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eserciziginnastica-riabilitazione

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  • Esercizi di mantenimento

    LA SPONDILOARTRITEANCHILOSANTE

    A.I.Sp.A. Associazione Italiana Spondiloartriti Onlus

    G. Oranges, M. Diamanti, C. Cassanelli, V. Montanari, E. Serrantoni

  • 2Illustrazione e grafica: Conte Daniela, C.D.U. di Disegno Anatomico - Universit di Bologna, c/o Istituti Ortopedici Rizzoli (Bologna).

    A.I.Sp.A. Associazione Italiana Spondiloartriti OnlusVia E. Sirani 3/2, 40129 Bolognawww.aispaitalia.it, e-mail: VHJUHWHULD@DLVSDLWDOLD.itPresidente Dr. G. Oranges

    Medicina Fisica e Riabilitativa, Ospedale S. Orsola - Malpighi BolognaDirettore: Dr. Mauro Alianti

    Autori:Dr. M. Diamanti Ft. C. Cassanelli Ft. V. Montanari Ft. E. Serrantoni

  • 3Che cos la spondiloartrite anchilosante? La Spondiloartrite Anchilosante una malattia infiammatoria cronica e dolorosa che colpisce le articolazioni sacroiliache e la colon-na vertebrale. Pu interessare altre articolazioni (ad es. lanca), i tendini, i legamenti ed organi come gli occhi (Uveite anteriore), edil cuore (Conduzione).

    Cosa significa spondiloartrite anchilosante?Il termine Spondiloartrite formato da due parole: la prima deriva dal greco Spondylos che significa corpo vertebrale, mentre laseconda Artrite indica il carattere infiammatorio della malattia. Anchilosante deriva dalla parola greca Ankylos, in medicina questotermine utilizzato per indicare una motilit articolare ridotta od abolita, nel nostro caso si intende anche la condizione patologica chela provoca ossia la fusione tra le vertebre.

    Chi soffre di spondiloartrite anchilosante?Tipicamente colpisce giovani maschi attorno ai 20 anni di et, il rapporto Maschi/Femmine di 3 a 1.

  • Quali sono i sintomi della spondiloartrite anchilosante?1- Lento inizio di dolenza e rigidit della schiena, che pu protrarsi per settimane o mesi.2- Et di esordio intorno ai 16/24 anni .3- Rigidit e dolore alle prime ore del mattino, che si riducono o scompaiono durante larco della giornata grazie al movimento.4- Miglioramento con il movimento, peggioramento con il riposo.

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  • IndiceLa riabilitazione nella Spondiloartrite Anchilosante 6Premessa generale agli esercizi 8Suggerimenti generali per una corretta esecuzione degli esercizi 9Indicazioni e controindicazioni al trattamento 10

    Luned 12Esercizi di ginnastica respiratoriaLimmagine geometrica nella respirazioneIl respiro guidato

    Marted 14Una corretta respirazione associata ai movimenti delle bracciaAumentare lelasticit polmonare e mobilizzare il torace

    Mercoled 16Il mimo del respiroLa respirazione diaframmatica

    La respirazione costale bassaLa respirazione costale alta

    Gioved 18Esercizi per la mobilit del rachideEsercizio 1

    Venerd 20Esercizi 2,3,4

    Sabato 22Il riequilibrio posturale nelle attivit giornaliereIndicazioni

    Domenica 24

    A proposito di Spondiloartrite Anchilosante 26

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  • La riabilitazione nella Spondiloartrite Anchilosante di Mario Diamanti

