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Ing. Lorenzo Rossi

Un impianto di rilevazione incendio ha la funzione di

rilevare precocemente l’innesco di un incendio per

permettere alla squadra di emergenza o ai vigili del

fuoco di intervenire in tempo per salvare le persone e

lo stabile

2

Norma di riferimento

DM 37 del 2008 ( art.1.2.G)

Il progetto serve quando l’attività è inserita all’interno

di una attività soggetta alla prevenzione incendio

oppure quando gli apparati di rilevazione sono in

numero pari o superiore a 10

3

Rilevatori puntiformi barriere

e sistemi di aspirazione

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Se non c’è fumo la luce emessa viene completamente assorbita

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In presenza di fumo la luce emessa viene in parte riflessa

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Pulsanti Manuali e suonerie

7

ERRATO

CORRETTO

CORRETTO

8

9

Norma di riferimento

UNI 9795

( versione ottobre 2013 )

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L’installazione e l’esercizio dei sistemi di rilevazione

FISSI e AUTOMATICI di rivelazione e di

segnalazione allarme incendio.

All’installazione dei sistemi di rilevazione

indipendentemente dalla loro destinazione d’uso

dei locali

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Servizi igenici, cavedi minori di 1mq, canali di mandata aria con portate inferiori a 3500mc/h

Intercapedini sopra i controsoffitti e sotto i pavimenti sopraelevati

a condizione che:

› abbiano altezza inferiore agli 800 mm

E

› abbiano superficie non superiore ai 100 mq

E

› abbiano dimensioni lineari non superiori 25 m

E

› siano totalmente rivestiti all’interno con materiale classe A1 e A1 FL, secondo la UNI EN 13501-1.

non contengano cavi per sistemi di emergenza, ad eccezione che i cavi non siano resistenti al fuoco per almeno 30 minuti secondo la CEI EN 50200.

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tempo

Evo

luzio

ne

in

ce

nd

io

Sensibilità dei vari rivelatori di incendio

SecuriSens®

Rivelatore termico lineare e a termosensori

SecuriRas®

Sistemi di rivelazione fumo ad aspirazione ASD 535

SecuriStar® rivelatori puntiformi

Rivelatori di fumo Rivelatori di calore

EN52-2 Centrali di allarme

En54-5 Rilevatori di calore

EN54-7 Rilevatori di fumo

EN54-11 Pulsanti manuali

EN54-12 Barriere lineari di fumo

EN54-16 Sistemi di allarme vocale

EN54-20 Sistemi di Aspirazione

EN54-23 Dispositivi visuali per l’allarme

EN54-25 Via radio

UNI 11224 Manutenzione

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solitamente abbiamo produzione di fumo e perciò

si cerca di rilevarne la presenza.

Se non posso rilevare il fumo passo alla rilevazione

della temperatura e della variazione di

temperatura

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Rilevatori puntiformi di fumo

Rilevatori di aspirazione ( in assoluto i più sensibili e

precoci )

Barriere lineari di fumo ( le più lente come velocita

di risposta )

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area specifica sorvegliata: superficie a pavimento

sorvegliata da un rivelatore automatico d’incendio

determinata utilizzando il raggio di copertura.

raggio di copertura: Distanza massima in aria libera

senza ostacoli che può esserci fra un qualsiasi punto

del locale, soffitto e/o sovrastruttura sorvegliata e il

rivelatore più vicino. Nel caso di soffitti inclinati tale

distanza viene riferita al piano orizzontale.

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D/(H-h) Distribuzione rilevatori con travi parallele

D/(H-h)≥0,6 1 rilevatore ogni interspazio

0,3≤D/(H-h)<0,6 1 rilevatore ogni 2 interspazio

0,15≤D/(H-h)<0,3 1 rilevatore ogni 6 interspazio

D/(H-h)<0,15 S1≤ 4,5 metri ( 3 metri se fosse

temperatura)

Interspazio= superfice delimitata da due travi parallele

Prima considerazione: se l’altezza della trave è minore o uguale del 10% dell’altezza massima

del locale si considera come soffitto piano

Se invece la sua altezza è maggiore di un 30% del locale il riquadro

diventa un ambiente singolo da proteggere

Altrimenti si deve ragionare seguendo il prospetto riportato qui sotto

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Più le travi sono vicine e più il locale è alto meno

importanza hanno le travi

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D1/(H-h) Distribuzione rilevatori con travi intersecanti

Se D1/(H-h)≥0,6 1 rilevatore ogni riquadro

Se D1<0,6

H≤4 metri 4<H≤12

Distanze massime tra 2 riv:

