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Amnesia Dissociativa
Disturbo Dissociativo dell'Identità
Fuga Dissociativa
DSM-IV DSM-5
Disturbo di Depersonalizzazione
Disturbo Dissociativo NAS
Disturbo Dissociativo dell'Identità
Amnesia Dissociativa:
Specificare se: con Fuga
Dissociativa
Disturbo di Depersonalizzazione/
Derealizzazione
Disturbo Dissociativo Senza
Specificazione
A. Presenza di due o più identità o stati di personalità distinti (ciascuno con i suoi modi relativamente costanti di
percepire, di relazionarsi, e di pensare nei confronti di se stesso e
dell'ambiente).
B. Almeno due di queste identità o stati di personalità assumono in modo
ricorrente il controllo del comportamento della persona.
A. Disgregazione dell'identità caratterizzata da due o più stati di personalità distinti, che in
alcune culture può essere descritta come un'esperienza di possessione. La disgregazione
dell'identità comprende una marcata discontinuità del senso di sé e della
consapevolezza delle proprie azioni, accompagnata da correlate alterazioni
dell'affettività, del comportamento, della coscienza, della memoria, della percezione, della cognitività e/o del funzionamento senso-motorio. Tali segni e sintomi possono essere osservati da
altre persone o riferiti dall'individuo
B. Ricorrenti vuoti nella rievocazione di eventi quotidiani, di importanti informazioni
personali e/o di eventi traumatici non riconducibili a normale dimenticanza.
C. L'incapacità di ricordare importanti notizie personali è troppo estesa per
essere spiegata con una banale tendenza alla dimenticanza.
DSM-IV DSM-5
E.I sintomi non sono attribuibili agli effetti fisiologici di una sostanza (per es., blackout o
comportamento caotico durante l'intossicazione da alcol) o a un'altra condizione medica (per es., crisi
epilettiche parziali complesse)
DSM-IV DSM-5
D. L'alterazione non è dovuta agli effetti fisiologici diretti di una sostanza (per es. black-out o
comportamenti caotici in corso di Intossicazione Alcoolica) o a una
condizione medica generale (per es. epilessia parziale complessa).
D. Il disturbo non è una parte normale di una pratica culturale o religiosa largamente accettata.Nota: Nei bambini, i sintomi non sono meglio
spiegati dalla presenza di un compagno immaginario o da altri giochi di fantasia.
I sintomi di disgregazione dell’identità possono
essere riferiti dall’individuo o osservati
da altre persone
I vuoti nella rievocazione degli eventi possono
verificarsi per gli eventi quotidiani e non solo per i
traumatici
In alcune culture, nella descrizione della disgregazione
dell’identità sono comprese anche esperienze di possessione
patologica
Principali differenze
A. La manifestazione principale consiste in uno o più episodi di
incapacità a ricordare dati personali importanti, di solito di natura
traumatica o stressogena, che risulta troppo estesa per essere spiegata come
banale tendenza a dimenticare.
Amnesia Dissociativa
DSM-IV
Amnesia Dissociativa
DSM-5
A. Un'incapacità di ricordare importanti
informazioni autobiografiche, di solito di natura
traumatica o stressogena, non riconducibile a
normale dimenticanza.
Nota: L'amnesia dissociativa consiste molto spesso
in un'amnesia circoscritta o selettiva per uno/alcuni
specifico/i evento/i; oppure in un'amnesia
generalizzata per la propria identità e la propria
storia di vita personale.
Fuga Dissociativa Specificare se:
Con fuga dissociativa: Un viaggio intenzionale o
un vagare disorientato associati ad amnesia per la
propria identità o per altre importanti informazioni
autobiografiche
Non è più un Disturbo autonomo e distinto
all’interno del Disturbi Dissociativi, ma è incluso
come Specificatore dell’Amnesia Dissociativa
1. Depersonalizzazione: Esperienze di irrealtà, distacco, di essere un osservatore esterno rispetto ai propri pensieri, sentimenti, sensazioni, corpo o azioni (per es., alterazioni percettive, distorto senso del tempo, senso di sé irreale o
assente, ottundimento emotivo e/o fisico).
DSM-IV DSM-5
A. Esperienza persistente o ricorrente di sentirsi distaccato o di sentirsi un
osservatore esterno dei propri processi mentali o del proprio corpo (per es.
sentirsi come in un sogno)
A. La presenza di persistenti o ricorrenti esperienze di depersonalizzazione, derealizzazione o
entrambe:
Disturbo di Depersonalizzazione Disturbo di depersonalizzazione/derealizzazione
2. Derealizzazione: Esperienze di irrealtà o distacco rispetto all'ambiente circostante (per es., persone o oggetti
vengono percepiti come irreali, onirici, nebbiosi, inanimati, o deformati visivamente).
L’individuo può sentirsi come se si trovasse nella nebbia, in un sogno o in una bolla, o come se ci fosse un velo o una parete di
vetro tra sé e il mondo circostante. L’ambiente può
essere percepito come artificiale, senza colori o senza
vita
La derealizzazione è comunemente accompagnata da distorsioni visive soggettive, come offuscamento, acuità visiva amplificata, ampliamento o
restringimento del campo visivo, bidimensionalità o appiattimento, tridimensionalità esagerata, o distanza o dimensione degli oggetti
alterata (per es., macropsia o micropsia).
DSM-IV
8) Disturbi Somatoformi
• Disturbo di Somatizzazione
• Disturbo Somatoforme Indifferenziato
• Disturbo di Conversione
• Disturbo Algico
• Ipocondria
• Disturbo da Dismorfismo Corporeo
• Disturbo Somatoforme NAS
Ampia sovrapposizione dei disturbi
somatoformi
Mancanza di chiarezza sui loro
confini diagnostici
Eccessiva importanza alla centralità
dei sintomi non spiegabili dal punto
di vista medico
Disturbo di Somatizzazione
Disturbo Algico
Disturbo Somatoforme Indifferenziato
DSM-IV DSM-5
Disturbo di Conversione
Ipocondria
Disturbo da Dismorfismo Corporeo
Disturbo di conversione ( Disturbo da
sintomi neurologici funzionali)
Disturbo da ansia di malattia
Disturbo da sintomi somatici
Disturbo di dismorfismo corporeo
17. Altre condizioni che possono essere oggetto di
attenzione:
Fattori Psicologici Che Influenzano Una Condizione
Medica
Fattori Psicologici Che Influenzano
Una Condizione Medica
9. Disturbi Fittizi Disturbo Fittizio
I sintomi somatici sono predominanti in
entrambi i disturbi, ed entrambi si incontrano
spesso nei setting medici
Una caratteristica distintiva di molti individui con disturbo da
sintomi somatici non sono i sintomi somatici in quanto tali, ma piuttosto il modo in cui gli
individui li presentano e li interpretano
Piuttosto che all’assenza di una spiegazione
medica per tali sintomi somatici.
