IMPARARE LITALIANO, IMPARARE IN ITALIANO CHI SONO GLI ALUNNI STRANIERI IN ITALIA APPROCCI DIDATTICI...

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IMPARARE L’ITALIANO, IMPARAREIN ITALIANO

• CHI SONO GLI ALUNNI STRANIERI IN ITALIA

• APPROCCI DIDATTICI LS / L2

• PERCORSI PER GLI STUDENTI

• MATERIALI E RISORSE

30 marzo 2009 - Maria Frigo

Le presenze a scuola ...

0

50000

100000

150000

200000

250000

'97-'98 '98-'99 '99-'00 '00-'01 '01-'02 '02-'03 '03-'04 '04-'05 '05-'06 '06-'07 '07-08

infanzia

primaria

sec. 1° grado

sec. 2° grado

0

20

40

60

80

100

120

primaria sec. 1° grado sec. 2° grado

italiani stranieri

… e gli esiti formativi

- 3,2 % - 7,9 % - 12,8 %

% promossi su scrutinati

• in ritardo scolastico rispetto all’età

• Gli alunni di “cittadinanza non italiana”fonte: rapporti MIUR novembre 2007 e luglio 2008

• 570.000 - 600.000rappresentano, rispetto al totale della popolazione scolastica,il 7% nella scuola primaria, il 3,8 % della scuola superiore

• 200.000 nati in Italia

• 47.000 neo-arrivati

• nel 70% delle scuole ma meno del 2% le presenze concentrate

Istituzioni scolastiche statali

totale 10.992

dal 20 al 25% 214

dal 25 al 50% 127

più di 50% 8

• uno su tre è nato in Italia

Caratteristiche dell’italiano lingua seconda / stranierada Graziella Favaro, “Imparare l’italiano, imparare in italiano”, La Nuova Italia

Italiano lingua seconda Italiano lingua straniera

Bisogni diapprendimento

Indispensabile per vivere,inserirsi, studiare

Non indispensabile, utilizzo nonimmediato

Motivazione edatteggiamento

Non “neutro”, rifiuto odattrazione

Raramente con forti implicazioniaffettive

Esposizioneall’italiano

Quotidiana ed intensa, inrelazione all’inserimento

Nei momenti di studio

Modalità diapprendimento

Sia guidata che per acquisizionespontanea

Solo apprendimento guidato inclasse

Ritmo diapprendimento

Graduale ma veloce, in relazionea qualità e quantità interventi

Molto graduale

Aspetti eriferimenticulturali

Riferimenti continui e diretti,espliciti od impliciti

Relativi ad un mondo lontano,mediati dal gruppo,dall’insegnante, dai testi omateriali

Rapporto con iconcetti

Fondamentale ed immediato,poiché la seconda lingua serveanche per lo studio delle altrediscipline

Non immediato

• Didattica italiano L2 / LS

1. Comprendere / comunicaremaggiore attenzione alla pragmatica- anticipazione strutture complesse- posticipazione strutture più semplici nella forma ma meno utili nella comunicazione

2. Leggere / scrivereparole piene e riconoscibili

3. Studiarelessico alto, strutture complesse- dalla comprensione alla lingua- indicatori e organizzatori testuali- formazione lessico

• Approcci, metodi e tecniche nella didattica dell’italiano L2

APPROCCIO• la teoria del processo di apprendimento (apprendente, ruolo

dell’insegnante, processo di apprendimento)

METODO• rende operativo l’approccio, esplicita criteri e indirizza le scelte didattiche

TECNICHE• attività, modi di fare esercizio con la lingua

vedi Carlo Serra Borneto, C’era una volta il metodo, Carocci

Modello teorico dominante sino agli anni ‘60

• Abitudini create mediante ripetuta associazione di catene

stimolo-risposta e rinforzo positivo

• Apprendimento di altra lingua avviene tramite la

formazione di nuove abitudini, che vincano l’influsso di

quelle presenti nella lingua madre

• Prassi didattica: imitazione, memorizzazione e pratica

meccanica delle strutture

• Analisi contrastiva: studio parallelo delle due lingue,

mettendo in evidenza somiglianze e differenze

• Modello comportamentista (Skinner)

• L’errore è indice del mancato apprendimento ed è

causato dall’interferenza di ciò che già si sa su quello che

si deve imparare.

• Il presupposto teorico è che l’apprendimento sia un

processo lineare e cumulativo di conoscenze.

• Gli errori hanno effetti negativi sull’apprendimento

successivo, perciò si procede a piccoli passi e con una

sistematica correzione.

• Analisi contrastiva

L’errore è la formulazione di ipotesi su come funziona la lingua

• Chomsky: nuova teoria dell’acquisizione linguistica

• c’è una predisposizione innata ad imparare una

lingua

• questo avviene tramite l’attivazione di uno specifico

meccanismo di acquisizione, il Language Acquisition

Device (LED)

• si formano delle regole tramite formulazione di

ipotesi e verifica sui dati in entrata

La scuola è il posto migliore per imparare una nuova lingua !

L’insegnantecostruisce nel quotidiano il contesto di esperienze e di relazioni in cui la parola acquista un reale significato.

