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Le sanzioni doganali evoluzione normativa
IL NUOVO CODICE DOGANALE DELL'UNIONE
EUROPEA: NUOVE OPPORTUNITA' PER LE IMPRESE NELLA PIANIFICAZIONE DELLA
COMPETITIVITA' NELL'IMPORT-EXPORT
Camera di Commercio di Brescia- Via Einaudi 23 Brescia 04/05/2016
Dott. Gianguido Calanducci Ufficio delle Dogane di Brescia- Area affari giuridici e contenzioso
INTRODUZIONE L’ UE è una UNIONE DOGANALE PERFETTA
- libera circolazione anche ai prodotti di Paesi terzi (in cosiddetta
libera pratica),
-Regolamentazione unitaria (codice doganale)
- Interpretazione uniforme (rinvio pregiudiziale alla CGE)
- Autofinanzia – risorse ricavate dalla tariffa comune (cosiddette
“Risorse proprie”).
Gli aspetti normativi, rientrano tra le materie di competenza esclusiva dell’Unione la normativa è pienamente armonizzata.
Principio Sussidiarietà
Alla competenza degli Stati membri
l’organizzazione dei controlli
Cooperazione nel law enforcement
sistema sanzionatorio
Segue SANZIONI Non esiste, a livello UE, un sistema armonizzato di
sanzioni doganali. Ogni S.M. dell'UE è libero di contrastare le violazioni alle norme doganali applicando il regime sanzionatorio che ritiene più appropriato purchè:
«effettive, proporzionate e dissuasive»
PRINCIPI Corte di Giustizia (cause C-382/92 e C-
91/02, C-272/13 Equoland ) e ora positivizzate nell’ art.
42 Reg. UE 952/13
Articolo 42 CDU (Reg UE 952/13) Applicazione di sanzioni 1. Ciascuno Stato membro prevede sanzioni applicabili in caso di violazione della normativa doganale. Tali sanzioni devono essere: effettive, proporzionate e dissuasive. 2. In caso di applicazione di sanzioni amministrative, esse possono avere tra l'altro la forma di: a) un onere pecuniario imposto dalle autorità doganali, se del caso anche applicato in sostituzione di una sanzione penale; b) revoca, sospensione o modifica di qualsiasi autorizzazione posseduta dall'interessato. 3. Gli Stati membri notificano alla Commissione, entro 180 giorni dalla data di applicazione del presente articolo, come stabilito a norma dell'articolo 288, paragrafo 2 (1 maggio 2016), le disposizioni nazionali vigenti di cui al paragrafo 1 del presente articolo e le notificano senza indugio ogni eventuale successiva modifica di dette disposizioni.
28 regimi giuridici diversi
PER LA MEDESIMA VIOLAZIONE, POSSONO ESSERE APPLICATE SANZIONI DI NATURA
PENALE O AMMINISTRATIVA
A SECONDA DELLO STATO MEMBRO NEL QUALE LA VIOLAZIONE STESSA È STATA
COMMESSA O ACCERTATA
TIPOLOGIA SANZIONI ALL’INTERNO DELL’UNIONE
Tipologia delle sanzioni nazionali per infrazioni CDU
(Gruppo Studio Dogana 2013 a cui hanno aderito 24 Stati)
16 dei 24 Stati membri prevedono sanzioni penali e non
penali. 8 dei 24 Stati membri prevedono unicamente
sanzioni penali.
Nei 16 Stati le soglie finanziarie per distinguere tra
infrazioni e sanzioni penali e non penali:
I valori di soglia variano tra 266 EUR e 50 000 EUR.
PROPOSTA DIRETTIVA (COM (2013) 0884 -C8- 0033/2014 -2013/0432(COD)
BASE GIURIDICA COMUNE SANZIONI NON PENALI:
- classificazione delle infrazioni. Divisione fra infrazioni lievi e infrazioni gravi,
- Sanzioni proporzionate: l'importo dell'ammenda non può basarsi sul valore delle merci ma dovrebbe basarsi sull'importo dei dazi doganali evasi.
