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La scoperta delle onde elettromagnetiche
Le prime osservazioniLa rinascita dell’interesse per l’elettricitàL’elettrodinamicaDalle forze a distanza al campoLa sintesi di MaxwellGli esperimenti di Hertz e RighiMarconi e lo sviluppo della radioLe telecomunicazioniAltre applicazioni delle onde elettromagnetiche
Le prime osservazioni
la tradizione vuole che Talete di Mileto sia
stato il primo filosofo a descrivere , attorno
al 550 a.C., le proprietà dell’ambra strofinata e della
magnetite.
Le prime osservazioni
Le prime osservazioni
Un pezzo di plastica si comporta come l’ambra
Le prime osservazioni
Le prime osservazioni
I fenomeni elettrici e magnetici furono dimenticati fino al
XVII secolo (nonostante la scoperta della
bussola)
Le prime osservazioni
Il medico di corte di Elisabetta I William Gilbert (1544-1603) pubblicò nel 1600 il
“De magnete, magneticisque
corpibus, et de magno magnete tellure"
Le prime osservazioni
Gilbert individuò una serie di sostanze che presentavano lo stesso
comportamento dell'ambra e mise in evidenza le differenze tra fenomeni
magnetici ed elettrostatici che precedentemente venivano confusi.
Le prime osservazioni
In particolare Gilbert osservò:L’esistenza dei poliL’impossibilità di separare i poliL’attrazione e la repulsione dei poliLa magnetizzazione per induzioneL’effetto della temperaturaL’inclinazione del campo magnetico terrestre
Le prime osservazioni
Otto von Geuricke (1602-1686). Il fisico e borgomastro di Magdeburgo, costruì la
prima macchina elettrostatica.
Le prime osservazioni
L'inglese Stephen Gray (1666-1736). Scoprì i conduttori e gli isolanti
Le prime osservazioni
Charles Du Fay (1698-1739) scoprìl’elettricità: "vetrosa" e "resinosa".
Le prime osservazioni
Fu l'abate Nollet (1700-1770), ad interpretare le osservazioni di Du Fay
I poli di un magnete
Una calamita attira la
limatura di ferro solo in determinati punti detti
poli
La calamita spezzata
Spezzando una calamita in due parti si ottengono due calamite complete
Le interazioni tra i poliEsistono due tipi di poli: poli uguali si respingono e poli opposti si attraggono
La magnetizzazione per induzione
Un pezzo di ferro posto in prossimità di un magnete diventa a sua volta un
magnete.
La temperatura di Curie
Ad una certa temperatura un pezzo di ferro perde le proprietà magnetiche
Il campo magnetico terrestre
La Terra equivale ad un grande magnete
La riscoperta dell’elettricità
Il fisico olandese Pieter
Musschengroek(1692-1761), scoprìcasualmente un dispositivo per accumulare
l'elettricità statica
La riscoperta dell’elettricità
Tale dispositivo si chiama bottiglia di Leida dal nome della città che
ospita l’universitàdove fu
realizzato.
La riscoperta dell’elettricità
Jesse Ramsden(1735–1800) inventò una macchina
elettrostatica che permetteva di ottenere scintille caricando
bottiglie di Leyda
La riscoperta dell’elettricità
Ciò suggerìl’esistenza di una relazione tra i
fenomeni elettrici e i fulmini.
La riscoperta dell’elettricità
Per verificare l'ipotesi che i
fulmini fossero di natura elettrica l'americano
Benjamin Franklin (1706-1790) compì
nel 1752 un esperimento famosissimo
La riscoperta dell’elettricità
fece volare durante un temporale un aquilone munito di una punta metallica alla quale
aveva attaccato un filo di seta in grado di
condurre l'elettricitàfino ad una chiave
metallica sospesa che usò per caricare una bottiglia di Leida.
La riscoperta dell’elettricità
Nel 1753 John Canton(1718-1772),
scoprìl’induzione
elettrostatica
La riscoperta dell’elettricità
Charles Augustine de Coulomb (1736-1806)
determinò quantitativamente le forze tra due cariche
elettriche
La riscoperta dell’elettricità
Per misurare le forze del campo
elettrico impiegò un dispositivo di sua invenzione, la
bilancia di torsione.