• dire ciò che si fa• fare ciò che si dice

• Dove imparare l’italiano ?

da SESAMO, La vita scolastica, Giunti

I compagni di classegarantiscono un input linguistico reale, ricco e affettivamente coinvolgente

• Fattori che influenzano il processo di apprendimento

• età

• motivazione (progetto migratorio)

• caratteristiche lingua materna (per alcuni aspetti)

• capacità linguistiche (conoscenze linguistiche, formazione

precedente, fattori personali)

• input (livello e grado di esposizione alla lingua, qualità degli

interventi)

L’input dipende dall’insegnante e dai materiali !

vedi Anna Ciliberti, Manuale di glottodidattica, La Nuova Italia Gabriele Pallotti, La seconda lingua, Bompiani

• Quali tempi per apprendere l’Italiano ?

Abilità comunicative interpersonali di baseBICS basic interpersonal communications skills

Competenza linguistica cognitivo-accademicaCALP cognitive academic language proficiency

Cummins

1 - 2 anni 5 - 7 anni

BICS CALP

• Italiano per lo studio

lingua quotidiana microlingua disciplinare

immediatezza, velocità precisione

Individuazione delle caratteristiche di tipo linguistico- la lingua che serve per la disciplina, nei suoi elementi lessicali, morfologici, sintattici e testuali

- quali contenuti proporre- quali abilità sviluppare- quali materiali utilizzare

ricettive

orali

produttive

scritte

ascolto

lettura

parlato

scrittura

Nel QCERL: descrizione di ciò che l’apprendente sa fare con la lingua (pragmatica, comportamenti osservabili)

• Quali abilità sviluppare ?

Italiano per comunicare % Italiano per studiare %orale scritto orale scritto

insufficiente 10 50 41 90

sufficiente 12 22 19 10

medio 48 28 30 /

buono 30 / 10 /

* Valutazione espresse dai docenti curricolari relative ai 230 frequentanti i corsi di italiano L2 promossi dal progetto NON UNO DI MENO, 2006/07

• Difficoltà per gli alunni stranieri nella valutazione degli insegnanti*

Non è un problema di lingua-base !

• Un percorso centrato sull’apprendente

A1 - comprendere “suoni” e formule comunicative• ascolto, comprensione, riproduzione formule, • fissazione attraverso la scrittura

A2 - sistematizzazione lingua e ampliamento lessico• naturalezza comunicativa, accuratezza formale• da espressione verso scrittura

B1 - efficacia comunicativa e lingua dello studio• lingua più astratta• produzione testi

• Possibili “inciampi” nello studio e nel linguaggio delle discipline

• presenza di “parole alte”: - nuove e specifiche - decontestualizzate - polisemiche o ambigue - che racchiudono conoscenze e processi

• presenza di metafore, confronti, riferimenti culturali e differenze nelle pratiche didattiche e di apprendimento

• significato degli organizzatori testuali e connotativi(indicatori delle relazioni e dei rapporti tra le varie parti del testo)

• difficoltà legate al tema / legate al testo

• Cosa può fare l’insegnante ?

Facilitare il processo di apprendimento con:

• la creazione di situazioni motivanti e ad alto grado di contesto (es. lavoro per progetti)

• la messa a disposizione di repertori e strumenti di comunicazione (es. vocabolari visivi)

• l’attenzione alla sintesi ed alla sceneggiatura della lezione (es. griglie, mappe concettuali, organizzatori anticipati)

• la varietà delle proposte (materiali diversificati, materiali autoprodotti, multimedialità)

• Adattamento nell’azione didattica dell’insegnante

Gestione della classe- esperienze di insegnamento reciproco e tutoring

Uso di referenti concreti e di differenti canali sensoriali- esperienza e operatività- canale iconico

Consolidamento delle informazioni attraverso schemi- parole chiave, sintesi, mappe- organizzatori anticipati

Graziella FavaroInsegnare l’italiano agli alunni stranieri2002, La Nuova Italia

Anna Ciliberti,Manuale di glottodidattica,1994, La Nuova Italia

Bibliografia di base per i docenti:

Testi di base per scuola primaria

Favaro, BettinelliAnche in italiano1994, Nicola Milano

A.a. V.v.Raccontami 1 (4 / 7 anni)Raccontami 2 (7 / 10 anni)2003, ALMA

Lucia MaiddiDire, Fare, Comunicare2003, Vannini

Tre volumi, un percorso completo, dalla prima comunicazione all’italiano dello studio

Completo di CD, quaderno degli esercizi, giochi

Nove fascicoli a tema, per imparare a leggere e scrivere nella nuova lingua

Storie sconfinate - Carthusia

I mappamondi - Sinnos Zefiro - Sinnos

Ti racconto il mio paese - Vannini

Testi di base per scuola secondaria

Favaro, Bettinelli, PiccardiInsieme facile2004, La Nuova Italia

Ziglio, RizzoEspresso 1-2-32008, ALMA

Favaro, Frigo, Papa

A tu per tu

corso multimediale di italiano L2

2008, RCS

“Nuove parole per dire e per studiare”“Bibliografia intercuturale”in www.centrocome.it - sezione “materiali e strumenti”

Case editrici specializzate

- La Nuova Italia (didattica)- Vannini (didattica, intercultura, materiali dalle scuole)

- Bonacci (didattica)- Guerra (didattica)

- ALMA (didattica, complementi didattici)- Edilingua (didattica, vocabolari visuali, giochi)- Guerrini (didattica, materiali dalle scuole)- ELI (giochi, didattica, complementi)

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