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Una guida pensata per tutti gli studenti dell'Universita degli Studi di Padova, che riassume informazioni e domande frequenti su: struttura universitaria, diritto allo studio (ISEE, tasse, borse di studio,..), alloggi e affitti. Enjoy!
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PER STUDENTI UNIVERSITARIPER STUDENTI UNIVERSITARI
in sede, pendolari, fuori sede
GUIDA GALATTICA
Chi siamo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3
Come è fatta la nostra Università? . . . . . . 4
Struttura universitaria . . . . . . . . . . . . 4
Governo d’Ateneo e Democrazia . . . . . . 6
I tuoi Diritti allo Studio Frequently Asked Questions . . . . . . . . . . . 10
ISEE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10
Le tasse universitarie . . . . . . . . . . . . . 12
Borse di studio . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16
Guida sull’abitare . . . . . . . . . . . . . . . 22
Evita i tranelli . . . . . . . . . . . . . . . . 22
Sii consapevole delle tue armi . . . . 24
La cedolare secca . . . . . . . . . . . . 26
Sportello gratuito di consulenza legale . . 28
Chi contattare e per cosa . . . . . . . . . . . 29
Qui dentro trovi:
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Qui dentro trovi:
Il Sindacato degli Studenti è un movimento nato
nel 2002 per risolvere esigenze concrete e per
promuovere, tutelare e rivendicare i diritti degli studenti.
Apartitico ed indipendente da qualunque organizzazione,
si propone di informare gli studenti su tutte le questioni che
li riguardano e di cercare, con il dialogo e il confronto,
le soluzioni più utili per i loro diritti e i loro interessi.
Il Sindacato degli Studenti partecipa infatti alle elezioni
dei rappresentanti e agisce negli organi dell’ateneo (è
la prima lista dal 2009), ma non si limita a questo: dato
che gli studenti sono solo il 15% dei membri degli organi,
devono mobilitarsi spesso se vogliono davvero contare.
La struttura libera, democratica e non gerarchica
de Il Sindacato degli Studenti consente sia ai
rappresentanti che agli attivisti o ai semplici interessati
di partecipare insieme alla formazione e all’attuazione
dei progetti volti a migliorare la condizione studentesca.
Linee guida:
- Solo lo studente al centro del nostro operato
- Diritto al sapere
- Diritto all’accesso
- Diritto all’Università come servizio
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Chi siamo?
Com’è fatta la nostra Università?
Com’è fatta la nostra Università?L’assetto attuale dell’Università è quello stabilito nella Legge n. 240, detta anche Legge Gelmini, che ha imposto a tutti gli Atenei di modificare il proprio Statuto e ha apportato profondi cambiamenti all’interno della struttura dei nostri Atenei.
Struttura Universitaria
Il Corso di Laurea
Ogni Corso ha un Dipartimento di riferimento, che è
responsabile amministrativamente del suo funzionamento.
Infatti, è il Dipartimento a decidere riguardo la didattica,
per cui tutte le proposte elaborate nei Consigli di Corso di
Laurea da professori e rappresentanti degli studenti (che
sono il 15% dei professori del corso e sono eletti per elezione
diretta), dovranno essere avallate dal Dipartimento
competente.
N.B. I rappresentanti degli studenti nei Corsi di Laurea
sono i primi tuoi interlocutori per segnalare i problemi
che incontrerai durante la tua carriera accademica:
sovrapposizione di lezioni, sovrapposizione di orari, problemi
con i professori, etc.
4
Com’è fatta la nostra Università?
Dipartimenti
I Dipartimenti hanno un ruolo centrale: la legge prevede,
infatti, che essi siano il fulcro dell’attività di didattica e
ricerca. Anche all’interno dei Dipartimenti sono presenti i
rappresentanti degli studenti, che portano le istanze che
accomunano i Corsi di Laurea afferenti al Dipartimento che
rappresentano.
Scuole
Le Scuole di Ateneo hanno i compiti di coordinamento
e divisione della didattica nei diversi Dipartimenti. Nelle
Scuole è prevista una rappresentanza degli studenti pari
al 15% all’interno dell’organo “Consiglio della Scuola”. Qui
è istituita anche la commissione didattica paritetica per la
valutazione dei corsi e dei docenti.
