View
218
Download
0
Category
Preview:
Citation preview
La guerra al "falso italiano": prima vittoria in Germania 10 dicembre 2015
Il tribunale di Colonia dà ragione all'associazione Italian Sounding e. V. e blocca due aziende egizianae che "spacciavano" pasta made in Italy. "Un risultato fondamentale per tutelare i nostri prodottti"
Veronica Ulivieri Sulla confezione, accanto al tricolore comparivano le scritte "Milano", "San Remo", "Italiano", ma la pasta esposta in due stand all'Anuga, la fiera internazionale dell'agroalimentare che si è chiusa il 14 ottobre scorso a Colonia, niente aveva a che fare con il nostro Paese. Era prodotta in due aziende egiziane, e poi commercializzata attraverso l'Egitto e Dubai. Adesso, grazie a un'azione legale promossa dall'associazione Italian Sounding e. V., fondata a febbraio 2015 da Confagricoltura e le Camere di commercio italiane in Germania, i prodotti non potranno più essere venduti ed esposti all'interno dei confini tedeschi.
"E' un risultato fondamentale per la lotta alla contraffazione dei prodotti italiani, fenomeno che secondo Federalimentare negli ultimi dieci anni è aumentato del 180%", spiega l'avvocato Mattia Dalla Costa dello studio legale e tributario con sedi in Italia e Germania CBA, che insieme al collega Rodolfo Dolce ha seguito il caso. "Con i provvedimenti di inibitoria emessi dal tribunale di Colonia, le due aziende hanno riportato un danno rilevante: la Germania, infatti, non solo è il principale destinatario in Europa dell'export agroalimentare italiano, con una quota di oltre il 16%, ma anche il principale centro fieristico internazionale per molte categorie merceologiche".
La decisione della corte tedesca si è basata sulla violazione del Codice della concorrenza, che punisce l'utilizzo in etichetta di termini ingannevoli riguardanti la provenienza dei prodotti. "Il diritto tedesco, a differenza di quello italiano, non conosce una normativa specifica a favore del 'Made in'. In casi di contraffazioni riguardanti le indicazioni di origine geografica protetta, la tutela è più facile perché esiste una normativa europea, mentre in situazioni come quella della pasta "Milano" il giudizio deve fondarsi soprattutto sui principi generali in materia di concorrenza sleale. Questi provvedimenti di interdizione costituiscono un precedente fondamentale, sia in termini di giurisprudenza, sia perché legittimano l'operato dell'associazione come rappresentante di interessi da tutelare".
I magistrati hanno emesso le inibitorie in poche ore, un tempo impensabile per il sistema giuridico italiano: "Sospettavamo che all'Anuga ci sarebbero stati prodotti falsi italiani. Così sabato 10 ottobre, giorno dell'apertura, ci siamo divisi in gruppi per perlustrare tutta la fiera. Abbiamo individuato due produttori tedeschi, uno belga, uno olandese, oltre al gruppo egiziano e a quello emiratino. Abbiamo deciso di procedere contro questi ultimi due perché le partiche di concorrenza sleale erano più evidenti: lunedì 12 abbiamo preparato e inviato la diffida alle due aziende, martedì mattina abbiamo depositato la richiesta di provvedimento cautelare e nel pomeriggio il giudice si è pronunciato. Non c'è stato neanche il tempo di notificare l'inibitoria ai due espositori, perché erano già scappati il giorno prima, dopo la diffida. Adesso stiamo procedendo attraverso gli ufficiali giudiziari per via consolare", continua Dalla Costa, che dal 1993 si occupa di contenziosi internazionali in materia di proprietà industriale e in ambito commerciale e societario.
Secondo le stime di Federalimentare, ogni anno 1,2 miliardi di persone comprano un prodotto agroalimentare italiano e di questi ben 750 milioni sono consumatori fidelizzati. L'export di cibo Made in Italy nel 2014 ha raggiunto i 34,3 miliardi di euro, con un aumento del 2,7% rispetto all'anno precedente. Il
CBA
fenomeno della contraffazione alimentare e dell'ltalian sounding genera un giro d'affari quasi doppio, pari a 60 miliardi di euro, circa la metà del fatturato totale dell'industria alimentare italiana (132 miliardi di euro). Solo nell'Unione europea, il giro d'affari di imitazioni e prodotti alimentari falsi vale 22 miliardi.
Di fronte a questi dati, Italian Sounding e. V., che oggi ha tra i propri soci anche Unioncamere e Alessi, punta a ottenere l'adesione dei grandi gruppi italiani dell'agroalimentare. "Sono già in corso i contatti con importanti aziende. La partecipazione di questi marchi, concorrenti diretti di società che sfruttano in maniera sleale nomi e richiami al Made in Italy, permetterebbe di rendere l'operato dell'associazione più incisivo. Dopo i provvedimenti del tribunale di Colonia, le prossime azioni saranno facilitate e oltre all'agroalimentare riguarderanno anche i settori del tessile e del design".
© Riproduzione riservata
CBA
Contraffazione. Alla maxi-fiera Anuga di Colonia bloccate due serie di confezioni di pasta denominate «Italiano» e «Milano»
Made in, sequestri in Germania L'iniziativa può agevolare una giurisprudenza favorevole per altri casi analoghi
Alessandro Merli FRANCOFORTE. Dal nostro corrispondente
i_i Importante vittoria in Germania contro i prodotti alimentari "Italian sounding".
Una nuova associazione che si propone di difendere il made in Italyalimentaresulpiùimportante mercato europeo ha ottenuto il mese scorso alla Anuga di Colonia, la più grande fiera mondiale del settore, il sequestro di due serie di confezioni di pasta. Sulle quali spiccavano inomi"Italiano"e"Mi-lano", con tanto di bandiera tricolore, ma che erano state prodotte rispettivamente inEgitto eaDubai.
Questo primo successo può aprire le porte a iniziative più significative, in un Paese dove la cucina italiana domina la scena della ristorazione ed è ai vertici delle preferenze del pubblico e dove sugli scaffali di ogni supermercato ci sono spesso decine di prodotti Italian sounding, per la più parte di produzione tedesca.
In passato, la Anuga, dove fra l'altrogliespositoriitalianisonola maggioranza, erastatateatro dialtri sequestri di alimentari italiani contraffatti, come i formaggi Parmigiano-Reggiano, Asiago e Pecorino Romano, ma si tratta di prodotti tutelati dalle Dop/Igp e quindi protetti dalla legislazione europea poi traslata nella normativa nazionale. Il sequestro di quest'anno fa fare un salto di qualità alla difesa del nostro alimentare: copre infattiproduzioni, come appunto la pasta (ma può esten-
CONCORRENZA SLEALE Federalimentare:ilfenomeno dell'Italian sounding costa alle imprese italiane, su scala mondiale, 60 miliardi di euro di mancati ricavi
dersi anche altri prodotti, come sughi, conserve, pomodori in scatola e anche formaggi, olio e vino in quanto non tutelati dalle Dop), che sono quelle su cuisiconcentra la maggior parte della concorrenza sleale rappresentata dall'Ita-lian sounding. Questo fenomeno è stimato da Federalimentare complessivamente, su scala mondiale, inóomiliardi di euro dimancati ricavi per i nostri produttori, una cifra enorme se confrontata l'export italiano del settore, che nel 2014 ha toccato i 33 miliardi.
L'iniziativa è stata presa da un'associazione adhoc, costituita nell'aprile scorso, e promossa dalle due Camere di commercio italiane in Germania (Francoforte e Monaco di Baviera) e da Confagricoltura, cui si è unita Unioncamere, e battezzata appunto Italian Sounding. «In Germania - spiega Rodolfo Dolce, il legale dello studio Dolce Lauda di Franco forte vicepresidente della Camera di Commercio, che, insieme al suo collega Mattia Dalla Costa, dello studio Cba di Monaco ha promosso il sequestro -un'azioneèpossibilesoloinviaci-
vilistica. Bisogna però dimostrare di avere irequisiti, tra cuilarap-presentanza dei concorrenti danneggiati dai prodottiin questione. Tutto dipende insomma dalla normativa e dalla magistratura nazionale, e non come per le Dop, da quella europea o da negoziati a livello politico. Nel caso italiano, i danneggiati sono spesso piccoli produttori, che non hanno modo di agire individualmente. Di qui l'idea dell'associazione, che ha preso spunto da iniziative analoghe esistenti in Germania per la tutela del prodotto tedesco».
La "perlustrazione" dei rappresentanti dell'associazione Italian Sounding all'Anugaha dato unpri-mo risultato (con il decreto immediato di sequestro da parte di due diversigiudicidiColonia), che può cominciare a creare una giurisprudenza favorevole ad altri casi di questo tipo. La scorsa settimana in una riunione a Stoccarda, i soci hanno cominciato a valutaree azioni su più vasta scala che riguardino i supermercati tedeschi.
