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maurizio tiriticco ?media o secondaria? 2009 1
l’istruzione secondariacompetenze traguardi obiettivi
novembre 2009
a cura di maurizio tiriticco
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primaria6 11
media11 14
secondaria14 16
primaria6 11
secondaria di11 primo grado 14 secondo grado 16
??? scuola di mezzo oscuola secondaria ???
un bisticcio concettuale e linguistico!!!
la scuola media come dovrebbe essere …
… e come è
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Il bisticcio concettuale ha origini antiche!Nel 1962, quando si innalzò l’obbligo di istruzione di
tre anni, si unificò la scuola media della tradizione con la scuola di avviamento ricostituita nel secondo dopoguerra dopo l’abolizione effettuata dalla Carta della Scuola di Bottai nel 1939.Ma l’operazione “orizzontale” non fu accompagnata né
sostenuta da una operazione “verticale” che avrebbe dovuto prevedere una rivisitazione complessiva dei “programmi” (ancora non c’erano né autonomia né Indicazioni) dell’intero ciclo ottonnale.I due gradi di scuola continuarono così ad operare con
le loro specificità.
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La scuola elementare si concludeva con un esame e con una licenza che non aveva più alcun valore né formale né sostanziale.
La scuola media si concludeva con un esame che, invece di dichiarare quali conoscenze avesse raggiunto il singolo alunno (non erano maturi i tempi per la certificazione delle competenze) ai fini di un suo produttivo orientamento, attribuiva in voti i giudizi di valore tipici di un grado di scuola tradizionale e non obbligatorio. Le successive riforme (legge 348/77, 517/77, programmi del ’79) non modificarono formalmente l’ordinamento del ’62.
Così dal 1962 al 2007 (varo delle Indicazioni per il curricolo per l’intero primo ciclo) abbiamo avuto un grado di scuola senza identità.
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Ora, forti dell’esperienza, dovremmo lavorare lungo due prospettive:
1) far sì che le Indicazioni aiutino la scuola cosiddetta media a trovare la sua identità;
2) far sì che questo grado di scuola aiuti concretamente l’obbligato a procedere nel biennio successivo, pur permanendo l’esame di Stato finale in quanto, terminando un ciclo di studi, lo prevede la Costituzione (art. 33);
3) evitare che i bienni siano solo di indirizzo e non esaltino, invece, l’unitarietà degli apprendimenti di base
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1. un po’ di storia2. un po’ di pedagogia3. la svolta e la sfida4. come crescono i bambini5. conoscenze e competenze
Indice
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1. un po’ di storia
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l’Italia dopo l’Unità
Legge Casati, 1859 - obbligatori i primi due anni della scuola elementare quadriennale Legge Coppino, 1877 - obbligatori i prime tre anni
della scuola elementare Legge Orlando, 1904 - obbligatori cinque anni della
scuola elementare
il periodo fascista
Riforma Gentile, 1923 - obbligo scolastico fino a 14 anni, per aderire ad una convenzione internazionale, mai attuato – nasce l’avviamento al lavoro 1939 la Carta della scuola di Bottai
nascono scuola media triennale, scuola professionale triennale, scuola tecnica biennale
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la nuova democrazia repubblicana
Costituzione del 1947, art. 34, c.1: “L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita” Legge 1859 del 1962 – rende effettivo il dettato
costituzionale: nasce la scuola media unica obbligatoria triennale che ingloba la scuola media e la scuola di avviamento
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Tutto è proceduto regolarmente dal 1861 al 1962 quandosi è trattato di fare apprendere le conoscenze elementarileggere, scrivere e far di conto
Con l’innalzamento dell’obbligo a. s. 1963/64le conoscenze elementari sono rimaste talied il triennio successivoha continuato nella sua tradizionale vocazione di ► preparare alla scuola secondaria di secondo grado► più che concludere il ciclo obbligatorio
Due “pezzi” diversi di istruzione, con diverse finalità, sono stati “appiccicati” l’uno con l’altrosenza alcuna visione di insieme
