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Relatore: Dott. Ing. M. Cristina Soru
Normativa in materia di
sicurezza e della salute dei lavoratori
Ai sensi D.L.gs. 81/08 (e successive modificazioni e integrazioni)
LE FONTI
FONTI INTERNAZIONALI
Sono quelle che discendono dalle organizzazioni
riconosciute in campo internazionale quali l’OIL,
l’organizzazione internazionale del lavoro.
Hanno valore come raccomandazioni o come valori di
riferimento.
FONTI COMUNITARIE
Sono rappresentate dalle direttive comunitarie, le quali, dopo
un periodo di transizione, diventano obbligatorie anche in
caso di non recepimento
Le direttive sono norme della comunità europea
pubblicare sulla GUCE e diventano sicuramente
obbligatorie quando vengono recepite nella GURI
FONTI STATALI
FONTI NEGOZIALI
LE FONTI NORMATIVE NEGOZIALI SONO RAPPRESENTATE DAI
CONTRATTI COLLETTIVI DI LAVORO E DAI REGOLAMENTI
AZIENDALI.
LE FONTI DI ORIGINE STATALE SONO RAPPRESENTATE DALLE NORME
GIURIDICHE IN VIGORE PUBBLICATE SULLA GAZZETTA UFFICIALE O
EMANATE DA UFFICI PUBBLICI.
TALI FONTI NON HANNO TUTTE LO STESSO VALORE, TANTO CHE SE ALCUNE DI
ESSE ENTRANO IN CONTRASTO (COSA NON RARA) OCCORRE PRESTARE
ATTENZIONE AD OTTEMPERARE A QUELLE DI MAGGIOR VALORE
6
COSTITUZIONE – LEGGI COSTITUZIONALI
LEGGI (Statali e regionali) DECRETI LEGGE DECRETI LEGISLATIVI
DPR DPCM
DECRETO INTEMINISTERIALE
DECRETO MINISTRO
DECRETI DIRETTORIALI
CIRCOLARI
CODICE PENALE CODICE CIVILE
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LA PIRAMIDE NORMATIVA
QUADRO NORMATIVOScala gerarchica delle fonti del diritto
• Costituzione
• Codice penale e Codice civile
• Leggi ordinarie dello Stato
• Decreti legislativi, Decreti Presidentedella Repubblica
• Decreti Ministeriali
• Leggi Regionali
* Circolari ministeriali e regionali7
QUADRO NORMATIVO IN MATERIA DI SICUREZZA
Art. 1
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della
Costituzione.
Art. 35
La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni.
Cura la formazione e l'elevazione professionale dei lavoratori.
Promuove e favorisce gli accordi e le organizzazioni internazionali intesi ad affermare e
regolare i diritti del lavoro.
Riconosce la libertà di emigrazione, salvo gli obblighi stabiliti dalla legge nell'interesse
generale, e tutela il lavoro italiano all'estero.
Art. 37
La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che
spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l'adempimento
della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una
speciale adeguata protezione.
La legge stabilisce il limite minimo di età per il lavoro salariato.
Costituzione della Repubblica Italiana (estratti)
Art. 2050 - Responsabilità per l'esercizio di attività pericolose
Chiunque cagiona danno ad altri nello svolgimento di un'attività
pericolosa, per sua natura o per natura dei mezzi adoperati, è tenuto al
risarcimento, se non prova di avere adottato tutte le misure idonee a
evitare il danno.
Art. 2060 - Del lavoro
Il lavoro è tutelato in tutte le sue forme organizzative ed esecutive,
intellettuali, tecniche e manuali [secondo i principi della carta del lavoro].
Art. 2087 - Tutela delle condizioni di lavoro
L'imprenditore è tenuto ad adottare nell'esercizio dell'impresa le misure
che, secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, sono
necessarie a tutelare l'integrità fisica e la personalità morale dei
prestatori di lavoro.
Codice Civile
QUADRO NORMATIVO IN MATERIA DI SICUREZZA
Art. 451 - Omissione colposa di cautele o difese contro disastri o infortuni sul lavoro
Chiunque, per colpa, omette di collocare, ovvero rimuove o rende inservibili
apparecchi o altri mezzi destinati all'estinzione di un incendio, o al salvataggio o al
soccorso contro disastri o infortuni sul lavoro, è punito con la reclusione fino a
un anno o con la multa da lire duecentomila a un milione.Art. 582 - Lesione personale
Chiunque cagiona ad alcuno una lesione personale, dalla quale deriva una
malattia nel corpo o nella mente, è punito con la reclusione da tre mesi a tre anni……Art. 589 - Omicidio colposo
Chiunque cagiona per colpa la morte di una persona è punito con la reclusione da
sei mesi a cinque anni.
