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MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO
ISTITUTO COMPRENSIVO Castel Gandolfo Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria, Scuola Secondaria di I grado
Via Ugo La Malfa,3- 00073 ☎06/9361285 - 06/935918301
C.F. 90049360580 - C.M. RMIC8A500N – e-mail: RMIC8A500N@ISTRUZIONE.IT
pec: RMIC8A500N@pec.istruzione.it
www.iccastelgandolfo.weebly.com
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.
approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 13/01/2016
revisionato dal collegio docenti
e approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 25/10/2016
2016/2019
2
1.PREMESSA
Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto Comprensivo “Castel
Gandolfo” di Castel Gandolfo (RM), è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio
2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il
riordino delle disposizioni legislative vigenti”;
-il piano è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della
scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico con proprio
atto di indirizzo prot. 3182/A22 del 22/09/2015;
-il piano ha ricevuto il parere favorevole del collegio dei docenti nella seduta del 07/01/2016. Come
da normativa vigente, il piano è stato revisionato e ha ricevuto il parere favorevole dal Collegio
docenti nella seduta del 17/10/2016. Il piano è stato approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta
del /10/2016;
-il piano è pubblicato su Scuola in chiaro, portale unico dei dati della scuola
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INDICE
1. PREMESSA PAG. 2
2. ESPERIENZE PREGRESSE: DAL POF AL PTOF PAG. 5
3. ATTO DI INDIRIZZO PAG. 7
4. ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA PAG. 11
A) Analisi del territorio PAG. 11
B) Mission dell’Istituto PAG. 12
C) Identità educativa della scuola: finalità PAG. 13
D) Obiettivi formativi PAG. 15
E) Curricolo di Istituto PAG. 16
F) Metodologia PAG. 16
G) Verifica e valutazione PAG. 17
H) Didattica e didattiche speciali: Inclusione e Multiculturalità PAG. 22
I) Continuità e Orientamento PAG. 33
J) Identità progettuale PAG. 34
K) Viaggi di istruzione e visite guidate PAG. 39
L) Piano nazionale scuola digitale PAG. 39
M) Formazione del personale scolastico. Programmazione Piano di formazione
del personale docente e ATA
PAG. 42
5. PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA PAG. 45
A) Organigramma PAG. 45
B) Funzionigramma PAG. 47
C) Regolamenti PAG. 53
D) Organico dell’autonomia: docenti posti comune, sostegno, potenziato PAG. 59
E) Fabbisogno posti personale ATA (amministrativo e ausiliario) PAG. 62
F) Rapporti con il territorio: reti, Comune, enti locali PAG. 63
G) Fabbisogno infrastrutture e attrezzature materiali PAG. 65
H) I numeri della scuola PAG. 65
I) Tempo scuola PAG. 67
4
6. VALUTAZIONE DELL’ISTITUTO PAG. 69
Autovalutazione di istituto PAG. 69
RAV: Priorità PAG. 70
RAV: Obiettivi di processo PAG. 71
RAV: Profilo dei Piani di Miglioramento PAG. 73
7. ALLEGATI PAG. 73
5
2. ESPERIENZE PREGRESSE DAL POF AL PTOF
IL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
Il PTOF è Piano Triennale dell’Offerta Formativa che costituisce l’identità culturale e progettuale
della scuola, elaborato con la partecipazione di tutte le sue componenti, che vi concorrono sulla
base di proprie specifiche competenze attribuite per legge dello Stato.
In continuità sinergica con il POF, Piano dell’Offerta Formativa, di valenza annuale, declinato
nell’art.3 del D.P.R. 275/1999, il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (di seguito PTOF) ne
costituisce l’evoluzione programmatica alla luce dell’esigenza di “affermare il ruolo centrale della
scuola nella società della conoscenza e innalzare i livelli di istruzione e le competenze degli
studenti e delle studentesse”. Legge 107/2015, c.1.
La legge 107/2015 “apporta integrazioni e modifiche e potenziamenti al quadro normativo e agli
strumenti dell’autonomia. Nonostante ciò, il patrimonio maturato in questi anni non può essere
disperso, anzi deve essere valorizzato in una nuova veste, facendo tesoro delle esperienze pregresse
per costruire con nuovi strumenti un’identità che possa costituire l’evoluzione di un processo di
autonomia non ancora pienamente realizzato.” Circolare MIUR Prot. n.2805 dell’11/12/2015.
Nell’ambito di questo processo, l’elaborazione e l’approvazione del PTOF costituiscono un
passaggio fondamentale verso la realizzazione di una scuola che garantisca il successo formativo di
ciascun discente.
Il PTOF è “il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle
istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e
organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia.” Legge 107/2015
art.1, c.14. Il Piano, coerente con gli obiettivi generali ed educativi propri degli indirizzi di studi
tipici degli ordini di scuola costituenti il nostro Istituto, interpreta i bisogni dell'utenza in un
contesto socio-culturale in forte evoluzione e prefigura l’anelito ad ambire a livelli di formazione e
competenze sempre più alti, propedeutici e fondamentali alla configurazione del divenire cittadini
attivi in un mondo sempre più complesso e diversificato.
Conoscenze disciplinari e trasversali, capacità di utilizzarle e spenderle in contesti reali, uso
intelligente e mirato delle nuove tecnologie, utilizzo dei linguaggi verbali e non: sono tutti elementi
variamente costitutivi la persona, consapevole di sé e del mondo intorno, attiva, comunicativa,
intraprendente, responsabile.
La scuola aperta, intesa come laboratorio permanente di partecipazione e di educazione alla
cittadinanza attiva, si propone di attuare l'Autonomia, sancita dalla L.59/97, art.21, comma 4 e
rafforzata dalla L. 107/2015 per garantire il diritto allo studio e le pari opportunità di successo
formativo degli studenti, rispettandone i tempi e gli stili di apprendimento.
Nel dettaglio:
costruisce un servizio formativo qualificato rispondente ai bisogni e alle attese
garantisce coesione e unitarietà dell’azione educativa e didattica nella condivisione dei
principi fondanti
definisce il contratto formativo esplicitando obiettivi da perseguire ed esiti da conseguire
ottimizza l’uso delle risorse esistenti
valuta il servizio erogato per migliorarne la qualità, l’efficienza e l’efficacia
Attraverso il proprio curricolo d'Istituto, che costituisce la struttura portante e vitale del PTOF, la
scuola interpreta il Regolamento delle Nuove Indicazioni nazionali del 2012 (a norma del DPR 20
marzo 2009, n.89) e le competenze chiave per l'apprendimento permanente per costruire in modo
integrato, unitario e flessibile la propria “mission” di agenzia pubblica di formazione di base,
connessa al contesto territoriale e sociale in cui si trova ad operare.
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CHI SIAMO
L’Istituto Comprensivo di Castel Gandolfo (RM) è una nuova realtà territoriale nata nel 1999
dall’aggregazione, sotto un unico dirigente scolastico, di tutte le sedi scolastiche pubbliche
nell’ambito comunale. L’istituto comprensivo nasce come modello unico e preferibile di
organizzazione della scuola del I ciclo e tale profilo educativo è stata reiterato anche dalla più
recente legislazione. L’Istituto Comprensivo si trova a gestire l’istruzione dei discenti dalla scuola
dell’Infanzia, passando attraverso la scuola Primaria, fino alla scuola secondaria di I grado; è questa
una grande opportunità che si offre al corpo docente e ai genitori per sviluppare e migliorare
l’offerta formativa della scuola, attraverso la ricerca di una continuità didattica ed educativa,
l’integrazione delle competenze professionali dei docenti al di là dell’appartenenza ai diversi ordini
di scuola, la trasversalità di progetti educativi.
La scuola intende promuovere il senso di appartenenza dei ragazzi alla comunità in cui vivono
attraverso una conoscenza diretta del territorio, delle opportunità e degli spazi che offre,
sviluppando in loro il senso del sociale e stimolando l’acquisizione di abilità cognitive ed operative
per un efficace e attivo inserimento nella società.
RUOLI E SEDI ISTITUZIONALI
ISTITUTO COMPRENSIVO CASTEL GANDOLFO: 3 ordini di scuola, 4 sedi
SEDE CENTRALE: Via Ugo La Malfa, 3 Scuola secondaria di I grado
SEDE SUCCURSALE: Via Leonardo Da Vinci s.n.c. Scuola secondaria di I grado
SEDE Via delle Mole s.n.c.: Scuola Primaria
SEDE LAGHETTO Via Nettunense: Scuola dell’Infanzia
SEDE LAGHETTO Via Santo Spirito: Scuola Primaria
DIRIGENTE SCOLASTICO: Prof.ssa Anna Rita Giuseppone
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3 .ATTO DI INDIRIZZO
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO
ISTITUTO COMPRENSIVO Castel Gandolfo Via Ugo La Malfa,3- 00073
C.F. 90049360580 - C. M. RMIC8A500N – e-mail: RMIC8A500N@ISTRUZIONE.IT
www.iccastelgandolfo.weebly.com – posta certificata: rmic8a500n@pec.istruzione.it
AI DOCENTI
Al DSGA
Al personale ATA
Al Consiglio di Istituto
Prot. n. 3182/A22
del 22/09/2015
Oggetto: Atto di indirizzo per le attività della scuola propedeutico alla predisposizione del Piano
dell’offerta formativa
Il Dirigente Scolastico
Visto l’art. 3, comma 4, del DPR 275/99, come modificato dall’art. 1, comma 14, della Legge
107/2015
DEFINISCE
i seguenti indirizzi generali per le attività della scuola sulla base dei quali il Collegio dei Docenti
elaborerà il Piano dell’Offerta Formativa relativo al triennio 2016/2017 – 2018/2019 al fine di porre
in essere tutte le dinamiche e le opportunità atte ad affermare il ruolo centrale della scuola nella
società, a garantire il diritto allo studio di tutti gli alunni nel rispetto delle loro individualità:
Il percorso formativo dell’I.C. Castel Gandolfo si profila nel Piano dell’Offerta Formativa che la
scuola elabora per il triennio 2016-2019 al fine di indicare, in coerenza con gli obiettivi di
miglioramento individuati nel RAV, le attività, le strategie, le risorse necessarie al raggiungimento
degli obiettivi generali previsti dalle Indicazioni Nazionali allegate al DPR 89/2009, Revisione
dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di
istruzione, di quelli previsti dalle Indicazioni Nazionali 2012 per il curricolo della scuola
dell’Infanzia e del primo ciclo d’istruzione e degli obiettivi formativi prioritari individuati dalla
Legge 107/2015.
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Attraverso il Piano dell’Offerta Formativa, l’I.C. Castel Gandolfo intende garantire l’esercizio del
diritto degli alunni al percorso scolastico e alla migliore realizzazione di sé nel rispetto delle pari
opportunità di successo formativo in relazione alle caratteristiche individuali.
Nell’ambito di un processo di apprendimento permanente, l’offerta formativa della scuola del
primo ciclo di istruzione si inserisce quale parte integrante di una significativa crescita degli
alunni, in un percorso che inizia dalla Scuola dell’Infanzia e li guida fin alla prima adolescenza,
fase densa di trasformazioni. Il profilo educativo si pone quale base del processo formale di
istruzione, finalizzato a un sereno e armonico sviluppo della persona attraverso la preparazione
culturale essenziale perseguita con l’avvio alla padronanza degli alfabeti di base, dei linguaggi, dei
sistemi simbolici nonché all’acquisizione di un bagaglio di esperienze, conoscenze ed abilità atte a
garantire agli alunni competenze spendibili nell’arco della vita. L’offerta formativa si pone in
relazione ai progressi culturali, tecnologici e scientifici ed è atta a fornire gli strumenti necessari
per la prosecuzione degli studi e per le scelte consapevoli attraverso l’uso del pensiero critico e
divergente.
Pertanto si ritiene prioritario il perseguimento di una progettazione unitaria che definisca, in modo
chiaro e trasparente, obiettivi formativi fra loro integrati e condivisi dai docenti dei vari ordini e
discipline; un percorso che si accompagni ad una valutazione basata su criteri certi e coerente con
gli obiettivi dichiarati, che tenga conto delle risorse umane e professionali disponibili. Accanto alla
formazione culturale, il Piano dell’Offerta Formativa dell’I.C. Castel Gandolfo coordinerà le
proprie attività con l’irrinunciabile finalità dell’educazione e della partecipazione a una
cittadinanza attiva, consapevole, responsabile, democratica che formi gli alunni nel rispetto di se
stessi e degli altri nel percorso di una prima conoscenza critica della realtà socio-politica
contemporanea attraverso l’adesione al senso e alla necessità del rispetto della convivenza civile,
anche attraverso riflessioni su fenomeni epocali quali il tema ecologico-ambientale e il senso di
appartenenza alla comunità nonché a una prima diretta partecipazione alle funzioni pubbliche
nelle sue molteplici forme.
Per rispondere a tali finalità e garantire il percorso formativo di tutti gli alunni il PTOF dovrà
comprendere:
- analisi dei bisogni del territorio
- descrizione dell’utenza dell’istituto
- azioni della scuola in risposta ai bisogni individuati
- descrizione degli obiettivi generali complessivi, ma anche riferiti ai tre ordini di scuola;
- descrizione degli obiettivi di apprendimento relativi ai traguardi di sviluppo delle
competenze
Insieme agli obiettivi di apprendimento peculiari di ciascun ordine, l’attività didattica declinata nel
PTOF per le classi/sezioni comprenderà:
- il potenziamento della conoscenza della lingua italiana e delle lingue straniere (nella scuola
secondaria)
- potenziamento della conoscenza della lingua inglese anche attraverso l’introduzione della
metodologia CLIL;
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- l’individualizzazione e la personalizzazione delle esperienze per il recupero delle difficoltà,
per il potenziamento delle eccellenze, per la valorizzazione del merito.
- le attività di continuità nelle classi ponte e orientamento che, svolte sin dalla scuola
dell’infanzia, condurranno l’alunno a un sereno inserimento nell’ordine successivo e alla
scelta consapevole della scuola secondaria di secondo grado;
- il potenziamento dei linguaggi non verbali e multimediali, anche attraverso l’avvio dell’uso
consapevole delle abilità digitali
- la ricerca di metodi innovativi centrati sul soggetto in apprendimento.
Dovranno inoltre essere previste:
- attività di valorizzazione delle eccellenze;
- attività di formazione continua del personale sulla relazione educativa e sulla
comunicazione didattica efficace
La progettazione didattica di tutte le classi dovrà prevedere:
- percorsi di recupero integrati nell’attività curricolare
- attività di sostegno agli alunni con bisogni educativi speciali eventualmente presenti
- piani di studio personalizzati per alunni con DSA e altri disturbi o ritardi
nell’apprendimento
- criteri di valutazione orientati alla valutazione formativa e all’autovalutazione
- programmazione di attività mirate e coerenti con la progettazione didattica della classe, che
tengano conto delle necessità scaturite dall’analisi dei bisogni formativi e delle richieste
esplicitate dalle famiglie.
La progettazione così articolata mirerà altresì al contrasto della dispersione scolastica, al
potenziamento dell’inclusione e del diritto al successo formativo di tutti gli alunni; alla cura
educativa e didattica speciale per gli alunni che manifestano difficoltà negli apprendimenti.
Nell’ambito metodologico-organizzativo, la didattica dovrà sviluppare processi di insegnamento-
apprendimento efficaci nell’ottica della personalizzazione, mirati al successo formativo globale e
inclusivo di tutti gli alunni. Sarà basilare operare non solo attraverso la lezione frontale ma anche
attraverso l’apprendimento cooperativo, la didattica risolutiva dei problemi, il lavoro di ricerca nel
piccolo gruppo, la didattica laboratoriale, l’approccio meta cognitivo.
Sarà quindi possibile considerare la predisposizione di ambienti di apprendimento strutturati anche
attraverso l’organizzazione flessibile delle aule, la piena funzionalità degli spazi interni ed esterni.
A tal proposito, sarà possibile prevedere una turnazione funzionale delle classi nelle varie aule al
fine di poter dare a tutti gli alunni l’opportunità di utilizzare le LIM presenti nell’Istituto.
Sarà altresì opportuno e funzionale cogliere e accogliere tutte le potenzialità offerte dal territorio
prevedendo l’organizzazione di attività negli spazi condivisi dalla comunità educante e la
conoscenza dei beni architettonici e delle aree storico-artistiche presenti nel Comune e nelle zone
limitrofe. La stesura di percorsi e azioni di apertura al territorio intende valorizzare la scuola
quale comunità attiva e in grado di avviare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale
nel rispetto dei ruoli e dei compiti istituzionali.
10
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa indicherà, altresì, il piano di formazione del personale
docente e ATA, il fabbisogno di risorse professionali (docenti ed ATA), strumentali, materiali ed
infrastrutturali, prevedendo quindi una correlata sinergia con i servizi generali e amministrativi,
per i quali il dirigente scolastico, ai sensi dell'art. 25 comma 5 del D. Lgs. n. 165/2001, fornisce al
DSGA le direttive di massima che costituiscono linee di guida, di condotta e di orientamento
preventivo sullo svolgimento delle specifiche attività previste dai servizi.
