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Indagine sul trasporto di merci pericolose su strada
Gennaio 2005
preparato per:
Provincia di Venezia - Settore Mobilità e Trasporti
Ringraziamenti:
Il presente studio è stato condotto e portato a termine grazie anche al fondamentale
contributo di:
ANAS compartimento di Venezia, Compartimento di Polizia Stradale per il Veneto (sez. di Venezia e Treviso) , Polizia Municipale di Ceggia, Polizia Municipale di S.Donà, per l’assistenza su strada delle società di gestione autostradale: “Autostrade per l’Italia”, “Autovie Venete”, “Autostrade Venezia e Padova”, per la fornitura dei dati di traffico e per il rilascio delle autorizzazioni all’esecuzione delle indagini e alla posa dei sistemi di rilevamento della società Veneto Strade e del settore Viabilità della Provincia di Venezia per l’autorizzazione alla posa dei sistemi di rilevamento delle aziende: 3V CPM, Agip Gas, Alcoa, Atofina, Brentagas, Carbolio, Crion, Decal, Dow Chemical, Ecoveneta, Eni S.P.A. Eni R&M, Eridania, EVC, Ever, ICB, IES, Kuen Falca, Liquigas, Marchi, Masi, Miotto, Montefibre, Petroven, Polimeri Europa, Reckitt Benckiser, San Marco Gas, San Marco Petroli, Solvay Solexis, Syndial, Tecnochimital, Trivengas, per la fornitura dei dati di tipologia e movimentazione delle merci a tutti loro va il nostro sincero ringraziamento per l’operato e la disponibilità dimostrata Un particolare ringraziamento va al Settore Mobilità e Trasporti della Provincia di Venezia per l’assistenza continua in tutte le fasi del lavoro Il gruppo di Lavoro
Gruppo di Lavoro
Ing. Francesco Sechi coordinamento
Dott. Riccardo Mosco coordinamento locale, analisi territoriali e rapporti con il committente
Ing. Walter Langiu pianificazione indagini, elaborazione e analisi dei dati
Ing. Paolo Dejana elaborazione e analisi dei dati
Ing. Gabriella Rocca analisi dei dati
INDICE
1 Obiettivi dello studio..................................................................................6
2 Generalità....................................................................................................6
2.1 Organismi e regolamenti relativi al trasporto delle materie pericolose .....................................7
2.2 Trasporto su strada (Norme internazionali e nazionali) ...............................................................7
2.3 A.D.R.: Classificazione delle materie pericolose e segnaletica...................................................8
2.4 Il pannello dei codici: Codice Kemler e Codice ONU..................................................................10
2.5 Il traffico di merci pericolose in Italia ...........................................................................................12
2.5.1 Il traffico di merci pericolose con l’estero...............................................................................12
2.5.2 Il trasporto di merci pericolose su strada ...............................................................................13
2.5.3 Il traffico merci per regione.......................................................................................................14
2.5.4 Indicatori territoriali di rischio ..................................................................................................15
2.5.4 Indicatori territoriali di rischio ..................................................................................................15
3 Poli e bacini di traffico merci pericolose della Provincia di Venezia ..17
3.1 Industrie soggette a D.Lgs. 334/99 ...............................................................................................17
3.1.1 Aziende Seveso: elenco e localizzazione ................................................................................20
3.1.1.1 Caratteristiche di produzione ...................................................................................................24
3.2 Distributori di carburante ..............................................................................................................30
3.3 Altri poli interessati dalla mobilitazione di merci pericolose.....................................................32
4 Offerta di trasporto stradale....................................................................34
4.1 La rete stradale ...............................................................................................................................34
4.1.1 Struttura di rete e competenza amministrativa.......................................................................36
4.1.2 Caratteristiche della viabilità ....................................................................................................38
4.2 Restrizioni di rete al transito dei veicoli MP ................................................................................38
5 I flussi veicolari ........................................................................................46
6 La valutazione della domanda di trasporto merci pericolose..............51
6.1 La metodologia di indagine ...........................................................................................................51
6.1.1 Il rilievo dei codici Kemler e ONU.............................................................................................51
6.1.2 Le interviste dirette ai trasportatori..........................................................................................52
6.1.3 Le indagini presso le Aziende della Provincia di Venezia .....................................................52
6.1.4 La costruzione della matrice O/D .............................................................................................52
7 I risultati dell’indagine .............................................................................58
7.1 Il rilievo dei mezzi ADR ..................................................................................................................58
7.1.1 Il rilievo del traffico passante....................................................................................................70
7.2 L’indagine ai trasportatori .............................................................................................................71
7.3 L’indagine alle Aziende..................................................................................................................76
7.4 La matrice origine/destinazione....................................................................................................77
7.5 I flussi di merci pericolose sulla viabilità stradale......................................................................84
8 Allegati ......................................................................................................88
Systematica Generalità
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Provincia di Venezia - Settore Mobilità e Trasporti Indagine sul trasporto di merci pericolose su strada
1 Obiettivi dello studio
L’indagine sul trasporto di merci e sostanze pericolose su strada ha avuto come obiettivo primario quello di valutare l’entità del fenomeno del trasporto merci pericolose che interessa l’intero sistema viabilistico della Provincia di Venezia in un giorno medio feriale del periodo autunnale.
In particolare, lo studio ha cercato di individuare il numero di veicoli che trasportano tali merci, le origini e le destinazioni degli spostamenti, la quantità e la tipologia delle merci trasportate.
Il risultato principale dello studio è stato la costruzione della matrice origine destinazione delle merci pericolose nella Provincia di Venezia.
2 Generalità
Il trasporto di merci su strada o ferrovia comporta, in generale, una certa misura di rischio di incidenti. Se le merci trasportate sono merci pericolose, occorre anche tenere conto della possibilità di perdite o fuoriuscite di materiale con il conseguente rischio di incendio, esplosioni, reazioni chimiche o danni ambientali.
Esistono regolamenti in merito al trasporto di merci pericolose che hanno lo scopo di proteggere tutti coloro che possano trovarsi coinvolti direttamente, come gli autisti, o indirettamente, come gli automobilisti o il personale di pubblico soccorso. Detti regolamenti definiscono precise regole che tutti coloro che sono coinvolti nel trasporto sono tenuti a rispettare al fine di minimizzare il rischio di incidenti e garantire una efficiente reazione.
Per quanto riguarda gli aspetti normativi, il trasporto di merci pericolose su strada o su ferro è regolato da accordi internazionali e direttive europee che vengono aggiornate ogni due anni per tenere conto del progresso tecnologico. Le direttive europee, che non hanno valore di legge, devono essere recepite dai vari paesi membri.
È interessante notare che, mentre la normativa relativa alla produzione, all’utilizzo e allo stoccaggio di merci pericolose, Direttiva 96/82/CE, nota come “Seveso II”, recepita dal legislatore nazionale con il decreto 334/99, sia piuttosto esaustiva, per quanto riguarda il trasporto di merci pericolose non è presente un quadro normativo altrettanto completo e non si è mai arrivati a prevedere un’effettiva analisi del rischio per le attività di trasporto.
Infatti, nonostante diversi studi specialistici1 abbiano mostrato che la gravità degli incidenti durante il trasporto sia analoga a quella degli incidenti in impianto, che un terzo degli incidenti che coinvolgono prodotti chimici avvengono durante il trasporto e siano responsabili di un terzo dei decessi, il fenomeno del trasporto risulta molto più difficile da controllare a causa dell’estrema variabilità del contesto e delle modalità in cui quest’attività si realizza, dal numero considerevole di trasporti effettuati giornalmente, nel carattere trans-nazionale degli stessi. Anche per questi motivi, la maggior parte delle volte, le informazioni reperite risultano essere scarse, frammentarie e poco precise. In particolare, gli stessi studi mostrano che, mentre le informazioni relative alla data e al luogo dell’incidente sono di “alta qualità”, ossia mostrano una elevata corrispondenza, e quelle sulla modalità di accadimento e sul numero di morti di “media qualità”, quelle riguardanti il nome e la quantità della sostanza coinvolta sono di “bassa qualità” e quindi troppo spesso non concordanti.
Una serie di caratteristiche proprie del processo di trasporto rendono difficile un monitoraggio costante ed esaustivo del fenomeno:
• il sistema trasporti risulta essere non “confinato” all’interno di una ben definita area,
• il veicolo è in continuo movimento e si sposta nell’ambito di un sistema (la strada) in cui gli stessi parametri caratteristici cambiano in continuazione;
• sulla strada possono verificarsi interferenze con l’esterno, non c’è un controllo dettagliato sugli accessi e sulla localizzazione.
• l’affidabilità del veicolo e le condizioni delle infrastrutture stradali hanno un ruolo fondamentale
In Italia si stima che i prodotti petroliferi costituiscano circa il 5.4% del totale delle merci trasportate su strada, mentre i prodotti chimici pericolosi movimentati sono circa il 3% del totale. I prodotti infiammabili (liquidi o gas) risultano essere le sostanze più trasportate in assoluto (90.7% del totale merci pericolose)2 .
Il trasporto su gomma di merci pericolose risulta essere quindi una realtà piuttosto sottovalutata sia in termini di entità che in termini di incidentalità: allo stato attuale anche se il 52% delle sostanze pericolose viaggia su strada, non esiste ancora un concreto monitoraggio quantitativo o qualitativo
1 Bertelle et All 1996 – ARIPAR 1992 2 Fonte: CNT 2002
Systematica Generalità
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dell’attività, e soprattutto non esistono in questo settore valutazioni di rischio o analisi di sicurezza mirate, così come sono invece per le installazioni fisse3.
2.1 Organismi e regolamenti relativi al trasporto delle materie pericolose
A livello internazionale l’attività di trasporto delle materie pericolose è regolamentata da convenzioni e accordi che derivano dalle raccomandazioni di due organizzazioni internazionali quali:
• Organizzazione delle Nazioni Unite (O.N.U.);
• Agenzia Internazionale dell’Energia Atomica (I.A.E.A.), solo per le materie radioattive.
Altri organismi internazionali (Organizzazione Marittima Internazionale, Organizzazione dell’Aviazione Civile Internazionale, Comitato dei Trasporti Interni della Commissione Economica per l’Europa, Commissione Centrale per la Navigazione del Reno), hanno il compito di elaborare e aggiornare i regolamenti tecnici relativi alle diverse modalità di trasporto ogniqualvolta vi siano delle nuove indicazioni da parte delle due fonti sopra citate. Si elencano di seguito i diversi regolamenti:
• R.I.D.: regolamento internazionale relativo al trasporto ferroviario di merci pericolose;
• A.D.R.: Accord Europeen Relatif Au Transport International Des Merchandises Dangereuses Par Route, accordo europeo relativo al trasporto internazionale di merci pericolose;
• I.M.D.G.: codice internazionale marittimo per le merci pericolose;
• A.D.N.R.: accordo relativo al trasporto in acque interne di merci pericolose;
• I.C.A.O.: istruzioni tecniche allegate alla Convenzione di Chicago sull’aviazione civile.
Va precisato che tali regolamenti sono operanti solo a livello internazionale; necessitano quindi di essere ratificati o recepiti mediante disposizioni di legge nazionali per diventare operativi all’interno dei singoli Paesi contraenti.
2.2 Trasporto su strada (Norme internazionali e nazionali)
La raccolta di dati sul trasporto merci su strada venne prevista per la prima volta in una direttiva dell’Unione Europea nel giugno 1978, poi implementata nella successiva analoga direttiva in materia 89/462/EEC del 18 luglio 1989. Tali direttive prevedevano la 3 Fonte “Rischio da trasporto di sostanze pericolose” Assessorato alla Protezione Civile – Provincia di Venezia
raccolta di dati sul trasporto di merci su strada all’interno delle statistiche regionali, ma la classificazione adottata allora (NST/R) non permetteva una precisa distinzione delle merci pericolose.
La prima normativa europea che prevedeva la distinzione delle merci pericolose è il Regolamento EC 1172/98 del 25 maggio 1998, che imponeva la raccolta di informazioni sulle merci pericolose trasportate su strada all’interno dei paesi UE secondo la classificazione A.D.R., adottata anche nel trasporto ferroviario. Tale direttiva, come anche la direttiva vigente 2001/7/CE del 29 Gennaio 2001, riporta in allegato la classificazione delle merci pericolose che utilizza una codifica composta da due numeri: il primo, a due o tre cifre classifica la pericolosità della sostanza (infiammabile, tossica, corrosiva, ecc.), il secondo è un identificativo univoco della sostanza.
Secondo i regolamenti Eurostat è obbligatoria la compilazione della sola prima parte del codice (due o tre cifre) che deve essere esposto, su appositi cartelli, da ogni veicolo addetto al trasporto di merci pericolose.
L'A.D.R. , acronimo di ACCORD DANGEREUSES ROUTE, è l'accordo europeo relativo ai trasporti internazionali di merci pericolose su strada, firmato a Ginevra il 30 settembre 1957 e ratificato in Italia con legge 12 agosto 1962 n. 1839. Questo accordo, denominato anche “libro arancione” e composto di appena 17 articoli e di un protocollo d'intesa, demanda tutte le disposizioni ai 2 allegati:
• l’allegato A, che contiene l’elenco delle materie pericolose a cui è consentito il trasporto e le prescrizioni di etichettatura e imballaggio dei materiali;
• l’allegato B, che tratta i requisiti tecnici dei mezzi adibiti al trasporto di tali sostanze.
Le norme riguardano: la classificazione delle sostanze pericolose in riferimento al trasporto su strada, le norme e prove che determinano la classificazione, come pericolose, delle singole sostanze, le condizioni di imballaggio delle merci, le caratteristiche degli imballaggi e dei contenitori, le modalità costruttive dei veicoli e delle cisterne, i requisiti per il mezzo di trasporto e per il trasporto, compresi i documenti di viaggio ed infine, le esenzioni dal rispetto delle norme dell'Accordo.
Inoltre, questo regolamento, il cui scopo è quello di garantire che le merci pericolose siano trasportate in modo adeguato in condizioni di massima sicurezza, è applicato anche nei Paesi non aderenti all’Accordo se non soggetti ad altra normativa in materia; in ogni caso, in linea di principio, l’A.D.R. prevale sulle corrispondenti norme dei Paesi aderenti. Ciascun
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Paese può tuttavia porre sul proprio territorio ulteriori condizioni per il trasporto di alcune materie ritenute particolarmente pericolose. L’Accordo specifica inoltre le materie pericolose escluse dal trasporto internazionale e quelle il cui trasporto è ammesso solo sotto determinate condizioni.
In Italia, come in molti altri Stati, nel passato coesisteva un doppio sistema normativo: l'ADR per i trasporti internazionali e norme interne per i trasporti nazionali, fino a quando l'Unione europea, per realizzare il mercato unico anche in questo settore, con la direttiva 94/55/CEE del 21.11.1994 ha reso obbligatoria, dal 1° gennaio 1997, l'applicazione delle norme contenute negli allegati all'accordo ADR anche ai trasporti interni ai singoli Stati. Gli emendamenti biennali all'ADR, da allora, formano oggetto di direttiva comunitaria che viene recepita nell'ordinamento italiano con decreto ministeriale, l’ultima con la direttiva 2003/28/CE del 7.4.2003 recepita con D.M. 20 giugno 2003 ed in vigore dal 1°luglio 2003.
L’ADR non prescrive alcuna sanzione, in Italia il regime sanzionatorio è stabilito dal Nuovo Codice della Strada (art. 168 del D.L. n.285 del 30.04.92) e relativo Regolamento di Esecuzione (artt. dal 364 al 370 del D.P.R. 16.12.92 n.495). Le norme interne allo Stato sono applicabili solo qualora non contrastino con l'accordo ADR; in Italia sopravvivono alcune norme relative a determinate materie quali:
• RD 9.1.1927 n. 147 e successive modificazioni e TULPS per i gas tossici;
• DM 22 .7.1930 per i recipienti dei gas compressi; • legge 31.12.1962 n. 1860 e DLG 17.3.1995, n.
230 per le materie radioattive e fissili; • TULPS (RD 18.6.1931, n. 773) e relativo
regolamento (RD 6.5.1940, n. 635); legge 18.4.1975 n. 110; DLG 2.1.1997, n. 7 e DM 19.9.2002, n. 272 per gli esplosivi.
2.3 A.D.R.: Classificazione delle materie pericolose e segnaletica
Le merci pericolose possono essere liquidi, solidi o gas che sono stati testati e analizzati in accordo con criteri di verifica internazionali, processo chiamato classificazione, e nei quali sono state individuate caratteristiche potenzialmente pericolose durante il trasporto, per le persone, le cose o l’ambiente. In particolare, l’A.D.R. suddivide le sostanze in classi che raggruppano prodotti che presentano uno stesso tipo di rischio predominante e per i quali valgono le stesse norme di sicurezza durante il trasporto.
Di seguito vengono riportate delle brevi descrizioni per ciascuna classe.
Classe 1: Materie ed oggetti esplosivi. Si considera esplosiva la materia solida o liquida che, per reazione chimica, è suscettibile di sviluppare gas ad una temperatura, una pressione ed una velocità tali da
produrre danni all’ambiente circostante.
Classe 2: Gas compressi, liquefatti o disciolti in pressione. Sono considerate quelle materie che hanno una temperatura critica inferiore a 50° C, oppure, a 50°C, una tensione di vapore superiore a 300 kPa (3 bar).
Classe 3: Materie liquide infiammabili. Sono considerate quelle materie infiammabili che sono liquide o viscose ad una temperatura non superiore a 35°C, che hanno una tensione di vapore a 50° C superiore a 300 kPa (3 bar) e un punto di infiammabilità al massimo di 100°C. In funzione del valore di quest’ultimo parametro si identificano tre gruppi di diversa pericolosità.
Classe 4.1: Materie solide infiammabili. Appartengono a questa classe le materie solide ad una temperatura di 35°C che possono essere facilmente infiammabili.
Classe 4.2: Materie solide soggette a combustione spontanea. Appartengono a questa classe le sostanze che si incendiano entro 5 minuti al solo contatto con l’aria (materie piroforiche).
Etichetta di pericolo delle sostanze di Classe 2 affisso sul mezzo di trasporto
Gas (non tossico e non infiammabile): Bombola gas nera o bianca su fondo verde con una piccola cifra 2 nell'angolo inferiore.
Etichetta di pericolo delle sostanze di Classe 3 affisso sul mezzo di trasporto
Materie liquide infiammabili: Fiamma nera o bianca su fondo rosso.
Etichetta di pericolo delle sostanze di Classe 4.1 affisso sul mezzo di trasporto
Materie solide infiammabili: Fiamma nera su fondo costituito da bande verticali equidistanti ed alternate rosse e bianche.
Etichetta di pericolo delle sostanze di Classe 4.2 affisso sul mezzo di trasporto
Materie soggette ad accensione spontanea: Fiamma nera su fondo bianco nella parte superiore, inferiormente un triangolo di colore rosso.
Etichetta di pericolo delle sostanze di Classe 1 affisso sul mezzo di trasporto
Oggetti esplosivi: Nero su fondo arancio con bomba esplodente nella metà superiore.
Materie soggette ad esplosione: Nero su fondo arancio con numeri della divisione 1.4 o 1.5 che occupa la maggior parte della metà superiore, piccola cifra 1 nell'angolo inferiore.
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Classe 4.3: Materie solide che a contatto con l’acqua sviluppano gas infiammabili. Appartengono a questa classe le materie che, per reazione con l'acqua, sviluppano gas infiammabili suscettibili di formare miscele esplosive con l'aria.
Classe 5.1: Materie comburenti. Le materie che appartengono a questa classe sono sostanze solide o liquide capaci di cedere ossigeno ad altre materie, rendendole così altamente infiammabili.
Classe 5.2: Perossidi organici. Sono sostanze tutte altamente infiammabili per decomposizione, alcuni perossidi si decompongono facilmente a temperatura ambiente.
Classe 6.1: Materie tossiche. A questa classe appartengono le sostanze capaci di produrre la morte per ingestione, per assorbimento cutaneo o per inalazione di polveri o vapori. La tossicità di una materia è determinata da un coefficiente che determina la dose letale (DL50 per ingestione o assorbimento cutaneo, CL50 per inalazione, denominata anche con l’ acronimo inglese LD=Lethal Dosis e LC=Lethal Concentration). Il coefficiente DL50 è espresso in milligrammi di prodotto per peso corporeo, il coefficiente CL50 è espresso in milligrammi per litro d’aria.
Classe 6.2: Materie ripugnanti o capaci di creare infezioni. Questa classe comprende le materie di cui si sa o si ha ragione di credere che contengano agenti patogeni. Gli agenti patogeni sono definiti come dei microrganismi (batteri, virus, parassiti, funghi) o microrganismi ricombinati di cui si sa che provochino delle malattie infettive sia negli animali che all’uomo.
Classe 7: Materie radioattive. Questa classe comprende tutte le materie che emettano radiazioni e che abbiano un’ attività specifica superiore a 70kBq/kg (2 nCi/g) e gli oggetti contenenti tali materie.
Classe 8: Materie corrosive. Sono enumerate in questa classe le sostanze capaci di produrre necrosi, o ustioni per corrosione, del tessuto cutaneo. Sono considerate parimenti corrosive quelle sostanze che non sono dannose al tessuto epiteliale ma che attaccano l’alluminio e l’acciaio. Le sostanze corrosive si distinguono in acide e basiche o alcaline. Sono sostanze acide quelle che reagendo liberano ioni idrogeno (H), sono sostanze alcaline quelle che liberano ioni idrossido (HO). Le materie corrosive acide hanno la caratteristica di corrodere i metalli e dalla reazione chimica che ne consegue si libera idrogeno (gas infiammabile che a contatto con l’aria forma miscela esplosiva), mentre le materie corrosive basiche aumentano la loro virulenza a contatto con l’acqua.
Classe 9: Materie con varie caratteristiche dannose. Rientrano in genere soluzioni e miscele che non compaiono nelle classi precedenti.
Etichetta di pericolo delle sostanze di Classe 5.1 affisso sul mezzo di trasporto
Pericolo generico di attivazione di un incendio: Fiamma su cerchio nero su fondo giallo.
Materie comburenti: Fiamma su cerchio nero su fondo giallo con una piccola cifra 5.1 nell'angolo inferiore.
Etichetta di pericolo delle sostanze di Classe 5.2 affisso sul mezzo di trasporto
Perossidi organici: Fiamma su cerchio nero su fondo giallo con una piccola cifra 5.2 nell'angolo inferiore.
Etichetta di pericolo delle sostanze di Classe 6.1 affisso sul mezzo di trasporto
Materie tossiche: Testa di morto su due tibie, nera su fondo bianco; Croce di Sant'Andrea su spiga di grano, nera su fondo bianco.
Etichetta di pericolo delle sostanze di Classe 6.2 affisso sul mezzo di trasporto
Materie infettive
Etichetta di pericolo delle sostanze di Classe 7 affisso sul mezzo di trasporto
Materie radioattive: Tutti con trifoglio schematizzato ed iscrizione RADIOATTIVO e piccola cifra 7 nell'angolo inferiore;Tutti con simbolo e iscrizioni nere.
Etichetta di pericolo delle sostanze di Classe 8 affisso sul mezzo di trasporto
Materie corrosive: Gocce colanti da una provetta su una lastra e da un'altra provetta su una mano, nere su fondo bianco, il triangolo inferiore è di colore nero.
Etichetta di pericolo delle sostanze di Classe 9 affisso sul mezzo di trasporto
Materie e oggetti pericolosi di altra natura: Fondo bianco con sette bande verticali nere nella metà superiore e piccola cifra 9 in nero nella metà inferiore.
Etichetta di pericolo delle sostanze di Classe 4.3 affisso sul mezzo di trasporto
Materie che a contatto con l'acqua sviluppano gas infiammabili Fiamma nera o bianca su fondo blu.
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Le classi 1 e 7 sono “classi limitative”, cioè le cui materie per essere ammesse al trasporto, sotto determinate condizioni, devono essere esplicitamente menzionate nell’A.D.R. e non sono ammesse al trasporto su strada quelle che non sono menzionate.
Invece, sono “non limitative” quelle classi le cui materie possono essere ammesse al trasporto, sotto determinate condizioni, anche se non esplicitamente menzionate ma appartenenti a rubriche collettive o comunque assimilabili alle altre materie della classe in base alle caratteristiche chimico-fisiche o biologiche; mentre le materie che non sono assimilabili ad altre menzionate nella normativa ADR sono esenti dal rispettare le regole imposte da tale normativa.
Il trasporto in colli è consentito per tutte le classi, mentre il trasporto in cisterne è escluso per le Classi 1, 6.2 e 7.
All’interno delle varie classi le sostanze vengono successivamente divise in ordinali di appartenenza:
1 = Esplosività;
2 = Emissione di gas dovuta a pressione o reazione chimica;
3 = Infiammabilità;
5 = Proprietà comburenti;
6 = Tossicità e Nocività;
8 = Corrosività;
9=Pericolo di esplosione dovuta a decomposizione spontanea o a polimerizzazione.
Tale suddivisione si rende necessaria perché, in genere, la pericolosità di una sostanza è la componente di diversi fattori ed inoltre gli ordinali servono a dividere, all’interno delle varie classi, le materie in gruppi omogenei. Gli ordinali raggruppano diverse sostanze in “famiglie” per le quali è omogeneo il tipo di rischio e quindi sono comuni le precauzioni da prendere durante il trasporto. Ciascun ordinale è seguito da una lettera (a,b,c) in funzione della quale si determina la pericolosità della materia; sono più pericolose le sostanze raggruppate sotto la lettera ‘a’, meno pericolose quelle raggruppate sotto la lettera ‘c’. La regola dell’ordine di pericolosità del prodotto in funzione della lettera che segue l’ordinale vale per tutte le classi ad eccezione della Classe 2 (Gas compressi, liquefatti o disciolti in pressione) ove
sono presenti altre lettere che hanno il seguente significato:
A = asfissiante;
C = corrosivo;
F = infiammabile,
O = ossidante o comburente;
T = tossico.
Si può quindi dire, per semplificare, che le classi identificano il pericolo primario mentre gli ordinali identificano il pericolo secondario, come rappresentato dalla parte superiore del pannello dei codici di pericolo.
2.4 Il pannello dei codici: Codice Kemler e Codice ONU
Il pannello dei codici, collocato obbligatoriamente sui mezzi di trasporto merci pericolose, è di colore arancione e forma rettangolare, misura 30 x 40 cm e rimane leggibile anche dopo un incendio di 15 minuti. Si compone di un codice di pericolo a due o tre cifre nella parte superiore, detto Codice Kemler, e di uno a quattro cifre, nella parte inferiore, per la sostanza trasportata, detto Codice ONU.
La prima cifra, come già precedentemente citato, rappresenta il pericolo primario corrispondente alle classi ADR, mentre la seconda ed eventualmente la terza quello secondario, espresso con gli ordinali ADR. Inoltre si sottolineano i seguenti casi:
• quando il pericolo può essere sufficientemente indicato da una sola cifra, questa è seguita da uno zero;
• le prime due cifre uguali indicano un rafforzamento del pericolo primario;
• la seconda e terza cifra uguali indicano un rafforzamento del pericolo secondario;
Pannello esemplificativo dei codici di pericolo affisso sul mezzo di trasporto
Codice Kemler: Esempio di pericolo primario corrispondente alle Classi ADR.
Codice Kemler: Esempio di pericolo secondario descritto dagli ordinali ADR.
Codice ONU: Esempio di codice.
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• la X davanti al codice di pericolo indica il divieto di utilizzare l'acqua in caso di incidente.
Il Codice ONU, come si diceva, si trova nella parte inferiore del pannello dei codici di pericolo ed identifica la materia trasportata. Si contano più di 2000 codici, in costante aggiornamento, di seguito se ne riportano alcuni di esempio:
1001 = Acetilene, 1223 = Kerosene, 1005 = Ammoniaca, 1230 = Alcool metilico, 1011 = Butano, 1267 = Petrolio, 1016 = Ossido di carbonio, 1268 = Olio lubrificanti motori, 1017 = Cloro, 1381 = Fosforo, 1027 = Ciclopropano, 1402 = Carburo di calcio, 1028 = Freon 12, 1428 = Sodio, 1038 = Etilene, 1547 = Anilina, 1040 = Ossido di etilene, 1613 = Acido cianidrico, 1045 = Fluoro, 1654 = Nicotina, 1049 = Idrogeno, 1680 = Cianuro potassio,
1050 = Acido cloridrico, 1710 = Trielina, 1053 = Acido solfidrico, 1779 = Acido formico, 1072 = Ossigeno, 1791 = Ipoclorito di sodio, 1075 = Gpl, 1965 = Propano/Butano 1805 = Acido fosforico, 1076 = Fosgene, 1823 = Soda caustica, 1079 = Anidride solforosa, 1869 = Magnesio, 1089 = Acetaldeide, 1888 = Cloroformio, 1090 = Acetone, 1971 = Metano, 1114 = Benzolo, 2015 = Acqua ossigenata, 1134 = Clorobenzene, 2209 = Formaldeide, 1170 = Alcool etilico, 2304 = Naftalina, 1202 = Gasolio, 2761 = Ddt, 1203 = Benzina, 3257 = Bitume di petrolio, 3256 = Olio Combustibile 9109 = Solfato di rame.
