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Piano della Piano della PerformancePerformance
Anno 2015-2017Anno 2015-2017
Approvato con delibera di Giunta n. 10 del 30 marzo 2015
INDICE
1. Presentazione...............................................................................................3
2. Sintesi delle informazioni di interesse per i cittadini e gli stakeholder esterni ........62.1 Chi siamo ....................................................................................6
2.2 Cosa facciamo ..............................................................................7
2.3 Come operiamo.............................................................................7
3. Identità .......................................................................................................93.1 L’amministrazione “in cifre” ............................................................9
Azienda Speciale S.E.I. “Sviluppo Economico Isernia” ............................10
Unione Regionale delle Camere di Commercio del Molise – Unioncamere
Molise..............................................................................................11
3.2 Mandato istituzionale e Missione ....................................................12
3.3 Albero della performance..............................................................15
4. Analisi del contesto .....................................................................................164.1 Analisi del contesto esterno...........................................................16
4.2 Analisi del contesto interno ...........................................................28
5. Obiettivi Strategici........................................................................41
5. Dagli obiettivi strategici agli obiettivi operativi.................................................486.1 Obiettivi assegnati al personale dirigenziale.....................................53
6. Il processo seguito e le azioni di miglioramento del Ciclo di gestione delle performance ..............................................................................................567.1 Fasi, soggetti e tempi del processo di redazione del Piano..................56
7.2 Coerenza con la programmazione economico-finanziaria e di bilancio...58
7.3 Azioni per il miglioramento del Ciclo di gestione delle performance......59
7.4 Miglioramento del processo di pianificazione.....................................60
7. Allegati tecnici.............................................................................................60
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1. Presentazione
Il Consiglio della Camera di Commercio di Isernia, coerentemente con la normativa di
riferimento, si è insediato il 26 luglio 2010 ed ha eletto il Presidente in carica l’11 settembre
2013, a seguito delle dimissioni del predecessore, fino alla scadenza del quinquennio, prevista
il 25/07/2015.
L’atto fondamentale di indirizzo che il Consiglio Camerale è demandato ad adottare è il
programma pluriennale, quale punto di riferimento per le priorità strategiche in coerenza con la
mission e la vision istituzionale dell’Ente, da cui far discendere i successivi adempimenti
programmatori annuali /triennali previsti tanto dal Regolamento delle Camere di Commercio
(D.P.R. 254/2005 -Relazione Revisionale e Programmatica), quanto dalla normativa nazionale
(D. Lgs. 150/2009, Piano Triennale della Performance).
Viviamo un momento storico politico di forte tensione e cambiamento per il mondo delle
Camere di Commercio stesso. Sullo sfondo permane l’incognita legata agli sviluppi normativi in
atto, fermo restando che è già entrato in vigore il D.L. 902014, come convertito dalla L.
114/2014, che prevede una riduzione progressiva del 35% delle entrate del diritto annuale nel
2015, del 40% nel 2016 e del 50% nel 2017.
Nonostante tutto, il Sistema Camerale ha deciso di affrontare tale rinnovamento normativo in
maniera proattiva, avviando un’autoriforma delle proprie strutture organizzative e proponendo
la definizione di nuove competenze e funzioni camerali al fine di salvaguardare l’esistenza
stessa delle Camere di Commercio come nodo fondamentale di raccordo tra le imprese e la
Pubblica Amministrazione ed evitare uno svuotamento di significato delle stesse.
Punto fondamentale della proposta di autoriforma, ribadito da Unioncamere nazionale con nota
nel mese di luglio 2014, è l’accorpamento tra Enti camerali contigui su base territoriale, al fine
della razionalizzazione e riduzione dei costi con l’obiettivo di erogare maggiori risorse
promozionali per il territorio sulla base della forte convinzione della centralità delle Camere di
Commercio sui territori come Enti pubblici esponenziali di rappresentanza delle imprese a
servizio dello sviluppo delle stesse in diversi settori di attività, che vanno dal credito
all’internazionalizzazione, dall’innovazione all’alternanza scuola lavoro, senza tralasciare le
questioni connesse all’agenda digitale.
Peraltro tali indicazioni sono state fornite, dopo l’entrata in vigore del D.L. 90/2014, anche dal
Ministero dello Sviluppo Economico che, con nota circolare del 26 giugno 2014, ha invitato le
Camere di Commercio ad adottare misure atte a ridurre l’impatto negativo del taglio del diritto
annuale, richiamando “la necessità, già a legislazione vigente, di utilizzare tutte le soluzioni
previste dalla legge n. 580/1993, come modifica dal decreto legislativo n. 23/2010, per una
riduzione dei costi strutturali che consenta di riaprire spazi per una adeguata attività
promozionale”.
In tale contesto si è definitivamente radicata l’ipotesi di accorpamento delle circoscrizioni delle
Camere di Commercio di Isernia e Campobasso: obiettivo dell’unificazione è la
razionalizzazione della nuova struttura, con relativo abbassamento dei costi per far fronte da
un lato alla diminuzione del gettito del diritto annuale, dall’altro all’attivazione di nuovi servizi
camerali da offrire alle imprese, nell’alveo di competenze degli Enti.
Il percorso avviato con la consorella di Campobasso si è definitivamente concretizzato il 29
dicembre u.s., data nella quale i Consigli delle due Camere hanno deliberato di proporre
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l'accorpamento delle due circoscrizioni territoriali di Campobasso e di Isernia con l'istituzione
di un'unica Camera di Commercio regionale con il nome di Camera di Commercio del Molise.
In ogni caso, come già specificato, il Consiglio Camerale, ai sensi del D.P.R. 254/2005, è
chiamato ad approvare il Programma Pluriennale, dal quale discendono, in stretta coerenza, il
Preventivo Economico e la Relazione Programmatica, documento programmatico di respiro
annuale sulla base degli indirizzi strategici delineati nel Programma Pluriennale.
Dato lo scenario sinora descritto, la soluzione apparsa più coerente e legittima è stata quella di
formulare comunque un documento di indirizzo programmatico nella Relazione Previsionale e
Programmatica per il 2015 sulla base del Programma Pluriennale 2010-2015, al fine di fornire
indicazioni programmatiche per il periodo transitorio sino alla nascita della Camera di
Commercio regionale.
A tale quadro normativo specifico per le Camere di Commercio si aggiunge il D.Lgs. 150/2009
– “Riforma Brunetta” - che ha stabilito l’ obbligo in via generale per tutte le amministrazioni
pubbliche di organizzare il proprio lavoro secondo un’ottica di miglioramento continuo,
introducendo un generale “Ciclo di gestione della performance” che si avvia con la elaborazione
del Piano della performance.
Il Piano della performance, nei contenuti, è pertanto perfettamente allineato agli indirizzi
programmatici delineati nella Relazione Previsionale e Programmatica per l’anno 2015.
Il documento risulta composto dai seguenti capitoli in linea con le disposizioni della delibera
CIVIT n.122/2010 :
Sintesi delle informazioni di interesse per i cittadini e per gli stakeholder esterni.
Identità
Analisi del contesto
Aree, priorità, obiettivi strategici operativi.
Le priorità sono state riclassificate secondo gli interventi normativi (D.P.C.M. 12 dicembre 2012)
senza alterare la portata delle stesse, tenuto conto che già negli ultimi anni la CCIAA di Isernia
ha compiuto innumerevoli sforzi per il raggiungimento delle missioni istituzionali.
Si ritiene, in conclusione, che il Programma debba rientrare nel solco tracciato da anni e
stimolare un ampio dibattito innanzitutto con le Associazioni di categoria, ma anche con gli
stakeholders pubblici e privati della Camera, al fine di arricchire la conoscenza sugli scenari nei
quali l’Ente sarà chiamato ad operare e soprattutto sulle strategie da attuare nel futuro,
facendo leva sulle nuove competenze e funzioni che il mutato contesto ci impone di potenziare
e trovare.
Contesto che, tuttavia, ad oggi con la prevista e progressiva riduzione delle risorse economiche derivanti dal diritto annuale costringerà la Camera di Commercio del Molise ad un sensibile ridimensionamento degli interventi economici e ad una riorganizzazione delle risorse umane.
La discussione in atto sulla riforma delle Camere di Commercio impone comunque la necessità
di un ripensamento del loro ruolo. Occorre, anche in linea con Unioncamere:
pensare alle nuove Camere come soggetti che “parlano al Paese”
sviluppare un clima culturale favorevole all’impresa e al lavoro.
L’obiettivo strategico è quello di far ridiventare competitivo il Paese rafforzando il ruolo delle
CCIAA come presidio permanente sul territorio a sostegno delle piccole e piccolissime imprese.
La Camera di Commercio deve quindi:
avere un ruolo proattivo e strategico, andando incontro (spesso anche “fisicamente”)
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alle imprese e ai loro fabbisogni e agendo da catalizzatore nei processi di sistema;
diventare un nuovo modello di istituzione – vitale dinamica, propositiva, semplice e
“amica” – al servizio delle imprese e delle comunità locali;
rappresentare la prima istituzione per la nascita e crescita delle imprese;
proporsi quale soggetto in grado sia di monitorare gli interventi a beneficio delle
imprese sia di stimolare in primis la Regione e gli altri attori istituzionali nella ricerca e
successiva organizzazione di tutte quelle iniziative potenzialmente interessanti per il
tessuto imprenditoriale.
L’interazione con l’attore principale del territorio, cosiddetto decision-maker quale è la
Regione Molise, costituisce un elemento essenziale per qualsiasi programmazione di
intervento nei confronti delle imprese. Il sistema camerale si propone di gestire e presidiare la
rete di relazioni tramite la partecipazione ad incontri tecnici con i competenti referenti
regionali, facilitando un passaggio di informazioni altrimenti di difficile realizzazione
attraverso i soli canali ufficiali e contribuendo a migliorare il dialogo interistituzionale.
Ciò consentirebbe anche di colmare quel gap informativo che spesso si crea tra il sistema
regionale e il mondo imprenditoriale.
L’obiettivo che si intende raggiungere è quello di una Camera di Commercio con servizi e
sportelli dedicati, sempre più accessibili e telematici in grado di dare risposte chiare e
tempestive ai nostri imprenditori.
Il Presidente
Dr. Pasqualino Piersimoni
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2. Sintesi delle informazioni di interesse per i cittadini e gli stakeholder esterni
2.1 Chi siamo
La Camera di Commercio di Isernia è un Ente pubblico dotato di autonomia funzionale che
svolge nell’ambito della circoscrizione territoriale di competenza, coincidente con la provincia,
funzioni di interesse generale per il sistema delle imprese curandone lo sviluppo nell’ambito
dell’economia locale (Dlgs 23/2010).
La Camera di commercio di Isernia è stata istituita nel 1970 con DM. 24/3/70, ai sensi della
prima legge istitutiva e di regolamentazione delle Camere di commercio (n.680 del 6 luglio
1862), con cui il Parlamento italiano dava via alla costruzione di una rete di istituzioni al
servizio del mondo produttivo, diffusa su tutto il territorio nazionale.
Peculiare è la funzione di supporto alle attività delle imprese di concerto con le associazioni di
categoria e le istituzioni locali. In tal modo la Camera diventa portatrice degli interessi dei
diversi settori economici presenti sul territorio.
Presidente, Consiglio, Giunta e Collegio dei Revisori dei conti sono gli organi della Camera di
Commercio:
Il Consiglio della Camera di Commercio di Isernia, coerentemente con la normativa di
riferimento si è insediato il 26 luglio 2010 ed ha eletto il Presidente in carica l’11 settembre
2013, a seguito delle dimissioni del predecessore, fino alla scadenza del quinquennio, prevista
il 25/07/2015.
Accanto agli organi di indirizzo politico e di controllo, coordina l'attività dell'ente nel suo
complesso e ha la responsabilità del personale, il Segretario Generale.
Inoltre, così come previsto dall’art.14 del D. Lgs. 150/09 (cd. Legge Brunetta) l’Ente si è
dotato di un Organismo Indipendente di Valutazione della performance (OIV), tenuto a
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Guida la politica generale dell’Ente camerale e ne ha la rappresentanza legale ed istituzionale.
Organo rappresentativo delle forze produttive del territorio, determina gli indirizzi dell’azione dell’Ente e ne verifica l’attuazione. E’ formato da n.22 Consiglieri nominati dalle categorie economiche maggiormente rappresentative della provincia.
Organo politico della Camera di Commercio, eletto in seno al Consiglio e ne condivide la durata, è composta da 5 membri ed eletta dal Consiglio
Organo di controllo della regolarità amministrativo-contabile, è composto da 3 membri effettivi designati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, dal Ministero dello Sviluppo Economico e dal Presidente della Regione e n.2
svolgere un ruolo fondamentale nel processo di misurazione e valutazione delle strutture e dei
dirigenti e nell'adempimento degli obblighi di integrazione e trasparenza previsti per le
amministrazioni pubbliche.
2.2 Cosa facciamo
La Camera di Commercio di Isernia, con un numero di imprese attive pari a n. 7.818 al 31
dicembre 2014, svolge le funzioni e i compiti che contribuiscono allo sviluppo economico
sociale e culturale del territorio.
2.3 Come operiamo
La Camera di Commercio di Isernia svolge funzioni di supporto e di promozione degli interessi
generali delle imprese e dell’economia locale sia direttamente, tramite i propri uffici, sia
indirettamente mediante la collaborazione e l’erogazione di contributi ad enti pubblici,
associazioni di categoria o altri organismi.
L’Ente opera, quindi, ponendosi al centro di una fitta rete di rapporti con istituzioni, formazioni
sociali e soggetti privati con i quali instaura relazioni funzionali non solo a favorire ed aiutare
la realizzazione delle strategie camerali, ma anche lo sfruttamento delle economie di scala per
l’efficienza gestionale.
Le principali categorie di soggetti con cui l’amministrazione camerale interagisce sono:
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Di seguito i Protocolli d’Intesa stipulati dalla Camera di Commercio di Isernia nel corso del
2014; sono altresì indicati anche i protocolli che Unioncamere ha stipulato a livello nazionale
con altri enti e di cui tutte le Camere possono avvantaggiarsi:
Protocollo di legalità ambientale sottoscritto tra Unioncamere, Comitato Nazionale Albo Gestori
Ambientali, Libera e Legambiente finalizzato alla realizzazione di una serie di azioni a supporto
della conformità normativa ambientale per le imprese della filiera del ciclo dei rifiuti, anche al
fine di prevenire e contrastare la criminalità economica e favorire il ripristino della legalità in
ambito ambientale.
Recepimento del Protocollo di Intesa in materia di conciliazione sottoscritto tra l’Autorità per le
Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) e l’Unione italiana delle Camere di Commercio
finalizzato a sviluppare e migliorare la gestione delle liti in materia di telecomunicazioni tra
utenti e operatori di comunicazioni elettroniche anche prevedendo l’esenzione per gli stessi
dal pagamento delle spese di avvio.
Protocollo d’Intesa sul riordino del sistema camerale sottoscritto tra l’Unioncamere e le
Organizzazioni Sindacali Nazionali maggiormente rappresentative del personale delle Camere
di Commercio per l’istituzione di un Tavolo permanente di confronto nazionale nel quale
stabilire linee guida comuni, e l’istituzione di Tavoli regionali e camerali che daranno corso agli
impegni adottati a livello nazionale assumendo la funzione di cd “seconda istanza” dove poter
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P.A. E ISTITUZIONI
La Camera dialoga costantemente sia con istituzioni locali e nazionali, per il coordinamento di attività territoriali, e sia con organismi internazionali, per la gestione di progetti comunitari.
PARTECIPAZIONIIN SOCIETÀ SISTEMA CAMERALE
L’Ente opera nell’ambito dello sviluppo delle relazioni di sistema e di rete ponendosi come parte attiva e integrante di un network che fa capo all’Unioncamere nazionale.Il Dlgs 23/2010, riconoscendo esplicitamente il concetto di “sistema camerale”, dà luogo ad una quotidiana operatività della Camera con l’intero sistema camerale sia nazionale che regionale attraverso la condivisione di progetti comuni e, più in generale, concorrendo alla realizzazione e consolidamento di una rete integrata di sistema.
SISTEMA IMPRESA
Costituito da tutti coloro che gravitano attorno alle imprese a partire dalle associazioni di categoria, ordini professionali e professionisti, consumatori.
RISORSE UMANE
Il personale camerale costituisce la categoria di interlocutore interno all’Ente che svolge, quotidianamente, attività diretta a migliorare la produttività e l’efficacia del sistema camerale.
comporre possibili controversie locali e agevolare nel modo più efficace la gestione dell’impatto
dei cambiamenti in sede territoriale.
