piugrave tradizionalmente scolastici rispetto ad obiettivi piugrave utili nella vita (PEI miopemente scuolacentrico)
Percheacute il lavoro sul PDV ha meno certezze meno punti fermi
Percheacute qualcuno non se la sente di uscire dalla scuola e di affrontare situazioni reali
Scuola e PDV
16
DIVENTA FONDAMENTALE LA COLLABORAZIONE CON LA
FAMIGLIA
Dal PEI al PDV Questione cruciale
allargare il Progetto Educativo Individualizzato
in un Progetto di Vita
Utilizzando tre livelli di azione che sono
complementari e contemporanei
18
1 tecnico didattico formativo Il PDV deve essere visto come un ldquoorientamento di
prospettivardquo interno alle varie attivitagrave continuo e costantemente attivo nella definizione degli obiettivi delle metodologie hellip
Ersquo evidente che uno sguardo lontano lungimirante potragrave diventare molto concreto e applicato nel dettaglio quando lrsquoetagrave lo consentiragrave ma egrave un errore pensare che il PDV egrave implementabile solo con lrsquoadolescenza
Dal PEI al PDV
19
Addirittura nella scuola dellrsquoinfanzia si puograve avere una prospettiva lungimirante
Se si utilizza come fondamento del PEI il modello concettuale dellrsquoICF valutando la situazione dellrsquoalunno con disabilitagrave nel suo complesso e proponendo obiettivi nelle varie dimensioni del modello si sa che questa articolazione varragrave anche per la vita adulta (attivitagrave partecipazione fattori contestuali)
Dal PEI al PDV
1 tecnico didattico formativo
20
Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile
alla vita adulta - 2
Analizzare i contesti di vita
Mettere a fuoco i vari ambienti di vita che andrebbero padroneggiati dal soggetto a un certo livello (trasporti hellip) scomporre le routine decisionali-esecutive che questi livelli
di competenza specifici richiedono utilizzando metodologie di task analysis e mettendole in rapporto alle capacitagrave del soggetto e alla disponibilitagrave di eventuali fattori contestuali
1 tecnico didattico formativo
Dal PEI al PDV
21
Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile
alla vita adulta - 3
Valutare la Qualitagrave della Vita
Esistono molti studi sulla situazione adulta della persona con disabilitagrave che possono darci utili indicazioni rispetto agli obiettivi
che rappresentano competenze ritenute fondamentali per una vita di buona qualitagrave
(competenze legate allrsquoautodeterminazione alla libera scelta al mantenimento di una buona rete di supporto sociale alla gestione consapevole della propria salute alla dimensione
identitaria e autoprogettualehellip)
1 tecnico didattico formativo
Dal PEI al PDV
22
Ripartiamo ancora dellrsquoICF
questo modello antropologico ci ricorda continuamente che la persona e di conseguenza la sua identitagrave egrave il risultato dei vari
rapporti tra molti elementi
Pensare in modo globale sistemico e interconnesso hellip
Dal PEI al PDV
2 psicologico
23
Nel modello ICF troviamo lrsquoidentitagrave e il concetto di seacute allrsquointerno dei fattori contestuali personali
Da quella posizione lrsquoidentitagrave influenza positivamente o negativamente molti altri aspetti della vita e
dellrsquoapprendimento
e ne viene a sua volta influenzata
i successi i fallimenti i limiti del corpo le difficoltagrave di partecipazione gli atteggiamenti hellip
Dal PEI al PDV
2 psicologico
24
Aiuteremo dunque una persona con disabilitagrave a sviluppare una buona identitagrave autonoma se sosterremo i suoi desideri le sue
motivazioni se la aiuteremo a credere nella sua efficacia nellrsquoefficacia delle sue azioni e se la aiuteremo a coltivare una buona autostima come prodotto primario delle sue azioni e
scelte che hanno portato risultati
Dal PEI al PDV
2 psicologico
25
Non egrave possibile lavorare seriamente a un buon Progetto di Vita se non si dedicheragrave una particolare e constante attenzione a
queste dimensioni psicologiche nel contesto di una relazione di aiuto continuamente orientata allo sviluppo di
competenze significative
Dal PEI al PDV
2 psicologico
26
3 relazionale Unrsquoazione collettiva
un approccio rivolto al PDV richiede necessariamente anche un ampliamento di orizzonte rispetto agli attori di questo
processo
scuola famiglia servizi risorse relazionali informali della rete familiare risorse associative ricreative e culturali vicini di
casa negozianti barista vigili urbani hellip
Dal PEI al PDV
27
E piugrave si riesce ad individuarne piugrave il PDV
saragrave ampio e partecipato
1deg AZIONE
Esplorare estendere e rendere piugrave ricca e consapevole la rete di rapporti e opportunitagrave di relazione e di aiuto in
cui egrave inserito il soggetto
Dal PEI al PDV
3 relazionale
28
Una cipolla con un nucleo forte
(il soggetto e la sua famiglia)
e una scorza altrettanto forte
(servizi e scuola)
In mezzo negli strati che dovrebbero essere spontanei informali e quasi si trova poco
Qui si dovrebbe rimpolpare conquistando nuovi territori nuovi attori nuovi luoghi nuove situazioni
Dal PEI al PDV
3 relazionale
29
I ruoli vanno cercati e costruiti con una paziente opera di mediazione sia quelli lavorativi che quelli di gestione del
tempo libero o di altre situazioni comunitarie
2deg AZIONE
Creare i collegamenti le alleanze le sinergie gli accordi le comunicazioni le mediazioni i patti lo sviluppo di
una visione il piugrave possibile comune
Dal PEI al PDV
3 relazionale
30
Costruire un Progetto di vita in Comune
le alleanze produttive sono lrsquoesito di atteggiamenti di empowerment dellrsquoaltro come partner affidabile
un riconoscimento e una valorizzazione delle sue risorse e il miglioramento delle sue capacitagrave di azione
Dal PEI al PDV
3 relazionale
31
SCOPI DELLrsquoICF 1048698 fornire una base scientifica nel settore per classificare le conseguenze delle condizioni di salute 1048698 stabilire un linguaggio comune per la descrizione degli stati di salute 1048698 rendere possibile il confronto fra ndash Paesi ndash discipline sanitarie ndash servizi e sanitagrave ndash periodi storici
1048698 fornire uno schema di codifica per i sistemi informativi sanitari
Precedenti classificazioni ndash breve storia 1048698 1972-1980 i primi passi verso lrsquoICF 1048698
Dopo lrsquoapprovazione del Comitato Esecutivo dellrsquoOMS nel gennaio 2001
La 54^ Assemblea Mondiale della Sanitagrave 22 maggio 2001 APPROVA E PUBBLICA lrsquo ICF
1048698
PDV Fare un Progetto di vita
egrave innanzitutto un pensare in ldquoprospettiva futurardquo
nelle dimensioni dellrsquoessere adulto con i vari ruoli sociali
ldquoPensami adultordquo ndash Mario Tortello
ldquoOltre alla scuola crsquoegrave lrsquoaltra parte della giornata e della vitardquo ndash Sergio Neri
6
COSE UN PDV
PDV
unrsquoimpresa collettiva
con a capo proprio
il soggetto con disabilitagrave
nel contesto della sua famiglia
7
ICF-CY per il PEI
del bambino con disabilitagrave
Offre una base metodologica
scientificamente rigorosa
analizzando ed evidenziando
tutti i possibili ambiti ( funzioni o
strutture corporee attivitagrave
partecipazione e fattori
ambientali) per la presa in
carico del bambino
Fotografa la condizione di salute e
lrsquoambiente e descrive il
funzionamento della persona
senza perdere di vista gli
aspetti di partecipazione e i
fattori ambientali (scuola
relazioni con i pari e i familiari
tempo libero lavoro ecc)
8
ICF-CY per il PEI
del bambino con disabilitagrave ndash 2
Permette di lavorare sul
funzionamento della persona
(quindi sulla persona e sul suo
ambiente) a prescindere
dallrsquoinquadramento a priori in
categorie (diagnosi)
9
Permette un linguaggio comune
tra tutti gli operatori interessati e
consente di mettere al centro
del progetto la persona ed i suoi
bisogni e non i servizi
disponibili
Lrsquouso di ICF-CY per il progetto personalizzato per il
bambino con disabilitagrave rappresenta
Una risorsa per lrsquoeacutequipe
multidisciplinare per gli
operatori socio-sanitari gli
insegnanti e per il sistema
familiare diventando un
linguaggio comune e
permettendo di condividere lo
stesso framework concettuale
Implica da parte di tutti gli
operatori maggior capacitagrave di
coinvolgimento in eacutequipe e il
saper veramente mettere il
bambino con disabilitagrave e il suo
ambiente al centro della
progettazione di cura e presa in
carico
10
Lrsquouso di ICF-CY per il progetto personalizzato ndash 2
Permette al bambino stesso o
allrsquoadolescente di esprimere
quelle che sono le barriere
che egrave necessario eliminare
per garantire la totale
partecipazione in questo
modo il bambino stesso
partecipa alla costruzione del
suo percorso di presa in
carico
Identifica nella
PARTECIPAZIONE
lrsquoobiettivo principale di
qualunque progetto di
presa in carico
personalizzata
11
ancora meglio un ldquopensare doppiordquo
(Ianes 2009)
PDV
12
ldquoImmaginare
fantasticare
desiderare
aspirare volerehelliprdquo
(Pensiero progettuale
CALDO)
e
contemporaneamente
anche
ldquopreparare le azioni
necessarie prevedere le
fasi gestire i tempi
valutare i pro e i contro
comprendere la
fattibilitagravehelliprdquo
(Pensiero progettuale
FREDDO)
Il PDV comincia
dalla percezione di
ldquopossibilitagraverdquo
Famiglia e PDV
13
Per gli insegnanti e gli educatori guardare un porsquo piugrave in lagrave puograve essere molto piugrave facile o molto piugrave difficile
Facile
Percheacute sono emotivamente meno coinvolti e possono progettare nel futuro con meno ansia
Percheacute dovrebbero essere piugrave informati sulle reali possibilitagrave della persona adulta con disabilitagrave nei campi lavorativo sociale abitativo del tempo libero
Scuola e PDV
14
Facile
Percheacute sanno analizzare una competenza richiesta da un particolare contesto di vita scomponendola in una serie di abilitagrave specifiche
Percheacute sanno costruire percorsi graduali di apprendimento di queste abilitagrave
Percheacute sanno realizzare modalitagrave di insegnamento ndash apprendimento orientate ai contesti reali e vissute direttamente nella quotidianitagrave
Scuola e PDV
15
Difficile
Percheacute mentalmente imprigionati nel dover fare un programma un programma scolastico che con difficoltagrave e fatica si integra con quello della classe
Percheacute subiscono pressioni verso obiettivi piugrave tradizionalmente scolastici rispetto ad obiettivi piugrave utili nella vita (PEI miopemente scuolacentrico)
Percheacute il lavoro sul PDV ha meno certezze meno punti fermi
Percheacute qualcuno non se la sente di uscire dalla scuola e di affrontare situazioni reali
Scuola e PDV
16
DIVENTA FONDAMENTALE LA COLLABORAZIONE CON LA
FAMIGLIA
Dal PEI al PDV Questione cruciale
allargare il Progetto Educativo Individualizzato
in un Progetto di Vita
Utilizzando tre livelli di azione che sono
complementari e contemporanei
18
1 tecnico didattico formativo Il PDV deve essere visto come un ldquoorientamento di
prospettivardquo interno alle varie attivitagrave continuo e costantemente attivo nella definizione degli obiettivi delle metodologie hellip
Ersquo evidente che uno sguardo lontano lungimirante potragrave diventare molto concreto e applicato nel dettaglio quando lrsquoetagrave lo consentiragrave ma egrave un errore pensare che il PDV egrave implementabile solo con lrsquoadolescenza
Dal PEI al PDV
19
Addirittura nella scuola dellrsquoinfanzia si puograve avere una prospettiva lungimirante
Se si utilizza come fondamento del PEI il modello concettuale dellrsquoICF valutando la situazione dellrsquoalunno con disabilitagrave nel suo complesso e proponendo obiettivi nelle varie dimensioni del modello si sa che questa articolazione varragrave anche per la vita adulta (attivitagrave partecipazione fattori contestuali)
Dal PEI al PDV
1 tecnico didattico formativo
20
Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile
alla vita adulta - 2
Analizzare i contesti di vita
Mettere a fuoco i vari ambienti di vita che andrebbero padroneggiati dal soggetto a un certo livello (trasporti hellip) scomporre le routine decisionali-esecutive che questi livelli
di competenza specifici richiedono utilizzando metodologie di task analysis e mettendole in rapporto alle capacitagrave del soggetto e alla disponibilitagrave di eventuali fattori contestuali
1 tecnico didattico formativo
Dal PEI al PDV
21
Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile
alla vita adulta - 3
Valutare la Qualitagrave della Vita
Esistono molti studi sulla situazione adulta della persona con disabilitagrave che possono darci utili indicazioni rispetto agli obiettivi
che rappresentano competenze ritenute fondamentali per una vita di buona qualitagrave
(competenze legate allrsquoautodeterminazione alla libera scelta al mantenimento di una buona rete di supporto sociale alla gestione consapevole della propria salute alla dimensione
identitaria e autoprogettualehellip)
1 tecnico didattico formativo
Dal PEI al PDV
22
Ripartiamo ancora dellrsquoICF
questo modello antropologico ci ricorda continuamente che la persona e di conseguenza la sua identitagrave egrave il risultato dei vari
rapporti tra molti elementi
Pensare in modo globale sistemico e interconnesso hellip
Dal PEI al PDV
2 psicologico
23
Nel modello ICF troviamo lrsquoidentitagrave e il concetto di seacute allrsquointerno dei fattori contestuali personali
Da quella posizione lrsquoidentitagrave influenza positivamente o negativamente molti altri aspetti della vita e
dellrsquoapprendimento
e ne viene a sua volta influenzata
i successi i fallimenti i limiti del corpo le difficoltagrave di partecipazione gli atteggiamenti hellip
Dal PEI al PDV
2 psicologico
24
Aiuteremo dunque una persona con disabilitagrave a sviluppare una buona identitagrave autonoma se sosterremo i suoi desideri le sue
motivazioni se la aiuteremo a credere nella sua efficacia nellrsquoefficacia delle sue azioni e se la aiuteremo a coltivare una buona autostima come prodotto primario delle sue azioni e
scelte che hanno portato risultati
Dal PEI al PDV
2 psicologico
25
Non egrave possibile lavorare seriamente a un buon Progetto di Vita se non si dedicheragrave una particolare e constante attenzione a
queste dimensioni psicologiche nel contesto di una relazione di aiuto continuamente orientata allo sviluppo di
competenze significative
Dal PEI al PDV
2 psicologico
26
3 relazionale Unrsquoazione collettiva
un approccio rivolto al PDV richiede necessariamente anche un ampliamento di orizzonte rispetto agli attori di questo
processo
scuola famiglia servizi risorse relazionali informali della rete familiare risorse associative ricreative e culturali vicini di
casa negozianti barista vigili urbani hellip
Dal PEI al PDV
27
E piugrave si riesce ad individuarne piugrave il PDV
saragrave ampio e partecipato
1deg AZIONE
Esplorare estendere e rendere piugrave ricca e consapevole la rete di rapporti e opportunitagrave di relazione e di aiuto in
cui egrave inserito il soggetto
Dal PEI al PDV
3 relazionale
28
Una cipolla con un nucleo forte
(il soggetto e la sua famiglia)
e una scorza altrettanto forte
(servizi e scuola)
In mezzo negli strati che dovrebbero essere spontanei informali e quasi si trova poco
Qui si dovrebbe rimpolpare conquistando nuovi territori nuovi attori nuovi luoghi nuove situazioni
Dal PEI al PDV
3 relazionale
29
I ruoli vanno cercati e costruiti con una paziente opera di mediazione sia quelli lavorativi che quelli di gestione del
tempo libero o di altre situazioni comunitarie
2deg AZIONE
Creare i collegamenti le alleanze le sinergie gli accordi le comunicazioni le mediazioni i patti lo sviluppo di
una visione il piugrave possibile comune
Dal PEI al PDV
3 relazionale
30
Costruire un Progetto di vita in Comune
le alleanze produttive sono lrsquoesito di atteggiamenti di empowerment dellrsquoaltro come partner affidabile
un riconoscimento e una valorizzazione delle sue risorse e il miglioramento delle sue capacitagrave di azione
Dal PEI al PDV
3 relazionale
31
Precedenti classificazioni ndash breve storia 1048698 1972-1980 i primi passi verso lrsquoICF 1048698
Dopo lrsquoapprovazione del Comitato Esecutivo dellrsquoOMS nel gennaio 2001
La 54^ Assemblea Mondiale della Sanitagrave 22 maggio 2001 APPROVA E PUBBLICA lrsquo ICF
1048698
PDV Fare un Progetto di vita
egrave innanzitutto un pensare in ldquoprospettiva futurardquo
nelle dimensioni dellrsquoessere adulto con i vari ruoli sociali
ldquoPensami adultordquo ndash Mario Tortello
ldquoOltre alla scuola crsquoegrave lrsquoaltra parte della giornata e della vitardquo ndash Sergio Neri
6
COSE UN PDV
PDV
unrsquoimpresa collettiva
con a capo proprio
il soggetto con disabilitagrave
nel contesto della sua famiglia
7
ICF-CY per il PEI
del bambino con disabilitagrave
Offre una base metodologica
scientificamente rigorosa
analizzando ed evidenziando
tutti i possibili ambiti ( funzioni o
strutture corporee attivitagrave
partecipazione e fattori
ambientali) per la presa in
carico del bambino
Fotografa la condizione di salute e
lrsquoambiente e descrive il
funzionamento della persona
senza perdere di vista gli
aspetti di partecipazione e i
fattori ambientali (scuola
relazioni con i pari e i familiari
tempo libero lavoro ecc)
8
ICF-CY per il PEI
del bambino con disabilitagrave ndash 2
Permette di lavorare sul
funzionamento della persona
(quindi sulla persona e sul suo
ambiente) a prescindere
dallrsquoinquadramento a priori in
categorie (diagnosi)
9
Permette un linguaggio comune
tra tutti gli operatori interessati e
consente di mettere al centro
del progetto la persona ed i suoi
bisogni e non i servizi
disponibili
Lrsquouso di ICF-CY per il progetto personalizzato per il
bambino con disabilitagrave rappresenta
Una risorsa per lrsquoeacutequipe
multidisciplinare per gli
operatori socio-sanitari gli
insegnanti e per il sistema
familiare diventando un
linguaggio comune e
permettendo di condividere lo
stesso framework concettuale
Implica da parte di tutti gli
operatori maggior capacitagrave di
coinvolgimento in eacutequipe e il
saper veramente mettere il
bambino con disabilitagrave e il suo
ambiente al centro della
progettazione di cura e presa in
carico
10
Lrsquouso di ICF-CY per il progetto personalizzato ndash 2
Permette al bambino stesso o
allrsquoadolescente di esprimere
quelle che sono le barriere
che egrave necessario eliminare
per garantire la totale
partecipazione in questo
modo il bambino stesso
partecipa alla costruzione del
suo percorso di presa in
carico
Identifica nella
PARTECIPAZIONE
lrsquoobiettivo principale di
qualunque progetto di
presa in carico
personalizzata
11
ancora meglio un ldquopensare doppiordquo
(Ianes 2009)
PDV
12
ldquoImmaginare
fantasticare
desiderare
aspirare volerehelliprdquo
(Pensiero progettuale
CALDO)
e
contemporaneamente
anche
ldquopreparare le azioni
necessarie prevedere le
fasi gestire i tempi
valutare i pro e i contro
comprendere la
fattibilitagravehelliprdquo
(Pensiero progettuale
FREDDO)
Il PDV comincia
dalla percezione di
ldquopossibilitagraverdquo
Famiglia e PDV
13
Per gli insegnanti e gli educatori guardare un porsquo piugrave in lagrave puograve essere molto piugrave facile o molto piugrave difficile
Facile
Percheacute sono emotivamente meno coinvolti e possono progettare nel futuro con meno ansia