S1≤4,5 m- S2≤4,5m

Distanze mas tra 2 riv

S1≤4,5 m- S2≤6m

Interspazio= superfice delimitata da due travi parallele

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Con alta circolazione dell’aria ( tipicamente CED il

raggio diventa 3 metri )

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massima altezza pavimento

sopraelevato/controsoffitto

Raggio di copertura

1 metro R=4,5 metri

Per altezze superiori a un metro si considera come locale

I rilevatori puntiformi combinati utilizzano differenti

tecnologie di rilevazione che sono integrate in un

unico rilevatore. Questi possono essere costituiti da:

Ottici di fumo e calore

Ottici e ionici di fumo

Ottici, ionici e termici

Ottici, termici e CO

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I rilevatori combinati devono essere conformi a tutte

le norme di prodotto ad esempio (EN 54-7 E EN 54-5)

e inoltre la copertura deve essere calcolata in base

alla tecnica più restrittiva

Esempio di rilevatore ottico-termico, raggio medio di

un ottico 6,5 metri, quello del termico 4,5 metri,

pertanto dovrò dimensionare con raggio 4,5 metri

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Zona di

rivelazione II

Zona di

rivelazione I

Condotta d’aspirazione I Condotta d’aspirazione II

Rivelatore fumo I

Rivelatore fumo II

Sensori flusso d’aria

Ventilatore

Espulsione

aria

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Altezza H del locale in metri H≤6 metri 6<H≤8 8<H≤12 H>12 metri

EN54-20 Classe A,B,C Classe A,B,C

Classe A,B Classe A

Sopra i 12 metri è necessario che sia provata l’efficacia del sistema oppure si utilizzano dei tubi intermedi

Perchè abbiamo una situazione dove tra gli 8

e i 12 metri l’aspirazione deve essere in

classe B e i rilevatori puntiformi di fumo no

??????

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La norma mi impone di considerare un sistema di

aspirazione come dei normali puntiformi, un foro lo

posiziono come se fosse un rilevatore puntiforme di

fumo, nel caso di travi parallele abbastanza vicine se

metto un sistema di aspirazione dentro la trave

risulterà più lento di un dimensionamento con il tubo

e i fori sullo spigolo della trave.

Perché è un sistema attivo non passivo !

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Classe ‘C’ equivale ad un puntiforme

Classe ‘B’ sensibilità maggiore in situazioni con forti

correnti di aria o locali molto alti ( sopra gli 8 metri )

Classe ‘A’ ancora più sensibile utilizzata in locali

tipo CED, camere bianche, o ambianti con grandi

diluizioni d’aria

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Conforme EN 54-20 (Classe A, B, C)

Progettazione solo con il Software di calcolo ASD PipeFlow

Rivelatori puntiformi

Tubo d‘aspirazione

ASD

Tubo d‘aspirazione

ASD

Tubo rigido Tubo flessibile ASD

ASD

Fori di

aspirazione

ASD

Fori di

aspirazione

ASD esterno

Zona -AD 1 Zona -AD 2

Valvole

antidetonazione

Condotta

di aspirazione

ASD

Filtro

polvere

Ambiente

polveroso

Aria compressa

Valvole

a tre vie

40

Galleria di 4000 metri quadrati aperta su 4 lati (

perciò forti correnti di aria

Problemi di fumi, nebbie, intemperie

Protetta con 4 macchine di aspirazione tutte con

filtro esterno e filtro anticondensa

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Rilevazione all’interno di canali dell’aria La norma mi impone dei box con all’interno un

sensore puntiforme ( ad alta sensibilità ) che con

un tubo preleva l’aria e l’analizza, questo

sistema è molto lento per non dire

lentissimo ( troppo elevata la circolazione

dell’aria )

Se uso un piccolo sistema di aspirazione è

sicuramente più costoso ma anche più

efficace

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È consigliato cercare di predisporre l’installazione

entro il 10% del locale partendo dal punto più alto

Se non è possibile è consentito scendere fino al

25% e non oltre

per installazioni sotto il 15% non oltre il 25% del

locale è necessario un aumento del 50% del

numero delle barriere

Come tutti i vari sistemi sopra i 12 metri

necessitano di 2 livelli di rilevazione.

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Caso A, 1≤ 15% di 2

Caso B, 1≥15 di 2

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Esempio pratico capannone di circa 18000 metri

quadrati alto circa 12 metri.