Recepimento della Convenzione sul sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI)
sottoscritta tra la Camera di Commercio e le Associazioni di categoria CLAAI per le attività di
rilascio dei dispositivi USB tramite le associazioni stesse, in attuazione del D.M. del 17
dicembre 2009, il quale ha affidato alle Camere di Commercio le attività di distribuzione,
dei succitati dispositivi alle imprese che hanno sede nel territorio della provincia di riferimento
ed iscritte nel Registro delle Imprese.
3. Identità
3.1 L’amministrazione “in cifre”
Sede
Camera di Commercio I.A.A.
C.so Risorgimento, 302
86170 Isernia
Dipendenti (numero e composizione)
Con la deliberazione n. 28 del 20.05.2014 la Giunta camerale ha approvato un piano di
razionalizzazione del fabbisogno di risorse umane, rappresentato dalla situazione seguente:
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Unità
Dotazione organica rideterminata con delibera di G.C. n.
28/2014
Occupati al 1° ottobre 2014
Dirigenti 1 1
Categoria “D” 6 5
Categoria “C” 12 11
Categoria “B” 2 2
Categoria “A” 1 1
TOTALE 22 20
.
Strutture territoriali
Azienda Speciale S.E.I. “Sviluppo Economico Isernia”
Sviluppo Economico Isernia -Situazione riferita al 31.12.2014:
livello Dotazione Organica Definitiva
Personale in servizio
Disponibilità effettiva (per effetto dei part-time)
Disponibilità residua
Dirigente
Quadro 1 1 1
1° livello 2 2 2
2° livello
3° livello
TOTALE 3 3 3
Presidente f.f. – Dott. Franco Di Nucci
Direttore – Dott. Francesco Potena
Ubicazione 1° piano della sede camerale
e-mail: azienda.sei@is.camcom.it
Funzioni e attività
L’Azienda Speciale S.E.I – Sviluppo Economico Isernia – eroga gratuitamente servizi reali e finanziari a supporto della crescita del territorio in generale e delle imprese in particolare, contraddistinguendosi per dinamismo e operatività.
Costituita nel 1988, è nel tempo diventata punto di riferimento territoriale per tutte le iniziative a sostegno dell’imprenditoria e di raccordo scuola lavoro.
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L’Azienda Speciale S.E.I., in completa sinergia con le Associazioni di Categoria e gli altri attori locali:
promuove, coordina e gestisce:
o servizi reali di informazione, formazione, assistenza tecnica, progettazione, promozione e servizi finanziari a supporto
delle Nuove Imprese;
dell’internazionalizzazione delle PMI;
di tutte le PMI nel campo dell’Energia, dell’Ambiente e dell’ICT;
sostiene le politiche attive del lavoro per la creazione di nuovi posti di lavoro attraverso azioni di formazione e riqualificazione del capitale umano delle imprese;
organizza e gestisce iniziative per agevolare l’accesso al credito delle PMI, in collaborazione con gli stakeholders locali;
promuove, coordina e gestisce, su delega della Camera di Commercio di Isernia, attività a supporto dell’Imprenditoria Femminile, tramite l’erogazione di servizi reali;
si occupa di iniziative a supporto dell’orientamento, scolastico e lavorativo anche in modalità non convenzionali;
co-progetta e coordina, in linea con i fabbisogni delle imprese, percorsi di alternanza scuola-lavoro tesi ad incrementare le competenze della futura forza lavoro;
favorisce e gestisce attività tese al miglioramento delle competenze in ambito internazionale tramite l’organizzazione di tirocini all’estero;
elabora, presenta, coordina, e gestisce progetti in partenariato con imprese, organizzazioni internazionali, uffici pubblici, progetti, regionali, nazionali e comunitari in materia di sviluppo locale.
Unione Regionale delle Camere di Commercio del Molise – Unioncamere Molise
Le Camere di Commercio di Isernia e Campobasso, allo scopo di esercitare congiuntamente
funzioni e compiti per il perseguimento degli obiettivi comuni del sistema camerale nell’ambito
del territorio regionale, sono associate, ai sensi dell’art. 6 del D.Lgs.vo 23/2010, nell’Unione
Regionale delle Camere di Commercio del Molise, la cui denominazione abbreviata è
“Unioncamere Molise”1.
Essa:
1 Art. 1 Statuto Unione Regionale delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura del Molise , adottato
con delibera del Consiglio di Amministrazione n. 34 del 03/08/2012.
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assicura il coordinamento dell'attività delle singole Camere nell' ambito regionale;
può promuovere e realizzare iniziative per servizi comuni nei settori in cui si svolge l'azione delle Camere di Commercio;
cura e rappresenta gli interessi generali delle Camere di Commercio associate nei confronti della Regione, del sistema regionale delle istituzioni e degli altri enti locali, per la trattazione e definizione di materie ed iniziative di comune interesse;
Inoltre:
n. imprese iscritte al Registro imprese Al 31/12/2014 sono iscritte n. 9.107 imprese di cui n. 7.818 sono attive secondo i dati del III
trimestre Movimprese, la rilevazione condotta da InfoCamere a partire dai dati del Registro
delle Imprese delle Camere di Commercio.
3.2 Mandato istituzionale e Missione
Il Mandato istituzionale
Il decreto legislativo 23/2010 all’art. 2 prevede che le Camere di commercio hanno il compito
di fornire, nell'ambito del territorio provinciale, funzioni di supporto e di promozione degli
interessi generali delle imprese e delle economie locali, e funzioni nelle materie amministrative
ed economiche.
La riforma ha rappresentato un passaggio fondamentale e un riconoscimento per le nuove
Camere di commercio, più rappresentative, più autorevoli, più efficienti.
Le principali novità introdotte dal decreto sono:
il riconoscimento dell’identità delle Camere di commercio e di tutto il sistema camerale;
funzioni e compiti rafforzati: da “attività” a “competenze” stabilite per legge
un’organizzazione più efficiente, con risorse certe e nuovi strumenti per affrontare nuovi
compiti.
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UNIONCAMERE MOLISECentro Innovazione
e Qualità
Laboratorio chimico merceologico che opera presso una sede distaccata, ubicata nella Zona Industriale di Campochiaro (CB).
Polo Innovativo
Centro di competenza regionale per il sostegno dello start-up di imprese innovative e della competitività tecnologica di quelle esistenti.
Ufficio Studie Ricerche
Contribuisce a fornire una base solida di conoscenze necessaria nell'ambito della realtà camerale e per la programmazione che attraverso un monitoraggio dei diversi settori, analisi sull'economia regionale in generale, strutturali e congiunturali, regionale.
La missione
La missione della Camera di Commercio di Isernia si esplicita in una serie di attività che
vedono l’Ente operare in collaborazione sia con soggetti pubblici che privati.
La missione trova una sua puntuale esplicitazione nella lettura dello Statuto camerale (art. 2):
a) promuovere e favorire la modernizzazione, l'internazionalizzazione e lo sviluppo economico
del territorio e del sistema delle imprese in esso presenti;
b) coordinare, promuovere e sostenere le iniziative volte allo sviluppo economico;
c. tutelare e perseguire una economia aperta che assicuri le pari opportunità e la dignità
dell'impresa e del lavoro;
d) recepire e fare proprie le istanze, i bisogni e gli interessi del sistema delle imprese e dei
consumatori, manifestati anche attraverso le libere associazioni e sostenerli nei confronti di
ogni altro Ente o istituzione a livello locale, regionale, nazionale, europeo ed internazionale;
e) svolgere ogni utile azione per favorire lo sviluppo e l’ampliamento del mercato del lavoro,
anche attraverso la concertazione con le componenti istituzionali, sociali ed economiche
nell’ambito della circoscrizione territoriale di competenza;
f) promuovere la collaborazione con tutte le istituzioni pubbliche e private, anche a livello
internazionale, preposte o interessate allo sviluppo economico del territorio;
g) favorire l'innovazione e lo sviluppo tecnologico e produttivo;
h) concorrere al rafforzamento della competitività del territorio, perseguendo una politica di
promozione dello sviluppo e del rinnovamento del patrimonio infrastrutturale civile ed
industriale, da realizzarsi anche stimolando il coinvolgimento di capitali privati;
i) favorire l'affermazione del mercato, della concorrenza, della trasparenza, della libertà
d'impresa e di iniziativa economica;
j) tutelare i soggetti imprenditori o consumatori dalle forme di inquinamento e/o abuso delle
condizioni di libero mercato;
k) tutelare i soggetti imprenditori o consumatori dalle forme di inquinamento e/o abuso delle
condizioni di libero mercato, della trasparenza e dell’autenticità dell’informazione e della
provenienza dei prodotti;
l) promuovere e valorizzare la cultura d'impresa, della qualità e della sicurezza;
m) favorire e sostenere l'informazione economica, la formazione imprenditoriale, lo studio e la
ricerca finalizzata allo sviluppo delle imprese e del territorio;
n) favorire e sostenere l'informazione economica, la formazione imprenditoriale, lo studio e la
ricerca finalizzata allo sviluppo delle imprese e del territorio;
o) garantire imparzialità e terzietà rispetto a tutti i soggetti del mercato.
13
Quanto esplicitato nello Statuto è in ogni caso riconducibile alle seguenti Missioni individuate
dal MISE e assegnate alle Camere di Commercio (D. Lgs. n. 91/ 2011 e D.M. 27/03/2013 in
materia di armonizzazione dei sistemi contabili delle pubbliche amministrazioni):
011 – Competitività e sviluppo delle imprese
012 – Regolazione dei mercati
016 – Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema
La discussione in atto sulla riforma delle Camere di Commercio impone comunque la necessità
di un ripensamento del loro ruolo. Occorre:
pensare alle nuove Camere come soggetti che “parlano al Paese”
sviluppare un clima culturale favorevole all’impresa e al lavoro.
L’obiettivo strategico è quello di far ridiventare competitivo il Paese rafforzando il ruolo delle
CCIAA come presidio permanente sui territori a sostegno delle piccole e piccolissime imprese.
Le Camere devono quindi:
avere un ruolo proattivo e strategico, andando incontro (spesso anche “fisicamente”)
alle imprese e ai loro fabbisogni e agendo da catalizzatore nei processi di sistema;
diventare un nuovo modello di istituzione – vitale dinamica, propositiva, semplice e
“amica” – al servizio delle imprese e delle comunità locali;
rappresentare la prima istituzione per la nascita e crescita delle imprese.
La Visione
La Camera si impegna a ricercare e consolidare un dialogo continuo con le imprese e con le
organizzazioni imprenditoriali e a proporsi nella veste di una pubblica amministrazione che
punta ad un elevato grado di telematizzazione dei servizi e informatizzazione delle procedure
14
VISIONOrientare le attività verso un processo di rinnovamento della Pubblica Amministrazione, facendo propri i principi della trasparenza, della semplificazione amministrativa, del rispetto delle pari opportunità e della prevenzione delle forme di discriminazione
Avviare e sostenere un processo continuo di sviluppo incentrato sulla valorizzazione delle caratteristiche dell’economia provinciale, attraverso il coordinamento dei vari strumenti di promozione e marketing territoriale
Coinvolgere gli attori locali, sia pubblici che privati, nella definizione delle priorità e delle politiche da intraprendere, con l’obiettivo di sviluppare le sinergie necessarie tra il sistema delle imprese e l’ambiente di riferimento
interne.
3.3 Albero della performanceL’attuale Albero della Performance, sviluppato in linea con le previsioni normative e con le
indicazioni fornite dalla CIVIT, è una mappa logica che rappresenta graficamente le relazioni
tra missione, priorità strategiche, obiettivi strategici, programmi obiettivi operativi. È stato
articolato, in coerenza con i documenti di programmazione, per rendere immediatamente
intellegibile agli stakeholder la finalizzazione delle attività svolte dalla Camera.
La novità, anche quest’anno, è il richiamo nell’Albero del recepimento di quanto disciplinato
nell’art.5, comma 3, del DPCM 18 settembre 2012 che prevede coerenza tra il sistema di
obiettivi e indicatori adottati da ciascuna amministrazione ai sensi del D.Lgs. n.150/2009 e il
“Piano degli Indicatori di Risultato Attesi di bilancio (PIRA)” tenuto conto del diverso ambito di
applicazione di tali documenti. E’ possibile infatti osservare graficamente il raccordo realizzato
tra gli obiettivi strategici e operativi dell’Ente e le Missioni e i Programmi così come individuati
dal D.P.C.M. 12/12/2012 per le Camere di Commercio.
Un’analisi puntuale delle modalità utilizzate per attuare la riconciliazione tra il piano della
performance ed il piano degli indicatori di risultato attesi è presente nel capitolo n.6 del
presente documento.
15
4. Analisi del contesto
4.1 Analisi del contesto esterno
Per il settimo anno consecutivo dall’inizio della crisi, il Mezzogiorno fa registrare una riduzione
del proprio PIL che, dopo il calo del 3,5% nel 2013 (il peggiore dopo il 2009), si stima possa
scendere, nel 2014, di un ulteriore -1,5%, proprio mentre l’economia del Centro-Nord sembra
aver arrestato la propria caduta, lasciando intravedere una timida ripresa a partire dal 2015.
Se queste stime saranno confermate, tra il 2007 e il 2014 la capacità di produrre ricchezza del
Mezzogiorno si sarà ridotta di 51,6 miliardi di euro: un vero terremoto economico, come se
una nazione di medio-piccole dimensioni fosse stata cancellata dalla carta geografica.
Nel frattempo si riduce la capacità reddituale dei cittadini italiani, e in particolare dei residenti
nel Mezzogiorno: il PIL pro-capite a parità di potere d’acquisto (PPA) dell’Italia nel 2013 è
sceso per la prima volta al di sotto del valore medio registrato nell’Unione Europea (fatto 100 il
PIL pro-capite dell’UE, il dato dell’Italia è pari a 98,1); e il dato del Mezzogiorno è ampiamente
al di sotto delle media italiana (fatto 100 il PIL pro-capite dell’Italia, quello dell’Italia
meridionale è pari a 66,3).
Il 2014 è stato un anno negativo per il Mezzogiorno non solo per l’andamento del PIL ma, più
in generale, per la dinamica delle principali variabili economiche quali investimenti, imprese,
occupazione ed export. (Fonte: Area Politiche Regionali e per la coesione territoriale di
Confindustria e SRM – Studi e Ricerche per il Mezzogiorno, Check-up Mezzogiorno, edizione
dicembre 2014).
Il contesto economico-produttivo della provincia Dal punto di vista macroeconomico, l’analisi dei dati provinciali aggregati fa rilevare come
la provincia di Isernia contribuisca alla produzione della ricchezza del Paese, in termini di
valore aggiunto, nella misura dello 0,1 per cento (il contributo dell’intera regione è dello
0,4 per cento). In termini assoluti, il valore aggiunto provinciale nell’anno 2012 (ultimo
dato disponibile) raggiunge circa 1,65 miliardi di euro; quello stimato per il 2013 dovrebbe
scendere a circa 1,60 miliardi di euro.
Valore aggiunto a prezzi correnti per branca di attività economica– 2011. Dati in milioni di euro
2012 2013
Agricoltura,
silvicoltura
e pesca
Industria
in senso
stretto
Industria
Costruzioni
Totale
industriaServizi
Totale
economia
Totale
economia
Isernia 74 254 137 391 1.188 1.652 1.596
MOLISE 265 911 404 1.314 4.123 5.703 5.613
ITALIA 28.168 257.618 82.354 339.972 1.034.632 1.402.773 1.396.786
Fonte: Unioncamere-Istituto Guglielmo Tagliacarne
16
L’analisi per settore di attività economica evidenzia che il contributo del settore terziario
raggiunge il 72 per cento circa; tale dato è leggermente inferiore a quello nazionale. Sul
contributo degli altri settori si registra uno scostamento significativo, rispetto al dato
nazionale, principalmente nel settore dell’agricoltura dove si rileva che l’economia
provinciale riceve un contributo maggiore di quanto non avvenga nella media dell’Italia
(4,5% rispetto al 2% dell’Italia), segno che la nostra economia appare leggermente
“sbilanciata” verso tale settore, che possiamo definire tradizionale. Al contrario il
contributo del settore industria in senso stretto risulta inferiore alla media nazionale: in
provincia di Isernia il 15,4% del V.A. totale dell’economa deriva da tale settore, il 18,4%
per il resto d’Italia.
Stato di salute delle imprese = Da una sintesi della demografia delle imprese del 2014,
emerge che da inizio anno il Registro Imprese delle due Camere di Commercio ha
registrato l’iscrizione di 1.943 nuove imprese (37 in meno rispetto all’anno precedente) e
la cessazione di 2.066 imprese di cui 1.811 sono al netto delle cessazioni praticate d’ufficio
(anche in questo caso si è verificata una diminuzione del numero di cessazioni rispetto
all’anno precedente). Rispetto al 2013, si registra un saldo positivo al netto delle
cessazioni di ufficio uguale a +132 imprese (il saldo era di +85 nel 2013). Per trovare un
risultato migliore bisogna arrivare fino al 2010 quando si registrò un saldo di +291
imprese. A fine dicembre, quindi, le imprese registrate in Molise risultano essere 34.873,
di cui 30.931 dichiarate attive.
