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COMUNE DI PISA
PROVINCIA DI PISA
PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO
Art. 100, comma 1 del Decreto Legislativo n. 81/2008 e s.m.i.
OGGETTO: Opere di manutenzione straordinaria in fabbricato destinato a civile abitazione, posto in Pisa, via vecchia di Barbaricina n. 15/B
COMMITTENTE: Sig. Riccardo Catarsi Via Domenichetti, 1 Barga (Lucca)
Il Coordinatore per la sicurezza
Dott. Geol. Andrea Pozzolini
Aprile 2012
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SCOPO DEL DOCUMENTO
II presente documento intende fornire: + informazioni riguardanti le dimensioni previste del cantiere e delle presenze con riguardo alle ricadute in
termini di rischio e le relative prescrizioni e prevenzioni;
+ informazioni riguardanti i soggetti chiamati a gestire le prescrizioni dei documenti di sicurezza e modalità
operative per gli stessi;
+ informazioni riguardanti la specificità delle lavorazioni che compongono il progetto, valutate in rapporto
alle condizioni del contesto, al generale processo esecutivo e le procedure attuative di prevenzione;
+ informazioni e prescrizioni riguardanti l'organizzazione del cantiere con riferimento alle particolarità del
contesto;
+ disposizioni per garantire l'attuazione delle procedure per organizzare la cooperazione, il coordinamento
delle attività e la reciproca informazione tra i diversi datori di lavoro, ivi compresi i lavoratori autonomi;
+ valutazione, in relazione della tipologia delle attività di progetto, delle spese prevedibili per l'attuazione dei
contenuti del piano.
Il piano di sicurezza è essenzialmente suddiviso in due parti:
a) piano di sicurezza e coordinamento, con individuazione dei principali rischi operativi;
b) documenti di coordinamento operativo in cantiere, fascicolo, programma lavori, da aggiornare in corso
d'opera.
Il presente piano di prevenzione per la sicurezza sul cantiere, scaturito da un'analisi specifica delle opere che
dovranno essere realizzate dall' Impresa appaltatrice (ed altre eventuali), evidenzia i possibili rischi che
potranno presentarsi durante l'esecuzione dei lavori e stabilisce le misure di sicurezza da adottare.
L'indice di lettura del piano a) e' cosi' (schematicamente ) suddivisibile:
* Generalità
* Analisi dettagliata del progetto e sua descrizione, per determinare la tipologia del lavoro;
* Scomposizione delle opere in settori lavorativi;
* Raccomandazioni generali legislative;
* Elenco principali documenti di cantiere (legenda e linee guida per impresa appaltatrice)
* Anagrafica del cantiere e descrizione attori del processo costruttivo (integrabili in corso d'opera):
fase progettuale e fase esecutiva;
* Allestimento del cantiere e servizi relativi
* Definizione delle fasi lavorative a rischio;
* Analisi dei rischi trasferiti all'esterno del cantiere;
* Analisi dei rischi trasferiti dall'esterno all'interno del cantiere;
* Analisi dei rischi possibili in relazione alle modalità operative;
* Indicazione delle misure di prevenzione di progetto;
* Programma dei lavori; determinazione delle fasi di lavoro e lavorazioni particolari (per evitare pericolose
sovrapposizioni);
* Stima dei costi per la prevenzione e protezione in cantiere
* Eventuali osservazioni tecnico-legislative pervenute dagli organi di controllo pubblici e variazioni
La seconda parte del piano di sicurezza b)–parte operativa- sarà costituita anche da verbali e documenti di
aggiornamento e verifica dell'operato delle imprese a cura del coordinatore della fase esecutiva.
Il presente documento, sottoscritto dall'impresa appaltatrice, indica l'acquisizione dello stesso e la successiva
obbligata consultazione e divulgazione ai RSL in applicazione del D.Lgs. n.81/08.
Ovviamente l'impresa può proporre soluzioni preventive adeguate alla sua struttura e concordate in sede
esecutiva, ma senza modifiche o adeguamento dei prezzi pattuiti.
Si sottolinea l'obbligatorietà per le imprese appaltatrici di firmare per ricevuta le pagine essenziali del
piano.
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Utilizzatori del piano (nei diversi momenti):
- Committente e/o responsabile dei lavori
- Coordinatore in progettazione ed esecuzione
- Autorità competenti preposte alle verifiche ispettive di controllo del cantiere
- Datore di lavoro o appaltatore
- Dirigente del servizio prevenzione
- Medico competente
- Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
- Progettista e Direttore dei lavori del committente nell'ambito delle loro competenze
- Lavoratori (anche attraverso l’eventuale rappresentante per la sicurezza)
- Responsabili tecnici di cantiere dell’Impresa
- Preposti e personale adibito a seguire e dirigere i lavoratori
- Imprese subappaltatrici e lavoratori autonomi operanti in cantiere
Numeri telefonici ed indirizzi utili
Carabinieri tel. 112
Soccorso pubblico emergenza tel. 113
Vigili del fuoco tel. 115 – 050/702555
Comune Pisa tel 050/910111 (centralino)
Vigili Urbani tel. 050/980671
Pronto Soccorso tel. 118
Ambulanze tel. 050/971911 (Miseric.) - 050/941411 (P. Assist.)
Direttore dei Lavori tel. 0583/75485
Coordinatore per la Sicurezza tel. 050/543187; portatile 347/1005354
A.S.L. PISA tel. 050/954111 (centralino) - 800663310
Ig. e sal. nei luoghi di lavoro tel. 050/954450 - Galleria Gerace, 14
Prev. e sic. in luoghi di lavoro tel. 050/7550542 " "
Ispettorato del lavoro PISA tel. 050/45315 - via di Cisanello, 165
Acquedotto e fognature (GEA) tel. 050/843111 - 800982982
Gas (Toscana Energy) tel. 050/848111 - 800863256
ENEL tel. 050/841270 - 800900800
Telecom tel. 182
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CARATTERISTICHE GENERALI DELL'OPERA
Natura dell'Opera: Edile – Manutenzione straordinaria
OGGETTO: Realizzazione di impianti e di piccole opere edili
nel 1° piano e nella copertura di un edificio di civile
abitazione posto in Pisa, via Vecchia di Barbaricina, 15/b
COMMITTENTE: Riccardo Catarsi; via Domenichetti, 1
Barga (Lu)
Indirizzo del CANTIERE: Via Vecchia di Barbaricina, 15/b
Comune: Pisa
C.I.L.: n. 0389 del 14/02/2012
Ente territoriale di vigilanza: ASL n. 5 PISA – Galleria Gerace
Data presunta di inizio dei lavori in cantiere: 14 Maggio 2012
Durata presunta dei lavori in cantiere: 90 giorni lavorativi
Numero massimo presunto dei lavoratori sul cantiere: n° 5
Numero previsto di imprese e di lav. auton. sul cantiere: n° 2
Importo dei lavori: € 71.896,00 (opera completa)
Entità presunta del lavoro: 210 uu/gg
L'affidamento delle opere è stato effettuato tramite trattativa privata.
Descrizione dell'attività di cantiere.
Si tratta di un cantiere in cui è già stata effettuata una parte delle opere previste dal progetto per la
ristrutturazione edile e la realizzazione di impianti tecnologici della parte di edificio di proprietà del
Committente (settore Sud).
Le opere non ancora eseguite ed oggetto del presente Piano di Sicurezza e Coordinamento riguardano
essenzialmente pavimentazioni, completamento dei bagni e degli impianti e la coibentazione (cappottatura)
di 2 prospetti (con relativo allestimento di ponteggi)
Coordinate e descrizione delle fasi del procedimento attuativo Le opere saranno eseguite con continuità e senza interruzioni, (salvo le ferie e le festività previste) in
un’unica fase e sono state appaltate ad un’unica impresa che avrà la facoltà di subappaltare le opere di
allestimento e disallestimento dei ponteggi.
Il turno di lavoro effettuato dalla Ditta Appaltatrice (e da eventuali ditte in subappalto) sarà unico; l'orario
potrà subire delle variazioni in base alle esigenze tecniche richieste per ogni lavorazione.
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DATI TECNICI ED AMMINISTRATIVI
COMMITTENTE
Sig. Catarsi Riccardo; via Domenichetti, 1; Barga (Lucca)
RESPONSABILI TECNICI
Progettista e Direttore dei Lavori:
Arianna Paladini
Qualifica: Architetto
Indirizzo: Via Verdi, 1
Città: Fornaci di Barga (LU)
Telefono / Fax: 0583/75485 - 0583/708902
Responsabile dei Lavori:
Arianna Paladini
Qualifica: Architetto
Indirizzo: Via Verdi, 1
Città: Fornaci di Barga (LU)
Telefono / Fax: 0583/75485 - 0583/708902
Coordinatore Sicurezza in fase di progettazione e di esecuzione:
Pozzolini Andrea
Qualifica: Geologo/Formatore alla sicurezza
Indirizzo: Piazza S. Paolo all’Orto, 19
Città: Pisa
Telefono / Fax: 050/543187 34771005354
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IMPRESA ESECUTRICE
L' intervento in oggetto è stato affidato con Trattativa privata alla Ditta Acquatec S.r.l., con sede in
Calcinaia (PI), via della Costituzione 42/44, e con Cod. Fisc. n° 0192170503, iscritta alla CCIAA di Pisa al
n° REA 165907.
La Ditta ha dichiarato di possedere gli strumenti necessari, la forza lavoro nonché le capacità organizzative
per realizzare l'opera affidata; in particolare, ha dichiarato di disporre di maestranze, automezzi ed
attrezzature di cantiere idonee e sufficienti per la realizzazione dell’opera.
La Ditta ha fornito una dichiarazione dell' organico medio annuo, distinto per qualifica, corredata dagli
estremi delle denunce dei lavoratori effettuate all'INPS, INAIL e alle Casse Edili, nonché una dichiarazione
relativa al contratto collettivo stipulato dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative,
applicate ai lavoratori dipendenti.
Rappresentante legale: Stefano Calpentres
Telefono: 345/2868383
Posizione INPS Pisa 6205718119
INAIL Pontedera 18457991
RESPONSABILI DITTA:
Datore di lavoro: Stefano Calpentres
Direttore Tecnico: Stefano Calpentres
Responsabile SPP Stefano Calpentres (Iscritto ad apposito corso per datore di Lavoro-
RSPP; nel frattempo l’incarico di RSPP viene svolto dal P. I. Oreste
Allegretti di Pisa)
Referente in cantiere per l’Impresa: Stefano Calpentres
RSL: non nominato; inviata lettera ad INAIL per RLST
Medico competente: Dott.ssa Rita Baldini; via G. Pastore; Cascina (Pisa)
Presenza contemporanea di più soggetti prestatori d’opera
L’intervento non richiede espressamente la presenza di più soggetti prestatori d’opera, tuttavia, la
Committenza ha la possibilità di prevedere l’intervento di altre imprese, in rapporto di subappalto.
Prescrizione: nel piano operativo di sicurezza la ditta Acquatec S.r.l. dovrà indicare quali
lavorazioni eseguirà direttamente e quali intende subappaltare.
I dati di eventuali altre ditte o lavoratori autonomi in subappalto dovranno essere forniti
tempestivamente da parte dell’Impresa Appaltatrice e verranno inseriti nel presente
documento; la loro documentazione completa dovrà essere sempre presente sul cantiere.
Al momento l’impresa ha comunicato l’intenzione di affidare le operazioni di montaggio e smontaggio dei
ponteggi ad altra ditta (in subappalto): SIV di Trotolo Armando, via Pungilupo- Pisa
In tutti i casi di subappalto, si ricorda che l’Impresa subappaltante assume la responsabilità di Datore di
Lavoro- Committente nei confronti delle subappaltatrici, con i conseguenti obblighi previsti dalla
normativa (ad. es. art. 26 del T. U.).
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Il professionista incaricato di condurre il coordinamento per la sicurezza (in progettazione ed esecuzione) è il
sottoscritto Dott. Geol. Andrea Pozzolini , con studio in Pisa, piazza S. Paolo all’Orto, 19, iscritto all’Ordine dei
geologi della Toscana al n. 297 ed in possesso di qualifica di formatore alla sicurezza: 26G/626 Regione Toscana.
A tale proposito il sottoscritto dichiara di possedere le caratteristiche di cui all'art. 98, commi 1 e 2 del D. Lgs. 81/08, e
di aver effettuato oltre 5 anni di attività lavorativa nel settore delle costruzioni, con compiti relativi alla sicurezza e di
aver frequentato nel 1999 un corso per Coordinatore della durata di 120 ore, organizzato dalla Confartigianato di Pisa,
conseguendo il relativo attestato.
Previsione complessiva della durata delle attività.
Risulta dal programma dei lavori predisposto dal sottoscritto in qualità di progettista per la sicurezza, in accordo con la
Committenza e la D.L., in base a considerazioni di fattibilità tecnica ed in funzione delle necessità della Committenza
stessa.
La tipologia di intervento in oggetto, l'entità e la dimensione dei lavori e le condizioni del sito fanno presumere per il
completamento delle opere una durata complessiva di 3 mesi, equivalente a circa 90 giorni lavorativi.
La durata dei lavori prevista nel presente documento ha comunque valore solamente indicativo in quanto l'effettivo
termine degli stessi lavori potrà risultare esclusivamente dai documenti di contratto d'appalto.
In funzione della programmazione dei lavori effettuata in fase progettuale, è stato possibile dimensionare il numero
complessivo delle presenze di operatori durante la durata dei lavori in circa 210 uu/gg.
Tale dimensionamento è stato computato a partire dalla durata presunta dei lavori (circa 70 gg. lavorativi complessivi)
e considerando una presenza media giornaliera di 3 operatori.
Pianificazione e programmazione delle lavorazioni
a) il tempo concesso dal contratto è ampiamente sufficiente a consentire all’appaltatore una pianificazione dei
lavori che potrebbe prevedere anche presenze contemporanee di più imprese o quanto meno, di più squadre.
b) prima di dare inizio ai lavori l’appaltatore ha l’obbligo di predisporre un proprio calendario dei lavori che farà
parte del piano operativo di sicurezza;
Il progetto esecutivo è redatto in modo da individuare compiutamente per forma, tipologia, qualità e dimensione, ogni
elemento delle lavorazioni.
Individuazione delle caratteristiche delle attività lavorative con la specificazione di quelle critiche
Il progetto esecutivo è redatto in modo da individuare compiutamente per forma, tipologia, qualità e dimensione, ogni
elemento delle lavorazioni.
Le caratteristiche delle attività lavorative sono evidenziate nel computo metrico e, tenuto conto del luogo ove verranno
svolte, del tempo contrattuale concesso e della sequenza logica tra le lavorazioni, si stima che vi siano alcune attività
lavorative critiche quali le lavorazioni su ponteggi e in copertura
Certificati e Documenti Impresa
necessari in cantiere
A scopi preventivi e per le esigenze normative l’Impresa Appaltatrice e eventuali altre imprese che operano in cantiere
dovranno mettere a disposizione del committente e custodire sempre presso il cantiere, a disposizione degli addetti a
vario titolo, la seguente documentazione:
Documentazione inerente l’organizzazione dell’impresa 1) Copia iscrizione alla C.C.I.A.A.; (già fornita alla Committenza a dimostrazione dell’idoneità tecnico professionale
dell’Impresa)
2) Copia DURC (già fornita alla Committenza a dimostrazione dell’idoneità tecnico professionale dell’Impresa)
3) Copia denuncia di inizio nuovo lavoro all’INAIL - (Modello 66DL) - in applicazione DPR 1124/65
4) Dichiarazione circa il CCNL applicato ed il regolare versamento dei contributi previdenziali e assistenziali
(Questa dichiarazione dovrà essere prodotta da ogni impresa con dipendenti presente a qualsiasi titolo in cantiere e
consegnata al committente od al responsabile dei lavori).
5) Copia del registro infortuni vidimato dalla ASL competente;
6) Piano operativo di sicurezza corredato dai necessari aggiornamenti;
7) Elenco mezzi ed attrezzature antiinfortunistiche e D.P.I inerenti la tipologia dei lavori da eseguire;
8) Documentazione relativa al RLS 9) Copia lettera di nomina del capo cantiere e del direttore di cantiere
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10) Copia lettera di nomina dell’addetto per le emergenze e Primo Soccorso attestazione del possesso dei requisiti.
11) Copia di comunicazione ad ASL e Direzione Provinciale del Lavoro, della nomina del R.S.P.P. e attestato di
frequenza del R.S.P.P. ad apposito corso di 16 ore
12) Attestazioni circa l’avvenuta formazione e informazione delle maestranze
13) Copia del contratto di appalto;
14) Copie contratti di subappalto nell'eventualità che nel cantiere siano presenti ditte in subappalto;
15) Copia della documentazione relativa alla valutazione dei rischi e del rapporto di valutazione dei rischi da rumore
ex D.Lgs 81/2008, o autocertificazione circa la loro esistenza in sede.
16) Registro visite mediche degli operai e tesserini delle vaccinazioni antitetaniche dei dipendenti (art. 11 L. 5/3763 n. 292)
17) Schede tossicologiche delle sostanze impiegate.
Macchine e impianti di cantiere 18) Libretti di uso e manutenzione di tutte le macchine utilizzate in cantiere; macchine marcate CE: dichiarazione di
conformità e libretto d’uso e manutenzione. Registro di verifica periodica delle macchine
19) Libretti degli apparecchi di sollevamento di portata superiore ai 200 kg con verbali di verifica periodica
(ad es. verifiche trimestrali delle funi e catene). Libretto di omologazione per apparecchi ad azionamento
non manuale di portata superiore a 200 kg. Registro delle verifiche trimestrali delle funi e delle catene
Attestazione del responsabile di cantiere sulla conformità normativa delle macchine.(Dovrà esistere in
cantiere un archivio dei libretti tecnici di uso, manutenzione, collaudo, regolazioni e verifiche periodiche
di attrezzature, macchine ed impianti).
20) Copia della autorizzazione ministeriale all'uso del ponteggio (libretto ponteggio, con schemi tipo)
21) PIMUS, comprensivo di disegno del ponteggio nel cantiere, a firma del capo cantiere.
22) Verbali di verifica e manutenzione del ponteggio 23) Copia scheda di denuncia degli impianti di messa a terra inoltrata alla ASL competente per territorio; Verifica
preventiva dell'impianto di terra.
24) Certificato di conformità quadri elettrici ASC
25) Dichiarazione di conformità Legge 46/90 per impianto elettrico di cantiere rilasciata dalla ditta
esecutrice, con relativi allegati obbligatori; dovrà contenere l’elenco del materiale impiegato, schemi
tecnici, una planimetria ove siano segnati tutti i punti relativi all’impianto, e il certificato di abilitazione.
Questo cantiere non e' soggetto a progettazione preliminare (Legge n.46/90).
Ogni altra informazione che l'appaltatore ritiene utile fornire in merito al suo S.P.P.
Si ricorda che gran parte di tali documenti dovrebbero essere stati richiesti dal Committente già in fase di
trattativa (verifica dell’idoneità tecnico-professionale) o, comunque, di valutazione antecedente
all'assegnazione dei lavori.
Documentazione di progetto I)) Piano di sicurezza e coordinamento redatto in fase di progettazione dal coordinatore (con integrazioni e
aggiornamenti). Tutte le copie utilizzate per la fase esecutiva devono essere controfirmate.
II) Copia del documento inoltrato al Comune di Pisa.
III) Verbali di ispezioni e altre comunicazioni del Coordinatore per l’esecuzione dei lavori.
Il P.O.S. dell’Impresa deve essere fornito, a termini di legge, entro 30 giorni dalla
aggiudicazione, e, comunque, prima della consegna dei lavori.
Tesserini identificativi Il Datore di lavoro di ogni Ditta presente in cantiere dovrà fornire ad i propri dipendenti opportuni tesserini
identificativi (obbligatorio per ditte con + di 10 dipendenti); in caso di ditte con – di 10 dipendenti potrà essere
redatto libro giornaliero di cantiere opportunamente vidimato dalla Direzione Provinciale del Lavoro, con sopra riportati
i nominativi dei lavoratori che giornalmente saranno presenti in cantiere.
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SI RICORDA CHE A NORMA DI LEGGE, IL P.O.S. DELL ’IMPRESA APPALTATRICE E’ UN
DOCUMENTO CONTRATTUALE.
SI RICORDA INOLTRE CHE I CONTRATTI DI APPALTO PRIVI DI P.O.S. SONO
ANNULLABILI.
N.B. Si sottolinea che la D.L. consentirà l’inizio dei lavori soltanto a seguito di:
1) verifica da parte del coordinatore dell'esistenza e della regolarità
di tutta la documentazione (sopra elencata) necessaria, relativa
alla sicurezza;
2) controllo della corretta installazione di tutti gli allestimenti e
impianti previsti dal presente PSC per l’accantieramento.
Verrà in merito effettuato sul cantiere un incontro preliminare di
coordinamento (con relativo verbale).
