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LABORATORIO VALUTAZIONE
STRUTTURA
1) valutazione o
misurazione
2) costruire una prova di
valutazione
3) compiti autentici
VALUTAZIONE E MISURAZIONE
MISURAZIONE E VALUTAZIONE
La misurazione consiste nell'acquisizione di una informazione organizzata relativa a determinati fenomeni;
la valutazione nello stabilire la rispondenza delle misurazioni effettuate a determinate ipotesi che sono alla base dell'attività formativa.
Ne deriva che la valutazione sarà tanto più consapevole e argomentata quanto più numerose e precise saranno le informazioni su cui essa si appoggia.
Valutazione e raccolta di informazioni
VALUTARE MISURARE
attribuire valore
implica: l’adesione a un ideale, a una fonte valoriale di riferimento;
è legato ai concetti di interpretazione, di attribuzione di valore, di giudizio, di decisione
raccolta di informazioni Implica: Considerazione di una qualità particolare degli oggetti come peso, lunghezza, grandezza, spessore; o per le persone intelligenza, prestazione ecc. scelta di una unità di misura confronto della qualità presente in un oggetto o in una persona con quella scelta come unità di misurareperimento di informazioni valide e la loro rappresentazione sotto forma numerica o verbale
ESERCIZIO
Nella correzione di una prova di composizione scritta, un insegnante, oltre ad assegnare il voto, ha scritto per ciascun allievo un giudizio. Ecco una serie di sei giudizi, identificati da altrettante lettere. Formare una graduatoria, dal giudizio più positivo a quello più negativo e giustificare le scelte fatte.
a) forma corretta, svolgimento sufficiente b) sufficiente lo svolgimento, ma deve essere migliorata la
forma c) la forma è abbastanza corretta, ma lo svolgimento è
fuori tema d) scorretto nella forma, insufficiente nel contenuto e) corretta la forma, originale lo svolgimento f) malgrado qualche scorrettezza formale, lo svolgimento é
ampio e ben articolato
COSTRUIRE UNA PROVA DI VALUTAZIONE
LE PROVE SEMISTRUTTURATE:
Stimoli chiusi - Risposte aperte ma soggette a vincoli
Permettono di rilevare proprio quelle conoscenze o abilità che si
vogliono verificare
permettono di predeterminare i criteri di correzione
permettono di verificare i processi intellettuali superiori
mettendo in evidenza il pensiero divergente, cioè l’uso
creativo ed originale delle conoscenze di cui si è in possesso
favoriscono la interdisciplinarità spingendo ad una maggiore
collaborazione tra docenti di discipline diverse
favoriscono la rilevazione e valutazione delle “diverse”
intelligenze
COME SI COSTRUISCE UNA PROVA STRUTTURATA:
Una prova “oggettiva” si presenta quindi come un insieme di domande, quesiti o item, ciascuno dei quali offre alcune alternative di risposta di cui una o più d’una esatta (chiave di correzione dell’item) e le altre sbagliate poste con funzione di ‘disturbo’, perciò chiamate distrattori
Per evitare che la probabilità di rispondere bene tirando ad indovinare sia alta, le alternative di risposta devono essere almeno quattro o cinque; i distrattori, cioè le alternative di risposta non esatte, devono non solo essere plausibili, ma anche, quando sia possibile, parzialmente veri;
La chiusura dello stimolo e della risposta consente di determinare a priori, cioè al momento della costruzione e perciò prima che lo strumento venga somministrato, il punteggio da assegnarsi a ciascuna domanda a seconda che la risposta risulti esatta, sbagliata o omessa.
COSTRUIRE UN TEST:
1. definizione dei contenuti e delle abilità che saranno oggetto di valutazione
2. determinazione del numero dei quesiti e loro scelta.
3. Come scegliere i quesiti?
BLOOM PROPONE
una tassonomia di abilità di difficoltà crescente che permettono di organizzare gli obiettivi secondo livelli diversi di complessità
conoscenza dei termini, conoscenza di fatti, conoscenza di regole e principi, capacità di effettuare trasformazioni, capacità di effettuare applicazioni. Volendo utilizzare questa prospettiva, per
ciascuno dei livelli andrebbero proposti degli items in grado di rilevare il conseguimento dell’abilità prevista.
CARATTERISTICHE FORMALI:
la chiarezza espositiva Item formulati in maniera semplice, utilizzando frasi brevi, vocaboli di uso comune, una struttura morfosintattica non troppo
complessa la correttezza della formulazione,
IndiziErroriParole chiave
la qualità dei «distrattori».