Le norme ADR stabiliscono anche la corretta posizione dei pannelli arancione sulle diverse tipologie di mezzi di trasporto:
Cisterna montata su semirimorchio trasportante un'unica materia prima.
Cisterna a comparti separati montata su motrice o semirimorchio, trasportante nei vari comparti differenti materie pericolose.
Cisterna montata su semirimorchio trasportante un'unica materia prima.
Cisterna a comparti separati montata su motrice o semirimorchio, trasportante nei vari comparti differenti materie pericolose.
Posizionamento del pannello
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2.5 Il traffico di merci pericolose in Italia4
2.5.1 Il traffico di merci pericolose con l’estero
Il traffico di merci pericolose da e per l’Italia, che nel 2002 ha movimentato complessivamente 204.671 migliaia di tonnellate di sostanze, evidenzia un forte sbilanciamento verso l’importazione e un trend di crescita positivo, seppure oscillante, negli anni 1995-2002.
Nella tabella e nei grafici seguenti sono mostrati alcuni dati in merito all’interscambio delle merci pericolose.
4 Fonte: Conto Nazionale Trasporti 2002
Per quanto riguarda i modi di trasporto delle merci pericolose si può notare che, per l’import, i modi più utilizzati sono il “trasporto marittimo”, 74.1%, e il modo “altro”, riconducibile al trasporto in condotta, con una quota pari al 23.0%. Il trasporto stradale interessa solo il 2.0% del totale.
Riguardo le esportazioni, i modi più utilizzati sono il trasporto marittimo, 81.0%, e il trasporto su strada, 13.0%.
1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002
Quantità Esportata
(in migliaia di tonn.) 14033 12675 23633 24918 23494 24706 22713 23058
Quantità Importata
(in migliaia di tonn.) 157791 158066 161362 168807 168814 179525 161013 181613
saldo -143758 -145391 -137729 -143889 -145320 -154819 -138300 -158555
variazione % 1,1 -5,6 4,3 1 6,1 -11,9 12,8
-200000
-150000
-100000
-50000
0
50000
1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002
Quantità esportata Quantità importata saldo
Interscambio delle merci pericolose (migliaia di tonnellate)
Systematica Generalità
13
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2.5.2 Il trasporto di merci pericolose su strada
Focalizzando l’attenzione sul trasporto su strada, nella tabella seguente, sono riportate le quantità di merci pericolose trasportate sulle strade italiane nel 2001.
È bene sottolineare, prima di tutto, che nelle ultime categorie solo una frazione dei prodotti sono classificati come merci pericolose secondo l’A.D.R.
Si possono, inoltre, fare le seguenti osservazioni:
• Petrolio greggio: il trasporto su strada di petrolio greggio è praticamente trascurabile, esso viene trasportato in prevalenza tramite oleodotti e via mare.
• Prodotti petroliferi: il trasporto di prodotti petroliferi su strada costituisce il 5.4% del totale delle merci trasportate e il 4.4% delle merci-km. Il 92.6% dei prodotti petroliferi è costituito da liquidi infiammabili, classe 3 ADR, mentre la quota restante rientra nella classe 2 ADR.
• Prodotti carbochimici, catrami: il trasporto su strada di queste sostanze è una quota molto minore rispetto a quella di prodotti petroliferi. Nel 2001 solo il 29.8% dei carbochimici e catrami sono risultate merci pericolose, ma la loro percorrenza media è molto superiore a quella degli altri prodotti non pericolosi. Le categorie dei pericolosi che viaggiano in maggiore quantità sono in gran parte i “gas compressi liquefatti o disciolti sotto pressione”, secondariamente le “materie corrosive“ e le “materie liquide infiammabili”.
• Altri prodotti chimici (esclusi carbochimici e catrami): questa categoria di merci costituisce il 3.5% del totale delle merci trasportate su strada ma non tutti i prodotti compresi in questa classe sono merci pericolose. Nel 2001 solo il 23.8% di queste era classificabile come merce pericolosa, si tratta di categorie di prodotti molto eterogenee che coprono grossomodo tutte le classi ADR.
Prodotti carbochimici Tonnellate % Tonn-km (migliaia) %
Percorrenza media
Non pericolosi (a) 12.246.141 70.2 1.327.550 54.3 -
pericolosi (classificazione ADR) (b) 5.198.504 29.8 1.117.293 45.7 - Gas compressi, liquefatti o disciolti sotto pressione
4.256.493 24.4 94.6154 38.7 222.3
Materie liquide infiammabili 383.782 2.2 44.007 1.8 114.7 Materie solide infiammabili 87.223 0.5 14.669 0.6 168.2 Materie soggette ad infiammazione spontanea 104.668 0.6 17.114 0.7 163.5 Materie che contatto con l’acqua sviluppano gas infiammabili 69.779 0.4 29.338 1.2 420.4 Materie corrosive 296.559 1.7 66.011 2.7 222.6 Materie pericolose diverse - - - - - Totale (a+b) 17.444.645 100.0 2.444.843 100.0 214.9
altri prodotti chimici Tonnellate % Tonn-km (migliaia) %
Non pericolosi (a) 31.135.687 76.2 9.105.250 79.5
Pericolosi (classificazione ADR) (b) 9.724.794 23.8 2.347.895 20.5 Materie ed oggetti esplosivi 40.860 0.1 11.453 0.1 Gas compressi liquefatti o disciolti sotto pressione 939.791 2.3 148.891 1.3 Materie liquide infiammabili 1.757.001 4.3 492.485 4.3 Materie solide infiammabili 326.884 0.8 80.172 0.7 Materie soggette ad infiammazione spontanea 81.721 0.2 11.453 0.1 Materie che a contatto con l’acqua sviluppano gas infiammabili 81.721 0.2 34.359 0.3 Materie comburenti 449.465 1.1 125.985 1.1 Perossidi organici 40.860 0.1 22.906 0.2 Materie tossiche 572.047 1.4 160.344 1.4 Materie infettanti 40.860 0.1 - - Materie radioattive - - 11.453 0.1 Materie corrosive 5.230.142 12.8 1.202.580 10.5 Materie ed oggetti diversi 163.442 0.4 45.813 0.4 Totale (a+b) 40.860.481 100.0 11.453.145 100.0
2001 Prodotti petroliferi (classificazione ADR) Tonnellate % Tonn-km % Gas compressi, liquefatti o disciolti sotto pressione 4.669.579 7.4 1.076.144 13.1 Materie liquide infiammabili 58.432.834 92.6 7.149.270 86.9 Totale 63.102.413 100.0 8.225.414 100.0
2001
Classificazione (NST/R) Tonnellate % sul totale delle merci trasportate
su strada*
Tonn-km (migliaia) % sul totale delle merci
trasportate su strada**
Petrolio greggio 374.726 0.0 % 79.869 0.0 %
Prodotti petroliferi 63.102.413 5.4 % 8.225.414 4.4 %
Prodotti carbochimici, catrami di cui ADR
17.444.645 5.198.504
1.5 % 2.444.843 1.3 %
Prodotti chimici, esclusi carbochimici, catrami di cui ADR
40.860.481 9.724.794
3.5 % 11.453.145 6.1 %
Totale merci pericolose su strada di cui ADR
121.782.265 78.400.437
10.4 % 22.203.271 11.8 %
* Totale merci trasportate su strada in Italia: 1.159.940.689 (tonnellate) ** Totale merci trasportate su strada in Italia: 186.509.579 (migliaia di tonnellate*km)
Systematica Generalità
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Dai dati appena illustrati si deduce che, nel complesso, in Italia nel 2001 sono state trasportate su gomma 78.400.437 tonnellate di merce pericolosa classificata ADR per un totale di 11.770.470.000 tonnellate-km. La maggior parte di questa merce è costituita da prodotti petroliferi (63.102.413 tonnellate e 8.225.414.000 tonnellate-km).
Per quanto riguarda la classificazione ADR, in termini di tonnellate, nel 2001 il 77,7% era costituito da “materie liquide infiammabili” (classe 3 che comprende benzina, metanolo, carburante, petrolio grezzo, oli minerali), il 12,6% da “gas compressi, liquidi o disciolti sotto pressione” (principalmente propano ed ammoniaca), seguiva il 7,0% costituito da “materie corrosive” (classe 8 che comprende acidi ed altre sostanze corrosive come l’oleum, l’acido solforico, l’acido nitrico e cloridrico, l’idrossido di sodio e potassio e le soluzioni di ipoclorito), queste tre classi rappresentavano il 97,3% delle tonnellate di merce pericolosa trasportata in Italia su strada.
Per quanto riguarda il trasporto di materiale radioattivo (classe 7), in Italia si tratta di un trasporto molto raro (dovuto all’eliminazione, non ancora completata, delle scorie prodotte in passato); negli altri paesi europei dove esistono centrali nucleari attive, il trasporto avviene secondo itinerari strettamente sorvegliati e gran parte del peso è dovuto all’imballaggio protettivo. Le altre sostanze radioattive usate per fini medici sono trasportate principalmente per via aerea.
2.5.3 Il traffico merci per regione
Se si esaminano i dati relativi al traffico totale su strada di merci pericolose secondo la regione di origine (vedi tabelle a lato) si vede che nel 2001 il 43,0% delle tonnellate trasportate proviene da quattro regioni: la Lombardia (24,4%), il Veneto (11,3%), il Piemonte (7,7%) e il Lazio (7,3%).
Questi ordini di grandezza si presentano ormai da alcuni anni.
Nelle tabelle sono mostrati i valori di tonnellate e tonnellate-km di merci pericolose trasportate nel 2001 per regione di origine e destinazione.
Tonnellate % Tonn-km (migliaia) %
Piemonte 6.272.035 8 906.326 7,7 Valle d'Aosta 705.604 0,9 70.623 0,6 Lombardia 17.640.098 22,5 2142.226 18,2 Trentino Alto Adige 1.646.409 2,1 423.737 3,6 Veneto 7.761.643 9,9 1071.113 9,1 Friuli Venezia Giulia 2.508.814 3,2 400.196 3,4 Liguria 1.097.606 1,4 117.705 1 Emilia Romagna 6.036.834 7,7 1024.031 8,7 Toscana 4.782.427 6,1 694.458 5,9 Umbria 1.568.009 2 353.114 3 Marche 2.116.812 2,7 341.344 2,9 Lazio 5.644.831 7,2 741.540 6,3 Abruzzo 2.038.411 2,6 341.344 2,9 Molise 392.002 0,5 70.623 0,6 Campania 4.390.424 5,6 541.442 4,6 Puglia 5.644.831 7,2 906.326 7,7 Basilicata 705.604 0,9 153.016 1,3 Calabria 1.646.409 2,1 317.803 2,7 Sicilia 2.116.812 2,7 329.573 2,8 Sardegna 2.665.615 3,4 423.737 3,6 Italia 77.381.230 98,7 11370.277 96,6 Estero 1.019.206 1,3 400.196 3,4
Totale 78.400.436 100 11.770.473 100
Tonnellate % Tonn-km (migliaia) %
Piemonte 6.019.228 7,7 782.850 6,7 Valle d'Aosta 268.006 0,3 9.342 0,1 Lombardia 1.9142.151 24,4 2.449.585 20,8 Trentino Alto Adige 339.441 0,4 31.203 0,3 Veneto 8.831.582 11,3 1.304.279 11,1 Friuli Venezia Giulia 1.610.652 2,1 199.195 1,7 Liguria 2.354.171 3 339.107 2,9 Emilia Romagna 5.049.296 6,4 990.336 8,4 Toscana 5.371.341 6,9 1.005.588 8,5 Umbria 1.097.801 1,4 326.485 2,8 Marche 3.079.109 3,9 476.279 4 Lazio 5.712.585 7,3 686.971 5,8 Abruzzo 1.940.967 2,5 321.897 2,7 Molise 63.102 0,1 8.225 0,1 Campania 5.365.988 6,8 763.484 6,5 Puglia 4.942.894 6,3 760.893 6,5 Basilicata 828.705 1,1 151.296 1,3 Calabria 1.128.581 1,4 129.794 1,1 Sicilia 2.028.631 2,6 251.525 2,1 Sardegna 2.717.824 3,5 418.447 3,6 Italia 77.892.055 99,4 11.406.781 97 Estero 470.403 0,6 363.742 3,1 Totale 78.362.458 100 11.770.523 100,1
Origine merci pericolose (per Regione)
Destinazione merci pericolose (per Regione)
Systematica Generalità
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2.5.4 Indicatori territoriali di rischio
Per avere una misura del rischio connesso al trasporto delle merci pericolose a livello regionale, è possibile costruire un set di indicatori basati sulle quantità di merci trasportate, sulla superficie della regione, sull’estensione della rete stradale esistente, sull’entità dei flussi veicolari, sul tasso di urbanizzazione, ecc.
Nel 2001 la rete stradale italiana era costituita da 6.478 km di autostrade, 350 km di raccordi autostradali, 46.556 km di strade statali e 119.644 km di strade provinciali (vedi tabella sotto riportata). Oltre a questa rete, definita principale, si deve considerare quella della viabilità minore dei comuni, che, secondo le stime del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ammontava nel 1999 a 668.669 km (171.779 di strade urbane, 312.149 di strade extracomunali e 184.745 di strade vicinali).
Per una valutazione corretta del livello delle infrastrutture stradali sarebbe necessaria la disponibilità di informazioni più dettagliate sul traffico di veicoli (tipo di veicoli e punte di traffico orario o stagionale) e sulle caratteristiche della portata delle strade (numero di corsie, pendenza, curve, ecc.).
Per eliminare l’effetto della diversa dimensione regionale si ricorre ad alcuni indicatori, quali il rapporto tra l’estesa stradale e la superficie, il parco veicoli circolanti, la popolazione.
Anche per poter comparare l’impatto sull’ambiente (o il rischio di questo) a livello regionale si deve ricorrere ad opportuni indicatori.
Nella tabella sotto riportata, le tonnellate di merci pericolose sono state rapportate alla superficie della regione (espressa in ettari), all’estesa chilometrica della rete autostradale e delle strade statali. In base al primo indicatore i valori più alti si rilevano in Lombardia, Veneto e Liguria, se si considera invece il secondo indicatore i valori più elevati si riscontrano in Lombardia, Veneto e Marche.
Ciascuno degli indicatori considerati rappresenta solo una misura dell’impatto ambientale, ma, se si osservano nel loro insieme, emerge che la metà del trasporto su strada delle merci pericolose ha origine nel Nord, evidenziando un rischio più elevato di possibile inquinamento ambientale per queste regioni.
Nella pagina seguente è rappresentata la mappatura per regione degli indicatori di rischio secondo le tonnellate di merci pericolose originate, per km di viabilità principale e secondo le tonnellate di merci pericolose per ettaro di territorio regionale.
Regione Autostrada SS SP Raccordi Autostradali Tot
Piemonte 799 2961 15385 11 19.156
Valle d'Aosta 99 155 499 - 753
Lombardia 577 3512 7758 10 11857
Trentino Alto Adige 187 1703 2677 - 4567
Veneto 474 2397 7030 - 9901
Friuli Venezia Giulia 209 1216 2171 - 3596
Liguria 376 1060 2617 - 4053
Emilia Romagna 574 2954 7213 73 10814
Toscana 423 3681 7108 75 11287
Umbria 59 1418 2689 39 4205
Marche 168 1369 5302 26 6865
Lazio 474 2608 6546 - 9628
Abruzzo 352 2361 4779 15 7507
Molise 36 968 1849 - 2853
Campania 443 2675 6906 43 10067
Puglia 313 3291 8220 - 11824
Basilicata 29 2039 2816 52 4936
Calabria 295 3461 6205 6 9967
Sicilia 591 3954 12023 - 16568
Sardegna 0 3107 5387 - 8494
Italia 6478 46890 115180 350 168898
Regione Tonn/ha Tonn/km
(Autostrade e SS)
Piemonte 2,4 1.603
Valle d'Aosta 0,8 1.064
Lombardia 8 4.702
Trentino Alto Adige 0,2 181
Veneto 4,8 3.093
Friuli Venezia Giulia 2,1 1.132
Liguria 4,3 1.647
Emilia Romagna 2,3 1.447
Toscana 2,3 1.313
Umbria 1,3 751
Marche 3,2 2.028
Lazio 3,3 1.859
Abruzzo 1,8 720
Molise 0,1 64
Campania 3,9 1.729
Puglia 2,6 1.384
Basilicata 0,8 404
Calabria 0,7 304
Sicilia 0,8 448
Sardegna 1,1 878
Italia 2,6 1.462
Systematica Generalità
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Systematica Poli e Bacini di Traffico MP della Provincia di Venezia
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3 Poli e bacini di traffico merci pericolose della Provincia di Venezia
Nel presente capitolo viene illustrata l’analisi territoriale finalizzata all’individuazione dei poli e dei bacini di traffico di merci pericolose presenti nel territorio provinciale.
L’individuazione dei poli è avvenuta attraverso l’analisi delle Aziende che operano nella Provincia di Venezia e che, per la loro attività, determinano una movimentazione di merci pericolose nelle strade.
Tali aziende sono state individuate tra quelle soggette al D.Lgs 334/99 descritto nel paragrafo successivo
Per ciascuna delle aziende considerate sono stati individuati i cicli produttivi e stoccaggi principali.
A completamento dell’analisi sono stati individuati e mappati tutti i distributori di carburante per autoveicoli presenti nel territorio provinciale.
3.1 Industrie soggette a D.Lgs. 334/99
In seguito al verificarsi di gravissimi e numerosi incidenti industriali negli anni 70, quali ad esempio:
• il rilascio di cicloesano e la successiva esplosione a Flixborough nel Regno Unito (1974);
• l’esplosione a Beek in Olanda (1975); • la nube di diossina nebulizzata prodotta
dall’esplosione di un reattore chimico, che contaminò una vasta area circostante a Seveso in Brianza (10 luglio 1976);
incominciò a manifestarsi presso l’opinione pubblica l’insoddisfazione rispetto alle logiche economiche e di bilancio di alcuni gruppi multinazionali e la problematica di tutela e sicurezza della popolazione e dell’ambiente.
Queste richieste furono recepite dai legislatori della comunità europea che, a partire dai primi anni ’80, iniziarono a discutere una normativa di regolamentazione sugli aspetti di sicurezza e protezione ambientale con particolare riguardo agli impianti industriali con caratteristiche intrinseche di pericolosità.
Nel 1982 venne emanata dalla Comunità Europea la direttiva 82/501/CEE (anche nota come direttiva “Seveso”): il primo strumento legislativo che affrontò in maniera organica il problema.
La direttiva Seveso ebbe l’innegabile merito di ampliare la tutela della popolazione e dell’ambiente nella sua globalità, fissando l’attenzione sugli eventi incidentali particolarmente pericolosi; pericolosità determinata dalla gravità delle conseguenze e dalla probabilità che l’evento ha di verificarsi durante la vita dell’installazione industriale.
Gli elementi, che caratterizzavano un’industria a rischio rilevante ai sensi della direttiva, erano:
• l’uso di sostanze pericolose (in quantità tale da superare determinate soglie), quali:
o sostanze tossiche (composti chimici dannosi per la salute umana se inalati, ingeriti o assorbiti per via cutanea);
o sostanze infiammabili (possono liberare grandi quantità di energia termica);
o sostanze esplosive (possono liberare grandi quantità di energia dinamica);
o sostanze comburenti (hanno reazione fortemente esotermica a contatto con altre sostanze, in particolare con sostanze infiammabili);
o sostanze pericolose per gli ecosistemi;
• la possibilità di evoluzione non controllata di un attività industriale con conseguente pericolo grave, immediato o differito sia per l’uomo all’interno o all’esterno dello stabilimento sia per l’ambiente circostante a causa di:
o rilascio di sostanze tossiche; o incendio; o esplosione.
La normativa europea venne recepita dall’Italia con sei anni di ritardo tramite il Decreto del Presidente della Repubblica del 17 maggio 1988 n. 175 “Attuazione della Direttiva CEE n. 501 del 24 giugno 1982 relativa ai rischi di incidente rilevanti connessi con determinate attività industriali”, che individuò, definendo il tipo di azienda e le quantità del materiale detenuto e stoccato, le procedure a cui i gestori dovevano dare seguito.
Il decreto definì due categorie di impianti, a seconda dei quantitativi di sostanze detenute:
• quelli sottoposti a notifica del rapporto di sicurezza con istruttoria del comitato tecnico regionale dei Vigili del Fuoco (art. 4);
• quelli sottoposti a dichiarazione con istruttoria da parte della Regione (art. 6).
Le aziende soggette a notifica dovevano inoltre presentare il rapporto di sicurezza. Un anno più tardi con successivo DPCM 31/03/89 furono emanate le
Systematica Poli e Bacini di Traffico MP della Provincia di Venezia
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linee guida per la stesura dei rapporti di sicurezza e quant’altro necessario per la predisposizione della documentazione dovuta. Nello specifico, nell’allegato I veniva indicato come presentare il Rapporto di Sicurezza; nell’allegato II veniva definito il "metodo indicizzato" per la definizione e classificazione delle aree critiche di impianto; nell’allegato III venivano definite le modalità e i contenuti per la presentazione della dichiarazione di cui all’articolo 6 del DPR 175/88.
Il Decreto prevedeva tutta una serie di decreti attuativi che incontrarono delle difficoltà nella loro definizione ed implementazione. Tale difficoltà nel dare seguito alle disposizione normative, aggiunte alla velocità delle innovazioni tecnologiche degli ultimi anni, hanno fatto sì che si ragionasse sulla necessità di dare atto ad una nuova direttiva che, partendo dalla Direttiva 501/82, facesse tesoro ed esperienza di più di 10 anni di applicazione della legge stessa sugli stati membri della Comunità Europea e proponesse degli strumenti più appropriati ed efficaci nei confronti della prevenzione degli incidenti rilevanti e degli incidenti industriali più in generale.
Viene così emanata dalla Comunità Europea la cosiddetta direttiva Seveso II (96/82/CE) relativa al controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose. L’Italia con il Decreto Legislativo 334/99 e successivi Decreti Ministeriali attuativi, tre anni più tardi, recepisce la direttiva europea a conclusione di un iter legislativo piuttosto tormentato che aveva visto l’emanazione e la reiterazione di circa 15 decreti legge. La nuova edizione della direttiva europea denominata Seveso II, recepita in Italia con il D.Lgs. 334/99, stabilisce un inquadramento normativo che definisce finalità e ambito di applicazione della norma in ragione della tipologia e dei quantitativi delle sostanze pericolose detenute, stoccate o in lavorazione. Questa nuova direttiva introduce dei sostanziali cambiamenti rispetto la legislazione precedente, i principali sono:
• lo stabilimento è controllato nel suo complesso, anziché in riferimento ad ogni singolo impianto/deposito, in relazione alla possibile presenza di quantitativi massimi di sostanze classificate come pericolose, uguali e superiori alle quantità di soglia indicate negli specifici allegati del decreto, a prescindere dalla loro eventuale ripartizione in impianti produttori o utilizzatori, nonché in unità di deposito o stoccaggio;
• la creazione di un sistema teso alla realizzazione/applicazione di un’efficace politica di prevenzione degli incendi rilevanti; a tal fine il decreto prevede che il gestore dello stabilimento provveda ad organizzare, realizzare e rispettare
un sistema di gestione della sicurezza (art. 7) che, integrato nella gestione aziendale, faccia sì che ogni possibile evento incidentale che si configuri all’interno dello stabilimento possa essere affrontato, gestito e quindi posto efficacemente sotto controllo;
• il decreto sottolinea la necessità di considerare la prevenzione degli incidenti rilevanti durante la pianificazione della destinazione e dell’utilizzo dei suoli e della loro urbanizzazione, sia a breve che a lungo termine, con specifico riguardo ai territori particolarmente sensibili, prevedendo linee di sviluppo che concilino le esigenze degli stabilimenti già esistenti con lo sviluppo industriale ed urbano dei territori circostanti;
• nell’ottica di una maggiore integrazione della matrice industriale con il territorio circostante, il decreto indica una serie di informazioni minime di cui il cittadino debba essere messo a conoscenza per poter esprimere un parere che apporti un costruttivo contributo nell’elaborazione di progetti finalizzati;
• il decreto prevede che il gestore possa esercitare il proprio diritto al segreto industriale o alla tutela delle informazioni di carattere commerciale, personale o che si riferiscano alla pubblica sicurezza, ma deve comunque fornire alla popolazione informazioni organizzate e messe a disposizione previo controllo delle autorità competenti, in una forma ridotta ma che consenta tuttavia la conoscenza delle eventuali problematiche;
La Seveso Bis prevede che il gestore dello stabilimento si faccia carico in prima persona della gestione del rischio. In particolare ha l’obbligo di:
• identificare tutti i rischi presenti e possibili; • adottare le misure di prevenzione e sicurezza; • effettuare periodiche verifiche; • predisporre i piani di emergenza interna; • informare e formare i lavoratori; • informare le autorità competenti.
Il decreto legislativo 334/99 prevede tre tipologie di adempimento cui le aziende possono essere soggette:
• Relazione semplice: prevista dall’art. 5 comma 3, è un documento in cui sono contenute le informazioni relative al processo produttivo, alle sostanze pericolose presenti, alla valutazione dei rischi di incidente rilevante, all’adozione delle misure di sicurezza, all’informazione, formazione, addestramento, equipaggiamento di coloro che lavorano nello stabilimento.
• Notifica: prevista dall’art. 6, è un documento di autocertificazione contenente informazioni
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amministrative riguardo lo stabilimento ed il gestore, le sostanze pericolose presenti, la loro quantità e forma fisica, l’ambiente circostante lo stabilimento e in particolare gli elementi che potrebbero causare un incidente rilevante o aggravarne le conseguenze.
• Rapporto di sicurezza: prevista dall’art. 8, è un documento contenente notizie riguardo
• l’adozione del Sistema di Gestione della Sicurezza, i pericoli di incidente rilevante, le misure necessarie a prevenirli e per limitarne le conseguenze per l’uomo e l’ambiente, la progettazione, la costruzione, l’esercizio e la manutenzione di qualsiasi impianto, i piani di emergenza interni e gli elementi utili per l’elaborazione del piano di emergenza esterno.
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3.1.1 Aziende Seveso: elenco e localizzazione
Le aziende soggette al D.Lgs. 334/995 , presenti sul territorio della provincia di Venezia, sono 35, come indicato nella tabella sottostante.
La loro localizzazione è visualizzata nella Figura 3-1 e in due di dettaglio, una relativa all’area centrale della provincia (Figura 3-2) e l’altra a quella orientale (Figura 3-3).
Dall’elenco precedentemente riportato e dall’indicazione della loro ubicazione si nota che, delle 35 aziende soggette alla Seveso Bis:
• solo 3 (l’8.6% del totale) sono in regime di articolo 5.3 (Obbligo di Relazione Semplice) e si trovano tutte localizzate nell’ambito Sandonatese (1 a Musile di Piave, 1 a San Donà di Piave ed 1 a Noventa di Piave);
• 12 (il 34.3% del totale) sono in regime di articolo 6 (Obbligo di Notifica), di cui una metà si trova in comune di Venezia (4 a Porto Marghera, 1 a Mestre ed 1 a Tessera) e l’altra sparsa tra gli ambiti Riviera del Brenta (2 a Mira), Miranese (1
5 Fonte da Aggiornamento Aprile 2004 dell’inventario nazionale degli stabilimenti soggetti a D.Lgs 334/99 redatto dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio in collaborazione con APAT – Servizio Rischio Industriale.
a Mirano ed 1 a Martellago) e Portogruarese (2 a Concordia Sagittaria);
• 20 (il 57.1% del totale) sono in regime di articolo 8 (Obbligo di Rapporto di Sicurezza), di cui ben 16 sono localizzate in comune di Venezia (15 a Porto Marghera ed 1 a Mestre) e le restanti 4 distribuite in provincia tra Riviera del Brenta (1 a
Mira), Miranese (1 a Scorzè) e Portogruarese (1 a Portogruaro ed 1 a Pramaggiore).
In conclusione, è evidente la concentrazione di queste particolari aziende nell’area comunale di Venezia; 22 su 35 (il 63% del totale), prevalentemente situate a Porto Marghera, 19 su 22 (l’86%), mentre le restanti 3, a Mestre (2) e a Tessera (1).
