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ECONOMIA AZIENDALELEZIONE 5 – I COSTI
Università degli Studi di Roma ‘Tor Vergata’
Facoltà di Lettere e Filosofia
Dott. Fabio Monteduro
AGENDA
Le decisioni relative alla struttura aziendale:
Scelte di posizionamento dell’azienda:
Strategie di leadership di costo;
Strategie di differenziazione.
I costi:
Concetti e classificazione;
Activiy-Based Costing;
Break even analysis;
15/11/2013FABIO MONTEDURO
LE SCELTE DI POSIZIONAMENTO DELL’AZIENDA
In ciascun ambiente competitivo, ci saranno una pluralità di aziende che si
caratterizzano per aver compiuto scelte differenti rispetto alle tre variabili:
Mercato;
Sistema d’offerta;
Struttura.
Le strategie delle aziende, sono orientate all’ottenimento di un vantaggio
competitivo.
In particolare, le variabili rilevanti riguardano le scelte rispetto alla dimensione
dell’azienda o rispetto alle fonti del vantaggio competitivo (economie di scala, di
apprendimento, localizzazione delle attività, timing di ingresso, etc.).
Tali scelte, condizionano le strategie competitive di base di un’azienda.
15/11/2013FABIO MONTEDURO
Vantaggio competitivo: ciò che
costituisce la base delle performance
superiori registrate dalle impresa,
solitamente in termini di redditività,
rispetto alle sue concorrenti dirette nel
settore di riferimento.
LE STRATEGIE COMPETITIVE DI BASE
Leadership di costo Differenziazione
Focalizzazione sui
costi
Focalizzazione
sulla
differenziazione
15/11/2013FABIO MONTEDURO
VANTAGGIOA
MB
ITO
CO
MP
ET
ITIV
O
Costo Differenziazione
Ampio
Ristretto
LEADERSHIP DI COSTO
Si sostanzia nell’orientare le proprie scelte al fine di
ridurre sensibilmente i costi delle proprie attività
rispetto ai concorrenti.
Come è possibile ottenere una struttura di costi
inferiore agli altri concorrenti?
Economie di scale;
Massimo livello di sfruttamento della capacità
produttiva;
Localizzazione delle attività in paesi a basso costo di
manodopera.
NB: differenza tra minimizzazione dei costi e
minimizzazione del prezzo di vendita!
FABIO MONTEDURO
- Mercato di massa;
- Alta sensibilità al prezzo;
- Aeroporti che vogliono
aumentare i flusso di
viaggiatori
- ……
- Max dei n. dei posti
venduti;
- Min dei servizi a bordo e
a terra;
- Localizzazione in
aeroporti secondari
- ……
- Servizio a basso costo e
standardizzato;
- Servizi accessori a
pagamento;
- Canale di vendita e
comunicazione online;
- ……
Esempio:
compagnie aeree low cost
15/11/2013
STRATEGIA DI DIFFERENZIAZIONE
Si sostanzia nel produrre un bene/servizio dotato di
caratteristiche distintive, che consenta all’azienda di
differenziarsi, per via dell’unicità del bene prodotto,
dagli altri concorrenti.
Perseguire una strategia di differenziazione,
consentirà all’azienda di:
Offrire il bene ad un prezzo maggiore (in quanto unico
e diverso dagli altri);
Aumentare le vendite del proprio prodotto;
fidelizzare il cliente.
FABIO MONTEDURO
- creativi, professionisti, etc;
- Studenti universitari;
- Redditi medio/alti;
- ……
- Sfruttamento economie di
scopo;
- Attenzione ai canali di
distribuzione;
- Creazione di aspettative sui
prodotti;
- ……
- Attenzione ai particolari;
- User friendly;
- Price premium;
- Comunicazione che esalta
l’unicità (‘think different’);
- ……
Esempio:
i prodotti Apple
15/11/2013
STRATEGIE DI FOCALIZZAZIONE
Focalizzazione sui costi
Si sostanzia nell’ottenimento di un vantaggio
competitivo perseguendo una struttura di costo
inferiore agli altri competitor. In questo caso, l’azienda
offrirà il proprio bene agli acquirenti di un determinato
segmento di mercato, il cui costo di produzione è
inferiore rispetto agli altri beni prodotti dai concorrenti
e, presumibilmente, con un prezzo inferiore.