Se il fatto è commesso con violazione delle norme sulla disciplina della
circolazione stradale o di quelle della prevenzione degli infortuni sul lavoro la pena è
della reclusione da uno a cinque anni.
Nel caso di morte di più persone, ovvero di morte di una o più persone e di lesione di
una o più persone, si applica la pena che dovrebbe infliggersi per la più grave delle
violazioni commesse aumentata fino al triplo, ma la pena non può superare gli anni
dodici.
Codice Penale
QUADRO NORMATIVO IN MATERIA DI SICUREZZA
Art. 590 - Lesioni personali colpose
Chiunque cagiona ad altri, per colpa, una lesione personale è punito con la
reclusione fino a tre mesi o con la multa fino a L. 1 milione.
Se la lesione è grave la pena è della reclusione da uno sei mesi o della multa da L.
400.000 a L. 2 milioni; se è gravissima della reclusione da tre mesi a due anni o della
multa da L. 1 milione a L. 4 milioni.
Se i fatti di cui al precedente capoverso sono commessi con violazione delle norme
sulla disciplina della circolazione stradale o di quelle per la prevenzione degli infortuni
sul lavoro, la pena per le lesioni gravi è della reclusione da due a sei mesi o della
multa da L. 480.000 a L. 1.200.000; e la pena per le lesioni gravissime è della reclusione
da sei mesi a due anni o della multa da L. 1.200.000 a L. 2.400.000.
Nel caso di lesioni di più persone si applica la pena che dovrebbe infliggersi per la più
grave delle violazioni commesse, aumentata fino al triplo; ma la pena della reclusione
non può superare gli anni cinque.
Il delitto è punibile a querela della persona offesa, salvo nei casi previsti nel primo e
secondo capoverso, limitatamente ai fatti commessi con violazione delle norme per la
prevenzione degli infortuni sul lavoro o relative all'igiene del lavoro o che abbiano
determinato una malattia professionale.
Codice Penale
QUADRO NORMATIVO IN MATERIA DI SICUREZZA
Decreto del Presidente della Repubblica 27 aprile 1955, n. 547: Norme per la
prevenzione degli infortuni sul lavoro.
DPR 7 gennaio 1956, n. 164: Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle
costruzioni
DPR 19.03.1956 n. 303: Norme per l'igiene del lavoro
DPR 20.03.56 n. 320: Norme per la prevenzione degli infortuni e l'igiene del lavoro in
sotterraneo.
DPR 20.03.56 n. 321: Norme per la prevenzione degli infortuni e l'igiene del lavoro nei
cassoni ad aria compressa.
DPR 20.03.56 n. 322: Norme per la prevenzione degli infortuni e l'igiene del lavoro
nell'industria della cinematografia e della televisione.
QUADRO NORMATIVO IN MATERIA DI SICUREZZA
QUADRO NORMATIVO IN MATERIA DI SICUREZZA
DPR 20.03.56 n. 323: Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro negli
impianti telefonici.
D. M. 12.08.1958: Istituzione del registro degli infortuni.
D. M. 12.03.1959: Presidi medico chirurgici per cantieri e lavori in
sotterraneo.
L. 17.10.1967, n. 977: Tutela del lavoro dei fanciulli e degli adolescenti.
L. 20.05.1970, n. 300: Statuto dei lavoratori.
L. 30.12.1971, n. 1204: Tutela delle lavoratrici madri.
D.M. 18.04.1973: Elenco delle malattie per le quali è obbligatoria la
denuncia contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.
D.M. 13.05.1978: Sicurezza e protezione sanitaria dei lavoratori nell’industria
estrattiva contro le radiazioni ionizzanti.
Decreto Ministeriale 28 settembre 1990: Norme di protezione dal contagio
professionale da HIV nelle strutture sanitarie ed assistenziali pubbliche e private.
Decreto Legislativo 15 agosto 1991, n. 277: Attuazione delle direttive n. 80/1107/CEE,
n. 82/605/CEE, n. 83/477/CEE, n. 86/188/CEE e n. 88/642/CEE, in materia di
protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da esposizione ad agenti chimici,
fisici e biologici durante il lavoro, a norma dell'art. 7 della legge 30 luglio 1990, n.
212.
Decreto Legislativo 19 settembre 1994, n. 626: Attuazione delle direttive
89/391/CEE, 89/654/CEE, 89/655/CEE, 89/656/CEE, 90/269/CEE, 90/270/CEE,
90/394/CEE, 90/679/CEE, 93/88/CEE, 95/63/CE, 97/42/CE, 98/24/CE, 99/38/CE,
99/92/CE, 2001/45/CE, 2003/10/CE e 2003/18/CE riguardanti il miglioramento della
sicurezza e della salute dei lavoratori durante il lavoro.