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Di qui le bocciature dei primi anni della riformacontro le quali si scagliò Don Milanicon la Lettera a una professoressa del 1967
Alcuni aggiustamenti si ebbero nel 1974con i Decreti Delegatie nel 1977 con le leggi 348 e 517
Con i “nuovi” programmi ministeriali del 1979viene introdottala programmazione educativa e didatticama la scuola media resta ancora per leggescuola secondaria di primo grado
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1996 - governo di centrosinistra e ministro Berlinguer
con la legge 9/99 si innalzal’istruzione obbligatoria da otto a dieci anni
In sede di prima applicazione, fino all'approvazione di un generale riordino del sistema scolastico e formativo, l'obbligo di istruzione ha durata novennale
con la legge 144/99, art. 68, viene istituitol’obbligo formativo, dopo la scuola mediafino a 18 anni (nell’istruzione o nella formazione professionale o nell’apprendistato)
con la legge 30/2000 viene istituitoil CICLO DI BASE della durata di sette annisenza interruzione dai 6 ai 13 anni di età
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2001 - governo di centrodestra e ministro Moratti
con la legge 53/03 “è assicurato a tutti il diritto all’istruzione e alla formazione per almeno dodici anni o, comunque, sino al conseguimento di una qualifica entro il diciottesimo anno di età; l’attuazione di tale diritto si realizza nel sistema di istruzione e in quello di istruzione e formazione” regionale
con la legge 53/03 la legge 9/99 e la legge 30/2000 sono abrogate!
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Per ovviare al “buco” di fronte al quale si trovano gli studenti, obbligati fino a 14 anni, poi non più obbligati, quindi nuovamente obbligati per adempiere all’obbligo formativo, la Moratti ricorre all’Accordo quadro del 19 giugno 2003 con il Ministero del Lavoro, le Regioni, le Province e i Comuni. Ci si impegna ad attivare, per gli studenti licenziati dalla scuola media che non intendano proseguire nell’istruzione, percorsi triennali sperimentali integrati tra istruzione e formazione professionale e finalizzati al conseguimento di una qualifica a 17 anni di età. Tali corsi acquistano rango legislativo con l’articolo 28 del dlgs 226/2005
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Con la “riforma” Morattisi torna indietro!
Con il diritto/doverela scuola media diventa lo snodoper scegliere a 13 anni se proseguire o nei trienni dell’istruzioneo nella formazione professionale regionale
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scuola secondaria
la scuola media dal ‘62 alla Moratti
scuola primariascuola dell’infanzia
Il nostro sistema di istruzione è tradizionalmente fatto a clessidraIn basso e in alto esistono sviluppi in orizzontale
Al centro c’è rigidità, per cui necessita quell’articolazione pluridisciplinareintrodotta con le INDICAZIONI PER IL CURRICOLO
il sistema di istruzioneper comparti
che occorre superare
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Le motivazioni relative alla crescita e all’apprendimento
2. un po’ di pedagogia
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Con infanzia e primaria… si sviluppa il “cervello destro”!!!
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Con la media… un brutto tuffo nel “cervello sinistro”!!!
…ed ora esigola massima
attenzione!
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il pensiero lineare sequenzialediscreto è necessario per…
…discriminare, associare, ordinare, classificare, seriare, indurre, dedurre, elencare, estrapolare, eseguire programmi, applicare regole, analizzare, misurare, valutare…
5 6 7 8 9
così procede un testo… così corre un treno…
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RiassumendoLa logica ti porta da A a B.
L’immaginazione ti porta ovunque
Albert Eistein
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la frammentazione disciplinare
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i posti in aula e… il giudizio di orientamento… quale sarà???
“è portato per gli studi classici” “si consiglia il lavoro manuale”
Sì, professoressa!Cheppalle!!!
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La tradizionale “rigidità” disciplinare della scuola media non aiuta gli alunni a proseguire in un apprendimento pluridisciplinare
Non rafforza le loro motivazioni né le loro attese per il ciclo successivo.