- In caso di infrazioni commesse con l'intenzione di commettere frodi, gli Stati membri possono adottare sanzioni penali al di sopra di una certa soglia, conformemente alla direttiva relativa alla lotta contro la frode che lede gli interessi finanziari dell'Unione mediante il diritto penale (direttiva PIF – Non opera per negligenza).
ITALIA – Anno 2014
Direzione Regionale Maggiori Diritti Accertati Sanzioni
Liguria Piemonte 373.042 501.442
Lombardia 290.553 283.074
Bolzano Trento 202.686 303.107
Campania e Calabria 170.414 290.187
Lazio e Abruzzo 145.272 158.760
Veneto e Friuli 124.920 203.148
Toscana Sardegna e Umbria 115.266 82.937
Emilia Romagna e Marche 108.931 118.962
Puglia Molise e Basilicata 79.390 56.007
Sicilia 50.023 51.358
Totale complessivo 1.660.497 2.048.982
(dati in migliai di €)
SANZIONI PIU’ RILEVANTI ALLE VIOLAZIONI DELLA NORMATIVA DOGANALE
Art 292 TULD CONTRABBANDO
(PENALE o AMMINISTRATIVO)
Art.303 TULD
Art. 13 D lgs 471/97
Art. 35 c. 35 Decreto Bersani L. 4 agosto 2006, n. 248
D. lgs 472/97 “Disposizioni generali in materia di sanzioni amministrative”- L 689/1981 «Modifiche al sistema penale»
Sanzioni specifiche materia doganale: Titolo VII DPR 43/1973 (TULD): CAPO I «CONTRABBANDO» artt. 282-301 bis CAPO II «ILLECITI AMMINISTRATIVI» Artt. 302-321, ART 70 DPR 633/73 IVA
D lgs 471/97 “Sanzioni in materia (…) di iva e di riscossione”
RECENTI INTERVENTI NORMATIVI
D. lgs 158/2015
D. lgs 472/97 e D. lgs 471/97D
Recidiva, circostanze che rendono sproporzionata la sanzione,
sanzione per ritardato pagamento
D Lgs 8/2016
Depenalizzazioni contrabbando punito con la sola multa
DA REATO A ILLECITO AMMINISTRATIVO
D lgs 8/2016.
CONTRABBANDO (et similia) TITOLO VII CAPO I TULD (DPR 43/1973)
CONTRABBANDO artt. da 282 a 301.
+
Art. 25 «Rifiuto o inattendibilità legittima provenienza merce in zona di vigilanza doganale terrestre»
Art. 216 (-292) «Importazione autoveicoli ad uso privato» – Conv. New York – All.C Conv. Istanbul
CONTRABBANDO: definizione Il contrabbando consiste nel comportamento di chi
introduce nel territorio dello Stato, in violazione delle
disposizioni di natura doganale, merci che sono
sottoposte ai diritti di confine
Punito con PENA PROPORZIONALE = (in genere)
MULTA da 2 a 10 volte DIRITTI DI CONFINE dovuti
+
CONFISCA OBBLIGATORIA (artt. 301 e 295 bis)
CONTRABBANDO
Art 25 Rifiuto o inattendibilità legittima provenienza merce in zona di vigilanza doganale
terrestre
Art. 282: Contrabbando nel movimento delle merci attraverso i confini di terra e gli spazi doganali Art. 283 nei laghi di confine Art. 284 marittimo delle merci Art. 285 per
via aerea Art. 286 nelle zone extra-doganali Art. 287 per indebito usi di merci importate con agevolazioni doganali
Art. 288 nei depositi doganali Art. 289 nel cabotaggio e nella circolazione Art. 290 nell'esportazione di merci ammesse a
restituzione di diritti Art. 291 nell'importazione od esportazione temporanea. 293 Equiparazione del delitto
tentato a quello consumato
216-292 «Importazione autoveicoli ad uso privato» – Conv. New York – All. C Conv. Istanbul
295 bis Sanzioni amministrative per le violazioni di lieve entità (D. Lgs 507/1999)
Nei casi previsti dagli articoli 282, 283, 284, 285, 286, 287, 288, 289, 290, 291, 292 e 294, se l'ammontare dei diritti di confine dovuti non supera euro 3.999,96 e non ricorrono le circostanze indicate
dall'articolo 295, secondo comma, si applica, in luogo della pena stabilita dai medesimi articoli, la sanzione amministrativa pecuniaria non minore di due e non maggiore di dieci volte i diritti di confine
dovuti. Nei casi previsti dall'articolo 294, la sanzione non può essere comunque inferiore a euro 516. La sanzione può essere aumentata fino alla metà se ricorre la circostanza indicata dall'articolo 295,
primo comma.