Valutazione della didattica
Negli Atenei, la Valutazione della Didattica avviene tramite
i seguenti organi: i GAV (Gruppi di Accreditamento e
Valutazione) a livello di Corso di Studio, la Commissione
Paritetica a livello di Scuola e il Presidio per la Qualità della
didattica a livello centrale di Ateneo.
Come diamo anche noi studenti un contributo al
miglioramento della didattica nei nostri corsi?
Com’è fatta la nostra Università?
5
Com’è fatta la nostra Università?
Gli organi di cui abbiamo parlato sopra basano le loro
valutazioni anche sul parere degli studenti acquisito tramite
i questionari sulla valutazione della didattica online (da
compilare al momento dell’iscrizione ad un esame su
Uniweb) e il questionario cartaceo distribuito dal docente.
Governo d’Ateneo e Democrazia
Chi governa l’università?
Sua Maestà e i consiglieri giurati
Il RETTORE: è diventato il capo assoluto dell’Università,
presiede le sedute degli organi maggiori, propone i nomi
dei possibili esterni in CdA alla Consulta del territorio, e in
generale esercita ogni potere di governo dell’Ateneo.
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE (CdA): è un organo
collegiale di 11 persone: Rettore, 5 interni, 3 esterni, 2
rappresentanti degli studenti (gli unici membri eletti!). Il
CdA decide su tutti gli aspetti didattici e amministrativi:
chiusura di sedi, assunzione di docenti e ricercatori, tasse
studentesche...
N.B.: Il CdA può decidere la chiusura di un corso, il che è
un problema, dato che è un organo non elettivo, formato
6
Com’è fatta la nostra Università? Com’è fatta la nostra Università?
da esterni e nel quale ci sono solo due rappresentanti degli
studenti. E’ molto meno democratico e garantista rispetto a
quando erano 35 persone interne (in rappresentanza delle
diverse Scuole) a decidere.
Quali sono gli altri organi centrali?Ci sono poi altri organi, più che altro consultivi e di supporto:
IL SENATO ACCADEMICO: una volta era il vero fulcro
delle decisioni accademiche, ora è ridotto a luogo di
elaborazione di proposte e pareri. Ci sono vari Direttori di
Dipartimento, 4 rappresentanti degli studenti e uno dei
dottorandi, per un totale di 27 membri.
IL CONSIGLIO DEGLI STUDENTI: formato dai rappresentanti
negli organi centrali e da uno studente per Dipartimento
ha il compito di coordinare la rappresentanza a livello di
Ateneo.
COMITATO PER LO SPORT UNIVERSITARIO: si occupa della
gestione del CUS.
In che modo posso portare la mia voce di studente?Noi, come Sindacato degli Studenti, ci candidiamo alle
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Com’è fatta la nostra Università?
elezioni dei rappresentanti degli studenti (nel 2009 e nel
2012 siamo stati la prima lista d’Ateneo!) e consideriamo la
rappresentanza come mezzo e non come fine. Per questo
abbiamo ottenuto alcune importanti vittorie: questionari
per la valutazione della didattica più specifici e funzionali
per diversi Corsi di Studio, apertura prolungata dell’orario
di alcune aule studio e doppio libretto per gli studenti
transgender sono solo alcune di queste.
Affianchiamo a questo l’impegno di informare gli studenti
con tutti i mezzi che abbiamo a disposizione: dal sito, alla
pagina Facebook, al nostro “Infopoint - Diritto allo Studio
Unipd” (cercalo su FB!), che fornisce informazioni utili per la
vita universitaria, al contatto diretto con i nostri compagni
di Corso attraverso assemblee ed eventi culturali.
Restano ancora molte le campagne e le battaglie che sono
ancora in corso, dalla copertura totale delle borse di studio
all’estensione a tutti i Corsi del diritto ai 5 appelli d’esame,
alla riapertura di spazi che sono stati sottratti agli studenti
nel corso degli anni.