DESCRIZIONE DEI LAVORI
CARATTERISTICHE TECNOLOGICHE E COSTRUTTIVE L'opera oggetto del presente piano consiste nell'esecuzione di varie lavorazioni relative al completamento della
manutenzione straordinaria in una metà (corpo sud) di un fabbricato di civile abitazione.
La rimanente metà (parte nord) è già stata oggetto di una ristrutturazione con caratteristiche analoghe a quella relativa al
cantiere in oggetto e le lavorazioni sono state eseguite dalla stessa ditta Acquatec Srl.
Attualmente le lavorazioni, ormai in via di ultimazione, risultano sospese.
Anche le lavorazioni relative al cantiere oggetto del presente PSC sono al momento interrotte: allo stato attuale risultano
già eseguite le demolizioni, alcune murature, la posa di tubature e corrugati per gli impianti e la posa di una linea vita in
copertura; in adiacenza al prospetto W è già stato allestito il ponteggio metallico a servizio di tutto il prospetto stesso.
L’attività di questo cantiere prevederà, prima della ripresa di lavori, la preparazione, la delimitazione e la pulizia e il
riordino di tutte le aree interessate dalle lavorazioni, dal ponteggio e dagli stoccaggi, per garantire l’operatività;
successivamente, si procederà alla realizzazione delle rimanenti lavorazioni di seguito elencate.
Le dimensioni delle parti oggetto di intervento sono quelle indicate nelle tavole di progetto e nella relazione tecnica, cui
si rimanda per maggiori ragguagli, e la realizzazione del progetto avverrà secondo le caratteristiche evidenziate e con
l'impiego dei materiali e mezzi che sono dettagliatamente descritti nel computo metrico e nel capitolato speciale.
Sono allegate al progetto le seguenti tavole esplicative:
-- planimetria dell’area nel contesto urbanistico;
-- piante, sezioni;
-- planimetria di allestimento del cantiere.
In accordo con la D.L. e la Committenza, le operazioni avverranno in normale successione, in un’unica fase.
La precisa successione avverrà secondo le sottofasi schematicamente previste dal programma lavori.
Materiali da impiegare
Saranno utilizzati materiali ordinari da costruzione; per le specifiche si rimanda all'elenco prezzi unitari allegato al
computo metrico, al capitolato speciale di appalto e alle schede tecniche dei materiali impiegati e di lavorazione che
verranno forniti dalla Ditta appaltatrice.
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LAVORAZIONI PREVISTE
1) ALLESTIMENTO CANTIERE
Allestimento cantiere; predisposizione impianti; montaggio e smontaggio di recinzioni, box e servizio igienico.
Allestimento di ponteggi metallici perimetrali e di parapetti
2) PAVIMENTI E RIVESTIMENTI
Completamento della posa di massetti e sottofondi
Posa di pavimenti e rivestimenti
Posa di parti lapidee
3) OPERE IN COPERTURA
Rimozione di linea di vita
Posa di pannelli solari e pannelli fotovoltaici
4) INTONACI
Realizzazione di cappottatura esterna ed interna
5) TINTEGGIATURE
Verniciatura radiatori
Tinteggiatura interna
6) IMPIANTI
Completamento di impianto idrotermosanitario
Completamento di impianto elettrico
Completamento impianto di climatizzazione
Realizzazione di impianto fotovoltaico
7) VARIE
Scavi
Collegamento esterno ad impianti pubblici (acqua e gas)
Muratura di pareti
Posa di pareti in cartongesso
Lucidatura pavimento in legno
ANALISI DEL CONTESTO E SITUAZIONE AMBIENTALE
L’edificio oggetto di interventi è situato lungo una strada (via vecchia di Barbaricina) posta in zona semi centrale della
città di Pisa, in un’area agibile ed in un contesto caratterizzato da modesto traffico veicolare nella suddetta strada; i
marciapiedi sono invece interessati da continuo passaggio di pedoni diretti verso la stazione ferroviaria di Pisa S.
Rossore o verso la vicina Piazza dei Miracoli (soprattutto turisti) e da e verso le aree di parcheggio situate in vicinanza
dell’edificio stesso. Lo spazio adiacente il prospetto principale viene normalmente usato per parcheggio di automobili
da parte dei residenti.
Sul lato E, il muretto di separazione con l’adiacente area di parcheggio per autovetture si trova in aderenza al fabbricato,
mentre sul lato W in muretto di separazione con l’analogo parcheggio si trova a circa 3 metri di distanza dal fabbricato
stesso.
Sul lato opposto della strada, di fronte al prospetto principale sono presenti numerosi edifici ad uso abitativo.
In adiacenza al lato N si trova un edificio industriale con forma e dimensioni analoghe a quelle dell’edificio in oggetto.
Quest’ultimo presenta una forma rettangolare, è disposto secondo una direttrice pressoché N-S., ed è costituito da un
piano terreno ed un primo piano (con parte di sottotetto agibile).
L’ingresso all’interno dell’edificio è situato sul lato W; e, attraverso la scala condominiale, si accede ai due
appartamenti posti al 1° piano e ad un cortile-cavedio interno rialzato, dal quale, tramite 2 scale metalliche a chiocciola,
si perviene ad un terrazzo a tasca da cui si accede al sottotetto.
Al piano terra, sul prospetto S è posto l’accesso al grande locale ove si trovava la sede di una attività commerciale, da
tempo trasferitasi lasciando vuoto il locale stesso che viene in parte utilizzato da uno dei residenti come magazzino.
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Pur considerando la discreta visibilità su via vecchia di Barbaricina, si ritiene che le operazioni di accesso e uscita dei
mezzi dal cantiere e dalle fasce attorno all’edificio dovranno svolgersi con particolare attenzione e si dovrà regolare
attentamente l’arrivo e la partenza di mezzi di cantiere ed automezzi di vario genere, mediante l'impiego di personale a
terra (e comunque previa esposizione di idonea segnaletica), senza ostacolare il normale traffico (con particolare
attenzione ai numerosi pedoni).
Lo spazio disponibile per l'accesso e il transito dei mezzi risulta comunque sufficiente per l’operatività, sia nel resede
laterale, sia sulla pubblica via.
Per quanto riguarda l'ubicazione e la dimensione dell'attuale rete fognaria e i punti di recapito dell'acquedotto e
dell'energia elettrica, si rimanda agli elaborati tecnici di progetto.
Al momento del sopralluogo (marzo 2012) non si rilevano altre particolari situazioni in vicinanza dell’edificio
interessato che possano avere particolare influenza sul predisponendo cantiere e sui lavori previsti.
Caratteristiche geologiche, idrogeologiche e metereologiche
Portanza del sottosuolo: media.
Tipo di sottofondo: superfici asfaltate.
Giacitura e pendenza: fascia pianeggiante
Geomorfologia: nessun problema di tipo geomorfologico è stato mai segnalato in questa zona.
Posizione della falda: livello idrico discontinuo a circa –1,50 m. dal p.d.c..
Pericolo di allagamenti: il cantiere si trova in posizione tale che anche in caso di pioggia particolarmente persistente,
non si prevedono ristagni d’acqua intorno all’edificio.
Condizioni metereologiche: clima mite caratterizzato da alternanze di periodi piovosi e periodi con una certa siccità.
Non si prevedono sbalzi eccessivi di temperatura.
Si prescrive comunque che in caso di forti piogge e vento si sospendano momentaneamente le lavorazioni e che il
box metallico, di seguito prescritto, sia dotato di pannelli coibentati.
Allestimento del cantiere ed indicazioni; scelte operative Tenendo conto dei problemi e dei vincoli sopra accennati, nel presente PSC, dopo indagini e verifiche preliminari in
merito alle caratteristiche attuali del sito, è stata individuata e progettata la dislocazione in sicurezza degli spazi minimi
del cantiere per l'allestimento e l'organizzazione del cantiere che comporterà la seguente serie di attività.
-Realizzazione di recinzioni a segregazione delle fasce interessate dalle lavorazioni.
-Realizzazione degli impianti di cantiere (alimentazione idrica, alimentazione elettrica con relativi quadro e sottoquadri);
-Realizzazione dell'impianto di messa a terra della betoniera a bicchiere, dei ponteggi ed eventuali altre masse metalliche.
-Localizzazione dei servizi igienico-assistenziali, sanitari e di primo soccorso del cantiere (vedasi pag. 15);
-Apposizione della segnaletica di seguito descritta;
-Dislocazione dei luoghi di lavoro fissi, installazione di postazioni fisse e di macchine; posizionamento di postazioni in
area di cantiere esterna recintata per la betoniera a bicchiere in area coperta per le zone di stoccaggio;
-Modalità di accesso per forniture di materiali; localizzazione della viabilità adeguata ai mezzi meccanici previsti per le
varie operazioni di carico e scarico;
L'impresa dovrà allestire adeguate recinzioni, onde separare le aree di cantiere (con i relativi
allestimenti e stoccaggi) dalle fasce di transito pedonale e veicolare. Dovrà essere inizialmente predisposta un’area di cantiere provvisoria, in vicinanza dello spigolo SW dell’edificio (
fascia antistante parte del prospetto su strada)
Tale area sarà funzionale alle operazioni di smontaggio dei ponteggi (anche del cantiere adiacente).
Si restringerà quindi la parte di resede utilizzata dai residenti (e dalla ditta) come parcheggio.
Successivamente dovrà essere allestita l’area di cantiere definitiva che sarà posta a lato della parte di prospetto ovest a
nord dell’ingresso all’interno del fabbricato.
Verrà inoltre impiegato come area di stoccaggio il grande locale aperto che si trova al P.T. in questa parte dell’edificio.
L’area dovrà rimanere recintata e chiusa con cancello per tutta la durata dei lavori e potrà essere usata per stoccaggi
provvisori di materiale vario ed attrezzature.
La recinzione dovrà costituire una barriera sicura nei confronti di tutte le persone (committenti, visitatori, passanti,
automobilisti) che transitino in fasce limitrofe alle aree di cantiere ed a quelle ove si svolgono i lavori.
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L’impresa recinterà (con gli stessi moduli metallici) anche una piccola area nella fascia di resede antistante il prospetto
principale; tale area si troverà a dinanzi al balcone, di fianco al ponteggio e verrà usata per carico e scarico di materiali
ed attrezzi.
In merito a quanto sopra stabilito per le aree di cantiere, dovrà essere allegata alla documentazione apposita lettera di
autorizzazione firmata da tutti i proprietari.
Si prescrive che venga ripristinato il cancello metallico di accesso alla fascia laterale W e che il cantiere rimanga
chiuso sia negli orari lavorativi che al di fuori di essi; dovrà essere aperto soltanto al momento del passaggio di mezzi o
lavoratori e immediatamente richiuso.
Si prescrive che la recinzione del “cantiere” e di tutte le fasce di separazione tra il ponteggio e aree
transitabili da terzi sia realizzata mediante solida protezione (elementi metallici portanti tipo Orsogrill con base
in c.a. coperti da rete plastica bianca a maglia fitta), fino ad una quota minima di m 1,80, per evitare l'accesso ai
non addetti ai lavori nonché proteggere le attrezzature, i materiali ed i ponteggi posti al suo interno.
Dovranno essere presi tutti gli accorgimenti, necessari a garantire l'incolumità dei non addetti ai lavori, quali
transenne, nastrature e segnalazioni luminose (ad es. all’ estremità del ponteggio: spigolo SW) atte ad attirare
l'attenzione su oggetti, macchine, situazioni e comportamenti che possano provocare rischi.
All’interno del terrazzo-cavedio con piano di calpestìo al 1° piano e della terrazza a tasca a livello del sottotetto
dovranno essere poste reti (o pannelli) di separazione tra il cantiere in oggetto e quello adiacente, senza
possibilità di passaggio dall’uno all’altro.
Si prescrive che il portoncino condominiale venga mantenuto raggiungibile dai residenti nell’appartamento
adiacente; essi potranno transitare nella fascia tra il ponteggio (che sarà dotato di mantovana) ed il muretto di
separazione con l’attiguo parcheggio auto.
Il locale del P. T. con accesso dal prospetto principale non potrà essere utilizzato per tutto il tempo in cui resterà
allestito il ponteggio sul lato sud.
L'impresa Appaltatrice ed eventuali altre imprese interessate ai lavori, dovranno osservare durante l'esecuzione delle
opere, le "Misure generali di tutela" di cui al D.Lgs. 81/08
In relazione a tutto quanto sopra esposto, verranno installati i cartelli di divieto e di avviso prescritti dalle vigenti
normative e verrà posizionato apposito tabellone (D.L. n° 55 del 19/03/90) recante tutte le indicazioni relative ai
lavori previsti nel cantiere ed ai responsabili (in vario modo).
Si prescrive che il tabellone venga posizionato sulla recinzione del l’edificio prima dell'inizio
dei lavori.
Depositi di materiali e box; trasporti. Nelle aree di stoccaggio, situate,come ricordato, nella zona posta dinanzi al prospetto principale e in un locale aperto
posto al P.T. nella parte W dell’edificio, si porranno alcuni materiali di consumo.
I trasporti di materiali all'interno del “cantiere” dovranno essere eseguiti mediante mezzi idonei, manovrati da personale
pratico. I materiali dovranno essere ben vincolati, la velocità contenuta e gli spostamenti preceduti da idonea
imbracatura dei carichi.
Si prescrive che i mezzi per l’approvvigionamento o l’allontanamento dei materiali accedano al cantiere ed
resede per il tempo strettamente necessario al carico o scarico dei materiali e sempre sotto la diretta sorveglianza di un
preposto della Ditta.
Le imbracature dovranno essere accuratamente controllate insieme alla funzionalità ed alla portata dei ganci, i quali
saranno provvisti dei dispositivi di sicurezza.
Particolare attenzione dovrà essere posta nelle operazioni di carico e scarico dei materiali da parte dei fornitori o degli
autisti dell’Impresa (ad es. sacchi di intonaco e di cemento, pacchi di laterizi e piastrelle, elementi di ponteggio, etc).
Si prescrive, in relazione alle forniture di materiali a piè d’opera eseguite da terzi, che:
*il fornitore deve essere autorizzato all’accesso in cantiere da parte del capo cantiere della ditta che ha ordinato la fornitura.
*il fornitore deve sostare all’interno del cantiere soltanto per il tempo strettamente necessario alla consegna.
*il capo cantiere è responsabile nel periodo di permanenza del fornitore per quanto riguarda il rispetto delle misure di
prevenzione e protezione da parte di quest’ultimo.
*si dovrà fare riferimento alla Circolare n. 4/2007 del Ministero del Lavoro.
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Si prescrive che i materiali rimossi (eventuali macerie, oltre che sfridi delle varie lavorazioni) vengano trasportati
a discarica e che sia vietato il loro accumulo sui piani di ponteggio.
Si prescrive che le zone di carico e scarico degli automezzi siano delimitate e segnalate.
Segnaletica Il personale di cantiere sarà tenuto a seguire le indicazioni dei Responsabile del cantiere e sarà informato dei rischi
specifici cui è esposto, mediante l'affissione di cartelli unificati (D. Lgs. 81/08, all. XXIV) .
I cartelli dovranno essere posti nelle immediate vicinanze del luogo di lavorazione a cui fanno riferimento, ove ne è
necessaria la presenza in relazione al particolare tipo di lavorazione svolta, alla sua pericolosità, alla presenza di
impianti, attrezzature o macchine che inducano rischi.
Si prescrive all’Impresa di posizionare i segnali sotto riportati ove essi siano necessari ai fini
della sicurezza nelle varie fasce operative.
Si prescrive che pertanto che venga dislocata all'ingresso del cantiere, in luoghi specifici ed in specifiche
postazioni di lavoro la seguente SEGNALETICA minima da installare nel cantiere.
Vietato ai pedoni.
(sulla recinzione, sul cancello
e sul ponteggio)
Protezione obbligatoria per gli
occhi.
In prossimità delle zone di lavoro
in cui siano possibili proiezione di
polvere, particelle o schegge.
Casco di protezione obbligatoria.
In tutta l’area di cantiere
Protezione obbligatoria delle vie
respiratorie.
In prossimità delle zone di lavoro
in cui siano possibili proiezioni di
polvere (fasce oggetto di
demolizioni e spicconature)
Divieto di accesso alle persone non
autorizzate.
(nei pressi dell’ accesso al cantiere)
Guanti di protezione obbligatori.
In tutta l’area di cantiere
Attenzione ai carichi sospesi.
In prossimità dell’accesso alla zona in cui sono
presenti carichi aerei ed in movimentazione
Vietato passare o sostare nel
raggio di azione di apparecchi di
sollevamento
Area sottostante argano o carrucola
Pericolo generico.
(ovunque si rilevi un pericolo)
Calzature di sicurezza
obbligatorie.
In tutta l’area di cantiere
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Posizione cassetta
Pronto soccorso. (porta del box)
Tensione elettrica pericolosa.
(vicino a macchinari elettrici e
accanto al quadro elettrico)
All’ingresso di tutte le zone di lavoro, in
cui è possibile la caduta di materiali
dall’alto: zone di montaggio di elementi
di vario tipo in altezza
Otoprotettori obbligatori
In prossimità di aree di lavoro
rumorose, ed in particolare:
- in prossimità di macchine
operatrici
- ove si operi con martello
demolitore e flessibile
Obbligo di indossare l’imbracatura di
sicurezza
In prossimità dell’accesso a zone di lavoro
in altezza, non protette da opere
provvisionali e in cui è obbligatorio
l’utilizzo dell’imbracatura di sicurezza, ed
in particolare: ai piedi del ponteggio,
Caduta con dislivello
(sul ponteggio)
DEVIAZIONE
<< PER PEDONI >>
-----------------------
Posizione estintore
All’esterno del box.
Attenzione area pericolosa
Zone deposito di materiali
Zone pericolose dove è possibile la
caduta di materiali dall’alto
(sui marciapiedi)
Apporre in vicinanza del “cantiere” in via vecchia di
Barbaricina: cartello che avvisi circa la possibilità di
uscita di autocarri o furgoni
Prescrizione: non è ritenuto sufficiente raggruppare la segnaletica in un unico
grande tabellone raffigurante prescrizioni e divieti!!!
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Apprestamenti igienico-assistenziali.
In considerazione dei tipi di lavorazioni e dell’ entità dell’opera, nell'area di cantiere si prescrive la presenza di
locali per:
-spogliatoio-ufficio-magazzino, per almeno 5 persone: aerato, illuminato naturalmente ed artificialmente, munito di
appendiabiti, armadietti e sedili; riscaldato nella stagione fredda mediante radiatori elettrici o stufe a kerosene.
Nel deposito dovrà esservi: disponibilità di D.P.I. per operai (devono comunque averli in dotazione e le lettere di
consegna dovranno essere allegate alla documentazione) e disponibilità di D.P.I. per visitatori.
-consumazione pasti, in caso di consumazione dei pasti sul luogo di lavoro (per almeno 5 persone): aerato, illuminato
naturalmente ed artificialmente, con tavolo e sedili, riscaldato come sopra.
-Servizio igienico
Nell'area di cantiere deve essere disponibile un punto di erogazione per l'acqua corrente, con lavandino.
Si prescrive inoltre che i servizi assistenziali siano dotati di impianto di illuminazione.
.
Il Committente ha reso disponibili per i suddetti scopi fin dall’inizio delle lavorazioni un bagno dell’appartamento
non interessato dalle opere ed il locale posto nel sottotetto (oltre al grande locale aperto posto al P.T. nella parte W);
ciò dovrà essere riportato nel P.O.S e dovrà essere allegata al piano operativo l'autorizzazione scritta all'uso.
Impianto elettrico di cantiere e messa a terra. Progettualmente si ritiene sufficiente una fornitura ENEL da 380/22 V, per una potenza di 3,5 KV,
L’impresa ha già provveduto, in accordo con il Committente ed il D.L.,, ad attivare un allacciamento di cantiere dal
contatore posto nell’androne, a lato del portone di ingresso all’edificio, allo scopo di fornire l'alimentazione a tutte le
apparecchiature e macchine funzionanti elettricamente (betoniera, flessibile, martello demolitore elettrico, apparecchi di
sollevamento ed utensili elettrici vari,), nonché per l'illuminazione di zone di lavoro e di passaggio, compresi eventuali
sottoquadri ed interruttori di protezione.
Nell’area Operativa (al 1° piano) è ubicato un quadro generale (quadro ASC), costituito interruttore generale
quadripolare dotato di protezione magnetotermica e differenziale 0,03 A, con ritardo di 0,5 sec. costruito in riferimento
alle norme CEI 17-13/4 (EN 60439-4).
Dovrà essere sempre presente sotto il quadro una targa con i dati e le informazioni necessarie.
Quadretti elettrici di distribuzione, in relazione alle necessità, potranno essere collocati in posizioni che ne consentano
l'agevole manovra, facilitata dall' indicazione dei circuiti derivati.
Qualunque quadro o sottoquadro elettrico dovrà essere posizionato, se non del tipo “a parete”, con apposito supporto su
un piano orizzontale e dovrà essere munito, per consentirne lo spostamento, di punti di fissaggio o di presa.
