Fallimenti microeconomici (del mercato): Monopolio · Regime di monopolio Rma Domanda ... pulihe,...

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Fallimenti microeconomici (del mercato): Monopolio

Giovanni Di Bartolomeo Sapienza Università di Roma

Politica economicaSapienza Università di Roma

Fallimenti microeconomici

• Fallimenti nel ottenere l’efficienza derivano da violazioni delle assunzioni del primo teorema, quindi dall’esistenza di

– Regimi non concorrenziali

– Mercati incompleti

• Esternalità

• Beni pubblici

• Costi di transazione e asimmetrie informative

• Beni meritori e disuguaglianza (in seguito)

Regimi non concorrenziali

• Principali esempi di concorrenza imperfetta:– Monopolio: una sola (grande) impresa e barriere

che impediscono l’ingresso di altre imprese nel mercato

– Concorrenza monopolistica: come la concorrenza perfetta ma prodotto non omogeneo (differenziato)

– Oligopolio: poche grandi imprese (ci possono essere o non essere barriere; il prodotto può non essere omogeneo)

Tanti singoli monopoli(differenziazione di

prezzo)

Strutture di mercato: sintesi

I prodotti sono differenziati?

Quanti

produttori

ci sono?

Oligopolio

Concorrenza

perfetta

No

Uno

Pochi

Molti

Si

Concorrenza

monopolistica

Monopolio

Monopolio e barriere di entrata

• Il monopolio è una forma di mercato in cui un unico venditore offre un bene che non ha stretti sostituti, ad una moltitudine di consumatori

• Nei mercati ci possono essere diversi tipi di barriere di entrata:– economie di scala

– barriere legali

– merceologiche

• Cause “non tecnologiche”:– Barriere legali (licenze, brevetti, ...)– Barriere all’entrata derivanti dal controllo su alcuni

input indispensabili per il processo produttivo– Economie di rete (network): valore di un prodotto

per i consumatori maggiore con il numero di utilizzatori

– Cartelli tra imprese

• Cause “tecnologiche”:– Rendimenti di scala crescenti: – Elevati costi fissi per intraprendere l’attività e

“irrecuperabilità” dell’investimento (sunk costs)

Principali cause

OPECVs.

World

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Tipologie

• Monopolio delle risorse – una sola impresa detiene una risorsa chiave

• Monopolio legale– una sola impresa detiene il diritto esclusivo di

produzione di un bene

• Monopolio naturale – una sola impresa è in grado di fornire all’intero

mercato un bene o un servizio a costi più bassi di quelli che affronterebbero due o più imprese

Monopolio naturale

• Dipende dalle caratteristiche della tecnologia (in rapporto all’ampiezza del mercato) → rendimenti crescenti di scala (costi medi decrescenti)

• In questo caso P=Cma (efficienza) implica profitti negativi, per avere profitti positivi occorre P>Cma

• Nota: concorrenza perfetta → rendimenti decrescenti di scala

Monopolio naturale

Domanda

1,000 3,000

Prezzo

€ 10

8

6

4

2

0Quantità

Produzione efficiente Regime di monopolio

RmaDomanda

1,000 3,000

Prezzo

€ 10

8

6

4

2

0Quantità

Cma

CuCu

Cma

Rendita?Perdita!

Produzione efficiente

Monopolio naturale

Domanda

1,000 3,000

Prezzo

€ 10

8

6

4

2

0Quantità

Mercato contendibile

(monopolio barriera)

Regime di monopolio

RmaDomanda

1,000 3,000

Prezzo

€ 10

8

6

4

2

0Quantità

CmaCuCu

Cma

Rma

Rendita

Rendita = 0

Se il mercato è contendibile la rendita viene eliminata dall’entrata

(si produce di più), ma il problema dell’inefficienza persiste

Costi del monopolio

1. Inefficienza allocazione

2. Inefficienza produttiva

3. Inefficienza dinamica (innovazione)

– dibattito su efficienza dinamica e forme di mercato

4. Costi sociali di attività rent seeking

– Attività di lobby (political economy)

– Altri costi per il mantenimento delle barriere

1) Inefficienza allocativa

• La presenza di una condizione di monopolio comporta tipicamente perdite di benessere per la collettività:

– La conseguenza indesiderabile tradizionalmente messa in luce dalla letteratura economica è che il monopolista tipicamente produrrà/offrirà una quantità inferiore a quella efficiente e i consumatori sopporteranno un prezzo superiore a quello che avrebbero dovuto pagare ad una impresa operante in una industria concorrenziale (inefficienza allocativa)

Monopolista (distribuzione)

Domanda

1,000 3,000

Prezzo

€ 10

8

6

4

2

0Quantità

Regime concorrenziale Regime di monopolio

Rma

Domanda

1,000 3,000

Prezzo

€ 10

8

6

4

2

0Quantità

CmaOfferta

Surplus del consumatore Surplus del produttore

Monopolista (inefficienza)

Domanda

1,000 3,000

Prezzo

€ 10

8

6

4

2

0Quantità

Regime concorrenziale Mercato monopolistico

Rma

Domanda

1,000 3,000

Prezzo

€ 10

8

6

4

2

0Quantità

CmaOfferta

Inefficienza allocativa

2) Inefficienza produttiva

• Il potere di mercato consente al monopolista di non doversi preoccupare di produrre nel modo tecnicamente più efficiente

• Può massimizzare i profitti senza minimizzare i costi, ma perché dovrebbe produrre con una tecnologia meno efficiente (maggiori costi)?– non avendo rivali è meno spronato a innovare e

adottare la migliore tecnologia (effetto di rimpiazzo)– l’ambiente competitivo seleziona le imprese più

efficienti da quelle inefficienti (che falliscono); in un mercato monopolistico non avviene nessuna selezione

