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Donne con età compresa fra 50 e 69aa.
Descrizione iter dello screening.
Consenso firmato.
Informazione del medico curante
Pregresse patologie mammarie.
Familiarità o ereditarietà.
Presenza di protesi.
Segni clinici ( secrezioni, pelle a buccia
d’arancio, tumefazioni).
Segnalazioni delle Pz.
Eventuali anomalie cutanee ( nevi,
cheratosi, creme allo zinco,etc)
Elevata sensibilita’;
utilizzo di radiazioni ionizzanti;
proiezioni :C-C ,OBL , in caso di bisogno
LL,compresse mirate nelle varie
proiezioni, ingrandimento (soprattutto
per studio di microcalcificazioni );
Apparecchiature dedicate sottoposte
a controlli di qualita’ giornalieri;
Mammografo con tecnica analogica .
Mammografo con tecnica digitale:
VANTAGGI
riduzione della dose ( 0,4 -0,5 mSv )
migliore qualita’ delle immagini e della
visibilita’ delle microcalcificazioni
riduzione del numero dei radiogrammi da
ripetere.
SVANTAGGI
costo elevato.
negativo
Esame di screening
positivo
Controllo
a 2 aa
mx eco mx+eco
dubbio positivo
negativo
rm
biopsia
Capacità diagnostica ridotta nei seni
densi (integrazione con esame
ecografico).
Limiti nella diagnosi del Ca lobulare
LESIONI MALIGNE, ma questo implica che
dobbiamo conoscere il quadro normale e le lesioni
benigne per ridurre al minimo i richiami
Opacità di aspetto benigno, ma con
elevata densità.
Opacità di aspetto benigno o con profili
finemente irregolari, ma aumentata di
volume rispetto al precedente.
Linfonodo ascellare tondeggiante o
ovalare denso
Ca lobulare ( alcuni tipi infiltranti o con
struttura molto simile al tessuto adiposo).
Mancata/limitata visualizzazione delle
microcalcificazioni e in alcuni casi delle
distorsioni.
Seni voluminosi.
Lesioni profonde
Formazione nodulare con margini irregolari
e/o sfumati totalmente o parzialmente.
Opacita’ stellata, retraente.
Possibili microcalcificazioni associate,
irregolari.
Ispessimento e retrazione della cute
Retrazione del capezzolo.
Adenopatie ascellari.
DISTORSIONE
Alterazione del normale orientamento di
un’area del corpus mammae con
margini mal definiti ,spiculari con aspetto
finemente dentellato o stellati senza
che si delinei una massa vera e propria
Categoria R3: Lesione probabilmente benigna.
E’ quella a maggior rischio perché indica lesioni quasi certamente benigne,ma che presentano qualche piccolo segno che potrebbe essere indice di malignità ( es: un’ opacità a margini regolari alla Mx, solida e omogenea all’eco è da correlare ad una lesione benigna come un fibroadenoma, un papilloma o ad un nodulo displastico. In rari casi questo aspetto si correla ad un nodulo maligno come un Ca midollare, mucoso, papillare o un CDI. In questi casi è fondamentale un confronto con eventuali esami precedenti e/o un controllo a 6 mesi e/o una biopsia in funzione dell’età della Pz , della familiarità e del tipo di lesione.La Pz ritornerà ai controlli di routine dopo 2 anni di controllo in cui la lesione è rimasta invariata.
Categoria R4: Lesione sospetta per
maligna; es: opacità circoscritte o
stellate, calcificazioni in cluster. In questi
casi è obbligatoria la biopsia con ago
(FNA o Core Biopsy ) o escissionale.
Categoria R5: lesione maligna. Escissione
chirurgica meglio se già con diagnosi.
Discrepanza fra Mx ed eco.
Tumefazione palpabile con mx ed eco
negative.
Sospetta multifocalità o multicentricità
Pz prona.
Sequenze volumetriche T1 e T2 pesate prima e dopo somministrazione di mdc ev. in bolo, in fase dinamica.
Sequenza in diffusione e mappe ADC.
Immagini di sottrazione.
MIP e MPR.
Grafici intensità/tempo
Sequenze con soppressione del grasso e/o dell’acqua.
Multifocale: più lesioni nello stesso
quadrante con una distanza fra loro < di
5 cm.
Multicentrico: più lesioni localizzate in
più quadranti della stessa mammella
con spazio libero fra il focolaio principale
e le lesioni satelliti > 5cm.
Bilaterale: neoplasie sincrone in
entrambe le gh. mammarie.
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