Relativamente alla provincia di Isernia, le imprese registrate a fine dicembre risultano
essere 9.107, di cui 7.818 attive, con 639 iscrizioni, le stesse che si registrarono anche nel
2013. Le cancellazioni (sempre al netto delle cessazioni d’ufficio) sono state invece 422,
aumentate di 39 unità rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Nonostante questo, il
saldo demografico2 risulta essere positivo, con +217 imprese nel 2014, e il tasso di
crescita che ne deriva (+2,41%) risulta essere il migliore tra tutte le province italiane.
I settori in cui, in termini assoluti, le imprese in provincia di Isernia hanno manifestato la
crescita maggiore rispetto al 2013 sono stati il Commercio (+38 imprese), Agenzie di
noleggio, viaggio e servizi a supporto alle imprese (+23 imprese), Costruzioni (+11
imprese), Attività di servizi di alloggio e ristorazione (+9 imprese) e le Attività immobiliari
(+9 imprese). Di contro i settori che hanno registrato una diminuzione del numero di
imprese sono stati l’Agricoltura (-31 imprese), settore che continua a perdere unità
produttive soprattutto per il cambio di destinazione dei suoli agricoli, le Attività
manifatturiere (-15 imprese), i Servizi di Trasporto e magazzinaggio e le Attività
professionali, scientifiche e tecniche, (entrambe con -5 imprese rispetto al 2013). (Fonte:
StockView)
Forma giuridica delle imprese registrate = nella provincia di Isernia nel corso del 2014 è
continuata la forte crescita delle società di capitale (il 23,1% del totale delle imprese
registrate) che presentano un tasso di crescita del +7,55%. Il dato conferma un
orientamento ormai consolidato tra i neo-imprenditori che, per affrontare il mercato, si
2 Differenza fra iscrizioni e cessazioni non d’ufficio
17
affidano sempre più spesso a forme organizzative più “robuste” e strutturate. Non solo
perché più capaci di intercettare gli incentivi pubblici opportunamente messi a loro
disposizione, ma soprattutto perché la società di capitali si presta ad essere più attrattiva
rispetto a nuovi investitori e, dunque, a consentire un percorso di crescita all’idea di
business. Tasso di crescita positivo anche per le ditte individuali (+1,29%) che
rappresentano circa il 61% del totale delle imprese registrate in provincia. Le società di
persona (il 12,6% del totale) sono l’unica forma giuridica che presenta un tasso di crescita
negativo pari a -0,35%. (Fonte: StockView).
Internazionalizzazione
Andamento dell’export totale = nei primi sei mesi del 2014 le esportazioni in provincia di
Isernia registrano una forte diminuzione rispetto allo stesso periodo di un anno fa del 38%
circa; ad incidere negativamente sul risultato sono state le diminuzioni delle esportazioni di
Prodotti chimici e prodotti connessi, che rappresentano circa il 30% delle esportazioni totali,
ma soprattutto le diminuzioni delle esportazioni dei Prodotti finiti che rappresentavano circa
la metà delle esportazioni totali provinciali un anno prima, passate a rappresentare solo
l’8% delle esportazioni nei primi sei mesi del 2014. Tale risultato è dovuto al netto
ridimensionamento delle esportazioni di prodotti tessili e dell’abbigliamento, avvenuto a
seguito della crisi della principale industria locale della moda.
Risultati positivi degni di nota sono rappresentati dall’aumento delle esportazioni dei
prodotti alimentari passati a rappresentare circa il 23% del totale delle esportazioni,
dall’aumento delle esportazioni di articoli in gomma, di lavori in metallo ecc.
Gli scenari di sviluppo delle Economie Locali: le previsioni per il 2014-2015
Nel 2013, a fronte di una contrazione del Pil dell’Italia pari a -1,8%, la flessione del pil nelle
regioni meridionali è stata più ampia della media nazionale di quasi 1 punto percentuale,
mentre al Nord Ovest e al Nord Est dovrebbero essersi verificate riduzioni di entità più
modesta. Le indagini congiunturali disponibili per i primi mesi del 2014 concordano nel
delineare una situazione più difficile nel Mezzogiorno e migliore nelle regioni centro-
settentrionali. Anche le prospettive per l’anno in corso contenute nell’ultimo aggiornamento di
Scenari per le economie locali si profilano migliori per il Centro-Nord, caratterizzato da tassi di
crescita del pil sostanzialmente allineati attorno all’1% nell’area settentrionale e più bassi di
circa due decimi di punto nel Centro (0,7% per l’Italia nel complesso). Il minor dinamismo
previsto per il Mezzogiorno deriva da una persistente stagnazione della domanda interna, a cui
si accompagna ancora una caduta delle esportazioni, anche se più contenuta di quella dello
scorso anno.
Nel 2013 la contrazione del pil ha coinvolto tutte le regioni italiane, mentre per il 2014 solo
alcune di esse (Basilicata, Campania e Calabria) dovrebbero evidenziare un’ulteriore lieve
caduta. Quest’anno e nel prossimo biennio si manterrà il primato della Lombardia sul resto
18
dell’Italia, ma uno sviluppo relativamente sostenuto interesserà anche Emilia Romagna e
Veneto. Al Centro saranno Lazio e Toscana a mostrare le migliori performance, grazie
soprattutto alla dinamica dell’industria e dei servizi.
La ripresa dei consumi delle famiglie prevista per quest’anno dovrebbe essere trainata dal
miglioramento del reddito disponibile, che riprenderà ad aumentare in termini reali dopo sei
anni consecutivi in flessione. Secondo lo scenario territoriale di Prometeia la spesa per
consumo delle famiglie aumenterà maggiormente nelle regioni settentrionali, mentre risulterà
più contenuta nel Mezzogiorno. Malgrado ciò, nel 2016 tutte le aree mostreranno un livello dei
consumi in termini reali inferiore a quello del 2007.
Il 2013 ha manifestato un evidente svantaggio dell’export nelle regioni centrali (ad esclusione
delle Marche) e in quelle meridionali. Nel 2014 le regioni settentrionali e del centro Italia
traineranno la risalita dell’export italiano, mentre solo dal prossimo anno la crescita riguarderà
anche le imprese meridionali. Tra le regioni, anche nel 2014 la Lombardia si confermerà il
principale polo di esportazione, con oltre il 28% delle esportazioni italiane, seguite da Veneto
(13,8%) ed Emilia Romagna (13,3%); distaccate Piemonte (10,7%) e Toscana (8,1%).
Gli scenari territoriali mettono in evidenza che nel 2014 gli investimenti, riflettendo il
miglioramento del clima di fiducia delle imprese e delle prospettive di domanda, si
concentreranno esclusivamente nel Nord e nel Centro e che sarà necessario attendere il
prossimo anno prima che le imprese del Sud riprendano ad investire.
Nel mercato del lavoro solo dal 2015 si potranno iniziare a vedere gli effetti positivi indotti
dalla ripresa economica. Nel 2014, infatti, la maggior parte delle regioni sperimenterà ancora
flessioni occupazionali, più contenute nel Nord Ovest (-0,1%) e nel Nord Est e Centro (-0,3%),
ma ancora sostenute nel Mezzogiorno (-1%). La già critica situazione del Sud si deteriorerà
ulteriormente, con un altro aumento del tasso di disoccupazione che andrà ad ampliare il gap
rispetto al dato medio nazionale. Grazie al miglioramento prospettato dal 2015, l’occupazione
non diminuirà in nessuna regione, ma non sembrano esserci ancora le basi per iniziare a
colmare quel gap strutturale del Mezzogiorno verso le regioni settentrionali, gap che coinvolge
ambiti diversi dell’economia, dal mercato del lavoro al grado di internazionalizzazione delle
imprese.
In un simile contesto il Molise si troverà nel 2014 in una situazione di ristagno: il valore del Pil
previsto a crescita 0 è il segno di una ripresa che mancherà anche durante l’anno in corso. Il
Pil pro-capite previsto nel 2014 sempre in Molise dovrebbe attestarsi sui circa 20.600 euro,
valore superiore a quello delle altre regioni del Mezzogiorno, ma ancora lontano da quello
medio italiano (26,5 mila). Quello delle altre regioni del Nord arriverà addirittura a 32,4 mila
nel caso delle regioni del Nord ovest e a 31,5 mila nel caso delle regioni del Nord-est
Per quanto riguarda le altre componenti della domanda, in Molise, così come in tutte le altre
regioni del Mezzogiorno, continueranno a ridimensionarsi i consumi delle famiglie (-0,3%) dopo
aver chiuso il 2013 con una contrazione del 3%.
19
Sempre in Molise, il livello degli investimenti dovrebbe presentare timidi segnali di ripresa
(+1,6%), soprattutto se paragonato alle forti contrazioni subite nel corso della fase
recessiva.Infine per quanto riguarda le esportazioni dopo la forte contrazione registrata nel
2012 pari a -2,2%, dovrebbero tornare a crescere sia pure di un +1,6%.
Punti di forza, potenzialità e debolezza dell’economia locale
Si possono individuare alcuni dei più significativi punti di forza del sistema economico della
provincia di Isernia che costituiscono dei fattori di competitività del territorio, anche nell’attuale
fase di incertezza sugli esiti della crisi in atto.
Esportazioni = tema cruciale per ciò che può significare l'aggancio alla dinamica di crescita
dei paesi emergenti che fanno da traino per l’economia globale, il settore che fa segnare un
dato positivo per la provincia è quello dell’agroalimentare. Relativamente alla composizione
settoriale, se resta predominante il peso dei prodotti chimici, fanno registrare una crescita di
particolare rilievo del peso relativo i prodotti alimentari (da forno e farinacei). Importante
anche l’aumento delle esportazioni di Macchinari e materiali da trasporto.
Natimortalità delle imprese = la grave crisi che da diversi anni attanaglia l’economia
nazionale e regionale, ha manifestato tutta la sua durezza soprattutto sul sistema impresa.
Ma in tale contesto segnali incoraggianti nel tessuto produttivo provinciale provengono
soprattutto dalle imprese più strutturate, quelle cioè costituite sotto forma di società di
capitali, dalle imprese giovanili e da quelle femminili con un tasso di femminilizzazione delle
imprese provinciali che è tra i più elevati in Italia.
Green Economy = è indubbia la sensibilità dell’imprenditoria locale al tema della
sostenibilità ambientale, testimoniata dal dinamismo delle iniziative in questo campo.
Isernia con una percentuale di circa il 27% di imprese attente alle componenti ambientali
della loro attività si pone al di sopra della media nazionale pari al 22%. (Fonte:
Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior)
Turismo = In un quadro poco dinamico, si deve tuttavia rilevare come questo settore mostri
una spiccata attrattività per le classi di imprenditori più giovani, nonché una forte presenza
di donne imprenditrici.
Una delle sfide per il futuro potrebbe essere puntare sul turismo sostenibile per lo sviluppo
dei luoghi non ancora turistici, tenendo insieme salvaguardia del territorio e recupero delle
tradizioni.
Migliorare il rapporto con la natura, diffondere la sensibilità per la biodiversità, oltre a
favorire la protezione dell’ambiente produce innegabili benefici economici. Recenti indagini
di mercato dimostrano come per il turista che visita il nostro paese al primo posto si
collochino la cortesia/ospitalità della gente e la qualità del mangiare e bere; a seguire
vengono l’offerta di intrattenimento, l’accoglienza nelle strutture di alloggio, il rispetto per
l’ambiente (urbanizzazione, inquinamento), l’organizzazione del territorio e l’offerta
culturale. A ben vedere tutte componenti che possono trovare risposte di elevata qualità nei
nostri territori.
20
Una lettura della realtà deve osservare con grande attenzione anche i PUNTI DI DEBOLEZZA
del sistema.
Contratti di rete = un aspetto negativo può essere individuato nel ridotto numero di imprese
coinvolte nei contratti di rete, quale strumento in grado di accrescere le dimensioni e la
competitività aziendale. Secondo i dati aggiornati al 1/04/2014, nel Molise sono presenti 17
contratti di rete, 386 del Mezzogiorno e 1.462 a livello nazionale.
Occupazione = Il dato medio annuale fa segnare, tra 2012 e 2013, un calo di -15,6%,
superiore al dato nazionale (-2,1%); -4,6% la variazione percentuale per il Mezzogiorno.
Nel complesso, tra il 2008 e il 2013 si sono perduti in provincia più di 5.000 posti di lavoro:
un risultato negativo che non solo spicca rispetto all’andamento nazionale, ma risulta
perfino peggiore nel confronto con la circoscrizione di appartenenza (Sud e Isole) che pure
fa segnare il risultato peggiore tra le aree geografiche del Paese. Viceversa crescono in
provincia di circa 1.500 unità le persone in cerca di occupazione, addirittura raddoppiate tra
il 2012 e il 2013.
C’è da segnalare, inoltre, lo scarso investimento, che compiono le imprese sulle competenze
e le capacità delle persone nel dar loro un’occupazione e nell’inserirle in un processo
lavorativo, così come è ancora forte il divario da colmare con altre realtà in quanto a spesa
per Ricerca e Sviluppo.
Dotazione infrastrutturale = Secondo i tradizionali indicatori di dotazione fisica delle
infrastrutture (lunghezza delle strade, delle ferrovie, o numero e dimensioni di aeroporti e
porti) il Molise si colloca agli ultimi posti in Italia, e non soltanto per l’assenza di un
aeroporto.
Rapporto tra l’estensione in km della rete autostradale e la superficie territoriale misurata in
kmq = la nostra regione con 8,1 km per mille kmq si trova alle ultime posizioni, preceduta
solo da Umbria e Basilicata.
Km di rete ferroviaria in esercizio per tipologia (dati a giugno 2011 - fonte Rfi) = L’indice di
chilometri totali per 100 kmq di superficie per il Molise, pari a 6,1 è maggiore della media
nazionale (5,5), ma la regione presenta la percentuale più alta per tipologia di binario
semplice (trazione diesel) preceduti solo dalla Valle d’Aosta e di poco dalla Basilicata.
Traffico merci e passeggeri presso porti e aeroporti = tali infrastrutture non sono presenti
nella nostra regione, o nel caso del porto di Termoli non hanno nessuna incidenza sul dato
nazionale.
Qualità del credito = Nel corso del 2013 e nei primi mesi del 2014 la qualità del credito alla
clientela residente è ulteriormente peggiorata, risentendo in modo particolare delle
perduranti difficoltà del settore produttivo (principalmente manifatturiero).
21
Il quadro normativo di riferimento
Nel quadro normativo si delineano alcuni dei principali atti normativi che hanno prodotto già
nel 2014 e continueranno a produrre effetti sul sistema camerale:
Pubblica Amministrazione:
L. n. 190/2014 (Legge di stabilità per l’anno 2015) contiene una serie di previsioni
con rilevanti impatti sulle pubbliche amministrazioni.
Il comma 113 prevede la non applicazione della riduzione percentuale prevista per la
pensione anticipata richiesta prima del compimento di 62 anni di età. Tale sospensione ha
efficacia per i trattamenti pensionistici decorrenti dal 1° gennaio 2015 e riguarda i soggetti
che maturano il previsto requisito di anzianità contributiva.
Viene prorogata al 2015 la previsione dell’art. 9 comma 17 del d.l. 78/2010, relativa al
blocco della contrattazione di parte economica del personale pubblico dipendente dalle
amministrazioni di cui all’art. 1 comma 2 del d.lgs. 165/2001. Il successivo triennio di
contrattazione potrà dunque riguardare il periodo 2016-2018. Si estende al 2018 anche la
modalità di calcolo dell’indennità di vacanza contrattuale già vigente per gli anni 2015-2017,
fissata negli importi riconosciuti dal 2013.
La legge di stabilità non proroga alcune disposizioni dell’art. 9 del d.l. 78/2010 riguardanti il
personale, in tema di trattamento accessorio e corresponsione economica delle progressioni
economiche all’interno della categoria.
L. n. 78/2014 , di conversione del d.l. n. 34/2014, recante disposizioni urgenti per favorire
il rilancio dell'occupazione e per la semplificazione degli adempimenti a carico delle
imprese. La legge modifica il d.lgs n. 368/2001 sui rapporti a tempo determinato, il d.lgs.
n. 167/2011 sul contratto di Apprendistato e il d.lgs n. 276/2003 in materia di
somministrazione.
D.M. MEF n. 57/2014 contiene regole per l'individuazione delle modalità in base alle quali
si tiene conto del rating di legalità attribuito alle imprese ai fini della concessione di
finanziamenti da parte delle pubbliche amministrazioni e di accesso al credito
bancario.