Partecipiamo ai movimenti studenteschi, culturali e sociali
in modo attivo e critico, portando avanti le nostre idee per
un’Università e una società migliore.
A livello nazionale, facciamo parte di Link - coordinamento
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Com’è fatta la nostra Università? Com’è fatta la nostra Università?
universitario, un’organizzazione che riunisce molte realtà
come la nostra che in altre Università del Paese si occupano di
difendere i diritti degli studenti.
Nel fare questo usiamo un metodo specifico: qualsiasi cosa
facciamo è decisa da un’assemblea aperta senza capi né
gerarchie. Inoltre, tutti i soldi che abbiamo provengono da
bandi dell’Università destinati ai nostri progetti, o da attività di
autofinanziamento.
Questo perché non vogliamo essere marionette di qualcuno,
non vogliamo dipendere da partiti o sindacati, in modo da
essere sempre liberi di comportarci secondo i nostri principi.
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I militanti de Il Sindacato degli Studenti che manifestano
durante lo Sciopero Generale Europeo del 14 Novembre 2012.
Frequently Asked QuestionsLe F.A.Q. de Il Sindacato degli Studenti sono pensate
per facilitare il reperimento di informazioni su tutto ciò
che riguarda la burocrazia dell’Ateneo patavino e
risolvere i vostri dubbi ancora prima di averli pensati!
Per ogni sezione verrà sintetizzato e spiegato ciò che
potete trovare in www.unipd.it e il percorso per arrivarci.
ATTENZIONE! Le F.A.Q. non riassumono tutte le informazioni
presenti nei vari bandi, perciò, prima di leggerle, è
caldamente consigliata la lettura delle informazioni ufficiali!
L’ISEEwww.unipd.it > studenti > segreteria e tasse > Indicatore
della Situazione Economica Equivalente - ISEE
.Cos’è l’ISEE e dove posso presentarlo per avere una
riduzione delle tasse o la borsa di studio?
L’ISEE è l’indicatore della situazione economica equivalente
e si calcola tenendo conto dei redditi, dei patrimoni e
della numerosità del nucleo familiare. Viene calcolato dai
Comuni, dai Centri di Assistenza Fiscale (CAF) e dalle Sedi
ed Agenzie INPS presenti sul territorio su tua richiesta. I dati ricavati dall’ISEE (cioè il valore ISEE, ISP e l’INDICE DI EQUIVALENZA) vanno inseriti nel sito www.uniweb.unipd.it
I tuoi diritti allo studio
10
I tuoi diritti allo studio
(login > diritto allo studio e corsi estivi > autocertificazione
ISEE) per ottenere ogni tipo di beneficio: borsa di
studio, collaborazione 150 ore, riduzioni sulle tasse...
Scadenze: entro il 30 settembre 2013 per la borsa di studio
ed entro il 30 novembre 2013 per la riduzione delle tasse.
.Posso presentare l’ISEE e avere la riduzione delle tasse
anche se sono fuori corso?
Certamente. Per ulteriori info sulla tassazione per i fuori
corso vedi la sezione sottostante “Le tasse universitarie”.
.Cosa succede se mi dimentico di presentare l’ISEE entro il
30 novembre?
Puoi presentarlo entro e non oltre il 14 febbraio 2014
pagando una mora di 105,00 € e chiedendo al Servizio
Diritto allo Studio il ricalcolo delle tasse (se ti sono già usciti
gli importi in Uniweb). Il bollettino della mora ti apparirà in
Uniweb insieme alle rate successive.
.Quando faccio l’ISEE posso dichiarare di essere l’unico
membro del mio nucleo famigliare se vivo da solo?
Dipende! Per dichiararsi nucleo a sé stante si devono
obbligatoriamente rispettare due condizioni:- Non risiedere nell’abitazione della propria famiglia di origine o in un alloggio di proprietà di un
I tuoi diritti allo studio
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membro della propria famiglia da almeno due anni;
- percepire un reddito da lavoro dipendente o assimilato
superiore a 3.500,00 euro, dichiarato da almeno 2 anni.