CodiceAzienda
NomeAzienda
Località Comune Provincia ArticoloD.Lgs 334/99
CodiceMinisteriale
TipoAttività
1 SYNDIAL S.P.A. Porto Marghera Venezia VE 8 NF009 Stabilimento chimico o petrolchimico2 ERIDANIA CEREOL ITALIA S.P.A. Porto Marghera Venezia VE 6 DF008 Altro3 EVC S.P.A. Porto Marghera Venezia VE 8 NF039 Stabilimento chimico o petrolchimico4 ICB S.P.A. Mestre Venezia VE 8 DF024 Deposito di tossici5 SAN MARCO PETROLI S.P.A. Porto Marghera Venezia VE 8 NF073 Deposito di oli minerali6 ECOVENETA S.P.A. Porto Marghera Venezia VE 6 DF040 Impianti di trattamento7 CRION PRODUZIONI SAPIO S.R.L. Porto Marghera Venezia VE 6 DF012 Stabilimento chimico o petrolchimico8 ENI S.P.A. (AGIP PETROLI) Porto Marghera Venezia VE 8 NF004 Raffinazione petrolio9 MONTEFIBRE S.P.A. Porto Marghera Venezia VE 8 NF012 Stabilimento chimico o petrolchimico
10 SOLVAY SOLEXIS S.P.A. Porto Marghera Venezia VE 8 NF013 Stabilimento chimico o petrolchimico11 DECAL S.P.A. Porto Marghera Venezia VE 8 NF024 Deposito di tossici12 3V CPM S.P.A. Porto Marghera Venezia VE 8 NF033 Stabilimento chimico o petrolchimico13 IES S.P.A. Porto Marghera Venezia VE 8 NF036 Deposito di oli minerali14 ATOFINA ITALIA S.R.L. Porto Marghera Venezia VE 8 NF048 Stabilimento chimico o petrolchimico15 MA.S.I. S.R.L. Porto Marghera Venezia VE 8 DF005 Impianti di trattamento16 PETROVEN S.R.L. Porto Marghera Venezia VE 8 NF050 Deposito di oli minerali17 DOW CHEMICAL S.R.L. Porto Marghera Venezia VE 8 NF150 Stabilimento chimico o petrolchimico18 POLIMERI EUROPA S.P.A. Porto Marghera Venezia VE 8 NF152 Stabilimento chimico o petrolchimico19 ALCOA TRASFORMAZIONI S.P.A. Porto Marghera Venezia VE 8 NF074 Acciaierie e impianti metallurgici20 MIOTTO GENERALE PETROLI S.R.L. Porto Marghera Venezia VE 6 NF053 Deposito di oli minerali21 CARBOLIO S.P.A. Mestre Venezia VE 6 NF148 Deposito di oli minerali22 ENI S.P.A. (AGIP AVIO) Tessera Venezia VE 6 NF054 Deposito di oli minerali23 RECKITT BENCKISER S.P.A. Mira VE 6 DF007 Stabilimento chimico o petrolchimico24 BRENTA GAS S.R.L. Borbiago Mira VE 8 NF007 Deposito di gas liquefatti25 MARCHI INDUSTRIALE S.P.A. Marano Mira VE 6 DF029 Stabilimento chimico o petrolchimico26 TRIVENGAS S.R.L. Mirano VE 6 DF045 Deposito di gas liquefatti27 PUBLIGAS S.R.L. Martellago VE 6 DF034 Deposito di gas liquefatti28 LIQUIGAS S.P.A. Scorzè VE 8 NF014 Deposito di gas liquefatti29 TECNOCHIMITAL S.A.S. Musile di Piave VE 5.330 POLETTO ALDO INDUSTRIA CHIMICA S.R.L. San Donà di Piave VE 5.331 POLETTO ALDO INDUSTRIA CHIMICA S.R.L. Noventa di Piave VE 5.332 AGIP GAS S.P.A. Concordia Sagittaria VE 6 NF001 Deposito di gas liquefatti33 KUEN FALCA S.R.L. Concordia Sagittaria VE 6 NF082 Deposito di oli minerali34 SAN MARCO GAS EURGAS LUX S.R.L. Portogruaro VE 8 NF149 Deposito di gas liquefatti35 EVER S.R.L. Pramaggiore VE 8 NF037 Deposito di gas liquefatti
Aziende soggette alla Seveso Bis in provincia di Venezia
6
16
3
6
4
0
5
10
15
20
25
5.3 6 8
Articolo D.Lgs 334/99
Num
ero
Azi
ende
In Venezia Nel resto della provincia
1037
14
12 17
15
181
1911
13
5
168
6
42
2120
23
24
25
26
22
27
28
29
30
31
35
34
3233
9
AutostradaStrada ComunaleStrada ProvincialeStrada RegionaleStrada Statale
LEGENDAFig. 3-1: Localizzazione delle aziende soggette al D. Lgs. 334/99
Confini delle aziende soggette al D.Lgs. 334/99
Rete ferroviariaFiumi principali e laguneAree urbanizzate della provincia di VeneziaComuni della provincia di Venezia
Codice Nome Azienda Articolo D.Lgs. 334/99 Comune
1 SYNDIAL S.P.A. 8 VENEZIA
2 ERIDANIA CEREOL ITALIA S.P.A. 6 VENEZIA
3 EVC S.P.A. 8 VENEZIA
4 ICB S.P.A. 8 VENEZIA
5 S.MARCO PETROLI S.P.A. 8 VENEZIA
6 ECOVENETA S.P.A. 6 VENEZIA
7 CRION PRODUZIONI SAPIO S.R.L. 6 VENEZIA
8 ENI S.P.A. (AGIP PETROLI) 8 VENEZIA
9 MONTEFIBRE S.P.A. 8 VENEZIA
10 SOLVAY SOLEXIS S.P.A. 8 VENEZIA
11 DECAL S.P.A. 8 VENEZIA
12 3V CPM S.P.A. 8 VENEZIA
13 IES S.P.A. 8 VENEZIA
14 ATOFINA ITALIA S.R.L. 8 VENEZIA
15 MA.S.I. S.R.L. 8 VENEZIA
16 PETROVEN S.R.L. 8 VENEZIA
17 DOW CHEMICAL S.R.L. 8 VENEZIA
18 POLIMERI EUROPA S.P.A. 8 VENEZIA
19 ALCOA TRASFORMAZIONI S.P.A. 8 VENEZIA
20 MIOTTO GENERALE PETROLI S.R.L. 6 VENEZIA
21 CARBOLIO S.P.A. 6 VENEZIA
22 ENI S.P.A. (AGIP AVIO) 6 VENEZIA
23 RECKITT BENCKISER S.P.A. 6 MIRA
24 BRENTA GAS S.R.L. 8 MIRA
25 MARCHI INDUSTRIALE S.P.A. 6 MIRA
26 TRIVENGAS S.R.L. 6 MIRANO
27 PUBLIGAS S.R.L. 6 MARTELLAGO
28 LIQUIGAS S.P.A. 8 SCORZE'
29 TECNOCHIMITAL S.A.S. 5.3 MUSILE DI PIAVE
30 POLETTO ALDO INDUSTRIA CHIMICA S.R.L. 5.3 SAN DONA' DI PIAVE
31 POLETTO ALDO INDUSTRIA CHIMICA S.R.L. 5.3 NOVENTA DI PIAVE
32 AGIP GAS S.P.A. 6 CONCORDIA SAGITTARIA
33 KUEN FALCA S.R.L. 6 CONCORDIA SAGITTARIA
34 SAN MARCO GAS EURGAS LUX S.R.L. 8 PORTOGRUARO
35 EVER S.R.L. 8 PRAMAGGIORE
714
12 310
13
1
15
17
19
11
5
16
6
8
2
4
2021
23
24
25
26
22
28
27
18
9
AutostradaStrada ComunaleStrada ProvincialeStrada RegionaleStrada Statale
LEGENDAFig. 3-2: Localizzazione delle aziende soggette al D. Lgs. 334/99 - Dettaglio
Confini delle aziende soggette al D.Lgs. 334/99
Rete ferroviariaFiumi principali e laguneAree urbanizzate della provincia di VeneziaComuni della provincia di Venezia
Codice Nome Azienda Articolo D.Lgs. 334/99 Comune
1 SYNDIAL S.P.A. 8 VENEZIA
2 ERIDANIA CEREOL ITALIA S.P.A. 6 VENEZIA
3 EVC S.P.A. 8 VENEZIA
4 ICB S.P.A. 8 VENEZIA
5 S.MARCO PETROLI S.P.A. 8 VENEZIA
6 ECOVENETA S.P.A. 6 VENEZIA
7 CRION PRODUZIONI SAPIO S.R.L. 6 VENEZIA
8 ENI S.P.A. (AGIP PETROLI) 8 VENEZIA
9 MONTEFIBRE S.P.A. 8 VENEZIA
10 SOLVAY SOLEXIS S.P.A. 8 VENEZIA
11 DECAL S.P.A. 8 VENEZIA
12 3V CPM S.P.A. 8 VENEZIA
13 IES S.P.A. 8 VENEZIA
14 ATOFINA ITALIA S.R.L. 8 VENEZIA
15 MA.S.I. S.R.L. 8 VENEZIA
16 PETROVEN S.R.L. 8 VENEZIA
17 DOW CHEMICAL S.R.L. 8 VENEZIA
18 POLIMERI EUROPA S.P.A. 8 VENEZIA
19 ALCOA TRASFORMAZIONI S.P.A. 8 VENEZIA
20 MIOTTO GENERALE PETROLI S.R.L. 6 VENEZIA
21 CARBOLIO S.P.A. 6 VENEZIA
22 ENI S.P.A. (AGIP AVIO) 6 VENEZIA
23 RECKITT BENCKISER S.P.A. 6 MIRA
24 BRENTA GAS S.R.L. 8 MIRA
25 MARCHI INDUSTRIALE S.P.A. 6 MIRA
26 TRIVENGAS S.R.L. 6 MIRANO
27 PUBLIGAS S.R.L. 6 MARTELLAGO
28 LIQUIGAS S.P.A. 8 SCORZE'
29
30
31
32
34
35
33
AutostradaStrada ComunaleStrada ProvincialeStrada RegionaleStrada Statale
LEGENDAFig. 3-3: Localizzazione delle aziende soggette al D. Lgs. 334/99 - Dettaglio
Confini delle aziende soggette al D.Lgs. 334/99
Rete ferroviariaFiumi principali e laguneAree urbanizzate della provincia di VeneziaComuni della provincia di Venezia
Codice Nome Azienda Articolo D.Lgs. 334/99 Comune
29 TECNOCHIMITAL S.A.S. 5.3 MUSILE DI PIAVE
30 POLETTO ALDO INDUSTRIA CHIMICA S.R.L. 5.3 SAN DONA' DI PIAVE
31 POLETTO ALDO INDUSTRIA CHIMICA S.R.L. 5.3 NOVENTA DI PIAVE
32 AGIP GAS S.P.A. 6 CONCORDIA SAGITTARIA
33 KUEN FALCA S.R.L. 6 CONCORDIA SAGITTARIA
34 SAN MARCO GAS EURGAS LUX S.R.L. 8 PORTOGRUARO
35 EVER S.R.L. 8 PRAMAGGIORE
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3.1.1.1 Caratteristiche di produzione6
Nel territorio della provincia di Venezia si possono identificare diversi cicli produttivi e aree di stoccaggio delle merci pericolose; nella tabella sottostante sono indicate le aziende proprietarie.
C’è da premettere che, nell’area industriale di Porto Marghera le attività principali sono di tipo petrolifero e chimico. Ne deriva una vasta gamma di prodotti dalle molteplici applicazioni industriali e non: benzine, solventi, resine, gomme, materiali per l’edilizia, fibre. La peculiarità di Porto Marghera è quella di essere un polo integrato, dove la maggior parte delle unità produttive presenti si trovano in un rapporto di reciproca interdipendenza. Per esempio il cracker di Syndial alimenta gli impianti di produzione del dicloroetano e di estrazione del benzene della stessa azienda, oltre all’impianto del dicloroetano di EVC; in modo analogo, il reparto cloro-soda di Syndial fornisce cloro all’unità di produzione del toluendiisocianato e, indirettamente, all’impianto per cloruro di vinile monomero di EVC. Occorre ricordare, inoltre, come recita l’Accordo sulla Chimica, che “la chimica di Marghera rappresenta un punto chiave nella chimica italiana”. Infatti, tanto le materie prime che alimentano il polo chimico di Porto Marghera quanto le produzioni locali rispettivamente provengono da e sono destinate verso gli altri grossi poli chimici italiani (Ravenna, Ferrara, Mantova).
6 Fonte da Piano Provinciale di Emergenza e da documenti dell’Ufficio Rischio Industriale e Bonifiche del Dipartimento Provinciale Venezia dell’ARPAV.
Entrando nel dettaglio delle attività delle aziende soggette a Seveso Bis si individuano i seguenti cicli produttivi/stoccaggi principali:
• Energia • Raffinazione e cracking • Cloro-soda, dicloroetano e polivinilcloruro (PVC) • Acido solforico e oleum • Acido cloridrico • Acido nitrico concentrato • Solfato ammonico cristallino • Ammoniaca soluzione 25% • Toluendiisocianato • Olefine e aromatici • Fibre acriliche • Acido cianidrico ed acetoncianidrina • Acido fluoridrico ed idrofluorocarburi • Fabbricazione di gas industriali • Alluminio • Trattamento reflui e smaltimento rifiuti • Composti dell’ammoniaca • Trasformazioni ad uso alimentare e zootecnico • Depositi • Solfitanti per industria enologica • Produzione detersivi • Produzione diluenti • Produzione sali inorganici
Energia:
nella zona industriale sono presenti 6 centrali termoelettriche, destinate alla produzione di energia elettrica e vapore per soddisfare i fabbisogni degli stabilimenti interessati:
• Edison = L’azienda ha due centrali termoelettriche (Centrale di Marghera Levante e Centrale Azotati), che producono energia elettrica e vapore tecnologico e sono alimentate a metano.
• Enel = L’azienda è presente nell’area con la centrale termoelettrica di Porto Marghera, alimentata a carbone, e con la centrale termoelettrica di Fusina, che comprende 2 gruppi alimentati a carbone, 2 a metano ed 1 ad olio BTZ.
• Syndial = L’azienda è presente nell’area con una centrale termoelettrica alimentata con olio combustibile, metano e gasolio, che produce energia elettrica utilizzata per il funzionamento dei reparti produttivi Syndial e vapore che viene immesso nelle reti dello stabilimento.
• ENI = La raffineria soddisfa il proprio fabbisogno energetico con una centrale termoelettrica,
Cicli Produttivi e Stoccaggi Aziende Località - Comune Art. D.Lgs. 334/99Cloro-Soda Syndial Porto Marghera - Venezia 8 Dicloroetano Syndial Porto Marghera - Venezia 8 Acido Solforico e Oleum Syndial Porto Marghera - Venezia 8 Acido Solforico e Oleum Marchi Industriale Marano - Mira 6 Acido Cloridrico Syndial Porto Marghera - Venezia 8 Acido Nitrico Concentrato Syndial Porto Marghera - Venezia 8 Solfato Ammonico 35% e Cristallino Syndial Porto Marghera - Venezia 8 Ammoniaca Soluzione 25% Syndial Porto Marghera - Venezia 8 Parco Serbatoi Ovest Syndial Porto Marghera - Venezia 8 Toluendiisocianato (TDI) Dow Chemical Porto Marghera - Venezia 8 Olefine e Aromatici Polimeri Europa Porto Marghera - Venezia 8 Parco Serbatoi Sud e CR4 Polimeri Europa Porto Marghera - Venezia 8 Raffinazione ENI R&M Porto Marghera - Venezia 8 Cloruro di Vinile Monomero (CVM) EVC Porto Marghera - Venezia 8 Polivinilcloruro (PVC) EVC Porto Marghera - Venezia 8 Fibre Acriliche Montefibre Porto Marghera - Venezia 8 Acido Cianidrico e Acetoncianidrina Atofina Porto Marghera - Venezia 8 Acido Fluoridrico e Idrofluorocarburi Solvay Solexis Porto Marghera - Venezia 8 Gas Industriali Crion Produzioni Sapio Porto Marghera - Venezia 6 Alluminio Alcoa Porto Marghera - Venezia 8 Trattamento Reflui/Rifiuti MA.S.I. Porto Marghera - Venezia 8 Trattamento Reflui/Rifiuti Ecoveneta Porto Marghera - Venezia 6 Nitrotoluene, Tetrametil-piperidinolo, N-butil-tetrametil-piperidinammina, Diammina 6
3V CPM Porto Marghera - Venezia 8
Lavorazione Cereali Eridania Cereol Porto Marghera - Venezia 6 Depositi Decal Porto Marghera - Venezia 8 Depositi San Marco Petroli Porto Marghera - Venezia 8 Depositi Petroven Porto Marghera - Venezia 8 Depositi IES Porto Marghera - Venezia 8 Depositi Miotto Generali Petroli Porto Marghera - Venezia 6 Depositi ICB Mestre - Venezia 8 Depositi Carbolio Mestre - Venezia 6 Depositi ENI AVIO Tessera - Venezia 6 Depositi Publigas Martellago 6 Depositi Liquigas Scorzè 8 Depositi Brenta Gas Borbiago - Mira 8 Depositi Trivengas Mira 6 Depositi Agip Gas Concordia Sagittaria 6 Depositi Kuen Falca Concordia Sagittaria 6 Depositi San Marco Gas Portogruaro 8 Solfitanti per industria enologica Ever Pramaggiore 8 Produzione detersivi Reckitt Benckiser Mira 6 Produzione diluenti Tecnochimital Musile di Piave 5.3 Produzione sali inorganici Poletto Aldo Industria Chimica Noventa di Piave 5.3 Produzione sali inorganici Poletto Aldo Industria Chimica San Donà di Piave 5.3
Systematica Poli e Bacini di Traffico MP della Provincia di Venezia
25
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composta da un gruppo turbogas alimentato a gas combustibile, da una caldaia e da un turbogeneratore a vapore.
Raffinazione e cracking:
• ENI = La raffineria lavora il petrolio greggio e ne ricava una vasta gamma di prodotti quali distillati leggeri (benzine auto), distillati medi (petrolio avio e riscaldamento, gasolio per autotrazione e riscaldamento, kerosene), distillati pesanti (olio combustibile a varie viscosità e contenuti di zolfo, bitumi per usi stradali e guaine), propano e GPL, zolfo liquido.
• Syndial = Il cracker è alimentato a virgin nafta, dalla quale, per cracking termico e successiva distillazione frazionata, si separano etilene, propilene, metano e benzina di cracking. Quest’ultima viene poi ulteriormente lavorata per ottenere benzene, toluene e diciclopentadiene.
Cloro, dicloroetano, polivinilcloruro:
• Syndial = II cloro è prodotto industrialmente da Syndial (reparto CS23/25), contemporaneamente alla soda caustica, per elettrolisi di soluzioni di cloruro sodico. L’impianto operativo impiega celle ad amalgama (con catodo di mercurio), tecnologia largamente diffusa e nota da molto tempo. Gli impegni assunti con l’Accordo sulla Chimica prevedono la sostituzione delle celle ad amalgama con celle a membrana per eliminare la principale la principale fonte di inquinamento da mercurio. Il cloro di Syndial ha due destinazioni principali : la sintesi di fosgene nel reparto TD4 e la produzione di dicloroetano (DCE) nel reparto DL1/2 mediante la reazione esotermica di clorurazione diretta dell’etilene in un reattore a riciclo forzato. L’etilene proviene dal reparto di stoccaggio CR4 di Polimeri Europa (dove vengono stoccate anche: propilene, mix C4 e diciclopentadiene). Il dicloroetano viene poi inviato al reparto CV22/23 per la produzione di cloruro di vinile monomero.
• EVC = L’azienda produce polivinilcloruro (PVC) in polvere nel reparto CV24/25 a partire da dicloroetano tramite l’intermedio cloruro di vinile monomero (CVM) prodotto nel reparto CV22/23 e inviato allo stoccaggio presso il Parco Serbatoi Ovest di Syndial (dove vengono stoccato anche: ammoniaca, butano, mix C4 ed acido nitrico 54%). Il DCE è sintetizzato per ossiclorurazione dell’etilene, secondo una modalità alternativa a quella adottata da Syndial, e viene poi convertito in CVM in reattori di cracking a tubi. Per saturare la capacità produttiva di quest’ultimo impianto, EVC impiega anche parte del DCE in uscita dagli impianti Syndial dal reparto DL1/2. Il PVC in
polvere viene poi trasformato da EVC in granuli plastificati e rigidi per mezzo del processo di estrusione.
Acido solforico e oleum:
• Syndial = L’acido solforico e l’oleum vengono prodotti presso il reparto AS2/9/11 di Syndial. La tecnologia di base prevede la combustione dello zolfo liquido con l’ossigeno contenuto nell’aria atmosferica, con produzione di anidride solforosa. Successivamente l’anidride solforosa viene ossidata ad anidride solforica su letto catalitico fisso e poi assorbita in acido solforico 98% e in oleum 105%.
• Marchi Industriale = L’azienda produce acido solforico ed oleum a partire da zolfo elementare. Lo zolfo necessario per la sintesi dell’acido solforico e dell’oleum arriva in stabilimento su mezzi gommati, sia allo stato liquido che in quello solido: quello solido viene stoccato in cumuli sotto idonee coperture e fuso all’occorrenza in apposite vasche mediante serpentine riscaldate con vapore, quello fuso viene direttamente scaricato nelle vasche di fusione ed immediatamente utilizzato. Dal serbatoio di stoccaggio lo zolfo fuso passa in un forno dove viene ossidato ad anidride solforosa. L’anidride solforosa viene ulteriormente ossidata catalicamente ad anidride solforica in presenza di pentossido di vanadio ed infine avviene l’assorbimento in acqua demineralizzata e acido solforico a basso titolo. I prodotti ottenuti vengono stoccati in appositi serbatoi dedicati costruiti con materiale idoneo e contenuti in apposite vasche, la spedizione ai clienti avviene mediante autocisterne o taniche in plastica sempre mediante automezzi.
Acido cloridrico:
• Syndial = L’acido cloridrico, gas e soluzione, viene prodotto in vari reparti: nel CS28/30 a partire da peci clorurate provenienti da Ravenna e Porto Torres e da acque clorurate provenienti dai vari stabilimenti di Porto Marghera e viene inviato al reparto CV22/23; nel reparto Meforex e viene utilizzato per la produzione di policloruro di alluminio; nel reparto TD5 e viene inviato al reparto CV22/23 per la produzione di dicloroetano, mentre la soluzione (acido muriatico) viene stoccata al Parco Serbatoi Sud di Polimeri Europa (dove vengono stoccate anche: virgin nafta, acetone, acido solforico 98%, ammoniaca 25%, benzene, benzina di cracking, cumene, dicloroetano, etilbenzene, olio combustibile, olio fok, toluendiisocianato, toluene e soda caustica).
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Acido nitrico concentrato:
• Syndial = L’acido nitrico concentrato al 99% viene ottenuto nel reparto AS5 a partire da acido nitrico al 53%. La carica viene convogliata in due colonne a piatti dove, mediante distillazione azeotropica, si concentra l’acido fino al 66%. L’acido preconcentrato viene inviato ad un’ulteriore sezione di concentrazione costituita da tre colonne in parallelo a riempimento, dove mediante distillazione estrattiva con acido solforico all’86% viene incrementata la concentrazione dell’acido nitrico al 99%.
Solfato ammonico cristallino:
• Syndial = Il solfato ammonico al 35% viene prodotto nel reparto PR16 per reazione tra acido solforico, proveniente dal reparto AS2/9/11, e ammoniaca al 25% proveniente dal Parco Serbatoi Sud. Il solfato ammonico cristallino viene prodotto nel reparto AS7 attraverso la concentrazione della soluzione di solfato ammonico al 35%, proveniente dal reparto PR16, mediante riscaldamento indiretto attraverso scambiatori di calore. Questi permettono l’evaporazione dell’acqua con la formazione del precipitato cristallino.
Ammoniaca soluzione 25%:
Syndial = L’ammoniaca soluzione al 25% viene ottenuta nel reparto AM4 partendo dall’ammoniaca gas proveniente dal reparto AM7, attraverso un processo di assorbimento in acqua demineralizzata. Il prodotto viene inviato e stoccato nel Parco Serbatoi Sud.
Toluendiisocianato:
• Dow Chemical = Il TDI è un intermedio fondamentale per la produzione di schiume e poliuretani. Viene prodotto nel reparto TD5 per reazione tra fosgene e metatoluendiammina. Il fosgene viene ottenuto nel reparto TD4 per reazione tra ossido di carbonio, proveniente dal reparto TD12, e cloro, proveniente dal reparto CS23/25. La metatoluendiammina viene prodotta nel reparto TD3 per idrogenazione del dinitrotoluene. Quest’ultimo viene ottenuto nel repartoTD1 attraverso reazione tra toluene, proveniente dal Parco Serbatoi Sud, ed acido nitrico 99% proveniente dal reparto AS5. L’Accordo sulla Chimica prevede da parte di Dow Chemical l’impegno ad abbandonare l’attuale produzione di TDI via fosgene per adottare la sintesi alternativa via dimetilcarbonato, da
ottenersi per reazione diretta tra ossido di carbonio e metanolo.
Olefine e aromatici:
• Polimeri Europa = Le olefine prodotte sono etilene e propilene e vengono stoccate nel reparto CR4. Si ottengono attraverso il processo di steam-cracking della virgin nafta e successive distillazioni. Vengono anche prodotti idrogeno, metano, mix di C4, olio fok e benzina di cracking. Quest’ultima è la carica utilizzata per produrre gli aromatici, quali benzene e toluene stoccati al Parco Serbatoi Sud, nel reparto CR20/22 attraverso una serie di distillazioni. La frazione composta da C5 viene utilizzata nel reparto CR23 per produrre diciclopentadiene stoccato al CR4.
Fibre acriliche:
• Montefibre = Lo stabilimento Montefibre di Porto Marghera è dedicato alla produzione di fibre acriliche per una vasta gamma di usi tessili e tecnici. Nel reparto AT2 viene prodotto il polimero acrilico attraverso la reazione esotermica tra acrilonitrile, proveniente tramite tubazione dal deposito Decal e l’acetato di vinile. Parallelamente nel reparto AT4/5 viene prodotto il solvente dimetilacetammide, per reazione tra acido acetico e dimetilammina. Successivamente il polimero acrilico e il solvente vengono dosati in un mescolatore presso il reparto AT7 per ottenere una soluzione viscosa, che successivamente, nel reparto AT8, viene alimentata alla macchina di filatura dalla quale si ottiene la fibra acrilica.
Acido cianidrico e acetoncianidrina:
• Atofina = L’azienda produce acido cianidrico nel reparto AM7 secondo il processo Andrussow, tecnologia che coinvolge la reazione dell’ammoniaca con metano ed aria in presenza di un catalizzatore di platino/rodio. L’ammoniaca proviene dal Parco Serbatoi Ovest, mentre il metano dalla rete consorziata. L’acido cianidrico viene impiegato come reagente per la sintesi di acetoncianidrina mediante condensazione con acetone (proveniente dal Parco Serbatoi Sud) in presenza di soda come catalizzatore. L’acetoncianidrina è un intermedio per la produzione di metacrilato e costituisce la materia prima per la sintesi di insetticidi.
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Acido fluoridrico e idrofluorocarburi (Aziende operanti: Solvay Solexis):
• Solvay Solexis = Lo stabilimento Solvay Solexis di Porto Marghera è articolato in due reparti produttivi: il reparto FR, dedicato alla produzione di idrofluorocarburi e idroclorofluorocarburi (Meforex) e algofreni (clorofluorocarburi), il reparto FO per la produzione di acido fluoridrico attraverso la reazione tra fluorina e acido solforico. L’acido fluoridrico viene utilizzato come reagente nel reparto Meforex per la produzione di idrofluorocarburi, utilizzando come substrato percloroetilene e trielina. Come prodotti secondari vi sono acido cloridrico e gessi granulati.
Fabbricazione gas industriali:
• Crion Produzioni Sapio = L’azienda effettua il frazionamento dell’aria per la produzione di ossigeno, azoto, argon. Il processo di separazione dei componenti dell’aria prevede una serie di distillazioni successive per la produzione di ossigeno gas e azoto gas, destinati agli utilizzi del polo chimico di Porto Marghera, e di liquidi criogenici (ossigeno liquido, azoto liquido, argon liquido). Lo stabilimento Sapio comprende un impianto di compressione per gas tecnici (acetilene e idrogeno). I gas, provenienti dagli impianti di Syndial via gasdotto, vengono purificati, compressi e accumulati in bombole per la successiva commercializzazione.
Alluminio:
• Alcoa = L’alluminio viene prodotto attraverso il processo elettrolitico a partire da allumina. Mentre i catodi vengono acquistati da ditte esterne, gli anodi vengono prodotti direttamente da Alcoa.
Trattamento reflui e smaltimento rifiuti:
• MASI = La società svolge attività di depurazione e incenerimento dei reflui/rifiuti industriali del polo petrolchimico. La piattaforma SG31 è composta da un impianto di trattamento chimico-fisico-biologico, da un impianto di neutralizzazione e da un forno inceneritore. Il depuratore riceve le acque di processo e meteoriche di gran parte del polo industriale, in parte già pretrattate ai limiti di batteria dei singoli impianti. Dopo trattamento chimico-fisico-biologico, convoglia le acque depurate in laguna a mezzo dello scarico SM15. Al medesimo punto di scarico sono inviate le acque in uscita dal neutralizzatore, riservato ai
reflui della fognatura acida dei reparti cloro-soda, TDI e cracking di Syndial. I fanghi chimici e biologici del depuratore sono sottoposti a ispessimento, condizionamento chimico e disidratazione, e quindi inviati, insieme ad altri residui liquidi e oleosi, all’inceneritore. Quest’ultimo è costituito da un forno a letto fluido e da un sistema di abbattimento degli inquinanti nei fumi di combustione.