Percheacute dovrebbero essere piugrave informati sulle reali possibilitagrave della persona adulta con disabilitagrave nei campi lavorativo sociale abitativo del tempo libero
Scuola e PDV
14
Facile
Percheacute sanno analizzare una competenza richiesta da un particolare contesto di vita scomponendola in una serie di abilitagrave specifiche
Percheacute sanno costruire percorsi graduali di apprendimento di queste abilitagrave
Percheacute sanno realizzare modalitagrave di insegnamento ndash apprendimento orientate ai contesti reali e vissute direttamente nella quotidianitagrave
Scuola e PDV
15
Difficile
Percheacute mentalmente imprigionati nel dover fare un programma un programma scolastico che con difficoltagrave e fatica si integra con quello della classe
Percheacute subiscono pressioni verso obiettivi piugrave tradizionalmente scolastici rispetto ad obiettivi piugrave utili nella vita (PEI miopemente scuolacentrico)
Percheacute il lavoro sul PDV ha meno certezze meno punti fermi
Percheacute qualcuno non se la sente di uscire dalla scuola e di affrontare situazioni reali
Scuola e PDV
16
DIVENTA FONDAMENTALE LA COLLABORAZIONE CON LA
FAMIGLIA
Dal PEI al PDV Questione cruciale
allargare il Progetto Educativo Individualizzato
in un Progetto di Vita
Utilizzando tre livelli di azione che sono
complementari e contemporanei
18
1 tecnico didattico formativo Il PDV deve essere visto come un ldquoorientamento di
prospettivardquo interno alle varie attivitagrave continuo e costantemente attivo nella definizione degli obiettivi delle metodologie hellip
Ersquo evidente che uno sguardo lontano lungimirante potragrave diventare molto concreto e applicato nel dettaglio quando lrsquoetagrave lo consentiragrave ma egrave un errore pensare che il PDV egrave implementabile solo con lrsquoadolescenza
Dal PEI al PDV
19
Addirittura nella scuola dellrsquoinfanzia si puograve avere una prospettiva lungimirante
Se si utilizza come fondamento del PEI il modello concettuale dellrsquoICF valutando la situazione dellrsquoalunno con disabilitagrave nel suo complesso e proponendo obiettivi nelle varie dimensioni del modello si sa che questa articolazione varragrave anche per la vita adulta (attivitagrave partecipazione fattori contestuali)
Dal PEI al PDV
1 tecnico didattico formativo
20
Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile
alla vita adulta - 2
Analizzare i contesti di vita
Mettere a fuoco i vari ambienti di vita che andrebbero padroneggiati dal soggetto a un certo livello (trasporti hellip) scomporre le routine decisionali-esecutive che questi livelli
di competenza specifici richiedono utilizzando metodologie di task analysis e mettendole in rapporto alle capacitagrave del soggetto e alla disponibilitagrave di eventuali fattori contestuali
1 tecnico didattico formativo
Dal PEI al PDV
21
Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile
alla vita adulta - 3
Valutare la Qualitagrave della Vita
Esistono molti studi sulla situazione adulta della persona con disabilitagrave che possono darci utili indicazioni rispetto agli obiettivi
che rappresentano competenze ritenute fondamentali per una vita di buona qualitagrave
(competenze legate allrsquoautodeterminazione alla libera scelta al mantenimento di una buona rete di supporto sociale alla gestione consapevole della propria salute alla dimensione
identitaria e autoprogettualehellip)
1 tecnico didattico formativo
Dal PEI al PDV
22
Ripartiamo ancora dellrsquoICF
questo modello antropologico ci ricorda continuamente che la persona e di conseguenza la sua identitagrave egrave il risultato dei vari
rapporti tra molti elementi
Pensare in modo globale sistemico e interconnesso hellip
Dal PEI al PDV
2 psicologico
23
Nel modello ICF troviamo lrsquoidentitagrave e il concetto di seacute allrsquointerno dei fattori contestuali personali
Da quella posizione lrsquoidentitagrave influenza positivamente o negativamente molti altri aspetti della vita e
dellrsquoapprendimento
e ne viene a sua volta influenzata
i successi i fallimenti i limiti del corpo le difficoltagrave di partecipazione gli atteggiamenti hellip
Dal PEI al PDV
2 psicologico
24
Aiuteremo dunque una persona con disabilitagrave a sviluppare una buona identitagrave autonoma se sosterremo i suoi desideri le sue
motivazioni se la aiuteremo a credere nella sua efficacia nellrsquoefficacia delle sue azioni e se la aiuteremo a coltivare una buona autostima come prodotto primario delle sue azioni e
scelte che hanno portato risultati
Dal PEI al PDV
2 psicologico
25
Non egrave possibile lavorare seriamente a un buon Progetto di Vita se non si dedicheragrave una particolare e constante attenzione a
queste dimensioni psicologiche nel contesto di una relazione di aiuto continuamente orientata allo sviluppo di
competenze significative
Dal PEI al PDV
2 psicologico
26
3 relazionale Unrsquoazione collettiva
un approccio rivolto al PDV richiede necessariamente anche un ampliamento di orizzonte rispetto agli attori di questo
processo
scuola famiglia servizi risorse relazionali informali della rete familiare risorse associative ricreative e culturali vicini di
casa negozianti barista vigili urbani hellip
Dal PEI al PDV
27
E piugrave si riesce ad individuarne piugrave il PDV
saragrave ampio e partecipato
1deg AZIONE
Esplorare estendere e rendere piugrave ricca e consapevole la rete di rapporti e opportunitagrave di relazione e di aiuto in
cui egrave inserito il soggetto
Dal PEI al PDV
3 relazionale
28
Una cipolla con un nucleo forte
(il soggetto e la sua famiglia)
e una scorza altrettanto forte
(servizi e scuola)
In mezzo negli strati che dovrebbero essere spontanei informali e quasi si trova poco
Qui si dovrebbe rimpolpare conquistando nuovi territori nuovi attori nuovi luoghi nuove situazioni
Dal PEI al PDV
3 relazionale
29
I ruoli vanno cercati e costruiti con una paziente opera di mediazione sia quelli lavorativi che quelli di gestione del
tempo libero o di altre situazioni comunitarie
2deg AZIONE
Creare i collegamenti le alleanze le sinergie gli accordi le comunicazioni le mediazioni i patti lo sviluppo di
una visione il piugrave possibile comune
Dal PEI al PDV
3 relazionale
30
Costruire un Progetto di vita in Comune
le alleanze produttive sono lrsquoesito di atteggiamenti di empowerment dellrsquoaltro come partner affidabile
un riconoscimento e una valorizzazione delle sue risorse e il miglioramento delle sue capacitagrave di azione
Dal PEI al PDV
3 relazionale
31
PDV Fare un Progetto di vita
egrave innanzitutto un pensare in ldquoprospettiva futurardquo
nelle dimensioni dellrsquoessere adulto con i vari ruoli sociali
ldquoPensami adultordquo ndash Mario Tortello
ldquoOltre alla scuola crsquoegrave lrsquoaltra parte della giornata e della vitardquo ndash Sergio Neri
6
COSE UN PDV
PDV
unrsquoimpresa collettiva
con a capo proprio
il soggetto con disabilitagrave
nel contesto della sua famiglia
7
ICF-CY per il PEI
del bambino con disabilitagrave
Offre una base metodologica
scientificamente rigorosa
analizzando ed evidenziando
tutti i possibili ambiti ( funzioni o
strutture corporee attivitagrave
partecipazione e fattori
ambientali) per la presa in
carico del bambino
Fotografa la condizione di salute e
lrsquoambiente e descrive il
funzionamento della persona
senza perdere di vista gli
aspetti di partecipazione e i
fattori ambientali (scuola
relazioni con i pari e i familiari
tempo libero lavoro ecc)
8
ICF-CY per il PEI
del bambino con disabilitagrave ndash 2
Permette di lavorare sul
funzionamento della persona
(quindi sulla persona e sul suo
ambiente) a prescindere
dallrsquoinquadramento a priori in
categorie (diagnosi)
9
Permette un linguaggio comune
tra tutti gli operatori interessati e
consente di mettere al centro
del progetto la persona ed i suoi
bisogni e non i servizi
disponibili
Lrsquouso di ICF-CY per il progetto personalizzato per il
bambino con disabilitagrave rappresenta
Una risorsa per lrsquoeacutequipe
multidisciplinare per gli
operatori socio-sanitari gli
insegnanti e per il sistema
familiare diventando un
linguaggio comune e
permettendo di condividere lo
stesso framework concettuale
Implica da parte di tutti gli
operatori maggior capacitagrave di
coinvolgimento in eacutequipe e il
saper veramente mettere il
bambino con disabilitagrave e il suo
ambiente al centro della
progettazione di cura e presa in
carico
10
Lrsquouso di ICF-CY per il progetto personalizzato ndash 2
Permette al bambino stesso o
allrsquoadolescente di esprimere
quelle che sono le barriere
che egrave necessario eliminare
per garantire la totale
partecipazione in questo
modo il bambino stesso
partecipa alla costruzione del
suo percorso di presa in
carico
Identifica nella
PARTECIPAZIONE
lrsquoobiettivo principale di
qualunque progetto di
presa in carico
personalizzata
11
ancora meglio un ldquopensare doppiordquo
(Ianes 2009)
PDV
12
ldquoImmaginare
fantasticare
desiderare
aspirare volerehelliprdquo
(Pensiero progettuale
CALDO)
e
contemporaneamente
anche
ldquopreparare le azioni
necessarie prevedere le
fasi gestire i tempi
valutare i pro e i contro
comprendere la
fattibilitagravehelliprdquo
(Pensiero progettuale
FREDDO)
Il PDV comincia
dalla percezione di
ldquopossibilitagraverdquo
Famiglia e PDV
13
Per gli insegnanti e gli educatori guardare un porsquo piugrave in lagrave puograve essere molto piugrave facile o molto piugrave difficile
Facile
Percheacute sono emotivamente meno coinvolti e possono progettare nel futuro con meno ansia
Percheacute dovrebbero essere piugrave informati sulle reali possibilitagrave della persona adulta con disabilitagrave nei campi lavorativo sociale abitativo del tempo libero
Scuola e PDV
14
Facile
Percheacute sanno analizzare una competenza richiesta da un particolare contesto di vita scomponendola in una serie di abilitagrave specifiche
Percheacute sanno costruire percorsi graduali di apprendimento di queste abilitagrave
Percheacute sanno realizzare modalitagrave di insegnamento ndash apprendimento orientate ai contesti reali e vissute direttamente nella quotidianitagrave
Scuola e PDV
15
Difficile
Percheacute mentalmente imprigionati nel dover fare un programma un programma scolastico che con difficoltagrave e fatica si integra con quello della classe
Percheacute subiscono pressioni verso obiettivi piugrave tradizionalmente scolastici rispetto ad obiettivi piugrave utili nella vita (PEI miopemente scuolacentrico)
Percheacute il lavoro sul PDV ha meno certezze meno punti fermi
Percheacute qualcuno non se la sente di uscire dalla scuola e di affrontare situazioni reali
Scuola e PDV
16
DIVENTA FONDAMENTALE LA COLLABORAZIONE CON LA
FAMIGLIA
Dal PEI al PDV Questione cruciale
allargare il Progetto Educativo Individualizzato
in un Progetto di Vita
Utilizzando tre livelli di azione che sono
complementari e contemporanei
18
1 tecnico didattico formativo Il PDV deve essere visto come un ldquoorientamento di
prospettivardquo interno alle varie attivitagrave continuo e costantemente attivo nella definizione degli obiettivi delle metodologie hellip
Ersquo evidente che uno sguardo lontano lungimirante potragrave diventare molto concreto e applicato nel dettaglio quando lrsquoetagrave lo consentiragrave ma egrave un errore pensare che il PDV egrave implementabile solo con lrsquoadolescenza
Dal PEI al PDV
19
Addirittura nella scuola dellrsquoinfanzia si puograve avere una prospettiva lungimirante
Se si utilizza come fondamento del PEI il modello concettuale dellrsquoICF valutando la situazione dellrsquoalunno con disabilitagrave nel suo complesso e proponendo obiettivi nelle varie dimensioni del modello si sa che questa articolazione varragrave anche per la vita adulta (attivitagrave partecipazione fattori contestuali)
Dal PEI al PDV
1 tecnico didattico formativo
20
Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile
alla vita adulta - 2
Analizzare i contesti di vita
Mettere a fuoco i vari ambienti di vita che andrebbero padroneggiati dal soggetto a un certo livello (trasporti hellip) scomporre le routine decisionali-esecutive che questi livelli
di competenza specifici richiedono utilizzando metodologie di task analysis e mettendole in rapporto alle capacitagrave del soggetto e alla disponibilitagrave di eventuali fattori contestuali
1 tecnico didattico formativo
Dal PEI al PDV
21
Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile
alla vita adulta - 3
Valutare la Qualitagrave della Vita
Esistono molti studi sulla situazione adulta della persona con disabilitagrave che possono darci utili indicazioni rispetto agli obiettivi
che rappresentano competenze ritenute fondamentali per una vita di buona qualitagrave
(competenze legate allrsquoautodeterminazione alla libera scelta al mantenimento di una buona rete di supporto sociale alla gestione consapevole della propria salute alla dimensione
identitaria e autoprogettualehellip)
1 tecnico didattico formativo
Dal PEI al PDV
22
Ripartiamo ancora dellrsquoICF
questo modello antropologico ci ricorda continuamente che la persona e di conseguenza la sua identitagrave egrave il risultato dei vari
rapporti tra molti elementi
Pensare in modo globale sistemico e interconnesso hellip
Dal PEI al PDV
2 psicologico
23
Nel modello ICF troviamo lrsquoidentitagrave e il concetto di seacute allrsquointerno dei fattori contestuali personali
Da quella posizione lrsquoidentitagrave influenza positivamente o negativamente molti altri aspetti della vita e
dellrsquoapprendimento
e ne viene a sua volta influenzata
i successi i fallimenti i limiti del corpo le difficoltagrave di partecipazione gli atteggiamenti hellip
Dal PEI al PDV
2 psicologico
24
Aiuteremo dunque una persona con disabilitagrave a sviluppare una buona identitagrave autonoma se sosterremo i suoi desideri le sue
motivazioni se la aiuteremo a credere nella sua efficacia nellrsquoefficacia delle sue azioni e se la aiuteremo a coltivare una buona autostima come prodotto primario delle sue azioni e
scelte che hanno portato risultati
Dal PEI al PDV
2 psicologico
25
Non egrave possibile lavorare seriamente a un buon Progetto di Vita se non si dedicheragrave una particolare e constante attenzione a
queste dimensioni psicologiche nel contesto di una relazione di aiuto continuamente orientata allo sviluppo di
competenze significative
Dal PEI al PDV
2 psicologico
26
3 relazionale Unrsquoazione collettiva
un approccio rivolto al PDV richiede necessariamente anche un ampliamento di orizzonte rispetto agli attori di questo
processo
scuola famiglia servizi risorse relazionali informali della rete familiare risorse associative ricreative e culturali vicini di
casa negozianti barista vigili urbani hellip
Dal PEI al PDV
27
E piugrave si riesce ad individuarne piugrave il PDV
saragrave ampio e partecipato
1deg AZIONE
Esplorare estendere e rendere piugrave ricca e consapevole la rete di rapporti e opportunitagrave di relazione e di aiuto in
cui egrave inserito il soggetto
Dal PEI al PDV
3 relazionale
28
Una cipolla con un nucleo forte
(il soggetto e la sua famiglia)
e una scorza altrettanto forte
(servizi e scuola)
In mezzo negli strati che dovrebbero essere spontanei informali e quasi si trova poco
Qui si dovrebbe rimpolpare conquistando nuovi territori nuovi attori nuovi luoghi nuove situazioni
Dal PEI al PDV
3 relazionale
29
I ruoli vanno cercati e costruiti con una paziente opera di mediazione sia quelli lavorativi che quelli di gestione del
tempo libero o di altre situazioni comunitarie
2deg AZIONE
Creare i collegamenti le alleanze le sinergie gli accordi le comunicazioni le mediazioni i patti lo sviluppo di
una visione il piugrave possibile comune
Dal PEI al PDV
3 relazionale
30
Costruire un Progetto di vita in Comune
le alleanze produttive sono lrsquoesito di atteggiamenti di empowerment dellrsquoaltro come partner affidabile
un riconoscimento e una valorizzazione delle sue risorse e il miglioramento delle sue capacitagrave di azione
Dal PEI al PDV
3 relazionale
31
PDV
unrsquoimpresa collettiva
con a capo proprio
il soggetto con disabilitagrave
nel contesto della sua famiglia
7
ICF-CY per il PEI
del bambino con disabilitagrave
Offre una base metodologica
scientificamente rigorosa
analizzando ed evidenziando
tutti i possibili ambiti ( funzioni o
strutture corporee attivitagrave
partecipazione e fattori
ambientali) per la presa in
carico del bambino
Fotografa la condizione di salute e
lrsquoambiente e descrive il
funzionamento della persona
senza perdere di vista gli
aspetti di partecipazione e i
fattori ambientali (scuola
relazioni con i pari e i familiari
tempo libero lavoro ecc)
8
ICF-CY per il PEI
del bambino con disabilitagrave ndash 2
Permette di lavorare sul
funzionamento della persona
(quindi sulla persona e sul suo
ambiente) a prescindere
dallrsquoinquadramento a priori in
categorie (diagnosi)
9
Permette un linguaggio comune
tra tutti gli operatori interessati e
consente di mettere al centro
del progetto la persona ed i suoi
bisogni e non i servizi
disponibili
Lrsquouso di ICF-CY per il progetto personalizzato per il
bambino con disabilitagrave rappresenta
Una risorsa per lrsquoeacutequipe
multidisciplinare per gli
operatori socio-sanitari gli
insegnanti e per il sistema
familiare diventando un
linguaggio comune e
permettendo di condividere lo
stesso framework concettuale
Implica da parte di tutti gli
operatori maggior capacitagrave di
coinvolgimento in eacutequipe e il
saper veramente mettere il
bambino con disabilitagrave e il suo
ambiente al centro della
progettazione di cura e presa in
carico
10
Lrsquouso di ICF-CY per il progetto personalizzato ndash 2
Permette al bambino stesso o
allrsquoadolescente di esprimere
quelle che sono le barriere
che egrave necessario eliminare
per garantire la totale
partecipazione in questo
modo il bambino stesso
partecipa alla costruzione del
suo percorso di presa in
carico
Identifica nella
PARTECIPAZIONE
lrsquoobiettivo principale di
qualunque progetto di
presa in carico
personalizzata
11
ancora meglio un ldquopensare doppiordquo
(Ianes 2009)
PDV
12
ldquoImmaginare
fantasticare
desiderare
aspirare volerehelliprdquo
(Pensiero progettuale
CALDO)
e
contemporaneamente
anche
ldquopreparare le azioni
necessarie prevedere le
fasi gestire i tempi
valutare i pro e i contro
comprendere la
fattibilitagravehelliprdquo
(Pensiero progettuale
FREDDO)
Il PDV comincia
dalla percezione di
ldquopossibilitagraverdquo
Famiglia e PDV
13
Per gli insegnanti e gli educatori guardare un porsquo piugrave in lagrave puograve essere molto piugrave facile o molto piugrave difficile
Facile
Percheacute sono emotivamente meno coinvolti e possono progettare nel futuro con meno ansia
Percheacute dovrebbero essere piugrave informati sulle reali possibilitagrave della persona adulta con disabilitagrave nei campi lavorativo sociale abitativo del tempo libero
Scuola e PDV
14
Facile
Percheacute sanno analizzare una competenza richiesta da un particolare contesto di vita scomponendola in una serie di abilitagrave specifiche
Percheacute sanno costruire percorsi graduali di apprendimento di queste abilitagrave
Percheacute sanno realizzare modalitagrave di insegnamento ndash apprendimento orientate ai contesti reali e vissute direttamente nella quotidianitagrave
