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Pag. 1 Determinazione n. 668 del 15/06/2017
DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE Del 15/06/2017 n. 668
Settore IV 4.2 - Area Tutela e valorizzazione dell'ambiente, rifiuti, suolo
4.2.3 - UO Autorizzazioni Integrate ambientali
OGGETTO: PROVVEDIMENTO N°137/2017 - D. LGS. N. 152/2006 SS.MM.II., DITTA: EREDI RAIMONDO BUFARINI S.R.L. - IMPIANTO SITO IN VIA SALINE 22, FALCONARA MARITTIMA, ANCONA PER L'ELIMINAZIONE O IL RECUPERO DI RIFIUTI PERICOLOSI E NON PERICOLOSI (OPERAZIONI D15, R13, D8, D9). MODIFICA NON SOSTANZIALE AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE N° 47/2012 RILASCIATA CON DD N°534 DEL 05/09/2012. DITTA: EREDI RAIMONDO BUFARINI S.R.L. P. IVA/C.F: 00715130423 SEDE LEGALE: VIA CANONICO 7 - FALCONARA M.MA (AN) SEDE IMPIANTO: VIA SALINE 22 - FALCONARA M.MA (AN)
IL FUNZIONARIO INCARICATO DI ALTA PROFESSIONALITA' DELEGATO DAL DIRIGENTE
(art. 17, comma 1 bis, D.lgs. n. 165/2001)
VISTO il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, ss.mm.ii. recante “Norme in materia ambientale” entrato in vigore il 29/4/2006 e da ultimo modificato dal D.lgs 46/2014;
VISTO l’art. 29-nonies del decreto legislativo 152/2006, e ss.mm.ii., che disciplina la modifica degli impianto soggetti a Autorizzazione Integrata Ambientale;
PRESO ATTO che la L.R. 12 giugno 2007, n. 6, all’art. 14 (modifica alla L.R. 28 ottobre 1999 n. 28) assegna alla Provincia la competenza per il rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale di cui al D. Lgs. 18/2/2005 n. 59, agli impianti operanti nel settore rifiuti, precedentemente di competenza Regionale;
VISTO l’art. 3 della L.R. 12 ottobre 2009, n. 24 con il quale la Regione Marche ha delegato alle Province le funzioni di autorizzazione integrata ambientale di cui al D.Lgs. n. 59/2005;
VISTA la Delibera di Giunta Provinciale n. 24 del 23/01/2008 che ha adottato la modulistica Regionale per l’istanza di A.I.A. ed ha applicato le tariffe individuate dalla Regione Marche, per il pagamento delle spese istruttorie;
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Pag. 2 Determinazione n. 668 del 15/06/2017
VISTA la Delibera di Giunta Provinciale n. 109 del 22/03/2011 che recepisce le DGR 1547/09 e 1649/10 recanti modalità anche contabili e tariffe da applicare in relazione alle istruttorie ed ai controlli previsti dal D.Lgs. n. 59/2005 e s.m.i. per gli impianti di gestione rifiuti;
RICHIAMATA integralmente l’Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata con DD n. 534 del 05/09/2012 per l’attività di trattamento chimico – fisico (D8), trattamento biologico (D9) e deposito preliminare (D15) di rifiuti speciale pericolosi e non pericolosi nell’impianto ubicato presso il comune di Falconara M.ma in Via Saline 22;
VISTA e RICHIAMATA l’istanza della ditta Eredi Raimondo Bufarini s.r.l. pervenuta il 29/03/2017, acquisita al prot. 21901 del 30/03/2017, con la quale si chiede di modificare in maniera non sostanziale l’Autorizzazione Integrata Ambientale in essere;
VISTA la nota della Provincia di Ancona prot. n. 22986 del 07.04.2017 con cui veniva comunicato alla ditta l’impossibilità di dare avvio al procedimento per carenza documentale e per mancanza del pagamento degli oneri istruttori previsti;
VISTA la nota della ditta del 12.04.2017 acquisita al prot. n. 24450 del 20.04.2017 con cui venivano trasmesse le integrazioni documentali richieste con la nota sopra citata e l’attestazione del pagamento degli oneri istruttori;
VISTA la comunicazione di avvio del procedimento prot. 24538 del 20.04.2017; VISTA la relazione tecnica e la documentazione progettuale allegata all’istanza suddetta secondo quanto
previsto al punto 1,3 della DGR 1547/09 in cui vengono descritti i termini della modifica non sostanziale in oggetto;
CONSIDERATO che la ditta, con l’istanza in questione, comunicava le seguenti modifiche: 1. Deroga solo per il periodo estivo (al 15/05 e al 15/09) della prescrizione lettera c) pag 45
dell’Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata alla società BUFARINI Srl – AIA D.D. n° 534 del 05/09/2012, ovvero: “… copertura completa della vasca di ossidazione B7…”;
2. Integrare nella tabella C14 – rifiuti prodotti – del PMC rev 02 del 26/02/2016 i seguenti rifiuti: a. CER 150103 imballaggi in legno provenienti dai pallets deteriorati e non riutilizzabili del
cisternette contenenti rifiuti; b. CER 080318 toner per stampa diversi da quelli di cui alla voce 080317 provenienti dalle
stampanti degli uffici; VISTA la nota della Provincia di Ancona prot. 24537 del 20.04.2017 con cui veniva convocata la
Conferenza dei Servizi per il giorno 22 maggio 2017; VISTA la nota prot. n. 19068 del 19.05.2017 del Comune di Falconara M.ma, pervenuta il 19.05.2017 e
acquisita al prot. provinciale n. 27509 del 23.05.2017 con cui veniva espresso il seguente parere: parere favorevole alla richiesta di integrazione nella tabella C14 – Rifiuti prodotti del Piano di
Monitoraggio e Controllo dei CER 150103 e 080318; parere non favorevole alla deroga fino al 15/09/2017 delle vigenti prescrizioni AIA in merito alla
copertura completa della vasca di ossidazione(B7); VALUTATO anche il parere istruttorio tecnico dello stesso Comune di Falconara M.ma allegato al parere di
cui sopra, in cui si propone anche di esprimere un parere favorevole alla deroga delle prescrizioni AIA in questione “…subordinato all’effettiva efficacia della soluzione alternativa proposta dalla ditta, richiedendo all’autorità competente che venga previsto nel provvedimento autorizzatorio il ripristino della copertura completa della vasca di ossidazione (B7) nell’eventualità che giungano segnalazioni di cattivi odori da parte della cittadinanza nel periodo in cui vige la deroga…”;
VALUTATE le motivazioni della ditta, riportate nella relazione tecnica allegata alla richiesta di modifica non sostanziale e analizzate anche in Conferenza dei Servizi;
CONSIDERATO che nella Conferenza dei Servizi del 22.05.2017 veniva proposto, tenuto conto del parere del Comune di Falconara, del documento istruttorio allegato al predetto parere e delle esigenze impiantistiche della ditta, di esprimere parere favorevole ad entrambe le richieste di modifica subordinando l’apertura della vasca di ossidazione alle seguenti prescrizioni:
L’apertura della vasca di ossidazione sarà consentita, in deroga alle prescrizioni AIA, ed in via del tutto sperimentale, soltanto nel periodo dal 15 giugno 2017 al 15 settembre 2017;
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Pag. 3 Determinazione n. 668 del 15/06/2017
la ditta entro 10 giorni dal ricevimento del verbale della Conferenza dei Servizi dovrà aggiornare il Piano di Monitoraggio e Controllo prevedendo il monitoraggio, con registrazione su apposita tabella, delle eventuali emissioni odorigene, della direzione ed intensità dei venti per 3 volte al giorno, tutti i giorni e comunque tutte le volte che vengano avvertiti fenomeni odorigeni;
Ogni 10 giorni la ditta dovrà inviare un report contente i dati del monitoraggio; qualora si manifestassero fenomeni odorigeni in concomitanza di venti in direzione dell’abitato di
Calstelferretti, provenienti dalla zona di via Saline la ditta dovrà provvedere alla immediata copertura completa della vasca;
nell’eventualità che giungano segnalazioni di cattivi odori da parte della cittadinanza delle aree limitrofe all’impianto la ditta dovrà provvedere alla copertura completa della vasca;
alla scadenza del periodo di deroga la ditta dovrà trasmettere una relazione finale con riportati i dati del monitoraggio.
