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1
IL DIAVOLO NELLrsquoIMMAGINARIO E NELLrsquoICONOGRAFIA
MEDIEVALE
Egrave innegabile che lrsquoetagrave medievale per quanto rivalutata dalla critica storiografica
contemporanea come un periodo di grandi innovazioni culturali tecniche e politiche sia
stato ldquoflagellatordquo da morte carestie e guerre che hanno profondamente segnato
lrsquoimmaginario degli uomini e delle donne che come in tutte le epoche storiche hanno
dovuto scontrarsi con il problema della sofferenza e del male Concetto questrsquoultimo che
elaborato dalla riflessione teologica dei Padri della Chiesa egrave divenuto funzionale al
ldquoprogramma politicordquo del potere ecclesiastico per legiferare e decidere ciograve che doveva essere
considerato deviante e peccaminoso secondo lrsquoortodossia tradizionale
Il male viene cosigrave personificato nella figura del diavolo e reso visibile nelle sue
numerosissime performance folkloriche1 la maggior parte delle quali erano in realtagrave uomini
e donne reali e vivi Esseri umani che hanno avuto un ruolo fondamentale nei processi di
espiazione collettiva dei peccati e dellrsquoassoggettamento al maligno diventando al
contempo lrsquoimmagine concreta e di conseguenza facile da eliminare di unrsquoidea metafisica
ancora oggi non del tutto semplice da comprendere
Durante lrsquoetagrave medievale la Chiesa era ben conscia del suo ruolo formativo ed educativo
rivolto ad un pubblico prevalentemente analfabeta Quindi non potendo far uso dei
bellissimi e affascinati testi offerti dalla tradizione letteraria cristiana e patristica la Chiesa
fece un uso massiccio e intenzionale dellrsquoimmagine per informare i fedeli e soprattutto per
formarli
Per moltissimo tempo nelle immagini dipinte o scolpite prevalse lrsquoaspetto didattico
ed ideologico su quello propriamente estetico
Altro aspetto da tenere presente egrave come sostengono Rompazzo e Battaglia2 che non
solo lrsquoicona in seacute ma anche i colori divennero simboli e mezzi attraverso i quali era possibile
trasmettere determinati messaggi agli spettatori pensiamo ad esempio al colore rosso che
nellrsquoantichitagrave e nellrsquoarte paleocristiana era segno imperiale e di regalitagrave e che
nellrsquoiconografia cristiana veniva attribuito prevalentemente a Cristo
1 G L BECCARIA I nomi del mondo Santi demoni folletti e le parole perdute Torino 1995 p 176
2 ROMPAZZO F BATTAGLIA E Il colore ldquosacramentordquo della Bellezza La dimensione estetica della celebrazione liturgica Padova 2003
2
Figura 1 Giotto Ultima Cena (particolare) 1303-1305 Cappella degli Scrovegni Padova
Gli uomini del Medioevo erano letteralmente ossessionati dalla paura del peccato in
generale e del diavolo in particolare Venivano considerati diavoli (da diabolus lsquoaccusatorersquo)
tutte quelle creature angeliche decadute dette anche demoni termine di origine greca
(δαίμων3) ma di uguale significato nel Medioevo Sembra poi opportuno distinguere tra la
moltitudine dei diavoli e il loro capo Lucifero che era il piugrave importante degli angeli prima di
diventare Satana principe dellrsquoInferno
Nellrsquoimmaginario culturale medievale lrsquoInferno era associato al mondo materiale e
terreno che vive in uno stato di continua lotta con il regno di Dio fino alla fine del mondo
quando saragrave definitivamente sconfitto La Chiesa infatti giustifica la missione salvifica di
Cristo nei termini di una contrapposizione al potere di Satana che viene presentato come
lrsquoAnticristo
καὶ ἤκουσα φωνὴν μεγάλην ἐν τῷ οὐρανῷ λέγουσανmiddot
lsquoἌρτι ἐγένετο
ἡ σωτηρία καὶ ἡ δύναμις καὶ ἡ βασιλεία τοῦ θεοῦ ἡμῶν
καὶ ἡ ἐξουσία τοῦ χριστοῦ αὐτοῦ
3 Ricordo che in origine il termine δαίμων aveva un significato diverso da come veniva inteso in etagrave medievale e da come viene recepito ancora oggi Nella cultura religiosa e nella filosofia greca si definiva δαίμων un essere che si pone a metagrave strada fra ciograve che egrave Divino e ciograve che egrave umano con la funzione di intermediare tra queste due dimensioni Cfr PIERRE CHANTRAINE Dictionnaire eacutetymologique de la langue grecque Parigi 1977
3
ὅτι ἐβλήθη
ὁ κατήγωρ τῶν ἀδελφῶν ἡμῶν
ὁ κατηγορῶν αὐτοὺς ἐνώπιον τοῦ θεοῦ ἡμῶν
ἡμέρας καὶ νυκτός
καὶ αὐτοὶ ἐνίκησαν αὐτὸν διὰ τὸ αἷμα τοῦ ἀρνίου
καὶ διὰ τὸν λόγον τῆς μαρτυρίας αὐτῶν
καὶ οὐκ ἠγάπησαν τὴν ψυχὴν αὐτῶν ἄχρι θανάτου
διὰ τοῦτο ldquoεὐφραίνεσθε οὐρανοὶ
καὶ οἱ ἐν αὐτοῖς σκηνοῦντες
οὐαὶ τὴν γῆν καὶ τὴν θάλασσαν
ὅτι κατέβη ὁ διάβολος πρὸς ὑμᾶς
ἔχων θυμὸν μέγαν
εἰδὼς ὅτι ὀλίγον καιρὸν ἔχειrsquo
Allora udii una gran voce nel cielo che diceva
lsquoOra si egrave compiuta
la salvezza la forza e il regno del nostro Dio
e la potenza del suo Cristo
poicheacute egrave stato precipitato
lrsquoaccusatore dei nostri fratelli
colui che li accusava davanti al nostro Dio
giorno e notte
Ma essi lo hanno vinto
per mezzo del sangue dellrsquoAgnello
e grazie alla testimonianza del loro martirio
poicheacute hanno disprezzato la vita
fino a morire
Esultate dunque o cieli
e voi che abitate in essi
Ma guai a voi terra e mare
percheacute il diavolo egrave precipitato sopra di voi
pieno di grande furore
sapendo che gli resta poco temporsquo
(Apocalisse di Giovanni 12 10-12)
4
Figura 2 Torcello (Venezia) Cattedrale controfacciata I dannati particolare del Giudizio Universale Mosaico XI secolo
Alla base della rappresentazione iconografica del maligno nellrsquoarte romanica e gotica
crsquoegrave proprio lrsquoidea di diversitagrave di rovesciamento e stravolgimento dei connotati umani e
divini
Sia che esso venga ritratto in forma umana come nel mosaico del Duomo dellrsquoIsola di
Torcello (fig2) dove il diavolo egrave rappresentato come un vecchio dalla barba bianca privo di
connotati bestiali sia che compaia nei dipinti come una figura ferina come nel Mosaico del
Giudizio nel Battistero di San Giovanni a Firenze (fig 3) la sua fisicitagrave egrave sempre in ogni
caso esagerata e mostruosa questo percheacute lrsquoobiettivo era quello di spaventare i peccatori
con le minacce delle dannazioni eterne e le fattezze mostruose e bestiali concorrevano
proprio a distinguere Satana i dannati e i demoni dalle figure angeliche4
4 CLEMENTINA RIZZARDI Mosaici altoadriatici Ravenna 1985 B TEYSSEgraveDRE Anges astres et cieux Figures de la destineacutee et du salut Paris 1986 (trad it Angeli astri e cieli Figure del destino e della salvezza Genova 1991 pp 357-409)
5
Figura 3 Coppo di Marcovaldo Satana (particolare) Mosaico del Giudizio Universale XIII-XIV sec Battistero di San Giovanni Firenze
Con le varie crisi economiche morali religiose e politiche che attraversarono il
Medioevo la presenza del male nel mondo risultava quanto mai tangibile reale e si
identificava nellrsquoAvversario e nei suoi continui tentativi di allontanare lrsquouomo dalla grazia
promessaἦλθεν γὰρ ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου ζητῆσαι καὶ σῶσαι τὸ ἀπολωλός (Il Figlio
dellrsquouomo infatti egrave venuto a cercare e a salvare ciograve che era perduto5)
Si temeva il Giudizio Divino e difatti i temi dellrsquoApocalisse delle profezie presenti
nel libro di Daniele e del Giudizio Universale facevano da padrone nelle varie predicazioni
monacali che venivano rivolte ai fedeli
Nellrsquoiconografia a partire dallrsquoarte paleocristiana fino a tutto il IX secolo il demonio
ha prevalentemente fattezze umanoidi Viene infatti rappresentato
a come un vecchio
b come un essere piccolo e deforme
c con artigli ai piedi
Gli attributi iconografici piugrave caratteristici nella forma umana sono
a la capigliatura liscia e scusa e successivamente serpentina
b gli occhi di fuoco
5 Vangelo secondo Luca 19 10
6
c il naso lungo e ricurvo6
Dal IX secolo inizia invece ad essere rappresentato come animale o mostro in
pandant con lrsquoimmaginario medievale richiamando in un certo qual modo serpenti gatti
lupi caproni pipistrelli Celeberrima egrave la descrizione che di Lucifero fa Dante nellrsquoInferno
Comio divenni allor gelato e fioco nol dimandar lettor chi non lo scrivo perograve chogne parlar sarebbe poco Io non mori e non rimasi vivo pensa oggimai per te shai fior dingegno qual io divenni duno e daltro privo Lo mperador del doloroso regno da mezzo l petto uscigravea fuor de la ghiaccia e piugrave con un gigante io mi convegno che i giganti non fan con le sue braccia vedi oggimai quantesser dee quel tutto cha cosigrave fatta parte si confaccia Sel fu sigrave bel comelli egrave ora brutto e contra l suo fattore alzograve le ciglia ben dee da lui proceder ogne lutto Oh quanto parve a me gran maraviglia quandio vidi tre facce a la sua testa Luna dinanzi e quella era vermiglia laltreran due che saggiugnieno a questa sovresso l mezzo di ciascuna spalla e seacute giugnieno al loco de la cresta e la destra parea tra bianca e gialla la sinistra a vedere era tal quali vegnon di lagrave onde l Nilo savvalla Sotto ciascuna uscivan due grandali quanto si convenia a tanto uccello vele di mar non vidio mai cotali Non avean penne ma di vispistrello era lor modo e quelle svolazzava sigrave che tre venti si movean da ello quindi Cocito tutto saggelava Con sei occhi piangea e per tre menti gocciava l pianto e sanguinosa bava (Dante Alighieri Divina Commedia Inferno XXXIV vv 22-54)
6 Il particolare del naso lungo e ricurvo era direttamente connesso allo stereotipo razziale degli ebrei al fine di demonizzarli
7
Figura 4 Diavolo Codex Gigas sec XIII Stoccolma Biblioteca Nazionale di Svezia Stoccolma
Fra gli attributi tipici di questo periodo egrave opportuno ricordare
a la coda
b le orecchie animali
c la barba caprina
d gli artigli e le zampe da capro7
Le corna attributo per eccellenza di quando si parla del diavolo8 cominciarono a
diffondersi nellrsquoarte figurata a partire dallrsquoXI sec
Per quanto riguarda le tinte e i colori utilizzati nelle raffigurazioni Satana era
dipinto di solito con il nero altre volte potevano essere utilizzati il blu o il viola colori che
comunque mettono in risalto la sua natura infima e oscura
7 In particolare le zampe posteriori 8 Basti pensare ai famosi proverbi popolari associati alle corna del diavolo ldquoQuando parli del diavolo spuntano le cornardquo
8
Secondo lo schema dei quattro elementi proposto dal medico greco Galeno9 (130-200
dC) il diavolo era costituito di aria scura e densa in netto contrasto con lrsquoessenza degli
angeli che essendo composti di fuoco etereo risultavano essere di colore rosso o bianco
Figura 5Anonimo Acquaforte Omaggio al diavolo 1700 Figura 6William-Adolphe Bouguereau La Vergine con gli Angeli olio su tela 1900 Petit Palais Parigi
Solamente a partire dal Tardo Medioevo il rosso diversamente da come concepito
nella prima arte cristiana divenne un colore diabolico associato al sangue alla lussuria e
alle fiamme dellrsquoInferno
Egrave possibile imbattersi anche se molto raramente in rappresentazioni del diavolo in
marrone o giallo pallido tipici colori che connotano i malati o i morti
Spessissimo infatti lrsquoarte medievale associava alla figura del maligno e ai vari
elementi diabolici alcuni simboli di morte proprio per mettere in evidenza la concezione
dualistica di anima e corpo luce e buio vita e morte affermando in questo modo che la
9 Galeno unigrave in modo sistematico la tradizionale teoria dei 4 elementi (aria acqua terra e fuoco) con la quella