L'associazione senza scopo di lucro, di cui sono presidenti Gian Domenico Consalvo, di Confagricolura, e Barbara Rizzato, responsabile di Alessi in Germania, e vicepresidente della Camera di Monaco, e che finora si è mossa senza apporti pubblici, punta a realizzare un monitoraggio costante del mercato e una ricerca degliabusi e appunto ad agire giudizialmente per evitare il danno ai produttori italiani.
Tiratura: 47.864 Diffusione: 37.061 Lettori: 482.000Dir. Resp.: Antonio Ardizzone
Servizi di Media Monitoring
Sezione: EVIDENZE Foglio: 1/1Estratto da pag.: 17
Edizione del: 23/10/15
Peso: 26%136-105-080
Il pr
esen
te d
ocum
ento
è a
d us
o es
clus
ivo
del c
omm
itten
te.
Italian sounding, prima vittoria in Germania a favore del Made in Italy | Con i piedi per terra
http://www.conipiediperterra.com/italian-sounding-prima-vittoria-in-germania-a-favore-del-made-in-italy-1023.html[26/10/2015 12:56:01]
Per offrirti il miglior servizio possibile questo sito utilizza cookies. Continuando la navigazione nel sito autorizzi l’uso dei cookies. AutorizzoEdizione di: Lunedì, 26 ottobre 2015 ore 09:42 News Commenti0
venerdì, 23 ottobre 2015, 16:56 Primo Piano Commenta
Home » Primo Piano » Italian sounding, prima vittoria in Germania a favore del Made in Italy
Italian sounding, prima vittoria in Germania a favore delMade in Italy
L’associazione italo-tedesca “Italian Sounding e. V.”, di cui fa parte Confagricoltura, nataanche per contrastare e impedire la commercializzazione e vendita di prodotti “falsamente”italiani, ha conseguito la prima importante vittoria nei confronti di produttori di pasta cheesponevano alla Fiera Internazionale del Food di Anuga a Colonia confezioni con le diciture“Italiano”, “Milano”, “San Remo” e la bandiera dell’Italia, pur trattandosi di prodotti di originenon italiana.Per conto dell’associazione, gli avvocati Rodolfo Dolce e Mattia Dalla Costa (CBA StudioLegale), hanno ottenuto dal Tribunale di Colonia due importanti provvedimenti di inibitoria: iprodotti provenienti dall’Egitto e Dubai, individuati e segnalati dall’associazione, nonpotranno più essere venduti o commercializzati in Germania.L’associazione Italian Sounding e. V., costituita a Roma a febbraio 2015 dalla Camera diCommercio Italiana per la Germania di Francoforte e dalla Camera di Commercio Italo-
Tedesca di Monaco-Stoccarda, Confagricoltura e da altri membri, tra cui Unioncamere, è impegnata nel contrastare e impedire lacommercializzazione e vendita di prodotti che, attraverso l’utilizzo di indicazioni geografiche, immagini e marchi, evocano l’Italia per promuovere ecommercializzare prodotti non di origine italiana.“Questo risultato è fondamentale per la lotta al fenomeno di contraffazione denominato italian soundin – ha dichiarato Mattia Dalla Costa, partner diCBA Studio legale e tributario – perché deriva dal fatto che il diritto tedesco, a differenza di quello italiano, non conosce una normativa specifica afavore del MADE IN, ma deve fondarsi soprattutto sui principi generali in materia di concorrenza sleale (UWG). L’associazione continuerà aindividuare e contrastare chi utilizza l’italianità per truffare i consumatori e creare un danno alle eccellenze del nostro Paese”.Giandomenico Consalvo, vicepresidente di Confagricoltura e Barbara Rizzato, amministratore di Alessi Deutschland, presidenti di Italian Sounding e.V, hanno ribadito che “l´associazione ricopre un ruolo molto importante nella tutela del made in Italy e nella lotta ai prodotti che vengono falsamentecommercializzati come italiani. Un fenomeno fortemente diffuso non solo negli USA, in Canada o in China ma anche nella UE, dove sempre piùproduttori non italiani utilizzano nomi, parole o la bandiera italiana per meglio veicolare i loro prodotti di origine non italiana”.Il risultato si registra a due settimane dal collegamento da Expo tra gli imprenditori italiani presenti alla fiera di Anuga e il ministro delle Politicheagricole, alimentari e forestali Maurizio Martina, che ha ribadito il sempre più importante sostegno del governo alla tutela dei prodotti italiani e alla lottacontro il fenomeno dell’italian sounding.
News piu' lette Discussioni Commenti Tags
1. MORBARIGAZZI ROBERTA: Ma quale adesione di massa,s...
2. Walter Rubini: E noi italiani cosa facciamo? ...3. Francesco Rizzoli: Vogliamo i nomi delle aziende,...4. Farioli Federico: mi sembra un ottima idea, ma q...
Home News Agriturismo Agricoltura Politiche agricole Alimentazione Ambiente Appuntamenti Fiere Lettere in redazione Video attualità Expo News
TRIVENETO LEGAL CHRONICLE
Published in TRIVENETO | Rate this item (1 Vote)
Coordina le rubriche del nord est.
Laureato in giurisprudenza all'Università di
Padova, da oltre 10 anni si occupa di
relazioni pubbliche per il mondo Tax&Legal,
sta effettuando il tirocinio professionale per
l'iscrizione all'Ordine dei Giornalisti di
Milano.
Email triveneto.newsroom@centrostudipbvpartners.com
Latest from Massimo Casagrande
Busitalia Veneto nomina i nuovi vertici
Porto San Rocco spa ottiene il risarcimento in
appello
L’Agenzia delle Entrate vince contro Isomec
L’Agenzia delle Entrate vince contro Hotel
Corte Valier per la rendita catastale
Fallimento Grosoli e Co.Re.Zoo: una saga
infinita.
LEAGUE TABLES (2015, January 1st - up to date)
Italian Sounding: vietata la vendita a due produttoridi pasta sul mercato tedesco
CBA Studio Legale e Tributario ha ottenuto per l'associazione "Italian Sounding" due
provvedimenti, dinanzi al Tribunale di Colonia, di inibitoria alla vendita in Germania di prodotti
realizzati in Egitto e Dubai e commercializzati come Made in Italy.
I prodotti soggetti a inibitoria alla vendita sul mercato tedesco erano stati segnalati dall'associazione
in quanto esposti alla Fiera Internazionale del Food di Anuga a Colonia da produttori di pasta.
L'associazione "Italian Sounding" è stata costituita nella primavera del 2015 dalla Camera di
Commercio Italiana per la Germania (ITKAM), insieme a Confagricoltura, per tutelare sul mercato
tedesco i prodotti Made in Italy.
Il tricolore italiano, i nomi italiani e le denominazioni italianeggianti vengono troppo spesso utilizzati per reclamizzare prodotti non italiani. Il fenomeno,
denominato "Italian sounding", colpisce i nostri prodotti piú rappresentativi, in particolare nel comparto agroalimentare, ma anche in altri settori, come la
moda e il design.
L'associazione "Italian Sounding" è stata assitita da CBA Studio Legale e Tributario con un team guidato dal partner Mattia Dalla Costa, e dallo Studio Dolce
con il name partner Rodolfo Dolce.
Involved fees earner: Mattia Dalla Costa - Cba - Studio Legale Tributario; Rodolfo Dolce - Dolce e Lauda;
Written By: Massimo Casagrande
back to top
October 2015 (85) September 2015 (78)
August 2015 (82) July 2015 (126)
June 2015 (92) May 2015 (97)
April 2015 (104) March 2015 (101)
February 2015 (90) January 2015 (71)
December 2014 (64) November 2014 (69)
Archives
Lunedì, 26 Ottobre 2015 Ricerca
LEAGUE TABLES ANALISI E RICERCHE PARERI INTERVISTE MEGA DEALS INVIACI IL TUO COMUNICATO STAMPA CONTATTACI
HOME MILANO LOMBARDIA NORD OVEST ROMA E CENTRO SUD E ISOLETRIVENETO
Italian Sounding: vietata la vendita a due produttori di pasta s... http://www.globallegalchronicle.com/italia/index.php/triveneto...
