MAURO BARDI

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Scuola di Alta Formazione in Scienze Criminologiche - CRINVE High School in Criminological Sciences - CRINVE Anno Formativo 2012/2013. MAURO BARDI. - PowerPoint PPT Presentation

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Scuola di Alta Formazione in Scienze Criminologiche -

CRINVEHigh School in Criminological Sciences - CRINVE

Anno Formativo 2012/2013

Scuola di Alta Formazione in Scienze Criminologiche -

CRINVEHigh School in Criminological Sciences - CRINVE

Anno Formativo 2012/2013

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Membro del Coordinamento Scientifico e Docente di Cultural Crimes e Filosofia del Diritto Penale presso la Scuola di Alta Formazione in Scienze Criminologiche, Istituto FDE Mantova.

Componente del coordinamento scientifico dell’Associazione LIBRA – Rete per lo Studio e lo Sviluppo delle Dinamiche di Mediazione.

Referee della Rivista “Crimen & Delictum - International Journal of Criminological and Investigative Sciences”

MAURO BARDI

PENSARE ALLA CITTA’Luoghi sicuri – Persone

sicure

Come la criminologia si intreccia con

considerazioni di carattere ambientale.

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LA SICUREZZASottende un concetto più generale: 

IL CONTROLLO SOCIALE

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COSA INTENDIAMO PER CONTROLLO SOCIALE:

- MECCANISMI;- APPARATI.

Volti a realizzare:- REAZIONI- AZIONI(perché dico prima reazioni e poi azioni?)

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• LE AZIONI SONO RIVOLTE ALLA REPRESSIONE

• LE REAZIONI SONO RIVOLTE ALLA PREVENZIONE

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Il controllo sociale si articola in:

- Attori del c.s.- Agenti del c.s.- Oggetti del c.s.- Luoghi del c.s.- Tempi del c.s.

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IL CONTROLLO E’-FORMALE

-INFORMALE

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I MEZZI DEL CONTROLLO:- NORME GIURIDICHE- NORME SOCIALI- NORME RELIGIOSE- NORME MORALI- NORME CULTURALI

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LE NORME INDICANO:

- COMPORTAMENTI- ASTENSIONI- TEMPI- LUOGHI

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GLI STRUMENTI DEL CONTROLLO:

-Giurisdizione;-Polizia;-Considerazione sociale;-Riprovazione sociale;-Spazi; Luoghi;-Apparati tecnici;

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LO SCOPODEL

CONTROLLO SOCIALE

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POLITICA DEL CONTROLLO SOCIALE:

-INFLUENZA DELLE ISTITUZIONI SUI GOVERNATI E SUGLI AMMINISTRATI;

-INFLUENZA DI UN GRUPPO DOMINANTE SU GRUPPI SUBORDINATI;

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CONTROLLO SOCIALE

E

SICUREZZA

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le dimensioni della sicurezza• sicurezza come assenza di conflitti (quiete)• sicurezza come sicurezza sociale (dispositivi volti ad

alleviare il disagio)• sicurezza tecnica attraverso dispositivi• sicurezza come integrita’ della sfera personale da invasioni• sicurezza come assenza di insicurezza (sicurezza come

percezione). Da chi viene percepita quale sicurezza (maschio, auto, actono, adulto e della middle class – Tamar Pitch)

• sicurezza come aspettativa affinche’ si ripetano sempre le medesime condizioni

• sicurezza come sicurezza “reale” riferita ai luoghi pericolosi• Sicurezza come sicurezza “temporale” riferita ai tempi• sicurezza come sicurezza “personale” riferita ai soggetti

pericolosi • sicurezza come prevenzione: le insidie della prevenzione; i

guasti della “societa’ preventiva” (Tamar Pitch)Scuola di Alta Formazione in

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UNA DEFINIZIONE DI SICUREZZA (ai nostri fini)

“… integrità della sfera personale e patrimoniale del soggetto singolo, in quanto minacciata da incombenti pericoli esogeni associati alla presenza di determinate categorie di individui”(Vianello, Sbraccia: 2008)