Le Funzioni Strumentali individuate dal Collegio Docenti, i Collaboratori del Dirigente Scolastico,
i Coordinatori di Intersezione/Interclasse/Classe, i Responsabili dei progetti per l’ampliamento
dell’offerta formativa e le altre figure di sistema, costituiranno i nodi di raccordo tra l'ambito
gestionale e l'ambito didattico, al fine di garantire la piena attuazione del Piano.
Il presente Atto, rivolto al Collegio dei Docenti, è acquisito agli atti della scuola e reso noto agli
altri Organi collegiali competenti.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof.ssa Anna Rita Giuseppone
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4.ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
A) ANALISI DEL TERRITORIO
L’Istituto Comprensivo di Castel Gandolfo (RM) è una nuova realtà territoriale nata nel 1999
dall’aggregazione, sotto un unico dirigente scolastico, di tutte le sedi scolastiche pubbliche
nell’ambito comunale. Come già evidenziato nel RAV (Rapporto di autovalutazione) l’Istituto
Comprensivo è parte integrante dell’identità educativa del Comune di Castel Gandolfo. Fra le
opportunità ivi declinate, il Comune è limitrofo all’area altamente produttiva di tipo secondario e
terziario e ha sperimentato, negli ultimi decenni, processi intensi di crescita demografica e di
urbanizzazione.
La scuola intende promuovere il senso di appartenenza dei ragazzi alla comunità in cui vivono
attraverso una conoscenza diretta del territorio, delle opportunità territoriali in divenire rispetto alla
crescita demografica dei residenti in età scolare, sviluppando in loro il senso del sociale e
l’acquisizione di abilità cognitive ed operative per un efficace e civico inserimento nella società.
Caratteri socio-economici del comune di Castel Gandolfo I due caratteri distintivi fondamentali che connotano il territorio comunale sono:
- la forte appartenenza al sistema urbano locale costituito dai Castelli Romani;
- il ricadere nell’area metropolitana romana
In merito alla pianificazione dei servizi spetta all’ente locale spetta il compito di soddisfare la
domanda di attrezzature di servizio espressa dalla popolazione residente.
Quadro demografico generale Castel Gandolfo è tra i comuni meno estesi (14,71 Kmq) dell’area dei Castelli Romani e buona
parte del suo territorio è occupato dal lago di Albano (6 Kmq).
La crescita demografica è dovuta principalmente alla componente statisticamente nota come saldo
migratorio che l’ISTAT individua con il bilancio comunale tra i trasferimenti di residenza.
In questo computo rientrano i cittadini italiani, che da Roma si sono distribuiti in diverse aree della
sua provincia tra cui l’area dei Castelli cui Castel Gandolfo appartiene, e i cittadini stranieri, ovvero
le persone di cittadinanza non italiana aventi dimora abituale in Italia.
L’aumento dei residenti stranieri nel comune di Castel Gandolfo ricalca l’andamento nazionale
delle migrazioni.
Verde e attrezzature sportive
Nel Comune di Castel Gandolfo sono presenti alcune attrezzature sportive di livello superiore
come: canottaggio e kayak (di proprietà del CONI) sul lago di Albano; un campo da golf (località
Laghetto); mentre scarse sono le attrezzature pubbliche di uso quotidiano; si può disporre di: un
campo di calcio comunale (località Ibernesi); una palestra comunale (Pavona). Si aggiungono poi le
seguenti attrezzature private: Campo polivalente (località Pavona); otto campi da tennis in via Costa
del lago; tre campi da tennis in via delle Mole; un'area di allenamento per il golf; un vivaio di pesca
sportiva; un campo di calcetto in località "Casali Sala".
Strutture e servizi nel territorio
Il comune di Castel Gandolfo fornisce il servizio di scuolabus in orario di entrata ed uscita degli
alunni.
Oltre che dall'utenza, le risorse sono costituite da una rete di soggetti collaborativi, istituzionali,
pubblici e privati quali:
• Amministrazione comunale.
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• Il distretto sanitario AUSL RMH.
• Le banche.
• Imprese artigianali, commerciali, turistiche in cui si riconosce l'identità
socio-economica del territorio e che costituiscono una potenziale fonte di finanziamento per
le attività dell'istituzione scolastica.
• Soggetti ed enti con finalità socio-culturali, sportive e religiose.
• L'Ente Parco dei Castelli Romani.
• W. W. F. Castelli Romani.
• Associazioni nazionali del territorio ONLUS
B) MISSION DELL’ISTITUTO
La “MISSION” della scuola
La società della conoscenza è caratterizzata da molteplici cambiamenti e discontinuità che,
se da una parte amplificano le opportunità, dall’altra aumentano i rischi. La scuola è solo una delle
tante esperienze di formazione che i bambini e gli adolescenti vivono tuttavia è il luogo principe
dove dare un senso alla molteplicità delle esperienze, riducendone la frammentarietà e il carattere
episodico, fornendo supporti adeguati perché ogni persona sviluppi una propria identità
consapevole.
Pertanto, il codice educativo didattico-pedagogico dell’Istituto, nell’assolvimento degli obiettivi
formativi ivi declinati, individua le seguenti azioni come prioritarie del proprio operare:
✓ La promozione della cultura della pace, partendo dalla memoria del passato intesa come
conoscenza e conseguente consapevolezza della propria identità culturale e storica, studio
dei valori della Costituzione assimilati e vissuti in forme di comportamento quotidiano.
✓ La ricomposizione dei grandi oggetti della conoscenza, cercando di superare la
frammentazione delle discipline integrandole in nuovi quadri d’insieme
✓ La promozione dei saperi necessari ad una società complessa per acquisire: la capacità di
cogliere l’aspetto essenziale dei problemi, la capacità di comprendere il rapido sviluppo
della scienza e della tecnologia, la capacità di imparare a vivere e ad agire in un mondo in
continuo cambiamento;
✓ La diffusione della consapevolezza che i grandi problemi dell’attuale condizione umana
possono essere affrontati solo grazie ad una stretta collaborazione tra nazioni, culture,
discipline.
Nella piena attuazione della mission educativa si propone altresì di:
garantire il diritto degli alunni al percorso scolastico
promuovere una realizzazione di sé nel rispetto delle pari opportunità di successo formativo,
nel rispetto dei tempi e stili di apprendimento individuali
promuovere un processo di apprendimento permanente, in un percorso denso di
trasformazioni
garantire un processo formale di istruzione, finalizzato allo sviluppo della persona
fornire gli strumenti necessari per la prosecuzione degli studi e per le scelte consapevoli
far acquisire strumenti culturali utili alla comprensione della complessità del mondo in
continuo cambiamento e indispensabili alla consapevolezza delle scelte
guidare l'alunno nell'elaborazione della propria esperienza e nella pratica della cittadinanza
attiva.
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Tali azioni sono incentivate e perseguite attraverso l’attuazione di processi formativi e didattici che
si inseriscono nelle seguenti specifiche aree prioritarie di intervento:
- inclusione
- continuità e orientamento
- recupero delle difficoltà e valorizzazione delle eccellenze
- educazioni alla legalità, alla sostenibilità ambientale, ad uno stile di vita sano
- promozione di conoscenze e saperi disciplinari e trasversali.
C) L’IDENTITÀ EDUCATIVA DELLA SCUOLA
La nostra Scuola vuole offrire il massimo delle opportunità formative e promuovere forme
partecipative che attivino atteggiamenti e comportamenti di corresponsabilità di tutti i soggetti
interni ed esterni alla scuola interessati alla formazione. Il percorso formativo proposto dall’I.C.
Castel Gandolfo si profila nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa, elaborato per il triennio
2016-2019, affonda le sue radici nella propria storia istituzionale e persegue coerenti obiettivi di
miglioramento individuati e declinati nel RAV. Azioni da progettare e porre in essere, strategie
operative, risorse necessarie alla realizzazione della propria “mission” istituzionale sono altrettanti
punti nodali che trovano riferimento nella normativa, con snodo nelle Indicazioni Nazionali 2012
per il curricolo della scuola dell’Infanzia e del primo ciclo d’istruzione, fino alla recente Legge
107/2015.
L’Istituto ha esplicitato un modello educativo ispirato ai seguenti criteri fondanti:
affrontare in autonomia e con responsabilità le situazioni di vita tipiche della propria età
essere consapevole delle proprie potenzialità
comprendere sé stesso e gli altri attraverso gli strumenti di conoscenza
rispettare le regole condivise
collaborare con gli altri
portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri
avere cura e rispetto di sé;
avere rispetto per funzioni pubbliche alle quali partecipa
assumersi le proprie responsabilità
chiedere e fornire aiuto.
Finalità Le aree prioritarie di intervento dell'azione educativa e didattica da parte dell'Istituto sono:
Porre al centro dell’azione educativa la persona nella sua singolarità e in tutti i suoi aspetti:
cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali;
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accoglienza, solidarietà ed inclusione;
farsi carico delle esigenze di tutti gli alunni, con particolare attenzione a quelli che hanno
bisogni educativi speciali (BES), in situazione di svantaggio socio-economico-culturale e
affettivo, di origine straniera e non di madre lingua italiana favorendo la cultura
dell’inclusione e della responsabilità e della condivisione formativa
far acquisire le regole del vivere e del convivere per una educazione che conduca gli alunni
a fare scelte autonome e consapevoli atte a formare cittadini attivi nella costruzione di
collettività ampie e composite, siano esse quella nazionale, quella europea, quella mondiale;
offrire risposte sempre più adeguate alle esigenze e ai bisogni formativi dell’utenza
favorire un’educazione permanente e ricorrente;
facilitare la consapevolezza della corresponsabilità nei processi formativi tra scuola,
famiglia e territorio nell’ambito delle specifiche competenze;
valorizzazione delle attitudini, recupero del disagio, prevenzione della dispersione;
continuità e orientamento: dare continuità all’intero percorso scolastico nei tre ordini di
scuola, valorizzando le eccellenze e sostenendo le peculiarità di tutti gli alunni.
Sviluppare pratiche di orientamento mirato alla progressiva conoscenza di sé e delle proprie
attitudini, per una scelta consapevole del successivo indirizzo di studi
scuola, famiglia e territorio: favorire un rapporto sinergico dell’istituzione scolastica con
famiglia e territorio, facilitando la consapevolezza della corresponsabilità nei processi
formativi, nel rispetto delle specifiche competenze e dei ruoli.
Obiettivi
• Sviluppare negli allievi l’acquisizione di competenze culturali necessarie per continuare ad
apprendere nel corso della vita;
• promuovere interessi, motivazioni, curiosità, potenzialità - attraverso un approccio efficace
e coinvolgente - a saperi e conoscenze delle aree disciplinari delle Indicazioni per il
curricolo e degli assi culturali dell’Obbligo di istruzione per avviare gli alunni a scelte
ragionate e consapevoli;
• far conoscere, comprendere ed acquisire i nuovi alfabeti per un uso consapevole e critico
degli strumenti informatici e multimediali;
• esercitare i diritti/doveri di cittadinanza;
• dotare gli allievi della capacità di guardare alla complessità del mondo da una pluralità di
punti di vista, insegnando loro a decentrare, contestualizzare e pensare in modo critico;
• favorire il confronto, lo scambio e l’intreccio tra storie e culture diverse per un nuovo
umanesimo e per l’educazione alla pace;
• sviluppare la sensibilità e il rispetto per l’ambiente, i valori della libertà, della dignità e del
rispetto della persona, dell’uguaglianza, della giustizia, della cooperazione e della solidarietà
per una nuova cittadinanza, in coerenza con le Indicazioni per il curricolo e l’Obbligo di
istruzione;
• prevenire e lottare contro qualunque forma di sopraffazione
• formare i giovani alla convivenza civile ovvero alla legalità.
La nostra scuola, oltre ad essere un luogo di apprendimento di contenuti culturali, si prefigge
anche il compito di promuovere attività per il benessere dello studente, promuovere e
valorizzare le potenzialità e le peculiarità cognitive ed affettive di ciascuno per garantire il
diritto all’apprendimento e un reale successo formativo per tutti gli allievi.
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D) OBIETTIVI FORMATIVI
Il nostro istituto, nel definire le finalità dell’azione educativa, prende come base gli articoli del
dettato Costituzionale (art. 2,3,4,8,13,21,34) condividendo il riferimento presente nelle indicazioni
nazionali per il curricolo, nello specifico:
1. Il richiamo a concetti quali uguaglianza, dignità, qualità della vita, libertà nelle sue diverse
forme (artt.13 e 21), soprattutto la libertà di parola;
2. riaffermare i diritti inviolabili della persona, il diritto al lavoro, all’assistenza, all’istruzione,
ma anche i doveri di solidarietà politica, economica e sociale e di rispetto delle norme e
delle regole.
In sostanza individuiamo quale compito della scuola quello di operare nella direzione di una
eguaglianza reale e sostanziale all’interno del processo unitario di formazione, secondo un criterio
di continuità, permeando trasversalmente e in modo verticale l’intero processo di insegnamento-
apprendimento dai 3 ai 16 anni. L’istruzione deve fornire le basi per la tutela dell’esercizio effettivo
della libertà e delle pari opportunità per tutti i cittadini, deve consegnare il patrimonio culturale che
ci viene dal passato, preparare al futuro, accompagnare il percorso di formazione personale
nell’ottica del diritto all’uguaglianza e dell’uguaglianza nella diversità.
Tutti gli operatori della scuola sono impegnati ad assumere, in un clima di cooperazione negli
organismi interni istituzionali (consigli nei tre ordini di scuola, collegio dei docenti…), come punti
di riferimento imprescindibili:
il pieno sviluppo della persona, nel rispetto delle inclinazioni individuali, delle sue
capacità e delle sue attitudini;
l’identità nella differenza;
la valorizzazione della persona e la sua qualità di vita;
l’imparare ad imparare;
l’apprendimento per tutto l’arco della vita;
l’educare istruendo;
la trasversalità e verticalizzazione del conoscere.
Per superare la dualità del sapere tra umanistico e scientifico è necessario un riesame e una
riarticolazione degli itinerari didattici per meglio raccordare, unificare, integrare quelle specificità
disciplinari in un sistema pluridisciplinare all’interno delle tre aree (linguistico-artistico-espressiva;
storico-geografica; matematico-scientifico-tecnologica). Gli insegnanti sono pertanto coinvolti nella
costruzione di un percorso culturale, nel rispetto del quadro nazionale di riferimento in termini di
obiettivi e di competenze, utilizzando al meglio gli spazi operativi e progettuali offerti
dall’autonomia scolastica. L’obbligatorietà dell’istruzione, attraverso la gradualità tra campi
d’esperienza, aree disciplinari e assi culturali, deve mirare alla verticalizzazione del sapere per
consentire a tutti gli alunni, nel rispetto della loro specificità, di acquisire competenze tali da
attivare attitudini, potenzialità, abilità per un inserimento attivo nella società multiculturale che si
sta velocemente manifestando.
La domanda formativa dell'utenza dell’Istituto confluisce nella garanzia del diritto allo studio e si
configura attraverso i seguenti obiettivi formativi:
di inserimento nell'ambiente scolastico;
di riconoscimento della centralità dell'alunno nella realizzazione e conduzione del
progetto formativo ed educativo;
di innovazione ed aggiornamento nei metodi dell'insegnamento e delle strategie
relazionali per una individualizzazione dei percorsi educativo-formativi;
16
di offrire agli allievi opportunità di sviluppo delle competenze e conoscenze per garantire
una solida base culturale;
di sollecitare la motivazione all'apprendimento e allo sviluppo delle proprie abilità per un
efficace orientamento nel proseguo degli studi;
di guidare nella costruzione di un'identità personale e culturale che possa inserirsi in
modo attivo e responsabile nel contesto sociale che è sempre più in rapida
trasformazione.
E) CURRICOLO D’ISTITUTO
Quadro di riferimento partecipato e condiviso per la formazione ed educazione dell’alunno
Il nostro Istituto opera per condurre l’alunno alla costruzione della propria identità personale e delle
basi culturali e procedurali per l’apprendimento. Il fine è quello di favorire il pieno sviluppo della
persona all’interno dei principi della Costituzione Italiana e della tradizione culturale europea, con
l’obiettivo di un inserimento attivo nella società moderna con un bagaglio di strumenti idonei ad
affrontare i continui cambiamenti a cui l’attuale società multietnica e culturale è soggetta. La
valorizzazione delle diversità individuali, la costruzione di un habitus alla formazione continua, alla
cittadinanza attiva, alla collaborazione partecipata, al rispetto delle diversità nei suoi molteplici
aspetti è lo scopo a cui tendono le diverse professionalità presenti nel nostro Istituto confidando
nella condivisione e collaborazione delle famiglie.
Il Curricolo di Istituto è allegato al PTOF 2016/19 e ne costituisce parte integrante.