Italian sounding, in Germania la prima vittoria a favore del Made in Italy
Prima vittoria del Made in Italy contro l'Italian sounding: è successo in Germania, dove l'associazione italo-tedesca "Italian Sounding e. V.", nata anche per contrastare e impedire la commercializzazione e vendita di prodotti "falsamente" italiani, ha conseguito la prima vittoria nei confronti di produttori di pasta che esponevano alla Fiera Internazionale del Food di Anuga a Colonia confezioni con le diciture "Italiano", "Milano", "San Remo" e la bandiera dell'Italia, pur trattandosi di prodotti di origine non italiana.
Per conto dell'associazione, gli avvocati Rodolfo Dolce e Mattia Dalla Costa (CBA Studio Legale), hanno ottenuto dal Tribunale di Colonia due importanti provvedimenti di inibitoria: i prodotti provenienti dall'Egitto e Dubai, individuati e segnalati dall'associazione, non potranno più essere venduti o commercializzati in Germania.
"Questo risultato è fondamentale per la lotta al fenomeno di contraffazione denominato italian sounding - ha dichiarato Mattia Dalla Costa - perché deriva dal fatto che il diritto tedesco, a differenza di quello italiano, non conosce una normativa specifica a favore del MADE IN, ma deve fondarsi soprattutto sui principi generali in materia di concorrenza sleale. L'associazione continuerà a individuare e contrastare chi utilizza l'italianità per truffare i consumatori e creare un danno alle eccellenze del nostro Paese".
CBA Pag. 2
In vendita a Colonia come pasta italiana, ma veniva dall'Egitto e da Dubai
L'operazione dell'associazione Italian Sounding e. V.
InfoPhoto
Pubblicato il: 23/10/2015 16:55
Vendevano pacchi di pasta spacciandoli per italiani. Sotto le scritte "Italiano", "Milano", "San Remo", spiccava in bella vista il tricolore. È accaduto alla Fiera internazionale del Food di Anuga a Colonia, dove sotto l'etichetta italiana venivano venduti in realtà prodotti provenienti dall'Egitto e da Dubai. A scoprire e denunciare le contraffazioni è stata l'associazione italo-tedesca "Italian Sounding e. V.", di cui fa parte Confagricoltura, nata per contrastare la commercializzazione di prodotti "falsamente" italiani. Ora i pacchi di pasta contraffatti non potranno più essere venduti né commercializzati in Germania.
Ad ottenere dal Tribunale di Colonia il blocco della vendita, per conto dell'associazione, sono stati gli avvocati Rodolfo Dolce e Mattia Dalla Costa (CBA Studio Legale). "Questo risultato è fondamentale per la lotta al fenomeno di contraffazione denominato italian sounding - ha dichiarato Mattia Dalla Costa -perché deriva dal fatto che il diritto tedesco, a differenza di quello italiano, non conosce una normativa specifica a favore del "Made in", ma deve fondarsi soprattutto sui principi generali in materia di concorrenza sleale (Uwg)".
CBA Pag. 3
Il Made in Italy batte i falsari dì cibo tricolore • Costituita a Roma l'associazione "Italian Sounding". Obiettivo: • Il volume di affari generato dalle imitazioni si aggira intorno contrastare il commercio di alimenti spacciati per nostrani ai 60 miliardi di euro. Tutto denaro sottratto alle nostre aziende
Anna Paola Concia* Formaggio cinese venduto grazie a una bandiera italiana sfoggiata sulla confezione, carne nepalese spacciata per prodotto tipico del Piemonte, pasta australiana con riferimenti precisi a una fantomatica origine italiana: questi sono esempi tratti dalla fantasia (Paesi citati compresi), ma queste pratiche purtroppo esistono. Questa pratica ha il nome di Italian Sounding e genera un volume di affari enorme, calcolato intorno ai 60 miliardi: è tutto denaro sottratto alle aziende agroalimentari italiane! Per quanto incredibile, l'abuso di loghi che richiamano all'origine italiana su prodotti che dell'Italia non hanno mai neanche visto i confini è pratica sempre più frequente e preoccupante. Da molti anni si cercano strumenti efficaci a livello nazionale e sovrana-zionale sulla tutela efficace del Made in Italy, e intendo davvero efficaci, cioè in grado stroncare un abuso che rischia di danneggiarci in modo rilevante e prolungato.
Per affrontare un problema che ha un rilevante impatto sul nostro settore agroalimentare, nel febbraio di quest'anno si è costituita a Roma l'Associazione "Italian Sounding", la prima nel mondo: nata per volontà di Confagricoltura,diITKAM(la Camera di Commercio italiana per la Germania di Francoforte) e della Camera di Commercio Italo-Tedesca di Monaco-Stoccarda, Altre società, consorzi e cooperative, che hanno lo scopo di contrastare la commercializzazione di prodotti falsamente italiani si sono associati immediatamente. Al nucleo originario si è aggiuntaUnion-camere, aumentandone notevolmente la rappresentatività. L'Associazione che ha sede a Stoccarda, non ha scopo di lucro, ha un ruolo tecnico nel farsi carico di interessi collettivi con monitoraggi di mercato, ricerca e relazione sugli abusi che permettono poi eventuali azioni giudiziali. Più è rappresentativa di soggetti collettivi e più è tenuta in considerazione nelle sedi giudiziarie.
La legislazione tedesca è la base per
le azioni di Italian Sounding: tutela infatti l'interesse pubblico alla liceità della pubblicità e della comunicazione al consumatore, conferendo a diverse istituzioni che raccolgono gli interessi collettivi il diritto di intervenire in maniera civilistica negli eventuali illeciti.
E dopo pochi mesi è arrivato il primo successo di Italian Sounding contro la contraffazione. Difesa dagli avvocati Rodolfo Dolce (Studio Dolce e Lauda) e Mattia Dalla Costa (CBA Studio Legale), ha ottenuto un importante successo legale nei confronti dei produttori che alla Fiera Internazionale del Food Anuga a Colonia espo-nevano (e vendevano) prodotti conc i t a r t i come italiani ma provenienX ti da aziende di Egitto e Dubai. E' un precedente giuridico importante che, si spera, possa spianare la strada verso ulteriori azioni efficaci. Mattia Dalla Costa afferma che questo risultato è fondamentale per lalotta al fenomeno di contraffazione denominato italian sounding perché deriva dal fatto che il diritto tedesco, a differenza di quello italiano, pur non avendo una normativa specifica a favore del MADE IN, si fonda soprattutto sui principi generali in materia di concorrenza sleale (UWG). L'avvocato Rodolfo Dolce assicura che l'Associazione continuerà a individuare e contrastare chi utilizza l'italianità per truffare
i consumatori e creare un danno alle eccellenze del nostro Paese.
Giandomenico Consalvo, vicepresidente di Confagricoltura e Barbara Rizzato, amministratore di Alessi Deutschland, presidenti di Italian Sounding e. V, hanno ribadito che «l'associazione ricopre un ruolo molto importante nella tutela del made in Italy e nella lotta ai prodotti che vengono falsamente commercializzati come italiani. Un fenomeno fortemente diffuso non solo negli USA, in Canada o in Cina ma anche nella UE,
dove sempre più produttori non italiani utilizzano nomi, parole oSbandiera italiana per meglio veicolare i loro prodotti di origine non italiana».
Il risultato si registra a due setti
mane dal collegamento da Expo tra gli imprenditori italiani presenti alla fiera di Anuga e il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina, che ha ribadito il sempre più importante sostegno del governo alla tutela dei prodotti italiani e alla lotta contro il fenomeno dell'italian sounding.
La speranza adesso è che Italian Sounding accolga altri membri italiani perché la voce del made in Italy sia sempre più chiara e forte. La nostra agricoltura esce rafforzata dal successo di EXPO 2015, ma, proprio perché siamo una eccellenza mondiale, il rischio di contraffazione dei nostri marchi è ancora più forte. È sicuramente una battaglia culturale, ma non dobbiamo avere paura di condurla anche contrastandola, per ragioni economiche e per l'orgoglio di essere unici al mondo.
* Senior Consultarli Sales dilTKAM Camera di Commercio
Italiana per la Germania
CBA Pag. 4
Primo successo legale contro prodotti provenienti da Egitto e Dubai
Parmigiano Reggiano. Insieme al prosciutto di Parma e Modena è il prodotto italiano più contraffatto all'estero. FOTO: ANSA
CBA Pag. 5
Italian sounding, vittoria in Germania per il Made in Italy
Prima vittoria per il Made in Italy in Germania per contrastare il fenomeno dell'ltalian sounding. È stata, infatti, bloccala dall'associazione italo tedesca "Italian Sounding e. V.", di cui fa parte Confagricoltura, la vendita e la commercializzazione di prodotti contraffatti del Made in Italy.