ippocratica dei quattro umori (sangue flemma bile nera bile gialla) a cui aggiunse quattro pianeti (giove luna saturno marte) Da tale sintesi derivograve i quattro temperamenti umani sanguigno flemmatico malinconico bilioso) che condizionano gli aspetti della personalitagrave e del comportamento dellrsquoindividuo Questa dottrina insieme al concetto di pneuma influenzeranno per molti secoli tutta la medicina occidentale Cfr D MANETTI (a cura di) Studi su Galeno Scienza filosofia retorica e filologia Atti del Seminario svolto a Firenze (13 novembre 1998) Dipartimento di Scienze dellrsquoAntichitagrave
9
morte non egrave altro che un principio negativo legato al male e di conseguenza la si
demonizza10
Dunque nellrsquoiconografia educativa medievale il diavolo risulta essere una creatura
priva di bellezza e armonia corporea11 proprio percheacute rappresentante di un mondo infimo
peccaminoso dove signoreggia la deformazione della natura umana e angelica intesa come
modello di bellezza e di perfezione tanto umana quanto divina Nella rappresentazione
folklorica questa dicotomia assume spesso anche un carattere piuttosto grottesco e
burlesco Famose sono infatti alcune lotte del demonio con i Santi a suon di peti cosigrave come
ce le riportano i Fabliaux medievali
Subito dopo la terribile peste nera che infuriograve in Italia e in Europa fra il 1348 e il 1349
gli uomini e le donne cominciarono a concepire Dio solo come un giudice temibile e
implacabile che scagliava o permetteva il diffondersi di terribili flagelli e carestie al solo
scopo di punire le colpe e i peccati degli uomini Proprio per evitare che queste immani
sciagure potessero ancora colpire il genere umano lrsquoimmagine di Satana occupava un posto
di rilievo nella societagrave e ovunque era possibile trovare dipinti o opere scultoree raffiguranti
demoni e tutti quelli che la Chiesa perseguiva tramite il Tribunale dellrsquoInquisizione percheacute
ritenuti fonte di devianza morale e di peccato eretici atei ebrei ma soprattutto le stryges
in conseguenza dellrsquoossessione misogina della Chiesa nei confronti delle donne
Nel Medioevo il sesso in particolare quello femminile costituiva la tentazione piugrave
grande indotta dal demonio La ragione di questa visione sessuofobica e fortemente
misogina risiede nel fatto stesso che ella essendo nata dalla costola dellrsquouomo ldquoegrave piugrave carnale
dellrsquouomo piugrave imperfetta ed essendo piugrave carnale la tentazione si accanisce sulla donna che
per sua natura ldquoinganna semprerdquo12rdquo
In tal senso la lotta contro il demonio per estirpare il male dal mondo continuograve
infatti con gli atroci metodi di identificazione e punizione delle streghe suggerito dai due
inquisitori tedeschi Jakob Sprenger e Heinrich Institoris che con il loro celeberrimo
manuale dal titolo Malleus maleficarum (Il martello delle streghe) che tra il 1468 e 1669 vide
ben 34 riedizioni portarono alla morte di decine di migliaia di donne accusate di essere
streghe
Superstizione quella delle streghe che vide la sua definitiva sconfitta con la
famosissima frase del filosofo francese Voltaire che con il suo cinismo e sarcasmo sottolinea
quanto la caccia alle streghe non avesse nessun fondamento scientifico e fosse solo frutto di
10
Basti pensare alle numerosissime danze macabre che dopo la peste del 1348 venivano rappresentate ovunque proprio come elemento apotropaico 11 In netto contrasto con la figura che aveva quando era il piugrave bello degli angeli prima che Dio lo facesse cadere dal cielo sulla terra Il nome stesso di Lucifero ci rivela quanto dovesse essere bello e luminoso il suo aspetto angelico Lucifero significa infatti lsquoColui che porta lucersquo dal latino Luci + Fero 12 Frase tratta da MASSIMO MELANI Dottrine Generali di Storia del Diritto Medievale Torino 2008
10
fanatismo religioso ldquoLe streghe hanno smesso di esistere nel momento in cui noi abbiamo
smesso di bruciarle13rdquo
Figura 7Tortura di una strega
VITO AUGUGLIARO
13 Tratto da Lettere filosofiche
11
BIBLIOGRAFIA
- Testi letterari ndash
Alighieri Dante Divina Commedia Inferno
Bestiari medievali Torino 1996
I bestiari medievali Milano 2001
San Giovanni Apocalisse
San Luca Vangelo di Luca
- Studi critici ndash
ASTORI R Il problema del Male nel Medioevo le figure diaboliche nella riflessione teologica
e nel folklore in Storiadelmondo n 19 5 gennaio 2004
BECCARIA GL I nomi del mondo Santi demoni folletti e le parole perdute Torino 1995 p
176
BURTON RUSSEL J The Devil Perceptions of Evil from Antiquity to Primitive Christianity
New York 1977
CHANTRAINE P Dictionnaire eacutetimologique de la langue greque Parigi 1997
FORSYTH N The Old Enemy Satano amp the Combat Myth New Jersey 1987
MANETTI D (a cura di) Studi su Galeno Scienza filosofia retorica e filosofia Atti del
Seminario svolto a Firenze (13 novembre 1998) Dipartimento di Scienze dellrsquoAntichitagrave
MELANI M Dottrine Generali di Storia del Diritto Medievale Torino 2008
PAGEL E The Origin of Satan New York 1995
RUDWIN M The Devil in Legend and Literature Illinois 1959
2
Figura 1 Giotto Ultima Cena (particolare) 1303-1305 Cappella degli Scrovegni Padova
Gli uomini del Medioevo erano letteralmente ossessionati dalla paura del peccato in
generale e del diavolo in particolare Venivano considerati diavoli (da diabolus lsquoaccusatorersquo)
tutte quelle creature angeliche decadute dette anche demoni termine di origine greca
(δαίμων3) ma di uguale significato nel Medioevo Sembra poi opportuno distinguere tra la
moltitudine dei diavoli e il loro capo Lucifero che era il piugrave importante degli angeli prima di
diventare Satana principe dellrsquoInferno
Nellrsquoimmaginario culturale medievale lrsquoInferno era associato al mondo materiale e
terreno che vive in uno stato di continua lotta con il regno di Dio fino alla fine del mondo
quando saragrave definitivamente sconfitto La Chiesa infatti giustifica la missione salvifica di
Cristo nei termini di una contrapposizione al potere di Satana che viene presentato come
lrsquoAnticristo
καὶ ἤκουσα φωνὴν μεγάλην ἐν τῷ οὐρανῷ λέγουσανmiddot
lsquoἌρτι ἐγένετο
ἡ σωτηρία καὶ ἡ δύναμις καὶ ἡ βασιλεία τοῦ θεοῦ ἡμῶν
καὶ ἡ ἐξουσία τοῦ χριστοῦ αὐτοῦ
3 Ricordo che in origine il termine δαίμων aveva un significato diverso da come veniva inteso in etagrave medievale e da come viene recepito ancora oggi Nella cultura religiosa e nella filosofia greca si definiva δαίμων un essere che si pone a metagrave strada fra ciograve che egrave Divino e ciograve che egrave umano con la funzione di intermediare tra queste due dimensioni Cfr PIERRE CHANTRAINE Dictionnaire eacutetymologique de la langue grecque Parigi 1977
3
ὅτι ἐβλήθη
ὁ κατήγωρ τῶν ἀδελφῶν ἡμῶν
ὁ κατηγορῶν αὐτοὺς ἐνώπιον τοῦ θεοῦ ἡμῶν
ἡμέρας καὶ νυκτός
καὶ αὐτοὶ ἐνίκησαν αὐτὸν διὰ τὸ αἷμα τοῦ ἀρνίου
καὶ διὰ τὸν λόγον τῆς μαρτυρίας αὐτῶν
καὶ οὐκ ἠγάπησαν τὴν ψυχὴν αὐτῶν ἄχρι θανάτου
διὰ τοῦτο ldquoεὐφραίνεσθε οὐρανοὶ
καὶ οἱ ἐν αὐτοῖς σκηνοῦντες
οὐαὶ τὴν γῆν καὶ τὴν θάλασσαν
ὅτι κατέβη ὁ διάβολος πρὸς ὑμᾶς
ἔχων θυμὸν μέγαν
εἰδὼς ὅτι ὀλίγον καιρὸν ἔχειrsquo
Allora udii una gran voce nel cielo che diceva
lsquoOra si egrave compiuta
la salvezza la forza e il regno del nostro Dio
e la potenza del suo Cristo
poicheacute egrave stato precipitato
lrsquoaccusatore dei nostri fratelli
colui che li accusava davanti al nostro Dio
giorno e notte
Ma essi lo hanno vinto
per mezzo del sangue dellrsquoAgnello
e grazie alla testimonianza del loro martirio
poicheacute hanno disprezzato la vita
fino a morire
Esultate dunque o cieli
e voi che abitate in essi
Ma guai a voi terra e mare
percheacute il diavolo egrave precipitato sopra di voi
pieno di grande furore
sapendo che gli resta poco temporsquo
(Apocalisse di Giovanni 12 10-12)
4
Figura 2 Torcello (Venezia) Cattedrale controfacciata I dannati particolare del Giudizio Universale Mosaico XI secolo
Alla base della rappresentazione iconografica del maligno nellrsquoarte romanica e gotica
crsquoegrave proprio lrsquoidea di diversitagrave di rovesciamento e stravolgimento dei connotati umani e
divini
Sia che esso venga ritratto in forma umana come nel mosaico del Duomo dellrsquoIsola di
Torcello (fig2) dove il diavolo egrave rappresentato come un vecchio dalla barba bianca privo di
connotati bestiali sia che compaia nei dipinti come una figura ferina come nel Mosaico del
Giudizio nel Battistero di San Giovanni a Firenze (fig 3) la sua fisicitagrave egrave sempre in ogni
caso esagerata e mostruosa questo percheacute lrsquoobiettivo era quello di spaventare i peccatori
con le minacce delle dannazioni eterne e le fattezze mostruose e bestiali concorrevano
proprio a distinguere Satana i dannati e i demoni dalle figure angeliche4
4 CLEMENTINA RIZZARDI Mosaici altoadriatici Ravenna 1985 B TEYSSEgraveDRE Anges astres et cieux Figures de la destineacutee et du salut Paris 1986 (trad it Angeli astri e cieli Figure del destino e della salvezza Genova 1991 pp 357-409)
5
Figura 3 Coppo di Marcovaldo Satana (particolare) Mosaico del Giudizio Universale XIII-XIV sec Battistero di San Giovanni Firenze
Con le varie crisi economiche morali religiose e politiche che attraversarono il
Medioevo la presenza del male nel mondo risultava quanto mai tangibile reale e si
identificava nellrsquoAvversario e nei suoi continui tentativi di allontanare lrsquouomo dalla grazia
promessaἦλθεν γὰρ ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου ζητῆσαι καὶ σῶσαι τὸ ἀπολωλός (Il Figlio
dellrsquouomo infatti egrave venuto a cercare e a salvare ciograve che era perduto5)
Si temeva il Giudizio Divino e difatti i temi dellrsquoApocalisse delle profezie presenti
nel libro di Daniele e del Giudizio Universale facevano da padrone nelle varie predicazioni
monacali che venivano rivolte ai fedeli
Nellrsquoiconografia a partire dallrsquoarte paleocristiana fino a tutto il IX secolo il demonio
ha prevalentemente fattezze umanoidi Viene infatti rappresentato
a come un vecchio
b come un essere piccolo e deforme
c con artigli ai piedi
Gli attributi iconografici piugrave caratteristici nella forma umana sono
a la capigliatura liscia e scusa e successivamente serpentina
b gli occhi di fuoco
5 Vangelo secondo Luca 19 10
6
c il naso lungo e ricurvo6
Dal IX secolo inizia invece ad essere rappresentato come animale o mostro in
pandant con lrsquoimmaginario medievale richiamando in un certo qual modo serpenti gatti
lupi caproni pipistrelli Celeberrima egrave la descrizione che di Lucifero fa Dante nellrsquoInferno
Comio divenni allor gelato e fioco nol dimandar lettor chi non lo scrivo perograve chogne parlar sarebbe poco Io non mori e non rimasi vivo pensa oggimai per te shai fior dingegno qual io divenni duno e daltro privo Lo mperador del doloroso regno da mezzo l petto uscigravea fuor de la ghiaccia e piugrave con un gigante io mi convegno che i giganti non fan con le sue braccia vedi oggimai quantesser dee quel tutto cha cosigrave fatta parte si confaccia Sel fu sigrave bel comelli egrave ora brutto e contra l suo fattore alzograve le ciglia ben dee da lui proceder ogne lutto Oh quanto parve a me gran maraviglia quandio vidi tre facce a la sua testa Luna dinanzi e quella era vermiglia laltreran due che saggiugnieno a questa sovresso l mezzo di ciascuna spalla e seacute giugnieno al loco de la cresta e la destra parea tra bianca e gialla la sinistra a vedere era tal quali vegnon di lagrave onde l Nilo savvalla Sotto ciascuna uscivan due grandali quanto si convenia a tanto uccello vele di mar non vidio mai cotali Non avean penne ma di vispistrello era lor modo e quelle svolazzava sigrave che tre venti si movean da ello quindi Cocito tutto saggelava Con sei occhi piangea e per tre menti gocciava l pianto e sanguinosa bava (Dante Alighieri Divina Commedia Inferno XXXIV vv 22-54)