Le disposizioni degli articoli 301, 301-bis e 333 si osservano anche con riguardo alle violazioni previste dal presente articolo. I provvedimenti per i quali, in base alle medesime disposizioni, è competente
l'autorità giudiziaria sono adottati dal capo della dogana nella cui circoscrizione la violazione è stata accertata.
Nei casi in cui le violazioni previste dagli articoli indicati nel primo comma conservano rilevanza penale sebbene l'ammontare dei diritti di confine dovuti non superi euro 3.999,96 , per la presenza
delle circostanze aggravanti indicate all'articolo 295, secondo comma, queste ultime restano soggette al giudizio di equivalenza o di prevalenza con eventuali circostanze attenuanti a norma dell'articolo 69
del codice penale. Le disposizioni del presente articolo non si applicano ai fatti di contrabbando relativi a tabacchi lavorati esteri.
Art 292 Altri casi di contrabbando «Chiunque, fuori dei casi preveduti negli articoli precedenti, sottrae merci al
pagamento dei diritti di confine dovuti …
QUALIFICAZIONE Condotta: forma vincolata – libera art. 292
Tentativo = reato consumato art. 293
Elemento soggettivo: dolo generico (d. specifico art.290)
«Reato permanente»: Circolare 39D/2005
nel senso che le cose soggette ai diritti di frontiera, per cui non sia stato assolto l’obbligo tributario, sono permanentemente nella illegittima condizione di evasione a tali diritti” (Cass. Pen., Sez III, sent. n. 2108 del 27 novembre 1997)
PRIMA DEPENALIZZAZIONE … Art. 295 bis inserito dall'art. 25, comma 1, D.Lgs. 30
dicembre 1999, n. 507. Sanzioni amministrative per le violazioni di lieve entità
Nei casi previsti dagli articoli 282, 283, 284, 285, 286, 287, 288, 289, 290, 291, 292 e 294, se l'ammontare dei diritti di confine dovuti non supera euro 3.999,96 e non ricorrono le circostanze indicate dall'articolo 295, secondo comma, si applica, in luogo della pena stabilita dai medesimi articoli, la sanzione amministrativa pecuniaria non minore di due e non maggiore di dieci volte i diritti di confine dovuti.