L’elettrodinamica
Luigi Galvani(1737-1798)
formulò la teoria dell’elettricità
animale
L’elettrodinamica
Galvani suppose che l'elettricità fosse presente nei muscoli della rana
L’elettrodinamica
Alessandro Volta (1745-1827), inizialmente
concordò con la teoria di Galvani,
ma successivamente la contrastò arrivando alla
scoperta della pila
L’elettrodinamica
La pila giunse nel momento
opportuno: gli scienziati avevano ormai esaurito le
possibilitàofferte dalle macchine a strofinio.
L’elettrodinamica
Alessandro Volta mostra la
sua pila a Napoleone
L’elettrodinamica
Georg Simon Ohm (1789 - 1854)
studiò la trasmissione
dell'elettricità nei corpi conduttori ed enunciò le sue famose leggi nel
1827.
L’elettrodinamica
Hans CristianOersted
(1777-1851) scoprìl’iterazione tra un filo percorso da
corrente ed un ago magnetico nel
1820.
L’elettrodinamica
Oersted mostra il suo esperimento
L’elettrodinamica
La piccola bussola
utilizzata da Oersted per il
suo esperimento
L’elettrodinamica
Dominique F. Arago(1786-1853) riprodusse
l’esperimento di Oersted
all’Accademia delle Scienze di Parigi. Tra gli spettatori era presente Ampere.
L’elettrodinamica
André - MarieAmpère
(1775 - 1836) scoprì le leggi
d’interazione tra fili conduttori attraversati da una corrente.
L’elettrodinamica
Interazione tra un filo ed un magnete
L’elettrodinamica
Faraday, Neumann e Lenz formularono la legge sull’induzione magnetica
L’elettrodinamica
Creazione di correnti indotte
L’elettrodinamica
Creazione di correnti indotte
Dalle forze a distanza al campo
Coulomb e Ampére e Poisson si mossero all’interno di una tradizione consolidata: la tradizione newtoniana delle forze a
distanza di tipo centrale
Dalle forze a distanza al campo
Il prototipo di queste forze, introdotte da Newton, è la forza di
gravità. Esse agiscono a distanza in
linea retta e con velocità infinita.
Dalle forze a distanza al campo
Con Oersted si fa strada l’idea che la sede dell’azione si estenda allo spazio circostante i corpi
elettrici o magnetici.
Dalle forze a distanza al campo
“Dalle osservazioni appare che il
conflitto elettrico non resta limitato nel filo conduttore,
ma si propaga ampiamente nello
spazio circostante.”
Dalle forze a distanza al campo
I conflitti di Oersted furono ricondotti allo
schema newtoniano da
Amperé
Dalle forze a distanza al campo
“Guidato dai principi della filosofia
newtonianana, io ho ricondotto il fenomeno osservato da Oersted a forze agenti sempre secondo la retta che congiunge le particelle tra le quali queste si
esercitano”
Dalle forze a distanza al campo
“Tutti i fenomeni che il signor Oersted ha scoperto rientrano
nella legge di attrazione e
repulsione di due correnti elettriche,
Dalle forze a distanza al campo
ammettendo che un magnete non sia
altro che un sistema di correnti elettriche
manifestantesi in piani perpendicolari
alla linea che congiunge i poli del
magnete.”
Dalle forze a distanza al campo
Michael Faraday(1791 - 1867), introdusse il
concetto di linee di forza:
Dalle forze a distanza al campo
“Le linee intorno ad una sbarra
magnetica sono state definite come quelle che divengono visibili quando si
cosparge limatura di ferro nelle vicinanze
del magnete.”
Dalle forze a distanza al campo
Linee di forza prodotte da una calamita
Dalle forze a distanza al campo
Linee di forza prodotte da un filo rett.
Dalle forze a distanza al campo
Linee di forza prodotte da una spira
Dalle forze a distanza al campo
Linee di forza prodotte da un solenoide
Dalle forze a distanza al campo
Linee di forza prodotte da un solenoide
Dalle forze a distanza al campo
Linee di forza prodotte da una carica
Dalle forze a distanza al campo
Linee di forza prodotte da cariche uguali
Dalle forze a distanza al campo
Linee di forza prodotte da cariche opp.
Dalle forze a distanza al campo
Schermo elettrostatico
Dalle forze a distanza al campo
Linee di forza tra lastre parallele
Dalle forze a distanza al campo
“non appena un filo si muove attraverso le linee di forza una corrente lo percorre o tende a
percorrerlo.”