Cioè, se vivi da solo, ma non lavori da 2 anni devi rientrare
nello stato di famiglia originario e quindi fare l’ISEE con i tuoi
genitori/fratelli/sorelle.
.Su uniweb mi si chiede se il mio ISEE è Modificato. Cosa
vuol dire? (Se ho fratelli e sorelle che hanno un reddito o
proprietà, come mi comporto?)
L’ISEE modificato va segnalato solo se hai fratelli o sorelle
con redditi o proprietà. In questo caso gli stessi contano
solo al 50% del loro valore. Per segnalare questi redditi devi
compilare la tabella excel disponibile su Uniweb durante
l’Autocertificazione.
Le tasse universitarie.Dove trovo il prospetto tasse e contributi?
www.unipd.it > studenti > segreteria e tasse > tasse
.Quante sono le rate da pagare? A quanto ammontano?
Le rate da pagare sono tre.
La prima rata è di 561,38 € per gli iscritti agli anni successivi
al secondo, e 563,38 € per gli
I tuoi diritti allo studio
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iscritti al primo anno, ed è comprensiva di:
- Tassa d’immatricolazione: rispettivamente 216,88 e 218,88 €
- Parte dei contributi studenteschi: 200,00 €
- Imposta di bollo assolta in modo virtuale: 16,00 €
- Assicurazione: 8,50 €
- Contributo Regionale Diritto allo Studio: 120,00 € (*)
E’ da pagare dal 22 luglio ed entro il 30 settembre 2013
per tutti gli studenti, ed entro il 25 ottobre 2013 solo per gli
studenti che si iscrivono al primo anno dei corsi di laurea
specialistica e magistrale.
Ogni rata va pagata con il bollettino MAV scaricabile dalla
propria area riservata in Uniweb.
(*) Variazione dell’importo della prima rata delle tasse
universitarie
La Regione Veneto ha stabilito che l’importo della Tassa
Regionale per il Diritto allo Studio varia con andamento
proporzionale in funzione dell’Indicatore della Situazione
Economica Equivalente (ISEE), entro il limite minimo di 120,00
€ e un massimo di 160,00 €.
Tale tassa è parte integrante della prima rata, e l’eventuale
differenza calcolata in base all’ISEE verrà aggiunta nel
calcolo della seconda o terza rata.
I tuoi diritti allo studio
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Seconda e terza rata
L’importo, che è identico per seconda e terza rata, varia in
funzione del corso seguito, delle condizioni personali,
economiche e di merito. Per usufruire di una riduzione
dell’importo, lo studente deve autocertificare la propria
condizione economica su Uniweb indicando i dati
dell’attestazione ISEE entro il 29 novembre.
Scadenze: entro il 14 febbraio 2014 la seconda rata; entro il
15 maggio 2014 la terza rata.
Ogni rata va pagata con il bollettino MAV scaricabile dalla
propria area riservata in Uniweb.
.Scadenze per i laureandi:
Dal Calendario Accademico (unipd.it > Tutti i giorni >
Calendario Accademico), pag. 4
Gli studenti iscritti ai nuovi ordinamenti che si laureino:
- dopo la chiusura del terzo periodo 2012/13 ed entro il mese
di dicembre 2013 devono versare la prima rata di iscrizione
all’anno accademico 2013/14;
- dal 7 gennaio 2014 (martedì) al 28 aprile 2014 (lunedì)
devono versare anche la seconda rata;
- dal 5 maggio 2014 (lunedì) al termine del terzo periodo
devono essere in regola con tutti i pagamenti relativi
all’anno accademico 2013/14.
Per essere ammessi alla prova finale è obbligatorio effettuare
I tuoi diritti allo studio
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tutti i pagamenti dovuti entro sette giorni precedenti la
data dell’appello di laurea, a prescindere dalla data di
scadenza delle rate delle tasse.
.Di quanto aumenteranno le tasse dopo la spending review?
