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8/19/2019 Le formule dell'email
1/2
P P
LUIS C RR D
Com
e si
co
mincia
n e n ~ a i
?
E q
ua
l
è
il saluto giusto?Americani
ed europei
ce
rcano modelli per
una
scrittuTa ancora da inventare
ELOCE, LEGGERA
E APPARENTEMENTE
FACILE,
è in realtà piena
di
insidie e
fonte di non
pochi
equivoci e grattacapi. L'email è una strana crea
tura, fatta di contaminazioni tra
la
ettera tradi
zionale,l'sms,la corrispondenza commerciale, la
conversazione.Èun po' tutte queste cose, e al tempostesso nes
suna. Primao poi ci accorgiamo tutti che la
terra
promessa del
la comunicazione istantanea può rivelarsi
un terreno
minato,
dove saltano facilmente rapporti di lavoro e si raggelano ami
cizie nascenti.
È
un
'esperienza
talmente
globale e condivisa
che
i l
New York Tim es le ha dedicato un lungo articolo il26 no
vembre: Yours truly, the e-variations .
e
variazioni passate in
rassegna dall autrice Lo a Ogunnaike so no isaluti, incognita e
tormento dellacorrispondenza elettronica.
Se diventa sempre pitl diiRcilesalutarsi è ingran parte pro
prio per la natura ibrida dell 'email. Le classiche formule di con
gedo delle lettere ci sembrano ormai rituali vuoti, anche nella
comunicazione formale, ma è sempre con cautela
che
ci arri
schiamo verso espressioni più calorose e disinvolte.
Uno dei risultati di tanta es itazione
è
che oggi moltissime
email saltano
aperture e chiusure, e perfino la firma,
vanno
dritte al
dunque
senza tanti convenevoli c altrettanto brusca
mentesi congedano. Con risultati spesso deleteri peri rappor
ti professionali e umani, come sottolineano i molti intervistati
dal New York Times.Tha di loro, Judith Kallos, creatrice di Net
manners.com, una vera enciclopediaonline dell'email cortese.
Lasciate allesp alle le formule di saluto più cerimoniose, glian
glosassoni - racconta Kallos nel
suo blog-
si muovono lungo
una
scala che va dal più l ungoMy sincere thanks
or
your lime
and
consideration allo st ringato e ormai diffusissimoBes pas
sando per Innnainyours
truly
Warmest regards Best·regards
Cordially.
Sintet ici, fin troppo brevi, quasi rasentando la maleduca
zione, ci facciamo incantare e condizionare dalla velocità del
la posta elettronica,
che permette
di
scambiare
interi carteggi
in pochi minuti. Quando sc riviamo un'email sembtiamo aver
54 •
INTI
( IINAZ IONALP. 673, l
liCP.MI
.IRH 2006
tutti unag ran fretta. Il linguaggio degli sms dilaga, con sigle ed
emoticon. In chiusura, gli emoticon possono essere utilissimi
per trasmettere una
sfumatura:
una strizzatina d'occhio ad
dolcisceuna critica, un sorriso illumina un'email sbrigativa, un
:-(può far meglio digeri re un rifiuto. Ma andrebbero usati con
il contagocce,così come il lasciarsiandare a baci e abbracci (nel
gergo dell'email xoxos), soprattutto con persone che non si co
noscono.
Potremmo
incontrarle primao poi, e non desiderare
aftàtto tanta intimità.
a
sintesi
non
deve escludere l'attenzione
per
l'interlocuto
re, che può esprim ersi nelJacuradel dettaglio, in una
doman
dasollecita, in una parola in più piuttosto che in meno. Parole
in più che, pare, sono apprezzate
sopratt
utto dalle donne. Nel
suo famoso e contestato libro Thefemale bmin
la
psichiatra
Louann n d i n le donne usano (eapprezzano)
il triplo di parole rispetto agli uomini. Sarà un'esagerazione, ma
prima di mandare un 'email con un sal uto brusco a
una
signo
ra è
be n
e pensa ei
du
e volte. Vale
per
tutti
invece-
uomini e
donne -
un
po' di premura per la persona, propr io quella che le
formule precostituite spesso negano.
