La tutela della lavoratrice in gravidanza, puerperio ed ... · Tuttavia condizioni suscettibili di...

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La tutela della lavoratrice in

gravidanza, puerperio ed allattamento

L’individuazione e la valutazione da

parte del Datore di lavoro dei fattori di

rischio per la sicurezza e la salute dei

propri dipendenti e la conseguente

elaborazione dei documenti procedurali

ed organizzativi per la loro eliminazione

o contenimento costituiscono l’elemento

centrale del D. Lgs. 81/2008.

La valutazione dei rischi

Nella valutazione dei fattori di rischio e

nell’affidamento dei compiti lavorativi il Datore di

lavoro deve tener conto anche delle caratteristiche

della popolazione lavorativa in particolare per

quanto riguarda quei soggetti che:

- per stato di salute (lavoratori disabili)

- caratteristiche biologiche (lavoratori minori)

- condizione parafisiologica (lavoratrici madri)

possono risultare maggiormente suscettibili

all’azione delle noxae ambientali.

D. Lgs. 81/2008 – Art. 18, comma 1 lett. c

Tuttavia condizioni suscettibili di essere considerate accettabili in situazioni normali possono non esserlo più in gravidanza o nel

periodo del puerperio e dell’allattamento.

Comunicazione della Commissione della

Comunità Europea del 05/10/2000

La gravidanza non è una malattia

ma un aspetto della vita quotidiana.

Rumore

Vibrazioni meccaniche

Radiazioni ionizzanti

Microclima

Solventi

Movimentazione manuale di carichi

Lavoro notturno

Rischio biologico

Postura

Metalli

Antiparassitari

Ambiente di lavoro

DECRETO LEGISLATIVO 81/2008

Art. 28 La valutazione dei rischi

.. deve riguardare tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori ...,

e quelli riguardanti le lavoratrici in gravidanza, secondo quanto previsto dal D. Lgs. 151/2001…..

DECRETO LEGISLATIVO 81/2008

Art. 29 Modalità di effettuazione della valutazione dei rischi

Il Datore di lavoro effettua la valutazione dei rischi ed elabora il documento di valutazione in collaborazione con il RSPP ed il Medico competente

DECRETO LEGISLATIVO 81/2008

Art. 25 Obblighi del medico competente

.. collabora con il Datore di lavoro alla valutazione dei rischi ….. alla predisposizione della attuazione delle misure per la tutela della salute e dell’integrità psico-fisica dei lavoratori …..

Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della

paternità

D. Lgs. 151/2001

E’ vietato adibire le lavoratrici:

• al trasporto ed al sollevamento di pesi

• a lavori pericolosi, faticosi ed insalubri

I lavori pericolosi, faticosi ed insalubri sono riportati negli allegati A e B.

D. Lgs. 151/2001 Art. 7(lavori vietati)

D. Lgs. 151/2001 Art. 11(valutazione dei rischi)

• Fermo restando i divieti stabiliti dall’art. 7, il Datore di lavoro, ai sensi dell’art. 28 del D. Lgs. 81/2008, valuta i rischi per la sicurezza e la salute delle lavoratrici, in particolare i rischi di esposizione ad agenti fisici, chimici o biologici, processi o condizioni di cui all’Allegato C.

• Il Datore di lavoro informa le lavoratrici ed i loro rappresentanti per la sicurezza sui risultati della valutazione e sulle conseguenti misure di protezione e prevenzione adottate.

Procedura per l’applicazione delle norme di tutela delle lavoratrici in gravidanza,

puerperio ed allattamento.

Datore di lavoro

• valuta preventivamente, in collaborazione con il RSPP, il

Medico competente, il RLS i rischi presenti nell’ambiente

di lavoro, tenendo anche conto della possibilità della presenza di lavoratrici gestanti o in allattamento

• identifica le eventuali mansioni/lavorazioni a rischio per le

lavoratrici in gravidanza o allattamento, integrando il documento di valutazione dei rischi (art. 28 D. Lgs.