CONSIDERATO che la Provincia di Ancona provvederà ad attivare un controllo sottoforma di monitoraggio sia dei venti che delle emissioni odorigene con il proprio personale addetto alla vigilanza ambientale e con la Polizia Provinciale in tutte quelle occasioni in cui il predetto personale si trovi nell’area in questione tra Castelferretti e via Saline;
CONSIDERATO che la ditta accoglieva le prescrizioni proposte in Conferenza dei Servizi del giorno 22.05.2017 dell’Autorità Competente, come da verbale redatto;
VISTO che successivamente alla conclusione della Conferenza dei Servizi è pervenuta la nota prot. 18134 del 23.05.2017 della ARPAM Direzione Tecnico Scientifica acquisita al protocollo provinciale n. 27511 del 23.05.2017 con cui si suggeriva “…..di non far adottare soluzioni impiantistiche che,…….,potrebbero aumentare il rischio di dispersione di sostanze anche odorigene in aria..”
RITENUTO comunque di prendere in considerazione il parere dell’ARPAM, seppur formulato in ritardo rispetto alla data della Conferenza dei Servizi e del relativo verbale;
VISTA la nota prot. n. 28546 del 31.05.2017 con cui veniva trasmesso il verbale della Conferenza dei Servizi del 22.05.2016;
VISTA la nota della ditta pervenuta il 09.06.2017 acquisita al protocollo provinciale n. 29871 del 13.06.2017 con cui veniva trasmesso il Piano di Monitoraggio e Controllo integrato con le prescrizione proposte nella Conferenza dei Servizi del 22.05.2017;
VERIFICATO che il Piano di Monitoraggio e Controllo ha effettivamente recepito le prescrizioni della Conferenza dei Servizi;
CONSIDERATO inoltre che nell’area adiacente all’abitato di Castelferretti operano altre ditte che trattano rifiuti attraverso un processo biologico al pari della ditta Bufarini e che possono essere pertanto veicolo di emissione di fenomeni odorigeni;
CONSIDERATO che predette ditte hanno, a differenza della ditta Bufarini, le rispettive vasche di ossidazione aperte;
TENUTO CONTO che in passato, fenomeni odorigeni, forse riconducibili all’impianto in oggetto, si sono manifestati nell’area pur in presenza della completa chiusura della vasca di ossidazione B7 in questione e che predetti fenomeni fossero da ricondurre sempre in via ipotetica, o ad una sezione del trattamento chimico fisico, a suo tempo aperta, (vasche CF7 – CF7A – CF8 – CF9) o alla vasca di lavaggio delle autobotti che non risultava perfettamente chiusa, come risulta da verbale di sopralluogo congiunto ARPAM – Provincia di Ancona del 03.10.2013;
CONSIDERATO che sia la sezione del trattamento chimico-fisico (vasche CF7 – CF7A – CF8 – CF9) che la vasca di lavaggio delle autobotti sono poi stati completamenti chiusi con un proprio impianto di aspirazione collegato al camino E1 come riportato ed autorizzato nella Determinazione Dirigenziale n. 649 del 19.12.2013 che si richiama;
CONSIDERATO che da fine 2013 non si sono più verificati fenomeni odorigeni direttamente riconducibili alla ditta Bufarini;
CONSIDERATO che per un buon funzionamento del processo biologico di depurazione sia opportuno non far salire troppo le temperature all’interno del processo stesso e pertanto della vasca di ossidazione B7;
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Pag. 4 Determinazione n. 668 del 15/06/2017
CONSIDERATO pertanto che, quanto richiesto non è soggetto a Valutazione di Impatto Ambientale ai sensi della Legge Regionale n. 3/2012 ;
DATO ATTO che dalle considerazioni sopra citate e dalle motivazione addotte dalla Ditta nella relazione tecnica allegata all’istanza di modifica dell’AIA vigente, quanto comunicato costituisce, ai sensi del D.lgs. 152/2006 s.m.i. e della DGR Marche 1547/2010, modifica non sostanziale;
RITENUTO pertanto, per le motivazioni sopra espresse, di procedere alla modifica dell’Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata con DD n. 534 del 05/09/2012 per l’attività di trattamento chimico – fisico (D8), trattamento biologico (D9) e deposito preliminare (D15) di rifiuti speciale pericolosi e non pericolosi nell’impianto ubicato presso il comune di Falconara M.ma, Via Saline 22 in quanto modifica non sostanziale autorizzando il progetto di modifica proposto dalla ditta nella relazione tecnica sopra richiamata ed in tutta la documentazione trasmessa durante il procedimento ed in particolare:
1. Deroga solo per il periodo estivo (dal 15/05 e al 15/09) della prescrizione lettera c) pag 45 dell’Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata alla società BUFARINI Srl – AIA D.D. n° 534 del 05/09/2012, ovvero: “… copertura completa della vasca di ossidazione B7…”;
2. Integrare nella tabella C14 – rifiuti prodotti – del PMC rev 02 del 26/02/2016 i seguenti rifiuti: a. CER 150103 imballaggi in legno provenienti dai pallets deteriorati e non riutilizzabili del
cisternette contenenti rifiuti; b. CER 080318 toner per stampa diversi da quelli di cui alla voce 080317 provenienti dalle
stampanti degli uffici; RITENUTO opportuno approvare il PMC aggiornato, presentato con la nota del 09.06.2017 assunta al
protocollo provinciale n. 29871 del 13.06.2017 (allegato “PMC rev 04 08 06 2017.pdf”); RITENUTO opportuno prescrivere quanto sotto riportato:
L’apertura della vasca di ossidazione sarà consentita, in deroga alle prescrizioni AIA, ed in via del tutto sperimentale, soltanto nel periodo dal 15 giugno 2017 al 15 settembre 2017;
la ditta entro 10 giorni dal ricevimento del verbale della Conferenza dei Servizi dovrà aggiornare il Piano di Monitoraggio e Controllo prevedendo il monitoraggio, con registrazione su apposita tabella, delle eventuali emissioni odorigene, della direzione ed intensità dei venti per 3 volte al giorno, tutti i giorni e comunque tutte le volte che vengano avvertiti fenomeni odorigeni;
Ogni 10 giorni la ditta dovrà inviare un report contente i dati del monitoraggio; qualora si manifestassero fenomeni odorigeni in concomitanza di venti in direzione dell’abitato di
Calstelferretti, provenienti dalla zona di via Saline la ditta dovrà provvedere alla immediata copertura completa della vasca;
nell’eventualità che giungano segnalazioni di cattivi odori da parte della cittadinanza delle aree limitrofe all’impianto la ditta dovrà provvedere alla copertura completa della vasca;
alla scadenza del periodo di deroga la ditta dovrà trasmettere una relazione finale con riportati i dati del monitoraggio.
RITENUTO di considerare il presente atto di carattere transitorio, soggetto a revoca o modifica o sospensione per evitare danni a persone e a beni pubblici e privati ed in tutti gli altri casi in cui ciò si renda necessario nel pubblico interesse anche per cause non imputabili al titolare dell’autorizzazione e di subordinarlo, in ogni caso, alle altre norme regolamentari, anche regionali, più restrittive che dovessero intervenire in materia;
VISTO l’art. 107, comma 5, del D.lgs. 18 agosto 2000, n. 267;
DETERMINA
I. Di modificare l’Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata con DD n. 534 del 05/09/2012 per l’attività di trattamento chimico – fisico (D8), trattamento biologico (D9) e deposito preliminare (D15) di rifiuti speciale pericolosi e non pericolosi nell’impianto ubicato presso il comune di
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Pag. 5 Determinazione n. 668 del 15/06/2017
Falconara M.ma, in Via Saline 22, in quanto modifica non sostanziale autorizzando le seguanti modifiche:
1. Deroga solo per il periodo estivo (al 15/05 e al 15/09) della prescrizione lettera c) pag 45 dell’Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata alla società BUFARINI Srl – AIA D.D. n° 534 del 05/09/2012, ovvero: “… copertura completa della vasca di ossidazione B7…”;
2. Integrare nella tabella C14 – rifiuti prodotti – del PMC rev 02 del 26/02/2016 i seguenti rifiuti:
a. CER 150103 imballaggi in legno provenienti dai pallets deteriorati e non riutilizzabili del cisternette contenenti rifiuti;
b. CER 080318 toner per stampa diversi da quelli di cui alla voce 080317 provenienti dalle stampanti degli uffici;
II. approvare il PMC aggiornato presentato con la nota del 09.06.2017 assunta al protocollo provinciale n. 29871 del 13/06/2017 (allegato “PMC rev 04 08 06 2017.pdf”);
III. Di prescrivere quanto sotto riportato: L’apertura della vasca di ossidazione sarà consentita, in deroga alle prescrizioni AIA, ed in
via del tutto sperimentale, soltanto nel periodo dal 15 giugno 2017 al 15 settembre 2017; la ditta entro 10 giorni dal ricevimento del verbale della Conferenza dei Servizi dovrà
aggiornare il Piano di Monitoraggio e Controllo prevedendo il monitoraggio, con registrazione su apposita tabella, delle eventuali emissioni odorigene, della direzione ed intensità dei venti per 3 volte al giorno, tutti i giorni e comunque tutte le volte che vengano avvertiti fenomeni odorigeni;
Ogni 10 giorni la ditta dovrà inviare un report contente i dati del monitoraggio; qualora si manifestassero fenomeni odorigeni in concomitanza di venti in direzione
dell’abitato di Calstelferretti, provenienti dalla zona di via Saline la ditta dovrà provvedere alla immediata copertura completa della vasca;
nell’eventualità che giungano segnalazioni di cattivi odori da parte della cittadinanza delle aree limitrofe all’impianto la ditta dovrà provvedere alla copertura completa della vasca;
alla scadenza del periodo di deroga la ditta dovrà trasmettere una relazione finale con riportati i dati del monitoraggio.