Dalle forze a distanza al campo
“La semplice azione del moto non può aver
prodotto questa corrente.”
Dalle forze a distanza al campo
“ci deve essere stata una condizione
intorno al magnete, da esso alimentata,
nel cui raggio d’azione si trova il
filo: questa condizione mostra la costituzione fisica delle linee di forza.”
Dalle forze a distanza al campo
“Il punto che intendevo dichiarare era, se non sia possibile che le vibrazioni, che in una certa teoria rendono conto dei fenomeni radianti, non possano avvenire nelle linee di forza che collegano le
particelle.”
Dalle forze a distanza al campo
“Un concetto che, se lo si ammette ci libera dell’etere
che, in una diversa condizione, si
suppone sia il mezzo in cui quelle
vibrazioni hanno luogo.”
Dalle forze a distanza al campo
“Credo che sia un fatto ormai scontato
che la materia ponderabile non èindispensabile
all’esistenza delle linee di forza magnetica.”
Dalle forze a distanza al campo
J. Clerk Maxwell(1831-1879) introdusse il
concetto di campo:“La teoria che propongo può
essere chiamata una teoria del
campo elettromagnetico.”
Dalle forze a distanza al campo
“Il campo elettromagnetico è
quella parte di spazio che contiene e
circonda i corpi in condizioni elettriche e magnetiche.”
Dalle forze a distanza al campo
“L’energia dei fenomeni elettromagnetici risiede nel campo
elettromagnetico, nello spazio circondante i corpi elettrizzati e
magnetizzati, così come nei corpi stessi.”
La sintesi di Maxwell
“Faraday aveva visto con gli occhi della mente, linee di forza che attraversano tutto lo spazio, dove i
matematici vedevano centri di forza che attraggono a distanza; Faraday vedeva un mezzo dove quelli non
vedevano altro che distanze.”
La sintesi di Maxwell“Quando ebbi tradotto le idee di Faraday in forma matematica trovai che molti dei più fecondi metodi di ricerca
scoperti dai matematici potevano essere espressi
in termini di idee derivate da Faradaymolto meglio che nella loro forma originaria.”
La sintesi di Maxwell
Un campo magnetico variabile crea una corrente indotta in un anello metallico
La sintesi di Maxwell
Un campo magnetico variabile crea una corrente indotta in un anello metallico
La sintesi di Maxwell
Fu Maxwell il primo ad affermare che la corrente indotta nell’anello viene
messa in moto da un campo elettrico che si origina anche in assenza dell’anello.
La sintesi di Maxwell
Maxwell ipotizzò inoltre che, come un campo magnetico variabile può
generare un campo elettrico, così un campo elettrico variabile può
generare un campo magnetico.
La sintesi di Maxwell
Le ipotesi di Maxwellportano come conseguenza la possibilità di produrre onde
elettromagnetiche.
La sintesi di Maxwell
Un campo magnetico variabile genera un campo elettrico a sua volta variabile, che genera un
campo magnetico variabile e così via. Il risultato è una successione di impulsi
elettromagnetici cioè un’onda elettromagnetica
La sintesi di Maxwell
Per produrre campi elettrici e magnetici variabili occorre un circuito oscillante
La sintesi di Maxwell
L’apertura del condensatore
porta all’esterno il campo elettrico precedentemente
chiuso al suo interno
Gli esperimenti di Hertz e Righi
Il fisico tedesco Heinrich Rudolf
Hertz(1857 - 1894) riuscìnel 1888 a generare
onde elettromagnetiche.
Gli esperimenti di Hertz e Righi
e a verificare le previsioni teoriche
di Maxwell
Gli esperimenti di Hertz e Righi
Schema dell’apparecchiatura usa da Hertz per i suoi esperimenti
Gli esperimenti di Hertz e Righi
Con questi strumenti Hertz poté misurare la lunghezza d'onda della radiazione
elettromagnetica, dimostrandone la natura ondulatoria.
Gli esperimenti di Hertz e Righi
Augusto Righi (1850 –1920) svolse un ruolo
fondamentale per la nascita del
nuovo Istituto di Fisica di Bologna (1903-1907)
Gli esperimenti di Hertz e Righi
Righi confermò i risultati già ottenuti da Hertz a convalida della
teoria elettromagnetica di Maxwell e svolse
ricerche pionieristiche nel campo delle microonde.