LE PROVE OGGETTIVE Test a scelta multipla Test con V e F – risposte bipolari Si-No Close – completamenti (con liste di parole o
senza) Relazioni Riordinamenti Selezione all’interno di una lista Graduatoria di importanza
Che cosa si valuta? Quali ragionamenti e riflessioni nello studente?
ESERCIZIO
Definire un obiettivo da valutare, successivamente costruire: 1. una prova strutturata;2. una prova semistrutturata.
LA VALUTAZIONE AUTENTICA
VALUTARE GLI APPRENDIMENTI: UN PERCORSO A TRE STADI
1° STADIO: LA VALUTAZIONE TRADIZIONALE
CRITICHE
TEMA
genericita’ dello stimolo
indeterminatezza della prestazione
assenza di criteri
IMPREVEDIBILITA’ GLOBALISMO DISCREZIONALITA’
PROVE APERTE
GIUDIZIO INTUITIVO
IL PROBLEMA: LA ATTENDIBILITA’
Tratto da M. Comoglio
VALUTARE GLI APPRENDIMENTI: UN PERCORSO A TRE STADI
2° STADIO: LA VALUTAZIONE “OGGETTIVA”
CRITICHE
TEST
APPROCCIO RIDUZIONISTA
PROCESSI COGNITIVI SEMPLICI
ESIGENZA DI SIGNIFICATI CONDIVISI
DEFINIZIONE OPERATIVA DEL COMPITO
OPERAZIONALIZZAZIONE DELLA PRESTAZIONE
DISATTENZIONE AL CASO PARTICOLARE
ALLA RICERCA DELLA MISURABILITA’
IL PROBLEMA: LA VALIDITA’
Tratto da M. Comoglio
IL PARADOSSO DELLA MISURAZIONE
MISURABILINON
MISUR.
SIGNIFICATIVI
NON SIGNIFICATIVI DOMINIO DEL TESTING
quando l’attendibilità non fa rima con validità …
VALUTARE GLI APPRENDIMENTI: UN PERCORSO A TRE STADI
Tratto da M. Comoglio
SCOMPOSIZIONE DEL SAPERE IN UNITA’ DISCRETE
RIPRODUZIONE DI UN SAPERE PREDEFINITO
RIFERIMENTO AD UNA CONOSCENZA INERTE
ATTENZIONE ESCLUSIVA ALLA PRESTAZIONE
SCARSA RICADUTA FORMATIVA
DERESPONSABILIZZAZIONE DELLO STUDENTE
ALLA RICERCA DELLA SIGNIFICATIVITA’
VALUTARE GLI APPRENDIMENTI: UN PERCORSO A TRE STADI
Tratto da M. Comoglio
“Ciò che distingue soprattutto la valutazione tradizionale da quella autentica è la sua tendenza a cercare la misura solo della comprensione ‘scolastica’ di un contenuto o dell’ acquisizione di un’abilità da parte dello studente e non della capacità con la quale quest’ultimo dà senso ai problemi di vita quotidiana o risolve problemi reali utilizzando le conoscenze che possiede.” (Comoglio, 2004)
IL SENSO DI UNA SFIDA
VALUTARE GLI APPRENDIMENTI: UN PERCORSO A TRE STADI
Tratto da M. Comoglio
SIGNIFICATIVITA’ DEI COMPITI VALUTATIVI
RESPONSABILIZZAZIONE DELLO STUDENTE
INTEGRAZIONE PROCESSO/PRODOTTO
RIFERIMENTO A PROBLEMI COMPLESSI
3° STADIO: LA VALUTAZIONE AUTENTICA
VALENZA METACOGNITIVA DELLA VALUTAZIONE
“Si tratta di accertare non ciò che lo studente sa, ma ciò che sa fare con ciò che sa.” (Wiggins, 1993)
VALUTARE GLI APPRENDIMENTI: UN PERCORSO A TRE STADI
NEW ASSESSMENTÈ una valutazione di apprendimenti e di
competenze in un’ottica processuale, soggettiva e intersoggettiva, oltre che in prospettiva autentica e dinamica.
Con il new assessment si modificano: il compito: non più artificioso, statico,
eterogestito ma continuo, autentico, co-gestito l’oggetto della valutazione: non il prodotto ma il
processo, le prestazioni di competenza, il significato assegnato alla valutazione
ALCUNI NODI
Co-presenza fra progettazione e valutazione Co-presenza di realizzazione e riflessione Dalla misurazione al termine di un percorso
alla costruzione di un percorso significativo Dalle risposte corrette alle risposte ragionate Dai punteggi ai profili multidimensionali Dai registri alla mappa di progresso di
apprendimento
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Valutare gli apprendimenti
valutare le competenze
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competenze
LA COMPETENZA
È una strategia contestualizzata per la soluzione di un problema complesso.