IV. Di mantenere in vigore quanto prescritto nella Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata con DD n. 534 del 05/09/2012 e nei successivi atti di aggiornamento dell’AIA;
V. Il presente atto e le relative prescrizioni sono soggetti a riesame, modifiche ed integrazioni che si rendessero necessari a seguito delle valutazioni sulla documentazione integrativa che la ditta è tenuta a presentare nei termini stabiliti;
VI. Di trasmettere il presente atto alla Regione Marche e all’ARPAM e al Comune di Falconara M.ma e al Comune di Ancona;
VII. Di trasmettere altresì il presente atto all’Area Ambiente e alla Polizia Provinciale affinchè la Provincia di Ancona possa attivare un controllo sottoforma di monitoraggio sia dei venti che delle emissioni odorigene con il proprio personale addetto alla vigilanza ambientale e con la Polizia Provinciale in tutte quelle occasioni in cui il predetto personale si trovi nell’area in questione tra Castelferretti e via Saline;
VIII. Contro il presente provvedimento è ammesso il ricorso al T.A.R. Marche entro 60 giorni o, in alternativa, ricorso al Capo delle Stato entro 120 gg. dalla sua notifica;
IX. Di dare atto che il presente provvedimento non comporta impegno di spesa; X. Di dare esecuzione al procedimento con il presente disposto designandone, a norma dell’art. 5 della
legge 241/1990, a responsabile l’Arch. Sergio Bugatti.
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Pag. 6 Determinazione n. 668 del 15/06/2017
DOCUMENTAZIONE DI RIFERIMENTO CONSERVATA AGLI ATTI DELL’UFFICIO:
Class. 09.01.02.42 completa.
Ancona, 15/06/2017
IL FUNZIONARIO INCARICATO DI ALTA PROFESSIONALITA' DELEGATO DAL
DIRIGENTE
BUGATTI SERGIO (sottoscritto digitalmente ai sensi
dell'art. 21 D.Lgs. n. 82/2005 e s.m.i.)
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Impianto di
Loc. castelferetti – via Saline 22
Comune di Falconara Marittima (An)
EREDI RAIMONDO BUFARINI S.R.L.
VIA SALINE N. 22, LOC. CASTELFERRETTI
FALCONARA MARITTIMA (AN)
“PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO”
revisione: n°04
data: 08 giugno 2017
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Loc. castelferetti – via Saline 22
Comune di Falconara Marittima (An)
PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO pagina 2 di 26
1. PREMESSA:
Il presente Piano viene predisposto per l’aggiornamento/modifica del PMC già autorizzato
con decreto AIA n°47/2012 – D.D. 534 del 05/09/2012, per le attività IPPC e non IPPC
dell’installazione di proprietà dell’azienda BUFARINI S.r.l. sito in Località Casterferetti, via
Saline n°22 nel Comune di Falconara Marittima (AN), in relazione alle modifiche sostanziali
derivanti da una riorganizzazione ed ottimizzazione delle attività svolte internamente.
Il presente piano di monitoraggio e controllo è conforme alle normative nazionali in materia
di tutela ambientale (D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., Dm 29/01/2007 e linea guida sui “sistemi di
monitoraggio” - Gazzetta Ufficiale N. 135 del 13 Giugno 2005, decreto 31 gennaio 2005
recante “Emanazione di linee guida per l’individuazione e l’utilizzazione delle migliori
tecniche disponibili, per le attività elencate nell’allegato I del decreto legislativo 18 febbraio
2005, n. 59).
Il presente piano viene rettificato ed integrato secondo quanto richiesto dall’ARPAM –
Direzione Tecnico Scientifica in sede di Conferenza dei Servizi del 16/02/2016 in riferimento
alla richiesta da parte della ditta BUFARINI Srl di approvazione di una modifica non
sostanziale del proprio impianto.
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Comune di Falconara Marittima (An)
PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO pagina 3 di 26
2. FINALITA’ DEL PIANO
In attuazione dell’art. 7 (condizioni dell’autorizzazione integrata ambientale), comma 6
(requisiti di controllo) del citato decreto legislativo n. 59 del 18 febbraio 2005, il Piano di
Monitoraggio e Controllo che segue, d’ora in poi semplicemente Piano, ha la finalità
principale della verifica di conformità dell’esercizio dell’impianto alle condizioni prescritte
nell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) rilasciata per l’impianto in premessa, ed è
pertanto parte integrante dall’AIA suddetta.
Il Piano rappresenta anche un valido strumento per le attività sinteticamente elencate di
seguito:
- raccolta dei dati ambientali nelle periodiche comunicazioni PRTR;
- raccolta di dati per la verifica della buona gestione e l’accettabilità dei rifiuti presso
gli impianti di trattamento e smaltimento;
- raccolta dati per la verifica della buona gestione dei rifiuti prodotti nel caso di
conferimento a ditte terze esterne al sito;
- verifica della buona gestione dell’impianto;
- verifica delle prestazioni delle MDT adottate.
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3. CONDIZIONI GENERALI VALIDE PER L’ESECUZIONE DEL PIANO
3.1. OBBLIGO DI ESECUZIONE DEL PIANO
Il gestore esegue i campionamenti, le analisi, le misure, le verifiche, le manutenzioni e
calibrazione, come riportato nelle tabelle contenute al paragrafo 4 del presente Piano.
3.2. EVITARE LE MISCELAZIONI
Nei casi in cui la qualità e l’attendibilità della misura di un parametro è influenzata dalla
miscelazione delle emissioni, il parametro sarà analizzato prima di tale miscelazione.
3.3. FUNZIONAMENTO DEI SISTEMI
Tutti i sistemi di monitoraggio e campionamento funzioneranno correttamente durante lo
svolgimento dell’attività produttiva (ad esclusione dei periodi di manutenzione e
calibrazione che sono comunque previsti nel punto 4 del presente Piano in cui l’attività
stessa è condotta con sistemi di monitoraggio o campionamento alternativi per limitati
periodi di tempo).
In caso di malfunzionamento di un sistema di monitoraggio “in continuo”, il gestore
contatterà tempestivamente l’Autorità Competente e un sistema alternativo di misura e
campionamento sarà implementato.
3.4. MANUTENZIONE DEI SISTEMI
Il sistema di monitoraggio e di analisi viene mantenuto in perfette condizioni di operatività al
fine di avere rilevazioni sempre accurate e puntuali circa le emissioni e gli scarichi.
Campagne di misurazioni parallele per calibrazione in accordo con i metodi di misura di
riferimento (CEN standard o accordi con l’Autorità Competente) saranno poste in essere
almeno una volta ogni due anni.
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3.5. EMENDAMENTI AL PIANO
La frequenza, i metodi e lo scopo del monitoraggio, i campionamenti e le analisi, così come
prescritti nel presente Piano, potranno essere emendati dietro permesso scritto dell’Autorità
Competente.
3.6. OBBLIGO DI INSTALLAZIONE DEI DISPOSITIVI
Il gestore provvede, se necessario, all’installazione dei sistemi di campionamento su tutti i
punti di emissione, inclusi sistemi elettronici di acquisizione e raccolta di tali dati, come
richiesto dal paragrafo 4 del presente Piano.