Diagnosi posta in base a sintomi e segni positivi (sintomi somatici
che procurano disagio accompagnati da pensieri,
sentimenti e comportamenti anomali, e comportamenti
adottati in risposta a tali sintomi)
Disturbo da sintomi somatici
Includere la componente affettiva, cognitiva e comportamentale fra i
criteri relativi al disturbo da sintomi somatici offre l’opportunità di una disamina più completa e accurata del reale quadro clinico, rispetto a quanto avviene valutando solo i
sintomi fisici
quattro sintomi dolorosi: una storia di dolore riferita ad almeno quattro localizzazioni o funzioni (per es. testa, addome, schiena,
articolazioni, arti, torace, retto, dolori mestruali, dolore nel rapporto sessuale o durante la minzione)
due sintomi gastro-intestinali: una storia di almeno due sintomi gastro-intestinali in aggiunta al dolore (per es. nausea, meteorismo,
vomito al di fuori della gravidanza, diarrea, oppure intolleranza a numerosi cibi diversi)
un sintomo sessuale: una storia di almeno un sintomo sessuale o riproduttivo in aggiunta al dolore (per es. indifferenza sessuale,
disfunzioni dell'erezione o della eiaculazione, cicli mestruali irregolari, eccessivo sanguinamento mestruale, vomito durante la gravidanza);
un sintomo pseudo-neurologico: una storia di almeno un sintomo o deficit che fa pensare ad una condizione neurologica non limitata al dolore (sintomi di conversione, come alterazioni della coordinazione o dell'equilibrio, paralisi
o ipostenia localizzate, difficoltà a deglutire o nodo alla gola, mancamenti, afonia, ritenzione urinaria, allucinazioni, perdita della sensibilità tattile o dolorifica, diplopia, cecità, sordità, convulsioni, sintomi dissociativi come
amnesia, oppure perdita di coscienza con modalità diverse dai mancamenti)
DSM-IV Disturbo di Somatizzazione DSM-5 Disturbo da Sintomi Somatici
Criterio A:
Uno o più sintomi somatici che
procurano disagio o portano ad alterazioni significative della vita
quotidiana
Criterio B: Pensieri, sentimenti o comportamenti eccessivi correlati ai sintomi somatici o associati a preoccupazioni relative
alla salute, come indicato da almeno uno dei seguenti criteri
1. Pensieri sproporzionati e
persistenti circa la gravità dei propri
sintomi.
2. Livello costantemente elevato di ansia
per la salute o per i sintomi
3. Tempo ed energie eccessivi dedicati a questi sintomi o a
preoccupazioni riguardanti la salute
Gli individui che in precedenza avrebbero ricevuto una diagnosi di Disturbo di Somatizzazione in genere hanno sintomi che soddisfano i criteri del DSM-5 per il Disturbo da Sintomi Somatici, ma solo se, in aggiunta ai loro
sintomi somatici, hanno pensieri, sentimenti e comportamenti disadattivi correlati al disturbo
Criterio C:
Sebbene possa non essere continuativamente presente alcuno dei sintomi, la condizione di essere sintomatici è persistente (tipicamente
da più di 6 mesi)
Specificare se:
Con dolore predominante
(in precedenza disturbo algico):
Individui con sintomi somatici rappresentati prevalentemente dal
dolore
Persistente:decorso
caratterizzato da sintomi gravi,
marcata compromissione e lunga durata (più di
6 mesi)
Lieve: È soddisfatto solo uno dei sintomi specificati nel Criterio B.
Moderata: Sono soddisfatti due o più dei sintomi specificati nel Criterio B.
Grave: Sono soddisfatti due o più dei sintomi specificati nel Criterio B, oltre ai
quali ci sono molteplici sintomi fisici (o un sintomo fisico molto grave).
Specificare la gravità attuale
DSM-IV DSM-5
Circa il 75 % degli individui che erano stati precedentemente
diagnosticati come ipocondriacirientrano nella diagnosi di disturbo
da sintomi somatici
Tuttavia, circa il 25 % degli individui con ipocondria hanno, in assenza
di sintomi somatici, un'elevata ansia per la propria salute, e molti
dei loro sintomi non li farebbero rientrare in una diagnosi di
disturbo d'ansia
La diagnosi di disturbo da ansia di malattia del DSM-5 è riservata a quest'ultimo gruppo di
individui. Il disturbo da ansia di malattia può essere considerato o in questa sezione diagnostica o come un disturbo d'ansia
(Disturbo d’Ansia Generalizzata)
A causa del forte accento sulle preoccupazioni somatiche, e dal momento che il disturbo da
ansia di malattia è più frequentemente incontrato in strutture mediche, per utilità è elencato con i disturbi da sintomi somatici e
correlati
Criterio F: La preoccupazione riguardante la malattia non è meglio spiegata da un altro
disturbo mentale
disturbo da sintomi somatici
disturbo di panico
disturbo d'ansia generalizzata
disturbo delirante, tipo somatico
disturbo ossessivo-compulsivo
disturbo di dismorfismo corporeo
Specificare:
Tipo richiedente l'assistenza:
L'assistenza medica, comprendente
visite e procedure mediche o esami
clinici, è usata frequentemente
Tipo evitante l'assistenza:
L'assistenza medica è usata
raramente
A. Uno o più sintomi o deficit riguardanti funzioni motorie volontarie o sensitive, che suggeriscono una condizione neurologica o medica generale.
A. Uno o più sintomi di alterazione della funzione motoria volontaria o sensoriale.
DSM-IV DSM-5
B. Si valuta che qualche fattore psicologico sia associato col sintomo o col deficit, in quanto
l'esordio o l'esacerbazione del sintomo o del deficit è preceduto da qualche conflitto o altro tipo di
fattore stressante.
B. I risultati clinici forniscono le prove dell'incompatibilità tra il sintomo e le condizioni
neurologiche o mediche conosciute.
Disturbo di Conversione
D. Il sintomo o deficit non può, dopo le appropriate indagini, essere pienamente spiegato con una condizione medica generale, o con gli
effetti diretti di una sostanza, o con una esperienza o comportamento culturalmente determinati.
C. Il sintomo o deficit non è intenzionalmente prodotto o simulato (come nei Disturbi Fittizi o
nella Simulazione).
C. Il sintomo o il deficit non sono meglio spiegati da un altro disturbo medico o mentale.
D. Il sintomo o il deficit causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale, lavorativo o in altre aree importanti,
oppure richiedono una valutazione medica.
Specificare se:
Con fattore psicologico stressante
(specificare il fattore stressante)
Senza fattore psicologico stressante
Con attacchi epilettiformi o convulsioni
Con anestesia o perdita di sensibilità
Con sintomi sensoriali specifici (per es., problemi visivi, olfattivi o uditivi)
Con sintomi misti
Con debolezza o paralisi
Con movimento anomalo (per es., tremore, movimenti distonici,
mioclono, disturbi della deambulazione)
Con sintomi riguardanti la deglutizione
Con sintomi riguardanti l'eloquio (per es., disfonia, biascicamento)
Specificare
Episodio acuto: I sintomi sono presenti per meno di 6 mesi
Persistente: I sintomi si verificano per 6 mesi o più
Con fattore psicologico stressante (specificare il fattore stressante)
Senza fattore psicologico stressante
DSM-IV1. Disturbo Mentale Che Influenza ... [Indicare la
Condizione Medica Generale] (per es., un disturbo in Asse I, come un Disturbo Depressivo Maggiore,
ritarda la guarigione da un infarto del miocardio).
2. Sintomi Psicologici Che Influenzano ... [Indicare la Condizione Medica Generale] (per es., sintomi depressivi che ritardano la guarigione dopo un
intervento chirurgico; ansia che aggrava un'asma).
3. Tratti di Personalità o Stili di Adattamento Che Influenzano ... [Indicare la Condizione Medica
Generale] (per es., negazione patologica della necessità di un intervento chirurgico in un paziente con cancro; comportamento ostile e pressante che contribuisce ad
una malattia cardiovascolare).