QUADRO NORMATIVO IN MATERIA DI SICUREZZA
D. LGS. N° 626 DEL 16 SETTEMBRE 1994
Attuazione delle direttive CEE riguardanti il miglioramento della sicurezza e della
salute dei lavoratori durante il lavoro.
• Stabilisce obblighi del datore di lavoro e dei lavoratori;
• Definizione di una prima lista di valori limite indicativi di esposizione professionale agli
agenti chimici;
•Individuazione delle capacità e dei requisiti professionali richiesti agli addetti ed ai
responsabili dei servizi di prevenzione e protezione dei lavoratori;
• Prescrizioni minime per il miglioramento della tutela della sicurezza e della salute dei
lavoratori esposti al rischio di atmosfere esplosive;
• Requisiti minimi di sicurezza e di salute per l'uso delle attrezzature di lavoro da parte
dei lavoratori;
• Prescrizioni relative all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici
(rumore);
• Prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all'esposizione dei lavoratori ai
rischi derivanti dagli agenti fisici (campi elettromagnetici);
• Protezione dei lavoratori dai rischi derivanti dall'esposizione all'amianto durante il
lavoro“.
D.Lgs 17 marzo 1995 n. 114: Attuazione della direttiva 87/217/CEE in materia di
prevenzione e riduzione dell'inquinamento dell'ambiente causato dall'amianto.
D.Lgs. 17 marzo 1995 n. 230: Attuazione delle direttive Euratom 80/836, 84/467,
84/466, 89/618, 90/641 e 92/3 in materia di radiazioni ionizzanti.
D.L.vo 25 novembre 1995 n. 624: Attuazione della direttiva 92/91/CEE relativa alla
salute dei lavoratori nelle industrie estrattive per trivellazione e della direttiva
92/104/CEE relativa alla sicurezza e salute dei lavoratori nelle industrie estrattive a
cielo aperto o sotterranee.
D.M. 14 maggio 1996: Normative e metodologie tecniche per gli interventi di bonifica,
ivi compresi quelli per rendere innocuo l’amianto.
D.M. 15 maggio 1996: Procedure e norme tecniche di sicurezza nello svolgimento delle
attività di travaso di autobotti e ferrocisterne.
QUADRO NORMATIVO IN MATERIA DI SICUREZZA
Decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1996, n. 459:
Regolamento per l'attuazione delle direttive 89/392/CEE, 91/368/CEE,
93/44/CEE e 93/68/CEE concernenti il riavvicinamento delle legislazioni degli
Stati membri relative alle macchine.
Decreto Legislativo 14 agosto 1996, n. 493: Attuazione della direttiva
92/58/CEE concernente le prescrizioni minime per la segnaletica di
sicurezza e/o di salute sul luogo di lavoro.
Decreto Legislativo 14 agosto 1996, n. 494: Attuazione della direttiva 92/57/CEE
concernente le prescrizioni minime di sicurezza e di salute da attuare nei cantieri
temporanei o mobili.
D.L.gs 25 novembre 1996 n. 645: Recepimento della direttiva 92/85/CEE
concernente il miglioramento della sicurezza e della salute sul lavoro delle
lavoratrici gestanti, puerpere o in periodo di allattamento.
QUADRO NORMATIVO IN MATERIA DI SICUREZZA
D.M. 10 dicembre 1996: Regolamento concernente l’impiego del benzene e i suoi
omologhi nelle attività lavorative.
Decreto legislativo 2 gennaio 1997, n. 10: Attuazione delle direttive 93/68/CEE,
93/95/CEE e 96/58/CE relative ai dispositivi di protezione individuale.
Decreto Ministeriale del 16 gennaio 1997: Individuazione dei contenuti minimi
della formazione dei lavoratori, dei rappresentanti per la sicurezza e dei datori di
lavoro che possono svolgere direttamente i compiti propri del responsabile del
servizio di prevenzione e protezione.
D.M. 17 gennaio 1997: Elenco di norme armonizzate concernente l'attuazione della
direttiva 89/686/CEE relativa ai dispositivi di protezione individuale.
Decreto legislativo 3 febbraio 1997, n. 52: Attuazione delle direttive 92/32/CEE,
concernente classificazione, imballaggio ed etichettature delle sostanze pericolose.
QUADRO NORMATIVO IN MATERIA DI SICUREZZA
D.M. 10 marzo 1998: Criteri generali di sicurezza antincendio e per la
gestione dell'emergenza nei luoghi di lavoro.
L. 12.03.1999, n. 68: Norme per il diritto al lavoro dei disabili.
D.L.vo 04.08.1999, n. 345: Attuazione della direttiva 94/33/CE relativa alla
protezione dei giovani sul lavoro.