Gli esperimenti di Hertz e Righi
Righi nel laboratorio dedicato allo studio delle onde elettromagnetiche
Gli esperimenti di Hertz e Righi
Alcuni degli apparecchi utilizzati da Righi.
Gli esperimenti di Hertz e Righi
Alcuni degli apparecchi utilizzati da Righi.
Gli esperimenti di Hertz e Righi
Alcuni degli apparecchi utilizzati da Righi.
Marconi e lo sviluppo della radio
Guglielmo Marconi (1874 - 1937), intuì per primo la possibilità di collegamenti a distanza senza fili utilizzando le onde
elettromagnetiche.
Marconi e lo sviluppo della radio
La formazione scolastica di Marconi fu alquanto
frammentaria, discontinua.
Marconi e lo sviluppo della radio
Frequentò per quattro anni
l’IstitutoTecnicodi Livorno
Marconi e lo sviluppo della radio
Pupillo del Prof.Vincenzo de Rosa, a Livorno
Marconi acquisì le conoscenze della
Fisica di quei tempi
Marconi e lo sviluppo della radio
A partire dai 18 anni Marconi fu autodidatta e si
sentì attratto dalla fisica e, in
particolare, dai fenomeni
elettromagnetici.
Marconi e lo sviluppo della radio
Agosto 1894 -Marconi ad Oropa, nel Biellese, ha
l'idea di trasmettere
messaggi a distanza impiegando onde
hertziane.
Marconi e lo sviluppo della radio
Settembre 1894A Villa GriffoneMarconi
inizia i suoi esperimenti realizzando oscillatori in VHF e HF.
Marconi e lo sviluppo della radio
Il laboratorio di Marconi al secondo piano di Villa Griffone (la sala dei bachi).
Marconi e lo sviluppo della radio
Il primo segnale radio parte dalla finestra
della sala dei bachi per
raggiungere il sottostante giardino.
Marconi e lo sviluppo della radio
Agosto 1895 – Marconi Inventa il sistema antenna-terra; arrivando a
coprire la distanza di 2400 m.
Marconi e lo sviluppo della radio
Nel 1884Calzecchi-Onestiosservò che la
conducibilità, molto scarsa della
limatura di ferro, aumenta fortemente sotto l'azione di un'onda di tipoHertziano.
Marconi e lo sviluppo della radioLa scoperta di Onesti
portò alla realizzazione di un rivelatore di onde
Hertziane ( il coherer) da parte di Lodge ed
altri.
Marconi e lo sviluppo della radio
Marconi adottò il coherer nei suoi apparecchi riceventi apportandovi importanti
modifiche
Marconi e lo sviluppo della radio
Marconi sistemò il ricevitore dietro la collina dei Celestini.
Marconi e lo sviluppo della radio
Un colpo di fucile in aria, sparato dal fedele Sig. Marchi, indicò la ricezione
avvenuta.
Marconi e lo sviluppo della radio
Le onde elettromagnetiche avevano superato l'ostacolo era l'Aprile 1895.
Marconi e lo sviluppo della radio
Una foto di Marconicon dedica: “a
Antonio Marchi un ricordo affettuoso
di Guglielmo Marconi, 15 Luglio
1935”.
Marconi e lo sviluppo della radio
5 Marzo 1896 -
Presenta la prima
richiesta provvisoria di brevetto a Londra.
Marconi e lo sviluppo della radio
Marzo 1896 Marconiviene ricevuto da
Sir PreeceDirettore delle
Poste Inglesi; prima dimostrazione agli
esperti.
Marconi e lo sviluppo della radio
Luglio 1896 - Prima dimostrazione
pubblica: collegamento dalla Direzione delle Poste alla SavingBank in QueenVictoria Street
(1 km).
Marconi e lo sviluppo della radio
Settembre 1896 -esperimenti nella Salisbury Plane:
3 Km.Maggio 1897 -esperimenti sul Canale di Bristol:
14 Km.
Marconi e lo sviluppo della radio
Giugno 1898 -primo servizio radiotelegrafico
con l'isola di Wight 26 Km
Marzo 1899 - Primi messaggi oltre la Manica (32 miglia)
Marconi e lo sviluppo della radio
Aprile 1900 - Marconi ottiene il brevetton. 7777 sui circuiti sintonici.
Gennaio 1901 - Collegamento Saint CatherinesCape Lizard (300 km) con apparati sintonici.
