MONTEVARCHI La storia scritta con le scarpette · 2014. 2. 5. · volari. Ed è proprio in questo...

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  • •• 10 CAMPIONATOGIORNALISMO MERCOLEDÌ 5 FEBBRAIO 2014

    La storia scritta con le scarpetteMontevarchi e lo sport, un legame di 100 anni: personaggi, miti, passioni

    AVERE CENTO ANNI enon li dimostrare. Questaè la grande storia sportiva

    della città valdarnese di Monte-varchi. Chi sono stati i protagoni-sti che hanno reso celebre la no-stra città? Quando parliamo diMontevarchi la mente ci riportainevitabilmente al grande campio-ne automobilistico mondiale Ga-stone Brilli Peri che ha iniziato lasua attività sportiva con il cicli-smo per poi continuare con i mo-tori.Per i suoi meriti sportivi ed i suoisuccessi la città di Montevarchigli ha dedicato lo stadio cittadinodove lui si allenava e nel quale haconquistato molte vittorie entran-do in competizione con Tazio Nu-volari. Ed è proprio in questo sta-dio che la società sportiva ‘Aquilacalcio’ ha conquistato vittorie im-portanti. E’ stata fondata nel 1902con il nome di ‘società CiclisticaAquila’.Le partite furono disputate primapresso «il tondo» (l’attuale PiazzaBattisti) uno spazio usato comecircuito per i cavalli, poi allo sferi-sterio di via Mochi. La prima par-tita di cui si hanno notizie si svol-

    se nel Gennaio 1918 contro unasquadra figlinese.

    CON IL PASSARE del tempo,visto il successo di questo sport,nacque l’esigenza di realizzareuno stadio adeguato che fu costru-ito presso il Campo di Nicco (Piaz-za della Repubblica). Dopo la se-conda guerra mondiale fu deciso

    di realizzare un nuovo impianto:il “Gastone Brilli Peri” in memo-ria del pilota che risiedé in città fi-no al 1902.

    NEL 1920 una divisione dette vi-ta al Club sportivo Montevarchi enel 1926 nacque il Club sportivoAquila Montevarchi. Dopo annidi successi, a causa di una crisi fi-

    nanziaria, la società è fallita. Suc-cessivamente è riuscita a ripartirecon determinazione e adesso mili-ta nella seconda categoria.Un altro contributo molto impor-tante allo sport cittadino lo ha da-to la società Tennis Club Monte-varchi. Sono passati più di 80 an-ni da quando per la prima voltadue giocatori si sfidarono nell’at-tuale Piazza della Repubblica do-ve fu costruito il primo campo daTennis. Ma la cultura sportiva diMontevarchi continua ancora og-gi ad essere viva grazie ai nostrigiovani che praticano gli innume-revoli sport sostenuti dalle variesocietà del territorio.Infatti stanno crescendo numero-si giovani campioni e il 2013 è sta-to un anno molto importante inquanto i nostri atleti hanno otte-nuto molte vittorie ed affermazio-ni nelle varie discipline sportiveanche a livello nazionale. Ci augu-riamo che le giovani generazionisappiano portare avanti questagloriosa tradizione seguendo le or-me dei nostri campioni, consape-voli che le discipline sportive, ol-tre al corpo, devono educare an-che il carattere.

    PERCHE’ I RAGAZZI scelgono la danza come atti-vità sportiva? Non sappiamo la giusta risposta, ma fa-cendo una statistica abbiamo scoperto che la maggio-ranza lo fa perché affascinata dai movimenti delle bal-lerine alla televisione. Per poter esaudire queste aspi-razioni, nel 1968 Rita Baldetti, una ballerina del Tea-tro Comunale di Firenze, aprì a Montevarchi il pri-mo studio di danza, che venne portato avanti dal1981 da Caroline Sankowsky, ballerina di origini rus-se, che aveva lavorato in America ottenendo grandiriconoscimenti.L’insegnamento che ha portato nella sua scuola deri-va dalla frequentazione della Royal Academy of Dan-ce di Londra, dove apprese il metodo internazionaledi danza classica fondato da Margot Fonteyn, unadelle scuole di ballo più importanti del mondo. Que-sto le ha permesso di formare a grandi livelli molte

    delle sue allieve che nel corso del tempo sono diventa-te ballerine professioniste e insegnanti di ballo diplo-mate. Una di loro è Luciana Nannucci l’attuale titola-re dello Studio.