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Precisiamo però,

RISPETTO AI LUOGHIRISPETTO AI TEMPIRISPETTO ALLE COSE

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RAPPRESENTAZIONE DEI -QUARTIERI A RISCHIO

-DEI TEMPI A RISCIO-DEGLI OGGETTI A

RISCHIO-DEI SOGGETTI A RISCHIO

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CONTROLLO, REPRESSIONE, SICUREZZA, PERICOLO, RISCHIO, PAURA

PAURA DEL REALE

PAURA SOGGETTIVA

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La citta’ ideale e’ quella che non ha uomini.Dalla citta’ ideale rinascimentale alle citta’ metafisiche di De Chirico.LA CITTA’ TRA•POLIS E CIVITAS.La citta’ sotto scacco / La citta’ assediata: da forze reali (assedi nella storia;)da forze immaginarie; la citta’ assediata dalla malattia (la peste; )la citta’ assediata dai poveri, dai mendicanti, dagli stranieri che vogliono occupare uno spazio: difendere lo spazio.Le relazioni tra citta’ ed extraneus(Simmel).•LA CITTA’ come luogo che originariamente appartiene agli ingroup e che, successivamente, conosce gli outgroup. Gli outgroup come minaccia e come assedianti; gli outgroup come contaminantiLa citta’ e il cittadino:•il cittadino anonimo•il cittadino spaesato•il cittadino alla merce’ dell’insidiaLa citta’ come luogo di conflitti:•la citta’ e la societa’ meccanica•la citta’ e la societa’ organica•la citta’ e la societa’liquida•la citta’ e la societa’ organica•la citta’ non come luogo, ma come corpo vivente.•la citta’ con funzioni ed apparati.•la citta’ tra gemeinschaft e gesellschaft (Tönnies).URBANESIMO STILE DI VITA (Melossi: 2002)

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Si può pensare in modo realistico alla sicurezza?

In specie al di là delle formule classiche che affidano il

compito alla Legge Penale.Tendenza a pensare ed

impostare la prevenzione in via amministrativa e locale.

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Teorie moderne sulla sicurezza

• situazionale• evolutiva

• comunitaria• ambientale

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Prevenzione situazionale

•teoria delle opportunita’ criminaliteoria delle opportunita’ criminalicomprensione delle condizioni di luogo e di tempo che possono costituire occasione di

commissione del crimine•teoria delle attivita’ abitualiteoria delle attivita’ abituali

presenza di un soggetto motivatopresenza di un oggetto da colpire (reificazione

della vittima); assenza di controlli locali

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Teoria del criminal patternTeoria del criminal pattern•studio dello spaziostudio dello spazio•studio dei “nodi spazio-temporali”studio dei “nodi spazio-temporali”•studio dei percorsistudio dei percorsi•studio dei margini (di fuga, di studio dei margini (di fuga, di soccorso, di rifugio)soccorso, di rifugio)•studio delle areestudio delle aree

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La domanda di fondo quindi e’:

•non perchéperché si e’ verificato il crimine

ma• dove e quandodove e quando si e’ verificato il crimine (Brantigham: 1997)

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conseguenze:conseguenze:• studio dell’ambiente• studio delle vie di flusso• studio delle vie di fuga• la fuga per: criminali e vittime• studio della concentrazione delle attivita’

lavorative e commerciali• individuazione di hot spot, anche in relazione

alla legge di decadimento criminale• individuazione di hot products, anche in

relazione alla legge di decadimento criminale

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Riallacciamento alla teoria neo-classica del crimineTeoria neo-razionale legata a:• volonta’ criminalevolonta’ criminale (insuscettibile di indagine)• occasione criminaleoccasione criminale da sfruttare sulla base di calcolo costi/benefici: quindi ricerca delle opportunita’

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La “prevenzione situazionale” adotta questo pattern:•aumentare le difficolta’ e gli ostacoli per il criminale (sicurezze attive e passive);•aumentare i rischi per il criminale: rischi di insuccesso e di incarcerazione (contatto con la polizia)•ridurre la disponibilita’ di hot products e di hot spot

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La “prevenzione situazionale” assume quindi la direzione ambivalente di:•criminologia dell’altro (e dell’atto dell’altro)•criminologia del se’ (e delle prescrizioni per la vittima)

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Le tecniche ausiliarie di prevenzione situazionale, Le tecniche ausiliarie di prevenzione situazionale, volte a diminuire l’occasione.volte a diminuire l’occasione.

Tecniche psicosociali:Tecniche psicosociali:•diminuzione dello stress•evitamento delle liti•stigma efficace verso l’atto deviante (anche con cartelli, simboli che mettono in imbarazzo il trasgressore)•campagna contro l’abuso di alcol (ridicolizzazione del bevitore da strada)•ricorso all’alcol test

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Queste tecniche hanno a che fare con:

I luoghiI luoghi

I tempi.I tempi.