Focalizzazione sulla differenziazione
Si sostanzia nell’ottenimento di un vantaggio
competitivo nel segmento di mercato di riferimento,
attraverso un sistema di offerta creata per rispondere
alle esigenze di un determinato gruppo di acquirenti. Il
prodotto offerto sarà, quindi, non standardizzato ma
differenziato in base alle specificità richieste dal gruppo
di acquirenti del segmento di mercato in analisi.
15/11/2013FABIO MONTEDURO
Entrambe si rivolgono ad un particolare segmento di mercato (nicchia), che può essere diverso a seconda
dell’area geografica, tipologia di clienti o tipologia di prodotto.
I COSTI
15/11/2013FABIO MONTEDURO
IL CONCETTO DI COSTO
La scorsa lezione abbiamo detto che….
Il Costo rappresenta il valore monetario dei beni e dei servizi impiegati al fine di ottenere dei
benefici (presenti o futuri).
In prima approssimazione i costi si possono distinguere in:
costi di periodo, che non sono associati alla realizzazione dei prodotti;
costi di prodotto, che attengono alla realizzazione dei prodotti e/o servizi.
ESEMPIO: le commissioni di vendita, i canoni di locazione degli uffici, tutti i costi
di marketing e di amministrazione (ecc..)
15/11/2013FABIO MONTEDURO
LA CLASSIFICAZIONE TRADIZIONALE DEI COSTI
Fondata sulla necessità determinare i costi di prodotto sulla base delle pressioni
esterne esercitate dalla normativa societaria e fiscale.
In tal senso, i sistemi contabili delle aziende tendono a focalizzarsi sulla
determinazione dei costi di prodotto, al fine di individuare il costo del venduto e le
scorte di magazzino secondo uno schema di reporting esterno.
15/11/2013FABIO MONTEDURO
LA CLASSIFICAZIONE TRADIZIONALE DEI COSTI
15/11/2013FABIO MONTEDURO
TUTTI I COSTI
Costi IndustrialiCosti non Industriali
- costi di distribuzione;
- costi di vendita;
- costi di marketing;
- costi di ricerca e sviluppo;
- costi generali e
amministrativi
Diretti
- Materiali diretti
- Manodopera diretta
Indiretti
- Costi generali industriali
LA CLASSIFICAZIONE TRADIZIONALE DEI COSTI
Costi industriali: costi che vengono sostenuti per la trasformazione delle
materie prime in prodotti finiti.
costi diretti: costi che possono essere attribuiti direttamente al prodotto realizzato o al
servizio erogato.
costi per le materie prime dirette
costi per la manodopera diretta
costi indiretti: costi che non possono essere facilmente ricondotti ai singoli beni
prodotti, ma vengono ad essi attribuiti attraverso il ricorso a convenzioni contabili.
15/11/2013FABIO MONTEDURO
COSTI INDUSTRIALI: ESEMPI
a. Costi diretti
Materie prime: in una azienda meccanica le materie prime sono le lamiere in metallo, i profilati, i tubi, ecc.; in una azienda elettronica sono i circuiti stampati, i componenti elettronici, circuiti integrati, ecc.
Manodopera diretta: operai impiegati per la lavorazione del bene, cioè gli addetti al montaggio, al collaudo, all'imballaggio ecc.
Nelle aziende di servizi, invece, sono gli impiegati che offrono il servizio caratteristico dell'azienda (es. nell’agenzia di viaggi, l’operatore di front office che assiste il cliente ed emana i biglietti, in un albergo la receptionist, la cameriera ai piani, il facchino, ecc.).
b. Costi indiretti
Manodopera indiretta: operai che non partecipano direttamente al processo produttivo, ossia coloro che svolgono lavori di manutenzione dei macchinari, si occupano del magazzino, svolgono operazioni di carico e scarico delle materie prime/prodotto finito, gli addetti alle pulizie, coloro che si occupano di manutenzioni edili, ecc.
