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Professioni - Ecco il testo del decreto sulle nuove tariffe di avvocato (in attesa di pubblicazione)
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Regolamento recante la determinazione dei parametri per la liquidazione da parte di un organo giurisdizionale dei compensi per le professioni regolamentate vigilate dal Ministero della giustizia, ai sensi dell’articolo 9 del decreto-legge 24 gennaio 2012 n. 1 convertito con modificazioni dalla legge 24 marzo 2012 n. 27.
Il Ministro della giustizia
Visto l'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400;
Visto l'articolo 9, comma 2, primo periodo, del decreto-legge 24 gennaio 2012 n. 1 convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012 n. 27;
Udito il parere del Consiglio di Stato n. 3126/2012, favorevole con osservazioni, espresso dalla Sezione consultiva per gli atti normativi nell'adunanza del 5 luglio 2012;
Vista la comunicazione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri in data… ;
ADOTTA
IL SEGUENTE REGOLAMENTO
Capo I
Disposizioni generali
Art. 1
(Ambito di applicazione e regole generali)
1. L’organo giurisdizionale che deve liquidare il compenso dei professionisti di cui ai capi che seguono applica, in difetto di accordo tra le parti in ordine allo stesso compenso, le disposizioni del presente decreto. L’organo giurisdizionale può sempre applicare analogicamente le disposizioni del presente decreto ai casi non espressamente regolati dallo stesso.
2. Nei compensi non sono comprese le spese da rimborsare secondo qualsiasi modalità, compresa quella concordata in modo forfettario. Non sono altresì compresi oneri e contributi dovuti a qualsiasi titolo. I costi degli ausiliari incaricati dal professionista sono ricompresi tra le spese dello stesso.
3. I compensi liquidati comprendono l’intero corrispettivo per la prestazione professionale, incluse le attività accessorie alla stessa.
4. Nel caso di incarico collegiale il compenso è unico ma l’organo giurisdizionale può aumentarlo fino al doppio. Quando l’incarico professionale è conferito a una società tra professionisti, si applica il compenso spettante a uno solo di essi anche per la stessa prestazione eseguita da più soci.
5. Per gli incarichi non conclusi, o prosecuzioni di precedenti incarichi, si tiene conto dell’opera effettivamente svolta.
6. L’assenza di prova del preventivo di massima di cui all’articolo 9, comma 4, terzo periodo, del decreto legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27, costituisce elemento di valutazione negativa da parte dell’organo giurisdizionale per la liquidazione del compenso.
7. In nessun caso le soglie numeriche indicate, anche a mezzo di percentuale, sia nei minimi che nei massimi, per la liquidazione del compenso, nel presente decreto e nelle tabelle allegate, sono vincolanti per la liquidazione stessa.
Capo II
Disposizioni concernenti gli avvocati
Art. 2
(Tipologia di attività)
1. Le prestazioni professionali forensi sono distinte in attività stragiudiziale e attività giudiziale. Le attività giudiziali sono distinte in attività penale e attività civile, amministrativa e tributaria.
Art. 3
(Attività stragiudiziale)
1. L’attività stragiudiziale è liquidata tenendo conto del valore e della natura dell’affare, del numero e dell’importanza delle questioni trattate, del pregio dell’opera prestata, dei risultati e dei vantaggi, anche non economici, conseguiti dal cliente, dell’eventuale urgenza della prestazione.
2. Si tiene altresì conto delle ore complessive impiegate per la prestazione, valutate anche secondo il valore di mercato attribuito alle stesse.
3. Quando l’affare si conclude con una conciliazione, il compenso è aumentato fino al 40 per cento rispetto a quello altrimenti liquidabile a norma dei commi che precedono.
Art. 4
(Attività giudiziale civile, amministrativa e tributaria)
1. L’attività giudiziale civile, amministrativa e tributaria è distinta nelle seguenti fasi: fase di studio della controversia; fase di introduzione del procedimento; fase istruttoria; fase decisoria; fase esecutiva.
2. Nella liquidazione il giudice deve tenere conto del valore e della natura e complessità della controversia, del numero e dell’importanza e complessità delle questioni trattate, con valutazione complessiva anche a seguito di riunione delle cause, dell’eventuale urgenza della prestazione.
3. Si tiene altresì conto del pregio dell’opera prestata, dei risultati del giudizio e dei vantaggi, anche non patrimoniali, conseguiti dal cliente.
4. Qualora l’avvocato difenda più persone con la stessa posizione processuale il compenso unico può essere aumentato fino al doppio. Lo stesso parametro di liquidazione si applica quando l’avvocato difende una parte
contro più parti. Nel caso di controversie a norma dell’articolo 140-bis del decreto legislativo 6 settembre 2005 n. 206, il compenso può essere aumentato fino al triplo, rispetto a quello liquidabile a norma dell’articolo 11.
5. Quando il procedimento si conclude con una conciliazione il compenso è aumentato fino al 25 per cento rispetto a quello liquidabile a norma dell’articolo 11.
6. Costituisce elemento di valutazione negativa, in sede di liquidazione giudiziale del compenso, l’adozione di condotte abusive tali da ostacolare la definizione dei procedimenti in tempi ragionevoli.
Art. 5
(Determinazione del valore della controversia)
1. Ai fini della liquidazione del compenso, il valore della controversia è determinato a norma del codice di procedura civile avendo riguardo, nei giudizi per azioni surrogatorie e revocatorie, all’entità economica della ragione di credito alla cui tutela l’azione è diretta, nei giudizi di divisione, alla quota o ai supplementi di quota in contestazione, e nei giudizi per pagamento di somme, anche a titolo di danno, alla somma attribuita alla parte vincitrice e non alla somma domandata. In ogni caso si ha riguardo al valore effettivo della controversia, anche in relazione agli interessi perseguiti dalle parti, quando risulti manifestamente diverso da quello presunto a norma del codice di procedura civile o alla legislazione speciale.
2. Nelle cause davanti agli organi di giustizia amministrativa il valore della causa è determinato a norma del comma 1 quando l’oggetto della controversia o la natura del rapporto sostanziale dedotto in giudizio o comunque correlato al provvedimento impugnato ne consentono l’applicazione. Quando ciò non è possibile, va tenuto conto dell’interesse sostanziale tutelato.
3. Per le controversie di valore indeterminato o indeterminabile si tiene particolare conto dell’oggetto e della complessità della stessa.
Art. 6
(Procedimenti arbitrali)
1. Per i procedimenti davanti agli arbitri, nel caso di arbitrato rituale, è dovuto il compenso stabilito per le controversie davanti ai giudici competenti a conoscere sulle stesse.
2. In ogni altro caso di arbitrato o fattispecie analoga, per la liquidazione dei compensi si applicano i parametri previsti per l’attività stragiudiziale.
Art. 7
(Procedimenti cautelari o speciali o non contenziosi)
1. Fermo quanto specificatamente disposto dalla tabella A – Avvocati, nei procedimenti cautelari ovvero speciali ovvero non contenziosi anche quando in camera di consiglio o davanti al giudice tutelare, il compenso viene liquidato per analogia ai parametri previsti per gli altri procedimenti, ferme le regole e i criteri generali di cui agli articoli 1 e 4.
Art. 8
(Cause di lavoro)
1. Nelle controversie di lavoro il cui valore non supera 1.000 euro, il compenso è ridotto di regola fino alla metà.
Art. 9
(Cause per l’indennizzo da irragionevole durata del processo e gratuito patrocinio)
1. Nelle controversie per l’indennizzo da irragionevole durata del processo, il compenso può essere ridotto fino alla metà. Per le liquidazioni delle prestazioni svolte a favore di soggetti in gratuito patrocinio, e per quelle a esse equiparate dal testo unico delle spese di giustizia di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 2002 n. 115, si tiene specifico conto della concreta incidenza degli atti assunti rispetto alla posizione processuale della persona difesa, e gli importi sono di regola ridotti della metà anche in materia penale.
Art. 10
(Responsabilità processuale aggravata e pronunce in rito)
1. Nel caso di responsabilità processuale ai sensi dell’art. 96 del codice di procedura civile, ovvero, comunque, nei casi d’inammissibilità o improponibilità o improcedibilità della domanda, il compenso dovuto all’avvocato del soccombente è ridotto, di regola, del 50 per cento rispetto a quello liquidabile a norma dell’articolo 11.
Art. 11
(Determinazione del compenso per l’attività giudiziale civile, amministrativa e tributaria)
1. I parametri specifici per la determinazione del compenso sono, di regola, quelli di cui alla tabella A – Avvocati, allegata al presente decreto. Il giudice può sempre diminuire o aumentare ulteriormente il compenso in considerazione delle circostanze concrete, ferma l’applicazione delle regole e dei criteri generali di cui agli articoli 1 e 4.
2. Il compenso è liquidato per fasi.
3. Nella fase di studio della controversia sono compresi, a titolo di esempio: l’esame e lo studio degli atti a seguito della consultazione con il cliente, le ispezioni dei luoghi, la ricerca dei documenti e la conseguente relazione o parere, scritti oppure orali, al cliente, precedenti la costituzione in giudizio.
4. Nella fase introduttiva del procedimento sono compresi, a titolo di esempio: gli atti introduttivi del giudizio e di costituzione in giudizio, e il relativo esame incluso quello degli allegati, quali ricorsi, controricorsi, citazioni, comparse, chiamate di terzo ed esame delle relative autorizzazioni giudiziali, l’esame di provvedimenti giudiziali di fissazione della prima udienza, memorie iniziali, interventi, istanze, impugnazioni, le relative notificazioni, l’esame delle corrispondenti relate, l’iscrizione a ruolo, il versamento del contributo unificato, le rinnovazioni o riassunzioni della domanda, le autentiche di firma o l’esame della procura notarile, la formazione del fascicolo e della posizione della pratica in studio, le ulteriori consultazioni con il cliente.
5. Nella fase istruttoria sono compresi, a titolo di esempio: le richieste di prova, le memorie di precisazione o integrazione delle domande o dei motivi d’impugnazione, eccezioni e conclusioni, ovvero meramente illustrative, l’esame degli scritti o documenti delle altre parti o dei provvedimenti giudiziali pronunciati nel corso e in funzione dell’istruzione, gli adempimenti o le prestazioni comunque connesse ai suddetti provvedimenti giudiziali, le partecipazioni e assistenze relative ad attività istruttorie, gli atti comunque necessari per la formazione della prova o del mezzo istruttorio anche quando disposto d’ufficio, la designazione di consulenti di parte, l’esame delle corrispondenti attività e designazioni delle altre parti,
l’esame delle deduzioni dei consulenti d’ufficio o delle altre parti, la notificazione delle domande nuove o di altri atti nel corso del giudizio compresi quelli al contumace, le relative richieste di copie al cancelliere, le istanze al giudice in qualsiasi forma, le dichiarazioni rese nei casi previsti dalla legge, le deduzioni a verbale, le intimazioni dei testimoni, comprese le notificazioni e l’esame delle relative relate, gli atti comunque incidentali comprese le querele di falso e quelli inerenti alla verificazione delle scritture private. Al fine di valutare il grado di complessità della fase rilevano, in particolare, le plurime memorie per parte, necessarie o autorizzate dal giudice, comunque denominate ma non meramente illustrative, ovvero le plurime richieste istruttorie ammesse per ciascuna parte e le plurime prove assunte per ciascuna parte. La fase rileva ai fini della liquidazione del compenso quando effettivamente svolta.
6. Nella fase decisoria sono compresi, a titolo di esempio: le precisazioni delle conclusioni e l’esame di quelle delle altre parti, le memorie, illustrative o conclusionali anche in replica, compreso il loro deposito ed esame, la discussione orale, sia in camera di consiglio che in udienza pubblica, le note illustrative accessorie a quest’ultima, la redazione e il deposito delle note spese, l’esame e la registrazione o pubblicazione del provvedimento conclusivo del giudizio, comprese le richieste di copie al cancelliere, il ritiro del fascicolo, l’iscrizione di ipoteca giudiziale del provvedimento conclusivo stesso.
7. Nella fase esecutiva, fermo quanto previsto nella richiamata tabella A – Avvocati, per l’atto di precetto, sono ricompresi, a titolo di esempio: la disamina del titolo esecutivo, la notificazione dello stesso unitamente al precetto, l’esame delle relative relate, il pignoramento e l’esame del relativo verbale, le iscrizioni, trascrizioni e annotazioni, gli atti d’intervento, le ispezioni ipotecarie, catastali, l’esame dei relativi atti, le assistenze all’udienza o agli atti esecutivi di qualsiasi tipo.
8. Il compenso, ai sensi dell’articolo 1 comma 3, comprende ogni attività accessoria, quali, a titolo di esempio, gli accessi agli uffici pubblici, le trasferte, la corrispondenza anche telefonica o telematica o collegiale con il cliente, le attività connesse a oneri amministrativi o fiscali, le sessioni per rapporti con colleghi, ausiliari, consulenti, magistrati.
9. Per le controversie il cui valore supera euro 1.500.000,00 il giudice, tenuto conto dei valori di liquidazione riferiti di regola allo scaglione precedente, liquida il compenso applicando i parametri di cui all’articolo 4, commi da 2 a 5. I parametri indicati nel periodo precedente si applicano anche ai procedimenti per ingiunzione.
10. Per le procedure concorsuali si applicano per analogia i parametri previsti per la fase esecutiva relativa a beni immobili.
Art. 12
(Attività giudiziale penale)
1. L’attività giudiziale penale è distinta nelle seguenti fasi: fase di studio; fase di introduzione del procedimento; fase istruttoria procedimentale o processuale; fase decisoria; fase esecutiva. Se il procedimento o il processo non vengono portati a termine per qualsiasi motivo ovvero sopravvengono cause estintive del reato, l’avvocato ha diritto al compenso per l’opera effettivamente svolta.
2. Nella liquidazione il giudice deve tenere conto della natura, complessità e gravità del procedimento o del processo, delle contestazioni e delle imputazioni, del pregio dell’opera prestata, del numero e dell’importanza delle questioni trattate, anche a seguito di riunione dei procedimenti o dei processi, dell’eventuale urgenza della prestazione. Ai fini di quanto disposto nel periodo che precede, si tiene conto di tutte le particolari circostanze del caso, quali, a titolo di esempio, il numero dei documenti da esaminare, l’emissione di ordinanze di applicazione di misure cautelari, l’entità economica e l’importanza degli interessi coinvolti, la costituzione di parte civile, la continuità, la frequenza, l’orario e i trasferimenti conseguenti all’assistenza prestata.
3. Si tiene altresì conto dei risultati del giudizio e dei vantaggi, anche civili e non patrimoniali, conseguiti dal cliente.
4. Qualora l’avvocato difenda più persone con la stessa posizione processuale il compenso unico può essere aumentato fino al doppio. Lo stesso parametro di liquidazione si applica, in caso di costituzione di parte civile, quando l’avvocato difende una parte contro più parti.
5. Per l’assistenza d’ufficio a minori il compenso può essere diminuito fino alla metà.
6. Costituisce elemento di valutazione negativa in sede di liquidazione giudiziale del compenso l’adozione di condotte dilatorie tali da ostacolare la definizione del procedimento in tempi ragionevoli.
7. Si applica l’articolo 9, comma 1, secondo periodo.
Art. 13
(Parte civile)
1. I parametri previsti per l’attività giudiziale penale operano anche nei riguardi della parte e del responsabile civile costituiti in giudizio, ma per quanto non rientri nelle fasi penali, operano i parametri previsti per l’attività giudiziale civile.
Art. 14
(Determinazione del compenso per l’attività giudiziale penale)
1. I parametri specifici per la determinazione del compenso sono, di regola, quelli di cui alla tabella B – Avvocati, allegata al presente decreto. Il giudice può sempre diminuire o aumentare ulteriormente il compenso in considerazione delle circostanze concrete, ferma l’applicazione delle regole e dei criteri generali di cui agli articoli 1 e 12.
2. Il compenso è liquidato per fasi.
3. Nella fase di studio sono compresi, a titolo di esempio: l’esame e lo studio degli atti, le ispezioni dei luoghi, la ricerca dei documenti, le consultazioni con il cliente e la relazione o parere, scritti ovvero orali, al cliente precedenti gli atti di fase introduttiva o che esauriscono l’attività.
4. Nella fase introduttiva sono compresi, a titolo di esempio: gli atti introduttivi quali esposti, denunce, querele, istanze, richieste, dichiarazioni, opposizioni, ricorsi, impugnazioni, memorie.
5. Nella fase istruttoria sono compresi, a titolo di esempio: le richieste, gli scritti, le partecipazioni o le assistenze, anche in udienza in camera di consiglio o pubblica, relative ad atti o attività istruttorie, procedimentali o processuali anche preliminari, funzionali alla ricerca dei mezzi di prova, alle investigazioni o alla formazione della prova, comprese le liste, le citazioni, e le relative notificazioni ed esame di relata, dei testimoni, consulenti e indagati o imputati di reato connesso o collegato. La fase si considera in particolare complessa quando le attività ovvero le richieste istruttorie sono plurime e in plurime udienze, ovvero comportano la redazione scritti plurimi e coinvolgenti plurime questioni anche incidentali.
6. Nella fase decisoria sono compresi, a titolo di esempio: le difese orali o scritte anche in replica, l’assistenza alla discussione delle altre parti, in camera di consiglio o udienza pubblica.
7. Nella fase esecutiva sono comprese tutte le attività connesse all’esecuzione della pena o delle misure cautelari.
8. Fermo quanto specificatamente disposto dalla tabella B – Avvocati, nei procedimenti cautelari ovvero speciali anche quando in camera di consiglio, il compenso viene liquidato per analogia ai parametri previsti per gli altri procedimenti, ferme le regole e i criteri generali di cui agli articoli 1 e 12.
9. Il compenso, ai sensi dell’articolo 1 comma 3, comprende ogni attività accessoria, quali, a titolo di esempio, gli accessi agli uffici pubblici, le trasferte, la corrispondenza anche telefonica o telematica o
collegiale con il cliente, le attività connesse a oneri amministrativi o fiscali, le sessioni per rapporti con colleghi, ausiliari, consulenti, investigatori, magistrati.
Capo III
Disposizioni concernenti i dottori commercialisti ed esperti contabili
SEZIONE PRIMA
Disposizioni generali
Art. 15
(Tipologia di attività)
1. Per l’applicazione delle disposizioni del presente capo sono individuate le seguenti attività svolte dai dottori commercialisti ed esperti contabili:
a) amministrazione e custodia;
b) liquidazione di aziende;
c) valutazioni, perizie e pareri;
d) revisioni contabili;
e) tenuta della contabilità;
f) formazione del bilancio;
g) operazioni societarie;
h) consulenza contrattuale ed economico-finanziaria;
i) assistenza in procedure concorsuali;
l) assistenza, rappresentanza e consulenza tributaria;
m) sindaco di società.
2. Quando la prestazione professionale ha per oggetto attività diverse da quelle elencate al comma 1, per il professionista iscritto negli albi dei dottori commercialisti e degli esperti contabili il compenso è determinato in analogia alle disposizioni del presente capo.
Art. 16
(Definizioni)
1. Ai fini del presente decreto e per l’applicazione delle disposizioni del presente capo, si intendono per:
a) «professionista iscritto negli albi dei dottori commercialisti e degli esperti contabili»: il dottore commercialista, il ragioniere commercialista, l’esperto contabile iscritti all’albo;
b) «valore della pratica»: entità numerica espressa in euro che costituisce il parametro di base per la liquidazione delle singole attività professionali;
c) «componenti positivi di reddito lordi», la sommatoria dei seguenti componenti reddituali risultanti dal conto economico:
1) il valore della produzione, con esclusione delle variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti; delle variazioni dei lavori in corso su ordinazione, e degli incrementi di immobilizzazioni per lavori interni;
2) il valore complessivo dei proventi finanziari;
3) tutte le rideterminazioni dei valori, quali rivalutazioni e ripristini, dell’attivo dello stato patrimoniale imputate al conto economico;
4) il valore complessivo dei proventi straordinari;
d) «attività»: il valore complessivo dell’attivo dello stato patrimoniale di cui all’articolo 2424 del codice civile;
e) «passività»: la somma dei valori delle voci B, C, D ed E della sezione “Passivo” dello schema di cui all’articolo 2424 del codice civile;
f) «assistenza tributaria»: la predisposizione su richiesta e nell’interesse del cliente di atti e documenti aventi rilevanza tributaria sulla base dei dati e delle analitiche informazioni trasmesse dal cliente, che non richiedono particolare elaborazione;
g) «rappresentanza tributaria»: l’intervento personale, quale mandatario del cliente, presso gli uffici tributari, presso le commissioni tributarie, e in qualunque altra sede anche in relazione a verifiche fiscali;
h) «consulenza tributaria»: la consulenza, in qualsiasi materia tributaria, di carattere generale o specifico, prestata, in particolare, per l’analisi della legislazione, dell’interpretazione e applicazione, anche giurisprudenziale e dell’amministrazione finanziaria, di disposizioni, in sede di assistenza tributaria e in sede di scelta dei comportamenti e delle difese in relazione all’imposizione fiscale, anche in ambito contenzioso.
Art. 17
(Parametri generali)
1. Il compenso del professionista è determinato con riferimento ai seguenti parametri generali:
a) valore e natura della pratica;
b) importanza, difficoltà, complessità della pratica;
c) condizioni d’urgenza per l’espletamento dell’incarico;
d) risultati e vantaggi, anche non economici, ottenuti dal cliente;
e) impegno profuso anche in termini di tempo impiegato;
f) pregio dell’opera prestata.
2. Il valore della pratica è determinato, in relazione alle singole attività svolte dal professionista, secondo i criteri specificati nelle disposizioni della sezione seconda del presente capo.
3. Il compenso è di regola liquidato, salve ulteriori variazioni determinate dai parametri di cui al comma 1, applicando al valore della pratica le percentuali variabili stabilite nella tabella C – Dottori commercialisti ed esperti contabili allegata, nonché utilizzando, di regola, gli ulteriori valori monetari indicati nella stessa tabella.
Art. 18
(Maggiorazioni e riduzioni)
1. Per le pratiche di eccezionale importanza, complessità o difficoltà, ovvero per le prestazioni compiute in condizioni di particolare urgenza, al compenso del professionista può essere applicata una maggiorazione fino al 100 per cento rispetto a quello altrimenti liquidabile.
2. Nel caso in cui la prestazione può essere eseguita in modo spedito e non implica la soluzione di questioni rilevanti, al compenso del professionista può essere applicata una riduzione fino al 50 per cento rispetto a quello altrimenti liquidabile.
SEZIONE SECONDA
Disposizioni e parametri specifici
Art. 19
(Amministrazione e custodia)
1. Il valore della pratica per la liquidazione relativa a incarichi di amministrazione e custodia di aziende è determinato dalla sommatoria dei componenti positivi di reddito lordo e delle attività, e il compenso è liquidato, di regola, in misura pari a quanto indicato dal riquadro 1 della tabella C–Dottori commercialisti ed esperti contabili.
Art. 20
(Liquidazioni di aziende)
1. Il valore della pratica per la liquidazione concernente incarichi di liquidatore ai sensi degli articoli 1977, 2275, 2309 e 2487 del codice civile, ovvero di liquidatore giudiziale, è determinato dalla sommatoria sul totale dell’attivo realizzato e sul passivo accertato e il compenso è liquidato, di regola, in misura pari a quanto indicato dal riquadro 2 della tabella C – Dottori commercialisti ed esperti contabili.
Art. 21
(Valutazioni, perizie e pareri)
1. Il valore della pratica per la liquidazione concernente perizie, pareri motivati, consulenze tecniche di parte, valutazioni di singoli beni, di diritti, di aziende o rami d’azienda, di patrimoni, di partecipazioni sociali non quotate e per la redazione delle relazioni di stima richieste da disposizioni di legge o di regolamenti, è determinato in funzione del valore risultante dalla perizia o dalla valutazione, e il compenso è liquidato, di regola, secondo quanto indicato dal riquadro 3 della tabella C – Dottori commercialisti ed esperti contabili.
Art. 22
(Revisioni contabili)
1. Il valore della pratica per la liquidazione relativa a incarichi di revisioni amministrative e contabili, di ispezioni, nonché per il riordino di contabilità, per l’accertamento dell’attendibilità dei bilanci, previsti dalla
legge o eseguiti su richiesta del cliente, dell’autorità giudiziaria o amministrativa, anche ai fini della erogazione di contributi o finanziamenti pubblici, anche comunitari, nonché per l’accertamento della rendicontazione dell’impiego di risorse finanziarie pubbliche, è determinato in funzione dei componenti positivi di reddito lordo e delle attività e il compenso liquidato, di regola, secondo quanto indicato nel riquadro 4 della tabella C – Dottori commercialisti ed esperti contabili.
Art. 23
(Tenuta della contabilità)
1. Il valore della pratica per la liquidazione di incarichi di tenuta della contabilità ordinaria, è determinato in funzione dei componenti positivi di reddito lordi, delle attività e delle passività risultanti dal bilancio di fine esercizio, e il compenso è liquidato, di regola, secondo quanto indicato dal riquadro 5.1 della tabella C – Dottori commercialisti ed esperti contabili.
2. Il valore della pratica per la liquidazione di incarichi di tenuta della contabilità semplificata, è determinato in funzione dei componenti positivi di reddito lordi, e il compenso è liquidato, di regola, secondo quanto indicato dal riquadro 5.2 della tabella C – Dottori commercialisti ed esperti contabili.
Art. 24
(Formazione del bilancio)
1. Il valore della pratica per la liquidazione relativa a incarichi per la formazione del bilancio, è determinato in funzione dei componenti positivi di reddito lordi, delle attività e delle passività, e il compenso è liquidato, di regola, secondo quanto stabilito dal riquadro 6 della tabella C – Dottori commercialisti ed esperti contabili.
Art. 25
(Operazioni societarie)
1. Il valore della pratica di liquidazione di incarichi per la costituzione e per le successive variazioni dello statuto sociale, incluse le trasformazioni, di qualunque tipo di società, ente o associazione, è determinato in funzione del capitale sottoscritto ed è liquidato, di regola, secondo quanto indicato dal riquadro 7.1 della tabella C – Dottori commercialisti ed esperti contabili.
2. Il valore della pratica per la liquidazione di incarichi per le fusioni, scissioni e altre operazioni straordinarie di qualunque tipo di società, ente o associazione, è determinato in funzione del totale delle attività delle situazioni patrimoniali utilizzate per l’attività professionale svolta, e il compenso è liquidato, di regola, secondo quanto indicato dal riquadro 7.2 della tabella C – Dottori commercialisti ed esperti contabili.
Art. 26
(Consulenza e assistenza contrattuale e consulenza economico-finanziaria)
1. Il valore della pratica per la liquidazione di incarichi di consulenza o assistenza nella stipulazione di tutti i tipi di contratti, anche preliminari, atti, scritture private, è determinato in funzione del corrispettivo pattuito al lordo delle eventuali passività accollate dal cessionario, e il compenso è liquidato, di regola, secondo quanto indicato dal riquadro 8.1 della tabella C – Dottori commercialisti ed esperti contabili.
2. Il valore della pratica per la liquidazione di incarichi riguardanti contratti di mutuo, di finanziamento e contributi a fondo perduto, sono determinati in funzione del capitale mutuato o erogato, e il compenso è
liquidato, di regola, secondo quanto indicato dal riquadro 8.2 della tabella C – Dottori commercialisti ed esperti contabili.
3. Il valore della pratica per la liquidazione di incarichi di consulenza economica e finanziaria è determinato in funzione dei capitali o dei valori economico-finanziari oggetto della prestazione, e il compenso è liquidato, di regola, secondo quanto indicato nel riquadro 8.2 della tabella C – Dottori commercialisti ed esperti contabili.
Art. 27
(Assistenza in procedure concorsuali)
1. Il valore della pratica per la liquidazione di incarichi di assistenza al debitore nel periodo preconcorsuale e, altresì, nel corso di una procedura di concordato preventivo, accordo di ristrutturazione di debiti e di amministrazione straordinaria, è determinato in funzione del totale delle passività, e il compenso è liquidato, di regola, secondo quanto indicato dal riquadro 9 della tabella C – Dottori commercialisti ed esperti contabili.
2. Le percentuali di liquidazione indicate in tabella per l’ipotesi del comma 1 sono ridotte fino alla metà nel caso in cui le procedure si concludono con esito negativo.
Art. 28
(Assistenza, rappresentanza e consulenza tributaria)
1. Il compenso per gli adempimenti dichiarativi e le prestazioni connesse è liquidato, di regola, secondo quanto indicato nel riquadro 10.1 della tabella C – Dottori commercialisti ed esperti contabili.
2. Il valore della pratica per la liquidazione di incarichi di predisposizione di ricorsi, appelli e memorie alle commissioni tributarie e ad altri organi giurisdizionali, nonché per la rappresentanza tributaria, è determinato, per ogni grado di giudizio, in funzione dell’importo complessivo delle imposte, tasse, contributi, sanzioni, interessi che sarebbero dovuti sulla base dell’atto impugnato o in contestazione oppure dei quali è richiesto il rimborso, e il compenso è liquidato, di regola, secondo quanto indicato dal riquadro 10.2 della tabella C – Dottori commercialisti ed esperti contabili.
3. Il valore della pratica per la liquidazione di incarichi di consulenza tributaria è determinato in funzione dell’importo complessivo delle imposte, tasse, contributi, sanzioni, interessi che sarebbero dovuti sulla base dell’atto impugnato o in contestazione oppure dei quali è richiesto il rimborso, e il compenso è liquidato, di regola, secondo quanto indicato dal riquadro 10.3 della tabella C – Dottori commercialisti ed esperti contabili.
Art. 29
(Sindaco di società)
1. Il valore della pratica per la liquidazione della funzione di sindaco di società che svolge i controlli di legalità e sull’amministrazione della società è determinato in funzione della sommatoria dei componenti positivi di reddito lordi e delle attività, e il compenso è liquidato, di regola, secondo quanto indicato nel riquadro 11 della tabella C – Dottori commercialisti ed esperti contabili.