L. n.114/2014, di conversione del D.L. n.90/2014, reca le misure urgenti per la
semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari. In
particolare, il decreto dispone il taglio del diritto annuale a favore delle Camere di
commercio a partire dal 2015 del 35%, per passare al 40% nel 2016 e al 50% nel 2017.
Inoltre, prevede al fine di favorire il ricambio generazionale nelle pubbliche amministrazioni,
l’abrogazione dell’istituto del trattenimento in servizio e l’ampliamento dell’ambito
applicativo dell’istituto della risoluzione unilaterale del contratto da parte della P.A. nei
confronti dei dipendenti che abbiano maturato i requisiti pensionistici. Introduce nuove
disposizioni in materia di turn over nelle P.A. e una nuova disciplina della mobilità nella
pubblica amministrazione.
22
D.L. n.133/2014 (“Decreto Sblocca Italia”), contiene misure urgenti che oscillano dalle
semplificazioni burocratiche per interventi in edilizia a chi vuole ristrutturare, frazionare o
accorpare appartamenti, alla agevolazione fiscale concessa a chi compra una casa e la
affitta per otto anni a canone concordato. Vengono inoltre collocati investimenti sulla rete
autostradale, sulla banda larga e contro il dissesto idrogeologico e viene attribuita la
possibilità alle amministrazioni comunale di effettuare investimenti in opere pubbliche in
deroga al patto di stabilità interno per 550 milioni di euro in due anni.
D.L. n.126/2014, integra e modifica il d.lgs. n. 118/2011, concernente disposizioni in
materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli
enti locali e dei loro organismi. Il provvedimento costituisce una riforma di contabilità degli
enti territoriali diretta a garantire la qualità e l’efficacia del monitoraggio e del
consolidamento dei conti pubblici Nello specifico, promuove l’individuazione di regole
contabili uniformi e di un comune piano dei conti integrato; la definizione di una tassonomia
per la riclassificazione dei dati contabili e di bilancio per le amministrazioni pubbliche tenute
al regime di contabilità civilistica e l’adozione di comuni schemi di bilancio articolati in
missioni e programmi coerenti con la classificazione economica e funzionale individuata
dagli appositi regolamenti comunitari in materia di contabilità nazionale e relativi conti
satellite.
L. n.9/2014 di conversione del D.L. n.145/2013 cd “Destinazione Italia”, recante
interventi urgenti per il contenimento delle tariffe elettriche e del gas, per la
riduzione dei premi RC-auto, per l'internazionalizzazione, lo sviluppo e la digitalizzazione
delle imprese, nonché misure per la realizzazione di opere pubbliche ed EXPO.
Particolarmente importante per la “materia lavoro” l’art. 14, completamente riscritto, che ha
aumentato del 30% sia le maxisanzioni per lavoro nero che le somme aggiuntive in caso di
sospensione dell’attività imprenditoriale ed ha raddoppiato le sanzioni per violazione delle
disposizioni in materia in superamento della durata massima dell’orario di lavoro
settimanale e quelle relative alla inottemperanza al precetto sul riposo giornaliero e
settimanale.
D.L. n.102/2014, di attuazione della direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica,
stabilisce un quadro di misure per la promozione e il miglioramento dell'efficienza
energetica che concorrono al conseguimento dell'obiettivo nazionale di risparmio
energetico. Il decreto, inoltre, detta norme finalizzate a rimuovere gli ostacoli sul
mercato dell'energia e a superare le carenze del mercato che frenano l'efficienza nella
fornitura e negli usi finali dell'energia.
DPCM del 3 dicembre 2013 contenente le specifiche regole tecniche di conservazione dei
documenti informatici indicate nell'allegato n.2 relativo ai formati, nell'allegato n.3
relativo agli standard tecnici di riferimento per la formazione, la gestione e la
conservazione dei documenti informatici, nell'allegato n.4 relativo alle specifiche tecniche
del pacchetto di archiviazione e nell'allegato n.5 relativo ai metadati.
D.M. del 27 marzo 2013, emanato ai sensi dell'articolo 16 del citato D.lgs. 31 maggio
2011, n. 91, con cui sono stati stabiliti i criteri e le modalità di predisposizione del budget
economico delle Amministrazioni pubbliche tenute al regime di contabilità civilistica, ai fini
della raccordabilità dello stesso documento con gli analoghi documenti previsionali
predisposti dalle Amministrazioni pubbliche che adottano la contabilità finanziaria.
23
D.P.C.M. del 12 dicembre 2012, che definisce le linee guida generali per l'individuazione
delle Missioni delle Amministrazioni pubbliche, ai sensi dell'articolo 11, comma 1, lett. a),
del decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 91, con lo scopo di dare una effettiva uniformità
al principio di rappresentazione contabile della spesa di tutte le amministrazioni pubbliche.
Regolazione del mercato e Ambiente:
DPCM del 12 dicembre 2013, recante l’«Approvazione del modello unico di dichiarazione
ambientale per l’anno 2014». Tra le novità c’è l’esordio della nuova «Scheda materiali», con
la quale i soggetti che effettuano attività di recupero rifiuti devono dichiarare i «materiali
secondari» generati, compresi quelli derivanti da gestione di veicoli fuori uso, imballaggi a
fine vita e Raee.
D.L. n.132/2014 , introduce interventi in materia di giustizia civile. In particolare, regola
l’obbligatorietà di una (simil) Mediazione: agli artt. dal 2 al 6, è previsto l’obbligo per i legali
di cercare un accordo fra le parti in vertenza prima di arrivare davanti al giudice. Non già
una vera e propria mediazione, ma una fase preliminare – e possibilmente preventiva –
all’instaurazione del processo.
D.M. n. 139/2014, modifica il D.M. n.180/2010 sulla determinazione dei criteri e delle
modalità di iscrizione e tenuta del Registro degli Organismi di Mediazione dell'elenco dei
formatori per la mediazione nonche' sull'approvazione delle indennità spettanti agli
organismi. Nello specifico, l’Organismo iscritto ha l’obbligo di comunicare al Ministero, alla
fine di ogni trimestre, i dati statistici inerenti all’attività di mediazione svolta prevedendo
disposizioni di carattere sanzionatorio per l’ipotesi di inosservanza della norma (art. 10).
D.L. n. 91/2014 (cd “D.L. Competitività"), prevede, a seguito dell'approvazione della legge
di conversione 11 agosto 2014, n. 116, una serie di novità in campo ambientale entrate in
vigore il 21 agosto 2014. La norma interviene su diverse punti in materia di rifiuti tra cui:
SISTRI, procedure semplificate di recupero, miscelazione di rifiuti, semplificazione per gli
imprenditori agricoli produttori iniziali di rifiuti pericolosi, materie prime secondarie per
l'edilizia e RAEE.
D.L. n.21/2014, attuativo della direttiva 2011/83/UE sui diritti dei consumatori, introduce
sostanziali modifiche al Codice del Consumo, relative ai contratti a distanza e ai contratti
conclusi fuori dai locali commerciali. In particolare, regola l’obbligo di informativa
precontrattuale, l’obbligo di forma scritta e di linguaggio chiaramente comprensibile dei
contratti, il diritto di ripensamento e la restituzione del prodotto da parte del consumatore.
Servizi amministrativi:
CIRCOLARE MISE n. 3668/C del 27 febbraio 2014, reca le istruzioni che guidano alla
compilazione delle informazioni relative alle specifiche tecniche per la creazione di
programmi informatici finalizzati alla presentazione delle domande di iscrizione/deposito e delle
denunce da presentare rispettivamente al Registro delle Imprese (R.I.) ed al Repertorio
Economico Amministrativo (R.E.A.) per via telematica o su supporto informatico.
D.L. 66/2014 recante le misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale, prevede per
le PA come Ministeri, Agenzie fiscali ed Enti previdenziali l'obbligo di passare alla fatturazione
24
elettronica dal 6 giugno 2014, mentre per tutte le altre la data, a partire dalla quale dovranno
ricevere fatture nel solo formato elettronico, è fissata al 31/03/2015.
L. n.116/2014, di conversione del D.L. n. 91/2014, prevede che a decorrere dal 1°
settembre 2014 quando l’iscrizione è richiesta sulla base di un atto pubblico o di una scrittura
privata autenticata, quale che sia la forma giuridica del soggetto titolare dell’impresa, con
esclusione delle società per azioni, il conservatore del registro delle imprese procede
all’iscrizione immediata dell’atto; l’accertamento delle condizioni richieste dalla legge per
l’iscrizione rientra nella esclusiva responsabilità del notaio che ha ricevuto o autenticato l’atto.
Resta ferma, quando l’iscrizione è eseguita in mancanza delle condizioni previste dalla legge, la
cancellazione d’ufficio ai sensi dell’articolo 2191 del codice civile.
CIRCOLARE n. 3674/C del 23 settembre 2014, chiarisce le disposizioni previste dal D.M.
del 18 settembre 2014 e apporta le seguenti novità rilasciate dagli uffici del Registro delle
Imprese: nuovi modelli di certificato; la nascita del certificato in lingua inglese.
Le relazioni istituzionali della Camera
L’attività della Camera di Commercio terrà conto delle linee strategiche di Unioncamere
illustrate nel “Preventivo economico e Programma di attività per l’anno 2015”:
- Semplificazione e punto unico di contatto con lo sviluppo dell’attività a supporto degli
SUAP e del portale impresainungiorno.it con la creazione di sportelli di assistenza
personalizzata per le imprese
- Certezze e regole per la concorrenza e la competitività con potenziamento dell’attività
degli organismi di mediazione e delle camere arbitrali, degli organismi di controllo sulle
DOP e IDT, la metrologia legale
- Informazione e affiancamento alla nascita e crescita delle imprese.
L’attività di assistenza, informazione e formazione per la creazione d’impresa potrà
diventare il core-business delle CCIAA, possedendo competenze e informazioni
necessarie.
La Camera di Commercio collaborerà con tutti gli stakeholder del territorio (Regione, Provincia,
Comuni, associazioni di categoria, sindacali, professionali, sistema creditizio e della
formazione…) nella realizzazione di attività e progetti che possano avere riflessi sul tessuto
sociale e imprenditoriale.
Per quanto concerne il sistema locale le Camere di Commercio di Campobasso e Isernia hanno
già avviato il percorso di unificazione delle strutture con la creazione di uffici unici. Tale
percorso consentirà di liberare risorse da destinare ai servizi di assistenza e supporto alle
imprese e a tutti i servizi di competenza camerale, ossia:
25
Promozione
Assistenza e supporto alle imprese, in particolare in materia di innovazione,
internazionalizzazione, accesso al credito, ambiente, energia, turismo, responsabilità sociale,
imprenditorialità femminile
creazione e nascita di nuove imprese
Cooperazione con le istituzioni scolastiche e universitarie in materia di alternanza scuola e
lavoro e per l’orientamento al lavoro e alle professioni
Valorizzazione e promozione del territorio e degli operatori economici
Valorizzazione del capitale umano delle imprese attraverso progetti e iniziative di formazione
Promozione servizi di e-government e di semplificazione amministrativa
Monitoraggio prezzi e tariffe
Informazione economica e statistica
Certificazioni con l’estero
Regolazione del mercato
Gestione Registro Produttori A.E.E.
Gestione Registro produttori pile ed accumulatori
Gestione adempimenti amministrativi connessi al SISTRI
Gestione adempimenti amministrativi connessi al MUD
Supporto al Ministero dell’Ambiente per i composti Organici Volatili (C.O.V.)
Sportello di informazione e assistenza alle imprese in materia di adempimenti ambientali
Mediazione e arbitrato
Tenuta e gestione del Registro Informatico dei Protesti
Tenuta e gestione dei marchi e brevetti
Gestione Centro PatLib
Accertamento sanzioni amministrative in materia di metrologia legale
Organismo di controllo vini
Tenuta e gestione commissioni di degustazione
Vigilanza in materia di metrologia legale e tutela della fede pubblica
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- Verifica degli strumenti metrici
- Gestione del Registro dei Fabbricanti metrici
- Gestione Registro degli assegnatari e rilascio marchi di identificazione dei metalli
preziosi
- Riconoscimento idoneità dei laboratori a svolgere le verifiche periodiche sugli strumenti
in servizio
- Vigilanza sulle officine autorizzate al montaggio e riparazione cronotachigrafi
- Vigilanza officine autorizzate al montaggio tachigrafi digitali e rinnovi annuali
- Gestione attività di controllo sulla conformità dei prodotti alle disposizioni normative di
settore
- Gestione forme di controllo sulla presenza di clausole inique e vessatorie e Segreteria
Commissione Regolazione del Mercato
- Predisposizione e approvazione contratti tipo
- Sportello informativo al consumatore
- Concorsi e manifestazioni a premio
- Gestione attività inerenti gli Usi e le Consuetudini e supporto alla Commissione per gli
usi
- Promozione azione di repressione della concorrenza sleale
- Redazione e promozione di codici di autodisciplina per le imprese
Servizi anagrafico- certificativi
Diritto annuale e Sanzioni
Registro imprese
Attività regolate- albi ed elenchi
SUAP
Assistenza per servizi digitali, certificazioni e bollatura libri (rilascio e gestione dei dispositivi di
firma digitale e carte tachigrafiche)
Contestualmente al processo di unificazione delle due Camere e tenuto conto della
conseguente necessità di riorganizzare il sistema camerale regionale, si dovrà intervenire
anche sulle due strutture operative esistenti ossia l’Unione Regionale e l’Azienda Speciale SEI
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della CCIAA di Isernia che dovranno lavorare su un programma congiunto e condiviso in attesa
della riorganizzazione del sistema.
Le attività delle strutture suddette dovranno essere raccordate al programma camerale e ai
programmi della Regione Molise inerenti l’internazionalizzazione, l’innovazione, la
progettazione comunitaria, la promozione del territorio ed altri servizi specialistici.
Il personale camerale lavorerà in stretto raccordo con il personale della CCIAA di Campobasso
considerato che nei due Enti, in virtù della convenzione sottoscritta, sono organizzati gli uffici
unici, in attesa della unificazione.
Il personale camerale erogherà i servizi alle imprese coordinandosi con il personale delle
strutture operative esistenti, raccordando le iniziative e i progetti e focalizzandosi su
un’attività di prima assistenza e orientamento su tutti i servizi di competenza. La
specializzazione e successiva erogazione di servizi ad alto contenuto innovativo sarà garantita
dal personale delle strutture operative regionali, che nelle attività di internazionalizzazione,
progettazione comunitaria, comunicazione, innovazione e digitalizzazione alle imprese,
informazione economica, orientamento e imprenditorialità, valorizzazione e promozione del
territorio regionale supporteranno il personale camerale. Denominatore comune a tutte le
iniziative dovrà essere il potenziamento del ruolo del sistema camerale quale presidio
permanente sul territorio.
L’obiettivo prioritario è quello di essere sempre più vicini a imprese e consumatori diventando
più efficaci e operativi, un soggetto pubblico che affianca, accompagna, aiuta e stimola
l’impresa in tutte le fasi della vita aziendale.
Il processo di riordino in atto punta proprio a valorizzare tutti quegli aspetti che negli anni
hanno fatto delle Camere di Commercio “la casa delle imprese”, anche attraverso approcci
personalizzati con le imprese (es. visite aziendali) che consentano di intercettare al meglio i
fabbisogni e promuovere i servizi richiesti.
4.2 Analisi del contesto interno
La struttura organizzativa della Camera
Il percorso di unificazione avviato dalle Camere di Commercio Molisane, come citato in
premessa, comporta una revisione delle strutture organizzative delle due Camere.
Al fine di una maggiore celerità nel processo di unificazione, le due Camere Molisane hanno
avviato inoltre,attraverso una convenzione, il percorso di unificazione operativa tramite la
creazione di Ufficio Unici sul territorio.
E’ pertanto in fase di attuazione una reingegnerizzazione delle procedure, dei modelli, degli
standard operativi delle due Camere, in modo da minimizzare eventuali disservizi dovuti al
28
momento di transizione e in modo da consolidare l’alto grado di telematizzazione dei servizi
resi sinora raggiunto e l’alto livello di informatizzazione delle procedure interne.