ART 295 TULD Circostanze che aggravano il contrabbando: I)USO MEZZI DI TRASPORTO APPARTENENTI A
PERSONA ESTRANEA AL REATO. (MULTA da 5 a 10 volte)
Aggravanti comma II art 295 II) alla multa è aggiunta la reclusione da tre a cinque anni:
a)
b),d)
c) quando il fatto sia connesso CON ALTRO DELITTO CONTRO LA FEDE PUBBLICA O CONTRO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE;
Aggravante comma III art 295 III) Per gli stessi delitti, alla multa è aggiunta la reclusione fino a tre anni quando l'ammontare dei diritti di confine dovuti è maggiore di euro 49.993,03»
quando il fatto sia connesso con altro delitto contro la fede pubblica o contro la pubblica amministrazione; "...la bolletta doganale di importazione ha natura di atto pubblico e
costituisce fattispecie documentale a formazione progressiva in quanto trae origine dalla dichiarazione di parte - formata dall'interessato e presentata nei modi e alle condizioni di legge (D.P.R. n. 43 del 1973, artt. 56 e 57), a cura dello spedizioniere doganale o da un suo procuratore - e si perfeziona, dopo i dovuti controlli, con l'attestazione da parte del pubblico ufficiale - il quale non si limita a recepire le indicazioni del privato, ma effettua sulle stesse una verifica della quale da atto specificamente - della conformità delle dichiarazioni documentali alla situazione riscontrata. Ne consegue che ricorre il delitto di cui agli artt. 48 e 479 cod. pen. (Falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici) ogni qualvolta la falsità delle attestazioni compiute dal funzionario dell'amministrazione doganale sia dovuta all'induzione in errore operata dal privato" (Sez. 5^ n. 21355, 15 maggio 2003).
Ribadito Circolare 39/D/2005 , Cass. Sez. n. 5224, 7/2007 e Sez 3 n. 8096/2011, Cass. pen. Sez. V, n. 33213/2014
SECONDA DEPENALIZZAZIONE D. Lgs 8/2016 art. 1 1. Non costituiscono reato e sono soggette alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma di denaro tutte le violazioni per le quali è prevista la sola pena della multa o dell'ammenda. 2. La disposizione del comma 1 si applica anche ai reati in esso previsti che, nelle ipotesi aggravate, sono puniti con la pena detentiva, sola, alternativa o congiunta a quella pecuniaria. IN TAL CASO, LE IPOTESI AGGRAVATE SONO DA RITENERSI FATTISPECIE AUTONOME DI REATO. (OMISSIS) 6. Se per le violazioni previste dal comma 1 è prevista una pena pecuniaria proporzionale, anche senza la determinazione dei limiti minimi o massimi, LA SOMMA DOVUTA È PARI ALL'AMMONTARE DELLA MULTA O DELL'AMMENDA, ma NON PUÒ, IN OGNI CASO, ESSERE INFERIORE A EURO 5.000 NÉ SUPERIORE A EURO 50.000.
Fattispecie di contrabbando depenalizzate
(Art. 1 D. Lgs. n. 8/2006)
Vecchia Sanzione Nuova Sanzione
Multa Amministrativa
Contrabbando movimento merci terrestre (art. 282 TULD) Da 2 a 10 diritti di confine (Da 2 a 10 diritti di confine) Fino a
50.000 €
Contrabbando movim. merci nei laghi di confine (art. 283 TULD) IDEM IDEM
Contrabbando movimento marittimo (art. 284 TULD) IDEM IDEM
Contrabbando movimento per via aerea (art. 285 TULD) IDEM IDEM
Contrabbando nelle zone extra doganali (art. 286 TULD) IDEM IDEM
Contrabbando per indebito uso di merce (art. 287 TULD) IDEM IDEM
Contrabbando nei depositi doganali (art. 288 TULD) IDEM IDEM
Contrabbando nel cabotaggio e nella circolazione (art. 289
TULD)
IDEM IDEM
Contrabbando in esportazione di merci (art. 290 TULD) IDEM IDEM
Contrabbando in exp. e imp. temporanea (art. 291 TULD) IDEM IDEM
Altri casi di contrabbando (art. 292 TULD) IDEM IDEM
Mancato accertamento dell’oggetto del reato (art. 294 TULD) Da € 516 Da 5.000 a 10.000 €
Contrabbando aggravato con utilizzo di mezzi di trasporto
altrui (art. 295, c.1, TULD)
Da 5 a 10 diritti di confine Fino a 50.000 € (Da 5 a 10 diritti di
confine)
IN SINTESI DA 10 € FINO a 3.999,97 DIRITTI EVASI € art 295 bis Sanzione amministrativa da 2 a 10 volte diritti di confine
Da 3.999,97 A € 49.993,03 NUOVA Sanzione amministrativa: da 2 a 10 volte i diritti di confine ma inferiore a € 50.000
Sanzione amministrativa diventa regressiva superata la soglia di € 25.000 di diritti evasi.