2. Quando la funzione di sindaco è svolta in società di semplice amministrazione di beni immobili di proprietà, in società dedicate al solo godimento di beni patrimoniali, in società in liquidazione o in procedura
concorsuale, le percentuali di liquidazione stabilite in tabella per l’ipotesi del comma 1 sono ridotte fino alla metà.
3. Quando il professionista riveste la carica di sindaco unico le percentuali di liquidazione stabilite in tabella per l’ipotesi del comma 1 sono aumentate fino al 100 per cento. Quando il professionista riveste la carica di presidente del collegio sindacale le percentuali di liquidazione stabilite in tabella per l’ipotesi del comma 1 sono aumentate fino al 50 per cento.
Capo IV
Disposizioni concernenti i notai
Art. 30
(Tipologia di attività)
1. Ai fini della liquidazione di cui all’articolo 1, l’attività notarile si distingue nelle seguenti tipologie: atti relativi a beni immobili, atti relativi beni mobili, inclusi i beni mobili registrati, atti societari, altri atti.
2. Le prestazioni di garanzia, reale e personale, sono considerate atti relativi a beni immobili o mobili a seconda del bene cui accedono.
3. Gli atti societari sono quelli che attengono alla costituzione, trasformazione, modifica della società.
4. Rientrano tra gli «altri atti» tutte le attività non riconducibili a una delle tipologie di atti indicate al comma 1, e le attività di valore indeterminato o indeterminabile.
5. La autentica di firma, quando costituisce la sola prestazione richiesta, è compresa tra gli «altri atti».
Art. 31
(Criteri)
Per valore di riferimento si intende:
a) per gli atti relativi a beni immobili e a beni mobili: il valore del bene indicato nell’atto ovvero desumibile dallo stesso, o, in mancanza, quello di mercato;
b) per le prestazioni di garanzia reale o personale: l’entità del credito garantito;
c) per i contratti di affitto e di locazione: l’importo del canone pattuito per la durata del contratto fino alla prima scadenza;
d) per gli atti societari: il valore dell’oggetto dell’atto come indicato dalle parti o desumibile dall’atto o, in mancanza, quello di mercato; in ogni altro caso l’atto si considera di valore indeterminato.
Art. 32
(Parametro)
1. Ai fini della liquidazione, l’organo giurisdizionale tiene conto, orientativamente, per ciascuna categoria di atti, della percentuale riferita al valore medio dell’atto come indicata nelle allegate tabelle A- Notai, B-Notai,
C-Notai. Il compenso è liquidato, di regola, in una percentuale del valore reale dell’atto compresa nella forbice indicata in tabella, con aumento ovvero diminuzione, rispetto a quella riferita al valore medio, in misura inversamente proporzionale all’aumento o alla diminuzione del valore stesso.
2. Se uno stesso atto ha per oggetto beni mobili e immobili, il valore medio di riferimento è quello relativo ai beni immobili.
3. Per le prestazioni di garanzia il compenso è liquidato, di regola, in percentuale tra lo 0,14 per cento e lo 0,025 per cento dell’ammontare del credito garantito fino all’importo di euro 400.000,00; per importi superiori si applica il comma 7.
4. Il compenso può essere aumentato o ridotto, anche derogando alle forbici indicate nelle tabelle allegate, in considerazione, oltre che del valore di riferimento dell’atto, della natura, difficoltà, complessità, importanza delle questioni trattate, dell’eventuale urgenza della prestazione professionale, dell’impegno profuso anche in termini di tempo impiegato, del pregio dell’opera prestata, dei risultati e dei vantaggi, anche non economici, conseguiti dal cliente.
5. Per la determinazione del compenso complessivo possono essere utilizzate più tabelle e più voci della
medesima tabella. 6. Per la tipologia relativa agli «altri atti», tabella D-Notai, il compenso complessivo può essere liquidato sommando i compensi relativi ai singoli atti. 7. Per gli atti il cui valore supera euro 5.000.000,00 per la tipologia della tabella A – Notai e C – Notai, euro 4.500.000,00 per la tipologia della tabella B – Notai, l’organo giurisdizionale, tenuto conto dei valori di liquidazione riferiti di regola allo scaglione precedente, liquida il compenso tenuto conto del valore dell’atto, della natura, difficoltà, complessità, importanza delle questioni trattate, dell’eventuale urgenza della prestazione professionale, dell’impegno profuso anche in termini di tempo impiegato, del pregio dell’opera prestata, dei risultati e dei vantaggi, anche non economici, conseguiti dal cliente. Il medesimo criterio si applica per gli atti il cui valore è inferiore a euro 25.000,00 per la tipologia della tabella A-Notai e C-Notai, euro 10.000 per la tipologia della tabella B-Notai.
8.Per il rilascio di copie, estratti e certificati, per le letture, le ispezioni e per qualsiasi altra operazione relativa agli atti notarili conservati presso il notaio, è, di regola, liquidato al notaio quanto dovuto all’Archivio notarile.
Capo V
Disposizioni concernenti le professioni dell’area tecnica
Art. 33
(Ambito di applicazione)
1. Il presente capo si applica alle professioni di agrotecnico e agrotecnico laureato, architetto, pianificatore, paesaggista e conservatore, biologo, chimico, dottore agronomo e dottore forestale, geometra e geometra laureato, geologo, ingegnere, perito agrario e perito agrario laureato, perito industriale e perito industriale laureato, tecnologo alimentare.
Art. 34
(Parametri generali per la liquidazione del compenso)
1. Il compenso per la prestazione dei professionisti di cui all’articolo 33 è stabilito tenendo conto dei seguenti parametri:
a) il costo economico delle singole categorie componenti l’opera, definito parametro «V»;
b) il parametro base che si applica al costo economico delle singole categorie componenti l’opera, definito parametro «P»;
c) la complessità della prestazione, definita parametro «G»;
d) la specificità della prestazione, definita parametro «Q».
Articolo 35
(Costo economico dell’opera)
1.Il costo economico dell’opera, parametro «V», è individuato tenendo conto del suo valore determinato, di regola, con riferimento al mercato, tenendo anche conto dell’eventuale preventivo, del consuntivo lordo nel caso di opere o lavori già eseguiti, ovvero, in mancanza, dei criteri individuati dalla tavola Z-1 allegata.
2. Il parametro base «P» è determinato mediante l’espressione:
P=0,03+10/V0,4
applicato al costo economico delle singole categorie componenti l’opera come individuato in base alla tavola
Z-1 allegata.
Art. 36
(Complessità della prestazione)
1. La complessità della prestazione, parametro «G», è compresa, di regola, tra un livello minimo, per la complessità ridotta, e un livello massimo, per la complessità elevata, secondo quanto indicato nella tavola Z-1 allegata.
2. In considerazione, altresì, della natura dell’opera, pregio della prestazione, dei risultati e dei vantaggi, anche non economici, conseguiti dal cliente, dell’eventuale urgenza della prestazione, l’organo giurisdizionale può aumentare o diminuire il compenso di regola fino al 60 per cento rispetto a quello altrimenti liquidabile.
Art. 37
(Specificazione delle prestazioni)
1. Le prestazioni si articolano nelle seguenti fasi :
a) definizione delle premesse, consulenza e studio di fattibilità;
b) progettazione;
c) direzione esecutiva;
d) verifiche e collaudi.
2. Le prestazioni attengono alle seguenti categorie di opere, specificate nella tavola Z-1 allegata:
a) edilizia;
b) strutture;
c) impianti;
d) viabilità;
e) idraulica;
f) tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT);
g) paesaggio, ambiente, naturalizzazione;
h) agricoltura e foreste, sicurezza alimentare;
i) territorio e urbanistica.
3. Ad ogni singola prestazione effettuata, corrisponde un valore specifico del parametro «Q», distinto in base alle singole categorie componenti l’opera come indicato nella tavola Z-2 allegata.
4. Il compenso per le prestazioni non comprese nelle fasi di cui al comma 1, e nelle categorie di cui al comma 2, è liquidato per analogia.
Art. 38
(Consulenze, analisi ed accertamento)
1. Il compenso per le prestazioni di consulenza, analisi ed accertamento, se non determinabile analogicamente, è liquidato tenendo particolare conto dell’impegno del professionista e dell’importanza della prestazione.
Art. 39
(Determinazione del compenso)
1. Il compenso per la prestazione professionale «CP» è determinato, di regola, dal prodotto tra il valore dell’opera «V», il parametro «G» corrispondente al grado di complessità delle prestazioni e alle categorie dell’opera, il parametro «Q» corrispondente alla prestazione o alla somma delle prestazioni eseguite, e il parametro «P», secondo l’espressione che segue:
CP=V×G×Q×P
CAPO VI
Disposizioni concernenti le altre professioni
Art. 40
(Altre professioni)
1. Il compenso relativo alle prestazioni riferibili alle altre professioni vigilate dal Ministero della giustizia, non rientranti in quelle di cui ai capi che precedono, è liquidato dall’organo giurisdizionale per analogia alle disposizioni del presente decreto, ferma restando la valutazione del valore e della natura della prestazione, del numero e dell’importanza delle questioni trattate, del pregio dell’opera prestata, dei risultati e dei vantaggi, anche non economici, conseguiti dal cliente, dell’eventuale urgenza della prestazione
Capo VII
Disciplina transitoria ed entrata in vigore
Art. 41
(Disposizione temporale)
1. Le disposizioni di cui al presente decreto si applicano alle liquidazioni successive alla sua entrata in vigore.
Art. 42
(Entrata in vigore)
1. Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.
Il Ministro della giustizia
Visto, il Guardasigilli
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men
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r�l’organo�giurisdizion
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ere�alla�liqu
idazione
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tire�«l’associazion
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�cui�si�rife
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iii) i�p
unti�di�rife
rimen
to�in
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rtanza�e�com
plessità�dell’ope
ra�e,�implem
entand
o�la�chiave�sistem
atica�de
ll’art.�9�
rispetto�all’ultim
o�inciso�del�secon
do�com
ma�de
ll’art.�223
3�c.c.,�il�pregio�della�stessa,�che
�riflette�in�term
ini�giustificativi�il�razion
ale�rilievo
�del�
decoro�della�professione
.�
Il�presen
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temen
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eralità
�e�astrattezza�delle�prevision
i�che
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ere�–�no
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�di�griglie�liquidatorie,�m
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eo�la�
funzione
�giurisdizion
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re,�offra�alla�stessa�«p
aram
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n�più�«tariffe».�
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�con
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seguen
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Al�capo�I�son
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i�del�decreto,�app
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ba�liqu
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nso,�nei�presupp
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er�cui�l’organo
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to�all’analogia�con
tenu
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al�professionista�sono
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pren
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odo�distinto�com
e�compo
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penso�stesso.�
� Nel�parere�si�rinvien
e�base�normativa�pe
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e.�Nella�norma�in�parola�la�locuzione
�“spese”�è�utilizzata�in�senso�lato�all’eviden
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urre�a�formulazioni�chiare�e�compiute�de
l�preventivo,�e�non
�per�snaturare�il�con
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penso�che,�com
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estend
a�al�com
puto�o�m
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o�invece�l’accordo
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a,� la�ne
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�non
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quindi,�tipicam
ente,�liquide
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se�di�trasferta�che
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o,�possono
�crescere,�com
e�costi,�a�second
a�de
lle�urgen
ze�e�distanze,�e�di�cui�l’organo
�giurisdizionale�non
�potrà�che
�accogliere�la�dom
anda
�di�liquidazion
e�
4��no
n�già�in�base�a�no
n�meglio
�precisati�né
�precisabili,�e�dun
que�arbitrari,�parametri,�m
a�solo�ed�esclusivam
ente,�m
ancand
o�la�pattuizione
�che
�le�riguardi,�a�fron
te�
di�que
llo�che
�effettiv
amen
te�risulta,�secon
do�i�principi�gen
erali�e�primari�che
�sovrinten
dono
�l’attiv
ità�giurisdizionale,�qui�naturalmen
te�non
�derogabili.�
� Di�q
uanto�appe
na�detto�vi�è
�anche
�un’ineq
uivoca,�a
nche
�se�indiretta,�con
ferm
a�no
rmativa:�il�con
cetto�di�com
penso�cui�l’art.�9
�fa�riferimen
to�al�com
ma�4�è,�
difatti,�letteralmen
te�com
pren
sivo
�di�tutte�le
�voci�d
i�«costo»
�(de
l�servizio�profession
ale),�q
uali�gli�«
oneri�e
�con
tributi»,�con
ferm
ando
�che
�si�h
a�riguardo
�a�una
�categoria�solo�latamen
te�e�quind
i�improp
riam
ente�qualificata�“com
penso”�nel�sen
so�di�corrispettiv
o.�
� L’art.�9�com
ma�4,�cioè,�m
enzion
a�voci,�com
e�qu
elle�app
ena�men
zion
ate,�per�cui�nep
pure�astrattam
ente�sareb
be�ip
otizzabile�alcun
�param
etro.�E
�se,�riguardo�a�
quelle�voci,�si�tratta�di�com
pone
nti�de
l�“costo”�discen
denti�e�regolati�da
�altre�no
rme,�nel�caso�de
lle�spe
se�di�tratta�di�segm
enti�de
l�“costo”�che�l’organo�
giurisdizion
ale�de
ve�liqu
idare,�parim
enti�in�forza�di�altre�no
rme�di�legge,�in
�base�alle�risultanze,�se�no
n�ne
�risulti�concordata�l’im
putazion
e�in�ragione
�del�fatto�
che�si�tratta�di�com
pone
nte�dispon
ibile�del�costo�m
edesim
o.�
� Naturalmen
te�ciò�non
�toglie�che
�l’assenza�di� prova�del�preventivo�di�m
assima�di�cui�all’articolo�9,�com
ma�4,�terzo�periodo
,�com
pren
sivo
�delle�spe
se,�n
on�possa�
costitu
ire�
elem
ento�d
i�valutazion
e�ne
gativ
a�de
ll’organo
�giurisdizionale�p
er�la�
liquidazion
e�de
l�compe
nso.�In�
questo�sen
so,�accogliend
o�un
a�specifica�
osservazione
�del�Con
siglio�di�Stato,�si�è�aggiunto�un
�app
osito
�com
ma�all’art.�1,�p
er�l’ipotesi�in�cui,�appu
nto,�nel�corso�del�procedimen
to�non
�sia�emersa�prova�in
�merito
�all’assolvim
ento�degli�ob
blighi�inform
ativi�di�cui�costituisce�sintesi�il�preventivo�di�m
assima.�
� Prosegue
ndo�ne
ll’illustrazione
�dell’articolato,�si�stabilisce�poi�che
�nel�caso�di�incarico�collegiale�il�compe
nso�è�un
ico�ma�l’organo�giurisdizion
ale�pu
ò�aumen
tarlo�
fino�al�dop
pio.�Va�nu
ovam
ente�ram
men
tato,�pu
re�sul�pun
to,�che�la�liquidazion
e�cui�si�rife
risce�il�de
creto�è�consegue
nte�no
n�a�un
a�prestazion
e�latamen
te�
impo
sta�come�qu
ella,�ad
�esempio,�di�un
�con
sulente�tecnico�d’ufficio,�ma�fid
uciaria,�e�in�cui,�pe
rò,�le�parti�no
n�hann
o�previamen
te�voluto�accordarsi�sul�
corrispe
ttivo.�
� Si�aggiunge�che�qu
ando
�l’incarico�professionale�è�con
ferito�a�una
�società�tra�professionisti,�si�app
lica�il�compe
nso�spettante�a�un
�solo�di�essi�anche
�per�la�stessa�
prestazion
e�eseguita�da�più�soci.�
� Per�le�gli�incarichi�non
�con
clusi,�o�prosecuzioni�di�precede
nti�incarichi,�si�tiene
�con
to�dell’ope
ra�effettiv
amen
te�svolta
.�� Infin
e�un
a�no
rma�più�ricognitiva�che
�costitutiva�che�costitu
isce�una
�fond
amen
tale�ricaduta�de
l�sup
eram
ento�delle�tariffe:�in
�nessun�caso,�com
e�già�si�anticipava,�
le�soglie�num
eriche
�indicate�per�la�liqu
idazione
,�di�regola,�del�com
penso,�nel�presente�de
creto�e�ne
lle�ta
belle�allegate,�son
o�vincolanti�pe
r�la�liqu
idazione
�stessa.�
�
5��Va
�qui�rilevato�che
�il�Con
siglio�di�Stato�ha�eviden
ziato�che�la�scelta
,�espressam
ente�qualificata�come�legittim
a,�effettuata�dall’am
ministrazione
�di�p
revede
re,�
quali�parametri,�anche�forbici�pe
rcen
tuali�op
eranti�su�valori�med
i�di�liquidazion
e,�inn
eschereb
be�un�rischio�di�riedizion
e�surrettizia�delle�griglie�tariffarie.�Il�
Consiglio
�ha�pe
rtanto�propo
sto�di�elim
inare�qu
alsiasi�riferimen
to�in�particolare�alle�dim
inuzioni�m
inim
e,�anche
�se�appare�evide
nte�che�do
vreb
be�trarsi�la�
med
esim
a�conclusion
e�pe
r�il�simmetrico�te
tto�massimo.�
� Non
�si�con
divide
�l’osservazione
,�che
,�pertanto,�non
�è�stata�accolta.�
� Messa�da�parte�la�pur�rilevante�considerazione
�che
,�così�facen
do,�fattispe
cie�come�le�liqu
idazioni�dei�com
pensi�foren
si�per�le
�assistenze�legali�de
i�soggetti�in�
gratuito�patrocinio�avrebb
ero�più�che�prob
abili,�significative�e��attualm
ente�in
sosten
ibili�ricadute�ne
gativ
e�pe
r�la�finanza�pu
bblica�(ven
endo
�men
o�il�parametro�
minim
o�di�rife
rimen
to,�sia�pure�de
rogabile),�va�rim
arcato�con
�forza�che�privando
�l’organo
�giurisdizionale�di�forbici�di�oscillazione
�dei�valori�m
edi�di�liquidazion
e,�
si�in
nesche
rebb
e�un
�altro�e�be
n�più�consistente�rischio:�que
llo�di�app
iattire�le�liqu
idazioni�giudiziali�sul�valore�med
io�di�liquidazion
e,�rim
asto�unico�e�del�tutto�
anelastico�parametro�certo�di�rife
rimen
to.�Il�tutto,�p
er�un�verso,�con
�l’alto�rischio�di�p
regiud
izio�dell’unicuique
�suu
m�tribu
ere,�per�altro�verso,�con
�l’alto�rischio�
di�deviazion
i �disom
ogen
ee�nelle�liqu
idazioni�giudiziali,�che�no
n�po
treb
bero�con
side
rarsi�un�ob
iettivo�da
�perseguire,�e,�per�altro�verso�ancora,�con
�serio�rischio�di�
consegue
nte�increm
ento�del�con
tenzioso.�
� La�sop
pression
e�de
lle�fo
rbici�anche
�solo�orientative,�cioè,�non
�potrebb
e�che�avere�come�effetto�qu
ello�di�irrigidire�il�valore�m
edio�di�liquidazion
e,�privand
olo�de
i�dati�che�ne
�segnano
�il�significato�pon
derale,�ne
lla�logica�de
lla�liquidazion
e�pe
r�fasi�di�attiv
ità,�de
l�compe
nso�profession
ale.�Si�avrebb
e�così�la�più�che�alta�
prob
abilità�di�o
ffrire�allo
�stesso�mercato�un�segnale�marcatamen
te�rigido,�ladd
ove�la�lo
gica�dei�param
etri,�rappo
rtata�al�sup
eram
ento�delle�tariffe�in�chiave�di�
liberalizzazion
i�e�promozione
�della�con
corren
za,�si�ritien
e�de
bba�fare�proprio�dell’elasticità
�un�dato�distin
tivo�volto
�a�indu
rre�al�pun
tuale�accordo�sul�com
penso�
(e�le�spe
se)�il�professionista�e�il�cliente�che�fruisce�de
l�suo
�servizio.�
� Il�tutto�si�inscrive,�del�resto,�com
e�sembra�op
portun
o�tornare�a�sottolineare,�in�un
a�logica,�esplicita
ta�normativam
ente,�di�piena
�derogabilità�delle�fo
rbici�stesse,�
costitu
enti�mera�“fascia�di�orien
tamen
to”�pe
r�l’organo�giurisdizion
ale.�
� Avvocati�
Generalità�
Traend
o�qu
alche�spun
to�dalla�rifo
rma�tede
sca�de
l�20
04,�Re
chtsanwaltsvergütun
gsgesetz,�RV
G,�che�ha
�sostituito�la�legge�fede
rale�sulla�retribu
zion
e�de
gli�
avvocati�(Bun
desrechtsanw
altsgebü
hren
ordn
ung,�BRA
GO)�de
l�195
7,�il�Con
siglio�Nazionale�Foren
se,�n
el�settembre�de
l�201
0,�all’esito
� di�u
n�proficuo
�con
fron
to�
6��con�il�Ministero�della�giustizia,�aveva�formulato�un
a�prop
osta�in
novativ
a�e�già�strutturata�ne
l�sen
so�poi�valorizzato�dalla�m
odifica�legislativa�cui�con
�il�presente�
regolamen
to�viene
�data�più�specifica�attuazion
e.�
Si�era�propo
sto�infatti�d
i�sem
plificare�la
�tariffa�forense�accorpando
�le�voci�d
i�ono
rari,�d
iritti,�inde
nnità
,�fon
dend
ole�in�fun
zion
e�di�una
�sud
division
e�in�fasi�d
ei�
proced
imen
ti�giud
iziali�
(cfr.�§�
19�R
VG),�
anche�
per�conten
ere�
possibili�incen
tivazioni�d
elle�lun
gaggini�processuali,�
e�invece�favorire�
un’atten
zion
e�al�
conten
imen
to�dei�te
mpi�a�sua
�volta�correlato�al�com
une�valore�costituzionale�della�ragione
vole�durata�de
i�procedimen
ti.�
La�propo
sta�indicava�4�fasi�e�un
a�macrovoce�com
plem
entare:�fase�di�stud
io�della�con
troversia,�fase�introd
uttiv
a�de
l�proced
imen
to�o�del�processo,�fase�
istruttoria�a�sua�volta
�articolata�in�sem
plice�e�complessa,�fase�de
cision
ale,�com
penso�accessorio�inteso,�que
st’ultimo,�con
�sostanziale�rife
rimen
to�alle�session
i�di�
lavoro�collaterali�residu
e�rispetto�a�que
lle�fatte�rien
trare�ne
lle�fasi�vere�e�prop
rie.�
L’im
pianto�è�stato�utilmen
te�ripreso�per�razionalizzare�i�parametri�di�rife
rimen
to,�d
i�cui,�com
e�anticipato,�non
�si�è
�inteso�dare�de
clinazione
�solo�pe
r�clausole�
gene
rali,�articolando
�5�fa
si:�d
i�studio,�in
trod
uttiv
a�de
l�procedimen
to�o�del�processo,�istruttoria,�decisoria,�esecutiv
a,�così�d
a�ricompren
dere�anche
�que
st’ultima�
quale�completam
ento�per�la�realizzazion
e�de
l�ben
e�de
lla�vita
�perseguito
�nel�settore�civile,�amministrativo,�com
pren
sivo
�del�con
tenzioso�con
tabile,�e
�tribu
tario,�
e�qu
ale�segm
ento�te
rminale�ne
l�pen
ale.�Ferma�la�diversa�re
golazion
e�de
i�param
etri�per�l’attiv
ità�stragiudiziale,�di�cui�si�darà�conto�più�sotto.�
La�stessa�prop
osta�del�CNF,�del�settembre�20
10,�aveva�quind
i�ind
icato�l’opp
ortunità�di�aggiornare�i�valori�della�precede
nte�tariffa�di�cui�al�d
ecreto�del�M
inistro�
della�giustizia�8�aprile�200
4�n.�127
,�secon
do�gli�indici�ISTA
T�riferibili�alle�professioni�libe
rali,�del�24,1%
.�
Nel�presente�de
creto,�fe
rma�restando
�la�radicale�soluzion
e�di�con
tinuità�che
�la�norma�di�legge�fond
ante�ha�de
term
inato�con�il�preced
ente�sistema�tariffario,�si�è�
analogam
ente�in
teso�prend
ere�le�m
osse�dalla�precede
nte�tariffa�no
n�ne
l�senso,�altrim
enti�in�frizion
e�con�la�norma�prim
aria,�di�aggiornarla�o�rim
odularla�o�
mutarne
�le�vesti,�m
a�qu
ale�orientam
ento�razionale�rispe
tto�all’attività
�foren
se�e,�a
l�con
tempo
,�quale�m
omen
to�di�raccordo�tra�il�preced
ente�sistema�e�qu
ello�
nuovo�ne
lla�lata�chiave�de
gli�usi�sinora�invalsi.�
�ne
cessario�sottolineare,�du
nque
,�che�no
n�si�sareb
be�potuto�in�alcun
�mod
o�riversare�la�precede
nte�tariffa,�aggiornata,�nel�nuo
vo�sistema�de