D. Lgs. 4 agosto 1999, n.359: Attuazione della direttiva 95/63/CE che modifica
la direttiva 89/655/CEE relativa ai requisiti minimi di sicurezza e salute per
l'uso di attrezzature di lavoro da parte dei lavoratori.
D.Lgs. 26.11.1999, n. 532: Disposizioni in materia di lavoro notturno, a norma
dell'articolo 17, comma 2, della legge 5 febbraio 1999 n. 25.
Decreto Ministeriale del 19 marzo 2001: Procedure di prevenzione incendi
relative ad attività a rischio di incidente rilevante.
QUADRO NORMATIVO IN MATERIA DI SICUREZZA
D. L.gs 25.02.2000, n. 93: Attuazione della Direttiva 97/23 in materia di
attrezzature a pressione.
Circolare 16 giugno 2000, n.40: Partecipazione del RLS alla gestione della
sicurezza.
D. L.gs 2.02.2001, n. 25: Attuazione della direttiva 1999/34/CE, che modifica la
direttiva 85/374/CEE, in materia di responsabilità per danno da prodotti
difettosi.
Decreto 7 febbraio 2001: Attuazione della direttiva 97/23/CE in materia di
attrezzature a pressione.
L. 22 febbraio 2001, n. 36: Legge quadro sulla protezione dalle esposizione a
campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici.
QUADRO NORMATIVO IN MATERIA DI SICUREZZA
D. Lgs. 26 marzo 2001, n.151: Testo unico delle disposizioni legislative in materia di
tutela e di sostegno della maternità e della paternità a norma dell’art. 15 della legge
8 marzo 2000, n. 53.
Decreto Ministeriale del 2 maggio 2001: Criteri per l'individuazione e l'uso dei
dispositivi di protezione individuale (DPI) e di sostanze pericolose.
D.M. 16 maggio 2001, n. 293: reca il "Regolamento di attuazione della direttiva
96/82/CE, relativa al controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate
sostanze pericolose“.
D. Lgs. 11 giugno 2001, n.488: Ministero della Sanità - Regolamento recante criteri
indicativi per la valutazione dell'idoneita' dei lavoratori all'esposizione alle radiazioni
ionizzanti, ai sensi dell'articolo 84, comma 7, del decreto legislativo 17 marzo 1995, n.
230.
QUADRO NORMATIVO IN MATERIA DI SICUREZZA
D.P.R. 22 ottobre 2001, n. 462: Regolamento di semplificazione del
procedimento per la denuncia di installazioni e dispositivi di protezione
contro le scariche atmosferiche di dispositivi di messa a terra di impianti
elettrici ed impianti elettrici pericolosi.
D. Lgs. 14 febbraio 2002: Attuazione dell'art. 23, comma 4, del decreto
legislativo 19 settembre 1994, n. 626, e successive modificazioni ed
integrazioni, in materia di vigilanza sull'applicazione della legislazione sulla
sicurezza e sulla salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro.
Decreto 7 settembre 2002: Ministero della Salute. Recepimento della
direttiva 2001/58/CE riguardante le modalita' della informazione su sostanze
e preparati pericolosi immessi in commercio.
QUADRO NORMATIVO IN MATERIA DI SICUREZZA
Decreto 30 settembre 2002: Ministero delle Attività Produttive. Secondo
elenco riepilogativo di norme armonizzate, adottate ai sensi dell'art. 3 del
decreto del Presidente della Repubblica 23 marzo 1998, n. 126, concernente
l'attuazione della direttiva 94/9/CE in materia di apparecchi e sistemi di
protezione destinati ad essere utilizzati in atmosfera potenzialmente
esplosiva.
D. L.gs 14.03.2003, n. 65: Attuazione delle direttive 1999/45/CE e 2001/60/CE
relative alla classificazione, all'imballaggio e all'etichettatura dei preparati
pericolosi.
Decreto del Presidente della Repubblica 23 maggio 2003: Approvazione del
Piano sanitario nazionale 2003-2005. Riferimenti a INQUINAMENTO,
SICUREZZA SUL LAVORO, AMIANTO, INQUINAMENTO ACUSTICO, ACQUA,
ELETTROSMOG, RIFIUTI, MOBILITA' SOSTENIBILE
QUADRO NORMATIVO IN MATERIA DI SICUREZZA
Decreto Legislativo 8 luglio 2003, n. 235: Attuazione della direttiva 2001/45/CE
relativa ai requisiti minimi di sicurezza e di salute per l'uso delle attrezzature di lavoro da
parte dei lavoratori.
Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 luglio 2003: Fissazione dei limiti
di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della
popolazione dalle esposizioni a campi elettromagnetici, e magnetici generati a
frequenze comprese tra 100 KHz e 300 GHz.