E’ una delle concause della dispersione
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Il superamentodei comparti stagnideve dar luogo ad un
Sistema EDUCATIVO nazionale di ISTRUZIONEe FORMAZIONE
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l’istruzione obbligatoriadeve garantireil necessario passaggio da- leggere, scrivere, far di conto a- literacy, numeracy, problem solving
3. la svolta e la sfida
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Le iniziativedel governo di centrosinistra- per la scuola dell’infanzia- per il primo ciclo- e per l’obbligo di istruzione
2006 - governo di centrosinistra e ministro Fioroni
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infanzia
primaria
media
biennio
istr. liceale istr. tecn-prof. formaz. prof.
obbligo decennale
Occorre costruire un CURRICOLOprogressivo che si sviluppi tra retroazioni verticalie orizzontalità
In questo senso si muovono le Indicazioni per il curricolo e il Regolamento sull’obbligo
primavera
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1. Legge 296/06, art. 1, cc. 622 e 624
• Obbligo solo nell’istruzione – ”L’adempimento dell’obbligo di istruzione deve consentire… l’acquisizione dei saperi e delle competenze previste dai curricula relativi ai primi due anni degli istituti di istruzione secondaria superiore, sulla base di un apposito Regolamento adottato dal MPI…”.
• Obbligo nell’istruzione e nella FPR – ”Nel rispetto degli obiettivi di apprendimento generali e specifici previsti dai predetti curricola, possono essere concordati tra il MPI e le singole Regioni percorsi e progettiche, fatta salva l’autonomia delle istituzioni scolastiche, siano in grado di prevenire e contrastare la dispersione e di favorire il successo nell’assolvimento dell’obbligo di istruzione. Le strutture formative che concorrono alla realizzazione dei predetti percorsi e progetti devono essere inserite in un apposito elenco predisposto con Decreto del MPI…”
• Percorsi triennali sperimentali – “Fino alla messa a regime di quanto previsto nel comma 622, proseguono i percorsi sperimentali di istruzione e formazione professionale, di cui all’articolo 28 del dlgs 226/2005…”.
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2. - DM 31 luglio 2007- Direttiva n. 68 del 3 agosto 2007- Indicazioni per il curricolo
per la scuola dell’infanzia e il primo ciclo di istruzione
3. - DM 22 agosto 2007in materia di adempimento dell’obbligo di istruzione nei bienni- Documento tecnico- Assi culturali- Competenze chiave di cittadinanza- Linee guida – 27 dicembre 2007
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Infanzia e primo ciclo
Cultura, scuola, persona1. La scuola nel nuovo scenario 2. Centralità della persona 3. Per una nuova cittadinanza4. Per un nuovo umanesimo
L’organizzazione del curricoloCampi di esperienza Discipline e aree disciplinari Traguardi per lo sviluppo delle competenze Obiettivi di apprendimento Valutazione
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La Scuola dell’infanzia
I bambini, le famiglie, gli ambienti di apprendimentoI campi di esperienza
il sé e l’altro il corpo e il movimento linguaggi, creatività e espressioneI discorsi e le parole la conoscenza del mondo
1
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La Scuola del primo ciclo
* Il senso dell’esperienza L’alfabetizzazione culturale di base La cittadinanza L’ambiente di apprendimento
* Aree pluridisciplinari e discipline:1. area linguistico-artistico-espressiva (italiano, lingue comunitarie, musica, arte e immagine, corpo, movimento, sport);2. area storico-geografica (storia, geografia);3. area matematico-scientifico-tecnologica (matematica, scienze naturali e sperimentali, tecnologia)
2
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I bienni obbligatorii percorsi di istruzione, unitari, articolati, orientativi sono finalizzati a
* assolvimento dell’obbligo decennale è il primo livello di uscita dall’istruzione degli 8 individuati dall’UE
* accesso ai trienni statali* accesso alla formazione professionale
regionale* accesso all’apprendistato o al lavoro
con supporti di formazione
3
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sviluppo del curricolo infanzia e primo ciclo
1 Infanzia2 infanzia3 infanzia traguardi per lo sviluppo delle competenze1 cl. prim.2 cl. prim.3 cl. prim. obiettivi di apprendimento4 cl. prim.5 cl. prim. obiettivi di apprendimento
traguardi per lo sviluppo delle competenze1 cl. media2 cl. media3 cl. media obiettivi di apprendimento
traguardi per lo sviluppo delle competenze