6 Il particolare del naso lungo e ricurvo era direttamente connesso allo stereotipo razziale degli ebrei al fine di demonizzarli
7
Figura 4 Diavolo Codex Gigas sec XIII Stoccolma Biblioteca Nazionale di Svezia Stoccolma
Fra gli attributi tipici di questo periodo egrave opportuno ricordare
a la coda
b le orecchie animali
c la barba caprina
d gli artigli e le zampe da capro7
Le corna attributo per eccellenza di quando si parla del diavolo8 cominciarono a
diffondersi nellrsquoarte figurata a partire dallrsquoXI sec
Per quanto riguarda le tinte e i colori utilizzati nelle raffigurazioni Satana era
dipinto di solito con il nero altre volte potevano essere utilizzati il blu o il viola colori che
comunque mettono in risalto la sua natura infima e oscura
7 In particolare le zampe posteriori 8 Basti pensare ai famosi proverbi popolari associati alle corna del diavolo ldquoQuando parli del diavolo spuntano le cornardquo
8
Secondo lo schema dei quattro elementi proposto dal medico greco Galeno9 (130-200
dC) il diavolo era costituito di aria scura e densa in netto contrasto con lrsquoessenza degli
angeli che essendo composti di fuoco etereo risultavano essere di colore rosso o bianco
Figura 5Anonimo Acquaforte Omaggio al diavolo 1700 Figura 6William-Adolphe Bouguereau La Vergine con gli Angeli olio su tela 1900 Petit Palais Parigi
Solamente a partire dal Tardo Medioevo il rosso diversamente da come concepito
nella prima arte cristiana divenne un colore diabolico associato al sangue alla lussuria e
alle fiamme dellrsquoInferno
Egrave possibile imbattersi anche se molto raramente in rappresentazioni del diavolo in
marrone o giallo pallido tipici colori che connotano i malati o i morti
Spessissimo infatti lrsquoarte medievale associava alla figura del maligno e ai vari
elementi diabolici alcuni simboli di morte proprio per mettere in evidenza la concezione
dualistica di anima e corpo luce e buio vita e morte affermando in questo modo che la
9 Galeno unigrave in modo sistematico la tradizionale teoria dei 4 elementi (aria acqua terra e fuoco) con la quella
ippocratica dei quattro umori (sangue flemma bile nera bile gialla) a cui aggiunse quattro pianeti (giove luna saturno marte) Da tale sintesi derivograve i quattro temperamenti umani sanguigno flemmatico malinconico bilioso) che condizionano gli aspetti della personalitagrave e del comportamento dellrsquoindividuo Questa dottrina insieme al concetto di pneuma influenzeranno per molti secoli tutta la medicina occidentale Cfr D MANETTI (a cura di) Studi su Galeno Scienza filosofia retorica e filologia Atti del Seminario svolto a Firenze (13 novembre 1998) Dipartimento di Scienze dellrsquoAntichitagrave
9
morte non egrave altro che un principio negativo legato al male e di conseguenza la si
demonizza10
Dunque nellrsquoiconografia educativa medievale il diavolo risulta essere una creatura
priva di bellezza e armonia corporea11 proprio percheacute rappresentante di un mondo infimo
peccaminoso dove signoreggia la deformazione della natura umana e angelica intesa come
modello di bellezza e di perfezione tanto umana quanto divina Nella rappresentazione
folklorica questa dicotomia assume spesso anche un carattere piuttosto grottesco e
burlesco Famose sono infatti alcune lotte del demonio con i Santi a suon di peti cosigrave come
ce le riportano i Fabliaux medievali
Subito dopo la terribile peste nera che infuriograve in Italia e in Europa fra il 1348 e il 1349
gli uomini e le donne cominciarono a concepire Dio solo come un giudice temibile e
implacabile che scagliava o permetteva il diffondersi di terribili flagelli e carestie al solo
scopo di punire le colpe e i peccati degli uomini Proprio per evitare che queste immani
sciagure potessero ancora colpire il genere umano lrsquoimmagine di Satana occupava un posto
di rilievo nella societagrave e ovunque era possibile trovare dipinti o opere scultoree raffiguranti
demoni e tutti quelli che la Chiesa perseguiva tramite il Tribunale dellrsquoInquisizione percheacute
ritenuti fonte di devianza morale e di peccato eretici atei ebrei ma soprattutto le stryges
in conseguenza dellrsquoossessione misogina della Chiesa nei confronti delle donne
Nel Medioevo il sesso in particolare quello femminile costituiva la tentazione piugrave
grande indotta dal demonio La ragione di questa visione sessuofobica e fortemente
misogina risiede nel fatto stesso che ella essendo nata dalla costola dellrsquouomo ldquoegrave piugrave carnale
dellrsquouomo piugrave imperfetta ed essendo piugrave carnale la tentazione si accanisce sulla donna che
per sua natura ldquoinganna semprerdquo12rdquo
In tal senso la lotta contro il demonio per estirpare il male dal mondo continuograve
infatti con gli atroci metodi di identificazione e punizione delle streghe suggerito dai due
inquisitori tedeschi Jakob Sprenger e Heinrich Institoris che con il loro celeberrimo
manuale dal titolo Malleus maleficarum (Il martello delle streghe) che tra il 1468 e 1669 vide
ben 34 riedizioni portarono alla morte di decine di migliaia di donne accusate di essere
streghe
Superstizione quella delle streghe che vide la sua definitiva sconfitta con la
famosissima frase del filosofo francese Voltaire che con il suo cinismo e sarcasmo sottolinea
quanto la caccia alle streghe non avesse nessun fondamento scientifico e fosse solo frutto di
10
Basti pensare alle numerosissime danze macabre che dopo la peste del 1348 venivano rappresentate ovunque proprio come elemento apotropaico 11 In netto contrasto con la figura che aveva quando era il piugrave bello degli angeli prima che Dio lo facesse cadere dal cielo sulla terra Il nome stesso di Lucifero ci rivela quanto dovesse essere bello e luminoso il suo aspetto angelico Lucifero significa infatti lsquoColui che porta lucersquo dal latino Luci + Fero 12 Frase tratta da MASSIMO MELANI Dottrine Generali di Storia del Diritto Medievale Torino 2008
10
fanatismo religioso ldquoLe streghe hanno smesso di esistere nel momento in cui noi abbiamo
smesso di bruciarle13rdquo
Figura 7Tortura di una strega
VITO AUGUGLIARO
13 Tratto da Lettere filosofiche
11
BIBLIOGRAFIA
- Testi letterari ndash
Alighieri Dante Divina Commedia Inferno
Bestiari medievali Torino 1996
I bestiari medievali Milano 2001
San Giovanni Apocalisse
San Luca Vangelo di Luca
- Studi critici ndash
ASTORI R Il problema del Male nel Medioevo le figure diaboliche nella riflessione teologica
e nel folklore in Storiadelmondo n 19 5 gennaio 2004
BECCARIA GL I nomi del mondo Santi demoni folletti e le parole perdute Torino 1995 p
176
BURTON RUSSEL J The Devil Perceptions of Evil from Antiquity to Primitive Christianity
New York 1977
CHANTRAINE P Dictionnaire eacutetimologique de la langue greque Parigi 1997
FORSYTH N The Old Enemy Satano amp the Combat Myth New Jersey 1987
MANETTI D (a cura di) Studi su Galeno Scienza filosofia retorica e filosofia Atti del
Seminario svolto a Firenze (13 novembre 1998) Dipartimento di Scienze dellrsquoAntichitagrave
MELANI M Dottrine Generali di Storia del Diritto Medievale Torino 2008
PAGEL E The Origin of Satan New York 1995
RUDWIN M The Devil in Legend and Literature Illinois 1959
3
ὅτι ἐβλήθη
ὁ κατήγωρ τῶν ἀδελφῶν ἡμῶν
ὁ κατηγορῶν αὐτοὺς ἐνώπιον τοῦ θεοῦ ἡμῶν
ἡμέρας καὶ νυκτός
καὶ αὐτοὶ ἐνίκησαν αὐτὸν διὰ τὸ αἷμα τοῦ ἀρνίου
καὶ διὰ τὸν λόγον τῆς μαρτυρίας αὐτῶν
καὶ οὐκ ἠγάπησαν τὴν ψυχὴν αὐτῶν ἄχρι θανάτου
διὰ τοῦτο ldquoεὐφραίνεσθε οὐρανοὶ
καὶ οἱ ἐν αὐτοῖς σκηνοῦντες
οὐαὶ τὴν γῆν καὶ τὴν θάλασσαν
ὅτι κατέβη ὁ διάβολος πρὸς ὑμᾶς
ἔχων θυμὸν μέγαν
εἰδὼς ὅτι ὀλίγον καιρὸν ἔχειrsquo
Allora udii una gran voce nel cielo che diceva
lsquoOra si egrave compiuta
la salvezza la forza e il regno del nostro Dio
e la potenza del suo Cristo
poicheacute egrave stato precipitato
lrsquoaccusatore dei nostri fratelli
colui che li accusava davanti al nostro Dio
giorno e notte
Ma essi lo hanno vinto
per mezzo del sangue dellrsquoAgnello
e grazie alla testimonianza del loro martirio
poicheacute hanno disprezzato la vita
fino a morire
Esultate dunque o cieli
e voi che abitate in essi
Ma guai a voi terra e mare
percheacute il diavolo egrave precipitato sopra di voi
pieno di grande furore
sapendo che gli resta poco temporsquo
(Apocalisse di Giovanni 12 10-12)
4
Figura 2 Torcello (Venezia) Cattedrale controfacciata I dannati particolare del Giudizio Universale Mosaico XI secolo
Alla base della rappresentazione iconografica del maligno nellrsquoarte romanica e gotica
crsquoegrave proprio lrsquoidea di diversitagrave di rovesciamento e stravolgimento dei connotati umani e
divini
Sia che esso venga ritratto in forma umana come nel mosaico del Duomo dellrsquoIsola di
Torcello (fig2) dove il diavolo egrave rappresentato come un vecchio dalla barba bianca privo di
connotati bestiali sia che compaia nei dipinti come una figura ferina come nel Mosaico del
Giudizio nel Battistero di San Giovanni a Firenze (fig 3) la sua fisicitagrave egrave sempre in ogni
caso esagerata e mostruosa questo percheacute lrsquoobiettivo era quello di spaventare i peccatori
con le minacce delle dannazioni eterne e le fattezze mostruose e bestiali concorrevano
proprio a distinguere Satana i dannati e i demoni dalle figure angeliche4
4 CLEMENTINA RIZZARDI Mosaici altoadriatici Ravenna 1985 B TEYSSEgraveDRE Anges astres et cieux Figures de la destineacutee et du salut Paris 1986 (trad it Angeli astri e cieli Figure del destino e della salvezza Genova 1991 pp 357-409)
5
Figura 3 Coppo di Marcovaldo Satana (particolare) Mosaico del Giudizio Universale XIII-XIV sec Battistero di San Giovanni Firenze
Con le varie crisi economiche morali religiose e politiche che attraversarono il
Medioevo la presenza del male nel mondo risultava quanto mai tangibile reale e si
identificava nellrsquoAvversario e nei suoi continui tentativi di allontanare lrsquouomo dalla grazia
promessaἦλθεν γὰρ ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου ζητῆσαι καὶ σῶσαι τὸ ἀπολωλός (Il Figlio
dellrsquouomo infatti egrave venuto a cercare e a salvare ciograve che era perduto5)
Si temeva il Giudizio Divino e difatti i temi dellrsquoApocalisse delle profezie presenti
nel libro di Daniele e del Giudizio Universale facevano da padrone nelle varie predicazioni
monacali che venivano rivolte ai fedeli
Nellrsquoiconografia a partire dallrsquoarte paleocristiana fino a tutto il IX secolo il demonio
ha prevalentemente fattezze umanoidi Viene infatti rappresentato
a come un vecchio
b come un essere piccolo e deforme
c con artigli ai piedi
Gli attributi iconografici piugrave caratteristici nella forma umana sono
a la capigliatura liscia e scusa e successivamente serpentina
b gli occhi di fuoco
5 Vangelo secondo Luca 19 10
6
c il naso lungo e ricurvo6
Dal IX secolo inizia invece ad essere rappresentato come animale o mostro in
pandant con lrsquoimmaginario medievale richiamando in un certo qual modo serpenti gatti
lupi caproni pipistrelli Celeberrima egrave la descrizione che di Lucifero fa Dante nellrsquoInferno