    «DA SEMPRE – ci ha detto - chi frequenta un corsodi danza impara divertendosi una disciplina che aiu-ta nella crescita a livello fisico, perché tutto il corpoviene lavorato armoniosamente. Anche l’adulto, fre-quentando la scuola, trova beneficio nella forma fisi-ca in modo divertente». Attualmente lo Studio Caro-line rappresenta una scuola di ballo tra le più rappre-sentative del territorio dove si insegnano, oltre alladanza classica, anche quella moderna ed altre nuoveforme di ballo e che con le sue allieve ha conseguitograndi successi ricevendo importanti e numerosi ri-conoscimenti in varie competizioni italiane.

    LO SPORT IL PRIMO STUDIO APERTO NEL ’68 E PORTATO AVANTI DA UN’ARTISTA RUSSA. L’INTERVISTA

    Danza... che ti passa! Una ‘febbre’ da scoprire

    IL GIOCO La sfida del Pozzo: ma la città brilla anche negli sport

    i redattori in classe della II D...

    METTIAMO un paese,mettiamo quattro rioni incontesa, mettiamo la con-quista importante dell’ac-qua….ed ecco come nascel’antico Gioco del Pozzo.La contesa nacque dalla ne-cessità di stabilire chi tra i 4quartieri del centro storico,S. Andrea, S.Francesco,S.Lorenzo e Santa Maria,avesse la priorità per un an-no di attingere dal pozzo cit-tadino nei mesi di siccità eveniva sancita la prima do-menica di settembre. Nelcontesto dei festeggiamentidel Perdono di Montevar-chi dal 1985 si disputa nellacentrale Piazza Varchi que-sta gara riprendendo un’an-tica tradizione che viene ri-proposta con le stesse moda-lità. Tutta la città è immer-sa in una vivace atmosferamedievale: si allestiscono ibanchi di arti e mestieri an-tichi, spettacoli con giocolie-ri, musici, si consumano ce-ne dai sapori dimenticati. Ilsabato mattina viene letto ilbando mentre nel pomerig-gio si svolge la benedizionedei gonfaloni e iniziano lepartite. Il gioco è un mistotra il rugby, la pallamano eil basket e consiste nel butta-re la palla nel pozzo riuscen-do a schivare gli avversari.Durante il gioco tutto è per-messo! Domenica hannoluogo le finali e viene procla-mato il vincitore. Alla finedel gioco il Podestà conse-gna al Capitano del Gonfalo-ne vincitore una “mezzi-na”, tipico contenitore perl’acqua. Un weekend che ri-porta la città indietro neltempo, alle sue origini, unevento assolutamente danon perdere per la sua bel-lezza e suggestione.

    SCUOLA MEDIASCUOLA MEDIAMagiottiMagiotti

    MONTEVARCHIMONTEVARCHI

    DANZA Giulia Gori,Giada Foggi, NadiaSandroni, Ivan Manganaro

    STUDENTIAndreoni Chiara, Boccaccini Alessandro, Ca-sini Marco, Fabbrini Sofia, Ferrucci Alessio,Foggi Giada, Ghiori Gabriele, Giunta MariaMartina, Gori Giulia, Manganaro Ivan, Mealli

    Carolina, Meoli Leonardo, Mottola Marta, Pa-squi Sara, Piccioli Giulio, Piscopo FrancescaPia, Rivo Angelo, Romoli Mattia, Salafia Sa-muele, Sandroni Nadia, Trotta Melissa, Vene-ziano Matilde.

    INSEGNANTIGiovanni BettiMaria Cristina Marini

    PRESIDELucia Bacci

    SPORT LA SCHEDA

    Alla riscopertadei giochipiù antichi

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