I quadri e sottoquadri non dovranno essere allacciati in modo difforme da quanto previsto dal costruttore e non
dovranno essere adattati o modificati secondo esigenze di cantiere. Sarà pertanto vietato sostituire prese e spine o
modificare la lunghezza dei cavi previsti dalla ditta costruttrice.
Gli impianti elettrici in tutte le loro parti devono essere installati e manutenuti in modo da prevenire contatti accidentali
con gli elementi sotto tensione.
I cavi di alimentazione elettrica dovranno essere rivestiti e disposti in posizioni che ne evitino danneggiamenti di vario
tipo.
Per le prolunghe di alimentazione saranno ammesse solo prese incorporate in avvolgicavo oppure prese mobili
conformi alla norma CEI 23-12; in ogni caso, per motivi di sicurezza, dovrà essere limitato al minimo l’utilizzo delle
prolunghe.
Per le apparecchiature di tipo “trasportabile”, “mobile” o “portatile”, potranno essere utilizzati solo cavi con conduttore
flessibile tipo HO7RN-F o equivalente purché in grado di assicurare l’adeguata resistenza all’acqua e all’abrasione.
Per le apparecchiature di tipo “fisso”, invece, è possibile utilizzare altre tipologie di cavi che non necessitano, visto
l’uso, le stesse caratteristiche (H07V-K, H07V-R, ecc.).
Tutte le prese a spina presenti sul cantiere dovranno essere conformi alle specifiche CEE Euronorm (CEI 23-12), con il
seguente grado di protezione minimo:
IP 44, contro la penetrazione di corpi solidi e liquidi; IP 67, quando vengono utilizzate all'esterno.
Tutte le prese a norma dovranno essere dotate di un sistema di ritenuta che eviti il contatto accidentale della spina.
Le prese a spina con corrente nominale maggiore di 16 A dovranno essere di tipo interbloccato, con interblocco sempre
perfettamente funzionante.
Si ricorda inoltre l’assoluto divieto di connessione agli apparecchi utilizzatori con altri sistemi diversi dalla presa a
spina o dalle morsettiere con serraggio a vite (tipo antitranciamento).
Si prescrive che eventuali cavi sul ponteggio siano protetti con corrugato e fascettati al
ponteggio stesso. In ogni caso, dovranno essere adeguatamente protetti contro i possibili tranciamenti e non dovranno essere posati in
zone con presenza di acqua.
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Le linee di alimentazione e distribuzione, anche se per i cantieri edili non sussiste l’obbligo del progetto dell’impianto
elettrico, dovranno essere dimensionate con particolare attenzione alla caduta di tensione e alla portata nominale del
cavo in riferimento al carico da alimentare. Inoltre, l’installazione dovrà essere effettuata in modo tale da eliminare il
rischio di sollecitazione sulle connessioni dei conduttori e il rischio di danneggiamento meccanico.
Gli impianti elettrici di cantiere e l'impianto di messa a terra dovranno essere installati nel rispetto del D.lgs. 81/08 e
secondo le norme C.E.I. 64-8, BI-1 e 23-12.
Si prescrive che gli impianti di alimentazione del cantiere siano realizzati da ditta specializzata che al termine
rilascerà la dichiarazione di conformità di cui al D.L. 46/90 (e reg. di attuazione , D.P.R. 447/91) e che dichiarerà
inoltre la conformità alla regola dell’arte.
Quanto sopra dovrà essere sempre disponibile in cantiere.
Devono essere disponibili in cantiere anche le dichiarazioni di conformità dei costruttori dei quadri, la relazione
contenente tra l’altro la tipologia dei materiali utilizzati, il modello e la sigla dei quadri e lo schema elettrico.
In caso di modifiche dovrà seguire nuova dichiarazione di conformità.
Si prescrive di sottoporre gli interruttori differenziali frequentemente a prova di funzionamento mediante
pressione del tasto di prova
L’Impresa deve esplicitare nel proprio POS le procedure per le manovre sugli impianti elettrici
Durante il funzionamento normale il quadro deve stare ordinariamente chiuso con la chiave appesa all'apposita
catenella, in questo modo si renderanno agevoli eventuali manovre di emergenza.
In caso di esecuzione di lavori sugli impianti elettrici, l'operatore deve essere:
1. Nel caso di manutenzione ordinaria PERSONA ELETTRICAMENTE QUALIFICATA;
2. Nel caso di lavori di manutenzione straordinaria IMPRESA QUALIFICATA (Legge 46/90).
Impianto di messa a terra
Si prescrive che la ditta provveda alla realizzazione del proprio impianto di messa a terra del ponteggio e
della betoniera. (normativa: “tutte le masse metalliche, macchinari e opere provvisionali, parti metalliche degli
impianti a bassa tensione, situati in luoghi normalmente bagnati o anche molto umidi o in immediata prossimità di
grandi masse metalliche devono essere collegate a terra ed i collegamenti dovranno essere coordinati con
l'interruttore generale presente nel quadro di cantiere”).
L’impianto sarà costituito da treccia sez. 35 mmq., interrata (ove possibile) alla profondità di m. 0,60, e da dispersori
(puntazze), in acciaio zincato Ø 20 mm. della lunghezza di m. 1,50, collegati alla rete di terra mediante capocorda.
Il numero dei dispersori ed il loro diametro verranno opportunamente calcolati e verificati dall'installatore.
L'impianto che si realizzerà dovrà essere preferibilmente ad anello chiuso, per conservare l'equipotenzialità delle masse
anche in caso di taglio accidentale di un conduttore di terra, e sarà unico per l'intero cantiere.
Ultimato l'impianto, dovrà essere spedita alla USL di Pisa la denuncia di messa a terra in con la relativa domanda di
omologazione; deve essere conservata a norma di legge copia in cantiere, con fotocopia della ricevuta di
raccomandata.
Impianto idrico-sanitario del cantiere
Si prescrive che all'interno dell'area sia presente anche una fonte per l'approvvigionamento idrico, tramite la quale
sarà possibile prelevare l'acqua utile allo svolgimento delle lavorazioni.
Per l’allaccio dell’acqua l’impresa potrà servirsi dell’impianto dell’appartamento (con rubinetto situato nel bagno
utilizzato dalle maestranze), tramite una tubazione provvisoria.
Ottenuta la fornitura dell'acqua potabile, verrà realizzato l'impianto per l'adduzione con la posa in opera delle condutture
destinate alla distribuzione dell'acqua nelle varie fasce operative.
Dalla fornitura idrica verranno infatti realizzate derivazioni per alimentare la betoniera a bicchiere e qualunque altra
apparecchiatura che necessiti di acqua.
Apparecchiature, macchine ed attrezzi
In cantiere dovranno essere utilizzate esclusivamente macchine conformi alle disposizioni normative vigenti.
A tal fine nella scelta e nell’installazione dovranno essere rispettate da parte dell’impresa le norme di sicurezza vigenti e
le norme di buona tecnica.
Le verifiche della preventiva conformità dovranno essere compiute possibilmente prima dell’invio in cantiere delle
macchine. Dovranno, inoltre, essere previste le procedure da adottare in caso di malfunzionamenti improvvisi delle
macchine e impianti.
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Prescrizione: l’impresa appaltatrice e eventuali altre ditte che interverranno in cantiere dovranno produrre la
seguente documentazione, necessaria a comprovare la conformità normativa e lo stato di manutenzione delle macchine
utilizzate:
1. Dichiarazione rilasciata dal datore di lavoro per ogni macchina in cantiere e relativa al:
- perfetto funzionamento di tutti i dispositivi di sicurezza e di protezione previsti.
La dichiarazione di cui sopra dovrà essere prodotta per le seguenti attrezzature:
- betoniera a bicchiere,
- altre, ad insindacabile giudizio del CSE.
2. Verbale di verifica dello stato di efficienza delle macchine, da redigersi periodicamente a cura del responsabile di
cantiere di ciascuna impresa. Tale verbale dovrà riportare:
- tipo e modello della macchina,
- stato di efficienza dispositivi di sicurezza,
- stato di efficienza dei dispositivi di protezione,
- interventi effettuati.
La documentazione di cui sopra dovrà essere tenuta a disposizione del CSE.
Gli attrezzi manuali (picconi, badili, martelli, tenaglie, cazzuole, frattazzi, chiavi, scalpelli, ecc.) sono presenti in tutte le
fasi lavorative di questo cantiere e le possibili cause di infortunio sono conseguenti al contatto traumatico con la parte
lavorativa dell'utensile, sia di chi lo adopera che di terzi, o al cattivo stato dell'impugnatura.
Attrezzi, apparecchiature e macchine dovranno essere posizionati in aree predisposte, dovranno essere muniti dei
richiesti dispositivi di sicurezza ed impiegate secondo le istruzioni d'uso, e da personale pratico, in possesso dei
requisiti necessari, munito di mezzi di protezione.
Le macchine ed attrezzature utilizzate ed attinenti a problemi di sicurezza in questo cantiere sono le seguenti:
autocarro-furgone, betoniera a bicchiere, ponteggio, martello demolitore elettrico, flessibile, utensili vari, scale fisse ed
a mano, lucidatrice, miscelatore, filiera.
Alcune postazioni di lavoro (ad es. per la betoniera a bicchiere) potranno essere poste in fasce prestabilite, già
individuate nelle aree del “cantiere", indicate in pianta.
Prescrizione: per le carrucole di sollevamento e gli argani a bandiera da utilizzare sui ponteggi, dovranno essere
segnalate e protette le dimensioni di ingombro teorico a terra e le aree di movimento.
Nell'installazione, uso, manutenzione di tutti i mezzi sopra riportati occorrerà tenere conto delle disposizioni legislative
vigenti nonché di quanto contenuto nelle apposite "schede" allegate al Piano Operativo dell’Impresa.
In funzione delle lavorazioni da eseguire, posti fissi di lavoro (per alcuni periodi) saranno quelli relativi al carico e
scarico sul ponteggio ed a terra, ed alla preparazione di malte, cemento ed intonaci.
Pronto soccorso e servizi sanitari Il cantiere è ubicato in un' unico sito, distante circa 4 chilometri dalla più vicina struttura di pronto soccorso ed
Ospedaliera (Pronto Soccorso di Pisa-Cisanello); è stato rilevato che in condizioni di normale traffico, per raggiungere
il centro ospedaliero sono sufficienti circa 10 minuti di viaggio per un'autovettura che proceda ad andatura moderata.
In caso di necessità si raggiungerà da via vecchia di Barbaricina via Cammeo e successivamente via Bonanno,
percorrendola in direzione sud fino al semaforo della Cittadella; si raggiungerà così il vicino lungarno Pacinotti e
successivamente si percorreranno i lungarni Mediceo e Buozzi fino a raggiungere via Matteucci: da qui, procedendo in
direzione Cisanello, si perverrà alla rotatoria attraverso la quale si accederà al Pronto Soccorso.
Si prescrive che, siano riportati ben visibili nel box una serie di recapiti di rapida consultazione, per poter
affrontare rapidamente le situazioni di emergenza.
Si dovrà pertanto esporre un cartello riportante i nominativi ed i numeri telefonici relativi al pubblico intervento.
Si prescrive che in cantiere sia presente almeno una cassetta di primo soccorso.
Dovrà essere nota a tutti i lavoratori la dislocazione della cassetta di Pronto Soccorso, che dovrà essere conservata a
norma di legge e dotata di tutti i presidi previsti dalla legge stessa e corredata delle istruzioni per l'uso; dovrà essere
messa a disposizione di tutte le imprese e lavoratori autonomi presenti in cantiere.
Anche le imprese in subappalto devono comunque garantire il primo soccorso con la propria cassetta o pacchetto di
medicazione e con i propri lavoratori incaricati.
Prima dell'inizio dei lavori i lavoratori dovranno essere portati a conoscenza delle modalità di pronto intervento, degli
obblighi e competenze degli specifici addetti e del comportamento da tenere singolarmente nel caso si verifichi un
incidente.
Sarà cura dell'appaltatore provvedere all'attività di organizzazione e gestione della prevenzione e protezione per il
proprio personale e organizzazione delle attività coinvolgenti eventuali subappaltatori e lavoratori autonomi da essi
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chiamati ad operare nel cantiere. In particolare l’ impresa dovrà far sì, tramite il proprio Servizio di Prevenzione e
Protezione ed il medico competente, che vengano espletate le seguenti attività:
+ formazione e informazione di tutti gli operatori presenti, iniziale e periodica, riguardo ai rischi esistenti nelle varie
fasi di lavoro e alle conseguenti misure di sicurezza da adottare;
+ formazione e addestramento sull'uso dei vari mezzi, attrezzature e dei D.P.I;
+ cooperazione e coordinamento tra tutti i lavoratori presenti, al fine di stabilire dei chiari rapporti iniziali in materia di
sicurezza ed igiene da mantenere sino alla fine dei lavori;
+ informazione sui contenuti e sulle modifiche e integrazioni dei piani di Sicurezza;
+ promozione, partecipazione, sensibilizzazione e responsabilizzazione nei riguardi delle attività antinfortunistiche di
tutte le maestranze presenti in cantiere durante ciascuna fase di lavoro;
+ controllo e verifica della sicurezza durante l'esecuzione dei lavori.
+ pronto intervento in caso di infortunio, in modo tale che i lavoratori siano in grado di comportarsi correttamente dal
momento dell'accadimento dell'evento dannoso fino all'arrivo dei soccorsi sanitari;
+ evacuazione dal cantiere in caso di emergenza incendio e/o di altra natura.
L’ Impresa deve garantire, per tutta la durata dei lavori, nell'ufficio di cantiere, un telefono (fisso o portatile) per
comunicare con il 118, accessibile a tutti gli operatori.
Infortuni Fermo restando l’obbligo dell’impresa appaltatrice e di tutte eventuali altre ditte affinché in occasione di ogni infortunio
sul lavoro vengano prestati i dovuti soccorsi, questa dovrà dare tempestiva comunicazione al coordinatore per
l’esecuzione di ogni infortunio con prognosi superiore ad un giorno.
Per infortuni soggetti alla denuncia INAIL, l’impresa appaltatrice dovrà inviare copia della denuncia infortuni (mod.
INAIL). Rimane comunque a carico dell’impresa appaltatrice e di eventuali altre ditte l’espletamento delle formalità
amministrative presso le autorità competenti nei casi e nei modi previsti dalla legge.
Incidenti Anche nel caso in cui si verificassero eventuali incidenti che non provochino danni a persone, ma solo a cose, ciascuna
impresa dovrà dare, appena possibile, tempestiva comunicazione al CSE.
Ciò si rende necessario perché gli incidenti potrebbero essere segnali importanti in grado di evidenziare una non corretta
gestione delle attività esecutive.
I rischi sanitari individuati nel presente cantiere sono (a titolo informativo per il datore di lavoro):
- rischio dorso-lombare
- rischio rumore: da specifica valutazione del datore di lavoro
- uso di utensili vibranti e rischi medi per articolazioni superiori:da specifica valutazione del datore di lavoro
- rischio microclima stagionale e sbalzi termici
- uso di sostanze chimiche (vedi schede tossicologiche delle sostanze previste dal capitolato)
- polveri del cemento, inerti (malattia tabellata INAIL per polmoni)
- dermatiti da contatto con cemento (malattia tabellata INAIL)
- rischio cutaneo per esposizione a raggi ultravioletti del sole.
Vigilanza sanitaria
Tutto il personale che sarà coinvolto nella esecuzione dell’opera dovrà essere in possesso di “idoneità specifica alla
mansione” rilasciata dal medico competente dell’impresa da cui dipende.
Gli addetti alla movimentazione manuale dei carichi ed i lavoratori esposti a polvere, rumore e vibrazioni devono
risultare sottoposti a visite mediche preventive e periodiche in base ai risultati della valutazione di rischio ed al
protocollo sanitario del medico competente.
L'appaltatore dovrà fornire e conservare i dati del medico competente e, in relazione alla tipologia delle lavorazioni
dovrà garantire la sorveglianza sanitaria sulle maestranze stesse.
Circa la sorveglianza sanitaria, è necessaria la presenza dei seguenti documenti:
- Relazioni di sopralluogo del medico del lavoro presso il cantiere o presa visione dei piani di sicurezza
- Cartellette sanitarie chiuse ermeticamente (presso il datore di lavoro)
- Giudizi d'idoneità medico del lavoro (pronti a disposizione organo di controllo)
- Tesserini di vaccinazione antitetanica, reperibili in cantiere (eventuale vaccinazione anti-tifo e anti-epatite B
valutata dal medico)
Il CSE si riserverà il diritto di richiedere al medico competente dell’impresa il parere di idoneità all’attività su
lavoratori che a suo giudizio presentino particolari problemi.
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VALUTAZIONE DEI RISCHI Iter valutativo
1) Definizione della fase lavorativa in funzione della tecnologia adoperata ovvero delle procedure esecutive e delle
attrezzature e materiali adoperati.
2) Individuazione dei rischi di lavorazione e valutazione della la pericolosità.
3) Raccolta delle misure legislative e tecniche di prevenzione e protezione e segnalazione di obbligatorietà d'uso di
dispositivi di protezione individuali.
4) Indicazione degli adempimenti previsti nei confronti degli Enti preposti alla vigilanza e dei casi in cui si rende
obbligatoria la visita medica periodica per i lavoratori.
Il criterio di elaborazione delle prescrizioni e modalità operative relative alle varie fasi lavorative previste per la
realizzazione dell'opera obbedisce ad una metodologia, che presuppone la conoscenza della tecnologia adoperata e di
tutte le norme di sicurezza, legislative e tecniche, riguardanti ogni attività di lavoro.
E’ fondamentale nel processo di studio delle fasi lavorative la conoscenza delle fonti di rischio all' interno del cantiere
I rischi nel cantiere possono raggrupparsi in quattro categorie principali:
1) Rischi derivanti dall'uso delle attrezzature di lavoro,
2) Rischi determinati dall'uso di sostanze e materiali nocivi,
3) Rischi determinati dall'ambiente di lavoro: Intrinseci alle aree di lavoro
Provenienti dall’ambiente circostante
Trasmessi all’ambiente circostante.
4) Rischi determinati da particolari tecnologie adoperate.
Tutti i suddetti elementi, insieme ad altri, contribuiscono a definire l'entità del rischio di lavorazione.
E’ noto che il rischio può essere definito come la Probabilità che si verifichi un dato Evento dannoso
II rischio R associato ad un evento lesivo E, può essere espresso come prodotto tra la probabilità P che si verifichi un
evento e l'entità del danno D che esso può provocare. R =P x D
Per ridurre il rischio
I) Agire su P diminuendo la probabilità che si verifìchi l'evento tramite l'adozione di idonee misure che
annullano o riducono la frequenza di accadimento del rischio.
II)Agire sull’entità del danno D che l'evento può produrre, tramite l'adozione di misure protettive che
minimizzano il danno.
Attraverso queste considerazioni è possibile cogliere la differenza tra prevenzione e protezione.
Le misure di prevenzione sono quelle atte ad impedire il verificarsi di eventi dannosi,
Le misure di protezione sono quelle atte a minimizzare il danno.
Tra queste ultime, le protezioni collettive sono quelle opere o dispositivi, quali il sottoponte del ponteggio o
l'interruttore automatico differenziale nell'impianto elettrico di cantiere - che comunque entrano in gioco nel momento
in cui si verifica l'evento dannoso.
Le protezioni individuali, invece sono costituite da quei dispositivi atti ad essere indossati e tenuti dal lavoratore allo
scopo di proteggerlo da uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, quali il
casco, i guanti, le scarpe di sicurezza con o senza suola imperforabile, le maschere specifiche per tipo di inquinante, gli
otoprotettori, ecc.
La legge privilegia la protezione collettiva rispetto a quella individuale.
Viene espressa una graduazione del rischio di accadimento di eventi che possono procurare danni alla salute dei
lavoratori», considerando il rischio come:
1) LIEVE quando le condizioni del cantiere, sotto il profilo della sicurezza sono prevedibili come
sostanzialmente buone, e quando eventuali problematiche non determinano comunque serie conseguenze sotto il profilo
del rischio;
2) MEDIO quando si possano determinare problematiche che, sebbene non determinino gravi situazioni di
rischio, possono avere conseguenze peggiori in un contesto in cui non siano rispettate complessivamente le norme di
sicurezza.
3) GRAVE se le problematiche indipendentemente dalle condizioni complessive del cantiere, potrebbero
determinare di per sé un serio incremento del rischio infortunistico.
Si premette e si sottolinea comunque che, dovendo essere le imprese già a conoscenza di tutte le leggi in materia di
sicurezza sul lavoro e delle procedure in sicurezza, ed avendo già redatto un documento relativo alla valutazione dei
rischi propri della attività (ex D.L. 81/08), non si ritiene necessario richiamare ed elencare puntualmente rischi,
divieti, riferimenti normativi, elenchi di prescrizioni e quant'altro già l'impresa deve conoscere e mettere in
opera nel corso delle varie lavorazioni.