• Ecoveneta = L’azienda si occupa dello stoccaggio provvisorio e del trattamento dei rifiuti industriali, pericolosi e non, tossico-nocivi e speciali per essere poi inviati a discarica finale e/o in impianti di riutilizzo legalmente autorizzati.
Composti dell’ammoniaca:
• 3V CPM = Le operazioni svolte all’interno dello Stabilimento 3V CPM sono finalizzate alla sintesi di prodotti chimici impiegati principalmente nell’industria dei coloranti, come additivi nelle materie plastiche e nella chimica fine. I procedimenti chimici svolti all’interno dello stabilimento vengono attuati in due impianti di produzione e relativi stoccaggi, denominati CPM1 e CPM2. L’impianto CPM 1 produce mono-nitrotoluene per reazione fra toluene e acido nitrico in presenza di acido solforico che ha la funzione di disidratante. I tre isomeri che si formano (orto-, meta- e para-nitrotoluene) vengono poi separati mediante distillazione e cristallizzazione. L’impianto CPM 3 è costituito da due linee di produzione: 1) impianto di amminazione con ammoniaca è discontinuo e dedicato; è stato progettato per realizzare la produzione a batch di TMP-ONE ed è comprensivo delle sezioni di reazione (R-01), distillazione, serbatoi di materie prime e di lavorazione, gruppo frigorifero a salamoia; 2) impianto di idrogenazione multi-prodotto comprensivo delle sezioni di reazione (R-05), filtrazione catalizzatore, distillazione, serbatoi di materie prime e di lavorazione, trattamento acque amminiche e termodistruttore per gli effluenti gassosi. Le campagne di produzione che possono essere eseguite alternativamente nell’impianto di idrogenazione sono: TMP-INA, diammina 6, toluidine, TMP-OLO.
Trasformazioni ad uso alimentare e zootecnico:
• Eridania Cereol = Lo stabilimento è destinato alla trasformazione dei semi oleosi in olio ad uso alimentare e farine per uso zootecnico. I semi oleosi vengono raccolti prevalentemente sul territorio regionale, mentre i prodotti finiti (oli e farine) vengono impiegati su tutto il territorio nazionale. L’attività produttiva dello stabilimento può essere suddivisa nelle fasi: 1) depositi
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materie prime; 2) pulitura e condizionamento materie prime; 3) deposito prodotti derivati (oli e farine); 4) ciclo di lavorazione semi; 5) deposito di esano; 6) carico, scarico e movimentazione; 7) servizi ausiliari.
Depositi:
• Decal = L’azienda si occupa della movimentazione e deposito in serbatoi atmosferici di prodotti liquidi petroliferi e chimici, ed in particolare effettua ricezione via terra/mare, stoccaggio, denaturazione e additivazione, spedizione via terra/nave. Tra i principali prodotti movimentati e stoccati vi sono acrilonitrile, gasolio agricolo e gasolio, bitume, olio combustibile denso e fluido, benzina, toluene, xilene, acetone, ethylol, nonene, metanolo, etilbenzene, DEG e MEG.
• San Marco Petroli = L’azienda svolge la movimentazione e deposito di gasolio, gasolio agricolo, bitume, olio combustibile e benzina. Effettua rifornimento a mezzo di tubazioni via terra/mare e spedizione via terra.
• Petroven = L’azienda effettua lo stoccaggio e la movimentazione di prodotti petroliferi finiti, quali benzine, gasoli, oli combustibili e lubrificanti, bitumi. E’ dotata di serbatoi, oleodotti, pontili, pensiline di carico. Svolge inoltre attività di ricezione, stoccaggio, trattamento e spedizione di prodotti petroliferi sfusi.
• IES = L’azienda si occupa della movimentazione e stoccaggio di petrolio greggio.
• ICB = L’azienda si occupa dello stoccaggio di tossici tra i quali acido fluoridrico, alluminio ossido, arsenico bianco 99.5%, cadmio solfuro, cobalto ossido, minio di piombo, potassio nitrato e sodio nitrato.
• Miotto Generale Petroli = L’azienda si occupa della movimentazione e stoccaggio di gasolio.
• Carbolio = L’azienda si occupa della movimentazione e stoccaggio di gasolio.
• ENI Avio = L’azienda si occupa dello stoccaggio del kerosene per aviotrazione.
• Publigas = L’azienda si occupa della movimentazione e stoccaggio di idrocarburi gassosi in miscela liquefatta.
• Liquigas = L’azienda si occupa della movimentazione e stoccaggio di idrocarburi gassosi in miscela liquefatta.
• Brenta Gas = L’azienda si occupa della movimentazione e stoccaggio di idrocarburi gassosi in miscela liquefatta.
• Trivengas = L’azienda si occupa della movimentazione e stoccaggio di idrocarburi gassosi in miscela liquefatta.
• Agip Gas = L’azienda si occupa della movimentazione e stoccaggio di idrocarburi gassosi in miscela liquefatta.
• Kuen Falca = L’azienda si occupa della movimentazione e stoccaggio di gasolio e kerosene.
• San Marco Gas = L’azienda si occupa della movimentazione e stoccaggio di idrocarburi gassosi in miscela liquefatta.
Solfitanti per industria enologica:
• Ever = Nello stabilimento Ever è detenuta anidride solforosa in bombole da 58kg, stoccate per circa 3 tonnellate, in condizioni di pieno carico, in apposito magazzino dotato di sistemi di sicurezza per il contenimento all’interno di eventuali rilasci. L’attività principale dell’azienda è il commercio di materie prime utilizzate nell’industria enologica, quali: 1) prodotti per la fermentazione (lieviti, enzimi, solfitanti, attivanti); 2) chiarificanti (bentoniti, tannini, chiarificanti proteici, chiarificanti complessi); 3) coadiuvanti di filtrazione; 4) stabilizzanti e conservanti; 5) detergenti e sanitizzanti; 6) accessori per la cantina (tubazioni, raccorderai, pompe, colle).
Produzione detersivi:
• Reckitt Benckiser = Nell’unità produttiva di Mira della Reckitt Benckiser vengono prodotti detersivi in polvere, in pastiglie, saponi, detersivi liquidi e prodotti coadiuvanti per il lavaggio. Le fasi principali del processo produttivo sono le seguenti: 1) preparazione di alcuni principi attivi o tensioattivi di base dei detersivi e dei saponi, ottenuto dalla neutralizzazione dell’acido solforico con soda; 2) integrazione/additivazione/miscelazione dei tensioattivi e dei saponi ottenuti con opportuni materiali in polvere e/o liquidi; tali materiali rispondono a diverse funzioni tecnologiche , quali coadiuvanti, sequestranti, sbiancanti, riempitivi ed altro; 3) confezionamento finale del prodotto ottenuto nei contenuti predisposti. Nella produzione dei detersivi (in polvere e liquidi) vengono utilizzati il perborato di sodio monoidrato, il percarbonato di sodio e profumi, sostanze suscettibili di causare un eventuale incidente rilevante.
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Produzione diluenti:
• Tecnochimital = L’impianto dell’azienda consiste in un insieme di componenti per la produzione di diluenti. Esso è suddiviso in: 1) un deposito di solventi con 12 serbatoi da 68 mc divisi in due scomparti per lo stoccaggio di solventi infiammabili, uno di questi serbatoi è dedicato al metanolo; 2) due serbatoi per la miscelazione, uno da 3 mc ed uno da 5 mc; 3) due punti di dosaggio con misuratore e prelievo prodotti da serbatoi interrati e miscelatori.
Produzione sali inorganici:
• Poletto Aldo Industria Chimica = Nell’ambito dell’azienda sono trattate sostanze inorganiche per la produzione di sali inorganici utilizzati in ambito agricolo (fertilizzanti) ed industriali. La tipologia delle reazioni che sono effettuate è del tipo acido-base, impiegando prodotti allo stato puro o prodotti residuali di lavorazioni svolte presso altre aziende. L’attività produttiva è caratterizzata dallo schema a blocchi, che si propone contraddistinto da una fase di solubilizzazione e di miscelazione cui fa seguito, eventualmente, un processo di centrifugazione ed eventualmente l’essiccamento. I composti impiegati nelle reazioni o prodotti, suscettibili di causare un eventuale incidente rilevante sono: acido nitrico, alluminio idrossido, alluminio nitrato, ammonio acetato, ammonio fluoruro, calcio nitrato, cerio ammonio nitrato, cobalto nitrato, cromo acetato, cromo nitrato, ferro nitrato, magnesio nitrato, nichel nitrato, potassio permanganato, rame nitrato e zinco nitrato.
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3.2 Distributori di carburante
Nella Provincia di Venezia sono presenti 278 distributori di carburante7
I comuni con il maggior numero di distributori sono:
• Venezia con 71 (il 26% del totale provinciale), • Iesolo con 20 (il 7% del totale provinciale), • Chioggia con 15 (il 5% del totale provinciale), • Portogruaro con 14 (il 5% del totale provinciale), • Mira con 12 (il 4% del totale provinciale), • San Donà di Piave con 10 (il 4% del totale
provinciale).
I restanti comuni della provincia hanno un numero di distributori variabile tra 8 ed 1:
• 8 (il 3% del totale provinciale) a Mirano, San Michele del Tagliamento e Santo Stino di Livenza;
• 7 (il 3% del totale provinciale) a Scorzè e Spinea; • 6 (il 2% del totale provinciale) a Eraclea, Noale e
Cavallino-Treporti; • 5 (il 2% del totale provinciale) a Cavarzere, Dolo
e Pianga; • 4 (l’1% del totale provinciale) a Campagna Lupia,
Camponogara, Caorle, Fiesso d’Artico, Gruaro, Martellago, Musile di Piave e Noventa di Piave;
• 3 (l’1% del totale provinciale) a Concordia Sagittaria, Salzano, Teglio Veneto e Vigonovo;
• 2 (l’1% del totale provinciale) a Campolongo Maggiore, Ceggia, Fossalta di Portogruaro, Fossò, Marcon, Quarto d’Altino e Santa Maria di Sala;
• 1 a Annone Veneto, Cinto Caomaggiore, Cona, Fossalta di Piave, Meolo, Pramaggiore e Torre di Mosto.
Il solo comune di Stra, non presenta alcun distributore di carburante nel proprio territorio.
Nelle Figura 3.4 è rappresentata la mappatura d’insieme dei 278 distributori.
7 Fonte da elenco rete di distribuzione carburanti del Settore Mobilità e Trasporti della Provincia di Venezia aggiornato al 2004.
Codice Provincia
CodiceComune
Nome Comune Numero Distributori di Carburante
27 1 Annone Veneto 127 2 Campagna Lupia 427 3 Campolongo Maggiore 227 4 Camponogara 427 5 Caorle 427 6 Cavarzere 527 7 Ceggia 227 8 Chioggia 1527 9 Cinto Caomaggiore 127 10 Cona 127 11 Concordia Sagittaria 327 12 Dolo 527 13 Eraclea 627 14 Fiesso d'Artico 427 15 Fossalta di Piave 127 16 Fossalta di Portogruaro 227 17 Fossò 227 18 Gruaro 427 19 Iesolo 2027 20 Marcon 227 21 Martellago 427 22 Meolo 127 23 Mira 1227 24 Mirano 827 25 Musile di Piave 427 26 Noale 627 27 Noventa di Piave 427 28 Pianiga 527 29 Portogruaro 1427 30 Pramaggiore 127 31 Quarto d'Altino 227 32 Salzano 327 33 San Donà di Piave 1027 34 San Michele al Tagliamento 827 35 Santa Maria di Sala 227 36 Santo Stino di Livenza 827 37 Scorzè 727 38 Spinea 727 39 Stra 027 40 Teglio Veneto 327 41 Torre di Mosto 127 42 Venezia 7127 43 Vigonovo 327 44 Cavallino-Treporti 6
Totale 278
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CONA
CAVARZERE
DOLO
CAMPONOGARA
FIESSOD'ARTICO
VIGONOVO
STRA
CAMPAGNA LUPIA
CAMPOLONGOMAGGIORE
SANTA MARIADI SALA
MIRANO
PIANIGA
SPINEA
MIRA
NOALE
SCORZE'
MARTELLAGO
MARCON
QUARTOD'ALTINO
ANNONEVENETO
PORTOGRUARO
PRAMAGGIORETEGLIOVENETO
FOSSALTA DIPORTOGRUARO
GRUARO
SAN DONA'DI PIAVE
TORREDI MOSTO
ERACLEA
NOVENTADI PIAVE
MUSILEDI PIAVE
MEOLO
CEGGIA
SANTO STINODI LIVENZA
FOSSALTADI PIAVE
IESOLO
CAVALLINO-TREPORTI
CAORLE
SAN MICHELE ALTAGLIAMENTO
VENEZIA
CONCORDIASAGITTARIA
FOSSO'
CINTOCAOMAGGIORE
CHIOGGIA
SALZANO
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AutostradaStrada ComunaleStrada ProvincialeStrada RegionaleStrada Statale
Fig. 3-4: Localizzazione dei distributori di carburanteLEGENDA
Distributori di carburante
Rete ferroviariaFiumi principali e laguneAree urbanizzate della provincia di VeneziaComuni della provincia di Venezia
Codice Comune Nome Comune Num. Distributori
1 ANNONE VENETO 1
2 CAMPAGNA LUPIA 4
3 CAMPOLONGO MAGGIORE 2
4 CAMPONOGARA 4
5 CAORLE 4
6 CAVARZERE 5
7 CEGGIA 2
8 CHIOGGIA 15
9 CINTO CAOMAGGIORE 1
10 CONA 1
11 CONCORDIA SAGITTARIA 3
12 DOLO 5
13 ERACLEA 6
14 FIESSO D'ARTICO 4
15 FOSSALTA DI PIAVE 1
16 FOSSALTA DI PORTOGRUARO 2
17 FOSSO' 2
18 GRUARO 4
19 IESOLO 20
20 MARCON 2
21 MARTELLAGO 4
22 MEOLO 1
23 MIRA 12
24 MIRANO 8
25 MUSILE DI PIAVE 4
26 NOALE 6
27 NOVENTA DI PIAVE 4
28 PIANIGA 5
29 PORTOGRUARO 14
30 PRAMAGGIORE 1
31 QUARTO D'ALTINO 2
32 SALZANO 3
33 SAN DONA' DI PIAVE 10
34 SAN MICHELE AL TAGLIAMENTO 8
35 SANTA MARIA DI SALA 2
36 SANTO STINO DI LIVENZA 8
37 SCORZE' 7
38 SPINEA 7
40 TEGLIO VENETO 3
41 TORRE DI MOSTO 1
42 VENEZIA 71
43 VIGONOVO 3
44 CAVALLINO-TREPORTI 6
Systematica Poli e Bacini di Traffico MP della Provincia di Venezia
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3.3 Altri poli interessati dalla mobilitazione di merci pericolose
Un’ulteriore significativo polo di generazione e attrazione del trasporto merci pericolose, oltre quelli descritti nei precedenti paragrafi (aziende soggette a Seveso Bis e distributori di carburanti) è la “realtà portuale” di Venezia.
Il porto commerciale di Venezia è una piattaforma logistica polivalente per sistemi di trasporto plurimodali nella zona industriale di Marghera, dove trovano posto strutture destinate alla movimentazione e allo stoccaggio di merci comunitarie ed extracomunitarie e servizi generali e direzionali per persone e merci. La zona operativa portuale si sviluppa su di una superficie totale di circa 1.000.000 di mq, di cui circa 200.000 mq coperti. In tale area sono presenti società terminaliste e non, che, con infrastrutture di loro proprietà o in concessione, operano fornendo tutti i servizi logistici correlati alle diverse merceologie di traffico dell’intero bacino portuale. Alcune delle società collegate ed operative all’interno del porto di Venezia sono:
• Centro Intermodale Adriatico S.p.A. (CIA) • Vecon S.p.A. • Terminal Intermodale Venezia (TIV) • Terminal Rinfuse Marghera (TRM) • Terminal Molo B (TMB) • Multiservice S.r.l.
Il Centro Intermodale Adriatico S.p.A. (CIA) è un terminal portuale privato, situato all’interno dell’Interporto di Venezia, nel cuore della zona industriale di Marghera, ottimamente collegato alle principali arterie stradali/autostradali, alla stazione ferroviaria di Mestre – Venezia e all’Aeroporto di Venezia. L’attività principale del Centro Intermodale Adriatico S.p.A. è rappresentata dall’offerta di servizi logistico – intermodali per merci che arrivano via mare, camion e treno. Il terminal si estende per un’area raccordata di 140.000 mq, di cui circa 41.000 mq coperti, ed è specializzato nella movimentazione di rinfuse, prodotti siderurgici, merci varie e container. Dispone inoltre di una banchina lineare di 500 metri situata nel Canale Industriale Ovest di Porto Marghera.
VECON S.p.A. offre il deposito doganale e la temporanea custodia delle merci in un’area operativa di circa 185.000 mq, di cui è concessionaria demaniale. Offre inoltre un fronte banchina di 510 metri e un accosto per navi Ro-Ro.
Terminal Intermodale Venezia S.r.l. (TIV) opera in conto di terzi prevalentemente nei settori delle rinfuse non alimentari e delle merci in colli. La società
dispone di un terminale in concessione, dell’estensione di 25 ha, serviti da banchina e dotato di depositi scoperti e magazzini.
Nel Porto di Venezia, da sempre punto di incontro tra l’Europa, il middle-far-east e l’Africa, il Terminal Molo B (TMB), innovato nelle sue strutture e nell’informatica, offre 1759 metri di banchina e 9 accosti collegati con la rete ferroviaria nazionale.
Terminal Rinfuse Marghera S.r.l. (TRM), ex Italiana Coke, opera in conto terzi sul terminale del Canale Industriale Nord di Porto Marghera. Si estende per 10 ha, è attrezzato di banchina, di un silo della capacità di 10.000 ton. e di aree di deposito coperte e scoperte.
L’immagine sottostante rappresenta la planimetria dell’interporto di Venezia, all’interno del quale opera anche il CIA, mentre le immagini della pagina seguente rappresentano rispettivamente il porto commerciale a Marghera e quello commerciale/passeggeri in centro storico a Venezia.
Systematica Poli e Bacini di Traffico MP della Provincia di Venezia
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Systematica L’offerta di trasporto stradale
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4 Offerta di trasporto stradale
I luoghi di destinazione delle merci pericolose, come sarà evidenziato e quantificato nei capitoli 6 e 7, sono localizzati su tutto il territorio della provincia di Venezia.
Oltre ai grossi poli di produzione, di stoccaggio, di lavorazione/utilizzo delle sostanze pericolose, che determinano grosse concentrazioni di traffico, tali merci sono destinate anche a luoghi più puntuali e sparsi nel territorio; basti pensare alla rete dei distributori di carburante per i veicoli civili e alle abitazioni private dotate di impianto di riscaldamento a combustibile liquido.
La necessità, da parte dei mezzi che trasportano sostanze pericolose, di poter raggiungere in maniera capillare tutto il territorio della provincia di Venezia, fa si che la gran parte della rete stradale sia interessata dal traffico di merci pericolose.
Le uniche restrizioni al traffico di merci pericolose sono dovute non tanto alla tipologia di merce trasportata quanto al peso dei veicoli utilizzati come riportato nel paragrafo 4.2.
Il traffico merci pericolose avviene quindi in promiscuo con il normale traffico stradale su tutta la rete viaria subendone, quindi, tutti gli effetti indotti dalla sua entità (congestione) e provocandone in maniera più o meno marcata un aggravio delle condizioni di sicurezza nel senso di aumento delle probabilità di incidenti con conseguenze gravi.
L’analisi dell’offerta di trasporto stradale adibita al transito delle merci pericolose è stata quindi estesa a tutta la rete viaria per la quale sono stati valutati i volumi di traffico totali in transito, nonché l’interdizione ai mezzi pesanti.
Visto l’obiettivo del presente studio, l’analisi dei flussi di traffico è stata fatta in corrispondenza delle sezioni in cui è stata fatta l’indagine delle merci pericolose in modo da poter avere un riscontro affidabile dell’interazione tra il traffico veicolare tradizionale e quello dei mezzi che trasportano merci pericolose.
In questa fase, comunque, non ci si soffermerà sull’analisi dettagliata del rilievo dei mezzi ADR che verrà trattata in maniera esaustiva nel capitolo 6
4.1 La rete stradale
La rete stradale della provincia di Venezia, rappresentata in Figura 4-1, è costituita da:
• Autostrade; • Strade Statali; • Strade Regionali; • Strade Provinciali; • Strade Comunali.
Inoltre, all’interno del territorio provinciale e nelle immediate vicinanze del confine amministrativo, si trovano 4 barriere autostradali, 5 caselli e 12 svincoli (21 punti in totale, 14 interni alla provincia e 7 esterni):
• Barriera Villabona (sita all’interno della provincia, sull’Autostrada A4);
• Barriera Roncade (sita all’esterno della provincia, sull’Autostrada A4);
• Barriera Portogruaro (sita all’interno della provincia sull’Autostrada A28);
• Barriera Mogliano Veneto (sita all’esterno della provincia, sull’Autostrada A27);
• Casello Dolo – Mirano (sito all’interno della provincia, sull’Autostrada A4);
• Casello San Donà di Piave (sito all’interno della provincia, sull’Autostrada A4);
• Casello Cessalto (sito all’esterno della provincia, sull’Autostrada A4);
• Casello Santo Stino di Livenza (sito all’interno della provincia, sull’Autostrada A4);
• Casello Latisana (sito all’esterno della provincia, sull’Autostrada A4);
• Svincolo Marghera – Romea (sito all’interno della provincia, sull’Autostrada A4);
• Svincolo Carbonifera (sito all’interno della provincia, sull’Autostrada A4);
• Svincolo Miranese (sito all’interno della provincia, sull’Autostrada A4);
• Svincolo Castellana (sito all’interno della provincia, sull’Autostrada A4);
• Svincolo Terraglio (sito all’interno della provincia, sull’Autostrada A4);
• Svincolo Marcon (sito all’interno della provincia, sull’Autostrada A4);
• Svincolo Quarto d'Altino (sito all’interno della provincia, sull’Autostrada A4);
• Svincolo Mogliano Veneto (sito all’esterno della provincia, sull’Autostrada A27);
• Svincolo Dese – Marcon (sito all’interno della provincia, sul raccordo A4/A27 – SS14);
• Svincolo SS14 (sito all’interno della provincia, sul raccordo A4/A27 – SS14);
• Svincolo Sesto al Reghena (sito all’esterno della provincia, sull’Autostrada A28);
• Svincolo Villotta (sito all’esterno della provincia, sull’Autostrada A28).
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Svincolo Castellana
Svincolo Terraglio
Svincolo Marcon
Svincolo Quarto d'Altino
Casello Dolo - Mirano
Svincolo Dese - Marcon
Barriera Roncade
Casello San Donà di Piave
Casello Cessalto
Casello Santo Stino di Livenza
Barriera Portogruaro
Svincolo Sesto al Reghena
Svincolo Villotta
Casello Latisana
Barriera Mogliano Veneto
AutostradaStrada ComunaleStrada ProvincialeStrada RegionaleStrada Statale
)
Fig. 4-1: Rete stradale nella provincia di Venezia
LEGENDA
Caselli, svincoli e barriere autostradaliFiumi principali e laguneAree urbanizzate della provincia di VeneziaComuni della provincia di Venezia
Tipologia Strada Km grafo di rete in provincia
Autostrada 205.817
Strada Comunale 2,201.67
Strada Provinciale 835.847
Strada Regionale 128.993
Strada Statale 150.47
Systematica L’offerta di trasporto stradale
36
Provincia di Venezia - Settore Mobilità e Trasporti Indagine sul trasporto di merci pericolose su strada
4.1.1 Struttura di rete e competenza amministrativa
I tratti autostradali, che attraversano il territorio provinciale, sono di proprietà dell’ANAS e gestiti in concessione da tre società:
• Società delle Autostrade di Venezia e Padova S.p.A. per il tratto di A4 “Torino – Trieste” dallo Svincolo Terraglio verso Padova e per il raccordo con l’Aeroporto Marco Polo di Venezia tra A4/A27 – SS14;
• Autovie Venete S.p.A. per il tratto di A4 “Torino – Trieste” dallo Svincolo Terraglio verso Trieste e per l’A28 “Portogruaro – Pordenone”;
• Autostrade per l’Italia S.p.A. per l’A27 “Venezia – Belluno”.
La rete autostradale A4 – A27 – Raccordo Aeroporto, include al suo interno il sistema tangenziale di Mestre, compreso tra Barriera Villabona – Barriera Mogliano Veneto – Barriera Roncade – Svincolo SS14. Anche l’Autostrada A28 non è soggetta a pedaggio.
Nelle tabelle seguenti sono elencate le stradi statali, di proprietà e competenza diretta dell’ANAS, che caratterizzano la maglia viaria della provincia, e le strade regionali gestite in concessione dalla società Veneto Strade S.p.A., costituita dalla Regione e dalle sette province venete
Strade Statali
Numero Denominazione Km in provincia
13 Pontebbana 3.80
14 Triestina 73.10
309 Romea 46.20
Totale 123.10
Strade Regionali
Numero Denominazione Tipologia di origine Note Km in provincia
11 Padana Superiore Strada Statale --- 27.64
14 Di Mestre Strada Statale --- 5.55
53 Postumia Strada Statale --- 12.80
245 Castellana Strada Statale --- 12.85 515 Noalese Strada Statale --- 22.74
516 Piovese Strada Statale --- 12.78
43 Portegrandi - Jesolo Strada Provinciale Il tratto dalla rotatoria di
Caposile alla rotatoria Frova 7.56
89 Treviso - Mare Strada Provinciale L’intero tracciato 4.92
Totale 106.84
Systematica L’offerta di trasporto stradale
37
Provincia di Venezia - Settore Mobilità e Trasporti Indagine sul trasporto di merci pericolose su strada
L’elenco delle strade provinciali, di proprietà e competenza diretta della Provincia di Venezia, è riportato invece nella tabella sottostante.
La SP251 “Della Val di Zoldo e Val Cellina” e la SP463 “Del Tagliamento” sono ex strade statali, passate di competenza alle amministrazioni provinciali dei territori che attraversano.
Le strade comunali sono di proprietà dei singoli comuni che ne hanno competenza diretta. La rete di strade comunali rappresentata in Figura 4-1, comprende la maglia comunale di vie principali, cioè quelle che svolgono un’importante funzione di interconnessione o costituiscono l’impianto stradale fondamentale delle diverse aree urbane della provincia di Venezia.
Strade Provinciali
umero Denominazione Km in provincia Numero Denominazione Km in provincia
01 Ponte Passetto 1.065 47 Caposile - Passarella - Eraclea 10.930
02 Cavarzere - Loreo 9.345 48 Noventa di Piave - Fossalta di Piave - Meolo - Roncade 9.330
03 Cavarzere - Pettorazza Grimani 2.700 49 Fossalta di Piave - Monastier 2.640
04 Gorzone 16.400 50 Argine S.Marco - Croce - Fossalta di Piave - Zenson 6.720
04b Gorzone Ovest 8.925 51 Musile di Piave - Passarella 5.130
05 Cona - Agna 6.320 52 San Donà di Piave - Eraclea 10.980
07 Rebosola 20.625 53 San Donà di Piave - Ponte Crepaldo - Torre di Fine 16.355
08 Martinelle - Cantarana 8.645 54 San Donà di Piave - Cittanova - Ponte Capitello - Caorle 27.210
09 Arzerone 7.865 55 Noventa di Piave - Cessalto 5.390
11 Campolongo Maggiore - Piove di Sacco 2.155 56 San Donà di Piave - Grassaga - Cessalto 6.830
12 Casello 9 - Piove di Sacco 12.915 57 Ponte Crepaldo - Torre di Mosto - Prà di Levada 13.350
13 Antico Alveo del Brenta 11.060 58 Staffolo - Ceggia - Cessalto 7.655
14 Liettoli - Campolongo Maggiore - Lova 10.635 59 Santo Stino di Livenza - Caorle 20.295
15 Campagna Lupia - Lova 4.590 60 Santo Stino di Livenza - Belfiore 11.330
16 Campagna Lupia - Lugo 4.135 61 Santo Stino di Livenza - Annone Veneto - Pravisdomini 14.655
17 Prozzolo - Camponogara - Fossò - Vigonovo 11.180 62 Ponte Tezze - Torre di Mosto - Caorle 22.750
18 Camponogara - Calcroci 5.005 64 Strada Persiana 7.530
19 Dolo - Camponogara 4.985 67 Portogruaro - Concordia Sagittaria - Fossa Contarina 12.275
20 Stra - Vigonovo 2.620 68 Portogruaro - Cavanella Lunga 8.650
21 Stra - Ponte Alto 4.105 69 Torresella - Villa Marina 4.320
22 Oriago - Piazza Mercato - Porto Menai - Sambruson 7.945 70 Portogruaro - Lugugnana - Brussa 23.520
23 Fusina - SS11 6.755 72 Portogruaro - Fossalta di Portogruaro -Alvisopoli 8.070
24 Malcontenta - Rana 2.670 73 Portogruaro - Alvisopoli - San Michele al Tagliamento 14.550
25 Santa Maria di Sala - Caltana - Fiesso d'Artico 7.405 74 Bibione - San Michele al Tagliamento 14.180
26 Dolo - Scaltenigo - Mirano 8.840 75 San Mauro - Villanova - Morsano al Tagliamento 6.290
27 Mirano - Mira 5.086 76 Giai - Gruaro - Cordovado 8.270
28 Cazzago - Arino - Pianiga - Mellaredo 8.145 78 Cinto Caomaggiore - Sesto al Reghena 1.315
29 Mira - Borbiago 1.605 79 Torre di Mosto - Tre Ponti 3.695
30 Oriago - Scaltenigo - Caltana 15.905 81 Spinea - Marghera 18.865
32 Miranese 12.290 83 San Donà di Piave - Noventa di Piave -Romanziol 10.175
33 Mirano - Veternigo - San Giorgio delle Pertiche 10.485 84 Scorzè - Scandolara 4.645
34 Mirano - Pianiga 5.325 85 Cavarzere - Corte Dolfina 14.610
Systematica L’offerta di trasporto stradale
38
Provincia di Venezia - Settore Mobilità e Trasporti Indagine sul trasporto di merci pericolose su strada
4.1.2 Caratteristiche della viabilità
Ad esclusione di quella autostradale, il resto della viabilità extraurbana è prevalentemente costituita da strade a carreggiata unica con due corsie complessive (una per senso di marcia).
