Parlamento, Governo e Pubblica amministrazione...Nel nostro sistema esistono anche forme di...

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Parlamento, Governo e Pubblica amministrazione

Forma di governo ed elezioni

L’Italia è una Repubblica parlamentare e la sua forma

di governo è caratterizzata dai seguenti elementi:

la separazione dei poteri;

la rappresentanza politica;

il regime parlamentare;

i partiti politici.

LA FORMA DI GOVERNO

FORMA DI GOVERNO ED ELEZIONI

La separazione dei poteri. Lo Stato ha tre poteri distinti.

Il potere legislativo (è del Parlamento).

Il potere esecutivo (è del Governo).

Il potere giudiziario(è della Magistratura;

Ogni organo è diverso e indipendente dagli altri.

FORMA DI GOVERNO ED ELEZIONI

La separazione dei poteri, tuttavia, richiede un certo grado

di coordinamento tra gli organi dello Stato, senza il quale

si cadrebbe nel confitto e nel disordine costituzionale.

È necessario che, accanto ai tre poteri tradizionali sopra

indicati, ve ne siano altri capaci di riportare armonia

tra questi e impedire le prevaricazioni reciproche.

FORMA DI GOVERNO ED ELEZIONI

Essi sono gli organi di garanzia costituzionale:

il Presidente della Repubblica, al quale spetta

il compito di rappresentare l’unità nazionale e garantire

il buon funzionamento degli altri organi costituzionali;

la Corte costituzionale, alla quale spetta il compito

di reprimere le violazioni della Costituzione.

FORMA DI GOVERNO ED ELEZIONI

La rappresentanza politica. La democrazia può essere

diretta o rappresentativa. È diretta quando i cittadini

si esprimono in prima persona, con il voto, sulle scelte

politiche che li riguardano. È rappresentativa quando

i cittadini eleggono i rappresentanti che opereranno

le scelte politiche al posto loro.

FORMA DI GOVERNO ED ELEZIONI

L’espressione “regime parlamentare” non indica soltanto

l’esistenza di un Parlamento (che è già conseguenza

del carattere rappresentativo della democrazia), ma

un particolare collegamento tra il Parlamento

e il Governo, in grado di assicurare che gli orientamenti

politici dell’uno e dell’altro siano tra loro compatibili.

FORMA DI GOVERNO ED ELEZIONI

I partiti riuniscono e organizzano coloro che professano

le stesse idee politiche e intendono unirsi per farle valere

in modo efficace. Per questo motivo essi rappresentano

il tramite tra i cittadini e le istituzioni.

I PARTITI

FORMA DI GOVERNO ED ELEZIONI

La democrazia rappresentativa è anche una democrazia

“mediata” dalla presenza dei partiti (a differenza

della democrazia diretta, che è immediata).

FORMA DI GOVERNO ED ELEZIONI

Secondo la Costituzione (art. 48) il voto è:

universale;

personale;

uguale;

libero e segreto.

DIRITTO DI VOTO ED ELEZIONI

FORMA DI GOVERNO ED ELEZIONI

Universalità del voto significa che sono elettori tutti i

cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore

età (oggi, diciotto anni).

FORMA DI GOVERNO ED ELEZIONI

Personalità del voto significa che ciascun elettore deve far

uso di persona del suo diritto e non può delegarlo ad altri.

Uguaglianza significa che il voto di ciascuno vale quanto

quello di tutti gli altri.

FORMA DI GOVERNO ED ELEZIONI

I sistemi elettorali sono meccanismi che servono

per trasformare i voti in seggi.

I sistemi elettorali maggioritari attribuiscono i seggi

solo a coloro (singoli candidati o liste di candidati) che

hanno vinto le elezioni, cioè a coloro che hanno ottenuto

più voti. Tutti gli altri non hanno diritto ad alcun seggio.

FORMA DI GOVERNO ED ELEZIONI

I SISTEMI ELETTORALI

Diverso è il funzionamento dei sistemi proporzionali.

Essi mirano non a premiare il vincitore delle elezioni

(a scapito dei perdenti), ma a rispecchiare nel Parlamento

la forza dei partiti, proporzionalmente al loro consenso

elettorale. Detto più semplicemente, ogni partito otterrà in

seggi quanto in proporzione ha ottenuto in voti.

FORMA DI GOVERNO ED ELEZIONI

Le Camere sono elette con un sistema misto. Un terzo

dei deputati e dei senatori è eletto con un sistema

maggioritario uninominale. Nei seggi assegnati con questo

sistema ogni partito, o ogni coalizione di partiti, presentano

un solo candidato, e vince quello che ha ottenuto più voti. I

restanti due terzi sono eletti con un sistema proporzionale.