Altri costi: tutti quei costi che vengono sostenuti per la produzione ma non possono essere imputati al bene prodotto, ad esempio i prodotti utilizzati per il funzionamento dei macchinari, come i grassi, i detergenti, le paste di saldatura, ecc.
15/11/2013FABIO MONTEDURO
LA CLASSIFICAZIONE TRADIZIONALE DEI COSTI
Costi non industriali: tutti i costi sostenuti dall’azienda, esclusi i costi per la
produzione.
costi di distribuzione: per la distribuzione e consegna dei prodotti finiti ai clienti;
costi di vendita: ogni costo che si riferisce alle vendite in generale (retribuzione del personale
addetto alle vendite, ecc.)
costi di marketing: pubblicità e la promozione del bene;
costi di ricerca e sviluppo: progettazione di nuovi prodotti da introdurre nel mercato;
costi generali e amministrativi: tutti quei costi che non rientrano in nessuna delle precedenti
categorie
15/11/2013FABIO MONTEDURO
LA STRUTTURA DEI COSTI
Nel passato, la struttura dei costi era basata sui costi industriali (es. Industrie manifatturiere);
Attualmente la struttura dei costi si basa sui costi non industriali (es. marketing, vendita, ricerca e
sviluppo, ecc.)
Quindi, i vecchi sistemi di costo, progettati per focalizzare l’attenzione sul controllo della manodopera
diretta, sono oggi poco funzionali.
È, ad oggi, utile individuare dei nuovi sistemi di contabilità dei costi che siano in grado di
focalizzare l’attenzione sui costi non industriali ed indiretti.
15/11/2013FABIO MONTEDURO
L’ACTIVITY-BASED COSTING
Assunti di base:
la creazione dei beni richiede lo svolgimento di attività;
le attività consumano risorse e generano costi.
i costi che vengono imputati ai prodotti dovrebbero riflettere le attività svolte per la
loro produzione.
15/11/2013FABIO MONTEDURO
L’ACTIVITY-BASED COSTING
Activity Based Costing:
Si tratta di una procedura in grado di misurare i
costi dei prodotti, servizi e clienti, attraverso
l’assegnazione dei costi delle risorse alle attività
svolte dall’azienda.
Tali costi vengono assegnati ai prodotti, servizi e
clienti che generano la domanda o beneficiano
delle attività svolte dall’azienda.
Finalità:
La determinazione del costo di prodotto come
costo pieno;
L’eliminazione delle distorsioni causate da
una ripartizione scorretta dei costi indiretti
di prodotto.
15/11/2013FABIO MONTEDURO
L’ACTIVITY-BASED MANAGEMENT
Il sistema ABC viene utilizzato per analizzare i dati economico-finanziari in chiave storica
L’Activity-Based Management fa riferimento a quel processo manageriale che utilizza le informazioni
recepite dal sistema ABC al fine di migliorare la redditività dell’azienda
15/11/2013FABIO MONTEDURO
Analisi dei costi sostenuti per le attività e la produzione
Utilizzo delle informazioni per la
programmazione del periodo successivo
L’ANALISI DEI COSTI BASATA SULLE ATTIVITÀ
Si possono classificare le attività produttive in quattro categorie:
le attività relative alle unità di prodotto: attività il cui volume è collegato al numero di unità
prodotte;
le attività collegate al lotto di prodotti: attività il cui volume è collegato al numero di lotti prodotti;
le attività di supporto al prodotto: attività che vengono svolte a sostegno della produzione e
vendita dei singoli prodotti. I costi della attività di supporto al prodotto aumentano al crescere del
numero dei prodotti o delle linee di prodotto;
le attività di supporto alle infrastrutture, attività che vengono svolte per garantire il corretto
funzionamento degli impianti e delle infrastrutture che rendono possibile la produzione.