Comio divenni allor gelato e fioco nol dimandar lettor chi non lo scrivo perograve chogne parlar sarebbe poco Io non mori e non rimasi vivo pensa oggimai per te shai fior dingegno qual io divenni duno e daltro privo Lo mperador del doloroso regno da mezzo l petto uscigravea fuor de la ghiaccia e piugrave con un gigante io mi convegno che i giganti non fan con le sue braccia vedi oggimai quantesser dee quel tutto cha cosigrave fatta parte si confaccia Sel fu sigrave bel comelli egrave ora brutto e contra l suo fattore alzograve le ciglia ben dee da lui proceder ogne lutto Oh quanto parve a me gran maraviglia quandio vidi tre facce a la sua testa Luna dinanzi e quella era vermiglia laltreran due che saggiugnieno a questa sovresso l mezzo di ciascuna spalla e seacute giugnieno al loco de la cresta e la destra parea tra bianca e gialla la sinistra a vedere era tal quali vegnon di lagrave onde l Nilo savvalla Sotto ciascuna uscivan due grandali quanto si convenia a tanto uccello vele di mar non vidio mai cotali Non avean penne ma di vispistrello era lor modo e quelle svolazzava sigrave che tre venti si movean da ello quindi Cocito tutto saggelava Con sei occhi piangea e per tre menti gocciava l pianto e sanguinosa bava (Dante Alighieri Divina Commedia Inferno XXXIV vv 22-54)
6 Il particolare del naso lungo e ricurvo era direttamente connesso allo stereotipo razziale degli ebrei al fine di demonizzarli
7
Figura 4 Diavolo Codex Gigas sec XIII Stoccolma Biblioteca Nazionale di Svezia Stoccolma
Fra gli attributi tipici di questo periodo egrave opportuno ricordare
a la coda
b le orecchie animali
c la barba caprina
d gli artigli e le zampe da capro7
Le corna attributo per eccellenza di quando si parla del diavolo8 cominciarono a
diffondersi nellrsquoarte figurata a partire dallrsquoXI sec
Per quanto riguarda le tinte e i colori utilizzati nelle raffigurazioni Satana era
dipinto di solito con il nero altre volte potevano essere utilizzati il blu o il viola colori che
comunque mettono in risalto la sua natura infima e oscura
7 In particolare le zampe posteriori 8 Basti pensare ai famosi proverbi popolari associati alle corna del diavolo ldquoQuando parli del diavolo spuntano le cornardquo
8
Secondo lo schema dei quattro elementi proposto dal medico greco Galeno9 (130-200
dC) il diavolo era costituito di aria scura e densa in netto contrasto con lrsquoessenza degli
angeli che essendo composti di fuoco etereo risultavano essere di colore rosso o bianco
Figura 5Anonimo Acquaforte Omaggio al diavolo 1700 Figura 6William-Adolphe Bouguereau La Vergine con gli Angeli olio su tela 1900 Petit Palais Parigi
Solamente a partire dal Tardo Medioevo il rosso diversamente da come concepito
nella prima arte cristiana divenne un colore diabolico associato al sangue alla lussuria e
alle fiamme dellrsquoInferno
Egrave possibile imbattersi anche se molto raramente in rappresentazioni del diavolo in
marrone o giallo pallido tipici colori che connotano i malati o i morti
Spessissimo infatti lrsquoarte medievale associava alla figura del maligno e ai vari
elementi diabolici alcuni simboli di morte proprio per mettere in evidenza la concezione
dualistica di anima e corpo luce e buio vita e morte affermando in questo modo che la
9 Galeno unigrave in modo sistematico la tradizionale teoria dei 4 elementi (aria acqua terra e fuoco) con la quella
ippocratica dei quattro umori (sangue flemma bile nera bile gialla) a cui aggiunse quattro pianeti (giove luna saturno marte) Da tale sintesi derivograve i quattro temperamenti umani sanguigno flemmatico malinconico bilioso) che condizionano gli aspetti della personalitagrave e del comportamento dellrsquoindividuo Questa dottrina insieme al concetto di pneuma influenzeranno per molti secoli tutta la medicina occidentale Cfr D MANETTI (a cura di) Studi su Galeno Scienza filosofia retorica e filologia Atti del Seminario svolto a Firenze (13 novembre 1998) Dipartimento di Scienze dellrsquoAntichitagrave
9
morte non egrave altro che un principio negativo legato al male e di conseguenza la si
demonizza10
Dunque nellrsquoiconografia educativa medievale il diavolo risulta essere una creatura
priva di bellezza e armonia corporea11 proprio percheacute rappresentante di un mondo infimo
peccaminoso dove signoreggia la deformazione della natura umana e angelica intesa come
modello di bellezza e di perfezione tanto umana quanto divina Nella rappresentazione
folklorica questa dicotomia assume spesso anche un carattere piuttosto grottesco e
burlesco Famose sono infatti alcune lotte del demonio con i Santi a suon di peti cosigrave come
ce le riportano i Fabliaux medievali
Subito dopo la terribile peste nera che infuriograve in Italia e in Europa fra il 1348 e il 1349
gli uomini e le donne cominciarono a concepire Dio solo come un giudice temibile e
implacabile che scagliava o permetteva il diffondersi di terribili flagelli e carestie al solo
scopo di punire le colpe e i peccati degli uomini Proprio per evitare che queste immani
sciagure potessero ancora colpire il genere umano lrsquoimmagine di Satana occupava un posto
di rilievo nella societagrave e ovunque era possibile trovare dipinti o opere scultoree raffiguranti
demoni e tutti quelli che la Chiesa perseguiva tramite il Tribunale dellrsquoInquisizione percheacute
ritenuti fonte di devianza morale e di peccato eretici atei ebrei ma soprattutto le stryges
in conseguenza dellrsquoossessione misogina della Chiesa nei confronti delle donne
Nel Medioevo il sesso in particolare quello femminile costituiva la tentazione piugrave
grande indotta dal demonio La ragione di questa visione sessuofobica e fortemente
misogina risiede nel fatto stesso che ella essendo nata dalla costola dellrsquouomo ldquoegrave piugrave carnale
dellrsquouomo piugrave imperfetta ed essendo piugrave carnale la tentazione si accanisce sulla donna che
per sua natura ldquoinganna semprerdquo12rdquo
In tal senso la lotta contro il demonio per estirpare il male dal mondo continuograve
infatti con gli atroci metodi di identificazione e punizione delle streghe suggerito dai due
inquisitori tedeschi Jakob Sprenger e Heinrich Institoris che con il loro celeberrimo
manuale dal titolo Malleus maleficarum (Il martello delle streghe) che tra il 1468 e 1669 vide
ben 34 riedizioni portarono alla morte di decine di migliaia di donne accusate di essere
streghe
Superstizione quella delle streghe che vide la sua definitiva sconfitta con la
famosissima frase del filosofo francese Voltaire che con il suo cinismo e sarcasmo sottolinea
quanto la caccia alle streghe non avesse nessun fondamento scientifico e fosse solo frutto di
10
Basti pensare alle numerosissime danze macabre che dopo la peste del 1348 venivano rappresentate ovunque proprio come elemento apotropaico 11 In netto contrasto con la figura che aveva quando era il piugrave bello degli angeli prima che Dio lo facesse cadere dal cielo sulla terra Il nome stesso di Lucifero ci rivela quanto dovesse essere bello e luminoso il suo aspetto angelico Lucifero significa infatti lsquoColui che porta lucersquo dal latino Luci + Fero 12 Frase tratta da MASSIMO MELANI Dottrine Generali di Storia del Diritto Medievale Torino 2008
10
fanatismo religioso ldquoLe streghe hanno smesso di esistere nel momento in cui noi abbiamo
smesso di bruciarle13rdquo
Figura 7Tortura di una strega
VITO AUGUGLIARO
13 Tratto da Lettere filosofiche
11
BIBLIOGRAFIA
- Testi letterari ndash
Alighieri Dante Divina Commedia Inferno
Bestiari medievali Torino 1996
I bestiari medievali Milano 2001
San Giovanni Apocalisse
San Luca Vangelo di Luca
- Studi critici ndash
ASTORI R Il problema del Male nel Medioevo le figure diaboliche nella riflessione teologica
e nel folklore in Storiadelmondo n 19 5 gennaio 2004
BECCARIA GL I nomi del mondo Santi demoni folletti e le parole perdute Torino 1995 p
176
BURTON RUSSEL J The Devil Perceptions of Evil from Antiquity to Primitive Christianity
New York 1977
CHANTRAINE P Dictionnaire eacutetimologique de la langue greque Parigi 1997
FORSYTH N The Old Enemy Satano amp the Combat Myth New Jersey 1987
MANETTI D (a cura di) Studi su Galeno Scienza filosofia retorica e filosofia Atti del
Seminario svolto a Firenze (13 novembre 1998) Dipartimento di Scienze dellrsquoAntichitagrave
MELANI M Dottrine Generali di Storia del Diritto Medievale Torino 2008
PAGEL E The Origin of Satan New York 1995
RUDWIN M The Devil in Legend and Literature Illinois 1959
4
Figura 2 Torcello (Venezia) Cattedrale controfacciata I dannati particolare del Giudizio Universale Mosaico XI secolo
Alla base della rappresentazione iconografica del maligno nellrsquoarte romanica e gotica
crsquoegrave proprio lrsquoidea di diversitagrave di rovesciamento e stravolgimento dei connotati umani e
divini
Sia che esso venga ritratto in forma umana come nel mosaico del Duomo dellrsquoIsola di
Torcello (fig2) dove il diavolo egrave rappresentato come un vecchio dalla barba bianca privo di
connotati bestiali sia che compaia nei dipinti come una figura ferina come nel Mosaico del
Giudizio nel Battistero di San Giovanni a Firenze (fig 3) la sua fisicitagrave egrave sempre in ogni
caso esagerata e mostruosa questo percheacute lrsquoobiettivo era quello di spaventare i peccatori
con le minacce delle dannazioni eterne e le fattezze mostruose e bestiali concorrevano
proprio a distinguere Satana i dannati e i demoni dalle figure angeliche4
4 CLEMENTINA RIZZARDI Mosaici altoadriatici Ravenna 1985 B TEYSSEgraveDRE Anges astres et cieux Figures de la destineacutee et du salut Paris 1986 (trad it Angeli astri e cieli Figure del destino e della salvezza Genova 1991 pp 357-409)
5
Figura 3 Coppo di Marcovaldo Satana (particolare) Mosaico del Giudizio Universale XIII-XIV sec Battistero di San Giovanni Firenze
Con le varie crisi economiche morali religiose e politiche che attraversarono il
Medioevo la presenza del male nel mondo risultava quanto mai tangibile reale e si
identificava nellrsquoAvversario e nei suoi continui tentativi di allontanare lrsquouomo dalla grazia
promessaἦλθεν γὰρ ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου ζητῆσαι καὶ σῶσαι τὸ ἀπολωλός (Il Figlio
dellrsquouomo infatti egrave venuto a cercare e a salvare ciograve che era perduto5)
Si temeva il Giudizio Divino e difatti i temi dellrsquoApocalisse delle profezie presenti
nel libro di Daniele e del Giudizio Universale facevano da padrone nelle varie predicazioni
monacali che venivano rivolte ai fedeli
Nellrsquoiconografia a partire dallrsquoarte paleocristiana fino a tutto il IX secolo il demonio
ha prevalentemente fattezze umanoidi Viene infatti rappresentato
a come un vecchio
b come un essere piccolo e deforme
c con artigli ai piedi
Gli attributi iconografici piugrave caratteristici nella forma umana sono
a la capigliatura liscia e scusa e successivamente serpentina
b gli occhi di fuoco
5 Vangelo secondo Luca 19 10
6
c il naso lungo e ricurvo6
Dal IX secolo inizia invece ad essere rappresentato come animale o mostro in
pandant con lrsquoimmaginario medievale richiamando in un certo qual modo serpenti gatti
lupi caproni pipistrelli Celeberrima egrave la descrizione che di Lucifero fa Dante nellrsquoInferno