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Al di là dei rischi peculiari delle singole mansioni ed operazioni che verranno eseguite in cantiere, verso i quali
l'appaltatore ed i datori di lavoro della distinte imprese dalle quali dipendono i lavoratori, devono autonomamente
esplicare una rigorosa azione preventiva, il presente piano analizza e valuta i rischi specifici del cantiere in oggetto e
quelli dovuti alla particolarità del sito ed alle interconnessioni inevitabili fra le diverse attività.
RISCHI INTRINSECI ALL'AREA DEL CANTIERE Linee elettriche aeree ed interrate, illuminazione pubblica: nella zona perimetrata del cantiere si trovano alcuni
attraversamenti aerei di cavi telefonici: tali cavi potrebbero interferire con il ponteggio e pertanto anche con alcune
lavorazioni e dovranno essere protetti con corrugati
Acquedotto cittadino: l'acquedotto cittadino transita in fasce ove non costituisce intralcio ai normali lavori.
Fognatura pubblica: la fognatura bianca pubblica non costituisce intralcio ai lavori previsti. Esistono però lungo il lato
del fabbricato alcuni piccoli pozzetti con caditoia in cemento, alcuni dei quali si presentano lesionati e possono essere
causa di cadute o inciampi.
Gasdotti: non risultano tubature intorno ai 3 prospetti che possano essere interessate dalle lavorazioni.
Tutto quanto sopra dovrà essere considerato attentamente dall’impresa al momento della ripresa dei lavori, usando
anche precauzioni durante la posa del ponteggio e della recinzione, ed apponendo la necessaria segnaletica, e
successivamente durante le varie operazioni.
Al momento del sopralluogo (Aprile 2012) non si rilevano altre particolari situazioni che possano costituire fonte di
rischio.
RISCHI PROVENIENTI DALL'AMBIENTE CIRCOSTANTE Per quanto riguarda sottoservizi, cavi elettrici ed eventuali e tubazioni, vedansi le osservazioni definite in precedenza.
L’area di intervento si trova a lato di strada cittadina interessata, come già rilevato, soprattutto da passaggio di pedoni.
Potrebbe sussistere interferenza con gli automezzi dei residenti che normalmente si trovano parcheggiati di fronte al
prospetto principale, ove è previsto anche l’allestimento di ponteggio metallico di facciata.
In questo tratto verrà allestita anche l’area di carico scarico,
La presenza di autovetture parcheggiate ad alcuni metri dal ponteggio potrebbe risultare pericolosa per lo sviluppo delle
lavorazioni
Sia i mezzi in movimento che il personale dovranno porre particolare attenzione nelle operazioni di ingresso ed uscita e
di transito sulla pubblica via, dove a pochi metri, si trova l’ingresso (e quindi anche l’uscita) da un parcheggio a
pedaggio.
Quanto sopra dovrà essere considerato nel corso dei lavori e, soprattutto durante le operazioni di transito dei mezzi.
Nelle vicinanze dell'area interessata dai lavori non risulta essere insediata alcuna attività pericolosa o che possa
interferire con le operazioni previste, creando situazioni di rischio.
E’ da sottolineare al momento la presenza di un cantiere adiacente.
Si tratta del cantiere relativo alla ristrutturazione dell’altra metà del fabbricato e le lavorazioni vengono effettuate dalla
stessa ditta (Acquatec S.r.l.) cui è stato commissionata la ristrutturazione oggetto del presente documento.
Anche la ditta incaricata per montaggio e smontaggio dei ponteggi risulta essere la stessa.
SI PRESCRIVE che le operazioni relative a questo cantiere possano avere inizio soltanto quando il ponteggio
esistente nella parte interessata dall’altro cantiere saranno stati completamente smontati.
Attualmente sono presenti alcuni grossi sacchi di macerie stoccati a terra, sul lato W in vicinanza del ponteggio.
Anch’essi dovranno essere quanto prima allontanati.
Non vi sono notizie di emissioni di agenti inquinanti o di fumi nella zona e nelle vicinanze, né di presenza di attività a
rischio passivo.
La recinzione e la segnaletica di sicurezza dovranno assolvere al compito di protezione dai terzi.
RISCHI TRASMESSI ALL'AMBIENTE CIRCOSTANTE Analisi dei rischi trasferiti all’esterno del cantiere.
I rischi principali trasferiti all'esterno del cantiere, valutati in sede di progettazione, sono:
-interferenza con i residenti dell’appartamento del 1° piano, posto di fronte a quello interessato dalle lavorazioni.
(in particolare sulle scale e sul pianerottolo del 1° piano).
-interferenza con il cantiere relativo alla parte di edificio antistante (limitata, in quanto i due cantieri vengono
condotti dalla stessa ditta, con gli stessi tre addetti e pertanto sono da escludersi lavorazioni contemporanee).
-caduta di oggetti nel resede ad W e nel resede a S.
-ingerenze sul traffico pedonale e veicolare, anche in considerazione di quanto già descritto in merito alla
presenza di viabilità e parcheggi.
-emissioni di polvere nei confronti di terzi, ad es. residenti nell’appartamento adiacente.
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-emissione di rumore, soprattutto durante le opere di demolizione.
-rifiuti e residui vari.
Si dovrà operare quindi in modo da minimizzare l'impatto del cantiere nel contesto, sia in fase di installazione che in
fase operativa.
Si prescrive di porre in opera tutti gli apprestamenti e le segnalazioni al fine di evitare la possibilità di incidenti a
terzi, legati alle lavorazioni svolgentisi nel cantiere.
Qualunque ingombro dovrà essere delimitato e segnalato. Gli infissi (alcuni dei quali, dotati di vetro necessitano di
particolari cautele nel loro maneggio), attualmente appoggiati sulla parete del pianerottolo scale del 1° piano dovranno
essere rimossi e posti nelle fasce di stoccaggio interne, fino alla loro posa in opera.
Essendo previste sullo stesso pianerottolo lavorazioni di ripristino del soffitto e della parete al di sopra della porta di
ingresso all’altro appartamento, dovranno essere prese precauzioni nei confronti dei residenti: avvisi a voce, segnaletica
e protezioni contro la caduta di oggetti.
Si dovrà tenere conto del possibile passaggio di persone (sia residenti, sia terzi la cui presenza è legata al passaggio sul
marciapiede di via vecchia di Barbaricina), e della sosta e transito di automezzi nelle vicinanze.
Il traffico e la sosta di autocarri ed eventuali altri mezzi di cantiere dovranno essere disciplinati in modo da non
interferire con il passaggio di persone, cicli ed automezzi.
Quanto sopra dovrà essere attentamente considerato nel corso dei lavori e, soprattutto durante le operazioni di transito
dei mezzi da e per il cantiere e durante lo spostamento, sollevamento e fornitura di materiali.
Si prescrive che qualunque fascia operativa sia opportunamente dotata di recinzione e/o transenne, in modo da
permettere soltanto agli addetti l'ingresso in alcuni tratti, e con opportune precauzioni, ai residenti e visitatori.
Dovrà essere posta una rete di separazione tra i due cantieri a metà della terrazza interna.
La recinzione delle varie zone di lavoro e le protezioni dovranno essere tali da limitare al massimo il pericolo di
intrusioni nel cantiere e di cadute di oggetti.
Rumorosità
In alcuni brevi periodi (vedansi fasi del programma lavori) si svolgeranno operazioni che prevedono anche produzione
di rumore, come la posa e lo smontaggio di ponteggi metallici, il taglio di piastrelle con flessibile e gli scavi.
La propagazione dei rumori provenienti dalle lavorazioni dovrà essere ridotta al minimo, si dovranno utilizzare
attrezzature silenziate ed operare nelle fasce orarie consentite dal regolamento comunale.
Si prescrive di evitare lavorazioni rumorose al di fuori dell’orario 8,00-12,00 e 14,00-18,00.
Polveri
Alcune lavorazioni (piccole demolizioni, taglio di piastrelle e laterizi, scavi) produrranno polveri.
Si dovrà provvedere limitare il sollevamento di polveri durante le suddette operazioni e si dovrà operare con la massima
attenzione per l'ambiente circostante durante le operazioni di trasporto nell’ambito del cantiere di materiali di risulta.
L’impresa dovrà anche porre particolare attenzione nel corso di operazioni di transito con mezzi carichi, onde evitare
cadute di materiali.
E’ fatto obbligo agli addetti di bagnare frequentemente i materiali.
Residui delle lavorazioni: gestione dei rifiuti
Un ulteriore aspetto che non dovrà essere sottovalutato è quello relativo ai residui di lavorazione ed ai rifiuti, cui
smaltimento dovrà essere disciplinato in modo da non arrecare danno all'ambiente circostante ed alle vie di
comunicazione.
La tipologia di lavoro comporta la presenza di rifiuti del seguente tipo:
- carta, legno ed imballaggi
- residui di intonaco e cemento
- sfridi di piastrelle
- residui di laterizi contenitori di vario genere
- residui di prodotti utilizzati per le varie lavorazioni di coibentazione e intonacatura
- sfridi di tubature e di cavi elettrici
- bidoni di vernice
I rifiuti prodotti non sono da considerare particolarmente pericolosi; i prodotti assimilabili agli urbani dovranno essere
posti in apposito contenitore e si prenderanno accordi con il Comune di Pisa per il loro smaltimento; i materiali di
risulta dovranno essere stoccati in apposita area, dopodiché saranno allontanati in discarica autorizzata.
Eventuali altre macerie dovranno essere via via stoccate in piccole quantità in apposita area e successivamente saranno
allontanate in discarica autorizzata.
Si prescrive di procedere durante tutto il corso dei lavori, alla pulizia della viabilità privata in prossimità del
cantiere e in particolare dell’ingresso all’interno dell’edificio e delle scale interne.
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Si prescrive di posizionare all’esterno un bidone per lo smaltimento delle immondizie e degli scarti delle varie
lavorazioni.
Sono vietati:
l'abbandono di plastica, cartoni e imballaggi in cantiere
l'abbandono di macerie di laterizi, polistirolo, etc.
l'abbandono di contenitori di solventi e vernici
il versamento di solventi e vernici nelle reti fognarie.
Trasmissione di agenti inquinanti: dato che in cantiere non verranno usati agenti chimici altamente inquinanti, è da
escludere la possibile trasmissione all'esterno.
Infatti non è previsto l'impiego di particolari sostanze, se non i normali prodotti di utilizzo edile, tali da attivare
particolari situazioni di rischio per l’ambiente.
Si prescrive alla Ditta di fornire le schede dei prodotti per verniciatura, intonaci speciali, coibentazioni e vernici,
mastici, resine e siliconi.
Eventuali inquinamenti che dovessero essere rilevati successivamente dovranno essere assoggettati ai metodi di bonifica
previsti dall'art. 17 del D.Lgs. n. 229 con addebito a carico dell’ impresa esecutrice.
Valutazione del livello di rischio incendio o esplosione: l’appartamento ove si svolgeranno i lavori è a contatto diretto
con altro sito nello stesso fabbricato e, data la tipologia delle lavorazioni, si può considerare che possa esistere il rischio,
seppur ridotto, di propagazione di incendi; dovrà essere messa in atto una particolare sorveglianza durante ogni
operazione che possa trasmettere rischi di questo tipo all'intorno.
All’interno di questo cantiere, le situazioni che possono dare luogo a rischi di incendio o di esplosione sono le seguenti:
---stoccaggio di prodotti con basso punto di infiammabilità in zone esposte ad aumenti repentini di temperatura (depositi
di rifiuti e materiali di scarto combustibili; depositi di vario genere in cantiere, in particolare, vernici, solventi, collanti.
---cortocircuiti, falsi contatti, ecc. degli impianti elettrici;
---impianti ed attrezzature che riscaldano.
---possibilità di incendi dolosi.
Appare evidente che per limitare i rischi di incendio o di esplosione sia sufficiente applicare le regole dettate,
soprattutto, dal buon senso.
L’adozione di una serie di misure preventive e protettive, già citate nei precedenti paragrafi, dovrebbe garantire un
adeguato controllo di questo specifico rischio.
Dovranno essere stabilite regole che vietino il fumo nelle aree più esposte a rischio incendio (zone di stoccaggio
provvisorio di vernici e legname, e di raccolta rifiuti).
Si prescrive la presenza di un regolamentare estintore a polvere del peso di 6 kg, sottoposto a verifica
semestrale, collocato preferibilmente in vicinanza dei depositi di materiali, in posizione visibile (possibilmente su
apposita piantana) e correttamente segnalato.
E’ tassativamente vietato bruciare rifiuti (di qualsiasi genere) nell’area di cantiere.
RISCHI PRESENTI NELLE LAVORAZIONI PREVISTE Per l'esecuzione dei lavori potranno emergere condizioni di rischio che dipendono anche da vincoli del contesto.
Le condizioni di contesto dovranno essere prese in considerazione dalla Impresa e dalle subappaltatrici che
dovranno rilasciare una apposita dichiarazione con la quale attestino l'avvenuta presa visione e conoscenza delle
condizioni suddette e l'impegno ad eseguire le opere così come richiesto dal progetto, dal capitolato e dal
presente Piano di Sicurezza e Coordinamento.
Come esito della analisi e della valutazione, risultano presenti i seguenti rischi, per i
quali si prevedono le seguenti misure di prevenzione: - Rischi di investimento e/o schiacciamento: durante l’allestimento e lo smontaggio dei ponteggi e nel corso di manovre
con autocarri o furgoni nella fascia antistante il fabbricato ed in quella (di larghezza ridotta) sul resede laterale; inoltre,
durante le operazioni di carico e scarico (anche di forniture) possono verificarsi investimenti da materiale e da mezzi
motorizzati nell’area di cantiere.
-Rischi di media entità sono legati, per tutte le lavorazioni, allo spazio a disposizione del cantiere, molto ridotto sul lato
W; sono genericamente costituiti dalla necessità di accedere in spazi piuttosto ristretti e con presenza di ponteggi,
attrezzature e materiali. (P=3-D=2: R=6: rischio medio-lieve).
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Per le misure preventive si veda in merito quanto già descritto per l’organizzazione del cantiere.
- Rischio di intrusione di terzi, data la possibile saltuaria presenza del committente e il passaggio di residenti dell’altro
appartamento, oltre che di auto parcheggiate in vicinanza del fabbricato: l’eventuale ingresso e transito in cantiere di
estranei ed eventuali interferenze nel transito di automezzi e mezzi d'opera potrebbero essere fonte di rischio.
(P=3-D=2: R=6: rischio medio-lieve).
Le misure preventive sono state già specificate in precedenza in relazione all’organizzazione del cantiere.
-Un rischio specifico (P=2-D=5: R=10) è legato al fattore altezza, dato che una certa parte delle operazioni avverranno
in copertura e su ponteggi.
Si tratta di un rischio di caduta di persone dall'alto, in seguito a perdita di equilibrio del lavoratore e/o all'assenza di
adeguate protezioni (collettive od individuali), da opere provvisionali, o da qualsiasi altra postazione di lavoro
sopraelevata.
Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto
a quota inferiore (in particolare, con dislivello maggiore di 2 metri, come nel montaggio, smontaggio e utilizzo di
ponteggi, nelle tinteggiature, intonaci, posa di pannelli solari, etc.) devono essere impedite con misure di prevenzione
costituite da parapetti di trattenuta e fermapiede applicati a tutti i lati liberi di impalcature, intavolati protettivi,
piattaforme, ripiani, passerelle, andatoie, parti esterne di balconi, e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati.
Durante le lavorazioni in copertura (posa pannelli) dovranno essere utilizzate imbracature di sicurezza collegate ai
dispositivi anticaduta che sono stati già predisposti sulla copertura stessa dalla ditta Acquatec.
Il varco sulla piazzola di carico e scarico dei ponteggi (e di qualunque altro materiale) in corrispondenza della
postazione deve essere ridotto allo stretto necessario e vi deve essere applicato un fermapiede alto almeno 30 cm.
- Rischio di caduta di materiale dall'alto (in alcuni casi anche o a livello): lesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, colpi,
impatti, tagli) possono essere causate dall'investimento di masse cadute dall'alto; sussisterà la possibilità di caduta di
materiali durante il calo o il tiro con l’argano nell’area a ciò riservata, e da qualunque parte di ponteggio ove si svolgano
lavorazioni; sarà possibile la caduta di oggetti o materiali da autocarri (anche per ribaltamento degli stessi) e da mezzi di
sollevamento; potrà verificarsi lo sganciamento di carichi per eventuale non corretta imbracatura; potranno verificarsi
offese agli arti superiori nel serraggio di parti metalliche come gli elementi di ponteggio; potrebbero verificarsi cadute
di strumenti, oggetti e materiali dalla copertura nella posa di pannelli.
( P=3-D=5: R=15 : rischio grave).
Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse e materiali in posizione ferma o nel corso di maneggio e
trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di crollo, scorrimento, caduta inclinata o verticale nel vuoto
devono essere impediti mediante corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i
corpi in relazione alla loro natura, forma e peso.
Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose dovranno essere eliminati
mediante dispositivi rigidi (intavolati) di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni proporzionate alle
caratteristiche dei corpi che potrebbero cadere.
Deve essere impedito l'accesso alle zone di prevedibile caduta, segregandole e segnalando la natura del pericolo con
cartelli.
Tutti gli addetti dovranno comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale.
Dovrà essere vietata sempre la presenza di persone nelle fasce sottostanti a quelle di lavoro in altezza.
Dovrà essere vietata la presenza di persone nelle zone di sollevamento e trasporto di materiali; tale divieto sarà
evidenziato mediante l’apposizione della segnaletica di sicurezza precedentemente riportata.
Le operazioni dovranno essere prontamente sospese nel caso in cui le persone presenti non si spostassero.
Le operazioni di sollevamento di materiale voluminoso dovranno realizzarsi in presenza di un preposto.
- Rischio di scivolamenti e cadute sul piano di lavoro: possono essere provocati da presenza di grasso o sporco sui punti
di appiglio (nel caso di salita su mezzi e macchine o su ponteggi), o da cattive condizioni del posto di lavoro (come ad
esempio disordine per presenza di residui sparsi delle lavorazioni), o da cattive condizioni della viabilità pedonale nelle
fasce limitrofe ai prospetti dell’edificio. ( P=3-D=2: R=6: rischio medio).
I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei depositi devono essere scelti in modo da evitare
quanto più possibile le interferenze con zone in cui si trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature, materiali, macerie o
altro capace di ostacolare il cammino degli operatori.
Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni dovranno essere illuminate secondo le necessità
diurne e notturne.
Tutti gli addetti dovranno indossare calzature idonee.
Per ogni postazione di lavoro sarà necessario individuare la via di fuga più vicina.
L’Impresa dovrà provvedere per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in profondità.
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- Rischi legati alla MMC: lesioni relative all'apparato scheletrico e/o muscolare durante la movimentazione manuale dei
carichi, per il loro eccessivo peso o ingombro o per la scorretta posizione eventualmente assunta dal lavoratore durante
la movimentazione (sui ponteggi o in copertura in particolari posizioni o ovunque si evidenzino spazi ristretti, come nel
sottotetto)
Si prevede ad es., la movimentazione di sacchi di intonaco, sacchi di cemento, pacchi di piastrelle pannelli solari, e di
strumenti pesanti come i martelli demolitori, oltre alla movimentazione di elementi di ponteggio e di elementi degli
impianti idrotermosanitari (caldaia, radiatori, sanitari, etc.) (P=3-D=3: R=9: rischio grave).
La movimentazione manuale dei carichi dovrà essere ridotta al minimo e razionalizzata al fine di non richiedere un
eccessivo impegno fisico del personale addetto.
In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliata o la ripartizione del carico.
Il carico da movimentare dovrà essere facilmente afferrabile e non deve presentare caratteristiche tali da provocare
lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della tipologia della lavorazione.
Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini dovranno essere eliminate o ridotte anche attraverso
l'impiego di attrezzature idonee alla mansione.
In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale dovrà essere preceduta ed
accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione (anche in relazione al carico limite), previo
accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti.
- Rischio di ferite e lesioni (cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni, abrasioni) causate da contatti accidentali con
organi mobili di macchine o mezzi, o per collisioni con ostacoli o altri mezzi presenti nell'area del cantiere.
Lesioni alle mani potranno verificarsi nella manipolazione di materiali (ad. es. cesoiamento, convogliamento e
schiacciamento dalla betoniera con bicchiere rotante e ribaltante, schiacciamento per cattiva imbracatura del carico o
errore dell’addetto al carico-scarico; schiacciamento durante la posa di elementi protettivi di recinzione, anche a causa
dei ridotti spazi; contusioni alle mani nelle operazioni di posa dei pannelli solari, di posa di radiatori e parti di impianti).
( P=3-D=3: R=9: rischio medio-alto).
II cesoiamento e lo stritolamento di persone tra parti mobili di macchine e parti fisse delle medesime o di opere,
strutture provvisionali o altro, dovrà essere impedito limitando con mezzi materiali il percorso delle parti mobili o
segregando stabilmente le zone pericolose per quanto sopra.