Sarà
probabilmente
per
conciliare personalizzazionee galateo che fioriscono in retesi
ti di regole minuziose, dovesi suggeriscono formule di chiusu
ra
e ape1tura secondo le più diverse combinazioni(livellodi co
noscenza, gerarchia, tu o lei, motivo dell'email,
età
e sesso del
l'interlocutore, paese d'origine).
A dire il vero il problema sembra non assillare
troppo
noi
italiani: quando ci dian1o del tu il ciao è risolutivo;
se
invece ci
diamo
del lei, ci affidiamo
soprattutto
alle diverse variazioni
della
cordialità (cordiali saluti, cordialmente, ma
anche
la sa
luto cordialmente, un
saluto
cordiale). Molti elaboranoo scel
gono il proprio saluto, personale e riconoscibile: virtualmente
tuo, stan1mi bene, saluti&baci, saluti
da
alcatraz.
Pignoli e precisi in fatto di netiquette sono invece i tedeschi
e i francesi. Un sito tedesco di markcting (www
.marketing
-boerse.de)el
enca
ben
236
modi
per
iniziare
un
'email,
ma an
che in Germania la tendenza è verso le abbreviazioni e le sigle
8/19/2019 Le formule dell'email
2/2
degli sms. Per chiudere un messaggio, spesso l'econ
omia
è mas-
sima: L g ~ , ovvero LiebeGriifle cari sal uti. O M , Mit.freund-
lichen Griifien, in
una
lettera
di
lavoro.
I francesi esprimono anche in rete l'amore per la ingua e l'at-
taccamento
allatradizione, come testimonia il successo di Lan-
gue sauce piquante,
il blog
dei due co
rrettori
di bozze di
Le
Monde
(co
rrecteurs
.blog.lemonde.fr
jco
rrecteurs).
Non
mera-
viglia quindi l at t
enzion
e man iacale alle regole dell'email Cri-
batt
ezzata cou1·riel dalla Commission générale de terminol
o-
gie). Regole
che comunque
si s
tann
o
piegando
all'imperativo
della brevità
e della semplificazione. La più class ica e francese
delle formule, Je vous prie de bienvouloirag-r
ée
r l expression
de mes sentiments esplus di-
stingués, resiste solo nella
corrispondenza
cartacea più
formale. Per email, la polites-
se consiglia ormai di comin-
ciare con Bon
jour
e finire con
C01·dialement oSincères salu-
tations.
difficile però ches i possa
arrivare a un vero galateo del-
la
comu
n icazione
digita
le.
l
perché
lo sp iega
bene
Neus
Arqués, scrittrice di Barcello-
na,autricediAprendercomu-
nica.ci6n digitai
(Paid6s
2006)
e della newsletter
su
lla
comunicazione in rete Laga-
zctta de Manfatta: In pochi
decenni abbiamo assistito a
un
succedersi rapidissimo di
strumenti di comunicazione e
quindi a un cambiamento di
stili. Ricordo ancora lette re
che
si ch
iudevano con
la
form
ula i
os
guardea usted
(Dio ti
conservi),
mentr
e ora ne leggo
tant
e che si chiudono con Salu2
(c
he si legge saludos ),come
un
sms. La verità è che
le
email,
anche se
scritte, va
nno considerate come vere e
proprie
con-
versazioni. Per questo le formule funzionano meno. Più che co-
dificarne di nuove, è
importante
passare
dalla
cortesia alla re-
lazione, alla complicità .
