DIFFICOLTÀ COMUNICATIVE E SOCIALI NELL’AUTISMO ... · STRATEGIE E METODOLOGIE presso i servizi...

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«STUDENTI CON AUTISMO: COMUNICAZIONE, METODOLOGIE E VALUTAZIONE»Secondo livello

Per docenti delle scuole secondarie di primo e di secondo gradodott. Bert Pichalortopedagogista

Consulente autismo(Bert.Pichal@fastwebnet.it)

DIFFICOLTÀ COMUNICATIVE E SOCIALI NELL’AUTISMO:

STRATEGIE E METODOLOGIE

presso i servizi per l’autismo della Società Cooperativa Sociale di Solidarietà - Domus Laetitiae - Sagliano Micca (Biella)

La casa per l’autismo, Candelo (http://www.angsa-biella.org/casautismo.php)

Fondazione TEDA per l’Autismo Onlus in Associazione Temporanea d’Impresa (ATI) con Cooperativa Sociale Interactive (www.fondazioneteda.it)

Istituto Universitario Salesiani Rebaudengo, Torino; (www.ius.to)

CTS Monza – Brianza; Lissone 5 e 7 settembre 2017

Le storie sociali

dott. Bert Pichal, ortopedagogista

Consulente autismo

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Le storie sociali sono un modo per insegnare e uno strumentoper migliorare la qualità della vita di persone che per lorospecifiche caratteristiche di funzionamento non sempre possonoda sole ricavare regole sociali dall'esperienza; questo accadesoprattutto per il fatto che l'esperienza sociale è spesso difficileproprio in quanto varia, mutevole e non sempre così facilmenteinquadrabile in regole evidenti, certe e costanti.

LE STORIE SOCIALI*

*Fonte: Dot.ssa Crivelli Enza, Crema, 2009

TEMATICHE DELLE STORIE SOCIALI

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Le storie sociali possono essere usate per affrontare un numeroinfinito di tematiche.Vengono spesso scritte in risposta ad unasituazione problematica, cercando di offrire le informazionisociali che spesso una persona con autismo non possiede.Ad es. i problemi potrebbero riguardare la difficoltà a giocarein modo adeguato con altri bambini.

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Parola scritta corredata da immaginiLinguaggio concreto e non metaforicoRipetizione e ritualizzazione nell'uso

Associazione tra uso e situazione

Mezzi per insegnare adatti alle caratteristiche

delle persone con autismo

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Insegnare le abilità sociali

Insegnamentodelle abilità

di imitazione

Insegnamentodelle abilità

di comunicazione

Insegnamentodelle

abilitàdi gioco

Insegnamentodelle abilità di

iniziativa socialecon i coetanei

Insegnamentodelle abilità

cognitive e di autonomia

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Com'è una storia sociale?

La storia che costruisco è il più simile possibile

alla situazione reale e soprattutto rappresenta una

situazione concreta realmente e frequentemente

incontrata dalla persona cui è rivolta.

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Frase descrittiva

Frasi obiettive che descrivonoi fatti senza esprimere opinioni

Frase soggettiva

Asserzioni che si riferiscono a,o descrivono, lo stato internodi una persona, le sue emozionii suoi pensieri

Frase direttiva

Sono frasi che individuano una rispostapossibile, suggerendo gentilmente uncomportamento alla persona

Frase affermativa

Frasi che aiutano a potenziareil significato delle frasi cheprecedono e spesso esprimonoun'opinione comune

Frasi fondamentali

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LE FRASI DESCRITTIVE

Sono frasi obiettive, descrivono i fatti senza dare nessuna opinione.Sono l'unico tipo di frase obbligatoriain una storia sociale.Costituiscono la SPINA DORSALE,l'OSSATURA di una storia sociale.Spesso rispondono a domandequali: chi, cosa, dove, quando eperchè. L'oggettività delle frasi descrittiveporta logica e precisione nella storia.

MI CHIAMO...

A volte mia nonna milegge delle storie.

Molti bambini giocanoin cortile durante

l'intervallo.

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LE FRASI SOGGETTIVE

Vengono usate raramente frasisoggettive che descrivono lo statointerno della persona con autismo.Più spesso questo tipo di frase vieneusata per descrivere lo stato internodegli altri.Questo tipo di frase dà un CUOREalla storia.

Il mio insegnante sa lamatematica.

A mia sorella piace suonareil piano.

Alcuni bambini credono a Babbo Natale.

A volte le persone stannomale quando mangiano

troppo.

questo genere di frasi si riferisce alle emozioni, alle credenze, alle condizioni fisiche, alle opinioni.

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LE FRASI DIRETTIVE

Sono frasi che vanno utilizzatecon cautela, in considerazionedel fatto che le persone con autismo danno spesso una interpretazione letterale dellecomunicazioni.Ad es. se si inizia una frase con Faròo So fare il rischio è che la personacon autismo possa pensare che lasua reazione debba essere esattamente così.Meglio iniziare con Cercherò di...Proverò a...

Cercherò di stare sulla miasedia.

Posso chiedere a mamma e papà se mi danno un

abbraccio.

Ai giardinetti posso decidere di giocare con l'altalena o con

gli anelli.

