LUTTO AddioGianni,contadinoeattore - El lugar de las ... · una sorpresa assolutamente inaspettata...

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26 SAN MAURO TORINESE

La vera e propria rivoluzione,nella sua vita, è arrivata aquasi 80 anni. Per l’esattezza,si è concretizzata proprio ilgiorno in cui compiva le sue 79primavere. Era il 26 novembredel 2013: Gianni Baccola fe-steggiava il compleanno sulpalco del cinemaLux,alla “pre-mier” del film “El lugar de lasfresas” di cui lui, assieme allamoglie Lina Garrone, è asso-luto protagonista.Era la seconda volta,dagli anni’70, che i due entravano as-sieme in un cinema. La primavolta, più di 40 anni fa, eranospettatori. Questa volta sulmaxischermo c’erano loro.C’era la loro storia.In questi ultimi 11mesiGiannisi è gustato un nuovo tipo disoddisfazione: dopo una vitapassata a lavorare, ha potutoassaporare il gustodi essereat-tore di un film-documentarioche ha riscosso un successostraordinario.Ora che non c’è più, ora che èvolato in cielo, di lui rimarràuna testimonianza indelebile.Scolpita nei fotogrammi in-trappolati dentro la macchinada presa diMaiteVitoriaDa-neris, regista spagnola autricedel capolavoro su San Mauro,sulle sue fragole, ma soprat-tutto sulla vita di Lina eGianni, i due contadini san-mauresi che hanno saputo faremozionare migliaia e migliaiadi persone.Gianni se n’è andato lunedì 20ottobre in un letto di ospedale,al Giovanni Bosco di Torino. Ilsuo cuore non ha retto all’in-farto patito un mese fa. Il suo

VIABILITÀ–Il sindacopensaadaltridue impianti, uno inviaSperanzae l’altro inviaRoma

In arrivo altre telecamere agli incroci“I due impianti semaforiciservono a ridurre gli inci-denti, non per le casse del Co-mune”, precisa il sindacoUgo Dallolio commentandola nuova pioggia di critichesul semaforo di via Roma.All’incrocio di via Milano evia Montebello, il tanto voci-ferato vista-red fa parlare disé, proprio come qualchetempo fa, l’altro semaforo contelecamera di via Casale erastato protagonista di critichee cronaca locale. E così, agliuffici del Net si accalcanopersone per lamentarsi disanzioni ingiuste e chiederechiarimenti. Poi c’è il caso diquel signore, Erminio Ta-liento, che proprio la scorsasettimana ha denunciato diaverne ricevute nove in ap-pena un mese.“Le sanzioni – spiega il sin-

daco – sono assegnate dai vi-gili su precise indicazioni.Non si tratta di darle perrimpolpare le casse comu-nali, ma hanno un obiettivo

preciso: quello di ridurre gliincidenti o le situazioni di pe-ricolo provocate dall’impru-denza di alcuni automobili-sti. È certo però che, nono-stante ci sia alle spalle un’in-formazione a tappeto di tuttii cittadini, nel primo periododopo la messa in funzionedelle telecamere, le multesono sempre tantissime perpoi scremarsi nei mesi suc-cessivi. Secondo gli ultimidati registrati a fine settem-bre, in tre mesi di vita del se-maforo di via Roma le infra-zioni sono state circa mille,ma saranno destinate a dimi-nuire con il passare deimesi.”Ad oggi gli impianti sonodue, ma potrebbero aumen-tare. Secondo indiscrezionipotrebbero essere presiprovvedimenti per l’incrocio

di via Italia con via Speranzae per quello di via Roma convia Del Porto, collocato sulconfine con Torino.“La decisione – continua Dal-lolio – di installare un im-pianto del genere, avvienedopo una serie di segnala-zione che la polizia munici-pale riceve dai cittadini ri-guardanti un particolare in-crocio. Allo stato attuale sonostati attivati in incroci parti-colari, in uno c’era stato ungrave incidente, nell’altro è lavicinanza della scuola ele-mentare che ha spinto a in-stallarlo. Stiamo studiandoaltre vie critiche, particolar-mente trafficate in cui nonsono rispettati i semafori, matutto dipende dalla tipologiadi incrocio e dalle problema-tiche specifiche di ognuno.”

Jessica Pasqualon

GIANNI E LINA sono stati premiati in estate dal Comune di San Mauro per il loro lavoro

LUTTO–SanMauro lo conosceva come il protagonista del documentario “El Lugar de las Fresas” diMaiteDaneris

Addio Gianni, contadino e attoreInsieme alla moglie Lina aveva emozionato centinaia di spettatori. Si è spento a 79 anni