15/11/2013FABIO MONTEDURO
L’ANALISI DEI COSTI BASATA SULLE ATTIVITÀ
Segue l’individuazione delle misure associate ai costi delle attività, che possiamo chiamare come
determinanti di costo di attività (cost driver)
Infine, è necessario identificare i costi relativi alle attività attraverso un’attenta analisi delle scritture
contabili, nonché una serie di interviste ai dirigenti esperti.
coefficiente di attività inteso come il rapporto tra il costo delle risorse per lo svolgimento di
un’attività ed il livello della capacità resa disponibile dalle stesse risorse
15/11/2013FABIO MONTEDURO
ESEMPIO: CATEGORIE DI ATTIVITÀ E DETERMINATI DI COSTO
CATEGORIE ATTIVITA’ DETERMINANTI DI COSTO
Attività di supporto alle
infrastrutture
gestione dell’impianto
amministrazione e personale
pulizia, illuminazione
affitto, ammortamento
superficie
numero dipendenti
Attività di supporto al prodotto
progettazione del prodotto
gestione della componentistica
attività tecniche
ordini tempestivi e di produzione
numero di prodotti
numero di componenti
numero di ordini di produzione
Attività connesse ai lotti
attrezzaggio dei macchinari
controlli a campione
gestione ordini di approvvigionamento
movimentazione dei materiali
programmazione della produzione
ore di attrezzaggio
ore di controllo
numero di ordini
numero di movimentazione
numero di cicli produttivi
Attività connesse alle unità di
prodotto
controlli dei singoli prodotti
supervisione della manodopera diretta
consumo di energie e lubrificanti per il
funzionamento dei macchinari
Numero di unità
Ore di manodopera diretta
Ore macchina
LE FASI DELL’ABC
1. imputazione dei costi diretti ai prodotti;
2. individuazione delle attività a cui vengono imputati i relativi costi sostenuti nel periodo;
3. individuazione delle determinanti di costo di ciascuna attività e quantificato il volume di attività del
periodo, in termini di tale unità di misura;
4. calcolo dei costi per unità di attività;
5. imputazione ai prodotti dei costi di attività sulla base del fabbisogno di attività manifestato nel
periodo.
15/11/2013FABIO MONTEDURO
Si tratta di un’azienda che si occupa di produzione ed assemblaggio di strumentazione elettronica (es. schede a circuito
stampato dei PC).
Tali schede si compongono di diversi elementi, che vengono inseriti e saldati nella scheda.
Per ogni lotto di produzione, le componenti vengono raccolte in appositi contenitori e montate nella scheda: una parte
viene montata da macchinari automatici e semiautomatici, altre componenti vengono inserite da operai specializzati. Alla fine
del processo, il prodotto assemblato viene testato per individuare se conforme alle caratteristiche di produzione stabilite a
monte del processo di produzione.
Sulla base del processo di produzione sopra descritto, prima dell’introduzione dell’ABC, il calcolo dei costi era di tipo
tradizionale e prevedeva la classica ripartizione in costi diretti e costi indiretti.
• Costi diretti di produzione
• Materiali diretti
• Manodopera diretta
• Costi indiretti di produzione
• Supporto agli approvvigionamenti
• Supporto alla produzione
L’APPLICAZIONE DELL’ABC IN UN’AZIENDA PRODUTTRICE DI
STRUMENTAZIONE ELETTRONICA: IL CASO INSTRUMENT
L’introduzione dell’ABC nell’azienda Instrument Inc. è stata effettuata in cinque fasi:
FASE 1: identificazione della commessa che costituisce l’oggetto di costo prescelto;
FASE 2: identificazione delle categorie di costi diretti della commessa (materiali diretti e manodopera diretta).
FASE 3: identificazione dei centri di aggregazione dei costi indiretti associati alla commessa, che si riferiscono, quindi, alle
singole attività all’interno dell’area di produzione:
• Movimentazione dei materiali;
• Inserzione automatica di parti;
• Inserzione manuale di parti;
• Saldatura a getto;
•Test di qualità;
FASE 4: individuazione della base di allocazione per l’imputazione dei centri di costo indiretti alla commessa, attraverso
interviste al personale.
FASE 5: calcolo del coefficiente unitario di ciascuna base di allocazione impiegata per allocare i costi indiretti alla
commessa.