G
À, LA RE LAZIONE. DEVE ESSERE PER QUESTO
che la
corrispondenza per ema
.l ci riesce a vol-
te
tanto difficile. Perché la relazione ogni volta
è diversa: progredisce, stagna, s i interrompe o
si guasta a seconda delle parole c
he
scegliamo
di u
sa
re. Perché
è
fatta anch
e di
sfumature,
umori,
se
nsibilità,
e davanti alloschermo non abbiamo sguardi, toni di voce,stret-
te di mano più o meno vigorose a guidarci. Solo parole.
Così, ancor pt ima di scrivere,
le
domande ci assillano. Come
comincio? Buongiorno o buonasera? E se legge l'email di
not-
te? Caro
non sarà
roppo confidenziale? Si offenderà? O equi-
vocherà? Ma Egregio è troppofreddo... crea distanza . Oddìo,
ha
risposto Cordiali saluti . L'altravolta eravamo a Spero pro-
prio
di
incontrarla
presto.
Intanto,
la
saluto mo
l
to cordia
l-
mente . Vorrà d i re qualcosa?
Come
recuperare? Devo dare del
lei o del tu? Be', cerco di
non
sbilanciarmi, vediamo
come miri-
sponde. Ma no, la signora in
questo
caso sono io, tocca a me da-
re del tu per prima. . ma chissà quanti anni
ha
..
P P
Creare buone relazioni per email è una specie di danza, di
attività
funan1bolica in cui gli
equilibri
si
ricreano di volta
in
volta. Studiandosi, leggendo tra le righe,
osand
o un po',
guar-
dando
come l'altro reagisce, avanzando coraggiosamentesul-
la strada
de
ll informalità e
de
l calore, o facendo necessa rie e
precipitose marce indietro.
Apertur
e e chiusure sono i passi
cruciali.
Molti cominciano all 'insegna dellacircospezione.Peresem-
pio con Buondì o Salve, espressione, quest ultima, abbastanza
cordiale
ma
poco
impegnativa
quando non
si conosce
l inter-
locutore. Un p
o
obsoleta nei
rapporti
a
tu
per
tu
,
ma una vera
ancoradi salvezza ne
ll
a corrispondenzaelettronica.
Se
lo
scambio
co
ntinu
a,
la temperatura
piano piano
si
alza
e i veri termom
et
ri della relazione sono sempre loro, le apertu-
re e le ch iusure.
Anzi, nell' impossibilità di stabilire regole
cert
e, chevalgano
sempre
e
per
tutti, quello te
rmic
o
è
senz'altro
un
ottimo cri-
terio
nella
redazione di un messaggio email. Per
non rimanere
prigionieri in
una
gabbia
di
fo
r
malità
o lasciars i andare a
una
confidenza non richiesta, è sempre consigliabile scaldare di
un
paio di gradi il tono
e lo
st ile
che useremmo in
una lettera
tradizionale. Cadono così all'istante gli egregi, gli spettabili, i
distinti, le maiuscole di deferenza del Lei e del Voi, aumentano
i cari e i gentili, spuntano i
nomi
di battesimo, igrazie, idavve-
ro.
Saranno
i
nostri
stessi interlocutori a indicare nel
tempo
le
giuste temperature man mano che le conversazioni si infitti-
scono. Basta cogliere i segnali.A quel punto, le formule spesso
non servono più.
Diventa
naturale immaginare la persona die-
tro le parole e
salutar
la
proprio come si
conclude un colloquio.
Al
Chiari
ss
imo Prof
esso
re
si invierà
probabilmente un
Grazie
da
vvero, professore: come avrei fatto senza il suo aiu-
to?
Insieme
alla
gratitudine,
un caro saluto .Al superlativo di
rito,
il
professore
rinuncerà
volentieri. •
Luisa Carrada, copywriter ed editor per aziende e ammini-
stmrioni, viveelavora a Roma. autrice del primo sito italia-
no sullascrittura professionale,www.mestieredise1ivere.com.
INTERNAZIOKALE
673, 22 DI C
EMBRE
2006
• 55
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