Se fino all’anno scorso l’adeguamento alla spending review
non prevedeva un aumento delle tasse per i fuori corso, lo
scorso aprile l’Ateneo ha voluto “adeguarsi” alle norme
ministeriali, prevedendo quindi un aumento per i fuori corso
a partire dal secondo anno. Grazie a Il Sindacato degli
Studenti, l’importo aumentato sarà esiguo e proporzionale
in base al reddito. La tabella con le percentuali di aumento
la trovate a pag. 4 del “Prospetto tasse e contributi”.
.Perché le tasse sono così alte e come funziona il sistema
bonus/malus?
Un cospicuo aumento della tassazione fu introdotto
nell’ormai lontana estate 2010, insieme al sistema bonus/
malus.
Il sistema bonus/malus, basato esclusivamente sul merito,
porta un malus fino a 200 € per studenti con pochi crediti
e media bassa (ponderata in base alla media del corso
di laurea) e bonus fino a 200 € per chi, invece, l’Università
ritiene meritevole. Il Sindacato degli Studenti fu l’unica
lista di rappresentanza a opporsi in toto al provvedimento,
15
I tuoi diritti allo studio
che non tiene per niente conto del reddito, ma va solo ad
aumentare gli introiti dell’Università pesando, come sempre,
sulle tasche degli studenti.
.Se sono idoneo alla borsa di studio, devo comunque
pagare le tasse?
La prima rata la devi pagare in ogni caso, perché vale
come iscrizione all’anno accademico successivo. Se farai
domanda di borsa di studio e risulterai idoneo, ti verrà
restituita e non dovrai pagare la seconda e la terza.
Borse di studioInnanzitutto vi consigliamo di leggere attentamente il
bando scaricabile da www.unipd.it > studenti > segreteria e
tasse > borse di studio.
.Quando e dove fare domanda?
Le domande si possono fare su uniweb.unipd.it > diritto allo
studio e corsi estivi > autocertificazione ISEE dal 1° agosto 2013
alle 24:00 del 30 settembre 2013 (termine improrogabile).
Attenzione! Se ti stai per laureare e vuoi fare domanda
di borsa di studio per il primo anno di laurea specialistica
e magistrale dovrai rispettare il termine sopraindicato e
comunicare la nuova matricola al Servizio Diritto allo Studio
quando effettuerai la nuova immatricolazione (anche in
I tuoi diritti allo studio
16
corso d’anno).
.Quanto è l’ISEE massimo per percepire la borsa di studio?
L’ISEE massimo è 20.728,45, come indicato dal bando.
.Quanti crediti devo avere per poter fare domanda?
I crediti necessari vanno maturati entro il 10 agosto e
dipendono dall’anno di iscrizione. Controlla il bando
delle borse di studio per sapere il numero esatto di CFU da
ottenere per il tuo anno di corso.
.Cosa faccio se al 10 agosto non mi sono ancora apparsi
nel libretto online gli esami che ho registrato?
Keep calm. Se li hai registrati, basta che ti appaiano
entro ottobre. Se ciò non succede, sollecita il docente.
.Cosa faccio se non riesco a registrare un esame entro il 10
agosto?
Keep calm again. Puoi farteli registrare retrodatati
alla data reale dell’esame alla prima sessione utile,
sempre entro ottobre. Avverti il docente del problema.
.Posso ricevere la borsa di studio se sono fuori corso?
Sì, solo per “l’ulteriore semestre” e se hai maturato i CFU
necessari soprascritti.
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I tuoi diritti allo studio
.Posso ricevere la borsa di studio se per il mio corso di studi
risulto ripetente?
Sì, sempre se hai i CFU necessari per il tuo anno di
immatricolazione.
.Se non sono ancora immatricolato posso fare domanda di
borsa di studio?
Sì, puoi fare la domanda anche con la preimmatricolazione
da Uniweb, entro e non oltre il 30 settembre 2013. Ricordati
che ti serve l’ISEE per compilare l’Autocertificazione,
all’interno della quale si trova la domanda di borsa di studio.
.In quanti soldi consiste la borsa di studio? Quando mi
arriverà?
Le graduatorie definitive del 30 Novembre 2013 ti diranno
se sei idoneo, quindi se hai diritto a percepire la borsa.