Scuola e PDV
15
Difficile
Percheacute mentalmente imprigionati nel dover fare un programma un programma scolastico che con difficoltagrave e fatica si integra con quello della classe
Percheacute subiscono pressioni verso obiettivi piugrave tradizionalmente scolastici rispetto ad obiettivi piugrave utili nella vita (PEI miopemente scuolacentrico)
Percheacute il lavoro sul PDV ha meno certezze meno punti fermi
Percheacute qualcuno non se la sente di uscire dalla scuola e di affrontare situazioni reali
Scuola e PDV
16
DIVENTA FONDAMENTALE LA COLLABORAZIONE CON LA
FAMIGLIA
Dal PEI al PDV Questione cruciale
allargare il Progetto Educativo Individualizzato
in un Progetto di Vita
Utilizzando tre livelli di azione che sono
complementari e contemporanei
18
1 tecnico didattico formativo Il PDV deve essere visto come un ldquoorientamento di
prospettivardquo interno alle varie attivitagrave continuo e costantemente attivo nella definizione degli obiettivi delle metodologie hellip
Ersquo evidente che uno sguardo lontano lungimirante potragrave diventare molto concreto e applicato nel dettaglio quando lrsquoetagrave lo consentiragrave ma egrave un errore pensare che il PDV egrave implementabile solo con lrsquoadolescenza
Dal PEI al PDV
19
Addirittura nella scuola dellrsquoinfanzia si puograve avere una prospettiva lungimirante
Se si utilizza come fondamento del PEI il modello concettuale dellrsquoICF valutando la situazione dellrsquoalunno con disabilitagrave nel suo complesso e proponendo obiettivi nelle varie dimensioni del modello si sa che questa articolazione varragrave anche per la vita adulta (attivitagrave partecipazione fattori contestuali)
Dal PEI al PDV
1 tecnico didattico formativo
20
Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile
alla vita adulta - 2
Analizzare i contesti di vita
Mettere a fuoco i vari ambienti di vita che andrebbero padroneggiati dal soggetto a un certo livello (trasporti hellip) scomporre le routine decisionali-esecutive che questi livelli
di competenza specifici richiedono utilizzando metodologie di task analysis e mettendole in rapporto alle capacitagrave del soggetto e alla disponibilitagrave di eventuali fattori contestuali
1 tecnico didattico formativo
Dal PEI al PDV
21
Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile
alla vita adulta - 3
Valutare la Qualitagrave della Vita
Esistono molti studi sulla situazione adulta della persona con disabilitagrave che possono darci utili indicazioni rispetto agli obiettivi
che rappresentano competenze ritenute fondamentali per una vita di buona qualitagrave
(competenze legate allrsquoautodeterminazione alla libera scelta al mantenimento di una buona rete di supporto sociale alla gestione consapevole della propria salute alla dimensione
identitaria e autoprogettualehellip)
1 tecnico didattico formativo
Dal PEI al PDV
22
Ripartiamo ancora dellrsquoICF
questo modello antropologico ci ricorda continuamente che la persona e di conseguenza la sua identitagrave egrave il risultato dei vari
rapporti tra molti elementi
Pensare in modo globale sistemico e interconnesso hellip
Dal PEI al PDV
2 psicologico
23
Nel modello ICF troviamo lrsquoidentitagrave e il concetto di seacute allrsquointerno dei fattori contestuali personali
Da quella posizione lrsquoidentitagrave influenza positivamente o negativamente molti altri aspetti della vita e
dellrsquoapprendimento
e ne viene a sua volta influenzata
i successi i fallimenti i limiti del corpo le difficoltagrave di partecipazione gli atteggiamenti hellip
Dal PEI al PDV
2 psicologico
24
Aiuteremo dunque una persona con disabilitagrave a sviluppare una buona identitagrave autonoma se sosterremo i suoi desideri le sue
motivazioni se la aiuteremo a credere nella sua efficacia nellrsquoefficacia delle sue azioni e se la aiuteremo a coltivare una buona autostima come prodotto primario delle sue azioni e
scelte che hanno portato risultati
Dal PEI al PDV
2 psicologico
25
Non egrave possibile lavorare seriamente a un buon Progetto di Vita se non si dedicheragrave una particolare e constante attenzione a
queste dimensioni psicologiche nel contesto di una relazione di aiuto continuamente orientata allo sviluppo di
competenze significative
Dal PEI al PDV
2 psicologico
26
3 relazionale Unrsquoazione collettiva
un approccio rivolto al PDV richiede necessariamente anche un ampliamento di orizzonte rispetto agli attori di questo
processo
scuola famiglia servizi risorse relazionali informali della rete familiare risorse associative ricreative e culturali vicini di
casa negozianti barista vigili urbani hellip
Dal PEI al PDV
27
E piugrave si riesce ad individuarne piugrave il PDV
saragrave ampio e partecipato
1deg AZIONE
Esplorare estendere e rendere piugrave ricca e consapevole la rete di rapporti e opportunitagrave di relazione e di aiuto in
cui egrave inserito il soggetto
Dal PEI al PDV
3 relazionale
28
Una cipolla con un nucleo forte
(il soggetto e la sua famiglia)
e una scorza altrettanto forte
(servizi e scuola)
In mezzo negli strati che dovrebbero essere spontanei informali e quasi si trova poco
Qui si dovrebbe rimpolpare conquistando nuovi territori nuovi attori nuovi luoghi nuove situazioni
Dal PEI al PDV
3 relazionale
29
I ruoli vanno cercati e costruiti con una paziente opera di mediazione sia quelli lavorativi che quelli di gestione del
tempo libero o di altre situazioni comunitarie
2deg AZIONE
Creare i collegamenti le alleanze le sinergie gli accordi le comunicazioni le mediazioni i patti lo sviluppo di
una visione il piugrave possibile comune
Dal PEI al PDV
3 relazionale
30
Costruire un Progetto di vita in Comune
le alleanze produttive sono lrsquoesito di atteggiamenti di empowerment dellrsquoaltro come partner affidabile
un riconoscimento e una valorizzazione delle sue risorse e il miglioramento delle sue capacitagrave di azione
Dal PEI al PDV
3 relazionale
31
ICF-CY per il PEI
del bambino con disabilitagrave
Offre una base metodologica
scientificamente rigorosa
analizzando ed evidenziando
tutti i possibili ambiti ( funzioni o
strutture corporee attivitagrave
partecipazione e fattori
ambientali) per la presa in
carico del bambino
Fotografa la condizione di salute e
lrsquoambiente e descrive il
funzionamento della persona
senza perdere di vista gli
aspetti di partecipazione e i
fattori ambientali (scuola
relazioni con i pari e i familiari
tempo libero lavoro ecc)
8
ICF-CY per il PEI
del bambino con disabilitagrave ndash 2
Permette di lavorare sul
funzionamento della persona
(quindi sulla persona e sul suo
ambiente) a prescindere
dallrsquoinquadramento a priori in
categorie (diagnosi)
9
Permette un linguaggio comune
tra tutti gli operatori interessati e
consente di mettere al centro
del progetto la persona ed i suoi
bisogni e non i servizi
disponibili
Lrsquouso di ICF-CY per il progetto personalizzato per il
bambino con disabilitagrave rappresenta
Una risorsa per lrsquoeacutequipe
multidisciplinare per gli
operatori socio-sanitari gli
insegnanti e per il sistema
familiare diventando un
linguaggio comune e
permettendo di condividere lo
stesso framework concettuale
Implica da parte di tutti gli
operatori maggior capacitagrave di
coinvolgimento in eacutequipe e il
saper veramente mettere il
bambino con disabilitagrave e il suo
ambiente al centro della
progettazione di cura e presa in
carico
10
Lrsquouso di ICF-CY per il progetto personalizzato ndash 2
Permette al bambino stesso o
allrsquoadolescente di esprimere
quelle che sono le barriere
che egrave necessario eliminare
per garantire la totale
partecipazione in questo
modo il bambino stesso
partecipa alla costruzione del
suo percorso di presa in
carico
Identifica nella
PARTECIPAZIONE
lrsquoobiettivo principale di
qualunque progetto di
presa in carico
personalizzata
11
ancora meglio un ldquopensare doppiordquo
(Ianes 2009)
PDV
12
ldquoImmaginare
fantasticare
desiderare
aspirare volerehelliprdquo
(Pensiero progettuale
CALDO)
e
contemporaneamente
anche
ldquopreparare le azioni
necessarie prevedere le
fasi gestire i tempi
valutare i pro e i contro
comprendere la
fattibilitagravehelliprdquo
(Pensiero progettuale
FREDDO)
Il PDV comincia
dalla percezione di
ldquopossibilitagraverdquo
Famiglia e PDV
13
Per gli insegnanti e gli educatori guardare un porsquo piugrave in lagrave puograve essere molto piugrave facile o molto piugrave difficile
Facile
Percheacute sono emotivamente meno coinvolti e possono progettare nel futuro con meno ansia
Percheacute dovrebbero essere piugrave informati sulle reali possibilitagrave della persona adulta con disabilitagrave nei campi lavorativo sociale abitativo del tempo libero
Scuola e PDV
14
Facile
Percheacute sanno analizzare una competenza richiesta da un particolare contesto di vita scomponendola in una serie di abilitagrave specifiche
Percheacute sanno costruire percorsi graduali di apprendimento di queste abilitagrave
Percheacute sanno realizzare modalitagrave di insegnamento ndash apprendimento orientate ai contesti reali e vissute direttamente nella quotidianitagrave
Scuola e PDV
15
Difficile
Percheacute mentalmente imprigionati nel dover fare un programma un programma scolastico che con difficoltagrave e fatica si integra con quello della classe
Percheacute subiscono pressioni verso obiettivi piugrave tradizionalmente scolastici rispetto ad obiettivi piugrave utili nella vita (PEI miopemente scuolacentrico)
Percheacute il lavoro sul PDV ha meno certezze meno punti fermi
Percheacute qualcuno non se la sente di uscire dalla scuola e di affrontare situazioni reali
Scuola e PDV
16
DIVENTA FONDAMENTALE LA COLLABORAZIONE CON LA
FAMIGLIA
Dal PEI al PDV Questione cruciale
allargare il Progetto Educativo Individualizzato
in un Progetto di Vita
Utilizzando tre livelli di azione che sono
complementari e contemporanei
18
1 tecnico didattico formativo Il PDV deve essere visto come un ldquoorientamento di
prospettivardquo interno alle varie attivitagrave continuo e costantemente attivo nella definizione degli obiettivi delle metodologie hellip
Ersquo evidente che uno sguardo lontano lungimirante potragrave diventare molto concreto e applicato nel dettaglio quando lrsquoetagrave lo consentiragrave ma egrave un errore pensare che il PDV egrave implementabile solo con lrsquoadolescenza
Dal PEI al PDV
19
Addirittura nella scuola dellrsquoinfanzia si puograve avere una prospettiva lungimirante
Se si utilizza come fondamento del PEI il modello concettuale dellrsquoICF valutando la situazione dellrsquoalunno con disabilitagrave nel suo complesso e proponendo obiettivi nelle varie dimensioni del modello si sa che questa articolazione varragrave anche per la vita adulta (attivitagrave partecipazione fattori contestuali)
Dal PEI al PDV
1 tecnico didattico formativo
20
Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile
alla vita adulta - 2
Analizzare i contesti di vita
Mettere a fuoco i vari ambienti di vita che andrebbero padroneggiati dal soggetto a un certo livello (trasporti hellip) scomporre le routine decisionali-esecutive che questi livelli
di competenza specifici richiedono utilizzando metodologie di task analysis e mettendole in rapporto alle capacitagrave del soggetto e alla disponibilitagrave di eventuali fattori contestuali
1 tecnico didattico formativo
Dal PEI al PDV
21
Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile
alla vita adulta - 3
Valutare la Qualitagrave della Vita
Esistono molti studi sulla situazione adulta della persona con disabilitagrave che possono darci utili indicazioni rispetto agli obiettivi
che rappresentano competenze ritenute fondamentali per una vita di buona qualitagrave
(competenze legate allrsquoautodeterminazione alla libera scelta al mantenimento di una buona rete di supporto sociale alla gestione consapevole della propria salute alla dimensione
identitaria e autoprogettualehellip)
1 tecnico didattico formativo
Dal PEI al PDV
22
Ripartiamo ancora dellrsquoICF
questo modello antropologico ci ricorda continuamente che la persona e di conseguenza la sua identitagrave egrave il risultato dei vari
rapporti tra molti elementi
Pensare in modo globale sistemico e interconnesso hellip
Dal PEI al PDV
2 psicologico
23
Nel modello ICF troviamo lrsquoidentitagrave e il concetto di seacute allrsquointerno dei fattori contestuali personali
Da quella posizione lrsquoidentitagrave influenza positivamente o negativamente molti altri aspetti della vita e
dellrsquoapprendimento
e ne viene a sua volta influenzata
i successi i fallimenti i limiti del corpo le difficoltagrave di partecipazione gli atteggiamenti hellip
Dal PEI al PDV
2 psicologico
24
Aiuteremo dunque una persona con disabilitagrave a sviluppare una buona identitagrave autonoma se sosterremo i suoi desideri le sue
motivazioni se la aiuteremo a credere nella sua efficacia nellrsquoefficacia delle sue azioni e se la aiuteremo a coltivare una buona autostima come prodotto primario delle sue azioni e
scelte che hanno portato risultati
Dal PEI al PDV
2 psicologico
25
Non egrave possibile lavorare seriamente a un buon Progetto di Vita se non si dedicheragrave una particolare e constante attenzione a
queste dimensioni psicologiche nel contesto di una relazione di aiuto continuamente orientata allo sviluppo di
competenze significative
Dal PEI al PDV
2 psicologico
26
3 relazionale Unrsquoazione collettiva
un approccio rivolto al PDV richiede necessariamente anche un ampliamento di orizzonte rispetto agli attori di questo
processo
scuola famiglia servizi risorse relazionali informali della rete familiare risorse associative ricreative e culturali vicini di
casa negozianti barista vigili urbani hellip
Dal PEI al PDV
27
E piugrave si riesce ad individuarne piugrave il PDV
saragrave ampio e partecipato
1deg AZIONE
Esplorare estendere e rendere piugrave ricca e consapevole la rete di rapporti e opportunitagrave di relazione e di aiuto in
cui egrave inserito il soggetto
Dal PEI al PDV
3 relazionale
28
Una cipolla con un nucleo forte
(il soggetto e la sua famiglia)
e una scorza altrettanto forte
(servizi e scuola)
In mezzo negli strati che dovrebbero essere spontanei informali e quasi si trova poco
Qui si dovrebbe rimpolpare conquistando nuovi territori nuovi attori nuovi luoghi nuove situazioni
Dal PEI al PDV
3 relazionale
29
I ruoli vanno cercati e costruiti con una paziente opera di mediazione sia quelli lavorativi che quelli di gestione del
tempo libero o di altre situazioni comunitarie
2deg AZIONE
Creare i collegamenti le alleanze le sinergie gli accordi le comunicazioni le mediazioni i patti lo sviluppo di
una visione il piugrave possibile comune
Dal PEI al PDV
3 relazionale
30
Costruire un Progetto di vita in Comune
le alleanze produttive sono lrsquoesito di atteggiamenti di empowerment dellrsquoaltro come partner affidabile
un riconoscimento e una valorizzazione delle sue risorse e il miglioramento delle sue capacitagrave di azione
Dal PEI al PDV
3 relazionale
31
ICF-CY per il PEI
del bambino con disabilitagrave ndash 2
Permette di lavorare sul
funzionamento della persona
(quindi sulla persona e sul suo
ambiente) a prescindere
dallrsquoinquadramento a priori in
categorie (diagnosi)
9
Permette un linguaggio comune
tra tutti gli operatori interessati e
consente di mettere al centro
del progetto la persona ed i suoi
bisogni e non i servizi
disponibili
Lrsquouso di ICF-CY per il progetto personalizzato per il
bambino con disabilitagrave rappresenta
Una risorsa per lrsquoeacutequipe
multidisciplinare per gli
operatori socio-sanitari gli
insegnanti e per il sistema
familiare diventando un
linguaggio comune e
permettendo di condividere lo
stesso framework concettuale
Implica da parte di tutti gli
operatori maggior capacitagrave di
coinvolgimento in eacutequipe e il
saper veramente mettere il
bambino con disabilitagrave e il suo
ambiente al centro della
progettazione di cura e presa in
carico
10
Lrsquouso di ICF-CY per il progetto personalizzato ndash 2
Permette al bambino stesso o
allrsquoadolescente di esprimere
quelle che sono le barriere
che egrave necessario eliminare
per garantire la totale
partecipazione in questo
modo il bambino stesso
partecipa alla costruzione del
suo percorso di presa in
carico
Identifica nella
PARTECIPAZIONE
lrsquoobiettivo principale di
qualunque progetto di
presa in carico
personalizzata
11
ancora meglio un ldquopensare doppiordquo
(Ianes 2009)
PDV
12
ldquoImmaginare
fantasticare
desiderare
aspirare volerehelliprdquo
(Pensiero progettuale
CALDO)
e
contemporaneamente
anche
ldquopreparare le azioni
necessarie prevedere le
fasi gestire i tempi
valutare i pro e i contro
comprendere la
fattibilitagravehelliprdquo
(Pensiero progettuale
FREDDO)
Il PDV comincia
dalla percezione di
ldquopossibilitagraverdquo
Famiglia e PDV
13
Per gli insegnanti e gli educatori guardare un porsquo piugrave in lagrave puograve essere molto piugrave facile o molto piugrave difficile
Facile
Percheacute sono emotivamente meno coinvolti e possono progettare nel futuro con meno ansia
Percheacute dovrebbero essere piugrave informati sulle reali possibilitagrave della persona adulta con disabilitagrave nei campi lavorativo sociale abitativo del tempo libero
Scuola e PDV
14
Facile
Percheacute sanno analizzare una competenza richiesta da un particolare contesto di vita scomponendola in una serie di abilitagrave specifiche
Percheacute sanno costruire percorsi graduali di apprendimento di queste abilitagrave
Percheacute sanno realizzare modalitagrave di insegnamento ndash apprendimento orientate ai contesti reali e vissute direttamente nella quotidianitagrave
Scuola e PDV
15
Difficile
Percheacute mentalmente imprigionati nel dover fare un programma un programma scolastico che con difficoltagrave e fatica si integra con quello della classe
Percheacute subiscono pressioni verso obiettivi piugrave tradizionalmente scolastici rispetto ad obiettivi piugrave utili nella vita (PEI miopemente scuolacentrico)
Percheacute il lavoro sul PDV ha meno certezze meno punti fermi
Percheacute qualcuno non se la sente di uscire dalla scuola e di affrontare situazioni reali
Scuola e PDV
16
DIVENTA FONDAMENTALE LA COLLABORAZIONE CON LA
FAMIGLIA
Dal PEI al PDV Questione cruciale
allargare il Progetto Educativo Individualizzato
in un Progetto di Vita
Utilizzando tre livelli di azione che sono
complementari e contemporanei
18
1 tecnico didattico formativo Il PDV deve essere visto come un ldquoorientamento di
prospettivardquo interno alle varie attivitagrave continuo e costantemente attivo nella definizione degli obiettivi delle metodologie hellip
Ersquo evidente che uno sguardo lontano lungimirante potragrave diventare molto concreto e applicato nel dettaglio quando lrsquoetagrave lo consentiragrave ma egrave un errore pensare che il PDV egrave implementabile solo con lrsquoadolescenza
Dal PEI al PDV
19
Addirittura nella scuola dellrsquoinfanzia si puograve avere una prospettiva lungimirante
Se si utilizza come fondamento del PEI il modello concettuale dellrsquoICF valutando la situazione dellrsquoalunno con disabilitagrave nel suo complesso e proponendo obiettivi nelle varie dimensioni del modello si sa che questa articolazione varragrave anche per la vita adulta (attivitagrave partecipazione fattori contestuali)