    La Spondiloartrite Anchilosante una malattia sistemica cronica, ad impronta infiammatoria. caratterizzata da anchilosi delle articolazioni sacro-iliache, artrite infiammatoria delle articolazioni sinoviali del radiche ed ossifica-zione dei legamenti della colonna. Talvolta interessa le articolazioni periferiche, soprattutto le radici degli arti (anche e spalle, nellacosiddetta variet Rizomelica). In alcuni casi di S.A. lesordio clinico rappresentato da altre manifestazioni della malattia associa-ta allantigene HLA B27, quali lentesite periferica, la dattilite, luveite e lartrite periferica. Pu capitare per che le forme che colpi-scono alcune persone, pur manifestando diverse caratteristiche comuni alla S.A. non riescano a soddisfare tutti i criteri necessari peressere incluse nella S.A. passando cos attraverso la fase Spondiloartrite indifferenziata. La frequenza delle forme indifferenziate uguale a quella della S.A. Lo scopo del trattamento riabilitativo e fisioterapico quello di ridurre il dolore, mantenere e se possibilerecuperare la funzionalit articolare perduta, prevenire e rallentare levoluzione in anchilosi, educare il malato ad una presa di coscien-za della sua patologia per fargli adottare corrette norme di vita igienica, di ergonomia ed economia articolare. Nel suo insieme il pro-gramma riabilitativo pu essere attuato nella fase acuta in regime di degenza e nelle forme sub-acute e croniche tramite ricovero in DHo in regime ambulatoriale e mediante consegne terapeutiche di esercizi da effettuare a domicilio come auto-trattamento. Lo scopo quello di creare un vero percorso riabilitativo continuo in cui il paziente possa, sotto stretto controllo specialistico, diventare il prota-gonista del proprio iter terapeutico.

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  • Premessa generale agli esercizidi Celso Cassanelli

    Fare esercizi fisici adeguati, tutti i giorni, al proprio domicilio, costituisce una indicazione utile e condivisa dallambiente clinico permantenere una buona condizione psico-fisica generale, oltre che prevenire danni secondari allapparato muscolo-scheletrico derivantidallavere una diagnosi di Spondilite Anchilosante.Da diversi anni ormai la nostra equipe propone alle persone in trattamento riabilitativo un protocollo di esercizi da eseguire nel propriodomicilio, da alternare ai cicli di cure in ambiente ospedaliero o ambulatoriale.Tale pratica stata oggetto di studio su diversi gruppi di persone con diagnosi di S.A. e ha portato a risultati positivi (relazione alCongresso di Reumatologia di Bari, Ottobre 2002), sia sul piano di una maggiore mobilit che su quello del miglioramento delle auto-nomie.Le sequenze degli esercizi proposti sono il frutto di una esperienza consolidata nel tempo che ha raggiunto risultati soddisfacenti.

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  • Suggerimenti generali per una corretta esecuzione degli esercizidi E. Serrantoni

    Per garantire una corretta esecuzione degli esercizi, elenchiamo alcune regole generali da rispettare:A) Negli esercizi che si svolgono a terra sul tappeto importante prestare attenzione a come il corpo appoggia in tutte le sue parti e se correttamente allineato.B) La postura di partenza deve essere molto comoda, devono essere sistemati degli adeguati spessori (cuscini, rulli e palle di gommapiuma di diversi diametri) sotto i punti del corpo che non toccano il suolo (es: capo, ginocchia).C) Lesecuzione dei movimenti deve essere molto lenta e tramite un attento ascolto, deve essere ricercata una sempre maggiore coscien-za della propria mobilit.D) Lesercizio deve essere accompagnato da un respiro lento e rilassato, ricordandosi di eseguire sempre gli allungamenti in espirazione.

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  • Indicazioni al trattamentoIl trattamento si prefigge i seguenti obbiettivi:1 - Migliorare la postura2 - Mantenimento di una buona funzionalit di rachide e bacino3 - Riduzione del dolore4 - Correzione degli atteggiamenti viziati5 - Ripristino e presa di coscienza della funzionalit respiratoria

    Controindicazioni e limiti al trattamentoIl trattamento dolce, progressivo ed attivo non ha controindicazioni se non quelle della cinesiterapia; necessario per modellare lin-tensit della seduta in relazione allet, allentit del dolore e alla fragilit del paziente. Gli effetti secondari sono di tipo parasimpati-co-tonico (sonno, freddo, fame) ma non comportano alcun inconveniente grave.Controindicazioni assolute al trattamento sono rappresentate da condizioni cliniche di grave scompenso cardio-vascolare e da InfartoMiocardico Acuto di recente anamnesi. Essendo un metodo propriocettivo di inibizione al trattamento non altres indicato nei casi diparalisi flaccida. Ecomunque sempre auspicabile in ogni tipologia di paziente, evitare durante la seduta la comparsa di dolore ed essenziale mantenere nel tempo i benefici tratti dalle sedute con il terapista tramite un lavoro di autotrattamento.