"Italian Sounding e. V.", nata anche per contrastare e impedire la commercializzazione e la vendita di prodotti "falsamente" italiani, ha conseguito la prima importante vittoria nei confronti di produttori di pasta che esponevano alla Fiera Internazionale del Food di Anuga a Colonia confezioni con le diciture "Italiano", "Milano", "San Remo" e la bandiera dell'Italia, pur trattandosi di prodotti di origine non italiana.
Per conto dell'associazione, gli avvocati Rodolfo Dolce e Mattia Dalla Costa (CBA Studio Legale), hanno ottenuto dal Tribunale di Colonia due importanti provvedimenti di inibitoria: i prodotti provenienti dall'Egitto e Dubai, individuati e segnalati dall'associazione, non potranno più essere venduti o commercializzati in Germania.
L'associazione "Italian Sounding e. V.". costituita a Roma a febbraio 2015 dalla Camera di Commercio Italiana per la Germania di Francoforte e dalla Camera di Commercio Italo-Tedesca di Monaco-Stoccarda, Confagricoltura e da altri membri, tra cui Unioncamere, è impegnata nel contrastare e impedire la commercializzazione e vendita di prodotti che, attraverso l'utilizzo di indicazioni geografiche, immagini e marchi, evocano l'Italia per promuovere e commercializzare prodotti non di origine italiana.
"Questo risultato è fondamentale per la lotta al fenomeno di contraffazione denominato italian sounding", ha dichiarato Mattia Dalla Costa, partner di CBA Studio legale e tributario, "perché deriva dal fatto che il diritto tedesco, a differenza di quello italiano, non conosce una normativa specifica a favore del 'Made in', ma deve fondarsi soprattutto sui principi generali in materia di concorrenza sleale (UWG). L'associazione continuerà a individuare e contrastare chi utilizza l'italianità per truffare i consumatori e creare un danno alle eccellenze del nostro Paese".
Giandomenico Consalvo, vicepresidente di Confagricoltura, e Barbara Rizzato, amministratore di "Alessi Deutschland", presidenti di "Italian Sounding e. V.", hanno ribadito che "I 'associazione ricopre un ruolo molto importante nella tutela del Made in Italy e nella lotta ai prodotti che vengono falsamente commercializzati come italiani. Un fenomeno fortemente diffuso non solo negli USA, in Canada o in Cina, ma anche nella UE, dove sempre più produttori non italiani utilizzano nomi, parole o la bandiera italiana per meglio veicolare i loro prodotti di origine non italiana".
Il risultato si registra a due settimane dal collegamento da Expo Milano 2015 tra gli imprenditori italiani presenti alla Fiera di Anuga e il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina, che ha ribadito il sempre più importante sostegno del governo alla tutela dei prodotti italiani e alla lotta contro il fenomeno dell'italian sounding.
di Leonzio Nocente
24 Ottobre 2015
inShare Email
CBA Pag. 6
Italian Sounding: prima vittoria in Germania a favore made in Italy
11:17 MILANO (MF-DJ)—L'associazione italo-tedesca Italian Sounding e. V.. naia anche per contrastare e impedire la commercializzazione e vendita di prodotti "falsamente" italiani, ha conseguito la prima importante vittoria nei confronti di produttori di pasta che esponevano alla Fiera Internazionale del Food di Amiga a Colonia confezioni con le diciture "Italiano", "Milano", "San Remo" e la bandiera dell'Italia, pur trattandosi di prodotti di origine non italiana. Per conto dell'associazione, si legge in una nota, gli avvocati Mattia Dalla Costa (CBA Studio Legale) e Rodolfo Dolce hanno ottenuto dal Tribunale di Colonia due importanti provvedimenti di inibitoria: i prodotti provenienti dall'Egitto e Dubai, individuali e segnalati dall'associazione, non potranno più' essere venduti o commercializzati in Germania. L'associazione Italian Sounding e. V., costituita a Roma a febbraio 2015 dalla Camera di Commercio Italiana per la Germania di Francoforte e dalla Camera di Commercio Italo-Tedesca di Mona co-Stoccarda, Confagricoltura e da altri membri, tra cui Unioncamere, e' impegnata nel contrastare e impedire la commercializzazione e vendita di prodotti che attraverso l'utilizzo di indicazioni geografiche, immagini e marchi, evocano l'Italia per promozionare e commercializzare prodotti non di origine italiana. "Questo risultato e' fondamentale per la lotta al fenomeno di contraffazione denominato italian sounding", ha dichiarato Mattia Dalla Costa, Partner di CBA Studio Legale e Tributario, "perche' deriva dal fatto che il diritto tedesco, a differenza di quello italiano, non conosce una normativa specifica a favore del MADE IN, ma deve fondarsi soprattutto sui principi generali in materia di concorrenza sleale (UWG). L'associazione continuerà' a individuare e contrastare chi utilizza l'italianità' per truffare i consumatori e creare un danno alle eccellenze del nostro Paese". Giandomenico Consalvo, Vicepresidente di Confagricoltura e Barbara Rizzato, Amministratore di Alessi Deutschland, Presidenti di Italian Sounding e. V, hanno ribadito che "l'associazione ricopre un ruolo molto importante nella tutela del made in Italy e nella lotta ai prodotti che in modo decettivo vengono falsamente commercializzati come italiani. Un fenomeno fortemente diffuso non solo negli Usa, in Canada o in China ma anche nella Uè, dove sempre più' produttori non italiani utilizzano nomi, parole o la bandiera italiana per meglio veicolare i loro prodotti di origine non italiana". Il risultato si registra a due settimane dal collegamento da Expo tra gli imprenditori italiani presenti ad Anuga e il Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Maurizio Martina, che ha ribadito il sempre più' importante sostegno del Governo alla tutela dei prodotti italiani e alla lotta contro il fenomeno dell'italian sounding. "Il sostegno politico per la tutela del prodotto italiano nel mercato più' grande europeo ha un ruolo psicologico importante, la tutela effettiva può' essere tuttavia esercitata solo dalle associazioni legittimate", ha dichiarato l'avvocato Rodolfo Dolce. Un compito ben noto e, conclude la nota, un impegno fortemente assunto anche dalle due Camere di Commercio Italiane in Germania di Monaco di Baviera e di Francoforte sul Meno, i cui rispettivi Presidenti, Annamaria Andretta e Emanuele Gatti, promotori e soci fondatori dell'associazione Italian Sounding e.V., hanno confermato che "le camere continueranno a sostenere con convinzione il progetto, invitando altre associazioni, consorzi, imprese alimentari italiane di unirsi come membri a Italian Sounding e.V. onde aumentare la rappresentatività' e l'efficacia di tale associazione", com/fus marco.fusi@mfdowjones.it (fine) MF-DJ NEWS 2611:16 ott 2015
CBA Pag. 7
l'furbetti del cartellino', la pasta contraffatta e il brand Sanremo che 'tira1 ancora
CRONACA
Mentre la Città dei Fiori è sconvolta dall'inchiesta sui 'furbetti del cartellino'
di Santo Scarfone
lunedì, 26 ottobre 2015
Commenta la notizia
Mentre il Comune di Sanremo è sconvolto dall'inchiesta sull'assenteismo dei 'furbetti del cartellino', nel resto del mondo il brand della Città dei Fiori resta molto forte.
SANREMO - Mentre il Comune di Sanremo è sconvolto dall'inchiesta sui 'furbetti del cartellino', nel resto del mondo il brand della Città dei Fiori resta molto forte. Lo prova la scoperta fatta dall'associazione italo-tedesca Italian Sounding e. V, che ha rintracciato alla Fiera Internazionale del Food di Anuga a Colonia un pasta con la dicitura "San Remo". Prodotto che, tuttavia, sfruttava il richiamo alla cittadina ligure senza avere con essa alcun legame. Secondo quanto emerso, infatti, la pasta era prodotta in Egitto e a Dubai.
L'associazione, nata lo scorso febbraio per contrastare e impedire la commercializzazione e la vendita di prodotti "falsamente" italiani, è riuscita a inibirne la vendita e la commercializzazione in Germania. "Questo risultato è fondamentale per la lotta al fenomeno di contraffazione denominato italian sounding", ha dichiarato Mattia Dalla Costa, uno degli avvocati che ha ottenuto il provvedimento, "perché deriva dal fatto che il diritto tedesco, a differenza di quello italiano, non conosce una normativa specifica a favore del 'Made in', ma deve fondarsi soprattutto sui principi generali in materia di concorrenza sleale".
La vicenda che arriva dalla Germania mostra le potenzialità della Riviera Ligure di Ponente e di Sanremo in particolare. La Città dei Fiori gode ancora oggi di un fascino unico in giro per il mondo ed è per questo che la vicenda dei 'furbetti del cartellino' fa ancora più male. Perché, a prescindere dalla quantificazione del danno erariale, l'immagine di dipendenti che si fanno gli affaracci loro all'interno del Comune lede quella dell'intera città. E questo, per il futuro economico di Sanremo, è davvero inaccettabile.