Dal PEI al PDV
1 tecnico didattico formativo
20
Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile
alla vita adulta - 2
Analizzare i contesti di vita
Mettere a fuoco i vari ambienti di vita che andrebbero padroneggiati dal soggetto a un certo livello (trasporti hellip) scomporre le routine decisionali-esecutive che questi livelli
di competenza specifici richiedono utilizzando metodologie di task analysis e mettendole in rapporto alle capacitagrave del soggetto e alla disponibilitagrave di eventuali fattori contestuali
1 tecnico didattico formativo
Dal PEI al PDV
21
Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile
alla vita adulta - 3
Valutare la Qualitagrave della Vita
Esistono molti studi sulla situazione adulta della persona con disabilitagrave che possono darci utili indicazioni rispetto agli obiettivi
che rappresentano competenze ritenute fondamentali per una vita di buona qualitagrave
(competenze legate allrsquoautodeterminazione alla libera scelta al mantenimento di una buona rete di supporto sociale alla gestione consapevole della propria salute alla dimensione
identitaria e autoprogettualehellip)
1 tecnico didattico formativo
Dal PEI al PDV
22
Ripartiamo ancora dellrsquoICF
questo modello antropologico ci ricorda continuamente che la persona e di conseguenza la sua identitagrave egrave il risultato dei vari
rapporti tra molti elementi
Pensare in modo globale sistemico e interconnesso hellip
Dal PEI al PDV
2 psicologico
23
Nel modello ICF troviamo lrsquoidentitagrave e il concetto di seacute allrsquointerno dei fattori contestuali personali
Da quella posizione lrsquoidentitagrave influenza positivamente o negativamente molti altri aspetti della vita e
dellrsquoapprendimento
e ne viene a sua volta influenzata
i successi i fallimenti i limiti del corpo le difficoltagrave di partecipazione gli atteggiamenti hellip
Dal PEI al PDV
2 psicologico
24
Aiuteremo dunque una persona con disabilitagrave a sviluppare una buona identitagrave autonoma se sosterremo i suoi desideri le sue
motivazioni se la aiuteremo a credere nella sua efficacia nellrsquoefficacia delle sue azioni e se la aiuteremo a coltivare una buona autostima come prodotto primario delle sue azioni e
scelte che hanno portato risultati
Dal PEI al PDV
2 psicologico
25
Non egrave possibile lavorare seriamente a un buon Progetto di Vita se non si dedicheragrave una particolare e constante attenzione a
queste dimensioni psicologiche nel contesto di una relazione di aiuto continuamente orientata allo sviluppo di
competenze significative
Dal PEI al PDV
2 psicologico
26
3 relazionale Unrsquoazione collettiva
un approccio rivolto al PDV richiede necessariamente anche un ampliamento di orizzonte rispetto agli attori di questo
processo
scuola famiglia servizi risorse relazionali informali della rete familiare risorse associative ricreative e culturali vicini di
casa negozianti barista vigili urbani hellip
Dal PEI al PDV
27
E piugrave si riesce ad individuarne piugrave il PDV
saragrave ampio e partecipato
1deg AZIONE
Esplorare estendere e rendere piugrave ricca e consapevole la rete di rapporti e opportunitagrave di relazione e di aiuto in
cui egrave inserito il soggetto
Dal PEI al PDV
3 relazionale
28
Una cipolla con un nucleo forte
(il soggetto e la sua famiglia)
e una scorza altrettanto forte
(servizi e scuola)
In mezzo negli strati che dovrebbero essere spontanei informali e quasi si trova poco
Qui si dovrebbe rimpolpare conquistando nuovi territori nuovi attori nuovi luoghi nuove situazioni
Dal PEI al PDV
3 relazionale
29
I ruoli vanno cercati e costruiti con una paziente opera di mediazione sia quelli lavorativi che quelli di gestione del
tempo libero o di altre situazioni comunitarie
2deg AZIONE
Creare i collegamenti le alleanze le sinergie gli accordi le comunicazioni le mediazioni i patti lo sviluppo di
una visione il piugrave possibile comune
Dal PEI al PDV
3 relazionale
30
Costruire un Progetto di vita in Comune
le alleanze produttive sono lrsquoesito di atteggiamenti di empowerment dellrsquoaltro come partner affidabile
un riconoscimento e una valorizzazione delle sue risorse e il miglioramento delle sue capacitagrave di azione
Dal PEI al PDV
3 relazionale
31
Lrsquouso di ICF-CY per il progetto personalizzato per il
bambino con disabilitagrave rappresenta
Una risorsa per lrsquoeacutequipe
multidisciplinare per gli
operatori socio-sanitari gli
insegnanti e per il sistema
familiare diventando un
linguaggio comune e
permettendo di condividere lo
stesso framework concettuale
Implica da parte di tutti gli
operatori maggior capacitagrave di
coinvolgimento in eacutequipe e il
saper veramente mettere il
bambino con disabilitagrave e il suo
ambiente al centro della
progettazione di cura e presa in
carico
10
Lrsquouso di ICF-CY per il progetto personalizzato ndash 2
Permette al bambino stesso o
allrsquoadolescente di esprimere
quelle che sono le barriere
che egrave necessario eliminare
per garantire la totale
partecipazione in questo
modo il bambino stesso
partecipa alla costruzione del
suo percorso di presa in
carico
Identifica nella
PARTECIPAZIONE
lrsquoobiettivo principale di
qualunque progetto di
presa in carico
personalizzata
11
ancora meglio un ldquopensare doppiordquo
(Ianes 2009)
PDV
12
ldquoImmaginare
fantasticare
desiderare
aspirare volerehelliprdquo
(Pensiero progettuale
CALDO)
e
contemporaneamente
anche
ldquopreparare le azioni
necessarie prevedere le
fasi gestire i tempi
valutare i pro e i contro
comprendere la
fattibilitagravehelliprdquo
(Pensiero progettuale
FREDDO)
Il PDV comincia
dalla percezione di
ldquopossibilitagraverdquo
Famiglia e PDV
13
Per gli insegnanti e gli educatori guardare un porsquo piugrave in lagrave puograve essere molto piugrave facile o molto piugrave difficile
Facile
Percheacute sono emotivamente meno coinvolti e possono progettare nel futuro con meno ansia
Percheacute dovrebbero essere piugrave informati sulle reali possibilitagrave della persona adulta con disabilitagrave nei campi lavorativo sociale abitativo del tempo libero
Scuola e PDV
14
Facile
Percheacute sanno analizzare una competenza richiesta da un particolare contesto di vita scomponendola in una serie di abilitagrave specifiche
Percheacute sanno costruire percorsi graduali di apprendimento di queste abilitagrave
Percheacute sanno realizzare modalitagrave di insegnamento ndash apprendimento orientate ai contesti reali e vissute direttamente nella quotidianitagrave
Scuola e PDV
15
Difficile
Percheacute mentalmente imprigionati nel dover fare un programma un programma scolastico che con difficoltagrave e fatica si integra con quello della classe
Percheacute subiscono pressioni verso obiettivi piugrave tradizionalmente scolastici rispetto ad obiettivi piugrave utili nella vita (PEI miopemente scuolacentrico)
Percheacute il lavoro sul PDV ha meno certezze meno punti fermi
Percheacute qualcuno non se la sente di uscire dalla scuola e di affrontare situazioni reali
Scuola e PDV
16
DIVENTA FONDAMENTALE LA COLLABORAZIONE CON LA
FAMIGLIA
Dal PEI al PDV Questione cruciale
allargare il Progetto Educativo Individualizzato
in un Progetto di Vita
Utilizzando tre livelli di azione che sono
complementari e contemporanei
18
1 tecnico didattico formativo Il PDV deve essere visto come un ldquoorientamento di
prospettivardquo interno alle varie attivitagrave continuo e costantemente attivo nella definizione degli obiettivi delle metodologie hellip
Ersquo evidente che uno sguardo lontano lungimirante potragrave diventare molto concreto e applicato nel dettaglio quando lrsquoetagrave lo consentiragrave ma egrave un errore pensare che il PDV egrave implementabile solo con lrsquoadolescenza
Dal PEI al PDV
19
Addirittura nella scuola dellrsquoinfanzia si puograve avere una prospettiva lungimirante
Se si utilizza come fondamento del PEI il modello concettuale dellrsquoICF valutando la situazione dellrsquoalunno con disabilitagrave nel suo complesso e proponendo obiettivi nelle varie dimensioni del modello si sa che questa articolazione varragrave anche per la vita adulta (attivitagrave partecipazione fattori contestuali)
Dal PEI al PDV
1 tecnico didattico formativo
20
Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile
alla vita adulta - 2
Analizzare i contesti di vita
Mettere a fuoco i vari ambienti di vita che andrebbero padroneggiati dal soggetto a un certo livello (trasporti hellip) scomporre le routine decisionali-esecutive che questi livelli
di competenza specifici richiedono utilizzando metodologie di task analysis e mettendole in rapporto alle capacitagrave del soggetto e alla disponibilitagrave di eventuali fattori contestuali
1 tecnico didattico formativo
Dal PEI al PDV
21
Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile
alla vita adulta - 3
Valutare la Qualitagrave della Vita
Esistono molti studi sulla situazione adulta della persona con disabilitagrave che possono darci utili indicazioni rispetto agli obiettivi
che rappresentano competenze ritenute fondamentali per una vita di buona qualitagrave
(competenze legate allrsquoautodeterminazione alla libera scelta al mantenimento di una buona rete di supporto sociale alla gestione consapevole della propria salute alla dimensione
identitaria e autoprogettualehellip)
1 tecnico didattico formativo
Dal PEI al PDV
22
Ripartiamo ancora dellrsquoICF
questo modello antropologico ci ricorda continuamente che la persona e di conseguenza la sua identitagrave egrave il risultato dei vari
rapporti tra molti elementi
Pensare in modo globale sistemico e interconnesso hellip
Dal PEI al PDV
2 psicologico
23
Nel modello ICF troviamo lrsquoidentitagrave e il concetto di seacute allrsquointerno dei fattori contestuali personali
Da quella posizione lrsquoidentitagrave influenza positivamente o negativamente molti altri aspetti della vita e
dellrsquoapprendimento
e ne viene a sua volta influenzata
i successi i fallimenti i limiti del corpo le difficoltagrave di partecipazione gli atteggiamenti hellip
Dal PEI al PDV
2 psicologico
24
Aiuteremo dunque una persona con disabilitagrave a sviluppare una buona identitagrave autonoma se sosterremo i suoi desideri le sue
motivazioni se la aiuteremo a credere nella sua efficacia nellrsquoefficacia delle sue azioni e se la aiuteremo a coltivare una buona autostima come prodotto primario delle sue azioni e
scelte che hanno portato risultati
Dal PEI al PDV
2 psicologico
25
Non egrave possibile lavorare seriamente a un buon Progetto di Vita se non si dedicheragrave una particolare e constante attenzione a
queste dimensioni psicologiche nel contesto di una relazione di aiuto continuamente orientata allo sviluppo di
competenze significative
Dal PEI al PDV
2 psicologico
26
3 relazionale Unrsquoazione collettiva
un approccio rivolto al PDV richiede necessariamente anche un ampliamento di orizzonte rispetto agli attori di questo
processo
scuola famiglia servizi risorse relazionali informali della rete familiare risorse associative ricreative e culturali vicini di
casa negozianti barista vigili urbani hellip
Dal PEI al PDV
27
E piugrave si riesce ad individuarne piugrave il PDV
saragrave ampio e partecipato
1deg AZIONE
Esplorare estendere e rendere piugrave ricca e consapevole la rete di rapporti e opportunitagrave di relazione e di aiuto in
cui egrave inserito il soggetto
Dal PEI al PDV
3 relazionale
28
Una cipolla con un nucleo forte
(il soggetto e la sua famiglia)
e una scorza altrettanto forte
(servizi e scuola)
In mezzo negli strati che dovrebbero essere spontanei informali e quasi si trova poco
Qui si dovrebbe rimpolpare conquistando nuovi territori nuovi attori nuovi luoghi nuove situazioni
Dal PEI al PDV
3 relazionale
29
I ruoli vanno cercati e costruiti con una paziente opera di mediazione sia quelli lavorativi che quelli di gestione del
tempo libero o di altre situazioni comunitarie
2deg AZIONE
Creare i collegamenti le alleanze le sinergie gli accordi le comunicazioni le mediazioni i patti lo sviluppo di
una visione il piugrave possibile comune
Dal PEI al PDV
3 relazionale
30
Costruire un Progetto di vita in Comune
le alleanze produttive sono lrsquoesito di atteggiamenti di empowerment dellrsquoaltro come partner affidabile
un riconoscimento e una valorizzazione delle sue risorse e il miglioramento delle sue capacitagrave di azione
Dal PEI al PDV
3 relazionale
31
Lrsquouso di ICF-CY per il progetto personalizzato ndash 2
Permette al bambino stesso o
allrsquoadolescente di esprimere
quelle che sono le barriere
che egrave necessario eliminare
per garantire la totale
partecipazione in questo
modo il bambino stesso
partecipa alla costruzione del
suo percorso di presa in
carico
Identifica nella
PARTECIPAZIONE
lrsquoobiettivo principale di
qualunque progetto di
presa in carico
personalizzata
11
ancora meglio un ldquopensare doppiordquo
(Ianes 2009)
PDV
12
ldquoImmaginare
fantasticare
desiderare
aspirare volerehelliprdquo
(Pensiero progettuale
CALDO)
e
contemporaneamente
anche
ldquopreparare le azioni
necessarie prevedere le
fasi gestire i tempi
valutare i pro e i contro
comprendere la
fattibilitagravehelliprdquo
(Pensiero progettuale
FREDDO)
Il PDV comincia
dalla percezione di
ldquopossibilitagraverdquo
Famiglia e PDV
13
Per gli insegnanti e gli educatori guardare un porsquo piugrave in lagrave puograve essere molto piugrave facile o molto piugrave difficile
Facile
Percheacute sono emotivamente meno coinvolti e possono progettare nel futuro con meno ansia
Percheacute dovrebbero essere piugrave informati sulle reali possibilitagrave della persona adulta con disabilitagrave nei campi lavorativo sociale abitativo del tempo libero
Scuola e PDV
14
Facile
Percheacute sanno analizzare una competenza richiesta da un particolare contesto di vita scomponendola in una serie di abilitagrave specifiche
Percheacute sanno costruire percorsi graduali di apprendimento di queste abilitagrave
Percheacute sanno realizzare modalitagrave di insegnamento ndash apprendimento orientate ai contesti reali e vissute direttamente nella quotidianitagrave
Scuola e PDV
15
Difficile
Percheacute mentalmente imprigionati nel dover fare un programma un programma scolastico che con difficoltagrave e fatica si integra con quello della classe
Percheacute subiscono pressioni verso obiettivi piugrave tradizionalmente scolastici rispetto ad obiettivi piugrave utili nella vita (PEI miopemente scuolacentrico)
Percheacute il lavoro sul PDV ha meno certezze meno punti fermi
Percheacute qualcuno non se la sente di uscire dalla scuola e di affrontare situazioni reali
Scuola e PDV
16
DIVENTA FONDAMENTALE LA COLLABORAZIONE CON LA
FAMIGLIA
Dal PEI al PDV Questione cruciale
allargare il Progetto Educativo Individualizzato
in un Progetto di Vita
Utilizzando tre livelli di azione che sono
complementari e contemporanei
18
1 tecnico didattico formativo Il PDV deve essere visto come un ldquoorientamento di
prospettivardquo interno alle varie attivitagrave continuo e costantemente attivo nella definizione degli obiettivi delle metodologie hellip
Ersquo evidente che uno sguardo lontano lungimirante potragrave diventare molto concreto e applicato nel dettaglio quando lrsquoetagrave lo consentiragrave ma egrave un errore pensare che il PDV egrave implementabile solo con lrsquoadolescenza
Dal PEI al PDV
19
Addirittura nella scuola dellrsquoinfanzia si puograve avere una prospettiva lungimirante
Se si utilizza come fondamento del PEI il modello concettuale dellrsquoICF valutando la situazione dellrsquoalunno con disabilitagrave nel suo complesso e proponendo obiettivi nelle varie dimensioni del modello si sa che questa articolazione varragrave anche per la vita adulta (attivitagrave partecipazione fattori contestuali)
Dal PEI al PDV
1 tecnico didattico formativo
20
Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile
alla vita adulta - 2
Analizzare i contesti di vita
Mettere a fuoco i vari ambienti di vita che andrebbero padroneggiati dal soggetto a un certo livello (trasporti hellip) scomporre le routine decisionali-esecutive che questi livelli
di competenza specifici richiedono utilizzando metodologie di task analysis e mettendole in rapporto alle capacitagrave del soggetto e alla disponibilitagrave di eventuali fattori contestuali
1 tecnico didattico formativo
Dal PEI al PDV
21
Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile
alla vita adulta - 3
Valutare la Qualitagrave della Vita
Esistono molti studi sulla situazione adulta della persona con disabilitagrave che possono darci utili indicazioni rispetto agli obiettivi
che rappresentano competenze ritenute fondamentali per una vita di buona qualitagrave
(competenze legate allrsquoautodeterminazione alla libera scelta al mantenimento di una buona rete di supporto sociale alla gestione consapevole della propria salute alla dimensione
identitaria e autoprogettualehellip)
1 tecnico didattico formativo
Dal PEI al PDV
22
Ripartiamo ancora dellrsquoICF
questo modello antropologico ci ricorda continuamente che la persona e di conseguenza la sua identitagrave egrave il risultato dei vari
rapporti tra molti elementi
Pensare in modo globale sistemico e interconnesso hellip
Dal PEI al PDV
2 psicologico
23
Nel modello ICF troviamo lrsquoidentitagrave e il concetto di seacute allrsquointerno dei fattori contestuali personali
Da quella posizione lrsquoidentitagrave influenza positivamente o negativamente molti altri aspetti della vita e
dellrsquoapprendimento
e ne viene a sua volta influenzata
i successi i fallimenti i limiti del corpo le difficoltagrave di partecipazione gli atteggiamenti hellip
Dal PEI al PDV
2 psicologico
24
Aiuteremo dunque una persona con disabilitagrave a sviluppare una buona identitagrave autonoma se sosterremo i suoi desideri le sue
motivazioni se la aiuteremo a credere nella sua efficacia nellrsquoefficacia delle sue azioni e se la aiuteremo a coltivare una buona autostima come prodotto primario delle sue azioni e
scelte che hanno portato risultati
Dal PEI al PDV
2 psicologico
25
Non egrave possibile lavorare seriamente a un buon Progetto di Vita se non si dedicheragrave una particolare e constante attenzione a
queste dimensioni psicologiche nel contesto di una relazione di aiuto continuamente orientata allo sviluppo di
competenze significative
Dal PEI al PDV
2 psicologico
26
3 relazionale Unrsquoazione collettiva
un approccio rivolto al PDV richiede necessariamente anche un ampliamento di orizzonte rispetto agli attori di questo
processo
scuola famiglia servizi risorse relazionali informali della rete familiare risorse associative ricreative e culturali vicini di
casa negozianti barista vigili urbani hellip
Dal PEI al PDV
27
E piugrave si riesce ad individuarne piugrave il PDV
saragrave ampio e partecipato
1deg AZIONE
Esplorare estendere e rendere piugrave ricca e consapevole la rete di rapporti e opportunitagrave di relazione e di aiuto in
cui egrave inserito il soggetto
Dal PEI al PDV
3 relazionale
28
Una cipolla con un nucleo forte
(il soggetto e la sua famiglia)
e una scorza altrettanto forte
(servizi e scuola)