La strategia non è riducibile a segmenti lineari e atomici, non è riproducibile in modo meccanico perché dipendente dal contesto in cui è situato il problema.
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LE COMPETENZE
3 diverse interpretazioni- Come insieme di conoscenze, abilità che
permettono di svolgere in modo abile un compito (matrice comportamentista)
- Come disposizione interna astratta (matrice cognitivista) che ha una propria generatività
- Come orchestrazione di schemi d’azione che permettono di generare un’infinità di pratiche in situazioni sempre diverse (matrice costruttivista)
LA COMPETENZA SI MANIFESTA…nell’interazione fra il soggetto e il compito ed è
influenzata da1. conoscenze e abilità esistenti, comprensione2. percezione di sé rispetto al compito (storia
personale)3. interpretazione della situazione (conoscenze,
analogia, modellizzazione)4. autoregolazione nel processo (preparazione,
attuazione, strategie, riflessione) e nella gestione degli stati emotivi
VALUTARE LE COMPETENZE
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Valutare le competenze
COME VALUTARE LE COMPETENZE? Non sono sufficienti i test più o meno
oggettivi; Non può prescindere dall’analisi del
processo; Deve valutare la coerenza del
percorso; Non può prescindere dall’analisi del
contesto;Non può avvenire senza la
partecipazione attiva degli studenti.
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COME VALUTARE LE COMPETENZE?
Va valutata la coerenza interna (dichiarato ed agito) e la coerenza con le finalità ed il contesto;
Va valutata la consapevolezza dello studente rispetto alle scelte;
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COSA VALUTARE?
L’analisi del prodotto non basta
Occorre valutare:Il processo;La consapevolezza;La competenza
autovalutativa.(Ruolo del soggetto che
apprende)32
APPROCCIO INTEGRATO ALLA VALUTAZIONE
Pellerey 2001
soggettiva
intersoggettivaoggettiva
autovalutazione
co-valutazioneeterovalutazione
LA PROPOSTA ARTICOLATA
Test e prove strutturate
Prestazioni
Rubriche
Valutazione tra pari
Auto-valutazione
Il portfolio
COMPITI AUTENTICI35
Compiti autentici
COMPETENZE E COMPITI AUTENTICI
Se la competenza è la capacità di realizzare una strategia contestualizzata,
la consegna deve proporre un problema aperto in cui lo studente debba costruire un modello e scegliere fra multiple possibilità con una logica sfumata.
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UN COMPITO AUTENTICO
non richiede solo l’applicazione di
conoscenze e procedure già note, ma
la ricerca di una soluzione
originale, la scelta tra diverse
alternative possibili e richiede di
mettere in relazione più fattori
(conoscenze, strategie, contesto e
problema);
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UN COMPITO AUTENTICO
comporta interpretazioni plurime e da qui “soluzioni plurime”;
richiede una progettazione; implica il coinvolgimento di vari
aspetti (cognitivo, relazionale, organizzativo, autovalutativo);
mette in rilievo il lavoro collaborativo tra pari e il ruolo di tutor dell’insegnante.
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LE CARATTERISTICHE DI UN COMPITO AUTENTICO
deve essere ampiamente corredato da informazioni riguardanti il contesto di riferimento, che sarà complesso;
deve stimolare la riflessione e l’interesse di chi vi è impegnato;
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LE CARATTERISTICHE DI UN COMPITO AUTENTICO
deve stimolare il pensiero di alto livello, che è non-algoritmico, perché il percorso da svolgere non è completamente predeterminato,
Può generare molteplici soluzioni (ciascuna con vantaggi e svantaggi),
mette in campo giudizi sfumati e interpretazioni soggettive,
mette in gioco processi di autoregolazione.40
LE CARATTERISTICHE DI UN COMPITO AUTENTICO
deve essere poco strutturato, ma deve essere definito con chiarezza l’obiettivo (ossia, so esattamente quali sono gli obiettivi, le istruzioni, gli effetti desiderati, anche se non so come sono organizzati: non devo avere dubbi come “ho finito?”, “è questo ciò che si vuole?”);
non impedisce di utilizzare libri di testo o altri materiali né di rivedere quanto realizzato (Wiggins, 1992).
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ESERCIZIO
Definire un obiettivo e predisporre un compito autentico che permetta la valutazione del raggiungimento dell’obiettivo dichiarato.
Esplicitare quali caratteristiche del compito progettato lo rendono un compito autentico.
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