Qualora ciò non risulti del tutto possibile dovrà essere installata una segnaletica appropriata e devono essere
osservate opportune distanze dì rispetto; ove del caso devono essere disposti comandi di arresto di emergenza in
corrispondenza dei punti di potenziale pericolo.
I ferri sporgenti della ringhiera, posti ad altezza d’uomo sulla terrazza a tasca dovranno essere protetti con polistirolo
o plastica morbida.
Dovranno utilizzarsi i prescritti DPI.
- Rischio di colpi, tagli, punture, abrasioni alle mani; contusioni e traumi a tutto il corpo, senza una localizzazione specifica:
possono verificarsi per contatto con l'attrezzo adoperato o conseguentemente ad urti con oggetti di qualsiasi tipo presenti in
cantiere (contatto accidentale con il disco del flessibile, rottura del disco stesso, contatti con parti meccaniche delle macchine,
contatti con organi di alimentazione, tagli da trincetto o seghetto, urto da martello, martello demolitore, scalpello o altro
utensile; caduta di materiali accatastati, per contatto od urto).
P=4-D=3: R=12: rischio grave).
Gli utensili, gli attrezzi e gli apparecchi per l'impiego manuale dovranno essere tenuti in buono stato di conservazione
ed efficienza e revisionati periodicamente; quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile
(es. riposti in contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro.
I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi dovranno essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e
permettere una sicura e agevole movimentazione.
Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di
procurare lesioni. Una finestra dell’appartamento presenta i vetri rotti e pericolosamente sporgenti: dovranno essere
rimossi prima di riprendere le lavorazioni.
Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature dovranno essere protetti contro i contatti accidentali.
Ove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione delle aree a
rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza, guanti, grembiuli di protezioni,
schermi, occhiali, etc).
-Rischi di elettrocuzione sono legati solo al contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico di cantiere in tensione.
-Rischio di folgorazione per mancanza di continuità elettrica tra i conduttori e la rete di terra.
-Rischi di elettrocuzione durante la predisposizione del cantiere.
-Rischi elettrici inerenti all’utilizzo di alcuni strumenti e macchinari funzionanti elettricamente (betoniera a bicchiere,
trapano, flessibile, argano, eventuali lampade mobili trasportabili, etc.). ( P=2-D=4: R=8: rischio medio-alto).
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Prima di iniziare le attività dovrà essere effettuata (come già ricordato) una ricognizione dei luoghi dei lavori al fine di
stabilire le idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione.
Si dovrà confermare che il vecchio impianto elettrico dell’appartamento sia effettivamente scollegato, come appare
nelle scatole elettriche aperte in varie zone, da cui fuoriescono numerosi file elettrici.
L'esecuzione, la manutenzione e la riparazione del’impianto elettrico di cantiere dovranno essere effettuata da
personale qualificato.
Il quadro elettrico, i sottoquadri ed i dispositivi differenziali e magnetotermici dovranno rispondere a quanto in
precedenza disposto in merito all’impianto elettrico. (Vedasi pag 15: organizzazione del cantiere, impianti).
In caso di accidentali rotture di parti di essi (ad es. ove i morsetti divenissero facilmente accessibili) ed ove si
presentasse il caso di pericolo di contatto con elementi sotto tensione, si dovrà impedirne l’uso e un elettricista
abilitato dovrà intervenire certificando successivamente la rimessa a norma.
Il costruttore o installatore, del quadro deve dichiarare la conformità alla norma e fornire gli allegati obbligatori in
base alla Legge 46/90 e al DPR 447/91 (regolamento di attuazione).
Gli interruttori differenziali del quadro elettrico e di eventuali quadretti dovranno essere sottoposti periodicamente a
prova di funzionamento attraverso il tasto di prova.
Ogni eventuale modifica apportata ai quadri elettrici dovrà essere seguita da nuova dichiarazione di conformità che
ne garantisca l’idoneità ai fini della sicurezza.
- Rischio di getti e proiezioni di schegge, schizzi: lesioni riguardanti qualsiasi parte del corpo possono verificarsi
durante i lavori eseguiti a mano e con utensili e attrezzi (martelli demolitori, flessibili, etc), con materiali, sostanze,
prodotti, attrezzature che possono dare luogo a getti e/o schizzi pericolosi per la salute.
Il rischio è legato in prevalenza alle vernici ed agli intonaci, ed alle sostanze coibenti prescritte dal capitolato.
( P=3-D=2: R=6: rischio medio).
Nei lavori eseguiti a mano o con apparecchi, con materiali, sostanze e prodotti che possono dare luogo a getti e schizzi
dannosi, dovranno essere adottati provvedimenti atti ad impedirne la propagazione nell'ambiente di lavoro,
circoscrivendo la zona di intervento.
Gli addetti dovranno indossare adeguati indumenti di lavoro e utilizzare i DPI necessari.
-Un rischio di disturbi alla vista o danni agli occhi è collegato alla proiezione materiali, specie durante le opere di
demolizione e taglio laterizi o piastrelle; danni agli occhi possono verificarsi anche durante l’utilizzo di utensili e di
attrezzi, come sopra ricordato. ( P=3-D=3: R=9: rischio alto).
Gli addetti dovranno indossare adeguati indumenti di lavoro e utilizzare i DPI necessari.
- Rischio chimico: rischio di irritazioni cutanee, reazioni allergiche, dermatiti: è legato al contatto con solventi,
detergenti, malte cementizie, o, in più in particolare, con sostanze e prodotti capaci di azioni allergizzanti (riniti,
congiuntiviti, dermatiti allergiche da contatto; cemento con azione irritante sulla pelle e possibilità di disturbi cutanei: i
sali di cromo e cobalto presenti nel cemento possono provocare allergia ed eczema da cemento).
( P=3 D = 3 R=9: rischio medio-alto).
Si intendono per sostanze pericolose quelle previste dal D. Lgs. 52/97 (art.2, comma 2); si dovrà quindi considerare
quanto disposto nel titolo IX, capo I del D. Lgs. 81/08 ed s.m.i.
Tra le sostanze che dovranno essere impiegate in questo cantiere (prodotti di sintesi chimica industriale) e che
potrebbero essere classificate dal produttore come pericolose (verifiche da effettuare sulle schede di sicurezza) si
ricordano:
vernici varie (per pareti e per radiatori)
intonaci e additivi
resine polimerizzate
polimeri e leganti acrilici
siliconi
Le sostanze dovranno essere identificate, correttamente stoccate in area individuata dall’impresa appaltatrice, e presenti
in quantità limitata.
Le cautele da adottare per lo stoccaggio e l’utilizzo di sostanze sono contenute nelle schede di sicurezza di ciascun
prodotto; ad esse si dovrà fare tassativo riferimento per le modalità con cui i prodotti chimici verranno depositati;
particolare attenzione dovrà essere prestata a:
quantità massima stoccabile;
caratteristiche del deposito (spazio, aerazione, assenza di umidità, distanze di sicurezza, ecc.;)
eventuali incompatibilità di stoccaggio con altri prodotti/sostanze chimiche;
principali rischi per il personale e azioni da attuare in caso di contatto accidentale con parti del corpo;
informazione e formazione all’uso per il personale addetto;
dispositivi di protezione individuale da utilizzare durante la manipolazione.
L’impresa appaltatrice e le eventuali imprese subappaltatrici, prima dell’impiego delle sostanze chimiche dovranno
prendere visione delle schede di sicurezza ad esse relative; successivamente, ma sempre prima dell’inizio dei lavori che
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comportano l’utilizzo delle sostanze, il personale addetto dovrà essere appositamente informato e formato al corretto
uso delle stesse nel corso di un’apposita riunione.
L’introduzione nel ciclo lavorativo da parte dell’ impresa di qualunque sostanza chimica non inizialmente prevista
potrà avvenire previo assenso del direttore dei lavori e del coordinatore in l’esecuzione, per conto della Committenza.
Le schede di sicurezza dovranno essere tenute in cantiere e disponibili per la consultazione da parte del CSE e degli
organi di vigilanza e controllo.
Dovranno essere utilizzati tutti i previsti D.P.I. e si dovrà operare come previsto nelle prescrizioni operative e nelle
schede allegate.
Per movimentare si dovranno usare mezzi meccanici; per toccare, si dovranno usare guanti in cotone e creme
barriera.
Dovranno essere sottoposti a sorveglianza sanitaria, previo parere del medico competente, tutti i soggetti che
utilizzano o che si possono trovare a contatto con agenti chimici considerati pericolosi, in conformità alle indicazioni
contenute nell'etichetta delle sostanze impiegate.
L’Impresa è tenuta a fornire il proprio documento relativo al rischio chimico.
Si dovranno tenere chiusi i recipienti e non spargere i materiali.
I rifiuti conseguenti l’utilizzo di sostanze chimiche (compresi barattoli, stracci, sacchi, guanti usati), dovranno essere
smaltiti secondo le procedure dettate dal D. Lgs 22/9.
E’ tassativamente vietata la combustione di PVC, polistirolo, polietilene, isolanti, contenitori di prodotti: bruciando
sintetizzano prodotti cancerogeni che, dispersi nei fumi, possono essere inalati, con grave danno.
- Rischio di inalazione polveri, fibre: danni all'apparato respiratorio ed in generale alla salute dei lavoratori, potranno
derivare dall'esposizione a materiali in grana minuta, a sviluppo di polveri, a esposizione ad agenti nocivi aerodispersi,
come l’inalazione di polveri da cemento e silice cristallina. Questo rischio è presente in particolare durante le fasi di
rimozione, nelle spicconature, e nel taglio di laterizi o pannelli, oltre che nelle operazioni di intonacatura e
preparazione di malte (ad es. preparazione di intonaci con rovesciamento dei sacchini nella betoniera e conseguente
innalzamento di polveri pericolose).
( P=3-D=3: R=9: rischio grave).
Nelle suddette lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere i e nei lavori che
comportano l'emissione di polveri, la produzione e/o la diffusione delle stesse dovrà essere ridotta al minimo
utilizzando tecniche e attrezzature idonee. I materiali di risulta dovranno essere bagnati.
Qualora la quantità di polveri presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di raccolta ed
allontanamento di quantità importanti delle stesse, dovranno essere forniti ed utilizzati indumenti di lavoro e DPI
idonei e, ove richiesto, il personale interessato deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria.
- Rischio di danni all'apparato scheletrico e muscolare: può essere determinato dalle vibrazioni trasmesse al lavoratore
da macchine o parti di esse e nell’utilizzo di flessibile e martello demolitore. ( P=2-D=3: R=6 rischio medio).
Qualora non sia possibile evitare l'utilizzo diretto di utensili ed attrezzature comunque capaci di trasmettere vibrazioni
al corpo dell'operatore, queste ultime dovranno essere dotate di tutte le soluzioni tecniche più efficaci per la protezione
dei lavoratori (es.:manici antivibrazioni, dispositivi di smorzamento, etc.) ed essere mantenute in stato dì perfetta
efficienza.
I lavoratori addetti dovranno essere sottoposti a sorveglianza sanitaria e deve essere valutata l'opportunità di adottare
la rotazione tra gli operatori. Il POS deve contenere specifica valutazione del rischio vibrazioni.
-Rischi legati alla rumorosità di macchinari come flessibile, martello demolitore, betoniera a bicchiere, autocarro.
( P=3-D=3: R=9 rischio medio-alto).
Nell’utilizzo dì nuove attrezzature l’impresa dovrà prestare particolare attenzione alla silenziosità d'uso. Le
attrezzature dovranno essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità alle indicazioni del fabbricante, al fine
di limitarne la rumorosità eccessiva.
Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o ridotto, si dovranno porre in
essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o la posa in opera di schermature
supplementari della fonte di rumore.
Se la rumorosità non fosse diversamente abbattibile sarà necessario adottare i dispositivi di protezione individuali
conformi a quanto indicato nel rapporto di valutazione del rumore dell’Impresa (da allegare al POS) e prevedere la
rotazione degli addetti alle mansioni rumorose.
Tutte le imprese che interverranno in cantiere dovranno essere in possesso del “Documento di Valutazione del Rischio
Rumore” secondo quanto previsto dalla normativa vigente. Il documento dovrà prevedere la valutazione del rumore
per lavorazioni simili a quelle da svolgere in cantiere.
La valutazione del rumore deve essere attentamente osservata dall’impresa e da eventuali subappaltatrici (o lavoratori
autonomi) che la dovranno rispettare e di conseguenza applicare quanto previsto dal D.Lgs. n. 81/2008.
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RIASSUNTO DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
Tipo DPI Parte protetta Mansione
Elmetto di protezione Testa Tutte
Occhiali di sicurezza Occhi intonaci, tinteggiature, scavi a mano
Maschera antipolvere prot. FFP1
Vie respiratorie preparazione intonaci e malte, scavi a mano, piccole demolizioni;
Guanti da lavoro Mani Tutte
Scarpe con puntale e lamina
Piedi Tutte
Cuffie o tappi Apparato uditivo Piccole demolizioni, taglio piastrelle
Imbracatura di sicurezza Corpo montatore di ponteggio
Posatore di pannelli in copertura
Dovranno essere disponibili in cantiere imbracature di sicurezza per il personale chiamato ad operare in elevazione per eventuali situazioni in cui non sia momentaneamente presente il parapetto.
N.B.
Mancato utilizzo di DPI da parte degli addetti: Violazione art. 7, comma 1, lettera B, del D.
lgs. 626/94, come modificato dal D.Lgs. 81/08.
Il coordinatore provvederà a richiamare gli addetti che non utilizzano i DPI,
segnalando quanto sopra al Responsabile di cantiere e verbalizzando il rilievo.
Si puntualizza che al 3° richiamo scritto relativo allo stesso addetto, verrà
chiesto l’allontanamento dal cantiere dell’addetto inosservante.
ATTIVITÀ LAVORATIVE: PRESCRIZIONI E PROCEDURE
MISURE GENERALI DI PREVENZIONE
Nel presente documento vengono indicate ai soggetti esecutori incaricati delle lavorazioni le specificità che
contraddistingueranno presuntivamente i lavori suddetti, ponendo l'attenzione sulle condizioni ritenute più importanti ai
fini della salvaguardia della salute e dell'incolumità dei lavoratori che saranno impegnati nel cantiere.
Il PSC quindi, in relazione al presunto andamento dei lavori e in riferimento alle specifiche condizioni del contesto,
fornisce al personale tecnico uno strumento comportamentale per la prevenzione e la gestione in sicurezza delle
attività. Il documento fornito potrà divenire un efficace strumento operativo solo attivando, integrando, aggiornando, ed
adeguando i suoi contenuti, seguendo le tempistiche e le modalità indicate, durante tutta la fase esecutiva e con la
cooperazione di tutti i soggetti interessati.
Si sottolinea che al di la dei rischi peculiari di ogni particolare lavorazione, di cui l’Impresa deve essere già a
conoscenza per esperienza diretta e per scontata conoscenza delle leggi in materia di sicurezza sul lavoro e delle
procedure in sicurezza, e per i quali si rimanda a schede di rischi e prescrizioni ed alle valutazioni ex D.Lgs. 81/2008
e s.m.i. (di cui si presuppone la pregressa conoscenza da parte dell'impresa) il diagramma di Gantt allegato consente al
coordinatore ed ai responsabili del cantiere, in una fase precedente l'inizio dei lavori, di valutare la presenza di
sovrapposizioni di fasi lavorative, ed eventualmente verificare l'attuabilità delle lavorazioni nell'ambito dei tempi
complessivi richiesti, delle scelte tecniche o tecnologiche e della peculiarità del contesto.
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MODALITA’ OPERATIVE Misure ed azioni di prevenzione e protezione
Tutte le imprese operanti dovranno eseguire preliminarmente la loro analisi e valutazione dei rischi e conseguentemente
stabilire le relative misure, tenendo conto delle peculiarità del cantiere dove si svolgono tali lavorazioni.
Si rimandano ai P.O.S le modalità particolareggiate di svolgimento delle varie fasi lavorative.
Nel seguito sono fornite a titolo orientativo e quale aiuto alle imprese esecutrici le modalità operative in sicurezza per
ognuna delle attività costruttive principali di questo cantiere.
Allestimento del cantiere
Per quanto concerne l’accantieramento, gran parte delle modalità e delle prescrizioni sono state illustrate in
precedenza.
L'attività in oggetto dovrà precedere qualsiasi altra attività.
Si dovrà provvedere inizialmente all’approntamento dei locali di servizio ed agli allacci delle utenze di cantiere.
All’inizio delle lavorazioni si dovrà provvedere al montaggio di recinzioni e all’apposizione di segnaletica, cartello di
cantiere, segnalazioni luminose, etc.
Come già evidenziato, sarà l'impresa appaltatrice ad eseguire le opere di protezione, delimitazione, di apprestamenti, di
servizi, di depositi, di impianti fissi di cantiere, oltre che di tutte le opere a servizio della gestione complessiva del
cantiere.
Durante tutte le operazioni di allestimento (e, alla fine dei lavori, smontaggio) del cantiere i lavoratori dovranno essere
muniti degli opportuni D.P.I. necessari per le varie fasi lavorative e non sarà permessa nessuna altra lavorazione.
Opere provvisionali: ponteggi Le caratteristiche degli interventi oggetto del presente PSC richiedono l’ausilio di ponteggi metallici in aderenza ai 2
prospetti interessati dalle opere di intonacatura, ed al prospetto E .
Sarà inoltre necessario, prima della fase relativa alle posa di pannelli in copertura, predisporre parapetti ai bordi della
copertura sulle due terrazze interne.
In occasione del montaggio di ponteggio di facciata sul prospetto W dell’edificio per le lavorazioni relative
all’appartamento attiguo, la ditta incaricata ha allestito il ponteggio anche sul resto del prospetto, di pertinenza del
cantiere oggetto del presente PSC. La ditta in questione risulta peraltro incaricata anche per quanto concerne i ponteggi
di questo cantiere.
Prima dell’avvio di qualunque lavorazione relativa a questo cantiere, verrà smontato tutto il ponteggio attualmente
allestito in corrispondenza del prospetto Ovest dell’edificio, compresa la parte relativa alle lavorazioni del cantiere
adiacente (committente Sig. Calabretta), ove le operazioni risultano quasi terminate.
Tale operazione verrà eseguita dalla ditta SIV si Pisa.
Prima dell’inizio delle operazioni di smontaggio, il suddetto ponteggio per essere praticabile dovrà essere reso a norma
con l’apposizione dei parapetti, cancelletti e battipiede mancanti ed il controllo di spinotti e quant’altro, oltre a rete sul
parapetto di sommità.
Nel corso delle operazioni di smontaggio dovrà essere disciplinato il passaggio dei residenti nell’appartamento di
proprietà Calabretta. Essi potranno accedere al portoncino di ingresso attraverso apposito passaggio tra il ponteggio ed
il confine della proprietà sul lato W.
Al momento dello smontaggio nella fascia adiacente il portoncino stesso, non sarà loro consentito provvisoriamente il
passaggio.
Dovrà inoltre essere esposta la prescritta segnaletica (già descritta nel PSC).
Il ponteggio verrà quindi stoccato nell’ampio locale del P.T. (lato S) e verrà rimontato in aderenza ai prospetti W e S,
soltanto nella parte finale dei lavori, una volta terminate le opere di allaccio esterno e tutte le lavorazioni all’interno
dell’appartamento (vedasi Gantt).
In questa fase verranno anche predisposti parapetti sui bordi della copertura lato terrazze interne. I parapetti dovranno
essere costituiti da montanti in acciaio con interdistanza di m. 1,50, correnti e battipiede in legno (tavole con sp. 25
mm), uniti con viti da legno. Dovranno essere posti in opera dal basso, operando con scale e ponti su cavalletti posti
all’interno delle terrazze stesse.
Le misure di sicurezza e tutela della salute necessarie allo svolgimento delle lavorazioni connesse all'installazione
del ponteggio sono le seguenti:
1) Ponteggio idoneo, autorizzato (nuovo o revisionato) e montato conformemente al libretto ed ai disegni esecutivi;
2) Partenza con i piedini (basette) poggianti su appositi spessori.
3) Collegamento a terra del ponteggio per equipotenzialità, adeguato a tutta la struttura metallica;
4) Parapetti completi ai piani ed alle testate;
5) Idonee scale di accesso ai piani del ponte con scale fisse ed attraverso botole ribaltine chiuse in condizioni di riposo.
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6) Montaggio e smontaggio sempre sotto la diretta sorveglianza di un preposto, che dovrà verificare l’efficienza delle
attrezzature impiegate, il rispetto dello schema di montaggio fornito dalla ditta produttrice e dal PIMUS, l’uso
degli opportuni DPI durante dette fasi, e successivamente che sopra e sotto le opere provvisionali non vi sia il passaggio
di persone non autorizzate né deposito di materiali in eccedenza a quello consentito dal grado di resistenza del
ponteggio.
7) Uso durante il montaggio di idonea imbracatura di sicurezza, collegata ad idoneo dispositivo di trattenuta.
8) Verifica che il personale utilizzi i D.P.I. richiesti per tali lavorazioni, quali elmetti, guanti e le imbracature,
opportunamente collegate ai vari elementi del ponteggio o agli appositi ganci e linee vita (secondo quanto previsto dal
PIMUS), con i moschettoni presenti sul cordino ad Y.