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4. come crescono i bambini
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l’apprendimento coinvolge con diversi criteri e modalità le quattro aree dello sviluppo/crescita e della comunicazione
* fisico-senso-motoria* emotivo-affettiva
* cognitiva* socio-collaborativa
NB L’area successiva ingloba quella precedente
l’identità personale
la responsabilità sociale
dagli zero anni ai…
…14-16 ed oltre
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Le coordinate dello SPAZIO e del TEMPOcostituiscono le prime condizioni per lo sviluppo-crescita di un nuovo nato
Gli stimoli esterni, fisico-sensoriali (l’alimentazione, la cura fisica del neonato…) e quelli emotivo-affettivi (le cure parentali, i linguaggi) promuovono lo sviluppo del corredo genetico che il neonato porta con sé
In altri viventi (ad es. gli insetti) le cure parentali non sono necessarie e il programma genetico si sviluppa solo grazie agli stimoli fisici
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asse del TEMPOdati conoscenzememoriaconcetti e PAROLEprogetto
asse dello SPAZIOcorporeità e IMMAGINIatteggiamentiemotivitàrelazioni
?
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asse del tempo
asse dello spazio
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La costruzione del Séprocede a spirale dal meno al piùnel “gioco” progressivodi stimoli/risposte nella costruzione/conquistadella dimensione spazio/temporale, primo fondamento della identità personale
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asse del tempo
asse dello spazio
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la società delle informazionimolteplici, indifferenziate e frammentarieamplifica l’asse dello SPAZIOe schiaccia l’asse del TEMPO
si attenuano memoria e valorine soffrono la dimensione emotivo/affettiva e la competenza relazionale
si è incapaci di progettare il futuro
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Si veda Marc Augédai NonLuoghi del ’93a Che fine ha fatto il futuro? del 2009
edizioni Eléuthera, Milano
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Il bambino… preadolescente… adolescente
nel curricolo di istruzione obbligatoria dai 3 ai 14 anni di età procede a costruire
► la propria identità personale (iI Sé in quanto capacità di autonomia e responsabilità)
► le conoscenze e le competenze trasversali e culturali necessarie al futuro inserimento nella società (il Sé in rapporto con la realtà fisica e sociale)
► la propria responsabilità sociale (il Sé nei rapporti con gli Altri a livello interpersonale e politico-sociale) per il futuro esercizio della cittadinanza attiva
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Occorre aiutare il bambino e il preadolescente a crescere e apprendere secondo criteri congruenti con il suo sviluppo-crescita in una società complessa e “liquida”
Le Indicazioni per il curricolo intendono superare la tradizionale “rigidità” disciplinare della scuola media nata per istruire in una società semplice e rigida
Vi è la necessità di passareda un insegnamento per conoscenzead un apprendimento per competenze
5. conoscenze e competenze
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Le competenzesecondo il Quadro Europeo delle QualificheRaccomandazione del Parlamento e del Consiglio europeo del 5 settembre 2006
“La COMPETENZA è la capacità dimostrata di utilizzare le conoscenze, le abilità e le attitudini personali, sociali e/o metodologiche in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale. Nel QEQ le COMPETENZE sono descritte in termini di responsabilità e autonomia”
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informazioni e conoscenze
La conoscenza senza informazione è vuota e l’informazione senza conoscenza è cieca
“Dobbiamo fare dell’informazione una vera fonte di discernimento, applicandovi il filtro dei nostri concetti e delle nostre teorie. L’informazione è totalmente priva di significato se non diventa conoscenza”
Ralf Dahrendorf, dall’intervento al Convegno su “Brescia e le sue università”, Brescia, 9 giugno 2000
conoscenze e competenze
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la competenza è il reale valore aggiunto della conoscenza
conoscenze competenze
La scuola tradizionale è selettiva, si ferma alle conoscenze, le TRASMETTE e le VALUTA dal meno al più
La scuola di oggi è inclusiva, ATTIVA le conoscenze, PROMUOVE competenze che accerta e CERTIFICA
le conoscenze senza competenze sono cieche, le competenze senza conoscenze… non esistono!