Nel Piano di Bacino del Trasporto Pubblico Locale, adottato dalla Provincia di Venezia, è riportata una analisi dettagliata delle caratteristiche geometriche delle strade extraurbane per ciascuna delle quali sono riportati i valori di velocità a flusso libero, di capacità, di larghezza della carreggiata, del numero di corsie e di larghezza della banchina.
Da tale analisi si nota una certa disomogeneità delle diverse tratte stradali evidenziate da diversi valori di capacità che vanno, per le strade a carreggiata unica e 2 corsie complessive, da un minimo di 1.162 veicoli complessivi per le due direzioni a 1.820.
Le ragioni di questa variabilità sono dovute prevalentemente alle differenti larghezze della carreggiata, e quindi delle corsie di marcia e dalla tortuosità del tracciato che limita, oltre ché le velocità di percorrenza, anche la possibilità di sorpasso.
La rete autostradale garantisce ottime caratteristiche stradali sia in termini di larghezza di corsia che di banchina nonché di separazione delle correnti veicolari che proseguono in direzione opposta (carreggiate separate).
Discorso a parte merita la Tangenziale di Mestre che pur possedendo, in origine, le caratteristiche proprie di una autostrada, ha subito dei recenti interventi di adeguamento che hanno riguardato l’introduzione di una nuova corsia di marcia a discapito della banchina che ora è del tutto assente e della larghezza delle altre due corsie. Questo intervento se da un lato garantisce un aumento della capacità di smaltimento veicolare dall’altro lato può determinare delle condizioni di criticità in termini di sicurezza.
4.2 Restrizioni di rete al transito dei veicoli MP
Il divieto di transito dei mezzi che trasportano sostanze pericolose lungo la rete stradale è indicato da una apposita segnaletica verticale riferita o al peso o alla tipologia di merce trasportata:
Vieta il transito ai veicoli di massa a pieno carico superiore a 3.5 tonnellate, non adibiti al trasporto di persone. Tale segnaletica può riportare anche una specifica cifra bianca all’interno del simbolo nero
indicante il valore massimo della massa a pieno carico dei veicoli ammessi al transito.
Vieta il transito ai veicoli che trasportano merci pericolose.
Vieta il transito ai veicoli che trasportano esplosivi o merci facilmente infiammabili.
Vieta il transito ai veicoli che trasportano prodotti suscettibili di contaminare l'acqua.
Mentre il primo cartello riportato, indica il divieto di transito a qualsiasi mezzo pesante, indipendentemente dalla tipologia di merce trasportata, i successivi tre interessano veicoli che trasportano specificatamente merci pericolose, o facilmente infiammabili o suscettibili di contaminare l’acqua. Questi, però, nei ripetuti sopralluoghi condotti sulla rete stradale principale (Autostrade, Strade Statali, Regionali, Provinciale e Comunali rilevanti) della provincia di Venezia non sono mai stati riscontrati, quindi non sono presenti specifiche limitazioni di rete al transito di mezzi di merci pericolose.
L’individuazione di tratti stradali caratterizzati dal divieto di transito ai mezzi pesanti, al quale ovviamente sono soggetti anche i mezzi di merci pericolose, è stata determinata attraverso un’operazione GIS di selezione/interrogazione sul database associato al grafo stradale TeleAtlas, di cui è in possesso il Settore Mobilità e Trasporti della Provincia di Venezia, degli archi con chiusura di una o entrambe le direzioni di marcia per la tipologia veicolare “camion”.
Nelle figure seguenti è rappresentata la viabilità interdetta al traffico pesante a differenti scale, dal quadro d’insieme, Figura 4-2, a quelli di dettaglio per ambiti territoriali omogenei, Meridionale in Figura 4-3, Riviera del Brenta in Figura 4-4, Miranese in Figura 4-5 e Veneziano in Figura 4-6, Sandonatese in Figura 4-7 e Portogruarese in Figura 4-8.
CAMPONOGARA
CAMPOLONGOMAGGIORE
FOSSO'
CONA
CAVARZERE
DOLO
FIESSOD'ARTICO
VIGONOVO
STRA
CAMPAGNA LUPIA
SANTA MARIADI SALA
MIRANO
PIANIGA
SPINEA
MIRA
NOALE
SCORZE'
MARTELLAGO
MARCON
QUARTOD'ALTINO
ANNONEVENETO
PORTOGRUARO
PRAMAGGIORETEGLIOVENETO
FOSSALTA DIPORTOGRUARO
GRUARO
SAN DONA'DI PIAVE
TORREDI MOSTO
ERACLEA
NOVENTADI PIAVE
MUSILEDI PIAVE
MEOLO
CEGGIA
SANTO STINODI LIVENZA
FOSSALTADI PIAVE
IESOLO
CAVALLINO-TREPORTI
CAORLE
SAN MICHELE ALTAGLIAMENTO
VENEZIA
CONCORDIASAGITTARIA
CINTOCAOMAGGIORE
CHIOGGIA
SALZANO
AutostradaStrada ComunaleStrada ProvincialeStrada RegionaleStrada Statale
Fig. 4-2: Indicazione della viabilità interdetta al traffico pesanteLEGENDA
Viabilità interdetta al traffico pesante
Rete ferroviariaFiumi principali e laguneAree urbanizzate della provincia di VeneziaComuni della provincia di Venezia
Codice Comune Comune con restr. viab. MP
1 ANNONE VENETO
2 CAMPAGNA LUPIA
4 CAMPONOGARA
5 CAORLE
6 CAVARZERE
7 CEGGIA
8 CHIOGGIA
10 CONA
11 CONCORDIA SAGITTARIA
12 DOLO
13 ERACLEA
14 FIESSO D'ARTICO
16 FOSSALTA DI PORTOGRUARO
17 FOSSO'
18 GRUARO
19 IESOLO
20 MARCON
21 MARTELLAGO
23 MIRA
24 MIRANO
25 MUSILE DI PIAVE
26 NOALE
28 PIANIGA
29 PORTOGRUARO
31 QUARTO D'ALTINO
32 SALZANO
33 SAN DONA' DI PIAVE
34 SAN MICHELE AL TAGLIAMENTO
35 SANTA MARIA DI SALA
36 SANTO STINO DI LIVENZA
37 SCORZE'
38 SPINEA
39 STRA
40 TEGLIO VENETO
41 TORRE DI MOSTO
42 VENEZIA
43 VIGONOVO
44 CAVALLINO-TREPORTI
CONA
CAVARZERE
CHIOGGIA
AutostradaStrada ComunaleStrada ProvincialeStrada RegionaleStrada Statale
LEGENDAFig. 4-3: Indicazione della viabilità interdetta al traffico pesante - Dettaglio
Viabilità interdetta al traffico pesante
Rete ferroviariaFiumi principali e laguneAree urbanizzate della provincia di VeneziaComuni della provincia di Venezia
CAMPONOGARA
CAMPOLONGOMAGGIORE
FOSSO'
DOLO
FIESSOD'ARTICO
VIGONOVO
STRA
CAMPAGNA LUPIA
PIANIGA
MIRA
MIRANO
AutostradaStrada ComunaleStrada ProvincialeStrada RegionaleStrada Statale
Fig. 4-4: Indicazione della viabilità interdetta al traffico pesante - DettaglioLEGENDA
Viabilità interdetta al traffico pesante
Rete ferroviariaFiumi principali e laguneAree urbanizzate della provincia di VeneziaComuni della provincia di Venezia
PIANIGA
SANTA MARIADI SALA
MIRANO
SPINEA
NOALE
SCORZE'
MARTELLAGO
SALZANO
AutostradaStrada ComunaleStrada ProvincialeStrada RegionaleStrada Statale
Fig. 4-5: Indicazione della viabilità interdetta al traffico pesante - DettaglioLEGENDA
Viabilità interdetta al traffico pesante
Rete ferroviariaFiumi principali e laguneAree urbanizzate della provincia di VeneziaComuni della provincia di Venezia
SPINEA
SCORZE'
MARTELLAGO
MIRA
MARCON
QUARTOD'ALTINO
MUSILEDI PIAVE
CAVALLINO-TREPORTI
VENEZIA
SALZANO
AutostradaStrada ComunaleStrada ProvincialeStrada RegionaleStrada Statale
Fig. 4-6: Indicazione della viabilità interdetta al traffico pesante - DettaglioLEGENDA
Viabilità interdetta al traffico pesante
Rete ferroviariaFiumi principali e laguneAree urbanizzate della provincia di VeneziaComuni della provincia di Venezia
MARCON
QUARTOD'ALTINO
MUSILEDI PIAVE
CAVALLINO-TREPORTI
VENEZIA
SAN DONA'DI PIAVE
TORREDI MOSTO
ERACLEA
NOVENTADI PIAVE
MEOLO
CEGGIA
SANTO STINODI LIVENZA
FOSSALTADI PIAVE
IESOLO
AutostradaStrada ComunaleStrada ProvincialeStrada RegionaleStrada Statale
Fig. 4-7: Indicazione della viabilità interdetta al traffico pesante - DettaglioLEGENDA
Viabilità interdetta al traffico pesante
Rete ferroviariaFiumi principali e laguneAree urbanizzate della provincia di VeneziaComuni della provincia di Venezia
ANNONEVENETO
PORTOGRUARO
PRAMAGGIORE
TEGLIOVENETO
FOSSALTA DIPORTOGRUARO
GRUARO
SAN DONA'DI PIAVE
TORREDI MOSTO
ERACLEA
NOVENTADI PIAVE
CEGGIA
SANTO STINODI LIVENZA
CAORLE
SAN MICHELE ALTAGLIAMENTO
CONCORDIASAGITTARIA
CINTOCAOMAGGIORE
IESOLO
AutostradaStrada ComunaleStrada ProvincialeStrada RegionaleStrada Statale
Fig. 4-8: Indicazione della viabilità interdetta al traffico pesante - DettaglioLEGENDA
Viabilità interdetta al traffico pesante
Rete ferroviariaFiumi principali e laguneAree urbanizzate della provincia di VeneziaComuni della provincia di Venezia
Systematica I flussi veicolari
46
Provincia di Venezia - Settore Mobilità e Trasporti Indagine sul trasporto di merci pericolose su strada
5 I flussi veicolari
L’utilizzo delle strade, da parte dei mezzi che trasportano merci pericolose, in promiscuo con il normale traffico veicolare, ha reso necessario valutare l’entità dei flussi che transitano lungo la viabilità. La conoscenza di un quadro aggiornato di tali flussi consente infatti di valutare sia l’incidenza del traffico merci pericolose rispetto al totale dei flussi sia di stimare i percorsi più brevi in termini di tempo di percorrenza, o, più in generale, di costo, per raggiungere le varie destinazioni.
In particolare, sono stati acquisiti i dati classificati delle società autostradali e quelli rilevati dalle sezioni di conteggio della rete di rilevazione provinciale, i quali sono stati integrati con conteggi giornalieri classificati, realizzati sulle sezioni della rete stradale individuate per l’esecuzione delle indagini specifiche sul transito delle merci pericolose. Il quadro completo delle sezioni per le quali sono stati acquisiti o rilevati i
dati di traffico veicolare sono illustrati nella tabella sottostante e in Figura 5.1
La campagna di rilievo è stata effettuata nei mesi di Ottobre e Novembre ed ha riguardato il giorno medio feriale. I conteggi sono stati acquisiti per fasce orarie in tutto l’arco delle 24 ore.
La disponibilità di dati settimanali da parte delle società autostradali e della Provincia di Venezia ha consentito di calcolare la media veicolare all’interno della settimana mentre i dati di traffico acquisiti sul campo da Systematica sono relativi ad una delle 3 giornate della settimana dei mesi di ottobre e novembre in cui sono stati fatti contemporaneamente il rilievo delle merci pericolose e le interviste ai trasportatori; tali giornate sono il martedì, il mercoledì e il giovedì.
Il rilievo delle transito veicolare è stato effettuato tramite l’utilizzo di contatraffico automatici di tipo Nu-Metrics NC-97.
N_SEZIONE NOME_SEZ tipologia periodo fonte
2 A28 - Barriera di Portogruaro settimanale 11-17 ottobre 2004 Autovie Venete
3 SP58 Ceggia - confine provinciale giornaliero 12 ottobre 2004 Nu-Metrics
4 A27 - Barriera Venezia Nord settimanale 4-10 ottobre 2004 Autostrade per l’Italia
5 A4 - Casello di Dolo-Mirano settimanale 11-17 ottobre 2004 Autostrade VE_PD
6 SS13 – Mestre-Terraglio giornaliero 6 ottobre 2004 Nu-Metrics
7 SR515 - Caselle giornaliero 6 ottobre 2004 Nu-Metrics
8 SS309 - S.Anna di Chioggia settimanale 4-10 ottobre 2004 Provincia di Ve
9 SS14 - Alvisopoli settimanale 18-24 ottobre 2004 Provincia di Ve
10 SR53 - km 102,450 giornaliero 9 novembre 2004 Nu-Metrics
11 A4 - Barriera Venezia Est settimanale 11-17 ottobre 2004 Autovie Venete
12 A4 - Barriera Venezia Mestre settimanale 11-17 ottobre 2004 Autostrade VE_PD
13 SR515 – Scorzè – Fabbrica Aprilia giornaliero 6 ottobre 2004 Nu-Metrics
14 SR11 - Fiesso d'Artico settimanale 18-24 ottobre 2004 Provincia di Ve
15 SS309 - Dogaletto km 120 giornaliero 6 ottobre 2004 Nu-Metrics
16 SP251 - Cinto Caomaggiore km 6,600 giornaliero 13 ottobre 2004 Nu-Metrics
17 SS14 - Mazzolada km 59,1 giornaliero 12 ottobre 2004 Nu-Metrics
18 SP68 - Cavanella – Torre Piezometrica giornaliero 13 ottobre 2004 Nu-Metrics
19 SP463 - Portogruaro km 63,500 giornaliero 13 ottobre 2004 Nu-Metrics
20 SS14 – Portegrandi settimanale 11-17 ottobre 2004 Provincia di Ve
21 SS14 - km 40 Ponte Alto giornaliero 12 ottobre 2004 Nu-Metrics
22 SP83 – San Donà di Piave settimanale 11-17 ottobre 2004 Provincia di Ve
23 SR516 - Cavarzere settimanale 4-10 ottobre 2004 Provincia di Ve
24 SP42 - Jesolo giornaliero 12 ottobre 2004 Nu-Metrics
25 SP42 - Valcasoni km 33 giornaliero 9 novembre 2004 Nu-Metrics
26 SP81 - km 8,100 Marghera giornaliero 6 ottobre 2004 Nu-Metrics
27 A27 - Svincolo di Mogliano Veneto settimanale 4-10 ottobre 2004 Autostrade per L’Italia
28 SS14 – Tessera - fronte concessionario Rizzato giornaliero 6 ottobre 2004 Nu-Metrics
29 SP27 - Mira settimanale 18-24 ottobre 2004 Provincia di Ve
30 SR245 - Martellago settimanale 4-10 ottobre 2004 Provincia di Ve
31 SP32 - Mirano settimanale 18-24 ottobre 2004 Provincia di Ve
32 SP37 - Scorzé/Salzano giornaliero 5 ottobre 2004 Nu-Metrics
33 SR245 - Scorzé Ovest km 14,3 giornaliero 6 ottobre 2004 Nu-Metrics
34 SR515 - Stigliano settimanale 18-24 ottobre 2004 Provincia di Ve
36 A4 Casello di Cessalto settimanale 11-17 ottobre 2004 Autovie Venete
37 A4 Casello di Santo Stino di Livenza settimanale 11-17 ottobre 2004 Autovie Venete
38 SP251 - Portogruaro – Trattoria “Da Berto” giornaliero 9 novembre 2004 Nu-Metrics
39 SP78 - Cinto Caomaggiore giornaliero 9 novembre 2004 Nu-Metrics
Elenco sezioni di conteggio
2
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(
(!(
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(!
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2
2
(
(
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2
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2
2
2
2
2
2
FOSSALTA DIPORTOGRUAROPORTOGRUARO
PRAMAGGIORE
ANNONEVENETO
CINTOCAOMAGGIORE
GRUARO
QUARTOD'ALTINO
SCORZE'
SAN DONA'DI PIAVE
NOVENTADI PIAVE
FOSSALTADI PIAVE
ERACLEA
DOLO
FIESSOD'ARTICO
VIGONOVO
STRA
SANTA MARIADI SALA
MIRANO
PIANIGA
SPINEA
MIRA
NOALE
MARTELLAGO
MARCON
TEGLIOVENETO
TORREDI MOSTO
MUSILEDI PIAVE
MEOLO
CEGGIA
SANTO STINODI LIVENZA
IESOLO
CAVALLINO-TREPORTI
CAORLE
VENEZIA
CONCORDIASAGITTARIA
SAN MICHELE ALTAGLIAMENTO
CAMPONOGARA
CAMPOLONGOMAGGIORE
FOSSO'
CONA
CAMPAGNA LUPIA
CHIOGGIA
CAVARZERE
9
19
37
382
17
1639
10
336
20
11
427
6
33 13
30
26
23
8
28
7
SALZANO
15
21
24
18
25
32
5
12
14
22
29
31
34
2 Sezioni di conteggio con dato fornito dalla Provincia di Venezia (10)! Sezioni di conteggio con dato fornito dalle Società Autostradali Concessionarie (8)( Sezioni di conteggio con dato rilevato da indagine con piastre (19)
AutostradaStrada ComunaleStrada ProvincialeStrada RegionaleStrada Statale
LEGENDAFig. 5-1: Localizzazione delle sezioni di conteggio veicolare
Rete ferroviariaFiumi principali e laguneAree urbanizzate della provincia di VeneziaComuni della provincia di Venezia
Codice Sezione Descrizione Sezione
2 A28 - Barriera di Portogruaro
3 SP58 - All'altezza del limite di confine provinciale
4 A27 - Barriera Venezia Nord
5 A4 - Casello di Dolo-Mirano
6 SS13 - Tra Villa Morosini ed il civico 65
7 SR515 - km 35.1 all'altezza di Carrozzeria Nova Rinascente
8 SS309 - Sant'Anna di Chioggia
9 SS14 - Alvisopoli
10 SR 53 - km 102.450
11 A4 - Barriera Venezia Est
12 A4 - Barriera Venezia Mestre
13 SR515 - km 14.8 all'altezza della fabbrica Aprilia
14 SR11 - Fiesso d'Artico
15 SS309 - km 120 fronte parcheggio IperLando
16 SP251 - km 6.6
17 SS14 - km 59.1 Mazzolada, Ristorante la Lanterna
18 SP68 - All'altezza della torre piezometrica
19 SP463 - km 63
20 SS14 - Portegrandi
21 SS14 - km 40 all'altezza di Ponte Alto
22 SP83 - San Donà di Piave
23 SR516 - Cavarzere
24 SP42 - Tra Distributore Shell e Birreria
25 SP42 - km 33
26 SP 81 - km 8.100
27 A27 - Svincolo di Mogliano Veneto
28 SS14 - Fronte Concessionario Rizzato
29 SP27 - Mira
30 SR245 - Martellago
31 SP32 - Mirano
32 SP 37 - Tra km 2.250 e km 3.100
33 SR245 - km 14.3
34 SR515 - Stigliano
36 A4 - Casello di Cessalto
37 A4 - Casello di Santo Stino di Livenza
38 SP 251 - All'altezza della Trattoria da Berto
39 SP 78 - All'altezza del confine del centro abitato di Cinto
Systematica I flussi veicolari
48
Provincia di Venezia - Settore Mobilità e Trasporti Indagine sul trasporto di merci pericolose su strada
I dati annuali forniti dalle società autostradali hanno consentito, a loro volta, di verificare il livello di traffico del periodo indagato (ottobre-novembre) rispetto ai restanti periodi dell’anno.
Dai diagrammi sottostanti si nota come il mese di
ottobre sia generalmente in media, o poco sopra la media, annuale mensile (pari all’8%).
Il mese di novembre risulta invece, a volte, leggermente al di sotto della media mensile.
Andamento dei flussi veicolari annuali nelle sezioni autostradali
Barriera di Venezia Est: traffico totale annuale (ingressi+uscite)
0%
2%
4%
6%
8%
10%
12%
Gen
naio
Febb
raio
Mar
zo
April
e
Mag
gio
Giu
gno
Lugl
io
Agos
to
Sette
mbr
e
Otto
bre
Nov
embr
e
Dic
embr
e
veic
oli
Casello di S.Donà di Piave: Traffico totale annuale (ingressi+uscite)
0%
2%
4%
6%
8%
10%
12%
Gen
naio
Febb
raio
Mar
zo
Apr
ile
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gio
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Barriera di Venezia (A27) : traffico totale annuale (ingressi+uscite)
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Barriera di Mestre (A4) : traffico totale annuale (ingressi+uscite)
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Casello di Dolo: traffico totale annuale (ingressi+uscite)
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49
Provincia di Venezia - Settore Mobilità e Trasporti Indagine sul trasporto di merci pericolose su strada
Analizzando il grafico 5.1, che riporta il dato aggregato giornaliero relativo alle 24h e alle 12h corrispondenti a quelle dei rilievi ADR (7.00-19.00), si nota la grande differenza nei volumi di traffico rilevati nella autostrada A4 alla Barriera di Venezia Mestre rispetto a tutti gli altri. Il traffico giornaliero rilevato nel periodo di analisi raggiunge i 90.000 veicoli complessivi per le due direzioni nell’arco delle 24h.
A seguire, con valori decisamente inferiori, il dato registrato, sempre nell’autostrada A4, alla barriera di Venezia Est con valori giornalieri medi che superano le 50.000 unità. Intorno alle 35.000 unità risulta invece essere il flusso in transito alla barriera di Venezia della A27 Venezia- Belluno.
Per quanto riguarda i flussi in transito registrati nelle altre sezioni stradali essi sono tutti mediamente al di sotto delle 20.000 unità con esclusione della SS 13 (loc.Mestre Terraglio) della SR 11 (loc. Fiesso D’Artico), della SP 251 (loc. Portogruaro) e della SP 83 (loc. Noventa di Piave, con valori rispettivamente di 28.300, 23.800, 26.500 e 24.500 rispettivamente.
Per quanto riguarda la composizione veicolare (grafico 5.2) pur disponendo, per gran parte delle sezioni, di conteggi suddivisi per diverse categorie veicolari, si è ritenuto sufficiente accorpare i veicoli in due classi principali: le autovetture, e i veicoli commerciali e pesanti.
Intendendo per “autovetture” i veicoli di lunghezza inferiore ai 5 m e, nel caso dei rilievi autostradali, quelli appartenenti alla classe A e per “veicoli commerciali e pesanti” i veicoli di lunghezza superiore ai 5 m e quelli appartenenti alle classi B, 3, 4 e 5., nel caso dei veicoli in transito sulle autostrade
L’incidenza del traffico commerciale e pesante nel sistema autostradale della provincia di Venezia è molto elevata; si registrano mediamente dei valori intorno al 34% con punte del 42% alla barriera di Venezia Est.
Valori più nella norma si registrano nella viabilità regionale e provinciale con medie giornaliere intorno al 18%.
Sullo stesso grafico, per un primo confronto, sono stati riportati anche i valori relativi ai mezzi in regime ADR (valori*10), dei quali si scriverà nel dettaglio nei paragrafi seguenti.
Per quanto riguarda la variazione dei flussi orari del traffico veicolare l’andamento generale è quello tradizionale con due fasce di picco concentrate nelle prime ore della mattina e nel tardo pomeriggio.
Da notare che nell’intervallo di 12h compreso tra le 7.00 e le 19.00 si svolge il 76% del traffico totale giornaliero.
Grafico 5.1 - Traffico giornaliero medio (nelle giornate campione di martedì mercoledì e giovedì del mese di ottobre 2004)
0
10.000
20.000
30.000
40.000
50.000
60.000
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AutostradeVE-PD
Autovie Venete Autostradeper l'Italia
Statali Regionali Provinciali
24h 12h (7.00-19.00)
Systematica I flussi veicolari
50
Provincia di Venezia - Settore Mobilità e Trasporti Indagine sul trasporto di merci pericolose su strada
Sezioni autostrade Leggeri Pesanti (ADR)A4 - Barriera Venezia Mestre 65% 35% (1,25%)
A4 - Uscita Casello di Dolo-Mirano 77% 23% (0,75%)
A4 - Barriera Venezia Est 58% 42% (0,93%)
A28 - Barriera di Portogruaro 66% 34% (1,08%)
A4 - Uscita Casello di Cessalto 60% 40% (0,71%)
A4 - Uscita Casello di Santo Stino di Livenza 62% 38% (0,75%)
A27 - Barriera Venezia Nord 74% 26% (0,71%)
A27 - Ingresso Svincolo di Mogliano Veneto 84% 16% (0,62%)
Sezioni strade statali Leggeri Pesanti (ADR)SS13 – Mestre Terraglio km 6,450 85% 15% (0,88%)
SS309 – Dogaletto km 120 66% 34% (1,79%)
SS14 – Tessera km 7bis,400 81% 19% (0,56%)
SS309 – S.Anna di Chioggia km 80,750 60% 40% (1,69%)
SS14 – Ca’ Noghera km 10,300-13,000 79% 21% (0,54%)
SS14 – Calvecchia di San Donà di Piave km 39,100 88% 12% (0,50%)
SS14 – San Michele al Tagliamento 91% 9% (0,16%)
SS14 – Mazzolada km 59,100-62,200 84% 16% (0,69%)
Sezioni strade regionali Leggeri Pesanti (ADR)SR11 – Fiesso d’Artico km 398,700 91% 9% (0,15%)
SR515 – Caselle km 30,600 75% 25% (0,42%)
SR515 – Noale 81% 19% (0,37%)
SR245 – Scorzé Ovest km 14,750 72% 28% (0,82%)
SR245 – Scorzé/Martellago km 12,100-12,600 80% 20% (0,76%)
SR515 – Scorzé km 14,300 75% 25% (0,57%)
SR516 – Passetto di Cavarzere 86% 14% (0,27%)
SR53 – Annone Veneto km 102,800 78% 22% (0,73%)
Sezioni strade provinciali Leggeri Pesanti (ADR)SP251 - Portogruaro km 2,750 85% 15% (0,35%)
SP83 - San Donà di Piave 90% 10% (0,25%)
SP81 - km 15,650, prima della rotatoria rana 72% 28% (1,23%)
SP32 - Mirano km 8,400-9,700 89% 11% (0,42%)
SP42 - Jesolo - Birreria 84% 16% (0,10%)
SP37 - Scorzé/Salzano 86% 14% (0,30%)
SP463 - Portogruaro km 63,500 77% 23% (0,36%)
SP27 - Mira 89% 11% (0,81%)
SP58 - Cessalto km 14,000 80% 20% (0,51%)
SP251 - Cinto Caomaggiore km 6,700 85% 15% (0,14%)
SP68 - Cavanella km 5,0 81% 19% (0,23%)
SP78 - Cinto Caomaggiore 85% 15% (0,70%)
SP42 - Valcasoni km 33,400 75% 25% (0,96%)
Grafico 5.2 - Quote veicolari diurne Giorno Campione Feriale Ottobre 2004(mezzi leggeri, pesanti e in regime ADR)
0
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0,2
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Systematica I flussi veicolari
Systematica La valutazione della domanda di trasporto MP
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Provincia di Venezia - Settore Mobilità e Trasporti Indagine sul trasporto di merci pericolose su strada
6 La valutazione della domanda di trasporto merci pericolose
In questo specifico studio possiamo definire la domanda di trasporto come la quantità di merci pericolose, con determinate caratteristiche, che “utilizza” il servizio offerto dal sistema stradale di trasporto, in un periodo di tempo prefissato.