L’APPLICAZIONE DELL’ABC IN UN’AZIENDA PRODUTTRICE DI
STRUMENTAZIONE ELETTRONICA: IL CASO INSTRUMENT
Il calcolo preventivo dei coefficienti di allocazione dei costi indiretti avviene attraverso la formula:
Si supponga che il costo totale del budget sia di 2.000.000 $. Il numero programmato di inserimenti di parti sulle schede a
circuito stampato ammonta a 4.000.000. il coefficiente budgetario di allocazione dei costi indiretti per l’attività di
inserzione meccanica dei componenti è pari a:
Coeff. Budgetario di allocazione
dei costi indiretti
Costi tot di budget nel centro di
accumulo dei costi indiretti
Volume tot di budget della base di
allocazione dei costi
=
2.000.000
4.000.000 di inserimenti = 0,50 $ per inserimento
L’APPLICAZIONE DELL’ABC IN UN’AZIENDA PRODUTTRICE DI
STRUMENTAZIONE ELETTRONICA: IL CASO INSTRUMENT
Area di attivitàDeterminante di costo impiegato come base
di allocazione (Activity Driver)Coeff. di allocazione dei costi indiretti
Movimentazione dei materiali Numero di parti 2 $ per parte
Inserzione meccanica di parti Numero di parti inserite meccanicamente 0,50 $ per inserzione
Inserzione manuale di parti Numero di parti inserite manualmente 4$ per inserzione
Saldatura a getto Numero di schede PC 30$ per scheda
Test di qualità Ore test 50$ per ora test
L’APPLICAZIONE DELL’ABC IN UN’AZIENDA PRODUTTRICE DI
STRUMENTAZIONE ELETTRONICA: IL CASO INSTRUMENT
SCHEDA A SCHEDA B
Costi diretti di produzione
Materiali diretti 600 280
Manodopera diretta 32 56
TOT 632 336
Costi indiretti di produzione
Movimentazione dei materiali
(A, 81 parti; B, 121 parti * 2$)162 242
Inserzione meccanica di parti
(A, 70 inserimenti; B, 30 inserimenti * 0,50$)35 15
Inserzione manuale di parti
(A, 10 inserimenti; B, 30 inserimenti * 4$)40 120
Saldatura a getto
(A, 1 scheda; B, 1 scheda * 30$)30 30
Test di qualità
(A, 1,5 ore; B, 6,5 ore * 50$)75 325
TOT 342 732
Totale costi di produzione 974 $ 1.068 $
L’APPLICAZIONE DELL’ABC IN UN’AZIENDA PRODUTTRICE DI
STRUMENTAZIONE ELETTRONICA: IL CASO INSTRUMENT
L’ABCESERCITAZIONE
15/11/2013FABIO MONTEDURO
ESERCIZIO 1 (I DI 3)
SPY ARROW
Volume di produzione 2.000 10.000
Tempo di produzione unitario 5 ore 4 ore
Tempo di produzione annuo 10.000 ore 40.000 ore
L’azienda Chester produce due beni: Spy e Arrow. Nella tabella sottostante vengono indicati i valori relativi ai volumi
di produzione annui, al tempo di produzione unitario e al tempo di produzione annuo, ossia:
I costi dei materiali e del lavoro per ogni unità di lavoro possono essere così rappresentati
SPY ARROW
Materiali diretti 25,00 17,00
Lavoro diretto (6,00 $ per ora) 30,00 24,00
ESERCIZIO 1 (2 DI 3)
Numero atteso di eventi o transazioni
(quantità di Activity Driver per prodotto)
Attività Activity Driver Costi attribuibili SPY ARROW Totale
Montaggio Ore di lavoro diretto 80.000,00 10.000 40.000 50.000
Set-up macchine Numero di set-up 150.000,00 3.000 2.000 5.000
Controllo qualità Numero di controlli 160.000,00 5.000 3.000 8.000
Gestione ordini di
produzioneNumero di ordini 70.000,00 100 300 400
Stoccaggio Numero di stoccaggi 90.000,00 150 600 750
Spese generali di
produzioneMH consumati 250.000,00 12.00 28.000 40.000
Totale 800.000,00
I costi fissi totali di produzione ammontano a 800.000,00 $ ogni anno.