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  • ESERCIZI DI MANTENIMENTO

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    Luned Marted Mercoled Gioved Venerd Sabato Domenica

  • Esercizi di ginnastica respiratoriaE importante prendere coscienza della dinamica del proprio respiro per poterlo migliorare.Fare attenzione ai movimenti del nostro diaframma e della gabbia toracica.E importante ricordare che una buona respirazione:- mobilizza tutte le vertebre, il torace e le grandi articolazioni- stimola il Sistema Nervoso Centrale- migliora la circolazione- migliora il trofismo di tutti i tessuti- rilassa la muscolatura contratta- rinforza il muscolo diaframma e gli addominali.

    Limmagine geometrica della respirazionePosizione di partenza: in piedi, bene allineati con la schiena, costruisco i triangoli del respiro.- Costruzione del triangolo inferiore: con le dita della mano destra traccio i lati di un triangolo che ha come perimetro laddome,

    seguendo una linea immaginaria che unisca gli spigoli ossei anteriori del bacino con lo sterno (fig. 1).- Costruzione del triangolo superiore: con le dita della mano destra traccio un triangolo che ha come perimetro il torace partendo

    dallo sterno fino alla spalla destra poi alla sinistra e di nuovo allo sterno (fig. 1).

    Luned

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    Fig. 1

  • Il respiro guidato Posizione di partenza: sdraiato sul tappeto in posizione comoda, braccia aperte lungo il corpo (fig. 2).

    - Inspiro: prendo dentro lentamente laria dal naso riempiendo in tutte le sue parti il triangolo inferio-re, con le mani al centro del triangolo sento il movimento delladdome (fig. 3a).

    - Espiro: laria esce dalla bocca e il triangolo inferiore si svuota completamente (fig. 3b).Ripetere pi volte lentamente.

    Posizione di partenza come la precedente (fig. 2), con le mani al centro del triangolo superiore.- Inspiro: laria entra lentamente dal naso riempiendo il triangolo superiore, le mani seguono i movi-

    menti del torace (fig. 4a).- Espiro: laria esce dalla bocca e svuota il triangolo superiore, le mani seguono i movimenti del tora-

    ce (fig. 4b).Ripetere pi volte lentamente.

    Posizione di partenza come la precedente (fig. 2), con le mani sulladdome.- Inspiro: laria entra lentamente dal naso riempiendo il triangolo addominale, le mani seguono il movi-

    mento (fig. 5a), aumentando progressivamente la profondit del respiro riempio anche il triangolo ditorace, le mani seguono il movimento (fig. 5b).

    - Espiro: laria esce dalla bocca lentamente senza trovare resistenza, svuoto prima il triangolo inferiore(fig. 5c) poi quello superiore (fig. 5d), le mani accompagnano i movimenti delladdome e del torace.

    Ripetere pi volte lentamente.

    Fig. 2

    Fig. 3

    Fig. 4

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    Fig. 5

  • Una corretta respirazione associata ai movimenti delle braccia Posizione di partenza: steso sul tappeto in posizione comoda, braccia a 90, avambracci flessi, le mani sostengono i gomiti (fig. 6a).

    - Inspiro: laria entra dal naso e gonfia laddome poi il torace.- Espiro: laria esce dalla bocca, sgonfia laddome e poi il torace e alternativamente, prima a destra e poi a sinistra, si pone una pressione

    della mano sul gomito verso linterno, scollando la scapola dal torace (fig. 6b).Ripetere pi volte in entrambi i lati.

    Posizione di partenza come la precedente (fig. 6a).- Inspiro: le braccia cadono dietro la testa (fig. 7a).- Espiro: le braccia ritornano alla posizione di partenza (fig. 7b).Ripetere pi volte.

    Aumentare lelasticit polmonare e mobilizzare il torace Posizione di partenza: in piedi, bene allineati con la schiena, le braccia distese lungo il corpo (fig. 8a).