Le caratteristiche principali sono quelle “temporali” e “spaziali”: l’ampiezza del periodo di riferimento dipende dallo scopo dell’analisi che, in questo caso. è il giorno medio feriale; quanto al carattere spaziale, esso si evince in relazione ai luoghi di origine e destinazione degli spostamenti rilevanti per la rappresentazione del fenomeno.
L’entità degli spostamenti, in questo caso di merci pericolose, viene rappresentato attraverso le cosiddette matrici Origine Destinazione, in breve matrici O/D, in cui l’elemento Xod della matrice individua la domanda (in termini di veicoli e/o in termini di quantità trasportata) tra la zona di origine “O” e quella di destinazione “D”.
6.1 La metodologia di indagine
Come detto nel capitolo 1, l’obiettivo generale dello studio è la creazione di una banca dati necessaria per la ricostruzione, con riferimento ad un giorno feriale ordinario (giorno lavorativo infrasettimanale), del quadro attuale della domanda di trasporto merci pericolose nella provincia di Venezia, distinguendo la mobilità interna al territorio provinciale (3), la mobilità di scambio (1 e 2) e la mobilità di attraversamento (4).
Tipologie di traffico
La metodologia adottata per la costruzione della matrice O/D delle Merci Pericolose ha previsto tre attività principali:
1. rilievo dei codici Kemler e Onu; 2. interviste dirette ai trasportatori; 3. indagini presso le Aziende della Provincia di
Venezia.
Le suddette attività, oltre che riuscire a quantificare i flussi interni e di scambio, ossia quelli aventi origine e/o destinazione all’interno della provincia, hanno permesso di rilevare i flussi di attraversamento, ossia i movimenti che non hanno né origine né destinazione all’interno del territorio provinciale.
Le sezioni individuate per la realizzazione delle indagini sono state scelte con gli obiettivi di intercettare il maggior numero di volumi di traffico di attraversamento, di scambio e interni all’area di studio compatibilmente con la fattibilità di eseguire le indagini stesse in condizioni di massima sicurezza ed in accordo con le forze dell’ordine che hanno fornito l’assistenza.
Sono state individuate 46 sezioni per le quali:
• in 46 (la totalità) sono stati rilevati i mezzi ADR;
• in 8 (3 alle barriere autostradali e 5 interne alla provincia) sono state effettuate interviste ai trasportatori in entrambe le direzioni di marcia
• in 19 (sezioni cordonali) sono state effettuate interviste in una sola direzione di marcia
Tutte le informazioni sono state raccolte in giornate feriali tipo autunnali (ottobre-novembre) in assenza di qualsiasi accadimento particolare che potesse influenzare il normale regime dei flussi veicolari (incidenti, giornate di sciopero, ponti festivi, etc.).
6.1.1 Il rilievo dei codici Kemler e ONU
Il rilievo del traffico merci pericolose su strada è avvenuto sulla totalità delle sezioni indagate nello studio (46) e ha avuto un duplice scopo:
1. quantificare l’entità del traffico sulle strade;
2. individuare l’universo di riferimento per l’indagine ai trasportatori.
Il conteggio è avvenuto attraverso il rilievo “a vista” dei mezzi in transito.
Sono stati rilevati l’orario di passaggio, la tipologia del mezzo (furgone, autocarro, autoarticolato, autotreno e altro), l’allestimento del mezzo (coperto, scoperto, telonato, cisterna e altro), il codice Kemler ed il codice ONU.
Su 5 sezioni al cordone localizzate nella A4 (confine ovest e est) nella A27, nella A28 e nella SS 309 è stato effettuato un rilievo specifico per la valutazione del traffico passante. Il rilievo è avvenuto tramite l’annotazione degli ultimi 3 caratteri delle targhe e
1
2
3
4
Systematica La valutazione della domanda di trasporto MP
52
Provincia di Venezia - Settore Mobilità e Trasporti Indagine sul trasporto di merci pericolose su strada
dell’ora di passaggio dei veicoli merci pericolose in ingresso ed uscita dal territorio provinciale; l’individuazione di valori identici in ingresso e uscita da sezioni differenti, con tempi di percorrenza compatibili con quelli di normale transito ha consentito di valutare il numero di veicoli passanti. I veicoli rilevati in ingresso e uscita nella stessa sezione sono stati valutati come traffico di scambio (esterno-interno-esterno provincia), così come quelli che hanno impiegato tempi eccessivamente lunghi per uscire dalla provincia, anche ipotizzando delle fermate di ristoro, tanto da far presupporre una sosta per operazioni di carico e/o scarico di merci.
Nelle figure 6.1 e 6.2 è riportata la localizzazione delle sezioni di rilievo.
6.1.2 Le interviste dirette ai trasportatori
Su 27 sezioni (8 bidirezionali e 19 monodirezionali) sono state effettuate delle interviste campionarie ai conducenti dei mezzi ADR in transito.
Dopo aver fermato il mezzo, con l’ausilio delle forze dell’ordine, a ciascun conducente è stato proposto un questionario finalizzato all'acquisizione di informazioni relative agli spostamenti da loro effettuati durante il giorno di indagine.
Il questionario predisposto per le interviste, e riportato nelle pagine successive, ha consentito di rilevare informazioni sul tipo di mezzo utilizzato, sulle caratteristiche di viaggio, sulla merce trasportata (tipo e quantità). La compilazione di un “diario di bordo”, ha consentito di valutare sia i viaggi effettuati prima dell’intervista che quelli successivi. Questo ha consentito di limitare le ore giornaliere di indagine a 6, suddivise in 2 fasce da 3 ore (9-12, 14-17).
Per le classificazioni delle merci pericolose, si è fatto riferimento alla normativa ADR.
6.1.3 Le indagini presso le Aziende della Provincia di Venezia
La particolarità delle merci oggetto dello studio ha consentito di individuare, all’interno della provincia, specifici punti di origine e/o destinazione delle merci (le aziende appunto) che sono risultati in numero sufficientemente contenuto da rendere possibile una rilevazione totale.
L’indagine ha visto coinvolte le aziende della provincia di Venezia soggette alla normativa “Seveso bis”; ossia quelle i cui quantitativi di merci pericolose “trattate” e/o “stoccate” superano determinati limiti soglia. Complessivamente 32 aziende su 34 hanno aderito all’iniziativa fornendo i dati relativi alle merci
in ingresso e uscita della settimana tipo dei mesi di Ottobre e Novembre, e della movimentazione annua.
I dati acquisiti hanno consentito di quantificare sia il traffico di merci pericolose originate all’interno della provincia di Venezia sia quello in ingresso alla provincia stessa e destinato alle aziende contattate.
Di seguito sono elencate le aziende che hanno fornito i dati con l’eccezione della IES la quale non movimentando merci su gomma non è stata presa in considerazione nello studio.
• 3V CPM • Agip Gas • Alcoa • Atofina • Brentagas • Carbolio • Crion • Decal • Dow Chemical • Ecoveneta • Eni Avio • Eni R&M • Eridania • EVC • Ever • ICB
• IES • Kuen Falca • Liquigas • Marchi • Masi • Miotto • Montefibre • Petroven • Polimeri Europa • Reckitt Benckiser• San Marco gas • San Marco
Petroli • Solvay Solexis • Syndial • Tecnochimital • Trivengas
6.1.4 La costruzione della matrice O/D
La matrice complessiva degli spostamenti si compone di diverse tipologie di traffico (interno, di scambio e passante) individuate attraverso le attività descritte nei paragrafi precedenti. Nel seguito verrà descritto come ciascuna delle suddette attività di indagine ha contribuito alla costruzione della matrice complessiva degli spostamenti di veicoli e quantità (tonnellate).
I dati acquisiti presso le aziende hanno costituito la fonte dati di maggiore consistenza. Infatti, hanno permesso di ricostruire il traffico di merci pericolose con origine e destinazione interna al territorio provinciale, quelli con origine interna e destinazione esterna e quelli con origine esterna e destinazione una azienda della provincia di Venezia soggetta alla normativa “Seveso bis”.
L’indagine alle aziende ha permesso di raccogliere le informazioni sulle merci pericolose in ingresso e uscita dalle aziende stesse. In particolare, sul tipo di merce (definito attraverso il codice ONU), sulle
Systematica La valutazione della domanda di trasporto MP
53
Provincia di Venezia - Settore Mobilità e Trasporti Indagine sul trasporto di merci pericolose su strada
relative quantità, sulla loro origine e destinazione, nonché sulle diverse tappe effettuate durante il trasporto. Per la determinazione degli spostamenti prodotti dalle aziende soggette alla “Seveso bis” che non hanno aderito alla campagna di indagine (comunque molto marginali) si è proceduto ad una stima per confronto con aziende simili.
Le informazioni acquisite sono state raccolte in un database nel quale ad ogni record corrisponde uno spostamento con relativa zona di origine e di destinazione. L’azzonamento adottato coincide con quello in uso nel modello di traffico in possesso dell’ufficio della provincia di Venezia.
Attraverso una interrogazione del database è stato poi possibile ricostruire la matrice degli spostamenti generati e attratti dalle aziende soggette a normativa “Seveso bis”. Poiché le aziende soggette alla normativa “Seveso bis” costituiscono la quasi totalità delle aziende che trattano merci pericolose (visti i bassi valori di soglia sufficienti alla applicabilità della normativa stessa), l’indagine ha consentito di censire la pressoché totalità degli spostamenti generati all’interno della provincia di Venezia (interno-interno e interno-esterno) e parte di quelli destinati in provincia (spostamenti in ingresso e destinati alle aziende indagate).
Per la costruzione della matrice sono stati considerati tutti gli spostamenti in uscita dalle aziende soggette alla “Seveso bis” più quelli in ingresso, con esclusione da questi ultimi di quelli la cui origine risultava una azienda indagata (considerati tra quelli in uscita).
La matrice “delle aziende” è stata infine integrata con gli spostamenti dovuti ai rientri a vuoto. In particolare, si è ipotizzato, per ciascun viaggio censito, il rientro del veicolo dall’ultima destinazione alla prima origine.
Per la determinazione delle tipologie di traffico non acquisite con le indagini presso le aziende, ossia la restante parte in ingresso alla provincia e quello passante, si è proceduto attraverso stima campionaria a partire dalle interviste ai trasportatori.
Anche in questo caso tutti gli spostamenti rilevati sono stati raccolti in un database in cui ad ogni record corrisponde uno spostamento con specificazione della zona di origine e destinazione, in accordo con quanto già fatto nel caso dell’indagine alle aziende.
Prima di procedere alla costruzione delle matrici campionarie si è proceduto ad una attenta analisi degli spostamenti censiti al fine di eliminare gli spostamenti ridondanti. Infatti, non si è tenuto conto degli spostamenti rilevati anche con l’indagine presso
le aziende e di quelli intercettati in altre sezioni al cordone. Per esempio sono stati eliminati gli spostamenti delle merci in ingresso e destinate alle aziende soggette a normativa “Seveso bis” e quelli appartenenti ad una catena di spostamenti la cui origine risultava interna alla provincia di Venezia (quindi del tipo interno-esterno-interno).
Dopodiché, dalla base dati “scremata”, per ogni sezione, sono state costruite le matrici o/d campionarie degli spostamenti in ingresso, con riferimento alle quantità trasportate, al numero di spostamenti e al tipo di merce. Va precisato che tali matrici, così come la base dati, risultano comprensive di eventuali spostamenti concatenati a quello rilevato.
Le matrici campionarie sono state poi estese all’universo di riferimento (i volumi in transito nelle rispettive sezioni) attraverso l’applicazione dei coefficienti sezionali di espansione, valore inverso dei rispettivi tassi di campionamento, e successivamente sommate e raggruppate per origine e destinazione. Si è ottenuta così la matrice degli spostamenti (in veicoli e tonnellate) in ingresso (compresi quelli di attraversamento) alla provincia di Venezia.
La matrice complessiva, contenente cioè tutte e quattro le tipologie di traffico, è stata infine ottenuta dalla somma tra la matrice “delle aziende” e quella “dei trasportatori”. L’operazione è stata ripetuta sia per quanto riguarda gli spostamenti di veicoli sia per quanto riguarda gli spostamenti delle quantità di peso (in tonnellate).
Le matrici sono state infine calibrate sulla base dei dati derivanti dai conteggi dei mezzi ADR e dalle interviste ai trasportatori nelle sezioni interne.
(
( (
(
(
FIESSOD'ARTICO
CAMPAGNA LUPIA
SAN DONA'DI PIAVE
NOVENTADI PIAVE
FOSSALTADI PIAVE
ERACLEA
DOLO
VIGONOVO
STRA
SANTA MARIADI SALA
MIRANO
PIANIGA
SPINEA
MIRA
NOALE
SCORZE'
MARTELLAGO
MARCON
QUARTOD'ALTINO
ANNONEVENETO
PORTOGRUARO
PRAMAGGIORETEGLIOVENETO
FOSSALTA DIPORTOGRUARO
GRUARO
TORREDI MOSTO
MUSILEDI PIAVE
MEOLO
CEGGIA
SANTO STINODI LIVENZA
IESOLO
CAVALLINO-TREPORTI
CAORLE
VENEZIA
CONCORDIASAGITTARIA
CINTOCAOMAGGIORE
SAN MICHELE ALTAGLIAMENTO
CAMPONOGARA
CAMPOLONGOMAGGIORE
FOSSO'
Tar1
Tar5
Tar3Tar4
SALZANO
Tar2
(
AutostradaStrada ComunaleStrada ProvincialeStrada RegionaleStrada Statale
LEGENDAFig. 6-1: Localizzazione delle sezioni di rilievo targhe mezzi ADR
Sezioni bidirezionali di rilievo targhe mezzi ADR
Rete ferroviariaFiumi principali e laguneAree urbanizzate della provincia di VeneziaComuni della provincia di Venezia
Codice Sezione Descrizione Sezione Tipologia Sezione
Tar1 A4 - Stazioni di servizio Arino Rilievo bidirezionale targhe mezzi ADR
Tar2 A27 - Barriera di Mogliano Veneto Rilievo bidirezionale targhe mezzi ADR
Tar3 A28 - Stazioni di servizio Gruaro Rilievo bidirezionale targhe mezzi ADR
Tar4 A4 - Stazioni di servizio Fratta Rilievo bidirezionale targhe mezzi ADR
Tar5 SS309 - Lova di Campagna Lupia km 108.500 Rilievo bidirezionale targhe mezzi ADR
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NOVENTADI PIAVE
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SANTO STINODI LIVENZA
CONCORDIASAGITTARIA
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SANTA MARIADI SALA
NOALE
MARTELLAGO
QUARTOD'ALTINOMARCON
SPINEAMIRANO
FOSSALTA DIPORTOGRUARO
IESOLO
STRA
CAMPONOGARA
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FIESSOD'ARTICO
MIRA
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SAN MICHELE ALTAGLIAMENTO
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10
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34
35
23
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5
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12
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19
20
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24
25
26
28
29
30
31
32
37
40
41
43 44
45
46
( Cont. bidirez. mezzi ADR (19)2 Cont. bidirez. mezzi ADR e interv. O/D bidirez. (8)! Cont. bidirez. mezzi ADR e interv. O/D monodirez. (16)& Cont. monodirez. mezzi ADR e interv. O/D monodirez. (3)
AutostradaStrada ComunaleStrada ProvincialeStrada RegionaleStrada Statale
LEGENDAFig. 6-2: Localizzazione delle sezioni di conteggio/intervista O-D dei mezzi ADR
Rete ferroviariaFiumi principali e laguneAree urbanizzate della provincia di VeneziaComuni della provincia di Venezia
Codice Sezione Descrizione Sezione
1 A4 - Stazioni di servizio Fratta
2 A28 - Barriera di Portogruaro
3 SP54 (TV) - Cessalto km 14,000
4 A27 - Barriera Venezia Nord
5 A4 - Uscita Casello di Dolo-Mirano
6 SS13 - Mestre Terraglio km 6,450
7 SR515 - Caselle km 30,600
8 SS309 - S.Anna di Chioggia km 80,750
9 SS14 - San Michele al Tagliamento
10 SR53 - Annone Veneto km 102,800
11 A4 - Barriera Venezia Est
12 A4 - Barriera Venezia Mestre
13 SR515 - Scorzé km 14,300
14 SR11 - Fiesso d'Artico km 398,700
15 SS309 - Dogaletto km 119
16 SP251 - Cinto Caomaggiore km 6,700
17 SS14 - Mazzolada km 59,100-62,200
18 SP68 - Cavanella km 5,0
19 SP463 - Portogruaro km 63,500
20 SS14 - Ca' Noghera km 10,300-13,000
21 SS14 - Calvecchia di San Donà di Piave km 39,100
22 SP83 - San Donà di Piave
23 SR516 - Passetto di Cavarzere
24 SP42 - Jesolo km 23,200
25 SP42 - Valcasoni km 33,400
26 SP81 - km 8,200, prima della rotatoria rana
27 A27 - Ingresso Svincolo di Mogliano Veneto
28 SS14 - Tessera km 7bis,400
29 SP27 - Mira
30 SR245 - Scorzé/Martellago km 12,100-12,600
31 SP32 - Mirano km 8,400-9,700
32 SP37 - Scorzé/Salzano
33 SR245 - Scorzé Ovest km 14,750
34 SR515 - Noale
35 A4 - San Donà/Noventa (Aree di servizio Calstorta)
36 A4 - Uscita Casello di Cessalto
37 A4 - Uscita Casello di Santo Stino di Livenza
38 SP251 - Portogruaro km 2,750
39 SP78 - Cinto Caomaggiore
40 SR14 - Sovrappasso ciclopedonale
41 A4 - Stazioni di Servizio Bazzera
42 SS309 - Valli di Chioggia km 94,900
43 SP12 - Sandon/Liettoli km 8,050
44 SP13 - Campagna Lupia km 8,500
45 SR89 - km 15,750
46 SP59 - Ottava Presa km 11
Indagine sul trasporto delle merci pericolose su strada
Questionario ai trasportatori pag. 1/2 – scheda o/d
Data_______________ Ora dell’intervista____________ Operatore_________________________
Sezione n.__________ Località_____________________ Direzione_________________________
1. Mezzo di Trasporto
� 1 Furgone � 2 Autocarro � 3 Autoarticolato � 4 Autotreno � 5 Altro
2. Allestimento
� 1 Coperto � 2 Scoperto � 3 Telonato � 4 Cisterna
� 5 Container � 6 Cassa Mobile � 7 Batteria � 8 Altro
3. Tipo di merce
Codice Kemler_________________________
Codice ONU___________________________
4. Origine dello spostamento in atto
Stato/Comune_________________________________________ Via (se in Pr. di VE)____________________________________
� 1 Stabilimento � 2 Deposito � 3 Porto � 4 Scalo ferroviario � 5 Aeroporto � 6 Altro
Data/Ora di partenza___________________
5. Destinazione dello spostamento in atto
Stato/Comune_________________________________________ Via (se in Pr. di VE)____________________________________
� 1 Stabilimento � 2 Deposito � 3 Porto � 4 Scalo ferroviario � 5 Aeroporto � 6 Altro
Data/Ora di arrivo_____________________
6. Motivo dello spostamento
� 1 Presa � 2 Consegna � 3 Entrambi � 4 Altro
7. Quantità di merce
trasportata (q.) ______________________
8. Tipo di merce
trasportata (se non indicato)_____________________________
9. Frequenza dello spostamento
� 1 Giornaliera � 2 Settimanale � 3 Mensile � 4 Saltuaria
10. Peso a pieno carico del mezzo
� 1 (< 15 q.) � 2 (15-35 q.) � 3 (35-120 q.) � 4 (120-190 q.)
� 5 (190-280 q.) � 6 (>280 q.)
11. Capacità di carico del mezzo (q.) _________________________
12. Il trasporto è in � 1 Conto proprio � 2 Conto terzi
13. Questo viaggio è l’unico del giorno? � SI (fine) � NO (continua con la pag. 2)
Indagine sul trasporto delle merci pericolose su strada
Questionario ai trasportatori (proposta) pag.2/2 - diario di bordo
ORIGINE Stato/Comune_________________________
Via (se in Pr. di VE)_________________________________ Data/Ora di partenza___________________
� 1 Stabilimento � 2 Deposito � 3 Porto � 4 Scalo ferroviario � 5 Aeroporto � 6 Altro
� 1 Presa � 2 Consegna � 3 Entrambi � 4 Altro
DESTINAZIONE Stato/Comune_________________________
Via (se in Pr. di VE)_________________________________ Data/Ora di arrivo_____________________
� 1 Stabilimento � 2 Deposito � 3 Porto � 4 Scalo ferroviario � 5 Aeroporto � 6 Altro
� 1 Presa � 2 Consegna � 3 Entrambi � 4 Altro
Quantità di MERCE trasportata (q.)______________
Codice Kemler____________________
Codice ONU______________________ Altro______________________
ORIGINE Stato/Comune_________________________
Via (se in Pr. di VE)_________________________________ Data/Ora di partenza___________________
� 1 Stabilimento � 2 Deposito � 3 Porto � 4 Scalo ferroviario � 5 Aeroporto � 6 Altro
� 1 Presa � 2 Consegna � 3 Entrambi � 4 Altro
DESTINAZIONE Stato/Comune_________________________
Via (se in Pr. di VE)_________________________________ Data/Ora di arrivo_____________________
� 1 Stabilimento � 2 Deposito � 3 Porto � 4 Scalo ferroviario � 5 Aeroporto � 6 Altro
� 1 Presa � 2 Consegna � 3 Entrambi � 4 Altro
Quantità di MERCE trasportata (q.)______________
Codice Kemler____________________
Codice ONU______________________ Altro______________________
ORIGINE Stato/Comune_________________________
Via (se in Pr. di VE)_________________________________ Data/Ora di partenza___________________
� 1 Stabilimento � 2 Deposito � 3 Porto � 4 Scalo ferroviario � 5 Aeroporto � 6 Altro
� 1 Presa � 2 Consegna � 3 Entrambi � 4 Altro
DESTINAZIONE Stato/Comune_________________________
Via (se in Pr. di VE)_________________________________ Data/Ora di arrivo_____________________
� 1 Stabilimento � 2 Deposito � 3 Porto � 4 Scalo ferroviario � 5 Aeroporto � 6 Altro
� 1 Presa � 2 Consegna � 3 Entrambi � 4 Altro
Quantità di MERCE trasportata (q.)______________
Codice Kemler____________________
Codice ONU______________________ Altro______________________
ORIGINE Stato/Comune_________________________
Via (se in Pr. di VE)_________________________________ Data/Ora di partenza___________________
� 1 Stabilimento � 2 Deposito � 3 Porto � 4 Scalo ferroviario � 5 Aeroporto � 6 Altro
� 1 Presa � 2 Consegna � 3 Entrambi � 4 Altro
DESTINAZIONE Stato/Comune_________________________
Via (se in Pr. di VE)_________________________________ Data/Ora di arrivo_____________________
� 1 Stabilimento � 2 Deposito � 3 Porto � 4 Scalo ferroviario � 5 Aeroporto � 6 Altro
� 1 Presa � 2 Consegna � 3 Entrambi � 4 Altro
Quantità di MERCE trasportata (q.)______________
Codice Kemler____________________
Codice ONU______________________ Altro______________________
Systematica I risultati dell’indagine
58
Provincia di Venezia - Settore Mobilità e Trasporti Indagine sul trasporto di merci pericolose su strada
7 I risultati dell’indagine
Nel presente capitolo sono riportati i risultati ottenuti dalla campagna di indagine su strada e presso le Aziende, la stima delle matrici origine/destinazione e i flussogrammi di merci pericolose calcolati sulla rete stradale della Provincia di Venezia.
7.1 Il rilievo dei mezzi ADR
Come illustrato nel paragrafo 6.1 il rilievo su strada dei mezzi che trasportano sostanze pericolose ha consentito di valutare l’entità dei flussi su 46 sezioni della rete viaria principale della provincia di Venezia, nell’arco di 12 ore dalle 7.00 alle 19.00. E’ importante sottolineare che il rilievo dei mezzi ADR ha previsto il conteggio a vista dei codici ONU e Kemler riportati sui mezzi ma non ha dato nessuna informazione in merito al quantitativo di merce trasportata. Tale informazione è stata, invece, acquisita attraverso le indagini ai trasportatori e presso le aziende.
In merito alle sezioni con il maggior carico di merci pericolose, il numero massimo di veicoli conteggiato è risultato pari a 500 nei pressi della stazione di servizio “Bazzera” lungo la A4 direzione Trieste.
A seguire, le sezioni più cariche sono risultate quelle localizzate nella Barriera di Venezia Mestre (450 in direzione Mestre e 370 in direzione Padova) e quella di Bazzera nella direzione opposta (354 mezzi ADR).
Considerando la somma dei conteggi nelle due direzioni di marcia, la sezione di “Bazzera” risulta essere quella più carica (854 veicoli) seguita dalla barriera di “Venezia Mestre (820). In queste due sezioni è transitato circa il 30% del totale dei mezzi rilevati.
Valori superiori alle trecento unità bidirezionali sono stati registrati nelle sezioni localizzate lungo la SR14 “circonvallazione di Mestre” (360 veicoli ADR), e la A4 loc. San Donà (356), nella Barriera di Venezia Est (332), e nella stazione di servizio Fratta (317).
Flussi sopra le duecento unità sono stati rilevati invece nella SS309 (Romea) in località Dogaletto (250 veicoli ADR) e S.Anna di Chioggia (203).
Sopra le cento unità, invece, sono risultati i flussi nelle sezioni localizzate alla Barriera di Portogruaro della A28 (186) e a quella di Venezia Nord della A27 (184), lungo la SS309 in località Valli di Chioggia (183), lungo la SP81 km 15,6 (172) e lungo la SS13 loc. Terraglio (165).
Nelle rimanenti sezioni i flussi sono risultati inferiori alle 100 unità per un totale di 1.197 veicoli conteggiati pari a circa il 21.5% del totale conteggiato.
Del tutto marginale è risultato il contributo al traffico complessivo di alcune arterie della viabilità provinciale. In particolare sulle SP59, SP251, SP68, SP42, SP12, SP13, e SP78 sono stati registrati valori di flusso bidirezionale inferiori a 20 veicoli/giorno.