(Allegato n.1) Curricolo di Istituto
(Allegato n.2) Curricolo Infanzia
(Allegato n.3) Curricolo scuola Primaria
(Allegato n.4) Curricolo scuola Secondaria
F) METODOLOGIA
I docenti del nostro istituto, partendo dall’assunto che le modalità d'intervento educativo devono
avere al loro centro l'alunno, faranno ricorso ai seguenti criteri metodologici per il successo
educativo ed evolutivo dell’alunno, anche attraverso una innovativa metodologia didattica fruita da
alunni e docenti:
✓ Apprendimento esperienziale per favorire la conoscenza degli alunni, per promuovere abilità
e competenze
✓ Predisporre interventi in favore della diversità
✓ Motivare l’esplorazione e la scoperta al fine di promuovere la passione per la ricerca di
nuove conoscenze
✓ Attuare l’apprendimento cooperativo all’interno della classe e attraverso la formazione di
gruppi di lavoro anche con alunni di classi e di età diverse
✓ Tutoring (apprendimento fra pari);
17
✓ Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere, al fine di “imparare ad
apprendere”
✓ Realizzare percorsi in forma di laboratorio, per favorire l’operatività e allo stesso tempo il
dialogo e la riflessione di quello che si fa.
✓ Utilizzare il metodo della ricerca - euristico-partecipativo - (individuale e di gruppo) per la
possibilità che offre di indagare in campi diversi con obiettivi e tecniche multiple
✓ Implementazione delle metodologie didattiche innovative per un corretto uso delle abilità
digitali, anche attraverso l’accesso a nuove tecnologie, l’uso di ambienti e di strumenti
digitali
✓ Mastery learning (organizzazione didattica molto attenta alle diversità individuali nei ritmi
e nei tempi di apprendimento degli allievi)
Ampio spazio verrà riservato all’operatività ed alle attività di tipo laboratoriale in quanto è proprio
attraverso il fare che i ragazzi apprendono con maggiore facilità.
Si adotterà uno stile di insegnamento che sarà interattivo, cooperativo e per animazione, rispettando
i tempi ed i bisogni degli alunni.
L’apprendimento, come è noto, è sostenuto dal rinforzo (successo e gratificazione personale), è
facilitato dalla continuità dell’esperienza, è connesso agli interessi, alla motivazione e agli scopi;
funziona secondo modalità differenti nelle varie fasi dello sviluppo mentale ed è fortemente
influenzato dalla situazione sociale ed affettiva in cui avviene.
G) VERIFICA E VALUTAZIONE
Una verifica sistematica e frequente consente di valutare il grado di apprendimento raggiunto
dall'alunno e dall'intera classe e concorre ad evidenziare le capacità e le attitudini degli alunni, in
vista delle scelte future. La valutazione avrà per oggetto i progressi nell'apprendimento, il
comportamento e la crescita globale della personalità.
Al fine di consentire agli alunni di recuperare, consolidare e/o approfondire le loro conoscenze il
Collegio docenti ha deliberato l’effettuazione della settimana del recupero la prima settimana del
mese di febbraio con possibilità di classi aperte e gruppi di livello. In questa settimana la trattazione
di nuovi contenuti disciplinari sarà sospesa per una migliore fruizione del tempo-scuola- recupero.
Le regole condivise per la gestione delle procedure di verifica sono le seguenti:
Periodicità: verranno effettuate almeno tre prove scritte per le discipline che lo prevedono; tre
interrogazioni orali; tre prove grafiche o pratiche dove prescritto per quadrimestre;
Attribuzione di voti: riferiti a specifici obiettivi desunti dalle unità di apprendimento e dagli
Indicatori disciplinari allegati alle programmazioni disciplinari;
Correzione di elaborati: a cura del docente titolare della disciplina, finalizzata alla presa di
coscienza da parte degli alunni degli obiettivi raggiunti e di quelli ancora da raggiungere;
Restituzione elaborati: al massimo entro quindici giorni;
Comunicazione alle Famiglie: attraverso il diario scolastico, i colloqui individuali e generali, il
documento di valutazione, la certificazione delle competenze.
Si valuteranno, pertanto, tenendo in considerazione i livelli di partenza, gli stili individuali di
apprendimento ed il processo di maturazione individuale: conoscenze acquisite, capacità di
rielaborazione, interesse, impegno, partecipazione alla vita scolastica, progressione verso gli
obiettivi prefissati.
La valutazione terrà conto anche dei condizionamenti socio-ambientali.
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Funzioni
Il processo di valutazione può assumere tre specifiche funzioni rispetto agli obiettivi che si pone:
1) Diagnostica o iniziale: fornisce la necessaria base conoscitiva per assumere adeguate decisioni
didattiche ed offre gli elementi sui quali costruire il processo di formazione. Tale valutazione è
esercitata nei momenti iniziali o intermedi dell’attività didattica.
2) Formativa o intermedia: fornisce informazioni continue o analitiche circa l’efficacia dei percorsi
di apprendimento; strumento utile per orientare e rimodulare i successivi itinerari anche con
l’ausilio di interventi personalizzati.
3) Sommativa o finale: ha carattere parzialmente consuntivo e costituisce la valutazione al termine
del processo di apprendimento o di una parte di esso. Certifica le conoscenze e le competenze
acquisite tenendo conto delle osservazioni sistematiche sul processo di apprendimento del
livello raggiunto rispetto ai livelli di partenza.
Il documento ufficiale di valutazione, scheda di valutazione degli apprendimenti, riporta un dato
numerico, il voto, espresso in decimi, che traduce la valutazione sommativa nella singola disciplina.
Strumenti e tempi della valutazione
Gli strumenti utilizzati sono: discussioni, relazioni orali e scritte, prove orali e scritte o pratiche,
questionari a risposta aperta o chiusa, vero o falso, scelta multipla, lavori applicativi su nozioni
acquisite, ricerche individuali e di gruppo, allestimento cartelloni, lavori diversificati, ecc.
Attraverso l’osservazione sistematica del comportamento, vengono valutati gli aspetti non cognitivi
in relazione a: socializzazione, impegno, interesse, attenzione, partecipazione, metodo di lavoro.
La valutazione, oltre a realizzarsi con precisi atti nella quotidianità della vita scolastica, assume
valenze e forme particolari in alcuni momenti dell'anno:
ad inizio di anno scolastico: valutazione diagnostica, finalizzata all'accertamento del possesso dei
prerequisiti ed all'organizzazione del loro recupero (le prove di ingresso saranno concordate tra gli
insegnanti della stessa disciplina nelle varie sezioni);
durante il corso dell'anno: valutazione intermedia o in itinere, finalizzata al controllo dell'efficacia
e dell'adeguatezza della programmazione. Essa si concretizza nella valutazione quadrimestrale,
espressa con giudizio sintetico degli esiti delle discipline e del comportamento nel documento di
valutazione degli alunni;
al termine dell'anno scolastico o del ciclo di studi: valutazione finale o sommativa, per il
confronto fra risultati ottenuti e previsti e la misurazione dell'eventuale distanza degli
apprendimenti dell'alunno dallo standard di riferimento, tenendo conto delle condizioni di partenza
e per l'attestazione degli esiti raggiunti.
Il Collegio dei docenti ha stabilito due momenti distinti per la valutazione sommativa, dividendo
l’anno scolastico in due quadrimestri. (I quadrimestre: settembre/gennaio; II quadrimestre
febbraio/giugno).
All’inizio e alla fine dell’anno scolastico, inoltre, vengono somministrate prove di ingresso comuni
e prove standard, per garantire una valutazione equa ed univoca all’interno dell’Istituto. Sono
previsti per legge piani di intervento personalizzati e/o individualizzati per alunni con bisogni
educativi speciali, che hanno nella corrispondente valutazione i loro specifici riferimenti.
L’Istituto partecipa alle Prove Invalsi per le rilevazioni nazionali degli apprendimenti degli
studenti, come da normativa vigente: art.51 c.2 del D.L. n.5/2012 e convertito nella Legge n.35 del
04/04/2012. Solo il risultato delle prove Invalsi della classe Terza della Scuola Secondaria di I
grado concorre, per un settimo, alla determinazione del voto dell’esame di Stato.
19
Per ulteriori ed esaustive informazioni in merito ai risultati delle Prove Invalsi si rinvia alla sezione
del RAV RISULTATI NELLE PROVE STANDARDIZZATE NAZIONALI in cui vengono
analizzati altresì i punteggi conseguiti dalle classi dell’Istituto, i livelli raggiunti e l’analisi della
varianza delle classi prese in esame.
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
Gli alunni dell’Istituto sono valutati nel loro comportamento secondo i seguenti indicatori e
criteri:
Criteri per la valutazione del comportamento
INDICATORI CRITERI
1 Rispetto delle regole
Adeguamento dei comportamenti al
regolamento scolastico e alle regole
convenute
2 Rapporti con i compagni Rispetto, disponibilità, collaborazione
3 Rapporti con docente e personale della scuola Rispetto, collaborazione fiducia
4 Rispetto dell’ambiente scolastico e materiali
della scuola Ordine e cura
5
Responsabilità negli impegni
Assunzione dei propri doveri scolastici ed
extrascolastici
6 Progressi nel comportamento Maturazione sul piano comportamentale
(Allegato n.5): Declinazione Indicatori Valutazione del Comportamento Scuola Primaria e
Secondaria
Criteri di valutazione degli apprendimenti
Scuola Primaria
La Scuola Primaria accompagna gli alunni all’elaborazione del senso della propria esperienza, mira
all’acquisizione degli apprendimenti di base e offre agli allievi l’opportunità di sviluppare le
dimensioni cognitive, emotive, affettive e sociali. È scuola formativa attraverso gli alfabeti delle
discipline.
La valutazione del comportamento di studio restituisce ad ogni alunno un riscontro puntuale su :
partecipazione al lavoro scolastico
assiduità dell’impegno
regolarità della presenza
condivisione degli obiettivi formativi
nella pratica dei valori della socializzazione e della convivenza civile attraverso atteggiamenti-
azioni-proposizioni propri della quotidianità del vissuto scolastico.
Ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico
complessivo degli alunni e concorre, con la sua finalità anche formativa, al miglioramento dei livelli
di conoscenza e al successo formativo. Declinata ai sensi del DPR 122/2009, la valutazione nella
Scuola Primaria è un elemento pedagogico fondamentale delle programmazioni didattiche, in
quanto permette di seguire i progressi dell’alunno rispetto agli obiettivi e ai fini da raggiungere: il
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sapere, il saper fare e il saper essere e la valutazione espressa in decimi, concorre, con la sua finalità
anche formativa, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo scolastico di ciascun
alunno, nel rispetto delle proprie individualità.
Scuola Secondaria
In continuità didattico-formativa con la Scuola Primaria e in adesione a quanto ivi dichiarato, ai
sensi e per gli effetti dell'art. 4, comma 4 del D.P.R. 275/1999 e dell’art. 1, c. 5 del D.P.R.
122/2009, la valutazione e l’attribuzione dei voti disciplinari sarà espressa in decimi sia per il
comportamento, sia per gli apprendimenti e verrà effettuata sulla base dei criteri di seguito
riportati:
Voto Criteri
10 Evidenzia una preparazione approfondita e organica. Dimostra autonomia di giudizio e
operativa. Rielabora con originalità le conoscenze. Comprende i testi, li interpreta senza
difficoltà e interagisce con essi. Si esprime con disinvoltura ed espone con rigore e
padronanza lessicale.
9 Conosce in modo completo e articolato la disciplina. Ha padronanza dei contenuti. Rielabora
autonomamente le conoscenze. Comprende i testi con precisione cogliendo anche elementi
impliciti. Si esprime con efficacia e con lessico specifico.
8 Conosce i contenuti e li elabora correttamente. Ha consapevolezza dei contenuti che
ripropone con sicurezza. Applica autonomamente le conoscenze che rielabora in modo
soddisfacente. Comprende i testi con precisione. Si esprime in modo chiaro e corretto.
7 Conosce gli argomenti di studio. Ha consapevolezza dei contenuti che ripropone in modo
adeguato. Applica autonomamente le conoscenze che elabora in modo semplice. Comprende
i testi e riesce ad interagire. Espone in modo chiaro e con lessico adeguato.
6 Conosce gli aspetti fondamentali dei temi trattati. Ha consapevolezza dei contenuti acquisiti
e li ripropone in modo semplice. Riesce ad applicare le conoscenze di cui è in possesso
attraverso linee guida. Comprende il messaggio in maniera essenziale, semplificando i
contenuti. Espone in modo semplice e lineare pur con qualche errore che non compromette la
chiarezza del messaggio.
5 Conosce in modo incompleto gli aspetti fondamentali dei temi trattati. Ha acquisito
meccanicamente i contenuti. Ha difficoltà nell'applicare le conoscenze. Comprende
parzialmente o con lentezza se guidato. Espone utilizzando un lessico limitato.
4 Conosce in modo frammentario gli aspetti fondamentali dei temi trattati. Ha acquisito in
maniera parziale e superficiale i contenuti. Presenta difficoltà di rilievo nell'applicazione e
nell'elaborazione personale. Comprende a fatica i contenuti semplificati nella loro struttura.
La comunicazione è difficoltosa per carenze strutturali nel discorso.
In entrambi gli ordini di scuola, l’insegnamento della Religione Cattolica viene valutato attraverso
un giudizio sintetico del docente.
Si sottolinea che nella scuola dell’obbligo, sono applicati da tempo gli strumenti di valutazione
qualitativi che si affiancano a quelli quantitativi. La valutazione a cui si giunge è globale perché
colloca i dati ottenuti dalla misurazione all'interno di un'analisi complessiva della situazione in cui
avviene l'apprendimento.
21
Valutazione degli Alunni con disabilità
Gli Alunni con disabilità saranno valutati sul comportamento, sulle discipline e sulle attività
predisposte e svolte sulla base del P.E.I. (Piano Educativo Individualizzato, come dall’art. 12, c. 5
L.104/92).
Per essi, qualora richieste, si provvederà in sede di Esame di Stato, alla predisposizione di prove
differenziate.
Valutazione degli Alunni con DSA (disturbi specifici di apprendimento)
Per gli Alunni in situazione di Difficoltà Specifiche di Apprendimento, debitamente certificate,
(Legge n. 170 dell’08/10/2010), viene dettata una disciplina organica, con la quale si prevede che,
in sede di svolgimento delle attività didattiche, ed anche in sede di esame, siano attivate adeguate
misure dispensative e compensative che il consiglio di classe individua nel piano didattico
personalizzato e che la relativa valutazione sia effettuata tenendo conto delle particolari situazioni
ed esigenze personali degli alunni.
Certificazione delle Competenze
La scuola finalizza il curricolo alla maturazione delle competenze previste nel profilo dello
studente. Le competenze specifiche, acquisite dagli alunni al termine del percorso scolastico nei
vari ambiti disciplinari, saranno certificate adeguatamente, nel quadro della normativa europea. Le
certificazioni nel primo ciclo (al termine della Scuola Primaria e della Secondaria) descrivono e
attestano la padronanza delle competenze progressivamente acquisite, sostenendo e orientano gli
studenti verso il seguente ordine di scuola e la scuola del secondo ciclo.
Traguardi delle competenze trasversali attese dagli alunni del nostro Istituto L’attività didattica educativa programmata dai docenti dell’istituto mira al conseguimento, da parte
degli alunni della scuola, delle seguenti competenze. Queste sono articolate per segmenti di
percorso scolastico al fine di monitorare con maggior precisione il percorso di crescita di ogni
singolo alunno. Tali competenze sono ritenute dai docenti dell’istituto, fondamentali per un
armonico e proficuo apprendimento nonché per la costruzione di un habitus personale di
apprendimento per tutto l’arco della vita.
I traguardi delle competenze trasversali fanno parte integrante del Curricolo di Istituto in allegato
al PTOF 2016/19 (Allegato n. 6).
22
H) DIDATTICA E DIDATTICHE SPECIALI: INCLUSIONE E
MULTICULTURALITA’
Accoglienza
Ogni alunno viene accolto nel rispetto dei suoi tempi di adattamento; particolare attenzione viene
posta dai docenti nelle classi di passaggio da un ciclo di istruzione all’altro. Sono elaborati piani di
accoglienza specifici per le diverse fasce di età i quali coinvolgono il personale della scuola, i
genitori, gli alunni. Obiettivo di tali piani è quello di condurre gradatamente l’alunno a conoscere
l’ambiente scolastico, il personale che vi lavora inclusi compiti e funzioni, il regolamento di
funzionamento dell’istituto, il regolamento di comportamento affinché la sua permanenza a scuola
sia vissuta con serenità.
DIVERSITA’ E INCLUSIONE
Con la Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni
educativi speciali ed organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” viene ribadita e
ridefinita la strategia inclusiva della scuola italiana al fine di realizzare a pieno il diritto
all’apprendimento per tutti gli studenti in situazione di difficoltà. La Direttiva estende il diritto alla
personalizzazione dell’apprendimento all’intera area dei Bisogni Educativi Speciali comprendente:
✓ Alunni con disabilità
✓ Disturbi specifici di apprendimento
✓ Disturbi evolutivi specifici
✓ Difficoltà derivanti dalla non conoscenza della lingua e cultura italiana (alunni stranieri)
✓ Svantaggio sociale e culturale
La presa in carico degli alunni con Bisogni Educativi Speciali è al centro dello sforzo congiunto e
condiviso della scuola e della famiglia, comporta la definizione di un Piano Didattico
Personalizzato (anche per un breve periodo) deliberato dal consiglio di classe, controfirmato dal
team dei docenti di classe e dalla famiglia.