In mezzo negli strati che dovrebbero essere spontanei informali e quasi si trova poco
Qui si dovrebbe rimpolpare conquistando nuovi territori nuovi attori nuovi luoghi nuove situazioni
Dal PEI al PDV
3 relazionale
29
I ruoli vanno cercati e costruiti con una paziente opera di mediazione sia quelli lavorativi che quelli di gestione del
tempo libero o di altre situazioni comunitarie
2deg AZIONE
Creare i collegamenti le alleanze le sinergie gli accordi le comunicazioni le mediazioni i patti lo sviluppo di
una visione il piugrave possibile comune
Dal PEI al PDV
3 relazionale
30
Costruire un Progetto di vita in Comune
le alleanze produttive sono lrsquoesito di atteggiamenti di empowerment dellrsquoaltro come partner affidabile
un riconoscimento e una valorizzazione delle sue risorse e il miglioramento delle sue capacitagrave di azione
Dal PEI al PDV
3 relazionale
31
ancora meglio un ldquopensare doppiordquo
(Ianes 2009)
PDV
12
ldquoImmaginare
fantasticare
desiderare
aspirare volerehelliprdquo
(Pensiero progettuale
CALDO)
e
contemporaneamente
anche
ldquopreparare le azioni
necessarie prevedere le
fasi gestire i tempi
valutare i pro e i contro
comprendere la
fattibilitagravehelliprdquo
(Pensiero progettuale
FREDDO)
Il PDV comincia
dalla percezione di
ldquopossibilitagraverdquo
Famiglia e PDV
13
Per gli insegnanti e gli educatori guardare un porsquo piugrave in lagrave puograve essere molto piugrave facile o molto piugrave difficile
Facile
Percheacute sono emotivamente meno coinvolti e possono progettare nel futuro con meno ansia
Percheacute dovrebbero essere piugrave informati sulle reali possibilitagrave della persona adulta con disabilitagrave nei campi lavorativo sociale abitativo del tempo libero
Scuola e PDV
14
Facile
Percheacute sanno analizzare una competenza richiesta da un particolare contesto di vita scomponendola in una serie di abilitagrave specifiche
Percheacute sanno costruire percorsi graduali di apprendimento di queste abilitagrave
Percheacute sanno realizzare modalitagrave di insegnamento ndash apprendimento orientate ai contesti reali e vissute direttamente nella quotidianitagrave
Scuola e PDV
15
Difficile
Percheacute mentalmente imprigionati nel dover fare un programma un programma scolastico che con difficoltagrave e fatica si integra con quello della classe
Percheacute subiscono pressioni verso obiettivi piugrave tradizionalmente scolastici rispetto ad obiettivi piugrave utili nella vita (PEI miopemente scuolacentrico)
Percheacute il lavoro sul PDV ha meno certezze meno punti fermi
Percheacute qualcuno non se la sente di uscire dalla scuola e di affrontare situazioni reali
Scuola e PDV
16
DIVENTA FONDAMENTALE LA COLLABORAZIONE CON LA
FAMIGLIA
Dal PEI al PDV Questione cruciale
allargare il Progetto Educativo Individualizzato
in un Progetto di Vita
Utilizzando tre livelli di azione che sono
complementari e contemporanei
18
1 tecnico didattico formativo Il PDV deve essere visto come un ldquoorientamento di
prospettivardquo interno alle varie attivitagrave continuo e costantemente attivo nella definizione degli obiettivi delle metodologie hellip
Ersquo evidente che uno sguardo lontano lungimirante potragrave diventare molto concreto e applicato nel dettaglio quando lrsquoetagrave lo consentiragrave ma egrave un errore pensare che il PDV egrave implementabile solo con lrsquoadolescenza
Dal PEI al PDV
19
Addirittura nella scuola dellrsquoinfanzia si puograve avere una prospettiva lungimirante
Se si utilizza come fondamento del PEI il modello concettuale dellrsquoICF valutando la situazione dellrsquoalunno con disabilitagrave nel suo complesso e proponendo obiettivi nelle varie dimensioni del modello si sa che questa articolazione varragrave anche per la vita adulta (attivitagrave partecipazione fattori contestuali)
Dal PEI al PDV
1 tecnico didattico formativo
20
Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile
alla vita adulta - 2
Analizzare i contesti di vita
Mettere a fuoco i vari ambienti di vita che andrebbero padroneggiati dal soggetto a un certo livello (trasporti hellip) scomporre le routine decisionali-esecutive che questi livelli
di competenza specifici richiedono utilizzando metodologie di task analysis e mettendole in rapporto alle capacitagrave del soggetto e alla disponibilitagrave di eventuali fattori contestuali
1 tecnico didattico formativo
Dal PEI al PDV
21
Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile
alla vita adulta - 3
Valutare la Qualitagrave della Vita
Esistono molti studi sulla situazione adulta della persona con disabilitagrave che possono darci utili indicazioni rispetto agli obiettivi
che rappresentano competenze ritenute fondamentali per una vita di buona qualitagrave
(competenze legate allrsquoautodeterminazione alla libera scelta al mantenimento di una buona rete di supporto sociale alla gestione consapevole della propria salute alla dimensione
identitaria e autoprogettualehellip)
1 tecnico didattico formativo
Dal PEI al PDV
22
Ripartiamo ancora dellrsquoICF
questo modello antropologico ci ricorda continuamente che la persona e di conseguenza la sua identitagrave egrave il risultato dei vari
rapporti tra molti elementi
Pensare in modo globale sistemico e interconnesso hellip
Dal PEI al PDV
2 psicologico
23
Nel modello ICF troviamo lrsquoidentitagrave e il concetto di seacute allrsquointerno dei fattori contestuali personali
Da quella posizione lrsquoidentitagrave influenza positivamente o negativamente molti altri aspetti della vita e
dellrsquoapprendimento
e ne viene a sua volta influenzata
i successi i fallimenti i limiti del corpo le difficoltagrave di partecipazione gli atteggiamenti hellip
Dal PEI al PDV
2 psicologico
24
Aiuteremo dunque una persona con disabilitagrave a sviluppare una buona identitagrave autonoma se sosterremo i suoi desideri le sue
motivazioni se la aiuteremo a credere nella sua efficacia nellrsquoefficacia delle sue azioni e se la aiuteremo a coltivare una buona autostima come prodotto primario delle sue azioni e
scelte che hanno portato risultati
Dal PEI al PDV
2 psicologico
25
Non egrave possibile lavorare seriamente a un buon Progetto di Vita se non si dedicheragrave una particolare e constante attenzione a
queste dimensioni psicologiche nel contesto di una relazione di aiuto continuamente orientata allo sviluppo di
competenze significative
Dal PEI al PDV
2 psicologico
26
3 relazionale Unrsquoazione collettiva
un approccio rivolto al PDV richiede necessariamente anche un ampliamento di orizzonte rispetto agli attori di questo
processo
scuola famiglia servizi risorse relazionali informali della rete familiare risorse associative ricreative e culturali vicini di
casa negozianti barista vigili urbani hellip
Dal PEI al PDV
27
E piugrave si riesce ad individuarne piugrave il PDV
saragrave ampio e partecipato
1deg AZIONE
Esplorare estendere e rendere piugrave ricca e consapevole la rete di rapporti e opportunitagrave di relazione e di aiuto in
cui egrave inserito il soggetto
Dal PEI al PDV
3 relazionale
28
Una cipolla con un nucleo forte
(il soggetto e la sua famiglia)
e una scorza altrettanto forte
(servizi e scuola)
In mezzo negli strati che dovrebbero essere spontanei informali e quasi si trova poco
Qui si dovrebbe rimpolpare conquistando nuovi territori nuovi attori nuovi luoghi nuove situazioni
Dal PEI al PDV
3 relazionale
29
I ruoli vanno cercati e costruiti con una paziente opera di mediazione sia quelli lavorativi che quelli di gestione del
tempo libero o di altre situazioni comunitarie
2deg AZIONE
Creare i collegamenti le alleanze le sinergie gli accordi le comunicazioni le mediazioni i patti lo sviluppo di
una visione il piugrave possibile comune
Dal PEI al PDV
3 relazionale
30
Costruire un Progetto di vita in Comune
le alleanze produttive sono lrsquoesito di atteggiamenti di empowerment dellrsquoaltro come partner affidabile
un riconoscimento e una valorizzazione delle sue risorse e il miglioramento delle sue capacitagrave di azione
Dal PEI al PDV
3 relazionale
31
Il PDV comincia
dalla percezione di
ldquopossibilitagraverdquo
Famiglia e PDV
13
Per gli insegnanti e gli educatori guardare un porsquo piugrave in lagrave puograve essere molto piugrave facile o molto piugrave difficile
Facile
Percheacute sono emotivamente meno coinvolti e possono progettare nel futuro con meno ansia
Percheacute dovrebbero essere piugrave informati sulle reali possibilitagrave della persona adulta con disabilitagrave nei campi lavorativo sociale abitativo del tempo libero
Scuola e PDV
14
Facile
Percheacute sanno analizzare una competenza richiesta da un particolare contesto di vita scomponendola in una serie di abilitagrave specifiche
Percheacute sanno costruire percorsi graduali di apprendimento di queste abilitagrave
Percheacute sanno realizzare modalitagrave di insegnamento ndash apprendimento orientate ai contesti reali e vissute direttamente nella quotidianitagrave
Scuola e PDV
15
Difficile
Percheacute mentalmente imprigionati nel dover fare un programma un programma scolastico che con difficoltagrave e fatica si integra con quello della classe
Percheacute subiscono pressioni verso obiettivi piugrave tradizionalmente scolastici rispetto ad obiettivi piugrave utili nella vita (PEI miopemente scuolacentrico)
Percheacute il lavoro sul PDV ha meno certezze meno punti fermi
Percheacute qualcuno non se la sente di uscire dalla scuola e di affrontare situazioni reali
Scuola e PDV
16
DIVENTA FONDAMENTALE LA COLLABORAZIONE CON LA
FAMIGLIA
Dal PEI al PDV Questione cruciale
allargare il Progetto Educativo Individualizzato
in un Progetto di Vita
Utilizzando tre livelli di azione che sono
complementari e contemporanei
18
1 tecnico didattico formativo Il PDV deve essere visto come un ldquoorientamento di
prospettivardquo interno alle varie attivitagrave continuo e costantemente attivo nella definizione degli obiettivi delle metodologie hellip
Ersquo evidente che uno sguardo lontano lungimirante potragrave diventare molto concreto e applicato nel dettaglio quando lrsquoetagrave lo consentiragrave ma egrave un errore pensare che il PDV egrave implementabile solo con lrsquoadolescenza
Dal PEI al PDV
19
Addirittura nella scuola dellrsquoinfanzia si puograve avere una prospettiva lungimirante
Se si utilizza come fondamento del PEI il modello concettuale dellrsquoICF valutando la situazione dellrsquoalunno con disabilitagrave nel suo complesso e proponendo obiettivi nelle varie dimensioni del modello si sa che questa articolazione varragrave anche per la vita adulta (attivitagrave partecipazione fattori contestuali)
Dal PEI al PDV
1 tecnico didattico formativo
20
Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile
alla vita adulta - 2
Analizzare i contesti di vita
Mettere a fuoco i vari ambienti di vita che andrebbero padroneggiati dal soggetto a un certo livello (trasporti hellip) scomporre le routine decisionali-esecutive che questi livelli
di competenza specifici richiedono utilizzando metodologie di task analysis e mettendole in rapporto alle capacitagrave del soggetto e alla disponibilitagrave di eventuali fattori contestuali
1 tecnico didattico formativo
Dal PEI al PDV
21
Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile
alla vita adulta - 3
Valutare la Qualitagrave della Vita
Esistono molti studi sulla situazione adulta della persona con disabilitagrave che possono darci utili indicazioni rispetto agli obiettivi
che rappresentano competenze ritenute fondamentali per una vita di buona qualitagrave
(competenze legate allrsquoautodeterminazione alla libera scelta al mantenimento di una buona rete di supporto sociale alla gestione consapevole della propria salute alla dimensione
identitaria e autoprogettualehellip)
1 tecnico didattico formativo
Dal PEI al PDV
22
Ripartiamo ancora dellrsquoICF
questo modello antropologico ci ricorda continuamente che la persona e di conseguenza la sua identitagrave egrave il risultato dei vari
rapporti tra molti elementi
Pensare in modo globale sistemico e interconnesso hellip
Dal PEI al PDV
2 psicologico
23
Nel modello ICF troviamo lrsquoidentitagrave e il concetto di seacute allrsquointerno dei fattori contestuali personali
Da quella posizione lrsquoidentitagrave influenza positivamente o negativamente molti altri aspetti della vita e
dellrsquoapprendimento
e ne viene a sua volta influenzata
i successi i fallimenti i limiti del corpo le difficoltagrave di partecipazione gli atteggiamenti hellip
Dal PEI al PDV
2 psicologico
24
Aiuteremo dunque una persona con disabilitagrave a sviluppare una buona identitagrave autonoma se sosterremo i suoi desideri le sue
motivazioni se la aiuteremo a credere nella sua efficacia nellrsquoefficacia delle sue azioni e se la aiuteremo a coltivare una buona autostima come prodotto primario delle sue azioni e
scelte che hanno portato risultati
Dal PEI al PDV
2 psicologico
25
Non egrave possibile lavorare seriamente a un buon Progetto di Vita se non si dedicheragrave una particolare e constante attenzione a
queste dimensioni psicologiche nel contesto di una relazione di aiuto continuamente orientata allo sviluppo di
competenze significative
Dal PEI al PDV
2 psicologico
26
3 relazionale Unrsquoazione collettiva
un approccio rivolto al PDV richiede necessariamente anche un ampliamento di orizzonte rispetto agli attori di questo
processo
scuola famiglia servizi risorse relazionali informali della rete familiare risorse associative ricreative e culturali vicini di
casa negozianti barista vigili urbani hellip
Dal PEI al PDV
27
E piugrave si riesce ad individuarne piugrave il PDV
saragrave ampio e partecipato
1deg AZIONE
Esplorare estendere e rendere piugrave ricca e consapevole la rete di rapporti e opportunitagrave di relazione e di aiuto in
cui egrave inserito il soggetto
Dal PEI al PDV
3 relazionale
28
Una cipolla con un nucleo forte
(il soggetto e la sua famiglia)
e una scorza altrettanto forte
(servizi e scuola)
In mezzo negli strati che dovrebbero essere spontanei informali e quasi si trova poco
Qui si dovrebbe rimpolpare conquistando nuovi territori nuovi attori nuovi luoghi nuove situazioni
Dal PEI al PDV
3 relazionale
29
I ruoli vanno cercati e costruiti con una paziente opera di mediazione sia quelli lavorativi che quelli di gestione del
tempo libero o di altre situazioni comunitarie
2deg AZIONE
Creare i collegamenti le alleanze le sinergie gli accordi le comunicazioni le mediazioni i patti lo sviluppo di
una visione il piugrave possibile comune
Dal PEI al PDV
3 relazionale
30
Costruire un Progetto di vita in Comune
le alleanze produttive sono lrsquoesito di atteggiamenti di empowerment dellrsquoaltro come partner affidabile
un riconoscimento e una valorizzazione delle sue risorse e il miglioramento delle sue capacitagrave di azione
Dal PEI al PDV
3 relazionale
31
Per gli insegnanti e gli educatori guardare un porsquo piugrave in lagrave puograve essere molto piugrave facile o molto piugrave difficile
Facile
Percheacute sono emotivamente meno coinvolti e possono progettare nel futuro con meno ansia
Percheacute dovrebbero essere piugrave informati sulle reali possibilitagrave della persona adulta con disabilitagrave nei campi lavorativo sociale abitativo del tempo libero
Scuola e PDV
14
Facile
Percheacute sanno analizzare una competenza richiesta da un particolare contesto di vita scomponendola in una serie di abilitagrave specifiche
Percheacute sanno costruire percorsi graduali di apprendimento di queste abilitagrave
Percheacute sanno realizzare modalitagrave di insegnamento ndash apprendimento orientate ai contesti reali e vissute direttamente nella quotidianitagrave
Scuola e PDV
15
Difficile
Percheacute mentalmente imprigionati nel dover fare un programma un programma scolastico che con difficoltagrave e fatica si integra con quello della classe
Percheacute subiscono pressioni verso obiettivi piugrave tradizionalmente scolastici rispetto ad obiettivi piugrave utili nella vita (PEI miopemente scuolacentrico)
Percheacute il lavoro sul PDV ha meno certezze meno punti fermi
Percheacute qualcuno non se la sente di uscire dalla scuola e di affrontare situazioni reali
Scuola e PDV
16
DIVENTA FONDAMENTALE LA COLLABORAZIONE CON LA
FAMIGLIA
Dal PEI al PDV Questione cruciale
allargare il Progetto Educativo Individualizzato
in un Progetto di Vita
Utilizzando tre livelli di azione che sono
complementari e contemporanei
18
1 tecnico didattico formativo Il PDV deve essere visto come un ldquoorientamento di
prospettivardquo interno alle varie attivitagrave continuo e costantemente attivo nella definizione degli obiettivi delle metodologie hellip
Ersquo evidente che uno sguardo lontano lungimirante potragrave diventare molto concreto e applicato nel dettaglio quando lrsquoetagrave lo consentiragrave ma egrave un errore pensare che il PDV egrave implementabile solo con lrsquoadolescenza
Dal PEI al PDV
19
Addirittura nella scuola dellrsquoinfanzia si puograve avere una prospettiva lungimirante
Se si utilizza come fondamento del PEI il modello concettuale dellrsquoICF valutando la situazione dellrsquoalunno con disabilitagrave nel suo complesso e proponendo obiettivi nelle varie dimensioni del modello si sa che questa articolazione varragrave anche per la vita adulta (attivitagrave partecipazione fattori contestuali)
Dal PEI al PDV
1 tecnico didattico formativo
20
Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile
alla vita adulta - 2
Analizzare i contesti di vita
Mettere a fuoco i vari ambienti di vita che andrebbero padroneggiati dal soggetto a un certo livello (trasporti hellip) scomporre le routine decisionali-esecutive che questi livelli
di competenza specifici richiedono utilizzando metodologie di task analysis e mettendole in rapporto alle capacitagrave del soggetto e alla disponibilitagrave di eventuali fattori contestuali
1 tecnico didattico formativo
Dal PEI al PDV
21
Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile
alla vita adulta - 3
Valutare la Qualitagrave della Vita
Esistono molti studi sulla situazione adulta della persona con disabilitagrave che possono darci utili indicazioni rispetto agli obiettivi
che rappresentano competenze ritenute fondamentali per una vita di buona qualitagrave
(competenze legate allrsquoautodeterminazione alla libera scelta al mantenimento di una buona rete di supporto sociale alla gestione consapevole della propria salute alla dimensione
identitaria e autoprogettualehellip)
1 tecnico didattico formativo
Dal PEI al PDV
22
Ripartiamo ancora dellrsquoICF
questo modello antropologico ci ricorda continuamente che la persona e di conseguenza la sua identitagrave egrave il risultato dei vari
rapporti tra molti elementi
Pensare in modo globale sistemico e interconnesso hellip
Dal PEI al PDV
2 psicologico
23
Nel modello ICF troviamo lrsquoidentitagrave e il concetto di seacute allrsquointerno dei fattori contestuali personali
Da quella posizione lrsquoidentitagrave influenza positivamente o negativamente molti altri aspetti della vita e
dellrsquoapprendimento
e ne viene a sua volta influenzata
i successi i fallimenti i limiti del corpo le difficoltagrave di partecipazione gli atteggiamenti hellip