9) Presenza di personale per disciplinare eventuale passaggio dei residenti (Calabretta): durante il montaggio del
ponteggio bisognerà preventivamente provvedere a delimitare le zone oggetto d’intervento onde evitare che
accidentalmente personale non addetto alle lavorazioni passi al disotto alle zone ove sono in corso tali lavorazioni.
10) Uso di appropriato mezzo di sollevamento per scarico elementi (carrucola o argano).
11) Durante le fasi di sollevamento degli elementi del ponteggio, subito dopo la loro imbracatura il personale
sottostante si dovrà allontanare dal punto di sollevamento degli elementi, onde evitare che in caso di scorretta
imbracatura il materiale sollevato possa distaccarsi e cadere.
12) Uso di guaine per utensili e chiodi. E' prescritto inoltre l'uso di idonee cinghie o brache in canapa per i tavoloni,
ceste per i materiali minuti, contenitori per i tubi, cinture di sicurezza con brache e bretelle su fune di trattenuta, chiave
di chiusura a stella.
13) Evitare la movimentazione di carichi eccessivi sui piani, adottando le misure evidenziate nel documento aziendale
di valutazione dei rischi dell’Impresa (ex D.Lgs. 81/08).
Il ponteggio deve essere completo per tutti i piani di ponte e montato su tutte le due facciate, mantenuto a norma di
legge ed accessibile fino alla fase di finitura e smontaggio.
L’accesso situato sotto il ponteggio dovrà essere protetto con reti, teli e tavole.
Qualsiasi operazione che esponga i lavoratori a rischi di caduta dall’alto dovrà avvenire (in eventuale assenza di
impalcati di protezione e di parapetti di protezione), con l’utilizzo di idonee imbracature di sicurezza.
PRESCRIZIONE: se si utilizzano cavi elettrici dell’impianto di cantiere lungo la struttura del ponteggio occorre
prestare attenzione a non danneggiarne la guaina: è opportuno far passare tali cavi al di sotto del piano di lavoro e
legarli ai montanti, con spago e non con filo di ferro, e passarli attraverso corrugati (come già prescritto in
precedenza).
SI PRESCRIVE inoltre di proteggere con idonei corrugati i cavi elettrici aerei (segnalati nel layout) nelle
parti interessate dal ponteggio.
I DPI da utilizzare e necessari allo svolgimento delle lavorazioni connesse all'installazione del ponteggio del cantiere
sono: idonei guanti, casco, scarpe di sicurezza e imbracatura di sicurezza con idoneo sistema di trattenuta e arresto
della caduta e con adeguati dispositivi di ancoraggio. ---Dovrà essere adibito alla lavorazione personale qualificato: l'impresa deve fare uso di personale addestrato al
montaggio di ponteggi; l'idoneità del personale, oltre che professionale, dovrà essere anche fisica (ad es. in rapporto alle
vertigini); conseguentemente, in fase esecutiva, dovrà risultare dal documento di valutazione del rischio come parere del
medico competente.
---L’Impresa incaricata dovrà dimostrare con idonea certificazione, di aver svolto l'attività di informazione e formazione
dei lavoratori prevista D. Lgs 81/08; in particolare dovrà risultare la formazione relativa al montaggio di ponteggi,
alla movimentazione manuale dei carichi, nonché l'addestramento all'uso degli otoprotettori. Obbiettivo è il poter
sopperire con la professionalità al rischio residuo del montaggio del ponteggio.
---L’Impresa dovrà segnalare ogni intervento di manutenzione. Deve essere effettuata manutenzione e controllo
periodicamente ogni qualvolta si verificano violente perturbazioni atmosferiche e dopo prolungate soste delle
operazioni).
Si prescrive che gli appositi verbali di manutenzione siano consegnati al Coordinatore per
l'esecuzione.
Tutto quanto sopra evidenziato dovrà essere puntualizzato nel PIMUS della ditta Installatrice che dovrà inoltre
riportare quanto richiesto a norma del D. Lgs. 235/2003, come modificato dal D.lgs 81/08.
Si puntualizza che tale documento rappresenta un progetto di ponteggio e deve quindi essere fornito in
cantiere prima dell’inizio dell’allestimento del ponteggio.
Il ponteggio potrà essere sia in telai prefabbricati che in tubi e giunti, ma non si potranno unire insieme elementi delle
due tipologie (salvo appositi calcoli ad opera di tecnico abilitato).
Non deve essere effettuato eccessivo deposito di materiale (anche di montaggio) sul ponteggio; i materiali possono
essere forniti, alla bisogna, anche in piccole quantità.
L'impalcatura del ponteggio dovrà essere accostata al filo delle facciate (distanza massima: 20 cm).
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Gli ancoraggi al fabbricato dovranno essere idonei allo scopo ed effettuati ogni mq 22,0 di ponteggio; gli ancoraggi
ammessi sono del tipo a tassello, “ad anello” ed “a vitone”.
Si dovrà verificare preventivamente lo stato di conformità, le condizioni di stabilità generali degli appoggi a terra.
Durante l'allestimento del ponteggio non si dovranno effettuare altre lavorazioni, in modo da evitare l'investimento da
cadute di parti metalliche o altro.
Anche nella fase di smontaggio non sarà ammessa contemporaneità con altra lavorazione.
E’ previsto sulla parte di ponteggio adiacente al prospetto Sud l’inserimento di appositi tubi tronco conici per il
convogliamento a piano terreno di eventuali materiali di risulta.
L’Impresa dovrà produrre, prima di procedere al montaggio, la necessaria documentazione prevista dal D.Lgs.
81/08.
Il datore di lavoro dell’Impresa incaricata dell’esecuzione delle lavorazioni (insieme alla ditta in subappalto per
montaggio e smontaggio ponteggi) dovrà nel proprio P.O.S. descrivere (confermando quanto sopra o
modificandolo secondo le proprie esigenze):
-la modalità operativa sopra descritta;
-il programma adottato.
Posa di tubazioni all’esterno ( e scavi). Una volta completato lo smontaggio e lo stoccaggio in area vicina dei ponteggi, si provvederà alla posa di tubi del gas e
dell’acqua all’esterno, nella parte di resede tra il portone condominiale di accesso e la vicina via di Barbaricina, secondo
le indicazioni della Direzione lavori.
Verrà effettuato all’uopo uno stretto scavo a mano (previa rimozione dell’asfalto, se necessario con martellino
demolitore) ove saranno disposti i suddetti impianti, con successivi rinfianco e copertura.
Le adduzioni dell’acqua verranno realizzate con tubi in PEAD.
Le giunzioni dei tubi verranno effettuate con silicone.
I materiali perverranno al cantiere tramite automezzo e dovranno essere scaricati nel luogo adibito allo stoccaggio.
Si dovrà porre cura nell'evitare urti con strutture circostanti ed adoperare tiranti, puntelli, perni, ganci, etc.
Durante le fasi di sollevamento e di movimentazione dei materiali dovranno essere prese le opportune precauzioni.
Particolare attenzione dovrà essere posta nel corso delle operazioni che richiedano anche una movimentazione manuale
dei carichi.
Si dovrà vietare l'avvicinamento, la sosta ed il transito di estranei mediante sbarramenti, transenne ed idonea segnaletica
(specie in vicinanza della strada e dell’ingresso all’edificio).
Dovrà essere verificata continuamente l'integrità dei cavi elettrici degli attrezzi .
Si dovranno utilizzare i mezzi personali di protezione adeguati e dovrà essere controllata l'efficienza degli attrezzi di
lavoro collettivi ed individuali. D.P.I. da utilizzare: guanti contro i rischi meccanici, scarpe di sicurezza con puntale in
ferro e suola antiscivolo, guanti anticalore e indumenti da lavoro.
Per l'analisi dei rischi specifici delle suddette lavorazioni e per l'indicazione degli adempimenti procedurali e
documentali e delle prevenzioni particolari, anche in questa caso si farà riferimento alle schede tecniche in merito, in
particolare relativamente ai macchinari, attrezzature e materiali ( ad es. smerigliatrici, flessibili, pozzetti).
Opere in copertura Rimozione di linea di vita.
E’ stata precedentemente allestita sul colmo della copertura, in vicinanza delle terrazze interne, una linea di vita che da
sola non risulta sufficiente a garantire l’operatività in sicurezza sulla copertura stessa.
Dovrà pertanto essere rimosso il cavo teso tra i due pali posti sul colmo, al fine di rendere inutilizzabile la linea di vita.
Tale rimozione verrà effettuata come prima operazione in copertura a seguito del montaggio dei ponteggi, prima della
posa di pannelli. La protezione contro il rischio di caduta dall’alto verrà garantita, per quanto riguarda i lavori su
ponteggi sui lati E, S ed W, dai suddetti ponteggi metallici di facciata, e sulla parte N (terrazze interne a quote inferiori)
da appositi parapetti posti al bordo della copertura operando dalle terrazze tramite scale e ponti su cavalletti.
Per garantire l'operatività in sicurezza sulla copertura il parapetto dell'ultimo impalcato di ponteggio dovrà essere dotato
di apposita rete, accompagnata dalla necessaria certificazione, secondo quanto prescritto da tecnico abilitato, in
particolare per gli ancoraggi della stessa
Soltanto dopo che sarà posta in opera la rete e fornita adeguata documentazione, il Coordinatore consentirà l'accesso in
copertura per le lavorazioni previste (revisione di alcune fasce, posa di pannelli fotovoltaici e posa di dispositivi
anticaduta).
Dovrà essere apposta sulla terrazza più alta una segnaletica che vieti l’accesso alla copertura e l’uso dei due pali rimasti
sul colmo.
Posa di pannelli
La protezione sui lati E, S ed W dovrà essere garantita anche per questa operazione dalla presenza del ponteggio di
facciata, la cui altezza sarà di m. 1,00 al di sopra dell'ultimo impalcato, e dalla presenza della rete già descritta in
precedenza.
Sul lato terrazze interne la protezione sarà garantita dalla presenza dei parapetti precedentemente descritti.
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Durante le operazioni di posa dei pannelli sulla copertura dovrà essere precluso l’accesso alle aree sottostanti.
Le persone che si devono salvaguardare sono sia quelle presenti all’interno del cantiere che i terzi all’attività
dell’impresa che possono risultare coinvolti dalle diverse operazioni.
Preventivamente all’inizio delle lavorazioni sulla copertura sarà anche necessario assicurarsi della stabilità della
struttura portante, valutandone e verificandone la resistenza, e, se del caso, predisponendo adeguate andatoie.
Non si dovranno eseguire operazioni in presenza di vento forte, gelo, pioggia, visibilità scarsa.
Fornitura di pannelli sulla copertura.
Per la posa dei pannelli (dimensioni: 1,50 x 1,00 m. e peso di 10-12 Kg) dovrà essere prevista particolare attenzione
nella movimentazione e nel sollevamento degli stessi.
I pannelli verranno trasportati a mano dalla zona di stoccaggio al P.T. fino al 1° piano transitando per le scale interne;
sempre a mano verranno trasportati in copertura tramite la scala a chiocciola e successivamente tramite scala metallica
per pervenire in copertura. In alternativa potrà essere utilizzato un argano posto sul ponteggio (lato S); dovranno quindi
essere appoggiati nelle immediate vicinanze del punto di loro posizionamento secondo progetto. Successivamente
dovranno essere posizionati esattamente dagli addetti (minimo 2) manualmente.
L’edificio è dotato di un sottotetto in parte abitabile e pertanto agibile per ogni necessità; verrà valutata nella prima
riunione di coordinamento la possibilità di allestimento di un eventuale impalcato protettivo sotto la parte centrale della
copertura.
Dovranno essere utilizzati tutti i necessari D.P.I.: scarpe, casco e, se necessario, imbracatura.
Si prescrive di evitare di effettuare lavorazioni su scale ad altezza superiore a 2 mt.
Per la collocazione temporale della fase lavorativa, si dovrà fare riferimento al cronoprogramma delle lavorazioni.
Per l'analisi dettagliata dei rischi tipici delle suddette lavorazioni, e per l'indicazione degli adempimenti documentali,
delle prescrizioni e procedure di sicurezza, si dovrà fare riferimento alle schede tecniche esistenti in merito.
Intonaci-coibentazioni Verrà eseguita la posa in opera di intonaci con cappotto sia all’interno che all’esterno della parte di edificio interessata.
Attrezzature necessarie: ponti su cavalletti e scale (interno), utensili manuali, betoniera a bicchiere.
E’ previsto inoltre l’uso anche del ponteggio fisso descritto nella fase di allestimento del cantiere e per altre precedenti
fasi.
La realizzazione del cappotto (fissaggio a parete di pannelli di polistirolo e successive rasatura con intonaco e
verniciatura) costituisce una incompatibilità ambientale totale: tale fase non dovrà pertanto essere svolta
contemporaneamente ad altre lavorazioni nello stesso vano e nello stesso piano di ponteggio.
Dovranno essere messe a disposizione del coordinatore per la sicurezza le schede tossicologiche dei prodotti impiegati.
Non potranno essere previste postazioni di lavoro potenzialmente esposte alla caduta di materiali dall'alto provenienti
da ponteggi usati dagli addetti.
Si dovrà fare uso appropriato dei ponteggi, conformemente a quanto previsto dal D.Lgs. 81/08.
Relativamente all'uso di ponteggi ed alle relative prescrizioni ed azioni di coordinamento, valgono anche in questo caso
le prescrizioni e le prevenzioni già segnalate per i ponteggi stessi.
Nelle situazioni in cui non è garantita totalmente la protezione strutturale della postazione sopraelevata, è necessario
garantire sistemi alternativi come le imbracature di sicurezza con funi di trattenuta agganciate a parti stabili.
Dovranno essere adottate tutte le misure di sicurezza previste dalla legge in materia di ingombro massimo di impalcati,
di scale portatili, etc.
Occorrerà sistemare i cavi di alimentazione delle macchine in modo che non intralcino i passaggi e non subiscano
danneggiamenti per cause meccaniche.
Le macchine e materiali dovranno essere disposti in modo da assicurare la movimentazione dei materiali stessi.
Si dovrà inoltre disporre le aree in modo da assicurare la movimentazione dei materiali stessi in condizioni di
sicurezza.
Si dovrà evitare la sosta ed il transito dei lavoratori nella zona di volta in volta interessata dalla possibile caduta di
materiali o utensili e nelle vicinanze del ponteggio.
Si dovrà adibire alla lavorazione personale qualificato: l’Impresa dovrà dimostrare, con idonea certificazione, di avere
svolto l'attività di informazione e formazione ai lavoratori in merito agli intonaci, prevista dal D.Lgs. 81/08.
D.P.I. da utilizzare: occhiali; guanti; mascherina antipolvere, elmetto, scarpe di sicurezza con suola imperforabile.
Per l'analisi dettagliata dei rischi tipici della lavorazione, e per l'indicazione degli adempimenti documentali, delle
prescrizioni e procedure di sicurezza, si farà riferimento alle schede tecniche esistenti in merito.
Tinteggiature Le tinteggiature e le verniciature avverranno dopo le operazioni di intonacatura, nella fase di finitura.
Attrezzature necessarie: ponteggio metallico di facciata; eventuali ponti su cavalletti e scale, utensili manuali.
Dovranno essere messe a disposizione del coordinatore per la sicurezza le schede tossicologiche dei prodotti impiegati.
Relativamente all'uso di ponti, scale e ponti su cavalletti ed alle relative azioni di coordinamento, valgono anche in
questo caso le prescrizioni e le prevenzioni già segnalate per le operazioni di intonacatura.
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Nelle situazioni in cui non è garantita totalmente la protezione strutturale della postazione sopraelevata, è necessario
garantire sistemi alternativi come le imbracature di sicurezza con funi di trattenuta collegate ad appositi ancoraggi.
Dovranno essere adottate tutte le misure di sicurezza previste dalla legge in materia di ingombro massimo
dell'impalcato, di scale portatili, etc.
Si dovrà evitare sosta e transito dei lavoratori nella zona di volta in volta interessata dalla possibile caduta di materiali e
utensili.
Si provvederà ad una disposizione appropriata dei contenitori in modo da assicurare la loro movimentazione e gli
spostamenti in condizioni di sicurezza.
Si dovrà adibire alla lavorazione personale qualificato e fornire istruzioni circa le specifiche procedure da attuare nel
cantiere.
La ditta dovrà dimostrare, con apposita certificazione, lo svolgimento delle attività di informazione e formazione
previste dal D.Lgs 81/08.
D.P.I. da utilizzare: occhiali; guanti; scarpe di sicurezza con suola imperforabile.
Per l'analisi dettagliata dei rischi tipici della lavorazione, e per l'indicazione degli adempimenti documentali, delle
prescrizioni e procedure di sicurezza, si farà riferimento alle schede tecniche esistenti in merito.
Pavimentazioni e rivestimenti; davanzali Le tipologie di lavori nella presente fase sono:
Posa di massetti e sottofondi
Pavimentazione realizzata con parquet
Posa di prolunghe dei davanzali (dovute al cappotto) in materiale lapideo.
Posa in opera di pavimenti e di rivestimenti in pannelli di cartongesso nei servizi igienici.
Collocazione temporale delle fasi lavorative: nella fase di finitura, dopo l'intonacatura e prima della tinteggiatura.
Contemporaneamente ad opere impiantistiche, potranno essere posti in opera le parti di davanzali.
La posa dei pavimenti potrà essere in parziale contemporaneità con la realizzazione di opere esterne ed impianti.
Verranno utilizzate anche colle. Eventuale malta occorrente per la posa verrà confezionata con la betoniera a bicchiere.
Per l’innalzamento del materiale sarà utilizzato l’ argano posto nell’area di carico e scarico.
Durante la posa in opera dei davanzali esterni le aree sottostanti ove potrebbe verificarsi la caduta di materiale dall’alto
verranno delimitate a terra (ove non sia presente il ponteggio).
Le attrezzature necessarie allo svolgimento delle lavorazioni sono le seguenti: tagliapistrelle manuale, flessibile, utensili
manuali vari, macchina lucidatrice.
Misure di sicurezza e di tutela della salute:
Uso di macchine immesse nel mercato conformemente alle norme di sicurezza e di protezione;
Disposizione appropriata dei materiali e delle macchine in modo da consentire la movimentazione dei materiali e gli
spostamenti in condizioni di sicurezza;
Rimozione dei materiali di scarto e scarico in apposito contenitore;
D.P.I. da utilizzare: guanti contro i rischi meccanici, scarpe di sicurezza con puntale in ferro e suola imperforabile
antiscivolo, indumenti da lavoro, occhiali a stanghetta con protezione laterale e otoprotettori (durante il taglio a
macchina, specie con flessibile, e la lucidatura e levigatura del parquet), maschera antipolvere ed elmetto protettivo
(quando necessario).
Se la zona in cui avviene il taglio di lastre con flessibile dovesse necessariamente trovarsi nelle vicinanze di postazioni
di lavoro impiegate da altri lavoratori, o da altre imprese, si dovrà provvedere ad adottare adeguati sistemi in maniera da
evitare che schegge o quantità considerevoli di polvere investano altri lavoratori.
Dovrà essere presa visione delle schede di sicurezza dei mastici e dei collanti utilizzati e si dovranno attuare tutte le
misure di prevenzione e protezione in esse specificate, informando altre imprese eventualmente presenti in
sovrapposizione ed il Coordinatore in Esecuzione.
I materiali e le macchine dovranno essere disposti in modo adeguato, per consentire la movimentazione e gli
spostamenti in condizioni di sicurezza.
Si dovranno usare macchine immesse nel mercato conformemente alle norme di sicurezza e di protezione;
Si dovrà provvedere alla rimozione dei materiali di scarto e scarico in apposito contenitore;
Si dovranno disporre i cavi di alimentazione delle macchine in modo da evitare che intralcino i passaggi e che
subiscano danneggiamenti per cause meccaniche.
Si dovrà adibire alla lavorazione personale qualificato;
La ditta dovrà dimostrare, con apposita certificazione, di aver svolto attività di informazione, formazione e
addestramento prevista dal D.Lvo 81/08; in particolare dovrà risultare la formazione relativa alla movimentazione
manuale dei carichi, nonché l'addestramento all'uso degli otoprotettori.
Per l'analisi dei rischi specifici delle lavorazioni, e per l'indicazione degli adempimenti documentali, anche in questo
caso si farà riferimento alle schede tecniche esistenti in merito.
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Opere relative a infissi. Le porte sono state rimosse in una fase iniziale delle operazioni e posizionate sul pianerottolo (scala condominiale) del
primo piano. Le finestre verranno rimosse nel corso dei lavori ancora da eseguire (in presenza di ponteggio).
Prima del rimontaggio, per il quale verranno impegnati 2 addetti, l'impresa addetta dovrà obbligatoriamente informare i
residenti nell’altra parte del fabbricato in cantiere circa il pericolo temporaneo e localizzato e predisporre eventualmente
apposita segnaletica e perimetrazione delle aree interessate.