Purtroppo non è detto che tu venga pagato subito, perché
la Regione Veneto mette i soldi molto in ritardo, così accade
che i primi della graduatoria vengano coperti a Dicembre,
mentre chi è più indietro rischia di ricevere i soldi molto tardi
(anche dopo un anno!) o di non riceverli, se è molto indietro.
Ma questo dipende dai fondi che il Ministero stanzierà per il
Diritto allo Studio con la finanziaria di fine anno (vedi “Cos’è
successo negli ultimi anni”).
I tuoi diritti allo studio
18
I tuoi diritti allo studio
.Cosa sono i punti bonus?
I punti bonus che puoi ricevere dipendono dall’anno a
cui sei iscritto e ti vengono attribuiti automaticamente se
fai domanda di borsa di studio, ma non raggiungi i CFU
necessari previsti dal bando. Non devi fare nulla per riceverli
e non devi preoccuparti se ti arriverà la mail di non idoneità,
i punti ti verranno aggiunti di default al momento del calcolo
delle graduatorie.
.Se ricevo dei punti bonus il mio coefficente di merito rimane
inviariato?
No. Il coefficente di merito viene calcolato facendo una
media tra i CFU dei tuoi esami e i voti corrispondenti. I punti
bonus non corrispondono a un esame, quindi verranno
presi in considerazione solo come bonus, per l’appunto,
per farti raggiungere il necessario. Esempio pratico: è come
se il CFU venisse ponderato con un voto pari a zero, in
quanto non corrisponde a nessun esame. In questo modo
il tuo coefficente di merito sarà più basso e potrai ritrovarti
parecchie posizioni più in basso nella graduatoria.
.Cosa devo fare se mi arriva la mail di non idoneità?
Innanzitutto leggila attentamente, vengono sempre
indicati i motivi di non idoneità. Controlla qual è il
problema e chiedi informazioni al Servizio Diritto allo Studio.
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I tuoi diritti allo studio
.Cosa devo fare se ho sbagliato a compilare la domanda di
borsa di studio o l’autocertificazione?
Devi scaricare l’apposito modulo da www.unipd.it > studenti
> segreteria e tasse > Indicatore della Situazione Economica
Equivalente - ISEE > Modulo dell’Autocertificazione in Uniweb,
compilarlo e inviarlo via mail o via fax ai contatti indicati.
.Se mi trasferisco in un altro Ateneo, devo restituire la borsa?
Sì, se ti trasferisci in un altro Ateneo in corso d’anno (entro
il 31 luglio 2014) o se rinunci agli studi entro il 31 luglio 2014.
.Cos’è successo negli ultimi anni?
La situazione è complicata. In breve, il Diritto allo Studio ha
principalmente tre finanziatori: lo Stato, la Regione e la tassa
regionale sul Diritto allo Studio che pagano tutti gli studenti
con la prima rata. Padova, negli ultimi due anni, ha avuto
anche un finanziamento diretto dall’Università per arrivare a
coprire il maggior numero di studenti, visto che la Regione
è passata da 800mila a 150mila miseri €, che bastano a
coprire neanche 50 borse di studio.
Lo Stato gira i soldi alla Regione Veneto, che, purtroppo,
li blocca con la scusa del Patto di Stabilità, lasciando a
bocca asciutta gli studenti per mesi, o, addirittura, anni!
Per il 2011/12, infatti, si è arrivati ad una copertura dell’82,59%
in tutto il Veneto e gli ultimi fondi sono stati sbloccati
20
I tuoi diritti allo studio
I tuoi diritti allo studio
proprio nei giorni scorsi, grazie alle pressioni del Sindacato
degli Studenti.
Per il 2012/13, invece, sempre grazie alle nostre proteste,
siamo riusciti a far sbloccare in toto i fondi che per il momento
sono arrivati dal Ministero alla Regione, e abbiamo notizie
certe che, quando verranno liquidati tutti i soldi, la copertura
sarà totale.
Il futuro, purtroppo, è un’incognita e, per il momento, non
sappiamo né quando verranno liquidati gli ultimi fondi, né a
quanto ammonteranno quelli per l’anno prossimo.