La struttura organizzativa, sulla base della proposta congiunta del Segretario Generale di
Campobasso e del Segretario Generale di Isernia, in corso di approvazione dalla Giunta
camerale di Isernia e approvata dalla Giunta della Camera di Commercio di Campobasso con
Deliberazione n. 97 del 29.12.2014, prevede il potenziamento delle strutture e dei servizi a
diretto contatto con il mondo imprenditoriale locale in quanto le Camere di Commercio sono
chiamate a rafforzare il proprio ruolo di “punto singolo di contatto” con le imprese e
costituiscono un efficiente intermediario digitale tra impresa e PA, dove le imprese possono
facilmente ottenere informazioni e compiere gli adempimenti previsti per svolgere l’attività. La
realizzazione di un unico punto digitale di contatto con le imprese, proseguendo e rafforzando
l’esperienza del portale impresainungiorno.gov.it, persegue l’obiettivo della semplificazione e
della tutela dell’attuazione dell’iniziativa economica sin dalla fase di predisposizione e gestione
di tutti gli adempimenti necessari per esercitare l’attività d’impresa, favorendo inoltre l’osmosi
delle informazioni tra le autorità competenti e la realizzazione del fascicolo elettronico
d’impresa, come già previsto dal cd. Statuto delle Imprese (L. 180/2011).
Pertanto vengono potenziate le strutture a supporto dell’Attività di semplificazione
amministrativa e SUAP nonché gli sportelli di assistenza e supporto alle imprese locali e, in via
generale, tutte le strutture che hanno impatto sull’utenza esterna con conseguente
collocazione del personale prevalentemente a vantaggio dei servizi alle imprese rispetto ai
servizi interni di supporto.
Il personale camerale dovrà altresì collaborare con il personale delle strutture regionali
esistenti in un’ottica sempre più orientata all’utenza, sviluppando un approccio personalizzato
basato fortemente sull’utilizzo delle tecnologie digitali.
La necessità di presidiare tutti i servizi e di assicurare un’assistenza continua alle imprese
comporterà nell’anno in corso un ampliamento delle fasce di orario al pubblico per venire
incontro alle esigenze di imprese e professionisti.
Le infrastrutture e le risorse tecnologiche
Nel corso del 2014 l’Ente camerale ha proseguito nel percorso avviato da diversi anni e che ha
portato ad investire in termini di informatizzazione e telematizzazione. La CCIAA di Isernia ha
una struttura informatica attuale con i seguenti apparati:
Dominio (is.intra.cciaa.net) gestito dalla stessa Camera File server con cartelle condivise Active directory Print server Dns server Circa 20 postazioni collegate in rete (Sistema operativo per la quasi totalità XP) stampanti di piano ed alcune stampanti personali telefonia ip sotto server Voispeed rete esterna fornita da InfoCamere su tecnologia di Fibra Ottica apparato di videoconferenza (IP pubblico)
L’attuale infrastruttura tecnologica ICT della Camera di Commercio è adeguata e rispondente
alle più avanzate esigenze sia dell’utenza esterna che interna. Infatti, il sistema informatico
della Camera di Commercio è basato su una rete locale ed un sistema di telefonia che viaggia
29
su segnale VOIP. La sede centrale di Isernia è inoltre collegata alla sede di Padova di
InfoCamere S.c.p.A (Società consortile delle Camere di Commercio) tramite apparati forniti
dalla società stessa in comodato gratuito mediante una connessione dedicata; tramite la
struttura InfoCamere è possibile anche l’interconnessione alla rete del sistema camerale (tutte
le Camere italiane e loro associazioni), nonché alla rete pubblica internet. La gestione
centralizzata dell'ambiente IT e l’uso di dispositivi semplificati nelle loro funzionalità
consentono una riduzione dei costi di gestione, di assistenza e manutenzione e un più semplice
accesso alle risorse da parte degli utilizzatori. Inoltre, la procedura d’aggiornamento dei
software è centralizzata e tutti i dati sensibili sono memorizzati e salvati in back up solo sul
server garantendo una maggiore sicurezza. Conformemente a quanto previsto dall’art.24-
quater, comma 2 del D.L. n.90/2014, convertito in L. n.114/2014, l’Ente camerale ha
trasmesso all’Agenzia dell’Italia Digitale (AGID) l’elenco delle basi dati utilizzate e gestite da
Infocamere, alla scadenza di legge. Nello specifico, l’obbligo ha riguardato la comunicazione
delle basi dati di cui l’Ente è responsabile ai fini della pubblicazione e della gestione, il formato
con il quale sono archiviate, la loro fruibilità, nonché gli applicativi ad esse correlate
unitamente alla tipologia di licenza acquisita. L’elenco delle basi dati è consultabile sul sito
camerale nella sezione Amministrazione trasparente – Altri contenuti – Accessibilità e catalogo
di dati, metadati e banche dati.Conformemente a quanto previsto dall’art.50 bis del Codice
dell'Amministrazione Digitale (CAD) che obbliga le P.A. a definire un piano di continuità
operativa e un piano di disaster recovery3, la Camera di Commercio di Isernia ha trasmesso
all’Agenzia dell’Italia Digitale (AGID) la Relazione sul CAD, che illustra gli obiettivi che si
propone di raggiungere ai fini della digitalizzazione e dell’attuazione degli adempimenti del CAD
e lo Studio di Fattibilità Tecnica che costituisce parte integrante del più ampio piano di
continuità operativa e indica le informazioni necessarie e propedeutiche alla realizzazione del
piano di disaster recovery. Infine è stato individuato nel Dirigente dell’Area A il Responsabile
della Continuità Operativa della Camera di Commercio di Isernia.
Per quanto concerne i servizi di supporto e la multicanalità si specifica quanto segue.
Particolare attenzione è dedicata al sito camerale www.camcomisernia.net continuamente
aggiornato nei suoi contenuti. Sono in funzione sul sito camerale i feed RSS (Really Simple
Syndication) che forniscono un contenuto aggiornato di frequente, pubblicato sulla home page
e sulle sezioni del sito camerale che ospitano le notizie.
E’ stato attivato l’account Facebook: “Camera di Commercio di Isernia”, nel corso del 2013.
Il sito internet è stato aggiornato sull’hosting Aruba mediante il sistema operativo Linux, che
consente maggior “storage” di dati e informazioni. In questo modo è stato possibile collegarlo
a Google Analytics, il servizio gratuito di Google che consente di analizzare delle dettagliate
statistiche sui visitatori di un sito web. In particolare, Google Analytics permette di misurare i
3 Il Piano di continuità operativa fissa gli obiettivi e i principi da perseguire, descrive le procedure per la
gestione della continuità operativa, anche affidate a soggetti esterni, tiene conto delle potenziali criticità
relative a risorse umane, strutturali, tecnologiche e contiene idonee misure preventive. Il Piano di disaster
recovery costituisce parte integrante di quello di continuità operativa e stabilisce le misure tecniche e organizzative per
garantire il funzionamento dei centri di elaborazione dati e delle procedure informatiche rilevanti in siti
alternativi a quelli di produzione.
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dati aggiornati su come i visitatori utilizzano il sito della Camera, come sono arrivati al sito e
cosa è possibile fare per incentivarli a consultarlo di nuovo.
Le risorse umane
L’organizzazione delle risorse umane è stata orientata negli ultimi anni verso un modello di
gestione per obiettivi che ha reso necessario l’incremento della performance individuale e della
performance collettiva del personale coinvolto nel loro raggiungimento.
I profili professionali nell’ambito delle varie categorie sono stati gestiti in modo da dare
prevalenza alla flessibilità organizzativa nell’erogazione dei servizi.
Infatti, le disposizioni normative di contenimento della spesa del personale, più volte reiterate
nel tempo, hanno determinato un irrigidimento della dotazione organica e la conseguente
necessità di gestire le risorse umane disponibili in un’ottica di razionalizzazione e di flessibilità.
L’art. 14, comma 5, del D.L. 95/2012, convertito nella legge n. 135/2012, dispone che le
Camere di Commercio, nel biennio 2013 – 2014, possono procedere ad assunzioni di personale
a tempo indeterminato nel limite del 20% della spesa corrispondente alle cessazioni dell’anno
precedente. Tale vincolo è stato ulteriormente dettagliato dall’art. 4, comma 16-ter del D.L. n.
110/2013, convertito dalla legge n. 125/2013, che prevede l’individuazione su base nazionale
dei vincoli da rispettare e che “la relativa assegnazione alle singole camere di commercio
delle unità di personale da assumere e' stabilita con decreto del Ministero dello sviluppo
economico sulla base dei criteri individuati da un'apposita commissione”.Inoltre, tenuto conto
degli interventi sul regime pensionistico introdotti dal D.L. 201/2011 che prevedono da un lato
un innalzamento dell’età pensionabile e dall’altro lo slittamento delle decorrenze di accesso al
trattamento pensionistico, la possibilità di acquisire risorse umane dall’esterno rimane
circoscritta alle sole procedure di mobilità anche intercompartimentale con altre Pubbliche
Amministrazioni soggette a limiti assunzionali.
Con successiva deliberazione n. 28 del 20/05/2014, in previsione dell’accorpamento con la
Camera di Commercio di Campobasso, la Giunta Camerale ha approvato un’ulteriore
rideterminazione della dotazione organica nonché una revisione del fabbisogno di personale
conseguente al riassetto organizzativo resosi necessario per motivi economici e funzionali.
Tale riorganizzazione ha portato la dotazione organica ad un totale di 22 unità, con la
conseguente rilevazione di n. 8 posizioni in eccedenza di cui n.6 posizioni non occupate, per le
quali sono state al riguardo attivate le procedure e gli adempimenti conseguenti l’adozione
dell’atto previsti dalla vigente normativa.
La scheda che segue sintetizza i risultati dell’analisi quali - quantitativa delle risorse umane in
servizio. Per ogni indicatore si specifica la data di rilevazione cui si riferisce il dato.
Essa si compone di tre parti:
31
1. Analisi dei caratteri qualitativi/quantitativi, sintetizzata dai seguenti indicatori, al 31.12.2014
* al 1° novembre 2014** AL 31 dicembre 2014
2. Analisi Benessere organizzativo, sintetizzata dai seguenti indicatori
* il dato è rilevato al 30.09.2014
3. Analisi di genere, sintetizzata dai seguenti indicatori
La quota obbligatoria di riserva di cui alla della legge sul diritto al lavoro dei disabili (n. 68 del
1999) risulta coperta.
32
Indicatori Valore
Età media del personale (anni) ** 50,30
Età media dei dirigenti (anni) ** 57
Tasso di crescita unità di personale nel
quinquennio 31.12.2009/31.12.2014-13,04%
% di dipendenti (non dirigenti) in possesso di
laurea60,00%
% di dirigenti in possesso di laurea 100%
Indicatori Valore
Tasso di assenze * 14,60%
Tasso di dimissioni premature 4,76
Tasso di richieste di trasferimento 0%
Tasso di infortuni 0%
Stipendio medio percepito dai dipendenti (escluso i
dirigenti)1.920,53
% di personale assunto a tempo indeterminato 100%
Indicatori Valore
% di dirigenti donne 0 %
% di donne rispetto al totale del personale 45% (escluso i dirigenti)
Stipendio medio percepito dal personale donna
(distinto per personale dirigente e non)
1.965,36 (escluso i dirigenti)
0,00 (dirigenti)% di personale donna assunto a tempo
indeterminato100%
Età media del personale femminile (distinto per
personale dirigente e non)
0 (dirigenti)
43 (non dirigenti)
% di personale donna laureato rispetto al totale
personale femminile
33,33%(non dirigenti)
0,00% (dirigenti)
Nella programmazione finanziaria relativa al personale, non sono previste risorse per i rinnovi
contrattuali in quanto l’art. 9 comma 17 del D.L. 30.05.2010, n. 78, convertito in legge
30.07.2010, n. 122, dispone il blocco – senza possibilità di recupero - delle procedure
contrattuali e negoziali relative al periodo 2010 - 2014, fatta salva l’erogazione della sola
indennità di vacanza contrattuale nella misura prestabilita, pari al 50% del tasso di inflazione
programmato.
Il comma 1 del medesimo articolo dispone che il trattamento economico complessivo di ciascun
dipendente (anche di qualifica dirigenziale) non può superare, fatte salve alcune deroghe
inserite dalla legge di conversione, il trattamento ordinariamente spettante per l’anno 2010.
In merito alle risorse accessorie, il comma 2bis dello stesso articolo 9 dispone che, dal 1°
gennaio 2011 al 31 dicembre 2014, l’ammontare complessivo delle risorse destinate
annualmente al trattamento accessorio del personale - anche di qualifica dirigenziale - non
possa superare il corrispondente importo dell’anno 2010 e venga automaticamente ridotto in
misura proporzionale alla riduzione del personale in servizio.
Le disposizioni di cui all’art. 9, commi 1, 2, 2-bis e 21 del D.L. 30.05.2010, n. 78, convertito in
legge 30.07.2010, n. 122 sono prorogate fino al 31 dicembre 2014. Ad oggi non è ancora noto
se tali misure saranno confermate anche per l’anno 2015; prudenzialmente si ritiene
opportuno che la costituzione dei Fondi rispetti i limiti sopra indicati. Le risorse dell’esercizio,
pertanto, saranno quantificate puntualmente, e sottoposte al parere dei Revisori dei conti sulla
compatibilità dei costi con i vincoli di bilancio ai sensi dell’art. 48 del D.lgs. 165/2001.
Le politiche di valorizzazione del capitale umano e di gestione della conoscenza hanno acquisito
nel tempo una notevole importanza nel processo di riforma del sistema amministrativo
pubblico. Infatti le risorse umane rappresentano un elemento cruciale nello sviluppo delle
nuove tecnologie e nel loro efficace utilizzo e la formazione, quale dimensione costante e
fondamentale del lavoro, è lo strumento indispensabile nella gestione del personale. Le
Amministrazioni pubbliche sono chiamate, con rinnovato vigore, a garantire un’elevata qualità
di prodotti e servizi che non può essere disgiunta da un costante incremento della conoscenza
e dello sviluppo delle competenze, fattori necessari anche per trarre vantaggio dall’evoluzione
tecnologica, al fine di proseguire nel processo di semplificazione amministrativa.
La programmazione della formazione deve però tenere in considerazione la consistenza delle
risorse destinabili che, a decorrere dall’anno 2011, hanno subito una drastica riduzione ad
opera dell’art. 6 comma 13 del D.L. 30.05.2010, n. 78, convertito in legge 30.07.2010, n. 122.
Il costo annuo sostenibile per attività esclusivamente di formazione è stato infatti cristallizzato
nella misura del 50% di quanto speso allo stesso titolo nell’anno 2009; le stesse, inoltre, in
quanto rientranti nei c.d. “consumi intermedi”, sono state ulteriormente ridotte in misura pari
al 10 % dell’analoga spesa sostenuta nel 2010. Di conseguenza, le risorse disponibili per l’anno
2015 ammontano complessivamente ad € 1.443,50 e l’Ente dovrà, quindi, vagliare
attentamente le esigenze formative in relazione agli obiettivi dati ed al rapporto
costo/beneficio, privilegiando forme di trasmissione delle conoscenze tra pari, affiancamento e
focus group.
La formazione delle risorse umane, pur con i limiti citati, sarà programmata secondo un
indirizzo di costante adeguamento delle competenze delle professionalità esistenti ai
mutamenti normativi, nonché in relazione ad obiettivi di miglioramento dei servizi in termini di
semplificazione e sviluppo e/o innovazione a favore degli utenti interni ed esterni.
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L’Ente potrà provvedere a realizzare la formazione sulle tematiche specifiche che coinvolgono il
sistema camerale, facendo ricorso sia a specifici piani formativi che a singoli corsi, anche di
tipo specialistico cercando di realizzare, nel contempo, economie di scala.
Anche per il prossimo anno, inoltre, l’ente prevede di realizzare una serie di incontri interni di
aggiornamento svolti da personale camerale e rivolto a tutte le unità impiegate, con contenuti
diversificati sulle materie di interesse camerale trasversali oltre che di carattere normativo,
ma aventi impatto sulle attività dell’ente stesso.
Le risorse finanziarie
Premessa
La programmazione delle risorse finanziarie relative all’esercizio 2015 risente, in maniera
sensibile, degli effetti prodotti dalle disposizioni normative emanate nell’anno corrente, ed in
particolare, dal D.L. 90/2014 che, prevedendo il taglio del 35% delle risorse provenienti dal
diritto annuale, produrrà una sensibile contrazione delle entrate le quali, si ridurranno
ulteriormente (-40% e -50%) negli anni 2016 e 2017.
E’, inoltre presumibile, che il complessivo disegno di auto-riforma delle Camere di Commercio
avrà un ulteriore impatto sulla quantificazione della quota del Fondo Perequativo destinato alle
Camere con Rigidità di Bilancio, e, tra queste, anche alla Camera di Isernia.
Tuttavia, al fine di accelerare ed anticipare il riordino organizzativo già oggetto del dibattito
legislativo, la Camera di Commercio di Isernia, insieme alla consorella di Campobasso, ha già
avviato la revisione della propria struttura, ridefinendola a livello di Ente unico regionale, al
fine di ottenere un risparmio nella spesa tale da equilibrare i minori proventi.