Dal PEI al PDV
2 psicologico
24
Aiuteremo dunque una persona con disabilitagrave a sviluppare una buona identitagrave autonoma se sosterremo i suoi desideri le sue
motivazioni se la aiuteremo a credere nella sua efficacia nellrsquoefficacia delle sue azioni e se la aiuteremo a coltivare una buona autostima come prodotto primario delle sue azioni e
scelte che hanno portato risultati
Dal PEI al PDV
2 psicologico
25
Non egrave possibile lavorare seriamente a un buon Progetto di Vita se non si dedicheragrave una particolare e constante attenzione a
queste dimensioni psicologiche nel contesto di una relazione di aiuto continuamente orientata allo sviluppo di
competenze significative
Dal PEI al PDV
2 psicologico
26
3 relazionale Unrsquoazione collettiva
un approccio rivolto al PDV richiede necessariamente anche un ampliamento di orizzonte rispetto agli attori di questo
processo
scuola famiglia servizi risorse relazionali informali della rete familiare risorse associative ricreative e culturali vicini di
casa negozianti barista vigili urbani hellip
Dal PEI al PDV
27
E piugrave si riesce ad individuarne piugrave il PDV
saragrave ampio e partecipato
1deg AZIONE
Esplorare estendere e rendere piugrave ricca e consapevole la rete di rapporti e opportunitagrave di relazione e di aiuto in
cui egrave inserito il soggetto
Dal PEI al PDV
3 relazionale
28
Una cipolla con un nucleo forte
(il soggetto e la sua famiglia)
e una scorza altrettanto forte
(servizi e scuola)
In mezzo negli strati che dovrebbero essere spontanei informali e quasi si trova poco
Qui si dovrebbe rimpolpare conquistando nuovi territori nuovi attori nuovi luoghi nuove situazioni
Dal PEI al PDV
3 relazionale
29
I ruoli vanno cercati e costruiti con una paziente opera di mediazione sia quelli lavorativi che quelli di gestione del
tempo libero o di altre situazioni comunitarie
2deg AZIONE
Creare i collegamenti le alleanze le sinergie gli accordi le comunicazioni le mediazioni i patti lo sviluppo di
una visione il piugrave possibile comune
Dal PEI al PDV
3 relazionale
30
Costruire un Progetto di vita in Comune
le alleanze produttive sono lrsquoesito di atteggiamenti di empowerment dellrsquoaltro come partner affidabile
un riconoscimento e una valorizzazione delle sue risorse e il miglioramento delle sue capacitagrave di azione
Dal PEI al PDV
3 relazionale
31
Facile
Percheacute sanno analizzare una competenza richiesta da un particolare contesto di vita scomponendola in una serie di abilitagrave specifiche
Percheacute sanno costruire percorsi graduali di apprendimento di queste abilitagrave
Percheacute sanno realizzare modalitagrave di insegnamento ndash apprendimento orientate ai contesti reali e vissute direttamente nella quotidianitagrave
Scuola e PDV
15
Difficile
Percheacute mentalmente imprigionati nel dover fare un programma un programma scolastico che con difficoltagrave e fatica si integra con quello della classe
Percheacute subiscono pressioni verso obiettivi piugrave tradizionalmente scolastici rispetto ad obiettivi piugrave utili nella vita (PEI miopemente scuolacentrico)
Percheacute il lavoro sul PDV ha meno certezze meno punti fermi
Percheacute qualcuno non se la sente di uscire dalla scuola e di affrontare situazioni reali
Scuola e PDV
16
DIVENTA FONDAMENTALE LA COLLABORAZIONE CON LA
FAMIGLIA
Dal PEI al PDV Questione cruciale
allargare il Progetto Educativo Individualizzato
in un Progetto di Vita
Utilizzando tre livelli di azione che sono
complementari e contemporanei
18
1 tecnico didattico formativo Il PDV deve essere visto come un ldquoorientamento di
prospettivardquo interno alle varie attivitagrave continuo e costantemente attivo nella definizione degli obiettivi delle metodologie hellip
Ersquo evidente che uno sguardo lontano lungimirante potragrave diventare molto concreto e applicato nel dettaglio quando lrsquoetagrave lo consentiragrave ma egrave un errore pensare che il PDV egrave implementabile solo con lrsquoadolescenza
Dal PEI al PDV
19
Addirittura nella scuola dellrsquoinfanzia si puograve avere una prospettiva lungimirante
Se si utilizza come fondamento del PEI il modello concettuale dellrsquoICF valutando la situazione dellrsquoalunno con disabilitagrave nel suo complesso e proponendo obiettivi nelle varie dimensioni del modello si sa che questa articolazione varragrave anche per la vita adulta (attivitagrave partecipazione fattori contestuali)
Dal PEI al PDV
1 tecnico didattico formativo
20
Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile
alla vita adulta - 2
Analizzare i contesti di vita
Mettere a fuoco i vari ambienti di vita che andrebbero padroneggiati dal soggetto a un certo livello (trasporti hellip) scomporre le routine decisionali-esecutive che questi livelli
di competenza specifici richiedono utilizzando metodologie di task analysis e mettendole in rapporto alle capacitagrave del soggetto e alla disponibilitagrave di eventuali fattori contestuali
1 tecnico didattico formativo
Dal PEI al PDV
21
Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile
alla vita adulta - 3
Valutare la Qualitagrave della Vita
Esistono molti studi sulla situazione adulta della persona con disabilitagrave che possono darci utili indicazioni rispetto agli obiettivi
che rappresentano competenze ritenute fondamentali per una vita di buona qualitagrave
(competenze legate allrsquoautodeterminazione alla libera scelta al mantenimento di una buona rete di supporto sociale alla gestione consapevole della propria salute alla dimensione
identitaria e autoprogettualehellip)
1 tecnico didattico formativo
Dal PEI al PDV
22
Ripartiamo ancora dellrsquoICF
questo modello antropologico ci ricorda continuamente che la persona e di conseguenza la sua identitagrave egrave il risultato dei vari
rapporti tra molti elementi
Pensare in modo globale sistemico e interconnesso hellip
Dal PEI al PDV
2 psicologico
23
Nel modello ICF troviamo lrsquoidentitagrave e il concetto di seacute allrsquointerno dei fattori contestuali personali
Da quella posizione lrsquoidentitagrave influenza positivamente o negativamente molti altri aspetti della vita e
dellrsquoapprendimento
e ne viene a sua volta influenzata
i successi i fallimenti i limiti del corpo le difficoltagrave di partecipazione gli atteggiamenti hellip
Dal PEI al PDV
2 psicologico
24
Aiuteremo dunque una persona con disabilitagrave a sviluppare una buona identitagrave autonoma se sosterremo i suoi desideri le sue
motivazioni se la aiuteremo a credere nella sua efficacia nellrsquoefficacia delle sue azioni e se la aiuteremo a coltivare una buona autostima come prodotto primario delle sue azioni e
scelte che hanno portato risultati
Dal PEI al PDV
2 psicologico
25
Non egrave possibile lavorare seriamente a un buon Progetto di Vita se non si dedicheragrave una particolare e constante attenzione a
queste dimensioni psicologiche nel contesto di una relazione di aiuto continuamente orientata allo sviluppo di
competenze significative
Dal PEI al PDV
2 psicologico
26
3 relazionale Unrsquoazione collettiva
un approccio rivolto al PDV richiede necessariamente anche un ampliamento di orizzonte rispetto agli attori di questo
processo
scuola famiglia servizi risorse relazionali informali della rete familiare risorse associative ricreative e culturali vicini di
casa negozianti barista vigili urbani hellip
Dal PEI al PDV
27
E piugrave si riesce ad individuarne piugrave il PDV
saragrave ampio e partecipato
1deg AZIONE
Esplorare estendere e rendere piugrave ricca e consapevole la rete di rapporti e opportunitagrave di relazione e di aiuto in
cui egrave inserito il soggetto
Dal PEI al PDV
3 relazionale
28
Una cipolla con un nucleo forte
(il soggetto e la sua famiglia)
e una scorza altrettanto forte
(servizi e scuola)
In mezzo negli strati che dovrebbero essere spontanei informali e quasi si trova poco
Qui si dovrebbe rimpolpare conquistando nuovi territori nuovi attori nuovi luoghi nuove situazioni
Dal PEI al PDV
3 relazionale
29
I ruoli vanno cercati e costruiti con una paziente opera di mediazione sia quelli lavorativi che quelli di gestione del
tempo libero o di altre situazioni comunitarie
2deg AZIONE
Creare i collegamenti le alleanze le sinergie gli accordi le comunicazioni le mediazioni i patti lo sviluppo di
una visione il piugrave possibile comune
Dal PEI al PDV
3 relazionale
30
Costruire un Progetto di vita in Comune
le alleanze produttive sono lrsquoesito di atteggiamenti di empowerment dellrsquoaltro come partner affidabile
un riconoscimento e una valorizzazione delle sue risorse e il miglioramento delle sue capacitagrave di azione
Dal PEI al PDV
3 relazionale
31
Difficile
Percheacute mentalmente imprigionati nel dover fare un programma un programma scolastico che con difficoltagrave e fatica si integra con quello della classe
Percheacute subiscono pressioni verso obiettivi piugrave tradizionalmente scolastici rispetto ad obiettivi piugrave utili nella vita (PEI miopemente scuolacentrico)
Percheacute il lavoro sul PDV ha meno certezze meno punti fermi
Percheacute qualcuno non se la sente di uscire dalla scuola e di affrontare situazioni reali
Scuola e PDV
16
DIVENTA FONDAMENTALE LA COLLABORAZIONE CON LA
FAMIGLIA
Dal PEI al PDV Questione cruciale
allargare il Progetto Educativo Individualizzato
in un Progetto di Vita
Utilizzando tre livelli di azione che sono
complementari e contemporanei
18
1 tecnico didattico formativo Il PDV deve essere visto come un ldquoorientamento di
prospettivardquo interno alle varie attivitagrave continuo e costantemente attivo nella definizione degli obiettivi delle metodologie hellip
Ersquo evidente che uno sguardo lontano lungimirante potragrave diventare molto concreto e applicato nel dettaglio quando lrsquoetagrave lo consentiragrave ma egrave un errore pensare che il PDV egrave implementabile solo con lrsquoadolescenza
Dal PEI al PDV
19
Addirittura nella scuola dellrsquoinfanzia si puograve avere una prospettiva lungimirante
Se si utilizza come fondamento del PEI il modello concettuale dellrsquoICF valutando la situazione dellrsquoalunno con disabilitagrave nel suo complesso e proponendo obiettivi nelle varie dimensioni del modello si sa che questa articolazione varragrave anche per la vita adulta (attivitagrave partecipazione fattori contestuali)
Dal PEI al PDV
1 tecnico didattico formativo
20
Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile
alla vita adulta - 2
Analizzare i contesti di vita
Mettere a fuoco i vari ambienti di vita che andrebbero padroneggiati dal soggetto a un certo livello (trasporti hellip) scomporre le routine decisionali-esecutive che questi livelli
di competenza specifici richiedono utilizzando metodologie di task analysis e mettendole in rapporto alle capacitagrave del soggetto e alla disponibilitagrave di eventuali fattori contestuali
1 tecnico didattico formativo
Dal PEI al PDV
21
Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile
alla vita adulta - 3
Valutare la Qualitagrave della Vita
Esistono molti studi sulla situazione adulta della persona con disabilitagrave che possono darci utili indicazioni rispetto agli obiettivi
che rappresentano competenze ritenute fondamentali per una vita di buona qualitagrave
(competenze legate allrsquoautodeterminazione alla libera scelta al mantenimento di una buona rete di supporto sociale alla gestione consapevole della propria salute alla dimensione
identitaria e autoprogettualehellip)
1 tecnico didattico formativo
Dal PEI al PDV
22
Ripartiamo ancora dellrsquoICF
questo modello antropologico ci ricorda continuamente che la persona e di conseguenza la sua identitagrave egrave il risultato dei vari
rapporti tra molti elementi
Pensare in modo globale sistemico e interconnesso hellip
Dal PEI al PDV
2 psicologico
23
Nel modello ICF troviamo lrsquoidentitagrave e il concetto di seacute allrsquointerno dei fattori contestuali personali
Da quella posizione lrsquoidentitagrave influenza positivamente o negativamente molti altri aspetti della vita e
dellrsquoapprendimento
e ne viene a sua volta influenzata
i successi i fallimenti i limiti del corpo le difficoltagrave di partecipazione gli atteggiamenti hellip
Dal PEI al PDV
2 psicologico
24
Aiuteremo dunque una persona con disabilitagrave a sviluppare una buona identitagrave autonoma se sosterremo i suoi desideri le sue
motivazioni se la aiuteremo a credere nella sua efficacia nellrsquoefficacia delle sue azioni e se la aiuteremo a coltivare una buona autostima come prodotto primario delle sue azioni e
scelte che hanno portato risultati
Dal PEI al PDV
2 psicologico
25
Non egrave possibile lavorare seriamente a un buon Progetto di Vita se non si dedicheragrave una particolare e constante attenzione a
queste dimensioni psicologiche nel contesto di una relazione di aiuto continuamente orientata allo sviluppo di
competenze significative
Dal PEI al PDV
2 psicologico
26
3 relazionale Unrsquoazione collettiva
un approccio rivolto al PDV richiede necessariamente anche un ampliamento di orizzonte rispetto agli attori di questo
processo
scuola famiglia servizi risorse relazionali informali della rete familiare risorse associative ricreative e culturali vicini di
casa negozianti barista vigili urbani hellip
Dal PEI al PDV
27
E piugrave si riesce ad individuarne piugrave il PDV
saragrave ampio e partecipato
1deg AZIONE
Esplorare estendere e rendere piugrave ricca e consapevole la rete di rapporti e opportunitagrave di relazione e di aiuto in
cui egrave inserito il soggetto
Dal PEI al PDV
3 relazionale
28
Una cipolla con un nucleo forte
(il soggetto e la sua famiglia)
e una scorza altrettanto forte
(servizi e scuola)
In mezzo negli strati che dovrebbero essere spontanei informali e quasi si trova poco
Qui si dovrebbe rimpolpare conquistando nuovi territori nuovi attori nuovi luoghi nuove situazioni
Dal PEI al PDV
3 relazionale
29
I ruoli vanno cercati e costruiti con una paziente opera di mediazione sia quelli lavorativi che quelli di gestione del
tempo libero o di altre situazioni comunitarie
2deg AZIONE
Creare i collegamenti le alleanze le sinergie gli accordi le comunicazioni le mediazioni i patti lo sviluppo di
una visione il piugrave possibile comune
Dal PEI al PDV
3 relazionale
30
Costruire un Progetto di vita in Comune
le alleanze produttive sono lrsquoesito di atteggiamenti di empowerment dellrsquoaltro come partner affidabile
un riconoscimento e una valorizzazione delle sue risorse e il miglioramento delle sue capacitagrave di azione
Dal PEI al PDV
3 relazionale
31
DIVENTA FONDAMENTALE LA COLLABORAZIONE CON LA
FAMIGLIA
Dal PEI al PDV Questione cruciale
allargare il Progetto Educativo Individualizzato
in un Progetto di Vita
Utilizzando tre livelli di azione che sono
complementari e contemporanei
18
1 tecnico didattico formativo Il PDV deve essere visto come un ldquoorientamento di
prospettivardquo interno alle varie attivitagrave continuo e costantemente attivo nella definizione degli obiettivi delle metodologie hellip
Ersquo evidente che uno sguardo lontano lungimirante potragrave diventare molto concreto e applicato nel dettaglio quando lrsquoetagrave lo consentiragrave ma egrave un errore pensare che il PDV egrave implementabile solo con lrsquoadolescenza
Dal PEI al PDV
19
Addirittura nella scuola dellrsquoinfanzia si puograve avere una prospettiva lungimirante
Se si utilizza come fondamento del PEI il modello concettuale dellrsquoICF valutando la situazione dellrsquoalunno con disabilitagrave nel suo complesso e proponendo obiettivi nelle varie dimensioni del modello si sa che questa articolazione varragrave anche per la vita adulta (attivitagrave partecipazione fattori contestuali)
Dal PEI al PDV
1 tecnico didattico formativo
20
Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile
alla vita adulta - 2
Analizzare i contesti di vita
Mettere a fuoco i vari ambienti di vita che andrebbero padroneggiati dal soggetto a un certo livello (trasporti hellip) scomporre le routine decisionali-esecutive che questi livelli
di competenza specifici richiedono utilizzando metodologie di task analysis e mettendole in rapporto alle capacitagrave del soggetto e alla disponibilitagrave di eventuali fattori contestuali
1 tecnico didattico formativo
Dal PEI al PDV
21
Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile
alla vita adulta - 3
Valutare la Qualitagrave della Vita
Esistono molti studi sulla situazione adulta della persona con disabilitagrave che possono darci utili indicazioni rispetto agli obiettivi
che rappresentano competenze ritenute fondamentali per una vita di buona qualitagrave
(competenze legate allrsquoautodeterminazione alla libera scelta al mantenimento di una buona rete di supporto sociale alla gestione consapevole della propria salute alla dimensione
identitaria e autoprogettualehellip)
1 tecnico didattico formativo
Dal PEI al PDV
22
Ripartiamo ancora dellrsquoICF
questo modello antropologico ci ricorda continuamente che la persona e di conseguenza la sua identitagrave egrave il risultato dei vari
rapporti tra molti elementi
Pensare in modo globale sistemico e interconnesso hellip
Dal PEI al PDV
2 psicologico
23
Nel modello ICF troviamo lrsquoidentitagrave e il concetto di seacute allrsquointerno dei fattori contestuali personali
Da quella posizione lrsquoidentitagrave influenza positivamente o negativamente molti altri aspetti della vita e
dellrsquoapprendimento
e ne viene a sua volta influenzata
i successi i fallimenti i limiti del corpo le difficoltagrave di partecipazione gli atteggiamenti hellip
Dal PEI al PDV
2 psicologico
24
Aiuteremo dunque una persona con disabilitagrave a sviluppare una buona identitagrave autonoma se sosterremo i suoi desideri le sue
motivazioni se la aiuteremo a credere nella sua efficacia nellrsquoefficacia delle sue azioni e se la aiuteremo a coltivare una buona autostima come prodotto primario delle sue azioni e
scelte che hanno portato risultati
Dal PEI al PDV
2 psicologico
25
Non egrave possibile lavorare seriamente a un buon Progetto di Vita se non si dedicheragrave una particolare e constante attenzione a
queste dimensioni psicologiche nel contesto di una relazione di aiuto continuamente orientata allo sviluppo di
competenze significative
Dal PEI al PDV
2 psicologico
26
3 relazionale Unrsquoazione collettiva
un approccio rivolto al PDV richiede necessariamente anche un ampliamento di orizzonte rispetto agli attori di questo
processo
scuola famiglia servizi risorse relazionali informali della rete familiare risorse associative ricreative e culturali vicini di
casa negozianti barista vigili urbani hellip
Dal PEI al PDV
27
E piugrave si riesce ad individuarne piugrave il PDV
saragrave ampio e partecipato
1deg AZIONE
Esplorare estendere e rendere piugrave ricca e consapevole la rete di rapporti e opportunitagrave di relazione e di aiuto in
cui egrave inserito il soggetto
Dal PEI al PDV
3 relazionale
28
Una cipolla con un nucleo forte
(il soggetto e la sua famiglia)
e una scorza altrettanto forte
(servizi e scuola)
In mezzo negli strati che dovrebbero essere spontanei informali e quasi si trova poco
Qui si dovrebbe rimpolpare conquistando nuovi territori nuovi attori nuovi luoghi nuove situazioni
