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I polinomiProf. Walter Pugliese

I polinomiDef.: Si chiama polinomio ogni somma algebrica di monomi.

Esempi:

Sono polinomi:π‘Ž + 5𝑏; 3π‘₯) βˆ’ 2π‘Žπ‘₯ + 7; 2𝑐𝑦/ + 4π‘š)π‘₯ βˆ’ 𝑐𝑦/

Non sono polinomi:)23βˆ’ 1, 678

6

β€’ 0 oltre che monomio nullo, Γ¨ considerato anche polinomio nullo.

β€’ Ogni monomio puΓ² essere visto come la somma algebrica di se stesso con il monomio nullo: π‘Žπ‘)𝑐 = π‘Žπ‘)𝑐 + 0Quindi ogni monomio Γ¨ un polinomio.

β€’ I monomi che compongono un polinomio si dicono anche termini del polinomio.

La riduzione a forma normaleUn polinomio puΓ² anche contenere monomi simili:

6π‘Ž<𝑏) βˆ’ 3π‘Ž/𝑏= + 2π‘Ž<𝑏)

In tal caso si sommano i monomi simili. Il polinomio che si ottiene,

8π‘Ž<𝑏) βˆ’ 3π‘Ž/𝑏=

si dice ridotto a forma normale.

β€’ Due polinomi ridotti a forma normale, e non nulli, sono uguali quando i monomi del primo polinomio sono uguali ai monomi del secondo polinomio, indipendentemente dall’ordine con cui sono scritti.

β€’ I polinomi ridotti a forma normale con 1,2,3 e 4 termini si chiamano rispettivamente monomi, binomi, trinomi e quadrinomi.

Esempi:Esempio 1:

8π‘₯/𝑦 + π‘₯)𝑦) βˆ’ 3π‘₯< Γ¨ un polinomio ridotto a forma normale.

Esempio 2:

3π‘Ž) βˆ’ ?)π‘Žπ‘ + )

=𝑏) e +)

=𝑏) + 3π‘Ž) βˆ’ ?

)π‘Žπ‘ sono due polinomi uguali.

Esempio 3:

π‘Ž) βˆ’ 3π‘Žπ‘= Γ¨ un binomio;2π‘Ž/ βˆ’ π‘Ž) + 4π‘Ž + 1 Γ¨ un quadrinomio.

Il grado di un polinomio ridottoDef.: Si chiama grado di un polinomio ridotto il grado maggiore fra i gradi dei suoi termini.

Inoltre il grado di un polinomio rispetto a una lettera Γ¨ il maggiore dei gradi dei suoi termini rispetto a tale lettera.

Esempio:

6π‘Ž<𝑏) βˆ’ 3π‘Ž/𝑏= + 2π‘Ž)𝑏

Γ¨ un polinomio di grado 8. il grado rispetto ad a Γ¨ 4, rispetto a b Γ¨ 5.

Esempio:

2π‘Ž< βˆ’ π‘Ž)𝑏 βˆ’ 2π‘Ž< βˆ’ 6π‘Žπ‘

non Γ¨ un polinomio di quarto grado poichΓ© riducendolo diventa

βˆ’π‘Ž)𝑏 βˆ’ 6π‘Žπ‘

dunque Γ¨ un polinomio di terzo grado.

Polinomio omogeneo

Un polinomio ridotto Γ¨ omogeneo se tutti i suoi termini hanno lo sesso grado.

Esempio:

8π‘₯/𝑦 + π‘₯)𝑦) βˆ’ 3π‘₯<

Γ¨ un polinomio omogeneo in quanto tutti i termini che lo compongono sono di quarto grado.