i�parametri.�I�
riferm
enti�alla�precede
nte�tariffa�sono
�quind
i�stati�solamen
te�e�ragione
volm
ente�orien
tativ
i.�
Il�de
creto�si�propo
ne,�anche
�per�gli�avvocati,�infatti,�di�stabilire�de
i �param
etri�gen
erali�(qu
ali�son
o�ad
�esempio�la�com
plessità,�l’im
portanza,�il�pregio�o�l’urgen
za�
dell’op
era),�e
�dei�param
etri�spe
cifici,�nu
merici�e
�rappo
rtati�all’attiv
ità�foren
se�davanti�ai�vari�o
rgani�giurisdizionali�e�in�fun
zion
e�de
l�vario�valore�de
lla�causa,�in�
interrelazione
�tra�loro.�
Per�un
�verso�i�parametri�num
erici�–�che
,�com
e�anticipato,�lasciano
�marcato�spazio�all’attività
�di�con
creta�de
term
inazione
�giudiziale,�con
��pochi�scaglioni�e�larghe
�forbici�–
�orien
tano
�i�parametri�gen
erali�tradu
cend
osi�in�segnalazione
�del�grado
�di�com
plessità�della�prestazione
,�e,�n
on�trattando
si�di�tariffari,�sono
�aggiornabili�
7��giud
izialm
ente�nel�tem
po,�tip
icam
ente�secon
do�gli�indici�ISTAT�rilevanti.�Pe
r�altro�verso�i�parametri�gen
erali,�che�segnano�il�conn
otato�specifico�della�
liquidazion
e�no
n�tariffaria,�possono
�sem
pre�e�motivatam
ente�prevalere�sul�risulta
to�della�determinazione
�per�param
etro�num
erico,�app
unto�non
�vincolante.�
Si�è�pertanto�proced
uto�innanzi�tutto�ad�aggiornare�la�precede
nte�tariffa�de
l�200
4�–�qu
ale�mero�term
ine�di�rife
rimen
to�nei�sen
si�sop
ra�illustrati�–�tene
ndo�conto�
degli�ind
ici�ISTAT�de
i�prezzi�a
l�con
sumo�pe
r�l’intera�collettività
,�e,�in
�spe
cie,�della�com
pone
nte�Profession
i�liberali,�con�un
�aum
ento�del�24,1%
.�Sul�p
unto�va�
specificato�che
�la�bozza�di�propo
sta�de
l�CNF�de
l�settembre�20
10�sottolineava�che
�il�dato,�otten
uto�e�confermato�dal�Cen
tro�elaborazione
�dati�dell’ISTAT�(le
�serie�
storiche
�son
o�comun
que�repe
ribili�sul�sito
�ufficiale�www.istat.it),�è�riferibile,�p
er�la�com
pone
nte�Profession
i�liberali,�al�periodo
�aprile�200
4Ͳaprile�200
9.�Ten
uto�
conto,�però,�che
�la�gen
erale�variazione
�dei�prezzi�al�con
sumo�è�stata�tra�il�20
04�e�il�201
0�(per�ann
o�successivo)�d
ell’11,4%
,�(serie�storiche
,�tavola�21
.8,�con
�una
�med
ia�dell’1,9%)�è�sembrato�ragion
evole�no
n�increm
entare�ulte
riormen
te�l’aggiornam
ento�raggiun
gend
o�e�supe
rand
o�la�soglia�di�¼�dei�precede
nti�valori.�
L’increm
ento�di�rife
rimen
to�200
4Ͳ20
12�è�stato�quind
i�del�3%�all’anno
�di�m
edia.�
All’esito
� della�rivalutazione
�son
o�stati�utilizzati�i�med
esim
i�arrotond
amen
ti�previsti�
dal�D.M
.�n.�1
27�d
el�2
004,�com
e�indicati�
nella�relativa�
relazion
e�accompagnatoria.�
Si�è�poi�procedu
to�a�individu
are�gli�ono
rari�e�diritti�di�rife
rimen
to�per�ogni�fase.�
Si�è�infin
e�adattato�il�risultato:��
a)
con�crite
rio�di�ragione
volezza,�che
�impo
ne�di�con
side
rare�il�problem
a�de
ll’aumen
to�dei�costi�legali�anche�sotto�l’aspetto�dell’inciden
za�degli�stessi�sul�
redd
ito�m
edio�reale�degli�uten
ti,�e�dun
que�pu
re��in�rappo
rto�al�valore,�e�cioè�al�costo�di�a
cquisto,�dei�ben
i�della�vita
�con
tesi,�così�da�evita
re�che
,�in�
frizione
�con
�i�principi�costituzionali,�«il�ricorso�alla�giustizia�possa�diven
tare�privilegio�pe
r�po
chi»�(p
arere�interlocutorio�del�Con
siglio�di�Stato,�27�ottobre�
2003
,�n.�sez.�406
1/20
03,�con
�rife
rimen
to�al�procedimen
to�per�l’approvazione
�della�precede
nte�tariffa�de
l�200
4);�
b)
con�crite
rio�di�propo
rzionalità,�che
�si�tradu
ce�non
�solo�ne
l�rispe
tto�de
l�criterio�di�ade
guatezza�del�com
penso�profession
ale�rispetto�all’op
era�svolta,�m
a�che�im
pone
�anche
,�e�proprio�per�ciò,�la�considerazione
�di�u
n�adeguato�rappo
rto�di�regola�sussistente�tra�le�con
troversie�di�dato�valore�e�tra�i�relativ
i�proced
imen
ti�davanti�ai�diversi�organi�di�giustizia�dei�singoli�gradi�o
�nei�gradi�(latam
ente)�sup
eriori.�
Un’altra�im
portante�precisazion
e�di�m
etod
o:�con
�l’abrogazione
� delle�tariffe�risulta
�definitivamen
te�sup
erata�la�distin
zion
e�tra�on
orari�e�diritti,�oltre�che�
inde
nnità
.�Que
sto�è�un
�necessario�precipita
to�sia�in
�term
ini�di�rottura�con
�il�sistema�tariffario�sia�in
�term
ini�sistematici.�
Infatti:�
i)
il�«com
penso»
�evoca�chiaram
ente�un�concetto�unitario;�
8��
ii) come�conferma�anche�la�disciplina�de
l�preventivo�(art.�9
�com
ma�4,�cit.),�lo�scopo
�della�rifo
rma�è�rend
ere�massimam
ente�in
tellegibile�la
�focalizzazion
e�de
l�corrispettiv
o�do
vuto,�e
�dun
que�semplice,�nella�m
assima�misura�po
ssibile,�la�sua�struttura,�sup
erando
�perciò�parcellizzazion
i�e�dup
licazioni�anche
�parziali;�
iii) no
n�si�giustifichereb
be,�q
uind
i,�un
a�du
plicità
�o�una
�differen
za�di�param
etri,�cui�invece�la�legge�assegna�un
’univoca�fu
nzione
�unitaria,�oltre�che�residu
ale�
rispetto�all’accordo.�
Ciò�po
sto,�non
�resta�che
�prend
ere�a�riferimen
to�principale,�per�il�param
etro,�il�precede
nte�on
orario�perché:�
a)
�unitariam
ente�rife
rito�all’op
era�prestata�(tanto�che,�a�differen
za�con
�i�diritti,�second
o�il�tradizionale�orien
tamen
to�della�Sup
rema�Co
rte,�and
ava�
liquidato�«con�la�tariffa�in�vigore�al�m
omen
to�in
�cui�l'op
era�è�po
rtata�a�term
ine�e,�con
seguen
temen
te,�n
el�caso�di�successione
�di�tariffe,�[con]�que
lla�
sotto�la�cui�vigen
za�la�prestazione
�o�l'attiv
ità�dife
nsiva�si�è�esaurita
»:�Cass.�n.�816
0�de
l�200
1);�
b)
parametricamen
te�declinato�rispetto�agli�stessi�valori�di�con
troversia,�e�non
�fisso�come�pe
r�il�“diritto”.�
Ciò�no
n�toglie�che
,�nella�individu
azione
�dei�param
etri�num
erici�di�orien
tamen
to�per�fa
si,�si�è�te
nuto�con
to�anche
�dei�valori�di�costo�rife
riti�ai�precede
nti�diritti,�in�
quanto�re
lativ
i,�in�via�integrativa,�alla�com
pone
nte�“attuativ
a”�piuttosto� che
�propriamen
te�“valutativ
a”��dell’attività
�professionale.�Sen
za,�però,�oblite
rare�che
:�
Ͳ no
n�po
teva�in
�alcun
�mod
o�rivivere�sotto�altre�form
ali�spo
glie�la�dup
licità
�in�esame�(si�pen
si�all’on
orario�per�la�red
azione
�e�non
�solo�pe
r�la�preparazion
e�di�un�atto�introd
uttiv
o�de
lla�lite�davanti�al�giudice:�voce�15
�della�ta
bella�A�delle�ta
riffe,�e�corrispon
dente�diritto,�voce�n.�3�della�ta
bella�B),�e�
Ͳ la�sud
division
e�in�fasi,�correlata�alla�param
etrazion
e�in�fun
zion
e�di�un�compe
nso�un
itario,�sup
era�l’ide
a�di�un�“diritto”�distinto�per�ogni�frazione
�di�
attiv
ità�anche
�quand
o,�ad�esem
pio,�con
sista�ne
lla�partecipazion
e�a�un
’udien
za�di�m
ero�rinvio�(voce�19�de
lla�tabella�B�della�tariffa:�v.�C
ass.�n.�9
20�del�
1994
).�
L’un
icità
�del�com
penso�mira�du
nque
�a�dare�spessore�alla�sem
plificazion
e�insita�nell’abrogazione
�delle�tariffe.�Que
sta�semplificazion
e�costitu
isce�a�sua
�volta�un�
utile�sup
porto�alla�riduzione
�delle�asimmetrie�inform
ative�che�po
sson
o�essere�im
plicate�no
n�solo�da�fisiologiche�lacune
�di�trasparen
za�del�m
ercato,�m
a�anche�
da�un�eccesso�d’inform
azioni�in
cide
nti�sullo�stesso,�dovute�alla�frammen
tazion
e�e�parcellizzazion
e�de
lle�com
pone
nti�d
elle�in
form
azioni�stesse,�com
e�po
teva�
ragion
evolmen
te�dirsi�delle�più�che
�com
plesse�e�non
�facilm
ente�intellegibili�tariffe�preced
enti.�
Il�Co
nsiglio
�di�Stato�ha�suggerito
,�nel�m
erito
,�di�d
iminuire�il�quantum
�assun
to�com
e�base�per�con
gegnare�il�valore�m
edio�di�liquidazion
e,�e,�p
ertanto,�di�ridurre�
gli�impo
rti�ind
ividuati�come�parametri.�H
a�osservato�che,�com
e�da
�propria�giurisprude
nza�(Con
s.�di�Stato,�p
arere�2�luglio�201
0�n.�322
9,�riguardante�le�tariffe�de
i�do
ttori�com
mercialisti�ed
�esperti�contabili),�l’ade
guam
ento�ISTA
T�«n
on�necessariam
ente»�de
ve�essere�op
erato�pe
r�intero,�sop
rattutto�«in�un�mom
ento�in
�cui�
gran
�parte�del�Paese�è�stata�chiam
ata�a�sosten
ere�sacrifici�per�fa
r�fron
te�alla�con
tingenza�econ
omica».�C
onside
razion
i�ancora�più�valide�oggi�–�si�aggiunge�–�che�
la�«crisi�finanziaria»�risulta
�aggravata.�E�ancora�più�valide�–�si�afferma�–�con�il�passaggio�dalle�ta
riffe�ai�param
etri.�
9��Naturalmen
te�il�Con
siglio�propo
ne�di�esten
dere�il�con
tenimen
to�ovvero�la�riduzione
�ai�valori�m
edi�di�liquidazion
e�prop
ri�delle�altre�profession
i.�
Non
�si�è
�rite
nuto�di�accogliere�il�suggerimen
to�per�i�seguen
ti�motivi.�Il�tema�è�affron
tato�riguardo�ai�com
pensi�foren
si�perché�sono
�que
lli�che
�soffrivano�di�un�
mancato�ade
guam
ento�ISTA
T�de
lle�tariffe�realmen
te�significativo�in�relazione
�al�lun
go�tem
po�trascorso,�com
e�rilevato,�d
all’ultimo�aggiornamen
to.�E
�que
sto�è�
stato�pe
r�l’amministrazione
�un�ulteriore�motivo�pe
r�aggiornare�i�valori�tariffari�foren
si�al�fine�di�con
tribuire�a�individu
are�ragion
evolmen
te�i�parametri�num
erici�
dati�dal�valore�med
io�di�liquidazion
e,�sep
pure�strutturalm
ente�diversi,�e
,�in�particolare,�com
e�visto,�con
�un’elasticità
�e�variabilità�de
l�tutto�estrane
e�alla�lo
gica�
degli�impo
rti�tariffari.�
Sul�pun
to�va�po
i�con
side
rato�che
�della�con
giun
tura�econo
mica�soffre�anche
�il�m
ondo
�lavorativ
o�de
lle�libe
re�professioni.�
Ciò�po
sto,�deve�prelim
inarmen
te�rilevarsi�che�l’ade
guam
ento�ISTAT�in�parola,�assun
to,�second
o�qu
anto�app
ena�illustrato�e�che�qu
i�va�ribadito
,�solo�quale�
piattaform
a�di�rife
rimen
to�iniziale:�
a)�non
�è�stato�ope
rato�per�intero,�p
osto�che
,�com
e�rilevabile�già�da�qu
anto�prima�specificato,�l’indice�ISTA
T�(com
pone
nte�profession
i�liberali)�aprile�200
9Ͳaprile�
2012
�è�del�29,3%
�(con
tro�il�24
,1%�app
licato)�con
�una
�differen
za�di�oltre�il�5%
�(cfr.,�sempre,�in
�www.istat.it�);�
b)�è�stato�con
tenu
to,�com
e�pu
re�già�illustrato,�p
roprio�in
�funzione
�dei�criteri�di�ragione
volezza�e�prop
orzion
alità
�sop
ra�spiegati,�in�ragione
�della�tutela�de
i�valori,�
storicam
ente�con
testualizzati�sul�piano
�econo
mico,�ineren
ti�all’accesso�alla�giustizia;�
c)�è�stato�con
tenu
to�(anche�in�que
sto�caso�si�tratta�di�un
�tem
a�già�affron
tato�nella�iniziale�relazion
e)�dalla�fusione
�tra�diritti,�on
orari�e�inde
nnità
,�sia�pu
re�
parzialm
ente�bilanciata�dalla�con
side
razion
e�che�qu
esta�fu
sion
e�ha
�avuto�nella�determinazione
�del�valore�med
io�di�liquidazion
e�(su�cui�ved
i�infra);�
d)�è�stato�poi�ulte
riormen
te�con
tenu
to�dall’assorbimen
to�della�voce,�propria�delle�precede
nti�tariffe,�data�dalle�spe
se�forfettarie�(men
tre�si�è�visto�che
�ora�le
�spese�sarann
o�liquidate�giudizialmen
te,�in�difetto�di�accordo
,�solo�in�quanto�attestate).�
Da�ultim
o�si�deve�no
tare�com
e�ne
lla�determinazione
�degli�im
porti�si�è
�mirato�a�conten
ere�l’attuale�rappo
rto�med
io�pon
derale�tra�costi�legali�concretamen
te�
sosten
uti�e�valore�de
l�ben
e�oggetto�de
lla�lite�giudiziaria,�rilevato�secon
do�gli�indici�doing
�business�de
lla�Banca�m
ondiale�(v.�infra).��
Tipologia�di�attività.��Attività�stragiudiziale.��Tipologie�di�controversia�e�procedim
ento�
Le�prestazioni�professionali�forensi�son
o�state�distinte�in
�attività
�stragiudiziale�e�attiv
ità�giudiziale.�Le�attiv
ità�giudiziali�son
o�state�a�loro�volta�distin
te�in
�attività
�pe
nale;�e
�attività
�civile,�amministrativa,�com
pren
siva�com
e�si�diceva�de
l�con
tenzioso�con
tabile,�e�tributaria.�
10�
�L’attiv
ità�stragiudiziale�si�prevede
�sia�liqu
idata�tene
ndo�conto�de
l�valore�e�de
lla�natura�de
ll’affare,�d
el�num
ero�e�de
ll’im
portanza�delle�que
stioni�trattate,�del�
pregio�dell’ope
ra�prestata,�dei�risultati�e�de
i�vantaggi,�anche�no
n�econ
omici,�conseguiti�dal�cliente,�dell’eventuale�urgen
za�della�prestazione
.�Si�tiene
�altresì�
conto�de
lle�ore�com
plessive�im
piegate�pe
r�la�prestazione
,�valutate�anche�second
o�il�valore�di�m
ercato�attribu
ito�alle�stesse.�
Non
�si�è�previsto�alcun
�param
etro�a�vacazione
,�eccessivam
ente�rigido�(anche
�quand
o�meram
ente�orien
tativ
o)�rispe
tto�alla�com
plessa�varietà�dell’attività
�stragiud
iziale,�strettamen
te�con
nessa�alle�dinam
iche
�di�m
ercato.�
Si�stabilisce�che
�quand
o�l’affare�si�con
clud
e�con�un
a�conciliazione
,�il�com
penso�è�aumen
tato�(sempre�senza�vincoli�insup
erabili,�e
�cioè�di�regola)�sino�al�40�pe
r�cento�rispetto�a�que
llo�liqu
idabile�in
�base�ai�param
etri�altrim
enti�rilevanti�p
er�l’attiv
ità�stragiudiziale.�Viene
�cioè�valorizzata�la�com
pone
nte�no
n�conflittuale�
dell’attiv
ità�foren
se,�d
i�sup
porto�a�un
a�giurisdizion
e�intesa�quale�extrema�ratio
,�rispe
tto�a�qu
ella�amiche
vole,�p
er�la
�soluzione
�delle�con
troversie,�in
�attuazion
e�de
l�principio�costitu
zion
ale�di�propo
rzionalità�ne
ll’uso�de
lla�risorsa�giudiziaria�a�sua
�volta�direttamen
te�con
nesso�con�qu
ello�del�giusto�processo�e�della�
ragion
evole�du
rata�collettiva�de
lla�com
plessiva�dinam
ica�giud
iziaria.�
Attività�giudiziale�civile,�amministrativa�e�tributaria�
Quanto�all’attività
�giudiziale�de
ll’area
�civile,�ferma�la�distin
zion
e�in�fasi,�ne
lla�liqu
idazione
�il�giudice�deve�tene
re�con
to�del�valore�e�de
lla�natura�e�complessità�
della�con
troversia,�del�num
ero�e�de
ll’im
portanza�e�com
plessità�delle�que
stioni�trattate,�con
�valutazione
�com
plessiva�e�quind
i�ten
denzialm
ente�unitaria�anche�a�
seguito
�di�riunion
e�de
lle�cause,�d
ell’eventuale�urgen
za�della�prestazione
.�Si�tiene
�altresì�con
to�del�pregio�de
ll’op
era�prestata�e�dei�risultati�de
l�giudizio�e�de
i�vantaggi,�anche�no
n�patrim
oniali,�con
seguiti�dal�cliente.�Q
ualora�l’avvocato�dife
nda�più�pe
rson
e�con�la�stessa�po
sizion
e�processuale�il�compe
nso�un
ico�pu
ò�essere�aum
entato�fino�al�dop
pio.�Lo�stesso�param
etro�di�liquidazion
e�si�app
lica�qu
ando
�l’avvocato�dife
nde�un
a�parte�contro�più�parti.�Nei�casi�d
i�azion
e�di�
classe,�attesa�la�tipica�com
plessità�della�con
troversia,�si�stabilisce�la�possibilità�di�aum
ento�del�com
penso�liquidato�fino
�al�triplo.�
� Quand
o�il�proced
imen
to�si�con
clud
e�con�un
a�conciliazione
�il�com
penso�è�(analogamen
te�a�quanto�sopra)�aum
entato�fino
�al�25�pe
r�cento�rispetto,�logicam
ente,�
a�qu
ello�ordinariamen
te�liqu
idabile.�Si�con
ferm
a�la�valorizzazion
e�de
ll’attiv
ità�foren
se�diretta�alla�con
ciliazion
e�ne
lla�stessa�prospe
ttiva�sopra�illustrata�qu
anto�
all’attività
�stragiudiziale.�
� Accogliend
o�un
’osservazion
e�de
l�Con
siglio�di�Stato,�p
ienamen
te�coe
rente�con�le�im
plicazioni�sistematiche
�app
ena�de
scritte,�si�è
�previsto�che�de
bba�costitu
ire�
elem
ento�di�valutazione
�negativa,�in
�sed
e�di�liqu
idazione
�giudiziale�de
l�com
penso,�l’adozione
�di�con
dotte�processuali�abu
sive�ta
li�da
�ostacolare�la�definizione
�dei�
proced
imen
ti�in�te
mpi�ragione
voli.�
� L’art.�5�stabilisce�i�crite
ri�di�valutazione
�del�valore�de
lla�con
troversia�ai�fini�della�param
etrazion
e,�ripren
dend
o�qu
elli,�con
solidati,�de
lla�precede
nte�tariffa.�
11�
�Ai�fini�d
ella�liqu
idazione
�del�com
penso,�il�valore�de
lla�con
troversia�è�de
term
inato�a�no
rma�de
l�cod
ice�di�procedu
ra�civile�avend
o�riguardo
,�nei�giudizi�per�azion
i�surrogatorie�e�revocatorie,�all’en
tità�econ
omica�de
lla�ragione
�di�credito�alla�cui�tutela�l’azion
e�è�diretta,�nei�giudizi�di�d
ivisione
,�alla�quo
ta�o�ai�sup
plem
enti�di�
quota�in�con
testazione
,�e�nei�giudizi�per�pagam
ento�di�som
me,�anche
�a�titolo�di�danno
,�alla�som
ma�attribuita�alla�parte�vincitrice�e�no
n�alla�som
ma�do
mandata.�
In�ogni�caso�si�ha�riguardo
�al�valore�effettivo�de
lla�con
troversia,�anche
�in�relazione
�agli�interessi�perseguiti�dalle�parti,�quand
o�risulti�m
anife
stam
ente�diverso�da�
quello�presunto�a�no
rma�de
l�cod
ice�di�procedu
ra�civile�o�alla�legislazione
�spe
ciale.�
Nelle�cause�davanti�agli�organi�di�giustizia�amministrativa,�latamen
te�com
presi�q
uelli�di�giustizia�con
tabile�(in�line
a�con�le�con
cettualizzazion
i�della�precede
nte�
tariffa),�il�valore�della�causa�è�determinato�allo�stesso�mod
o�qu
ando
�l’oggetto�della�con
troversia�o�la�natura�de
l�rapp
orto�sostanziale�ded
otto�in�giud
izio�o�
comun
que�correlato�al�provved
imen
to�im
pugnato�ne
�con
senton
o�l’app
licazione
.�Quand
o�ciò�no
n�è�po
ssibile,�va�tenu
to�con
to�dell’interesse�sostanziale�tu
telato.�
Per�le�con
troversie�di�valore�inde
term
inato�o�inde
term
inabile,�pe
r�un
�verso�si�preved
e,�nella�tabella�allegata,�un
�alline
amen
to�allo
�scaglione
�gen
erale�di�
riferimen
to�(25
.001
Ͳ50.00
0�eu
ro),�con�am
pia�forbice�di�variazion
e�(da�+150
%�a�Ͳ50
%�del�valore�med
io�di�liquidazion
e�di�cui�si�d
irà�più�sotto),�p
er�altro�verso�si�
tiene
�«particolare»
�con
to�dell’oggetto�e�della�com
plessità�della�stessa�controversia.�
L’art.�6�spe
cifica�che�pe
r�i�p
rocedimen
ti�davanti�a
gli�a
rbitri,�ne
l�caso�di�arbitrato�rituale,�è�dovuto�il�compe
nso�stabilito�per�le
�con
troversie�davanti�a
i�giudici�
compe
tenti�a�cono
scere�sulle�stesse.�In�ogni�altro�caso�di�arbitrato�o�fattispe
cie�analoga�qu
ali�gli�arbitraggi,�pe
r�la�liquidazion
e�de
l�compe
nsi�si�app
licano�i�
parametri�previsti�per�l’attiv
ità�stragiudiziale,�sintetizzand
o,�que
sti�casi,�ipotesi�di�m
andato�a�transigere.�
L’art.�7,�p
oi,�ind
ica�che,�fermo�qu
anto�spe
cificatam
ente�dispo
sto�dalla�tabella�A�–�Avvocati,�ne
i�procedimen
ti�cautelari�o
vvero�speciali�ovvero�non
�con
tenziosi�
anche�qu
ando
�in�cam
era�di�con
siglio�o�davanti�al�giudice�tutelare,�il�com
penso�vien
e�liquidato�per�analogia�ai�param
etri�previsti�p
er�i�proced
imen
ti�diversi,�
ferm
e�le�re
gole�e�i�crite
ri�gen
erali�(artt.�1
�e�4).�
L’art.�8,�riprend
endo
�la�precede
nte�tariffa,�stabilisce�che
�nelle�con
troversie�di�lavoro�il�cui�valore�no
n�supe
ra�1.000
�euro,�il�com
penso�è�rido
tto�di�regola�fin
o�alla�
metà.�Si�tratta�di�un�parametro�orien
tativ
o�volto
�ad�assicurare�il�principio�costituzionale�di �accesso�alla�giustizia�per�la�tutela�di�posizioni�fo
ndam
entali�e�a�forte�
conn
otazione
�personalistica,�usualmen
te�con
nesse�a�situazioni�di�d
isparità�di�forze�tra�le
�parti�coinvolte
,�com
e�tali�considerate�sotto�vari�profili,�processuali�e
�sostanziali,�dall’ordinamen
to.�
Per�la�particolare�semplicità�seriale,�a�sua
�volta�con
nessa�a�on
eri�d
ella�finanza�pu
bblica,�si�è
�stabilito�(art.�9
),�che�il�compe
nso�pu
ò�essere�ridotto�fino
�alla�m
età�
nelle�con
troversie�pe
r�l’otten
imen
to�dell’ind
ennizzo�da
�irragion
evole�du
rata�del�processo�(le
gge�n.�89�de
l�200
1).�
Per�i�com
pensi�relativi�alle�prestazioni�svolte
�in�favore�di�soggetti�ammessi�al�gratuito
�patrocinio,�e�per�que
lle�a�esse�eq
uiparate�dal�testo�unico�delle�spe
se�di�
giustizia�di�cui�al�d
ecreto�del�Preside
nte�de
lla�Rep
ubblica�30
�maggio�20
02�n.�1
15�(si�pen
si�alle�prevision
i�di�cui�agli�artt.�115
,�116
,�117
�e�118
�del�testo�unico�in
�parola),�anch’essi�con
nessi�a�rilevanti�ricadute�erariali,�si�prevede
�che
�si�ten
ga�spe
cifico�conto�de
ll'incide
nza�de
gli�atti�assun
ti�rispetto�alla�posizione
�processuale�
12�
�della�persona
�dife
sa.�Q
uesta�men
zion
e�è�attualmen
te�con
tenu
ta�nell’art.�82�de
l�D.P.R.�n
.�115
�del�200
2�che,�però,�prevede
�rife
rimen
ti�no
n�più�fruibili�alle�tariffe.�
Restano�ferm
e�le�altre�ridu
zion
i�previste�dal�testo�unico�spe
se�di�giustizia�quale�que
lla�di�cui�all’articolo�13
0�di�tale�testo�no
rmativo,�che
�qui�si�e
sten
dono
�per�
omogen
eità�di�param
etro�anche
�al�settore�pen
ale.�
Si�spe
cifica�che�sebb
ene�ne
ll’individu
azione
�dei�param
etri�num
erici�per�i�compe
nsi�si�sia�partiti�da�un
�aggiornam
ento�della�tariffa�forense�de
l�200
4,�spe
cie�la�già�
eviden
ziata�fusion
e�de
lle�voci�d
i�ono
rario�con�qu
elle�dei�diritti,�e�la�prevision
e�de
lla�riduzione
�del�50%
�del�valore�med
io�di�liquidazion
e�de
i�com
pensi�anche
�in�
materia�pen
ale,�determina�in�ogni�caso�l’assen
za�di�riflessi�negativi�sulla�finanza�pu
bblica,�com
e�confermato�dalla�relazione
�tecnica�della�Direzione
�gen
erale�de
l�Bilancio�del�M
inistero�della�giustizia.�
L’art.�10�indica�che
�nel�caso�di�respo
nsabilità�processuale�ai�sen
si�dell’art.�96
�del�cod
ice�di�procedu
ra�civile,�ovvero,�comun
que,�nei�casi�d
’inam
missibilità�o�
improp
onibilità�o�improced
ibilità�della�dom
anda,�il�compe
nso�do
vuto�all’avvocato�del�soccombe
nte�è�rido
tto,�di�regola,�de
l�50
�per�cen
to.�La�ragione
�è�
chiaramen
te�relativa�all’esercizio�professionalm
ente�in
approp
riato�de
i�diritti�p
rocessuali.�Quanto�alle�pronu
nce�in�rito
,�sep
pure�risulta�rispo
nden
te�al�vero�che�
non�ne
cessariamen
te�potrebb
ero�essere�con
seguen
za�delle�premesse�professionali�appe
na�richiam
ate,�va�de
tto�che�l’o
rmai�con
solidato�diritto�vivente�esclud
e�po
ssano�andare�a�danno
�della�parte�i�mutam
enti�giurisprud
enziali,�po
sto�che�in�ipotesi�di�overruling�in�sen
so�proprio,�e
�cioè�processuale,�la�parte�viene
�rim
essa�
in�te
rmini�(Ca
ss.,�S.U.,�n.�151
44�del�201
1,�Cass.,�n.�304
2�de
l�201
2).�
Ͳ Fasi�e�parametri.�M
etodo�
L’art.�11�indica�i�crite
ri�di�determinazione
�del�com
penso�pe
r�l’attività
�giudiziale�civile,�amministrativa�e�tributaria,�in�relazion
e�alle�fasi.�
Si�ribadisce�che
�i�param
etri�spe
cifici�pe
r�la�determinazione
�del�com
penso�sono
�solo�di�regola�qu
elli�di�cui�alla�tabella�A�–�Avvocati.�Il�giud
ice�pu
ò�sempre�
diminuire�o�aum
entare�ulte
riormen
te�il�com
penso�in�con
side
razion
e�de
lle�circostanze�con
crete,�fe
rma�l’app
licazione
�delle�regole�e�de
i�criteri�gen
erali�di�cui�agli�
articoli�1�e�4.�
Si�spe
cifica�che�ne
lla�fase�di�studio�de
lla�con
troversia�sono
�com
presi,�solo�a�tito
lo�di�esempio:�l’esam
e�e�lo�studio�de
gli�atti�a
�seguito�della�con
sulta
zion
e�con�il�
cliente,�le�ispe
zion
i�dei�luoghi,�la�ricerca�de
i�docum
enti�e�la�con
seguen
te�relazione
�o�parere,�scritti�opp
ure�orali,�al�cliente,�precede
nti�la�costitu
zion
e�in�giudizio.�
Nella�fase�introd
uttiv
a�de
l�giudizio�sono
�com
presi,�sempre�a�titolo �di�esempio:�gli�atti�introd
uttiv
i�del�giudizio�e�di�costituzione
�in�giudizio�e�il�relativ
o�esam
e�inclusivo�di�que
llo�degli�allegati,�quali�ricorsi,�controricorsi,�citazion
i,�comparse,�chiam
ate�di�terzo,�mem
orie,�istanze,�impu
gnazioni,�le�relative�no
tificazioni,�
l’esame�de
lle�corrispon
denti�relate,�l’iscrizione
�a�ruo
lo,�il�versam
ento�del�con
tributo�un
ificato,�le�rinno
vazion
i�o�riassun
zion
i�della�dom
anda,�le�auten
tiche
�di�
firma�o�l’esame�de
lla�procura�notarile,�la�form
azione
�del�fascicolo�e�de
lla�posizione
�della�pratica�in�studio,�le�ulte
riori�con
sulta
zion
i�con
�il�cliente.�
13�
�Nella�fa
se�istruttoria�sono
�com
presi,�ancora�a�tito
lo�di�esempio:�le
�richieste�di�prova�o�con
trop
rova,�le�mem