L’allentamento dello stress ha a che fare con l’intervento sugli spazi (vedremo la tendenza ad accentuare l’attenzione sui luoghi che possono suscitare: paura, senso di pericolo, o solo angoscia).L’attenzione nei confronti della “strada” come luogo di devianze: traffico di droga, prostituzione, clochard, malati mentali, diversi, incivili.

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Queste tecniche hanno a che fare anche con i “corpi”, intesi come “oggetti” dei “soggetti” che sono stati sopraindicati.Costoro, in ogni caso, rappresentano parte dello spazio e del tempo.Individui privati della loro soggettività (in quanto esclusi dai dispositivi e dagli statuti); e quindi facenti parte di un ambiente da “ripulire”.(confronta: la neutralizzazione penale; il just desert: Ceretti, Cornelli: 2013)

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La prevenzione comunitaria:•passaggio della gestione della sicurezza da autorita’ centrali ad autorita’ locali (polizia municipale, assistenti sociali – dipendenti dalla politica locale)•coinvolgimento della popolazione sui problemi della sicurezza e sulla assunzione delle decisioni•indagini statistiche sulla popolazione•collaborazione della popolazione con la polizia locale•istituzione di contratti di collaborazione tra popolazione e autorita’ locali (limiti ed inganni di tali strumenti)•utilizzazione di un linguaggio accessibile alla popolazione (le retoriche dell’antiburocratese e dell’antipolitichese che danni hanno provocato alla dignita’ della lingua italiana)•il linguaggio, non solo come verbalizzazione e scritto, ma anche linguaggio simbolico = attraverso anche l’architettura•realizzazione di mappature, dapprima neutrali (ad es. pgt) poi crime mapping•individuazione e divulgazione degli hot spot•statistica criminale ingenua e sua divulgazione sulla base di: tipi di reato, tipi di autore (ricordi il tätertyp?)•associazione di reati a tipi d’autore e a luoghi d’autore

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Due aspetti estrapolati da evidenziare:Due aspetti estrapolati da evidenziare:-La sicurezza e la prevenzione comunitaria attuate attraverso il linguaggio architettonico: le barriere, le aiuole, i cancelli, le inferriate, le murate;-La sicurezza e la prevenzione comunitaria attuate attraverso l’individuazione di tipologie criminali associate a certi luoghi: luoghi di residenza (campi rom, zone etniche); luoghi di azione delle condotte criminali (vie del centro, passeggio, ville isolate, appartamenti disabitati).

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Prevenzione e sicurezza ambientale:Prevenzione e sicurezza ambientale:•può una buona progettazione urbana influire sulla sicurezza, o meglio sulla prevenzione del crimine e sulla riduzione della insicurezza?

le sue parole chiave:le sue parole chiave:•territorializzazione•defensibile space

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LE SOLUZIONI PROPOSTE - ETEROGENEE- diversificazione nella organizzazione del territorio. rafforzamento del tessuto comunitario- distribuzione in modo uniforme della popolazione in modo da intensificare la presenza ed evitare luoghi isolati- la territorialita’territorialita’: senso di appartenenza degli spazi pubblici. - continuum tra spazi pubblici e privati- abolizione della specializzazione zonale- la sorveglianza- creazione di strutture che facilitino la frequentazione degli spazi- visibilita’ delle aree accessibili- imago ediliziaimago edilizia: evitamento di fabbricati “stigmatizzati” (case popolari); evitamento di fabricati a piu’ piani- imago dello spazio pubblicoimago dello spazio pubblico: illuminazione, marciapiedi, giardini; evitamento di luoghi esclusivi- imago ambientaleimago ambientale: evitamento di spazi anonimi e piattiQuesti accorgimenti possono produrre:

– diminuzione di reati vandalici– diminuzione di reati contro il patrimonioScuola di Alta Formazione in

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Alle radici della criminologia ambientale o della prevenzione ambientale:•le ragioni della insicurezza•cosa e’ l’insicurezza: paura del crimine.•Paura, ansia, preoccupazione.