Esempio:

8π‘₯/𝑦 + 1

non Γ¨ un polinomio omogeneo

Polinomio ordinatoUn polinomio Γ¨ ordinato rispetto a una lettera se i suoi termini sono disposti in modo tale che gli esponenti di quella

lettera sono in ordine crescente o decrescente.Esempio:

3π‘₯< + 7π‘₯) βˆ’ π‘₯

Γ¨ un polinomio ordinato secondo le potenze decrescenti della lettera x

Esempio:

βˆ’5π‘Ž/𝑏 + π‘Ž)𝑏) βˆ’ 3π‘Žπ‘<

Γ¨ un polinomio ordinato secondo le potenze decrescenti di a e anche secondo le potenze crescenti di b

Esempio:

6π‘Žπ‘) + 8π‘Ž)𝑏/ βˆ’ π‘Ž=𝑏

Γ¨ un polinomio ordinato rispetto alla lettera a ma non lo Γ¨ rispetto alla lettera b

Polinomio completoUn polinomio Γ¨ completo rispetto a una lettera se per tale lettera presenta tutte

le potenze , dal grado massimo fino al grado 0.

Il termine di grado 0 di un polinomio, ossia quello in cui non compare nessuna lettera, viene detto termine noto.

Esempio:

2π‘Ž/ βˆ’ π‘Ž) + 4π‘Ž + 1

Γ¨ un polinomio completo. Infatti la lettera a Γ¨ presente dal grado 3 al grado 0 . Il termine noto Γ¨ 1

Le operazioni con i polinomi.L’addizione.

La somma di due polinomi Γ¨ un polinomio che per termini tutti i termini dei polinomi addendi.

Esempio:

5π‘₯/ + 6π‘₯) βˆ’ 3 + 7 βˆ’ 2π‘₯ + 4π‘₯) βˆ’ 6π‘₯/ == 5π‘₯/ + 6π‘₯) βˆ’ 3 + 7 βˆ’ 2π‘₯ + 4π‘₯) βˆ’ 6π‘₯/ =

Il polinomio somma, in generale non Γ¨ ridotto, si riducono pertanto i monomi simili:

= βˆ’π‘₯/ + 10π‘₯) βˆ’ 2π‘₯ + 4

Cambiando il segno a tutti i termini di un polinomio, si ottiene il polinomio opposto.La somma di due polinomi opposti Γ¨ 0.

Esempio:

L’opposto del polinomio 3π‘₯) + 2𝑏) βˆ’ 1 Γ¨ βˆ’3π‘₯) βˆ’ 2𝑏) + 1

La sottrazione

La differenza di due polinomi Γ¨ un polinomio che si ottiene addizionando al primo (minuendo) l’opposto del secondo (sottraendo)

Esempio:

3π‘Ž/ + 3π‘Ž)𝑏 + 5𝑏) βˆ’ 5π‘Ž< + 3π‘Ž)𝑏 βˆ’ 𝑏) == 3π‘Ž/ + 3π‘Ž)𝑏 + 5𝑏) + βˆ’5π‘Ž< βˆ’ 3π‘Ž)𝑏 + 𝑏) == 3π‘Ž/ + 3π‘Ž)𝑏 + 5𝑏) βˆ’ 5π‘Ž< βˆ’ 3π‘Ž)𝑏 + 𝑏) =

= 3π‘Ž/ + 6𝑏) βˆ’ 5π‘Ž<

La moltiplicazione di un monomio per un polinomio

Il prodotto di un monomio per un polinomio Γ¨ un polinomio che ha come termini i prodotti del monomio per ciascun termine del polinomio dato

Esempio:

βˆ’12π‘Ž

/ @ π‘Ž) + 2π‘Žπ‘ = βˆ’12π‘Ž

/π‘Ž) βˆ’12π‘Ž

/2π‘Žπ‘ = βˆ’12π‘Ž

= βˆ’ π‘Ž<𝑏

La moltiplicazione di due polinomiIl prodotto di due polinomi Γ¨ un polinomio che si ottiene moltiplicando ogni termine del

primo polinomio per ogni termine del secondo e addizionando tutti i prodotti ottenuti.

Esempio :

πŸπ’‚πŸ βˆ’ 𝒂 πŸ‘π’‚πŸ βˆ’ 𝒂 + 𝟐 == πŸπ’‚πŸ πŸ‘π’‚πŸ βˆ’ 𝒂 + 𝟐 βˆ’ 𝒂 πŸ‘π’‚πŸ βˆ’ 𝒂 + 𝟐 == πŸ”π’‚πŸ’ βˆ’ πŸπ’‚πŸ‘ + πŸ’π’‚πŸ βˆ’ πŸ‘π’‚πŸ‘ + π’‚πŸ βˆ’ πŸπ’‚ =

= πŸ”π’‚πŸ’ βˆ’ πŸ“π’‚πŸ‘ + πŸ“π’‚πŸ βˆ’ πŸπ’‚

Il grado del polinomio prodotto Γ¨ la somma dei gradi dei polinomi fattori.