3.7. ACCESSO AI PUNTI DI CAMPIONAMENTO
Il gestore predispone un accesso permanente e sicuro ai seguenti punti di campionamento e
monitoraggio:
a) effluente finale, così come scaricato all’esterno del sito
b) punti di campionamento delle emissioni aeriformi
c) punti di emissione sonora nel sito
d) area di stoccaggio dei rifiuti nel sito
e) scarichi di acque superficiali
f) pozzi sotterranei nel sito
Il gestore predispone inoltre un accesso a tutti gli altri punti di campionamento oggetto del
presente Piano.
3.8. MISURA DI INTENSITA’ E DIREZIONE DEL VENTO
Non necessario
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4. OGGETTO DEL PIANO
4.1. COMPONENTI AMBIENTALI
4.1.1. CONSUMO MATERIE PRIME
Tabella C1 – Materie prime
In considerazione dell’attività svolta dall’azienda, le materie prime sono costituite dai rifiuti
in ingresso e dai chemicals utilizzati per il loro trattamento.
Nelle tabella seguente sono riportate le caratteristiche di tali materie prime in uso al 2014.
Tipo di materia prima Produttore e
scheda tecnica
di riferimento
Identificazione Stato fisico
Modalità di stoccaggio numero CAS
altri riferimenti
Acido solforico 41 Bè 50% CS/1000
Hidrodepur 7647-01-0 231-595-7 D04 liquido D18 cisterne
Acqua distillata Hidrodepur 7732-18-5 D04 liquido D11 fusti
Hidrofloc CF40 (Cloruro
ferrico)
Hidrodepur 7705-08-0 231-729-
4(EINECS)
D04 liquido D18 cisterne
( Cloruro ferroso ) Hidrodepur 13478-10-9-03 231-843-
4(EINECS)
D04 liquido D18 cisterne
Hidrofloc CL 1808 Hidrodepur 64742-47-8 265-149-8
(EINECS)
D04 liquido D18 cisterne
Hidrofloc PAC 180 (Policloruro
di Alluminio
Hidrodepur 1327-41-9 215-477-2 D04 liquido D18 cisterne
Hidrofloc AL43 Hidrodepur 920-107-4 D04 liquido D11 fusti
Hidrocoal CL 5 (carbone
attivo cilindretti)
Hidrodepur 7440-44-0 Polvere D12 sacchi
Ipoclorito di Sodio 15% Ecologia &
servizi
7681-52-9 D04 liquido D18 cisterne
Ossigeno liquido SOL 7782-44-7 231-956-9 D04 liquido Sfuso,
serbatoio
Segatura Tribuecologi Polvere Cassoni
Calce Famar 1305-62-0 215-137-3 Polvere D12 sacchi
Acido solforico SOL 50% P Hidrodepur 7647-01-0 231-595-7 D04 liquido
Hidrobac C/GL Hidrodepur 8029-43-4 232-436-4 D04 liquido
Hidroslime Hidrodepur 68424-85-1 270-325-2 D04 liquido
Soda Caustica soluz. 30% Hidrodepur 1310-73-2 215-185-5 D04 liquido
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Tipo di materia prima Produttore e
scheda tecnica di riferimento
Identificazione Stato fisico
Modalità di stoccaggio numero CAS
altri riferimenti
Metabisolfito di Sodio Hidrodepur 7681-57-4 231-673-0 D12 sacchi
Solfuro di Sodio scaglie 60% Hidrodepur 1313-82-2 215-211-5 D12 sacchi
Hidrocoal SP 14I Hidrodepur 7440-44-0 231-153-3 D12 sacchi
Micropan soluz. D.P. Eurovix D04 liquido
Aqualife EB 9300 Gaeta D04 liquido
Hidrofoam AGE Hidrodepur 68002-96-0 614-209-5 D04 liquido
Hidrofoam S30 Hidrodepur 69011-36-5 D04 liquido
I rifiuti in ingresso sono quelli riportati al capitolo 6 dell’AIA (codici CER autorizzati).
Controlli sulle materie prime in ingresso
Fase di utilizzo/Attività Stato Fisico Metodo misura
e frequenza
Unità di
misura
Modalità di registrazione
dei controlli effettuati
TRATTAMENTO RIFIUTI
(Chemicals) SOLIDO/LIQUIDO
REGISTRAZIONE DEI QUANTITATIVI AD
OGNI INGRESSO
---
RENDICONTAZIONE ANNUALE
KG
DOCUMENTI PRESSO
UFFICIO ACQUISTI
TRATTAMENTO RIFIUTI
(Rifiuti in ingresso) LIQUIDO
REGISTRAZIONE DEI QUANTITATIVI AD
OGNI INGRESSO
---
RENDICONTAZIONE GIORNALIERA
KG
SOFTWARE DI
GESTIONE RIFIUTI
ECOS
TRATTAMENTO RIFIUTI
(Rifiuti in ingresso) LIQUIDO
VERIFICA DEI PARAMETRI ANALITICI DA
CERTIFICATI D’ANALISI DEL PRODUTTORE E/
O DA ANALISI DEL LABORATORIO INTERNO
COME DA PRO_07
---
RENDICONTAZIONE GIORNALIERA
DOCUMENTI PRESSO
LABORATORIO
INTERNO
Tabella C2 – Controllo radiometrico
La ditta è provvista di un rilevatore portatile di radioattività modello Radioactivity della
Lafayette. La messa in opera di tale strumento sarà avviata quando saranno ultimati i lavori
previsti da progetto per lo stoccaggio dei RAEE.
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4.1.2. CONSUMO RISORSE IDRICHE
Tabella C3 – Risorse idriche
Tipologia Fase di utilizzo punto di
misura
Utilizzo (es. igienico
sanitario, industriale,
etc)
Metodo di misura e
frequenza
Unità di
misura
Modalità di
registrazione
dei controlli effettuati
ACQUA DA
ACQUEDOTTO UTILIZZO CIVILE
Contatore
Acquedotto 1 Igienico Sanitario
BOLLETTE METRI
CUBI
DOCUMENTI PRESSO
UFFICIO ACQUISTI
Contatore
Acquedotto 2 Utenze Impianto
Contatore
Antincendio Impianto Antincendio
ACQUA DA
POZZO
UTILIZZO
INDUSTRIALE CONTATORE POZZO PROCESSO PRODUTTIVO
LETTURA CONTATORE
MENSILE
METRI
CUBI
DOCUMENTI
INFORMATICI PRESSO
IMPIANTO DI
TRATTAMENTO
4.1.3. CONSUMO ENERGIA
Tabella C4 – Energia
Descrizione Fase di utilizzo punto di
misura Utilizzo
Metodo misura e
frequenza
Unità di
misura
Modalità di registrazione
dei controlli effettuati
ENERGIA
ELETTRICA
LINEE DI
PRODUZIONE E
SERVIZI
GENERALI
CONTATORE
CENTRALE
ALIMENTAZIONE LINEE DI
PRODUZIONE E
DEI SERVIZI
GENERALI
LETTURA DEI
CONTATORI MENSILE KWH
DOCUMENTI INFORMATICI PRESSO
IMPIANTO DI TRATTAMENTO
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4.1.4. CONSUMO COMBUSTIBILI
Tabella C5 – Combustibili
Tipologia Fase di utilizzo e
punto di misura Stato fisico
Qualità (es. tenore
di zolfo)
Metodo di
misura
Unità di
misura
Modalità di
registrazione
dei controlli
effettuati
METANO
ALIMENTAZIONE
CALDAIA PER
USO CIVILE E
RISCALDAMENTO
LOCALI
GASSOSO NA BOLLETTE METRI
CUBI
DOCUMENTI PRESSO
UFFICIO ACQUISTI
4.1.5. EMISSIONI IN ARIA
Tabella C6 – Inquinanti monitorati
Fase Sigla
linea
Descrizione
macchina
Sigla
emissione
Portata
m3/h
Sistema di
abbattimento Inquinante
Valori limite
mg/Nm3
Flusso di
massa
g/h
Frequenza
Controlli
TRATTAMENTO
CHIMICO FISICO
E BIOLOGICO
M1
Aspirazione da
stoccaggio e
impianto di
trattamento
E1 4000 Scrubber +
carboni attivi
Fenoli 2 8
QUADRIMESTRALE
Polveri 10 40
Ammoniaca 5 20
IPA (classe I delle sostante
ritenute cancerogene e/o tossiche per la
riproduzione e/o mutagene)
0,01 0,04
Cianuri 1 4
Benzene (classe III delle sostante ritenute cancerogene e/o
tossiche per la riproduzione e/o
mutagene)
2,5 10
SOV (sommatoria classi III, IV e
V dei composti organici sottoforma di gas, vapori o
polveri )
300 1200
Note:
1) I valori limite sono riferiti alle condizioni normali (273,5 K e 101,3 kPa) ed al volume secco.