    - Inspiro: laria entra dal naso lentamente, contemporaneamente si alza con un movimento laterale il braccio destro e si inclina il torace dallato opposto, laria riempie tutto il polmone destro (fig. 8b).

    - Espiro: laria esce lentamente e progressivamente dalla bocca, il braccio destro e il torace ritornano alla posizione di partenza (fig. 8a).Ripetere pi volte.Successivamente ripetere con il lato sinistro.

    Marted

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    Fig. 6

    Fig. 7 Fig. 8

  • Il mimo del respiroIn piedi assumiamo una postura il pi possibile allineata e mimiamo con le braccia i movimenti della gabbia toracica durante le fasi del respiro.

    La respirazione diaframmatica- Posizione di partenza: in piedi, mani sovrapposte con le palme rivolte verso il basso allaltezza delladdome (fig. 9a).

    - Inspiro: laria entra dal naso, gonfia laddome e le mani salgono allaltezza della base toracica con i palmi delle mani rivol-ti verso lalto (fig. 9b).

    - Espiro: laria esce dalla bocca, le mani rivolte verso il basso scendono al livello di partenza (fig. 9a).Ripetere pi volte.

    La respirazione costale bassa- Posizione di partenza come la precedente (fig. 9a).

    - Inspiro: laria entra dal naso, gonfia la pancia poi alza le coste basse, le mani salgono allaltezza dello sterno, si staccano eaprono le braccia (fig. 9c).

    - Espiro: le mani si ricongiungono allaltezza dello sterno e fanno scendere le braccia alla posizione di partenza (fig. 9a).Ripetere pi volte.

    Mercoled

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    La respirazione costale alta- Posizione di partenza come la precedente (fig. 9a).

    - Inspiro: gradatamente e sequenzialmente si gonfia laddome, il torace basso, il torace alto e le mani salgono fino alle clavicole per aprirsie allargare al massimo le braccia e portarle al lato della testa (fig. 9d).

    - Espiro: laria esce dalla bocca, si sgonfia il torace, le braccia scendono, le mani si ricongiungono a livello della clavicola e guidano le brac-cia alla posizione iniziale (fig. 9a).

    Ripetere da 3 a 6 volte lentamente.

    Fig. 9

  • Esercizi per la mobilit del rachideOra passiamo ad una serie di esercizi di base atti a mantenere, e l dove possibile, recuperare la mobilit del rachide cervicale e dorso-lombare, oltread ottenere un rilassamento ed allungamento delle catene muscolari coinvolte.

    Esercizio n1- Postura supina, gambe flesse, piedi in appoggio, braccia aperte a 90 (fig. 10).- Sentire gli appoggi (capo - spalle - sacro) e usare gli spessori necessari.- Provare a fare con il capo il cenno del SI e poi quello del NO.- Posizionare la palla di gomma piuma grande (diametro 12 cm) sotto il capo,

    allaltezza della nuca, fare un minuto di rilassamento.- Fare il cenno del SI (fig. 11a/11b) per qualche minuto, poi quello del NO

    (fig. 12a/12b), quindi fare un movimento circolare, prima in un senso e poi nel-laltro, come per disegnare dei piccoli cerchi con la punta del naso (fig. 13a/13b).

    - Togliere la palla di gomma piuma e risentire gli appoggi.Ripetere il cenno del SI e quello del NO, verificando se vi differenza nellascioltezza o nellampiezza del movimento.

    Gioved

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    Fig. 10

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    Fig. 11 Fig. 12

    Fig. 13

  • Esercizio n2- Postura come per lesercizio precedente (fig. 10).- Sentire gli appoggi e usare gli spessori necessari.- Posizionare la palla di gomma piuma grande sotto il sacro e fare un minuto di rilas-

    samento.- Eseguire un movimento di basculamento del bacino, facendo rotolare il sacro sulla

    palla, prima verso i piedi (fig. 14a) poi verso il capo (fig. 14b), mantenendo le spal-le in appoggio.

    - Togliere la palla e sentire lappoggio del bacino.- Tentare di ripetere il movimento di basculamento senza palla.