orie�di�precisazion
e�o�integrazione
�delle�dom
ande
�o�
dei�motivi�d’im
pugnazione
,�eccezion
i�e�conclusion
i,�ovvero�m
eram
ente�illustrativ
e,�l’esame�de
gli�scritti�o�do
cumen
ti�de
lle�altre�parti�o�de
i�provvedimen
ti�giud
iziali�pron
unciati�n
el�corso�o�in
�fun
zion
e�de
l�giud
izio,�gli�adem
pimen
ti�o�le�prestazioni�con
nesse�ai�sud
detti�provvedimen
ti�giudiziali,�le�partecipazion
i�e�
assisten
ze�relative�ad
�attività
�istruttorie�o�altri�atti�anche
�con
nessi�n
el�corso�del�giudizio,�gli�atti�ne
cessari�p
er�la�fo
rmazione
�della�prova�o�del�m
ezzo�istruttorio�
anche�qu
ando
�dispo
sto�d’ufficio,�la�de
signazione
�di�con
sulenti�d
i�parte,�l’esame�de
lle�corrispon
denti�d
esignazion
i�delle�altre�parti,�l’esame�de
lle�ded
uzioni�dei�
consulen
ti�d’ufficio�o�delle�altre�parti,�la�notificazion
e�de
lle�dom
ande
�nuo
ve�o�di�altri�atti�nel�corso�del�giudizio�compresi�que
lli�al�con
tumace�ineren
ti�a�mezzi�di�
prova,�le�relative�richieste�di�cop
ie�al�cancelliere,�le
�istanze�al�giudice�in
�qualsiasi�fo
rma,�le�dichiarazioni�rese�ne
i�casi�previsti�dalla�legge,�le
�ded
uzioni�a�verbale,�
le�in
timazioni�dei�testim
oni,�comprese�le�notificazion
i�e�l’esam
e�de
lle�relative�relate,�gli�atti�comun
que�incide
ntali�com
prese�le�que
rele�di�falso�e�que
lli�in
eren
ti�
alla�verificazion
e�de
lle�scritture�private.�Al�fine �di�valutare�il�grado�di�com
plessità�della�fa
se�rileverann
o,�in
�particolare,�le�plurime�mem
orie�per�parte,�necessarie�
o�autorizzate�dal�giudice,�com
unqu
e�de
nominate�pu
rché
�non
�meram
ente�illustrativ
e,�ovvero�le�plurime�richieste�istruttorie�am
messe�per�ciascun
a�parte�e�le�
plurim
e�prove�assunte�pe
r�ciascuna
�parte.�Logicam
ente,�fase�rileva�ai�fini�d
ella�liqu
idazione
�del�com
penso�qu
ando
�effettiv
amen
te�svolta
,�secon
do�quanto�più�
sotto�si�dirà�in�aggiunta.�
� Nella�fase�de
cisoria�sono
�com
presi,�ferm
o�il�carattere�no
n�tassativo�de
ll’elen
cazion
e:�le
�precisazion
i�delle�con
clusioni�e�l’esam
e�di�que
lle�delle�altre�parti,�le�
mem
orie,�illustrative�o�conclusion
ali�anche�in�rep
lica,�com
preso�il�loro�dep
osito
�ed�esam
e,�la�discussion
e�orale,�sia�in�camera�di�con
siglio�che
�in�ud
ienza�
pubb
lica,�le�note�illustrative�accessorie�a�que
st’ultima,�la�red
azione
�e�il�dep
osito
�delle�note�spese,�l’esam
e�e�la�registrazione
�o�pub
blicazione
�del�provved
imen
to�
conclusivo
�del�giudizio,�com
prese�le�richieste�di�cop
ie�al�cancelliere,�il�ritiro�del�fascicolo,�l’iscrizione
�di�ipo
teca�giudiziale,�quale�precipitato�del�tito
lo�decisorio�
ottenu
to.�
Nella�fase�esecutiva,�fermo�qu
anto�previsto�ne
lla�richiam
ata�tabe
lla�A�–�Avvocati,�pe
r�l’atto�di�precetto�form
almen
te�estrane
o�all’esecuzion
e�in�sen
so�proprio,�
sono
�ricom
presi,�a�titolo�di�esempio:�la�disamina�de
l�titolo�esecutivo,�la�no
tificazione
�dello�stesso�un
itamen
te�al�precetto,�l’esame�de
lle�relative�relate,�il�
pignoram
ento�e�l’esam
e�de
l�relativo�verbale,�le
�iscrizioni,�trascrizion
i�e�ann
otazioni,�g
li�atti�d’interven
to,�le�ispe
zion
i�ipo
tecarie,�catastali,�l’esam
e�de
i�relativi�
atti,�le�assistenze�all’udien
za�o�agli�atti�esecutivi�di�qualsiasi�tipo
.�
� Ripren
dend
o�l’articolo�1�comma�3,�si�ribadisce�che
�il�com
penso�compren
de�ogni�attività
�accessoria,�quali,�a�tito
lo�di�e
sempio,�gli�accessi�agli�u
ffici�p
ubblici,�le�
trasferte,�la�corrispon
denza�anche�telefonica�o�telem
atica�o�collegiale�con�il�cliente,�le
�attività
�con
nesse�a�on
eri�amministrativi�o
�fiscali,�le�session
i�per�rappo
rti�
con�colleghi,�ausiliari,�con
sulenti,�magistrati.�
Va�premesso�che
�–�com
e�si�torne
rà�a�sottolineare�–�il�com
ma�9�de
ll’art.�11�stabilisce�che,�ferma�la�sud
division
e�in�fasi,�pe
r�le�con
troversie�il�cui�valore�supe
ra�
euro�1.500
.000
,00�il�giud
ice,�ten
uto�conto�de
i�valori�d
i�liquidazion
e�riferiti�di�regola�allo�scaglione
�precede
nte,�liqu
ida�il�compe
nso�tenu
to�con
to�natura�de
l�
14�
�proced
imen
to,�de
l�nu
mero�e�de
ll’im
portanza�delle�que
stioni�trattate,�del�pregio�de
ll’op
era�prestata,�de
i�risulta
ti�e�de
i�vantaggi,�anche�no
n�econ
omici,�
conseguiti�dal�cliente,�dell’eventuale�urgen
za�della�prestazione
.�I�param
etri�app
ena�indicati�si�app
licano�anche�ai�procedimen
ti�pe
r�ingiun
zion
e�oltre�tale�valore.�
L’articolo�chiude
�enu
nciand
o�che�pe
r�le�procedu
re�con
corsuali�si�app
licano�pe
r�analogia�i�parametri�previsti�per�la�fase�esecutiv
a�riferita�ai�ben
i�immob
ili.�
Nella�ricostruzione
�delle�fa
si�si�è�te
nuto�con
to�di�tutto�quanto�em
ergente�dalla�bozza�CNF�de
l�settembre�20
10�e�dai�lavori�del�correlativ
o�grup
po�di�studio.�
Que
ste�indicazion
i�son
o�po
i�que
lle�seguite�per�elabo
rare�i�parametri�num
erici�di�rife
rimen
to.�
Il�de
ttaglio
�del�procedimen
to�seguito�è�il�segue
nte.�
Si�è�assun
to�a�rife
rimen
to,�su�cui�tarare�gli�parametri�num
erici�(per�valore,�grado
�e�organo�di�giudizio),�lo�scaglione
�25.00
1Ͳ50
.000
�euro,�nei�procedimen
ti�
davanti�al�tribu
nale�di�p
rimo�grado�e�agli�organi�equ
iparati�d
ella�giustizia�tribu
taria.�Que
sto�scaglione
�ha�avuto�qu
ale�term
ine�di�rife
rimen
to,�p
er�la�precede
nte�
tariffa,�lo
�scaglione
,�pressoché
�sovrapp
onibile,�m
a�lievemen
te�diverso,�25.90
0,01
Ͳ51.70
0,00.�
Prima�fa
se:�studio.�
Nella�bozza�CNF�settem
bre�20
10�già�si�segnalava�che
�per�la�fa
se�di�studio�pu
ò�aversi�a�tipico�riferimen
to,�d
ella�precede
nte�tariffa,�le
�voci�d
i�ono
rario �(tabella�A�
preced
ente�tariffa)�studio�(n.�12),�con
sulta
zion
e�(n.�1
3)�e�ispe
zion
e�e�ricerca�di�luoghi�e�docum
enti�(n.�14).�G
li�im
porti�d
egli�on
orari,�increm
entati�come�sopra�si�
è�de
tto,�son
o�stati�som
mati�nel�loro�valore�med
io�(som
ma�di�m
inim
i�e�m
assimi,�division
e�pe
r�du
e),�per�un�totale�di�circa�1.148
.�La�prop
osta�CNF�settem
bre�20
10�
segnalava,�quale�diritto�(tabella�B�precede
nte�tariffa),�riferibile�a�tale�fase,�solo�que
llo�della�disam
ina�(n.�2),�ma�certam
ente�possono
�impu
tarsi�a
ltre�voci�di�
“diritto”�quali�consultazion
i�e�corrispon
denza�con�il�cliente�(nn.�21�e�22
).�
Il�valore�m
edio�di�liquidazion
e,�segue
ndo�i�crite
ri�m
etod
ologici�sopra�richiamati�(esclusion
e�di�dup
licità
�di�voci,�ragion
evolezza�dei�costi),�è�stato�così�
determ
inato�in�euro�1.20
0.�
Que
sto,�dun
que,�il�valore�med
io�di�liquidazion
e,�su�cui�o
rien
tativ
amen
te�ope
rare�le
�con
crete�de
term
inazioni�che
�son
o�esplicazione
�dei�param
etri�gen
erali.�Il�
valore�m
edio�di�riferimen
to�è�logicam
ente�rife
ribile�a�tutta�l’area�valoriale�de
lla�con
troversia�e�no
n�solo�alla�sua
�linea
�med
ia�(37
.500
�euro).�Il�valore�della�
controversia,�d
’altra�parte,�refluirà�sulla�con
creta�de
term
inazione
�della�liqu
idazione
,�quale�param
etro�gen
erale�–�e�qu
indi�unitamen
te�agli�altri�–
�di�cui�all’art.�4�
comma�2,�richiam
ato�infatti�espressam
ente�dall’art.�11�comma�1.��
Le�variazion
i�sul�valore �med
io�son
o�orientativam
ente�in
canalate,�d
alla�tabella�allegata�al�d
ecreto,�e
ntro�forbici�percentuali�come�si�diceva�no
n�inde
rogabili.�I�
relativ
i�moltip
licatori�p
ercentuali�de
lla�forbice�(pe
r�qu
esta�fase�da
�+60
%�e�Ͳ50
%)�sono
�stati�individu
ati�ten
endo
�con
to,�sem
pre�orientativam
ente,�d
ei�m
inim
i�e�
dei�m
assimi�degli�on
orari�coinvolti�ne
ll’elaborazione
.�
15�
�Seconda�fa
se:�introduzione.�
Qui�la�bozza�CNF�settem
bre�20
10�propo
neva�di�impu
tare�le�segue
nti�voci:�(ono
rari�di)�prep
arazione
�e�red
azione
�dell’atto�introd
uttiv
o�anche�in�rispo
sta�(ricorso,�
citazion
e,�com
parsa�di�rispo
sta)�(n.�15�tabe
lla�A�della�precede
nte�tariffa),�e
,�quanto�ai�diritti�(tabe
lla�B�precede
nte�tariffa):�d
omanda
�introd
uttiv
a,�com
parsa�di�
risposta�e/o�interven
to�(n
.�3),�rinn
ovazione
�o�riassun
zion
e�de
lla�dom
anda
�(n.�4),�chiamata�di�terzo�in
�causa�(n
.�5),�autentica�di�firm
a�(n.�6),�esam
e�de
ll’even
tuale�
procura�no
tarile�(n.�7),�versam
ento�del�con
tributo�un
ificato�(n.�8),�iscrizione
�della�causa�a�ruo
lo�(n.�9),�ovvero�costituzione
�in�giud
izio�(n.�10),�esam
e�di�
provvedimen
ti�giud
iziali�relativ
i�(n.�15,�com
e�qu
elli�riferibili�al�decreto�di�fissazion
e�de
ll’ud
ienza�o�di�suo
�differim
ento�o�di�autorizzazion
e�alla�chiam
ata�prim
a�de
ll’ud
ienza),�la�formazione
�del�fascicolo�(n.�18),�le�(ulteriori)�consultazion
i�con�il�cliente�(n.�21
),�la�notifica�di�ogni�atto�e�il�relativ
o�esam
e�(n.�23
�e�n.�24
),�l’eventuale�richiesta�di�d
ocum
enti�(n.�29
).�Pu
ò�aggiun
gersi�l’esame�de
lla�costituzione
�in�giudizio�avversaria�ricon
ducibile�alla�voce�n.�11�de
lla�tabella�A�della�
preced
ente�ta
riffa.�
Seguen
do�lo
�stesso�metod
o�sia�qu
anto�agli�o
norari�(med
ia:�5
20�euro)�sia�in
�fun
zion
e�de
ll’un
icità
�del�com
penso,�con
�esclusion
e�di�ogni�d
uplicazione
�a�qualsiasi�
titolo�(voce�n.�3�della�tabella�B�e�n.�15
�della�tabella�A);�sia�in�fun
zion
e�de
lla�ragione
volezza�de
l�parametro�num
erico,�si�è�de
term
inato�il�valore�m
edio�di�
liquidazion
e�in�600
�euro.�
Va�ten
uto�conto�che,�lo
gicamen
te,�m
olte�delle�voci�d
i�diritto�sopra�elen
cate,�a
tten
gono
�alla�com
plessità�della�fase,�e�quind
i�restano
�assorbite�dal�m
argine
�di�
oscillazion
e�de
l�valore�med
io�di�liquidazion
e�(pluralità�di�notifiche,�rinno
vazion
e�de
lla�cita
zion
e).�
Deve�considerarsi,�inoltre,�che
�l’unicità�del�com
penso�compo
rta�l’assoggettam
ento�del�valore�med
io�di�liquidazion
e�ai�m
oltip
licatori�ineren
ti�alla�forbice�
orientativa�abbinata,�con
tro�la�natura�fissa�dei�precede
nti�diritti.�
Per�la�forbice�delle�oscillazioni�si�è
�ten
uto�conto,�orien
tativ
amen
te,�d
el�m
argine
�di�o
scillazione
�proprio�dei�m
inim
i�e�dei�m
assimi�d
ella�precede
nte�tariffa�pe
r�la�
voce�di�ono
rario�rilevante�(n.�15�de
lla�ta
bella�A�della�precede
nte�tariffa):�d
i�qui�le�percentuali�di�increm
ento�e�dim
inuzione
�del�60%
�e�del�50%
�
Terza�fa
se:�istruzione.�
Ripren
dend
o�e�svilupp
ando
�anche
�per�que
sta�fase�la
�bozza�CNF�settem
bre�20
10,�si�è
�con
side
rata,�in�consegue
nza,�l’im
putazion
e�de
lle�voci�d
i�ono
rario�riferibili�
alle�m
emorie�e�assistenze�alla�prova�(n.�18�e�n.�17),�e,�tipicam
ente,�qu
anto�ai�diritti�(tabella�B�della�precede
nte�tariffa),�le�voci�relativ
e�a:�esame �di�scritti�
difensivi�anteriori�alla�pronu
ncia�di�ordinanze�e�senten
ze�(n.�11),�de
lla�docum
entazion
e�prod
otta�dalla�con
trop
arte�nella�stessa�cornice�tempo
rale�(n.�12),�
istanze,�ricorsi�o�sim
ili�(n.�14),�esam
e�de
i�provvedimen
ti�giud
iziali�(dispo
sitiv
o)�interlocutori�(n.�15),�dichiarazion
i�rese�nei�casi�previsti�dalla�legge�(n.�17),�
assisten
za�alla�parte�com
parsa�davanti�al�giudice�(n
.�20),�notifica�e�relativo�esam
e�(n.�23�e�n.�24),�esame�de
ll’interrogatorio�fo
rmale�o�no
n�form
ale�de
lla�parte�(n
.�36
),�e�le�altre�voci�relative�ai�m
ezzi�istruttori,�com
e�le�intim
azioni�di�testi�o�le�designazion
i�di�con
sulenti�di�parte�(n
n.�26,�27,�28).�
16�
�L’art.�11,�com
ma�5,�pen
ultim
o�e�ultim
o�pe
riod
o,�stabiliscono
,�com
e�anticipato,�che
�«al�fine
�di�valutare�il�grado�di�com
plessità�della�fa
se�rilevano
,�in�particolare,�
le�plurime�mem
orie�per�parte,�ne
cessarie�o�autorizzate�dal�giudice,�comun
que�de
nominate�ma�no
n�meram
ente�illustrativ
e,�ovvero�le�plurime�richieste�
istruttorie�am
messe�per�ciascun
a�parte�e�le�plurime�prove�assunte�pe
r�ciascuna
�parte.�La�fase�rileva�ai�fin
i�de
lla�liquidazion
e�de
l�compe
nso�qu
ando
�effettivam
ente�svolta
».�
� Ne�consegue
�che
�la�fa
se�può
�mancare�del�tutto,�com
e�ne
lle�cause�esclusivamen
te�in
�diritto,�o�può
�ridursi�al�m
inim
o�qu
ando
�manchino�mem
orie�o�assun
zion
i�di�
prove�costitu
ende
,�come�ne
lle�cause�docum
entali,�o�quand
o,�tipicam
ente,�le�stesse�mem
orie�o�assun
zion
i�non
�siano
�plurime�pe
r�ciascuna
�parte.�Dal�che
�la�
particolare�semplicità
�delle�cause�con
tumaciali.�
� Ciò�che�rileva�è�dato,�com
unqu
e,�dalle�attività
�dife
nsive�ne
cessarie�per�le
gge�o�ad
�avviso�de
l�giudice�(incluse�pe
rtanto,�e�tip
icam
ente,�qu
elle�con
seguen
ti�a�
even
ti�processuali�incide
ntali,�qu
ali�qu
erele�di�falso�o�verificazion
i�di�scritture�private�qu
ando
,�appu
nto,�non
�attivate�in�via�principale),�e�le�assistenze�alle�
assunzioni�probatorie.�
� Pren
dend
o�spun
to�m
a�senza�vincoli�dal�sistema�de
lle�precede
nti�tariffe,�ai�fini�della�determinazione
�del�param
etro�dato�dal�valore�med
io�di�liquidazion
e�si�son
o�qu
indi�con
side
rate�tre�compo
nenti:�un
’udien
za�di�trattazione
�e�un’assunzione
�istruttoria�pe
r�parte.�
Su�que
sto�è�parametrata�una
�forbice�orientativa�più�am
pia�rispetto�alle�altre�fasi�(+
150%
,�Ͳ70
%)�p
er�l’ob
iettiva�presen
za�di�una
�più�ampia�gamma�di�variabili.�
La�m
edia�delle�voci�d
i�ono
rario�aggiornato�delle�voci�n
n.�16�e�17
,�porta�al�risultato�di�1.165
�euro.�Alla�lu
ce�delle�voci�relative�a�diritti,�no
n�sovrappo
nibili,�quali�
l’esame�de
lle�ded
uzioni�avversarie,�e�dei�criteri�sop
ra�discussi,�si�è�rite
nuto�ragione
vole�integrare�qu
esto�valore�med
io�di�liquidazion
e�a�1.20
0�eu
ro,�sim
metrico�
a�qu
ello�proprio�della�fase�di�studio,�sep
pure�m
aggiormen
te�soggetto�a�mod
ificazion
i�parametriche�pe
r�i�motivi�de
tti.�La�fase�introd
uttiv
a,�d’altra�parte,�
costitu
isce,�rispe
tto�alle�fa
si�di�studio�e�istruttoria,�rispe
ttivam
ente�un�precipita
to�e�una
�premessa.�
Quarta�fa
se:�d
ecisione.�
Stesso�m
etod
o�di�elabo
razion
e�è�stato�seguito
�per�il�param
etro�num
erico�de
lla�fase�decisionale.�
Le�voci�d
i�ono
rario�de
lla�precede
nte�tariffa�sono
�relative�all’udien
za,�a
lla�red
azione
�delle�dife
se�con
clusive,�dirette�e�in
�rep
lica,�e�alla�discussione
,�in�ud
ienza�
pubb
lica�o�camera�di�con
siglio�(nn
.�16
,�19
�e�20�de
lla�tabella�A),�cui�p
uò�aggiungersi�l’iscrizione
�d’ipoteca�giud
iziale�quale�atto�che�accede
�direttamen
te�alla�
tutela�ineren
te�al�provved
imen
to�finale�otten
uto�dalla�parte�(n
.� 53).�
17�
�Sui�diritti�la�bo
zza�CN
F�settem
bre�20
10�im
puta�le�segue
nti�voci:�precisazione
�delle�con
clusioni�(n
.�38,�ta
bella�B),�e�relativ
o�esam
e�di�que
lle�di�con
trop
arte�(n
.�39),�
redazion
e�de
lla�nota�spese�(n.�4
0),�registrazione
�della�sen
tenza�(n.�4
2),�e
same�de
l�dispo
sitiv
o�e�de
l�testo�in
tegrale�de
l�provved
imen
to�giurisdizionale�(nn
.�16�e�
16),�partecipazione
�all’ud
ienza�(n.�1
9),�richiesta�di�cop
ie�(n
.�30),�d
eposito
�atti�in�cancelleria�(n.�3
1),�ritiro�del�fascicolo�(n
.�32),�iscrizion
e�ne
l�F.A.L.�(n.�34)�e�ogni�
altra�registrazion
e�(n.�33).�
Si�è�rite
nuto�ragione
vole�assum
ere�a�riferimen
to�la�più�scansion
ata�discussion
e�scritta,�facen
do�la�med
ia�degli�on
orari�relativ
i�all’udien
za�e�alle�dife
se,�e�
aggiun
gend
o�le�voci�d
ei�diritti�n
on�rite
nuti�assorbiti,�q
uali�la�precisazion
e�e�l’esame�de
lle�con
clusioni�avversarie�e�la�registrazione
�della�sen
tenza,�otten
endo
�la�
somma�di�circa�1.600
�euro�(arroton
damen
to�da�1.61
6,5�eu
ro).�D’altra�parte,�con
side
rand
o�che�pe
r�la�discussione
�orale�la�tariffa�preced
ente�stabiliva�costi�
inferiori,�anche�se�la�stessa�pu
ò�essere�precedu
ta�da�no
te�illustrativ
e�fin
ali�(tip
icam
ente�previste�dall’art.�429
,�secon
do�com
ma,�c.p.c.)�e�pu
ò�vede
re�autorizzate�
repliche
,�si�è�rite
nuto�ragione
vole�assum
ere�a�valore�m
edio�di�liquidazion
e�il�parametro�num
erico�di�1.500
�euro.�
Per�la�fo
rbice�di�oscillazione
�si�è�ten
uto �conto,�orien
tativ
amen
te,�d
el�m
argine
�di�oscillazione
�degli�on
orari�della�precede
nte�tariffa,�individu
ando
�gli�increm
enti�e�
le�dim
inuzioni�di�regola�op
erabili�in
�+60
%�e�Ͳ5
0%,�in�simmetria�con�le�fasi�di�studio�e�introd
uzione
.�
Quinta�fa
se:�esecuzione.�
Per�l’esecuzion
e�nu
lla�in
dicava�la
�bozza�CNF�settem
bre�20
10,�m
a�si�son
o�assunte�a�riferimen
to�le
�voci�d
i�ono
rario�sub�n.�54��e�55�de
lla�tabella�A,�e
�le�voci�d
i�diritti�nn.�46Ͳ74
�della�ta
bella�B.�
Si�è�quind
i�considerata�la�m
edia�degli�on
orari�im
mob
iliari�(870
�euro)�e�il�maggior�peso�specifico�che
�in�qu
esta�fase�assumon
o�i�singoli�atti�richiesti�dalla�
sequ
enza�esecutiv
a.�
Simulando
�un’ipotesi�sem
plificata�di�p
rocedimen
to�esecutiv
o�im
mob
iliare,�con
�unicità�di�voci�q
uanto�ai�certificati�o
�alle�ispe
zion
i�ipo
tecarie�o�catastali,�senza�
pluralità
�di�esecutati�e�senza�interven
ti�(e�fe
rmo�restando
�che
�l’even
tuale�incide
nte�cognitivo
�opp
ostiv
o�resta�estraneo
�alla�fa
se,�quale�m
omen
to�di�auton
oma�e�
prop
ria,�sep
pur�conn
essa,�cognizion
e),�con
�esito�di�ven
dita�e�distribuzione
�del�ricavato�su�progetto�am
iche
vole,�si�è
�otten
uta�l’ulte
riore�somma�(da�sommare�
alla�precede
nte)�di�circa�1.071
��euro.�
Anche
�con
side
rand
o�il�parziale�assorbimen
to�che
�pure�pe
r�le�altre�fasi�ha�de
term
inato�l’unicità�del�com
penso,�si�è
�quind
i�rite
nuto�ragione
vole�in
dividu
are�il�
valore�di�1.800
�euro�pe
r�i�procedimen
ti�aven
ti�ad
�oggetto�im
mob
ili.�
Considerando
�il�m
argine
�di�variazione
�degli�on
orari�pe
r�le�procedu
re�esecutiv
e�mob
iliari�(sub
�VII�de
lla�tabella�B�della�precede
nte�tariffa),�si�è�in
dividu
ato�il�
valore�m
edio�di�liquidazion
e�pe
r�qu
esta�ipotesi�in�80
0�eu
ro�con
�un�ulteriore�conten
imen
to�correlato�alla�usuale�natura�di�que
ste�proced
ure�esecutive.�
18�
�Non
�si�è�ritenu
ta�di�fare�distin
zion
e�con�le�ipo
tesi�di�be
ni�m
obili�registrati,�lasciand
o�reflu
ire�qu
esta�com
pone
nte�ne
lla�com
plessità�e�impo
rtanza�della�
prestazion
e�correlata�al�suo
�oggetto.�
Anche
�in�que
sto�caso�la�fo
rbice�di�oscillazione
,�sim
metrica�a�que
lla�delle�fa
si�di�cognizion
e�eccettuata�la�peculiarità�istruttoria�(+60
%�e�Ͳ5
0%),�è�stata�individu
ata�
tene
ndo�conto�anche�di�que
lla�della�precede
nte�tariffa�pe
r�gli�ono
rari.�
Ope
rand
o�alcune
�sem
plici�sim
ulazioni�rispe
tto�allo�scaglione
,�ne
�emerge,�ad
�esempio,�che
�rispe
tto�al�valore�med
io�della�con
troversia,�37.50
0�eu
ro,�il�valore�
med
io�di�liquidazion
e�pu
ò�essere�portato,�d
alla�forbice�sia�pure�no
n�inde
rogabile,�sino�a�7.20
0�eu
ro,�che
�corrispon
dono
�al�1
9,2%
�del�valore�conteso,�di�p
oco�
inferiore�alla�percentuale�che
�gli�indici�doing
�business�de
lla�Banca�m
ondiale�indicano
�essere�attualmen
te�il�rappo
rto�med
io�pon
derale,�in�Italia,�tra�costi�legali�
concretamen
te�sosten
uti,�
e�valore�de
l�be
ne�oggetto�
della�lite�
giud
iziaria,�in�ipotesi�
di�no
n�im
pugnazione
�di�merito
,�ossia�
il�21
,8%�
(http://www.doingbu
sine
ss.org/ ,�
pagine
�ufficiali,�
sub�
“data”,�
“enforcing
�contracts”,�
“Italy”,�
alla�
sottop
agina:�
http://w
ww.doingbu
sine
ss.org/data/exploreecono
mies/ita
ly/enforcing
Ͳcon
tracts/).�
Da�qu
esti�indici�emerge�che
�si�tratta�di�un�rapp
orto�m
arcatamen
te�sup
eriore�rispe
tto�a�qu
ello�di�aree�contigue
�quali�Francia�(17,4%
)�Germania�(1
4,4%
)�Spagna�
(17,2%
).�
Naturalmen
te�lo
�scaglione
�qui�assun
to�a�rife
rimen
to�dell’impianto�(p
er�que
sto�confrontabile�con
cettualm
ente�con
�il�valore�po
nderale�do
ing�bu
sine
ss)�p
ermette�
di�sup
erare�la�percentuale�rispe
tto�a�un
a�controversia�di�valore�corrispo
nden
te�al�m
inim
o�de
llo�scaglione
�stesso,�m
a�l’ipo
tesi�che
�in�que
sto�caso�si�liquidino
�compe
nsi�previsti�sia�pure�orientativam
ente�com
e�massimi,�iscrivereb
be�la�fattispe
cie�in�un’area
�di�eccezionalità�estranea
�alla�logica�del�con
fron
to�in
�parola.�
Altri�scaglioni�
Determinati�i�valori�m
edi�di�rife
rimen
to�e�le�oscillazion
i�orientative,�per�lo�scaglione
�di�riferimen
to,�si�son
o�individu
ati�gli�altri�scaglioni�fino�all’ultimo,�di�
1.50
0.00
0,00
�di�euro,�oltre�cui�non
�si�son
o�stabiliti�parametri�num
erici�per�i�motivi�sop
ra�accen
nati�e�che�vengon
o�qu
i�ripresi.�
Le�aree�valoriali�sono
�state�ind
ividuate�in�mod
o�molto�più�ampio�rispetto�alla�precede
nte�tariffa,�proprio�perché�si�tratta�di�param
etri�di�riferimen
to�per�
l’attività
�di�liquidazion
e�giud
iziale,�e
�non
�dell’app
licazione
�di�rigide�griglie�ta
riffarie.�
Per�individu
are�un
a�prop
orzion
ata�variazione
�dei�singoli�valori�m
edi�di�liquidazion
e,�p
er�le�altre�macro�aree�valoriali�(scaglioni),�
è�stata�considerata,�
orientativam
ente,�con
�arroton
damen
ti,�la�percentuale�di�variazion
e�prevista�dalla�precede
nte�tariffa�rispetto�alle�voci�di�ono
rario�im
putate�alla�fa
se�di�studio,�il�
cui�pe
so�spe
cifico�
è�certam
ente�m
aggiore,�e
�cioè�più�
qualificante,�p
osto�il�riferimen
to�all’intera�impo
stazione
�gestoria,�sul�p
iano
�professionale,�de
lla�
controversia.�
19�
�Per�lo�scaglione
�fino
�a�25.00
0�eu
ro��si�è
�individu
ata�un
a�diminuzione
�del�55%
�circa�del�valore�med
io�di�liquidazion
e,�con
�un�conten
imen
to�dei�costi�rispetto�alla�
percen
tuale�rigidamen
te�risultante�dalla�impo
stazione
�sop
ra�riportata�(di�circa�il�50%),�in�fun
zion
e�de
l�principio�di�propo
rzionalità�e�accesso�alla�tutela�
giurisdizion
ale.�
Per�la�fa
se�esecutiv
a�di�que
sto�scaglione
�non
�si�è�ope
rato�il�sud
detto�conten
imen
to�per�m
antene
re�il�com
penso�profession
ale�in�termini�propo
rzionati�all’ope
ra�
complessivamen
te�e�usualmen
te�necessaria.�
Per�lo�stesso�motivo�(in
versam
ente�ope
rante)�si�sono
�ope
rati�lievi�con
tenimen
ti�de
i�valori�m
edi�di�liquidazion
e�riferiti�alle�fasi�esecutive�de
gli�scaglioni�
successivi.�Si�è�te
nuto�anche
�con
to�del�fa
tto�che�i�sop
ra�ricordati�indici�doing
�business�segnalano�un
a�pe
rcen
tuale�di�costi�esecutivi,�in�Italia,�del�5.2%,�che
,�per�lo
�scaglione
�di�rife
rimen
to,�n
el�caso�di�ben
i�immob
ili,�p
orterebb
e,�rispe
tto�al�valore�med
io�della�con
troversia�ne
llo�scaglione
,�all’im
porto�di�1.920
�euro�contro�i�
1.80
0�fissati.�
Per�lo�scaglione
�tra�50
.001
�e�100
.000
�euro,�allo
�stesso�mod
o,�si�è�quind
i�com
putato�un�aumen
to�di�circa�il�65%
,�sem
pre�rispetto�allo
�scaglione
�di�rife
rimen
to.�
Per�lo�scaglione
�tra�100
.001
�e�500
.000
�euro�si�è�com
putato�un�aumen
to�di�circa�il�170
%,�rispe
tto�allo�scaglione
�di �rife
rimen
to.�È
�stata�con
tenu
ta�la
�forbice�in
�aumen
to�per�la�fase�istruttoria,�in
�funzione
�del�principio�di�ragione
volezza�de
i�costi.�
Per�lo�scaglione
�tra�500
.001
�e�1.500
.000
,00�di�euro�si�è�com
putato�un�aumen
to�di�circa�il�350
%,�rispe
tto�allo�scaglione
�di�rife
rimen
to.�È
�stata�ulte
riormen
te�
conten
uta�la�fo
rbice�in�aum
ento�per�la�fa
se�istruttoria,�in
�funzione
�del�principio�di�ragione
volezza�de
i�costi.�
Va�nuo
vamen