La divisione di questi costi tra sei centri di attività aziendali risulta nel seguente modo:
1. Ipotizzando che l’azienda attribuisca costi fissi totali ai prodotti in base alle ore di
lavoro diretto, si determinino i costi di produzione unitario per ogni prodotto;
2. Ipotizzando che l’azienda attribuisca costi fissi totali ai prodotti utilizzando la
ripartizione dei costi per centro di attività, si determinino i costi di
produzione unitario per ogni prodotto;
3. Si confrontino i costi ottenuti dal punto 1 e 2.
ESERCIZIO 1 (3 DI 3)
15/11/2013FABIO MONTEDURO
SOLUZIONE ESERCIZIO (PUNTO 1)
SPY ARROW
Materiali diretti 25,00 17,00
Lavoro diretto (6,00 $ per ora) 30,00 24,00
TOTALE costi diretti 55,00 41,00
Quota costi indiretti 80,00 64,00
Costo totale unitario 135,00 105,00
Nella prima tabella, abbiamo individuato i costi diretti. Tuttavia, per poter individuare il costo unitario dei prodotti, è
necessario individuare i costi indiretti, attraverso la determinazione della base di riparto che, in questo caso, si fonderà
sulle ore di lavoro diretto.
Pertanto, dovranno essere individuati:
• Coefficiente di riparto: 800.000/50.000 = 16,00 $ per ora/lavoro
• Quota da imputare al prodotto Spy: 16,00 * 5 = 80,00 $
• Quota da imputare al prodotto Arrow: 16,00 * 4 = 64,00 $
Il costo unitario dei due prodotti sarà dato dalla somma dei costi diretti con i costi indiretti:
Attività Costi attribuibili Activity Driver TotaleActivity Costing Rate
(Coeff. Di riparto)
Montaggio 80.000,00 50.000 $ 1,60/h
Set-up macchine 150.000,00 5.000 $ 30,00/set-up
Controllo qualità 160.000,00 8.000 $ 20,00/controllo
Gestione ordini di produzione 70.000,00 400 $ 175,00/ordine
Stoccaggio 90.000,00 750 $ 120,00/stoccaggio
Spese generali di produzione 250.000,00 40.000 $ 6,25/MH
15/11/2013FABIO MONTEDURO
SOLUZIONE ESERCIZIO (PUNTO 2)
Si procederà, in questa seconda fase, con la determinazione del coefficiente di riparto (Activity Costing
Rate) per ogni attività:
SOLUZIONE ESERCIZIO (PUNTO 2)
Dopo aver individuato l’Activity Costing Rate, si procederà all’allocazione dei costi indiretti alle diverse attività, attraverso l’utilizzo
dell’Activity Driver specifico:
AttivitàSPY ARROW
Quantità di Activity Driver Costi attribuiti Quantità di Activity Driver Costi attribuiti
Montaggio 10.000 16.000,00 40.000 64.000,00
Set-up macchine 3.000 90.000,00 2.00 60.000,00
Controllo qualità 5.000 100.000,00 3.000 60.000,00
Gestione ordini di produzione 100 17.500,00 300 52.500,00
Stoccaggio 150 18.000,00 600 72.000,00
Spese generali di produzione 12.00 75.000,00 28.000 175.000,00
Totale costi fissi indiretti
assegnati316.500,00 483.500,00
Volume di produzione 2.000 10.000
Costi fissi indiretti per unità 158,25 48,35
SPY ARROW
Materiali diretti 25,00 17,00
Lavoro diretto 30,00 24,00
TOTALE costi diretti 55,00 41,00
Quota costi indiretti 158,25 48,35
Costo totale unitario 213,25 89,35
15/11/2013FABIO MONTEDURO
SOLUZIONE ESERCIZIO (PUNTO 2)
Ora è possibile determinare il costo di produzione unitario di ciascun prodotto:
È possibile, quindi, affermare che le due logiche portano a risultati diversi.
Nel caso esaminato, in particolare, si nota come l’utilizzo della logica Full Costing con base unica le ore di lavoro diretto, ha comportato un’attribuzione maggiore di costi verso il prodotto Spy, che richiede un maggior numero di ore-lavoro.
Nella logica ABC continua ad avere il maggior costo, in quanto sono superiori i costi indiretti per la produzione dello stesso.
15/11/2013FABIO MONTEDURO
SOLUZIONE ESERCIZIO (PUNTO 3)
SPY ARROW
Logica Full Costing 135,00 105,00
Logica ABC 213,25 89,35
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