Viene istituito il Gruppo di Lavoro e di Studio per l’Inclusione (G.L.I.) che sostituisce ed amplia
i compiti del GLHI (gruppo di lavoro e di studio d’Istituto).
Rinnovato annualmente include al suo interno:
✓ Il Dirigente scolastico o un suo delegato
✓ Le funzioni strumentali incaricate per gli alunni con disabilità, con disturbi specifici di
apprendimento e/o evolutivi
✓ Insegnanti per il sostegno
✓ Docenti con esperienza e/o formazione specifica
✓ Coordinatori di classe
✓ Genitori degli alunni con bisogni educativi speciali
✓ Presidente del Consiglio d’Istituto
✓ Esperti istituzionali
✓ Assistenti educatori comunali
✓ Assistenti alla comunicazione o mediatori linguistico-culturale
Tale gruppo di lavoro si riunisce periodicamente, funzionalmente alle necessità e richieste
provenienti dalla complessità degli interventi programmati. Può articolarsi per grado scolastico.
23
Funzione del gruppo di lavoro per l’inclusione(G.L.I)
▪ Rilevazione dei BES presenti nell’Istituto
▪ Raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere anche in rete o
con azioni strategiche dell’Amministrazione centrale
▪ Focus/confronto, consulenza, supporto ai docenti sulle strategie e metodologie di gestione
delle classi
▪ Rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello d’inclusività dell’Istituto
▪ Raccolta e coordinamento delle proposte dei singoli GLHO ai sensi dell’art.1 comma 605
lett. b L.296/06, tradotte in sede di definizione del PEI (come stabilito dall’art.10 c.5
L.122/10
▪ Elaborazione del Piano Annuale per l’Inclusività da elaborare entro il mese di giugno, da
portare in discussione e deliberazione del Collegio Docenti
▪ Interfaccia tra la scuola ed i Centri Territoriali di Supporto (CTS)
Il piano annuale per l’inclusività (PAI) Il piano annuale per l’inclusività, redatto al termine di ciascun anno scolastico, rappresenta il piano
operativo funzionale dell’Istituto per incrementare il livello generale di inclusività della scuola.
Partendo da un’analisi delle criticità e dei punti di forza degli interventi attuati nel precedente anno
scolastico, il piano formula un’ ipotesi globale di utilizzo delle risorse specifiche, istituzionali e
non, presenti e/o prevedibili nell’Istituto scolastico; portato all’approvazione del collegio docenti
nel mese di giugno viene inviato ai competenti uffici (USR, GLIP, GLIR) per la constatata
rilevazione del fabbisogno relativo all’organico di sostegno e alle altre istituzioni territoriali e
all’utilizzo delle risorse di competenza. Le assegnazioni delle risorse assegnate dall’USR
all’Istituzione Scolastica saranno quindi distribuite dal Dirigente Scolastico, in accordo e
condivisione con il GLI, dando modo ai GLHO di definire il PEI per gli alunni con disabilità. Il
collegio docenti verifica annualmente il piano annuale per l’inclusività.
Inclusione degli alunni con bisogni educativi special
Disabilità certificata ai sensi della L.104/92 art.3 c.3 e c.1
Il diritto all’educazione e all’istruzione degli alunni con disabilità nella scuola di ogni ordine e
grado è disciplinato dalla legge quadro N. 104/92, le cui norme sono recepite dal Testo Unico della
scuola. L’ Istituto Comprensivo dispone, in organico, di un team di insegnanti di sostegno
specializzati che garantiscono una continuità didattica e progettuale.
L’ inclusione degli alunni con disabilità è perseguita con diverse modalità, con particolare
attenzione ai momenti legati all’accoglienza, alla permanenza e all’orientamento. Accanto ad un
lavoro prettamente didattico e curricolare si affiancano momenti di lavoro individualizzato tesi al
recupero delle difficoltà specifiche a cui si alternano attività laboratoriali e di gruppo, atte a
valorizzare le capacità e le attitudini di ciascun alunno.
La certificazione di disabilità è il presupposto per l’attribuzione all’alunno delle misure di sostegno
e di integrazione. Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n.185 del 23/02/2006 all’art.1
individua per la certificazione dell’alunno con disabilità un “organismo collegiale” appartenente al
Servizio Sanitario Nazionale.
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IL PROTOCOLLO DI INCLUSIONE DEGLI ALUNNI
CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
Delibera n.46/2015-16 del Collegio Docenti del 17/05/2016
PREMESSA
“Ogni alunno, in continuità o per determinati periodi può manifestare Bisogni Educativi Speciali:
o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali rispetto ai quali è
necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta. Va quindi potenziata la cultura
dell’inclusione…”
(Direttiva Ministeriale del 27/12/2012).
Il nostro Istituto si impegna da anni nella valorizzazione della realtà personale, umana, sociale e
familiare degli alunni con Bisogni Educativi Speciali, soprattutto nella promozione della loro
formazione attraverso la realizzazione di un’organizzazione educativa e didattica personalizzata,
negli obiettivi, nei percorsi formativi e nelle strategie didattiche.
Tale premessa di carattere scientifico costituisce un preludio essenziale di conoscenza e
informazione finalizzato a una migliore traduzione operativa del Bisogno Educativo Speciale, che
come spiega Dario Ianes, include “qualsiasi difficoltà evolutiva in ambito educativo, causata da un
funzionamento problematico per il soggetto in termini di danno, ostacolo al suo benessere,
limitazione della sua libertà e stigma sociale, indipendentemente dall’eziologia (biostrutturale,
familiare, ambientale, culturale etc.)”.
Si evince, dunque, come il concetto di Bisogno Educativo Speciale, poggi le basi su di una
dimensione e visione globale della persona, che si accompagna efficacemente a quella del modello
ICF (International Classification of Functioning Disability and Health) fondata sul profilo di
funzionamento e sull’analisi del contesto come definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità
nel 2001.
Nel RAV, l’Istituto Comprensivo ha previsto, quale obiettivo di processo annuale, la stesura di un
“Protocollo per l’inclusione per gli alunni BES” che, quale obiettivo raggiunto nell’a.s.2015-16,
costituisce parte integrante del PTOF a seguito del previsto monitoraggio, come si evince dal Piano
di miglioramento.
(Allegato n.7) Protocollo per l’Inclusione
ISTRUZIONE E FORMAZIONE
La Legge 104/92 individua la Diagnosi Funzione (DF), il Profilo Dinamico Funzionale
(PDF) e il Piano Educativo Individualizzato (PEI) come strumenti necessari alla effettiva
integrazione degli alunni con disabilità. Come precisato nel DPR 24 febbraio 1994, tali documenti,
redatti in collaborazione con il Servizio Sanitario Nazionale, hanno lo scopo di riscontrare le
potenzialità funzionali dell’alunno con disabilità e sulla base di queste costruire adeguati percorsi di
autonomia, di socializzazione e di apprendimento.
L’individualizzazione del percorso educativo previsto dal PEI può incidere, a seconda della
tipologia di disabilità e della sua gravità, sui metodi di valutazione e sul valore legale del titolo di
studio conseguito.
L’articolo 9 del Regolamento sulla valutazione degli alunni (DPR.122/2009) prevede che, in sede di
esame conclusivo del primo ciclo di istruzione le prove siano adattate in relazione agli obiettivi del
PEI. Le prove differenziate hanno valore equivalente a quelle ordinarie ai fini del superamento
dell’esame e del conseguimento del diploma di licenza. Nel caso in cui gli obiettivi previsti dal PEI
25
non siano riconducibili ai programmi ministeriali, il percorso formativo consente l’acquisizione di
un attestato di credito formativo valido anche per l’accesso ai percorsi integrati di istruzione e
formazione (art. 9 DPR.122/2009).
GLH Operativo (GLHO)
Gruppo di Lavoro operativo sull’handicap
Per ogni alunno certificato ai sensi della L. 104/92, all’inizio dell’anno scolastico, viene costituita
un’equipe di lavoro composta dal Dirigente Scolastico, da almeno un rappresentante degli
insegnanti di classe, dall’insegnante specializzato sul sostegno, dall’assistente educatore
eventualmente presente, dagli operatori della ASL che si occupano del caso (l’Unità
multidisciplinare di cui all’articolo 3 del Decreto del Presidente della Repubblica 24 febbraio 1994),
dai genitori o dai facenti funzione e da qualunque altra figura significativa che operi nei confronti
dell’alunno.
Il Gruppo di lavoro operativo, preso atto delle direttive del PDF decide la scelta del tipo di
programmazione da adottare tra:
Programmazione didattica curricolare con obiettivi minimi;
Programmazione differenziata.
Gli specialisti ASL forniscono indicazioni al fine di scegliere al meglio la tipologia di
programmazione.
Il docente di sostegno, responsabile della redazione del PEI, di concerto con i docenti del consiglio
di classe, di sezione o del team, in riferimento alle decisioni adottate nel GLHO redige il
documento, adotta nuove proposte e verifica e rimodula il piano educativo progettato.
Il GLH Operativo si riunisce almeno due volte l’anno. Le riunioni sono verbalizzate.
Documentazione necessaria
(Alunni con disabilità certificata ai sensi della L.104/92)
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DF
La Diagnosi Funzionale è redatta dalla ASL o medico privato convenzionato e definisce la
patologia specifica di cui il disabile e riconosciuto. Il suo aggiornamento e strettamente legato
all’evoluzione della patologia. E’ compito della scuola, all’inizio di ogni anno, accertarsi che non si
siano verificati cambiamenti.
Deve contenere:
● I dati anamnestici, clinico-medici, familiari e sociali.
● Il livello di funzionalità e di sviluppo dell’alunno in diverse aree di base.
● I livelli di competenza raggiunti rispetto agli obiettivi e ai percorsi didattici
della classe.
● Gli aspetti psicologici, affettivo-emotivo, comportamentali che devono
determinare la qualità del rapporto educativo con l’alunno.
Il Profilo Dinamico Funzionale è’ un documento conseguente alla “Diagnosi Funzionale” e
preliminare alla formulazione del PEI. Con esso viene definita la situazione di partenza e le tappe di
sviluppo conseguite o da conseguire. Mette in evidenza difficolta e potenzialità dell'alunno. Viene
redatto con cadenza biennale (Legge 24.02.1994 art. 4 “), e aggiornato, come disposto dal comma 8
dell'art. 12 della legge n. 104 del 1992, a conclusione della scuola materna, della scuola elementare,
della scuola media e durante il corso di istruzione secondaria superiore. Viene redatto da operatori
27
socio-sanitari, docenti curricolari, docente di sostegno, genitori dell’alunno (art. 12 commi
5 e 6 della L. 104/92).
Il PDF verrà stilato seguendo i modelli predisposti e reperibili sul sito dell’Istituto.
PEI
Il Piano Educativo Individualizzato è un atto successivo al PDF e redatto all'inizio di ogni anno
scolastico (entro novembre) dal GLH operativo (team/consiglio di classe, ASL, genitori) ed e
sottoposto a verifiche ed aggiornamenti periodici.
Il PEI non coincide con il solo progetto didattico, ma consiste in un vero e proprio “Progetto di
vita” in cui vengono definiti gli interventi finalizzati alla piena realizzazione del
diritto all'integrazione scolastica.
Nel documento si descrive:
● La situazione iniziale, dedotta dall’osservazione iniziale dei docenti e dall’analisi sistematica
svolta nelle aree del comportamento con gli adulti, con i compagni, verso le attività proposte.
● L’ autonomia personale e per gli spostamenti, nei compiti assegnati in
classe, durante le lezioni in classe.
● L’attenzione.
● La motivazione.
● L’apprendimento.
● Il progetto di intervento per obiettivi generali (educativi e didattici), concordati con il
team/consiglio di classe.
● Gli obiettivi specifici (riconducibili o non riconducibili ai programmi ministeriali, agli obiettivi
minimi stabiliti in sede collegiale) e i contenuti per aree disciplinari.
● La metodologia di intervento che si intende attuare.
● Gli eventuali progetti.
● Le modalità di verifica e valutazione (non differenziata o differenziata) che si intendono
utilizzare.
Il PEI viene stilato seguendo i modelli reperibili sul sito dell’Istituto.
Il docente per le attività di sostegno
L’alunno con disabilità è assegnato alla classe comune in cui si realizza il processo di inclusione. La
presa in carico e la responsabilità educativa dell’alunno con disabilità spettano a tutto il Consiglio di
Classe, di cui fa parte il docente specializzato per le attività di sostegno; la quantificazione delle ore
per ogni alunno viene individuata tenendo conto della Diagnosi Funzionale, del Profilo Dinamico
Funzionale e del conseguente Piano Educativo Individualizzato, di cui alla Legge 104/92, e dei
vincoli di legge vigenti e sono oggetto di autorizzazione dall’ufficio scolastico regionale.
L’articolo 2 del DPR.122/2009, Regolamento per il coordinamento delle norme sulla valutazione
degli alunni, prevede che i docenti di sostegno, contitolari della classe, partecipino alla valutazione
di tutti gli alunni. Qualora un alunno con disabilità sia affidato a più docenti di sostegno, essi si
esprimono con un unico voto. La valutazione dell’alunno con disabilità è rapportata agli obiettivi
educativi didattici previsti nel PEI dell’alunno.
Alunni con Disturbo Specifico di Apprendimento
A partire dall’a. s. 2011/12 – a seguito della L. 170/2010 e delle conseguenti Linee guida emanate
dal MIUR gli alunni con disturbo specifico di apprendimento (DSA: dislessia, disgrafia,
discalculia…) non usufruiscono più dell’insegnante di sostegno, ma sono presi in carico dall’intero
Consiglio di classe che individuerà modalità unitarie e coordinate per garantire il diritto allo studio
degli alunni in questione.
28
Lo strumento adeguato a garantire interventi mirati è il Piano Didattico Personalizzato, nel quale
si considerano i punti di forza, i bisogni degli alunni segnalati e si elaborano ipotesi organizzative e
strategie metodologiche. Il termine “Personalizzato” indica la necessità di utilizzare da parte dei
docenti una pluralità di forme di trasmissione del sapere in grado di prendersi cura dei ritmi e dei
tempi di ciascuno. Per tutelare il diritto allo studio degli alunni con disturbi specifici di
apprendimento, in linea con la normativa vigente (cfr. L. 170 dell’8 ottobre 2010, Linee Guida
allegate al DM del 12 luglio 2011), la scuola organizza a inizio anno un incontro di accoglienza con
le famiglie per discutere sulle problematiche relative a tali disturbi. Inoltre, in ottemperanza alla
normativa vigente (art. 3 commi 2 e 3 L. 170/2010 e art.2 comma 1 del D.M. 5669/2011), che
prevede di segnalare alle famiglie le eventuali evidenze di un possibile Disturbo Specifico di
Apprendimento nel caso di alunni resistenti all’applicazione di adeguate attività di recupero
didattico mirato, vengono monitorati i casi sospetti attraverso griglie di osservazione sistematica al
fine di avviare il percorso per la diagnosi ai sensi dell’art. 3 della Legge 170/2010.
I team di classe ed il referente per la dislessia, con il coinvolgimento delle famiglie e dei servizi di
competenza, elaborano i Piani Didattici Personalizzati, individuano gli strumenti compensativi,
selezionano le misure dispensative e prevedono adeguate forme di verifica e valutazione. Sono
organizzati momenti di formazione per il personale docente per approfondire le tematiche relative ai
disturbi specifici di apprendimento e alle metodologie didattiche specifiche adeguate. Nell’Istituto è
presente la funzione strumentale che coordina e cura i rapporti con i docenti, con i Servizi Sociali e
con le famiglie (o la figura di Referente dei DSA con il compito di tenere i rapporti con le famiglie
e i Servizi Territoriali) e che opera per promuovere la più ampia diffusione di un approccio
conoscitivo e di sensibile e costante attenzione agli alunni che soffrono una situazione di disagio a
causa di Disturbi Specifici di Apprendimento non individuati precocemente.
Il PDP elaborato dalla scuola contemplerà un diverso impiego dei seguenti interventi:
• Strategie metodologiche e didattiche
• Misure dispensative
• Strumenti compensativi
• Verifica e valutazione
Le “Strategie metodologiche e didattiche “prevedono l’utilizzo di forme didattiche che facilitino e
semplifichino il compito di lettura, scrittura e calcolo senza per altro ridurre la complessità delle
conoscenze richieste.
Le “Misure dispensative” sono interventi che consentono all’alunno con DSA di non svolgere
alcune prestazioni che, a causa del disturbo, risultano particolarmente difficoltose e che non
migliorano l’apprendimento (es. leggere ad alta voce, scrivere alla lavagna, scrivere sotto dettatura
veloce, verifiche in forma scritta in italiano e L2, valutazione di errori ortografici, eventuale
riduzione di compiti assegnati a casa…).
Gli “Strumenti compensativi” didattici e tecnologici hanno la funzione di sostituire o facilitare la
prestazione richiesta nell’abilità di lettura, scrittura e calcolo (es. sintesi vocale per la lettura,
calcolatrice per il calcolo, programmi di videoscrittura con correttore ortografico).