te�sottolineato�che
�in�tutti�i�casi�son
o�stati�ope
rati�de
gli�aggiustam
enti�tene
ndo�conto�che�le�percentuali�sopra�citate�son
o�solamen
te�orien
tativ
e,�
quali�param
etri,�sia�pure�nu
merici.�
Gli�stessi�param
etri�percentuali,�d’altra�parte,�son
o�stati�utilizzati,�com
e�tali,�per�un’adeguata�propo
rzione
�dei�valori�relativi�alle�m
agistrature�supe
riori.�
Come�si�diceva,�non
�si�è�ope
rata�la�propo
rzione
�per�l’area
�valoriale�sup
eriore�a�1.500
.000
,00�di�euro�(che
�era�pur�possibile�tradurre�in
�una
�percentuale�destin
ata�
a�moltip
licarsi�per�il�valore�crescente�de
lla�con
troversia�come�pe
r�lo�scaglione
�sup
eriore�ai�5.164
.600
,00�de
lla�precede
nte�tariffa),�posto�che
�in�ta
l�caso�po
tranno
�op
erare�più�approp
riatam
ente�rispe
tto�al�caso�concreto�i�param
etri�gen
erali,�tenu
to�logicam
ente�con
to�dei�valori�med
i�di�liquidazion
e�de
llo�scaglione
�preced
ente.�La�pe
rcen
tuale,�infatti,�irrigidisce�il�parametro�num
erico�e�si�pon
e�in�frizione
�con
�il�con
cetto�di�valore�med
io�di�liquidazion
e.�
Per�le�con
troversie�di�valore�inde
term
inato�o�inde
term
inabile�il�parametro�num
erico�si�rife
risce,�coe
rentem
ente�alla�logica�de
ll’im
pianto,�allo�scaglione
�di�
riferimen
to,�con
�ampi�m
argini�di�incremen
to�e�dim
inuzione
�del�valore�med
io�di�liquidazion
e�(+15
0%,�Ͳ50
%).�
Giudice�di�pace�
20�
�Per�le�con
troversie�davanti�al�giudice�di�pace�si�è�seguito
�lo�stesso�m
etod
o,�ope
rand
o�un
a�distinzion
e�pe
r�qu
elle�entro�i�5.000
�euro,�data�la�com
petenza�
gene
rale�(su�be
ni�m
obili)�p
er�valore�di�que
sto�organo
�giurisdizionale�(art.�7
�primo�comma�c.p.c.).�
Rispetto�a�que
sto�scaglione
�si�son
o�op
erati�analoghi�rappo
rti�alla�precede
nte�tariffa,�con
side
rand
o�la�m
edia�pon
derale�(med
ia�della�m
edia)�de
gli�scaglioni�tra�
600�eu
ro�e�2.600
�euro,�e�poi�la
�stessa�med
ia�con
�i�valori�dello�scaglione
�davanti�al�tribu
nale�fino�a�5.20
0�eu
ro,�con
�con
seguen
ti�tempe
ramen
ti�in�fun
zion
e�di�
prop
orzion
alità
�e�con
seguen
te�accesso�alla�giustizia.�
Esem
pio:�per�la�fa
se�di�studio,�la�m
edia�(con
�arroton
damen
ti�de
i�decim
ali)�pe
r�le�voci�di�o
norario�nn
.�2,�3
�e�4�della�tabella�A�(sub
�I)�della�precede
nte�tariffa,�dà,�
per�gli�scaglioni�da�60
0�a�2.60
0�eu
ro,�l’im
porto�di�euro�20
7;�m
entre�la�m
edia�delle�corrispon
denti�voci�p
er�le
�con
troversie�davanti�al�tribu
nale�(n
n.�12,�13�e�14
)�pe
r�lo�scaglione
�fino
�a�5.200
�euro,�dà�215�eu
ro.�La�med
ia�pon
derale�sop
ra�m
enzion
ata�è�di�euro�21
1.�Di�q
ui,�con
side
rand
o�le�voci�d
i�diritto�im
putabili�anche�se�
in�parziale�assorbim
ento�in
�funzione
�dell’unicità�del�com
penso�(v.�sop
ra�per�la�fa
se�di�studio�davanti�al�tribu
nale),�e�l’assorbimen
to�della�voce�(unica:�n
.�1)�p
er�le�
controversie�fino�a�60
0�eu
ro�davanti�al�giudice�di�p
ace,�è�stato�rite
nuto�ragione
vole�determinare�l’impo
rto,�per�la
�fase�di�studio�davanti�a
�que
sto�giud
ice,�di�
euro�300
.�
Rispetto�alle�sim
metrie�prop
orzion
ali�de
i�valori�m
edi�di�liquidazion
e�pe
r�lo�scaglione
�di�riferimen
to�davanti�al�tribu
nale,�em
erge�una
�differen
za�per�la�fase�
decisoria,�che
�però�è�la�con
seguen
za�dei�valori�delle�voci�di�ono
rario�corrispo
nden
ti�davanti�al�giudice�di�pace�(spe
cie�la�n.�9).�Differen
za�che
�del�resto,�e
�infatti,�
perm
ette�di�m
antene
re�una
�ragione
volezza�de
i�costi�rispetto�al�valore�e�alla�tipologia�della�con
troversia�(si�noti�che
�la�som
matoria�è�di�1.150
�euro�pe
r�un
�valore�
med
io�della�con
troversia�di�2.500
�euro,�sia�pure�diminuibile�fino
�a�m
eno�de
lla�m
età�in�fu
nzione
�delle�fo
rbici�orien
tativ
e).�
Le�forbici�son
o�state�conten
ute�in�fun
zion
e�de
i�principi�sop
ra�richiam
ati�d
i�propo
rzionalità�e�accesso�alla�giustizia:�son
o�stati�q
uind
i�con
tenu
ti�gli�incremen
ti�e�
aumen
tate�le�dim
inuzioni.�
Per�lo�scaglione
�oltre�i�5.00
0�eu
ro�si�è�prevista�una
�dim
inuzione
�del�40%
,�rispetto�al�valore�m
edio�di�liquidazion
e�de
llo�scaglione
�di�riferimen
to�davanti�al�
tribun
ale,�te
nend
o�conto�de
lla�propo
rzione
�con
�i�valori�dello�scaglione
�precede
nte�davanti�al�giudice�di�pace.�
Corte�di�appello,�organi�di�giustizia�tributaria�di�secondo�grado,�organi�di�giustizia�amministrativa�e�contabile�di�primo�grado�
SI�è�stabilito�un
�increm
ento�del�20%
�del�valore�med
io�di�liquidazion
e�rispetto�al�corrispon
dente�scaglione
�davanti�al�tribu
nale,�ten
uto�conto,�orien
tativ
amen
te,�
dei�valori�m
edi�di�liquidazion
e�davanti�a�qu
est’ultim
o�ma�anche�di�que
lli�fissati�
per�le�prestazioni�davanti�
alle�m
agistrature�supe
riori,�e�considerate�le�
prop
orzion
i�risultanti�dalla�precede
nte�tariffa�(ad�esem
pio,�per�la�fa
se�di�studio,�le�corrispon
denti�voci�degli�on
orari�segnalavano
�un�increm
ento,�n
ello�scaglione
�di�rife
rimen
to,�del�23%
�circa).�
21�
�Si�son
o�accomun
ati,�alle�corti�di�app
ello�ordinarie,�gli�organi�di�giurisdizione
�amministrativa�e�contabile�di�primo�grado�sia�in�con
side
razion
e�de
i�valori�m
edi�della�
preced
ente�ta
bella�sia�data�la�sovrapp
onibile�com
petenza�territo
riale�e�consegue
nte�rilevanza�de
gli�stessi.�
Suprema�Corte�di�cassazione,�m
agistrature�superiori,�compreso�il�tribunale�di�prima�istanza�dell’U
nione�europea
�
Si�son
o�individu
ati�valori�m
edi�di�liquidazion
e�tene
ndo�conto�sia�de
i�valori�m
edi�risulta
nti�dalla�precede
nte�tabe
lla�sia�dei�valori�med
i�orientativi�de
lla�
liquidazion
e�de
l�com
penso�second
o�il�presen
te�decreto.�
Si�è�in
crem
entata�la
�forbice�alta
�relativa�alla�fase�di�studio�e�di�discussione
,�posto�il�valore�aggiun
to�dato�dalla�natura�de
ll’organo
�giurisdizionale�nazionale�di�
ultim
a�istanza,�e�di�que
lli�a�que
sti�fini�equ
iparabili,�e
�il�peso�specifico,�in�rapp
orto�a�ta
li�giud
izi,�de
lla�fase�di�studio�e�di�discussione
�finale.�
Procedim
ento�per�ingiunzione�
Stante�la
�sua
�peculiare�natura,�e�in
�con
tinuità�con
�la�precede
nte�tariffa,�son
o�stati�ind
ividuati�valori�orien
tativ
i�forfettari�p
er�il�procedimen
to�in
�parola,�ten
uto�
conto�di�que
lli�stabiliti�nel�D.M
.�n.�127
�del�200
4.�
Precetto�
Attesa�la�natura�pe
culiare�dell’atto,�che
�prevede
�un’autoliquidazion
e�da
�parte�dell’istante,�si�è
�procedu
to�in
�mod
o�analogo�alla�fa
ttispe
cie�ingiun
tiva,�anche
�qui�
in�con
tinuità�con
�la�precede
nte�tariffa �e�tene
ndo�conto�de
i�relativi�valori�m
edi.�
Procedim
ento�di�espropriazione�presso�te
rzi�e�per�consegna�o�rilascio�
Tenu
to�con
to�della�peculiare�sem
plicità
�di�tali�p
rocedimen
ti�e�anche�in�que
sto�caso�in
�con
tinuità�con
cettuale,�in�parte�qu
a,�con
�la�precede
nte�tariffa,�è�stata�
stabilita�una
�dim
inuzione
�del�10%
�del�valore�med
io�di�liquidazion
e�relativ
o�ai�procedimen
ti�esecutivi�m
obiliari,�con�i�m
edesim
i�aum
enti�e�diminuzioni.�
Affari�ta
volari�
Tenu
to�con
to�della�peculiare�natura�di�tali�proced
imen
ti�e�anche�in�que
sto�caso�in�continuità�con
cettuale,�in�parte�qua,�con�la�precede
nte�tariffa,�è�stata�
stabilita�una
�dim
inuzione
�del�20%
�del�valore�med
io�di�liquidazion
e�relativ
o�ai�procedimen
ti�esecutivi�m
obiliari,�con�i�m
edesim
i�aum
enti�e�diminuzioni.�
Attività�penale�
Per�l’attività
�giudiziale�pe
nale�è�stato�seguito�il�m
edesim
o�metod
o.�
22�
�L’attiv
ità�in�parola�è�distin
ta�nelle�segue
nti�fasi:�fase�di�stud
io;�fase�di�introd
uzione
�del�procedimen
to;�fase�istruttoria�procedimen
tale�o�processuale;�fase�
decision
ale;�fa
se�esecutiv
a.�
Si�stabilisce�che
�se�il�proced
imen
to�o�il�processo�no
n�vengon
o�po
rtati�a
�termine�pe
r�qu
alsiasi�m
otivo�o�sopravvengon
o�cause�estin
tive�de
l�reato,�l’avvocato�ha
�diritto�al�com
penso�pe
r�l’ope
ra�effettiv
amen
te�svolta
.�La�no
rma�ripe
te�que
lla�gen
erale�(art.�1
�com
ma�5)�con
�l’im
portante�rife
rimen
to�all’estin
zion
e�de
l�reato.�
Il�comma�2�de
ll’art.�11�specifica�che
�nella�liqu
idazione
�il�giudice�deve�tene
re�con
to�della�natura,�com
plessità�e�gravità�del�procedimen
to�o�del�processo,�delle�
contestazion
i�e�de
lle�impu
tazion
i,�de
l�pregio�dell’ope
ra�prestata,�del�num
ero�e�de
ll’im
portanza�delle�que
stioni�trattate,�anche
�a�seguito�di�riun
ione
�dei�
proced
imen
ti�o�de
i�processi,�de
ll’even
tuale�urgenza�de
lla�prestazione
.�A�que
sti�fini�si�terrà�con
to�di�tutte�le
�particolari�circostanze�del�caso,�quali,�a�tito
lo�di�
esem
pio,�il�num
ero�de
i�docum
enti�da
�esaminare,�l’em
ission
e�di�ordinanze�di�app
licazione
�di�m
isure�cautelari,�l’entità
�econo
mica�e�l’impo
rtanza�degli�interessi�
coinvolti,�la�costituzione
�di�parte�civile,�la�con
tinuità,�la�frequ
enza,�l’orario�e�i�trasferimen
ti�consegue
nti�all’assistenza�prestata.�Ma�si�terrà�pure�conto�de
i�risulta
ti�de
l�giudizio�e�de
i�vantaggi,�anche�civili�e�no
n�patrim
oniali,�con
seguiti�dal�cliente.�
Qualora�l’avvocato�dife
nda�più�pe
rson
e�con�la�stessa�po
sizion
e�processuale�il�compe
nso�un
ico�pu
ò�essere�aum
entato�fino�al�dop
pio.�Lo�stesso�param
etro�di�
liquidazion
e�si�app
lica,�in
�caso�di�costituzione
�di�parte�civile,�quand
o�l’avvocato�difend
e�un
a�parte�contro�più�parti.�
Ripren
dend
o�anche�qu
i�i�criteri�della�precede
nte�tariffa,�si�p
revede
�che
�per�l’assisten
za�d’ufficio�a�m
inori�il�com
penso�pu
ò�essere�in
�particolare�diminuito�fino�
alla�m
età.�
In�line
a�con�la�corrispon
dente�previsione
�dettata�in
�materia�civile�ed�eq
uiparate,�si�stabilisce�che
�deb
ba�costituire�elemen
to�di�valutazione
�negativa�in�sed
e�di�
liquidazion
e�giud
iziale�del�com
penso�l’ado
zion
e�di�con
dotte�dilatorie�tali�da
�ostacolare�la�definizione
�del�procedimen
to�in
�tem
pi�ragione
voli.�Anche
�in�tal�caso�si�
è�tratto�spu
nto�dai�suggerimen
ti�offerti�d
al�Con
siglio�di�Stato.�Si�è
�omesso�un�più�am
pio�riferimen
to�all’abuso�processuale�in�con
side
razion
e�de
l�fatto�che
�nel�
proced
imen
to�pen
ale�de
ll’azione
�dispo
ne�la�parte�pub
blica.�
Vien
e�qu
indi�richiam
ata�la�dispo
sizion
e�sui�com
pensi�nel�caso�di�gratuito
�patrocinio�introd
otta�per�l’attiv
ità�giudiziale�civile�e�que
lle�ad�essa�equ
iparate.�
I�param
etri�previsti�per�l’attiv
ità�giudiziale�pe
nale�ope
rano
�anche
�nei�riguardi�della�parte�e�del�respo
nsabile�civile�costituiti�in�giudizio,�m
a�pe
r�qu
anto�non
�rientri�
nelle�fasi�pen
ali,�op
erano�i �param
etri�previsti�per�l’attiv
ità�giudiziale�civile.�
I�parametri�spe
cifici�pe
r�la�determinazione
�del�com
penso�sono
�quind
i,�di�regola,�que
lli�di�cui�alla�tabella�B�–�Avvocati,�ma�giud
ice�pu
ò�sempre�diminuire�o�
aumen
tare�ulte
riormen
te�il�com
penso�in�con
side
razion
e�de
lle�circostanze�con
crete,�fe
rma�l’app
licazione
�delle�regole�e�de
i�criteri�gen
erali�d
i�cui�agli�articoli�1
�e�
4.�
Il�compe
nso�è�liquidato�per�fasi.�
23�
�L’art.�14�indica�che
�nella�fase�di�studio�sono
�com
presi,�a�titolo�di�esempio:�l’esam
e�e�lo�studio�de
gli�a
tti,�le�ispe
zion
i�dei�lu
oghi,�la�ricerca�dei�docum
enti,�le
�consultazion
i�con
�il�cliente�e�la�relazione
�o�parere,�scritti�ovvero�orali,�al�cliente�preced
enti�gli�atti�di�fase�introd
uttiv
a�o�che�esauriscon
o�l’attività
.�
Nella�fase�introd
uttiv
a�sono
�com
presi,�a�titolo�di�esempio:�gli�atti�introd
uttiv
i�qu
ali�espo
sti,�de
nunce,�que
rele,�istanze,�richieste,�dichiarazion
i,�op
posizion
i,�ricorsi,�im
pugnazioni,�m
emorie.�
Nella�fa
se�istruttoria�sono
�com
presi,�sempre�a�titolo�di�esempio:�le�richieste,�gli�scritti,�le�partecipazion
i�o�le�assistenze,�anche
�in�udien
za�in
�cam
era�di�con
siglio�o�
pubb
lica,�relative�ad
�atti�o
�attività
�istruttorie,�procedimen
tali�o�processuali�anche
�prelim
inari,�funzionali�alla�ricerca�dei�m
ezzi�di�p
rova,�alle�investigazioni�o�alla�
form
azione
�della�prova,�comprese�le�liste,�le
�cita
zion
i,�e�le�relative�no
tificazioni�ed�esam
e�di�relata,�dei�testim
oni,�consulen
ti�e�indagati�o�im
putati�di�reato�
conn
esso�o�collegato.�La�fase�si�con
side
ra�in
�particolare�complessa�quand
o�le�attività
�ovvero�le�richieste�istruttorie�sono
�plurime�e�in�plurime�ud
ienze,�ovvero�
compo
rtano�la�red
azione
�scritti�plurimi�e�coinvolgenti�plurime�qu
estio
ni�anche
�incide
ntali.�
Nella�fase�de
cisoria�sono
�com
presi,�a�titolo�di�esempio:�le�difese�orali�o �scritte�anche�in�rep
lica,�l’assistenza�alla�discussione
�delle�altre�parti,�in�cam
era�di�
consiglio
�o�udien
za�pub
blica.�
Nella�fase�esecutiv
a�sono
�com
prese�tutte�le�attività
�con
nesse�all’esecuzion
e�de
lla�pen
a�e�de
lle�m
isure�cautelari.�
Per�i�procedimen
ti�cautelari�o
�spe
ciali�(si�pen
si�a�que
lli�in
�materia�di�m
isure�di�prevenzione
)�si�fa�espresso�richiam
o�al�principio�dell’analogia�specifica�interna.�
Il�compe
nso�liquidato�com
pren
de�ogni�attiv
ità�accessoria,�quali,�a�tito
lo�di�esem
pio,�gli�accessi�agli�uffici�pu
bblici,�le�trasferte,�la�corrispon
denza�anche�
telefonica�o�telem
atica�o�collegiale�con�il�cliente,�le
�attività
�con
nesse�a�on
eri�amministrativi�o
�fiscali,�le
�session
i�per�rappo
rti�con
�colleghi,�ausiliari,�con
sulenti,�
investigatori,�magistrati.�
Ͳ Fasi�e�parametri.�M
etodo�ed�esiti�
Pren
dend
o�spun
to�per�que
sto�aspe
tto�dalla�bozza�CNF�settem
bre�20
10,�è�stato�assunto�come�proced
imen
to�di�riferimen
to�que
llo�davanti�al�tribu
nale�
mon
ocratico�e�magistrato�di�sorveglianza,�e�son
o�state�pe
rtanto�im
putate�alle�singole�fasi�le�segue
nti�voci�della�precede
nte�tariffa�pe
nale.�
Fase�di�studio:�voci�nn.�2,�7.7�
Fase�di�introdu
ttiva:�voci�nn.�7.1,�7.2,�7.5�
Fase�istruttoria:�voci�nn.�3,�5,�6.1,�6.2,�7.3,�7.4�
Fase�decisoria:�voci:�nn
.�6.1,�6.2,�6.3,�7.6.�
24�
�Anche
�in�que
sto�caso�si�è
�ope
rata�la
�med
ia�tra�i�minim
i�e�i�massimi�d
ella�precede
nte�tariffa�a�fin
i�di�g
enerale�riferimen
to�per�in
dividu
are�il�valore�m
edio�di�
liquidazion
e�relativ
o�alle�singole�fasi.�
Le�fo
rbici�abb
inate�ai�valori�m
edi�di�liquidazion
e�sono
�stati�individu
ati�ten
endo
�con
to�in
�spe
cie�de
l�peso�specifico�variabile�dell’attività
�di�studio�e�de
ll’istruttoria.�
Per�i�rappo
rti�propo
rzionali�con�i�procedimen
ti�davanti�agli�altri�giudici�e�negli�altri�gradi,�è
�stato�seguito�il�m
etod
o�di�elabo
razion
e�seguen
te.�
Parten
do�anche
�in�que
sto�caso�dalla�bozza�CNF�settem
bre�de
l�201
0,�son
o�stati�com
putati�gli�scostam
enti�pe
rcen
tuali�nei�m
inim
i�e�nei�m
assimi�della�precede
nte�
tariffa�rispetto�ai�m
inim
i�e�m
assimi�davanti�al�tribun
ale�mon
ocratico�(e�m
agistrato�di�sorveglianza),�e
�quind
i�la�med
ia�(a
ritm
etica)�tra�le�varie�sottovoci,�al�fine�di�
elaborare�la�m
edia�gen
erale�de
lle�voci�e�que
lla�gen
erale�davanti�al�giudice.�
Si�son
o�ottenu
ti�così�i�seguen
ti�risulta
ti�tend
enziali�e�orien
tativ
amen
te�rilevanti.�
La�m
edia�delle�variazion
i�percentuali�davanti�al�giudice�di�pace�è:�m
inim
o�Ͳ24%
,�massimo�Ͳ16%
.�
Davanti�al�giudice�per�le�indagini�prelim
inari�e�al�giudice�dell’udien
za�prelim
inare:�m
inim
o�+1%,�m
assimo�+35%
.�
Davanti�al�tribun
ale�collegiale:�m
inim
o�+25%
,�massimo�+34%
.�
Davanti�alla�Corte�di�app
ello�e�al�tribu
nale�di�sorveglianza:�m
inim
o�+59%
,�massimo�+67%
.�
Davanti�alla�Corte�di�assise�o�alla�Corte�di�assise�d’appe
llo:�m
inim
o�+152
%,�m
assimo�+169
%.�
Davanti�alle�m
agistrature�supe
riori:�minim
o�+213
%,�m
assimo�23
6%.�
Su�que
ste�basi�si�sono
�è�stato�rite
nuto�ragione
vole�ind
ividuare�gli�increm
enti�pe
rcen
tuali�individu
ati�ne
lla�tabella�allegata,�riguardanti�il�valore�m
edio�di�
liquidazion
e.�
Si�to
rna�a�sottolineare�che
�si�tratta�di�param
etri�num
erici�orien
tativ
i�che
�interagirann
o�con�qu
elli�gene
rali.�
Per�la�fase�di�esecuzion
e�pe
nale,�si�è�rivalutato�l’ono
rario�a�vacazion
e�de
lla�precede
nte�tariffa,�traend
o�anche�qu
i�spu
nto�dalla�bozza�CNF�de
l�settembre�20
10.�
Conclusivamen
te�va�rimarcato�poi�che
�la�be
n�maggiore�semplificazion
e�de
l�sistem
a�de
i�compe
nsi�così�delineato�determinerà�un
�espon
enziale�increm
ento�
dell’agilità�decisionale,�per�gli�organi�giurisdizionali,�(anche
)�in�sede
�di�liquidazion
e�de
lle�spe
se�all’esito
�del�con
tenzioso.�
Commercialisti�ed�espe
rti�con
tabili�
25�
�Il�Capo
�III�del�decreto�con
tiene
�dispo
sizion
i�con
cernen
ti�i�dottori�com
mercialisti�e�gli�esperti�contabili,�quali�profession
isti�iscritti�in�un
ico�albo
.�
Anche
�per�que
sta�categoria�profession
ale�l’abrogato�sistem
a�tariffario�è�stato�sostituito�secon
do�quanto�disposto�dall’articolo�9,�com
ma�2,�del�decreto�legge�24
�genn
aio�20
12,�n
.�1,�in�base�a�criteri�di�sem
plificazion
e�de
ll’attuale�assetto�regolamen
tare�e�ten
endo
�con
to�della�finalità
�di�formazione
�dei�param
etri,�d
estin
ati�
ad�essere�utilizzati�esclusivamen
te�nel�caso�di�liqu
idazione
�da�parte�di�un�organo
�giurisdizionale.�La�fin
alità
�della�determinazione
�dei�param
etri�con
noterà�anche
�in�q
uesto�
caso�il�conten
uto�
del�de
creto,�con
senten
do�a
ll’organo
�giurisdizionale�u
n�am
pio�
spettro�
di�d
iscrezionalità�
nella�valutazione
�dell’ope
ra�d
el�
profession
ista�e�spingen
do,�ind
irettamen
te,�a�una
�regolazione
�negoziale�preventiva�de
l�com
penso�che�sottragga�il�cliente�(e�lo
�stesso�profession
ista)�al�rischio�di�
incertezze.�
L’attuale�regolamen
to�recante�la�disciplina�de
gli�on
orari�pe
r�le�prestazioni�professionali�de
i�do
ttori�commercialisti�e�de
gli�espe
rti�contabili,�conten
uta�ne
l�de
creto�de
l�Ministro�de
lla�giustizia�del�2�settembre�20
10,�n.�169
,�distingue�macrocategorie�di�voci�che�compo
ngon
o�la�retribu
zion
e�ne
l�suo�complesso.�Il�
compe
nso,�secon
do�la�ta
riffa�oggi�abrogata�(e�salva�sem
pre�la�sua
�limita
ta�app
licazione
�tempo
rane
a�pe
r�effetto�de
l�regim
e�transitorio),�è
�strutturato�in
�rim
borsi�
di�spe
se,�ind
ennità, �o
norari�spe
cifici�(de
term
inati�u
nitariam
ente�in
�relazione
�all’esecuzione
�dell’incarico),�o
norari�gradu
ali�(de
term
inati�con
�rife
rimen
to�al�costo�
delle�singole�prestazioni),�on
orari�precon
cordati�e�on
orari�a�tempo
.�In�m
olti�casi�dette�com
pone
nti�de
l�compe
nso�sono
�cum
ulabili�e�le�singole�voci�son
o�de
term
inate�attraverso�l’applicazione
�di�criteri�gen
erali�p
er�la
�determinazione
�degli�im
porti�(natura,�caratteristiche
,�du
rata�e�valore�de
lla�pratica),�n
onché�di�
crite
ri�spe
cifici�(qu
ali�l’eccezionale�im
portanza,�com
plessità�o�difficoltà�della�pratica,�le
�con
dizion
i�d’urgen
za,�l’esercizio�della�professione
�in�un�comun
e�con�un
�certo�nu
mero�di�abitanti,�l’incarico�conferito
�a�una
�pluralità�di�professionisti,�gli�incarichi�conn
essi�tra�loro�conferiti�da�più�clienti,�l’incarico�no
n�giun
to�a�
compimen
to,�l’incarico�già�in
iziato�da�altri�p
rofessionisti,�il�concorso�del�cliente�o�di�terzi�alla�definizione
�della�pratica).�La�particolare�complessità�del�sistema�
tariffario�in�via�di�sup
eram
ento�è�poi�ulte
riormen
te�accen
tuata�dalle�prevision
i�di�ono
rari�spe
cifici�calibrati�su�una
�dettagliata�ind
ividuazion
e�de
lle�singole�
attiv
ità�di�po
ssibile�com
petenza�profession
ale�de
i�do
ttori�commercialisti�e�de
lle�categorie�iscritte�ne
l�med
esim
o�albo
�(l’attuale�tariffa�individu
a�le�attività
�profession
ali,�pe
r�le�quali�compe
tono
�ono
rari�spe
cifici,�ne
l�capo�III�del�decreto�n.�169
/201
0,�ripartito
�in�13�sezion
i�e�com
posto�di�28�articoli).�
La�propo
sta�no
rmativa�qu
i�illustrata�m
ira�a�pe
rseguire�l’ob
iettivo�prim
ario�della�sem
plificazion
e�de
gli�strum
enti�idon
ei�a�con
segnare�all’organo�giurisdizion
ale�
parametri�di�m
assima�no
n�vincolanti�pe
r�la�liqu
idazione
�giudiziale.�A�ta
l�fine�second
o�l’intervento�no
rmativo�prop
osto:��
Ͳ�è�elim
inata�la�distin
zion
e�tra�rimbo
rsi�spe
se,�ind
ennità�ed�on
orari�e
,�all’interno�di�que
sta�categoria,�tutte�le
�ulte
riori�d
istin
zion
i�richiam
ate�(secon
do�il�
mod
ello�gen
erale�de
l�decreto,�il�com
penso�ha
�una
�sua
�struttura�unitaria�ed
�onn
icom
pren
siva);��
Ͳ�sono
�ridotte�a�11�le�tipologie�di�attività
�per�le�quali�sono
�previsti�param
etri�per�la�determinazione
�del�com
penso�(ope
ra�in
�via�residuale�l’analogia�per�le
�attiv
ità�non
�previste);��
Ͳ�sono
�razionalizzati�e�rido
tti�i�criteri�per�la�determinazione
�del�valore�de
lle�pratiche
.��
26�
�L’ulteriore�ob
iettivo�di�rim
ettere�all’organo
�giurisdizionale�param
etri�app
licabili�di�regola�in�sede
�di�liquidazion
e,�secon
do�lim
iti�ampi�di�valutazion
e,�è
�specificamen
te�perseguita
,�anche
�per�gli�iscritti�all’albo
�dei�dottori�com
mercialisti�e�de
gli�esperti�contabili,�m
ediante�la�prevision
e�che�stabilisce�la�ripartizione
�in�
scaglioni�progressivi�del�valore�de
lla�pratica�e�l’app
licazione
�di�u
na�forbice�percentuale�(d
a�un
�minim
o�ad
�un�massimo)�da�calcolare�sul�p
rede
tto�valore.�In�altri�
term
ini,�all’interno
�dello�stesso�scaglione
�è�possibile�che
�il�compe
nso�po
ssa�essere�determinato�in�un�range�pe
rcen
tuale�ne
ll’am
bito�del�quale�di�regola�si�
colloca�il�giudizio�di�liqu
idazione
�dell’organo�giurisdizion
ale�avuto�riguardo
�ai�p
aram
etri�gen
erali�che
�con
notano
�ulte
riormen
te�la
�prestazione
.�In�applicazione
�de
i�param
etri�gen
erali�d
i�cui�all’art.�17�comma�1,�son
o�in�ogni�caso�po
ssibili�più�ampie�variazioni,�p
osta�la
�derogabilità�dei�param
etri�num
erici,�aven
ti�valore�
meram
ente�orien
tativ
o.�
Il�Capo
�III,�che�compren
de�gli�articoli�da�15
�a�29,�è�ripartito�in�due
�sezioni,�la�prim
a�conten
ente�dispo
sizion
i�gen
erali,�la�secon
da�con
cernen
te�la�individu
azione
�di�
parametri�di�dettaglio�per�ognun
a�de
lle�tipo
logie�di�attività
�professionali.�
Ferm
a�l’app
licazione
�delle�regole�gene
rali�conten
ute�ne
ll’articolo�1�de
l�regolam
ento�illustrato,�l’articolo�15
,�che�apre�la
�sezione
�prima,�in
dividu
a�le�segue
nti�
attiv
ità�svolte
�da�do
ttori�com
mercialisti,�ragionieri�com
mercialisti�ed
�esperti�contabili:��
a)�amministrazione
�e�custodia;��
b)�liqu
idazioni�di�azien
da;��
c)�valutazioni,�perizie�e�pareri;��
d)�revisioni�con
tabili;��
e)�te
nuta�della�con
tabilità;��
f)�fo
rmazione
�del�bilancio;��
g)�ope
razion
i�societarie;��
h)�con
sulenza�ed
�assistenza�contrattuale�ed�econ
omicoͲfin
anziaria;��
i)�assisten
za�in
�procedu
re�con
corsuali;��
l)�assisten
za,�rappresen
tanza�e�consulen
za�tributaria;�
m)�fun
zion
e�di�sindaco�di�società.�
�
27�
�La�necessità�di�m
antene
re�una
�essen
ziale�distinzion
e�de
lle�singole�attività
�del�professionista�in�que
stione
�deriva�dal�fatto�che
�a�ciascun
a�di�esse�corrispo
nde�
l’app
licazione
�di�param