Prodotti notevoli

Un prodotto tra polinomi Γ¨ notevole quando Γ¨ possibile scrivere il risultato senza passaggi intermedi utilizzando una formula.

I prodotti notevoli sono:

β€’ Somma di due monomi per la loro differenzaβ€’ Quadrato di un binomioβ€’ Quadrato di un trinomioβ€’ Cubo di un binomio

Somma di due monomi per la loro differenza

Il prodotto della somma di due monomi per la loro differenza Γ¨ il binomio costituito dalla differenza fra il quadrato del primo e il quadrato del secondo.

𝒂 + 𝒃 𝒂 βˆ’ 𝒃 = π’‚πŸ βˆ’ π’ƒπŸ

Esempio 1:

3π‘Ž + 5𝑏/ 3π‘Ž βˆ’ 5𝑏/ = 3π‘Ž ) βˆ’ 5𝑏/ ) = 9π‘Ž) βˆ’ 25𝑏I

Esempio 2:

βˆ’1 βˆ’12π‘₯

/ βˆ’12π‘₯

/ + 1 = βˆ’12π‘₯

/ + 1 βˆ’12π‘₯

/ βˆ’ 1 = βˆ’12π‘₯

/)βˆ’ 1 ) =

14π‘₯

I βˆ’ 1

Quadrato di un binomio

il quadrato di un binomio Γ¨ un trinomio che ha per termini il quadrato del primo termine, il doppio prodotto del primo termine per il secondo e il quadrato del secondo

𝒂 + 𝒃 𝟐 = π’‚πŸ + πŸπ’‚π’ƒ + π’ƒπŸ

Esempio 1:

2π‘₯ + 𝑦 ) = 2π‘₯ ) + 2 @ 2π‘₯ @ 𝑦 + 𝑦 ) = 4π‘₯) + 4π‘₯𝑦 + 𝑦)

Esempio 2:

π‘Ž/ βˆ’ 3 ) = π‘Ž/ ) + 2 @ π‘Ž/ @ βˆ’3 + βˆ’3 ) = π‘ŽI βˆ’ 6π‘Ž/ + 9Osservazione importatnte:

Così come il quadrato di un numero è il prodotto del numero per se stesso, allo stesso modo il quadrato di un binomio è il prodotto del binomio per se stesso:

2π‘₯ + 𝑦 ) = 2π‘₯ + 𝑦 2π‘₯ + 𝑦 = 4π‘₯) + 2π‘₯𝑦 + 2π‘₯𝑦 + 𝑦) = 4π‘₯) + 4π‘₯𝑦 + 𝑦)

π‘Ž/ βˆ’ 3 ) = π‘Ž/ βˆ’ 3 π‘Ž/ βˆ’ 3 = π‘ŽI βˆ’ 3π‘Ž/ βˆ’ 3π‘Ž/ + 9 = π‘ŽI βˆ’ 6π‘Ž/ + 9

Significato geometrico del quadrato di un binomio

Quadrato di un trinomio

Il quadrato di un trinomio Γ¨ un polinomio che ha come termini i quadrati dei tre termini e il doppio prodotto di ciascun termine per ogni termine che lo segue.

𝒂 + 𝒃 + 𝒄 𝟐 = π’‚πŸ + π’ƒπŸ + π’„πŸ + πŸπ’‚π’ƒ + πŸπ’‚π’„ + πŸπ’ƒπ’„

Esempio :

3π‘Ž βˆ’ 𝑏 βˆ’ 2𝑐 ) == 3π‘Ž ) + βˆ’π‘ ) + βˆ’2𝑐 ) + 2 3π‘Ž βˆ’π‘ + 2 3π‘Ž βˆ’2𝑐 + 2 βˆ’π‘ βˆ’2𝑐= 9π‘Ž) + 𝑏) + 4𝑐) βˆ’ 6π‘Žπ‘ βˆ’ 12π‘Žπ‘ + 4𝑏𝑐