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Un inciso di natura psico-sociale:Un inciso di natura psico-sociale:Quali sono le conseguenze della paura?-A livello individualeA livello individuale uno scadimento del senso di benessere delle persone;-Aumento dello stress;-Effetti negativi sull’autostima;-Peggioramento della qualità della vita (isolamento, inibizione delle relazioni sociali e delle attività).(Roccato, Russo: 2012)

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A livello collettivo:A livello collettivo:-Scadimento del capitale sociale;-Evitamento di aree da parte dei residenti;-Creazione di aree isolate;-Diminuzione della sorveglianza nelle aree isolate;-Ammaloramento dei fabbricati nelle aree isolate;-Concentramento di attività devianti (prostituzione, spaccio di droga);-Concentramento di soggetti devianti;-Ritiro del senso di comunità rispetto ai luoghi;-Creazione di aree abitate da soggetti con caratteristiche predeterminate;-Creazione di comunità di chiuse: ingroup, outgroup.

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I motivi della paura:I motivi della paura:-Motivi legati ad una eredità ancestrale;-Timore di essere vittimizzati (sia per coloro che hanno già subito torti – che per coloro che, sebbene non ne abbiano subiti, si immedesimano nelle ragioni dei vittimizzati;-Inquietudine diffusa ed alimentata da: media e politici imprenditori della paura. Alimentata dalle aziende che si occupano di sicurezza (costruttori di allarmi, investigatori);-Senso di mancanza di controllo sociale formale – ma non si pensa a quello informale;-Senso di scadimento della efficacia dell’azione delle agenzie sociali che si occupano di attenuare l’angoscia (critica verso le religioni);-Presenza eccessiva di controlli sociali formali che contribuiscono ad aumentare l’angoscia;-Senso diffuso di vulnerabilità.

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I MOTIVI “AMBIENTALI” DELLA I MOTIVI “AMBIENTALI” DELLA PAURA:PAURA:-IL CASO DELLE BROKEN WINDOWS (Wilson, Kelling: 1982);-L’ESPERIMENTO SULL’AUTO ABBANDONATA (Zimbardo: 1969);- LE STRADE DESERTE: non si esce perche’ si ha paura: quindi le strade sono deserte e non rappresentano incentivo ad uscire.

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QUINDI:La paura del crimine

proviene dalla paura del disordine sociale:

La disorganizzazione sociale; inciviltà; paura; crimine

(N.B. si tratta di un modello percettivo, non oggettivo)

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Esplicazione del modello di Wilson e KellingDisordine, incuriaincivilta’riduzione del controllo paura criminalita’.

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L’anomia e la disorganizzazione sociale passano gradualmente in secondo piano: questi rappresentano cause criminogenetiche del positivismo.L’attenzione passa alla incivilta’.L’incivilta’ come continuum che conduce alla azione criminale grave.Confusione tra incivilta’ e illegalita’.Incivilta’ e maleducazione come prodotti dell’allentamento dei controlli.Gli incivili sono temibili perche’ imprevedibili.Gli atti incivili non sfuggono al dark number della devianza, perché sono evidenti.

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Il diritto si avvia ad occuparsi della inciviltà.Da notare: l’inciviltà ha strettamente a che fare con l’ambiente e i luoghi.I precedenti: art. 659 C.p. (disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone); art. 660 C.p. (molestia o disturbo delle persone); art. 664 C.p., II comma (distruzione o deterioramento di affissioni ad opera dei privati); art. 666 C.p. (spettacoli o trattenimenti pubblici senza licenza); art. 669 C.p. (esercizio abusivo di mestieri girovaghi); art. 670 C.p. (mendicità – abrogato); art. 688 C.p. (ubriachezza – depenalizzato); art. 724 C.p. (bestemmia o manifestazione oltraggiosa verso i defunti – depenalizzato); art. 724 (atti contrari alla pubblica decenza), (turpiloquio – abrogato).

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Art. 6 D.L. 23 maggio 2008, n.92, convertito con L. 24 luglio 2008, n. 122Art. 5, c. IV Il sindaco, quale ufficiale del Governo, adotta con atto motivato provvedimenti, anche contingibili e urgenti nel rispetto dei principi generali dell'ordinamento, al fine di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumita' pubblica e la sicurezza urbana. I provvedimenti di cui al presente comma sono preventivamente comunicati al prefetto anche ai fini della predisposizione degli strumenti ritenuti necessari alla loro attuazione.

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Corte Costituzionale, 4 aprile 2011, n. 115Le ordinanze sindacali oggetto del presente giudizio incidono, per la natura delle loro finalità (incolumità pubblica e sicurezza urbana) e per i loro destinatari (le persone presenti in un dato territorio), sulla sfera generale di libertà dei singoli e delle comunità amministrate, ponendo prescrizioni di comportamento, divieti, obblighi di fare e di non fare, che, pur indirizzati alla tutela di beni pubblici importanti, impongono comunque, in maggiore o minore misura, restrizioni ai soggetti considerati. La Costituzione italiana, ispirata ai principi fondamentali della legalità e della democraticità, richiede che nessuna prestazione, personale o patrimoniale, possa essere imposta, se non in base alla legge (art. 23).