4. Comportamenti Sanitari Maladattivi Che Influenzano ... [Indicare la Condizione Medica
Generale] (per es., eccessiva alimentazione; mancanza di esercizio fisico; sesso non sicuro).
5. Reazione Fisiologica Correlata allo Stress Che Influenza ... [Indicare la Condizione Medica Generale]
(per es., esacerbazioni correlate allo stress di ulcera, ipertensione, aritmia, o cefalea muscolotensiva).
6. Altri Fattori Psicologici o Fattori Psicologici Non Specificati Che Influenzano ... [Indicare la Condizione
Medica Generale] (per es., fattori interpersonali, culturali, o religiosi).
DSM-5: Le varianti dei fattori psicologici sono state eliminate in favore di una diagnosi unica
Criterio A: È presente un sintomo o una condizione medica (diversa da un disturbo mentale)
Criterio B: Fattori psicologici o comportamentali influenzano negativamente la condizione medica in uno dei seguenti modi:
4. I fattori influenzano la fisiopatologia sottostante,
scatenando o aggravando i sintomi, o sollecitando attenzione medica
3. I fattori costituiscono ulteriori rischi accertati
per la salute dell'individuo.
2. I fattori interferiscono con il
trattamento della condizione medica (per
es., scarsa aderenza)
1. I fattori hanno influenzato il decorso
della condizione medica, come
dimostrato da una stretta relazione
temporale tra i fattori psicologici e
l'insorgenza, o l'aggravamento, della
condizione medica, o la sua ritardata guarigione
Criterio C:
I fattori psicologici e comportamentali del Criterio B non sono meglio spiegati da un altro disturbo mentale (disturbo
di panico, disturbo depressivo maggiore, disturbo da stress post-
traumatico)
Lieve
• Aumenta il rischio medico (per es., scarsa aderenza a una terapia antipertensiva)
Moderata
• Aggrava la condizione medica sottostante (per es., l'ansia peggiora l'asma)
Grave
• Conduce a un ricovero ospedaliero o a una visita di pronto soccorso.
Estrema
• Mette gravemente in pericolo la vita dell'individuo (per es., ignorare i sintomi di un attacco cardiaco).
Aggiunto: Specificare la gravità attuale:
DSM-IV
DSM-5
Categoria a se stante
Disturbo incluso nei Disturbi Somatici
Si caratterizza per i persistenti problemi legati alla percezione della malattia e
all’identità
Nella grande maggioranza dei casi riferiti di disturbo fittizio, sia riguardante sé sia un'altra
persona, gli individui riferiscono sintomi somatici e la convinzione di una malattia
organica
Di conseguenza, il DSM-5 include il disturbo fittizio tra i disturbi da sintomi somatici e
correlati
A. Falsificazione di segni o sintomi fisici o psicologici, o autoinduzione di un infortunio o di una malattia, associato a un inganno accertato.
B. L'individuo presenta se stesso agli altri come malato, menomato o
ferito.
D. Il comportamento non è meglio spiegato da un altro
disturbo mentale, come il disturbo delirante o un altro disturbo
psicotico
C. Il comportamento ingannevole è palese anche in assenza di evidenti
vantaggi esterni.
Disturbo fittizio provocato a sé
A. Falsificazione di segni o sintomi fisici o psicologici, o induzione di un infortunio o di una malattia in un altro individuo, associato a un
inganno accertato.
B. L'individuo presenta un'altra persona (vittima) agli altri come
malata, menomata o ferita.
D. Il comportamento non è meglio spiegato da un altro
disturbo mentale, come il disturbo delirante o un altro disturbo
psicotico
C. Il comportamento ingannevole è palese anche in assenza di evidenti
vantaggi esterni.
Disturbo fittizio provocato ad altri (precedentemente,
disturbo fittizio per procura)
I seguenti specificatori si applicano ai Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione dove indicato:aSpecificare se: In remissionebSpecificare se: In remissione parziale; In remissione completacSpecificare la gravità attuale: Lieve; Moderata; Grave; Estrema
DSM-IV DSM-5
Pica
Disturbo da ruminazione
Disturbo evitante/restrittivo
dell’assunzione di cibo
Pica
Disturbo da ruminazione
10: Disturbi della Nutrizione e della
Alimentazione
1. Disturbi Solitamente Diagnosticati
per la Prima Volta nell'Infanzia,
nella Fanciullezza o nell'Adolescenza
Disturbi della Nutrizione e
dell'Alimentazione dell'Infanzia o
della Prima Fanciullezza
Disturbo della nutrizione dell’infanzia
o della prima fanciullezza
Criteri diagnostici ampliati in
modo significativo
A. Rifiuto di mantenere il peso corporeo al di sopra o al peso minimo normale per l'età
e la statura, per es.:
DSM-IV
B. Intensa paura di acquistare peso o di diventare grassi, anche quando si è
sottopeso
Anoressia Nervosa
C. Alterazione del modo in cui il soggetto vive il peso o la forma del corpo, o eccessiva
influenza del peso e della forma del corpo sui livelli di autostima, o rifiuto di ammettere la gravità della attuale condizione di sottopeso.
D. Nelle femmine dopo il menarca, amenorrea, cioè assenza di almeno 3
cicli mestruali consecutivi.
1. perdita di peso che porta a
mantenere il peso corporeo al di sotto dell'85% rispetto a
quanto previsto
2. incapacità di raggiungere il peso previsto durante il periodo della crescita in altezza, con la conseguenza che il peso rimane
al di sotto dell'85% rispetto a quanto previsto
DSM-5
B. Intensa paura di aumentare di peso o di diventare grassi, oppure un comportamento
persistente che interferisce con l’aumento di peso, anche se significativamente basso
Eliminato il criterio D e, quindi, il requisito dell’amenorrea
A. Restrizione nell’assunzione di calorie in relazione alle necessità, che porta a un peso corporeo significativamente basso nel contesto di età, sesso, traiettoria di sviluppo e salute fisica. Il peso
corporeo significativamente basso è definito come un peso inferiore al minimo normale oppure, per bambini e adolescenti, meno di quello minimo previsto
Anoressia Nervosa: Criterio A
Formulazione modificata per migliorare la chiarezza
Il livello minimo di gravità si basa, per gli adulti, sull’attuale indice
di massa corporea (IMC) oppure, per bambini e adolescenti, sul
percentile dell’IMC.
I range sono derivati dalle categorie dell’OMS per la magrezza negli
adulti; per bambini e adolescenti, dovrebbero essere utilizzati i
percentili dell’IMC corrispondenti.
Il livello di gravità può essere aumentato al fine di riflettere i sintomi
clinici, il grado della disabilità funzionale e la necessità di una
supervisione
Specificare la gravità attualeLieve:
IMC ≥ 17 kg/m2
Grave:
IMC 15-15,99 kg/m2
Moderata:
IMC 16-16,99 kg/m2
Estrema:
IMC < 15 kg/m2
A. Ricorrenti abbuffate. Una abbuffata è caratterizzata da entrambi i seguenti:
DSM-IV
B. Ricorrenti ed inappropriate condotte compensatorie per prevenire l'aumento di peso,
come vomito autoindotto, abuso di lassativi, diuretici, enteroclismi o altri farmaci, digiuno o
esercizio fisico eccessivo
Bulimia Nervosa
C. Le abbuffate e le condotte compensatorie si verificano entrambe in media almeno due volte alla settimana,
per tre mesi.