Comio divenni allor gelato e fioco nol dimandar lettor chi non lo scrivo perograve chogne parlar sarebbe poco Io non mori e non rimasi vivo pensa oggimai per te shai fior dingegno qual io divenni duno e daltro privo Lo mperador del doloroso regno da mezzo l petto uscigravea fuor de la ghiaccia e piugrave con un gigante io mi convegno che i giganti non fan con le sue braccia vedi oggimai quantesser dee quel tutto cha cosigrave fatta parte si confaccia Sel fu sigrave bel comelli egrave ora brutto e contra l suo fattore alzograve le ciglia ben dee da lui proceder ogne lutto Oh quanto parve a me gran maraviglia quandio vidi tre facce a la sua testa Luna dinanzi e quella era vermiglia laltreran due che saggiugnieno a questa sovresso l mezzo di ciascuna spalla e seacute giugnieno al loco de la cresta e la destra parea tra bianca e gialla la sinistra a vedere era tal quali vegnon di lagrave onde l Nilo savvalla Sotto ciascuna uscivan due grandali quanto si convenia a tanto uccello vele di mar non vidio mai cotali Non avean penne ma di vispistrello era lor modo e quelle svolazzava sigrave che tre venti si movean da ello quindi Cocito tutto saggelava Con sei occhi piangea e per tre menti gocciava l pianto e sanguinosa bava (Dante Alighieri Divina Commedia Inferno XXXIV vv 22-54)
6 Il particolare del naso lungo e ricurvo era direttamente connesso allo stereotipo razziale degli ebrei al fine di demonizzarli
7
Figura 4 Diavolo Codex Gigas sec XIII Stoccolma Biblioteca Nazionale di Svezia Stoccolma
Fra gli attributi tipici di questo periodo egrave opportuno ricordare
a la coda
b le orecchie animali
c la barba caprina
d gli artigli e le zampe da capro7
Le corna attributo per eccellenza di quando si parla del diavolo8 cominciarono a
diffondersi nellrsquoarte figurata a partire dallrsquoXI sec
Per quanto riguarda le tinte e i colori utilizzati nelle raffigurazioni Satana era
dipinto di solito con il nero altre volte potevano essere utilizzati il blu o il viola colori che
comunque mettono in risalto la sua natura infima e oscura
7 In particolare le zampe posteriori 8 Basti pensare ai famosi proverbi popolari associati alle corna del diavolo ldquoQuando parli del diavolo spuntano le cornardquo
8
Secondo lo schema dei quattro elementi proposto dal medico greco Galeno9 (130-200
dC) il diavolo era costituito di aria scura e densa in netto contrasto con lrsquoessenza degli
angeli che essendo composti di fuoco etereo risultavano essere di colore rosso o bianco
Figura 5Anonimo Acquaforte Omaggio al diavolo 1700 Figura 6William-Adolphe Bouguereau La Vergine con gli Angeli olio su tela 1900 Petit Palais Parigi
Solamente a partire dal Tardo Medioevo il rosso diversamente da come concepito
nella prima arte cristiana divenne un colore diabolico associato al sangue alla lussuria e
alle fiamme dellrsquoInferno
Egrave possibile imbattersi anche se molto raramente in rappresentazioni del diavolo in
marrone o giallo pallido tipici colori che connotano i malati o i morti
Spessissimo infatti lrsquoarte medievale associava alla figura del maligno e ai vari
elementi diabolici alcuni simboli di morte proprio per mettere in evidenza la concezione
dualistica di anima e corpo luce e buio vita e morte affermando in questo modo che la
9 Galeno unigrave in modo sistematico la tradizionale teoria dei 4 elementi (aria acqua terra e fuoco) con la quella
ippocratica dei quattro umori (sangue flemma bile nera bile gialla) a cui aggiunse quattro pianeti (giove luna saturno marte) Da tale sintesi derivograve i quattro temperamenti umani sanguigno flemmatico malinconico bilioso) che condizionano gli aspetti della personalitagrave e del comportamento dellrsquoindividuo Questa dottrina insieme al concetto di pneuma influenzeranno per molti secoli tutta la medicina occidentale Cfr D MANETTI (a cura di) Studi su Galeno Scienza filosofia retorica e filologia Atti del Seminario svolto a Firenze (13 novembre 1998) Dipartimento di Scienze dellrsquoAntichitagrave
9
morte non egrave altro che un principio negativo legato al male e di conseguenza la si
demonizza10
Dunque nellrsquoiconografia educativa medievale il diavolo risulta essere una creatura
priva di bellezza e armonia corporea11 proprio percheacute rappresentante di un mondo infimo
peccaminoso dove signoreggia la deformazione della natura umana e angelica intesa come
modello di bellezza e di perfezione tanto umana quanto divina Nella rappresentazione
folklorica questa dicotomia assume spesso anche un carattere piuttosto grottesco e
burlesco Famose sono infatti alcune lotte del demonio con i Santi a suon di peti cosigrave come
ce le riportano i Fabliaux medievali
Subito dopo la terribile peste nera che infuriograve in Italia e in Europa fra il 1348 e il 1349
gli uomini e le donne cominciarono a concepire Dio solo come un giudice temibile e
implacabile che scagliava o permetteva il diffondersi di terribili flagelli e carestie al solo
scopo di punire le colpe e i peccati degli uomini Proprio per evitare che queste immani
sciagure potessero ancora colpire il genere umano lrsquoimmagine di Satana occupava un posto
di rilievo nella societagrave e ovunque era possibile trovare dipinti o opere scultoree raffiguranti
demoni e tutti quelli che la Chiesa perseguiva tramite il Tribunale dellrsquoInquisizione percheacute
ritenuti fonte di devianza morale e di peccato eretici atei ebrei ma soprattutto le stryges
in conseguenza dellrsquoossessione misogina della Chiesa nei confronti delle donne
Nel Medioevo il sesso in particolare quello femminile costituiva la tentazione piugrave
grande indotta dal demonio La ragione di questa visione sessuofobica e fortemente
misogina risiede nel fatto stesso che ella essendo nata dalla costola dellrsquouomo ldquoegrave piugrave carnale
dellrsquouomo piugrave imperfetta ed essendo piugrave carnale la tentazione si accanisce sulla donna che
per sua natura ldquoinganna semprerdquo12rdquo
In tal senso la lotta contro il demonio per estirpare il male dal mondo continuograve
infatti con gli atroci metodi di identificazione e punizione delle streghe suggerito dai due
inquisitori tedeschi Jakob Sprenger e Heinrich Institoris che con il loro celeberrimo
manuale dal titolo Malleus maleficarum (Il martello delle streghe) che tra il 1468 e 1669 vide
ben 34 riedizioni portarono alla morte di decine di migliaia di donne accusate di essere
streghe
Superstizione quella delle streghe che vide la sua definitiva sconfitta con la
famosissima frase del filosofo francese Voltaire che con il suo cinismo e sarcasmo sottolinea
quanto la caccia alle streghe non avesse nessun fondamento scientifico e fosse solo frutto di
10
Basti pensare alle numerosissime danze macabre che dopo la peste del 1348 venivano rappresentate ovunque proprio come elemento apotropaico 11 In netto contrasto con la figura che aveva quando era il piugrave bello degli angeli prima che Dio lo facesse cadere dal cielo sulla terra Il nome stesso di Lucifero ci rivela quanto dovesse essere bello e luminoso il suo aspetto angelico Lucifero significa infatti lsquoColui che porta lucersquo dal latino Luci + Fero 12 Frase tratta da MASSIMO MELANI Dottrine Generali di Storia del Diritto Medievale Torino 2008
10
fanatismo religioso ldquoLe streghe hanno smesso di esistere nel momento in cui noi abbiamo
smesso di bruciarle13rdquo
Figura 7Tortura di una strega
VITO AUGUGLIARO
13 Tratto da Lettere filosofiche
11
BIBLIOGRAFIA
- Testi letterari ndash
Alighieri Dante Divina Commedia Inferno
Bestiari medievali Torino 1996
I bestiari medievali Milano 2001
San Giovanni Apocalisse
San Luca Vangelo di Luca
- Studi critici ndash
ASTORI R Il problema del Male nel Medioevo le figure diaboliche nella riflessione teologica
e nel folklore in Storiadelmondo n 19 5 gennaio 2004
BECCARIA GL I nomi del mondo Santi demoni folletti e le parole perdute Torino 1995 p
176
BURTON RUSSEL J The Devil Perceptions of Evil from Antiquity to Primitive Christianity
New York 1977
CHANTRAINE P Dictionnaire eacutetimologique de la langue greque Parigi 1997
FORSYTH N The Old Enemy Satano amp the Combat Myth New Jersey 1987
MANETTI D (a cura di) Studi su Galeno Scienza filosofia retorica e filosofia Atti del
Seminario svolto a Firenze (13 novembre 1998) Dipartimento di Scienze dellrsquoAntichitagrave
MELANI M Dottrine Generali di Storia del Diritto Medievale Torino 2008
PAGEL E The Origin of Satan New York 1995
RUDWIN M The Devil in Legend and Literature Illinois 1959
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Figura 3 Coppo di Marcovaldo Satana (particolare) Mosaico del Giudizio Universale XIII-XIV sec Battistero di San Giovanni Firenze
Con le varie crisi economiche morali religiose e politiche che attraversarono il
Medioevo la presenza del male nel mondo risultava quanto mai tangibile reale e si
identificava nellrsquoAvversario e nei suoi continui tentativi di allontanare lrsquouomo dalla grazia
promessaἦλθεν γὰρ ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου ζητῆσαι καὶ σῶσαι τὸ ἀπολωλός (Il Figlio
dellrsquouomo infatti egrave venuto a cercare e a salvare ciograve che era perduto5)
Si temeva il Giudizio Divino e difatti i temi dellrsquoApocalisse delle profezie presenti
nel libro di Daniele e del Giudizio Universale facevano da padrone nelle varie predicazioni
monacali che venivano rivolte ai fedeli
Nellrsquoiconografia a partire dallrsquoarte paleocristiana fino a tutto il IX secolo il demonio
ha prevalentemente fattezze umanoidi Viene infatti rappresentato
a come un vecchio
b come un essere piccolo e deforme
c con artigli ai piedi
Gli attributi iconografici piugrave caratteristici nella forma umana sono
a la capigliatura liscia e scusa e successivamente serpentina
b gli occhi di fuoco
5 Vangelo secondo Luca 19 10
6
c il naso lungo e ricurvo6
Dal IX secolo inizia invece ad essere rappresentato come animale o mostro in
pandant con lrsquoimmaginario medievale richiamando in un certo qual modo serpenti gatti
lupi caproni pipistrelli Celeberrima egrave la descrizione che di Lucifero fa Dante nellrsquoInferno
Comio divenni allor gelato e fioco nol dimandar lettor chi non lo scrivo perograve chogne parlar sarebbe poco Io non mori e non rimasi vivo pensa oggimai per te shai fior dingegno qual io divenni duno e daltro privo Lo mperador del doloroso regno da mezzo l petto uscigravea fuor de la ghiaccia e piugrave con un gigante io mi convegno che i giganti non fan con le sue braccia vedi oggimai quantesser dee quel tutto cha cosigrave fatta parte si confaccia Sel fu sigrave bel comelli egrave ora brutto e contra l suo fattore alzograve le ciglia ben dee da lui proceder ogne lutto Oh quanto parve a me gran maraviglia quandio vidi tre facce a la sua testa Luna dinanzi e quella era vermiglia laltreran due che saggiugnieno a questa sovresso l mezzo di ciascuna spalla e seacute giugnieno al loco de la cresta e la destra parea tra bianca e gialla la sinistra a vedere era tal quali vegnon di lagrave onde l Nilo savvalla Sotto ciascuna uscivan due grandali quanto si convenia a tanto uccello vele di mar non vidio mai cotali Non avean penne ma di vispistrello era lor modo e quelle svolazzava sigrave che tre venti si movean da ello quindi Cocito tutto saggelava Con sei occhi piangea e per tre menti gocciava l pianto e sanguinosa bava (Dante Alighieri Divina Commedia Inferno XXXIV vv 22-54)
6 Il particolare del naso lungo e ricurvo era direttamente connesso allo stereotipo razziale degli ebrei al fine di demonizzarli
7
Figura 4 Diavolo Codex Gigas sec XIII Stoccolma Biblioteca Nazionale di Svezia Stoccolma
Fra gli attributi tipici di questo periodo egrave opportuno ricordare
a la coda
b le orecchie animali
c la barba caprina
d gli artigli e le zampe da capro7
Le corna attributo per eccellenza di quando si parla del diavolo8 cominciarono a
diffondersi nellrsquoarte figurata a partire dallrsquoXI sec
Per quanto riguarda le tinte e i colori utilizzati nelle raffigurazioni Satana era