Gli interventi di contenimento avviati, riguardano la ridefinizione della dotazione organica e,
pertanto, del fabbisogno di personale nonché la rinegoziazione dei contratti in essere per la
riduzione dei costi di funzionamento legati alla struttura.
Per le motivazioni espresse sinora, si condurrà, similmente agli anni precedenti, un’analisi con
dato finale al preventivo aggiornato del 2014, con la precisazione che per il corretto dispiegarsi
della programmazione per l’anno 2015 tali elementi devono essere valutati secondo un
principio di prudenza.
Analisi
L’analisi delle risorse finanziarie, ed in particolare del loro andamento nei passati esercizi (n.b.
per l’anno 2014 i valori sono quelli del preventivo aggiornato), espone quanto segue:
34
2009 2010 2011 2012 2013 2014Diritto annuale 1.433.855,0
4 1.457.955,5
1 1.463.673,41 1.508.980,20
1.516.931,90 1.442.140,71
Diritti di segreteria 385.386,53 380.166,55 390.174,04 362.805,55 362.521,74 348.817,83
Contributi,trasferimenti e altre
entrate 1.404.842,11
1.443.590,76
1.418.262,96 1.241.519,28 937.593,92 984.145,82
Proventi da gestione di servizi
30.375,81 64.034,97 33.085,63 42.405,40 20.727,40 21.125,00
Variazione delle rimanenze 549,10 -344,93 5.582,53 -1.325,98 2.322,50 -3.537,54
TOTALE 3.255.008,59
3.345.402,86
3.310.778,57 3.154.384,45 2.840.097,46 2.792.691,82
I proventi correnti, tra il 2009 ed il 2014, si mostrano tendenzialmente costanti nel primo
quadriennio mentre evidenziano una sensibile flessione negli ultimi due anni.
Il trend legato alle principali fonti di entrata proprie, espone una contrazione registrata sia
nella voce del diritto annuale che in quella dei diritti di segreteria dovuta, essenzialmente, nel
primo caso all’influenza della congiuntura economica negativa sia sulla numerosità delle
imprese tenute al pagamento, sia sui fatturati delle stesse a cui è riferito il tributo, mentre, per
i diritti di segreteria, all’informatizzazione della fornitura dei servizi amministrativi nonché al
processo di semplificazione degli adempimenti per le imprese.
La flessione nella voce contributi di terzi, per quanto dipendente dai progetti gestiti dall’ente a
valere su finanziamenti esterni (Unioncamere, MISE, altri soggetti), risente, nell’intervallo
temporale considerato, della riduzione della misura del contributo di rigidità finanziato dal
Fondo perequativo per l’equilibrio di bilancio.
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Un andamento altalenante mostrano i proventi da gestione di beni e servizi, riferiti
prevalentemente al potenziamento delle attività legate alle funzioni di Regolazione del mercato
quali, soprattutto, la mediazione, ed il servizio di metrologia legale.
Per ciò che attiene gli oneri correnti, nel periodo già trascorso hanno avuto un andamento
oscillante, in relazione agli interventi economici realizzati e agli ammortamenti ed
accantonamenti. In realtà tale ultima voce è correlata alla quota di diritto annuale di
competenza che, non essendo oggetto di pagamento spontaneo, va ad alimentare i crediti
dell’ente per la riscossione dei quali è necessario ricorrere all’emissione di ruoli oltre che a
prevedere una certa percentuale di svalutazione.
Al contempo la forte crescita degli interventi economici è dovuta alla scelta dell’Ente di fare
uno sforzo sempre maggiore a vantaggio del tessuto economico locale, aumentando le risorse
riversate agli stakeholder esterni, anche facendo ricorso, ai fini del pareggio, all’utilizzo degli
avanzi di gestione conseguiti negli esercizi precedenti e capitalizzati nel patrimonio netto.
Le spese per il personale presentano una significativa riduzione, effetto delle numerose
cessazioni dal servizio avutesi nel periodo considerato e del turn over, solo parziale, che ha
portato in ogni caso all’assunzione di personale appartenente esclusivamente alle categorie
protette e ad un trasferimento in mobilità. Le spese di funzionamento si mostrano
significativamente ridotte e continueranno a essere contenute sia per la vigenza di numerosi
vincoli dettati dalle norme vigenti sia per l’attenta gestione delle risorse.
A fronte di una netta riduzione degli oneri di personale e di funzionamento, sono sensibilmente
aumentati gli interventi economici e gli accantonamenti, questi ultimi strettamente correlati
all’aumentata incertezza del contesto economico che si riflette sul pagamento del diritto
annuale da parte dei soggetti tenuti.
2009 2010 2011 2012 2013 2014
36
Personale 1.330.758,93
1.301.958,12
1.208.659,64
1.210.178,30
1.167.295,34 1.122.500,48
Funzionamento 789.276,81 768.578,28 766.018,53 716.322,83 572.244,37 603.888,72
Interventi economici 470.179,71 796.361,51 860.756,36 671.302,20 748.769,45 993.605,03
Ammortamenti ed
accantonamenti474.936,41 552.772,17 415.631,48 570.474,58 556.641,12 455.240,07
TOTALE 3.065.151,86
3.419.670,08
3.251.066,01
3.168.277,91
3.044.950,28
3.175.234,30
Gli investimenti hanno riguardato essenzialmente il processo di rinnovamento delle dotazioni
strumentali che ha interessato gli uffici dell’Ente, e l’adeguamento della sede alle normative di
sicurezza previste dalla legislazione vigente.
LE FONTI DELLE RISORSE
Per il 2015, la previsione dei proventi è stata formulata secondo i principi della competenza
economica e della prudenza, sanciti dall’art. 2 del D.P.R. 254/2005.
La determinazione dell’importo del diritto annuale, primaria fonte di provento dell’ente
camerale, viene effettuata in ossequio ai principi contabili diramati con circolare 3622/C del 5
febbraio 2009. I principi, entrati in vigore con l’approvazione del bilancio d’esercizio 2008,
hanno l’obiettivo di definire criteri omogenei di valutazione e di determinazione delle poste
contabili per tutto il sistema camerale.
La misura fa riferimento alle basi dati previste dalla nota del Ministero dello Sviluppo
Economico n. 72100 del 06.08.2009, fornite da Infocamere. La previsione tiene conto, altresì,
delle variazioni dell’archivio registro imprese (iscrizioni/cessazioni) e del trend della
congiuntura economica (variazione valore aggiunto), cosi come richiesto dalla suddetta nota.
Alla determinazione dei valori si è pervenuti mediante l’estrazione dei dati dall’archivio dei
soggetti tenuti al pagamento per l’anno 2014, effettuata da Infocamere, applicando su tale
base di riferimento la riduzione del 35% introdotta ex lege.
I diritti di segreteria, per gli atti ed i servizi erogati dalla Camera di commercio, tenuto conto
degli importi stabiliti dal Decreto Ministeriale vigente e della normativa in materia di
semplificazione amministrativa e decertificazione, sono stati stimati in linea con il dato
aggiornato programmato per il 2014. Qualora dovessero intervenite nuovi meccanismi di
determinazione degli stessi (in base ai costi standard), si provvederà, in corso d’anno, alla
revisione della stima.
E’ previsto il contributo per l’equilibrio economico, ex art. 18 c. 5 della legge 580/93, poiché,
l’Ente, in quanto in rigidità di bilancio, sarà destinatario del contributo perequativo. Si ricorda
che tale trasferimento è riconosciuto a quelle Camere che, a causa del ridotto numero di
imprese, determinano diseconomie di scala e/o condizioni di rigidità di bilancio definite sulla
base di indicatori di carattere economico-finanziario.
Sono previsti ulteriori contributi dal Fondo Perequativo legati alla realizzazione di specifici
progetti.
37
Sono inoltre previsti altri ricavi per rimborsi e recuperi diversi legati all’attività ordinaria
dell’Ente.
Si prevedono, ancora, proventi derivanti dall’attività commerciale dell’Ente, che comprende la
gestione dei servizi derivanti dalla vendita dei carnets ATA, l’attività di mediazione, la
partecipazione ai concorsi ed alle operazioni a premio ex D.P.R. n. 430/2001 da parte del
funzionari camerali nonchè il servizio di metrologia legale.
Le gestioni accessorie (finanziaria e straordinaria) hanno evidenziano saldi positivi, nei
trascorsi esercizi, che consentono alla CCIAA di utilizzare ulteriori risorse a beneficio del
sistema economico locale.
I Proventi finanziari comprendono gli interessi attivi sui conti correnti, bancario e postale, gli
interessi sui prestiti al personale e gli utili su partecipazioni.
La gestione straordinaria si è mantenuta su un andamento complessivamente positivo e si
stima possa essere ancora influenzata dalle rilevazioni derivanti dal processo sanzionatorio
posto in essere dall’Ente, per il recupero del diritto annuale non corrisposto relativo ad anni
precedenti.
I Proventi straordinari potrebbero ancora derivare da sopravvenienze attive scaturenti dalla
liquidazione di contributi promozionali in misura inferiore al deliberato per minori oneri
rendicontati.
GLI IMPIEGHI DELLE RISORSE
La programmazione degli oneri tiene conto dello stato di realizzazione dei programmi sulla
base della rilevazione contabile dei fatti di gestione nel rispetto del principio della competenza
economica ed è formulata in relazione agli indirizzi politici indicati dalle linee programmatiche
nonchè agli obiettivi stabiliti per l’anno di riferimento ed alle esigenze funzionali connesse.
Il legame di stretta connessione tra risorse e programmi sottende il generale principio di
coerenza tra mezzi e finalità da perseguire, fra risorse disponibili e risorse impiegate, ed
impone la valutazione dei fabbisogni in relazione ai risultati da conseguire in concreto,
determinando il superamento del criterio della spesa storica.
Gli oneri correnti comprendono:
Oneri del personale: sono comprensivi di competenze al personale, oneri sociali,
accantonamenti al TFR ed altri costi per il personale. Tengono conto delle tre cessazioni dal
servizio intervenute nel 2014 e dell’ulteriore cessazione per prepensionamento del 2015 e
dell’invarianza contrattuale conseguente alla proroga del blocco della contrattazione stabilita
dalla legge di stabilità per il 2015.
Oneri di funzionamento: sono comprensivi degli oneri per prestazioni di servizi, godimento beni
di terzi, oneri diversi di gestione, quote associative a favore del sistema camerale e spese per
organi istituzionali. La previsione comprende al suo interno anche la somma da versare
annualmente al bilancio dello Stato per le riduzioni di spesa.
In particolare, gli stessi scontano l’effetto delle ulteriori riduzioni della spesa per consumi
intermedi, ed il conseguente incremento dei corrispondenti versamenti obbligatori al bilancio
dello Stato, introdotte dall’art. 50, comma 3 del D.L. 24.04.2014 n. 66, convertito nella L.
23.06.2014 n. 89 in aggiunta a quanto già disposto dal Decreto Legge 06 luglio 2012, n.95,
convertito con modificazioni dalla Legge n.135 del 07.08.2012. In particolare, l’ulteriore
versamento del 5% (rispetto al 10% già previsto a regime ed introdotto dal D.L. 95/2012, art.
38
8 comma 3) disposto dalla nuova norma, è stato applicato, come prescritto, sulla spesa per
consumi intermedi sostenuta nel 2010.
La misura degli oneri di funzionamento concorre al perseguimento degli obiettivi di
razionalizzazione ed efficienza organizzativa delle risorse impiegate che l’Ente intende
perseguire anche e soprattutto in relazione alla misura standard di riferimento degli oneri di
struttura definita dall’Unioncamere nazionale per il cluster di appartenenza della Camera di
commercio di Isernia al fine dell’attribuzione del contributo per l’equilibrio economico-
finanziario del bilancio, riconosciuto a valere sul fondo perequativo.
In materia di risparmi obbligatori di spesa, tuttavia, rilevati in attuazione dei vincoli di bilancio
posti dalle norme vigenti, si ricorda che gli stessi sono da riversare allo Stato e non
costituiscono, pertanto, riduzioni “reali” di spesa per l’ente.
Va ricordato, infine, che tra le spese di funzionamento vengono ricomprese anche quelle
destinate al finanziamento delle quote associative agli organismi del sistema camerale
(contributo al fondo perequativo, Unioncamere nazionale, Unioncamere Molise) che
rappresentano, in realtà, un’ulteriore forma di sostegno dello sviluppo economico e della
promozione e valorizzazione del territorio. In particolare, per il 2015, la partecipazione al
Fondo perequativo è stata determinata riducendo del 35% la quota versata per il 2014, mentre
quella all’Unioncamere nazionale, applicando l’aliquota dell’1,63% alla base imponibile
prevista.
Interventi economici: si tratta degli oneri destinati al perseguimento del programma annuale di
promozione e sviluppo del territorio. Si riportano, in calce, le risorse a ciò destinate negli anni
2009, 2010, 2011, 2012 e 2013 oltre quelle in gestione per il 2014;
Ammortamenti e accantonamenti: sono comprensivi degli ammortamenti calcolati sulle
immobilizzazioni materiali ed immateriali, degli accantonamenti al fondo svalutazione crediti e
al fondo rischi. Gli ammortamenti seguiranno la dinamica degli investimenti relativi alle
dotazioni strumentali necessarie agli uffici.
L’accantonamento al fondo svalutazione crediti è calcolato applicando all’ammontare presunto
del valore nominale dei crediti la percentuale media di mancata riscossione del diritto relativa
alle ultime due annualità per le quali si è proceduto all’emissione dei ruoli esattoriali.
Gli oneri finanziari sono relativi a possibili oneri derivanti dalle spese di gestione del conto
bancario.
Gli oneri straordinari potrebbero riferirsi alla restituzione del diritto annuale di anni precedenti
versato alla Camera e imputato tra i proventi correnti di precedenti esercizi. In sede
previsionale, solitamente, non sono iscritti se non in fase di aggiornamento successivo.
Le rettifiche di valore attività finanziarie si riferiscono alle possibili svalutazioni sulle
partecipazioni Camerali, da rilevare a seguito di perdite durevoli nei bilanci delle società
partecipate.
39
Riepilogo spese per interventi economici.
2009* 2010* 2011* 2012* 2013* 2014*Interventi economici diretti
86.987,26 372.501,23 275.506,77 54.139,77 251.119,84 457.204,36
Progetti fondo perequativo
304.053,32 289.344,57 452.874,07 467.320,97 326.945,89 373.667,87
Contributi in conto esercizio ad aziende speciali
77.806,61 129.483,19 129.483,19 50.254,90 166.471,20 157.500,28
Quote associative e contributi ad organismi diversi
1.332,52 5.032,52 1.332,52 3.732,52 4.232,52 5.232,52
Progetti comunitari 0,00 0,00 1.559,81
95.854,04 0,00 0,00
470.179,71 796.361,51 860.756,36 671.302,20 748.769,45 993.605,03
* per il 2009, il 2010, il 2011, il 2012 e il 2013 gli importi sono stati rilevati a consuntivo, per il 2014 il dato è riferito alla previsione
aggiornata.
Riepilogo spese per interventi economici.Gli interventi a favore del territorio, oltre che dalle risorse disponibili derivanti dalla gestione di
competenza, possono essere finanziati attraverso l’utilizzo degli avanzi patrimonializzati.
L’art. 2 del DPR 2/11/2005 n. 254 stabilisce infatti che il preventivo venga redatto “sulla base
della programmazione degli oneri e della prudenziale valutazione dei proventi e secondo il
principio del pareggio che è conseguito anche mediante l’utilizzo degli avanzi patrimonializzati
risultanti dall’ultimo bilancio di esercizio approvato e di quello economico che si prevede
prudenzialmente di conseguire alla fine dell’esercizio precedente a quello di riferimento del
preventivo”.
Si precisa, al riguardo, che la consistenza del patrimonio netto relativa agli esercizi precedenti,
determinata dal bilancio d’esercizio 2013, è pari ad € 829.607,83 che risulta in grado di
assicurare la copertura sia del presunto risultato negativo stimato per il 2015 (- € 431.142,46)
che di quello, sempre negativo, conseguito al 31.12.2014 (- € 358.907,95). In realtà, si
prevede di migliorare notevolmente tale ultimo dato esposto, nel momento in cui saranno
acquisite le scritture automatiche derivanti dal sistema DISAR (relative al diritto annuale), che
per mera prudenza non vengono considerate in questa fase, afferendo la parte straordinaria
del preventivo economico.
40
5. Obiettivi Strategici
Sulla base delle strategie delineate nella Relazione Previsionale e Programmatica per l’anno
2015, si definiscono le priorità strategiche e i relativi obiettivi strategici che la Camera intende
realizzare.