D.M. 27 aprile 2004: Elenco delle malattie per le quali è obbligatoria la denuncia, ai
sensi e per gli effetti dell’art. 139 del testo unico, approvato con decreto del Presidente
della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124, e successive modificazioni e integrazioni.
Decreto 7 gennaio 2005: Ministero dell'Interno. Norme tecniche e procedurali per la
classificazione ed omologazione di estintori portatili di incendio.
QUADRO NORMATIVO IN MATERIA DI SICUREZZA
Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 25 febbraio 2005: Linee Guida
per la predisposizione del piano d'emergenza esterna di cui all'articolo 20, comma 4,
del decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 334.
Deliberazione del Senato 23 marzo 2005: Senato della Repubblica. Istituzione di una
Commissione parlamentare di inchiesta sugli infortuni sul lavoro, con particolare
riguardo alle cosiddette «morti bianche».
Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 187: Attuazione della direttiva 2002/44/CE
sulle prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all'esposizione dei
lavoratori ai rischi derivanti da vibrazioni meccaniche.
Decreto 27 gennaio 2006: Ministero dell'Interno. Requisiti degli apparecchi, sistemi di
protezione e dispositivi utilizzati in atmosfera potenzialmente esplosiva, ai sensi della
direttiva n. 94/9/CE, presenti nelle attività soggette ai controlli antincendio.
QUADRO NORMATIVO IN MATERIA DI SICUREZZA
Decreto 28 febbraio 2006: Ministero della Salute. Recepimento della direttiva
2004/74/CE recante XXIX adeguamento al progresso tecnico della direttiva
67/548/CEE in materia di classificazione, imballaggio ed etichettatura di sostanze
pericolose.
Decreto 13 marzo 2006: Ministero delle Attività Produttive. Elenco riepilogativo di
norme europee armonizzate adottate ai sensi dell'articolo 3 del decreto del Presidente
della Repubblica 15 novembre 1996, n. 661, concernente l'attuazione della direttiva
90/396/CEE sugli apparecchi a gas.
Decreto legislativo 10 aprile 2006, n. 195: Attuazione della direttiva 2003/10/CE
relativa all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (rumore).
Decreto legislativo 25 luglio 2006, n. 257: Attuazione della direttiva 2003/18/CE
relativa alla protezione dei lavoratori dai rischi derivanti dall'esposizione
all'amianto durante il lavoro.
QUADRO NORMATIVO IN MATERIA DI SICUREZZA
Deliberazione 18 ottobre 2006: Senato della Repubblica. Istituzione di una
Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul
lavoro con particolare riguardo alle cosiddette «morti bianche».
Circolare 3 novembre 2006, n. 1733: Ministero delle Infrastrutture. Articolo
36-bis del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni,
dalla legge 4 agosto 2006, n. 448, recante: «Misure urgenti per il contrasto
del lavoro nero e per la promozione della sicurezza nei luoghi di lavoro».
Decreto 27 novembre 2006: Ministero dello Sviluppo Economico. Quarto
elenco riepilogativo di norme armonizzate concernente l'attuazione della
direttiva n. 89/686/CEE, relativa ai dispositivi di protezione individuale.
Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 16 febbraio 2007: Linee
guida per l'informazione alla popolazione sul rischio industriale.
QUADRO NORMATIVO IN MATERIA DI SICUREZZA
Deliberazione 14 marzo 2007: Senato della Repubblica. «Istituzione di una
Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro,
con particolare riguardo alle cosiddette "morti bianche"».
Decreto 12 Luglio 2007, n. 155: Ministero della Salute. Regolamento
attuativo dell'articolo 70, comma 9, del decreto legislativo 19 settembre 1994, n.
626. Registri e cartelle sanitarie dei lavoratori esposti durante il lavoro ad agenti
cancerogeni.
Decreto Legislativo 19 novembre 2007, n.257: Attuazione della direttiva
2004/40/CE sulle prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative
all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (campi
elettromagnetici).
Decreto 7 dicembre 2007: Ministero dello Sviluppo Economico. Quinto
elenco riepilogativo di norme armonizzate concernente l'attuazione della
direttiva n. 89/686/CEE relativa ai dispositivi di protezione individuale.
QUADRO NORMATIVO IN MATERIA DI SICUREZZA
Decreto 22 gennaio 2008, n. 37: Regolamento recante il riordino delle
disposizioni in materia di attivita’ di installazione degli impianti all’interno
degli edifici.
QUADRO NORMATIVO IN MATERIA DI SICUREZZA
La legge 123 del 3 agosto 2007 dà delega al governo di emanare un testo unico
sulla sicurezza.
Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81:
Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di
tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Il D. Lgs. esce sulla GU del 30 aprile 2008 in concomitanza con la festa del 1
maggio. Entra in vigore il 15 maggio 2008
Decreto Legislativo 3 agosto 2008, n. 106:
Disposizioni integrative e correttive del Decreto Legislativo 9 aprile 2008,
n. 81, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro
QUADRO NORMATIVO IN MATERIA DI SICUREZZA
DANNI DA LAVORO
31
INFORTUNI SUL LAVORO: Evento lesivo
da causa violenta in occasione di lavoro
MALATTIE PROFESSIONALI: Patologia
dovuta alla esposizione prolungata ad
agenti nocivi presenti nell’ambiente di
lavoro
DECRETO LEGISLATIVO DEL 9 APRILE 2008 N°81
MODIFICATO DAL
DECRETO LEGISLATIVO DEL 3 AGOSTO 2009 N° 106
Costituisce la normativa fondamentale italiana in tema di valutazione e
prevenzione da tutti i rischi sul lavoro
Comprende quasi tutte le normative precedenti sulla salute, l’igiene e la
sicurezza sul lavoro, assorbendole e abrogandole
E’ costituito da 306 articoli (in 13 Titoli) e 51 Allegati (l’Allegato III è diviso in due
parti).
Prescrive misure di tutela in tutte le aziende, grandi e piccole, pubbliche e
private
Il D. Lgs n. 81/2008 NON contiene alcune normative
particolari, per le quali vigono altri decreti
STRUTTURA DEL D. LGS. 81/08
TITOLO I
CAPO I
DISPOSIZIONI GENERALI
CAPO II SISTEMA ISTITUZIONALE
CAPO III GESTIONE DELLA
PREVENZIONE NEI LUOGHI DI LAVORO
CAPO IV DISPOSIZIONI PENALI
TITOLO IILuoghi di lavoro
TITOLO IIIUso delle attrezzature
di lavoro e dei dispositivi di Protezione individuale
TITOLO IV: Cantieri temporanei o mobili
TITOLO VSegnaletica di salute e sicurezza
sul lavoro
TITOLO VI: Movimentazione Manuale dei
Carichi
TITOLO VIIAttrezzature munite di Video Terminale
Titolo VIII Agenti Fisici
Titolo IXSostanze pericolose
Titolo XEsposizione ad Agenti
biologici
Titolo XIProtezione atmosfere
esplosive
Titolo XIIDisposizioni diverse in
materia penale
Allegati dal I al LI
ALLEGATO I: Gravi violazioni ai fini dell’adozione del provvedimento di sospensione
dell’attività imprenditoriale
ALLEGATO II Casi in cui è consentito lo svolgimento diretto da parte del datore di
lavoro dei compiti di prevenzione e protezione dai rischi
ALLEGATO IIIA: Cartella sanitaria e di rischio
ALLEGATO IIIB: Informazioni relative ai dati collettivi aggregati sanitari e di rischio dei
lavoratori sottoposti a sorveglianza sanitaria
ALLEGATO IV: Requisiti dei luoghi di lavoro
ALLEGATO V: Requisiti di sicurezza delle attrezzature di lavoro costruite in assenza di
disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle direttive comunitarie di
prodotto, o messe a disposizione dei lavoratori antecedentemente alla data della loro
emanazione
ALLEGATO VI: Disposizioni concernenti l’uso delle attrezzature di lavoro
ALLEGATO VII: verifiche di attrezzature
ALLEGATO VIII: Schema indicativo per l’inventario dei rischi ai fini dell’impiego di
attrezzature di protezione individuale
ALLEGATO IX: Senza titolo ( elenco norme di buona tecnica e distanze di sicurezza
elettrica)
ALLEGATO X: Elenco dei lavori edili o di ingegneria civile di cui all’articolo 89 comma
1 lettera a) (definizione di cantiere temporaneo o mobile)
ALLEGATO XI: Elenco dei lavori comportanti rischi particolari per la sicurezza e la
salute dei lavoratori di cui all’articolo 100, comma 1 (definizione PSC)
STRUTTURA DEL D. LGS. 81/08
ALLEGATO VII: verifiche di attrezzature
ALLEGATO VIII: Schema indicativo per l’inventario dei rischi ai fini dell’impiego di
attrezzature di protezione individuale
ALLEGATO IX: Senza titolo ( elenco norme di buona tecnica e distanze di sicurezza
elettrica)
ALLEGATO X: Elenco dei lavori edili o di ingegneria civile di cui all’articolo 89 comma
1 lettera a) (definizione di cantiere temporaneo o mobile)
ALLEGATO XI: Elenco dei lavori comportanti rischi particolari per la sicurezza e la
salute dei lavoratori di cui all’articolo 100, comma 1 (definizione PSC)ALLEGATO XII: Contenuto della notifica preliminare di cui all’articolo 99ALLEGATO XIII: Prescrizioni di sicurezza e di salute per la logistica di cantiereALLEGATO XIV: Contenuti minimi del corso di formazione per i coordinatori per la progettazione e per l’esecuzione dei lavoriALLEGATO XV : Contenuti minimi dei piani di sicurezza nei cantieri temporanei o mobiliALLEGATO XV.1: Elenco indicativo e non esauriente degli elementi essenziali utili alla definizione dei contenuti del PSC di cui al punto 2.1.2ALLEGATO XV.2: Elenco indicativo e non esauriente degli elementi essenziali ai fini dell’analisi dei rischi connessi all’area di cantiere, di cui al punto 2.1.1ALLEGATO XVI: Fascicolo con le caratteristiche dell’operaALLEGATO XVII: Idoneità tecnico professionaleALLEGATO XVIII: Viabilità nei cantieri, ponteggi e trasporto dei materiali
STRUTTURA DEL D. LGS. 81/08
ALLEGATO XIX: Verifiche di sicurezza dei ponteggi metallici fissiALLEGATO XX:A Costruzione e impiego di scale portatiliB Autorizzazione ai laboratori di certificazione (concernenti ad esempio: scale, puntelli, ponti su ruote a torre e ponteggi)
ALLEGATO XXI: Accordo Stato, regioni e province autonome per lavoratori addetti a
lavori in quota
ALLEGATO XXII: Contenuti minimi del Pi.M.U.S.