Nome Sezione ADR Nome Sezione ADRA4 - Stazioni di Servizio Bazzera-dir. Trieste (Bazzera Sud) 500 SR515 - Scorzé km 14,300-dir. Scorzé centro 27A4 - Barriera Venezia Mestre-dir. Tangenziale/Venezia 450 SR515 - Caselle km 30,600-dir. Noale 26A4 - Barriera Venezia Mestre-dir. Padova 370 SR515 - Scorzé km 14,300-dir. Zero Branco 26A4 - Stazioni di Servizio Bazzera-dir. Venezia (Bazzera Nord) 354 SS14 - Mazzolada km 59,100-62,200-dir. Portogruaro 25A4 - San Donà/Noventa (Aree di servizio Calstorta)-dir. Venezia (Calstorta Nord) 216 SS14 - Calvecchia di San Donà di Piave km 39,100-dir. Ceggia 24SR14 - Sovrappasso ciclopedonale-dir. la tangenziale/A4 213 SP27 - Mira-dir. Mirano 24A4 - Barriera Venezia Est-dir. Portogruaro/Trieste 188 SS14 - Mazzolada km 59,100-62,200-dir. Ceggia/San Donà di Piave 23A4 - Stazioni di servizio Fratta-dir. Trieste (Fratta Sud) 170 SS14 - Calvecchia di San Donà di Piave km 39,100-dir. San Donà di Piave centro 23A4 - Stazioni di servizio Fratta-dir. Venezia (Fratta Nord) 147 SP463 - Portogruaro km 63,500-dir. Portogruaro 21SR14 - Sovrappasso ciclopedonale-dir. SS14/San Giuliano 147 SP83 - San Donà di Piave-dir. Noventa 20A4 - Barriera Venezia Est-dir. Venezia 144 SP58 - Cessalto km 14,000-dir. Ceggia centro 19A4 - San Donà/Noventa (Aree di servizio Calstorta)-dir. Portogruaro (Calstorta Sud) 140 SP37 - Scorzé/Salzano-dir. Salzano 18SS309 - Dogaletto km 120-dir. Marghera 129 A27 - Ingresso Svincolo di Mogliano Veneto-ingresso all'autostrada A27 17SS309 - Dogaletto km 120-dir. Cassoggia 121 SR515 - Noale-dir. Noale centro 16SS309 - S.Anna di Chioggia km 80,750-dir. Venezia 103 SR53 - Annone Veneto km 102,800-dir. Treviso 15A27 - Barriera Venezia Nord-dir. Treviso 101 SR11 - Fiesso d'Artico km 398,700-dir. Dolo 15SS309 - S.Anna di Chioggia km 80,750-dir. Ravenna 100 A4 - Uscita Casello di Cessalto-uscita dall'autostrada A4 14SP81 - km 15,650, prima della rotatoria rana-dir. Mirano/Spinea 98 SP58 - Cessalto km 14,000-dir. Cessalto centro 13SS309 - Valli di Chioggia km 94,900-dir. Chioggia 96 A4 - Uscita Casello di Santo Stino di Livenza-uscita dall'autostrada A4 13A28 - Barriera di Portogruaro-dir. Pordenone 95 SR11 - Fiesso d'Artico km 398,700-dir. Padova 12A28 - Barriera di Portogruaro-dir. Portogruaro/A4 91 SR89 - km 15,750-dir. Jesolo/San DonÓ di Piave 12SS13 - Mestre Terraglio km 6,450-dir. Mestre centro 91 SP78 - Cinto Caomaggiore-dir. Cinto Caomaggiore centro 11SS309 - Valli di Chioggia km 94,900-dir. Venezia 87 SP42 - Valcasoni km 33,400-dir. San Giorgio di Livenza 10A27 - Barriera Venezia Nord-dir. Venezia 83 SR516 - Passetto di Cavarzere-dir. Cavarzere 9SS13 - Mestre Terraglio km 6,450-dir. Mogliano Veneto 74 SR516 - Passetto di Cavarzere-dir. Adria 9SP81 - km 15,650, prima della rotatoria rana-dir. rotatoria rana 74 SP12 - Sandon/Liettoli km 8,050-dir. Liettoli/Piove di Sacco 9A4 - Uscita Casello di Dolo-Mirano-uscita dall'autostrada A4 59 SP13 - Campagna Lupia km 8,500-dir. Campagna Lupia 9SR245 - Scorzé Ovest km 14,750-dir. Scorzé centro 50 SR89 - km 15,750-dir. Roncade/Treviso 9SR245 - Scorzé/Martellago km 12,100-12,600-dir. Scorzé centro 46 SS14 - San Michele al Tagliamento-dir. Latisana 8SR245 - Scorzé Ovest km 14,750-dir. Trebaseleghe 43 SP463 - Portogruaro km 63,500-dir. Cordovado 8SS14 - Tessera km 7bis,400-dir. Mestre/San Giuliano 40 SP42 - Valcasoni km 33,400-dir. Eraclea 8SP251 - Portogruaro km 2,750-dir. Cinto Caomaggiore 40 SP78 - Cinto Caomaggiore-dir. Sesto al Reghena 8SP251 - Portogruaro km 2,750-dir. Portogruaro centro 34 SP37 - Scorzé/Salzano-dir. Scorzé 7SR515 - Noale-dir. Vigonza/Padova 33 SP13 - Campagna Lupia km 8,500-dir. Piove di Sacco 7SS14 - Ca' Noghera km 10,300-13,000-dir. Portegrandi/Jesolo 31 SS14 - San Michele al Tagliamento-dir. Portogruaro 6SS14 - Tessera km 7bis,400-dir. Portegrandi/Jesolo 31 SP68 - Cavanella km 5,0-dir. Sindacale 6SR515 - Caselle km 30,600-dir. Padova 30 SP42 - Jesolo - Birreria-dir. Jesolo paese 5SR53 - Annone Veneto km 102,800-dir. Annone V. centro 30 SP42 - Jesolo km 23,200-dir. Eraclea paese 5SS14 - Ca' Noghera km 10,300-13,000-dir. Tessera 29 SP251 - Cinto Caomaggiore km 6,700-dir. Portogruaro 4SP83 - San Donà di Piave-dir. San Donà centro 28 SP68 - Cavanella km 5,0-dir. Portogruaro 4SP27 - Mira-dir. Mira centro 29 SP12 - Sandon/Liettoli km 8,050-dir. Fossò 4SP32 - Mirano km 8,400-9,700-dir. Mirano 29 SP251 - Cinto Caomaggiore km 6,700-dir. Cinto Caomaggiore centro 3SP32 - Mirano km 8,400-9,700-dir. Santa Maria di Sala 29 SP59 - Ottava Presa km 11-dir. Caorle 3SR245 - Scorzé/Martellago km 12,100-12,600-dir. Martellago centro 28 SP59 - Ottava Presa km 11-dir. Santo Stino di Livenza 2
Systematica I risultati dell’indagine
59
Provincia di Venezia - Settore Mobilità e Trasporti Indagine sul trasporto di merci pericolose su strada
Grafico 7.1 – Conteggi veicoli ADR (1/2)
050
100150200250300350400450500
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Systematica I risultati dell’indagine
60
Provincia di Venezia - Settore Mobilità e Trasporti Indagine sul trasporto di merci pericolose su strada
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Grafico 7.1 – Conteggi veicoli ADR (2/2)
Systematica I risultati dell’indagine
61
Provincia di Venezia - Settore Mobilità e Trasporti Indagine sul trasporto di merci pericolose su strada
Le tabelle e grafici che seguono riportano alcuni risultati dell’analisi statistica dei dati complessivamente raccolti con il rilievo dei codici di pericolo.
Veicoli rilevati. Classe Kemler Classe. Kemler Conteggiati Percentuale
3 2928 52,5% 2 679 12,2% 9 512 9,2% 8 484 8,7% 6 71 1,3% 4 25 0,4% 5 17 0,3%
non specificato 862 15,5% TOTALE 5578 100,0%
Si rileva che più della metà dei veicoli trasporta materie liquide infiammabili (52%), il 12% trasporta gas, e il 9% materie corrosive e, sempre il 9%, materie e oggetti pericolosi diversi.
A titolo di confronto si ricorda (paragrafo 2.5.2) che le percentuali in ambito nazionale sono pari al 77,7% per le materie liquide infiammabili, del 12,6% per i gas e del 7% per le materie corrosive.
Risultano marginali i veicoli adibiti al trasporto delle materie appartenenti alle restanti classi Kemler (6, 4 e 5).
Non trascurabile, invece, risulta la quota di veicoli in possesso del solo pannello di pericolo (16%) e per i quali, quindi, non è stato possibile individuare il tipo di merce trasportata. I pannelli privi dei codici kemler e ONU sono apposti sui veicoli che trasportano merci pericolose confezionate (colli, GIR, piccoli contenitori, recipienti o bombole fino a 1000 litri, ecc.) e per le quali è sufficiente esporre i pannelli arancione di segnalazione; i codici devono essere obbligatoriamente apposti su ciascuna confezione.
Veicoli rilevati. Codice ONU
Cod. ONU Conteggiati Percentuale 1202 1503 26,9% 1203 919 16,5% 3257 483 8,7% 1965 387 6,9% 1073 100 1,8% 1789 100 1,8% 1824 85 1,5% 1977 84 1,5% 3256 77 1,4% 1202-1203 75 1,3% Altre (<1%) 891 16,0% non specificato 874 15,7% TOTALE 5578 100,0%
Con riferimento ai prodotti, risulta che oltre la metà dei mezzi rilevati è destinata al trasporto dei derivati del petrolio. In particolare, gasolio e benzine pesano complessivamente per il 44%, bitume e olio combustibile per il 10% e il solo butano per il 7%. Sono stati, inoltre, rilevate quote inferiori di mezzi trasportanti prodotti chimici (acido cloridrico, idrossido di sodio, ecc) e gas diversi (ossigeno, azoto, ecc). Gli altri prodotti rilevati con frequenze minori e l’elevata quota di “altre sostanze” (16%) testimoniano la numerosa variabilità di sostanze pericolose circolanti in provincia.
Inoltre, le interviste ai trasportatori hanno permesso di indagare sul tipo di merce trasportata dai veicoli privi dei codici Kemler e ONU sui pannelli di pericolo. Le tipologie di merce più frequentemente trasportate, in oltre 100 casi, sono risultate le vernici e pitture (20%), i gas (ossigeno, azoto, idrogeno) in bombole (20%) i gas derivati del petrolio (15%) e i prodotti chimici e corrosivi (14%).
Classe Kemler dei veicoli rilevati
61,3%4
0,4%
50,3%
88,7%
99,2%
212,2%
non specif icato16%
352,5%
Codici ONU dei veicoli rilevati
1202-12031,3%
32561,4%
19771,5%
18241,5%
17891,8%
32578,7%
120226,9%
non specif icato15,7%
120316,5% 1965
6,9%
Altre (<1%)16,0%
10731,8%
Systematica I risultati dell’indagine
62
Provincia di Venezia - Settore Mobilità e Trasporti Indagine sul trasporto di merci pericolose su strada
Il rilievo delle caratteristiche dei mezzi ha evidenziato che la tipologia largamente utilizzata per il trasporto delle merci pericolose è l’autoarticolato (69%). Per quanto riguarda l’allestimento, i mezzi cisterna sono risultati in assoluto i più utilizzati (84%). Quanto rilevato si giustifica con le tipologie di merci maggiormente trasportate che, come visto, sono risultati i prodotti del petrolio (liquidi e gassosi).
Tipologia dei mezzi
Tipologia Numerosità PercentualeAutoarticolato 3860 69,2%Autocarro 1022 18,3%Autotreno 576 10,3%Furgone 112 2,0%Non rilevato 5 0,1%Altro 3 0,1%TOTALE 5578 100,0%
Allestimento dei mezzi
Allestimento Numerosità PercentualeCisterne 4701 84%Telonato 358 6%Scoperto 303 5%Coperto 135 2%Altro 70 1%Non rilevato 11 0%TOTALE 5578 100%
Nelle pagine seguenti verranno rappresentate graficamente le distribuzioni per codice ONU, per classe Kemler e oraria dei veicoli in regime ADR transitati presso le sezioni in cui sono stati registrati flussi bidirezionali superiori ai 100 veicoli.
Tipologia dei mezzi
Non rilevato0,1%
Altro0,1%
Furgone2,0%
Autotreno10,3%
Autocarro18,3%
Autoarticolato69,2%
Tipologie di allestimento
Coperto2,4%
Altro1,3%
Non rilevato0,2%
Cisterne85%
Scoperto5,4%
Telonato6,4%
Systematica I risultati dell’indagine
63
Provincia di Venezia - Settore Mobilità e Trasporti Indagine sul trasporto di merci pericolose su strada
Sezione n. 41 – A4 Area di servizio Bazzera
Sezione n. 12 – A4 Barriera Venezia Mestre”
Codici ONU dei veicoli rilevati
120231%
19772%
120313%3256
2%
10732%
325712%
Non specif icato14%
19654%
Altre (< 2%)18%
17892%
Distribuzione oraria veicoli merci ADR
0
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20
30
40
50
60
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7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18
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dir. Veneziadir. Trieste
Classe Kemler dei veicoli rilevati
211%
353%
913%
Non specif icato14%
87%
40%
50%
62%
Codici ONU dei veicoli rilevati
120234%
19772%
17893%
32575%
Altre (< 2%)24%
19652%
120319%
non specif icato11%
Distribuzione oraria veicoli merci ADR
0
10
20
30
40
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7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18
vei/h
dir. Veneziadir. Padova
Classe Kemler dei veicoli rilevati
28%
366%
40%
50%
62%
88%
96%
Non specif icato10%
Systematica I risultati dell’indagine
64
Provincia di Venezia - Settore Mobilità e Trasporti Indagine sul trasporto di merci pericolose su strada
Sezione n. 40 – SR14 circonvallazione di Mestre
Sezione n. 35 – A4 località San Donà/Noventa (area di servizio Calstorta)
Codici ONU dei veicoli rilevati
120237%
Altre (< 2%)3%
120326%
1202-12033%
19653%
325717%
18633%
non specif icato5%
32563%
Classe Kemler dei veicoli rilevati
23%
374%
60%
81%
Non specif icato5%
917%
Distribuzione oraria veicoli merci ADR
0
10
20
30
40
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60
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7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18
vei/h
dir. Tangenzialedir. SS14
Codici ONU dei veicoli rilevati
120218%
120315%
19773%
non specif icato19%
10734%
32563%
19654%
17912%
Altre (< 2%)13%
325713%
17893%
18243%
Classe Kemler dei veicoli rilevati
814%
914%Non specif icato
19%
61%
51%
339%
212%
Distribuzione oraria veicoli merci ADR
0
10
20
30
40
50
60
70
7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18
vei/h
dir. Veneziadir. Portogruaro
Systematica I risultati dell’indagine
65
Provincia di Venezia - Settore Mobilità e Trasporti Indagine sul trasporto di merci pericolose su strada
Sezione n. 11 – A4 Barriera Venezia Est
Sezione n. 1 – A4 Area di servizio Fratta
Codici ONU dei veicoli rilevati
120222%
120318%
32562%
10733%
18242%
325714%
Non specif icato15%
19654%
Altre (< 2%)17%
17893%
Classe Kemler dei veicoli rilevati2
10%
349%
60% 5
1% 40%
916%
89%
Non specif icato15%
Codici ONU dei veicoli rilevati
120219%
120317%
32574%
Altre (< 2%)26%
18245%
Non specif icato15%
19656%
17892% 1202-1203
4%
19772%
Classe Kemler dei veicoli rilevati
215%
347%
Non specif icato14%
816%
95%
40%
50%
63%
Distribuzione oraria veicoli merci ADR
0
10
20
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7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18
vei/h
dir. Veneziadir. Trieste
Distribuzione oraria veicoli merci ADR
0
10
20
30
40
50
60
70
7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18
vei/h
dir. Veneziadir. Portogruaro
Systematica I risultati dell’indagine
66
Provincia di Venezia - Settore Mobilità e Trasporti Indagine sul trasporto di merci pericolose su strada
Sezione n. 15 – SS309 Km 119,000 località Dogaletto
Sezione n. 8 – SS309 km 80,750 località Sant'Anna di Chioggia
Codici ONU dei veicoli rilevati
120223%
120316%
203110%
19658%
10732%
17912%
Altre (< 2%)20%
Non specif icato0%
17894%
18243%
325712%
Classe Kemler dei veicoli rilevati
347%
822%
214%
913%
42%
62%
Distribuzione oraria veicoli merci ADR
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7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18
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dir. Veneziadir. Ravenna
Codici ONU dei veicoli rilevati
203113%
325712%
19659%
18246%
Altre (< 2%)24%
Non specif icato11%
18303%
17913%
17892%
12029%
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Classe Kemler dei veicoli rilevati
215%
322%
63%
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42%
Non specif icato11%
Distribuzione oraria veicoli merci ADR
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7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18
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dir. Veneziadir. Ravenna
Systematica I risultati dell’indagine
67
Provincia di Venezia - Settore Mobilità e Trasporti Indagine sul trasporto di merci pericolose su strada
Sezione n. 2 – A28 Barriera di Portogruaro
Sezione n. 4 – A27 Barriera Venezia Nord
Codici ONU dei veicoli rilevati
120230%
120320%
19653%
32563%
Altre (< 2%)11%
Non specif icato21%
325712%
Classe Kemler dei veicoli rilevati
28%
357%
81%
61%
913%
Non specif icato19%
51%
Distribuzione oraria veicoli merci ADR
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7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18
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dir. Portogruarodir. Pordenone
Codici ONU dei veicoli rilevati
120234%
120318%
19654%
10733%
Non specif icato18%
325711%
Altre (< 2%)9%
19773%
Classe Kemler dei veicoli rilevati
213%
354%
41%
Non specif icato18%
82%
312%
Distribuzione oraria veicoli merci ADR
0
10
20
30
40
50
60
70
7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18
vei/h
dir. Veneziadir. Treviso
Systematica I risultati dell’indagine
68
Provincia di Venezia - Settore Mobilità e Trasporti Indagine sul trasporto di merci pericolose su strada
Sezione n. 42 – SS309 km 94,900 località Valli di Chioggia
Sezione n. 26 – SP81 km 8,200 prossimità rotatoria della rana
Codici ONU dei veicoli rilevati
196521%
120217%
325711%
18243%
Altre (< 2%)20%
Non specif icato15%
120313%
Classe Kemler dei veicoli rilevati
223%
335%
810%
63%
912%
Non specif icato15%
42%
Distribuzione oraria veicoli merci ADR
0
10
20
30
40
50
60
70
7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18
vei/h
dir. Chioggiadir. Venezia
Codici ONU dei veicoli rilevati
120233%
120326%
1202-12035%
Altre (< 2%)12%
196514%
Non specif icato10%
Classe Kemler dei veicoli rilevati
219%
367%
61%
83%
Non specif icato10%
Distribuzione oraria veicoli merci ADR
0
10
20
30
40
50
60
70
7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18
vei/h
dir. SS309dir. Mirano
Systematica I risultati dell’indagine
69
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Sezione n. 6 – SS13 km 6,450 località Terraglio
Codici ONU dei veicoli rilevati
120251%
120322%
1202-12032%
19654%
Altre (< 2%)8%
Non specif icato5%
32578%
Classe Kemler dei veicoli rilevati
380%
24%9
8%8
2%
Non specif icato5%
51%
Distribuzione oraria veicoli merci ADR
0
10
20
30
40
50
60
70
7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18
vei/h
dir. Mestredir. Mogliano Veneto
Systematica I risultati dell’indagine
70
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7.1.1 Il rilievo del traffico passante
Per la determinazione del traffico veicolare passante sulla rete viaria principale, oltre che delle informazioni raccolte con le indagini a bordo strada, ci si è avvalsi del rilievo delle targhe dei mezzi ADR.
Il rilievo è stato condotto in due giornate distinte: dapprima lungo le sole infrastrutture autostradali e successivamente anche lungo la SS-309.
Nella prima giornata l’intervallo rilevato è stato dalle 9.00 alle 15.00 mentre nella seconda dalle 7.00 alle 16.00.
La seconda rilevazione, più completa della prima, ha confermato i dati acquisiti con la prima rilevazione e, inoltre, ha permesso di evidenziare l’importanza della strada statale Romea nel fenomeno delle merci passanti.
Nelle 5 sezioni sono stati complessivamente rilevati 578 veicoli in ingresso, di questi 94 (16,3%) hanno attraversato la provincia risultando “passanti”.
Traffico passante sul totale entrante in sezione
Sezioni % Gruaro 26,7% Romea 24,7% Mogliano 20,3% Arino 13,7% Fratta 2,8% TOTALE 16,3%
La sezione con la più alta percentuale di traffico passante è risultata la sezione di Gruaro sulla A28 (26,7%). E’ bene precisare, però, che, non essendo stato possibile, per ragioni di sicurezza, eseguire il rilievo in sezioni diverse da stazioni di servizio e barriere, tale dato comprende anche i veicoli che accedono all’autostrada dagli svincoli di Sesto al Reghena e Portogruaro e quindi che possono essersi originati in provincia.
A seguire, le sezioni con la più alta quota di traffico passante sono risultate quella lungo la Romea e quella sulla A27 (Mogliano).
Contrariamente, molto bassa è risultata la frazione in ingresso sulla A4 da Est (Fratta.)
La tabella e i due grafici sotto riportati mettono in evidenza che nonostante la sezione di Arino abbia fatto registrare una bassa frazione di traffico passante (13,7%) è quella che, in virtù degli alti volumi di traffico, ha fatto registrare i valori più alti in valore assoluto. E’ risultato infatti che di tutto il traffico passante entrante in provincia di Venezia il 42,6% transita in prossimità del confine di Arino.
Tale dato è ancora più importante se si tiene conto che quasi la metà del passante in ingresso ad Arino attraversa tutta la provincia da Ovest a Est lungo la A4.
Distribuzione del totale passante
Sezioni % Arino 42,6%Romea 21,3%Gruaro 21,3%Mogliano 12,8%Fratta 2,1%TOTALE 100,0%
Traffico ADR totale e passante
0
200
400
Arino Gruaro Romea Mogliano Fratta
Tot. ingresso
Passante
Distribuzione del traffico passante
Arino42,6%
Gruaro21,3%
Romea21,3%
Mogliano12,8%
Fratta2,1%
Systematica I risultati dell’indagine
71
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7.2 L’indagine ai trasportatori
L’indagine ai trasportatori, condotta su 34 sezioni, ha consentito di determinare i flussi di merci pericolose in ingresso nella provincia di Venezia. Inoltre, ha permesso di acquisire diverse informazioni circa le caratteristiche di viaggio.
Le interviste sono state condotte in un giorno feriale compreso tra il 19 ottobre ed il 2 dicembre nell’arco di 6 ore, dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 17.00. Complessivamente sono state eseguite 632 interviste; il tasso di campionamento minimo registrato è risultato pari al 17% (barriera di Venezia-Mestre), quello massimo pari all’83% (uscita casello di Cessalto) mentre quello medio è risultato pari al 57%.
Di seguito si riporta l’elenco delle sezioni con l’indicazione del numero di interviste eseguite, il tasso di campionamento e i coefficienti di espansione adottati, mentre nelle pagine seguenti sono riportati i principali risultati derivanti dall’indagine statistica dei dati raccolti.
I coefficienti di espansione hanno permesso di espandere gli spostamenti rilevati all’universo di riferimento e sono stati calcolati come rapporto tra il numero di veicoli in regime ADR transitati presso ciascuna sezione tra le 7 e le 19 e il numero di trasportatori intervistati nelle sezione stesse.
N° sezione Nome Direzione ADR(6h)
ADR(12h) Interviste Tasso
CampionamentoCoeff.espansione
2 A28 - Barriera di Portogruaro verso Portogruaro/A4 49 91 31 63,3% 2,942 A28 - Barriera di Portogruaro verso Pordenone 60 95 32 53,3% 2,973 SP58 - Cessalto km 14,000 verso Ceggia centro 11 19 8 72,7% 2,384 A27 - Barriera Venezia Nord verso Venezia 43 83 23 53,5% 3,614 A27 - Barriera Venezia Nord verso Treviso 57 101 37 64,9% 2,735 A4 - Uscita Casello di Dolo-Mirano uscita dall'autostrada A4 32 59 19 59,4% 3,116 SS13 - Mestre Terraglio km 6,450 verso Mestre centro 50 91 29 58,0% 3,147 SR515 - Caselle km 30,600 verso Noale 12 26 8 66,7% 3,258 SS309 - S.Anna di Chioggia km 80,750 verso Venezia 57 103 23 40,4% 4,489 SS14 - San Michele al Tagliamento verso Portogruaro 3 6 1 33,3% 6,0010 SR53 - Annone Veneto km 102,800 verso Annone V. centro 23 30 12 52,2% 2,5011 A4 - Barriera Venezia Est verso Venezia 91 144 36 39,6% 4,0011 A4 - Barriera Venezia Est verso Portogruaro/Trieste 99 188 56 56,6% 3,3612 A4 - Barriera Venezia Mestre verso Tangenziale/Venezia 227 450 39 17,2% 11,5412 A4 - Barriera Venezia Mestre verso Padova 223 370 57 25,6% 6,4913 SR515 - Scorzé km 14,300 verso Scorzé centro 17 27 13 76,5% 2,0814 SR11 - Fiesso d'Artico km 398,700 verso Dolo 12 15 9 75,0% 1,6715 SS309 - Dogaletto km 119 verso Marghera 52 129 14 26,9% 9,2116 SP251 - Cinto Caomaggiore km 6,700 verso Portogruaro 3 4 2 66,7% 2,0017 SS14 - Mazzolada km 59,100-62,200 verso Portogruaro 15 25 10 66,7% 2,5019 SP463 - Portogruaro km 63,500 verso Portogruaro 15 21 9 60,0% 2,3320 SS14 - Ca' Noghera km 10,300-13,000 verso Tessera 19 29 11 57,9% 2,6420 SS14 - Ca' Noghera km 10,300-13,000 verso Portegrandi/Jesolo 17 31 12 70,6% 2,5822 SP83 - San Donà di Piave verso San Donà centro 15 28 9 60,0% 3,1127 A27 - Ingresso Svincolo di Mogliano Veneto ingresso all'autostrada A27 11 17 6 54,5% 2,8330 SR245 - Scorzé/Martellago km 12,100-12,600 verso Scorzé centro 32 46 25 78,1% 1,8430 SR245 - Scorzé/Martellago km 12,100-12,600 verso Martellago centro 14 28 11 78,6% 2,5533 SR245 - Scorzé Ovest km 14,750 verso Scorzé centro 23 50 17 73,9% 2,9434 SR515 - Noale verso Noale centro 9 16 6 66,7% 2,6734 SR515 - Noale verso Vigonza/Padova 24 33 14 58,3% 2,3636 A4 - Uscita Casello di Cessalto uscita dall'autostrada A4 12 14 10 83,3% 1,4037 A4 - Uscita Casello di Santo Stino di Livenza uscita dall'autostrada A4 6 13 2 33,3% 6,5038 SP251 - Portogruaro km 2,750 verso Portogruaro centro 18 34 14 77,8% 2,4342 SS309 - Valli di Chioggia km 94,900 verso Chioggia 61 96 27 44,3% 3,56
VALORE MEDIO 56,7% 3,67
Systematica I risultati dell’indagine
72
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Motivo del viaggio
Motivo Numerosità Percentuale Consegna 355 56% Presa 134 21% Entrambi 5 1% Altro 107 17% Non specificato 32 5% TOTALE 633
I viaggi per motivi presa e consegna rappresentano quasi l’80% di quelli rilevati. E’ stata registrata comunque una quota non trascurabile di viaggi per motivi diversi (rimessa in deposito, lavaggio, officina, ecc.)
Frequenza del viaggio
Frequenza Numerosità Percentuale Giornaliera 230 36% Settimanale 196 31% Mensile 67 11% Saltuaria 109 17% Non specificata 31 5% TOTALE 633
I viaggi intercettati sono risultati per buona parte sistematici, ma è emersa anche una sensibile quota di spostamenti a cadenza mensile o, addirittura, saltuari.
Caratteristica del trasporto
Caratteristica Numerosità Percentuale Conto proprio 124 20% Conto terzi 481 76% Non specificato 28 4% TOTALE 633
La gran parte dei trasportatori intervistati ha dichiarato di effettuare il trasporto in conto terzi.
Frequenza del viaggio
Giornaliera36%
Settimanale31%
Mensile11%
Saltuaria17%
Non specificato
5%
Motivo del viaggio
Presa21%
Consegna56%
Entrambi1%
Altro17%
Non specificato
5%
Caratteristiche del trasporto
Conto proprio
Conto terzi
Non specificato
0% 20% 40% 60% 80%
Systematica I risultati dell’indagine
73
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Tipo mezzo - Caratteristica del trasporto
Conto proprio Conto terziFurgone 6 (86%) 1 (14%)Autocarro 51 (29%) 122 (71%)Autoarticolato 43 (12%) 310 (88%)Autotreno 24 (34%) 47 (66%)
L’analisi congiunta tra la caratteristica del trasporto e il tipo di mezzo ha permesso di evidenziare che il trasporto in conto proprio è perlopiù attuato con mezzi a bassa capacità di carico. Contrariamente, risulta marginale il trasporto in conto proprio con mezzi ad alta capacità di carico.
Tipo di origine del viaggio
Origine Numerosità Percentuale Stabilimento 265 41,9% Deposito 200 31,6% Porto 6 0,9% Scalo ferroviario 1 0,2% Aeroporto 1 0,2% Altro 130 20,5% Non specificato 30 4,7% TOTALE 633
Tipo di destinazione del viaggio
Destinazione Numerosità Percentuale Deposito 265 41,9% Stabilimento 166 26,2% Porto 7 1,1% Scalo ferroviario 4 0,6% Aeroporto 2 0,3% Altro 148 23,4% Non specificato 41 6,5% TOTALE 633
Dalle due tabelle sopra riportate si evidenzia che una quota non trascurabile dei viaggi rilevati ha avuto per origine o destinazione un sito diverso dal luogo di deposito o produzione delle merci trasportate (stabilimento e deposito). Inoltre, solo una piccolissima parte di viaggi ha avuto per origine o destinazione uno scalo portuale, ferroviario e aeroportuale
Caratteristica del trasporto
0%20%40%60%80%
100%
Furgone Autocarro Autoarticolato Autotreno
Conto proprio Conto terzi
Origine del viaggio
Stabilimento41,9%
Altro20,5%
Non specif icato
4,7%
Scalo ferroviario
0,2%
Porto0,9%
Aeroporto0,2%
Deposito31,6%
Destinazione del viaggio
Stabilimento26,2%
Altro23,4%
Non specif icato
6,5%
Scalo ferroviario
0,6%
Porto1,1%
Aeroporto0,3%
Deposito41,9%
Systematica I risultati dell’indagine
74
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Durata del viaggio
Durata del viaggio Numerosità PercentualeInferiore a 1 ora 144 24,7% Tra 1 e 3 ore 272 46,6% Tra 3 e 6 ore 110 18,8% Maggiore di 6 ore 36 6,2% Maggiore di 1 giorno 22 3,8% TOTALE 584
Le domande circa gli orari di partenza e arrivo hanno permesso di quantificare la durata media del viaggio. Il tempo di viaggio di quasi la metà degli spostamenti rilevati è risultato compreso tra una e tre ore. Solo il 4% degli spostamenti non si sono conclusi in giornata.
Merce in ingresso. Categoria Kemler
Classe Kemler Tonnellate Percentuale 8 532 30% 3 510 28% 2 382 21% 9 281 16% 4 58 3% 6 34 2% 5 2 0%
TOTALE 1799
Merce in ingresso. Codice ONU
L’analisi circa le tipologie di merci trasportate è stata limitata ai mezzi le cui merci trasportate provenivano dall’esterno; ossia non sono state considerate le merci il cui deposito o stabilimento di produzione e/o trasformazione risultava in provincia di Venezia.