Con deliberazione di Consiglio n.15 del 10/03/2014 “Adozione del Piano della Performance
2014-2016”, era stata attuata la classificazione delle priorità strategiche in quattro aree
strategiche in base al target finale di riferimento (imprese, territorio, Ente), in particolare:
Priorità strategica - Macroarea di intervento
L’analisi, conoscenza e sviluppo del sistema economico locale
Priorità strategica - Macroarea di intervento
La diffusione dell’innovazione nelle imprese per la competitività
Priorità strategica - Macroarea di intervento
L’internazionalizzazione e il marketing territoriale
Priorità strategica - Macroarea di intervento La Pubblica Amministrazione per le imprese
Nella Relazione previsionale e Programmatica per l’anno 2015, approvata con deliberazione
consiliare n. 10 del 29 dicembre 2014, si è proceduto ad una riclassificazione delle priorità in
tre aree strategiche della Camera e al successivo raccordo delle priorità strategiche dell’Ente
con:
le Missioni delle Camere di Commercio di cui al D.P.C.M. 12/12/2012
le linee di indirizzo di Unioncamere illustrate nel “Preventivo economico e Programma di
attività per l’anno 2015”.
In vista dell’accorpamento con la consorella di Campobasso si è ritenuto di aderire alla
semplificazione delle priorità strategiche della Camera di Campobasso, che ha aggregato le n.5
priorità ritenute similari nelle finalità in un’unica priorità strategica e al successivo raccordo
delle priorità strategiche dell’Ente con le Missioni e le linee di indirizzo sopra citate.
Per ciascuna priorità strategica è stato poi indicato un obiettivo strategico.
Gli obiettivi strategici sono:
Sostenere la competitività delle imprese e del territorio;
potenziare le attività camerali in tema di orientamento e alternanza scuola/ lavoro
Rafforzare il processo di internazionalizzazione delle imprese
promuovere i servizi camerali tema di regolazione del mercato
Semplificare le vita delle imprese
Rendere più efficace la comunicazione della Camera
Garantire i livelli di efficienza dei servizi.
Per ciascun obiettivo strategico sono individuati uno o più indicatori finalizzati al monitorare
l’attuazione delle politiche e delle strategie che la Camera intende realizzare nel triennio in
termini di capacità di soddisfazione dei bisogni dei vari portatori di interesse.
Ad ogni indicatore è associato un target riferito all’orizzonte temporale complessivo del
triennio.
41
MISSIONE M11: Competitività e sviluppo delle imprese
Priorità strategica: Innovazione per la competitività
Obiettivo strategico: Sostenere la competitività delle imprese e del territorio
Indicatore Algoritmo di calcolo Peso Target 2015 Target 2016 Target 2017
Coinvolgimento delle imprese beneficiarie delle iniziative camerali in tema di territorio e sviluppo locale
(imprese partecipanti alle iniziative camerali anno X - imprese partecipanti alle iniziative camerali anno X-1)/ imprese partecipanti alle iniziative camerali anno X-1 in % 14,3% 5% 10% 10%
Priorità strategica: Valorizzazione del capitale umano
Obiettivo strategico: Potenziare le attività camerali in tema di orientamento e alternanza scuola/ lavoro
Indicatore Algoritmo di calcolo Peso Target 2015 Target 2016 Target 2017
Livello di fruizione dei servizi erogati nei percorsi di orientamento e alternanza scuola/lavoro
(imprese,studenti e docenti coinvolti nei percorsi di orientamento e alternanza scuola lavoro anno X– imprese, studenti e docenti coinvolti nei percorsi di orientamento e alternanza scuola lavoro X-1) imprese, studenti e docenti coinvolti nei percorsi di orientamento e alternanza scuola lavoro anno X-1 (in percentuale) 14,3% 5% 10% 10%
MISSIONE M16: Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo
Priorità strategica: Internazionalizzazione
Obiettivo strategico: Rafforzare il processo di internazionalizzazione delle imprese
Indicatore Algoritmo di calcolo Peso Target 2015 Target 2016 Target 2017
Incremento del grado di partecipazione delle imprese alle iniziative organizzate direttamente dalla CCIAA
(aziende coinvolte nei programmi di sostegno all' internazionalizzazione anno x - aziende coinvolte nei programmi di sostegno all'internazionalizzazione anno x-1)/ aziende coinvolte nei programmi di sostegno all'internazionalizzazione anno x-1 14,3% 4% 4% 4%
43
MISSIONE M12: Regolazione dei mercati
Priorità strategica: Trasparenza e tutela del mercato
Obiettivo strategico: promuovere i servizi camerali in tema di regolazione del mercato
Indicatore Algoritmo di calcolo Peso Target 2015 Target 2016 Target 2017
La media conciliazione per risolvere i conflitti
(media-conciliazioni gestite anno X - media-conciliazioni gestite anno X-1)/ media-conciliazioni gestite anno X-1
14,3%
10% 10% 10%
L’attività di vigilanza per la regolazione del mercato
(Visite ispettive effettuate dalla Camera di commercio nell’anno X - Visite ispettive effettuate dalla Camera di commercio nell’anno X -1 / Visite ispettive effettuate dalla Camera di commercio nell’anno X-1 5% 5% 5%
44
MISSIONE M12: Regolazione dei mercati
Priorità strategica: Pubblica amministrazione per le imprese
Obiettivo strategico: Semplificare le vita delle imprese
Indicatore Algoritmo di calcolo Peso Target 2015 Target 2016 Target 2017
Rispetto dei tempi di evasione (5 giorni) delle pratiche Registro Imprese
Pratiche del Registro Imprese ricevute nell’anno ed evase entro 5 giorni dal loro ricevimento (al netto del loro periodo di sospensione)/ n. totale protocolli Registro Imprese evasi nell’anno 14,3% ≥80% ≥80% ≥80%
Tasso di sospensione delle pratiche Registro Imprese
N. protocolli del Registro Imprese con almeno una gestione correzione nell’anno/ N. totale protocolli del Registro Imprese pervenuti nell’anno ≤36% ≤36% ≤36%
45
MISSIONE M32: Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche
Priorità strategica: Comunicazione
Obiettivo strategico: Rendere più efficace la comunicazione della Camera
Indicatore Algoritmo di calcolo Peso Target 2015 Target 2016 Target 2017
Incremento del numero degli utenti camerali profilati
utenti inseriti anno X- utenti inseriti x-1/ utenti inseriti anno X -1*100 14,3% 5% 5% 5%
MISSIONE M32: Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche
Priorità strategica: Innovazione organizzativa
Obiettivo strategico: Garantire i livelli di efficienza dei servizi
Indicatore Algoritmo di calcolo Peso Target 2015 Target 2016 Target 2017
46
Livello dei servizi n. rilevazioni e confronto con anno 14,3%Rilevazione e confronto con anno precedente
Miglioramento dati rispetto alla rilevazione 2015
Miglioramento dati rispetto alla rilevazione 2016
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5. Dagli obiettivi strategici agli obiettivi operativi
Il D.lgs n.91/2011 “Disposizioni recanti attuazione dell'articolo 2 della legge 31 dicembre 2009,
n.196, in materia di adeguamento ed armonizzazione dei sistemi contabili” prevede che le
amministrazioni pubbliche, contestualmente al bilancio di previsione ed al consuntivo,
presentino un “Piano degli indicatori e risultati attesi di bilancio” al fine di illustrare gli obiettivi
della spesa, misurarne i risultati e monitorarne l'effettivo andamento in termini di servizi forniti
e di interventi realizzati, secondo un’articolazione per missioni e programmi.
Le finalità previste nel dettato normativo si dimostrano simili a quelle del D. Lgs. 150/2009 che
prevede, nell’ambito del ciclo di gestione della performance, documenti di programmazione,
pianificazione e rendicontazione delle attività dell’Ente.
Inoltre, l’art.5, co.3 del DPCM 18 settembre 2012 prevede che il sistema di obiettivi e indicatori
(adottati ai sensi del D.Lgs. n.150/2009) rappresentati nel «Piano della Performance» e nella
«Relazione sulla performance» siano coerenti e si raccordino con il “Piano degli Indicatori di
Risultato Attesi di bilancio (PIRA)” e il “Rapporto sui risultati”, tenuto conto del diverso ambito
di applicazione dei documenti.
Gli elementi di raccordo tra i contenuti dei documenti previsti dalle norme del D.Lgs. 150/2009
e il “PIRA” sono ravvisabili analizzando la struttura dell’albero della performance (delibera
n.112/2010 CiVIT). Esso rappresenta infatti una “mappa logica” che mostra graficamente i
legami tra mandato istituzionale dell’Ente, aree strategiche e relativi obiettivi strategici di
medio periodo, suddivisi in obiettivi operativi di breve periodo.
Anche secondo l’10 del D.Lgs.91/2011 è prevista una rappresentazione dei dati di bilancio sui
livelli delle missioni, che rappresentano le funzioni principali e gli obiettivi strategici perseguiti
dalle amministrazioni nell'utilizzo delle risorse finanziarie, umane e strumentali ad esse
destinate e i programmi, ossia gli aggregati omogenei di attività volte a perseguire le finalità
individuate nell’ambito delle missioni.
Dal confronto tra le definizioni di missione ed area strategica:
MISSIONE: , rappresenta le funzioni principali e gli obiettivi strategici perseguiti nell'utilizzo
delle risorse finanziarie, umane e strumentali ad esse destinate; viene definita in base allo
scopo istituzionale dell’amministrazione pubblica.
AREA STRATEGICA : costituisce la prospettiva in cui vengono scomposti e specificati il
mandato istituzionale, la missione e la visione; scaturisce da un’analisi congiunta di fattori
interni e di contesto esterno.
è possibile rilevare che risultano concettualmente coincidenti le aree strategiche riportati
nell’albero della performance con le missioni ex D.Lgs. 91.
In entrambi i casi vengono esplicitate le finalità dell’azione pubblica in una prospettiva di lungo
respiro, da perseguire indipendentemente dall’azione politica contingente.
Ugualmente risultano analoghi, e quindi associabili, gli obiettivi operativi con i programmi; i
primi sono strumenti di natura programmatica delle attività con un orizzonte strategico di
breve periodo (esercizio di riferimento) ed i programmi sono «aggregati omogenei di attività»,
ne consegue che i Programmi possano essere ricondotti ad una dimensione di natura
operativa.
Ed è proprio alla luce di queste corrispondenze e similitudini tra disposizioni normative e
relativi documenti strumentali che già nella Relazione previsionale e programmatica 2015 le
Missioni sono state ricondotte alle aree strategiche del Piano della performance 2015-2017.
La tabella seguente illustra pertanto il raccordo realizzato tra gli obiettivi strategici e operativi
dell’Ente e le Missioni e i Programmi così come individuati dal D.P.C.M. 12/12/2012 per le
Camere di Commercio.
OBIETTIVI 2015 AGGREGATI SECONDO LA PROSPETTIVA “MISSIONE- PROGRAMMA-OBIETTIVO”
MISSIONE D.P.C.M. 12/12/12
PRIORITA' STRATEGICA
OBIETTIVO STRATEGICO
PROGRAMMA OBIATTIVO OPERATIVO
011 Competitività esviluppo delle
imprese
Innovazione per la competitività
Sostenere la competitività delle
imprese e del territorio 005
Regolamentazione, incentivazione dei
settori imprenditoriali,
riassetti industriali, sperimentazione tecnologica, lotta
alla contraffazione, tutela della proprietà
industriale
Potenziare gli sportelli di
assistenza alle imprese sui temi della finanza e credito, ascolto
e legalità, ambiente,
energia, turismo, innovazione,
responsabilità sociale
Supportare le imprese e gli attori locali in
materia di infrastrutture
Valorizzazione del capitale
umano
potenziare le attività camerali in
tema di orientamento e
alternanza scuola/ lavoro
Promuovere lo Sportello di assistenza e
orientamento all'imprenditorial
itàPromuovere la competitività
degli imprenditori con
azioni di informazione e
formazione
49
collaborare con il sistema
formativo locale nell'ambito
dell'alternanza scuola lavoro
012 Regolazione dei mercati
Trasparenza e tutela del mercato
promuovere i servizi camerali
tema di regolazione del
mercato
004 Vigilanza sui mercati e sui
prodotti, promozione della
concorrenza e tutela dei
consumatori
favorire azioni di sensibilizzazione e diffusione della trasparenza del
mercato
potenziare le attività di verifica
e controllo
sensibilizzare imprese e
stakeholder sui vantaggi della
mediazione
Pubblica amministrazione
per le imprese
Semplificare le vita delle imprese
affiancare le imprese nella gestione delle
pratiche e degli adempimenti da
semplificareproseguire nel potenziamento
dell'informatizzazione e
telematizzazione dei servizi nei rapporti con
l'utenzapotenziare la
collaborazione con ordini
professionali, associazioni di
categoria, enti e altri portatori di
interessevalorizzare le banche dati camerali e il patrimonio informativo disponibile
50
016 Commercio internazionale e
internazionalizzazione del sistemaproduttivo
Internazionalizzazione
Rafforzare il processo di
internazionalizzazione delle imprese
005 Sostegno
all’internazionalizzazione delle imprese e promozione del
made in Italy
Promuovere lo Sportello per
l'internazionalizzazione
Valorizzare i servizi del
sistema camerale in tema di
internazionalizzazione soprattutto verso le imprese che non hanno
esprienza di esportazioni
032 Serviziistituzionali egenerali delle
amministrazioni pubbliche
Comunicazione
Rendere più efficace la
comunicazione esterna e interna
della camera
002 Indirizzo politico
Promuovere il ruolo della
Camera come "casa delle imprese",
favorendo la comunicazione
digitale e l'uso di strumenti innovativi
Monitorare il livello di qualità
percepita dei servizi camerali
Innovazione organizzativa
Garantire i livelli di efficienza dei
servizi
004 Servizi generali,
formativied
approvvigionamento per
le Amministrazionipubbliche
Riorganizzare gli uffici unici al fine
di renderli operativi e funzionanti
Monitorare lo stato di salute
dell'Ente
51
Missione: COMPETITIVITA' E SVILUPPO DELLE IMPRESE
Programma: Regolamentazione, incentivazione dei settori imprenditoriali, riassetti
industriali, sperimentazione tecnologica, lotta alla contraffazione, tutela della proprietà
industriale
Gli obiettivi operativi di questo programma sono riconducibili alle priorità “Innovazione per
la competitività” e “Valorizzazione del capitale umano”; in tali priorità sono ricompresi gli
interventi per la competitività del territorio e sviluppo locale, in materia di finanza e
credito, ascolto e legalità, ambiente, energia, turismo, innovazione, responsabilità sociale
e valorizzazione del capitale umano.
La finalità comune è quella di favorire la competitività e lo sviluppo delle imprese
intervenendo primariamente sulle condizioni di contesto in cui si svolge l’attività
imprenditoriale.
In particolare per l’anno 2015 la Camera di Commercio di Isernia sarà impegnata nel
potenziamento degli Sportelli di assistenza nei temi citati, in modo da offrire soluzioni
personalizzate e di ampio spettro alle imprese locali.
Gli obiettivi operativi relativi alla priorità “Valorizzazione del capitale umano” si prefiggono,
tramite il potenziamento dello specifico sportello e altre attività di formazione e
informazione, di fornire ai potenziali imprenditori un valido supporto per la creazione di
impresa.
Missione : Regolazione dei Mercati
Programma: Vigilanza sui mercati e sui prodotti, promozione della concorrenza e tutela del
consumatore
Nell’ambito di tale programma rientrano l’attività di regolazione del mercato e di tutela
della trasparenza e tutte le attività di semplificazione. In merito alla prima la Camera di
Commercio lavorerà per potenziare le attività in tema di verifiche e controllo, rafforzando il
ruolo di istituzione garante della correttezza e trasparenza del mercato. Altresì sarà
intensificato l’impegno nella risoluzione delle controversie che il mercato genera
fisiologicamente, soprattutto attraverso lo strumento della mediazione.
Relativamente alla parte di programma che attiene alle azioni in materia di semplificazione
ed e-government , si evidenzia che in tale ambito rientrano tutte le attività di supporto che
possano “semplificare” la vita delle imprese: tra queste l’attività di gestione del SUAP e le
azioni di affiancamento ad imprese, enti, professionisti, istituzioni e associazioni sulla
predisposizione delle pratiche del Registro imprese. Per il 2015 l’impegno sarà quello di
potenziare la collaborazione con ordini professionali, associazioni di categoria, enti e altri
portatori di interesse.
Missione Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema
Programma: Sostegno all'internazionalizzazione delle imprese e promozione del made in
Italy
La Camera di Commercio di Isernia, in linea con le indicazioni di Unioncamere Italiana,
sarà impegnata nelle azioni di sostegno al processo di internazionalizzazione delle
52
imprese, nella certezza che la ripresa dell’ economia passi proprio attraverso la capacità di
aumentare la competitività delle imprese italiane all’estero.