C’è una cosa che mette d’ac-cordo quasi tutti i residenti divia Roma e delle vie limitrofe.L’impianto semaforico dotatodi telecamera è stato piazzatonell’incrocio più sicuro emeno soggetto a pericoli ditutta la via. Dopo l’incidentemortale all’angolo tra viaRoma e via Mirande, in cuiha perso la vita il ciclista Sa-bino Diviesto, la polemicaera scoppiata sulla pericolo-sità di quell’incrocio.Ora, a pochi giorni di di-stanza, un’iniziativa popo-lare smuove le acque già ra-ramente tranquille dell’Ol-trepo. Un gruppo di cittadini

residenti nella zona, infatti,ha tutta l’intenzione di con-vincere l’amministrazionecomunale a mettere un im-pianto di videosorveglianzaal semaforo che regola l’in-crocio tra via Roma e via Pa-lestro. E vuole farlo attra-verso una raccolta di firme.“E’ un provvedimento dove-roso - spiega Cristina Orti-celli, tra i principali promo-tori della petizione -mia ma-dre ha rischiato più e piùvolte di essere investita purattraversando sulle striscepedonali e con il semaforoverde. A quell’incrocio, sem-plicemente, le auto non si fer-

mano col rosso. E’ pericolosis-simo”.Nei prossimi giorni la rac-colta firme prenderà ufficial-mente il via. Sarà possibileaderire anche presso il bar“La Meridiana” di via Roma,proprio all’angolo con via Pa-lestro.“In tanti hanno già espresso illoro supporto per questa ini-ziativa - commenta Cristina -sintomo del fatto che il pro-blema è davvero sentito. Nonpossiamo avere il terrore diessere investiti ogni volta cheattraversiamo la strada. Io houn bambino, posso fargli ri-schiare la pelle ogni giorno?”.

La madre di Cristina, dopoaver rischiato per l’ennesimavolta di essere investita loscorso 13 ottobre, si è recatain Comune per prendereprovvedimenti. Dopo averparlato con l’assessore allaviabilità Luigi Antonetto,ha deciso di scrivere una let-tera direttamente al sindacodi San Mauro,Ugo Dallolio.A queste semplici comunica-zioni, poi, seguirà la petizionepopolare. Chissà che tuttoquesto non permetta ai resi-denti della zona di ottenereuna soluzione al loro pro-blema.

L.S.

VIABILITÀ/2–Icittadini simobilitanoperchiederepiùsicurezzaall’incrocioviaRoma-viaPalestro

Raccoltafirmeperchiedereunaltrosemaforot-red

INIZIATIVE

Lo Sportello Filosoficoprosegue nelle sue attivitàE’ ripresa l’attività dello“Sportello filosofico” san-maurese. Avviato lo scorsomaggio, il progetto finaliz-zato a creare un punto diascolto per i cittadini san-mauresi è stato riconfer-mato anche dopo l’estate.Acondurre le danze è semprela professoressaMaria LoSanto, volontaria civicache assieme alla consigliera di maggioranza Rosalba Me-rola ha ideato e progettato l’iniziativa. La risposta dei cit-tadini, finora, è stata soddisfacente: non c’è ressa, questo no(non avrebbe nemmeno senso uno sportello filosofico superaffollato), ma ci sono persone che ormai hanno fatto diquello del venerdì dalle 15,30 alle 16,30 un appuntamentofisso. “La professoressa ha avviato anche un momento di let-tura dei classici assieme alle persone che frequentano losportello - spiega la consigliera Merola, Pd -, dal momentoche in molti le avevano chiesto questo tipo di servizio”.L’appuntamento è sempre per il venerdì, dalle 15,30 alle16,30, presso la biblioteca civica GermanaBocca, in via XXVAprile 66.

SERVIZI

Riprende “Sos Dsa”,il laboratorio per ragazziDa martedì scorso ha riaperto il laboratorio “Sos Dsa”, for-temente voluto dall’amministrazione comunale per andareincontro alle esigenze ragazzi sanmauresi con disturbi del-l’apprendimento. Il progetto sarà diviso in due fasi: una diascolto, la seconda di lavoro vero e proprio.In un primo momento, infatti, è previsto uno sportello diascolto aperto ai genitori dei bambini che hanno fatto ri-chiesta di partecipazione al laboratorio. A questa attivitàprenderà parte, oltre al personale qualificato dell’associa-zione, una delle volontarie civiche del Comune.Nella seconda fase, successiva alla “ricognizione”, si avvieràinvece il lavoro con i bambini. Tra le novità, l’utilizzo di unnuovo programma che racchiude la costruzione di mappe eprevede nuove tecnologie di sintesi vocale. L’iniziativa sisvolgerà sempre, come prima dell’estate, nella sala confe-renza presso la biblioteca civica Germana Bocca di via XXVAprile 66.

