Lo strano caso dellinsetto stecco: anfigonia e partenogenesi

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Lo strano caso Lo strano caso dell’insetto stecco: dell’insetto stecco: anfigonia e partenogenesianfigonia e partenogenesi

La riproduzione dell’insetto stecco è sessuata ed ovipara: la femmina, giunta a maturità, produce uova.

La riproduzione sessuata

Le uova dell’insetto stecco sono uno strabiliante esempio di varietà di forme. Eccone accanto alcuni esempi:sembrano semi sia per il colore (omocromia) che per la forma (omormorfismo) ; anche le uova infatti presentano il mimetismo criptico.

L’uovo

Le uova di insetto stecco sono anche un esempio di ingegneria: l’opercolo permette l’uscita delle neanidi, il micropilo è orientato presso la spermateca per l’entrata dello sperma.Una femmina, a seconda della specie cui appartiene, può deporre dalle 150 alle 1000 uova e l’incubazione può durare mesi o anni

L’uovo

opercolo

micropilo

piastra del micropilo

Le uova sono deposte singolarmente e inserite in substrati

Le uova sono deposte singolarmente e inserite in substrati

Le uova vengono deposte singolarmente e spesso

lanciate al suolo.

Sequenza fotografica

Dalle uova nascono neanidi: i fasmidi sono infatti insetti eterometaboli

Il dimorfismo sessuale nei fasmidi è evidente

Femmina Maschio

Maggiori dimensioni Dimensioni minori

Non vola In alcune specie vola

Ovopositore -

- Strutture di difesa

Antenne più cortein alcune specie

Antenne lunghein alcune specie

Il dimorfismo sessualeIn Bacillus rossiusIl maschio non è dotato di ali e non ha le antenne

più lunghe della femmina.Si distingue dalla femmina per la taglia più piccola e

dagli organi genitali.

Apparato riproduttoreInsetto stecco maschio

Presenza di piastra subgenitale che copre l’edeago

Il dimorfismo sessuale: il maschio

- Piastra subgenitale a barca

- 3 paia di valve interne o esterne

Il dimorfismo sessuale: la femmina

Determinazione del sessoIn molti Insetti si ha un sistema simile a quello dei mammiferi, con femmine XX e maschi XY, ma con un meccanismo diverso. Nei Mammiferi la presenza di Y determina il maschio. Negli Insetti invece è determinante il numero delle X, con l'Y ridotto a "segnaposto": gli X0 sono maschi e gli XXY femmine.

Giunti a maturità sessuale, maschio e femmina si accoppiano e gli spermi del maschio fecondano l’uovo. La fecondazione è perciò interna.Le due cellule aploidi fondendosi generano un embrione diploide.

La riproduzione sessuata anfigonica

Per la loro modesta mobilità, per le abitudini notturne e l’esiguo numero di maschi gli incontri non sono frequenti, perciò non c’è corteggiamento, né lotta tra maschi per l’accoppiamento.

La riproduzione sessuata anfigonica

L’accoppiamento in genere è lunghissimo.La femmina conserva gli spermi nella spermateca.

La riproduzione sessuata anfigonica

La risposta evolutiva alla difficoltà di accoppiamento è stata la partenogenesi, infatti, in mancanza di fecondazione, la femmina si riproduce attraverso uova NON fecondate.

La riproduzione per partenogenesi

Nonostante l’assenza di fecondazione, la partenogenesi viene considerata una riproduzione sessuata in quanto l’uovo che si sviluppa deriva da una linea germinale ben differenziata.

Alcuni autori definiscono la partenogenesi una riproduzione unisessuale, in quanto presenta i gameti, ma non fecondati.

La riproduzione per partenogenesi

Il vantaggio della partenogenesi risiede nel risparmio energetico e di tempo per le specie che lo presentano. Il processo evidentemente non comporta aumento di variabilita' genetica, pertanto lo si riscontra in specie che vivono in condizioni ambientali

La riproduzione per partenogenesi

piuttosto stabili o quando le condizioni ambientali risultano particolarmente favorevoli (abbondanza di cibo, temperatura costante, bassa densita' ecologica, etc.).

La partenogenesi è un fenomeno complesso che può essere classificato in base al sesso degli

individui generati

La partenogenesi può essere

Sesso prodotto Esempi

Arrenotoca Solo maschi Api

Telitoca Solo femmine Insetti stecco

Deuterotoca Entrambi i sessi Alcune specie di farfalle

-occasionale se si presenta solo in alcune popolazioni di una data specie quando si verificano condizioni particolari. La femmina può deporre uova anfigoniche, ma, se non incontra il maschio, produce uova partenogenetiche dalle quali si svilupperanno solo femmine, come nei fasmidi- da parassitosi, come avviene in molti pesci da acquario come i lebistes

La partenogenesi può essere1. Accidentale ed è presente in specie che si riproducono per via anfigonica, ma che occasionalmente possono riprodursi partenogeneticamente e si distingue in

2. Geografica può essere continua, ma limitata a certe popolazioni.Nei Fasmidi, il Bacillus rossius presenta molte popolazioni partenogenetiche in Italia e nella penisola Balcanica

La partenogenesi può essere

3.Facoltativa quando è la madre a determinare la fecondazione o meno dell’uovo. Nel caso dell’ape domestica la partenogenesi comporta la produzione di soli maschi, mentre le femmine vengono prodotte per anfigonia. L'ape regina viene fecondata un’unica volta in occasione del volo nuziale e conserva gli spermatozoi l’intera vita (4-5 anni)

La partenogenesi può essere

Dopo pochi giorni la regina inizia a deporre in piccole celle e se apre la spermateca le uova vengono fecondate e si sviluppano in femmine, altrimenti nascono maschi. E’ stato suggerito che la diversa grandezza delle celle serva a favorire l’apertura o meno della spermateca.

La partenogenesi facoltativa delle api

La partenogenesi può essere

4. Obbligatoria e si distingue in-Indefinita quando si presenta in specie totalmente incapaci di riprodursi per via anfigonica per assenza di maschi-Ciclica con alternarsi di generazioni anfigoniche e partenogenetiche, come nella Dafnia pulex o di piccoli Artropodi spesso fitoparassiti. Dafnia

La partenogenesi obbligatoria ciclicaIn primavera/estate le specie a partenogenesi ciclica si riproducono per partenogenesi diploide, dando diverse generazioni di femmine: una popolazione di sole femmine è in grado di occupare una nicchia ambientale in un tempo molto più rapido di una con maschi (i maschi non fanno figli da soli) perché tutti gli individui sono fertili, quindi il numero aumenta esponenzialmente. Poiché questa modalità di riproduzione comporta una diminuzione di variabilità genetica, Rotiferiverso la fine dell'autunno ritornano a comparire i maschi, grazie a una partenogenesi aploide. In questo modo verso l'inverno le popolazioni ritornano all'anfigonia che garantisce il massimo di rimescolamento genetico.

Nella partenogenesi aploide (o generativa), la meiosi è normale e l’individuo che si sviluppa partenogeneticamente rimane apolide; è questo il caso dei fuchi nelle api (Apis mellifica)

Partenogenesi aploide

Il fenomeno della partenogenesi è stato scoperto nel 18° secolo da Charles Bonnet e agli inizi del 900 iniziarono i primi esperimenti di partenogenesi artificiale.

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