Soluzione sistemi di aspirazione tutto classe B 4

macchine doppie e 6 singole

Soluzione barriere 33 barriere con tx e rx separato

portata 120 metri necessita oscuramento di parte

dei vetri e sicuramente falsi allarmi e alto costo di

manutenzione, vantaggio costa il 30% in meno

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Esistono situazioni particolari nelle quali non è

possibile l’utilizzo dei rilevatori ottici di fumo ( ad

esempio produzioni industriali, parcheggi ecc..)in

quanto potrebbero dare falsi allarmi, o quando non

abbiamo emissione di fumo si passa alla rilevazione

di temperatura.

Rilevatori termici

Rilevatori di calore non resettabili

Rilevatori di calore resettabili

Rilevatori di fiamma

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Seguono le medesime considerazioni dei rilevatori

puntiformi di fumo con la sostanziale differenza che

la copertura standard passa da 6,5 metri a 4,5 metri

Comunemente chiamati cavi TERMOSENSIBILI

Devono essere utilizzati principalmente per oggetti

che producono surriscaldamento improvviso, cavi

nei cunicoli, non per controsoffitti

da non usare nella maggior parte dei casi ( è 12

anni che non li prevedo )

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Tra cui citiamo:

Cavi speciali in fibra ottica

Cavi con sonde termiche poste all’interno ad

intervalli regolari

Tubo di tipo stagno contenente aria

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Gallerie

Parcheggi

Impianti chimici, depositi di gas, baie di carico

ecc..

Esempio Conforme EN 54

tubo in plastica

rigido

5,5 m

tubo sonda in rame

lunghezza totale

min. 20 m

mass.120 m

~10 cm

~10 cm

80 cm

m

ass. 9

m

.

Trattamento pori

ca. 40°C

Strato di fondo

ca. 40°C

Tunnel di

essicamento

> 70 °C

ADW

esterno

Vapore di vernice (in parte deflagrante)

SecuriSens

ADW

Zona-Ex 1 Zona-Ex 2

ADW esterno

Sistema spegnimento sprinkler

ADW

Spirali

in tubo

di rame

Copertura

ADW

2000 metri di produzione + 500 di deposito, presenza

di polveri ( farina ) e lavaggio con idropulitrice (

necessita di impianti IP65 ) :

Protetta con 2 ADW ( rilevatori termici resettabili )

Falsi allarmi zero efficacia massima

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I rilevatori di fiamma rilevano le radiazioni luminose

emesse da una fiamma.

Ne esistono di 3 categorie:

Rivelatori ad ultravioletto (spettro freddo)

Rivelatori ad infrarosso (spettro caldo)

Rivelatori combinati UV/IR

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I rilevatori di fiamma non devono, data l’elevata

sensibilità, obbligatoriamente essere montati a soffitto

La visuale del rilevatore deve essere sgombra da

ostacoli

Se posti all’esterno devono essere schermati dal sole

oppure avere almeno un triplo canale di rilevazione.

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Si intende con questa terminologia tutti i sistemi che

utilizzano dei componenti quali:

Rilevatori e pulsanti collegati via radio ad un

dispositivo che converte il segnale da fisico in segnale

radio.

La comunicazione deve essere BIDIREZIONALE.

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I componenti via radio devono potere essere

identificati univocamente dalla centrale.

Tutti i componenti devono essere conformi alle norme

di prodotto specifiche (EN 54-5 o 7 o 11) ed alla EN

54-25 che rappresenta la comunicazione radio .

Le interfacce di comunicazione dei pulsanti devono

essere separate da quelle dei moduli di comando,

dai rilevatori e dalla suonerie.

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Nel caso in cui non ci sia un continuo controllo da

parte di personale deve essere previsto un sistema di

trasmissione degli allarmi a delle stazioni di ricezione il

cui collegamento sia tenuto costantemente sotto

controllo, pertanto i dispositivi impiegati

(COMBINATORI TELEFONICI) devono essere conformi

alla EN54-21.

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Non sono ammesse suonerie autoalimentate ( intese

come alimentate con batteria tampone a bordo )

ammesso che non sia possibile avere

contemporaneamente le seguenti condizioni:

Comando monitorato

Alimentazione EN54-4

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Norma di riferimento EN 54-3 e EN54-23 con

certificazione dei dispositivi acustici e luminosi

Livello acustico minimo richiesto :

› 5dB al di sopra del livello di rumore di fondo

percezione tra i 65dB e i 120dB

› In luoghi in cui ci possono essere persone che

dormono sono richiesti almeno 75dB di

percezione alla testata del letto

Sistemi vocali di evacuazione certificati EN54-16 e

EN 54-24

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Se servono devono essere certificati EN54-23.