Superiore A € 49.993,03 – COSi’ COME SE CIRCOSTANZE 295 II COMMA : RESTA PENALE
CONTRABBANDO INTRA O EXTRA ISPETTIVO
CONTRABBANDO «EXTRAISPETTIVO»
Manca la dichiarazione doganale
CONTRABBANDO «INTRAISPETTIVO» (AGGRAVATO SEMPRE PENALE)
c’è dichiarazione doganale, però è falsa e accompagnata da manovra fraudolenta volta ad indurre in errore chi svolge l’accertamento
GIURISPRUDENZA Cass. pen. Sez. V, 11/07/2014, n. 33213 (rv. 261649)
«È configurabile il delitto di contrabbando cosiddetto intraispettivo, previsto dall'art. 292 del d.P.R. 23 gennaio 1973, n. 43, e non l'illecito amministrativo previsto dall'art. 303 del medesimo decreto, qualora la discordanza tra i valori denunciati e quelli accertati delle merci importate derivi non da una semplice dichiarazione ma da un comportamento fraudolento, volto a sottrarre in tutto o in parte la merce al dovuto diritto di confine. (Fattispecie in cui la Corte ha ritenuto immune da censure il provvedimento impugnato che aveva ravvisato il "fumus commissi delicti" sulla base della presentazione in dogana di fatture indicanti valori diversi da quelle rinvenute presso l'indagato, così evidenziandosi un meccanismo di doppia fatturazione finalizzata ad ingannare l'autorità doganale).»
Segue giurisprudenza Cass. pen. Sez. III, 09/02/2011, n. 8096 (rv. 249578):
Nella specie, il valore, in un caso, era stato dichiarato sottraendo da quello reale un importo fittiziamente imputato a prestazioni di servizi non soggette a pagamento dei dazi mai avvenute e, in un altro, affermandosi "esportatore abituale" conseguentemente all'esecuzione, nel medesimo anno, di acquisti con IVA per gli importi stabiliti fittiziamente predisposti.
Modificato dal DL 16/2012
ART 303 (DL 16/2012) Art. 303 TULD: Differenze rispetto alla dichiarazione di merci destinate alla importazione
definitiva, al deposito o alla spedizione ad altra dogana. 1. Qualora le dichiarazioni relative alla qualita', alla quantita' ed al valore delle merci destinate alla
importazione definitiva, al deposito o alla spedizione ad altra dogana con bolletta di cauzione, non corrispondano all'accertamento, il dichiarante e' punito con la sanzione amministrativa da euro 103 a euro 516 a meno che l'inesatta indicazione del valore non abbia comportato la rideterminazione dei diritti di confine nel qual caso si applicano le sanzioni indicate al seguente comma 3.
2. La precedente disposizione non si applica: a) quando nei casi previsti dall'articolo 4 comma 2, lettera e),del D lgs 8 novembre 1990 n 374 pur essendo
errata la DENOMINAZIONE della tariffa, e' stata indicata con precisione la denominazione commerciale della merce, in modo da rendere possibile l'applicazione dei diritti;
b) quando le merci dichiarate e quelle riconosciute in sede di accertamento sono considerate nella tariffa in differenti sottovoci di una medesima voce, e l'ammontare dei diritti di confine, che sarebbero dovuti secondo la dichiarazione, e' uguale a quello dei diritti liquidati o lo supera di meno di un terzo;
c) quando le differenze in piu' o in meno nella QUANTITÀ O NEL VALORE non superano il cinque per cento per ciascuna qualita' delle merci dichiarate.