D. I livelli di autostima sono indebitamente influenzati dalla forma e
dal peso corporei.
1. mangiare in un definito periodo di tempo (ad es. un periodo di due ore), una quantità di cibo
significativamente maggiore di quello che la maggior parte delle persone mangerebbe nello
stesso tempo ed in circostanze simili
2. sensazione di perdere il controllo durante l'episodio (ad es. sensazione di non riuscire a smettere di mangiare o a controllare cosa e
quanto si sta mangiando)
DSM-5
La frequenza media minima
richiesta di abbuffate e
comportamento compensatorio
inappropriato è ridotta da due a
una volta la settimana
Appendice B: Criteri e Assi utilizzabili
per ulteriori studi
……………………….
Disturbo da Alimentazione Incontrollata
DSM-IV10: Disturbi della nutrizione e della
alimentazione
……………………….
Disturbo da binge-eating
DSM-5
A) Episodi ricorrenti di alimentazione incontrollata. Un episodio di alimentazione incontrollata si
caratterizza per la presenza di entrambi i seguenti elementi:
1. mangiare, in un periodo definito di tempo (per es.,
entro un periodo di 2 ore), un quantitativo di cibo
chiaramente più abbondante di quello che la maggior
parte delle persone mangerebbe in un periodo simile di
tempo e in circostanze simili
2. sensazione di perdita del controllo nel mangiare
durante l'episodio (per es., la sensazione di non riuscire a
fermarsi, oppure a controllare che cosa e quanto si sta
mangiando).
D) Il comportamento alimentare incontrollato si manifesta, mediamente, almeno per 2 giorni alla
settimana in un periodo di 6 mesi.
D) La frequenza minima delle abbuffate richiesta per la diagnosi è di una volta alla settimana negli ultimi 3 mesi (identica al criterio della frequenza
della Bulimia nervosa)
Appendice B: Criteri e Assi utilizzabili
per ulteriori studi
……………………….
Disturbo da Alimentazione Incontrollata
DSM-IV10: Disturbi della nutrizione e della
alimentazione
……………………….
Disturbo da binge-eating
DSM-5
1. Disturbi Solitamente Diagnosticati
per la Prima Volta nell'Infanzia, nella
Fanciullezza o nell'Adolescenza
……………………….
Disturbo della evacuazione
DSM-IV
11: Disturbi dell’evacuazione
DSM-5
Encopresi
Enuresi
Encopresi
Enuresi
Disturbo dell’evacuazione con altra
specificazione
Disturbo dell’evacuazione senza
specificazione
Con sintomi urinari
Con sintomi fecali
I seguenti specificatori si applicano ai Disturbi del sonno-veglia dove indicato:aSpecificare se: Episodico; Cronico; RicorrentebSpecificare se: Acuto; Subacuto; PersistentecSpecificare la gravità attuale: Lieve; Moderata; Grave
13. Disturbi del Sonno
DSM-IV
12: Disturbi del sonno-veglia
DSM-5
Disturbi del Sonno Correlati ad un
Altro Disturbo Mentale
Disturbo del Sonno Dovuto ad una
Condizione Medica Generale
Disturbo da insonnia
Eliminati: per ciascun Disturbo del sonno-veglia
viene fornita una maggiore specificazione di
condizioni concomitanti
Insonnia primaria
Evitare la distinzione tra Insonnia primaria e
Insonnia secondaria
Disturbo del Sonno Correlato alla
Respirazione
Apnea/Ipopnea ostruttiva del sonno
Apnea centrale del sonno
Ipoventilazione correlata al sonno
Disturbo del ritmo circadiano del
sonno
Eliminato: Tipo sindrome da cambio di fusi orari (Jet lag)
Tipo fase di sonno ritardata
Tipo ritmo sonno-veglia irregolare
Aggiunti
Narcolessia: 2 criteri
DSM-IV DSM-5
Narcolessia secondaria a un’atra condizione medica
Dissonnia non Altrimenti
Specificata
Narcolessia: 5 Specificatori
Narcolessia senza cataplessia ma con carenza di ipocretina
Narcolessia senza cataplessia ma senza carenza di ipocretina
Atassia cerebellare autosomica dominante, sordità e
narcolessia
Narcolessia autosomica dominante, obesità e diabete tipo 2
1) Cataplessia (cioè, brevi episodi di improvvisa
perdita bilaterale del tono muscolare, più spesso in
associazione con emozioni intense)
2) Ricorrenti intrusioni di sonno-REM nel
passaggio fra il sonno e la veglia, come attestato
sia da allucinazioni ipnopompiche o ipnagogiche,
sia da paralisi del sonno all'inizio o alla fine degli
episodi di sonno
Disturbo comportamentale del sonno REM
Sindrome delle gambe senza riposo
Ridotta, elevando a disturbi indipendenti
I seguenti specificatori si applicano alle Disfunzioni sessuali dove indicato:aSpecificare quale: Permanente; Acquisita bSpecificare quale: Generalizzata; SituazionalecSpecificare la gravità attuale: Lieve; Moderata; Grave
DSM-IV DSM-5
11. Disturbi sessuali e dell’identità di genere
……………………….
Disfunzioni Sessuali
Disturbi dell’Identità di genere
Parafilie
13. Disfunzioni sessuali
14. Disforia di genere
19. Disturbi Parafilici
Aggiunte alcune disfunzioni sessuali specifiche per il genere
Tutte richiedono una durata minima di 6 mesi (tranne quelle indotte da
sostanze/farmaci) e criteri di gravità più precisi
DSM-IV DSM-5
Disturbo da Avversione SessualeEliminata perché raramente utilizzata e
per mancanza di ricerca e di supporto
Disfunzioni Sessuali
Disturbo del Desiderio Sessuale
Disturbo dell’Eccitazione Sessuale
Disturbo del Desiderio Sessuale e
dell’Eccitazione Sessuale Femminile
Disturbi da Dolore Sessuale:
Vaginismo
Dispareunia
Disturbo del dolore genito-pelvico e
della penetrazione
Relazionali
Riguardanti il partner
Di vulnerabilità
individuale
Culturali o Religiosi
Medici
Aggiunte Caratteristiche
associate: 5 fattori per indicare
la presenza e il grado di alcuni
correlati clinici e non clinici
Disfunzioni Sessuali Maschili
Eiaculazione
precoce
Disturbo
Erettile
Disturbo del
desiderio sessuale
ipoattivo maschile
Eiaculazione
ritardata
DSM-5DSM-IV
11. Disturbi sessuali e della identità di genere
……………………….