Prima del montaggio delle porte e in particolare di quella di ingresso sul pianerottolo scale, l'impresa dovrà
obbligatoriamente informare i residenti dell’appartamento adiacente circa il pericolo temporaneo e localizzato e
predisporre eventualmente apposita segnaletica e perimetrazione delle aree interessate.
Nel corso delle operazioni non potranno essere previste in concomitanza altre lavorazioni, salvo predisposizione di
appositi ed efficaci sistemi di protezione (concordati con il coordinatore).
In riferimento ad eventuali sovrapposizioni con le opere di tinteggiatura interna o esterna (o con opere impiantistiche),
l’ impresa dovrà coordinarsi in modo da mantenere le rispettive postazioni di lavoro a distanza di sicurezza.
Si dovranno usare gli strumenti ed i DPI previsti per questo tipo di lavorazioni
Per l'analisi dettagliata dei rischi specifici della lavorazione, e per l'indicazione degli adempimenti documentali, delle
prescrizioni e procedure di sicurezza, si farà riferimento anche in questo caso alle schede tecniche esistenti in merito.
IMPIANTI Le caratteristiche tecniche e tecnologiche degli impianti sono sufficientemente descritte nella relazione tecnica di
progetto ed i materiali a cui si fa riferimento sono quelli descritti nella relazione tecnica.
Gli impianti, per quanto possibile, correranno sotto pavimento, per quanto necessario, e sotto traccia, a muro e
soffitto.
Per la realizzazione degli impianti sono previste appuntature di corrugati con gesso o cemento a pronta presa e
appuntature di tubazioni con malta bastarda, previo posizionamento e fissaggio provvisorio.
I sostegni di radiatori e caldaie saranno incassati a muro con malta bastarda;
I sostegni dei corpi illuminanti con saranno realizzati con gancio murato nella pignatta o doppio occhiello a vite su
legno.
Si dovranno usare idonei impalcati o ponti su cavalletti all'interno dell'edificio e idonee scale solo per lavori di messa a
punto e rifiniture.
Si dovranno usare attrezzature e macchine in conformità a quanto previsto dal Titolo III del D Lvo 81/08.
D.P.I. da utilizzare: idonei guanti, scarpe, casco, occhiali.
Gli impianti dovranno essere eseguiti da personale specializzato così come previsto dalla legge 46/90 e certificati per la
loro esecuzione in conformità al progetto e alle norme vigenti.
Le lavorazioni dovranno rispettare il cronogramma allegato onde evitare pericoli derivanti da sovrapposizione.
Il datore di lavoro dovrà produrre certificazione di avere effettuato addestramento, formazione ed informazione sui
rischi, alle maestranze impiegate.
Impianto idro-sanitario e di climatizzazione. Per quanto concerne ’impianto idraulico, dovrà essere effettuato il completamento della realizzazione di 3 servizi
igienici e di 2 cucine, con relativa posa di sanitari e rubinetterie.
Per quanto concerne l’impianto di climatizzazione dovrà essere eseguito il montaggio di 4 radiatori e 7 ventilconvettori,
oltre a quello della macchina frigorifera e della caldaia.
Attrezzature necessarie: filiere manuali, trincetto, seghetto a mano; giratubi, tagliatubi; attrezzature minute; mastice
sigillante.
Nel caso di presenza contemporanea in luoghi adiacenti, di operai svolgenti altre lavorazioni (tinteggiature, finiture),
gli addetti dovranno preventivamente impedire l'accesso ai luoghi oggetto delle operazioni di posa di sanitari e
dell'impianto idrico, ed adottare misure di prevenzione e protezione (specie da urti e cadute di materiali ed attrezzi).
Particolare attenzione dovrà essere posta nel corso delle operazioni che richiedano anche una movimentazione manuale
dei carichi.
Si dovrà prevedere l'uso di parapetti e barriere in concomitanza con assistenze murarie e per movimentazione di
materiali e posa di tubi.
Durante la posa di tubi si dovranno usare all'uopo custodie per utensili.
In eventuale concomitanza con altre operazioni (tinteggiatura, intonaci) si dovranno usare protezioni per la testa , per gli
occhi e per le vie respiratorie.
Tutti gli impianti dovranno essere eseguiti a perfetta regola d'arte ed in stretta osservanza delle norme CEI, UNEL, EN,
nonché a quanto prescritto dalla locale USL e Comando Vigili del Fuoco.
Nei locali adibiti a servizi igienici, per quanto concerne l'ubicazione delle apparecchiature elettriche, dovranno essere
scrupolosamente osservate le zone di rispetto previste in base all'effettivo posizionamento dei sanitari
Per l'analisi dettagliata dei rischi specifici delle suddette lavorazioni e per l'indicazione degli adempimenti
documentali e delle prevenzioni particolari, anche in questa caso si farà riferimento alle schede tecniche in merito, in
particolare relativamente ai macchinari, attrezzature e materiali.
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Impianto elettrico, illuminazione. Resta da completare il passaggio di cavi elettrici nei corrugati e dovrà essere effettuato il montaggio di prese,
interruttori e punti luce.
Le prese dovranno avere un dispositivo che eviti il disinnesto accidentale della spina ed essere protette da un
interruttore differenziale avente una Idn inferiore o uguale a 30 mA..
In luoghi molto umidi o a contatto con grandi masse metalliche dovrà essere vietato l'uso di utensili portatili a tensione
superiore a 50 V. verso terra.
Le attrezzature portatili utilizzate dovranno essere dotate di doppio isolamento.
Prima di intervenire su parti in tensione si dovrà provvedere a sezionare a monte l'alimentazione delle stesse curando la
posa in opera di idonea segnaletica "Lavori in corso - Non attivare gli interruttori".
Prima di iniziare l'intervento ci si dovrà accertare mediante cercafasi o tester che le parti soggette all'intervento o
qualsiasi altra parte con cui l'operatore può venire accidentalmente in contatto, sia effettivamente priva di tensione.
A lavoro ultimato, prima di ridare tensione ci si assicurerà che tutte le protezioni rimosse siano state ripristinate.
Sarà vietato by-passare i dispositivi di sicurezza se non espressamente autorizzato dal preposto.
In caso di scollegamento di parti di impianto o di macchina si dovrà scollegare il cavo di terra per ultimo e, al
montaggio, lo si collegherà per primo.
A lavoro ultimato, prima di ridare tensione ci si dovrà assicurare che tutte le protezioni rimosse siano state ripristinate.
Si dovranno utilizzare quadri e sottoquadri elettrici del tipo ASC (apparecchiature costruite in serie per cantiere)
corredati della certificazione del costruttore.
I cavi elettrici di alimentazione dovranno essere sostenuti in modo appropriato, fissati e disposti in modo da non essere
danneggiati da vibrazioni, sfregamenti e urti .
I cavi di alimentazione (prolunghe) dovranno essere del tipo H073N-F oppure di tipo equivalente, ai fini della resistenza
all'acqua e all'abrasione; i cavi sciolti (prolunghe) non potranno inoltre essere mai di lunghezza superiore a 10 metri.
Le macchine e gli apparecchi elettrici devono avere riportate le indicazione della tensione, dell'intensità e del tipo di
corrente e delle altre eventuali caratteristiche costruttive necessarie per l'uso.
Il grado di protezione meccanica minimo per tutti i componenti elettrici non sarà inferiore a IP 44 secondo la
classificazione CEI-UNI.
I circuiti a tensione diversa dovranno essere completamente distinti tra loro, sia come tubazioni, che come scatole di
derivazione e/o porta apparecchi. Le giunzioni dei conduttori dovranno essere effettuate con appositi morsetti isolati
con serraggio a vite.
I conduttori impiegati dovranno essere costituiti da cordicella di rame isolata tipo NO 7V-K (non propaganti la
fiamma).
I lavoratori addetti ad interventi su parti elettriche e quelli che comunque utilizzano apparecchiature ed attrezzature
elettriche devono essere formati ed informati sulle corrette modalità operative ed in particolare su :
-rischi legati all'utilizzo dell'energia elettrica;
-modalità di intervento sulle parti normalmente in tensione;
-mantenimento delle attrezzature nelle condizioni adeguate mediante manutenzione periodica;
-importanza dell'utilizzo di adatti DPI
Si raccomanda di evidenziare con cartellini posti sopra le prese del quadro elettrico generale il nome delle macchine
che vi sono inserite, affinché ogni addetto ai lavori abbia riferimento delle macchine che sono alimentate in quel
momento nel cantiere.
Gli addetti dovranno usare i mezzi di protezione individuale (scarpe e guanti isolanti)
Smontaggio del cantiere. Al termine di tutte le lavorazioni verranno rimosse le postazioni fisse.
Rischi: urti, colpi, impatti, punture, tagli e abrasioni, cadute dall’alto, caduta di oggetti dall’alto.
Vedasi in proposito quanto già rilevato in merito alle operazioni di accantieramento.
I D.P.I. da utilizzare saranno: guanti contro i rischi meccanici, scarpe di sicurezza con puntale in ferro e suola
antiscivolo e indumenti da lavoro.
CONTEMPORANEITA' ANALISI DELLE RELAZIONI INTERAGENTI - RISCHI DA INTERCONNESSIONE Attività interferenti
Come evidenziato nella parte generale del presente documento, questa parte del piano di sicurezza e coordinamento
contiene le prescrizioni operative e metodologiche per gestire in modo coordinato ed in sicurezza le sequenze
lavorative diverse ed eseguite da differenti imprese o da diverse squadre della stessa impresa.
La programmazione delle sequenze realizzative relative alle fasi previste è stata effettuata considerando il possibile
avanzamento temporale e le sequenze contemporanee delle differenti categorie di lavoro operative.
L’appaltatore potrà programmare la suddivisione della esecuzione dei lavori secondo un'organizzazione autonoma,
tenendo conto delle indicazioni di cui al capitolato, senza essere rigidamente costretto da quanto riportato nel
programma lavori. Pertanto, in relazione alle fasi operative evidenziate e programmate nel progetto esecutivo,
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l’appaltatore potrà proporre variazioni alle sequenze lavorative indicate nel programma, che però dovranno essere
attentamente valutate, in merito alle ricadute in termini di sicurezza per i lavoratori che le stesse possono avere.
Per quanto riguarda il presente piano, per i rischi derivanti dalle interconnessioni inevitabili tra le attività, già in parte
rilevati in precedenza, il programma lavori è stato strutturato in modo da realizzare l'intervento in fasi il più possibile in
successione (a cascata), evitando in tal modo una serie di pericolose interferenze.
Le interconnessioni tra le attività, in sede di programmazione dei lavori, sono state sequenziate con un rapporto di
fine/inizio tra le attività per le quali si è stimato esservi un rischio se eseguite contemporaneamente ad altre.
Per attività interferenti si intendono quelle che si svolgono contemporaneamente all’interno delle stesse aree di lavoro
o di aree di lavoro limitrofe.
Attività non interferenti sono invece quelle che nello stesso periodo si svolgono in aree di lavoro distanti tra loro.
La “non compatibilita" può essere prevista dalla vigente normativa (ad es. presenza di soggetti nel raggio di influenza
di parti meccaniche in movimento, ecc.) oppure essere determinata dalla gravità del rischio o dalla probabilità di
accadimento dello stesso, causata dalla relazione tra la lavorazione "attiva" ed i soggetti passivi.
Normalmente la sola procedura di sicurezza valida in questi casi è rappresentata dalla separazione temporale della
lavorazione "attiva".
Non si rilevano particolari interferenze tra lavorazioni; potrebbero verificarsi problematiche nel transito di maestranze e
mezzi durante lo spostamento degli elementi di ponteggio. Dovrà pertanto porsi particolare attenzione nei percorsi e
negli stoccaggi provvisori.
Posa di intonaci (cappotto) in possibile parziale contemporaneità con lavori interni impiantistici.
I rischi cooperanti sono sempre e comunque riconducibili a:
- rischi derivanti da alterazione non segnalata del contesto;
- rischi derivanti dalla mancata informazione reciproca in merito alle specifiche attività ed ai rispettivi rischi
propri e dei vari modelli produttivi.
In riferimento alle contemporaneità (sovrapposizioni, parziali o totali) sopra citate, con l'analisi del sistema di relazioni
previste, sono stati evidenziati limitati "RISCHI COOPERANTI". Sono stati comunque individuati i seguenti rischi di
media entità che possono essere così definiti:
--rischi generati dal cantiere verso terzi; --rischi verso i lavoratori del cantiere.
Per quanto concerne i terzi, si individuano specificamente i rischi dovuti alla prevedibile necessità di consentire talora l'
accesso a parte dell'area interessata a visitatori (rischi di media entità) ed alla inevitabile presenza nelle vicinanze di
passanti, residenti o proprietari di automezzi parcheggiati nelle vicinanze.
Per ciò che concerne i lavoratori, si individua specificamente quanto segue:
-Una prima situazione di particolare rischio individuata, tale da richiedere un tipo d'organizzazione rigidamente
sequenziale, riguarda le opere da eseguire su ponteggi.
-Potrà verificarsi la caduta di materiali minuti durante le operazioni di sollevamento e abbassamento di materiali, dovuta
alla contiguità della zona di lavoro con fasce di transito attorno.
- Potrà verificarsi la caduta di oggetti e materiali dall'alto, causate da operatori addetti a lavorazioni su ponteggi.
- Deve essere considerata la presenza di attrezzature e materiali di vario genere utilizzati da vari operatori
eventualmente agenti contemporaneamente.
- Un generico rischio deriverà dalla già ricordata scarsità in alcune fasce, degli spazi a disposizione per accatastare i
materiali e le attrezzature da parte di operai addetti a differenti lavorazioni.
PROCEDURE E PRESCRIZIONI RELATIVE ALLE CONTEMPORANEITA’
Il diagramma di Gantt, come già rilevato, prevede per lo più una successione delle lavorazioni tale da ridurre al minimo
le interferenze. Non si esclude però che per esigenze operative, l’inizio di alcune lavorazioni possa essere in parziale
sovrapposizione con il termine della lavorazione precedente.
Si dovranno seguire le seguenti indicazioni:
Le attività da realizzarsi, nell’ambito della stessa area, da parte di diverse imprese o lavoratori autonomi, o di
diverse squadre della stessa impresa, dovranno svolgersi in presenza di un preposto individuato dall’impresa
appaltatrice.
I lavori in luoghi sopraelevati dovranno essere organizzati e coordinati dall’impresa esecutrice di queste opere, in
modo che non siano presenti persone nella zona sottostante.
Se durante l’esecuzione di lavori in altezza fossero presenti persone nella zona sottostante, i lavori dovranno essere
immediatamente interrotti.
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Per accedere ai luoghi di lavoro, l’impresa esecutrice dovrà predisporre una viabilità che non interessi luoghi di
lavoro con presenza di pericoli di caduta di oggetti dall’alto.
I lavori con produzione di polvere e l’esecuzione di operazioni con utilizzo di sostanze chimiche non potranno
svolgersi contemporaneamente ad altre attività.
Ogni impresa o lavoratore autonomo prima di abbandonare anche temporaneamente il luogo di lavoro dovrà
provvedere alla messa in sicurezza della propria area operativa.
Nel caso in cui alcune situazioni non potessero essere sanate, l’impresa esecutrice dovrà provvedere a posizionare
una idonea segnaletica di sicurezza atta ad evidenziare il problema e ne dovrà dare immediata informazione al
responsabile di cantiere e al Coordinatore in fase di esecuzione.
Ogni impresa o lavoratore autonomo dovrà utilizzare la propria attrezzatura, i propri presidi sanitari ed i propri
presidi antincendio.
I lavoratori dovranno essere resi edotti (anche tramite le riunioni periodiche) di tutto quanto concerne la sicurezza
sul cantiere; dovrà essere loro vietato, ad es. rimuovere opere provvisionali.
Le persone che eventualmente dovessero accedere al cantiere, se non dipendenti, dovranno essere accompagnate
dal responsabile di cantiere ed informate dei rischi esistenti.
La scarsa disponibilità di spazi e in alcune fasce la possibile compresenza di lavorazioni in luoghi adiacenti
aumentano i livelli di rischio. Conseguentemente dovranno essere sorvegliati attentamente, dal C.E., ma anche
dall’Impresa quei luoghi ove possono avvenire più lavorazioni contemporaneamente, con conseguente presenza
simultanea di operai svolgenti differenti lavorazioni.
Sia l'impresa che eventuali imprese subappaltatrici, compresi eventuali lavoratori autonomi, avranno l'obbligo di
costituire depositi limitati, facendo arrivare in cantiere i soli materiali ed attrezzature necessari all'esecuzione della
fase di lavoro in calendario, allontanando, al termine della fase di lavoro, i materiali di risulta, di modo che la
lavorazione successiva non possa iniziare se dal cantiere non sono stati rimossi i materiali relativi alla fase
precedente ed il cantiere non è in stato di sufficiente ordine.
Lo scarico ed il carico di materiali dovrà necessariamente avvenire in presenza del mezzo di trasporto degli stessi,
nell'apposita area, posta in aderenza al castello di tiro (ove si tratti di materiali da impiegare per fasce in
elevazione), opportunamente recintata e segnalata durante le operazioni di scarico e carico.
Prima dell'inizio dei lavori, il titolare dell'impresa appaltatrice dovrà eseguire, unitamente al D.L. e al Coordinatore
per l'esecuzione, un sopralluogo al fine di prendere visione congiunta del cantiere e di validare il presente piano o
proporre modifiche, verificando altresì l'esatto calendario dei lavori, in modo da consentire al Coordinatore per
l'esecuzione di prestabilire i propri interventi in cantiere, che avverranno di norma prima di ogni nuova fase
lavorativa o comunque prima dell'ingresso di imprese subappaltatrici o di lavoratori autonomi in cantiere.
Le visite verranno svolte in modo congiunto, fra coordinatore, impresa appaltatrice, (e eventuali imprese
subappaltatrici), e saranno previste, di norma, ad ogni avvicendamento di impresa, con lo scopo di verificare se il
cantiere e le relative opere provvisionali rispondono agli standard di sicurezza ed alle previsioni del presente piano.
USO COMUNE DI ATTREZZATURE: REGOLAMENTAZIONE
All' allestimento del cantiere, nelle fasi previste, ed al suo smantellamento, come già sottolineato, dovrà provvedere
la ditta appaltatrice, ponendo in opera e garantendo il funzionamento delle attrezzature, e degli apprestamenti
previsti. Degli apprestamenti potranno usufruire tutti gli addetti al cantiere.
La ditta appaltatrice dovrà curare la manutenzione del cantiere (recinzioni, vie di accesso, etc.) ed evitarne
danneggiamenti da parte di chicchessìa.
Dovrà essere posta la massima attenzione all'utilizzo di attrezzi vari da parte di tutti i lavoratori.
In caso di uso comune, eventuali imprese e/o lavoratori autonomi presenti in cantiere dovranno segnalare alla ditta
appaltatrice l'inizio d'uso, le eventuali anomalie riscontrate nel funzionamento e l'interruzione o cessazione di uso
comune.
Durante la fase di realizzazione dell'impianto elettrico, prima di attivare la corrente, dovrà essere dato preavviso a
tutte le maestranze presenti in cantiere.
Il quadro elettrico generale al termine serale delle operazioni dovrà essere sempre disattivato e si dovrà verificare
che non vi siano elementi in tensione.
Tutti gli interventi di manutenzione straordinaria sulle attrezzature e sugli apprestamenti dovranno essere
verbalizzati e portati a conoscenza del Coordinatore per l'esecuzione.
In caso di interventi di riparazione o di manutenzione straordinaria di ogni tipo di attrezzature o infrastrutture o
mezzi di protezione collettiva, la ditta, o il lavoratore autonomo, dovrà verbalizzare tali interventi e trasmettere tali
verbalizzazioni al Coordinatore per l'esecuzione.
Si ribadisce che L'impresa appaltatrice ha l'obbligo di allestimento, manutenzione e pulizia dei locali spogliatoio,
WC e ufficio di cantiere, mentre ogni altra eventuale impresa avrà l'autonomo obbligo di provvedere alle dotazioni
dei mezzi detergenti e per asciugarsi per i propri lavoratori dipendenti. L'impresa dovrà adattare le opere
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provvisionali alle particolari necessità esecutive delle lavorazioni specializzate eventualmente subappaltate ad altre
imprese o lavoratori autonomi.
l’utilizzo anche a titolo gratuito di attrezzature di proprietà di altre imprese (ad es. per il ponteggio) dovrà
essere preventivamente concordato tra le imprese mediante la compilazione di idoneo modulo. In tale modulo
dovrà risultare evidente l’oggetto del comodato ed i controlli effettuati per dimostrare che l’attrezzatura al
momento della consegna era a norma e tale resterà nell’utilizzo. Il modulo di comodato dovrà essere siglato dai
responsabili delle imprese interessate
I lavori potranno iniziare solo dopo che il cantiere sarà stato accuratamente
riordinato isolato e dopo che sarà stato rimosso il ponteggio attualmente
presente sul lato W.