La “Verifica e la valutazione” ai sensi della L.170/2010 in continuità con il DPR n.122/2009 deve
essere coerente con gli interventi pedagogico-didattici formulati nel PDP.
La verifica si occupa di esplorare l’acquisizione di contenuti mediante:
interrogazioni programmate;
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compensazioni con prove orali di compiti scritti;
uso di mediatori didattici durante le prove scritte e orali (mappe mentali, mappe cognitive,
schemi, tabelle…);
valutazioni più attente alle conoscenze e alle competenze piuttosto che alla correttezza
formale;
prove informatizzate.
La valutazione prende in considerazione una gamma di elementi che vanno oltre la semplice
verifica dei contenuti, valutandone l’iter formativo, la modalità di studio, i comportamenti,
l’impegno dedicato e la capacità di applicare soluzioni alle proprie difficoltà.
Protocollo di accoglienza alunni con DSA
Finalità
Il Protocollo per l’accoglienza è una guida d’informazione riguardante l’intervento sugli alunni con
disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) all’interno del nostro Istituto. E’ un documento
elaborato dal Gruppo di lavoro per l’inclusione, successivamente deliberato dal Collegio dei docenti
e al Piano Triennale dell’Offerta Formativa, ora inglobato nel Protocollo dell’inclusione. E’ nato
dalla volontà di condividere criteri, principi educativi e pratiche comuni in tema di accoglienza e
d’intervento sugli alunni con DSA, consentendo di attuare, in modo operativo, le indicazioni
normative e le indicazioni ministeriali. Il protocollo costituisce uno strumento di lavoro e pertanto
viene integrato e rivisto periodicamente, sulla base delle esperienze.
Il Protocollo per l’accoglienza delinea prassi condivise riguardanti:
• l’aspetto amministrativo e burocratico (documentazione necessaria);
• l’aspetto educativo–didattico (misure dispensative e compensative, coinvolgimento del Consiglio
di classe);
• l’aspetto sociale (eventuali rapporti e collaborazione della scuola con i Servizi specializzati sul
territorio per la condivisione degli interventi);
• l’aspetto affettivo-relazionale (tra pari e con gli adulti, prevenzione di situazioni di disagio
personale);
• la collaborazione con le famiglie.
EDUCAZIONE MULTICULTURALE E INTERCULTURALE
L’Educazione Multiculturale e Interculturale - che riguarda tutte le discipline, i docenti e il
personale della scuola - è e deve diventare sempre di più conoscenza e valorizzazione delle altre
culture e non delle culture “altre” per prevenire ogni forma di razzismo.
La nostra scuola si muove in quattro dimensioni:
1. valorizzazione delle differenze
2. scambio e cambiamento reciproco – contaminazione di costume
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3. apertura all’altro
4. approccio dell’intercultura alle discipline e al curricolo.
Il tutto tenendo conto degli aspetti:
• Cognitivo: aspetti linguistici, conoscenza ed educazione ai diritti, elaborazione di linguaggi
dell’educazione interculturale, gioco, arte, teatro, musica, prospettiva interculturale delle
discipline, introduzione di temi nuovi e punti di vista differenti.
• Relazionale: clima di apertura e scambio, abbattimento di stereotipi e pregiudizi, scelte di
metodi che siano coinvolgenti e partecipativi e che diano il senso concreto e reale della
convivenza democratica e della cittadinanza.
• Accoglienza: attenzione all’identità culturale e personale degli alunni stranieri, sostegno
all’apprendimento dell’italiano come L2, potenziamento e consolidamento.
L’educazione alla cittadinanza europea
Oggi emerge l’idea che la coscienza dell’uomo non è più solo familiare, nazionale, culturale ma
planetaria e riteniamo fondamentale sviluppare una coscienza che ci permetta di riconoscerci quali
“cittadini del mondo”. A partire da questa prospettiva, la scuola si pone l’obiettivo di porre l’alunno
nell’ambito di una cittadinanza europea, in una Europa che - trasformata e complessa - si apre al
mondo. Si cercherà pertanto di definire l’identità europea attraverso la sua storia e la storia delle
nazioni, con l’intento di dare l’idea di una Europa che tenta di “costruirsi” partendo da una volontà
di destino comune. La coscienza di avere un destino comune può favorire lo sviluppo di una
cittadinanza europea attraverso:
• la conoscenza di una storia europea, che è intreccio di popoli e culture, da cui emergono le
linee di uno sviluppo economico, politico, sociale, culturale nonostante le crisi, le guerre, le
contraddizioni;
• dare l’idea di un’Europa multietnica e multiculturale usando in modo corretto i termini:
patrimonio, eredità, radici, cultura;
• inserire la storia europea nella prospettiva interculturale fornendo una visione mondiale
della storia.
L’educazione alla cittadinanza europea attraversa tutte le discipline e impegna tutti i docenti nei
Consigli di intersezione, interclasse e classe di appartenenza.
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PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI
RIFERIMENTI LEGISLATIVI
✓ Art. 36 della Legge n. 40 del 6 marzo 1998;
✓ Art 38 del D.L. n. 286 del 25 luglio 1998;
✓ Art 1 del D.P.R. n. 355 del 26 gennaio 1999;
✓ Art 45 del D.P.R. n. 394 del 31 agosto 1999;
✓ C.M. n. 24 del 1 marzo 2006: "Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni
stranieri" e successive integrazioni
Il Protocollo d’Accoglienza è un documento che, allegato al PTOF (allegato n.8), predispone e
organizza le procedure che la Scuola intende mettere in atto riguardo l’iscrizione e l’inserimento di
alunni stranieri. Consente di attuare in modo operativo le indicazioni normative contenute nell’art.
45 del DPR 31/8/99 n.394 e le “Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri”
(Nota MIUR 16/02/06) e successive integrazioni.
Attraverso le indicazioni contenute nel Protocollo d’Accoglienza, il Collegio dei Docenti si propone
di:
- facilitare e sostenere l’ingresso a scuola degli allievi appartenenti ad altre culture che non
hanno conoscenza della lingua italiana (o conoscenza limitata);
- favorire un clima d’accoglienza che prevenga e rimuova eventuali ostacoli alla piena integrazione;
- stabilire relazioni costruttive con la famiglia immigrata,
- promuovere la collaborazione tra le scuole e tra scuola e territorio sui temi dell’accoglienza e
dell’educazione interculturale.
Il protocollo delinea prassi condivise di carattere:
• amministrativo e burocratico (iscrizione);
• comunicativo e relazionale (prima conoscenza);
• educativo e didattico (proposta di assegnazione alla classe, accoglienza, educazione interculturale,
insegnamento dell’italiano L2);
• sociale (rapporti e collaborazioni con il territorio).
E’ istituita nella scuola la commissione intercultura, composta dal dirigente scolastico e alcuni
docenti, delegati dal Collegio, con competenze di carattere deliberativo, gestionale e progettuale per
quanto riguarda le diverse fasi dell’inserimento dello studente straniero.
32
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI ADOTTATI
Il nostro Istituto riconosce la necessità di prestare particolare cura all’inserimento scolastico di
minori adottati, trattandosi di allievi il cui complesso vissuto può talvolta generare disagi o una
maggiore sensibilità di carattere comportamentale o cognitivo.
In ottemperanza alle “Linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati”
emanate dal MIUR il 18 dicembre 2014, la Scuola predispone un Protocollo per l’accoglienza
degli alunni adottati e nomina un Insegnante referente con il compito di favorire l’integrazione
scolastica e di coordinare tutti i soggetti coinvolti nel percorso post-adottivo.
Il protocollo indica le prassi da seguire nelle fasi di
Iscrizione
Inserimento
Accoglienza
Passaggio dalla Lingua 1 alla Lingua 2
Continuità.
Attraverso il Protocollo di accoglienza, il Collegio dei Docenti intende realizzare i seguenti
obiettivi:
a partire dal momento dell’iscrizione, supportare la famiglia garantendo flessibilità e
attenzione in ogni fase;
promuovere un dialogo collaborativo tra la scuola, la famiglia e gli enti che hanno
supportato l’adozione per assicurare il buon esito dell’inserimento scolastico del minore;
attuare strategie didattico-educative mirate che tengano conto delle specificità dell’allievo;
nel caso di adozioni internazionali, supportare, con l’ausilio di docenti e di compagni tutor,
l’eventuale passaggio dalla lingua madre all’Italiano come L2;
monitorare periodicamente il percorso scolastico dell’alunno per cogliere e gestire in tempo
eventuali difficoltà o segnali di disagio;
accompagnare l’allievo nelle fasi di passaggio da un grado di scuola all’altro;
affiancare l’alunno nel percorso di orientamento al fine di pervenire alla scelta della scuola
di ordine superiore con maturità e consapevolezza.
(Allegato n. 9) Protocollo per l’accoglienza degli alunni adottati
ISTRUZIONE DOMICILIARE
L’istruzione domiciliare si connota come una particolare modalità di esercizio allo studio, è parte
integrante dell’offerta formativa dell’Istituto e costituisce una forma di flessibilizzazione
straordinaria e temporanea per consentire, ad una fascia di alunni in grave difficoltà momentanea, di
non interrompere il proprio processo di apprendimento. E’ regolamentata dal “vademecum per
l’istruzione domiciliare del 2003” e dalle circolari ministeriali del MIUR n°61 del 16/07/2012 e n°
71 del 2/08/2012. L’istruzione domiciliare rientra a pieno titolo nell’attività scolastica,
prescindendo dalle modalità di svolgimento (presenza o distanza) e deve essere necessariamente
autorizzata dall’Ufficio scolastico regionale del MIUR.
L’istruzione domiciliare sarà attivata, qualora la famiglia ne faccia richiesta, nei confronti degli
alunni già ospedalizzati che, a causa di gravi malattie indicate nel Vademecum del 2003, devono
essere sottoposti a terapie domiciliari impedenti la frequenza scolastica per periodi superiori a 30
33
gg, anche non consecutivi se alternati a cicli di cura ospedaliera. Tale impedimento deve essere
adeguatamente certificato dalla struttura ospedaliera dove è avvenuto il ricovero.
Al verificarsi dell’evento il Consiglio di classe elaborerà un progetto relativo al percorso formativo
da realizzare concordato con la famiglia e l’equipe medica che segue l’alunno. Nel progetto saranno
indicati: gli obiettivi didattici, le metodologie da attuare, i docenti coinvolti, le discipline
interessate, il monte ore mensile (non più di 20 ore). Nell’individuazione delle metodologie si terrà
conto della possibilità di uso di strumenti multimediali e delle nuove tecnologie da parte
dell’alunno. Il progetto, per essere attivato, deve essere autorizzato dall’ufficio scolastico regionale
per il Lazio direzione generale uff. III.
L’istituzione scolastica accantonerà lo 0, …. % del Fis per la retribuzione dei docenti,
eventualmente coinvolti nel progetto come attività aggiuntive e si impegna a sensibilizzare Enti ed
associazioni territoriali per il cofinanziamento del progetto.
I) CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO
Al fine di accompagnare gli alunni in un fruttuoso percorso scolastico il nostro Istituto cura il
raccordo didattico tra:
- Scuola Infanzia e Primaria
- Scuola Primaria e Secondaria di primo grado
- Secondaria di primo grado e istruzione superiore
Continuita’
Attraverso unità di apprendimento che coinvolgono i bambini della scuola dell’infanzia e primaria,
della primaria e della secondaria di primo grado, si intende presentare il lavoro che viene svolto
nelle classi in entrata e instaurare un senso di appartenenza che accompagni l’alunno quando
affronterà l’ingresso nella nuova classe. A tal proposito si prevedono le seguenti attività:
- visita dell’Istituto Comprensivo (sede centrale e plesso di Pavona) da parte degli alunni delle
classi quinte nel mese di dicembre, con attività ludico-didattiche;
- funzione di Tutor da parte degli alunni delle classi prime per accogliere e mostrare ai compagni
più piccoli l’Istituto e le sue attività.
- “Open day” nel mese di gennaio per presentare le finalità, gli obiettivi e l’organizzazione della
scuola ai genitori
- Coinvolgimento delle insegnanti delle classi Quinte nella formazione delle future classi prime
della scuola secondaria di primo grado
Si cura l’inserimento di alunni in situazioni di disagio o disabilità attraverso la stesura dei PEI
(Piano Educativo Individualizzato) e dei PDP (Piano Didattico Personalizzato).
Orientamento
Nell’offrire un progetto di orientamento, il nostro Istituto vuole aiutare il ragazzo ad effettuare una
scelta consapevole che, oltre a fornire informazioni sui percorsi di studio, possa guidarlo ad essere
autonomo e consapevole delle sue scelte. Il progetto si articola perciò nei tre anni di scuola
secondaria, coinvolgendo il team docente, nel seguente modo:
1° anno dedicato alla conoscenza di sé;
2° anno dedicato ad affrontare le problematiche connesse al percorso di sviluppo
adolescenziale;
3° anno dedicato a conoscere il mondo esterno, stimolando attitudini individuali e interessi,
sviluppando la consapevolezza del rapporto esistente tra scelte scolastico/ professionali e progetto
di vita.
In particolare nel corso del terzo anno gli alunni seguono:
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un percorso formativo per riconoscere e sviluppare i propri interessi, per acquisire un
metodo di studio efficace e personale, per maturare le capacità di autovalutazione e la
consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti. L’istituto attraverso momenti
mirati e pertinenti finalizzati alla conoscenza di sé, delle proprie potenzialità, delle proprie
aspirazioni, attitudini, interessi e attese e schede conoscitive, formula un profilo individuale
che, integrato con le osservazioni dei docenti, costituisce il Consiglio Orientativo per
l’alunno.
il percorso informativo fornisce informazioni sui percorsi di istruzione secondaria
superiore e di istruzione professionale. In Sede vengono organizzati incontri con i docenti
degli Istituti Superiori. I genitori vengono, inoltre, informati sulle date degli “Open Day”
degli istituti superiori. La segreteria informa i genitori circa i modi e i tempi per l’iscrizione
alla scuola secondaria di secondo grado.
J) IDENTITA’PROGETTUALE
La scuola sostiene i propri alunni in un percorso formativo adeguato alla realizzazione delle loro
aspettative e all’ampliamento dei loro orizzonti culturali organizzando attività e progetti in orario
curricolare ed extracurricolare che mirano a:
allo sviluppo di una cittadinanza consapevole e responsabile;
al recupero ed al consolidamento di abilità e conoscenze;
all’espressione delle proprie predisposizioni artistico – creative;
alla valorizzazione delle eccellenze.
Il nostro Istituto promuove una progettualità unitaria che si sviluppa trasversalmente in tutte le
attività didattiche e che si rapporta in maniera aperta e flessibile con il territorio. La scelta
progettuale si realizza nel rispetto delle identità degli ordini di scuola correlati allo sviluppo dell’età
evolutiva, nella consapevolezza unitaria del valore educativo e della mission istituzionale, al fine di
realizzare una scuola aperta e innalzare i livelli di istruzione e le competenze di tutti gli alunni,
rispettandone i tempi e gli stili di apprendimento.
In riferimento alla normativa vigente (Legge 107/2015, c.7) le iniziative di potenziamento
dell’offerta formativa e delle attività progettuali mirano prioritariamente a:
valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento
all'italiano nonché alla lingua inglese e francese (CLIL);
potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche anche in riferimento alle
adesioni progettuali pregresse e all’Invalsi.
potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicale;
sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso:
l’educazione alla legalità intesa come prevenzione e contrasto di ogni forma di
discriminazione e del bullismo, anche informatico; l’educazione interculturale e alla pace;
l’educazione alla solidarietà e alla cura dei beni comuni e alla consapevolezza dei diritti e
dei doveri;
potenziamento dei linguaggi non verbali e multimediali attraverso l’avvio all’uso
consapevole delle abilità digitali;
potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni
educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e
la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio;
alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi e
laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in
collaborazione con gli enti locali e il terzo settore.
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Il progetto unificato, esplicitato nella sezione Progettualità organizzativa e didattica, si ramifica
nelle seguenti attività progettuali:
CAMPI DI
POTENZIAMENTO
OBIETTIVI PRIORITARI ATTIVITA’
PROGETTUALI
PREVISTE
DESCRIZIONE
SINTETICA
DELL’ATTIVITA’
POTENZIAMENTO
UMANISTICO
SOCIO
ECONOMICO
E PER LA
LEGALITA’
Sviluppo delle competenze in
materia di cittadinanza attiva e
democratica attraverso la
valorizzazione dell'educazione
interculturale e alla pace, il
rispetto delle differenze e il
dialogo tra le culture, il sostegno
dell'assunzione di responsabilità
nonché della solidarietà e della
cura dei beni comuni e della
consapevolezza dei diritti e dei
doveri.
-Educazione alla
cittadinanza attiva
-Educazione
all’affettività
-Educazione alla
sostenibilità ambientale
-Educazione alla
legalità
Vincolate alle risorse umane e
professionali assegnate e
disponibili:
Progetto cittadinanza attiva
sviluppato anche
trasversalmente per le classi
della scuola dell’Infanzia,
Primaria e Secondaria di I
grado
Educazione all’affettività in
collaborazione con la ASL
RM 6 (Progetto EAS) classi
terze Scuola secondaria di I
grado.
