Le basi della comunicazione in oncologia -...

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Le basi della

comunicazione

in oncologia PROF. PAOLO GRITTI

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELLA CAMPANIA «LUIGI VANVITELLI»

Il Modello Telefonico

codifica

emittente messaggio canale messaggio ricevente

decodifica

rumori

codice

La conversazione

H. Matisse, 1909-1912

Ferdinand de Saussure

Corso di linguistica generale, 1916

Charles W. Morris Semiotica: sintattica, semantica,pragmatica,

1938

John Langshaw Austin Teoria degli atti linguistici, 1962

Paul Watzlawick Pragmatica della comunicazione umana,

1967

Ferdinand de Saussure

langue - parole

significato- segno - significante

"qualcosa che sta per qualcos'altro, a qualcuno in qualche modo".

È considerato una unità discreta di significato: un sistema, composto

da un segnale, una referenza e un referente, che rinvia ad un contenuto.

Gatto

Ratto

Gallo

Charles W. Morris

Semiotica

dal termine greco σημεῖον, che significa "segno"

è la disciplina che studia i segni e il modo in cui questi

abbiano un senso (significazione).

sintattica, semantica, pragmatica

John Langshaw Austin

atti linguistici

La teoria degli atti linguistici si basa sul presupposto che con un

enunciato non si possa solo trasmetter un contenuto o sostenerne la

veridicità, ma che la maggior parte degli enunciati servano a compiere

delle vere e proprie azioni in ambito comunicativo, per esercitare un

particolare influsso sugli altri

Un atto linguistico consta di tre parti

•locuzione

(struttura ed enunciato)

•Illocuzione

(obiettivo, intenzione comunicativa)

•Perlocuzione

(effetto dell'atto linguistico

sull'interlocutore)

Tipo di illocuzione Intenzione Spiegazioni

Rappresentativi/Assertivi sostenere, comunicare,

annunciare

Il locutore formula un enunciato

in base alle conoscenze e alle

sue credenze.

Direttivi pregare, ordinare, consigliare

Il locutore vuole che

l'interlocutore compia (o non

compia) una certa azione.

Commissivi promettere, accordare, offrire,

minacciare

Il locutore si impegna ad

un'azione futura.

Espressivi ringraziare, salutare, augurare,

denunciare

Il locutore esprime il suo

orientamento psichico per

stabilire e mantenere contatti

sociali.

Dichiarativi nominare, rilasciare, battezzare

Il locutore esercita un certo suo

potere all'interno di un

determinato ambito istituzionale.

Termine introdotto dal filosofo Charles

Morris (pragmatics) per indicare quella parte

della semiotica che studia i segni in relazione

ai loro utenti, e quindi al contesto e al

comportamento linguistico attraverso cui si

realizza il processo di significazione.

pragmatica

Assiomi della comunicazione

1. Non si può non comunicare

2. Ogni comunicazione ha un aspetto di contenuto e un aspetto di relazione

3. Ogni comunicazione è composta da un modulo numerico (verbale) e da un modulo analogico (non

verbale)

4. L’interpretazione dipende dalla punteggiatura

5. Le comunicazioni sono simmetriche (uguaglianza) e complementari (differenza)

Ogni interazione tra persone comunica sempre

qualche cosa all'altro.

ogni comunicazione ha una funzione informativa e una

metacomunicativa che regola i rapporti tra gli interlocutori.

Le comunicazioni sono di due tipi: analogiche (CNV) e digitali

(parole).

Il flusso comunicativo è regolato dalla interpretazione

soggettiva degli interlocutori.

Nel flusso comunicativo gli interlocutori sono in una relazione

paritaria (due amici), o complementari, in esse la relazione non è

paritaria ( il medico e il paziente).

I tre livelli della comunicazione

Livello verbale (le parole)

Non più del 15% di rilevanza nel messaggio globale

Livello paraverbale

Tono e altezza della voce, ritmo, esitazioni, pause

Fino al 35% di rilevanza nel messaggio globale

Livello extraverbale (CNV)

Espressione corporea (mimica facciale, gestualità, postura, sguardo, distanza e comportamento spaziale)

Almeno il 50% di rilevanza nel messaggio globale

i patterns relazionali

Conferma

Rifiuto

Squalifica

disconferma

Simmetria

complementarietà

Effetti pragmatici della comunicazione

La punteggiatura delle sequenze comunicative

marito

moglie

La punteggiatura della conversazione

La comunicazione analogica (CNV)

Area

pubblica Area

cieca

Area

privata Area

ignota

4 stili della relazione comunicativa

Grazie per l’attenzione

paolo.gritti@unicampania.it

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