2) Per gli altri inquinanti non previsti nella Tabella C6, si assumono i valori limite fissati dal Dlgs 152/06, parte QUINTA,
allegato I, parte II
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Metodi analitici per il controllo delle emissioni
Le metodiche analitiche adottate sono conformi a quanto previsto dal Decreto P.F. n°8 del
26/01/2012 – allegato C3.
Portata/Velocità
ISO 14164:1999
UNI 10169:2001*
Metodo automatico che misura le portate in flussi convogliati
corredato dei requisiti di qualità a cui i metodi/strumenti debbono
rispondere per essere utilizzati ai fini della misura.
Metodo automatico di misura della velocità e portata di flussi gassosi
convogliati per mezzo del tubo di Pilot. E’ opportuna una verifica del
flusso misurato dal sistema continuo almeno ogni quattro mesi.
Ossigeno UNI EN 14789:2006*
ISO 12039 Determinazione analitica mediante un analizzatore paramagnetico.
PM10, PM 2,5
PTS
UNI EN 23210:2009*
(PM 2,5)
UNI EN 13284- 1:2003
(PTS)
ISO 9096 (PTS)
UNI EN 13284-2:2005*
Determinazione gravimetrica (microbilancia) previo campionamento
mediante l’uso di impattatori a due piani. I metodo è particolarmente
adatto per misurare e concentrazioni massime minori di 50 mg/m3.
Determinazione gravimetrica e campionamento isocinetico del gas.
Per flussi convogliati in concentrazione minori di 50 mg/m3.
Determinazione gravimetrica e campionamento isocinetico del gas.
Per flussi convogliati in concentrazione maggiori di 50 mg/m3.
La UNI EN 13284-2:2005 deve essere impiegata, per le parti di
pertinenza, nella “normalizzazione” dei metodi continui di misura.
COV (come COT)
UNI EN 13526:2002*
COT>20 mg/Nm3
UNI EN 12619:2002*
COT<20 mg/Nm3
Determinazione analitica mediante ionizzazione di fiamma (FID). Per
effluenti gassosi provenienti da processi che utilizzano solventi.
Determinazione analitica mediante campionamento del carbonio
organico totale e ionizzazione di fiamma (FID). Per basse
concentrazioni.
Composti organici
volatili
UNI EN 13649:2002*
Determinazione analitica mediante gascromatografia ad alta
risoluzione con rilevatore FID o accoppiata a spettrometro di massa.
IPA
DM 25.08.2000 n. 158
All. 3
ISO 11338-1,2.2003*
Determinazione mediante gascromatografia previa purificazione
mediante cromatografia su strato sottile.
Determinazione mediante gascromatografia liquida ad alta
prestazione o gascromatografia accoppiata alla spettrometria di massa
previo campionamento isocinetico.
As, Cd, Cr, Co, Cu, Mn,Ni,Pb, Sb, Ti
e V UNI EN 14385:2004*
Determinazione mediante spettroscopia in assorbimento o emissione
previo campionamento isocinetico ai camini su filtri e soluzioni di
assorbimento e digestione in forno a microonde, nell’intervallo di
concentrazione da 0.005 mg/m3 a 0,5 mg/m
3.
Sb, As,Ba, Be, Cd,Cr,Co,Cu,
Pb,Mn,Hg,Ni,F,Se,Ag,Ti,Zn
EPA Method 29*
determinazione attraverso assorbimento atomico o spettroscopia di
emissione al plasma previa filtrazione del materiale particellare e
passaggio in soluzione acida di perossido i idrogeno e permanganato di
potassio (solo per Hg).
Fenoli (fenolo e cresoli)
OSHA 32
NIOSH 2546
UNICHIM 504:1980
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Modalità di registrazione dei controlli effettuati e gestione dei documenti:
La documentazione tecnica e i certificati analitici relativi ai monitoraggi, saranno archiviati in
formato cartaceo e/o informatico all’interno dello stabilimento a cura del responsabile
impianto e conservati per almeno 5 anni.
Tabella C7 – Sistemi di trattamento fumi
In riferimento ai sistema di trattamento fumi installati nel punti di emissione E1, come
richiesto dalla Direzione Tecnica Scientifica dell’ARPAM in sede di conferenza dei Servizi del
16/02/2016, la ditte intende effettuare i seguenti monitoraggi e controlli periodici al fine di
verifica l’efficienza di abbattimento dei sistemi stessi:
- CARBONI ATTIVI: al fine di verificare l’efficienza e la necessità di sostituzione dei filtri,
la ditta prevede di effettuare un controllo annuale. La ditta effettuerà analisi
chimiche dei carboni al fine della determinazione del numero di iodio. Quest’ultimo
consente di verificare la % di saturazione dei centri di adsorbimento dei carboni
attivi;
- SCRUBBER (ABBATTIMENTO AD UMIDO): al fine di verificare l’efficienza, la ditta
intende effettuare una determinazione periodica (giornaliera) con annotazione su
apposito registro interno di manutenzione del valore :
o della pressione differenziale, ovvero della differenza tra la pressione statica
della corrente gassosa alla sezione di ingresso dell’impianti di abbattimento e
la pressione statica della corrente gassosa alla sezione d’uscita dell’impianto
di abbattimento stesso. La determinazione verrà effettuata tramite
pressostato differenziale;
o di pH della soluzione di lavaggio;
o del rapporto tra la portata del liquido di lavaggio e dell’effluente gassoso. La
determinazione verrà effettuata tramite un flussimetro posto sulla linea di
mandata della pompa.
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Punto di
emissione
Sistema di
abbattimento
Parti soggette a
manutenzione
Punti di controllo
del corretto
funzionamento
Modalità di controllo
(frequenza)
Modalità di
registrazione dei
controlli effettuati
E1 SCRUBBER
Pressione
differenziale
Pressione ingresso
e uscita Giornaliera
Annotazione su file
presso impianto di
trattamento
pH della soluzione
di lavaggio
Analisi della
soluzione di
lavaggio
Giornaliera
Annotazione su
file presso
impianto di
trattamento
Valore del rapporto
della portata del
liquido di lavaggio
e dell’effluente
gassoso
Misura della
portata del liquido
e dell’effluente
gassoso
Giornaliera
Annotazione su
file presso
impianto di
trattamento
Ventilatori, pompe
di rilancio, pompe
dosatrici chemicals.
Controllo visivi di
funzionamento Mensile
Annotazione su
file presso
impianto di
trattamento
E1 CARBONI ATTIVI
Analisi per la
determinazione del
numero di iodio
Carboni attivi Annuale
Annotazione su
file presso
impianto di
trattamento
Tabella C8 – Emissioni diffuse e fuggitive
Le emissioni diffuse e fuggitive provenienti dalle vasche di trattamento, dai serbatoi e dai
sedimentatori, sono captate dal sistema di aspirazione esistente (punto di emissione E1), ed
abbattute mediante sistema di trattamento fumi sopra descritto.
Durante il periodo estivo dal 15 giugno al 15 settembre , in via sperimentale per l’anno
2017, una parte della vasca di ossidazione B7 verrà aperta. Durante tale periodo si registrerà
su apposita tabella per 3 volte al giorno: eventuali emissioni odorigene, direzione ed
intensità dei venti, tutti i giorni e comunque tutte le volte che vengano avvertiti fenomeni
odorigeni. Ogni 10 giorni la ditta invierà alla Provincia un report contenente i dati del
monitoraggio. Entro il 30 settembre 2017 la ditta invierà una relazione di sintesi con riportati
i dati del monitoraggio
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4.1.6. EMISSIONI IN ACQUA
Tabella C9 – Inquinanti monitorati
Per il monitoraggio del processo di depurazione da parte del gestore sono previsti controlli
interni periodici, di tipo chimico–fisico e biologico.
Il monitoraggio delle acque di scarico in pubblica fognatura viene fatto settimanalmente con
analisi di laboratorio interno e bimensilmente con analisi di un laboratorio esterno
certificato. Tali analisi sono archiviate nel laboratorio interno sia in forma cartacea che
informatica.