3. Se i diritti di confine complessivamente dovuti secondo l'accertamento sono maggiori di quelli calcolati in base alla dichiarazione e la differenza dei diritti supera il cinque per cento, la sanzione amministrativa, qualora il fatto non costituisca piu' grave reato, e' applicata come segue:
a) per diritti fino a 500 euro si applica la sanzione amministrativa da 103 a 500 euro; b) per i diritti da 500,1 a 1.000 euro, si applica la sanzione amministrativa da 1.000 a 5.000 euro; c) per i diritti da 1000,1 a 2.000 euro, si applica la sanzione amministrativa da 5.000 a 15.000 euro; d) per i diritti da 2.000,1 a 3.999,99 euro, si applica la sanzione amministrativa da 15.000 a 30.000 euro; e) oltre 4.000, si applica la sanzione amministrativa da 30.000 euro a dieci volte l'importo dei diritti.
CONTRABBANDO INTRAISPETTIVO vs ART. 303 TULD
Ciò che differenzia le due violazioni è la circostanza che l'elusione dell'accertamento doganale, nell'ipotesi di contrabbando, non avviene mediante una mera dichiarazione, essendo quest'ultima associata ad altre attività finalizzate ad avvalorarla come, ad esempio, la predisposizione di documentazione fittizia od altri simili artifici
ART. 303 CIRCOLARE 39/D/2005 ART. 303 ipotesi in cui il soggetto tenuto al pagamento
dei diritti doganali indica erroneamente qualità, quantità e valore delle merci per semplice ignoranza, negligenza o, comunque, in modo grossolano e, quindi, facilmente verificabile in sede di controllo
303 e ORIGINE… «Qualora le dichiarazioni relative alla QUALITÀ, alla QUANTITÀ ed al
VALORE delle merci….»
E l’ ORIGINE?
…segue. CASSAZIONE: 15779/2012 , 14042/2012 , 13495/2012 e altre:
L’ORIGINE COSTITUISCE MERO ATTRIBUTO DELLA QUALITÀ
INTERPRETAZIONE NO ANALOGICA MA ESTENSIVA DELLA NORMA SANZIONATORIA
(Includere tutti i significati in funzione della ratio della norma)
Conforme a principio ragionevolezza
Art. 303 T.U.L.D. – Nota dipartimentale 1228/VIII/Isp 3 del 05/07/94
l’art. 303 non è che il risultato della meccanica, quasi integrale trasposizione nel vigente ordinamento del testo dell’art. 118 della Legge Doganale 1424/1940”.
Il 1° comma di quest’ultimo indicava infatti come elementi da indagare la quantità, la qualità ed il valore delle merci, in perfetta sintonia con quanto stabilito, al tempo, per la dichiarazione e l’accertamento doganali (art. 18 e seguenti Legge 1424/1940).”
“Con il passaggio al nuovo ordinamento, ai tre avanti elencati veniva aggiunta l’origine delle merci come elemento della dichiarazione (art. 57 TULD) e come oggetto dell’accertamento (ora art. 8 D. Lgs. 374/90) ma nessuna modifica subiva l’originario 1° comma dell’art. 118 Legge 1424/1940, divenuto il comma 1 dell’art. 303 TULD ed a tale mancato adeguamento deve verosimilmente imputarsi la manifestata perplessità interpretativa”.
RATIO DL 16/2012 INASPRIRE SANZIONI PER SOTTOFATTURAZIONE:
… a meno che l'inesatta indicazione del valore non abbia comportato la rideterminazione dei diritti di confine nel qual caso si applicano le sanzioni indicate al seguente comma 3…
a) per diritti fino a 500 euro si applica la sanzione amministrativa da 103 a 500 euro;
b) per i diritti da 500,1 a 1.000 euro, si applica la sanzione amministrativa da 1.000 a 5.000 euro;
c) c) per i diritti da 1000,1 a 2.000 euro, si applica la sanzione amministrativa da 5.000 a 15.000 euro;
d) per i diritti da 2.000,1 a 3.999,99 euro, si applica la sanzione amministrativa da 15.000 a 30.000 euro;
e) oltre 4.000, si applica la sanzione amministrativa da 30.000 euro a dieci volte l'importo dei diritti.
