L’INTERPRETAZIONE DELLE CONVENZIONI … · l’interpretazione delle convenzioni internazionali...

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L’INTERPRETAZIONE DELLE CONVENZIONI INTERNAZIONALI CONTRO LE DOPPIE

IMPOSIZIONI SUI REDDITI(Roberto M. Cagnazzo)

GALLERIA CIVICA D’ARTE MODERNATorino, 19 Ottobre 2005

TRATTATI INTERNAZIONALI

Convenzione di Vienna sul diritto dei trattati del 23 Maggio 1969(ratificata dall’Italia nel 1974 ed entrata in vigore nel 1980)

CONVENZIONE DI VIENNA

Articolo 31 “Regola generale di interpretazione”Articolo 32 “Mezzi complementari di interpretazione”Articolo 33 “Interpretazione dei trattati autenticati in due o più lingue”

ARTICOLO 31, comma 1

Un trattato deve essere interpretato in buona fede in base al senso comune da attribuire ai termini del trattato nel loro contesto ed alla luce del suo oggetto e del suo scopo

CRITERIO “GENERALE”

criterio generale di interpretazione è testuale (c.d. “obiettivistico”)

criterio testuale è temperato da principio di buona fede e da necessità di interpretare alla luce di contesto, oggetto, scopo

ARTICOLO 31, comma 2

Ai fini dell’interpretazione di un trattato, il contesto comprende, oltre al testo, preambolo e allegati inclusi:a) ogni accordo relativo al trattato e

che sia intervenuto tra tutte le parti in occasione della sua conclusione;

b) ogni strumento disposto da una o più parti in occasione della conclusione del trattato ed accettato dalle altre parti in quanto strumento relativo al trattato.

ELEMENTI “CONTESTO”

testopreamboloallegatiaccordi tra le parti contraenti in occasione conclusione trattatostrumenti tra le parti contraenti in occasione conclusione trattato

ARTICOLO 31, comma 3Verrà tenuto conto, oltre che del contesto:a) di ogni accordo ulteriore intervenuto tra le parti

circa l’interpretazione del trattato o l’attuazione delle disposizioni in esso contenute;

b) di ogni ulteriore pratica seguita nella applicazione del trattato con la quale venga accertato l’accordo delle parti relativamente all’interpretazione del trattato.

c) di ogni norma pertinente di diritto internazionale, applicabile alle relazioni fra le parti.

ULTERIORI ELEMENTI

accordi successivi per attribuire significato uno/più termini

norme diritto internazionale per adattare Convenzione mutamenti ordinamento

ARTICOLO 32Si potrà ricorrere a mezzi complementari di interpretazione, ed in particolare ai lavori preparatori ed alle circostanze nelle quali il trattato è stato concluso, allo scopo, sia di confermare il significato risultante dalla applicazione dell’art. 31, che di definire un significato quando l’interpretazione data in base all’art. 31:a) lasci il significato ambiguo od oscuro; ob) porti ad un risultato chiaramente assurdo o

non ragionevole.

MEZZI “EXTRATESTUALI”

lavori preparatori (proposte, resoconti seduta, dichiarazioni voto)

circostanze conclusione (vicende storiche, condizioni storico-politiche)

VALENZA “RESIDUALE”

confermare interpretazione con regole generali

significato permanga oscuro o ambiguo o conduca a risultato irragionevole

ARTICOLO 33, comma 1, 2, 3

1. Quando un trattato è stato autenticato in due o più lingue, il suo testo fa fede in ciascuna di queste lingue, a meno che il trattato non disponga o che le parti non convengano che in caso di divergenza prevalga un testo determinato.

2. Una versione del trattato in una lingua diversa da una di quelle in cui il testo è stato autenticato sarà considerata come testo autentico solo se il trattato lo prevede o se le parti si sono accordate in tal senso.

3. Si presume che i termini di un trattato abbiano lo stesso significato nei diversi testi autentici.

TRATTATI IN DUE O PIU’ LINGUE

Interprete dovrà ritrovare significato comune in base a principio

Diversi testi linguistici hanno pari autoritàTermini utilizzati hanno stesso significato nei diversi testi linguistici

ARTICOLO 33, comma 4

Salvo il caso in cui un testo determinato sia destinato a prevalere ai sensi del paragrafo 1, quando il raffronto dei testi autentici fa apparire una differenza di senso che l’applicazione degli articoli 31 e 32 non permette di eliminare, si adotterà il senso che, tenuto conto dell’oggetto e dello scopo del trattato, permette di meglioconciliare i testi in questione.