Disturbo dell’identità di genere14. Disforia di genere
«Identificazione con il sesso
opposto»«Incongruenza di genere»
Genere: utilizzato sistematicamente
invece di sesso, perché il concetto di
«sesso» è inadeguato quando ci si riferisce
a individui con un disturbo dello sviluppo
sessuale
Set di criteri
separati per
1. Bambini
2. Adolescenti
e adulti
DSM-5A. Una forte e persistente identificazione col sesso opposto
(non solo un desiderio di qualche presunto vantaggio culturale derivante dall'appartenenza al sesso opposto)
DSM-IV
1. Desiderio ripetutamente affermato di essere, o insistenza sul fatto di essere, dell'altro sesso
2. Nei maschi, preferenza per il travestimento o per l'imitazione dell'abbigliamento femminile; nelle femmine, insistenza nell'indossare solo
tipici indumenti maschili
3. Forti e persistenti preferenze per i ruoli del sesso opposto nei giochi di simulazione, oppure
persistenti fantasie di appartenere al sesso opposto
4. Intenso desiderio di partecipare ai tipici giochi e passatempi del sesso opposto
5. Forte preferenza per i compagni di gioco del sesso opposto
Nei bambini il disturbo si manifesta con 4 (o più) dei
seguenti sintomi:
A. Una marcata incongruenza tra il genere esperito/espresso da un individuo e il genere assegnato, della durata di almeno 6 mesi
Nei bambini il disturbo si manifesta con almeno 6 dei
seguenti 8 criteri (uno deve essere necessariamente A1)
6. Nei bambini (genere assegnato), un forte rifiuto per giocattoli, giochi e attività tipicamente maschili, e un forte evitamento dei
giochi in cui ci si azzuffa; nelle bambine (genere assegnato), un forte rifiuto di giocattoli, giochi e attività tipicamente femminili
7. Una forte avversione per la propria anatomia sessuale
8. Un forte desiderio per le caratteristiche sessuali primarie e/o secondarie corrispondenti al genere esperito
1. Un forte desiderio di appartenere al genere opposto o insistenza sul fatto di appartenere al genere opposto (o a un genere alternativo
diverso dal genere assegnato
Situazione di alcuni bambini che, in un ambiente coercitivo, non
possono verbalizzare il desiderio di appartenere a un altro genere
Aggiunti 3 criteri
DSM-5
A. Una forte e persistente identificazione col sesso opposto (non solo un desiderio di qualche
presunto vantaggio culturale derivante dall'appartenenza al sesso opposto)
DSM-IV
B. Persistente malessere riguardo al proprio sesso o senso di estraneità riguardo al ruolo sessuale
del proprio sesso
A. Una marcata incongruenza tra il genere esperito/espresso da un individuo e il genere
assegnato, della durata di almeno 6 mesi
1. Una marcata incongruenza tra il genere esperito/espresso da un individuo e le caratteristiche sessuali primarie e/o secondarie
(oppure, in giovani adolescenti, le caratteristiche sessuali secondarie attese
Si manifesta attraverso almeno 2 dei seguenti criteri
Criteri per gli adolescenti e gli adulti
2. Un forte desiderio di liberarsi delle proprie caratteristiche sessuali primarie e/o secondarie a causa di una marcata incongruenza con il
genere esperito/espresso di un individuo (oppure, nei giovani adolescenti, un desiderio di impedire lo sviluppo delle caratteristiche
sessuali secondarie attese)
3. Un forte desiderio per le caratteristiche sessuali primarie e/o secondarie del genere opposto
4. Un forte desiderio di appartenere al genere opposto (o un genere alternativo diverso dal genere assegnato)
5. Un forte desiderio di essere trattato come appartenente al genere opposto (o un genere alternativo diverso dal genere assegnato)
6. Una forte convinzione di avere i sentimenti e le reazioni tipici del genere opposto (o un genere alternativo diverso dal genere assegnato)
Negli adolescenti e negli adulti, l'anomalia si manifesta con sintomi come preoccupazione di sbarazzarsi delle proprie caratteristiche sessuali
primarie o secondarie (per es., richiesta di ormoni, interventi chirurgici, o altre procedure
per alterare fisicamente le proprie caratteristiche sessuali, in modo da assumere l'aspetto di un membro del sesso opposto) o convinzione di
essere nati del sesso sbagliato.
DSM-5DSM-IV
Specificare se:
Sessualmente Attratto da Maschi
Sessualmente Attratto da Femmine
Sessualmente Attratto sia da Maschi che da Femmine
Non Attratto Sessualmente né da Maschi né da Femmine
Sottotipizzazione eliminata perché la distinzione
non è più considerata clinicamente utile
Specificare se:
Post-Transizione:L’individuo è passato a vivere a tempo pieno il
genere desiderato (con o senza riconoscimento del cambiamento di genere) e si è sottoposto (oppure si
sta preparando a sottoporsi) ad almeno una procedura medica di riassegnazione sessuale o a un
protocollo di trattamento, vale a dire un regolare trattamento con ormoni del sesso opposto o un
intervento chirurgico di riassegnazione del genere in accordo al genere desiderato (per es.:
penectomia, vaginoplastica in un individuo nato maschio; mastectomia o falloplastica in un
individuo nato femmina)
Modellato sul concetto di remissione parziale o
completa: Il termine remissione implica un processo di
riduzione dei sintomi che lo rende non direttamente
applicabile alla disforia di genere
DSM-IV DSM-5
Disturbo della condotta
Disturbo da comportamento dirompente
NAS
Disturbo oppositivo provocatorio
Disturbi da comportamento dirompente, del
controllo degli impulsi e della condotta con altra
specificazione e senza specificazione
15: Disturbi da comportamento
dirompente, del controllo degli impulsi e
della condotta
1. Disturbi Solitamente Diagnosticati
per la Prima Volta nell'Infanzia,
nella Fanciullezza o nell'Adolescenza
Disturbi da Deficit di Attenzione e
da Comportamento Dirompente
Disturbo oppositivo provocatorio
Disturbo da Deficit di
Attenzione/Iperattività
Disturbo della condotta
1: Disturbi del Neurosviluppo
Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività
Disturbi caratterizzati da problemi di autocontrollo
delle emozioni e dei comportamenti
Disturbo Antisociale di Personalità: descritto
in dettaglio nei DP
DSM-IV DSM-5
Piromania
Disturbo esplosivo intermittente
Cleptomania
Disturbo esplosivo intermittente
15: Disturbi da comportamento dirompente,
del controllo degli impulsi e della condotta
14. Disturbi del Controllo degli
Impulsi Non Classificati Altrove
Cleptomania
Piromania
A. Numerosi episodi isolati di incapacità di
resistere agli impulsi aggressivi, che causano
gravi atti aggressivi o distruzione della
proprietà.
A. Accessi comportamentali che rappresentano
l’incapacità di controllare gli impulsi aggressivi:
1. Aggressione verbale o aggressione fisica, che non
comporta danneggiamento o distruzione di proprietà
e non provoca lesioni
2. Tre accessi comportamentali che implicano
danneggiamento o distruzione di proprietà e/o
aggressione fisica che provoca lesioni, che si
verificano in un periodo di 12 mesi
D. Le ricorrenti esplosioni di aggressività causano o un
disagio marcato o la compromissione del suo funzionamento
o sono associate a conseguenze finanziarie o legali
E. L’età cronologica è di almeno 6 anni (o livello di sviluppo
equivalente)
DSM-IV DSM-5
1. spesso va in collera
3. Vendicatività
1. Umore collerico/irritabile
14. Disturbo Oppositivo Provocatorio
4. spesso irrita deliberatamente le persone
2. Comportamento collerico/provocatorio
A. Una modalità di comportamento
negativistico, ostile, e provocatorio che dura da
almeno 6 mesi, durante i quali sono stati
presenti 4 (o più) dei seguenti:
Precisazione che il pattern di umore collerico/irritabile
e di comportamento polemico/provocatorio o
vendicativo si è manifestato durante l’interazione con
almeno un individuo diverso dal fratello
2. spesso litiga con gli adulti
3. spesso sfida attivamente o si rifiuta di rispettare
la/le richieste o regole degli adulti
5. spesso accusa gli altri per i propri errori o il
proprio cattivo comportamento
6. è spesso suscettibile o facilmente irritato dagli
altri
7. è spesso arrabbiato e rancoroso
8. è spesso dispettoso e vendicativo
8 Criteri raggruppati in 3 tipi:
Eliminato il criterio di esclusione per il
Disturbo della Condotta
16. Disturbi correlati a sostanze e
disturbi da addiction
DSM-IV
Dipendenza da Sostanze
DSM-5
Abuso di Sostanze
Disturbi da Uso di Sostanze
Disturbi Correlati a Sostanze
Disturbi da Addiction+
Disturbi da uso di Sostanze
Astinenza da Caffeina
Astinenza da Cannabis
2 Nuovi Disturbi
Appendice B: Criteri e Assi utilizzabili per ulteriori studi
……………………….