Art. 303 T.U.L.D. –Applicazione
Art. 303 TULD – Inasprimento delle sanzioni L’applicazione di soglie di punibilità comporta che
nella prassi comune degli uffici doganali (sanzione commisurata al minimo edittale), le evasioni di diritti “meno gravi” siano punite in misura proporzionalmente più pesante.
Ipotesi: Recupero Sanzione minima Rapporto con il dovuto –scaglione D) e E)
2.001 € € 15000 7,5 volte il dovuto 9.000 € € 30000 3,3 volte il dovuto 100.000 € € 30000 0,3 volte il dovuto
A RT. 3 0 3 e VA LO R E 1 ° , 2 ° o 3 ° co m m a ?
• 1° comma =103-516 € VIOLAZIONI FORMALI = diminuzione o aumenti di valore senza variazione dei diritti (= es. dichiarazioni importazione
in franchigia; dichiarazioni di merci destinate a depositi doganali, spedizioni ad altra dogana )
• 3° comma (indipendentemente dall’ammontare della differenza dei diritti) - SANZIONE A SCAGLIONI
VIOLAZIONI SOSTANZIALI
(= comportano una rideterminazione dei diritti)
•2° comma lett. c (esimente) NO SANZIONE
VIOLAZIONI FORMALI (= differenze del VALORE O DELLA QUANTITA’
INFERIORI AL 5% per ciascun articolo)
303 SEGUE: DAZIO E IVA
1) La sanzione va calcolata cumulando dazio e IVA e non separatamente
Nota prot. 21224/RU del 12/4/13DCAGC– Uff. normativa doganale); Parere dell’Avvocatura dello Stato (prot. 51762/P del 4/2/2013)
Ciò in considerazione di: l’IVA all’importazione rientra tra i diritti di confine e deve essere accertata e
riscossa … secondo il procedimento previsto dal CD (posizione più volta affermata dalla Corte di Cassazione);
l’art. 303 c. 3 prevede: “Se i diritti di confine complessivamente dovuti secondo l’accertamento …”
SEGUE: SINGOLO = DICHIARAZIONE
Ciascun singolo costituisce una dichiarazione separata ART 198 DAC ora ART. 194 CDU
sono VIETATE LE COMPENSAZIONI tra dare e avere tra i diversi singoli all’interno di una medesima dichiarazione
l’applicazione della SANZIONE DEVE ESSERE RIFERITA A CIASCUN SINGOLO contenuto nella dichiarazione.
(Nota 16407/2015)
E’ ammesso il concorso formale (art. 12 D. Lgs. 472/97)
E’ ammessa la definizione agevolata (1/3 del minimo) (art. 16/17 D. Lgs. 472/97)
ESEMPIO Divieto di compensazioni Esempio:
Articolo 1: Diritti dichiarati € 1.000 Diritti accertati € 3.001
Differenza € 2.001 (sanzione A da 5.000 a 15.000)
Articolo 2: Diritti dichiarati € 3.000 Diritti accertati € 900 Differenza- € 2.100 (sanzione B da 103 a 516)
Esempio. Dichiarazione
“Alfa”, composta di due singoli
Singolo n. 1
Singolo n. 2
Diritti dichiarati 1000
Diritti accertati 3001
Differenza (tributo evaso)
€ 2.001
Sanzione: da € 5.000 a 15.000 (art 303 c.3)
Diritti dichiarati 3000
Diritti accertati 900
Differenza (da rimborsare)
€– 2.100
Sanzione: da € 103 a 516 (art. 303 c.1)
Se si applicasse la compensazione
Diritti dichiarati: € 4.000
Diritti accertati € 3901
Differenza diritti = € 99
Sanzione da 103 a 500 art 303 c 1. (ERRATO!)