etri�spe
cifici�ido
nei�a�costituire,�in�ragion
e�de
lla�peculiarità�della�prestazione
,�una
�differen
ziata�base�di�calcolo,�non
�omologabile�per�tu
tte�
le�ipotesi.�
Il�second
o�comma�de
ll’articolo�15
�richiam
a�la�regola�gene
rale�dell’app
licazione
�analogica�dei�param
etri�nel�caso�in�cui�deb
ba�essere�liquidato�il�com
penso�de
l�profession
ista�per�prestazioni�non
�com
prese�ne
ll’elen
co�delle�attività
�disciplinate.��
L’articolo�16
�con
tiene
�definizioni�necessarie�a�de
term
inare�la�portata�di�alcun
i�criteri�(compo
nenti�p
ositivi�di�red
dito�lo
rdo,�attività
,�passività,�e
cc.)�sulla�scorta�
dei�quali�de
term
inare�il�valore�della�pratica,�quale�param
etro�gen
erale�di�base.��
Al�valore�della�pratica,�l’articolo�17
�aggiunge�altri�parametri�gen
erali�qu
ali:�l’impo
rtanza,�difficoltà,�complessità�della�pratica;�le�cond
izioni�d’urgen
za�per�
l’espletamen
to�dell’incarico;�i�risulta
ti�ed
�i�vantaggi�otten
uti�dal�cliente;�l’im
pegno�profuso�anche�in�te
rmini�di�tem
po�im
piegato;�il�pregio�de
ll’op
era�prestata.�
Il�comma�2�de
ll’articolo�17
�introd
uce�la�norma�gene
rale�per�la
�determinazione
�del�com
penso,�secon
do�la
�quale�il�valore�de
lla�pratica�è�de
term
inato,�per�le
�singole�attiv
ità�del�professionista,�in
�base�ai�criteri�spe
cificati�nella�sezione
�secon
da�del�capo.�La�liquidazion
e�avvien
e�po
i�app
licando
�al�valore�come�de
term
inato�
le�percentuali�previste�nella�ta
bella�allegata�al�decreto.�Tali�percentuali,�per�ogni�scaglione
�di�valore,�son
o�previste�secon
do�una
�forbice�minim
oͲmassimo,�che
�di�
regola�l’organo
�giurisdizionale�con
side
ra�quale�param
etro�di�rife
rimen
to�ai�fini�della�liqu
idazione
.��
L’articolo�18
�definisce�i�lim
iti�orien
tativ
i�entro�cui�far�ope
rare�il�param
etro�della�com
plessità�della�prestazione
,�prevede
ndo�un
a�maggiorazione
�sino�al�100%�in
�caso�di�p
restazione
�com
plessa�ed�un
a�ridu
zion
e�sino
�al�5
0%�per�le
�prestazioni�che
�ven
gano
�effettuate�senza�particolare�im
piego�di�risorse,�spe
ditamen
te�e�in
�assenza�di�que
stioni�rilevanti.��
La�sezione
�secon
da�(articoli�d
a�19
�a�29)�raccoglie�dispo
sizion
i�aventi�struttura�analoga.�In�ciascun
a�di�esse�è�individu
ato�il�crite
rio�pe
r�la�determinazione
�del�
valore�della�pratica�in�relazione
�all’attiv
ità�con
side
rata,�secon
do�il�segue
nte�elen
co:��
a)�amministrazione
�e�custodia:�som
matoria�dei�com
pone
nti�positivi�di�red
dito�lordi�e�delle�attività
;���
b)�liqu
idazioni�di�azien
da:�totale�de
ll’attiv
o�realizzato�e�passivo
�accertato;��
c)�valutazioni,�perizie�e�pareri:�valore�risultante�dalla�perizia�o�dalla�valutazione
;��
d)�revisioni�con
tabili:�com
pone
nti�positivi�di�red
dito�lordi,�attiv
ità�e�passività;��
e)�te
nuta�della�con
tabilità�ordinaria:�com
pone
nti�positivi�di�red
dito�lordi,�attiv
ità�e�passività;�
28�
�e.1)�te
nuta�della�con
tabilità�semplificata:�com
pone
nti�positivi�di�red
dito�lordi;��
f)�fo
rmazione
�del�bilancio:�com
pone
nti�positivi�di�red
dito�lordi,�attiv
ità�e�passività;�
g)�ope
razion
i�societarie�consistenti�in�costitu
zion
i�di�società�e�variazion
i�successive:�capita
le�sottoscritto;��
g.1)�ope
razion
i�societarie�consistenti�in�fusion
i,�scission
i�ed�altre:�to
tale�delle�attività
�delle�situ
azioni�patrimon
iali;���
h)�con
sulenza�ed
�assistenza�contrattuale:�corrispettiv
o�pattuito;��
h.1)�con
sulenza�ed
�assistenza�pe
r�la�stip
ulazione
�di�m
utui�e�finanziamen
ti:�capita
le�m
utuato�o�erogato;��
h.2)�con
sulenza�ed
�assistenza�econ
omicoͲfin
anziaria:�capita
li�e�valori�finanziari;��
i)�assisten
za�in
�procedu
re�con
corsuali:�to
tale�delle�passività;��
l)�rapp
resentanza�tribu
taria:�im
porto�complessivo
�delle�im
poste,�tasse,�con
tributi,�sanzioni,�interessi�che
�sareb
bero�dovuti�sulla�base�de
ll’atto�im
pugnato�o�in�
contestazion
e�op
pure�dei�quali�è�richiesto�il�rimbo
rso;�
l.1)�consulen
za�tribu
taria:�impo
rto�complessivo
�delle�impo
ste,�tasse,�contribu
ti,�sanzion
i,�interessi�che�sarebb
ero�do
vuti�sulla�base�de
ll’atto�impu
gnato�o�in�
contestazion
e�op
pure�dei�quali�è�richiesto�il�rimbo
rso;�
m)�fun
zion
e�di�sindaco�di�società:�som
matoria�dei�com
pone
nti�positivi�di�red
dito�lordi�e�delle�attività
.��
Ciascun�articolo�de
lla�sezione
�secon
da�richiam
a,�per�la�con
creta�individu
azione
�delle�percentuali�applicabili�ai�valori�della�pratica�come�de
term
inati,�gli�spe
cifici�
riqu
adri�della�ta
bella�allegata,�dove�sono
�espresse�le�percentuali�orientative�minim
e�e�massime�da
�svilupp
are�di�regola�in�sed
e�di�liqu
idazione
�giudiziale.���
All’articolo�28
,�comma�1,�per�gli�adem
pimen
ti�dichiarativ
i�e�le�prestazioni�con
nesse,�si�preved
e�(attraverso�il�richiamo�de
l�riqu
adro�10.1.�della�tabella)�
l’app
licazione
,�di�regola,�di�un
�com
penso�fisso,�in�con
side
razion
e�de
lla�impo
ssibilità�di�individu
are,�in�tale�con
testo,�un�crite
rio�med
io�di�riferimen
to,�che�
risulte
rebb
e�altrim
enti�de
l�tutto�arbitrario.��
Per�l’attività
�di�sindaco�di�società�(a
rticolo�29
)�son
o�previste�riduzioni�in
�relazione
�all’ipotesi�di�società�di�sem
plice�am
ministrazione
�di�ben
i�immob
ili�o�di�società�
dedicate�al�solo�god
imen
to�di�be
ni�(comma�2).�Di�contro,�maggiorazioni�son
o�ragion
evolmen
te�stabilite�pe
r�l’ipo
tesi�del�sindaco�unico�e�per�la�carica�di�
presiden
te�del�collegio�sind
acale�(com
ma�3).��
29�
�Quanto�agli�svilupp
i�num
erici�della�ta
bella�va�rilevato�che
�essi�son
o�stati�ricavati�attingend
o�dai�valori�delle�ta
riffe�abrogate,�m
a�di�recen
te�ado
zion
e,�cosicché�gli�
attuali�scaglioni�di�valore�e�le�percentuali�applicabili�con
senton
o�di�giungere�a�liquidazion
i�pereq
uate�rispe
tto�ai�valori�attuali,�salvi�i�diversi,�semplificati�crite
ri�di�
determ
inazione
�dei�com
pensi�e�l’elasticità
�stessa�de
l�giudizio�di�liqu
idazione
�oggi�affidato�all’o
rgano�giurisdizion
ale�sulla�base�de
i�param
etri�voluti�dalla�legge.�
Notai�
Il�ricorso�ai�param
etri,�anche
�per�i�no
tai,�è�concep
ito�com
e�ipotesi�residuale�e�non
�fisiologica�(la�circostanza�che
�sia�l’organo
�giurisdizionale�il�solo�de
stinatario�
dei�pred
etti,�evoca�palesem
ente�la�patologia�de
l�rapp
orto�tra�professionista�e�cliente).�Anche
�in�qu
esto�caso,�naturalmen
te,�ne
lla�sua
�attività
�liquidatoria�
l’organo�giurisdizion
ale�po
trà�farne�ricorso�“di�regola”,�n
on�necessariam
ente,�e
�sop
rattutto�son
o�individu
ate�fasce�parametriche�anche�nu
meriche
�in�m
odo�tale�
da�con
sentire�margini�di�discrezionalità�particolarmen
te�ampi,�così�da�indu
rre�le�parti�a�preferire�senz’altro�l’accordo
�sulla�determinazione
�del�com
penso.�
Art.�30.�Descrive�come�è�strutturato,�in
�line
a�gene
rale,�il�com
penso�l’attività
�professionale�del�notaio.��
Tenu
to�con
to�di�quanto�illustrato�in�premessa�e�richiam
ata�l’atten
zion
e�sulla�circostanza�che
�il�“parametro”�al�quale�l’organo
�giurisdizionale�si�rappo
rta�in�sed
e�di�liquidazion
e�è�qu
alche �cosa�di�profon
damen
te�diverso�dalla�“tariffa”,�con�la�quale�non
�deve�essere�con
fuso,�né
�deve�prestarsi�a�fungere�da
�“tariffa�
mascherata”,�si�è�ritenu
to�di�distin
guere�ne
ll’am
bito�dell’attività
�professionale�del�notaio,�m
acro�categorie�sulla�base�de
ll’oggetto�de
l�negozio.�
Sono
�state�quind
i�ind
ividuate�cinqu
e�macro�categorie�di�a
tti:�qu
ella�degli�atti�aven
ti�ad
�oggetto�ben
i�immob
ili;�qu
ella�degli�atti�aven
ti�ad
�aggetto�ben
i�mob
ili�
(inclusi�i�be
ni�m
obili�registrati:�specificazion
e�che�si�ritien
e�op
portun
a,�posto�che
,�spesso,�sotto�il�profilo
�normativo,�tale�tip
ologia�di�be
ni�è�assim
ilata�agli�
immob
ili);�que
lla�avente�ad
�oggetto�atti�societari.�
Per�atti�societari�si�inten
dono
�tutti�qu
egli�atti�che�attengon
o�tip
icam
ente�alla�vita
�della�società:�costitu
zion
e,�m
odifica,�trasformazione
�della�società�(incluse,�
quindi,�scissioni�e�fu
sion
i).�
Gli�atti�di�valore�inde
term
inato�o�inde
term
inabile,�n
onché�qu
elli�che�no
n�po
sson
o�essere�ricon
dotti�a
�una
�delle�categorie�sop
ra�in
dividu
ate,�formano�la�m
acro�
categoria�de
gli�“altri�atti”.��
Si�è�rite
nuto�opp
ortuno
�precisare,�al�fine�di�evitare�equ
ivoci,�che�anche�la�attività
�di�auten
ticazione
�della�sottoscrizion
e,�ove�sia�la�sola�prestazion
e�profession
ale�
richiesta�al�notaio,�rien
tra�ne
lla�categoria�degli�“altri�atti”.�
Per�le�prestazioni�di�garanzia�reale�o�personale,�il�compe
nso�è�calcolato�in�percentuale�sull’ammon
tare�del�credito�garantito:�la�forbice�de
ll’aumen
to�o�
diminuzione
�in�pe
rcen
tuale�è�volutamen
te�ampia�e�senza�de
term
inazioni�di�scaglioni�m
a�con�l’ind
icazione
�del�solo�lim
ite�m
assimo�di�€�400
.000
�di�cred
ito�
garantito
:�oltre�tale�im
porto,�la
�liqu
idazione
�avverrà�sulla�base�de
i�param
etri�gen
erali�e
�cioè,�a�tito
lo�esemplificativ
o,�della�difficoltà�e�com
plessità�dell’atto,�
dell’im
pegno�profuso,�del�te
mpo
�impiegato.��
30�
�Non
�si�è�ritenu
to�di�raggrupp
are�in�un’autono
ma�categoria�di�atti�anche�qu
elli�“successori”,�in�analogia�a�qu
anto�emerso�dai�con
tributi�resi�dal�Con
siglio�
Nazionale�Notarile�nel�corso�dei�tavoli�tecnici�fin
alizzati�all’(ormai�sup
erato)�aggiornam
ento�delle�tariffe�no
tarili�(con
tributo�de
l�qu
ale,�peraltro,�si�è�tenu
to�
conto�anche�ne
lla�individu
azione
�delle�percentuali,�sop
ra�ricordate,�per�la�liqu
idazione
�del�com
penso�in�caso�di�atti�aventi�ad�oggetto�prestazion
i�di�garanzia).��
Si�tratta�infatti�p
er�lo
�più�di�a
tti�la�cui�natura�mal�si�concilia�con�la�elabo
razion
e�di�un�compe
nso�calcolato�sulla�base�di�un�parametro�rappo
rtato�al�valore�
econ
omico�de
ll’oggetto.�Ad�esem
pio,�la
�red
azione
�di�u
n�testam
ento�in
�cui�il�testatore�vuo
le�devolvere�il�suo
�mod
esto�patrimon
io�a�più�eredi,�istitu
ire�on
eri�e
�legati,�garantire�la�quo
ta�di�legittim
a�ai�figli�m
a�favorire�com
unqu
e�la�secon
da�m
oglie,�p
resenta,�certamen
te,�u
na�m
aggiore�complessità�rispe
tto�alla�red
azione
�di�un�testam
ento�in
�cui�il�te
statore�intend
a�lasciare�il�suo
�notevole�patrim
onio�ad�un
�unico�erede
.�
Parimen
ti,�la�accettazion
e�di�eredità�o�la�pub
blicazione
�di�un�testam
ento�son
o�atti�che�richiedo
no�una
�prestazione
�professionale�che
�non
�muta�in�base�all’entità
�de
l�patrim
onio�del�de�cuius,�m
entre,�per�la�accettazione
�con
�ben
eficio�di�inventario,�il �compe
nso�al�notaio�do
vrà�essere�calcolato�ten
do�con
to�anche
�della�
necessaria�attività
�di�inven
tario.�
Le�relative�prestazion
i�rientrerann
o,�ai�fini�dei�param
etri,�nelle�altre�macro�aree�di�volta�in
�volta�rilevanti.�
Art.�31.�Il�param
etro�è�strutturato�m
uovend
o�dal�con
cetto�base�di�“valore”�de
l�ben
e�oggetto�de
ll’atto.�
La�norma�in�esame�si�preoccupa
�di�chiarire�cosa�deb
ba�intend
ersi�per�“valore”�de
l�ben
e�oggetto�de
ll’atto.�
Ladd
ove�tale�valore�no
n�sia�de
finito
�dalla�con
corde�volontà�parti�(com
e�in�tutti�gli�atti�di�natura�contrattuale),�il�valore�dovrà�essere�de
sunto�da
�que
llo�di�
mercato.�
Per�le�prestazioni�di�garanzia,�il�valore�è�que
llo�dato�dall’en
tità�de
l�cred
ito�garantito,�m
entre,�per�gli�atti�societari,�il�valore�è�que
llo�dell’o
ggetto�dell’atto.�
Quand
o�no
n�vi�sia�un�“oggetto�dell’atto”�suscettibile�di�valutazion
e�econ
omica�–�come�pu
ò�essere,�ad
�esempio,�una
�mod
ifica�statutaria�attin
ente�al�solo�
trasferimen
to�di�sed
e�–�l’atto�sarà�con
side
rato�di�valore�inde
term
inato.�
Art.�32
.�La�norma�affron
ta�in�de
ttaglio
�la�de
term
inazione
�del�param
etro,�rinviand
o,�per�il�dato�num
erico�da
�app
licare�in�con
creto,�alle�tabelle�allegate�al�
decreto.�
Il�dato�di�partenza�de
lla�liqu
idazione
�sarà,�per�ciascun
a�categoria�di�atti,�il�valore�m
edio�di�rife
rimen
to.�
Il�valore�m
edio�di�rife
rimen
to�è�in
�que
sto�caso�que
llo�che
�si�ottiene
�con
side
rand
o�il�valore�m
edio�di�un�de
term
inato�atto�all’interno�di�uno
�scaglione
:�nel�caso�di�
atti�im
mob
iliari,�ad
�esempio,�si�è�ritenu
to�valore�med
io�di�riferimen
to�que
llo�di�un
�atto�relativ
o�a�un
�immob
ile�del�valore�commerciale�di�€�500
.000
,00�
all’interno
�di�uno
�scaglione
�che
�va�da
�€�25.00
0,00
�a�€�1.000
.000
,00.���
31�
�La�forbice�percentuale�ope
rerà�in
vece�rispe
tto�al�valore�concreto�dell’atto,�ten
endo
�con
to�che
�più�alto
�è�tale�valore�reale�dell’atto,�più�bassa�dovrà�essere�la�
percen
tuale�di�aum
ento.�
Il�compe
nso�de
term
inato�è�po
i�suscettibile�di�aggiustam
enti�correttiv
i�che
�ten
gano
�con
to�della�difficoltà�della�prestazione
,�della�sua
�com
plessità,�d
ella�urgen
za�
con�la�quale�si�è
�chiesto�al�n
otaio�di�provved
ere:�criteri�che
�possono
�essere�valutati�tanto�congiuntam
ente�quanto�disgiuntam
ente.�Ciò�varrà,�lo
gicamen
te,�
anche�l’impe
gno�profuso,�nel�cui�ambito�potrà�essere�considerato�no
n�solo�il�m
ero�dato�tem
porale,�cioè�il�tempo
�impiegato,�m
a�anche�e�soprattutto�l’impe
gno�
di�studio,�ricerca,�app
rofond
imen
to,�che
�si�è�reso�ne
cessario�per�fo
rnire�la�richiesta�prestazion
e.�
Gli�scaglioni�presi�in
�esame�sono
�volutam
ente�ampi�e�ciò�al�fine�di�rim
arcare�il�carattere�assolutam
ente�residuale�che
�deve�avere�il�riscorso�ai�param
etri�di�cui�al�
presen
te�decreto�che
�non
�doveva�né
�potrà�fun
gere�da�de
ttagliata�griglia�di�riferimen
to,�sostanzialmen
te�app
licativa,�per�le�parti�ne
l�corso�de
lla�loro�libera�
contrattazione
�del�com
penso.��
Resta�ferm
o,�in
�ogni�caso,�che
,�per�la
�elabo
razion
e�de
lla�tabella,�com
e�già�ricordato,�si�è
�ten
uto�conto�de
i�con
tributi�p
rovenien
ti�dall’ordine
�notarile�nel�corso�
dei�tavoli�tecnici�finalizzati�all’aggiornamen
to�delle�precede
nti�tariffe�di�settore.�
Il �calcolo�complessivo
�del�com
penso,�peraltro,�potrà�risultare,�o
ve�necessario,�dall’app
licazione
�di�p
iù�tabelle�e/o�dall’app
licazione
�di�p
iù�voci�d
ella�m
edesim
a�tabe
lla�(si�pen
si�ad�un
a�accettazione
�della�eredità�con
�richiesta�di�trascrizion
e�de
gli�immob
ili).�
Ladd
ove,�poi,�l’atto�abbia�pe
r�oggetto�sia�be
ni�m
obili�sia�ben
i�im
mob
ili�(un
a�divisone
�ereditaria,�ad�esem
pio),�si�app
liche
rà�la�tabe
lla�relativa�al�valore�
usualm
ente�più�alto
�che
,�nella�spe
cie,�è�que
lla�dei�ben
i�immob
ili.�
�stato�ribadito�com
e�pe
r�no
rma�gene
rale�che
�tutte�le�fo
rbici�son
o�de
rogabili.�
Profession
i�dell’area�tecnica�
Ai�fini�d
ella�determinazione
�del�com
penso�spettante�al�professionista�in�caso�di�liqu
idazione
�da�parte�di�un�organo
�giurisdizionale,�p
er�le
�professioni�dell’area�
tecnica,�si�è
�rite
nuto�opp
ortuno
�individu
are�alcuni�spe
cifici�parametri�di�calcolo,�resi�necessari�dalla�pluralità�di�categorie�professionali�e�qu
indi�tipologie�di�
prestazion
i�coinvolte.�
Si�con
side
ri�infatti�che�pe
r�area
�tecnica�si�intend
ono�le�professioni�di�agrotecnico�e�agrotecnico�laureato,�archite
tto�paesaggista�e�conservatore,�biologo,�
chim
ico,�dottore�agron
omo�e�do
ttore�forestale,�geo
metra�e�geo
metra�laureato,�geo
logo,�ingegne
re,�p
erito
�agrario�e�perito
�agrario�laureato,�perito
�indu
striale�e�
perito�indu
striale�laureato,�tecno
logo
�alim
entare�com
e�previsto�dall’articolo�33
�del�presente�provvedimen
to�(ambito�di�app
licazione
).�
32�
��stato�qu
indi�necessario�tene
r�conto�de
ll’alto�num
ero�de
lle�professioni�interessate�in�qu
esta�rilevante�semplificazion
e.�D
i�qu
i�il�significativ
o�utilizzo�di�
parametri�num
erici�ed�espression
i�matem
atiche
�di�sintesi,�emerse�all’esito
�della�con
sulta
zion
e�con�tutti�gli�ordini�e�collegi�interessati.�
Ciò�po
sto,�è�stata�basilarm
ente�con
side
rata,�com
e�pe
r�le�altre�profession
i,�la�com
plessità�delle�prestazioni�necessarie�pe
r�il�corretto�espletamen
to�dell’incarico,�
deno
minato�parametro�“G”,�elemen
to�la�cui�rilevanza�rispon
de�a�esigenze�a�carattere�gene
rale,�e
�ricom
preso�tra�un
�livello
�minim
o,�per�la�com
plessità�ridotta,�e
�un
�livello�m
assimo,�per�la�complessità�elevata,�second
o�qu
anto�ind
icato�ne
lla�tavola�allegata.�A�que
sto�si�è�abb
inato�qu
ello�ine
rente�alla�spe
cificità
�delle�
prestazion
i,�de
finito
�param
etro�“Q”.�In
�particolare,�a�ogni�singola�prestazione
�effettuata,�corrispon
de�un�valore�spe
cifico�de
l�param
etro�«Q»,�distin
to�in
�base�
alle�singole�categorie�com
pone
nti�l’ope
ra�com
e�indicato�nella�ta
vola�ZͲ2�allegata.�
Si�è�poi�ten
uto�specifico�con
to�delle�caratteristiche
�e�del�valore�de
ll’op
era,�sop
rattutto�del�suo
�costo�econo
mico,�param
etro�rispe
tto�al�quale�l’attività
�profession
ale�richiesta�è�chiamata�a�incide
re�in
�term
ini�prestazionali�(art.�34,�param
etri�gen
erali�per�la�liqu
idazione
�del�com
penso).�
Al�riguardo,�è�opp
ortuno
�sottolineare�che
�si�è
�espressam
ente�individu
ato�un
�param
etro�di�rife
rimen
to�del�costo�econo
mico�de
ll’op
era�– �de
tto�parametro�“P”�–�
da�calcolare�te
nend
o�conto,�di�regola,�del�suo
�valore�di�m
ercato.��
Nell’articolo�35
�(costo�econ
omico�de
ll’op
era),�anche
�per�sem
plificare�l’attiv
ità�giudiziale�di�liqu
idazione
,�il�costo�econo
mico�de
ll’op
era�è�individu
ato,�in
�termini�
matem
atici,�intend
endo
�per�“V”
�il�valore,�med
iante�(com
e�anticipato)�l’espressione
:�P=
0,03
+10/V�
alla�0,4,�applicato�all’impo
rto�de
lle�singole�categorie�
prestazion
ali�com
pone
nti�l’ope
ra�secon
do�la�ta
vola�allegata.�
Come�osservato�dal�C
onsiglio�di�Stato�l’uso�di�formule�matem
atiche
�non
�è�in
ibito
�a�livello
�normativo,�spe
cie�qu
ando
�siano
�rife
rite�a�soggetti�tecnicamen
te�in
�
grado�di�com
pren
derle,�m
entre�pe
r�qu
anto�con
cerne�gli�altri�soggetti,�qu
ale,�in
�tal�caso,�il�cliente�ovvero�con
sumatore,�resta�essen
ziale�ma�anche�sufficiente�
che�siano�intellegibili�qu
anto�necessariam
ente�precise,�e
�che
�ai�fini�d
ella�in
telligibilità�sia�conten
uta�un
a�esplicazione
�non
�solo�ne
lla�relazione
�illustrativ
a�ma�
anche�ne
gli�allegati,�com
e�si�è�provved
uto�a�fare.�
In�ogni�caso,�sulla�scia�de
i�suggerimen
ti�de
ll’organo
�con
sultivo,�si�è�provved
uto�a�semplificare�anche
�il�dato�no
rmativo.�
Il�parametro�“P”,�in�particolare,�in
dividu
a�un
a�curva�de
crescente�in�rappo
rto�al�valore�de
ll'op
era�“V”.�Esso�consen
te�di�ricon
oscere,�di�regola,�percentuali�di�
compe
nso�inversam
ente�propo
rzionali�al�valore�de
ll'op
era�in�que
stione
,�coeren
temen
te�alla�scelta
�già�com
piuta�dal�legislatore�pe
r�la�determinazione
�delle�
tariffe�de
lle�principali�p
rofessioni�tecniche�(si�ved
a,�tra�tutte,�la�legge�2�marzo�194
9,�n.�1
43�recante�"App
rovazion
e�de
lla�tariffa�profession
ale�de
gli�ingegne
ri�e�
degli�architetti"�e�successive�mod
ifiche)�e�per�la
�determinazione
�dei�corrispettiv
i�per�le
�attività
�di�p
rogettazione
�e�per�le
�altre�attiv
ità�tecniche�di�cui�all'art.�90,�
33�
�comma�1,�del�decreto�le
gislativo�n.�163
�del�200
6�(D.M
.�4�aprile�200
1).�T
ale�scelta�è�m
otivata�dal�fatto�che
,�lasciando
�inalterate�le
�percentuali�di�com
penso,�
quest’ultim
o�raggiungereb
be�som
me�no
n�prop
orzion
ate�all’effettiv
o�im
pegno�profuso�pe
r�l’erogazion
e�de
lle�prestazioni�professionali�prop
rio�pe
r�le�ope
re�dal�
valore�più�elevato;�il�p
aram
etro�P�con
sente�di�correggere�tale�distorsione
,�ren
dend
o�il�compe
nso�de
lle�prestazioni�professionali�no
n�linearm
ente�correlato�al�
valore�dell’ope
ra�V.�
Per�chiarire,�si�rappresen
ta�quanto�segue,�in
�form
a�sche
matica.�
Esem
plificazion
e�di�variabilità�de
l�param
etro�P�rispetto�al�costo�della�categoria�d’ope
ra�
IMPO
RTO�
OPE
RE�“V”���
€�25
�€�50
�€�10
0�€�50
0�€�
1.00
0�
€�
5.00
0�
€�
10.000
�
€�
25.000
�
€�
50.000
�
P�0,20
410,16
20�
0,13
00�
0,08
25�
0,06
98�
0,05
09�
0,04
58�
0,04
10�
0,03
83�
� �stato�dato�rilievo,�poi,�in�termini�di�param
etri�gen
erali,�alla�natura�de
ll’op
era,�al�pregio�della�prestazione
,�ai�risultati�e�ai�vantaggi,�anche�no
n�econ
omici,�
conseguiti�dal�cliente,�all’even
tuale�urgenza�de
lla�prestazione
,�tutti�elem
enti�in�base�ai�quali�l’organo�giurisdizion
ale�pu
ò�aumen
tare�o�dim
inuire�il�com
penso�di�
regola�fino
�al�60�%.�
Come�si�anticipava�in�incipit,�in�virtù�de
lle�m
olteplici�pe
culiarità�caratterizzanti�le�attività
�svolte
�dai�professionisti�de
ll’area
�tecnica,�è�stata�d’altra�parte�
considerata�la�tipologia�spe
cifica�prestazion
e,�che
�viene
�innanzi�tutto�valutata�in�m
aniera�differen
ziata�a�second
o�de
lle�sue
�diverse�fa
si�di�espletamen
to.�A
nche
�in�que
sto�caso�è�stata�assegnata�pregnante�rilevanza�alle�fasi�della�prestazione
�stessa.�
L’articolo�37
,�qu
indi,�individu
a�le�segue
nti�fasi�in�cui�si�p
uò�articolare�la�prestazione
:�la�definizione
�delle�premesse,�la�con
sulenza�e�lo�studio�di�fattib
ilità;�la�
progettazion
e;�la�direzione
�esecutiv
a;�le�verifiche�ed
�i�collaud
i.�
In�que
sta�cornice,�per�con
sentire�l’ade
guata�e�idon
ea�valorizzazion
e�de
lle�spe
cificità
�delle�singole�prestazioni�a�carattere�tecnico,�si�son
o�po
i�con
side
rate,�com
e�già�si�rilevava,�le��seguen
ti�categorie�di�ope
re,�specificate�nella�tavola�allegata:�a)�edilizia;�b)�strutture;�c)�impianti;�d)�viabilità;�e)�idraulica;�f)�tecnologie�
dell'inform
azione
�e�della�com
unicazione
�(ICT
);�g)�p
aesaggio,�ambien
te,�naturalizzazion
e;�h) �a
gricoltura�e�fo
reste,�sicurezza�alim
entare;�i)�territorio�e�urbanistica.�
34�
�L’art.�39�(Determinazione
�del�com
penso)�ind
ica�qu
indi�una
�finale�form
ula�di�calcolo,�di�agevole�utilizzo,�second
o�la�quale�il�compe
nso�pe
r�la�prestazione
�profession
ale�«C
P»�è�determinato,�di�regola,�dal�prod
otto�tra�il�valore�dell’ope
ra�«V»
,�il�parametro�«G»�corrispo
nden
te�al�grado�di�com
plessità�delle�
prestazion
i,�second
o�le�categorie�dell’ope
ra,�il�parametro�«Q»�corrispo
nden
te�alla�spe
cifica�prestazion
e�o�alla�som
ma�de
lle�spe
cifiche
�prestazioni�eseguite
�rispetto�all’op
era�stessa,�e
�il�param
etro�«P»
,�secon
do�l’espression
e�che�segue:�CP=
V×G×Q
×P.�
Di�seguito�lo
�svilupp
o�di�un�esem
pio.�
Ese
mpl
ifica
zion
e ca
lcol
o co
mpe
nso
CP
per
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staz
ione
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roge
ttaz
ione
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limin
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A
B
C
C
1 ca
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pian
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ecca
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fluid
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V
€ 2
00.0
00,0
0 €
80.