Dal PEI al PDV
3 relazionale
29
I ruoli vanno cercati e costruiti con una paziente opera di mediazione sia quelli lavorativi che quelli di gestione del
tempo libero o di altre situazioni comunitarie
2deg AZIONE
Creare i collegamenti le alleanze le sinergie gli accordi le comunicazioni le mediazioni i patti lo sviluppo di
una visione il piugrave possibile comune
Dal PEI al PDV
3 relazionale
30
Costruire un Progetto di vita in Comune
le alleanze produttive sono lrsquoesito di atteggiamenti di empowerment dellrsquoaltro come partner affidabile
un riconoscimento e una valorizzazione delle sue risorse e il miglioramento delle sue capacitagrave di azione
Dal PEI al PDV
3 relazionale
31
Dal PEI al PDV Questione cruciale
allargare il Progetto Educativo Individualizzato
in un Progetto di Vita
Utilizzando tre livelli di azione che sono
complementari e contemporanei
18
1 tecnico didattico formativo Il PDV deve essere visto come un ldquoorientamento di
prospettivardquo interno alle varie attivitagrave continuo e costantemente attivo nella definizione degli obiettivi delle metodologie hellip
Ersquo evidente che uno sguardo lontano lungimirante potragrave diventare molto concreto e applicato nel dettaglio quando lrsquoetagrave lo consentiragrave ma egrave un errore pensare che il PDV egrave implementabile solo con lrsquoadolescenza
Dal PEI al PDV
19
Addirittura nella scuola dellrsquoinfanzia si puograve avere una prospettiva lungimirante
Se si utilizza come fondamento del PEI il modello concettuale dellrsquoICF valutando la situazione dellrsquoalunno con disabilitagrave nel suo complesso e proponendo obiettivi nelle varie dimensioni del modello si sa che questa articolazione varragrave anche per la vita adulta (attivitagrave partecipazione fattori contestuali)
Dal PEI al PDV
1 tecnico didattico formativo
20
Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile
alla vita adulta - 2
Analizzare i contesti di vita
Mettere a fuoco i vari ambienti di vita che andrebbero padroneggiati dal soggetto a un certo livello (trasporti hellip) scomporre le routine decisionali-esecutive che questi livelli
di competenza specifici richiedono utilizzando metodologie di task analysis e mettendole in rapporto alle capacitagrave del soggetto e alla disponibilitagrave di eventuali fattori contestuali
1 tecnico didattico formativo
Dal PEI al PDV
21
Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile
alla vita adulta - 3
Valutare la Qualitagrave della Vita
Esistono molti studi sulla situazione adulta della persona con disabilitagrave che possono darci utili indicazioni rispetto agli obiettivi
che rappresentano competenze ritenute fondamentali per una vita di buona qualitagrave
(competenze legate allrsquoautodeterminazione alla libera scelta al mantenimento di una buona rete di supporto sociale alla gestione consapevole della propria salute alla dimensione
identitaria e autoprogettualehellip)
1 tecnico didattico formativo
Dal PEI al PDV
22
Ripartiamo ancora dellrsquoICF
questo modello antropologico ci ricorda continuamente che la persona e di conseguenza la sua identitagrave egrave il risultato dei vari
rapporti tra molti elementi
Pensare in modo globale sistemico e interconnesso hellip
Dal PEI al PDV
2 psicologico
23
Nel modello ICF troviamo lrsquoidentitagrave e il concetto di seacute allrsquointerno dei fattori contestuali personali
Da quella posizione lrsquoidentitagrave influenza positivamente o negativamente molti altri aspetti della vita e
dellrsquoapprendimento
e ne viene a sua volta influenzata
i successi i fallimenti i limiti del corpo le difficoltagrave di partecipazione gli atteggiamenti hellip
Dal PEI al PDV
2 psicologico
24
Aiuteremo dunque una persona con disabilitagrave a sviluppare una buona identitagrave autonoma se sosterremo i suoi desideri le sue
motivazioni se la aiuteremo a credere nella sua efficacia nellrsquoefficacia delle sue azioni e se la aiuteremo a coltivare una buona autostima come prodotto primario delle sue azioni e
scelte che hanno portato risultati
Dal PEI al PDV
2 psicologico
25
Non egrave possibile lavorare seriamente a un buon Progetto di Vita se non si dedicheragrave una particolare e constante attenzione a
queste dimensioni psicologiche nel contesto di una relazione di aiuto continuamente orientata allo sviluppo di
competenze significative
Dal PEI al PDV
2 psicologico
26
3 relazionale Unrsquoazione collettiva
un approccio rivolto al PDV richiede necessariamente anche un ampliamento di orizzonte rispetto agli attori di questo
processo
scuola famiglia servizi risorse relazionali informali della rete familiare risorse associative ricreative e culturali vicini di
casa negozianti barista vigili urbani hellip
Dal PEI al PDV
27
E piugrave si riesce ad individuarne piugrave il PDV
saragrave ampio e partecipato
1deg AZIONE
Esplorare estendere e rendere piugrave ricca e consapevole la rete di rapporti e opportunitagrave di relazione e di aiuto in
cui egrave inserito il soggetto
Dal PEI al PDV
3 relazionale
28
Una cipolla con un nucleo forte
(il soggetto e la sua famiglia)
e una scorza altrettanto forte
(servizi e scuola)
In mezzo negli strati che dovrebbero essere spontanei informali e quasi si trova poco
Qui si dovrebbe rimpolpare conquistando nuovi territori nuovi attori nuovi luoghi nuove situazioni
Dal PEI al PDV
3 relazionale
29
I ruoli vanno cercati e costruiti con una paziente opera di mediazione sia quelli lavorativi che quelli di gestione del
tempo libero o di altre situazioni comunitarie
2deg AZIONE
Creare i collegamenti le alleanze le sinergie gli accordi le comunicazioni le mediazioni i patti lo sviluppo di
una visione il piugrave possibile comune
Dal PEI al PDV
3 relazionale
30
Costruire un Progetto di vita in Comune
le alleanze produttive sono lrsquoesito di atteggiamenti di empowerment dellrsquoaltro come partner affidabile
un riconoscimento e una valorizzazione delle sue risorse e il miglioramento delle sue capacitagrave di azione
Dal PEI al PDV
3 relazionale
31
1 tecnico didattico formativo Il PDV deve essere visto come un ldquoorientamento di
prospettivardquo interno alle varie attivitagrave continuo e costantemente attivo nella definizione degli obiettivi delle metodologie hellip
Ersquo evidente che uno sguardo lontano lungimirante potragrave diventare molto concreto e applicato nel dettaglio quando lrsquoetagrave lo consentiragrave ma egrave un errore pensare che il PDV egrave implementabile solo con lrsquoadolescenza
Dal PEI al PDV
19
Addirittura nella scuola dellrsquoinfanzia si puograve avere una prospettiva lungimirante
Se si utilizza come fondamento del PEI il modello concettuale dellrsquoICF valutando la situazione dellrsquoalunno con disabilitagrave nel suo complesso e proponendo obiettivi nelle varie dimensioni del modello si sa che questa articolazione varragrave anche per la vita adulta (attivitagrave partecipazione fattori contestuali)
Dal PEI al PDV
1 tecnico didattico formativo
20
Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile
alla vita adulta - 2
Analizzare i contesti di vita
Mettere a fuoco i vari ambienti di vita che andrebbero padroneggiati dal soggetto a un certo livello (trasporti hellip) scomporre le routine decisionali-esecutive che questi livelli
di competenza specifici richiedono utilizzando metodologie di task analysis e mettendole in rapporto alle capacitagrave del soggetto e alla disponibilitagrave di eventuali fattori contestuali
1 tecnico didattico formativo
Dal PEI al PDV
21
Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile
alla vita adulta - 3
Valutare la Qualitagrave della Vita
Esistono molti studi sulla situazione adulta della persona con disabilitagrave che possono darci utili indicazioni rispetto agli obiettivi
che rappresentano competenze ritenute fondamentali per una vita di buona qualitagrave
(competenze legate allrsquoautodeterminazione alla libera scelta al mantenimento di una buona rete di supporto sociale alla gestione consapevole della propria salute alla dimensione
identitaria e autoprogettualehellip)
1 tecnico didattico formativo
Dal PEI al PDV
22
Ripartiamo ancora dellrsquoICF
questo modello antropologico ci ricorda continuamente che la persona e di conseguenza la sua identitagrave egrave il risultato dei vari
rapporti tra molti elementi
Pensare in modo globale sistemico e interconnesso hellip
Dal PEI al PDV
2 psicologico
23
Nel modello ICF troviamo lrsquoidentitagrave e il concetto di seacute allrsquointerno dei fattori contestuali personali
Da quella posizione lrsquoidentitagrave influenza positivamente o negativamente molti altri aspetti della vita e
dellrsquoapprendimento
e ne viene a sua volta influenzata
i successi i fallimenti i limiti del corpo le difficoltagrave di partecipazione gli atteggiamenti hellip
Dal PEI al PDV
2 psicologico
24
Aiuteremo dunque una persona con disabilitagrave a sviluppare una buona identitagrave autonoma se sosterremo i suoi desideri le sue
motivazioni se la aiuteremo a credere nella sua efficacia nellrsquoefficacia delle sue azioni e se la aiuteremo a coltivare una buona autostima come prodotto primario delle sue azioni e
scelte che hanno portato risultati
Dal PEI al PDV
2 psicologico
25
Non egrave possibile lavorare seriamente a un buon Progetto di Vita se non si dedicheragrave una particolare e constante attenzione a
queste dimensioni psicologiche nel contesto di una relazione di aiuto continuamente orientata allo sviluppo di
competenze significative
Dal PEI al PDV
2 psicologico
26
3 relazionale Unrsquoazione collettiva
un approccio rivolto al PDV richiede necessariamente anche un ampliamento di orizzonte rispetto agli attori di questo
processo
scuola famiglia servizi risorse relazionali informali della rete familiare risorse associative ricreative e culturali vicini di
casa negozianti barista vigili urbani hellip
Dal PEI al PDV
27
E piugrave si riesce ad individuarne piugrave il PDV
saragrave ampio e partecipato
1deg AZIONE
Esplorare estendere e rendere piugrave ricca e consapevole la rete di rapporti e opportunitagrave di relazione e di aiuto in
cui egrave inserito il soggetto
Dal PEI al PDV
3 relazionale
28
Una cipolla con un nucleo forte
(il soggetto e la sua famiglia)
e una scorza altrettanto forte
(servizi e scuola)
In mezzo negli strati che dovrebbero essere spontanei informali e quasi si trova poco
Qui si dovrebbe rimpolpare conquistando nuovi territori nuovi attori nuovi luoghi nuove situazioni
Dal PEI al PDV
3 relazionale
29
I ruoli vanno cercati e costruiti con una paziente opera di mediazione sia quelli lavorativi che quelli di gestione del
tempo libero o di altre situazioni comunitarie
2deg AZIONE
Creare i collegamenti le alleanze le sinergie gli accordi le comunicazioni le mediazioni i patti lo sviluppo di
una visione il piugrave possibile comune
Dal PEI al PDV
3 relazionale
30
Costruire un Progetto di vita in Comune
le alleanze produttive sono lrsquoesito di atteggiamenti di empowerment dellrsquoaltro come partner affidabile
un riconoscimento e una valorizzazione delle sue risorse e il miglioramento delle sue capacitagrave di azione
Dal PEI al PDV
3 relazionale
31
Addirittura nella scuola dellrsquoinfanzia si puograve avere una prospettiva lungimirante
Se si utilizza come fondamento del PEI il modello concettuale dellrsquoICF valutando la situazione dellrsquoalunno con disabilitagrave nel suo complesso e proponendo obiettivi nelle varie dimensioni del modello si sa che questa articolazione varragrave anche per la vita adulta (attivitagrave partecipazione fattori contestuali)
Dal PEI al PDV
1 tecnico didattico formativo
20
Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile
alla vita adulta - 2
Analizzare i contesti di vita
Mettere a fuoco i vari ambienti di vita che andrebbero padroneggiati dal soggetto a un certo livello (trasporti hellip) scomporre le routine decisionali-esecutive che questi livelli
di competenza specifici richiedono utilizzando metodologie di task analysis e mettendole in rapporto alle capacitagrave del soggetto e alla disponibilitagrave di eventuali fattori contestuali
1 tecnico didattico formativo
Dal PEI al PDV
21
Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile
alla vita adulta - 3
Valutare la Qualitagrave della Vita
Esistono molti studi sulla situazione adulta della persona con disabilitagrave che possono darci utili indicazioni rispetto agli obiettivi
che rappresentano competenze ritenute fondamentali per una vita di buona qualitagrave
(competenze legate allrsquoautodeterminazione alla libera scelta al mantenimento di una buona rete di supporto sociale alla gestione consapevole della propria salute alla dimensione
identitaria e autoprogettualehellip)
1 tecnico didattico formativo
Dal PEI al PDV
22
Ripartiamo ancora dellrsquoICF
questo modello antropologico ci ricorda continuamente che la persona e di conseguenza la sua identitagrave egrave il risultato dei vari
rapporti tra molti elementi
Pensare in modo globale sistemico e interconnesso hellip
Dal PEI al PDV
2 psicologico
23
Nel modello ICF troviamo lrsquoidentitagrave e il concetto di seacute allrsquointerno dei fattori contestuali personali
Da quella posizione lrsquoidentitagrave influenza positivamente o negativamente molti altri aspetti della vita e
dellrsquoapprendimento
e ne viene a sua volta influenzata
i successi i fallimenti i limiti del corpo le difficoltagrave di partecipazione gli atteggiamenti hellip
Dal PEI al PDV
2 psicologico
24
Aiuteremo dunque una persona con disabilitagrave a sviluppare una buona identitagrave autonoma se sosterremo i suoi desideri le sue
motivazioni se la aiuteremo a credere nella sua efficacia nellrsquoefficacia delle sue azioni e se la aiuteremo a coltivare una buona autostima come prodotto primario delle sue azioni e
scelte che hanno portato risultati
Dal PEI al PDV
2 psicologico
25
Non egrave possibile lavorare seriamente a un buon Progetto di Vita se non si dedicheragrave una particolare e constante attenzione a
queste dimensioni psicologiche nel contesto di una relazione di aiuto continuamente orientata allo sviluppo di
competenze significative
Dal PEI al PDV
2 psicologico
26
3 relazionale Unrsquoazione collettiva
un approccio rivolto al PDV richiede necessariamente anche un ampliamento di orizzonte rispetto agli attori di questo
processo
scuola famiglia servizi risorse relazionali informali della rete familiare risorse associative ricreative e culturali vicini di
casa negozianti barista vigili urbani hellip
Dal PEI al PDV
27
E piugrave si riesce ad individuarne piugrave il PDV
saragrave ampio e partecipato
1deg AZIONE
Esplorare estendere e rendere piugrave ricca e consapevole la rete di rapporti e opportunitagrave di relazione e di aiuto in
cui egrave inserito il soggetto
Dal PEI al PDV
3 relazionale
28
Una cipolla con un nucleo forte
(il soggetto e la sua famiglia)
e una scorza altrettanto forte
(servizi e scuola)
In mezzo negli strati che dovrebbero essere spontanei informali e quasi si trova poco
Qui si dovrebbe rimpolpare conquistando nuovi territori nuovi attori nuovi luoghi nuove situazioni
Dal PEI al PDV
3 relazionale
29
I ruoli vanno cercati e costruiti con una paziente opera di mediazione sia quelli lavorativi che quelli di gestione del
tempo libero o di altre situazioni comunitarie
2deg AZIONE
Creare i collegamenti le alleanze le sinergie gli accordi le comunicazioni le mediazioni i patti lo sviluppo di
una visione il piugrave possibile comune
Dal PEI al PDV
3 relazionale
30
Costruire un Progetto di vita in Comune
le alleanze produttive sono lrsquoesito di atteggiamenti di empowerment dellrsquoaltro come partner affidabile
un riconoscimento e una valorizzazione delle sue risorse e il miglioramento delle sue capacitagrave di azione
Dal PEI al PDV
3 relazionale
31
Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile
alla vita adulta - 2
Analizzare i contesti di vita
Mettere a fuoco i vari ambienti di vita che andrebbero padroneggiati dal soggetto a un certo livello (trasporti hellip) scomporre le routine decisionali-esecutive che questi livelli
di competenza specifici richiedono utilizzando metodologie di task analysis e mettendole in rapporto alle capacitagrave del soggetto e alla disponibilitagrave di eventuali fattori contestuali
1 tecnico didattico formativo
Dal PEI al PDV
21
Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile
alla vita adulta - 3
Valutare la Qualitagrave della Vita
Esistono molti studi sulla situazione adulta della persona con disabilitagrave che possono darci utili indicazioni rispetto agli obiettivi
che rappresentano competenze ritenute fondamentali per una vita di buona qualitagrave
(competenze legate allrsquoautodeterminazione alla libera scelta al mantenimento di una buona rete di supporto sociale alla gestione consapevole della propria salute alla dimensione
identitaria e autoprogettualehellip)
1 tecnico didattico formativo
Dal PEI al PDV
22
Ripartiamo ancora dellrsquoICF
questo modello antropologico ci ricorda continuamente che la persona e di conseguenza la sua identitagrave egrave il risultato dei vari
rapporti tra molti elementi
Pensare in modo globale sistemico e interconnesso hellip
Dal PEI al PDV
2 psicologico
23
Nel modello ICF troviamo lrsquoidentitagrave e il concetto di seacute allrsquointerno dei fattori contestuali personali
Da quella posizione lrsquoidentitagrave influenza positivamente o negativamente molti altri aspetti della vita e
dellrsquoapprendimento
e ne viene a sua volta influenzata
i successi i fallimenti i limiti del corpo le difficoltagrave di partecipazione gli atteggiamenti hellip
Dal PEI al PDV
2 psicologico
24
Aiuteremo dunque una persona con disabilitagrave a sviluppare una buona identitagrave autonoma se sosterremo i suoi desideri le sue
motivazioni se la aiuteremo a credere nella sua efficacia nellrsquoefficacia delle sue azioni e se la aiuteremo a coltivare una buona autostima come prodotto primario delle sue azioni e
scelte che hanno portato risultati
Dal PEI al PDV
2 psicologico
25
Non egrave possibile lavorare seriamente a un buon Progetto di Vita se non si dedicheragrave una particolare e constante attenzione a
queste dimensioni psicologiche nel contesto di una relazione di aiuto continuamente orientata allo sviluppo di
competenze significative
Dal PEI al PDV
2 psicologico
26
3 relazionale Unrsquoazione collettiva
un approccio rivolto al PDV richiede necessariamente anche un ampliamento di orizzonte rispetto agli attori di questo
processo
scuola famiglia servizi risorse relazionali informali della rete familiare risorse associative ricreative e culturali vicini di
casa negozianti barista vigili urbani hellip
Dal PEI al PDV
27
E piugrave si riesce ad individuarne piugrave il PDV
saragrave ampio e partecipato
1deg AZIONE
Esplorare estendere e rendere piugrave ricca e consapevole la rete di rapporti e opportunitagrave di relazione e di aiuto in
cui egrave inserito il soggetto
Dal PEI al PDV
3 relazionale
28
Una cipolla con un nucleo forte
(il soggetto e la sua famiglia)
e una scorza altrettanto forte
(servizi e scuola)
In mezzo negli strati che dovrebbero essere spontanei informali e quasi si trova poco