Tipologia
Frequenza di scarico
Ricettore Portata
(mc/g) mesi/anno giorni/
settimana ore/giorno
Acqua da processo
di trattamento dei
rifiuti
12 5-6 16 Fognatura
Variabile in
funzione del
quantitativo e
tipologia dei
rifiuti trattati
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Tabella C10 - Controlli allo scarico finale
Sigla scarico Inquinante Unità di misura Valori limite
S1
pH* 5,5 – 9,5
Temperatura* oC
Colore* Non percettibile con
diluizione 1:20
Odore* Non deve essere
causa di molestie
Materiali grossolani* Assenti
Solidi sospesi totali* mg/L 200
COD (come O2)* mg/L 500
Cloruri* mg/L 1200
Azoto ammoniacale (come NH4)* mg/L 30
Azoto Tolale TKN mg/L
Azoto nitroso * mg/L 0,6
Azoto nitrico * mg/L 30
Solfuri (come H2S) mg/L 2
Solfati (come SO4) mg/L 1000
Fosforo totale (come P) mg/L 10
Cianuri * mg/L 1,0
Cromo VI come Cr* mg/L 0,2
Alluminio mg/L 2,0
Ferro * mg/L 4
Nichel * mg/L 4
Piombo * mg/L 0,3
Rame* mg/L 0,4
Zinco * mg/L 1,0
Solventi organici aromatici mg/L 0,4
Benzene mg/L
Toluene mg/L
Etilbenzene mg/L
Xilene (m, p-) mg/L
Xilene (o-) mg/L
Stirene mg/L
Isopropilbenzene mg/L
n-propilbenzene mg/L
Fenoli* mg/L 1
Idrocarburi totali mg/L 10
Tensioattivi totali mg/L 4
Tensioattivi anionici* mg/L
Tensioattivi non ionici* mg/L
(*) parametri monitorati nel controllo interno
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Metodi analitici per il controllo delle emissioni in acqua
Le metodiche analitiche adottate sono conformi a quanto previsto dal Decreto P.F. n°8 del
26/01/2012 – allegato C3.
Inquinante Metodica Descrizione
pH
US EPA Method
150.1, S.M. 4500-H
B; Metodo APATIRSA
CNR 2060
Misura potenziometrica con elettrodo combinato, sonda
per compensazione automatica della temperature e
taratura con soluzioni tampone a ph 4 e 7: A scadenza
di ogni mese la sonda di temperatura deve essere tarata
col il metodo US EPA 170.1 o S.M. 2550B.
Temperatura
US EPA Method
170.1, S.M. 2550-B
B; Metodo APATIRSA
CNR 2100
/
Colore
APAT IRSA CNR
2020
Determinazione con confronto visivo con acqua o con
soluzioni colorate a concentrazione nota o mediante
uno
spettrofotometro.
Odore APAT IRSA CNR
2050
Determinazione per diluizione fino
Materiali grossolani
Metodo indicato
Legge 319/76
(metodo per
“oggetti di
dimensioni lineari
superiori as 1 cm”)
/
Solidi sospesi totali
US EPA Method
160.2/S.M. 2540 D;
Metodo APATIRSA
CNR 2090 B
Metodo gravimetrico dopo filtrazione su filtro in fibra di
vetro (0,45 μm) ed essiccazione del filtro a 103.105 °C.
COD (come O2)
US EPA Method
410.4, SM 5220 C;
Metodo APATIRSA
CNR 5130
Ossidazione con il bicromato con metodo a riflusso
chiuso seguita da titolazione
Cloruri APAT IRSA CNR
4020
EPA 9056A
Determinazione mediante cromatografia ionica.
Azoto ammoniacale (come
NH4)
US EPA Method
250.2
S.M. 4500-NH3
Metodo APATIRSA
CNR 4030C
Distillazione per separare l’ammoniaca dalle specie
interferenti ed analisi con metodi colorimetrico (reattivo
di Nessler) o per titolazione con acido solforico; in
funzione della concentrazione di ammoniaca.
Azoto Tolale TKN Metodo APATIRSA
CNR 4060
Determinazione spettrofotometrica previa ossidazione
con una miscela di perossi disolfato, acido borico e
idrossido di sodio.
Azoto nitroso Metodo APATIRSA
CNR 4020
EPA 9056A
Determinazione mediante cromatografia ionica.
Azoto nitrico Metodo APATIRSA
CNR 4020
EPA 9056A
Determinazione mediante cromatografia ionica.
Solfuri (come H2S) APAT IRSA CNR
4160
Determinazione mediante titolazione con tiosolfato di
sodio dell’eccesso di iodio non reagito in ambiente
acido.
Solfati (come SO4) APAT IRSA CNR
4020
EPA 9056A
Determinazione mediante cromatografia ionica.
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Inquinante Metodica Descrizione
Fosforo totale (come P)
EPA Method 365.3
Metodo APATIRSA
CNR 4110 A2
Trasformazione di tutti i composti del fosforo e
ortofosfati
mediante mineralizzazione acida con per solfato di
potassio. Gli ioni ortofosfati vengono fatti reagire con il
molibdato d’ammonio ed il potassio antimonil tartrato,
in
ambiente acido, per formare un eteropoliacido ridotto
poi
con acido ascorbico a blu di molibdeno, la cui
assorbenza viene misurata alla lunghezza d’onda di 882
nm.
Cianuri
APAT IRSA CNR
4070
US EPA OIA 1677
Determinazione spettrofotometrica previa reazione con
cloraminaT.
Determinazione mediante scambio di legante, iniezione
in flusso (FIA) e misura amperometrica.
Cromo VI come Cr APAT-IRSA CNR
3150B2
Metodo per spettrometria di assorbimento atomico con
atomizzazione elettronica, previa estrazione del
complesso APDC-Cromo(VI)
Alluminio
UNI EN ISO 17294-
2:2005
APAT-IRSA CNR
3010B + 3050
Digestione acida (acido nitrico ed acido cloridrico)
mediante microonde e determinazione con
spettroscopia
di emissione al plasma induttivamente accoppiato a
spettrometro di massa (ICP-MS).
Digestione acida mediante microonde e determinazione
mediante spettrometria di assorbimento atomico con
atomizzazione elettrotermica.
Ferro EPA Method 236.2
APAT-IRSA CNR
3010B + 3160B
Minerallizzazione con metodo US EPA 200.0 e
determinazione con assorbimento atomico in fornetto
di grafite
Nichel
US EPA Method
249.2
APAT-IRSA CNR
3010B + 3220B
Minerallizzazione con metodo US EPA 200.0 e
determinazione con assorbimento atomico in fornetto
di
grafite.
Piombo
UNI EN ISO 17294-
2:2005
APAT-IRSA CNR
3010B + 3230 B
Digestione acida mediante microonde e determinazione
con spettroscopia di emissione al plasma
induttivamente
accoppiato a spettrometro di massa (ICP-MS).
Digestione acida mediante microonde e determinazione
con spettroscopia di assorbimento atomico con
atomizzazione elettrotermica.
Rame
UNI EN ISO 17294-
2:2005
APAT-IRSA CNR
3010B + 3250 B
Digestione acida mediante microonde e determinazione
con spettroscopia di emissione al plasma
induttivamente
accoppiato a spettrometro di massa (ICP-MS).
Digestione acida mediante microonde e determinazione
con spettroscopia di assorbimento atomico con
atomizzazione elettrotermica.
Zinco
UNI EN ISO 17294-
2:2005
APAT-IRSA CNR
3010B + 3290 A
Digestione acida mediante microonde e determinazione
con spettroscopia di emissione al plasma
induttivamente
accoppiato a spettrometro di massa (ICP-MS).
Digestione acida mediante microonde e determinazione
con spettroscopia di assorbimento atomico con
atomizzazione in fiamma
Solventi organici aromatici UNI EN ISO
15680:2003
Determinazione mediante gascromatografia accoppiata
spazio di testa statico o dinamico
copia informatica per consultazione
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Inquinante Metodica Descrizione
Fenoli
APAT-IRSA CNR
5170 A (fenoli totali)
APAT-IRSA CNR
5170B
Determinazione spettrofotometrica dei fenoli totali
(mg/L) previa formazione di un composto colorato dopo
reazione con 4-amminoantipiridina in ambiente basico.
Generalmente utile per indagini preliminari di screening.
In base alla tipologia di acqua da analizzare utilizzare il
metodo con campo di applicazione opportuno
(metodoA1: 0.05-0.1 mg/L o metodo A2:0.1-5 mg/L).
Determinazione dei fenoli attraverso cromatografia
liquida al alta prestazione (HPLC) accoppiata a
rilevatore UV previa estrazione liquidi-liquido o
liquidosolido.
