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EventiLunedì 14 ottobre 2013 Tecnologia, Ricerca & Innovazione 3

due passaggi inserimento-incollamento. Voleva, in so-stanza, riuscire, con un solo passaggio, a realizzare una confezione con due colori ag-giuntivi per l’antenna Rfid e il suo isolamento”. Per l’azienda, Politronica in collaborazione con il Politecnico di Torino ha sviluppato un inchiostro che non deve essere scalda-to, sempre a base di argento. Rispetto al tradizionale ra-me usato per l’Rfid, l’argento conduce meglio, dunque il suo uso può essere più limi-tato. “Dimostrata la fattibi-lità del progetto, adesso il nostro sforzo è concentrato nell’ottimizzazione delle for-mulazioni e dei materiali, in modo che l’inchiostro possa essere usato su larga scala in diversi ambiti industriali. Nostro obiettivo è quello di mantenerci sempre flessibili intellettualmente, in modo da saper cogliere le opportunità che offre il mercato”, conclude Chiolerio.

animali è alla base di tutta l’at-tività; “Sperimentale” perché la ricerca scientifica è il mestiere quotidiano dei ricercatori che lavorano nell’Istituto, “del Pie-monte Liguria e Valle d’Aosta” perché le esigenze del territorio di riferimento sono la priorità anche quando l’attività scien-tifica proietta a livello interna-zionale (e recentemente anche nello spazio, con un progetto per l’Agenzia Spaziale Interna-zionale).In sintesi, un Ente pubblico in rete con altri nove Istituti

■■■ POLITRONICA / Spin-off del 2008 emanazione del Politecnico di Torino, produce inchiostri polifunzionali per la stampa a getto

■■■ IZSTO / Il ruolo strategico dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta

Giovani cervelli “elettrici” crescono

Garantire la salute dei consumatoriZooprofilattici in Italia (realtà unica in Europa) che svolgono attività di controllo e di ricerca nel campo della sanità animale, della sicurezza degli alimenti di origine animale, degli alleva-menti e del corretto rapporto tra insediamenti umani, ani-mali e l’ambiente.Non solo quotidianità, ma an-che emergenza: all’epoca del-la “mucca pazza”, la Bse, era dall’Istituto Zooprofilattico di Torino che si coordinavano la sorveglianza e le analisi com-piute sull’intero territorio na-zionale.Un servizio efficace che ha con-sentito ai ricercatori dell’Istitu-to di osservare, individuare e descrivere, tra i grandi numeri di animali presi in esame, una variante particolare della Bse molto simile alla malattia uma-na la Cjd. Una scoperta pubbli-cata immediatamente su una rivista scientifica prestigiosa,

che ha fatto presto il giro del mondo, convincendo il gover-no americano a finanziare al centro di Torino uno studio sui casi di Bse presenti negli Stati Uniti.Tutto ciò è possibile grazie alla continua ricerca e innovazione da parte dell’Istituto, vera e pro-pria eccellenza italiana e ai pro-fessionisti che vi lavorano: 375 tra veterinari, chimici, biologi, statistici, tecnici di laboratorio e personale amministrativo. Da record le performance ot-tenute: 250 alimenti esaminati ogni giorno nella sede di Tori-no, 90 progetti di ricerca sulla sicurezza degli alimenti e sulla salute degli animali presentati all’anno, con 10 sezioni provin-ciali distribuite su tre regioni. Questo percorso, costellato da successi, ha fatto guadagna-re all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte Li-guria e Valle d’Aosta una auto-revolezza internazionale, che si concretizza oggi in connes-sioni strategiche con l’Autorità Europea per la Sicurezza Ali-mentare, con l’Organizzazione Mondiale per la Sanità e con numerosi altri organismi inter-nazionali.Inoltre, l’evoluzione della so-cietà, degli stili di vita nonché del continuo evolversi delle norme legislative implica una continua reingegnerizzazione nei servizi come nei processi dell’Istituto, per modularne l’attività in risposta alle esi-genze del territorio e della sa-nità pubblica e per renderne la macchina organizzativa più efficace.