CBA Pag. 8
Italian Sounding: prima vittoria in Germania a favore made in Italy
MILANO (MF-DJ)-L'associazione italo-tedesca Italian Sounding e. V., nata anche per contrastare e impedire la commercializzazione e vendita di prodotti "falsamente" italiani, ha conseguito la prima importante vittoria nei confronti di produttori di pasta che esponevano alla Fiera Internazionale del Food di Anuga a Colonia confezioni con le diciture "Italiano", "Milano", "San Remo" e la bandiera dell'Italia, pur trattandosi di prodotti di origine non italiana.
Per conto dell'associazione, si legge in una nota, gli avvocati Mattia Dalla Costa (CBA Studio Legale) e Rodolfo Dolce hanno ottenuto dal Tribunale di Colonia due importanti provvedimenti di inibitoria: i prodotti provenienti dall'Egitto e Dubai, individuati e segnalati dall'associazione, non potranno più' essere venduti o commercializzati in Germania.
L'associazione Italian Sounding e. V., costituita a Roma a febbraio 2015 dalla Camera di Commercio Italiana per la Germania di Francoforte e dalla Camera di Commercio Italo-Tedesca di Monaco-Stoccarda, Confagricoltura e da altri membri, tra cui Unioncamere, e' impegnata nel contrastare e impedire la commercializzazione e vendita di prodotti che attraverso l'utilizzo di indicazioni geografiche, immagini e marchi, evocano l'Italia per promozionare e commercializzare prodotti non di origine italiana.
"Questo risultato e' fondamentale per la lotta al fenomeno di contraffazione denominato italian sounding", ha dichiarato Mattia Dalla Costa, Partner di CBA Studio Legale e Tributario, "perche' deriva dal fatto che il diritto tedesco, a differenza di quello italiano, non conosce una normativa specifica a favore del MADE IN, ma deve fondarsi soprattutto sui principi generali in materia di concorrenza sleale (UWG). L'associazione continuerà' a individuare e contrastare chi utilizza l'italianità' per truffare i consumatori e creare un danno alle eccellenze del nostro Paese".
Giandomenico Consalvo, Vicepresidente di Confagricoltura e Barbara Rizzato, Amministratore di Alessi Deutschland, Presidenti di Italian Sounding e. V, hanno ribadito che "l'associazione ricopre un ruolo molto importante nella tutela del made in Italy e nella lotta ai prodotti che in modo decettivo vengono falsamente commercializzati come italiani. Un fenomeno fortemente diffuso non solo negli Usa, in Canada o in China ma anche nella Uè, dove sempre più' produttori non italiani utilizzano nomi, parole o la bandiera italiana per meglio veicolare i loro prodotti di origine non italiana".
CBA Pag. 9
Il risultato si registra a due settimane dal collegamento da Expo tra gli imprenditori italiani presenti ad Anuga e il Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Maurizio Martina, che ha ribadito il sempre più' importante sostegno del Governo alla tutela dei prodotti italiani e alla lotta contro il fenomeno dell'italian sounding.
"Il sostegno politico per la tutela del prodotto italiano nel mercato più' grande europeo ha un ruolo psicologico importante, la tutela effettiva può' essere tuttavia esercitata solo dalle associazioni legittimate", ha dichiarato l'avvocato Rodolfo Dolce.
Un compito ben noto e, conclude la nota, un impegno fortemente assunto anche dalle due Camere di Commercio Italiane in Germania di Monaco di Baviera e di Francoforte sul Meno, i cui rispettivi Presidenti, Annamaria Andretta e Emanuele Gatti, promotori e soci fondatori dell'associazione Italian Sounding e.V., hanno confermato che "le camere continueranno a sostenere con convinzione il progetto, invitando altre associazioni, consorzi, imprese alimentari italiane di unirsi come membri a Italian Sounding e.V. onde aumentare la rappresentatività' e l'efficacia di tale associazione", co m/fu s marco.fusi@mfdowjones.it (fine)
MF-DJ NEWS
CBA Pag. 10
Cba ottiene la prima vittoria per Italian Sounding
L'associazione italo-tedesca Italian Sounding e. V., nata anche per contrastare e impedire la commercializzazione e vendita di prodotti "falsamente" italiani, ha conseguito la prima importante vittoria nei confronti di produttori di pasta che esponevano alla Fiera Internazionale del Food di Anuga a Colonia confezioni con le diciture "Italiano", "Milano", "San Remo" e la bandiera dell'Italia, pur trattandosi di prodotti di origine non italiana.
Per conto dell'associazione, gli avvocati Mattia Dalla Costa, con l'associato Patrizia Renna (CBA Studio Legale) e Rodolfo Dolce, con l'associato Bruno Bauer (Studio Dolce e Lauda), hanno ottenuto dal Tribunale di Colonia due importanti provvedimenti di inibitoria: i prodotti provenienti dall'Egitto e Dubai, individuati e segnalati dall'associazione, non potranno più essere venduti o commercializzati in Germania.
© Riproduzione Riservata
CBA Pag. 11
Italian Sounding, pasta "italiana" made in Egitto
ROMA. - La pasta aveva sulle confezioni la bandiera tricolore e le diciture "Italiano", Milano" e "San Remo", ma proveniva dall'Egitto e da Dubai.
A scoprirla negli stand di una fiera internazionale in Germania, la "Anuga" di Colonia, è stata l'associazione italo-tedesca "Italian Sounding e. V.", nata per contrastare la commercializzazione di prodotti falsamente italiani.
Italian Sounding e. V. (di cui fa parte Confagricoltura) ha fatto ricorso al Tribunale di Colonia ed è riuscita ad ottenere il divieto di commercializzazione in Germania della pasta finto-italiana.
Lo rende noto Confagricoltura, precisando che il ricorso è stato presentato dagli avvocati Rodolfo Dolce e Mattia Dalla Costa (CBA Studio Legale).
L'associazione Italian Sounding e. V., costituita a Roma a febbraio 2015 dalla Camera di Commercio Italiana per la Germania di Francoforte e dalla Camera di Commercio Italo-Tedesca di Monaco-Stoccarda, Confagricoltura e da altri membri, tra cui Unioncamere.
"Questo risultato è fondamentale per la lotta al fenomeno di contraffazione denominato "Italian Sounding" - ha dichiarato Mattia Dalla Costa, partner di CBA, Studio legale e tributario -perché deriva dal fatto che il diritto tedesco, a differenza di quello italiano, non conosce una normativa specifica a favore del MADE IN, ma deve fondarsi soprattutto sui principi generali in materia di concorrenza sleale (UWG).
L'associazione continuerà a individuare e contrastare chi utilizza l'italianità per truffare i consumatori e creare un danno alle eccellenze del nostro Paese".
CBA Pag. 12
Due inibitorie dal Tribunale di Colonia
La Pasta è falsa? Stop alla vendita
DI ESPEDITO AUSILIO
Il tribunale di Colonia ha diramato due provvedimenti di inibizione alla vendita e a l la commer
cializzazione in Germania contro a lcuni prodot t i tipo pasta, provenienti dall'Egitto e da Dubai , individua t i e segnala t i da l l ' assoc iaz ione italo-tedesca Ita-l ian Sounding e. V. L'associazione è na ta anche per contrastare e impedire la vendita in Germania di prodotti «falsamente» italiani. Alcuni p rodut to r i di pasta esponevano alla Fiera Internazionale del Food Amiga a Colonia confezioni con le diciture «Italiano», «Milano», «San Remo» e la bandiera dell'Italia, pur trattandosi di prodotti di origine non italiana. Gli avvocati Mattia Dalla Costa (CBA Studio Legale) e Rodolfo Dolce hanno ottenuto dal Tr ibunale di Colonia i due provvedimenti di inibitoria. Il risultato arriva a due settimane dal collegamento fatto
da Expo Milano 2015 t ra gli imprenditori italiani presenti all 'Anuga e il ministro delle Politiche agricole, Mauriz io Martina, che aveva ribadito
nell'occasione il sempre più importante sostegno
del Governo alla tutela dei prodotti
italiani e alla lotta contro il fenomeno
f de l l ' i t a l i an sounding. L'associazione I ta l ian Sounding e.