    Esercizio n3- Postura come per gli esercizi precedenti (fig. 10).- Sentire gli appoggi e usare gli spessori necessari.- Posizionare la palla di gomma piuma grande sotto il sacro.- Muovere le ginocchia a gambe unite prima da un lato poi dallaltro, come cadere con il

    sacro dalla palla prima a destra (fig. 15a) e poi a sinistra (fig. 15b), cercando di aumen-tare gradatamente lampiezza di entrambi i movimenti senza sollevare le spalle.

    Venerd

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    Fig. 14

    Fig. 15

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    Esercizio n4- Postura supina, gambe flesse e piedi in appoggio.- Sentire gli appoggi e usare gli spessori necessari.- Posizionare la palla di gomma piuma grande sotto il

    sacro.- Utilizzare una fascia lunga (o una cinghia) e, sollevando

    una gamba, passarla sotto al piede (fig. 16a), quindiallungare larto verso lalto cercando di estenderlo gra-datamente a 90 con il piede flesso (fig. 16b).

    - Mantenere per qualche minuto la posizione quindi cam-biare gamba.

    Fig. 16

  • Il riequilibrio posturale nelle attivit giornaliereIl soggetto affetto da S.A. tende ad avere difficolt a mantenere un corretto assetto posturale del rachide (instabilit dei rapporti articolari, affaticabi-lit, etc).E opportuno e necessario mantenere il pi possibile nel tempo sia lelasticit delle strutture articolari che la percezione della postura corretta.

    Indicazioni- Il soggetto trova giovamento dalla postura prona (fig. 17) mantenuta per 20

    minuti almeno due volte al giorno (ognuno dovr trovare la propria postura dicomfort utilizzando adeguati spessori che consentono di mettersi in posturaprona).

    - Durante le attivit (ADL) che prevedono periodi di prolungata postura da sedu-ti (guidare la macchina, lavorare al tavolo, guardare la televisione, leggere,etc) utile interrompere spesso tale attivit, alzarsi in piedi e fare 5/6 esten-sioni del rachide (fig. 18a/18b)), fare qualche passo per mobilizzare tutti i seg-menti corporei e poi riprendere lattivit interrotta.

    Riferimento bibliografico da Terapia manuale secondo Mc Kenzie.

    Sabato

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    Fig. 17

  • 23Fig. 18

  • - Nelle attivit che prevedono la postura seduta (fig. 19a/19b) utile:- mantenere a 90 i punti dappoggio (rachide, ginocchia, piede)- appoggiare bene il dorso allo schienale- mettere un supporto lombare (cuscinetto)

    - La rigidit del collo (difficolt a guardare verso lalto) si riduce con eserci-zi di estensione.

    - postura di base: dorso eretto, testa il pi possibile allineata, guar-dando avanti appoggiare il dito indice sul mento (fig. 20a).

    - retrarre il capo allontanando il mento dal dito (fare il doppiomento) (fig. 20b).

    - estendere il capo guardando in alto e indietro (fig. 20c).- tornare diritti mantenendo il doppio mento (fig. 20d).- ritornare alla postura di base (fig. 20e).Questo esercizio va ripetuto per almeno 5/6 volte.

    Domenica

    24

    Fig. 19

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    ba c d

    Fig. 20

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    A proposito di spondiloartrite anchilosante di G. Oranges1- Evita lobesit2- Non fumare3- Se guidi la macchina, regola lo specchietto retrovisore e sistema bene il poggia-testa in modo da tenere una postura corretta.4- Pratica ogni giorno dellattivit fisica e fai la ginnastica respiratoria.5- Frutta e verdura non devono mai mancare per un giusto apporto di vitamine. 6- Presta attenzione ai sintomi, oltre ai dolori localizzati alla colonna vertebrale, possono comparire improvvisamente le complican-

    ze: le infiammazione degli occhi (Uveite), e quelle intestinali (morbo di Crohn).7- Ogni anno ad ottobre programma la vaccinazione antinfluenzale.8- Se hai difficolt a camminare non porti tante domande: fatti consigliare da un centro ortopedico per un eventuale intervento di

    protesi danca.9- Invecchiando, la tua schiena ed il tratto cervicale viene proiettato, insieme alla testa, in avanti: non deprimerti, piuttosto pensa a

    quante cose puoi fare per stare meglio (ginnastica...).10- Se fai viaggi lunghi, utilizzando il treno poni attenzione alle cuccette ed alla T3: a causa della postura che sei costretto ad assu-

    mere non riusciresti a sistemarti in modo comodo nel letto-cuccetta11- Se ti dovesse cadere un oggetto, o una banconota per terra, ricordati che non sei solamente luomo che non riesce a guardare il

    cielo stellato ma anche quello che non riesce a chinarsi.12- Non innamorarti della tua fisioterapista rischieresti di rimanere solo.