Astinenza da Caffeina
DSM-IV DSM-5
Disturbi da Uso di Sostanze
A. Una modalità patologica d'uso di una sostanza, che porta a menomazione o a disagio clinicamente
significativi, come manifestato da 1 (o più) delle condizioni seguenti, ricorrenti entro un periodo di
12 mesi:
3. ricorrenti problemi legali correlati alle sostanze (per es., arresti per condotta molesta correlata
alle sostanze)
4. Il craving si manifesta con un desiderio intenso o irresistibile per la sostanza che
può verificarsi in qualsiasi momento, ma più probabilmente in un ambiente dove questa
veniva procurata o usata in precedenza.
Eliminato
Aggiunto nuovo criterio sul Craving
La soglia della diagnosi di Disturbo da Uso di Sostanze è aumentata da 1 a 2 o più
criteri
A. compromissione del controllo dell’uso
della sostanza
B. compromissione sociale
D. criteri farmacologici
C. uso rischioso della sostanza 10. Tolleranza
11. Astinenza4 Tipi di criteri: 11 complessivi
DIPENDENZA
Uso comune in molti paesi per
descrivere gravi problemi
correlati all’uso compulsivo e
abituale di sostanze
Non è applicata come termine diagnostico nella classificazione del DSM-5
• Per la sua incerta definizione e la sua connotazione potenzialmente negativa
Il termine più neutro disturbo da uso di sostanze è utilizzato per descrivere l’ampia gamma del disturbo, da una forma lieve a uno stato grave con ricadute croniche di assunzione compulsiva di sostanza
• Alcuni clinici sceglieranno di utilizzare la parola dipendenza per descrivere manifestazioni più estreme
DISTURBI NON CORRELATI A SOSTANZE
Disturbo da gioco d'azzardo
A. Comportamento problematico persistente o ricorrente legato al gioco d'azzardo che porta a disagio o compromissione clinicamente significativi, come indicato dall'individuo
che presenta 5 (o più) delle seguenti condizioni entro un periodo di 12 mesi:
1. Ha bisogno, per giocare d'azzardo, di quantità crescenti di denaro per ottenere l'eccitazione desiderata
2. È irrequieto/a o irritabile se tenta di ridurre o di smettere di giocare d'azzardo.
3. Ha fatto ripetuti sforzi infruttuosi per controllare, ridurre o smettere di giocare d'azzardo.
4. È spesso preoccupato/a dal gioco d'azzardo (per es., ha pensieri persistenti che gli/le fanno rivivere passate esperienze di gioco d'azzardo, analizzare gli ostacoli e pianificare la prossima avventura, pensare ai modi di
ottenere denaro con cui giocare d'azzardo).
5. Spesso gioca d'azzardo quando si sente a disagio (per es., indifeso/a, colpevole ansioso/a, depresso/a).
6. Dopo aver perduto denaro al gioco d'azzardo, spesso torna un'altra volta per ritentare ("rincorrere" le proprie perdite).
7. Mente per occultare l'entità del coinvolgimento nel gioco d'azzardo.
8. Ha messo in pericolo o perduto una relazione significativa, il lavoro, opportunità di studio e di carriera a causa del gioco d'azzardo.
9. Conta sugli altri per procurare il denaro necessario a risollevare situazioni finanziarie disperate causate dal gioco d'azzardo.
Criterio B
• Il comportamento legato al gioco d'azzardo non è meglio spiegato da un episodio maniacale.
Specificatori
• Episodico: Soddisfa i criteri diagnostici più di una volta, con sintomi di cedimento fra i periodi di disturbo da gioco d'azzardo almeno per diversi mesi.
• Persistente: Fa esperienza di sintomi continui, tali da soddisfare i criteri diagnostici per molteplici anni.
Gioco senza disturboIl disturbo da gioco d’azzardo deve essere distinto dal gioco sociale e
professionale.Nel gioco professionale, i rischi sono limitati e la disciplina è fondamentale.
Il gioco sociale si verifica tipicamente con amici e colleghi e dura per un periodo di tempo limitato, con perdite accettabili.
Alcuni individui possono fare esperienza di problemi associati al gioco (per es., comportamento di “rincorsa” della vincita a breve termine e perdita di
controllo) che non soddisfano pienamente i criteri per il disturbo da gioco d’azzardo.
Diagnosi Differenziale
Nota: Sebbene alcune condizioni comportamentali che non comportano l’ingestione di sostanze, abbiano similarità con i disturbi correlati a sostanze,
solo un disturbo - disturbo da gioco d’azzardo - ha elementi sufficienti per essere compreso in questa sezione.
Disturbi di personalitàProblemi con il gioco d’azzardo possono verificarsi in individui con disturbo antisociale di personalità. Se i criteri sono soddisfatti per ambedue i disturbi, entrambi possono essere
diagnosticati
Altre condizioni medicheAlcuni pazienti che assumono farmaci dopaminergici (per es., per la malattia di Parkinson)
possono fare esperienza di spinta a giocare d’azzardo. Se tali sintomi si dissolvono quando i farmaci dopaminergici vengono ridotti di dosaggio o cessati, allora una diagnosi di disturbo
da gioco d’azzardo non dovrebbe essere indicata
Episodio maniacalePerdita di capacità critica e giocare d’azzardo in modo eccessivo possono verificarsi durante
un episodio maniacale. Una diagnosi aggiuntiva di disturbo da gioco d’azzardo dovrebbe essere posta solo se il comportamento legato al gioco d’azzardo non è meglio spiegato da
episodi maniacali (per es., una storia di comportamento disadattivo legato al gioco d’azzardo in tempi diversi dall’episodio maniacale). Alternativamente, un individuo con disturbo via
gioco d’azzardo può, durante un periodo di gioco d’azzardo, manifestare un comportamento che ricorda l’episodio maniacale, ma una volta che l’individuo si allontana dal gioco, queste
caratteristiche maniacalisimili si dissolvono.