ALLEGATO XXIII: Deroga ammessa per i ponti su ruote a torre
ALLEGATO XXIV: Prescrizioni generali per la segnaletica di sicurezza
ALLEGATO XXV: Prescrizioni generali per i cartelli segnaletici
ALLEGATO XXVI: Prescrizioni per la segnaletica dei contenitori e delle tubazioni
ALLEGATO XXVII: Prescrizioni per la segnaletica destinata ad identificare e ad
indicare l’ubicazione delle attrezzature antincendio
ALLEGATO XXVIII: Prescrizioni per la segnalazione di ostacoli e di punti di pericolo e
per la segnalazione delle vie di circolazione
ALLEGATO XXIX: Prescrizioni per i segnali luminosi
ALLEGATO XXX: Prescrizioni per i segnali acustici
ALLEGATO XXXI: Prescrizioni per la comunicazione verbaleALLEGATO XXXII: Prescrizioni per i segnali gestualiALLEGATO XXXIII: Senza titolo ( Rischio di patologie da sovraccarico biomeccanico)
STRUTTURA DEL D. LGS. 81/08
ALLEGATO XXXVIII: Valori limite di esposizione professionale
ALLEGATO XXXVIX: Valori limite biologici obbligatori e procedure di sorveglianza
sanitaria
ALLEGATO XL: Divieti
ALLEGATO XLI: Senza titolo ( Norme EN analisi atmosfera di lavoro)
ALLEGATO XLII: Elenco di sostanze, preparati e processi
ALLEGATO XLIII: Valori limite di esposizione professionale
ALLEGATO XLIII: Valori limite di esposizione professionale
ALLEGATO XLIV: Elenco esemplificativo di attività lavorative che possono comportare
la presenza di agenti biologici
ALLEGATO XLV: Segnale di rischio biologico
ALLEGATO XLVI: Elenco degli agenti biologici classificati
ALLEGATO XLVII: Specifiche sulle misure di contenimento e sui livelli di contenimento
ALLEGATO XLVIII: Specifiche per processi industriali
ALLEGATO XLIX: ripartizione delle aree in cui possono formarsi atmosfere esplosive
ALLEGATO L: (articolo 293, articolo 294, comma 2 lettera d), articolo 295, commi 1 e
2) (atmosfere esplosive)
ALLEGATO LI: (articolo 293, comma 3) atmosfere esplosive - segnale di avvertimento
per indicare le aree in cui possono formarsi atmosfere esplosive
STRUTTURA DEL D. LGS. 81/08
• «PREVENZIONE»: il complesso delle disposizioni o misure necessarieper evitare o diminuire i rischi professionali nel rispetto della salute dellapopolazione e dell’integrità dell’ambiente esterno;
• «SALUTE»: stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, nonconsistente solo in un’assenza di malattia o d’infermità;
• «LAVORATORE»: persona che, indipendentemente dalla tipologia
contrattuale, svolge un’attività lavorativa nell’ambito dell‘organizzazione
di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche
al solo fine di apprendere un mestiere, un’arte o una professione, esclusi
gli addetti ai servizi domestici e familiari
• «DATORE DI LAVORO»: il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il
lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l’assetto
dell’organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività,
ha la responsabilità dell’organizzazione stessa o dell’unità produttiva in
quanto esercita i poteri decisionali e di spesa.