DIVERGENZA TESTUALE

Interprete incontra divergenza testualenon eliminabile con mezzi interpretativigenerali o complementari

No interpretazione unilateralisticaSi interpretazione concilia testi

CONVENZIONI DOPPIE IMPOSIZIONI

Modello di convenzione contro le doppie imposizioni sui redditi e sul patrimonio dell’OCSE (1963, 1977, 1992, 2003 e 2005)

ARTICOLO 3 [2]Per quanto riguarda l’applicazione della Convenzione in qualunque momento da parte di uno Stato contraente, qualunque termine sin qui ancora non definito, salvo che il contesto in cui èutilizzato richieda diversamente, deve essere inteso con il significato che esso ha in quel preciso momento secondo la legge di quello Stato alle cui tasse la Convenzione si applica; ogni significato attribuito sotto le leggi fiscali applicabili di quello Stato prevale sul significato dato al termine nell’ambito di altre leggi di quello stesso Stato.

GENERAL RENVOI CLAUSE

Significato di ogni termine ricercato inordinamento interno Stato contraente

termine abbia autonoma definizionecontesto richieda diversamente

SOSTANTIVO “TERMINE”

Come deve essere letto?

identico termine nel diritto interno

ogni termine diritto interno avente stesse finalità

SOSTANTIVO “TERMINE”

Quale è ambito di applicazione?

anche singoli termini compongono definizione convenzionale di altro termine

DIRITTO INTERNO “RILEVANTE”

parte dottrina: quello dello Stato della fonte reddito

parte dottrina: quello dello Stato della fonte reddito, ma solamentese non va contro principi artt. 31 e 32 della Convenzione di Vienna

DIRITTO INTERNO “RILEVANTE”

Quale è a livello temporale?

quello della conclusione del trattato (interpretazione statica)quello della applicazione del trattato (interpretazione dinamica)

INTERPRETAZIONE DINAMICA

OCSE: Committee on Fiscal Affairesnel 1995

giurisprudenza: Germania, Belgio, Paesi Bassi, Norvegia, Svezia e USA

ELEMENTI “CONTESTO” OCSE

testopreamboloallegatiaccordi tra le parti contraenti in occasione conclusione trattatostrumenti tra le parti contraenti in occasione conclusione trattato

COMMENTARIO OCSE

Quale è fondamento giuridico utilizzo?

problema non è ancora stato risoltoOCSE non ha mai inserito chiarimentosu riconducibilità Commentario alla Convenzione di Vienna

COMMENTARIO OCSE

Nella nozione di contesto Art. 31 [2] e [3] come esito discussioni collettive?

non accordo successivo e neppurenorma internazionalenon approvato in relazione ad unaspecifica Convenzione bilaterale

COMMENTARIO OCSE

Mezzo supplementare ex Art. 32 comelavori preparatori?

No. I lavori preparatori sono solo quelli per conclusione specifico trattato

COMMENTARIO OCSE

Esiste metodo per riconoscere efficacia vincolante?

Articolo 31 [4]: metodo della volontà delle parti in deroga metodo testuale

COMMENTARIO OCSE

Quale è a livello temporale?

OCSE: Commentario aggiornato(interpretazione dinamica)giurisprudenza: posizione non univoca(più interpretazione statica)

COMMENTARIO OCSE

Possibile soluzione?

Modifiche classificatorie o chiarimento(interpretazione dinamica)Modifiche in forma di emendamento(interpretazione statica)

DECISIONI CORTI ESTERE

OCSE ha manifestato preferenza per c.d. interpretazione uniforme

Convenzione di Vienna non haspecifiche disposizioni in merito

Giurisprudenza condiviso soloparzialmente argomenti a favore

DOCUMENTAZIONE UNILATERALE

Giurisprudenza espressa in modonon univoco (USA: no) (Nuova Zelanda, Giappone, Canada: si)

Dottrina autorevole ha esclusorilevanza interpretativa

CONVENZIONI PARALLELE

Giurisprudenza di alcuni Stati si è espressa positivamente (Gran Bretagna, Germania)

Dottrina prevalente ritiene abbia peso assolutamente residuale

L’INTERPRETAZIONE DELLE CONVENZIONI INTERNAZIONALI CONTRO LE DOPPIE

IMPOSIZIONI SUI REDDITI(Roberto M. Cagnazzo)

GALLERIA CIVICA D’ARTE MODERNATorino, 19 Ottobre 2005