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I tuoi diritto allo studio
“ESU, attaccati a ‘sto post-it!”, la protesta del Sindacato
degli Studenti contro l’aumento delle tariffe della mensa di
maggio 2013.
Guida sull’abitareEvita i tranelli
.Il mercato nero è vantaggioso, ma per chi?
Per il proprietario di casa, perché non paga le tasse allo Stato
italiano. Qual è la conseguenza? Che ha automaticamente
trasgredito la legge e diviene passibile di denuncia. Se lo
studente è in grado di dimostrare di aver abitato in una
casa e di aver corrisposto un affitto in nero, il proprietario di
casa non ha scampo: il ladro è solo lui.
E’ vantaggioso per gli studenti, che possono andare via in
qualsiasi momento. Questa possibilità, però, la si paga a
caro prezzo: lo studente non può rivendicare alcun diritto
a meno di non dimostrare che di fatto stia abitando in un
determinato luogo. L’assenza di un contratto non permette
di avere un prezzo fisso da pagare per tutta la durata
dell’affitto, non dà il diritto legale di pretendere la caparra,
l’ammodernamento e la riparazione delle strutture della
casa e si rischia anche di essere buttati fuori senza preavviso.
.Di fronte alla legge l’affittuario in nero è colpevole tanto
quanto il proprietario?
FALSO: chi corrisponde un affitto in nero (cioè senza contratto
Guida sull’abitare
22
Guida sull’abitare
registrato) è vittima di un abuso ai suoi danni, e in nessun
modo le colpe possono ricadere su di lui. Attenzione però:
se il contratto esiste, ma non è in regola, questo potrebbe
ritorcersi contro l’affittuario.
.Cosa devo fare se ho il contratto in regola, ma il proprietario
mi chiede più soldi di quelli pattuiti?
Anche in questo caso, l’aver corrisposto una somma
superiore a quella stabilita nel contratto è una truffa da
parte del proprietario di casa, e va ostacolata in tutti i modi.
Davanti alla legge, il colpevole è lui, davanti al giudice sarà
tenuto a rimborsare tutte le somme corrisposte non pattuite.
.L’affitto aumenta normalmente ogni anno?
FALSO! La cifra da corrispondere al proprietario di casa è
solo ed esclusivamente quella prevista dal contratto. Tutto
ciò che si paga deve essere pattuito prima. In caso di
variazione, si deve procedere al rinnovo del contratto.
.Le spese di registrazione del contratto sono a carico
dell’inquilino?
FALSO! Le spese di registrazione del contratto vanno ripartite
tra locatore e locatario. Le spese di gestione dei servizi interni
alla casa sono a carico degli inquilini tenuti a provvedere
Guida sull’abitare
23
alle piccole manutenzioni dell’immobile e delle cose che
fanno parte dell’arredo.
La manutenzione straordinaria, come la riparazione
di elettrodomestici, impianti, mobilia già presente
all’interno della casa è a carico del proprietario
dell’abitazione nella maggior parte dei casi.
Sii consapevole delle tue armi
.Perché è importante avere il contratto registrato?
Con il contratto regolarmente registrato all’Agenzia
delle Entrate si ha la possibilità di accedere alle misure
di diritto allo studio per i fuori sede, in particolare la
borsa di studio di importo pari a circa il doppio rispetto
alla borsa di studio di chi viene considerato pendolare.
Se non hai un contratto regolare o non
ce l’hai proprio e fai domanda di borsa di
studio, sarai costretto a dichiararti pendolare.
.Che tipo di contratto mi conviene avere?
E’ preferibile il contratto cosiddetto “per studenti”.
Registrare il contratto è conveniente al proprietario
perché, in tal modo, solo il 60% del canone percepito
viene sottoposto a tassazione IRPEF e nei comuni
definiti “ad alta tensione abitativa” il pagamento della
Guida sull’abitare
24
tassa di registro si riduce al 70% dell’importo ordinario.
Anche per gli studenti sono previste detrazioni
fiscali del 19% nella dichiarazione dei
redditi (che equivale a due/tre mensilità).