fatti, l’amministrazione Dallo-lio ha donato un “diploma”, unriconoscimento “per aver con-tribuito a promuovere l’imma-gine di SanMauro attraverso ivalori puri ed essenziali tipicidelle persone legate al lavorodella terra”.“Ci siamo conosciuti una vitafa, erano gli anni ’60 - ricordaLina - lui mi ha visto in un ne-gozio a Castiglione, mentrecomprava delle cose per la dittain cui lavorava,aVolpiano”.Al-l’epoca lei aveva 27 anni, lui seidi più.“E’ da sposare,quella ra-gazza?” aveva chiestoGianni alproprietario del negozio.“Quella ragazza è una gran la-voratrice, non andresti malecon lei.Se ti piace le parlo io”gliaveva risposto Marco, il tito-lare. Così Lina e Gianni sierano incontrati,unadomenicapomeriggio. Poi erano andatiinsieme al cinema, “l’unicavolta che siamo andati al ci-nema prima di conoscereMaite”.Tre anni dopo,nelmag-gio del 1971, si erano sposati.“Mi ha sempre voluto tantobene. Ogni tanto discutevamo,ma poi finiva tutto e si andavaavanti”.Una vita dedita al lavoro, in-somma, “stravolta” in positivodall’arrivo della regista spa-gnola e della sua telecamera.“Gianni era molto felice per ilfilm - racconta Maite VitoriaDaneris, che assieme ai due co-niugi ha trascorso ben setteanni per realizzare il suo lavoro-mi ha accompagnato alle pro-iezioni al Torino Film Festival,al Massimo, al Cecchi Point, alcinema Centrale, a SanMauro.

L’ultima volta che ha presen-tato il film è stato lo scorso lu-glio al Piccolo Cinema. Ognivolta si stupiva di trovare cosìtanta gente seduta lì davanti alui, in sala”.AMaite,Gianni eramolto affe-zionato. “Mi chiamava spessoper sapere come stavo, soprat-tutto quando andavo fuori dal-l’Italia. Mi telefonava per chie-dermi come fossero andati imiei viaggi.Neimiei confronti èsempre stato attento e premu-roso” racconta lei.Spesso Gianni si recava a Set-timo, per andare a trovare i pa-renti: suo fratello Giuseppe, lacognata, la nipote Pina. Eramolto legato ai suoi coscrittisettimesi: una volta all’anno sitrovava con quelli della “Levadel ’34” per un pranzo e una vi-sita al cimitero. Un posto im-portante lo occupavano anche isuoi cani, cui lui eramolto affe-zionato.I funerali diGianni si sono cele-brati giovedì pomeriggio a SanMauro,presso laparrocchiaSa-cro Cuore di Gesù, a Sambuy.Adare l’ultimo saluto al conta-dino sanmaurese c’erano pa-renti eamici,molti“colleghi”delmercato di Porta Palazzo, e leautorità sanmauresi, su tutti ilsindaco Ugo Dallolio e l’asses-sore alla cultura Marino Rey-mondet. I contadini del mer-cato, peraltro, hanno raccolto200 euro come sostegno a Lina.Lei li donerà alla parrocchiasanmaurese, “per la restaura-zione della Casa dell’Immaco-lata, “dove andavo a fare cate-chismo quand’ero ragazza”.

L.Sch.

cuore non ha retto a una vitaintera di lavoro: si è spentopian piano, gradualmente, unpoco alla volta.Ha fatto in tempo, il settanta-novenne nato a Settimoma re-sidente nella campagna san-maurese ormai dal 1991, aesultare ancora per l’ultimopremiovintoda“El lugarde lasFresas”, miglior documentarioal prestigioso festival francesedi Annecy. Le prossime proie-zioni se le godrà da lassù, inuna posizione privilegiata.Senza più la stanchezza deglianni addosso, senza la faticadel cuore malandato. La suastoria continuerà a fare il girodelle sale cinematografiched’Italia, d’Europa, del mondo,emozionando e commuovendose possibile ancor più di prima.“Ripeteva sempre che non po-

teva crederci,alla sua età,di es-sersi ritrovato protagonista diun film. Non aveva parole percommentare questo fatto: perlui, come anche per me, è statauna sorpresa assolutamenteinaspettata” ricorda Lina Gar-rone, moglie di Gianni.E’ lei a raccontarci la storia disuomarito:un uomo buono, at-tento, sensibile, dedito al la-voro. Nato a Settimo il 26 no-vembre 1934, aveva lavoratocome lavandaio, poi in Fiat aTorino, poi come autista primain una ditta di Volpiano e poi aSettimo, “nell’azienda del ra-gionier Cernusco”, come lachiamaLina.Unavolta in pen-sione, Gianni non si è fermato,anzi. Ha continuato ad aiutarela moglie ad occuparsi dell’ortoe delle serre. Lei, instancabilelavoratrice, ancora oggi ha un

banco di prodotti ortofrutticolial mercato di Porta Palazzo.“Mi ha sempre aiutato, finoall’ultimo” racconta Lina, “sic-come io ero spesso al mercatolui si occupava della casa, pu-liva, teneva tutto in ordine, cu-cinava, pagava le bollette. Neltempo libero amava leggere,tutti i giorni guardava il tele-giornale per tenersi aggior-nato”.Soprattutto negli ultimi anni,faceva fatica a stare dietro airitmi di lavoro dellamoglie,manon si tirava comunque indie-tro. Dopo una vita trascorsafianco a fianco, aiutare Linanell’orto era diventata un’abi-tudine irrinunciabile. Prima diandarsene per sempre,ha fattoin tempo a ricevere anche unpremio da parte del Comune diSan Mauro. A lui e Lina, in-

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