V., è s ta ta costituita a Roma a febbraio 2015 dal la Camera di commercio italiana M per la Germania
di Francoforte e dalla Camera di commercio italo-tedesca di Monaco-Stoccarda. Ne fanno par te anche Confa -g r i c o l t u r a e U n i o n c a m e -re . L'obiettivo è c o n t r a s t a r e e impedi re la commercial iz
zazione e vendita di prodotti che attraverso l'utilizzo di indicazioni geografiche, immagini e marchi, evocano l'Italia per promozionare e commercializzare prodotti non di origine italiana.
italiano
Fisco soft se si investe in start-up
VA' Pasta è falsai PtO^Mj/fc^CTMfjtfl
1 Teleròcaldun tento con il contatore
CBA Pag. 13
Italian Sounding: vietata la vendita a due produttori di pasta sul mercato tedesco
CBA Studio Legale e Tributario ha ottenuto per l'associazione "Italian Sounding" due provvedimenti, dinanzi al Tribunale di Colonia, di inibitoria alla vendita in Germania di prodotti realizzati in Egitto e Dubai e commercializzati come Made in Italy.
I prodotti soggetti a inibitoria alla vendita sul mercato tedesco erano stati segnalati dall'associazione in quanto esposti alla Fiera Internazionale del Food di Anuga a Colonia da produttori di pasta.
L'associazione "Italian Sounding" è stata costituita nella primavera del 2015 dalla Camera di Commercio Italiana per la Germania (ITKAM), insieme a Confagricoltura, per tutelare sul mercato tedesco i prodotti Made in Italy.
II tricolore italiano, i nomi italiani e le denominazioni italianeggianti vengono troppo spesso utilizzati per reclamizzare prodotti non italiani. Il fenomeno, denominato "Italian sounding", colpisce i nostri prodotti più rappresentativi, in particolare nel comparto agroalimentare, ma anche in altri settori, come la moda e il design.
L'associazione "Italian Sounding" è stata assitita da CBA Studio Legale e Tributario con un team guidato dal partner Mattia Dalla Costa, e dallo Studio Dolce con il name partner Rodolfo Dolce.
Scopri tutti gli incarichi: Mattia Dalla Costa - Cba - Studio Legale Tributario; Rodolfo Dolce - Dolce e Lauda;
CBA Pag. 14
Cba e Dolce Lauda difendono con successo Italian Sounding
Dal 2004 II Mercato Legale
26ott2015
Germania
Bloccata la vendita e commercializzazione di prodotti contraffatti del made in Italy
Cba, con un team composto dal partner Mattia Dalla Costa (in foto) e dall'associato Patrizia Renna, e Dolce e Lauda, con il partner Rodolfo Dolce e l'associato Bruno Bauer, hanno assistito l'associazione italo-tedesca Italian Sounding di fronte al Tribunale di Colonia ottenendo l'inibizione alla commercializzazione in Germania dei prodotti provenienti dall'Egitto e Dubai, individuati e segnalati dall'associazione.
Si tratta della prima vittoria nei confronti di produttori di pasta che esponevano alla Fiera Internazionale del Food di Anuga a Colonia confezioni con le diciture Italiano, Milano, San Remo e la bandiera dell'Italia, pur trattandosi di prodotti di origine non italiana.
tags: Cba, Mattia Dalla Costa, Fiera Internazionale del Food di Anuga, Italian Sounding, Bruno Bauer, Rodolfo Dolce, Dolce e Lauda, Patrizia Renna
CLICCA PER CONDIVIDERE
CBA Pag. 15
Più attenzione nella lotta contro l'Italian sounding in Germania
Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare la tua esperienza di navigazione. Se vuoi saperne di più consulta l'informativa estesa. Chiudendo il banner, scorrendo la pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. Elemento bloccato in attesa del consenso all'installazione dei cookie
Confezioni di pasta con le diciture "Italiano", "Milano", "San Remo" e la bandiera dell'Italia, pur trattandosi di prodotti di origine non italiana non potranno essere più vendute in territorio tedesco
Prima vittoria del Made in Italy contro l'Italian sounding: è successo in Germania, dove l'associazione italo-tedesca "Italian Sounding e. V.", nata anche per contrastare e impedire la commercializzazione e vendita di prodotti "falsamente" italiani, ha conseguito la prima vittoria nei confronti di produttori di pasta che esponevano alla Fiera Internazionale del Food di Anuga a Colonia confezioni con le diciture "Italiano", "Milano", "San Remo" e la bandiera dell'Italia, pur trattandosi di prodotti di origine non italiana.
Per conto dell'associazione, gli avvocati Rodolfo Dolce e Mattia Dalla Costa (CBA Studio Legale), hanno ottenuto dal Tribunale di Colonia due importanti provvedimenti di inibitoria: i prodotti provenienti dall'Egitto e Dubai, individuati e segnalati dall'associazione, non potranno più essere venduti o commercializzati in Germania.
"Questo risultato è fondamentale per la lotta al fenomeno di contraffazione denominato italian sounding -ha dichiarato Mattia Dalla Costa - perché deriva dal fatto che il diritto tedesco, a differenza di quello italiano, non conosce una normativa specifica a favore del MADE IN, ma deve fondarsi soprattutto sui principi generali in materia di concorrenza sleale. L'associazione continuerà a individuare e contrastare chi utilizza l'italianità per truffare i consumatori e creare un danno alle eccellenze del nostro Paese".
di C. S. pubblicato il 26 ottobre 2015 in Tracce > Mondo
CBA Pag. 16
Italian Sounding: vietata la vendita a due produttori di pasta sul mercato tedesco
a?
CBA Studio Legale e Tributario ha ottenuto per l'associazione "Italian Sounding" due provvedimenti, dinanzi al Tribunale di Colonia, di inibitoria alla vendita in Germania di prodotti realizzati in Egitto e Dubai e commercializzati come Made in Italy.
I prodotti soggetti a inibitoria alla vendita sul mercato tedesco erano stati segnalati dall'associazione in quanto esposti alla Fiera Internazionale del Food di Anuga a Colonia da produttori di pasta.
L'associazione "Italian Sounding" è stata costituita nella primavera del 2015 dalla Camera di Commercio Italiana per la Germania (ITKAM), insieme a Confagricoltura, per tutelare sul mercato tedesco i prodotti Made in Italy.
II tricolore italiano, i nomi italiani e le denominazioni italianeggianti vengono troppo spesso utilizzati per reclamizzare prodotti non italiani. Il fenomeno, denominato "Italian sounding", colpisce i nostri prodotti più rappresentativi, in particolare nel comparto agroalimentare, ma anche in altri settori, come la moda e il design.
L'associazione "Italian Sounding" è stata assitita da CBA Studio Legale e Tributario con un team guidato dal partner Mattia Dalla Costa, e dallo Studio Dolce con il name partner Rodolfo Dolce.
Scopri tutti gli incarichi: Mattia Dalla Costa - Cba - Studio Legale Tributario; Rodolfo Dolce - Dolce e Lauda;
CBA Pag. 17
Sui cibi taroccati il Made in Italy vince in Germania
Prima vittoria in Germania del Made in italy grazie all'associazione italo-tedesca Itaiiansounding presieduta da Giandomenico Consalvo, vicepresidente nazionale di Confagricoltura. Nata per contrastare la commercializzazione e la vendita di prodotti "spacciati" per italiani - ad esempio il pesto ligure dalla Pennsylvania o la mortadella
siciliana che arriva dal Brasile - l'Associazione ha ottenuto un grande successo a Berlino. Il tribunale di Colonia ha emesso una sentenza contro alcune aziende, segnalate dall' associazione, che distribuivano pasta proveniente da Dubai e dall'Egitto con diciture scritte ad hoc perché richiamassero all'Italia. Questi prodotti tarocco non potranno più
essere venduti in Germania. «È un risultato strategico nella lotta alla contraffazione» dice Antonf rancesco Vivarelli Colonna, presidente di Confagricoltura Grosseto. L'italian sounding, ossia il fenomeno della vendita di prodotti con marchi che richiamano al Belpaese ma che con il Belpaese non condividono niente costa
all'Italia 60 miliardi di euro all'anno. «È una cifra esorbitante equivalente a tre Finanziarie - continua Vivarelli Colonna - Se riuscissimo a creare tutele e salvaguardie per l'agricoltura italiana come accade per i brand di altri settori (leggi Ferrari), ci e si otterrebbe un beneficio immediato per la nostra economia.