FORMA DI GOVERNO ED ELEZIONI

LA LEGGE ELETTORALE ITALIANA

La soglia di sbarramento. Secondo la legge elettorale,

non tutti i partiti che concorrono alle elezioni hanno diritto

a ottenere uno o più seggi in Parlamento.

Infatti, nella quota proporzionale, è prevista la cosiddetta

soglia di sbarramento: il 3% su base nazionale, sia

al Senato sia alla Camera, per i partiti che si presentano

in maniera autonoma, e il 10% per le coalizioni. Chi non

supera tale soglia non avrà rappresentanti in Parlamento.

FORMA DI GOVERNO ED ELEZIONI

Le “quote rosa”. In conformità con quanto stabilisce l’art.

59 c. 1 Cost., per favorire la presenza femminile nelle

istituzioni, la legge elettorale garantisce una quota di

candidature riservata alle donne (le cosiddette “quote

rosa”). Tuttavia, ciò non comporta che queste candidate

siano poi effettivamente elette.

FORMA DI GOVERNO ED ELEZIONI

Il voto degli italiani all’estero. Più di quattro milioni

di italiani sono residenti all’estero, distribuiti in 177 Paesi

diversi. Essi possono votare alle elezioni italiane inviando

la scheda elettorale, che hanno ricevuto per posta,

alle ambasciate. Sei senatori e dodici deputati provengono

infatti dalla Circoscrizione estero (art. 49, c. 3 Cost.)

e sono eletti con un sistema proporzionale.

FORMA DI GOVERNO ED ELEZIONI

Il Parlamento

Il Parlamento è il cardine dell’organizzazione

costituzionale perché al Parlamento spettano i più alti

poteri di decisione: primo fra tutti, il potere legislativo,

cioè il potere di fare le leggi. Il Parlamento è un organo

bicamerale, cioè composto da due “Camere” o “rami”,

che hanno sede a Roma.

LE CAMERE

IL PARLAMENTO

La Camera dei deputati è composta da 630 deputati e

si trova a Montecitorio, mentre il Senato della Repubblica

è composto da 315 senatori e si riunisce a Palazzo

Madama. Oggi le due Camere lavorano separatamente,

ma sono dotate di identici poteri: ci troviamo quindi

di fronte a un caso di bicameralismo perfetto.

IL PARLAMENTO

Il periodo di tempo compreso tra un’elezione

del Parlamento (elezioni politiche) e quella successiva

si chiama legislatura. La durata normale della legislatura è

di cinque anni, a meno che non si verifichi uno

scioglimento anticipato delle Camere.

IL PARLAMENTO

La regola della maggioranza. Le Camere deliberano,

cioè decidono, a maggioranza. Ciò comporta che, accanto

alla maggioranza, si formino delle minoranze. Queste

ultime costituiscono le opposizioni.

IL PARLAMENTO

FUNZIONAMENTO E ORGANIZZAZIONE

Di regola, le Camere deliberano a maggioranza

semplice, cioè con il voto favorevole della metà più uno

dei presenti alla votazione. Eccezionalmente si richiedono

maggioranze più ampie, come la maggioranza assoluta

(metà più uno dei componenti) e le maggioranze

qualificate (maggiore della metà più uno dei componenti) .

IL PARLAMENTO

Il voto parlamentare può essere segreto o palese.

Segreto è il voto che si esprime mettendo una pallina

bianca o una nera nell’urna, o su schede anonime. Palese

è il voto per appello nominale il deputato o il senatore deve

dichiarare il proprio voto a voce, o per alzata di mano.

IL PARLAMENTO

Ciascuna Camera ha un Presidente (art. 63 Cost.),

eletto dalla stessa Camera di appartenenza. Egli dirige

i lavori parlamentari e risolve i dubbi interpretativi

che possono nascere dal regolamento seguendo un solo

criterio: l’imparzialità. Il Presidente deve dunque essere

un organo di garanzia anche dei diritti delle minoranze.

IL PARLAMENTO

I gruppi parlamentari. Il Parlamento, essendo composto

da molti deputati e senatori, non potrebbe funzionare

ordinatamente se essi non venissero raggruppati secondo

i partiti ai quali appartengono. I gruppi parlamentari sono

le proiezioni dei partiti in Parlamento e riuniscono

i deputati e i senatori dello stesso partito.