COORDINAMENTO
L'appaltatore, almeno 10 giorni prima dell’inizio dei lavori, dovrà esibire il
proprio Piano Operativo di Sicurezza per quanto attiene alle proprie scelte autonome e relative
responsabilità nell'organizzazione del cantiere e nell'esecuzione dei lavori: Tale piano sarà considerato un elaborato
complementare di dettaglio del presente documento di prevenzione, previsto ai sensi del D.Lgs. 81/2008.
In tale documento dovranno essere specificati gli obblighi attuativi e le specifiche procedurali per l'attuazione del
presente piano: dovrà essere specificato con quali modalità e controlli si traducono in procedure le disposizioni
contenute nel presente piano e dovrà essere identificato chi deve tradurle.
Anche altre eventuali imprese (es.: ponteggisti) dovranno esibire al coordinatore in esecuzione i propri PIANI
OPERATIVI DI SICUREZZA.
I contenuti dei Piani operativi che gli appaltatori forniranno al Coordinatore esecutivo e che dovranno essere aggiornati
per tutta la durata dei lavori, dovranno essere articolati almeno nei punti descritti nell’allegato XV del D.Lgs. 81/2008.
L’Impresa appaltatrice dovrà o accettare e confermare le previsioni del presente Piano di Sicurezza e Coordinamento
in merito ai rischi provenienti dall'esterno ed ai rischi ceduti dal cantiere all'ambiente, oppure formulare proposte
migliorative ritenute necessarie per implementare le protezioni già indicate od omesse nel presente documento
pianificatore.
Il progetto di cantiere dell'appaltatrice dovrà contenere una parte che potrà anche descrivere più dettagliatamente e
eventualmente secondo scelte diverse dalle indicazioni del PSC (con allegata pianta) l'organizzazione dell'intero
complesso lavorativo.
Qualora le indicazioni contenute non fossero ritenute complete o adeguate, in funzione delle lavorazioni da effettuare,
delle macchine proposte, delle relazioni supposte o delle interazioni non adeguate alle condizioni di contesto, potrà
essere richiesto l'adeguamento organizzativo di quanto ritenuto non idoneo, insufficiente o non sicuro per la salute dei
lavoratori.
I punti operativi e logistici dovranno comunque essere collocati all’interno delle aree disponibili già esaminate, tenuto
conto della loro raggiungibilità o non raggiungibilità, ed in modo da non compromettere né l'incolumità dei lavoratori
né di terzi ed estranei.
L'appaltatrice (la subappaltatrice per i ponteggi ed eventuali altre imprese in subappalto) dovrà esibire la
documentazione relativa agli adempimenti in materia di sicurezza prescritti dal D.Lgs. 81/2008, curare che i suoi
eventuali subappaltatori siano in regola con tutti gli adempimenti di legge relativi alla sicurezza nei luoghi di lavoro ed
esibire il proprio programma di manutenzioni nel tempo.
Dovrà esibire inoltre i certificati relativi alla sicurezza di impiego di tutte le macchine ed attrezzature (attrezzi,
ed utensili) impiegati, dichiarare che verranno installati secondo i manuali di istruzione e di uso, che sono state e
saranno effettuate le verifiche previste dalla normativa, le manutenzioni periodiche e la formazione e
informazione preventiva di tutti coloro che useranno macchine e prodotti.
L'impresa dovrà inoltre dimostrare con idonea certificazione di aver svolto l'attività di formazione e
informazione dei lavoratori prevista dal D. Lgs. 81/2008; in particolare dovrà risultare la formazione relativa ai
ponteggi, alla movimentazione manuale dei carichi e nei confronti della corrente elettrica, nonché l'addestramento
all'uso degli otoprotettori.
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DISPOSIZIONI GENERALI PER IL COORDINAMENTO L'impresa assuntrice dei lavori, durante l'esecuzione dell'opera, dovrà osservare le misure di tutela della salute dei
lavoratori di cui al D.Lgs. 81/2008 e s.m.i., curando in particolare quanto previsto in merito alla cooperazione,
informazione, formazione, consultazione e al coordinamento.
Al fine di verificare fattivamente che i rappresentanti dei lavoratori siano stati messi in condizione di poter svolgere le
mansioni a loro previste, il Coordinatore in Esecuzione. prima dell'inizio dei lavori richiederà il nominativo del
rappresentante dei lavoratori per la sicurezza ad ogni impresa impiegata nel cantiere e verificherà che i documenti
di prevenzione del committente siano stati vistati per conoscenza ed accettazione, per ogni singola impresa da:
- datore di lavoro;
- responsabile del servizio protezione e prevenzione;
- responsabile dell'emergenza;
- rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
Il Coordinatore in Esecuzione verificherà che eventuali richieste scritte di modifica, adeguamento, integrazione o altro,
riferite ai presenti documenti, rechino la firma delle quattro figure sopra elencate per ogni impresa che ne faccia
richiesta, oltre che dell'impresa “capogruppo”.
Al fine di dare fattiva attuazione tra i datori di lavoro, (compresi i lavoratori autonomi) alla cooperazione ed al
coordinamento delle attività, prescrizioni e disposizioni nonché per la loro reciproca informazione, il Coordinatore
in Esecuzione darà attuazione ad "incontri di coordinamento programmati".
Prima dell’ inizio dei lavori si indirà una riunione per la programmazione e per il coordinamento della sicurezza sul
cantiere.
Verranno quindi effettuate le suddette riunioni degli utilizzatori del piano su temi inerenti prevenzione e protezione,
al fine di ricordare i rischi relativi al cantiere ed alla mansione ricoperta, e di ottimizzare i metodi, l'informazione e le
condizioni di lavoro in generale.
Durante gli incontri il coordinatore in esecuzione acquisirà dalle singole imprese di cui si prevede il successivo ingresso
in cantiere rispettivi Piani Operativi di Sicurezza e procederà al confronto dei contenuti degli stessi tra loro e con quelli
del presente piano.
Agli incontri sono tenuti ad intervenire per le imprese i soggetti indicati:
- responsabile tecnico di cantiere (Direttore di Cantiere);
- responsabile del servizio di prevenzione e protezione di ogni impresa interessata;
- responsabile dell'emergenza di ogni impresa interessata;
- rappresentante dei lavoratori per la sicurezza di ogni impresa interessata;
- capo cantiere (o preposto) di ogni Impresa interessata.
Quanto emerso da tali incontri verrà verbalizzato dal coordinatore in esecuzione e vistato da tutti i partecipanti.
Gli incontri consentiranno il coordinamento dei singoli programmi temporali di esecuzione delle lavorazioni redatti
dalle singole imprese, consentendo in tal modo di evitare, già in fase programmatoria, compresenze pericolose o
derivanti da insufficiente conoscenza delle reciproche relazioni temporali.
A seguito delle esposte e reciproche verifiche il coordinatore in esecuzione avrà il compito di allegare i singoli
programmi produttivi e di sicurezza delle imprese al piano del committente ed eventualmente attivare le procedure di
adeguamento dello stesso o dei programmi di esecuzione delle imprese.
Il coordinatore in esecuzione potrà attivare incontri di coordinamento ulteriori a quelli programmati (ad esempio, per
possibili ulteriori differenziazioni delle fasi realizzative in più imprese rispetto a quelle previste, oppure, in relazione a
modificazioni delle tempistiche che dovessero emergere durante l'esecuzione dei lavori).
PROGRAMMA DEGLI INCONTRI DI COORDINAMENTO Gli incontri si possono così articolare:
1° Incontro: da effettuarsi almeno 7 giorni prima dell’inizio dei lavori, con Impresa appaltatrice.
Durante tale incontro dovranno essere consegnati al coordinatore in esecuzione i seguenti documenti:
-- Piano Operativo per la Sicurezza e documentazione richiesta alla pag 7.
-- Documenti di certificazione di avvenuto controllo e presa visione nel dettaglio delle condizioni di contesto
e dell'area di cantiere.
-- Progetto di accantieramento specifico;
-- Programma di dettaglio dei lavori; possibilità di allestimento impalcato nel sottotetto.
-- Presentazione elenco eventuali subappalti.
Verranno in tale occasione analizzate in particolare le problematiche relative alla attuazione della messa in sicurezza
delle aree esterne.
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In merito al montaggio di ponteggi, dovrà partecipare alla riunione il responsabile della ditta incaricata di tale
lavorazione e verrà analizzato il PIMUS da essa fornito.
2° Incontro: da effettuarsi 30 giorni dopo l’ inizio dei lavori.
Partecipanti: Impresa appaltatrice
Verrà analizzato l’andamento dei lavori in rapporto alle eventuali situazioni di rischio previste e/o emerse nelle prime 4
settimane di lavoro. Si puntualizzeranno eventuali problematiche legate alle varie opere di sistemazione ed esterna, alle
eventuali interferenze verificate (anche in relazione al traffico alla presenza di residenti nel fabbricato).
Eventuali altre ditte in subappalto dovranno, prima di accedere al cantiere, fornire al Coordinatore il proprio POS e la
documentazione richiesta a pag. 8.
3° Incontro: da effettuarsi 60 giorni dopo l’ inizio dei lavori.
Partecipanti: Impresa appaltatrice ed eventuali subappaltatori per opere specializzate; impresa incaricata per lo
smontaggio dei ponteggi.
Verrà analizzato l’andamento dei lavori in rapporto alle eventuali situazioni di rischio e/o interferenza previste e/o
emerse nei primi due mesi di lavoro.
Verrà quindi organizzato lo smontaggio dei ponteggi di facciata.
4° Incontro: da effettuarsi 10 giorni prima del termine dei lavori.
Partecipanti: Impresa appaltatrice
Verrà programmato il disallestimento del cantiere.
Sopralluoghi in cantiere In occasione della sua presenza in cantiere, il CSE eseguirà dei sopralluoghi anche assieme al Responsabile
dell’impresa appaltatrice o ad un suo referente (il cui nominativo dovrà essere comunicato all’atto della prima riunione)
per verificare l’attuazione delle misure previste nel piano di sicurezza ed il rispetto della legislazione in materia di
prevenzione infortuni ed igiene del lavoro da parte delle imprese presenti in cantiere.
In caso di evidente non rispetto delle norme, il CSE farà presente la non conformità al Responsabile di Cantiere
dell’impresa inadempiente e se l’infrazione non sarà grave rilascerà una verbale di non conformità sul quale
annoterà l’infrazione ed il richiamo al rispetto della norma. Il verbale sarà firmato per ricevuta dal responsabile
di cantiere che ne conserverà una copia e provvederà a sanare la situazione.
Se il mancato rispetto ai documenti ed alle norme di sicurezza può causare un grave infortunio il CSE richiederà
la immediata messa in sicurezza della situazione e se ciò non fosse possibile o l’impresa non volesse attuare
quanto disposto, procederà all’immediata sospensione della lavorazione comunicando la cosa alla Committente in
accordo con quanto previsto dal D.Lgs. n. 81/2008 (art. 92, comma 1, lett. f).
Il CSE ha facoltà di annotare sul giornale di cantiere (nel caso in cui in questo cantiere fosse presente), sue eventuali
osservazioni in merito all’andamento dei lavori.
Qualora il caso lo richieda il CSE potrà concordare con il responsabile dell’impresa istruzioni di sicurezza non previste
dal piano di sicurezza e coordinamento. Le istruzioni saranno date sotto forma di comunicazioni scritte che saranno
firmate per accettazione dal Responsabile dell’impresa appaltatrice.
Funzione ed utilizzo del Piano di sicurezza Il presente piano di sicurezza dovrà essere divulgato tra i lavoratori, formalizzandone l' avvenuta lettura da parte
loro tramite il RLS.
I rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza dovranno poter prendere visione del presente piano almeno 15 giorni
prima dell'inizio dei lavori e potranno eventualmente avanzare richieste di chiarimenti sul contenuto del piano stesso e,
ove lo ritengano necessario, produrre proposte di modifica.
L'eventuale cambiamento di programmi operativi dovrà essere concordato dall'appaltatore con il coordinatore per
l'esecuzione.
Revisione del piano di sicurezza II presente "Progetto Sicurezza" sarà soggetto a eventuali aggiornamenti ed integrazioni, prima dell'inizio dei lavori e
durante l'esecuzione degli stessi (per il verificarsi di mutate condizioni nel corso delle lavorazioni, per mutamenti
organizzativi o tecnici, o perché lo si reputi comunque indispensabile) da parte del sottoscritto Coordinatore esecutivo
in materia di sicurezza e salute il quale potrà anche recepire le proposte d'integrazione e/o modificazione presentate
dall'impresa esecutrice previa consultazione dei rappresentanti per la sicurezza dei lavoratori.
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Ogni modifica suggerita dall’Impresa, precedentemente e durante lo sviluppo dei lavori, apportata con l'intento di
migliorare le condizioni di sicurezza e di adeguarle a soluzioni alternative scelte in fase esecutiva, verrà valutata e, se
del caso, adottata e posta in atto.
Eventuali proposte integrative dovranno essere finalizzate:
- ad adeguare i contenuti orientativi del piano redatto in fase di progettazione dal Coordinatore alle tecnologie proprie
dell'impresa;
- a garantire il rispetto delle norme per la prevenzione degli infortuni e la tutela della salute dei lavoratori eventualmente
sottostimate durante la fase progettuale;
- a inserire sviluppi e approfondimenti alle tematiche preventive che dovessero emergere durante la fase realizzativa.
CONCLUSIONI GENERALI Io sottoscritto, Andrea Pozzolini, iscritto all'Ordine dei Geologi della Toscana al n.297, e formatore alla sicurezza
(25G/626) con studio in Pisa, piazza S. Paolo all’Orto, 19, incaricato dalla Committenza, ho proceduto alla redazione
del presente Piano di Sicurezza e Coordinamento, contestualmente alla progettazione dell'opera.
L'alta sorveglianza delle operazioni è affidata al Direttore dei lavori al quale compete la verifica della rispondenza
dell'opera al progetto ed alla normativa urbanistica.
L'Appaltatore è responsabile dell'applicazione delle norme di legge in materia di sicurezza, nonché dell'applicazione del
presente piano di sicurezza e coordinamento.
Anche il committente, ai fini della sicurezza, è responsabile, ai sensi D.Lgs. 81/2008.
Il presente piano di sicurezza e coordinamento dovrà essere trasmesso, a cura del committente alla ditta Appaltatrice
che lo renderà disponibile per il Rappresentante per la Sicurezza dei Lavoratori.
I datori di lavoro e gli RSPP dovranno informare e formare le maestranze circa i contenuti del presente piano.
Anche il Coordinamento della sicurezza per l'esecuzione dei lavori è affidato al sottoscritto dott. geol. Andrea Pozzolini
II presente Piano di Sicurezza e di Coordinamento, previsto ai sensi dell’art. 100, comma 1 del Decreto Legislativo
81/2008, ed integrato in base ad eventuali proposte dell'appaltatore, nonché dai Piani Operativi di Sicurezza, dal
Progetto Organizzativo di Cantiere e dal programma dettagliato dei Lavori dell’Impresa, previa approvazione da parte
del Coordinatore Esecutivo dell'opera, forma parte integrante del contratto d'appalto stipulato fra il Committente e l'
Impresa Appaltatrice, ed è da considerarsi, quindi, vincolante fra le parti.
Le gravi o ripetute violazioni dei piani stessi da parte dell'impresa appaltatrice, previa formale costituzione in mora
dell'interessato, costituiscono causa di risoluzione del contratto.
Il direttore tecnico di cantiere, coadiuvato dal personale di controllo preposto dalle varie imprese, vigila sull'osservanza
dei vari piani operativi di sicurezza.
Il presente piano è un documento di progetto e di contratto e costituisce la progettazione della sicurezza per le
varie fasi programmate dei lavori; pertanto indica i tempi di attuazione, la localizzazione, il posizionamento le
caratteristiche e le modalità operative relative a ciascuna misura di sicurezza necessaria o individuata come
tale dal piano stesso in riferimento alla specifica lavorazione presa in esame e alle interferenze tra le lavorazioni.
Quanto in esso progettato deve essere eseguito nel cantiere come il contenuto di ogni altro documento di contratto e di
progetto. L’adozione dei provvedimenti di prevenzione e l’osservanza delle misure di sicurezza sono doveri stabiliti da
leggi che l’appaltatore, nella sua qualità di datore di lavoro, deve conoscere e spontaneamente osservare.
Tutti i lavoratori presenti in cantiere, sia dipendenti dell'impresa appaltatrice, sia autonomi, dovranno seguire i
contenuti e le prescrizioni del presente piano.
Si sottolinea l’obbligatorietà' per le imprese appaltatrici di firmare per ricevuta le pagine essenziali del piano.
Il presente piano di sicurezza e coordinamento è un documento flessibile ed interattivo: le eventuali varianti dei lavori
in corso d’opera devono essere riportate nel corrispondente piano allo scopo di renderlo continuamente aggiornato.
Gli eventuali aggiornamenti del piano di sicurezza precederanno sempre l’inizio dell’esecuzione delle opere in variante.
Copia del presente documento deve essere conservata in cantiere a cura del Coordinatore per la Sicurezza in fase esecutiva
a disposizione degli organi di vigilanza.
Il presente documento è composto da n° 40 pagine.
Pisa, Aprile 2012
IL COORDINATORE PER LA PROGETTAZIONE e L’ESECUZIONE
41
PRESA VISIONE DEL DOCUMENTO PRIMA DELL'INIZIO LAVORI
La firma del presente documento costituisce la presa visione dei contenuti da parte delle imprese e lavoratori autonomi
(appalto d'opera), nonché un adempimento contrattuale dovuto per la tutela dell'ambiente esterno, collegato alla buona
esecuzione ed applicazione del negozio giuridico dell'appalto (nel rispetto delle norme ambientali e del Codice Civile).
I sottoscritti (appaltatori) confermano di aver preso completa visione del piano di sicurezza prima dell'avvio dei lavori,
concordandone completamente i contenuti e i ragionamenti coordinativi del coordinatore in fase progettuale.
Dichiarano inoltre di essere attivati nell'impegno legislativo di adempiere a quanto esplicitamente contenuto nel piano
e di essere a conoscenza delle norme a carico dei datori di lavoro per la tutela dei lavoratori subordinati.
Impresa appaltatrice
(Presa visione ed accettazione) Eventuali altre imprese operanti:
(Presa visione ed accettazione)
42
INTEGRAZIONE AL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO
Agosto 2012
Ad integrazione di quanto contenuto nel Piano di Sicurezza e coordinamento, si precisa quanto
segue.
1) Si stanno attualmente svolgendo all’interno dell’edificio lavorazioni al 1° piano relative ad
intonaci e cartongesso, come concordate anche con la D. L. nell'ultima riunione di coordinamento e per le
quali non si prevedono al momento rischi particolari, nè interferenze particolari.
2) E' stato predisposto un nuovo programma lavori aggiornato, per le opere ancora da realizzare, con termine
delle lavorazioni previsto per la prima metà del mese di ottobre.
3) Nella prima decade del mese di agosto verranno riallestiti ponteggi sui prospetti W e S.
Verranno inoltre allestite alcune campate con 2 impalcati nelle terrazze interne dell'edificio.
Tali ponteggi verranno utilizzati per operare in sicurezza nel corso delle lavorazioni relative alla
posa del cappotto ed alla tinteggiatura esterna.
Il ponteggio proteggerà anche durante le opere in copertura, ma a tale scopo, dovrà essere dotato sul
parapetto di sommità, di apposita rete certificata già prescritta dal PSC..
Dovranno essere allestiti sulla copertura alcuni parapetti a norma come protezione anticaduta verso il
prospetto E.
Per il montaggio in sicurezza di tali parapetti, gli addetti dovranno essere vincolati ai montanti dei
ponteggi allestiti nelle terrazze interne. La ditta dovrà porre particolare attenzione al tirante d'aria.
4) Alcune lavorazioni potranno svolgersi in contemporanea, diversamente da quanto previsto nel psc (ad es.
le lavorazioni relative al completamento degli impianti e le operazioni di posa del parquet che potranno
avvenire contemporaneamente alle tinteggiature esterne: le interferenze previste sono minime e verranno
controllate sia dal RSPP della ditta edile, sia da questo Coordinatore).
5) La Committenza ha deciso di ridurre al massimo le lavorazioni al piano terra (interno del capannone
sottostante i locali di intervento), modificando il percorso degli scarichi.
Quanto sopra in considerazione del fatto che i proprietari dell'appartamento contiguo e del capannone
stesso hanno autorizzato (scrittura privata del 3 agosto) soltanto il montaggio dei ponteggi, alcune opere
in copertura e l'occupazione dell'area di accesso alle officine.
Il Coordinatore per la Sicurezza in esecuzione
Dott. Geol. Andrea Pozzolini
Formatore alla Sicurezza 25G/626 Reg. Toscana
Il presente documento è integrativo e complementare al Piano di Sicurezza consegnato in fase progettuale e
tenuto a disposizione sul cantiere secondo quanto previsto dal D.Lgs. n.494/96 e succ.
Presa visione dalle imprese interessate:
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