81/2008) e definisce le misure di prevenzione e di

protezione che intende adottare

• informa le lavoratrici (ricordando loro la necessità di comunicare tempestivamente lo stato di gravidanza) ed il

RLS

Direzione Regionale del Lavoro del

Veneto

Direzione Regionale per la Prevenzione

del Veneto

Convenzione quadro in materia di tutela delle

Lavoratrici madri

Datore di lavoro

Venuto a conoscenza dello stato di gravidanza di una lavoratrice addetta a lavorazioni a rischio

• la allontana immediatamente dalla

condizione di rischio

• verifica la possibilità di assegnarla ad altra

mansione compatibile, anche modificando

temporalmente le condizioni o l’orario di

lavoro, informando del provvedimento la

Direzione Provinciale del Lavoro

Datore di lavoro

• qualora, per motivi organizzativi od altro, le

modifiche della condizione di lavoro non fossero

possibili:

- Informa per iscritto la Direzione Provinciale del

Lavoro dichiarando i fattori di rischio cui è esposta

la Lavoratrice (modulistica appositamente predisposta);

- Indirizza la Lavoratrice alla Direzione Provinciale

del Lavoro per ottenere il provvedimento di

interdizione al lavoro.

Il Datore di lavoro valutaI rischi per la gravidanza

Individua i lavori vietatiai sensi degli allegati A, B e C

I lavori sono di pregiudizioI lavori non sono

di pregiudizio

Non esistono rischiper la gravidanza

Non c’è possibilitàdi spostamento

C’è la possibilitàdi spostamento

Allontanamento della lavoratriceComunicazione alla DPL

La DPL emette provvedimentodi interdizione al lavoro

Assegnazione a nuova mansioneComunicazione alla DPL

Tutela delle lavoratrici madri

D. Lgs. 151/2001 Art. 17(estensione del divieto)

Comma 2 e 3

Il Servizio Ispezione della DPL può disporre,

sulla base di accertamento medico, avvalendosi

dei competenti Organi del SSN, l’interdizione al

lavoro delle lavoratrici in stato di gravidanza,

per uno o più periodi, nel caso di gravi

complicanze della gravidanza o di preesistenti

forme morbose che si presume possano essere

aggravate dallo stato di gravidanza.

Tutela delle lavoratrici madri

Servizio Ispezione della DPL

medico del Distretto sanitario

ginecologo

gravidanza patologica

Adempimenti medico legali

Denuncia sanitaria

- allo SPISAL, ai sensi dell’art. 139 del DPR 1124/65 e del Decreto Ministeriale del 14.01.2008 (elenco delle malattie per cui è obbligatoria la denuncia)

- all’INAIL ai sensi dell’art. 10 del D. Lgs. 38/2000 (disposizioni in materia di assicurazione degli infortuni e delle malattie professionali)

La finalità della denuncia è quella di assicurare agli Enti preposti alla tutela della salute dei lavoratori informazioni utili alla valutazione epidemiologica delle malattie professionali ed alla programmazione degli interventi di prevenzione primaria

Decreto 14.01.2008

Ministero del lavoro e delle politiche sociali

Lista I: malattie la cui origine lavorativa è di elevata probabilità

Lista II: malattie la cui origine lavorativa è di limitata probabilità

Lista III: malattie la cui origine lavorativa èpossibile

Denuncia sanitariaNella denuncia, limitatamente alle liste I e II, va riportato

il codice identificativo della malattia correlata all’agente

causale (art. 2 Decreto 27.04.2007).

II.1.03. J70Alveolite allergica

estrinseca

Diisocianati

(MDI, TDI)

I.2.03. M47.8

I.2.03. M51.2

Spondilodiscopatie lomb.

Ernia discale lombare

MMC

I.2.01. H83.3Ipoacusia perc. bilat.Rumore otolesivo

Codice MalattiaAgente

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