IL PARLAMENTO

Le commissioni parlamentari, che esistono sia alla

Camera sia al Senato, trattano ciascuna particolari materie

(industria, giustizia, agricoltura ecc.) e sono composte dai

parlamentari di tutti i gruppi, in proporzione alle dimensioni

di questi ultimi.

IL PARLAMENTO

Le commissioni svolgono importanti funzioni, partecipando

sia al procedimento legislativo sia al controllo dell’attività

del Governo. Se queste attività si dovessero svolgere

in aula, il Parlamento si paralizzerebbe. Le commissioni

si dicono permanenti perché vengono costituite all’inizio

della legislatura e durano in carica sino alla fine.

IL PARLAMENTO

Per poter svolgere in piena libertà le proprie funzioni,

i membri del Parlamento, deputati e senatori, godono

di particolari garanzie: le immunità parlamentari,

che consistono nell’insindacabilità e nell’inviolabilità.

IL PARLAMENTO

LE IMMUNITÀ PARLAMENTARI

L’insindacabilità significa che i parlamentari non possono

essere perseguiti per le opinioni espresse e i voti dati

nell’esercizio delle loro funzioni.

L’inviolabilità riguarda i reati comuni, cioè quelli compiuti

dal deputato o dal senatore in quanto privati cittadini e

dunque fuori dall’esercizio delle loro funzioni.

IL PARLAMENTO

In base all’art. 70 Cost. la funzione legislativa spetta

alle Camere, che la esercitano collettivamente.

L’approvazione della legge si svolge attraverso un

complesso procedimento, detto iter legislativo. Esso si

compone di più fasi: l’iniziativa, la discussione o esame,

l’approvazione, la promulgazione e la pubblicazione.

IL PARLAMENTO

LA LEGISLAZIONE ORDINARIA

La prima fase è l’iniziativa o proposta di legge. Possono

presentare proposte in Parlamento:

i singoli parlamentari;

le Regioni;

50.000 elettori;

il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro

(CNEL);

il Governo.

IL PARLAMENTO

L’approvazione avviene articolo per articolo

e poi con voto finale sull’intera legge. Durante i lavori

parlamentari possono essere presentati emendamenti

che vengono anch’essi messi ai voti. Gli emendamenti

sono proposte di modifica a un disegno di legge

che possono essere avanzate, nella fase di esame,

da ciascun parlamentare.

IL PARLAMENTO

Successivamente, la legge viene inviata al Presidente

della Repubblica per la promulgazione. Questa consiste

in un controllo di regolarità (per esempio, per accertare

che vi sia stata la doppia approvazione su uno stesso

testo) e di costituzionalità e contiene l’ordine di osservare

e fare osservare la legge.

IL PARLAMENTO

Qualora individui dei difetti, il Presidente può usare

il proprio potere di veto sospensivo, rinviando la legge

alle Camere per chiederne il riesame. Se le Camere

la riapprovano, il Presidente è però obbligato a

promulgarla (art. 74 Cost.). Quindi, il testo è pubblicato

sulla Gazzetta Ufficiale e può entrare in vigore.

IL PARLAMENTO

Nel potere legislativo del Parlamento rientrano anche

le leggi di revisione costituzionale e le “altre leggi

costituzionali”. Ricordiamo che le prime sono quelle

attraverso le quali è possibile modificare la Costituzione,

mentre le seconde possono integrarla.

IL PARLAMENTO

LA LEGISLAZIONE COSTITUZIONALE

Nel nostro sistema esistono anche forme di democrazia

diretta, sia pure in posizione subordinata. Tra queste

la più importante è il referendum abrogativo,

con il quale si può eliminare del tutto o solo in parte una

legge.

IL PARLAMENTO

IL REFERENDUM ABROGATIVO

Nel nostro sistema esistono anche forme di democrazia

diretta, sia pure in posizione subordinata. Tra queste

la più importante è il referendum abrogativo, con il quale

si può eliminare del tutto o solo in parte una legge.

IL PARLAMENTO

IL REFERENDUM ABROGATIVO

Il referendum abrogativo può essere richiesto da 500.000

elettori o da cinque Consigli regionali. Esso consiste

in una votazione a cui possono partecipare tutti i cittadini

maggiorenni, rispondendo con un “sì” o con un “no”

alla domanda che viene loro rivolta:

«Volete voi che sia abrogata la legge…»?

IL PARLAMENTO

Secondo i principi del regime parlamentare il Governo

dipende politicamente dal Parlamento. Tale dipendenza

si realizza attraverso i poteri di indirizzo e di controllo

che le Camere possono esercitare. Gli strumenti principali

a disposizione di ciascun parlamentare sono le

interrogazioni e le interpellanze.