000,
00 €
70.
000,
00 €
50.
000,
00 €
400
.000
,00
3 pa
ram
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pera
P
10,5
8%
13,9
3%
14,5
3%
16,2
0%
4 gr
ado
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. G
0,9
1 0,
9 1,
1
5 fa
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QbI
.01
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09
0,09
0,
09
0,09
QbI
.02
calc
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01
0,01
0,
01
0,01
6
Prestazioni affidate
Incidenze Q
QbI
.05
rela
zion
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dagi
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ecni
ca
0,03
0,
03
35�
�
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.07
rel.
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175
0,17
5 0,
13
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5 €
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50,7
1 €
1.1
90,2
9 €
1.15
7,95
€
7.63
1,20
� Nella�sched
a�sopra�ripo
rtata,�viene
�esemplificata�la�proced
ura�pe
r�la�determinazione
�del�com
penso�pe
r�le�prestazioni�corrispon
denti�alla�progettazione
�prelim
inare�di�un�ed
ificio�scolastico;�nell’ordine,�a�partire�dalla�destra,�nella�sched
a�si�incon
trano�le�colon
ne�com
pilate�nel�procedimen
to�di�calcolo.�La�
proced
ura�pu
ò�essere�effettuata�da
�un�comun
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Tabella A - Avvocati TRIBUNALE ORDINARIO E ORGANO DI GIUSTIZIA TRIBUTARIA DI PRIMO GRADO Scaglione di riferimento: valore della causa tra euro 25.001 ed euro 50.000 Fase di studio: valore medio di liquidazione euro 1.200; aumento: fino a +60%; diminuzione: fino a -50% Fase introduttiva: valore medio di liquidazione euro 600; aumento: fino a +60%; diminuzione: fino a -50% Fase istruttoria: valore medio di liquidazione euro 1.200; aumento: fino a +150%; diminuzione: fino a -70% Fase decisoria: valore medio di liquidazione euro 1.500; aumento: fino a +60%; diminuzione: fino a -50% Fase esecutiva: a) mobiliare: valore medio di liquidazione euro 800; aumento: fino a +60%; diminuzione: fino a -50% b) immobiliare: valore medio di liquidazione euro 1.800; aumento: fino a +60%; diminuzione: fino a -50% Scaglione fino a euro 25.000 Fase di studio: valore medio di liquidazione euro 550; aumento: fino a +60%; diminuzione: fino a -50% Fase introduttiva: valore medio di liquidazione euro 300; aumento: fino a +60%; diminuzione: fino a -50% Fase istruttoria: valore medio di liquidazione euro 550; aumento: fino a +150%; diminuzione: fino a -70% Fase decisoria: valore medio di liquidazione euro 700; aumento: fino a +60%; diminuzione: fino a -50% Fase esecutiva: a) mobiliare: valore medio di liquidazione euro 400; aumento: fino a +60%; diminuzione: fino a -50% b) immobiliare: valore medio di liquidazione euro 900; aumento: fino a +60%; diminuzione: fino a -50% Scaglione da euro 50.001 a euro 100.000 Fase di studio: valore medio di liquidazione euro 1.900; aumento: fino a +60%; diminuzione: fino a -50% Fase introduttiva: valore medio di liquidazione euro 1.000; aumento: fino a +60%; diminuzione: fino a -50% Fase istruttoria: valore medio di liquidazione euro 2.000; aumento: fino a +150%; diminuzione: fino a -70% Fase decisoria: valore medio di liquidazione euro 2.600; aumento: fino a +60%; diminuzione: fino a -50% Fase esecutiva: a) mobiliare: valore medio di liquidazione euro 1.300; aumento: fino a +60%; diminuzione: fino a -50% b) immobiliare: valore medio di liquidazione euro 2.900; aumento: fino a +60%; diminuzione: fino a -50% Scaglione da euro 100.001 a euro 500.000 Fase di studio: valore medio di liquidazione euro 3.250; aumento: fino a +60%; diminuzione: fino a -50%
Fase introduttiva: valore medio di liquidazione euro 1.650; aumento: fino a +60%; diminuzione: fino a -50% Fase istruttoria: valore medio di liquidazione euro 3.250; aumento: fino a +130%; diminuzione: fino a -70% Fase decisoria: valore medio di liquidazione euro 4.050; aumento: fino a +60%; diminuzione: fino a -50% Fase esecutiva: a) mobiliare: valore medio di liquidazione euro 2.100; aumento: fino a +60%; diminuzione: fino a -50% b) immobiliare: valore medio di liquidazione euro 4.800; aumento: fino a +60%; diminuzione: fino a -50% Scaglione da euro 500.001 a euro 1.500.000 Fase di studio: valore medio di liquidazione euro 5.400; aumento: fino a +60%; diminuzione: fino a -50% Fase introduttiva: valore medio di liquidazione euro 2.700; aumento: fino a +60%; diminuzione: fino a -50% Fase istruttoria: valore medio di liquidazione euro 5.400; aumento: fino a +100%; diminuzione: fino a -70% Fase decisoria: valore medio di liquidazione euro 6.750; aumento: fino a +60%; diminuzione: fino a -50% Fase esecutiva: a) mobiliare: valore medio di liquidazione euro 3.600; aumento: fino a +60%; diminuzione: fino a -50% b) immobiliare: valore medio di liquidazione euro 8.100; aumento: fino a +60%; diminuzione: fino a -50% Scaglione di valore indeterminato o indeterminabile Valore medio di liquidazione corrispondente a quello dello scaglione di riferimento, aumentato fino al 150% ovvero diminuito fino al 50% GIUDICE DI PACE
Scaglione fino a euro 5.000 Fase di studio: valore medio di liquidazione euro 300; aumento: fino a +50%; diminuzione: fino a -60% Fase introduttiva: valore medio di liquidazione euro 150; aumento: fino a +50%; diminuzione: fino a -60% Fase istruttoria: valore medio di liquidazione euro 300; aumento: fino a +100%; diminuzione: fino a -80% Fase decisoria: valore medio di liquidazione euro 400; aumento: fino a +30%; diminuzione: fino a -70% Scaglione da euro 5.001
Valore medio di liquidazione corrispondente a quello dello scaglione previsto per il tribunale, diminuito del 40% CORTE DI APPELLO, ORGANI DI GIUSTIZIA TRIBUTARIA DI SECONDO GRADO, ORGANI DI GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA E CONTABILE DI PRIMO GRADO
Valore medio di liquidazione corrispondente a quello dello scaglione previsto per il tribunale, aumentato del 20% SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE, MAGISTRATURE SUPERIORI, COMPRESO IL TRIBUNALE DI PRIMA ISTANZA DELL’UNIONE EUROPEA
Scaglione di riferimento: valore della causa tra euro 25.001 ed euro 50.000 Fase di studio: valore medio di liquidazione euro 1.600; aumento: fino a +70%; diminuzione: fino a -50% Fase introduttiva: valore medio di liquidazione euro 1.000; aumento: fino a +60%; diminuzione: fino a -50% Fase decisoria: valore medio di liquidazione euro 1.900; aumento: fino a +70%; diminuzione: fino a -50% Scaglione fino a euro 25.000 Variazione del valore medio di liquidazione: -55% rispetto allo scaglione di riferimento; stesse variazioni percentuali in aumento o diminuzione Scaglione da euro 50.001 a euro 100.000 Variazione del valore medio di liquidazione: +65% rispetto allo scaglione di riferimento; stesse variazioni percentuali in aumento o diminuzione Scaglione da euro 100.001 a euro 500.000 Variazione del valore medio di liquidazione: +170% rispetto allo scaglione di riferimento; stesse variazioni percentuali in aumento o diminuzione Scaglione da euro 500.001 a euro 1.500.000 Variazione del valore medio di liquidazione: +350% rispetto allo scaglione di riferimento; stesse variazioni percentuali in aumento o diminuzione CORTE COSTITUZIONALE, E ALTRI ORGANI DI GIUSTIZIA SOVRANAZIONALI
Scaglione di riferimento: valore della causa tra euro 25.001 ed euro 50.000
Fase di studio: valore medio di liquidazione euro 1.700; aumento: fino a +70%; diminuzione: fino a -50% Fase introduttiva: valore medio di liquidazione euro 1.100; aumento: fino a +60%; diminuzione: fino a -50% Fase decisoria: valore medio di liquidazione euro 2.000; aumento: fino a +70%; diminuzione: fino a -50% Scaglione fino a euro 25.000 Variazione del valore medio di liquidazione: -55% rispetto allo scaglione di riferimento; stesse variazioni percentuali in aumento o diminuzione Scaglione da euro 50.001 a euro 100.000
Variazione del valore medio di liquidazione: +65% rispetto allo scaglione di riferimento; stesse variazioni percentuali in aumento o diminuzione Scaglione da euro 100.001 a euro 500.000 Variazione del valore medio di liquidazione: +170% rispetto allo scaglione di riferimento; stesse variazioni percentuali in aumento o diminuzione Scaglione da euro 500.001 a euro 1.500.000 Variazione del valore medio di liquidazione: +350% rispetto allo scaglione di riferimento; stesse variazioni percentuali in aumento o diminuzione PROCEDIMENTO PER INGIUNZIONE
Scaglione fino a euro 5.000: da 50 a 700 euro Scaglione da euro 50.001 a euro 500.000: da 400 a 2.000 euro Scaglione da euro 50.001 a euro 1.500.000: da 1.000 a 2.500 euro
PRECETTO Scaglione da euro 0 a euro 5.000: da 20 a 100 euro Scaglione da euro 50.001 a euro 500.000: da 150 a 350 euro Scaglione da euro 50.001 a euro 1.500.000: da 400 a 600 euro Scaglione oltre euro 1.500.000: da 700 a 900
PROCEDIMENTO DI ESPROPRIAZIONE PRESSO TERZI E PER CONSEGNA O RILASCIO Diminuzione del 10% del valore medio di liquidazione relativo ai procedimenti esecutivi mobiliari, con i medesimi aumenti e diminuzioni
AFFARI TAVOLARI Diminuzione del 20% del valore medio di liquidazione relativo ai procedimenti esecutivi mobiliari, con i medesimi aumenti e diminuzioni
Tabella B – Avvocati TRIBUNALE MONOCRATICO E MAGISTRATO DI SORVEGLIANZA Fase di studio: valore medio di liquidazione euro 300; aumento: fino a +300%; diminuzione: fino a -50% Fase introduttiva: valore medio di liquidazione euro 600; aumento: fino a +50%; diminuzione: fino a -50% Fase istruttoria: valore medio di liquidazione euro 900; aumento: fino a +100%; diminuzione: fino a -70% Fase decisoria: valore medio di liquidazione euro 900; aumento: fino a +50%; diminuzione: fino a -70% Fase esecutiva: euro 20 per ogni ora o frazione di ora, con aumento o diminuzione del 50%. GIUDICE DI PACE
Valore medio di liquidazione corrispondente a quello previsto per il tribunale monocratico, diminuito del 20% GIUDICE PER LE INDAGINI PRELIMINARI O DELL’UDIENZA PRELIMINARE
Valore medio di liquidazione corrispondente a quello previsto per il tribunale monocratico, aumentato del 20% TRIBUNALE COLLEGIALE
Valore medio di liquidazione corrispondente a quello previsto per il tribunale monocratico, aumentato del 30% CORTE D’ASSISE
Valore medio di liquidazione corrispondente a quello previsto per il tribunale monocratico, aumentato del 150%
CORTE D’APPELLO E TRIBUNALE DI SORVEGLIANZA Valore medio di liquidazione corrispondente a quello previsto per il tribunale monocratico, aumentato del 60%
CORTE D’ASSISE D’APPELLO Valore medio di liquidazione corrispondente a quello previsto per il tribunale monocratico, aumentato del 160%
MAGISTRATURE SUPERIORI Valore medio di liquidazione corrispondente a quello previsto per il tribunale monocratico, aumentato del
220%
TABELLA C - Notai ATTI SOCIETARI Da € 25.000 a € 400.000 Valore medio dell’atto: € 212.500 Percentuale del valore medio: 1,4% Forbice: aumento fino a 6,90%; riduzione fino a 0,86% Da € 400.001 a € 1.500.000 Valore medio dell’atto: € 950.000 Percentuale del valore medio: 0,47% Forbice: riduzione fino allo 0,35%; aumento fino allo 0,86% Da € 1.500.001 a € 5.000.000 Valore medio dell’atto: € 3.250.000 Percentuale del valore medio: 0,16% Forbice: riduzione fino allo 0,13% ; aumento fino allo 0,35%
TABELLA B - Notai
ATTI MOBILIARI (inclusi MOBILI REGISTRATI) Da € 10.000 a € 200.000 Valore medio : € 105.000,00 Percentuale del valore medio: 0,62% Forbice: riduzione fino allo 0,350%; aumento fino all’1,790% Da € 200.001 a € 700.000 Valore medio: 450.000 Percentuale del valore medio: 0,200% Forbice: riduzione fino allo 0,130; aumento fino allo 0,350% Da € 700.001 a € 2.500.000 Valore medio: € 1.600.000 Percentuale del valore medio: 0,082% Forbice: riduzione fino allo 0,049%; aumento fino allo 0,130% Da 2.500.001 a € 4.500.000 Valore medio: € 3.500.000 Percentuale del valore medio: 0,035% Forbice: riduzione fino allo 0,028%; aumento fino allo 0,490%
TABELLA A - Notai ATTI IMMOBILIARI Da € 25.000,00 a € 1.000.000 Valore medio: € 500.000,00 Percentuale riferita al valore medio: 1,1% del valore dell’immobile Forbice: aumento fino al 4,820% ; riduzione fino allo 0,410% Da € 1.100.001 a 3.500.000 Valore medio: € 2.300.000 Percentuale riferita al valore medio: 0,21% del valore dell’immobile Forbice: aumento fino allo 0,410%; riduzione fino allo 0,160% Da € 3.500.001 a € 5.000.000 Valore medio: € 4.250.000 Percentuale riferita al valore medio: 0,14% del valore dell’immobile Forbice: aumento fino allo 0,161%; riduzione fino allo 0,120%
TABELLA D - Notai ALTRI ATTI Da € 30 al € 500 con aumento fino al doppio
TABELLA C COMPENSI SPETTANTI AGLI ISCRITTI NEGLI ALBI PROFESSIONALI DEI DOTTORI
COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI
Riquadro 1 [Art. 19] - sulla sommatoria dei componenti positivi di reddito lordi e delle attività:
fino ad euro 10.000 dal 3% al 4% sul maggior valore fino ad euro 50.000 dal 2% al 3% sul maggior valore oltre euro 50.000 dall’1% al 2%
Riquadro 2 [Art. 20]
a) sul totale dell’attivo realizzato: fino ad euro 400.000 dal 4% al 6% sul maggior valore e fino a euro 4.000.000 dal 2% al 3% oltre euro 4.000.000 dallo 0.75% al 1%
b) sul passivo accertato: dallo 0,50% allo 0,75% Riquadro 3 [Art. 21]
- sul valore della perizia o della valutazione: fino ad euro 1.000.000 dallo 0,80% al 1% per il di più fino ad euro 3.000.000 dallo 0,50% allo 0,70% per il di più oltre 3.000.000 dallo 0,025% allo 0,050%
Riquadro 4 [Art. 22]
a) sul totale dei componenti positivi di reddito lordi: dallo 0,10% allo 0,15% b) sul totale delle attività: dallo 0,050% allo 0,075% c) sull’ammontare delle passività dallo 0,050% allo 0,075%
Riquadro 5.1 [Art. 23, comma 1]
a) sui componenti positivi di reddito lordi: dallo 0,30% allo 0,50%; b) sul totale delle attività: dallo 0,020% allo 0,060% c) sul totale delle passività risultanti dal bilancio di fine esercizio: dallo 0,020 allo 0,065%
Riquadro 5.2 [Art. 23, comma 2]
- sulla sommatoria dei componenti positivi di reddito lordi: fino a euro 50.000 dal 4% al 3% sul maggior valore e fino a euro 100.000 dal 2% al 1% oltre euro 100.000 dal 1% allo 0,5%
Riquadro 6 [Art. 24]
a) sul totale dei componenti positivi di reddito lordi: dallo 0,020% allo 0,030% fino a 20.000.000 di euro per il di più oltre 20.000.000 dallo 0.005% allo 0.010%
b) sul totale delle attività: dallo 0,050% allo 0,060% c) sull’ammontare delle passività: dallo 0,020% allo 0,030%
Riquadro 7.1 [Art. 25, comma 1]
- sul capitale sottoscritto: fino ad euro 1.000.000 dallo 0,75% al 1,50% per il di più oltre euro 15.000.000 dallo 0,50% allo 0,75% oltre euro 15.000.000 dallo 0,25% allo 0,50%
Riquadro 7.2 [Art. 25, comma 2]
- sul totale delle attività delle situazioni patrimoniali utilizzate:
fino ad euro 4.000.000 dal 1% al 1,50% oltre euro 4.000.000 dallo 0,5% al 1%
Riquadro 8.1 [Art. 26, comma 1]
- sul corrispettivo pattuito: fino a euro 2.000.000 dallo 0,75% al 2% oltre euro 2.000.000 dallo 0,50% allo 0,75%
Riquadro 8.2 [Art. 26, commi 2 e 3]
- sul capitale mutuato o erogato, ovvero sui capitali e valori economico-finanziari oggetto della prestazione: fino a euro 2.000.000 dallo 0,75% al 1,00% oltre euro 2.000.000 dallo 0,50% allo 0,75%
Riquadro 9 [Art. 27]
- sul totale delle passività: fino a euro 1.000.000 dal 1% al 2% oltre euro 1.000.000 dallo 0,70% allo 0,90%
Riquadro 10.1 [Art. 28, comma 1] Ͳ Dichiarazione dei redditi delle persone fisiche euro 150 Ͳ Dichiarazione dei redditi con o senza studi di settore delle persone fisiche con partita iva euro 450 Ͳ Dichiarazione dei redditi con o senza studi di settore delle società di persone euro 550 Ͳ Dichiarazione dei redditi con o senza studi di settore delle società di capitali euro 650 Ͳ Dichiarazioni IRAP euro 200 Ͳ Dichiarazioni IVA euro 250 Ͳ Dichiarazione dei sostituti di imposta euro 150 Ͳ Dichiarazione di successione euro 350 Ͳ Altre dichiarazioni e comunicazioni euro 100 Ͳ Invio telematico euro 20
Riquadro 10.2 [Art. 28, comma 2]
Ͳ sull’importo complessivo delle imposte, tasse, contributi, sanzioni, interessi dovuti: dal 1% al 5% Riquadro 10.3 [Art. 28, comma 3]
Ͳ sull’importo complessivo delle imposte, tasse, contributi, sanzioni, interessi dovuti: dal 1% al 5% Riquadro 11 [Art. 29]
Ͳ sulla sommatoria dei componenti positivi di reddito lordi e delle attività: fino a euro 5.000.000,00 da euro 6.000 a euro 8.000 per il di più fino a euro 100.000.000 dallo 0,009% allo 0,010% per il di più fino a euro 300.000.000 dallo 0,0060% allo 0,009% per il di più fino a euro 800.000.000 dallo 0,005% allo 0,006% per ogni euro 100.000.000 di valore in più o frazione, rispetto a euro 800.000.000 una maggiorazione da euro 7.500 ad euro 10.000
Esemplificazione�determinazione�del�compenso�CP�
�Esemplificazione�calcolo�compenso�CP�per�prestazione�di�progettazione�preliminare�
�� A� B� C� C� ��1� categoria�d'opera�
� Edilizia� Strutture�Impianti�meccanici�
a�fluido�Impianti�elettrici� Totale�
2� valore�dell'opera� V� �� €�200.000,00� €�80.000,00 €�70.000,00� €�50.000,00� €�400.000,00�
3� parametro�su�valore�dell'opera�
P� �� 10,58%� 13,93%� 14,53%� 16,20%� ��
4� grado�di�complessità.� G� �� 0,9� 1� 0,9� 1,1� ��
5� fase�� Progettazione�preliminare�
QbI.01�rel.,planim.,schemi�
grafici�0,09� 0,09� 0,09� 0,09� ��
QbI.02� calcolo�somm.�spesa� 0,01� 0,01� 0,01� 0,01� ��
QbI.05�relazione�indagine�
geotecnica�0,03� 0,03� �� �� ��
QbI.06�relazione�indagine�
idrologica��� �� �� �� ��
QbI.07� rel.�indag.�idraulica� �� �� �� �� ��
QbI.08� rel.�indag.�sismica� 0,015� 0,015� �� �� ��
QbI.11� integrazione�prest.� 0,02� 0,02� 0,02� 0,02� ��
6�
Prestazion
i�affidate�
Incide
nze�Q�
QbI.15�prime�indicazioni�
stesura�PSC�0,01� 0,01� 0,01� 0,01� ��
7� Totale�incidenze� є�Q�i� �� 0,175� 0,175� 0,13� 0,13� ��
8� Compenso�al�netto�di�spese�ed�oneri�CP�
V*P*G*ɇQ� �� €�3.332,25� €�1.950,71� €�1.190,29� €�1.157,95� €�7.631,20�
�Nella� scheda� sopra� riportata,� viene� esemplificata� la� procedura� per� la� determinazione� del� compenso� per� le� prestazioni�corrispondenti� alla� progettazione� preliminare� di� un� edificio� scolastico;� nell’ordine,� a� partire� dalla� destra,� nella� scheda� si�incontrano� le� colonne� compilate�nel�procedimento�di� calcolo.� La�procedura�può�essere�effettuata�da�un� comune� foglio�di�calcolo�tipo�Excel,�dal�quale�è�estrapolata�la�scheda�.���Definito�il�valore�dell’opera�suddiviso�nelle�categorie�d’opera�che�la�compongono�si�procede�come�segue:��
righe��(1Ͳ�2)�(art.35)�:�costo�economico�dell’Opera�“V”�suddiviso�per�categorie�:�valore� complessivo� €� 400.000;� di� cui:�Opere� edilizie� €� 200.000,�Opere� strutturali� €� 80.000;� impianti�meccanici� €� 70.000;�impianti�elettrici�€�50.000.�
riga�(3)�sulla�base�dei�precedenti�importi�si�determinano�i�corrispondenti�valori�del�parametro�� “P”��� � � (art.35)�
riga�(4)�in�relazione�al�grado�di�complessità�si�stabiliscono�i�valori�del�grado�di�complessità�� � “G”��� � � (art.36)�
righe�(5Ͳ6)�all’interno�della�fase�prestazionale�considerata:�vengono�individuate�le�prestazioni�professionali�affidate�cui�corrispondono�specifiche�incidenze�� “Q“�� � � (art.37)��
� il�cui�totale�è�riportato�nella�riga�(7)�
riga�(8)� il�compenso,�al�netto�di�spese,�viene�stabilito�sommando� i�compensi�parziali�riportati�nella�riga�(8)�ottenuti�dalla�espressione�riportata:��
CP=�V*P*G*ɇQ�� � � (art�39).�
Tale�procedura�di�calcolo�va�ripetuta�per�ogni�prestazione�svolta�dal�professionista.��
TAVOLA Z-1 “CATEGORIE DELLE OPERE E PARAMETRO DEL GRADO DI COMPLESSITA’” grado�di�complessità�
G
ridotto� elevato�CATEGORIA�D'OPERA�
DESTINAZIONE�FUNZIONALE�DELLE�OPERE�
da� a�INSEDIAMENTI�PRODUTTIVI�PER�L'AGRICOLTURA,�L'INDUSTRIA,�L'ARTIGIANATOͲDEPOSITI� 0,7� 1,0�
INDUSTRIA�ALBERGHIERA,�TURISMO�E�COMMERCIO�E�SERVIZI�PER�LA�MOBILITA'� 1,0� 1,3�
RESIDENZA� 0,7� 1,3�
SANITA',�ISTRUZIONE,�RICERCA� 1,0� 1,3�
CULTURA,�VITA�SOCIALE,�SPORT,�CULTO� 1,0� 1,3�
SEDI�AMMINISTRATIVE,�GIUDIZIARIE,�DELLE�FORZE�DELL'ORDINE� 0,7� 1,3�
ARREDI,�FORNITURE,�AREE�ESTERNE�PERTINENZIALI�ALLESTITE� 1,0� 1,3�
EDILIZIA�
INTERVENTI�SU�EDIFICI�E�MANUFATTI�DI�RILEVANTE�INTERESSE�STORICOͲARTISTICO�E�MONUMENTALE� 1,3� 1,6�
STRUTTURE,�OPERE�INFRASTRUTTURALI�PUNTUALI,�VERIFICHE��NON�SOGGETTE�AD�AZIONI�SISMICHE� 0,8� 1,0�
STRUTTURE,�OPERE�INFRASTRUTTURALI�PUNTUALI,�VERIFICHE��SOGGETTE�AD�AZIONI�SISMICHE� 1,0� 1,2�STRUTTURE�
STRUTTURE�SPECIALI� 1,2� 1,3�
IMPIANTI�MECCANICI�A�FLUIDO�A�SERVIZIO�DELLE�COSTRUZIONI� 0,8� 1,1�
IMPIANTI�ELETTRICI�E�SPECIALI�A�SERVIZIO�DELLE�COSTRUZIONI�–�SINGOLE�APPARECCHIATURE�PER�LABORATORI�E�IMPIANTI�PILOTA�
1,1� 1,3�
IMPIANTI�INDUSTRIALI�Ͳ�IMPIANTI�PILOTA�E�IMPIANTI�DI�DEPURAZIONE�CON�RIDOTTE�PROBLEMATICHE�TECNICHEͲDISCARICHE�INERTI�
0,6� 0,8�
IMPIANTI�INDUSTRIALI�–�IMPIANTI�PILOTA�E�IMPIANTI�DI�DEPURAZIONE�COMPLESSIͲDISCARICHE�CON�TRATTAMENTI�E�TERMOVALORIZZATORI�
0,8� 1,2�
OPERE�ELETTRICHE�PER�RETI�DI�TRASMISSIONE�E�DISTRIBUZIONE�ENERGIA�E�SEGNALI�–�LABORATORI�CON�RIDOTTE�PROBLEMATICHE�TECNICHE�
0,6� 0,9�
IMPIANTI�
IMPANTI�PER�LA�PRODUZIONE�DI�ENERGIA�–�LABORATORI�COMPLESSI�� 0,9� 1,1�
MANUTENZIONE� 0,4� 0,5�
VIABILITA'�ORDINARIA� 0,5� 0,7�
NAVIGAZIONE�INTERNA� 0,7� 0,9�VIABILITA'�
VIABILITA'�SPECIALE� 0,9� 1,0�
OPERE�DI�BONIFICA�E�DERIVAZIONI� 0,4� 0,6�IDRAULICA�
ACQUEDOTTI�E�FOGNATURE� 0,6� 0,8�
SISTEMI�INFORMATIVI� 0,9� 1,1�
SISTEMI�E�RETI�DI�TELECOMUNICAZIONE� 0,7� 0,9�TIC�
SISTEMI�ELETTRONICI�ED�AUTOMAZIONE� 1,1� 1,3�
INTERVENTI�DI�SISTEMAZIONE�NATURALISTICA�O�PAESAGGISTICA� 0.8� 1.2�
INTERVENTI�DEL�VERDE�E�OPERE�PER�ATTIVITÀ�RICREATIVA�O�SPORTIVA� 0.7� 1.1�
INTERVENTI�RECUPERO,�RIQUALIFICAZIONE�AMBIENTALE� 0.9� 1.3�
PAESAGGIO,�AMBIENTE,�NATURAͲLIZZAZIONE�
INTERVENTI�DI�SFRUTTAMENTO�DI�CAVE�E�TORBIERE� 0.8� 1.3�
INTERVENTI�DI�MIGLIORAMENTO�E�QUALIFICAZIONE�DELLA�FILIERA�FORESTALE� 0.7� 1.2�
INTERVENTI�DI�MIGLIORAMENTO�FONDIARIO�AGRARIO�E�RURALE;�INTERVENTI�DI�PIANIFICAZIONE�ALIMENTARE1�
0.9� 1.3�
INTERVENTI�PER�LA�VALORIZZAZIONE�DELLE�FILIERE�PRODUTTIVE�AGROALIMENTARI�E�ZOOTECNICHE;�INTERVENTI�DI�CONTROLLO�–�VIGILANZA�ALIMENTARE1��
0.8� 1.2�
AGRICOLTURA�E�FORESTE,�SICUREZZA�ALIMENTARE��
INTERVENTI�PER�LA�VALORIZZAZIONE�DELLA�FILIERA�NATURALISTICA�E�FAUNISTICA� 0.7� 1.6�
TERRITORIO�E�URBANISTICA�
INTERVENTI�DI�PIANIFICAZIONE2� 0.8� 1.5�
1 Nel caso di prestazioni relative agli interventi di pianificazione alimentare e controllo-vigilanza alimentare il Valore dell’opera è determinato sulla base del Produzione Lorda Vendibile o della Produzione Lorda dell’Impianto. 2. Nel caso di prestazioni relative alla pianificazione e programmazione di tipo generale il Valore dell’opera è determinato sulla base del PIL complessivo relativo al contesto territoriale interessato; nel caso di prestazioni relative alla pianificazione e programmazione di tipo esecutivo il Valore dell’opera è determinato sulla base del valore delle volumetrie esistenti e di progetto o per la PLV aziendale o del valore della produzione relativa al progetto o piano nel caso della categoria G.