Cubo di un binomio

Il cubo di un binomio Γ¨ un quadrinomio che per termini il cubo del primo termine, il triplo del quadrato del primo termine per il secondo, il triplo del primo termine per il quadrato

del secondo , il cubo del secondo termine.𝒂 + 𝒃 πŸ‘ = π’‚πŸ‘ + πŸ‘π’‚πŸπ’ƒ + πŸ‘π’‚π’ƒπŸ + π’ƒπŸ‘

Esempio:

2π‘₯) βˆ’ 𝑦) / = 2π‘₯) / + 3 2π‘₯) ) βˆ’π‘¦) + 3 2π‘₯) βˆ’π‘¦) ) + βˆ’π‘¦) /

= 8π‘₯I βˆ’ 12π‘₯<𝑦) + 6π‘₯)𝑦< βˆ’ 𝑦I

Altri prodotti notevoli

Somma di due cubi:π’‚πŸ‘ + π’ƒπŸ‘ = (𝒂 + 𝒃)(π’‚πŸ βˆ’ 𝒂𝒃 + π’ƒπŸ)

Esempio:π‘ŽI + 1 = π‘Ž) / + 1/ = π‘Ž) + 1 (π‘Ž< βˆ’ π‘Ž) + 1)

Differenza di due cubi:π’‚πŸ‘ βˆ’ π’ƒπŸ‘ = (𝒂 βˆ’ 𝒃)(π’‚πŸ + 𝒂𝒃 + π’ƒπŸ)

Esempio:π‘Ž/ βˆ’ 27 = π‘Ž/ βˆ’ 3/ = π‘Ž βˆ’ 3 (π‘Ž) + 3π‘Ž + 9)

La divisione di un polinomio per un monomio

Un polinomio Γ¨ divisibile per un monomio se ogni suo termine Γ¨ divisibile per tale monomio.

Quando un polinomio Γ¨ divisibile per un monomio, il quoziente Γ¨ il polinomio che si ottiene dividendo ciascun termine del polinomio per il monomio.

Esempio 1:

5π‘ŽI βˆ’ 6π‘Ž< + 2π‘Ž/ : 2π‘Ž) = 5π‘ŽI: 2π‘Ž) βˆ’ 6π‘Ž<: 2π‘Ž) + 2π‘Ž/: 2π‘Ž) =52 π‘Ž

< βˆ’ 3π‘Ž) + π‘ŽEsempio 2:π‘Ž) + π‘Ž + 1 non Γ¨ divisibile per π‘Ž/

La divisione fra due polinomi

Dati due polinomi A e B nella variabile x, con il grado di B minore o uguale al grado di A, si puΓ² dimostrare che Γ¨ sempre possibile ottenere due polinomi Q e R

tali che:𝑨 = 𝑩 @ 𝑸 + 𝑹

Il grado di Q Γ¨ la differenza tra il grado di A e il grado di B; il grado di R Γ¨ minore del grado di B.

Nel caso particolare in cui R=0, si ha 𝑨 = 𝑩 @ 𝑸 ossia A Γ¨ divisibile per B.

Tecnica per eseguire la divisione tra due polinomiEsempio :

Dividiamo il polinomio di terzo grado:

𝐴 = 13π‘₯) + 6π‘₯/ + 6 + 5π‘₯

Per il polinomio di secondo grado:

𝐡 = 2 βˆ’ π‘₯ + 3π‘₯)

Per eseguire la divisione bisogna ordinare i due polinomi secondo le potenze decrescenti della variabile:

6π‘₯/ + 13π‘₯) + 5π‘₯ + 6 : 3π‘₯) βˆ’ π‘₯ + 2

Il quoziente sarΓ  un polinomio di primo grado.

La figura seguente mostra i passaggi della divisione.

Passaggi della divisione fra due polinomi

Verifica della divisione

Con riferimento all’esempio precedente, la definizione di divisione con resto, in base alla qualesi ha 𝐴 = 𝐡 @ 𝑄 + 𝑅, permette di verificare l’esattezza del risultato.