IL PARLAMENTO

I POTERI DI INDIRIZZO E DI CONTROLLO

Il Governo

Il Governo, in quanto organo esecutivo, ha compiti propri,

diversi da quelli del Parlamento: se al Parlamento spetta

deliberare, al Governo spetta operare. Il Governo è

un organo che comprende il Presidente del Consiglio

dei ministri e i ministri. Insieme essi formano il Consiglio

dei ministri (art. 92 Cost.).

FUNZIONE E STRUTTURA

IL GOVERNO

Si dice formazione del Governo il procedimento

di nomina del Presidente del Consiglio e dei ministri.

Esso spetta al Presidente della Repubblica e si svolge

in tre fasi: le consultazioni, l’incarico e la nomina.

LA FORMAZIONE DEL GOVERNO

IL GOVERNO

Una volta nominato, il nuovo Governo deve presentarsi

alle Camere entro 10 giorni per esporre il programma

e su questo ottenere la fiducia. In tutte le votazioni di

fiducia si vota per appello nominale, cioè palesemente

(art. 94 Cost.). Se il Governo non ottiene la fiducia, deve

presentare le dimissioni.

IL RAPPORTO DI FIDUCIA

IL GOVERNO

La funzione legislativa del Governo si esercita attraverso

due atti aventi forza di legge: i decreti legislativi (D.Lgs.)

e i decreti-legge (D.L.). Ricordiamo che tali atti,

nella gerarchia delle fonti, hanno lo stesso valore

della legge ordinaria.

IL POTERE NORMATIVO DEL GOVERNO

IL GOVERNO

Il Governo e i ministri rispondono del proprio operato

a diversi livelli. La loro responsabilità può essere: politica,

amministrativa e penale.

LA RESPONSABILITÀ DEI MINISTRI

IL GOVERNO

La Pubblica amministrazione

Ogni tipo di organizzazione, prevede una funzione

amministrativa, cioè la gestione concreta degli affari

che rientrano negli interessi comuni dei suoi componenti.

LA FUNZIONE AMMINISTRATIVA

LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Allo stesso modo, esiste un’amministrazione dello Stato.

L’insieme degli enti, degli organi e degli uffici che,

sia a livello statale sia a livello locale (Regione, Comune,

Provincia), svolgono la funzione amministrativa

è chiamata, nel suo complesso, Pubblica

amministrazione (PA).

LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

L’espressione “Pubblica amministrazione” può essere

intesa in due modi:

in senso soggettivo, essa indica i soggetti (enti, organi,

uffici) che esercitano funzioni amministrative dirette a

soddisfare gli interessi pubblici nel rispetto della legge;

in senso oggettivo, essa indica la funzione che tali

soggetti svolgono.

LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

I compiti amministrativi dello Stato sono numerosissimi.

Essi possono essere classificati a seconda che riguardino:

la garanzia dell’ordinata vita statale;

il benessere della collettività.

I COMPITI AMMINISTRATIVI DELLO STATO

LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

La Pubblica amministrazione riveste una grande

importanza per la vita dei cittadini. Poiché dunque la

Pubblica amministrazione condiziona la nostra vita, si

comprende che la Costituzione si sia preoccupata di

dettare principi per garantire che essa funzioni bene e

rispetti i diritti dei cittadini (gli “amministrati”).

I PRINCIPI COSTITUZIONALI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Il principio più importante che regola la Pubblica

amministrazione è il principio di legalità. Secondo questo

principio nessun atto della PA è valido se non si fonda

su una legge e non rispetta i limiti che la legge stabilisce.

LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Il principio di imparzialità. L’art. 97 c. 1 Cost. afferma che

«i pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di

legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e

l’imparzialità dell’amministrazione».

LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

L’imparzialità significa che tutti i cittadini devono essere

trattati nello stesso modo, senza discriminazioni

o favoritismi. Si tratta, pertanto, di un’applicazione

particolare del principio di uguaglianza in base al quale

le situazioni uguali devono essere trattate in modo uguale.

LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

L’art. 97 c. 1 Cost. stabilisce anche che i pubblici uffici

devono garantire il buon andamento, cioè l’efficienza,

della funzione amministrativa. Tuttavia, da anni si lamenta

l’inefficienza della Pubblica amministrazione: tempi

eccessivamente lunghi, personale poco motivato, troppe

pratiche che pesano sui cittadini.

LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

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