.Quali sono le caratteristiche del contratto di locazione per
studenti fuori sede?
Durata: da un minimo di sei mesi ad un massimo di trentasei.
Canone: è determinato da accordi che, in ogni Comune,
stipulano le Associazioni dei proprietari e degli inquilini. Il
canone varia in considerazione della zona e della tipologia
dell’alloggio. La contrattazione fissa la fascia di oscillazione
(importo canone minimo e massimo) entro la quale, in base
alle caratteristiche dell’alloggio, il canone viene determinato.
Clausole contrattuali: non possono essere derogate
dalle parti, poiché si sottoscrive il modello contrattuale
allegato all’accordo nazionale stipulato tra le
associazioni degli Inquilini e quelle dei proprietari.
Clausole illegittime: non può essere superato il
valore massimo del canone attribuito alla zona.
.Perché è importante avere la ricevuta dell’affitto?
Il nostro ordinamento giudiziario prevede che sia il debitore
a dimostrare di avere onorato il pagamento. E’, quindi,
sempre necessario dimostrare di aver pagato il canone e
Guida sull’abitare Guida sull’abitare
25
risulta fondamentale ottenere e conservare le ricevute di
pagamento dell’affitto, unico modo per dimostrare di avere
pagato se il proprietario ci chiama in giudizio per morosità.
.Quali sono i termini per il recesso anticipato del contratto?
La legge prevede sei mesi di anticipo ma è consigliabile
specificarlo nel contratto: “si può lasciare l’appartamento
in qualsiasi momento dando un preavviso di tot mesi”, se si
preferisce avere la possibilità di dare un preavviso inferiore
ai sei mesi.
.Cosa prevede la legge riguardo al deposito cauzionale (la
cosiddetta “caparra”)?
Il deposito cauzionale, la somma di denaro versata al
proprietario al momento della firma del contratto, non può
essere d’importo superiore alle tre mensilità. E’ preferibile
scrivere in forma privata (o nel contratto stesso) se si desidera
scalare gli ultimi mesi di affitto con l’importo del deposito
cauzionale, in quanto per legge ciò non è previsto.
Il tuo asso nella manica: la cedolare seccaCon il Dlg n. 23, 14 marzo 2011, cambia la tassazione sugli affitti
per il proprietario di casa. Per i contratti di locazione non c’è
26
Guida sull’abitare
più l’obbligo di pagare l’imposta di registro e i bolli e si paga
direttamente una tassa fissa riferita al tipo di contratto e al
canone. La registrazione presso l’Agenzia delle Entrate deve
essere effettuata entro 30 giorni dalla stipula del contratto.
Se ciò non avviene scattano le sanzioni per il proprietario.
.Cosa deve sapere l’inquilino?
Per tutto il periodo di pagamento della cedolare
secca il proprietario non può aumentare il canone e
non può nemmeno adeguarlo all’indice d’inflazione
ISTAT e non bisogna più pagare la tassa di registro.
.Quali sono i margini di tutela che conseguono a questa
nuova normativa?
La nuova normativa sulla “cedolare secca” consente la
registrazione da parte dell’inquilino del contratto d’affitto, a
prescindere dalla volontà del proprietario. Infatti, è possibile
andare all’Agenzia delle Entrate e registrare un contratto
(se si ha la possibilità di dimostrare di abitare nella casa
da almeno 30 giorni. Le prove possono essere: contratti
del telefono o di internet stipulati al nome dell’inquilino,
la posta, i pacchi ricevuti, ricevute dell’affitto, ecc).
In quel momento scatta la nuova normativa e il proprietario
è obbligato a firmare con l’inquilino un contratto 4+4 (che
comunque prevede la possibilità di recedere da parte
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dell’inquilino con un preavviso massimo di
6 mesi) ad un canone inferiore alla media.
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Associazione Studenti Universitari, che tramite il nostro
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informazione, proposta, consiglio, insulto, agli indirizzi sopra
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rappresentanti degli studenti del Sindacato, che
risponderanno a qualsiasi domanda inerente al Diritto allo
Studio (tasse, borse di studio, alloggi, 150 ore, etc).
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