Efficienza produttiva: Concorrenza

1,0 3,0

Prezzo

€ 10

8

6

4

2

0Quantità

Singola impresa Mercato

Domanda

1,000 3,000

Prezzo

€ 10

8

6

4

2

0Quantità

NxCma

Cu

Cma

B

Cu

C

Rma = P

Entrano nuove imprese, il prezzo scende, ognuna produce meno

(in aggregato la produzione aumenta), ma ogni impresa è più produttiva

Rma = P

P>CU>CUmin

CUmin

Entrata

Inefficienza produttiva

Domanda

1,000 3,000

Prezzo

€ 10

8

6

4

2

0Quantità

Monopolista Se minimizza il costo

Domanda

1,000 3,000

Prezzo

€ 10

8

6

4

2

0Quantità

Cu

Rma

Cma

A

B

Cu

C

Inefficienza allocativa Inefficienza produttiva

Ricapitolando: Inefficienza

• Inefficienza allocativa

– Regime monopolistico → Prezzo > Cma (=Rma)

– Regime concorrenziale → Prezzo = Cma (=Rma)

• Inefficienza produttiva

– Regime monopolistico → Prezzo > Costo medio

– Regime concorrenziale → Prezzo = Costo medio

• Nel medio periodo per effetto della libertà di entrata e di uscita dal mercato

• Se un mercato è contendibile Prezzo = Costo medio

3) Efficienza dinamica

• Efficienza dinamica: possibilità di introdurre nuovi processi e prodotti da parte delle imprese

• Cosa cambia: – da un punto di vista statico, indaghiamo se la

concorrenza spinge le imprese ad operare sulla frontiera dell’efficienza produttiva corrente

– dinamicamente, indaghiamo se la concorrenza stimola le imprese a spostare la frontiera dell’efficienza produttiva/tecnica più velocemente e in avanti

• Minori incentivi ad innovare in monopolio?

Efficienza dinamica e forme di mercato

• Problema: le grandi imprese possono essere più efficienti delle piccole nell’innovare e, quindi, la concorrenza può essere di ostacolo a questa forma di efficienza dinamica?

• Due visioni:– Il potere di mercato riduce la rischiosità degli

investimenti in innovazione, il monopolio favorirebbe quindi il progresso tecnologico

– Il potere di mercato scoraggerebbe le imprese che lo possiedono ad innovare per accrescere la propria competitività

Pro monopolio (Schumpeter)

• Innovazione favorita in mercati caratterizzati da elevato grado di concentrazione:– innovazioni tecnologiche richiedono investimenti

ingenti in R&S (per incertezza esito ricerca / per rendimenti di scala crescenti della R&S)

– solo in presenza di potere di mercato si potrà sfruttare il vantaggio di costo derivante dall’innovazione

• Schumpeter J.A., Capitalismo, socialismo e democrazia, 1967 (1943)

Contro il monopolio (Arrow)

• Entrambi i regimi sono subottimali, ma – monopolista considera solo profitto addizionale della

nuova tecnologia; – impresa in concorrenza considera l’intero profitto

• Quindi– Alti profitti del monopolista (senza innovare) sono un

disincentivo all’adozione di nuove tecnologie– Il maggiore incentivo per l’impresa in concorrenza è

che i suoi profitti (senza innovare) sono nulli

• Arrow K.J., Economic welfare and the allocation of resources for invention, 1962

Efficienza dinamica e forme di mercato

• Sul punto teoria economica ed evidenze empiriche non suggeriscono risultati univoci.

• Probabilmente l’ambiente più idoneo per investire in R&S prevede una situazione intermedia

• Comunque, criteri di valutazione diversi (efficienza dinamica invece che allocativa) possono portare a conclusioni diverse su cosa si debba preferire– Chi è interessato al dibattito sulla proprietà intellettuale (freeware) veda:

http://levine.sscnet.ucla.edu/general/intellectual/against.htm

4) Attività di rent seeking

• Il potere di mercato deriva dalle barriere

• Il monopolista, per salvaguardare il proprio vantaggio, destinerà risorse per preservarle oppure rafforzarle

• Risorse in attività di rent seeking:

– per creazione di monopoli legali (lobby)

– pubblicità differenziazione/fidelizzazione prodotto

Attività di rent seeking

• Profitti monopolio → risorse → rent seeking:

– La concorrenza in questa attività può spingere a spendere tutti i profitti attesi!!

• A volte queste attività hanno un valore sociale

– Pubblicità: se migliora l’informazione necessaria ai consumatori per comprendere le caratteristiche distintive del prodotto

• Ma generale: ulteriori costi sociali!!!

Interventi di politica economica

• Trasformando i monopoli privati in imprese pubbliche, cui viene imposto l’obiettivo di massimizzare il benessere sociale del profitto

• Regolamentazione del comportamento del monopolista (per lo più fissando il prezzo)

• Stimolare la concorrenza (normativa antitrust)

• Non agire …

Monopolio naturale regolato e non

• Che cosa possono fare le politiche pubbliche? Ci sono due risposte comuni…1. Una è la proprietà pubblica, anche se le imprese

pubbliche possono essere mal gestite.2. Un’altra risposta sempre più comune è la

regolamentazione dei prezzi. Un prezzo massimo imposto su un monopolista non crea scarsità se non è fissato ad un livello troppo basso.

• Resta sempre aperta l’opzione di non fare nulla; il monopolio è negativo, ma la cura può essere peggiore della malattia.

Inconvenienti

• Se vi sono costi medi decrescenti sia il monopolio pubblico che l’impresa regolamentata lavorerebbero in perdita e andrebbero sussidiate

• Nelle imprese sussidiate (pubbliche o private) si indeboliscono fortemente gli incentivi a tenere comportamenti efficienti