Attività curricolare di
recupero, riciclo e riuso nei
tre ordini di scuola.
Potenziamento dell'inclusione
scolastica e del diritto allo studio
degli alunni con bisogni educativi
speciali.
Percorsi
individualizzati e
personalizzati.
Vincolate alle risorse umane e
professionali assegnate e
disponibili:
attività per gruppi di livello
per l’attuazione di una
didattica individualizzata e
personalizzata scuola
Primaria e secondaria di I °
grado.
Tempi: in orario curricolare.
POTENZIAMENTO
LINGUISTICO
Valorizzazione e potenziamento
delle competenze linguistiche,
con particolare riferimento
all'italiano nonché alla lingua
inglese e ad altre lingue
dell'Unione europea, anche
mediante l'utilizzo della
metodologia Content language
integrated learning.
Potenziamento delle
abilità di lettura e
comprensione
Vincolata alle risorse umane e
professionali assegnate e
disponibili:
Potenziamento e attività
laboratoriali Lingua inglese
classi aperte scuola
Secondaria di I grado.
Corsi o avviamento
altra lingua dell’UE
Vincolata alle risorse umane e
professionali assegnate e
disponibili:
36
Avviamento al francese:
Alunni scuola Primaria classi
V
Tempi: 1h settimanali
curricolari.
Classi aperte Scuola
secondaria.
CLIL
Vincolata alle risorse umane e
professionali assegnate e
disponibili (A345/A245):
utilizzo della metodologia
CLIL
prioritariamente nelle classi
seconde della scuola
secondaria di I °
(arte, scienze, geografia…)
Vincolata alle risorse umane e
professionali disponibili
(docente di scuola primaria
con competenze certificate di
lingua inglese):
avvio alla metodologia CLIL
nella scuola Primaria.
Certificazione
STARTER ,MOVERS,
FLYERS, KET , PET
per la lingua inglese;
Avvio alla
Certificazione DELF
per la lingua
Francese
Corsi in orario
extracurricolare
(contributo delle famiglie)
Corsi in orario curricolare ed
extracurricolare vincolati alle
risorse umane e professionali
disponibili.
POTENZIAMENTO
SCIENTIFICO
Potenziamento delle competenze
matematico-logiche e scientifiche
Attività rivolte ad
approfondire temi
scientifici e nuove
tecnologie
Vincolata alle risorse umane e
professionali disponibili:
Giochi matematici
Corsi di recupero e
consolidamento di
matematica
Corsi propedeutici alle prove
dell’esame di Stato
POTENZIAMENTO
ARTISTICO E
MUSICALE
Potenziamento delle competenze
nella pratica e nella cultura
musicali, nell'arte e nella storia
dell'arte, nel cinema, nelle
tecniche e nei media di
produzione e di diffusione delle
immagini e dei suoni, anche
mediante il coinvolgimento dei
musei e degli altri istituti pubblici
e privati operanti in tali settori.
Alfabetizzazione
musicale
Vincolata alle risorse umane e
professionali disponibili:
Organico potenziato (A032):
Moduli di alfabetizzazione
musicale per le classi IV e V
e, sulla base delle risorse
umane e professionali
disponibili, anche per le classi
III della scuola primaria.
37
L’Istituto aderisce, inoltre, a progetti promossi e gestiti da Associazioni ed Enti, presenti sul
territorio, i cui obiettivi concorrono alla formazione degli alunni in accordo con gli obiettivi
educativi perseguiti nel nostro Istituto e che collaborano, a titolo gratuito, con la scuola.
CAMPI DI
POTENZIAMENTO
OBIETTIVI
PRIORITARI
ATTIVITA’
PROGETTUALI
PREVISTE
DESCRIZIONE
SINTETICA
DELL’ATTIVITA’
POTENZIAMENTO
UMANISTICO
SOCIO ECONOMICO
E PER LA LEGALITA’
Sviluppo delle competenze
in materia di cittadinanza
attiva e democratica
attraverso la valorizzazione
dell'educazione
interculturale e alla pace, il
rispetto delle differenze e il
dialogo tra le culture, il
sostegno dell'assunzione di
responsabilità nonché della
solidarietà e della cura dei
beni comuni e della
consapevolezza dei diritti e
dei doveri.
SCUOLA E LEGALITA’ Interventi nella scuola
primaria e secondaria di
personale qualificato
PROTECTIO-
ABUSONLINE-
NETWORK
(in attesa di attivazione)
Interventi in tutte le classi
della scuola secondaria di
specialisti della ASL RM6
sulla prevenzione degli
abusi sui minori in rete
ASSISTENZA
ALL’INTEGRAZIONE
SCOLASTICA DEGLI
ALUNNI CON
DISABILITA’
SENSORIALE
Progetto promosso dalla
Provincia di Roma che
coinvolge tutte le classi con
presenza di disabilità
sensoriale
SPORTELLO
D’ASCOLTO
Attuato da una psicologa ,
aperto agli alunni della
scuola secondaria che ne
fanno richiesta
PROGETTO EAS
Rivolto agli alunni delle
classi terze della scuola
secondaria. Incontri in
orario curricolare con
operatori del consultorio
giovani ASL RM6 sui temi
dell’affettività e sessualità
POTENZIAMENTO
LABORATORIALE
Sviluppo delle competenze
digitali degli studenti, con
particolare riguardo al pensiero
computazionale, all'utilizzo
critico e consapevole dei social
network e dei media.
Alfabetizzazione
digitale Sulla base delle risorse
strumentali e professionali
disponibili attività di
avviamento allo sviluppo
delle competenze digitali
nella Scuola Secondaria e
Primaria.
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GIOCO SPORT
MINIVOLLEY
Rivolto agli alunni della
scuola primaria in
collaborazione con APSD
Castel Gandolfo
PROGETTUALITÀ ORGANIZZATIVA E DIDATTICA
Educazione alla cittadinanza
Imparare ad essere per vivere con gli altri
Il progetto unificato si ramifica altresì nelle declinate possibilità progettuali:
corsi
laboratorio di manualità
lettura e riscoperta di elementi caratterizzanti il territorio: ambiente e storia
Certificazione europea della conoscenza della lingua inglese (Cambridge-Ket) attraverso il Progetto
"Cambridge", per perfezionare e approfondire la conoscenza della lingua inglese
Corsi di recupero (Italiano e Matematica)
Corsi di approfondimento e valorizzazione della lingua italiana
attività
Visite guidate e viaggi di istruzione sul territorio nazionale
Sportello d'ascolto psicologico
Gruppo sportivo scolastico (Giochi Sportivi Studenteschi)
Progetti relativi all’Orientamento, alla Continuità, alla valorizzazione delle eccellenze, allo sviluppo
dei linguaggi non verbali
Materia alternativa alla religione: ed. ambientale e arricchimento lessicale.
Progetto “Cyber bullismo” promosso dalla regione Lazio sulla formazione di insegnanti sulla
navigazione on line a rischio: http://www.cyberbullismo.com/ e www.cyberbullismo.it
Progetti in Rete L’Istituto aderisce ai Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale (PON) 2014 – 2020. Le attività progettuali a carico della scuola, svolte sia in orario curricolare sia extracurricolare,
prevedono anche il coinvolgimento dei docenti dell’organico potenziato e contemplano la
possibilità di partecipazione, a titolo gratuito e volontario, di Enti e Associazioni del territorio o
tirocinanti. Alcune attività progettuali prevedono un contributo da parte delle famiglie e sono svolte
in orario extracurricolare.
L’attivazione dei Progetti in orario extracurricolare è subordinata all’adesione di un congruo
numero di alunni previa richiesta di autorizzazione ai genitori degli stessi.
I progetti in orario curricolare sono comunque illustrati ai rappresentanti di classe nelle riunioni
stabilite.
Il profilo laboratoriale si realizza nell’area di intervento formativo correlato alla continuità con il
contributo dei docenti della Scuola Primaria.
Nella scuola Primaria e nella Scuola Secondaria di I grado lo sviluppo della cittadinanza
consapevole e responsabile è finalizzata alla formazione di persone capaci di affermarsi nella
società in modo critico e partecipativo. Educare alla cittadinanza, quindi, non significa solo far
conoscere le istituzioni, gli organi amministrativi presenti sul territorio, ma soprattutto
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sensibilizzare il bambino, l’alunno ai valori e ai principi fondanti il nostro Stato: valori di
uguaglianza, legalità, solidarietà, convivenza democratica.
Le attività e i progetti risultano coerenti con le seguenti aree di intervento formativo individuate per
la piena realizzazione delle finalità del Piano Triennale dell’Offerta Formativa:
Inclusione;
Assistenza specialistica (vedasi tabella progetti)
Continuità e Orientamento;
Recupero e Valorizzazione delle eccellenze;
Educazione alla cittadinanza attiva, a uno stile di vita sano;
la promozione dei saperi disciplinari e trasversali da sviluppare in chiave di competenze.
( Allegato n. 10 ) Prospetto Progetti a.s.2016-17
K) VIAGGI DI ISTRUZIONE E VISITE GUIDATE
Le visite didattiche, i viaggi d’istruzione, la possibilità di effettuare campi scuola, le visite guidate a
musei o mostre, le manifestazioni culturali, la partecipazione ad attività teatrali o sportive, la
partecipazione a campionati o gare sportive, sono considerate parte integrante dell’offerta formativa
e momento privilegiato di conoscenza, comunicazione e socializzazione; tali attività sono il naturale
completamento del lavoro in aula, strumento indispensabile per la crescita personale e culturale
degli individui e contribuiscono allo sviluppo delle competenze chiave e di cittadinanza.
Il nostro Istituto organizza tutti gli anni viaggi d’istruzione in Italia e visite guidate al patrimonio
artistico e culturale del territorio.
Queste attività sono proposte tenendo conto della progettazione didattica e dei bisogni formativi
delle singole classi e sono inserite nella programmazione didattica dei Consigli di
classe/interclasse/intersezione. Devono altresì essere adeguatamente preparati sia negli aspetti
culturali che organizzativi con la collaborazione di tutti i docenti.
L’Istituto Comprensivo ha un Regolamento Viaggi di Istruzione che fa parte integrante del PTOF
(Allegato n.11).
L) PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE
Il nostro Istituto, al fine di sviluppare e di migliorare le competenze digitali del personale scolastico
e degli alunni e di rendere la tecnologia digitale uno strumento didattico di costruzione delle
competenze, promuove all’interno del Piano triennale dell’offerta formativa, il Piano nazionale per
la scuola digitale, di seguito PNSD.
Premessa fondamentale è che l’attuazione del PNSD sarà strettamente correlata alle iniziative del
MIUR, in particolar modo a quelle formative poiché soprattutto attraverso il rinnovo del profilo
professionale del personale scolastico si potranno perseguire e realizzare pienamente gli obiettivi ivi
declinati. Inoltre, si sottolinea come l’effettivo conseguimento di quanto dichiarato sarà strettamente
e inevitabilmente correlato ai finanziamenti erogati che ne consentiranno un’adeguata attuazione:
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Formazione dei docenti per l'innovazione didattica e sviluppo della cultura digitale per
l'insegnamento e l'apprendimento finalizzati al successo formativo di tutti gli alunni, nel
rispetto delle loro individualità;
Formazione del personale docente finalizzata alla realizzazione di azioni e strategie
operative atte a favorire l’uso delle tecnologie nella didattica e a potenziare le competenze
digitali spendibili nel profilo professionale;
Formazione di tutto il personale della segreteria (DSGA e assistenti amministrativi) per
l'innovazione digitale nell'amministrazione;
Avvio alla realizzazione di ambienti innovativi di apprendimento attraverso un uso
corretto e mirato delle tecnologie presenti a scuola;
Realizzazione di attività volte allo sviluppo delle competenze digitali degli studenti,
anche attraverso la collaborazione con Università e associazioni accreditate;
Inserimento e potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare
la formazione e i processi di innovazione didattica;
Adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire l’acquisizione di abilità
digitali anche attraverso la condivisione di best practices in Rete;
Graduale inserimento del pensiero computazionale atto a favorire la risoluzione dei
problemi attraverso la combinazione di metodi e strumenti nonché al potenziamento delle
competenze spendibili nella vita quotidiana;
Potenziamento delle infrastrutture di rete attraverso l’adesione a progetti mirati e
finalizzati alla diffusione della cultura digitale;
Definizione dei criteri finalizzati all'adozione di testi didattici in formato digitale.
Al fine di raggiungere gli obiettivi sopra descritti l’Istituto opera al fine di porre in essere alcune
delle azioni indicate nel PNSD:
Finanziamento attraverso l’adesione al Progetto PON Prot. n. 9035_15 del 13/07/2015, richiesto e
attuato al fine di mettere a disposizione dei docenti e degli alunni una infrastruttura di rete Wi-Fi
controllata e centralmente gestita che permetterà la distribuzione in rete delle risorse informatiche
dell’istituto tra cui l’accesso ad internet ove ancora non presente.
RICHIESTA di finanziamento attraverso l’adesione al progetto PON Prot. n.12810 del 15/10/2015
finalizzato all’implementazione di aule “aumentate” dalla tecnologia. Questo progetto nasce
dall’esigenza di mettere a disposizione dei docenti e degli alunni in aula di una infrastruttura
tecnologica che permetterà la fruizione collettiva ed individuale del web e pertanto l’accesso a tutte
quelle informazioni e strumenti on line per l’integrazione e il potenziamento delle conoscenze
disciplinari, per l’interazione di diverse aggregazioni di gruppi di apprendimento, per la fruizione
quotidiana del digitale nella didattica.
Implementazione di un cloud storage finalizzato alla condivisione dei dati e a una migliore
fruizione delle informazioni fra i docenti
Si inserisce, altresì, il profilo dell’animatore digitale, nell’ottica di un coordinamento integrale e per
una migliore condivisione e diffusione della cultura digitale.
Figura fondamentale nell’attuazione dei contenuti del PNSD è quella dell’animatore digitale, a cui
viene attribuito un ruolo strategico nella diffusione dell’innovazione a scuola.
Tale figura, opportunamente formata, svolgerà la propria funzione nell’ottica di un coordinamento
integrale e per una migliore condivisione e diffusione della cultura digitale operando nei seguenti
ambiti principali:
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1. Formazione interna
Si provvederà in primo luogo ad analizzare il fabbisogno formativo del personale,
individuando anche attraverso la predisposizione di appositi questionari, le esigenze ed
i principali ambiti di interesse.
A seguito di ciò si provvederà ad individuare ed organizzare attività dirette a
coinvolgere il personale della comunità scolastica per l’acquisizione delle abilità
digitali precedentemente individuate, sia attraverso l’organizzazione di laboratori
formativi sia stimolando e coordinando la partecipazione ad altri eventi formativi.
In particolar modo la formazione dei docenti verrà indirizzata verso l’innovazione
didattica e organizzativa alla luce della possibile installazione di “aule aumentate”.
2. Coinvolgimento della comunità scolastica
Al fine di creare una cultura digitale condivisa si potranno prevedere workshop e altre
attività formative con possibilità di apertura non solo agli studenti ma anche alle
famiglie e ad agli altri soggetti attivi del territorio.
3. Creazione di soluzioni innovative
Si provvederà ad individuare innovative soluzioni metodologiche e tecnologiche,
correlate alle infrastrutture presenti, da diffondere all’interno dell’Istituto, in primo
luogo analizzando il fabbisogno strutturale dell’Istituto e coordinando la reperibilità
degli strumenti necessari, sulla base delle risorse disponibili: a tale scopo si cercherà di
coadiuvare e cooperare con le figure professionali operanti nell’ambito dell’assistenza
tecnica.
Linee programmatiche animatore digitale
Alla luce della prevista attuazione, basata sul coordinamento a livello di rete di scuole, degli
incontri di formazione prospettati per gli Animatori Digitali, si ritiene che nell’ambito del nostro
Istituto Comprensivo si possano iniziare ad intraprendere le seguenti iniziative, propedeutiche a
interventi più mirati:
- Divulgare tra i docenti la conoscenza del PNSD con incontri in presenza e/o attraverso la
diffusione di materiale informativo messo a disposizione su Dropbox.
- Effettuare un rilevamento accurato della dotazione tecnologica della scuola per quanto
riguarda laboratori, singoli computer a disposizione dei ragazzi e dei docenti, LIM,
stampanti, scanner e quant’altro possa essere utilizzato nell’ambito di una didattica
multimediale e digitale. Verificare (anche con la collaborazione della F.S. dell’Area 2) lo
stato dei dispositivi, la frequenza e la metodologia d’uso.
- Censire e promuovere le competenze digitali, la conoscenza e la condivisione di pratiche
didattiche attuate già o previste da singoli docenti, da Consigli di Classe, da gruppi di lavoro
formali o informali che abbiano utilizzato o utilizzino in vario modo le nuove tecnologie o
ad esse facciano comunque riferimento nelle attività didattiche.
- Delineare i bisogni del nostro Istituto per ciò che riguarda sia la didattica digitale vera e
propria sia quella semplicemente supportata dalle nuove tecnologie.
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- Trarre indicazioni dal RAV, da richieste, osservazioni, suggerimenti del corpo docente e, per
quanto possibile e recepibile, dai genitori e dagli alunni.