Art 303 e ART 12 D. LGS 472/97
NOTA 16407/15 ART 12 del D. Lgs. n. 472/97 – E’ punito con la sanzione che dovrebbe infliggersi per la violazione più grave, aumentata da un quarto al doppio, chi,
con una sola azione od omissione, viola diverse disposizioni anche relative a tributi diversi ovvero commette, anche con più azioni od omissioni, diverse violazioni formali della medesima disposizione.
- Singolo 1: accertati maggiori diritti per Euro 2.001.
- Singolo 2: accertati maggiori diritti per Euro 2.001.
- Singolo 3: accertati maggiori diritti per Euro 2.001.
- Singolo 4: accertati maggiori diritti per Euro 2.001.
SENZA IL RICORSO ALL’ISTITUTO DELLA CONTINUAZIONE DI CUI SI APPLICA LA SANZIONE DI CUI ALL’ART. 303, CO. 3, TULD, PARI NEL MINIMO AD EURO 15.000, PER CIASCUN SINGOLO (TOT. EURO 60.000).
CON IL RICORSO ALL’ISTITUTO DELLA CONTINUAZIONE, IL CONTRIBUENTE È PUNITO CON LA SANZIONE CHE DOVREBBE INFLIGGERSI PER LA VIOLAZIONE PIÙ GRAVE, AUMENTATA DA UN QUARTO AL DOPPIO (TOT. EURO 15.000, AUMENTATI DA UN QUARTO AL DOPPIO).
D lgs 158/2015 … RECIDIVA OBBLIGATORIA:
Art 7.comma 3 D. lgs 472/97 .
Sanzione aumentata fino al 50%,
- se violazione della stessa indole nel triennio precedente(?)
- se non definite ex art. 16 472/97
Segue… Art 7 comma 4: obbligo di valutare circostanze
(ECCEZIONALI) che rendono MANIFESTA la SPROPORZIONE TRA VIOLAZIONE E SANZIONE
RIDUZIONE SINO ALLA META’ del minimo
QUALI CIRCOSTANZE? In materia doganale:
- CERIFICATO ORIGINE FALSO A POSTERIORI ???
- ITV SIMILI ???
CIRCOLARE 22/D del 28/12/2015
RAPPRESENTANZA DIRETTA (art. 19 cdu)
RAPPRESENTANZA INDIRETTA (art. 19 cdu)
in nome e per conto altrui
DICHIARANTE è IMPORTATORE/PROPRITARIO
in nome proprio ma per conto altrui
DICHIARANTE È LO SPEDIZIONIERE
DOGANALE/INTERMEDIARIO
(Art 77 CDU) direttamente responsabile dei maggiori diritti eventualmente dovuti, in solido
con l’importatore
PRINCIPALI FONTI NORMATIVE SANZIONI – D. LGS 472/97
art.2, comma2, : la sanzione è riferibile alla persona fisica che ha commesso o concorso a commettere la violazione;
art. 5, comma 1,: ciascuno risponde della propria azione od omissione, cosciente e volontaria, sia essa dolosa o colposa.
art.6, le cause di non punibilità;
art.7, stabilisce i criteri per la determinazione della sanzione; RECIDIVA OBBLIGATORIA
art.9, concorso di persone;
art.10, autore mediato;
art.11, : responsabilità , fino a prova contraria chi ha sottoscritto ovvero compiuto gli atti illegittimi - ferma restando la responsabilità solidale del soggetto nel cui interesse è stata commessa
segue
R. DIRETTA R. INDIRETTA SANZIONI AL PROPRIETARIO
SANZIONE AL RAPPRESENTANTE Presunzione responsabilità ( ARTT. 2 – 5- 11 c2 )
NO AUTOMATISMO
VALUTAZIONE DELLA DILIGENZA PROFESSIONALE usata art. 1176 c 2 cc Se risulta essere stato incolpevolmente indotto in errore dall’importatore (AUTORE MEDIATO art. 10 472/97)
CONTRADDITTORIO - MEMORIE a PVC
GRAZIE PER LA VOSTRA CORTESE ATTENZIONE!
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