Sono obbligatori nei seguenti casi:

In ambienti con livello sonoro superiore a 95dB

In ambienti dove si utilizzano protezioni acustiche

In luoghi dove le segnalazioni acustiche sono

inefficaci

E’ consentito l’utilizzo dei sistemi vocali di allarme

ed evacuazione per dare le segnalazioni di

pericolo di allarme incendio

Possono essere usati anche solo come integrazione

facendo attenzione che non interferiscano tra di

loro

I sistemi vocali devono seguire le EN54-4, EN54-16,

EN54-24

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Tutte le alimentazioni devono essere certificate

EN54-4

Le autonomie del sistema deve essere di 24 ore

finite le 24 ore il sistema deve garantire gli allarmi (

suonerie ) per almeno 30 minuti

Fondamentale che sia assicurata o la sorveglianza

24 ore della centrale o la trasmissione degli allarmi

( combinatori EN54-21 )

Deve essere garantito un contratto di assistenza e

manutenzione

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Capannone di 4000 metri quadrati

Due soluzioni allarmato con 23 sirene autoalimentate

raggio di azione 16 metri

Oppure con 4 sirene raggio di azione 40 metri

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Altezza tra 1 metro e 1,6 metri

Distanza da percorrere per trovare un pulsante 30

metri

Con introduzione di 15 metri per attività a rischio

elevato

Almeno 2 pulsanti per ogni zona

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Nuova norma EN 50200 sia per loop che per

suonerie, il tempo di resistenza al fuoco scende a

30 minuti

Nei collegamenti a loop il percorso di andata deve

essere differente da quello di ritorno

Si devono utilizzare cavi flessibili ( non sono più

ammessi cavi rigidi )

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Per quanto riguarda il collegamento del loop è

concesso che il cavo sia parallelo se gestisce non

più di 32 punti dello stesso tipo ( parallellismo con

zona )

Si può usare la stessa canalina se il cavo dista

30cm tra andata e ritorno

Si può avere la coesistenza con cavi elettrici fino a

400V se il cavo loop è schermato fino a 400V

Cosa dicono i progettisti ???

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Deve essere ubicata in luogo protetto

Nel caso non sia ubicata in luogo sufficientemente

protetto contro l’incendio, questa deve

conservare integra la sua capacità operativa per il

tempo necessario a espletare le funzioni per cui è

stata progettata, in ogni caso il locale deve essere:

1. Sorvegliato da rilevatori automatici d’incendio;

2. Dotato di illuminazione di emergenza.

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Introduzione della nuova UNI 11224

È necessario verificare TUTTO

All’avvio del impianto si devono compilare appositi

moduli in cui si richiede la prova di tutti gli elementi

Anche la manutenzione è più selettiva e si deve

provare tutto entro i 12 mesi

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E’ necessario prevedere la tipologia corretta di

impianto/prodotto in funzione delle caratteristiche

dell’ambiente e di come si potrebbe sviluppare un

incendio.

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In pochi sanno che esiste una norma relativa ai

rilevatori di fumo con avvisatore acustico incorporato

destinata solamente ad applicazioni domestiche e/o

residenziali: UNI EN14604.

Questa norma non si applica ai sistemi che utilizzano

le centrali di rilevazione incendio ma a tutti gli altri

impianti ( solitamente per uso residenziale )

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I rilevatori possono essere o alimentati con batterie

ricaricabili o batterie normali

Se utilizzo delle batterie non ricaricabili ( come un

normale sistema radio antintrusione ) devo

garantire il funzionamento per almeno un anno e

devono emettere un segnale di guasto almeno un

mese prima che il loro funzionamento non sia più

garantito

Il livello sonoro richiesto deve essere sempre 10dB

sopra il rumore di fondo e almeno 85dB a 3 metri

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Il segnala acustico deve essere emesso da tutti i

rilevatori intercollegati se solo uno da una

segnalazione di allarme.

Se un rilevatore viene tacitato un altro collegato

con esso nel caso rilevi del fumo deve dare

l’allarme.

Un alto numero di rilevatori collegati tra di loro non

deve precludere il funzionamento del sistema

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Per concludere se ho un sistema piccolo dove non

serve il progetto e perciò la centrale è possibile fare

un sistema semplice economico che risponde a una

norma ( UNI EN) e che perciò mi da delle garanzie di

funzionamento.

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Per chiarimenti e delucidazione mi potete contattare al

340-5422107

E-mail: lorenzo.rossi@sprtecnologie.com

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