dipinto di solito con il nero altre volte potevano essere utilizzati il blu o il viola colori che
comunque mettono in risalto la sua natura infima e oscura
7 In particolare le zampe posteriori 8 Basti pensare ai famosi proverbi popolari associati alle corna del diavolo ldquoQuando parli del diavolo spuntano le cornardquo
8
Secondo lo schema dei quattro elementi proposto dal medico greco Galeno9 (130-200
dC) il diavolo era costituito di aria scura e densa in netto contrasto con lrsquoessenza degli
angeli che essendo composti di fuoco etereo risultavano essere di colore rosso o bianco
Figura 5Anonimo Acquaforte Omaggio al diavolo 1700 Figura 6William-Adolphe Bouguereau La Vergine con gli Angeli olio su tela 1900 Petit Palais Parigi
Solamente a partire dal Tardo Medioevo il rosso diversamente da come concepito
nella prima arte cristiana divenne un colore diabolico associato al sangue alla lussuria e
alle fiamme dellrsquoInferno
Egrave possibile imbattersi anche se molto raramente in rappresentazioni del diavolo in
marrone o giallo pallido tipici colori che connotano i malati o i morti
Spessissimo infatti lrsquoarte medievale associava alla figura del maligno e ai vari
elementi diabolici alcuni simboli di morte proprio per mettere in evidenza la concezione
dualistica di anima e corpo luce e buio vita e morte affermando in questo modo che la
9 Galeno unigrave in modo sistematico la tradizionale teoria dei 4 elementi (aria acqua terra e fuoco) con la quella
ippocratica dei quattro umori (sangue flemma bile nera bile gialla) a cui aggiunse quattro pianeti (giove luna saturno marte) Da tale sintesi derivograve i quattro temperamenti umani sanguigno flemmatico malinconico bilioso) che condizionano gli aspetti della personalitagrave e del comportamento dellrsquoindividuo Questa dottrina insieme al concetto di pneuma influenzeranno per molti secoli tutta la medicina occidentale Cfr D MANETTI (a cura di) Studi su Galeno Scienza filosofia retorica e filologia Atti del Seminario svolto a Firenze (13 novembre 1998) Dipartimento di Scienze dellrsquoAntichitagrave
9
morte non egrave altro che un principio negativo legato al male e di conseguenza la si
demonizza10
Dunque nellrsquoiconografia educativa medievale il diavolo risulta essere una creatura
priva di bellezza e armonia corporea11 proprio percheacute rappresentante di un mondo infimo
peccaminoso dove signoreggia la deformazione della natura umana e angelica intesa come
modello di bellezza e di perfezione tanto umana quanto divina Nella rappresentazione
folklorica questa dicotomia assume spesso anche un carattere piuttosto grottesco e
burlesco Famose sono infatti alcune lotte del demonio con i Santi a suon di peti cosigrave come
ce le riportano i Fabliaux medievali
Subito dopo la terribile peste nera che infuriograve in Italia e in Europa fra il 1348 e il 1349
gli uomini e le donne cominciarono a concepire Dio solo come un giudice temibile e
implacabile che scagliava o permetteva il diffondersi di terribili flagelli e carestie al solo
scopo di punire le colpe e i peccati degli uomini Proprio per evitare che queste immani
sciagure potessero ancora colpire il genere umano lrsquoimmagine di Satana occupava un posto
di rilievo nella societagrave e ovunque era possibile trovare dipinti o opere scultoree raffiguranti
demoni e tutti quelli che la Chiesa perseguiva tramite il Tribunale dellrsquoInquisizione percheacute
ritenuti fonte di devianza morale e di peccato eretici atei ebrei ma soprattutto le stryges
in conseguenza dellrsquoossessione misogina della Chiesa nei confronti delle donne
Nel Medioevo il sesso in particolare quello femminile costituiva la tentazione piugrave
grande indotta dal demonio La ragione di questa visione sessuofobica e fortemente
misogina risiede nel fatto stesso che ella essendo nata dalla costola dellrsquouomo ldquoegrave piugrave carnale
dellrsquouomo piugrave imperfetta ed essendo piugrave carnale la tentazione si accanisce sulla donna che
per sua natura ldquoinganna semprerdquo12rdquo
In tal senso la lotta contro il demonio per estirpare il male dal mondo continuograve
infatti con gli atroci metodi di identificazione e punizione delle streghe suggerito dai due
inquisitori tedeschi Jakob Sprenger e Heinrich Institoris che con il loro celeberrimo
manuale dal titolo Malleus maleficarum (Il martello delle streghe) che tra il 1468 e 1669 vide
ben 34 riedizioni portarono alla morte di decine di migliaia di donne accusate di essere
streghe
Superstizione quella delle streghe che vide la sua definitiva sconfitta con la
famosissima frase del filosofo francese Voltaire che con il suo cinismo e sarcasmo sottolinea
quanto la caccia alle streghe non avesse nessun fondamento scientifico e fosse solo frutto di
10
Basti pensare alle numerosissime danze macabre che dopo la peste del 1348 venivano rappresentate ovunque proprio come elemento apotropaico 11 In netto contrasto con la figura che aveva quando era il piugrave bello degli angeli prima che Dio lo facesse cadere dal cielo sulla terra Il nome stesso di Lucifero ci rivela quanto dovesse essere bello e luminoso il suo aspetto angelico Lucifero significa infatti lsquoColui che porta lucersquo dal latino Luci + Fero 12 Frase tratta da MASSIMO MELANI Dottrine Generali di Storia del Diritto Medievale Torino 2008
10
fanatismo religioso ldquoLe streghe hanno smesso di esistere nel momento in cui noi abbiamo
smesso di bruciarle13rdquo
Figura 7Tortura di una strega
VITO AUGUGLIARO
13 Tratto da Lettere filosofiche
11
BIBLIOGRAFIA
- Testi letterari ndash
Alighieri Dante Divina Commedia Inferno
Bestiari medievali Torino 1996
I bestiari medievali Milano 2001
San Giovanni Apocalisse
San Luca Vangelo di Luca
- Studi critici ndash
ASTORI R Il problema del Male nel Medioevo le figure diaboliche nella riflessione teologica
e nel folklore in Storiadelmondo n 19 5 gennaio 2004
BECCARIA GL I nomi del mondo Santi demoni folletti e le parole perdute Torino 1995 p
176
BURTON RUSSEL J The Devil Perceptions of Evil from Antiquity to Primitive Christianity
New York 1977
CHANTRAINE P Dictionnaire eacutetimologique de la langue greque Parigi 1997
FORSYTH N The Old Enemy Satano amp the Combat Myth New Jersey 1987
MANETTI D (a cura di) Studi su Galeno Scienza filosofia retorica e filosofia Atti del
Seminario svolto a Firenze (13 novembre 1998) Dipartimento di Scienze dellrsquoAntichitagrave
MELANI M Dottrine Generali di Storia del Diritto Medievale Torino 2008
PAGEL E The Origin of Satan New York 1995
RUDWIN M The Devil in Legend and Literature Illinois 1959
6
c il naso lungo e ricurvo6
Dal IX secolo inizia invece ad essere rappresentato come animale o mostro in
pandant con lrsquoimmaginario medievale richiamando in un certo qual modo serpenti gatti
lupi caproni pipistrelli Celeberrima egrave la descrizione che di Lucifero fa Dante nellrsquoInferno
Comio divenni allor gelato e fioco nol dimandar lettor chi non lo scrivo perograve chogne parlar sarebbe poco Io non mori e non rimasi vivo pensa oggimai per te shai fior dingegno qual io divenni duno e daltro privo Lo mperador del doloroso regno da mezzo l petto uscigravea fuor de la ghiaccia e piugrave con un gigante io mi convegno che i giganti non fan con le sue braccia vedi oggimai quantesser dee quel tutto cha cosigrave fatta parte si confaccia Sel fu sigrave bel comelli egrave ora brutto e contra l suo fattore alzograve le ciglia ben dee da lui proceder ogne lutto Oh quanto parve a me gran maraviglia quandio vidi tre facce a la sua testa Luna dinanzi e quella era vermiglia laltreran due che saggiugnieno a questa sovresso l mezzo di ciascuna spalla e seacute giugnieno al loco de la cresta e la destra parea tra bianca e gialla la sinistra a vedere era tal quali vegnon di lagrave onde l Nilo savvalla Sotto ciascuna uscivan due grandali quanto si convenia a tanto uccello vele di mar non vidio mai cotali Non avean penne ma di vispistrello era lor modo e quelle svolazzava sigrave che tre venti si movean da ello quindi Cocito tutto saggelava Con sei occhi piangea e per tre menti gocciava l pianto e sanguinosa bava (Dante Alighieri Divina Commedia Inferno XXXIV vv 22-54)
6 Il particolare del naso lungo e ricurvo era direttamente connesso allo stereotipo razziale degli ebrei al fine di demonizzarli
7
Figura 4 Diavolo Codex Gigas sec XIII Stoccolma Biblioteca Nazionale di Svezia Stoccolma
Fra gli attributi tipici di questo periodo egrave opportuno ricordare
a la coda
b le orecchie animali
c la barba caprina
d gli artigli e le zampe da capro7
Le corna attributo per eccellenza di quando si parla del diavolo8 cominciarono a
diffondersi nellrsquoarte figurata a partire dallrsquoXI sec
Per quanto riguarda le tinte e i colori utilizzati nelle raffigurazioni Satana era
dipinto di solito con il nero altre volte potevano essere utilizzati il blu o il viola colori che
comunque mettono in risalto la sua natura infima e oscura
7 In particolare le zampe posteriori 8 Basti pensare ai famosi proverbi popolari associati alle corna del diavolo ldquoQuando parli del diavolo spuntano le cornardquo
8
Secondo lo schema dei quattro elementi proposto dal medico greco Galeno9 (130-200
dC) il diavolo era costituito di aria scura e densa in netto contrasto con lrsquoessenza degli
angeli che essendo composti di fuoco etereo risultavano essere di colore rosso o bianco
Figura 5Anonimo Acquaforte Omaggio al diavolo 1700 Figura 6William-Adolphe Bouguereau La Vergine con gli Angeli olio su tela 1900 Petit Palais Parigi
Solamente a partire dal Tardo Medioevo il rosso diversamente da come concepito
nella prima arte cristiana divenne un colore diabolico associato al sangue alla lussuria e
alle fiamme dellrsquoInferno
Egrave possibile imbattersi anche se molto raramente in rappresentazioni del diavolo in
marrone o giallo pallido tipici colori che connotano i malati o i morti
Spessissimo infatti lrsquoarte medievale associava alla figura del maligno e ai vari
elementi diabolici alcuni simboli di morte proprio per mettere in evidenza la concezione
dualistica di anima e corpo luce e buio vita e morte affermando in questo modo che la
9 Galeno unigrave in modo sistematico la tradizionale teoria dei 4 elementi (aria acqua terra e fuoco) con la quella
ippocratica dei quattro umori (sangue flemma bile nera bile gialla) a cui aggiunse quattro pianeti (giove luna saturno marte) Da tale sintesi derivograve i quattro temperamenti umani sanguigno flemmatico malinconico bilioso) che condizionano gli aspetti della personalitagrave e del comportamento dellrsquoindividuo Questa dottrina insieme al concetto di pneuma influenzeranno per molti secoli tutta la medicina occidentale Cfr D MANETTI (a cura di) Studi su Galeno Scienza filosofia retorica e filologia Atti del Seminario svolto a Firenze (13 novembre 1998) Dipartimento di Scienze dellrsquoAntichitagrave
9
morte non egrave altro che un principio negativo legato al male e di conseguenza la si
demonizza10
Dunque nellrsquoiconografia educativa medievale il diavolo risulta essere una creatura
priva di bellezza e armonia corporea11 proprio percheacute rappresentante di un mondo infimo
peccaminoso dove signoreggia la deformazione della natura umana e angelica intesa come
modello di bellezza e di perfezione tanto umana quanto divina Nella rappresentazione
folklorica questa dicotomia assume spesso anche un carattere piuttosto grottesco e
burlesco Famose sono infatti alcune lotte del demonio con i Santi a suon di peti cosigrave come
