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Primo ebook fotografico di Raffaele Niro, con testi di Dimitri Fulignati. Ed. Rhymers' Club.

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Edizioni

Segni di percorsi passati in estuari di vie di comunicazione verbale silenziosa.

Rifrazioni di luce negli occhi chiusi lungo le strade inabitate dai passanti.

Bagnati di pensieri riflessi come pulviscoli di parole rigogliose,

diritti come alberi.

Tessiamo tele bucate di passato, intravedendo il presente trasformarsi in futuro.

Sbarre metalliche impediscono il passaggio

e ci appoggiamo al tempo come foglie secche.

Osservati dall’alto, spiati da labirintici giochi pindarici,

insiemi circolari di microliti.

Luminosa e illuminata sfera lungo il tragitto della solitudine, orbite lunari.

Frutti nascenti tra colori e odori vermigli, piccole particelle nutrizionali.

Schizzi di seme fangoso contro le pareti epidermiche dell’istante.

Residui umani incastrati tra vicoli di una realtà virtuale in decomposizione.

Occhi senza vista adagiati sul mare di cemento dell’arte contemporanea,

piccoli geni di lampade ad olio.

L’uscita cerca di entrare attraverso il vetro,bussando con dialoghi d’inchiostro e clorofilla.

Impronte di viaggiatori come taccuini sgualciti; appunti di virgole e apostrofi.

Il calore, nascosto negli anfratti dell’immaginazione tangibile, emana umanità.

Un bambino cieco indica l’anziano chino sulla vita, screpolature di affetti.

Mani alzate verso il cielo cupo, partenze ed arrivi contro il lampione del chissà.

Dove dobbiamo andare? Dove volete portarci? La salita è in discesa.

Nuovi mondi da esplorare sembrano attirarci verso di loro come calamite.

Codici a barre piegati male tra filo spinato, eternit ed eternità.

Girandole di cristallo inchiodate a fessure di speranza,

soffi impercettibili di movimento.

La rivoluzione delle vocali tonde e delle vocali verticali

nasce orizzontalmente e parallelamente.

Le gambe sono un incrocio di sguardi e strade,

la liberazione del gesto abitudinario.

Quando il sole è solo splende anche al buio senza l’aiuto degli altri astri.

Guardami negli occhi e trasforma la mia prigione in orizzonte.

Nascita, aridità, deserto, fertilità. Una ricerca d’aiuto.

Stesi al tramonto come panni d’ombre di antenne sintonizzate verso il perché.

Apparenza è andare oltre la massa

e scalfire la corteccia del pregiudizio universale.

Risalire la china in direzione della porta della percezione

e spalancarla sulla fantasia.

Bisogna essere diversi gli uni dagli altri, geometrici ma unici.

Rari e armonici. Lontani nella vicinanza.

Esplosioni d’azioni di un fermo immagine,

aprirsi come contenitori di respiri e sospiri.

Quadri appesi ai pavimenti dell’ego.

Scorie di storie, residui di pensieri incollati e posticci.

Prima e dopo scendono le scale mano nella mano,

accendono le luci ad ogni piano e ne prendono nota.

La bocca sul seno della terra, il latte scorre nelle vene d’argilla

e sazia il fato. Crudo destino.

Noi siamo qui, nascosti dietro di te.

Avvolti in vestiti sudati dimoriamo nei piani alti e bassi di palazzi astratti.

Immobili resti di consumazione obbligatoria. Trafitto da una lancia il resto è mancia.

L’Io ci sarà sempre. Sopra la pioggia o sottobanco, al netto o al lordo.

Peso superfluo stampato a caldo.

Siediti sulle mie ginocchia di cartapesta e ascolta il suono della mia foce.

Caleidoscopica sensazione di benessere.

Il viso poggiato sugli argini della luce. Taglieremo tutti la corda prima o poi.

Basterà tirare le tende e ammainare le cime.

Raggi di ferro battuto ma non sconfitto.

Chi ha nascosto la chiave all’interno del mio nucleo?

L’amore appannato lascia il segno con confusa precisione.

Autori

fotografieRaffaele Niro

È nato nel 1973 a San Severo. È uno degli autori dell’antologia “Babel Hotel” (ed. Infinito, 2011, curata da R. Paranzan, con prefazione di Gian Antonio Stella). Ha pubblicato: “Carte d’identità” (ed. Sentieri Meridiani, maggio 2011, con il pittore Generoso D’Alessandro); “Cartacanta” (ed. Di Salvo, 2009, menzione d’onore Premio Montano 2010 Poesia Edita); “Game’s lover” (ed. Rhymers’ Club, 2009); “Vuoti a rendere. Poesie sostenibili 2001-2006” (ed. Rhymers’ Club, 2006); “Evoluzioni di un motore in quattro tempi” (ed. Terramia, 2001). Collabora a giornali, riviste e radio. È presente in diverse antologie sia di poesia sia di narrativa. Sue poesie sono state tradotte in spagnolo. Con alcune videopoesie è stato finalista in diversi concorsi cinematografici e presente a eventi ed esposizioni di respiro nazionale. È coordinatore del gruppo di narrazione Contastorie Project, direttore artistico del festival DauniaPoesia, uno degli artisti che lottano contro la privatizzazione dell’acqua. Ha aderito al movimento Generazione TQ.

testiDimitri Fulignati

Dimitri Fulignati nasce in Versilia il 20 Dicembre 1972 ed è attualmente residente in provincia di Varese. Diplomato al liceo linguistico ha frequentato per tre anni la facoltà di Filosofia presso l’università di Pisa per poi andare a cercare se stesso in giro per il mondo, senza trovarsi o trovandosi parzialmente. In realtà si sta ancora cercando.Ha avuto esperienze teatrali sia come attore sia come sceneggiatore e regista con il Gruppo Teatrale Versilia ed è stato redattore dei mensili cartacei “Officine Versilia” e “Periodico Italiano” e webwriter per il portale d’arte e letteratura writers.it .Attualmente è presidente dell’associazione culturale “Rhymers’ Club”, nonché membro di Generazione TQ.I suoi Maestri sono stati e sono Edoardo Sanguineti, Arthur Rimbaud, Paul Celan, Dylan Thomas, Tristan Tzara, Charles Bukowski, Raymond Carver, David Foster Wallace e Jean Michel Basquiat e nel suo “piccolo” ama definirsi un artista DADA underground.E’ stato segnalato alla terza edizione del Premio nazionale di poesia inedita "Festa della donna", Lido di Camaiore (Lu), 15/3/1998; vincitore del Premio "Merito letterario" al Premio letterario internazionale "Omaggio a Dante Alighieri", Roma, 13/12/1998, del Secondo Premio assoluto al Premio letterario "Maria Calabria", Patti (Me), 8/8/1999. Nel maggio del2001 è uscita la sua prima raccolta di poesie: “Il treno a vela”, edizioni Tracce.E’ stato poi segnalato al Premio Nazionale “Guido Gozzano” per poesia edita a Terzo (Al), 29/9/2001 e finalista al Premio Internazionale di Poesia Edita “Camaiore Opera prima” a Camaiore (Lu), 18/4/2002. Nel febbraio 2009 il suo racconto “Aladino underground” è stato inserito nel contenitore di cultura contemporanea “BAU 6” aperiodico in edizione limitata di 150 copie originali, numerate e firmate dagli autori. Inoltre numerose sue poesie sono presenti in varie antologie di poesia edite da: liberodiscrivere, nuovi mondi media, lietocolle, Nicola Calabria e Vitale Editore.

raffaeleniro.eu

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