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    13- Se tua moglie vuol sapere cos la Spondilite Anchilosante, dille di non spaventarsi: non avrai altre malattie che quella.14- E probabile che i tuoi figli ti chiedano se avranno per eredit la spondilite, rispondi loro che: non c nessuna certezza.15- Il dolore ti sveglia al mattino prima che il gallo canti, considera levento come una fortuna e pensa a quanti ti invidieranno.16- Quando mangi probabile che tu non riesca ad aprire in modo corretto la bocca, e che tu tenga le posate in mano in modo buffo:

    questo deficit pu ritornare utile nel caso tu voglia seguire una cura dimagrante. 17- La mattina quando ti fai la doccia non chiudere a chiave la porta del bagno: se ti succedesse qualcosa potrebbero aggravarsi i

    danni e aumentare i costi.18- Porta sempre con te una tessera con fotografia con su scritto ATTENZIONE: sono affetto da Spondilite Anchilosante. In caso

    di incidente la mia postura quella della fotografia.19- Al cinema non scegliere i posti nelle prime file, rischieresti di guardare il pavimento.20- In treno non cercare di fare leroe sistemando la valigia nel vano bagagli sopra la tua testa, il viaggio potrebbe interrompersi

    prima di iniziare.21- La Spondilite Anchilosante pu colpire giovani uominia quel punto la malattia ha trovato lavoro.22- Durante il periodo della gravidanza, la donna affetta da spondilite non lamenta i soliti dolori articolari, ATTENZIONE: un falso

    segnale.

  • 28

    Bibliografia- Karen M.Peer Living with ankylosing spondylitis NASS, 6 Gronvenor Crescent, London SW 1X 7ER by Burleigh Press Ltd Bristol.1985

    - R.Mc Kenzie Prendersi cura della propria schiena; Prendersi cura del proprio collo1992

    - Georges Courchinoux Corpo e coscienza ; Ginnastica dolce e globale riarmonizzazione corporale ed energetica Quaderni AITR XVII, 1994, numero 7- Cassanelli; Pagani; Roversi; Occhi; Mimmi; Pini Percorsi riabilitativi possibili nei soggetti affetti da Spondilite Anchilosante allinterno delle strutture pubbliche

    Quaderni AITR XVIII, 1995- Corso di specializzazione in Corpo e Coscienza docente Georges Courchinoux. Appunti .Bologna 1995

    - Andreoli E. Proposta valutativa e riabilitativa nei pazienti affetti da Spondiloartrite Anchilosante Tesi di Specializzazione Universit di Bologna a.a 1995/96 inMedicina Fisica e Riabilitazione-Relatore Prof. Giannini S.

    - AITR Emilia-Romagna AISpA (Associazione Italiana Spondiloartrite) Giornata informativa sulla Spondilite Anchilosante: attualit in Riabilitazione e ruolo delFisioterapista.Atti Ospedale S.Orsola Bologna 18-05-1996

    - Ferrari S., Pillastrini P., Vanti C., Riabilitazione integrata delle lombalgie Masson Ed.1998

    - Diamanti M., Gambino F., Salucci P., Checchia GA., Cassanelli C., Alianti M., Effetti a breve termine sulla mobilit rachidea, toracica e sul benessere generale di unciclo di rieducazione posturale Atti Congresso di Reumatologia. Bari ottobre 2002

    - Arioli G., La riabilitazione nelle malattie reumatiche. Percorsi clinici, progetto e programma riabilitativo Capitolo 4 Reumatologia Mattioli 1985. Fidenza 2004

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