Calcoliamo:

𝐡 @ 𝑄 + 𝑅 = 3π‘₯) βˆ’ π‘₯ + 2 2π‘₯ + 5 + 6π‘₯ βˆ’ 4= 6π‘₯/ + 15π‘₯) βˆ’ 2π‘₯) βˆ’ 5π‘₯ + 4π‘₯ + 10 + 6π‘₯ βˆ’ 4 =

= 6π‘₯/ + 13π‘₯) + 5π‘₯ + 6

Il risultato ottenuto coincide con il dividendo:𝐴 = 6π‘₯/ + 13π‘₯) + 5π‘₯ + 6

La regola di RuffiniQuando il polinomio divisore Γ¨ un binomio del tipo 𝒙 βˆ’ 𝒂, dove π‘Ž Γ¨ un numero reale qualunque, per determinare Q e R possiamo utilizzare un procedimento rapido detto regola di Ruffini.

Esempio:βˆ’10π‘₯ βˆ’ 9 + 3π‘₯) : π‘₯ βˆ’ 4

Scriviamo i polinomi ordinati in senso decrescente:

3π‘₯) βˆ’ 10π‘₯ βˆ’ 9 : π‘₯ βˆ’ 4

La figura seguente illustra come si applica la regola di Ruffini.

La regola di RuffiniScrittura del quoziente:I coefficienti del polinomio quoziente sono 3 e 2 . Tenendo conto che il dividendo ha grado 2 e il divisore ha grado 1, il quoziente deve avere grado 1.Quindi possiamo scrivere:

𝑄 = 3π‘₯ + 2; 𝑅 = βˆ’1Verifica:Per verificare che il risultato Γ¨ esatto, possiamo controllare che sia valida l’uguaglianza 𝐴 = 𝐡 @ 𝑄 + 𝑅

Osservazione 1:Se il polinomio dividendo Γ¨ incompleto, al posto dei Coefficienti mancanti avremmo dovuto inserire alcuni zero. Per esempio, per il polinomio dividendo

2π‘₯< βˆ’ π‘₯) βˆ’ 1I coefficienti da mettere in riga sono:

2,0, βˆ’1,0, βˆ’1Osservazione 2:Se il divisore Γ¨ del tipo 𝒙 + 𝒂, osserviamo che:

𝒙 + 𝒂 = 𝒙 βˆ’ βˆ’π’‚ .

Teorema del resto

Data la divisone 𝐴 π‘₯ : π‘₯ βˆ’ π‘Ž ,Il resto Γ¨ dato dal valore che assume 𝐴 π‘₯ quando alla variabile π‘₯ si sostituisce il valore π‘Ž, cioΓ¨:

𝑅 = 𝐴 π‘Ž

Esempio:Calcoliamo il resto della divisione βˆ’π‘₯< + 3π‘₯) βˆ’ 5 : (π‘₯ + 2).PoichΓ© π‘₯ + 2 = π‘₯ βˆ’ (βˆ’2), possiamo sostituire il valore βˆ’2 a π‘₯.Abbiamo quindi:

𝑅 = 𝐴 βˆ’2 = βˆ’ βˆ’2 < + 3 βˆ’2 ) βˆ’ 5 = βˆ’ +16 + 3 +4 βˆ’ 5 = βˆ’16 + 12 βˆ’ 5 = βˆ’9

Teorema di Ruffini

Un polinomio 𝐴 π‘₯ Γ¨ divisibile per un binomio π‘₯ βˆ’ π‘Ž se e soltanto se 𝐴 π‘Ž = 0

Esempio:Il polinomio 𝐴 π‘₯ = 2π‘₯/ + π‘₯) βˆ’ 5π‘₯ + 2 Γ¨ divisibile sia per π‘₯ βˆ’ 1 sia per π‘₯ + 2, infatti:

𝐴 1 = 2 @ 1/ + 1) βˆ’ 5 @ 1 + 2 = 2 + 1 βˆ’ 5 + 2 = 0𝐴 βˆ’2 = 2 @ βˆ’2 / + βˆ’2 ) βˆ’ 5 @ βˆ’2 + 2 = 2 βˆ’8 + +4 + 10 + 2 = 0

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