Analizza quali/quantitativamente i singoli fenoli in
campioni di acqua con contenuto di fenoli a livelli di
tracce (μg/L).
Idrocarburi totali
UNI EN ISO 9377-
2:2000
APAT IRSA 5160
B2
Determinazione dell’indice di idrocarburi C10-C40
attraverso gascromatografia.
Nel caso di segnali prima del C10 diversi dal rumore di
fondo deve essere determinata la frazione volatile
attraverso le metodiche di spazio di testa (EPA 5021A) o
purge & trup (5030C) e analisi gas cromatografia e
rilevatore a spettrometria di massa.
Determinazione spettrofotometrica previa estrazione
con
1,1,2 triclorofluoretano.
Tensioattivi anionici APAT-IRSA CNR
5170
Determinazione spettrofotometrica previa formazione
di
un composto colorato con un blu di metilene.
Tensioattivi non ionici
APAT-IRSA CNR
5180
Determinazione mediante titolazione con
pirrolidinditiocarbammato di sodio del Bi rilasciato dopo
ridissoluzione del precipitato formatosi dalla reazione
tra
tensioattivi e il reattivo di Dragendorff.
Modalità di registrazione dei controlli effettuati e gestione dei documenti:
La documentazione tecnica e i certificati analitici relativi ai monitoraggi, saranno archiviati in formato
cartaceo e/o informatico all’interno dello stabilimento a cura del responsabile ambientale e
conservati per almeno 5 anni
Tabella C10 – Sistemi di depurazione
VEDI RELAZIONE TECNICA IMPIANTO
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4.1.7. RUMORE
Tabella C11 – Rumore, sorgenti
Compatibilmente alla zonizzazione acustica comunale, il gestore effettuerà, in caso di
modifica sostanziale, un rilevamento complessivo del rumore che si genera nel sito
produttivo e degli effetti sull’ambiente circostante. Una copia del rapporto di rilevamento
sarà disponibile nel sito per il controllo eseguito dall’Autorità Competente ed una sintesi
dell’ultimo rapporto utile, con in evidenza le peculiarità (criticità) riscontrate, farà parte della
sintesi del Piano inviata annualmente all’Autorità Competente secondo quanto prescritto al
paragrafo 6 del presente Piano.
4.1.8. RIFIUTI
Tabella C13 – Controllo rifiuti in ingresso
I rifiuti che giungono in impianto subiscono un attento processo di identificazione –
caratterizzazione come specificato nella procedura PRO_07 del sistema di gestione integrato
implementato dall’azienda. Il controllo avviene come riportato in tabella C1.
Tabella C14 – CONTROLLO RIFIUTI PRODOTTI
Descrizione rifiuto Attività di
provenienza
Codice
C.E.R.
Classificazione
-----
Destinazione
Modalità
controllo e
analisi
Frequenza
Modalità di
registrazione
dei controlli effettuati
1
Altri oli per motori,
ingranaggi e
lubrificazioni
Manutenzion
e automezzi 130208
Speciale
pericoloso
-
smaltimento
Analitica
Annuale e
in caso di
modifiche
techiche
La
documentazione
tecnica ed i
risultati analitici
saranno
archiviati in
formato cartaceo
all’interno dello
stabilimento
e conservati per
almeno 5 anni
2 Ferro e acciaio Trattamento
rifiuti 170405
Speciale non
pericoloso
-
recupero
A vista
3
Fanghi da altri
trattamenti delle
acque reflue
industriali diversi da
quelli di cui alla
voce 190813
Trattamento
rifiuti 190814
Speciale non
pericoloso
-----
Smaltimento
Analitica
Annuale e
in caso di
modifiche
techiche
4
Fanghi da altri
trattamenti delle
acque reflue
industriali
Trattamento
rifiuti 190813
Speciale
pericoloso
-----
Smaltimento
Analitica
Annuale e
in caso di
modifiche
techiche
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Descrizione rifiuto Attività di
provenienza
Codice
C.E.R.
Classificazione
-----
Destinazione
Modalità
controllo e
analisi
Frequenza
Modalità di
registrazione
dei controlli effettuati
5
Oli prodotti dalla
separazione
olio/acqua
Trattamento
rifiuti 130506
Speciale
pericoloso
-
recupero
Analitica
Annuale e
in caso di
modifiche
techiche
6 Batterie esauste Manutenzion
e 160601
Speciale non
pericoloso
-
recupero
A vista
7 Carta da ufficio Ufficio 200101
Speciale non
pericoloso
-
recupero
A vista
8 Assorbenti e
materiali filtranti
Manutenzion
e 150203
Speciale non
pericoloso
-----
Smaltimento
Analitica
Annuale e
in caso di
modifiche
techiche
9
Acque pretrattate
da impianto chimico
fisico
Trattamento
rifiuti 190203
Speciale non
pericoloso
-----
Smaltimento
Analitica
Annuale e
in caso di
modifiche
techiche
10
Acque pretrattate
da impianto chimico
fisico
Trattamento
rifiuti 190204
Speciale
pericoloso
-----
Smaltimento
Analitica
Annuale e
in caso di
modifiche
techiche
11
Acque pretrattate
da impianto chimico
fisico
Trattamento
rifiuti 190211
Speciale
pericoloso
-----
Smaltimento
Analitica
Annuale e
in caso di
modifiche
techiche
12
Assorbenti e
materiali filtranti
contenenti sostanze
pericolose
Manutenzion
e 150202*
Speciale
pericoloso
-----
Smaltimento
Analitica
Annuale e
in caso di
modifiche
techiche
13 Imballaggi in
plastica
Trattamento
rifiuti 150102
Speciale non
pericoloso
-----
Smaltimento/
recupero
A vista
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Descrizione rifiuto Attività di
provenienza
Codice
C.E.R.
Classificazione
-----
Destinazione
Modalità
controllo e
analisi
Frequenza
Modalità di
registrazione
dei controlli effettuati
14 Imballaggi metallici Trattamento
rifiuti 150104
Speciale non
pericoloso
-----
Smaltimento/
recupero
A vista
15 Imballaggi misti Trattamento
rifiuti 150106
Speciale non
pericoloso
-----
Smaltimento/
recupero
A vista
16
Imballaggi
contenenti residui di
sostanze pericolose
Trattamento
rifiuti 150110*
Speciale
pericoloso
-----
Smaltimento
Analitica
Annuale e
in caso di
modifiche
techiche
17
Rifiuti
biodegradabili
(potatura piante
stabilimento)
200201
Speciale non
pericoloso
-----
Recupero
A vista
18 Imballaggi in legno Trattamento
rifiuti 150103
Speciale non
pericoloso
-----
Smaltimento/
recupero
A vista
19 Tober per stampa
esauriti Ufficio 080318
Speciale non
pericoloso
-----
Smaltimento/
recupero
A vista
copia informatica per consultazione
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4.1.9. SUOLO E SOTTOSUOLO
Tabella C15 – Acque sotterranee
NON PREVISTO
Il gestore adotterà inoltre procedure e modalità operative affinché sia verificato
periodicamente:
Descrizione Tipo di controllo Frequenza Modalità di registrazione
Stato della
pavimentazione di tutte
le aree di lavorazione
Visivo per escludere
buche, ostacoli o
danneggiamento delle
aree di lavorazione
Mensile DOCUMENTI CARTACEI
PRESSO IMPIANTO DI
TRATTAMENTO
Stato delle vasche di
trattamento e delle
tubazioni che trasportano
i liquidi
Visivo per escludere
perdite o sgocciolamenti Mensile
DOCUMENTI CARTACEI
PRESSO IMPIANTO DI
TRATTAMENTO
Stato dei serbatoi di
stoccaggio dei rifiuti
Visivo per scongiurare
perdite e contaminazioni
di suolo e sottosuolo
Mensile DOCUMENTI CARTACEI
PRESSO IMPIANTO DI
TRATTAMENTO
Modalità di registrazione dei controlli effettuati e gestione dei documenti:
La documentazione tecnica e i certificati analitici relativi ai monitoraggi, saranno archiviati in formato
cartaceo e/o informatico all’interno dello stabilimento a cura del responsabile ambientale e
conservati per almeno 5 anni
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4.2. GESTIONE DELL’IMPIANTO
4.2.1. Controllo fasi critiche, manutenzioni, depositi
(In testa all’impianto è presente un sistema di omogenizzazione dei rifiuti liquidi, in modo tale
da evitare che brusche variazioni della composizione del refluo in trattamento possa
comportare effetti indesiderati al trattamento, in particolar modo alla sezione di trattamento
biologico.