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LE FRASI AFFERMATIVE

Questo tipo di frase aiutaa potenziare il significatodelle frasi che le precedonoe spesso esprimono un valore comune in una cultura.La funzione di una frase affermativa è di accentuareun'idea importante.

La maggior parte delle personemangia la cena prima del dolce.

Questa è una buona idea.

Cercherò di tenere allacciata lacintura di sicurezza.

Questo è molto importante.

Il water fa rumore quando sifa scendere l'acqua.

Questo va bene

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LE FRASI PARZIALI

Sono frasi che servono ad incoraggiare la persona nel fare delle supposizioni.Sono molto simili alle frasi da completare che gli insegnantiutilizzano nelle verifiche per assicurarsi che gli studenti abbiano capito un concetto.

La mia insegnante probabilmente sarà...............se sto in fila ecammino tranquillamente.

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LE FRASI DI CONTROLLO

Sono asserzioni che vengono scritte dalle persone stesse a cui sono destinate le storie sociali per ricordare meglio una certa cosa.

Ad es. Andrea è un bambino di 10 anni esperto di insetti,siarrabbia molto quando qualcuno gli dice “ho cambiato idea”.

Dopo aver letto una storia sociale che parla dei possibili motiviper cui le persone possono cambiare idea, Andrea sviluppa una sua frase: quando qualcuno dice “ho cambiato idea”, possopensare a un'idea che migliora come un bruco che diventa

una farfalla.

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1) VISUALIZZARE L'OBIETTIVO

2) RACCOGLIERE LE INFORMAZIONI

3) PERSONALIZZARE IL TESTO

PUNTI FONDAMENTALI PER SCRIVERE

UNA STORIA SOCIALE

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L'obiettivo generale di una storia sociale è di condividere informazioni sociali accurate, per descrivere e non per dirigere.Visualizzare l'obiettivo significa tradurre l'informazione socialein un testo ricco di significato e di immagini.In molti casi significa descrivere concetti astratti e idee con immagini e con riferimenti concreti e visivi.

VISUALIZZARE L'OBIETTIVO

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Raccogliere informazioni significa sapere dove e quando ha luogola situazione, chi è coinvolto, come si sviluppano gli eventi,cosa succede e perchè.

Inoltre bisogna conoscere lo stile di apprendimento, la capacità dilettura, la capacità di attenzione e gli interessi della persona a cuiè destinata la storia.

RACCOGLIERE INFORMAZIONI

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1) Una storia sociale ha un'introduzione, una parte centrale e una conclusione.

2) E' scritta in prima persona e occasionalmente in terza persona.

3) E' precisa in senso letterale.

4) Usa un tipo di testo concreto e facile da capire con supportivisivi quando necessari.

5) Può contenere illustrazioni per chiarire e migliorare la comprensionedel testo.

PERSONALIZZARE IL TESTO

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ALCUNI ESEMPI….

Elisa Clementi 21

Elisa Clementi 22

Elisa Clementi 23

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Elisa Clementi 25

Elisa Clementi 26

www.culturautismo.it

siti con storie sociali • www.storiesociali.it/

• http://www.aspergerssocialstories.com/

• http://www.autism-pdd.net/testdump/test14154.htm con tantissimi link!

Cartoni che spiegano le regole della convivenza per bambini:

• www.notebookbabies.com

Altri esempi su youtube:

• http://www.youtube.com/watch?v=Jfq6S6FOQCk

• http://www.youtube.com/watch?v=10cYt6xIw9Q

• http://www.youtube.com/watch?v=Oh42WIdyHUw

• http://www.youtube.com/watch?v=0rbMxbYm07I

➢ Il nuovo libro delle Storie Sociali: Promuovere le competenze relazionali

in bambini e giovani adulti con autismo e sindrome di Asperger. Gray, C.

Erickson, 2016.

➢ La Teoria della mente e autismo: insegnare a comprendere gli stati psichici

dell’altro, Howlin P, Baron-Cohen S & Hadwin J, Erickson, 1999.

➢ Il libro delle storie sociali, C. Gray, E. Micheli, Vannini Editrici, 2004.

➢ Sindrome di Asperger e Autismo High-Functioning; E. Schopler, G.

Mesibov, L. Kunce; Erickson, 2001.

➢ Storie sociali per l’autismo, C. Smith; Erickson, 2006.

➢Il nuovo libro delle storie sociali. Promuovere le competenze relazionali in

bambini e giovani adulti con autismo e sindrome di Asperger, C.Gray, 2016.

➢ Conversazioni a fumetti: Comprendere le situazioni sociali illustrando in

vignette pensieri, emozioni e intenzioni. Gray, C.; Armando Editore, 2014.

➢ Comunicazione e reciprocità sociale nell’autismo; Quill,K. A.; Erickson,

2007.

➢ Sindrome di Asperger, HFA e formazione superiore; Esperienze e

indicazioni per la scuola secondaria di secondo grado e l’Università,

Valtellina, E.; Erickson, 2010.

➢ Intervento cognitivo nei disturbi autistici e di Asperger; T. De Meo, C. Vio,

D.Maschietto; Erickson, 2000.

➢ L’autismo da dentro; De Clercq, H.; Erickson, 2011.

Riferimenti bibliografici

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