Marconi e lo sviluppo della radio
12 Dicembre 1901 - Vengono ricevuti i primi
segnali attraverso
l'Atlantico, da Poldhu a St.John's(Terranova)3400 km
Marconi e lo sviluppo della radio
Fine 1901, a St. Jhon’s si utilizza un aquilone per alzare un’antenna ricevente alla
maggiore altezza possibile.
Marconi e lo sviluppo della radio
Febbraio 1902 Durante il viaggio sul Philadelphia per gli USA scopre l'effetto di
disturbo del sole sulla propagazione
delle LF.
Marconi e lo sviluppo della radio
25 Giugno 1902 - Ottiene il brevetto n.10245 sul Detector Magnetico.
Marconi e lo sviluppo della radio
Luglio 1902 - A Dover s'imbarca sull'incrociatore Carlo Alberto per una
crociera sperimentale di oltre due mesi fino al porto di Kronstadt (Mar Baltico).
Marconi e lo sviluppo della radio
Marconi sulla Carlo Alberto.
Marconi e lo sviluppo della radio
Agosto 1904 - Marconi inaugura il servizio radiotelegrafico commerciale fra Bari, Antivari (Montenegro), Ancona, Venezia.
Marconi e lo sviluppo della radio
Nel 1904 Fleminginventa la prima valvola termoionica: il diodo.Marconi adotta subito
il nuovo ritrovato unitamente ad un
oscillatore rotante di sua invenzione: il
ROTOGAP.
Marconi e lo sviluppo della radio
Il ROTOGAP.
Marconi e lo sviluppo della radio
Nel 1906De Forest
(1873 – 1961)inventa il triodo, da lui denominato
“Audion”.
Marconi e lo sviluppo della radio
Nel 1906Il canadese
Reginald Fessenden1866 - 1932
realizza la prima trasmissione in fonia. Utilizza un alternatore da 75kHz della
potenza di 500W
Marconi e lo sviluppo della radio
L’italiano Quirino Majorana realizza a partire dal 1909 trasmissioni in
radiofonia fino ad una distanza di
500km
Marconi e lo sviluppo della radio
Il segnale audio può essere trasmesso utilizzando la modulazione di ampiezza
(AM)
Marconi e lo sviluppo della radio
o la modulazione di frequenza (FM)
Marconi e lo sviluppo della radio
1905 - Marconi sposa l’irlandese Beatrice O’Brien
Marconi e lo sviluppo della radio
La collisione del Republic (1909) e l’affondamanto del Titanic (1912) mettono in evidenza l’utilità degli apparati di Marconi.
Marconi e lo sviluppo della radio
1 Dicembe 1909 - A Marconi e a Braun viene assegnato il premio Nobel per la Fisica.
Marconi e lo sviluppo della radio
Principali scoperte di
Braun:Le proprietàraddrizzatrici della galena.
Il tubo catodico
Marconi e lo sviluppo della radio
Marzo 1914 - Marconi vince una causa civile a New York sulla priorità della sua
invenzione: è lui l'inventore del "wireless"
Marconi e lo sviluppo della radio
1915 -1918 – Marconi partecipa alla guerra come ufficiale addetto alla
telecomunicazioni
Marconi e lo sviluppo della radio
Marconi plenipotenziario italiano alla Conferenza della Pace di Parigi del 1919.
Marconi e lo sviluppo della radio
Febbraio 1919 Marconi compera il Panfilo Elettra che diventerà il suo Laboratorio
Marconi e lo sviluppo della radio
L’equipaggio dell’Elettra
Marconi e lo sviluppo della radio
Una cabina dell’Elettra
Marconi e lo sviluppo della radio
La cabina radio dell’Elettra
Marconi e lo sviluppo della radio
Giugno 1920 - Prima trasmissione in fonia: concerto della cantante Nellie Melba.
Febbraio 1923 regolari trasmissioni in fonia.
Marconi e lo sviluppo della radio
Maggio-Giugno 1923 - Crociera dell'Elettra in Atlantico: collegamento in HF da Poldhu a Capo Verde con 12 kW, 2320 miglia marine .
Marconi e lo sviluppo della radio
Aprile 1924 - Primo collegamento Londra-Sydney con Onde Corte a fascio.
Marconi e lo sviluppo della radio
Giugno 1926 – Laurea onoris causa in occasione 30° aniversario della radio.