ce le riportano i Fabliaux medievali
Subito dopo la terribile peste nera che infuriograve in Italia e in Europa fra il 1348 e il 1349
gli uomini e le donne cominciarono a concepire Dio solo come un giudice temibile e
implacabile che scagliava o permetteva il diffondersi di terribili flagelli e carestie al solo
scopo di punire le colpe e i peccati degli uomini Proprio per evitare che queste immani
sciagure potessero ancora colpire il genere umano lrsquoimmagine di Satana occupava un posto
di rilievo nella societagrave e ovunque era possibile trovare dipinti o opere scultoree raffiguranti
demoni e tutti quelli che la Chiesa perseguiva tramite il Tribunale dellrsquoInquisizione percheacute
ritenuti fonte di devianza morale e di peccato eretici atei ebrei ma soprattutto le stryges
in conseguenza dellrsquoossessione misogina della Chiesa nei confronti delle donne
Nel Medioevo il sesso in particolare quello femminile costituiva la tentazione piugrave
grande indotta dal demonio La ragione di questa visione sessuofobica e fortemente
misogina risiede nel fatto stesso che ella essendo nata dalla costola dellrsquouomo ldquoegrave piugrave carnale
dellrsquouomo piugrave imperfetta ed essendo piugrave carnale la tentazione si accanisce sulla donna che
per sua natura ldquoinganna semprerdquo12rdquo
In tal senso la lotta contro il demonio per estirpare il male dal mondo continuograve
infatti con gli atroci metodi di identificazione e punizione delle streghe suggerito dai due
inquisitori tedeschi Jakob Sprenger e Heinrich Institoris che con il loro celeberrimo
manuale dal titolo Malleus maleficarum (Il martello delle streghe) che tra il 1468 e 1669 vide
ben 34 riedizioni portarono alla morte di decine di migliaia di donne accusate di essere
streghe
Superstizione quella delle streghe che vide la sua definitiva sconfitta con la
famosissima frase del filosofo francese Voltaire che con il suo cinismo e sarcasmo sottolinea
quanto la caccia alle streghe non avesse nessun fondamento scientifico e fosse solo frutto di
10
Basti pensare alle numerosissime danze macabre che dopo la peste del 1348 venivano rappresentate ovunque proprio come elemento apotropaico 11 In netto contrasto con la figura che aveva quando era il piugrave bello degli angeli prima che Dio lo facesse cadere dal cielo sulla terra Il nome stesso di Lucifero ci rivela quanto dovesse essere bello e luminoso il suo aspetto angelico Lucifero significa infatti lsquoColui che porta lucersquo dal latino Luci + Fero 12 Frase tratta da MASSIMO MELANI Dottrine Generali di Storia del Diritto Medievale Torino 2008
10
fanatismo religioso ldquoLe streghe hanno smesso di esistere nel momento in cui noi abbiamo
smesso di bruciarle13rdquo
Figura 7Tortura di una strega
VITO AUGUGLIARO
13 Tratto da Lettere filosofiche
11
BIBLIOGRAFIA
- Testi letterari ndash
Alighieri Dante Divina Commedia Inferno
Bestiari medievali Torino 1996
I bestiari medievali Milano 2001
San Giovanni Apocalisse
San Luca Vangelo di Luca
- Studi critici ndash
ASTORI R Il problema del Male nel Medioevo le figure diaboliche nella riflessione teologica
e nel folklore in Storiadelmondo n 19 5 gennaio 2004
BECCARIA GL I nomi del mondo Santi demoni folletti e le parole perdute Torino 1995 p
176
BURTON RUSSEL J The Devil Perceptions of Evil from Antiquity to Primitive Christianity
New York 1977
CHANTRAINE P Dictionnaire eacutetimologique de la langue greque Parigi 1997
FORSYTH N The Old Enemy Satano amp the Combat Myth New Jersey 1987
MANETTI D (a cura di) Studi su Galeno Scienza filosofia retorica e filosofia Atti del
Seminario svolto a Firenze (13 novembre 1998) Dipartimento di Scienze dellrsquoAntichitagrave
MELANI M Dottrine Generali di Storia del Diritto Medievale Torino 2008
PAGEL E The Origin of Satan New York 1995
RUDWIN M The Devil in Legend and Literature Illinois 1959
7
Figura 4 Diavolo Codex Gigas sec XIII Stoccolma Biblioteca Nazionale di Svezia Stoccolma
Fra gli attributi tipici di questo periodo egrave opportuno ricordare
a la coda
b le orecchie animali
c la barba caprina
d gli artigli e le zampe da capro7
Le corna attributo per eccellenza di quando si parla del diavolo8 cominciarono a
diffondersi nellrsquoarte figurata a partire dallrsquoXI sec
Per quanto riguarda le tinte e i colori utilizzati nelle raffigurazioni Satana era
dipinto di solito con il nero altre volte potevano essere utilizzati il blu o il viola colori che
comunque mettono in risalto la sua natura infima e oscura
7 In particolare le zampe posteriori 8 Basti pensare ai famosi proverbi popolari associati alle corna del diavolo ldquoQuando parli del diavolo spuntano le cornardquo
8
Secondo lo schema dei quattro elementi proposto dal medico greco Galeno9 (130-200
dC) il diavolo era costituito di aria scura e densa in netto contrasto con lrsquoessenza degli
angeli che essendo composti di fuoco etereo risultavano essere di colore rosso o bianco
Figura 5Anonimo Acquaforte Omaggio al diavolo 1700 Figura 6William-Adolphe Bouguereau La Vergine con gli Angeli olio su tela 1900 Petit Palais Parigi
Solamente a partire dal Tardo Medioevo il rosso diversamente da come concepito
nella prima arte cristiana divenne un colore diabolico associato al sangue alla lussuria e
alle fiamme dellrsquoInferno
Egrave possibile imbattersi anche se molto raramente in rappresentazioni del diavolo in
marrone o giallo pallido tipici colori che connotano i malati o i morti
Spessissimo infatti lrsquoarte medievale associava alla figura del maligno e ai vari
elementi diabolici alcuni simboli di morte proprio per mettere in evidenza la concezione
dualistica di anima e corpo luce e buio vita e morte affermando in questo modo che la
9 Galeno unigrave in modo sistematico la tradizionale teoria dei 4 elementi (aria acqua terra e fuoco) con la quella
ippocratica dei quattro umori (sangue flemma bile nera bile gialla) a cui aggiunse quattro pianeti (giove luna saturno marte) Da tale sintesi derivograve i quattro temperamenti umani sanguigno flemmatico malinconico bilioso) che condizionano gli aspetti della personalitagrave e del comportamento dellrsquoindividuo Questa dottrina insieme al concetto di pneuma influenzeranno per molti secoli tutta la medicina occidentale Cfr D MANETTI (a cura di) Studi su Galeno Scienza filosofia retorica e filologia Atti del Seminario svolto a Firenze (13 novembre 1998) Dipartimento di Scienze dellrsquoAntichitagrave
9
morte non egrave altro che un principio negativo legato al male e di conseguenza la si
demonizza10
Dunque nellrsquoiconografia educativa medievale il diavolo risulta essere una creatura
priva di bellezza e armonia corporea11 proprio percheacute rappresentante di un mondo infimo
peccaminoso dove signoreggia la deformazione della natura umana e angelica intesa come
modello di bellezza e di perfezione tanto umana quanto divina Nella rappresentazione
folklorica questa dicotomia assume spesso anche un carattere piuttosto grottesco e
burlesco Famose sono infatti alcune lotte del demonio con i Santi a suon di peti cosigrave come
ce le riportano i Fabliaux medievali
Subito dopo la terribile peste nera che infuriograve in Italia e in Europa fra il 1348 e il 1349
gli uomini e le donne cominciarono a concepire Dio solo come un giudice temibile e
implacabile che scagliava o permetteva il diffondersi di terribili flagelli e carestie al solo
scopo di punire le colpe e i peccati degli uomini Proprio per evitare che queste immani
sciagure potessero ancora colpire il genere umano lrsquoimmagine di Satana occupava un posto
di rilievo nella societagrave e ovunque era possibile trovare dipinti o opere scultoree raffiguranti
demoni e tutti quelli che la Chiesa perseguiva tramite il Tribunale dellrsquoInquisizione percheacute
ritenuti fonte di devianza morale e di peccato eretici atei ebrei ma soprattutto le stryges
in conseguenza dellrsquoossessione misogina della Chiesa nei confronti delle donne
Nel Medioevo il sesso in particolare quello femminile costituiva la tentazione piugrave
grande indotta dal demonio La ragione di questa visione sessuofobica e fortemente
misogina risiede nel fatto stesso che ella essendo nata dalla costola dellrsquouomo ldquoegrave piugrave carnale
dellrsquouomo piugrave imperfetta ed essendo piugrave carnale la tentazione si accanisce sulla donna che
per sua natura ldquoinganna semprerdquo12rdquo
In tal senso la lotta contro il demonio per estirpare il male dal mondo continuograve
infatti con gli atroci metodi di identificazione e punizione delle streghe suggerito dai due
inquisitori tedeschi Jakob Sprenger e Heinrich Institoris che con il loro celeberrimo
manuale dal titolo Malleus maleficarum (Il martello delle streghe) che tra il 1468 e 1669 vide
ben 34 riedizioni portarono alla morte di decine di migliaia di donne accusate di essere
streghe
Superstizione quella delle streghe che vide la sua definitiva sconfitta con la
famosissima frase del filosofo francese Voltaire che con il suo cinismo e sarcasmo sottolinea
quanto la caccia alle streghe non avesse nessun fondamento scientifico e fosse solo frutto di
10
Basti pensare alle numerosissime danze macabre che dopo la peste del 1348 venivano rappresentate ovunque proprio come elemento apotropaico 11 In netto contrasto con la figura che aveva quando era il piugrave bello degli angeli prima che Dio lo facesse cadere dal cielo sulla terra Il nome stesso di Lucifero ci rivela quanto dovesse essere bello e luminoso il suo aspetto angelico Lucifero significa infatti lsquoColui che porta lucersquo dal latino Luci + Fero 12 Frase tratta da MASSIMO MELANI Dottrine Generali di Storia del Diritto Medievale Torino 2008
10
fanatismo religioso ldquoLe streghe hanno smesso di esistere nel momento in cui noi abbiamo
smesso di bruciarle13rdquo
Figura 7Tortura di una strega
VITO AUGUGLIARO
13 Tratto da Lettere filosofiche
11
BIBLIOGRAFIA
- Testi letterari ndash
Alighieri Dante Divina Commedia Inferno
Bestiari medievali Torino 1996
I bestiari medievali Milano 2001
San Giovanni Apocalisse
San Luca Vangelo di Luca
- Studi critici ndash
ASTORI R Il problema del Male nel Medioevo le figure diaboliche nella riflessione teologica
e nel folklore in Storiadelmondo n 19 5 gennaio 2004
BECCARIA GL I nomi del mondo Santi demoni folletti e le parole perdute Torino 1995 p
176
BURTON RUSSEL J The Devil Perceptions of Evil from Antiquity to Primitive Christianity
New York 1977
CHANTRAINE P Dictionnaire eacutetimologique de la langue greque Parigi 1997
FORSYTH N The Old Enemy Satano amp the Combat Myth New Jersey 1987
MANETTI D (a cura di) Studi su Galeno Scienza filosofia retorica e filosofia Atti del
Seminario svolto a Firenze (13 novembre 1998) Dipartimento di Scienze dellrsquoAntichitagrave
MELANI M Dottrine Generali di Storia del Diritto Medievale Torino 2008
PAGEL E The Origin of Satan New York 1995
RUDWIN M The Devil in Legend and Literature Illinois 1959
8
Secondo lo schema dei quattro elementi proposto dal medico greco Galeno9 (130-200
dC) il diavolo era costituito di aria scura e densa in netto contrasto con lrsquoessenza degli
angeli che essendo composti di fuoco etereo risultavano essere di colore rosso o bianco
Figura 5Anonimo Acquaforte Omaggio al diavolo 1700 Figura 6William-Adolphe Bouguereau La Vergine con gli Angeli olio su tela 1900 Petit Palais Parigi
Solamente a partire dal Tardo Medioevo il rosso diversamente da come concepito
nella prima arte cristiana divenne un colore diabolico associato al sangue alla lussuria e