Qui si dovrebbe rimpolpare conquistando nuovi territori nuovi attori nuovi luoghi nuove situazioni
Dal PEI al PDV
3 relazionale
29
I ruoli vanno cercati e costruiti con una paziente opera di mediazione sia quelli lavorativi che quelli di gestione del
tempo libero o di altre situazioni comunitarie
2deg AZIONE
Creare i collegamenti le alleanze le sinergie gli accordi le comunicazioni le mediazioni i patti lo sviluppo di
una visione il piugrave possibile comune
Dal PEI al PDV
3 relazionale
30
Costruire un Progetto di vita in Comune
le alleanze produttive sono lrsquoesito di atteggiamenti di empowerment dellrsquoaltro come partner affidabile
un riconoscimento e una valorizzazione delle sue risorse e il miglioramento delle sue capacitagrave di azione
Dal PEI al PDV
3 relazionale
31
Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile
alla vita adulta - 3
Valutare la Qualitagrave della Vita
Esistono molti studi sulla situazione adulta della persona con disabilitagrave che possono darci utili indicazioni rispetto agli obiettivi
che rappresentano competenze ritenute fondamentali per una vita di buona qualitagrave
(competenze legate allrsquoautodeterminazione alla libera scelta al mantenimento di una buona rete di supporto sociale alla gestione consapevole della propria salute alla dimensione
identitaria e autoprogettualehellip)
1 tecnico didattico formativo
Dal PEI al PDV
22
Ripartiamo ancora dellrsquoICF
questo modello antropologico ci ricorda continuamente che la persona e di conseguenza la sua identitagrave egrave il risultato dei vari
rapporti tra molti elementi
Pensare in modo globale sistemico e interconnesso hellip
Dal PEI al PDV
2 psicologico
23
Nel modello ICF troviamo lrsquoidentitagrave e il concetto di seacute allrsquointerno dei fattori contestuali personali
Da quella posizione lrsquoidentitagrave influenza positivamente o negativamente molti altri aspetti della vita e
dellrsquoapprendimento
e ne viene a sua volta influenzata
i successi i fallimenti i limiti del corpo le difficoltagrave di partecipazione gli atteggiamenti hellip
Dal PEI al PDV
2 psicologico
24
Aiuteremo dunque una persona con disabilitagrave a sviluppare una buona identitagrave autonoma se sosterremo i suoi desideri le sue
motivazioni se la aiuteremo a credere nella sua efficacia nellrsquoefficacia delle sue azioni e se la aiuteremo a coltivare una buona autostima come prodotto primario delle sue azioni e
scelte che hanno portato risultati
Dal PEI al PDV
2 psicologico
25
Non egrave possibile lavorare seriamente a un buon Progetto di Vita se non si dedicheragrave una particolare e constante attenzione a
queste dimensioni psicologiche nel contesto di una relazione di aiuto continuamente orientata allo sviluppo di
competenze significative
Dal PEI al PDV
2 psicologico
26
3 relazionale Unrsquoazione collettiva
un approccio rivolto al PDV richiede necessariamente anche un ampliamento di orizzonte rispetto agli attori di questo
processo
scuola famiglia servizi risorse relazionali informali della rete familiare risorse associative ricreative e culturali vicini di
casa negozianti barista vigili urbani hellip
Dal PEI al PDV
27
E piugrave si riesce ad individuarne piugrave il PDV
saragrave ampio e partecipato
1deg AZIONE
Esplorare estendere e rendere piugrave ricca e consapevole la rete di rapporti e opportunitagrave di relazione e di aiuto in
cui egrave inserito il soggetto
Dal PEI al PDV
3 relazionale
28
Una cipolla con un nucleo forte
(il soggetto e la sua famiglia)
e una scorza altrettanto forte
(servizi e scuola)
In mezzo negli strati che dovrebbero essere spontanei informali e quasi si trova poco
Qui si dovrebbe rimpolpare conquistando nuovi territori nuovi attori nuovi luoghi nuove situazioni
Dal PEI al PDV
3 relazionale
29
I ruoli vanno cercati e costruiti con una paziente opera di mediazione sia quelli lavorativi che quelli di gestione del
tempo libero o di altre situazioni comunitarie
2deg AZIONE
Creare i collegamenti le alleanze le sinergie gli accordi le comunicazioni le mediazioni i patti lo sviluppo di
una visione il piugrave possibile comune
Dal PEI al PDV
3 relazionale
30
Costruire un Progetto di vita in Comune
le alleanze produttive sono lrsquoesito di atteggiamenti di empowerment dellrsquoaltro come partner affidabile
un riconoscimento e una valorizzazione delle sue risorse e il miglioramento delle sue capacitagrave di azione
Dal PEI al PDV
3 relazionale
31
Ripartiamo ancora dellrsquoICF
questo modello antropologico ci ricorda continuamente che la persona e di conseguenza la sua identitagrave egrave il risultato dei vari
rapporti tra molti elementi
Pensare in modo globale sistemico e interconnesso hellip
Dal PEI al PDV
2 psicologico
23
Nel modello ICF troviamo lrsquoidentitagrave e il concetto di seacute allrsquointerno dei fattori contestuali personali
Da quella posizione lrsquoidentitagrave influenza positivamente o negativamente molti altri aspetti della vita e
dellrsquoapprendimento
e ne viene a sua volta influenzata
i successi i fallimenti i limiti del corpo le difficoltagrave di partecipazione gli atteggiamenti hellip
Dal PEI al PDV
2 psicologico
24
Aiuteremo dunque una persona con disabilitagrave a sviluppare una buona identitagrave autonoma se sosterremo i suoi desideri le sue
motivazioni se la aiuteremo a credere nella sua efficacia nellrsquoefficacia delle sue azioni e se la aiuteremo a coltivare una buona autostima come prodotto primario delle sue azioni e
scelte che hanno portato risultati
Dal PEI al PDV
2 psicologico
25
Non egrave possibile lavorare seriamente a un buon Progetto di Vita se non si dedicheragrave una particolare e constante attenzione a
queste dimensioni psicologiche nel contesto di una relazione di aiuto continuamente orientata allo sviluppo di
competenze significative
Dal PEI al PDV
2 psicologico
26
3 relazionale Unrsquoazione collettiva
un approccio rivolto al PDV richiede necessariamente anche un ampliamento di orizzonte rispetto agli attori di questo
processo
scuola famiglia servizi risorse relazionali informali della rete familiare risorse associative ricreative e culturali vicini di
casa negozianti barista vigili urbani hellip
Dal PEI al PDV
27
E piugrave si riesce ad individuarne piugrave il PDV
saragrave ampio e partecipato
1deg AZIONE
Esplorare estendere e rendere piugrave ricca e consapevole la rete di rapporti e opportunitagrave di relazione e di aiuto in
cui egrave inserito il soggetto
Dal PEI al PDV
3 relazionale
28
Una cipolla con un nucleo forte
(il soggetto e la sua famiglia)
e una scorza altrettanto forte
(servizi e scuola)
In mezzo negli strati che dovrebbero essere spontanei informali e quasi si trova poco
Qui si dovrebbe rimpolpare conquistando nuovi territori nuovi attori nuovi luoghi nuove situazioni
Dal PEI al PDV
3 relazionale
29
I ruoli vanno cercati e costruiti con una paziente opera di mediazione sia quelli lavorativi che quelli di gestione del
tempo libero o di altre situazioni comunitarie
2deg AZIONE
Creare i collegamenti le alleanze le sinergie gli accordi le comunicazioni le mediazioni i patti lo sviluppo di
una visione il piugrave possibile comune
Dal PEI al PDV
3 relazionale
30
Costruire un Progetto di vita in Comune
le alleanze produttive sono lrsquoesito di atteggiamenti di empowerment dellrsquoaltro come partner affidabile
un riconoscimento e una valorizzazione delle sue risorse e il miglioramento delle sue capacitagrave di azione
Dal PEI al PDV
3 relazionale
31
Nel modello ICF troviamo lrsquoidentitagrave e il concetto di seacute allrsquointerno dei fattori contestuali personali
Da quella posizione lrsquoidentitagrave influenza positivamente o negativamente molti altri aspetti della vita e
dellrsquoapprendimento
e ne viene a sua volta influenzata
i successi i fallimenti i limiti del corpo le difficoltagrave di partecipazione gli atteggiamenti hellip
Dal PEI al PDV
2 psicologico
24
Aiuteremo dunque una persona con disabilitagrave a sviluppare una buona identitagrave autonoma se sosterremo i suoi desideri le sue
motivazioni se la aiuteremo a credere nella sua efficacia nellrsquoefficacia delle sue azioni e se la aiuteremo a coltivare una buona autostima come prodotto primario delle sue azioni e
scelte che hanno portato risultati
Dal PEI al PDV
2 psicologico
25
Non egrave possibile lavorare seriamente a un buon Progetto di Vita se non si dedicheragrave una particolare e constante attenzione a
queste dimensioni psicologiche nel contesto di una relazione di aiuto continuamente orientata allo sviluppo di
competenze significative
Dal PEI al PDV
2 psicologico
26
3 relazionale Unrsquoazione collettiva
un approccio rivolto al PDV richiede necessariamente anche un ampliamento di orizzonte rispetto agli attori di questo
processo
scuola famiglia servizi risorse relazionali informali della rete familiare risorse associative ricreative e culturali vicini di
casa negozianti barista vigili urbani hellip
Dal PEI al PDV
27
E piugrave si riesce ad individuarne piugrave il PDV
saragrave ampio e partecipato
1deg AZIONE
Esplorare estendere e rendere piugrave ricca e consapevole la rete di rapporti e opportunitagrave di relazione e di aiuto in
cui egrave inserito il soggetto
Dal PEI al PDV
3 relazionale
28
Una cipolla con un nucleo forte
(il soggetto e la sua famiglia)
e una scorza altrettanto forte
(servizi e scuola)
In mezzo negli strati che dovrebbero essere spontanei informali e quasi si trova poco
Qui si dovrebbe rimpolpare conquistando nuovi territori nuovi attori nuovi luoghi nuove situazioni
Dal PEI al PDV
3 relazionale
29
I ruoli vanno cercati e costruiti con una paziente opera di mediazione sia quelli lavorativi che quelli di gestione del
tempo libero o di altre situazioni comunitarie
2deg AZIONE
Creare i collegamenti le alleanze le sinergie gli accordi le comunicazioni le mediazioni i patti lo sviluppo di
una visione il piugrave possibile comune
Dal PEI al PDV
3 relazionale
30
Costruire un Progetto di vita in Comune
le alleanze produttive sono lrsquoesito di atteggiamenti di empowerment dellrsquoaltro come partner affidabile
un riconoscimento e una valorizzazione delle sue risorse e il miglioramento delle sue capacitagrave di azione
Dal PEI al PDV
3 relazionale
31
Aiuteremo dunque una persona con disabilitagrave a sviluppare una buona identitagrave autonoma se sosterremo i suoi desideri le sue
motivazioni se la aiuteremo a credere nella sua efficacia nellrsquoefficacia delle sue azioni e se la aiuteremo a coltivare una buona autostima come prodotto primario delle sue azioni e
scelte che hanno portato risultati
Dal PEI al PDV
2 psicologico
25
Non egrave possibile lavorare seriamente a un buon Progetto di Vita se non si dedicheragrave una particolare e constante attenzione a
queste dimensioni psicologiche nel contesto di una relazione di aiuto continuamente orientata allo sviluppo di
competenze significative
Dal PEI al PDV
2 psicologico
26
3 relazionale Unrsquoazione collettiva
un approccio rivolto al PDV richiede necessariamente anche un ampliamento di orizzonte rispetto agli attori di questo
processo
scuola famiglia servizi risorse relazionali informali della rete familiare risorse associative ricreative e culturali vicini di
casa negozianti barista vigili urbani hellip
Dal PEI al PDV
27
E piugrave si riesce ad individuarne piugrave il PDV
saragrave ampio e partecipato
1deg AZIONE
Esplorare estendere e rendere piugrave ricca e consapevole la rete di rapporti e opportunitagrave di relazione e di aiuto in
cui egrave inserito il soggetto
Dal PEI al PDV
3 relazionale
28
Una cipolla con un nucleo forte
(il soggetto e la sua famiglia)
e una scorza altrettanto forte
(servizi e scuola)
In mezzo negli strati che dovrebbero essere spontanei informali e quasi si trova poco
Qui si dovrebbe rimpolpare conquistando nuovi territori nuovi attori nuovi luoghi nuove situazioni
Dal PEI al PDV
3 relazionale
29
I ruoli vanno cercati e costruiti con una paziente opera di mediazione sia quelli lavorativi che quelli di gestione del
tempo libero o di altre situazioni comunitarie
2deg AZIONE
Creare i collegamenti le alleanze le sinergie gli accordi le comunicazioni le mediazioni i patti lo sviluppo di
una visione il piugrave possibile comune
Dal PEI al PDV
3 relazionale
30
Costruire un Progetto di vita in Comune
le alleanze produttive sono lrsquoesito di atteggiamenti di empowerment dellrsquoaltro come partner affidabile
un riconoscimento e una valorizzazione delle sue risorse e il miglioramento delle sue capacitagrave di azione
Dal PEI al PDV
3 relazionale
31
Non egrave possibile lavorare seriamente a un buon Progetto di Vita se non si dedicheragrave una particolare e constante attenzione a
queste dimensioni psicologiche nel contesto di una relazione di aiuto continuamente orientata allo sviluppo di
competenze significative
Dal PEI al PDV
2 psicologico
26
3 relazionale Unrsquoazione collettiva
un approccio rivolto al PDV richiede necessariamente anche un ampliamento di orizzonte rispetto agli attori di questo
processo
scuola famiglia servizi risorse relazionali informali della rete familiare risorse associative ricreative e culturali vicini di
casa negozianti barista vigili urbani hellip
Dal PEI al PDV
27
E piugrave si riesce ad individuarne piugrave il PDV
saragrave ampio e partecipato
1deg AZIONE
Esplorare estendere e rendere piugrave ricca e consapevole la rete di rapporti e opportunitagrave di relazione e di aiuto in
cui egrave inserito il soggetto
Dal PEI al PDV
3 relazionale
28
Una cipolla con un nucleo forte
(il soggetto e la sua famiglia)
e una scorza altrettanto forte
(servizi e scuola)
In mezzo negli strati che dovrebbero essere spontanei informali e quasi si trova poco
Qui si dovrebbe rimpolpare conquistando nuovi territori nuovi attori nuovi luoghi nuove situazioni
Dal PEI al PDV
3 relazionale
29
I ruoli vanno cercati e costruiti con una paziente opera di mediazione sia quelli lavorativi che quelli di gestione del
tempo libero o di altre situazioni comunitarie
2deg AZIONE
Creare i collegamenti le alleanze le sinergie gli accordi le comunicazioni le mediazioni i patti lo sviluppo di
una visione il piugrave possibile comune
Dal PEI al PDV
3 relazionale
30
Costruire un Progetto di vita in Comune
le alleanze produttive sono lrsquoesito di atteggiamenti di empowerment dellrsquoaltro come partner affidabile
un riconoscimento e una valorizzazione delle sue risorse e il miglioramento delle sue capacitagrave di azione
Dal PEI al PDV
3 relazionale
31
3 relazionale Unrsquoazione collettiva
un approccio rivolto al PDV richiede necessariamente anche un ampliamento di orizzonte rispetto agli attori di questo
processo
scuola famiglia servizi risorse relazionali informali della rete familiare risorse associative ricreative e culturali vicini di
casa negozianti barista vigili urbani hellip
Dal PEI al PDV
27
E piugrave si riesce ad individuarne piugrave il PDV
saragrave ampio e partecipato
1deg AZIONE
Esplorare estendere e rendere piugrave ricca e consapevole la rete di rapporti e opportunitagrave di relazione e di aiuto in
cui egrave inserito il soggetto
Dal PEI al PDV
3 relazionale
28
Una cipolla con un nucleo forte
(il soggetto e la sua famiglia)
e una scorza altrettanto forte
(servizi e scuola)
In mezzo negli strati che dovrebbero essere spontanei informali e quasi si trova poco
Qui si dovrebbe rimpolpare conquistando nuovi territori nuovi attori nuovi luoghi nuove situazioni
Dal PEI al PDV
3 relazionale
29
I ruoli vanno cercati e costruiti con una paziente opera di mediazione sia quelli lavorativi che quelli di gestione del
tempo libero o di altre situazioni comunitarie
2deg AZIONE
Creare i collegamenti le alleanze le sinergie gli accordi le comunicazioni le mediazioni i patti lo sviluppo di
una visione il piugrave possibile comune
Dal PEI al PDV
3 relazionale
30
Costruire un Progetto di vita in Comune
le alleanze produttive sono lrsquoesito di atteggiamenti di empowerment dellrsquoaltro come partner affidabile
un riconoscimento e una valorizzazione delle sue risorse e il miglioramento delle sue capacitagrave di azione
Dal PEI al PDV
3 relazionale
31
E piugrave si riesce ad individuarne piugrave il PDV
saragrave ampio e partecipato
1deg AZIONE
Esplorare estendere e rendere piugrave ricca e consapevole la rete di rapporti e opportunitagrave di relazione e di aiuto in
cui egrave inserito il soggetto
Dal PEI al PDV
3 relazionale
28
Una cipolla con un nucleo forte
(il soggetto e la sua famiglia)
e una scorza altrettanto forte
(servizi e scuola)
In mezzo negli strati che dovrebbero essere spontanei informali e quasi si trova poco
Qui si dovrebbe rimpolpare conquistando nuovi territori nuovi attori nuovi luoghi nuove situazioni
Dal PEI al PDV
3 relazionale
29
I ruoli vanno cercati e costruiti con una paziente opera di mediazione sia quelli lavorativi che quelli di gestione del
tempo libero o di altre situazioni comunitarie
2deg AZIONE
Creare i collegamenti le alleanze le sinergie gli accordi le comunicazioni le mediazioni i patti lo sviluppo di
una visione il piugrave possibile comune
Dal PEI al PDV
3 relazionale
30
Costruire un Progetto di vita in Comune
le alleanze produttive sono lrsquoesito di atteggiamenti di empowerment dellrsquoaltro come partner affidabile
un riconoscimento e una valorizzazione delle sue risorse e il miglioramento delle sue capacitagrave di azione
Dal PEI al PDV
3 relazionale
31
Una cipolla con un nucleo forte
(il soggetto e la sua famiglia)
e una scorza altrettanto forte
(servizi e scuola)
In mezzo negli strati che dovrebbero essere spontanei informali e quasi si trova poco
Qui si dovrebbe rimpolpare conquistando nuovi territori nuovi attori nuovi luoghi nuove situazioni
Dal PEI al PDV
3 relazionale
29
I ruoli vanno cercati e costruiti con una paziente opera di mediazione sia quelli lavorativi che quelli di gestione del
tempo libero o di altre situazioni comunitarie
2deg AZIONE
Creare i collegamenti le alleanze le sinergie gli accordi le comunicazioni le mediazioni i patti lo sviluppo di
una visione il piugrave possibile comune
Dal PEI al PDV
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Costruire un Progetto di vita in Comune
le alleanze produttive sono lrsquoesito di atteggiamenti di empowerment dellrsquoaltro come partner affidabile
un riconoscimento e una valorizzazione delle sue risorse e il miglioramento delle sue capacitagrave di azione
Dal PEI al PDV
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I ruoli vanno cercati e costruiti con una paziente opera di mediazione sia quelli lavorativi che quelli di gestione del
tempo libero o di altre situazioni comunitarie
2deg AZIONE
Creare i collegamenti le alleanze le sinergie gli accordi le comunicazioni le mediazioni i patti lo sviluppo di
una visione il piugrave possibile comune
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Costruire un Progetto di vita in Comune
le alleanze produttive sono lrsquoesito di atteggiamenti di empowerment dellrsquoaltro come partner affidabile
un riconoscimento e una valorizzazione delle sue risorse e il miglioramento delle sue capacitagrave di azione
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