Per evitare che si possano verificare reazioni chimiche indesiderate fra i rifiuti liquidi in fase di
omogenizzazione degli stessi in testa all’impianto di trattamento, si prevede di effettuare, nel
laboratorio interno di controllo processo, delle prove di miscibilità finalizzate ad accertarne
l’effettiva compatibilità chimica, secondo le modalità seguenti.
Come riportato dalla istruzione operativa ISTAMB_10 “ Omogenizzazione rifiuti liquidi”, il
tecnico del laboratorio chimico interno per il controllo di processo, adeguatamente formato
per effettuare in condizioni di sicurezza le prove di omogenizzazione, procede come segue:
a) individua le categorie di rifiuti da sottoporre a omogenizzazione,
b) misura il volume di liquido già presente nel serbatoio di omogenizzazione;
c) individua il volume del liquido che deve essere scaricato dal serbatoio di
stoccaggio;
d) effettua una prova di miscelazione fra i due liquidi
La prova di miscelazione viene effettuata su piccole quantità di rifiuto per verificare la
compatibilità chimico fisica ed adottando procedure atte a garantire la trasparenza delle
operazioni eseguite.
Gli esiti delle prove di miscelazione devono essere riportate su apposita modulistica in Ecos, e
conservate in sede per almeno 1 anno.)*
* Ad oggi questa parte dell’AIA non è attiva in quanto non sono stati realizzati i serbatoi
come da DD n.1693 del 24/11/2016
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Sulla vasca del biologico vengono effettuati i seguenti controlli:
Tabella C16 – Sistemi di controllo delle fasi critiche del processo
Punto di
controllo
Stadio di
trattamento
Punti
caratteristici
di ciascuno
stadio
Dispositivi e
punti di
controllo
Modalità di
controllo
(frequenza)
Modalità di
registrazione
VASCA B7 OSSIDAZIONE A
FANGHI ATTIVI IMHOFF ML/L IMBUTO
1 VOLTA AL
GIORNO FILE
VASCA B7 OSSIDAZIONE A
FANGHI ATTIVI PH
PHMETRO
PORTATILE
1 VOLTA AL
GIORNO FILE
VASCA B7 OSSIDAZIONE A
FANGHI ATTIVI
OSSIGENO
DISCIOLTO
OSSIMETRO
PORTATILE
1 VOLTA AL
GIORNO FILE
VASCA B7 OSSIDAZIONE A
FANGHI ATTIVI COD COLORIMETRO
2 VOLTE A
SETTIMANA FILE
VASCA B7 OSSIDAZIONE A
FANGHI ATTIVI TOC COLORIMETRO
1 VOLTA A
SETTIMANA FILE
VASCA B7 OSSIDAZIONE A
FANGHI ATTIVI SVI STUFA
1 VOLTA OGNI
15 GIORNI FILE
Tabella C17 – Interventi di manutenzione ordinaria sui macchinari
Le manutenzioni dei macchinari sono registrate su un apposito registro informatico.
Tabella C18 – Aree di stoccaggio (vasche, serbatoi, bacini di contenimento, etc)
Struttura contenimento
Contenitore Bacino di contenimento Accessori
(pompe, valvole, …)
Tipo di
controllo Frequenza
Modalità di
Registrazione
Tipo di
controllo Frequenza
Modalità di
Registrazione
Tipo di
controllo Frequenza
Modalità di
Registrazione
STOCCAGGIO
RIFIUTI LIQUIDI VISIVO MENSILE
CARTACEA
INFORMATICA VISIVO MENSILE
CARTACEA
INFORMATICA
VD REGISTRO
MANUTENZIONI
VD REGISTRO
MANUTENZIONI
CARTACEA
INFORMATICA
STOCCAGGIO
RIFIUTI SOLIDI VISIVO MENSILE
CARTACEA
INFORMATICA VISIVO MENSILE
CARTACEA
INFORMATICA - - -
4.2.2. Indicatori di prestazione
Con l’obiettivo di esemplificare le modalità di controllo indiretto degli effetti dell’attività
economica sull’ambiente, sono di seguito definiti indicatori delle performance ambientali
classificabili come strumento di controllo indiretto tramite indicatori di impatto ed indicatori
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di consumo di risorse. Tali indicatori sono rapportati con l’unità di produzione (tonnellate di
refluo da trattare).
Nel report che l’azienda inoltrerà all’Autorità Competente, sarà riportato, per ogni
indicatore, il trend di andamento, per l’arco temporale disponibile, con le valutazioni di
merito rispetto agli eventuali valori definiti dalle linee guida settoriali disponibili sia in
ambito nazionale che comunitario.
Tabella C19 – Monitoraggio degli indicatori di performance
Indicatore e
sua descrizione Unità di misura Modalità di calcolo
Frequenza di monitoraggio
e periodo di riferimento
Modalità di
registrazione
ENERGIA ELETTRICA
CONSUMATA
PER UNITA’ DI PRODOTTO
KWH / TON DA LETTURA
CONTATORE
ANNUALE
DOCUMENTI
INFORMATICI PRESSO IMPIANTO
DI TRATTAMENTO ACQUA CONSUMATA
PER UNITA’ DI PRODOTTO MC/ TON
DA LETTURA
CONTATORE
RIFIUTI AVVIATI A RECUPERO
PER UNITA’ DI PRODOTTO TON/ TON DA DATI MUD
ANNUALE
DOCUMENTI
INFORMATICI PRESSO IMPIANTO
DI TRATTAMENTO
RIFIUTI AVVIATI A
SMALTIMENTO PER UNITA’ DI
PRODOTTO
TON/ TON DA DATI MUD
MATERIE PRIME
CONSUMATE PER UNITA’
DI PRODOTTO
TON/ TON DA CONTABILITA’ INTERNA
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5. RESPONSABILITA’ NELL’ESECUZIONE DEL PIANO
Nella tabella seguente sono individuati i soggetti che hanno responsabilità nell’esecuzione e
controllo del presente Piano.
Tabella D1 – Soggetti che hanno competenza nell’esecuzione del piano
Soggetti Nominativo del
referente
Gestore dell’impianto Caimmi Matteo
Autorità Competente Provincia di Ancona
Ente di controllo ARPAM
5.1. Attività a carico del gestore
Il gestore svolge tutte le attività previste nel presente piano di monitoraggio, anche
avvalendosi di una società terza contraente.
Il calendario con l’esatta programmazione degli autocontrolli previsti dall’azienda, relativo
all’anno successivo (specifica del giorno e dell’ora delle singole indagini), sarà fornito
all’Autorità Competente entro il mese di dicembre di ogni anno.
I risultati dei monitoraggi relativi all’anno precedente saranno comunicati al Comune di
Falconara Marittima, all’Autorità Competente e all’ARPAM (sia Dipartimento Provincia di
Ancona che alla Direzione Tecnico Scientifica con frequenza annuale, entro il 31 maggio di
ogni anno.
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6. MANUTENZIONE E CALIBRAZIONE
I sistemi di monitoraggio e di controllo saranno mantenuti in perfette condizioni di
operatività al fine di avere rilevazioni sempre accurate e puntuali circa le emissioni e gli
scarichi.
Per quanto concerne i monitoraggi effettuati da laboratori esterni, la corretta calibrazione e
manutenzione degli strumenti utilizzati sarà garantita, quando possibile, da certificazioni di
settore (laboratori accreditati SINAL, etc).
7. COMUNICAZIONE DEI RISULTATI DEL MONITORAGGIO
La documentazione tecnica e i certificati analitici relativi ai monitoraggi eseguiti, saranno
archiviati in formato cartaceo e/o informatico all’interno dello stabilimento a cura del
responsabile ambientale e conservati per almeno 5 anni.
I risultati del presente piano di monitoraggio saranno comunicati all’Autorità Competente
con frequenza annuale.
Entro il 31 MAGGIO di ogni anno solare il gestore trasmetterà al Comune di Falconara
Marittima, all’Autorità Competente e all’ARPAM (sia Dipartimento Provincia di Ancona che
alla Direzione Tecnico Scientifica una sintesi dei risultati del piano di monitoraggio e
controllo, raccolti nell’anno solare precedente, ed una relazione che evidenzi la conformità
dell’esercizio dell’impianto alle condizioni prescritte nell’Autorizzazione Integrata
Ambientale di cui il presente piano è parte integrante.
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