17. Disturbi neurocognitivi
maggiori e lievi
DSM-IV
Demenza
DSM-5
Disturbi amnestici
2. Delirium, Demenza, Disturbi Amnestici e altri Disturbi Cognitivi
Disturbi neurocognitivimaggiori
17. Disturbi neurocognitivi (DNC)
Il termine Demenza non è escluso dall’utilizzo nei sottotipi eziologici dove quel termine è standard
Disturbi neurocognitivi lievi
Nuovo disturbo: diagnosi di sindromi meno disabilitanti e che tuttavia possono essere oggetto
di attenzione e trattamentoIl termine disturbo neurocognitivo è ampiamente
utilizzato e spesso preferito per quelle condizioni che colpiscono individui più giovani (compromissione secondaria a trauma cranico o a infezione da HIV)
Definizione del DNC maggiore è un po’ più ampia di quella di demenza: individui con un declino
significativo in una singola area possono ricevere questa diagnosi
DNC maggiore dovuto a un’altra condizione medica
Vengono forniti i criteri diagnostici per entrambi i disturbi, seguiti dai criteri per i differenti sottotipi
eziologici
DSM-IVDemenza tipo Alzheimer
DSM-5
Nuovi criteri separati per il DNC Maggiore o Lieve
Demenza Vascolare
Demenza persistente indotta da sostanze
Demenza dovuta a
Malattie da prioni
Malattia di Huntington
HIV
Malattia di Pick
Altre condizioni mediche specificate
Malattia di Creutzfeldt-Jalob
DNC maggiore dovuto a malattia di Alzheimer
DNC Vascolare maggiore o lieve
Frontotemporale A corpi di Lewy
Trauma cranico
Indotto da sostanze/farmaci
Infezione da HIV
Trauma cranico
Morbo di Parkinson
Malattia di Huntington
Altra condizione medica
Dovuto a:
DNC Senza Specificazione
1. Attenzione complessa (attenzione mantenuta, attenzione selettiva, attenzione divisa, velocità di elaborazione)
2. Funzione esecutiva (pianificazione, processo decisionale, memoria di lavoro, utilizzare feedback/ errori, superare abitudini/inibizione, flessibilità mentale)
3. Apprendimento e memoria (memoria immediata, memoria recente [tra cui rievocazione libera e rievocazione con indizi, memoria di riconoscimento], memoria a lunghissimo
termine [semantica; autobiografica], apprendimento implicito)
4. Linguaggio (linguaggio espressivo [incluso denominare, word finding, fluenza, e grammatica e sintassi] e il linguaggio ricettivo)
5. Percettivo-motoria (include abilità comprese in termini di percezione visiva, visuo-costruttiva, percettivo-motoria, prassi e gnosi)
6. Cognizione sociale (riconoscimento delle emozioni, teoria della mente)
VALUTARE LA COGNIZIONE SOCIALE
Riconoscimento delle emozioni: Identificazione delle emozioni in immagini di volti
che rappresentano una varietà di emozioni positive e negative
Teoria della mente: Capacità di prendere in considerazione lo stato mentale o l’esperienza di un’altra persona (pensieri,
desideri, intenzioni)
story cards con domande per ottenere informazioni sullo stato mentale degli
individui ritratti, come “La ragazza, dove cercherà la borsa che ha perso?” o
“Perché il ragazzo è triste?”
Disturbi Mentali Dovuti a una Condizione Medica Generale
DSM-III-R
Disturbi Indotti da Sostanze
DISTURBI ORGANICIImplicazione che i disturbi mentali "non organici" o
"funzionali" fossero in qualche modo non correlati a fattori o
processi fisici o biologici
DSM-IVElimina il termine organico
Distingue i disturbi mentali dovuti a una condizione medica generale da quelli che sono indotti da sostanze e da quelli che non hanno
un'eziologia specifica
3. Disturbi Mentali Dovuti a una Condizione Medica Generale
Presenza di sintomi mentali ritenuti la conseguenza fisiologica diretta di una condizione medica generale:
codificate sull'Asse III ed elencate al di fuori del capitolo "Disturbi Mentali" dell'ICD
Disturbo mentale primario
Abbreviazione per indicare quei disturbi mentali che non sono dovuti a una condizione medica generale e che non sono indotti da sostanze
DSM-IV
Disturbo Catatonico Dovuto a una Condizione Medica Generale
DSM-5
Modificazione della Personalità Dovuta a una Condizione Medica Generale
3. Disturbi Mentali Dovuti a una Condizione Medica Generale
Eliminata
Disturbo Mentale NAS Dovuto a una Condizione Medica Generale
2. Disturbi dello spettro della schizofrenia e altri disturbi psicotici
18. Disturbi di personalità
20. Altri disturbi mentali
1. Disturbo mentale dovuto a un’altra
condizione medica con altra specificazione
2. Disturbo mentale dovuto a un’altra
condizione medica senza specificazione
3. Disturbo mentale con altra specificazione
4. Disturbo mentale senza specificazione
Disturbo psicotico dovuto a un’altra condizione medica
Disturbo catatonico dovuto a un’altra condizione medica
Disturbo bipolare e disturbi correlati dovuto a un’altra condizione medica
Disturbo ossessivo-compulsivo e disturbi
correlati dovuto a un’altra condizione medica
Narcolessia secondaria a un’altra condizione
medica
Modificazione della personalità dovuta a un’altra condizione medica
Disturbi dello spettro della schizofrenia e altri disturbi psicotici
Disturbo bipolare e disturbi correlati
Disturbo depressivo dovuto a un’altra condizione medica
Disturbi depressivi
Disturbo d’ansia dovuto a un’altra condizione
medica
Disturbi d’ansia
Disturbo ossessivo-compulsivo e disturbi correlati
Disturbi del sonno-veglia
Disturbi di personalità
I criteri per i Disturbi di Personalità nella Sezione II
non sono cambiati
DSM-IV DSM-5
Disturbi di Personalità
Modificazione della personalità dovuta a un’altra condizione medica
Paranoide Schizoide Schizotipico
Antisociale Borderline Narcisistico
Istrionico
Evitante DipendenteOssessivo/
Compulsivo
Nella Sezione III è stato sviluppato un approccio alternativo alla
diagnosi dei DP da sottoporre a ulteriori studi
3. Disturbi Mentali dovuti a una condizione medica generale
Modificazione della personalità dovuta a una condizione medica
Sezione III
Modello alternativo per i disturbi di personalità
1. Compromissioni del funzionamento della
personalità
2. Tratti di personalità patologici
Diagnosi di disturbo di
personalità tratto-specifico
(DP-TS)
Può essere formulata quando un disturbo
di personalità è considerato presente, ma
non vengono soddisfatti i criteri per un
disturbo specifico
EvitanteAntisociale Borderline NarcisisticoOssessivo-
CompulsivoSchizotipico
Criteri generali per il disturbo di personalità
A
• Moderata o più grave compromissione del funzionamento(del sé e interpersonale) della personalità
B• Uno o più tratti di personalità patologici
C. Sono relativamente inflessibili e pervasive in una
vasta gamma di situazioni personali e sociali.
D. Sono relativamente stabili nel tempo e il loro esordio si può far risalire almeno all'adolescenza o
all'inizio dell'età adulta
E. Non sono meglio spiegate da un altro
disturbo mentale
F. Non sono attribuibili esclusivamente agli effetti fisiologici di una sostanza o di
un'altra condizione medica (per esempio, grave trauma cranico)
G. Non possono essere considerate normali per la fase di sviluppo o l'ambiente
socioculturale del soggetto
Le compromissioni del funzionamento della personalità e l'espressione dei tratti di personalità del soggetto
Criterio A: Livello di funzionamento della personalità
A. Funzionamento del sé
1. ldentità
2. Autodirezionalità
B. Funzionamento interpersonale
1. Empatia
2. Intimità
Nessuna(Livello 0)
Lieve (Livello 1)
Moderata (Livello 2)
Grave (Livello 3)
Estrema (Livello 4)
5 livelli di compromissione valutati su un continuum
I Criteri B per i DP specifici comprendono sottoinsiemi di 25 sfaccettature del tratto, stilate sulla base di revisioni meta-analitiche e dati empirici sulle relazioni tra i tratti e le diagnosi di disturbo di personalità del DSM-IV
Sviluppate inizialmente da una revisione dei modelli di tratto esistenti e successivamente attraverso ripetute ricerche su campioni di persone che si
sono rivolte ai servizi di salute mentale
Organizzati in 5 grandi dominiAll'interno di ogni dominio di tratto sono descritte 25 sfaccettature del tratto