Cod. ONU Tonnellate Percentuale1965 197 11,0%1202 197 11,0%3257 161 8,9%1789 152 8,4%1824 108 6,0%2031 93 5,2%3077 71 3,9%1073 69 3,8%1263 58 3,2%2448 54 3,0%1090 54 3,0%2187 54 3,0%Altre (< 3%) 531 29,5%TOTALE 1799
Merci - Categorie Kemler
916%
221%
43%
328%
830%
62%
50%
Durata del viaggio
Inferiore a 1 ora
24,7%
Tra 1 e 3 ore46,6%
Maggiore di 1 giorno
3,8%
Tra 3 e 6 ore18,8%
Maggiore di 6 ore e
minore di 1 giorno6,2%
Merci - Codici ONU
Altre (< 3%)29,5%
12633,2% 1073
3,8%
10903,0%
24483,0%
21873,0%
30773,9%
20315,2%
196511,0%
120211,0%
18246,0%
32578,9%
17898,4%
Systematica I risultati dell’indagine
75
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Dalle tabelle risulta la grande variabilità di merci pericolose entranti in provincia. Si evidenzia comunque una prevalenza delle sostanze corrosive
(acido cloridrico, idrossido di sodio, acido nitrico, ecc.), dei liquidi infiammabili (gasolio, ecc.) e dei gas (butano, ecc.)
Tipo mezzo –Percentuale di carico
Vuoto 0-25% 25-50% 50-75% >75% Non specificatoFurgone 0 (0%) 4 (57%) 0 (0%) 2 (29%) 1 (14%) 0 (0%)Autocarro 57 (32%) 30 (17%) 27 (15%) 21 (12%) 33 (19%) 10 (6%)Autoarticolato 129 (35%) 8 (2%) 25 (7%) 37 (10%) 142 (38%) 32 (9%)Autotreno 32 (44%) 3 (4%) 1 (1%) 3 (4%) 28 (38%) 6 (8%)TOTALE 218 (35%) 45 (7%) 53 (8%) 63 (10%) 204 (32%) 48 (8%)
Carico medio (q.li)
Tipo mezzo Vuoti inclusi Vuoti esclusi Furgone 9 9 Autocarro 37 60 Autoarticolato 140 227 Autotreno 127 245 TOTALE 78 135
L’analisi circa il carico trasportato ha evidenziato che circa il 70% dei mezzi intercettati viaggia a pieno carico o vuoto. In realtà, tale fenomeno è vero solo per i mezzi a maggiore capacità di carico (autoarticolati e autotreni) e gli autocarri, dove tale quota scende però al 50%.
Quanto rilevato con l’analisi delle percentuali di carico viene confermato dalla determinazione del carico medio trasportato, da cui si evince che il carico medio trasportato (vuoti esclusi) è tanto più vicino alla capacità di carico del mezzo quanto maggiore è essa stessa.
Carico Medio (q.li)
0
50
100
150
200
250
300
Furgone Autocarro Autoarticolato Autotreno MEDIO
vuoti inclusi vuoti esclusi
Percentuale di carico
0% 20% 40% 60% 80% 100%
Furgone
Autocarro
Autoarticolato
Autotreno
Vuoto 0%-25% 25%-50% 50%-75% >75% Non specificato
Systematica I risultati dell’indagine
76
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7.3 L’indagine alle Aziende
Come riportato nel paragrafo 6.1.3 l’indagine ha riguardato 32 su 33 aziende della provincia di Venezia che producono merci e sostanze pericolose destinate al trasporto su gomma. Relativamente al giorno medio campione il totale giornaliero delle merci prodotte dalle aziende e trasportate su strada è risultato pari a 25.000 tonnellate, trasportate da 1.143 mezzi.
Le tipologie di merci prodotte e trasportate su gomma sono, in totale, 55 di cui circa il 70% è costituita da “gasolio” (cod. 1202) e “benzina" (cod. 1203). Il solo gasolio costituisce oltre la metà (51.76%) delle merci totali trasportate.
La terza tipologia di merce è il “bitume di petrolio” (cod. 3257) che costituisce poco meno del 10% del totale della merce trasportata seguita dall’ “olio combustibile” (cod. 3256) in quantità pari al 3.18%.
L’analisi per distretto conferma il predominio del polo di Marghera. Il 96% del totale delle merci prodotte dalle aziende della provincia di Venezia proviene dal distretto di Marghera.
Tipologie di merci prodotte (cod. ONU)
altro6%
32641%
30261%
325710%
120318%
120252%
32563%
18243% 1965
2%18302%
20781%
18631%
CODICE ONU TONNELLATE PERCENTUALE1202 12.901 51,76%1203 4.385 17,60%3257 2.381 9,55%3256 793 3,18%1824 646 2,59%1965 549 2,20%1830 395 1,59%1863 367 1,47%2078 365 1,46%3026 339 1,36%3264 287 1,15%1789 195 0,78%1073 162 0,65%1294 143 0,57%1977 138 0,56%1791 117 0,47%1915 97 0,39%1831 85 0,34%1230 79 0,32%1307 60 0,24%2057 54 0,22%2448 53 0,21%2735 52 0,21%2929 47 0,19%1223 42 0,17%2796 42 0,17%3170 27 0,11%1993 24 0,09%3159 24 0,09%2810 12 0,05%3175 10 0,04%2811 9 0,04%1123 8 0,03%1263 7 0,03%3295 3 0,01%3077 3 0,01%1079 3 0,01%1049 3 0,01%1498 3 0,01%1090 2 0,01%1066 2 0,01%1206 1 0,01%1078 1 0,01%3337 1 0,00%1072 1 0,00%3340 1 0,00%1006 1 0,00%1001 1 0,00%2291 1 0,00%2570 0 0,00%1710 0 0,00%1018 0 0,00%1954 0 0,00%3082 0 0,00%1002 0 0,00%
TOTALE 24.923 100,00%
DISTRETTO TONNELLATEVenezia - Porto Marghera 23.857Portogruaro - Concordia Sagittaria 265San Donà di Piave 53Martellago-Scorzè 83Mira - Mirano 665TOTALE 24.923
Produzione per distretti
Portogruaro - Concordia Sagittaria
1,06%
Mira - Mirano2,67%
Martellago-Scorzè0,33%
San Donà di Piave0,21%
Venezia - Porto Marghera95,72%
Systematica I risultati dell’indagine
77
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7.4 La matrice origine/destinazione
La campagna di indagine ha consentito di ricavare la matrice origine/destinazione delle merci pericolose all’interno della provincia di Venezia di un giorno feriale medio nell’intervallo orario 7-19.
La matrice O/D ricavata tiene conto dei viaggi concatenati, ossia della catena di spostamenti seguita dai mezzi nell’effettuare più consegne. La matrice così costruita, e assegnata poi alla rete stradale, ha permesso di descrivere correttamente il regime dei flussi di veicoli e merci pericolose sulle strade.
La matrice è stata ricavata sia con riferimento ai viaggi sia con riferimento alle quantità trasportate in peso. In particolare, la matrice dei viaggi ha consentito di conoscere il numero di veicoli in circolazione, quella delle quantità, l’entità delle merci movimentate tra le diverse coppie o/d.
La matrice origine/destinazione complessiva dei mezzi che trasportano merci e sostanze pericolose, nelle 12 ore di un giorno medio feriale autunnale, è risultata di 3.131 di cui circa il 23% vuoti (senza carico). La quota di vuoti è condizionata dal fatto che alcuni mezzi a fronte di un viaggio a vuoto (per la presa o al rientro dalla consegna) hanno effettuato più viaggi di consegna (viaggi concatenati). Ad esempio, se un mezzo ha effettuato 2 consegne è stato considerato come se avesse fatto tre viaggi di cui uno a vuoto (rientro); come origine del secondo viaggio è stato considerato il punto di consegna del primo.
Matrice dei viaggi
O\D Interno Esterno TotaleInterno 546 1.109 1.655Esterno 931 545 1.476Totale 1.477 1.654 3.131
Matrice delle quantità (tonnellate)
O\D Interno Esterno TotaleInterno 4.334 22.375 26.709Esterno 6.271 5.192 11.462Totale 10.605 27.567 38.172
Il totale delle merci trasportate è risultato essere pari a 38.172 tonnellate.
Gli spostamenti in ingresso nella provincia sono risultati 1.476 (11.462 tonnellate) di cui 545 (5.192 tonn) sono di solo transito ovvero, non hanno effettuato consegne all’interno del territorio provinciale (spostamenti esterno-esterno).
Gli spostamenti generati all’interno del territorio provinciale sono risultati pari a 1.655 di cui 546 (33%) destinati all’interno del territorio provinciale e 1.109 (67%) destinati all’esterno del territorio provinciale.
L’elevata componente di spostamenti destinati all’esterno testimonia l’influenza extraprovinciale delle aziende della provincia di Venezia. Relativamente alle quantità trasportate, essa è risultata complessivamente di 26.709 tonnellate, di cui sole 4.334 (16%) risulta destinata in provincia. La differente proporzione tra spostamenti e quantità destinate al mercato interno si giustifica col fatto che gli spostamenti fuori provincia trasportano mediamente quantità superiori rispetto a quelli in provincia.
Interno Esterno
InternoEsterno
0200400600800
10001200
Destinazione
Origine
Viaggi di veicoli ADR
Interno Esterno
InternoEsterno
0
5000
10000
15000
20000
25000
Destinazione
Origine
Tonnellate di merci pericolose
Systematica I risultati dell’indagine
78
Provincia di Venezia - Settore Mobilità e Trasporti Indagine sul trasporto di merci pericolose su strada
Del totale degli spostamenti in ingresso alla provincia quasi i 2/3 provengono dalla provincia di Padova (23%), dalla A4 Ovest (21%) e dalla provincia di Treviso (21%). Gli ingressi a Est hanno fatto registrare, al contrario, contributi molto modesti.
Viaggi generati e attratti per Ambiti
Ambiti Generati AttrattiPortogruarese 4% 5%Sandonatese 2% 4%Veneziano 38% 29%Miranese 3% 5%Riviera del Brenta 5% 4%Meridionale 1% 1%A4_Est 1% 4%A4_Ovest 10% 16%A13_Sud 2% 4%SS309 3% 3%A27 2% 2%Pordenone 4% 2%Treviso 10% 9%Padova 11% 8%Rovigo 2% 1%Udine 3% 4%Ferrara 0% 0% 100% 100%
Tonnellate generate e attratte per Ambiti
Ambiti Generati AttrattiPortogruarese 1% 3%Sandonatese 1% 4%Veneziano 64% 12%Miranese 1% 4%Riviera del Brenta 3% 4%Meridionale 0% 1%A4_Est 1% 6%A4_Ovest 9% 25%A13_Sud 2% 3%SS309 4% 1%A27 0% 2%Pordenone 1% 4%Treviso 4% 13%Padova 5% 10%Rovigo 0% 1%Udine 3% 5%Ferrara 0% 1% 100% 100%
L’ambito da cui si originano la maggior parte degli spostamenti è quello Veneziano da cui si originano il 38% dei viaggi e il 64% delle quantità delle merci pericolose che viaggiano su strada. Il risultato è dovuto naturalmente alla presenza del polo petrolchimico di Marghera.
Relativamente ai flussi attratti l’ambito Veneziano rimane in testa alla lista ma perde alcuni punti percentuale testimoniando la natura di “generatore” piuttosto che di “attrattore” di merci pericolose. Tale risultato è ancora più evidente se ci si riferisce alle quantità trasportate, piuttosto che ai viaggi, poiché non risentono dei ritorni a vuoto.
Di fatto il polo di Marghera, oltre che generare, attrae grossi quantitativi di merci pericolose ma perlopiù con modalità diverse dalla “gomma”.
Viaggi e Tonnellate generate in provincia di VE
Viaggi TonnellateVenezia 71,2% 91,1%Mira 3,9% 2,9%Scorzé 2,7% 0,6%Portogruaro 2,0% 0,7%Concordia Sagittaria 1,9% 0,6%Chioggia 1,7% 0,5%Musile di Piave 1,1% 0,3%San Michele al Tagliamento 1,1% 0,6%Pianiga 1,1% 0,3%Altri 13,2% 2%Totale 100,0% 100,0%
Veicoli in ingresso - Ambiti di origine
A13_SUD4%
SS3095%
A273%
PORDENONE8%
PADOVA23%
FERRARA0%
TREVISO21%
A4_OVEST21%
A4_EST3%
UDINE7%
ROVIGO5%
Systematica I risultati dell’indagine
79
Provincia di Venezia - Settore Mobilità e Trasporti Indagine sul trasporto di merci pericolose su strada
Relativamente ai comuni della provincia di Venezia, si osserva che la gran parte delle merci e dei veicoli generati sono da attribuire al comune di Venezia. Infatti, risulta che Venezia genera il 71,1% dei viaggi e il 91,1% delle quantità totali generate dalla Provincia. Rispetto ai viaggi appaiono sensibili i contributi di Mira (3,9%), Scorzé (2,7%) e Portogruaro (2,0%). Vi sono poi cinque comuni con una frazione compresa tra il 2% e l’1% (Concordia Sagittaria, Chioggia, Musile di Piave, San Michele al Tagliamento e Pianiga).
Tutti i restanti comuni hanno fatto registrare quote
inferiori all’1%. Discorso simile ma di dimensione maggiore, per la forte presenza di alcune merci a basso peso specifico (gas), vale per le tonnellate trasportate.
Le tabelle sottostanti riportano i valori dei flussi di mezzi e di tonnellate trasportate tra i diversi ambiti, le province confinanti e il restante ambito esterno.
Le figure delle pagine successive illustrano per via grafica l’entità delle relazioni tra le diverse zone e i potenziali di generazione e attrazione delle stesse.
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RTO
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309
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RA
TOTA
LE
PORTOGRUARESE 58 5 15 1 0 0 1 5 3 2 0 8 13 2 0 7 0 120SANDONATESE 2 22 17 3 0 0 0 4 2 0 0 0 10 1 0 2 0 63VENEZIANO 13 18 145 20 31 9 84 340 78 38 27 41 143 122 16 52 8 1185MIRANESE 2 3 28 28 7 0 0 5 3 3 0 0 12 10 0 1 0 102RIVIERA DEL BRENTA 0 0 48 3 24 7 1 23 6 6 1 0 4 13 2 3 0 141MERIDIONALE 0 2 27 0 1 7 0 0 0 0 0 0 0 4 3 0 0 44A4_EST 0 0 13 0 1 0 0 8 8 4 0 2 0 0 0 2 0 38A4_OVEST 27 26 128 26 17 0 23 13 0 0 3 0 28 10 1 3 0 305A13_SUD 3 9 39 7 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 60SS309 2 4 25 3 10 0 9 0 0 0 0 0 4 16 0 8 0 81A27 0 0 30 6 0 0 0 7 0 0 0 0 6 0 0 1 0 50PORDENONE 14 0 45 4 4 0 5 3 2 0 0 8 7 10 0 20 0 122TREVISO 21 11 115 11 6 0 0 18 11 18 5 6 46 19 0 17 0 304PADOVA 0 15 153 26 28 11 0 30 2 9 12 3 23 29 3 0 0 344ROVIGO 0 0 50 4 4 1 0 0 0 0 0 0 0 3 2 4 0 68UDINE 8 0 17 3 0 0 4 30 8 4 0 5 0 12 0 9 0 100FERRARA 0 0 0 0 3 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 4TOTALE 150 115 895 145 137 35 127 486 123 84 48 73 296 251 28 129 9 3131
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A13
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SS
309
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UD
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FER
RA
RA
TOTA
LE
PORTOGRUARESE 267 10 2 11 0 0 21 25 0 0 0 41 123 8 0 60 0 570SANDONATESE 20 92 8 1 0 0 0 1 41 0 0 0 56 7 0 22 0 248VENEZIANO 347 487 1.275 399 624 210 2.183 7.944 712 224 726 1.057 3.478 2.792 420 1.260 203 24.339MIRANESE 3 9 66 108 57 0 0 11 52 0 0 0 35 17 0 12 0 369RIVIERA DEL BRENTA 0 0 182 0 58 23 0 366 127 0 6 0 92 142 13 19 0 1.028MERIDIONALE 0 0 0 0 7 69 0 0 0 0 0 0 0 44 35 0 0 155A4_EST 0 0 58 0 16 0 0 137 120 10 0 0 0 0 0 32 0 373A4_OVEST 276 713 1.304 478 248 0 0 25 0 0 66 0 391 83 2 0 0 3.586A13_SUD 68 0 437 39 24 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 20 588SS309 45 0 482 70 156 0 215 0 0 0 0 0 121 371 0 230 0 1.691A27 0 0 0 4 0 0 0 99 0 0 0 0 18 0 0 9 0 130PORDENONE 42 0 0 2 29 0 4 0 7 0 0 109 22 6 0 37 0 257TREVISO 70 71 477 49 3 0 0 84 62 97 57 76 291 187 0 32 0 1.556PADOVA 0 130 191 181 232 41 0 267 23 12 0 23 324 325 26 0 0 1.775ROVIGO 0 0 4 18 0 1 0 0 0 0 0 0 0 14 22 113 0 172UDINE 150 0 89 4 0 0 53 611 144 40 0 46 0 0 0 114 0 1.251FERRARA 0 0 0 0 67 0 0 0 0 0 0 0 0 0 14 0 0 82TOTALE 1.288 1.511 4.575 1.364 1.522 344 2.476 9.570 1.288 382 856 1.351 4.949 3.997 532 1.942 223 38.172
Matrici dei viaggi e delle tonnellate di merci pericolose (Giorno Medio Feriale Ottobre-Novembre ore 7-19)
Systematica I risultati dell’indagine
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Provincia di Venezia - Settore Mobilità e Trasporti Indagine sul trasporto di merci pericolose su strada
Figura 7.1 – Relazioni extraprovinciali
Systematica I risultati dell’indagine
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Provincia di Venezia - Settore Mobilità e Trasporti Indagine sul trasporto di merci pericolose su strada
Figura 7.2 – Relazioni intraprovinciali
Systematica I risultati dell’indagine
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Provincia di Venezia - Settore Mobilità e Trasporti Indagine sul trasporto di merci pericolose su strada
Figura 7.3 – Generazione e Attrazione spostamenti extraprovinciali
Systematica I risultati dell’indagine
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Provincia di Venezia - Settore Mobilità e Trasporti Indagine sul trasporto di merci pericolose su strada
Figura 7.4 – Generazione e Attrazione spostamenti intraprovinciali
Systematica I risultati dell’indagine
84
Provincia di Venezia - Settore Mobilità e Trasporti Indagine sul trasporto di merci pericolose su strada
7.5 I flussi di merci pericolose sulla viabilità stradale
La domanda di merci pericolose, sintetizzata nelle matrici origine/destinazione descritte nel precedente paragrafo, è stata implementata nel modello di traffico in possesso della Provincia di Venezia al fine di riprodurre i flussi dei mezzi e delle merci sugli archi della rete viaria.
Tale operazione prende il nome di assegnazione della domanda (in questo caso, le merci pericolose) all’offerta di trasporto (in questo caso, la rete stradale).
Nelle figure 7.5 e 7.6 seguenti sono illustrati i flussogrammi ottenuti, rispettivamente, per i veicoli in transito e per le quantità trasportate.
Come prevedibile, è ben evidente il forte ruolo del polo di Marghera nel quale sono concentrati la gran parte degli spostamenti in generazione e attrazione dei mezzi che trasportano sostanze pericolose. Questo si ripercuote in tutta la viabilità di accesso all’area.
A conferma di quanto già riportato nell’analisi delle matrici, dalla figura 7.6 è ben evidente come il polo di Marghera si comporti più come un generatore di merci pericolose che come attrattore. Infatti ad un equilibrio dei flussi di mezzi in ingresso e uscita non corrisponde un altrettanto equilibrio nella quantità delle merci trasportate che sono in misura nettamente superiore nella direzione in uscita.
In sostanza, la viabilità di collegamento con il polo di Marghera è prevalentemente occupata da mezzi vuoti nella direzione “in ingresso” e prevalentemente occupata da mezzi pieni nella direzione “in uscita”. Di questo fatto occorre tenerne conto anche nel caso in cui si ragioni in termini di “analisi dei rischi” legate al transito di merci pericolose sulle strade.
Il ruolo centrale del polo di Marghera è stato inoltre confermato dal rilievo dei mezzi ADR; infatti le prime 3 sezioni per numero di passaggi di veicoli merci pericolose (le 41, 12 e 40) sono localizzate lungo la viabilità principale di accesso/egresso al polo stesso.
Oltre a Marghera si evidenziano l’importanza degli scambi con la provincia di Padova e il mondo esterno a Ovest, principalmente lungo la A4 ma anche attraverso le SR 11 e SR515, e le SP38, SP33, SP32, SP30 e SP13.
I rilievi dei mezzi ADR lungo le sezioni al cordone del comparto Ovest (sezioni 32, 31, 14, 12, 43 e 44)
hanno evidenziato il ruolo superiore svolto dalla A4 negli scambi tra il Veneziano ed il Padovano.
Rilevanti risultano anche gli scambi con la provincia di Treviso, soprattutto attraverso le autostrade A27 e A4 e la SS13, ma anche con le SR245, SR31 e le SP41, SP83, SP39 e SP58.
Il ruolo centrale svolto dalla viabilità autostradale e dalla SS13 nello scambio delle merci pericolose con la provincia di Treviso e stato evidenziato anche dal rilievo dei mezzi ADR lungo le sezioni 4, 6, 41, 11 e 35 dove sono stati registrati in tutti i casi valori elevati.
Importanti risultano ancora gli scambi con l’area a Sud lungo il versante adriatico e la provincia di Rovigo, quasi integralmente a carico della SS309 e marginalmente della SR516.
Il ruolo fondamentale della strada statale “Romea” è testimoniata anche dai rilievi dei mezzi ADR effettuati lungo le sezioni poste sulla stessa (le 8, 15 e 42) e che hanno fatto registrare in tutti i casi valori alti.
Infine, di minore rilevanza, ma non trascurabili, risultano gli scambi con il Friuli Venezia Giulia e il mondo esterno a Est, perlopiù lungo le autostrade A4 e A28 e secondariamente attraverso la SS14 e le SP463, SP261 e SP64.
L’importanza degli scambi con le regioni a Est, Nord-Est è stata confermata dal rilievo dei veicoli merci pericolose che ha visto le sezioni 1 (sulla A4) e 2 (sulla A28) tra le prime 10 per traffico rilevato.
Relativamente agli spostamenti interni, quelli tra l’ambito Veneziano e quelli della Riviera del Brenta, del Miranese, del Sandonatese e del Portogruarese, lungo l’asse Est-Ovest, sono perlopiù serviti dalla A4 e secondariamente, dalle SS11 e SS14. Mentre la “Castellana” e la “Miranese” servono gli spostamenti dell’ambito Miranese che provenendo da Nord sono destinati al polo di Marghera.
Gli spostamenti tra l’ambito del Meridione e parte di quello della Riviera del Brenta con l’ambito Veneziano avvengono, invece, lungo la statale “Romea”; quelli tra il Sandonatese e il Portogruarese sono perlopiù serviti dalla A4 e dalla SS14, mentre la “Jesolana” serve gli spostamenti lungo la parte bassa dei due ambiti.
Relativamente al Miranese assumono importanza i flussi lungo la “Castellana”, e la SR515”. Particolarmente importanti risultano anche le strade provinciali “Miranese”, SP35 e SP81.
Systematica I risultati dell’indagine
85
Provincia di Venezia - Settore Mobilità e Trasporti Indagine sul trasporto di merci pericolose su strada
Gli itinerari che sono risultati maggiormente carichi sono:
1. lungo la A4 nel tratto di collegamento tra il Padovano e il Polo di Marghera, in entrambe le direzioni di marcia. Lungo questo itinerario si trova la sezione 12 dove è stato registrato il secondo valore per numero di passaggi di veicoli in regime ADR;
2. lungo il sistema autostradale di attraversamento Ovest-Est costituito dalla A4 (Autostrade Venezia e Padova) dalla tangenziale di Mestre e dalla A4 (Autovie Venete), in entrambe le direzioni di marcia. L’itinerario attraversa le sezione 12, 41, 11, 35 e 1 risultate tra le prime sei per numero di passaggi di veicoli merci pericolose;
3. lungo SR14bis (circonvallazione di Mestre) in cui è stata localizzata la sezione 40 (terza per numero di transiti di veicoli merci pericolose);
4. lungo la SS309 (“Romea”), in entrambe le direzioni di marcia. A questo itinerario appartengono le sezioni 15, 8 e 42 rispettivamente settima, ottava e undicesima per volumi di veicoli in regime ADR rilevati;
5. lungo la SS245 (“Castellana”). Lungo la Castellana sono state localizzate le sezioni 33 e 30, rispettivamente quattordicesima e quindicesima per numero di passaggi di veicoli merci pericolose registrati;
6. lungo la SS13 (“Pontebbana”) di cui, tuttavia, solo un breve tratto è in Provincia di Venezia. Sulla Pontebbana in prossimità della sezione 6 è stato registrato il tredicesimo valore per numero di veicoli in regime ADR transitati;
7. lungo la SP81 per gli spostamenti dal polo di Marghera verso il Miranese e, nelle ore di punta, per l’accesso alla A4 dal casello di Dolo, che rappresenta un ingresso alternativo alla barriera di Venezia Mestre. Sulla SP81 è stata posizionata la sezione 26 che ha fatto registrare il dodicesimo valore per numero di passaggi di veicoli merci pericolose.
Systematica I risultati dell’indagine
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Figura 7.5 - Flussogramma degli spostamenti GMF Ottobre-Novembre 2004 (veicoli in regime ADR)
Systematica I risultati dell’indagine
87
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Figura 7.6 - Flussogramma delle quantità GMF Ottobre-Novembre 2004 (tonnellate di merci pericolose)
Systematica Allegati
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8 Allegati
Al presente documento vengono allegate, nel formato A2, le tavole di seguito elencate. Il periodo temporale di
riferimento è il giorno medio feriale compreso tra ottobre e novembre 2004. In particolare, relativamente ai
flussogrammi per categorie Kemler e tipologie ONU sono state rappresentate solo quelle ritenute significative,
ossia quelle con un numero di relazioni almeno pari al 5% delle relazioni totali.
1. Linee di desiderio dei veicoli in regime ADR, relazioni interno–interno;
2. Linee di desiderio dei veicoli in regime ADR, relazioni interno–esterno e esterno – interno;
3. Linee di desiderio dei veicoli in regime ADR, relazioni esterno–esterno;
4. Linee di desiderio delle tonnellate di merci pericolose, relazioni interno–interno;
5. Linee di desiderio delle tonnellate di merci pericolose, relazioni interno–esterno;
6. Linee di desiderio delle tonnellate di merci pericolose, relazioni esterno–interno;
7. Linee di desiderio delle tonnellate di merci pericolose, relazioni esterno–esterno;
8. Attrazione/generazione dei veicoli in regime ADR, relazioni interno–interno;
9. Attrazione/generazione dei veicoli in regime ADR, relazioni interno–esterno e esterno–interno;
10. Attrazione/generazione dei veicoli in regime ADR, relazioni esterno–esterno;
11. Attrazione/generazione delle tonnellate di merci pericolose, relazioni interno–interno;
12. Attrazione/generazione delle tonnellate di merci pericolose, relazioni interno–esterno;
13. Attrazione/generazione delle tonnellate di merci pericolose, relazioni esterno–interno;
14. Attrazione/generazione delle tonnellate di merci pericolose, relazioni esterno–esterno;
15. Flussogramma dei veicoli in regime ADR;
16. Flussogramma dei veicoli in regime ADR, relazioni interno–interno;
17. Flussogramma dei veicoli in regime ADR, relazioni interno–esterno e esterno–interno;
18. Flussogramma dei veicoli in regime ADR, relazioni esterno–esterno;
19. Flussogramma delle tonnellate di merci pericolose;
20. Flussogramma delle tonnellate di merci pericolose, relazioni interno–interno;
21. Flussogramma delle tonnellate di merci pericolose, relazioni interno–esterno;
22. Flussogramma delle tonnellate di merci pericolose, relazioni esterno–interno;
23. Flussogramma delle tonnellate di merci pericolose, relazioni esterno–esterno;
24. Flussogramma delle tonnellate di merci pericolose, classi ONU 1202- 1203 (carburanti diesel, gasolio, olio da riscaldamento, benzine per motori di autoveicoli);
25. Flussogramma delle tonnellate di merci pericolose, classe ONU 1965 (butano, propano, idrocarburi gassosi in miscela liquefatta);
26. Flussogramma delle tonnellate di merci pericolose, classe Kemler 2 (gas);
27. Flussogramma delle tonnellate di merci pericolose, classe Kemler 3 (liquidi infiammabili);
28. Flussogramma delle tonnellate di merci pericolose, classe Kemler 8 (materie corrosive).
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