Marconi e lo sviluppo della radio
In occasione del 30° anniversario della radio Marconi disse che la sua vita poteva dividersi in
tre periodi:1896 –1906 caratterizzato dall’affermazione del sistema radiotelegrafico Marconi.1906 – 1916 caratterizzato dai perfezionamenti consentiti dalla valvola termoionica.1916 in avanti caratterizzato dall’abbandono delle onde lunghe, sostituite da onde corte a fascio che consentivano comunicazioni diurne e notturne fino agli antipodi.
Marconi e lo sviluppo della radio
Aprile 1927 – Marconi sposa Cristina Bezzi –Scali.
Marconi e lo sviluppo della radio
Marzo 1930 - Marconi accende le lampade del municipio di Sidney dall’Elettra ancorato a
Genova, (16500 Km).
Marconi e lo sviluppo della radio
Novembre 1931 - Collegamento in microonde S.Margherita Ligure - Sestri Levante, 18 Km.
Marconi e lo sviluppo della radio
febbraio 1931 - Alla presenza di Papa Pio IX Marconi inaugura la nuova Radio Vaticana.
Marconi e lo sviluppo della radio
Agosto 1932 -Collegamento in microonde Rocca di Papa - Capo
Figari (Sardegna) 269 Km.
Marconi e lo sviluppo della radio
Luglio 1934 -Positivo
esperimento di navigazione cieca con l'Elettra fino al porto di Sestri
Levante.
Marconi e lo sviluppo della radio
Luglio 1937 -Marconi muore a
Roma.A sinistra l’ultima fotografia di
Marconi
Le telecomunicazioni
Fra le numerosissime applicazioni delle onde elettromagnetiche alle telecomunicazioni esaminiamo due esempi particolarmente significativi:
I telefoni cellulari
Il GPS
I cellulari
Uno degli aspetti piùappariscenti dello sviluppo delle
telecomunicazioni èla diffusione dei
“telefonini”
I cellulari
Trascurando i sistemi ormai superati e non
più in uso descriviamo brevemente il
sistema digitale GSM.
I cellulari
Il territorio nazionale è stato suddiviso in tante celle (da qui il nome di cellulari), di
solito esagonali, con al centro una Stazione Radio di Base (SRB).
I cellulari
La configurazione monocellulare è usata nelle zone poco abitate con celle molto
grandi. Nelle città la SRB è posta all’incrocio fra tre celle.
I cellulari
Tante SRB disposte su celle adiacenti sono collegate con un centro di servizio e commutazione digitale (MSC) che collega i cellulari alla rete fissa.
Il GPS
Il GPS è un sistema di individuazione della posizione che utilizza 24 satelliti artificiali
divisi in gruppi di 4 .
Il GPS
I satelliti ruotano alla quota di circa20200 km in orbite che formano un angolo
di 60° fra di loro.
Il GPS
Sopra al ricevitore GPS ci sono, in media, da cinque ad otto satelliti che trasmettono continuamente le proprie coordinate e
l’istante esatto di trasmissione.
Il GPS
Il ricevitore elabora i dati e determina la propria posizione, conoscendo le coordinate dei satelliti e calcolando la loro distanza.
Altre applicazioni delle onde eletromagnetiche
Altre applicazioni delle onde eletromagnetiche
50 HzTrasporto, distribuzione e utilizzazione dell’energia elettrica.
3 kHz – 30 kHzTrasmissioni marittime.
Altre applicazioni delle onde eletromagnetiche
30 kHz – 300 kHzTrasmissioni marittime.
300 kHz – 3 MHzSaldatura, fusione, tempera,sterilizzazione, radio AM, radio amatoriali, radionavigazione.
Altre applicazioni delle onde eletromagnetiche
300 kHz – 3 MHzSaldatura, fusione, tempera, sterilizzazione, radio AM amatoriali, radionavigazione
3 MHz – 30 MHzEssicamento, incollaggio, saldatura, radio
Altre applicazioni delle onde eletromagnetiche
30 MHz – 300 MHzProcessi industriali, radio FM, TV VHF, trasmettitori mobili e portatili, marconiterapia.
300 MHz – 3 GHzIndustrie alimentari, TV UHF, radar metereologici, telefonia cellulare, forni a microonde.
Altre applicazioni delle onde eletromagnetiche
3 GHz – 30 GHzPonti radio, stazioni satellitari, radar per il controllo del traffico aereo.
30 GHz – 300 GHzSegnali video analogici, trasmissioni digitali.
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