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Da un punto di vista criminologico la norma era incentrata su quattro cardini (Ceretti, Cornelli: 2013):- ORDINE DISORDINE;-INCOLUMITA’ IN SENSO LATO;-CRIMINALITA’ COME EFFETTO DEL DISORDINE;-DIFESA DELLA PROPRIETA’ DAL DISORDINE.

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QUINDI:la paura del crimine si prospetta come derivante dalla paura della incivilta’?• cosa e’ l’incivilta’• quali sono i segni della incivilta’• incivilta’ attiva=vandalismo• incivilta’ passiva=trascuratezza• incivilta’ sociale=prostituzione, tossicodipendenza, alcolismo, vagabondaggio• incivilta’ reale=luoghi degradati.

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Altri indici di incivilta’Altri indici di incivilta’•immigrazione•multiculturalismo•degrado delle condizioni economiche•arretramento del welfare state•le bande giovanili

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INCIVILTA’ E ANTISOCIALITA’

L’esperienza della Civility Law;L’esperienza dell’ASBO (Anti-social-

Behaviour-Orders).E’ antisociale la condotta che è causa o che è probabile che crei tormento, paura o preoccupazione a una o più persone che non appartengono alla famiglia di chi la pone in essere (Crime and Disorder Act, 1998).

La territorialita’•area di spazio considerata come da proteggere poiche’ intesa come “propria”Area territorializzata•area che reca segni riconducibili ad una appropriazioneArea non territorializzata:•area che non reca segni di appropriazione, quindi in preda al disordine•la paura che l’area territorializzata si de-territorializzi

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Dalla territorialita’ al defensible spacespazio territorializzato

spazio privatizzato

spazio difendibile(controllo di spazi pubblici gestiti con mentalia’ privata: dispositivi di sicurezza, polizia privata).

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Come si giunge al defensibile space?•con barriere simboliche•con barriere reali•con barriere elettroniche•con dispositivi di sicurezza

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LE GATED COMMUNITIES(Ceretti, Cornelli: 2013)

Che rafforzanoI LEGAMI DI CLASSEI LEGAMI DI CENSO

I LEGAMI IDENTITARI

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Un nuovo modo di vivere ed abitare si diffonde (inizialmente nella high class).(Žižek: 2011):-Privatizzazione della vita (si vive in privato allo scopo di minimizzare i rischi di contaminazione: malattie – fisiche e mentali, “diversi”, criminali);-Non esiste più contatto tra diversi gruppi sociali i quali condividono il medesimo spazio;-Cessa di esistere, non solo la gerarchia tra le classi – ma sono le classi a non riconoscersi più tra loro;

Come concepire quindi la sicurezza in riferimento ai luoghi?

Non parliamo di politica o di diritto, ma preferiamo riferirci ad un atteggiamento mentale che auspichiamo diffuso.

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Ogni intervento prende le mosse da:-Riconoscimento dell’altro;-Chi riconosce prende atto della somiglianza dell’altro;-Contrastare le diseguaglianze: giuridiche, sociali, di opportunità;-Valorizzare le capacità e le competenze;-Contrastare la solitudine;-Abbattimento delle barriere identitarie (quartieri etnici);-Rafforzare la fiducia reciproca;-Abbattimento delle barriere fisiche;-Creazione di uno spazio di continuum all’interno delle città;-Abolizione dei quartieri specializzati, o con vocazioni particolari;-Rafforzamento del senso di comunità;-Rafforzamento del senso di appartenenza di tutti i cittadini alla medesima città;-Consapevolezza del fatto che la città va al di là della somma dei propri cittadini;-Consapevolezza del fatto che gli spazi pubblici appartengono a tutta la cittadinanza;-Abbattere la paura intervenendo sull’assetto urbanistico: una città sicura non dotata di dispositivi di sicurezza;-Aprire la città alla frequentazione e partecipazione dei cittadini;-Limitare gli interventi amministrativi di natura interdittiva;-RI-PARTIRE DALLA PAURA.

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Grazie per l’attenzione!Grazie per l’attenzione!info@maurobardi.com

criminologia@istitutofde.it

www.istitutofde.it

www.fdelab.it

www.associazionelibra.com

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