- Scegliere un’area tematica (tra le tre esposte richiamate in precedenza su cui concentrare
prioritariamente approfondimenti (attraverso formazione interna, circolazione di materiale
ad hoc, condivisione di conoscenze ed esperienze) e successivamente stendere uno o più
progetti articolati e strutturati.
Sin d’ora è comunque possibile individuare come obiettivo generale di qualunque linea di progetto
a cui si deciderà di dare corso, quello di sviluppare le competenze digitali di base, uno dei pilastri
dell’AgID (Agenzia per l’Italia Digitale, declinazione della Agenda Digitale Europea, una delle
sette iniziative strategiche del piano di sviluppo dell’U.E. per la crescita e l’impiego).
Le linee di intervento definite nell’ambito delle competenze digitali di base si fondano su quanto
previsto dal pilastro 6 dell’Agenda Digitale Europea (DAE) “Enhancing digital literacy, skills and
inclusion” e hanno due obiettivi primari:
1. realizzare la cittadinanza digitale: accesso e partecipazione alla società della conoscenza,
con una piena consapevolezza digitale;
2. realizzare l’inclusione digitale: uguaglianza delle opportunità nell’utilizzo della rete e per
lo sviluppo di una cultura dell’innovazione e della creatività.1”
Lo sviluppo delle competenze digitali di base troverà quindi anche nella nostra scuola ambienti
ricettivi per una implementazione il più possibile capillare e democratica, volta anche ad eliminare
o attenuare il divario che potrebbe crearsi per le differenti opportunità di avere accesso o saper usare
le nuove tecnologie. Ciò anche a vantaggio degli alunni BES.
Per questo motivo un obiettivo correlato strettamente al primo e che sicuramente sarà individuato
come oggetto di specifici interventi didattici riguarda l’acquisizione di una adeguata data and
information literacy relativa al web. Si tratterà di agire metodologicamente sulle capacità collegate
all' identificare, individuare, valutare, organizzare e comunicare i dati e le informazioni in esso
reperibili o comunque al sapersi muovere con efficacia e consapevolezza nel mondo digitale che sta
divenendo sempre più pervasivo e sovrabbondante nei contenuti. Infine dal punto di vista operativo
si considererà la possibilità, così come espressamente espressa nell’art.68 del CAD (Codice
Amministrazione Digitale), di individuare l’utilizzo di Risorse Didattiche Aperte (OER) sia come
contenuti che come strumenti anche al fine di ridurre e ottimizzare le spese contingenti.
M) LA FORMAZIONE DEL PERSONALE SCOLASTICO PROGRAMMAZIONE
PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE E ATA
La formazione del personale scolastico
Piano della formazione L’Istituto Comprensivo Castel Gandolfo ritiene che la formazione e l’aggiornamento siano
indispensabili per accogliere con professionalità e competenza le evoluzioni della società e i bisogni
del nostro tempo. La formazione è un’opportunità preziosa per qualificare sempre meglio l’opera
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educativa e formativa dei singoli docenti e di tutto il personale della scuola. Pertanto l’istituzione
scolastica sostiene la formazione del personale scolastico quale leva strategica finalizzata
all’innovazione dei processi organizzativi, educativi e didattici.
La formazione costituisce altresì un punto di snodo atto a garantire il successo formativo degli
studenti, a migliorare l’offerta formativa e a realizzare pienamente la mission dell’Istituto. In
concreto, la formazione è altresì un’opportunità preziosa che accoglie coerentemente e in misura
trasversale tutte le scelte e i risultati degli esiti del processo di autovalutazione dell’Istituto declinati
nel RAV poiché qualifica e migliora nel tempo l’agire formativo dei singoli docenti e di tutto il
personale scolastico.
La formazione e l’aggiornamento dei docenti e del personale scolastico, in ottemperanza alla
normativa vigente, tengono conto delle proposte provenienti dal MIUR, dai centri di formazione o
enti esterni, pubblici o privati, qualificati o accreditati e delle attività formative attivate dalla Rete
I.CA.RE. di cui l’Istituto fa parte. Il Collegio dei docenti, anche alla luce della recente normativa –
Legge 107/2015, art.1, c.124- che inserisce la formazione in servizio dei docenti di ruolo quale
“obbligatoria, permanente e strutturale”, definisce i bisogni formativi in coerenza con il Piano
Triennale dell’Offerta Formativa. Tiene conto, altresì, a seguito di una valutazione delle proposte,
delle opportunità e delle esigenze emerse dal RAV e dai relativi Piani di Miglioramento, dei risultati
coerenti con una mirata ricognizione del fabbisogno formativo e approva il Piano
aggiornamento/formazione che costituisce parte integrante del PTOF nelle scelte ivi declinate.
Su tali premesse, il Piano Nazionale per la Formazione, di emanazione e competenza del MIUR
come da nota USR Lazio prot. n. 31632 del 21/09/2016 con oggetto “Trasmissione della nota
MIUR prot. n.2915- “Prime indicazioni per la progettazione delle attività di formazione destinate
al personale scolastico”- “definisce le priorità e le risorse finanziarie per il triennio 2016-19 e
delinea, a partire dall’anno scolastico 2016-17, un quadro strategico e operativo, per sostenere in
maniera trasparente, innovativa ed efficace una politica concreta per lo sviluppo professionale del
personale della scuola”.
Le priorità della formazione per il prossimo triennio sono state definite dal collegio docenti, a
partire dai bisogni reali correlati al sistema educativo e da un confronto di tutto il personale
scolastico e afferiscono alle seguenti aree: didattica per competenze, tecnologia innovativa
rapportata alla didattica, didattica digitale, competenze di lingua inglese, inclusione e disabilità,
cooperative learning, sicurezza. Si considereranno altresì tutte le iniziative che giungeranno dalla
Rete I.CA.RE. Si presterà attenzione a tutte le proposte che giungeranno alla visione dell’Istituto
con chiara adesione alla mission del PTOF e alla ricaduta sull’utenza.
Nell' ottica della cultura della valutazione oscillante tra autovalutazione, valutazione esterna,
miglioramento e rendicontazione pubblica degli esiti, si incentiverà la formazione di docenti su tali
problematiche.
Su tali argomentazioni, scaturite anche sulla base degli indirizzi proposti dal Dirigente Scolastico, è
opportuno rilevare, come dalla sopraccitata nota MIUR, che “l’obbligatorietà non si traduce,
automaticamente, in un numero di ore da svolgere ogni anno, ma nel rispetto del contenuto del
Piano.”
Pertanto, il Piano Triennale di formazione si articolerà sui temi definiti anche sviluppati in linea
trasversale e si rivolgerà in primis a tutti i docenti dell’Istituzione scolastica tuttavia potrà
comprendere anche gruppi di docenti di scuole in Rete, docenti che partecipano a ricerche
innovative con Università ed enti, singoli docenti che seguono attività specifiche relative alla loro
disciplina. Al fine di agevolare l’organizzazione e la pianificazione delle iniziative di formazione, le
stesse si articoleranno in Unità Formative che definiranno nel dettaglio tempi, attività in presenza e
ricerca in classe, studio, lavoro collaborativo o in Rete, documentazione pertinente e risultati attesi.
A seguito della redazione delle schede delle Unità Formative, esse costituiranno parte integrante del
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PTOF e ivi allegate. A seguito della piena realizzazione delle Unità Formative, si realizzerà una
monitoraggio basato su indicatori pertinenti. Il piano della formazione, elaborato sulla base delle
scelte organizzative effettuate, costituirà parte integrante del PTOF.
Fermo restanti le esigenze formative correlate al D.Lgs. 81/2008 e tenuto conto delle risorse
finanziarie disponibili, le attività di formazione saranno altresì ancorate all’adesione a progetti,
prioritariamente in Rete, che alimentino la possibilità di usufruire della consulenza esterna
competente. Nel corso del triennio e in presenza di personale interno “specializzato”, si terrà conto
dell’opportunità formativa anche attraverso l’autoaggiornamento di Istituto.
Per il personale ATA, sarà prioritaria la frequenza ai corsi per figure sensibili (L.81/08: primo
soccorso, antincendio, ecc.) nonché, come già declinato nel PNSD, per il personale con incarico
specifico a tutte quelle attività formative migliorative la professionalità della persona. In particolare,
si prevede la formazione di tutto il personale della segreteria (DSGA e assistenti amministrativi) per
l'innovazione digitale nell’Amministrazione.
Il piano della formazione, elaborato sulla base delle scelte organizzative effettuate, costituirà parte
integrante del PTOF.
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5. PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA
A) ORGANIGRAMMA
DIRIGENTE SCOLASTICO
Secondo Collaboratore
CCCCCCollaCollabora
tore Referenti di plesso
Primo Collaboratore
Funzioni Strumentali
Ref. Disciplinari e didattica
Coordinatori di Classe
Coord. Intercl. Inters.
Referenti DSA e GLI
Referente Viaggi
Commissione Elettorale
Comitato di Valutazione
Docenti Tutor
GLI
RSU
DSGA
INVALSI
ATA
INVALSI
Ass. Amm. Coll. Scolastici
C.d.I.
C.d.D. C.d C. Giumta Esecutiva Giunta Esecutiva
Org. di garanzia Dipartimenti
C.d. Int.
Referenti Progetti
Docenti
Ref. laboratori e nuove tecn.
Nucleo di Valutazione
RLS
RSPP
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ORGANIGRAMMA DEGLI UFFICI AMMINISTRATIVI
Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi
Settore alunni e viaggi di istruzione- supporto al DSGA
Settore personale scuola secondaria 1° grado e Organi Collegiali
Settore personale scuola primaria e infanzia – Coordinatore della gestione documentale
Supporto digitale
Settore protocollo e supporto al DSGA - Referente PEC-PEO
Personale ATA
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B) FUNZIONIGRAMMA AS. 2016-19
1) DIRIGENTE SCOLASTICO
2)COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO Funzioni di coordinamento organizzativo e supporto amministrativo e didattico delle attività
scolastiche.
3)REFERENTI DI PLESSO Rappresentano il D.S. nel plesso di riferimento, assicurandone il buon funzionamento
organizzativo, gestionale e didattico.
Sono referenti nei confronti delle famiglie, su delega espressa del D.S. Presiedono i consigli di
interclasse (Scuola Primaria) e di Intersezione (Scuola dell’Infanzia) in seduta plenaria.
Sono responsabili degli esiti del lavoro del Consiglio, verificando l’esatta applicazione delle
singole azioni proposte e deliberate.
Coordinano le attività di programmazione.
4) FUNZIONI STRUMENTALI
a) F.S. “Organizzazione e gestione del PTOF, Valutazione, Autovalutazione di Istituto”
1. Cura il coordinamento delle attività, dei progetti e della progettazione curricolare del PTOF.
Integra con eventuali aggiunte e/o modifiche il PTOF, anche a seguito di eventuali innovazioni
normative;
2. Cura il monitoraggio in itinere delle azioni (attività, progetti) previsti dal PTOF e della
valutazione finale, valuta l’efficacia del PTOF ai fini del successo formativo;
3. Cura la redazione del PTOF;
4. Cura l’elaborazione della stesura del PTOF a.s. 2016/19 in sinergia con le altre FF.SS.;
5. Cura il monitoraggio in itinere delle azioni relative alla valutazione e autovalutazione d’Istituto,
piano di miglioramento (RAV);
6. Collabora con il DS nell’elaborazione dei Piani di miglioramento relativi al RAV.
b) F.S. “Sostegno al lavoro dei docenti. Nuove tecnologie e sito WEB”
1. Cura la gestione del sito web dell’Istituto Comprensivo in coordinamento, gestione e diffusione
organizzata delle informazioni e di materiale didattico tramite il sito web d'Istituto;
2. Coordina e cura l’utilizzo didattico delle nuove tecnologie in supporto ai docenti;
3. Gestisce la rete e cura le programmazioni in formato CD;
4. Mantiene gli standard di efficienza;
5. Coordina le attività relative alle nuove tecnologie.
c) F.S. “Continuità e Orientamento”
1. Cura il coordinamento delle azioni proprie dell’Orientamento scolastico;
2. Cura la gestione delle attività di Continuità con i vari ordini di scuola;
3. Cura la conoscenza dell’offerta formativa e organizza gli incontri con le altre scuole;
4. Organizza gli open day presso il nostro istituto e cura la gestione delle attività di continuità con la
scuola secondaria di secondo grado;
5. Cura le iscrizioni presso il nostro istituto e per gli istituti superiori;
6. Coordina il progetto in continuità Scuola dell’Infanzia/Scuola Primaria/Secondaria;
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7. Gestione della comunicazione delle dinamiche sulla continuità tra i vari ordini di scuola;
8. Cura il coordinamento dei progetti in continuità scuola primaria/ scuola dell'infanzia e scuola
primaria/scuola secondaria di primo grado;
9. Gestisce la formazione delle classi prime (scuola primaria e secondaria di I grado) sulla base dei
criteri definiti dagli OO.CC.
d) F.S. “Inclusione e Sostegno” E’ costituita da due docenti che operano in sinergia, preposte entrambe al supporto per gli alunni
BES. La prima docente si occupa nel dettaglio di:
1. Collaborare con il D.S. nella gestione degli adempimenti ed i processi dei percorsi certificati,
nell’organizzazione delle risorse e del personale destinati ai progetti di inclusione degli alunni con
disabilità;
2. Coordinare l'azione degli insegnanti di sostegno promuovendo la collaborazione con i docenti
curricolari;
3. Coordinare i rapporti con l’AUSL, con specialisti e/o i servizi sociali;
4. Coordinare le iniziative finalizzate all’attuazione del PAI; rilevazione, monitoraggio e
valutazione del livello di inclusività della scuola;
5. Presiede (in assenza del D.S.) le riunioni del GLHO.
L’altro docente, Referente DSA, si occupa nel dettaglio di:
1.Consulenza e supporto ai docenti sugli interventi da realizzare in presenza di alunni con
svantaggio, disagio e alunni stranieri;
2.Seguire i consigli di classe laddove vi siano casi di DSA certificati e accertare che vengano
seguite tutte le indicazioni metodologiche e messe in atto tutte le strategie indicate dalla diagnosi
dello specialista in qualità di docente referente per i DSA e per gli alunni stranieri;
3. Curare i rapporti con le famiglie per una condivisione dei problemi e delle possibili soluzioni per
favorire il successo scolastico dei propri figli;
4. Curare i rapporti con gli operatori dell’equipe multidisciplinare delle AUSL per confronti sui
casi, aggiornamento e/o integrazione della certificazione;
5.Rilevare le difficoltà degli alunni rispetto ai DSA (art. 3 commi 2 e 3 L. 170/2010 e art.2 comma
1 del D.M. 5669/2011).
e) Coordinatori di classe (Scuola Secondaria di I Grado)
Sono il punto di riferimento per le problematiche che sorgono all'interno della classe e coordinano
le azioni da mettere in atto.
Presiedono, in assenza del DS, i consigli di classe e sono responsabili degli esiti del lavoro del
Consiglio, verificando l’esatta applicazione delle singole azioni proposte e deliberate, svolgono il
ruolo di segretario del C.d.C.
f) Coordinatori di interclasse
Presiedono i consigli di interclasse e sono responsabili degli esiti del lavoro delconsiglio consiglio
Sono il punto di riferimento per le problematiche che sorgono all’interno delle sezioni e coordinano
le azioni da mettere in atto verificando l’esatta applicazione delle singole azioni proposte e
deliberate. Sono referenti nei confronti delle famiglie, su delega espressa del D.S.
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g) Coordinatori di intersezione
Presiede i consigli di intersezione ed è responsabile degli esiti del lavoro del Consiglio, verificando
l’esatta applicazione delle singole azioni proposte e deliberate. E’ referente nei confronti delle
famiglie, su delega espressa del D.S. E’ referente della didattica per la Scuola dell’Infanzia.
h) Dipartimenti disciplinari
Riuniscono i docenti in gruppo, sulla base delle materie di insegnamento:
Ambito linguistico;
Ambito scientifico-tecnologico;
Ambito espressivo.
Hanno il compito di elaborare il documento di programmazione per le singole discipline e
sovraintendere all’adozione dei libri di testo. Coordinano le attività dei docenti relativamente a:
definire i criteri di corrispondenza tra voti e livelli d conoscenza, competenza e capacità;
produrre griglie di valutazione standardizzare stabilire i criteri di valutazione in vista di un
elevamento della qualità media dell’istruzione;
proporre attività da inserire nel PTOF e da sottoporre all’approvazione del Collegio.
Sono referenti nei confronti delle famiglie, su delega espressa del D.S.
Fanno parte della Commissione che elabora e verifica tutte le procedure ed i processi afferenti il
PTOF.
l) Referente uscite didattiche e viaggi di istruzione
Raccoglie e diffonde i materiali pubblicitari, i cataloghi e tutto quanto possa costituire un’offerta di
opportunità arricchenti il curricolo.
Offre consulenza ai Consigli di classe /interclasse/intersezione per l'individuazione delle scelte.