CBA Pag. 18
CBA Studio Legale e Tributario con Italian Sounding E. V. per la prima vittoria in Germania a favore del Made in Italy
27 ottobre 2015
My24
Bloccata la vendita e commercializzazione in Germania di prodotti contraffatti del made in Italy L'associazione italo-tedesca Italian Sounding e. V., nata anche per contrastare e impedire la commercializzazione e vendita di prodotti "falsamente" italiani, ha conseguito la prima importante vittoria nei confronti di produttori di pasta che esponevano alla Fiera Internazionale del Food di Anuga a Colonia confezioni con le diciture "Italiano", "Milano", "San Remo" e la bandiera dell'Italia, pur trattandosi di prodotti di origine non italiana. Per conto dell'associazione, gli avvocati Mattia Dalla Costa, con l'associato Patrizia Renna (CBA Studio Legale) e Rodolfo Dolce, con l'associato Bruno Bauer (Studio Dolce e Lauda), hanno ottenuto dal Tribunale di Colonia due importanti provvedimenti di inibitoria: i prodotti provenienti dall'Egitto e Dubai, individuati e segnalati dall'associazione, non potranno più essere venduti o commercializzati in Germania.
L'associazione Italian Sounding e. V., costituita a Roma a febbraio 2015 dalla Camera di Commercio Italiana per la Germania di Francoforte e dalla Camera di Commercio Italo-Tedesca di Monaco-Stoccarda, Confagricoltura e da altri membri, tra cui Unioncamere, è impegnata nel contrastare e impedire la commercializzazione e vendita di prodotti che attraverso l'utilizzo di indicazioni geografiche, immagini e marchi, evocano l'Italia per promozionare e commercializzare prodotti non di origine italiana. "Questo risultato è fondamentale per la lotta al fenomeno di contraffazione denominato italian sounding", ha dichiarato Mattia Dalla Costa, Partner di CBA Studio Legale e Tributario, "perché deriva dal fatto che il diritto tedesco, a differenza di quello italiano, non conosce una normativa specifica a favore del MADE IN, ma deve fondarsi soprattutto sui principi generali in materia di concorrenza sleale (UWG). L'associazione continuerà a individuare e contrastare chi utilizza l'italianità per truffare i consumatori e creare un danno alle eccellenze del nostro Paese".
Giandomenico Consalvo, Vicepresidente di Confagricoltura e Barbara Rizzato, Amministratore di Alessi Deutschland, Presidenti di Italian Sounding e. V, hanno ribadito che "l'associazione ricopre un ruolo molto importante nella tutela del made in Italy e nella lotta ai prodotti che in modo decettivo vengono falsamente commercializzati come italiani. Un fenomeno fortemente diffuso non solo negli USA, in Canada o in China ma anche nella UE, dove sempre più produttori non italiani utilizzano nomi, parole o la bandiera italiana per meglio veicolare i loro prodotti di origine non italiana".
Il risultato si registra a due settimane dal collegamento da EXPO tra gli imprenditori italiani presenti ad ANUGA e il Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Maurizio Martina, che ha ribadito il sempre più importante sostegno del Governo alla tutela dei prodotti italiani e alla lotta contro il fenomeno dell'italian sounding.
"Il sostegno politico per la tutela del prodotto italiano nel mercato più grande europeo ha un ruolo psicologico importante, la tutela effettiva può essere tuttavia esercitata solo dalle associazioni legittimate", ha dichiarato l'avvocato Rodolfo Dolce.
Un compito ben noto e un impegno fortemente assunto anche dalle due Camere di Commercio Italiane in Germania di Monaco di Baviera e di Francoforte sul Meno, i cui rispettivi Presidenti, Dr.ssa Annamaria Andretta e Prof. Emanuele Gatti, promotori e soci fondatori dell'associazione Italian Sounding e.V., hanno confermato che "le camere continueranno a sostenere con convinzione il progetto, invitando altre
CBA Pag. 19
associazioni, consorzi, imprese alimentari italiane di unirsi come membri a Italian Sounding e.V. onde aumentare la rappresentatività e l'efficacia di tale associazione".
CBA Pag. 20
Falso Made in Italy, la Germania dice no alla pasta da Dubai «Vittoria contro la contraffazione»
Redazione
GROSSETO - Prima vittoria in Germania del Made in Italy. Nei giorni scorsi l'associazione italo tedesca, presieduta da Giandomenico Consalvo, vicepresidente nazionale di Confagricoltura, nata per contrastare ed impedire la commercializzazione e vendita di prodotti "spacciati" per italiani ha ottenuto un grande successo in terra teutonica.
In pratica il tribunale di Colonia ha emesso una sentenza contro alcune aziende, segnalate dalla associazione, che distribuivano pasta proveniente da Dubai e dall'Egitto con diciture che richiamavano all'Italia e che non potrà più essere venduta o commercializzata in Germania.
ADVERTISING
"E' un risultato strategico nella lotta alla contraffazione - ha commentato soddisfatto il presidente di Confagricoltura Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, da sempre impegnato nella sensibilizzazione di questo fenomeno che sottrae ingenti risorse all'agricoltura italiana - Ricordo che l'Italian sounding, ossia tutto ciò che viene venduto nel mondo con marchi e similitudini che attengono al nostro Paese e che italiano non lo è, vale qualcosa come 60 miliardi di euro all'anno. Una cifra esorbitante equivalente a tre "finanziare". Se riuscissimo a creare tutele e salvaguardie l'agricoltura italiana come accade per i brand di altri settori (leggi Ferrari), ci sarebbe meno contraffazione e si otterrebbe un beneficio immediato per la nostra economia".
"A questo punto - aggiunge - dopo quanto accaduto in Germania, che notoriamente non ha una normativa specifica a favore del "made in", la cosa fosse consolidata e aiutata da politiche nazionali e internazionali, l'intera economia italiana ne sarebbe avvantaggiata, perché il mondo è grande per l'Italia ma noi come italiani possiamo essere grandissimi nel mondo. Basterebbe solo questo e in tal senso i paesi
CBA Pag. 21
importatori ci devono aiutare, acquistando solo prodotti italiani di provenienza certa, la cui qualità non ha eguali".
CBA Pag. 22
MADE IN ITALY-ltalian Sounding e.V.: vittoria contro la contraffazione in Germania
admin
L'associazione italo-tedesca Italian Sounding e. V., nata anche per contrastare e impedire la commercializzazione e vendita di prodotti "falsamente" italiani, ha conseguito la prima importante vittoria nei confronti di produttori di pasta che esponevano alla Fiera Internazionale del Food di Anuga a Colonia confezioni con le diciture "Italiano", "Milano", "San Remo" e la bandiera dell'Italia, pur trattandosi di prodotti di origine non italiana. Per conto dell'associazione, gli avvocati Mattia Dalla Costa (CBA Studio Legale) e Rodolfo Dolce hanno ottenuto dal Tribunale di Colonia due importanti provvedimenti di inibitoria: i prodotti provenienti dall'Egitto e Dubai, individuati e segnalati dall'associazione, non potranno più essere venduti o commercializzati in Germania.
L'associazione Italian Sounding e. V., costituita a Roma a febbraio 2015 dalla Camera di Commercio Italiana per la Germania di Francoforte e dalla Camera di Commercio Italo-Tedesca di Monaco-Stoccarda, Confagricoltura e da altri membri, tra cui Unioncamere, è impegnata nel contrastare e impedire la commercializzazione e vendita di prodotti che attraverso l'utilizzo di indicazioni geografiche, immagini e marchi, evocano l'Italia per promozionare e commercializzare prodotti non di origine italiana.
"Questo risultato è fondamentale per la lotta al fenomeno di contraffazione denominato italian sounding -ha dichiarato Mattia Dalla Costa (nella foto), Partner di CBA Studio Legale e Tributario -perché deriva dal
fatto che il diritto tedesco, a differenza di quello italiano, non conosce una normativa specifica a favore del MADE IN, ma deve fondarsi soprattutto sui principi generali in materia di concorrenza sleale (UWG). L'associazione continuerà a individuare e contrastare chi utilizza l'italianità per truffare i consumatori e creare un danno alle eccellenze del nostro Paese".
Giandomenico Consalvo, Vicepresidente di Confagricoltura e Barbara Rizzato, Amministratore di Alessi Deutschland, Presidenti di Italian Sounding e. V, hanno ribadito che "l'associazione ricopre un ruolo molto importante nella tutela del made in Italy e nella lotta ai prodotti che in modo decettivo vengono falsamente commercializzati come italiani. Un fenomeno fortemente diffuso non solo negli USA, in Canada o in China ma anche nella UE, dove sempre più produttori non italiani utilizzano nomi, parole o la bandiera italiana per meglio veicolare i loro prodotti di origine non italiana".
Il risultato si registra a due settimane dal collegamento da EXPO tra gli imprenditori italiani presenti ad ANUGA e il Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Maurizio Martina, che ha ribadito il sempre più importante sostegno del Governo alla tutela dei prodotti italiani e alla lotta contro il fenomeno deWitalian sounding.