Inchiostri dalle particolari proprietà di conduzione, per dispositivi stampati direttamente dove servono

L’ente svolge attività di controllo e ricerca in ambito sanità animale e alimentazione

Che caratteristica devono possedere i “giovani cer-

velli italiani non in fuga” per lavorare nel nostro Paese e costruire progetti di succes-so? Devono essere concreti e visionari allo stesso tempo, conoscere il mercato nel qua-le operano, essere adattabili e adattivi, innovare e proporre diverse “visioni” di soluzio-ni, servizi e materiali. Tra i diversi spin-off che nascono emanazione del Politecnico di Torino, la società Politro-nica, fondata nel 2008, è spe-cializzata nella produzione di inchiostri polifunzionali per la stampa a getto. Si tratta di una fucina di giovani cervel-li che raggruppa competenze che negli anni hanno saputo amalgamarsi e cooperare, tra cui ingegneri, chimici, fisici. Gli inchiostri ideati dalla società hanno la capacità di generare una stampa con proprietà elettriche. “Questi inchiostri - spiega uno dei soci, nonché amministratore delegato, Alessandro Chiole-rio - sono a base di argento e sono appunto pensati per basi conduttive. Si tratta di un nuovo modo - diverso - per realizzare circuiti elettrici.

Dall’alimentazione alla sa-lute: un percorso fonda-

mentale per la vita dell’uomo, che ha stretti legami con i pro-dotti e le pratiche agricole ol-treché con l’ambiente.Un “mondo” che interessa, inoltre, 32 miliardi di export dell’agroalimentare e la sicu-rezza alimentare di tutti gli italiani, garantiti dal lavoro quotidiano di dieci Istituti Zo-oprofilattici distribuiti sul ter-ritorio nazionale, con legami internazionali, scambi culturali e verifiche europee della vali-

L’innovazione sta già riscuo-tendo interesse da parte di diverse aziende”. Un esempio è dato dai due progetti di ri-cerca che sono già in essere sia con l’Istituto Italiano di Tecnologia che con aziende del settore aerospazio quali Thales Alenia Space - Italia (specializzata in integrazione di sistemi spaziali) e Aviospa-ce, azienda del gruppo Eads (che si occupa di engineering di sistemi e strutture spaziali). Gli inchiostri studiati da Poli-tronica sono particolari, per-ché consentono di sviluppare device stampati direttamente dove servono, senza che vi siano inserimenti successivi. Si pensi al caso del satellite: al posto di incollare il circuito o il sensore sopra una parte, diventerà possibile realizzarlo direttamente sui pezzi. Non sarà necessario usare l’adesivo - che può deteriorarsi - occor-rerà solo studiare l’inchiostro in modo che sia adattabile e in grado di sopportare stress termici o accelerazioni. L’inchiostro utilizzato è a ba-se di nanoparticelle d’argento (pari a 20 nanometri di dia-metro), che vengono trattate con un processo di sinteriz-

dità dei laboratori diagnostici: una realtà che l’Europa stessa ci invidia.In particolare, ogni volta che che in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta facciamo la spe-sa, cuciniamo o degustiamo prodotti, stiamo proseguendo il lavoro svolto dall’Istituto Zo-oprofilattico Sperimentale di Torino, che come mission pos-siede quella di garantire la salu-te dei consumatori mediante la protezione della salute animale e il controllo della produzione alimentare di origine animale

zazione: in pratica, vengono scaldate e fuse insieme. Trat-tandosi di particelle di ridot-tissima dimensione, non è necessario nemmeno giunge-re alla temperatura di fusione dell’argento (962 °C), ma ci si può attestare su tempera-ture più basse, pari a 180 °C. Ciò significa poter utilizzare, come supporto del circuito, anche materiali quali il nylon o il poliestere. “E, un domani, addirittura la carta”, precisa Chiolerio. Un altro progetto che vede coinvolti i professionisti di Politronica è realizzato in collaborazione con il gruppo Uteco, multinazionale vero-nese, leader mondiale nella produzione di macchine da stampa flexografica, sulla carta e sul film flessibile, in particolare per il packaging. L’azienda, spiega Chiolerio: “Era interessata a sviluppare una tecnologia rivoluzionaria sul film plastico, in partico-lare sul confezionamento dei prodotti per il consumatore finale, come la Rfid, Radio Frequency Identification De-vice. Pensava a un processo innovativo di stampa diretta sull’involucro, e non con i

e vegetale. Un viaggio che può apparire invisibile, ma “mo-nitorato” costantemente per il benessere e la salute dell’uomo come degli animali: un’attività che consta di oltre un milione e mezzo di analisi all’anno tra la sicurezza alimentare e la sanità animale.L’Istituto è stato fondato 100 anni fa nella stessa palazzina che ora occupa il quartier ge-nerale, con attività e funzioni complesse: “Zooprofilattico” perché lo studio, il controllo e la profilassi delle malattie degli

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I controlli avvengono a diversi livelli

della filiera agroalimentare

Non solo controlli microbiologici, ma anche chimici e anatomo-patologici

Stampa di Inka C-100

e Inka I-200 su kapton,

sistema touch-pad flessibile

Stampa di Inka C-100 su pyrex con elementi circuitali discreti, driver per led blu

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