(trait facets) specifiche
Criterio B: Tratti di personalità patologici
1. Affettività negativa
2. Distacco3.
Antagonismo
4. Disinibizione
5. Psicoticismo
5 GRANDI DOMINI
Descritti come polarità opposte distribuite su uno spettro
1. Affettività negativa
Stabilità emotiva
2. Distacco Estroversione
3. Antagonismo Disponibilità
4. Disinibizione
5. Psicoticismo
Coscienziosità
Lucidità mentale
Verso
Verso
Verso
Verso
Verso
1. Affettività negativa
2. Distacco
3. Antagonismo
4. Disinibizione
5. Psicoticismo
Perseverazione
Ansia
Angoscia diseparazione
Sottomissione
Ostilità
LabilitàEmotiva
Ritiro
Evitamento dellaIntimità
Anedonia
Affettivitàridotta
Sospettosità
Depressività
Manipolarietà
Inganno
Grandiosità
Ricerca diattenzione
Insensibilità
Ostilità
Irresponsabilità
Impulsività
Distraibilità
Tendenza acorrere rischi
Perfezionismorigido
(mancanza di)
Convinzioni edesperienze
inusuali
Eccentricità
Disregolazionecognitiva epercettiva
25 sfaccettature del tratto
Questionario di valutazione dei Disturbi di Personalità
Sostituisce la SCID-II del DSM-IV
DSM-IV DSM-5
19: Disturbi Parafilici11. Disturbi Sessuali e della Identità di Genere
Parafilie
A) + B)
A) Fantasie, impulsi sessuali, o comportamenti ricorrenti e intensamente eccitanti sessualmente, che in
generale riguardano 1) oggetti inanimati, 2) la sofferenza o l'umiliazione di se stessi o del partner, o 3) bambini o altre persone non consenzienti, e che si
manifestano per un periodo di almeno 6 mesi
B) Per alcuni soggetti, fantasie o stimoli parafilicisono indispensabili per l'eccitazione sessuale e sono sempre inclusi nell'attività sessuale. In altri casi, le
preferenze parafiliche si manifestano solo episodicamente (per es., durante periodi di stress), mentre altre volte il soggetto riesce a funzionare
sessualmente senza fantasie o stimoli parafilici. Il comportamento, i desideri sessuali, o le fantasie
causano disagio clinicamente significativo o compromissione dell'area sociale, lavorativa, o di
altre aree importanti del funzionamento
Disturbo Parafilico
ParafiliaSolo A)
Parafilia che sta attualmente causando disagio o
compromissione
Parafilia la cui soddisfazione implica danno
personale, o rischio di danno, per gli altri
Le Parafilie non sono ipso facto disturbi mentali
Condizione necessaria ma non sufficiente per avere
un Disturbo Parafilico e, di per sé, non giustifica
automaticamente, o richiede, intervento clinico
DSM-IV DSM-5
Disturbi Parafilici
1. In ambiente controllato:
Applicabile principalmente a individui che vivono in
ambienti istituzionali dove la possibilità di compiere
gli atti sono limitate
2. In remissione completa:
L’individuo non ha messo in atto i desideri con una
persona non consenziente e non si è verificato alcun
disagio o compromissione del funzionamento
sociale, lavorativo o in altre aree importanti, per
almeno 5 anni e all’interno di un ambiente non
controllato
Esibizionismo Feticismo
Frotteurismo Pedofilia
Masochismo
sessualeSadismo
Sessuale
Feticismo di
TravestimentoVoyeurismo
Aggiunti 2 Specificatori di decorso
Mantenuti tutti, con la premessa
“Disturbo da …” o “Disturbo …”
Parafilie
Allen Frances: Chair della Task Force
del DSM-IV
11 categorie diagnostiche del DSM-5 molto discutibili e dalle
conseguenze «pericolose»
1. Disturbo di disregolazione dirompente dell’umore:Gli scatti di rabbia diventeranno un disturbo mentale, e coloro che ne patiranno di più
saranno i bambini ai quali verranno dati dei farmaci
Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività
(ADHD):Aumentato 3 volte
Autismo:Aumentato 20 volte
Disturbo bipolare infantile:
Aumentato 40 volte
Rischio che si prescrivano farmaci inutili indiscriminatamente a tante persone che hanno perduto
una persona amataImpoverendo dei significati della vita per persone che hanno
subito un lutto
Diventerà la 4° «moda» dei prossimi 20 anni, che si aggiungerà alle 3 che hanno imperversato nei precedenti 20
2. Normale lutto diventerà Depressione
maggiore
•Falsi allarmi e sofferenze in persone che non svilupperanno mai una demenza vera e propria, e anche in quelli che la svilupperanno, dato che non vi è terapia per questo “disturbo”
3. Disturbo neurocognitivo minore: normali dimenticanze e debolezze cognitive della vecchiaia
•Ulteriore ascesa, con aumento dell’abuso di stimolanti nel mercato parallelo delle droghe da strada
4. Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività (ADHD) dell’adulto
•Abbuffarsi di cibo dodici volte in tre mesi non sarà più segno di golosità o disponibilità di buon cibo, ma di malattia mentale
5. Binge Eating Disorder (Disturbo da alimentazione incontrollata): dell’abbassamento della soglia dei criteri
E’ stato introdotto il concetto di «spettro»
Avrebbe dovuto aumentare la diagnosi di Autismo
Ma i diversi criteri diagnostici sono stati specificati in modo ristretto
Abbasseranno i tassi di questo disturbo nella popolazione (del 10% secondo la
task force del DSM-5, o del 50% secondo altre fonti)
Questo sarà un bene, ma c’è il rischio che vengano tolti a molti bambini gli insegnanti
di supporto che nelle fasce deboli sono fondamentali
6. Autismo
7. Abuso di sostanze
•Le persone che abusano per la prima volta di droghe verranno messe nella stessa categoria diagnostica dei tossicodipendenti di lunga data, che hanno diverse necessità, prognosi e uno stigma correlato
8. “Dipendenze comportamentali” (le “nuove dipendenze”)
•Cultura secondo la quale tutto quello che ci pace molto diventa un disturbo mentale
•Uso sconsiderato di diagnosi quali dipendenza da Internet o dal sesso
•Costosi programmi di trattamento che verranno proposti per speculare su questi nuovi “pazienti”
•Molti nuovi “pazienti” ansiosi i quali prenderanno i farmaci ansiolitici
•Le case farmaceutiche ci lucreranno perché molti di questi pazienti li assumeranno per tutta la vita
9. Disturbo d’ansia generalizzato: confini ancora più sfumati con l’ansia quotidiana
•L’abuso della diagnosi aumenterà ancora di più, come avviene già in Psichiatria Forense, con effetti facilmente immaginabili
10. Disturbo Post-Traumatico da Stress (PTSD)
• Eliminazione delle diagnosi di Disturbo da somatizzazione, Ipocondria, Disturbo algico e Disturbo Somatoforme indifferenziato
• Basterà che una persona con una malattia fisica sia seriamente preoccupata (chi è affetto da cancro o altra malattia terminale) per ricadere in questa diagnosi
11. Disturbi da sintomi somatici
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