abilità capacità attitudini stili cognitivi atteggiamenti emozioni
motivazioni valori
nozioni + conoscenze conoscenze + nozioni memoria di dati + dati parole + parole + parole
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Va tenuto presente che la nostra scuola tradizionalmente si occupa essenzialmente di
fare acquisire CONOSCENZEe che scarsamente si occupa di sollecitare quelle ATTITUDINI/ATTEGGIAMENTIe quelle CAPABILITY personali, sociali e/o metodologiche di cui allaRaccomandazione del Parlamento e del Consiglio europeo del 5 settembre 2006
E’ necessario che la nostra scuola secondaria “impari” a
fare acquisire anche COMPETENZE
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La scelta italiana – ambiti e definizioni dellecompetenze chiave di cittadinanza
Costruzione del séImparare ad imparareProgettare
Relazioni con gli altriComunicare
comprendererappresentare
Collaborare e partecipareAgire in modo autonomo e responsabile
Rapporto con la realtàRisolvere problemiIndividuare collegamenti e relazioniAcquisire ed interpretare l’informazione
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atteggiamenti e comportamenti evocati dalla scelta effettuata
* pensiero critico* inventiva e creatività* spirito di iniziativa* capacità di scegliere e decidere* capacità di progettare, programmare, pianificare* capacità di risolvere situazioni problematiche* capacità di gestire le emozioni e le relazioni
interpersonali* capacità di valutazione del rischio* capacità di gestire situazioni conflittuali
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Lo studente
costruisce interattivamente nel curricolo di istruzione obbligatoria dai 6 ai 16 anni di età
► la propria identità personale (iI Sé in quanto capacità di autonomia e responsabilità)
► le conoscenze e le competenze trasversali e culturali necessarie al futuro esercizio di una professione (il Sé in rapporto con la realtà fisica e sociale)
► la propria responsabilità sociale (il Sé nei rapporti con gli Altri a livello interpersonale e politico-sociale) nell’esercizio delle competenze chiave di cittadinanza attiva
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IL SE’ L’IDENTITA’ PERSONALEautonomia responsabilità
I RAPPORTI CON IL REALEle cose i fenomeni gli eventi
LE RELAZIONI CON GLI ALTRIpartecipazione collaborazione
sviluppo tridimensionale delle competenze chiave di cittadinanza
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conclusione operativa
Un APPRENDIMENTO per competenze investe il soggettonelle tre dimensioni► del Sé► del Sé “con” gli oggetti► del Sé “con” gli altri soggetti
Un INSEGNAMENTO per competenze significa► far sì che un soggetto, oltre ad acquisire e interiorizzare conoscenze, sia in grado di comprenderle nei loro significati e nelle loro relazioni, di utilizzarle come risorse personali in nuovi contesti quando occorre affrontare situazioni problematiche di vita, di ricerca, di lavoro, anche in concorso cooperativo con altri soggetti
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“Padronanze”da acquisire da partedel docente “collettivo”in sede di Consiglio di classeDipartimentoCollegio dei docenti
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• processi di apprendimento e diverse forme di intelligenza• processi cognitivi, ritmi e stili degli alunni• differenze tra conoscenze e competenze, valutazione e
certificazione, bocciatura/promozione e debiti/crediti/orientamento
• “nuclei fondanti” e “distillazione” delle discipline di insegnamento al fine di distinguere gli obiettivi di cui ai programmi vigenti e le performance di cui alle competenzerichieste alla fine dell’obbligo di istruzione
• superamento delle tre C, Cattedra, Classe e Campanella in funzione di: Interazioni pluridisciplinari; Modularità; Lavoro per/con gruppi; Tempo scuola; il “20 per cento”
• attività laboratoriali, codocenze, apporti dell’extrascuola• progettazione curricolare e modulare nelle attività di
insegnamento/apprendimento
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