"Il sostegno politico per la tutela del prodotto italiano nel mercato più grande europeo ha un ruolo psicologico importante, la tutela effettiva può essere tuttavia esercitata solo dalle associazioni legittimate", ha dichiarato l'avvocato Rodolfo Dolce.
Un compito ben noto e un impegno fortemente assunto anche dalle due Camere di Commercio Italiane in Germania di Monaco di Baviera e di Francoforte sul Meno, i cui rispettivi Presidenti, Dr.ssa Annamaria Andretta e Prof. Emanuele Gatti, promotori e soci fondatori dell'associazione Italian Sounding e.V., hanno confermato che "/e camere continueranno a sostenere con convinzione il progetto, invitando altre associazioni, consorzi, imprese alimentari italiane di unirsi come membri a Italian Sounding e. V. onde aumentare la rappresentatività e l'efficacia di tale associazione".
CBA Pag. 23
ITALIAN SOUNDING e.V.
L'associazione Italian Sounding e. V. nasce nel febbraio del 2015, su volontà dei soci costituendi Confagricoltura, le Camere di Commercio Italiane in Germania (Camera di Commercio Italiana per la Germania di Francoforte sul Meno e Camera di Commercio Italo-Tedesca di Monaco di Baviera) e altre società, consorzi e cooperative, per contrastare e impedire la commercializzazione e vendita di prodotti «falsamente» italiani. In seguito anche Unioncamere entra a far parte dell'associazione. Italian Sounding non ha fini di lucro ed ha uno scopo tecnico destinato a farsi carico di interessi collettivi ai sensi della normativa tedesca, di effettuare fra l'altro un monitoraggio del mercato, una ricerca e reporting sugli abusi, delle pubblicazioni in temi specifici, e permette di agire giudizialmente al fine di evitare che prodotti non italiani siano venduti come di origine italiana. In Germania avviene quasi esclusivamente in forma civilistica e gli interventi politici a Bruxelles o Berlino non possono dunque risolvere la questione della pubblicità ingannevole. Il diritto tedesco, infatti, tutela /Interesse pubblico alla liceità della pubblicità e della comunicazione al consumatore, conferendo a diverse istituzioni che raccolgono gli interessi collettivi un diritto ad intervenire in via civilistica in merito al perseguimento di tali illeciti. La tutela è di regola molto efficace, avviene con provvedimenti d'urgenza che una volta richiesti vengono rilasciati il giorno stesso e possono essere eseguiti subito tramite l'ufficiale giudiziario.
L'italian sounding è un fenomeno che vede l'utilizzo di nomi italiani, denominazioni italianeggianti o del tricolore italiano per pubblicizzare prodotti non italiani.
L'italian sounding colpisce i nostri prodotti più rappresentativi, in particolare nel comparto agroalimentare, ma anche in altri settori, come la moda e il design.
CBA Pag. 24
Italia Sounding - Italy from ITaly
Vince il Made in Italy
ITALIAN SOUNDING, PRIMA VITTORIA IN GERMANIA A FAVORE DEL MADE IN ITALY
Bloccata la vendita e commercializzazione in Germania di prodotti contraffatti del made in Italy
L'associazione italo-tedesca Italiani Sounding e. V., nata anche per contrastare e impedire la commercializzazione e vendita di prodotti "falsamente" italiani, ha conseguito la prima importante vittoria nei confronti di produttori di pasta che esponevano alla Fiera Internazionale del Food di Anuga a Colonia confezioni con le diciture "Italiano", "Milano", "San Remo" e la bandiera dell'Italia, pur trattandosi di prodotti di origine non italiana.
Per conto dell'associazione, gli avvocati Mattia Dalla Costa (CBA Studio Legale) e Rodolfo Dolce hanno ottenuto dal Tribunale di Colonia due importanti provvedimenti di inibitoria: i prodotti provenienti dall'Egitto e Dubai, individuati e segnalati dall'associazione, non potranno più essere venduti o commercializzati in Germania.
L'associazione Italian Sounding e. V., costituita a Roma a febbraio 2015 dalla Camera di Commercio Italiana per la Germania di Francoforte e dalla Camera di Commercio Italo-Tedesca di Monaco-Stoccarda, Confagricoltura e da altri membri, tra cui Unioncamere, è impegnata nel contrastare e impedire la commercializzazione e vendita di prodotti che attraverso l'utilizzo di indicazioni geografiche, immagini e marchi, evocano l'Italia per promozionare e commercializzare prodotti non di origine italiana.
"Questo risultato è fondamentale per la lotta al fenomeno di contraffazione denominato italian sounding", ha dichiarato Mattia Dalla Costa, Partner di CBA Studio Legale e Tributario, "perché deriva dal fatto che il diritto tedesco, a differenza di quello italiano, non conosce una normativa specifica a favore del MADE IN, ma deve fondarsi soprattutto sui prìncipi generali in materia di concorrenza sleale (UWG). L'associazione continuerà a individuare e contrastare chi
utilizza l'italianità per truffare i consumatori e creare un danno alle eccellenze del nostro Paese".
Giandomenico Consalvo, Vicepresidente di Confagricoltura e Barbara Rizzato, Amministratore di Alessi Deutschland, Presidenti di Italian Sounding e. V, hanno ribadito che "l'associazione ricopre un ruolo molto importante nella tutela del made in Italy e nella lotta ai prodotti che in modo decettivo vengono falsamente commercializzati come italiani. Un fenomeno fortemente diffuso non solo negli USA, in Canada o in China ma anche nella UE, dove sempre più produttori non italiani utilizzano nomi, parole o la bandiera italiana per meglio veicolare i loro prodotti di origine non italiana".
Il risultato si registra a due settimane dal collegamento da EXPO tra gli imprenditori italiani presenti ad ANUGA e il Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Maurizio Martina, che ha ribadito il sempre più importante sostegno del Governo alla tutela dei prodotti italiani e alla lotta contro il fenomeno
CBA Pag. 25
iLOI \\JI£\J IU i idi la ouui luiny - iidiy il uni i i diy
dell'italian sounding. "// sostegno politico per la tutela del prodotto italiano nel mercato più grande europeo ha un ruolo psicologico importante, la tutela effettiva può essere tuttavia esercitata solo dalle associazioni legittimate", ha dichiarato l'avvocato Rodolfo Dolce. Un compito ben noto e un impegno fortemente assunto anche dalle due Camere di Commercio Italiane in Germania di Monaco di Baviera e di Francoforte sul Reno, i cui rispettivi Presidenti, Dr.ssa Annamaria Andretta e Prof. Emanuele Gatti, promotori e soci fondatori dell'associazione Italian Sounding e.V., hanno confermato che "le camere continueranno a sostenere con convinzione il progetto, invitando altre associazioni, consorzi, imprese alimentari italiane di unirsi come membri a Italian Sounding e. V. onde aumentare la rappresentatività e l'efficacia ditale associazione".
CBA Pag. 26
In Germania vittoria del made in Italy sull'ltalian sounding. Il commento di Confagricoltura
Redazione 26 ottobre 2015 alle ore 19:43
Prima vittoria in Germania del Made in Italy. Nei giorni scorsi l'associazione italo tedesca, presieduta da Giandomenico Consalvo, vicepresidente nazionale di Confagricoltura, nata per contrastare ed impedire la commercializzazione e vendita di prodotti "spacciati" per italiani ha ottenuto un grande successo in terra teutonica. In pratica il tribunale di Colonia ha emesso una sentenza contro alcune aziende, segnalate dalla associazione, che distribuivano pasta proveniente da Dubai e dall'Egitto con diciture che richiamavano all'Italia e che non potrà più essere venduta o commercializzata in Germania.
"E'un risultato strategico nella lotta alla contraffazione - ha commentato soddisfatto il presidente di Confagricoltura Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, da sempre impegnato nella sensibilizzazione di questo fenomeno che sottrae ingenti risorse all'agricoltura italiana - Ricordo che l'Italian sounding, ossia tutto ciò che viene venduto nel mondo con marchi e similitudini che attengono al nostro Paese e che italiano non lo è, vale qualcosa come 60 miliardi di euro all'anno. Una cifra esorbitante equivalente a tre 'finanziare'. Se riuscissimo a creare tutele e salvaguardie l'agricoltura italiana come accade per i brand di altri settori (leggi Ferrari), ci sarebbe meno contraffazione e si otterrebbe un beneficio immediato per la nostra economia. A questo punto - aggiunge - dopo quanto accaduto in Germania, che notoriamente non ha una normativa specifica a favore del 'made in', la cosa fosse consolidata e aiutata da politiche nazionali e internazionali, l'intera economia italiana ne sarebbe avvantaggiata, perché il mondo è grande per l'Italia ma noi come italiani possiamo essere grandissimi nel
CBA Pag. 27
Recommended