In particolare l’Ente sarà impegnato nelle azioni di orientamento e prima assistenza da
erogarsi attraverso lo sportello dedicato in raccordo con il programma delle strutture
regionali. Altresì dovranno essere valorizzati i servizi disponibili per le imprese che non
hanno esperienza di internazionalizzazione e che necessitano di competenze necessarie
per avviare e consolidare la propria attività con operatori esteri.
Missione : Servizi istituzionali e generali delle Amministrazioni pubbliche
Programma: Indirizzo politico
Nell’ambito di tale programma rientra tutta l’attività di potenziamento e valorizzazione
degli strumenti di comunicazione dell’ente (sito, intranet, comunicati stampa, newsletter,
canali social …) oltre che l’attuazione di sistemi di monitoraggio della qualità percepita
dagli utenti. Occorrerà spingere sull’utilizzo degli strumenti digitali e on line allargando la
percentuale di imprenditori in grado di utilizzarli.
Programma: Servizi generali formativi ed approvvigionamenti per le amministrazioni
pubbliche
Le attività previste in questo programma sono riconducibili alla priorità strategica
dell’innovazione organizzativa e sono riconducibili all’obiettivo strategico dell’efficienza dei
servizi. Per far ciò sarà necessario riorganizzare gli uffici unici per renderli operativi e
funzionanti in vista della costituzione della Camera regionale. Si dovrà lavorare per
uniformare regolamenti, procedure, procedimenti amministrativi, risolvendo eventuali
criticità e potenziando i punti di forza esistenti. Altresì per garantire l’efficienza della
struttura sarà sempre necessario un continuo monitoraggio degli indicatori che misurano lo
stato di salute dell’Ente.
In coerenza con quanto disposto dalla Delibera Civit n. 112/2010, capitolo 3, paragrafo 3.6, e
secondo la prospettiva “missione- programma-obiettivo”precedentemente esposta, le schede di
programmazione sulle attività dell’Ente sono strutturate indicando:
La missione e priorità strategica con l’indicazione dell’obiettivo strategico, il relativo
indicatore e il target riferito al triennio;
l’obiettivo operativo, preceduto dal Programma di riferimento, collegato all’obiettivo
strategico, uno o più indicatori di output, l’algoritmo di calcolo, il target riferito al 2014, le
principali azioni, i soggetti coinvolti e le risorse. Il peso viene assegnato dal Dirigente in
sede di assegnazione degli obiettivi al personale.
Le schede di programmazione sulle attività dell’Ente sono consultabili nell’Allegato C.
6.1 Obiettivi assegnati al personale dirigenziale
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Obiettivi di performance organizzativa dell’ente
In tale paragrafo sono rappresentati gli obiettivi di performance organizzativa.
Tali obiettivi coinvolgono l’intera struttura e serviranno per la valutazione della Performance
dell’Ente per l’anno 2015 sulla base dei criteri definiti nel sistema di misurazione e valutazione
adottato dalla Camera di Commercio di Isernia.
La delibera Civit n.104 e l’art.8 del D.lgs n.150/2009 individuano cinque macro–ambiti di
misurazione delle performance organizzativa: il grado di attuazione della strategia, il
portafoglio delle attività e dei servizi, lo stato di salute dell’Ente, gli outcome e il
Benchmarking.
In tale paragrafo si è proceduto alla individuazione di obiettivi di performance organizzativa per
tutti gli ambiti, tranne per gli outcome per i quali si è in attesa di opportune indicazioni da
parte di Unioncamere.
Ambito Obiettivo Indicatore Target Azione
Grado di attuazione della strategia
Garantire la realizzazione delle strategie camerali
kpi strategici realizzati / kpi strategici definiti nel piano triennale della performance
100%Realizzazione del piano della performance 2015
Portafoglio delle attività e dei servizi
Garantire la realizzazione del programma camerale 2015
n. obiettivi operativi raggiunti / n. obiettivi assegnati
100%Realizzazione del piano della performance 2015
Stato di salute dell’ente
Monitorare lo stato di salute dell’Ente
kpi realizzati / kpi definiti nel PIRA 2015 e nell’Allegato tecnico a) del Sistema di Valutazione
100% Monitoraggio indicatori
Benchmarking
set di indicatori Pareto da rilevare/ set di indicatori Pareto rilevati
100%
Rilevazione del set di indicatori del “Sistema informativo Pareto" e confronto con anno precedente
Obiettivi specifici del Segretario Generale:
In linea con le indicazioni della Civit (delibera n. 6/2013) e con le indicazioni dell’ANAC, al
Segretario Generale, in qualità di Responsabile della trasparenza e prevenzione della
corruzione, vengono assegnati anche gli obiettivi legati all’attuazione degli obblighi in materia
di trasparenza e anticorruzione. .
Le fasi e i tempi di redazione degli obiettivi specifici, nonché gli indicatori e i target attesi
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relativamente agli stessi, sono dettagliati nelle schede obiettivo di seguito riportate.
Obiettivo Indicatore Target Azione
1. istituire la Camera unica regionale
Verifica attività 31/12/2015 Attuazione degli adempimenti connessi alla costituzione della Camera unica regionale
2. Rispettare accordo di Unioncamere inerente il contributo per la rigidità di bilancio.
Verifica attività 28/02/2015Determinazione costi standard e invio a Unioncamere
3. Presidiare il ruolo della Camera all’interno della Regione
Verifica attività 31/12/2015Monitoraggio e proposta di interventi e iniziative pro imprese presso la regione Molise
4. Assicurare il rispetto degli adempimenti inerenti la trasparenza e l’anticorruzione
Verifica attività 31/12/2015Adozione e attuazione del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione 2014 - 2016
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6. Il processo seguito e le azioni di miglioramento del Ciclo di gestione delle performance
In questa sezione del Piano viene descritto il processo seguito per la realizzazione del Piano e
le azioni di miglioramento del Ciclo di gestione delle performance.
7.1 Fasi, soggetti e tempi del processo di redazione del Piano
Il Piano della performance 2015-2017 deriva gli indirizzi della pianificazione strategica dal
Programma pluriennale 2011-2015 approvato dal Consiglio camerale con deliberazione n.12
del 26.11.2010 e si colloca in maniera organica all’interno del Ciclo di Gestione della
Performance e della programmazione economico-finanziaria, evidenziando le fasi, le attività, i
soggetti e i tempi ad esso relativi.
Il processo di programmazione della Camera di Commercio di Isernia segue un approccio
bottom - up, avviato con la raccolta delle proposte presentate da ciascun dipendente al proprio
responsabile sulle attività da realizzare per l’anno successivo in un’ottica di miglioramento dei
servizi interni all’Ente ed esterni verso le imprese e il territorio.
A seguire il Segretario generale organizza incontri con i titolari di posizione organizzativa e i
responsabili delle UOC al fine di valutare le proposte pervenute.
Contemporaneamente vengono coinvolti gli stakeholder (associazioni di categoria, Comitato
imprenditoria femminile, componenti degli organi camerali) invitati a presentare le proposte sul
programma camerale.
Infine, tutte le proposte pervenute sono presentate dal Segretario generale nel corso di
incontri con i rappresentanti del Consiglio e/o della Giunta, che elaborano, con il supporto degli
uffici interni, una bozza di relazione previsionale e programmatica in seguito approvata dal
Consiglio.
In riferimento all’anno 2015, il Ciclo di gestione della performance si è sviluppato attraverso le
seguenti fasi, tempistiche e responsabilità:
avvio del processo di elaborazione del Piano e definizione dell’identità dell’organizzazione:
ha riguardato in particolare l’Ufficio Affari generali, in concerto e con il coordinamento del
Segretario Generale.
analisi del contesto interno ed esterno : ha visto coinvolti l’Ufficio Studi di Unioncamere
Molise e il Servizio Finanziario Contabilità e Personale.
definizione delle proposte programmatiche : ha interessato le Posizioni Organizzative e le
Unità Organizzative, con l’indicazione e negoziazione degli obiettivi operativi relativi ai
servizi di competenza.
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coinvolgimento degli stakeholder: per la condivisione di proposte sulla base delle priorità
strategiche;
Definizione bozza di Relazione Previsionale e Programmatica: la bozza di documento viene
presentata in Giunta.
approvazione della Relazione previsionale e programmatica dell’anno 2015 : da parte del
Consiglio in coerenza con gli indirizzi del Piano a dicembre;
elaborazione e approvazione dei documenti contabili : nella fase di predisposizione dei
documenti sono stati coinvolti sia il Segretario Generale che la struttura interna; gli organi
Giunta e Consiglio, ciascuno per la propria competenza, hanno elaborato e approvato il
preventivo nel mese di dicembre;
predisposizione delle schede di programmazione : l’attività di definizione di obiettivi,
indicatori, target e risorse ha interessato le Posizioni Organizzative e le Unità Organizzative
sotto la supervisione e il coordinamento del Segretario Generale;
elaborazione e approvazione del preventivo economico, del budget economico e del budget
direzionale. Il Segretario Generale insieme alla Posizione Servizi Finanziari e Contabili e
Personale, ha provveduto alla preparazione della bozza dei documenti contabili approvati
dal Consiglio e dalla Giunta nel mese di dicembre 2014.
Coinvolgimento stakeholder . È stata presentata la bozza di Piano della performance ai
componenti della Giunta.
approvazione del Piano Triennale e comunicazione agli stakeholder del Piano : una volta
approvato il Piano della Performance da parte della Giunta, è prevista una attività di
comunicazione sui contenuti dello stesso sia all’interno che all’esterno. Le attività sono
coordinate dall’Ufficio Segreteria AA.GG. dell’Ente. La pubblicazione sul sito è prevista
all’interno della sezione “Amministrazione Trasparente” accessibile dalla home page del
sito camerale www.camcomisernia.net
Di seguito, così come contemplato dalla Delibera CIVIT n. 112/2010, si propone una sintesi del
processo di redazione del Piano della Performance in termini di attività, tempi e attori coinvolti.
ATTIVITA’SOGGETTI COINVOLTI
ARCO TEMPORALE
LUG. AGO. SETT. OTT. NOV. DIC. GENN.
Avvio del processo di elaborazione del piano
Segretario Generale e Ufficio Segreteria Gen.le
Definizione dell’identità dell’organizzazione
Ufficio Segreteria su indicazione del S.G.
Analisi del contesto esterno
Ufficio S.G., UO Statistica Studi e Prezzi
Analisi del contesto interno
Ufficio SG, Servizio Finanziario Contabilità Personale
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Definizione proposte programmatiche sulle attività
Posizioni Organizzative e Unità Organizzative
Coinvolgimento stakeholder
Segretario Generale
Definizione bozza di Relazione Previsionale e Programmatica
Giunta camerale
Approvazione RPP Segretario Generale Giunta e Consiglio
Elaborazione e approvazione dei documenti contabili in coerenza con il Piano
Segretario Generale, Giunta e Consiglio
Predisposizione delle schede di programmazione
Segretario Generale, Posizioni Organizzative e Unità Organizzative
Elaborazione e approvazione del budget direzionale
Segretario Generale, Giunta
Coinvolgimento stakeholder
Segretario Generale
Approvazione del Piano Triennale
Giunta camerale
Comunicazione del piano all’interno e all’esterno a partire dal mese successivo
Ufficio Segreteria generale
7.2 Coerenza con la programmazione economico-finanziaria e di bilancio
La logica adottata nella predisposizione del Piano della performance è stata quella di integrare i
processi e gli strumenti di pianificazione, programmazione e controllo previsti dal
DPR254/2005 e quelli introdotti dal D. Lgs. 91/2011 con quelli definiti nell’ambito del ciclo di
gestione della performance.
La Relazione Previsionale Programmatica elaborata per l’anno 2015 è stata redatta
coerentemente all’art.5 del DPR.254/2005, mantenendo una coerenza con quanto previsto e
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poi effettivamente realizzato nel corso dell’anno 2014. Pertanto gli interventi da realizzare nel
2015 si pongono in un’ottica di continuità, nel rispetto delle linee strategiche evidenziate nel
precedente programma pluriennale e con quanto stabilito per il sistema camerale dalle
direttive di Unioncamere Nazionale.
La Relazione previsionale e programmatica (al 31/10) esplicita le strategie e altri
elementi informativi, quali l’analisi del contesto, che confluiscono interamente nel Piano della
performance (al 31/01), salvo eventuali correzioni laddove muti significativamente lo scenario
dall’approvazione della RPP al 31 gennaio.
Il Preventivo Economico è stato redatto in coerenza con la Relazione previsionale e
programmatica. Al preventivo economico è stato allegato, ai sensi del D. Lgs. 91/2011, il Piano
degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio, effettuando il raccordo e assicurando la
coerenza tra il sistema di obiettivi e indicatori (adottati ai sensi del D.Lgs. n.150/2009)
rappresentati nel «Piano della Performance» e il “Piano degli Indicatori di Risultato Attesi di
bilancio (PIRA)”, come richiesto dalla delibera CIVIT n.6/2013 e tenuto conto del diverso
ambito di applicazione dei documenti, ai sensi dell’art.5 co.3 del DPCM 18 settembre 2012.
Il documento sarà approvato dal Consiglio entro il 30 aprile 2015. Gli elementi di raccordo tra
i contenuti dei documenti previsti dalle norme del D.Lgs. 150/2009 e il “PIRA” sono ravvisabili
analizzando la struttura dell’albero della performance allegato al Piano della Performance.
Il Piano della performance recepisce le strategie (linee/aree strategiche) e l’analisi del
contesto, declinate nella RPP; a partire dalle strategie, si declinano gli obiettivi strategici e
operativi (con i relativi indicatori e target) che confluiscono nelle schede di programmazione.
Alla luce di tali considerazioni si deduce che il processo di redazione del Piano rispetta determinati principi e pertanto il documento è: predefinito e specifico nei ruoli , poiché sono definite fasi, soggetti, ruoli e tempi di
redazione; coerente , poiché sono rispettati il criterio della coerenza interna ed esterna e il principio
del cascading degli obiettivi come richiamato dalle delibere n.112/2011 e n.1/2012 della Civit;
partecipato in quanto il Piano è frutto di un percorso strutturato che ha visto il coinvolgimento attivo e propositivo sia degli stakeholder esterni sia del personale dirigente e non.
integrato al processo di programmazione economico finanziaria in quanto è garantito un adeguato coordinamento tra i documenti di programmazione e pianificazione previsti dal DPR n.254/2005 e quelli previsti dal D.Lgs n.150/2009 evitando inutili duplicazioni e sovrapposizioni.
7.3 Azioni per il miglioramento del Ciclo di gestione delle performance
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La Camera di Commercio è consapevole dell’impegno richiesto nel processo di modernizzazione
e cambiamento che in questi anni coinvolge la Pubblica Amministrazione Italiana. In un’ottica
di costante tensione verso il miglioramento della performance, questo Ente, fin sin dall’inizio,
ha operato in una logica di approccio graduale alla gestione del ciclo della performance, nella
certezza che il cambiamento organizzativo è possibile soltanto se condiviso e partecipato da
tutte le risorse a qualunque titolo coinvolte.
7.4 Miglioramento del processo di pianificazione
Al fine di garantire il miglioramento continuo nella gestione del ciclo della performance, la
Camera di Commercio di Isernia porrà in essere azioni volte a favorire un’evoluzione del
processo di pianificazione evitando la duplicazione di documenti, razionalizzando l’utilizzo di
personale dedicato al processo di pianificazione e rendicontazione e migliorando il processo di
coinvolgimento di stakeholder e personale.
Nel corso del 2015 si cercherà di capitalizzare l’esperienza maturata nel corso degli esercizi
precedenti, cercando di affinare procedure e migliorare i tempi di redazione della reportistica e
di analisi dei risultati, oltre a definire un modello più funzionale e sintetico per la stesura del
presente Piano che sia più semplificato nella stesura, al fine di ridurne i tempi di redazione e di
miglior fruibilità.
Saranno inoltre approntate nel corso dell’anno tutte quelle azioni di miglioramento in
ottemperanza delle disposizioni previste in tema di prevenzione e repressione della corruzione
e dell’illegalità nella Pubblica Amministrazione. Sarà costantemente aggiornata la sezione
“Amministrazione Trasparente”del sito web ufficiale della Camera al fine di facilitare
l’accessibilità dei dati e dare massima trasparenza all’azione amministrativa adottata.
E’ volontà dell’Ente proseguire e migliorare tutte quelle attività di comunicazione e
informazione volte non solo a promuovere tutte le attività istituzionali messe in campo o da
realizzare, ma soprattutto ad avere un confronto puntuale e costruttivo con i propri
stakeholder di verifica sull’efficacia dei servizi resi e sui bisogni del territorio per la definizione
degli interventi.
7. Allegati tecniciAllegato A “L’albero della performance”
Allegato B “Organigramma”
Allegato C “Schede di programmazione anno 2015”
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