alle fiamme dellrsquoInferno
Egrave possibile imbattersi anche se molto raramente in rappresentazioni del diavolo in
marrone o giallo pallido tipici colori che connotano i malati o i morti
Spessissimo infatti lrsquoarte medievale associava alla figura del maligno e ai vari
elementi diabolici alcuni simboli di morte proprio per mettere in evidenza la concezione
dualistica di anima e corpo luce e buio vita e morte affermando in questo modo che la
9 Galeno unigrave in modo sistematico la tradizionale teoria dei 4 elementi (aria acqua terra e fuoco) con la quella
ippocratica dei quattro umori (sangue flemma bile nera bile gialla) a cui aggiunse quattro pianeti (giove luna saturno marte) Da tale sintesi derivograve i quattro temperamenti umani sanguigno flemmatico malinconico bilioso) che condizionano gli aspetti della personalitagrave e del comportamento dellrsquoindividuo Questa dottrina insieme al concetto di pneuma influenzeranno per molti secoli tutta la medicina occidentale Cfr D MANETTI (a cura di) Studi su Galeno Scienza filosofia retorica e filologia Atti del Seminario svolto a Firenze (13 novembre 1998) Dipartimento di Scienze dellrsquoAntichitagrave
9
morte non egrave altro che un principio negativo legato al male e di conseguenza la si
demonizza10
Dunque nellrsquoiconografia educativa medievale il diavolo risulta essere una creatura
priva di bellezza e armonia corporea11 proprio percheacute rappresentante di un mondo infimo
peccaminoso dove signoreggia la deformazione della natura umana e angelica intesa come
modello di bellezza e di perfezione tanto umana quanto divina Nella rappresentazione
folklorica questa dicotomia assume spesso anche un carattere piuttosto grottesco e
burlesco Famose sono infatti alcune lotte del demonio con i Santi a suon di peti cosigrave come
ce le riportano i Fabliaux medievali
Subito dopo la terribile peste nera che infuriograve in Italia e in Europa fra il 1348 e il 1349
gli uomini e le donne cominciarono a concepire Dio solo come un giudice temibile e
implacabile che scagliava o permetteva il diffondersi di terribili flagelli e carestie al solo
scopo di punire le colpe e i peccati degli uomini Proprio per evitare che queste immani
sciagure potessero ancora colpire il genere umano lrsquoimmagine di Satana occupava un posto
di rilievo nella societagrave e ovunque era possibile trovare dipinti o opere scultoree raffiguranti
demoni e tutti quelli che la Chiesa perseguiva tramite il Tribunale dellrsquoInquisizione percheacute
ritenuti fonte di devianza morale e di peccato eretici atei ebrei ma soprattutto le stryges
in conseguenza dellrsquoossessione misogina della Chiesa nei confronti delle donne
Nel Medioevo il sesso in particolare quello femminile costituiva la tentazione piugrave
grande indotta dal demonio La ragione di questa visione sessuofobica e fortemente
misogina risiede nel fatto stesso che ella essendo nata dalla costola dellrsquouomo ldquoegrave piugrave carnale
dellrsquouomo piugrave imperfetta ed essendo piugrave carnale la tentazione si accanisce sulla donna che
per sua natura ldquoinganna semprerdquo12rdquo
In tal senso la lotta contro il demonio per estirpare il male dal mondo continuograve
infatti con gli atroci metodi di identificazione e punizione delle streghe suggerito dai due
inquisitori tedeschi Jakob Sprenger e Heinrich Institoris che con il loro celeberrimo
manuale dal titolo Malleus maleficarum (Il martello delle streghe) che tra il 1468 e 1669 vide
ben 34 riedizioni portarono alla morte di decine di migliaia di donne accusate di essere
streghe
Superstizione quella delle streghe che vide la sua definitiva sconfitta con la
famosissima frase del filosofo francese Voltaire che con il suo cinismo e sarcasmo sottolinea
quanto la caccia alle streghe non avesse nessun fondamento scientifico e fosse solo frutto di
10
Basti pensare alle numerosissime danze macabre che dopo la peste del 1348 venivano rappresentate ovunque proprio come elemento apotropaico 11 In netto contrasto con la figura che aveva quando era il piugrave bello degli angeli prima che Dio lo facesse cadere dal cielo sulla terra Il nome stesso di Lucifero ci rivela quanto dovesse essere bello e luminoso il suo aspetto angelico Lucifero significa infatti lsquoColui che porta lucersquo dal latino Luci + Fero 12 Frase tratta da MASSIMO MELANI Dottrine Generali di Storia del Diritto Medievale Torino 2008
10
fanatismo religioso ldquoLe streghe hanno smesso di esistere nel momento in cui noi abbiamo
smesso di bruciarle13rdquo
Figura 7Tortura di una strega
VITO AUGUGLIARO
13 Tratto da Lettere filosofiche
11
BIBLIOGRAFIA
- Testi letterari ndash
Alighieri Dante Divina Commedia Inferno
Bestiari medievali Torino 1996
I bestiari medievali Milano 2001
San Giovanni Apocalisse
San Luca Vangelo di Luca
- Studi critici ndash
ASTORI R Il problema del Male nel Medioevo le figure diaboliche nella riflessione teologica
e nel folklore in Storiadelmondo n 19 5 gennaio 2004
BECCARIA GL I nomi del mondo Santi demoni folletti e le parole perdute Torino 1995 p
176
BURTON RUSSEL J The Devil Perceptions of Evil from Antiquity to Primitive Christianity
New York 1977
CHANTRAINE P Dictionnaire eacutetimologique de la langue greque Parigi 1997
FORSYTH N The Old Enemy Satano amp the Combat Myth New Jersey 1987
MANETTI D (a cura di) Studi su Galeno Scienza filosofia retorica e filosofia Atti del
Seminario svolto a Firenze (13 novembre 1998) Dipartimento di Scienze dellrsquoAntichitagrave
MELANI M Dottrine Generali di Storia del Diritto Medievale Torino 2008
PAGEL E The Origin of Satan New York 1995
RUDWIN M The Devil in Legend and Literature Illinois 1959
9
morte non egrave altro che un principio negativo legato al male e di conseguenza la si
demonizza10
Dunque nellrsquoiconografia educativa medievale il diavolo risulta essere una creatura
priva di bellezza e armonia corporea11 proprio percheacute rappresentante di un mondo infimo
peccaminoso dove signoreggia la deformazione della natura umana e angelica intesa come
modello di bellezza e di perfezione tanto umana quanto divina Nella rappresentazione
folklorica questa dicotomia assume spesso anche un carattere piuttosto grottesco e
burlesco Famose sono infatti alcune lotte del demonio con i Santi a suon di peti cosigrave come
ce le riportano i Fabliaux medievali
Subito dopo la terribile peste nera che infuriograve in Italia e in Europa fra il 1348 e il 1349
gli uomini e le donne cominciarono a concepire Dio solo come un giudice temibile e
implacabile che scagliava o permetteva il diffondersi di terribili flagelli e carestie al solo
scopo di punire le colpe e i peccati degli uomini Proprio per evitare che queste immani
sciagure potessero ancora colpire il genere umano lrsquoimmagine di Satana occupava un posto
di rilievo nella societagrave e ovunque era possibile trovare dipinti o opere scultoree raffiguranti
demoni e tutti quelli che la Chiesa perseguiva tramite il Tribunale dellrsquoInquisizione percheacute
ritenuti fonte di devianza morale e di peccato eretici atei ebrei ma soprattutto le stryges
in conseguenza dellrsquoossessione misogina della Chiesa nei confronti delle donne
Nel Medioevo il sesso in particolare quello femminile costituiva la tentazione piugrave
grande indotta dal demonio La ragione di questa visione sessuofobica e fortemente
misogina risiede nel fatto stesso che ella essendo nata dalla costola dellrsquouomo ldquoegrave piugrave carnale
dellrsquouomo piugrave imperfetta ed essendo piugrave carnale la tentazione si accanisce sulla donna che
per sua natura ldquoinganna semprerdquo12rdquo
In tal senso la lotta contro il demonio per estirpare il male dal mondo continuograve
infatti con gli atroci metodi di identificazione e punizione delle streghe suggerito dai due
inquisitori tedeschi Jakob Sprenger e Heinrich Institoris che con il loro celeberrimo
manuale dal titolo Malleus maleficarum (Il martello delle streghe) che tra il 1468 e 1669 vide
ben 34 riedizioni portarono alla morte di decine di migliaia di donne accusate di essere
streghe
Superstizione quella delle streghe che vide la sua definitiva sconfitta con la
famosissima frase del filosofo francese Voltaire che con il suo cinismo e sarcasmo sottolinea
quanto la caccia alle streghe non avesse nessun fondamento scientifico e fosse solo frutto di
10
Basti pensare alle numerosissime danze macabre che dopo la peste del 1348 venivano rappresentate ovunque proprio come elemento apotropaico 11 In netto contrasto con la figura che aveva quando era il piugrave bello degli angeli prima che Dio lo facesse cadere dal cielo sulla terra Il nome stesso di Lucifero ci rivela quanto dovesse essere bello e luminoso il suo aspetto angelico Lucifero significa infatti lsquoColui che porta lucersquo dal latino Luci + Fero 12 Frase tratta da MASSIMO MELANI Dottrine Generali di Storia del Diritto Medievale Torino 2008
10
fanatismo religioso ldquoLe streghe hanno smesso di esistere nel momento in cui noi abbiamo
smesso di bruciarle13rdquo
Figura 7Tortura di una strega
VITO AUGUGLIARO
13 Tratto da Lettere filosofiche
11
BIBLIOGRAFIA
- Testi letterari ndash
Alighieri Dante Divina Commedia Inferno
Bestiari medievali Torino 1996
I bestiari medievali Milano 2001
San Giovanni Apocalisse
San Luca Vangelo di Luca
- Studi critici ndash
ASTORI R Il problema del Male nel Medioevo le figure diaboliche nella riflessione teologica
e nel folklore in Storiadelmondo n 19 5 gennaio 2004
BECCARIA GL I nomi del mondo Santi demoni folletti e le parole perdute Torino 1995 p
176
BURTON RUSSEL J The Devil Perceptions of Evil from Antiquity to Primitive Christianity
New York 1977
CHANTRAINE P Dictionnaire eacutetimologique de la langue greque Parigi 1997
FORSYTH N The Old Enemy Satano amp the Combat Myth New Jersey 1987
MANETTI D (a cura di) Studi su Galeno Scienza filosofia retorica e filosofia Atti del
Seminario svolto a Firenze (13 novembre 1998) Dipartimento di Scienze dellrsquoAntichitagrave
MELANI M Dottrine Generali di Storia del Diritto Medievale Torino 2008
PAGEL E The Origin of Satan New York 1995
RUDWIN M The Devil in Legend and Literature Illinois 1959
10
fanatismo religioso ldquoLe streghe hanno smesso di esistere nel momento in cui noi abbiamo
smesso di bruciarle13rdquo
Figura 7Tortura di una strega
VITO AUGUGLIARO
13 Tratto da Lettere filosofiche
11
BIBLIOGRAFIA
- Testi letterari ndash
Alighieri Dante Divina Commedia Inferno
Bestiari medievali Torino 1996
I bestiari medievali Milano 2001
San Giovanni Apocalisse
San Luca Vangelo di Luca
- Studi critici ndash
ASTORI R Il problema del Male nel Medioevo le figure diaboliche nella riflessione teologica
e nel folklore in Storiadelmondo n 19 5 gennaio 2004
BECCARIA GL I nomi del mondo Santi demoni folletti e le parole perdute Torino 1995 p
176
BURTON RUSSEL J The Devil Perceptions of Evil from Antiquity to Primitive Christianity
New York 1977
CHANTRAINE P Dictionnaire eacutetimologique de la langue greque Parigi 1997
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11
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San Luca Vangelo di Luca
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ASTORI R Il problema del Male nel Medioevo le figure diaboliche nella riflessione teologica
e nel folklore in Storiadelmondo n 19 5 gennaio 2004
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New York 1977
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