DEFINIZIONI
• «ATTREZZATURE DI LAVORO»: qualsiasi macchina, apparecchio,
utensile o impianto, inteso come il complesso di macchine, attrezzature e
componenti e necessari allo svolgimento di un’attività o all’attuazione di
un processo produttivo, destinato ad essere usato durante il lavoro;
• «DIRIGENTE»: persona che, in ragione delle competenze professionalie di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incaricoconferitogli, attua le direttive del datore di lavoro organizzando l’attivitàlavorativa e vigilando su di essa;
• «PREPOSTO»: persona che, in ragione delle competenze professionali
nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico
conferitogli, sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l’attuazione
delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei
lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa;
• «SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DAI RISCHI»: insiemedelle persone, sistemi e mezzi esterni o interni all’azienda finalizzatiall’attività di prevenzione e protezione dai rischi professionali per ilavoratori;
DEFINIZIONI
• «RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E
PROTEZIONE»: persona in possesso delle capacità e dei requisiti
professionali ……. designata dal datore di lavoro, a cui risponde, per
coordinare il servizio di prevenzione e protezione dai rischi;
• «RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA»:
persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per quanto
concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro;
• «SORVEGLIANZA SANITARIA»: insieme degli atti medici, finalizzati alla
tutela dello stato di salute e sicurezza dei lavoratori, in relazione
all’ambiente di lavoro, ai fattori di rischio professionali e alle modalità di
svolgimento dell’attività lavorativa;
• «MEDICO COMPETENTE»: medico in possesso …..dei titoli e dei
requisiti formativi e professionali …, che collabora, secondo quanto
previsto …, con il datore di lavoro ai fini della valutazione dei rischi è …
per effettuare la sorveglianza sanitaria e per tutti gli altri compiti …
DEFINIZIONI
R = F x M
RISCHIO: probabilità di raggiungimento del livello potenziale di danno
nelle condizioni di impiego o di esposizione ad un determinato fattore o
agente oppure alla loro combinazione;
PERICOLO: proprietà o qualità intrinseca di un determinata fattore avente
il potenziale di causare danni
R = valore del rischio incendio
F = frequenza di accadimento di un incendio valutata in un determinato arco di tempo
M = magnitudo del danno ipotizzabile
DEFINIZIONI
IL SISTEMA SICUREZZA AZIENDALE
42
DATORE DI
LAVORO
VALUTAZIONE
DEIRISCHI
RESPONSABILE DEL
SERVIZIO
PREVENZIONE E
PROTEZIONE
MEDICO
COMPETENTE
DIRIGENTI E
PREPOSTI
RAPPRESENTANTE
DEI
LAVORATORI PER
LA SICUREZZA
LAVORATORI
SORVEGLIANZA
SANITARIA
FORMAZIONE E
INFORMAZIONE
DOCUMENTO DI
VALUTAZIONE EI
RISCHIPROCEDURE DI
SICUREZZA
MONITORAGGIO
AGGIORNAMENTO DEL
PIANO DI SICUREZZA
(in progress)
CONTROLLO CONTINUO
DA PARTE DEL
MANAGEMENT
RIUNIONI PERIODICHE
ANNUALI
ACCORDI STATO - REGIONI
FORMAZIONE DEI LAVORATORI
FORMAZIONE AGGIUNTIVA PER I PREPOSTI
FORMAZIONE DEI DIRIGENTI
FORMAZIONE PER IL DATORE DI LAVORO
FORMAZIONE PER L’USO DELLE
ATTREZZATURE
21/12/2011
21/12/2011
22/02/2012
ACCORDI STATO - REGIONI
FORMAZIONE DEI LAVORATORI
FORMAZIONE DI BASE
4 ORE
FORMAZIONE SPECIFICA• AZIENDE A RISCHI BASSO 4 ORE• AZIENDE A RISCHI MEDIO 8 ORE• AZIENDE A RISCHI ALTO 12 ORE
CODICI ATECO
AGGIORNAMENTO: 6 ORE OGNI 5 ANNI
PREPOSTI: FORMAZIONE LAVORATORI PIU’ CORSO DA 8 ORE
DIRIGENTI: CORSO DA 16 ORE
ACCORDI STATO - REGIONI
FORMAZIONE DATORI DI LAVORO CHE ASSOLVONO ALLA CARICA DI RSPP
• AZIENDE A RISCHI BASSO 16 ORE• AZIENDE A RISCHI MEDIO 32 ORE• AZIENDE A RISCHI ALTO 48 ORE
CODICI ATECO
AGGIORNAMENTO: OGNI 5 ANNI
• AZIENDE A RISCHI BASSO 6 ORE
• AZIENDE A RISCHI MEDIO 10 ORE
• AZIENDE A RISCHI ALTO 14 ORE
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