TA
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QaI.01�
Relazion
e�illustrativa�(art.�14,�com
ma�1,�d.P.R.�
207/20
10)�
0,04
5�0,04
5�0,04
5�0,04
0�0.03
5�0,05
00,04
0��
QaI.02�
Relazion
e�illustrativa,�Elabo
rati�progettuali�e�te
cnico�
econ
omici�(art.�14,�com
ma�2,�d.P.R.�207
/201
0)3 �
0,09
0�0,09
0�0,09
�0,08
0�0,07
0�0,10
00,08
0��
a.I)�DEFINIZIONE����
DELLE�PRE
MESSE�E��
FATTIBILITA'�
QaI.03�
Supp
orto�al�RUP:�accertamen
ti�e�verifiche
�prelim
inari�
0,02
0�0,02
0�0,02
0�0,02
0�0,02
0�0,02
00,02
0��
QaII.0
1�Sintetiche
�0,04
0�0,04
0�0,04
0�0,04
0�0,04
0�0,04
00.04
�0.00
5�QaII.0
2�Particolareggiate��
0,08
0�0,08
0�0,08
0�0,08
0�0,08
0�0,08
00.09
�0.00
9�a.II)�
STIM
E�E�
VALU
TAZIONI�
QaII.0
3�Analitiche
�0,16
0�0,16
0�0,16
0�0,16
0�0,16
0�0,16
00.16
�0.01
6�
QaIII.01
�Rilievi,�stud
i�e�classificazion
i�agron
omiche
,�colturali,�
delle�biomasse�e�delle�attività
��produ
ttive�
��
��
��
0.02
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QaIII.02
�Rilievo�bo
tanico�e�analisi�vegetazionali�de
i�po
polamen
ti�erbacei�ed�arbo
rei�ed�an
imali�
��
��
��
0,01
5�,000
25�
QaIII.03
�Elaborazioni,�analisi��e�valutazion
i�con
�mod
elli�
numerici,�software�de
dicati,�(incen
di�boschivi,�
diffusione
�inqu
inanti,�idrologia�ed
�idrogeologia,�
regimazione
�delle�acque
,�idraulica,�colate�di�fa
ngo�e�di�
detriti,�esond
azioni,�aree�di�pericolo,�stabilità�de
i�pe
ndii,�filtrazioni,�reti�ecologiche�e�dinamiche
�ecologiche
)�
��
��
��
0,02
5�0,03
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QaIII.04
�Con
trolli�ed
�Analisi�chimiche
�fisiche,�biologiche,�ogm
�e�
sensoriali�
��
��
��
0.01
�0.00
01�
a.III)�
RILIEV
I�STU
DI�ED�
ANALISI�
QaIII.05
�Valutazioni�della�qualità�di�processo�e�di�prodo
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1�QaIV.1�
Consulen
ze�e�curatele�aziend
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��
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QaIV.2�
Consulen
ze�e�pareri�e�studi�nel�settore�dell’ecologia,�
della�dife
sa�ambien
tale�e�della�natura,�della�dife
sa�
delle�piante�e�de
i�loro�prod
otti,�idrogeologia,�
nivologia�e�assestam
ento�faun
istica�–�atto�fitoiatrico�
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��
0,00
6�0,00
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QaIV.3�
Relazion
i�tecniche�e�specialistiche
��
��
��
�0.03
�0.00
15�
QaIV.4�
Pred
ispo
sizion
i�di�fascicoli�aziend
ali�e�di�progetto�
finalizzati�all’accesso�ai�con
tributi�com
unita
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��
��
��
0,15
��
QaIV.5�
Pred
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sizion
e�e�curatela�del�fa
scicolo�pe
r�il�rilascio�
di�VAS�Ͳ�V
IA�ͲA
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��
��
��
0,06
�0,07
�
QaIV.6�
Pred
ispo
sizion
e�e�curatela�del�fa
scicolo�pe
r�il�rilascio�
di�autorizzazion
i���
��
��
�0,04
��
QaIV.7�
Assistenza�tecnica,�econo
mica,�con
trattuale�e�fiscale.�
��
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��
0,03
5��
a.IV)�C
ONSU
LENZE�
E�CU
RATELE�
QaIV.8�
Consulen
za�azien
dale,�tecnica,�fiscale,�amministrativa�
e�de
l�lavoro.�
��
��
��
0,04
0��
DEFINIZIONE�DELLE�PREMESSE,�CONSULENZA�E�STUDIO�DI�FATTIBILITÀ�
a.V)�
QaV
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mici,�aziend
ali,�bu
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investim
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rt.14
, com
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2, d
.P.R
. 207
/201
0).
QaV
.2�Bilanci�azien
dali,�inventari�e�studi�di�fattib
ilità�te
cnico�
econ
omica�
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PIANI�ECO
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.3�Amministrazione
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ne�di�azien
de�agricole,�
forestali,�agroͲin
dustriali,�zootecniche�ed
�ambien
tali.�
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TEGORIE�
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ZIONALI�
DESCR
IZIONE�SINGOLE�PRE
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QbI.01
Relazion
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comma1,�lettere��a),��b),��e),�d.P.R.�207
/10)�
0,09
0�0,09
0�0,09
0�0,08
0�0,07
0�0,10
00,08
0��
QbI.02
Calcolo�sommario�spe
sa,�quadro�econ
omico�di�
progetto�(art.17,�com
ma�1,�lettere��g),��h),�d.P.R.�
207/10
)�0,01
0�0,01
0�0,01
0�0,01
0�0,01
0�0,01
00,01
0��
QbI.03
Piano�econ
omico�e�fin
anziario�di�m
assima��
(art.17,�com
ma�4,�d.P.R.�207
/10�Ͳ�art.164
�D.��lgs.�
163/06
�Ͳ�art.1,�com
ma�3,�all.XX
I)�4 �
0,03
0�0,03
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0��
QbI.04
Capitolato�spe
ciale�de
scrittivo�e�prestazion
ale,�
sche
ma�di�con
tratto��(art.17
,�com
ma�3,�lettere��b),��
c),�d.P.R.�207
/10�Ͳ�a
rt.164
,�d.lgs.�163
/06�Ͳ�a
rt.7,�
Allegato�XXI)�5�
0,07
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0�0,07
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0�0,07
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0�
�
QbI.05
Relazion
e�di�indagine
�geo
tecnica�(art.19,�com
ma�
1,�d.P.R.�207
/10)�
0,03
0�0,03
0�0,03
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0��
QbI.06
Relazion
e�di�indagine
�idrologica�(art.19,�com
ma�1,�
d.P.R.�207
/10)�
0,01
5�0,01
5�0,01
5�0,01
5�0,01
5�0,01
50,01
5��
QbI.07
Relazion
e�di�indagine
�idraulica�(art.19,�com
ma�1,�
d.P.R.�207
/10)�
0,01
5�0,01
5�0,01
5�0,01
5�0,01
5�0,01
50,01
5��
QbI.08
Relazion
e�di�indagine
�sismica�(art.19,�com
ma�1,�
d.P.R.�207
/10)�
0,01
5�0,01
5�0,01
5�0,01
5�0,01
5�0,01
50,01
5��
QbI.09
Relazion
e�di�indagine
�arche
ologica�(art.19,�
comma�1,�d.P.R.�207
/10)�
0,01
5�0,01
5�0,01
5�0,01
5�0,01
5�0,01
50,01
5��
QbI.10
Relazion
e�di�indagine
�geo
logica�(art.19,�com
ma�1,�
d.P.R.�207
/10)�
0,05
0�0,05
0�0,05
0�0,05
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00,05
0��
Progettazione�
�b.I)��PROGETTAZIONE�PRELIMINARE�
QbI.11
Progettazion
e�integrale�e�coordinata�Ͳ�
Integrazione
�delle�prestazioni�spe
cialistiche
�(art.90,�com
ma�7,��d.lgs.�163/06)�–�Relazione
�tecnoͲalim
entare�
0,02
0�0,02
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(art.
17, c
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.R. 2
07/1
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4, d
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163
/06
- art.
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- art.
164,
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s. 1
63/0
6 - a
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com
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t.53,
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s. 1
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6).
QbI.12
Stud
io�di�inserim
ento�urbanistico�(art.164,�d.lgs.�
163/06
�Ͳ�art.1,�com
ma�2,�lettera��l),�all.XX
I6 �0,03
0�0,03
0�0,01
0�0,03
0�0,01
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0��
QbI.13
Relazion
e�tecnica�sullo
�stato�di�con
sisten
za�degli�
immob
ili�da�ristrutturare�(art.17,�com
ma�3,�
lettera��a),�d.P.R.�207
/10)�h�
0,03
0�0,03
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��
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QbI.14
Prim
e�indicazion
i�di�progettazione
�antincend
io�
(d.m
.�6/02/19
82)�
0,00
5�0,00
5�0,00
5��
��
��
QbI.15
Prim
e�indicazion
i�e�prescrizion
i�per�la�stesura�dei�
Piani�di�Sicurezza�
0,01
0�0,01
0�0,01
0�0,01
0�0,01
0�0,01
00,01
0��
QbI.16
Stud
i�di�prefattibilità�ambien
tale/Sicurezza�
alim
entare�
0,06
0�0,06
0�0,06
0�0,06
0�0,06
0�0,06
00,06
0��
QbI.17
Supp
orto�al�RUP:�sup
ervision
e�e�coordinamen
to�
della�progettazione
�prelim
inare�
0,01
0�0,01
0�0,01
0�0,01
0�0,01
0�0,01
00,01
0��
QbI.18
Supp
orto�al�RUP:�verifica�della�progettazione
�prelim
inare�
0,06
0�0,06
0�0,06
0�0,06
0�0,06
0�0,06
00,06
0��
6
Pre
staz
ione
rich
iest
a ai
sen
si a
rt.16
4, d
.lgs.
163
/06;
art.
1, c
omm
a 2,
lette
ra (l
), al
l.XX
I.
CA
TEGORIE�
FASI�
PRESTA
ZIONALI
DESCR
IZIONE�SINGOLE�PRE
STAZIONI�
ED
ILIZ
IA
STR
UT
TU
RE
IM
PIA
NT
I V
IAB
ILIT
ÀID
RA
UL
ICA
TIC
AG
RIC
OL
TU
RA
, FO
RE
STE
, PA
ESA
GG
IO,
AM
BIE
NT
E,
NA
TU
RA
LIZ
ZA
ZIO
NE
, SI
CU
RE
ZZ
A
AL
IME
NT
AR
E
TE
RR
ITO
RIO
E
U
RB
AN
IST
ICA
QbII.0
1Re
lazion
i�gen
erale�e�tecniche
,�Elabo
rati�grafici��art.24,�com
ma�2,�
lettere��a),��b),��d),��f),�d.P.R.�207
/10)�
0,23
0�0,18
0�0,20
0�0,22
0�0,20
0�0,25
0�0,22
0��
QbII.0
2Disciplinare�de
scrittivo�e�prestazion
ale�(art.24,�com
ma�2,�lettera��
g),�d.P.R.�207
/10)�
0,01
0�0,01
0�0,01
0�0,01
0�0,01
0�0,01
0�0,01
0��
QbII.0
3Elen
co�prezzi,�Co
mpu
to�m
etrico�estim
ativo,�Quadro�econ
omico��
(art.24,�com
ma�2,�lettere��l),��m),��o),�d.P.R.�207
/10)�
0,07
0�0,04
0�0,07
0�0,06
0�0,05
0�0,05
0�0,06
0��
QbII.0
4�Studio�di�inserimen
to�urbanistico�(art.24,�com
ma�2,�lettera��c),�
d.P.R.�207
/201
0)�
0,03
0�0,03
0�0,01
0�0,03
0�0,01
0�0,01
0�0,03
0��
QbII.0
5Sche
ma�di�con
tratto,�Capito
lato�spe
ciale�d'appalto
�h�0,07
0�0,07
0�0,08
0�0,07
0�0,07
0�0,07
0�0,07
0��
QbII.0
6Re
lazion
e�di�indagine
�geo
tecnica�(art.26,�com
ma�1,�d.P.R.�
207/20
10)�
0,09
0�0,09
0�0,09
0�0,09
0�0,09
0�0,09
0�0,09
0��
QbII.0
7Re
lazion
e�di�indagine
�idrologica�(art.26,�com
ma�1,�d.P.R.�
207/20
10)�
0,03
0�0,03
0�0,03
0�0,03
0�0,03
0�0,03
0�0,03
0��
QbII.0
8Re
lazion
e�di�indagine
�idraulica�(art.26,�com
ma�1,�d.P.R.�207
/201
0)�
0,03
0�0,03
0�0,03
0�0,03
0�0,03
0�0,03
0�0,03
0��
QbII.0
9Re
lazion
e�di�indagine
�sismica�(art.19,�com
ma�1,�d.P.R.�207
/10)�
0,03
0�0,03
0�0,03
0�0,03
0�0,03
0�0,03
0�0,03
0��
QbII.1
0Re
lazion
e�di�indagine
�geo
logica�(art.26,�com
ma�1,�d.P.R.�207
/201
0)0,15
0�0,15
0�0,15
0�0,15
0�0,15
0�0,15
0��
0,15
0��
QbII.1
1Analisi�storico�critica�e�relazion
e�sulle�strutture�esisten
ti�(art.26,�
d.P.R.�207
/10�Ͳ�cap
.8.5,�d.m
.�14/01
/200
8)�
�0,09
0��
��
��
�
QbII.1
2Re
lazion
e�sulle�indagini�dei�m
ateriali�e�de
lle�strutture�per�edifici�
esistenti�(art.26,�d.P.R.�207
)��
0,12
0��
��
��
�
QbII.1
3Ve
rifica�sism
ica�de
lle�strutture�esisten
ti�e�individu
azione
�delle�
carenza�strutturali�(art.26
,�d.P.R.�Ͳ�cap.8.5,�d.m
.�14/01
/200
8)�
�0,18
0��
��
��
�
QbII.1
4Progettazion
e�integrale�e�coordinata�Ͳ�Integrazione
�delle�
prestazion
i�spe
cialistiche
�(art.90,�com
ma�7,��d.lgs.�163
/200
6)�
0,05
0�0,05
0�0,05
0�0,05
0�0,05
0�0,05
0�0,05
0��
QbII.1
5Elaborati�di��progettazion
e�antin
cend
io�(d
.m.�16/02
/198
2)�
0,06
0�0,06
0�0,06
0��
��
��
QbII.1
6Re
lazion
e�paesaggistica�(d.lgs.�42/20
04)�
0,02
0�0,02
0�0,02
0�0,02
0�0,02
0�0,02
0�0,02
0��
QbII.1
7Elaborati�e�relazioni�per�req
uisiti�acustici�(Legge�44
7/95
Ͳd.p.c.m
.�51
2/97
)�0,02
0�0,02
0�0,02
0�0,02
0��
��
�
QbII.1
8Re
lazion
e�di�qualificazione
�ene
rgetica�(art.8,�d.lgs.�311
/200
6)�
0,03
0�0,03
0�0,03
0��
��
��
QbII.1
9Diagnosi�e�qualificazione
�ene
rgetica�de
gli�edifici�esisten
ti�(d.P.R.�
59),�esclusi�i�rilievi�e�le�indagini�
0,02
0�0,02
0�0,02
0��
��
��
QbII.2
0Aggiornam
ento�delle�prime�indicazion
i�e�prescrizion
i�per�la�
redazion
e�de
l�PSC
�0,01
0�0,01
0�0,01
0�0,01
0�0,01
0�0,01
0�0,01
0��
QbII.2
1Stud
io�di�impatto�am
bien
tale�o�di�fattib
ilità�ambien
tale�(V
IAͲVASͲ�
AIA)�–
�Indagini�alim
entari�ed�analisi�predittive�di�sicurezza�
alim
entare�
0,15
0�0,12
0�0,19
0�0,19
0�0,22
0�0,19
0�0,23
��
Progettazione�
b.II)��PROGETTAZIONE�DEFINITIVA�
QbII.2
2Supp
orto�al�RUP:�sup
ervision
e�e�coordinamen
to�della�
progettazion
e�de
finitiva�
0,01
0�0,01
0�0,01
0�0,01
0�0,01
0�0,01
0�0,01
0��
QbII.2
3Supp
orto�al�RUP:�verifica�della�progettazione
�definitiva�
0,13
0�0,13
0�0,13
0�0,13
0�0,13
0�0,13
0�0,13
0��
QbII.2
4Piani�urbanistici�esecutiv
i,�piani�di�svilupp
o�aziend
ale,�piani�di�
utilizzazione
�forestale�
��
��
��
�0,300
����
0,30
0�
�
� �
CATEGORIE�
FASI�
PRESTA
ZIONALI�
DESCR
IZIONE�SINGOLE�PRE
STAZIONI�
EDILIZIA�
STRU
TTURE
�IM
PIANTI�
VIABILITÀ
�IDRA
ULICA
�TIC�
AGRICO
LTURA
,�FO
RESTE,�
PAESAGGIO,�
AMBIEN
TE,�
NATU
RALIZZAZIONE,�
SICU
REZZA�
TERR
ITORIO�E�
URB
ANISTICA
�
QbIII.01
�Relazione
�gene
rale�e�
specialistiche
,�Elaborati�grafici,�
Calcoli�
esecutivi�(art.33
,�com
ma�1,�lettere��a),��b),��c),��d),�d.P.R.�207
/10)�
0,10
0�0,12
0�0,15
0�0,04
0�0,09
0�0,05
00,04
0��
QbIII.02
�Particolari�costruttiv
i�e�decorativi�(art.36,�com
ma�1,��lettera��c),�
d.P.R.�207
/10)�
0,13
0�0,13
0�0,05
0�0,08
0�0,05
0�0,10
00,08
0��
QbIII.03
�Compu
to�m
etrico�estim
ativo,�Quadro�econ
omico,�Elenco�prezzi�e�
even
tuale�
analisi,�
Quadro�
dell'incide
nza�
percen
tuale�
della�
quantità�di�m
anod
opera�(art.33,�com
ma�1,�lettere��f),��g),��i),�
d.P.R.�207
/10)�
0,04
0�0,03
0�0,05
0�0,03
0�0,04
0�0,03
00,03
0��
QbIII.04
�Schem
a�di�
contratto,�
capitolato�
speciale�
d'appalto
,�cron
oprogram
ma�(art.33,�com
ma�1,�lettere��l),��h),�d.P.R.�207
/10)�
0,02
0�0,01
0�0,02
0�0,02
0�0,02
0�0,02
00,02
0��
QbIII.05
�Piano
�di�m
anuten
zion
e�de
ll'op
era�(art.33,�com
ma�1,�lettera�e)�
d.P.R.�207
/10)�
0,02
0�0,02
5�0,03
0�0,03
0�0,02
0�0,02
00,03
0��
QbIII.06
�Progettazione
�integrale�e�coordinata�Ͳ�Integrazione
�delle�
prestazion
i�spe
cialistiche
�(art.90,�com
ma�7,�d.lgs.�163
/200
6)�
0,05
0�0,05
0�0,05
0�0,05
0�0,05
0�0,05
00,05
0��
QbIII.07
�Piano
�di�Sicurezza�e�Coo
rdinam
ento�–�Piano
�di�sicurezza�
alim
entare��
0,10
0�0,10
0�0,10
0�0,10
0�0,10
0�0,10
00,10
0��
QbIII.08
�Sup
porto�al�RUP:�per�la�sup
ervision
e�e�coordinamen
to�della�
progettazion
e�esecutiva�
0,01
0�0,01
0�0,01
0�0,01
0�0,01
0�0,01
00,01
0��
QbIII.09
�Sup
porto�al�RUP:�per�la�verifica�della�progettazione
�esecutiv
a�0,13
0�0,13
0�0,13
0�0,13
0�0,13
0�0,13
00,13
0��
QbIII.10
�Sup
porto�al�RUP:�per�la��program
mazione
�e�progettazione
�appalto
�0,04
0�0,04
0�0,04
0�0,04
0�0,04
0�0,04
00,04
0��
b.III)��PROGETTAZIONE�ESECUTIVA�
QbIII.11
�Sup
porto�al�RUP:�per�la�validazione
�del�progetto�
0,01
0�0,01
0�0,01
0�0,01
0�0,01
0�0,01
00,01
0��
QbIV.01
Pianificazion
e��
��
��
�0.00
5�0.00
6�
QbIV.02
Pianificazion
e�forestale.�paesaggistica,�naturalistica�ed
�am
bien
tale�
��
��
��
0,00
5�0,00
5�
QbIV.03
Piani�azien
dali�agrono
mici,�di�con
cimazione
,�fertilizzazion
e,�reflui�
e�fitoiatrici�
��
��
��
0,03
��
Progettazione�
PIANIFICAZIONE�E�
PROGRAMMAZI QbIV.04
Programmazione
�econo
mica,�te
rrito
riale,�locale�e�rurale�
��
��
��
0,00
3�0,00
3�
QbIV.05
Rilievi�e�controlli�del�te
rreno,�analisi�geoambientali�di�risorse�e�
rischi,�studi�di�geologia�applicata�alla
�pianificazione�urbanistico�
territoriale�ambientale�e�alla
�difesa�del�suolo�
��
��
��
0,00
4�0,00
5�
CA
TEGORIE�
FASI�
PRESTA
ZIONALI�
DESCR
IZIONE�SINGOLE�PRE
STAZIONI�
ED
ILIZ
IAST
RU
TT
UR
EIM
PIA
NT
I V
IAB
ILIT
ÀID
RA
UL
ICA
T
IC
AG
RIC
OL
TU
RA
, FO
RE
STE
, PA
ESA
GG
IO,
AM
BIE
NT
E,
NA
TU
RA
LIZ
ZA
ZIO
NE
, SI
CU
RE
ZZ
A
AL
IME
NT
AR
E
TE
RR
ITO
RIO
E
U
RB
AN
IST
ICA
QcI.01�
Direzione
�lavori,�
assisten
za�
al�
collaud
o,�
prove�
d'officina�(art.148
,�d.P.R.�207
/10)
8 �0,32
0�0,38
0�0,32
0�0,42
0�0,42
0�0,35
0�0,42
0��
QcI.02�
Liqu
idazione
�(art.194,�com
ma�1,�d.P.R.�207
/10)�
0,03
0�0,02
0�0,03
0�0,03
0�0,04
0�0,03
0�0,03
0��
QcI.03�
Controllo
�aggiornam
ento�elabo
rati�di�progetto,�
aggiornamen
to�dei�m
anuali�d'uso�e�manuten
zion
e�(art.148
,�com
ma�4,�d.P.R.�207
/201
0)�
0,02
0�0,02
0�0,02
0�0,02
0�0,02
0�0,02
0�0,02
0��
QcI.04�
Coordinamen
to�e�sup
ervision
e�de
ll'ufficio�di�direzione
�lavori�(art.148
,�com
ma�2,�d.lgs.�163
/06)�
0,02
0�0,02
0�0,02
0�0,02
0�0,02
0�0,02
0�0,02
0��
QcI.05�
Ufficio�della�direzione
�lavori,�per�ogni�add
etto�con
�qu
alifica�di�direttore�ope
rativ
o�(art.149,�d.lgs.�163
/06)�
0,10
0�0,10
0�0,10
0�0,10
0�0,10
0�0,10
0�0,10
0��
QcI.06�
Ufficio�della�direzione
�lavori,�per�ogni�add
etto�con
�qu
alifica�di�ispettore�di�cantie
re�(art.150
,�d.lgs.�
163/06
)�0,06
0�0,06
0�0,06
0�0,06
0�0,06
0�0,06
0�0,06
0��
QcI.07�
Variante�delle�qua
ntità
�del�progetto�in�corso�d'ope
ra�
(art.161
,�d.P.R.�207
/201
0)�9 �
0,14
0�0,09
0�0,15
0�0,12
0�0,12
0�0,11
0�0,12
0��
QcI.08�
Variante�del�progetto��in
�corso�d'ope
ra�(art.161
,�d.P.R.�
207/20
10)�1
0 �0,41
0�0,43
0�0,32
0�0,42
0�0,34
0�0,40
0�0,42
0��
QcI.09�
Contabilità�dei�lavori�a�m
isura�(art.185,�d.P.R.�207
/10)�
0,18
0�0,18
0�0,13
0�0,13
0�0,13
0�0,13
0�0,13
0��
QcI.10�
Contabilità�dei�lavori�a�corpo
�(art.185
,�d.P.R.�207
/10�
0,10
0�0,10
0�0,08
0�0,08
0�0,08
0�0,08
0�0,08
0��
QcI.11�
Certificato�di�regolare�esecuzione
�(art.237,�d.P.R.�
207/20
10)�
0,04
0�0,04
0�0,04
0�0,04
0�0,04
0�0,04
0�0,04
0��
QcI.12�
Coordinamen
to�della�sicurezza�in
�esecuzion
e�0,25
0�0,25
0�0,25
0�0,25
0�0,25
0�0,25
0�0,25
0��
C.I)��ESECUZIONE�DEI�LAVORI
QcI.13�
Supp
orto�al�RUP:�per�la�sup
ervision
e�e�coordinamen
to�
della�D.L.�e
�della�C.S.E.�
0,04
0�0,04
0�0,04
0�0,04
0�0,04
0�0,04
0�0,04
0��
QcII.1
�Mon
itoraggi�ambien
tali,�naturalistici,�fitoiatrici,�
faun
istici,�agrono
mici,�zootecnici�
��
��
��
0.00
2�0.00
15�
QcII.2
�Ricerche
,�statistiche
�ed�analisi�swot�
��
��
��
0,01
8�0,00
15�
Direzione�Esecutiva�
c.II)�MONITORAGGI
QcII.3
�
Ricerche
�agricole�e/o�agroͲin
dustriali,�ne
lle�bioen
ergie,�
all'inn
ovazione
�e�svilupp
o�de
i�settori�di�com
petenza,�la�
statistica,�le�ricerche�di�m
ercato,�le�attiv
ità�relative�agli�
assetti�societari,�alla�coo
perazion
e�ed
�all'aggregazione
�di�re
ti�di�im
presa�ne
l�settore�agricolo,�agroalim
entare,�
ambien
tale,�ene
rgetico�e�forestale;��
��
��
��
0,02
2��
�CA
TEGORIE�
FASI�
PRESTA
ZIONALI�
DESCR
IZIONE�SINGOLE�PRE
STAZIONI�
ED
ILIZ
IA
STR
UT
TU
RE
IM
PIA
NT
I V
IAB
ILIT
À
IDR
AU
LIC
A
TIC
AG
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QdI.01�
Collaud
o�tecnico�am
ministrativo�
(Parte�II,�Tito
lo�X,�d.P.R.�207
/10)�11�
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0�0,08
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0�0,08
0�0,08
0�0,08
0�0,08
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QdI.02�
Revision
e�tecnico�contabile�(P
arte�II,�
Titolo�X,�d.P.R.�207
/10)�
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0�0,02
0�0,02
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QdI.03�
Liqu
idazione
,�patrocini�ed�arbitrati�
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QdI.04�
Collaud
o�statico�(Capito
lo�9,�d.m
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/01/20
08)��
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QdI.05�
Collaud
o�tecnico�funzionale�degli�
impianti�(d.m
.�22/01
/200
8�n°37
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Verifiche e Collaudi d.I)
VERIFICHE E COLLAUDI
QdI.06�
Attestato�di�certificazione
�ene
rgetica�
(art.6�d.lgs.�311
/200
6)�–�Attestato�di�
collaud
o�e�certificazion
i�di�qualità�
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