Offre consulenza e supporto operativo ai docenti per l'espletamento delle procedure necessarie.
m) Referente progettuale di Istituto
Coordina le attività progettuali di ogni ordine di scuola, informando su opportunità, scelte relative
alle attività curriculari, extracurriculari, formative e migliorative dell’Istituto.
n) Referente Invalsi
Coordina tutti gli impegni organizzativi e didattici relativi alle Prove INVALSI e organizza le
modalità di restituzione e condivisione dei risultati. Effettua l’analisi e la verifica del servizio
scolastico. Collabora con il DS nella elaborazione dei Piani di Miglioramento relativi al RAV
(Rapporto di autovalutazione) e ai correlati monitoraggi.
o) Membri del GLI
Rappresentano la componente docenti nel gruppo di lavoro per l’inclusione di Istituto.
E’ il punto di riferimento per le problematiche che sorgono all’interno delle sezioni e coordina le
azioni da mettere in atto.
i) Referenti didattica (Scuola Primaria)
Area Linguistico espressiva;
Area Logico-matematica;
Area antropologica.
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p) Referenti di progetto
Coordinano e gestiscono i progetti di ampliamento o arricchimento dell’Offerta formativa deliberati
dal C.d.D.
Sono referenti nei confronti delle famiglie.
q) Comitato per la Valutazione dei docenti
Presieduto dal D.S. è composto da tre docenti, di cui due scelti dal C.d.D. e uno dal C.I.; due
rappresentanti dei genitori, scelti dal C.I.; un componente esterno individuato dall’USR. Il comitato
individua i criteri per la valorizzazione dei docenti; esprime il proprio parere sul superamento del
periodo di formazione e di prova per il personale docente (con la sola componente docenti e
integrato dal docente tutor). Si riunisce per la valutazione del servizio su richiesta dell'interessato
previa relazione del Dirigente Scolastico.
Il comitato esercita altresì le competenze previste per la riabilitazione del personale docente.
r) Nucleo di valutazione
Presieduto dal D.S. ha la funzione di supportare il DS nella definizione dei piani di miglioramento,
in un’ottica di condivisione (leadership diffusa) e trasparenza verso l’utenza: individuazione degli
obiettivi di miglioramento e redazione del RAV (Rapporto di autovalutazione).
I membri collaborano con il DS nella elaborazione dei Piani di Miglioramento relativi al RAV
(Rapporto di autovalutazione) e ai correlati monitoraggi.
s)Tutor Il tutor sostiene il docente in formazione durante il corso dell’anno relativamente alla
programmazione educativa e didattica, alla progettazione di itinerari didattici e facilita i rapporti
interni ed esterni all’Istituto creando raccordi nelle varie situazioni.
t) Animatore digitale
3) CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE: individuare soluzioni metodologiche e
tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola coerenti con l’analisi
dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da
altre figure.
u) RSU La Rappresentanza sindacale unitaria di istituto, composta di tre membri, ha la titolarità dei diritti
sindacali e dei poteri riguardanti l'esercizio delle competenze contrattuali ad essa spettanti.
Può esercitare in via esclusiva i diritti di informazione e partecipazione riconosciuti alle
rappresentanze sindacali dall'art. 10 del d.lgs.29/1993 o da altre disposizioni di legge o dal CCNL
Ha un ruolo strategico nella diffusione dell’innovazione digitale a scuola. Il suo profilo (cfr. azione
#28 del PNSD) è rivolto a:
1) FORMAZIONE INTERNA: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD,
attraverso l’organizzazione di laboratori formativi, favorendo l’animazione e la partecipazione di
tutta la comunità scolastica alle attività formative;
2) COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA: favorire la partecipazione e
stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione attività, anche strutturate sui temi del
PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la
realizzazione di una cultura digitale condivisa;
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w)RLS Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è consultato dal D.S. su tutti quegli eventi per i quali
la disciplina legislativa prevede un suo intervento. Inoltre anche prima che effettui la valutazione
dei rischi ed elabori il relativo documento.
x)RSPP Il responsabile del Servizio di prevenzione e protezione è designato dal D.S. per gestire e
coordinare le attività del Servizio di Prevenzione e Protezione dai rischi (SPP), ovvero l'insieme
delle persone, sistemi e mezzi esterni o interni alla scuola finalizzati all'attività di prevenzione e
protezione dai rischi professionali per i lavoratori" (art. 2 comma 1 lettera l) del D.Lgs.81/2008 e
successive modifiche ed integrazioni.
y) Commissione elettorale
E’ composta da 5 membri: n.2 docenti, n.1 personale ATA e n.2 genitori. Organizzano e gestiscono
le elezioni dei genitori rappresentanti di classe e le elezioni finalizzate al rinnovo o surroga del
Consiglio di Istituto.
z) Commissioni permanenti
Le Commissioni permanenti hanno il compito di coordinare e rendere operative le scelte
progettuali, didattiche e organizzative dell’Istituto. Nel dettaglio:
Commissione Continuità-Orientamento/ formazione delle classi: docenti coordinati dalla FFSS
Continuità Orientamento.
Per quanto concerne la formazione delle classi, tutti i docenti non impegnati negli esami e delle
classi quinte coadiuveranno la commissione nei giorni di giugno, dopo il termine previsto delle
lezioni al fine di fornire tutte le informazioni necessarie a una formazione delle classi omogenea e
rispondente alle esigenze didattico-inclusive evidenziate.
Commissione PTOF/area organizzativa/progettuale: composta da tutti i Docenti che ricoprono
l’incarico di Funzione Strumentale e da almeno un docente per ogni ordine di scuola. Per quanto
concerne la pianificazione dell’area progettuale la commissione si occupa di analizzare i progetti
pervenuti, redatti su apposita scheda, per poi sottoporli all’attenzione del DS e del collegio. Tale
commissione costituisce di fatto anche la commissione permanente che supporterà la FS nello
svolgimento delle sue funzioni. La commissione si occuperà altresì del monitoraggio degli
indicatori di performance ai fini di un riscontro oggettivo degli esiti e delle ricadute dell’attività
educativa sull’utenza.
Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI): formata da tutti i docenti di sostegno, 2 docenti FFSS e dal
docente referente per gli alunni adottati.. La commissione supporta le FFSS nello svolgimento delle
loro funzioni.
Nucleo interno di valutazione (NIV): costituito da tutti i membri dello staff del DS e altri docenti
designati dal Collegio.
Commissione dematerializzazione/PNSD: formata dai docenti che costituiscono il team
dell’innovazione, dalla FS web, dall’animatore digitale. Tale commissione supporta la FS nello
svolgimento delle sue funzioni.
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Commissione organizzativa e viaggi di istruzione: formata da 2 docenti di Scuola Secondaria di I
grado; per la scuola primaria e infanzia tale attività sarà svolta dalle responsabili di plesso, durante
le ore di programmazione e dai docenti delle classi coinvolte.
Commissione verticale: la commissione si occupa di predisporre e integrare le prove comuni ITA e
MAT delle classi ponte. Pertanto vi fanno parte i docenti di tutti i plessi delle classi quinte e Prime
Secondaria.
Per quanto concerne i lavori relativi ai monitoraggi, alla revisione del RAV e del PDM , gli stessi
confluiranno nella commissione PTOF e nel nucleo interno di valutazione. Ogni commissione darà
il suo contributo nella stesura dei documenti suddetti.
Le figure descritte nel presente documento, rappresentano le figure di sistema con cui la
scuola organizza e gestisce il proprio servizio.
Ognuna di loro, relativamente alla nomina ottenuta, riveste il proprio ruolo a seguito di
formale delega del Dirigente Scolastico e rappresenta il diretto interlocutore, sia per l’utenza
interna che esterna, a cui rivolgersi prioritariamente per specifici chiarimenti e/o
informazioni.
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C) REGOLAMENTI
Ai sensi del DPR 235/2007 art. 2, 3, 5 bis e della nota MIUR 31/07/08 il patto di corresponsabilità
costituisce lo strumento attraverso il quale la scuola esplicita i rapporti che intercorrono tra
l’Istituzione scolastica, la famiglia al fine di realizzare una fattiva alleanza educativa. Questo
coinvolge tutto il personale della scuola, la famiglia, gli alunni, gli enti esterni che collaborano con
la scuola.
REGOLAMENTO DELL’ISTITUTO
PREMESSA
Convinti che la scuola deve essere luogo di crescita della persona dove alunni, famiglie, docenti e
operatori scolastici condividono un percorso educativo, è importante che adulti e ragazzi assumano
impegni e responsabilità. Considerato che “un’educazione efficace dei giovani sia il risultato di
un’azione coordinata tra famiglia e scuola, nell’ottica della condivisione di principi ed obiettivi, i
docenti e i genitori degli alunni dell’Istituto Comprensivo Castel Gandolfo, dopo un attento lavoro
di osservazione dell’esperienza scolastica negli ultimi anni e di condivisione dei “valori da
trasmettere per costruire insieme identità, appartenenza e responsabilità”, riconoscono i seguenti
diritti e stabiliscono i rispettivi obblighi, in osservanza del Decreto del Presidente della Repubblica
24 giugno 1998 n. 249, vista la circolare del M.P.I. 15/03/07.
Le norme che si allegano e che costituiscono parte integrante del PTOF si prefiggono di
regolamentare i fondamentali aspetti della vita della Scuola, orientando gli alunni ai doveri, al
rispetto dei diritti di tutti ed al corretto uso dei beni della comunità.
REGOLAMENTO INTERNO PER I DOCENTI
Per il buon funzionamento della scuola i docenti sono invitati a rispettare il regolamento interno
allegato e parte integrante del PTOF. Con tale documento si intende altresì richiamare l’attenzione
su alcuni elementi organizzativi da osservare al fine di uno svolgimento ordinato, sereno ed efficace
della vita scolastica.
Si allegano i Regolamenti dell’Istituto (Allegato n.12)
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CARTA DEI SERVIZI SCOLASTICI
La Carta dei servizi si colloca in un’ottica di trasparenza e di responsabilizzazione della
scuola nei confronti degli studenti, dei genitori e degli organismi esterni. Essa regola alcuni aspetti
importanti della vita scolastica: l’organizzazione dei Servizi amministrativi in relazione al pubblico,
i rapporti tra la scuola e le famiglie degli alunni, la documentazione, la pubblicità degli atti, il diritto
di accesso ai documenti amministrativi, la procedura dei reclami, la sicurezza e la privacy.
La Carta dei servizi, nella sua specificità, è un documento che integra il PTOF e si fonde nel
Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità. Per la redazione del Programma è stato
coinvolto l’organo politico rappresentativo dell’Istituzione Scolastica, il Consiglio di Istituto,
direttamente interessato alla realizzazione degli obiettivi strategici e operativi. Ciò, sia al fine di
condividere l'impianto strutturale del Programma sia di raccogliere i contributi e le proposte che si
evidenzieranno in corso d’opera, per il suo miglioramento.
Tali documenti contribuiscono a definire il progetto scolastico generale e, nel rispetto dei
diritti costituzionali di imparzialità e di uguaglianza, perseguono un modello organizzativo
improntato ai principi dell’efficienza, della correttezza, della trasparenza in ogni momento della vita
scolastica.
(Allegato n.13): Carta dei servizi
I Servizi amministrativi.
▪ Orari di apertura dei plessi.
- Sede centrale: dal lunedì al giovedì dalle ore 7,30 alle ore 17,00 per la Segreteria. Il venerdì
dalle ore 7,30 alle ore 16,30.
- Sede centrale: dal lunedì al venerdì dalle ore 8,10 alle ore 14,10 orario lezione alunni; fino
alle ore 16,20 per attività curricolari (attività di educazione fisica - Scuola Primaria) ed
extracurricolari
- Plesso Pavona: dal lunedì al venerdì dalle ore 8,10 alle ore 14,10 orario lezione alunni.
Fino alle ore 16,20 per attività extracurriculari
- Plesso Laghetto (edificio vecchio): dalle ore 8,00 alle ore 16,10
(edificio nuovo): dalle ore 8,10 alle ore 16,10
- Plesso le Mole: dalle ore 8,20 alle ore 16,20
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▪ Apertura al pubblico degli Uffici di Segreteria:
▪ Apertura al personale docente degli Uffici di
Segreteria:
Dal lunedì al venerdì, dalle ore 14,00 alle ore 15,00
Il Dirigente scolastico riceve il pubblico, di norma, il mercoledì dalle ore 9,00 alle ore 11,00. Si
consiglia tuttavia, se possibile, di prenotare con congruo anticipo. In casi particolari, il Dirigente è
disponibile a ricevere il pubblico, che ne faccia specifica richiesta, in orario diverso (da
concordare) da quello indicato.
La scuola dispone un sito Internet www.iccastelgandolfo.weebly.com e di una casella di posta
elettronica RMIC8A500N@ISTRUZIONE.IT
L’indirizzo di posta certificata è: RMIC8A500N@pec.istruzione.it
Sede Centrale
Lunedì 11.00 - 12.30
Mercoledì 15.00 - 16.00
Giovedì 11.00 - 12.30
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RAPPORTI SCUOLA- FAMIGLIA
La scuola.
-La scuola stabilisce i seguenti tempi e modalità di dialogo con le famiglie:
- nei mesi di dicembre e gennaio vengono organizzati degli incontri con i genitori che intendono
iscrivere i loro figli alle classi prime per illustrare le caratteristiche e le finalità educative
dell’Istituto; da febbraio a settembre tali genitori possono effettuare ulteriori colloqui (individuali o
per piccoli gruppi) con il personale scolastico addetto, per chiarimenti specifici o per esprimere
particolari esigenze.
- in occasione delle elezioni dei rappresentanti dei genitori nei Consigli di classe interclasse
intersezione, si tiene un’assemblea di genitori, preceduta dall’incontro con uno o più docenti della
classe; per le elezioni dei rappresentanti nel Consiglio d’Istituto possono essere indette assemblee
generali dei genitori;
- ciascun docente stabilisce i tempi (due ore mensili in orario scolastico) per il ricevimento
individuale dei genitori; tale orario viene comunicato alle famiglie mediante un avviso dettato in
classe agli alunni; il prospetto generale del ricevimento degli insegnanti viene esposto nell’atrio
della relativa sede scolastica di servizio nonché nel sito dell’Istituto.
- nel corso dell’anno scolastico gli insegnanti effettuano due ricevimenti generali pomeridiani;
- sono previsti due incontri annuali per illustrare i giudizi espressi nella scheda di valutazione;
- altri incontri, determinati da motivate emergenze (ad es. problemi disciplinari, insuccesso
scolastico, socializzazione difficoltosa etc.) possono essere concordati con gli operatori scolastici, al
di fuori dei consueti orari di ricevimento;
- in occasione di festività o ricorrenze e a conclusione dell’anno scolastico la scuola organizza
mostre, spettacoli, manifestazioni, aperti alla partecipazione dei genitori.
La famiglia
Le famiglie degli alunni svolgono un ruolo educativo fondamentale e contribuiscono al successo
scolastico suscitando nei ragazzi l’interesse per le attività formative e il senso di responsabilità nei
confronti dello studio. Per esercitare con la massima incisività tale influsso, è opportuno che i
genitori sviluppino le occasioni di comunicazione con i docenti, in modo da essere costantemente
informati riguardo al grado di avvicinamento agli obiettivi educativi e cognitivi raggiunto dagli
allievi. Le famiglie, inoltre, possono cooperare all’azione educativa della scuola attraverso il
compimento di semplici gesti che denotano una personale attenzione nei confronti dell’istituzione
scolastica, in modo particolare è opportuno che i genitori:
- consentano le assenze solo per motivi validi e giustifichino sollecitamente le assenze stesse
- controllino periodicamente il libretto delle giustificazioni ed evitino, per quanto possibile,
uscite anticipate ed entrate posticipate
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- leggano e firmino con tempestività le comunicazioni scritte della scuola e consultino
periodicamente il sito dell’Istituto per comunicazioni di interesse
- verifichino l’esecuzione dei compiti da parte dei figli e partecipino alle riunioni previste
- formulino costruttivamente proposte e osservazioni
- favoriscano la partecipazione dei figli alle attività extracurricolari programmate dalla scuola
- siano disponibili a comunicare tempestivamente problemi e difficoltà, contribuendo alla
creazione di un clima di fiducia reciproca.
Inoltre la scuola è aperta all’interscambio culturale di esperienze e proposte educative con le
famiglie e con altri enti pubblici e privati presenti nel territorio (ASL, Comune, Associazioni
culturali, etc.).
Le condizioni ambientali e la sicurezza
Una scuola moderna, democratica e partecipativa non limita il suo campo di azione alla sola
didattica ma allarga la visuale a contesti che migliorino, vivifichino, interiorizzino al meglio la
mission educativa.
Il Dirigente e tutti gli operatori della scuola sono costantemente impegnati in operazioni di vigilanza
affinché i locali della scuola e gli spazi esterni siano mantenuti in condizioni di pulizia e igiene e
affinché le lezioni e le attività si svolgano nel rispetto degli arredi, degli strumenti e dei materiali
didattici. Gli alunni vengono educati al rispetto dei beni comuni, alla cura dei materiali didattici
propri e dei compagni, a muoversi con responsabilità e correttezza nei locali scolastici e durante le
uscite esterne, a conoscere ed evitare situazioni problematiche o di pericolo.
Nel rispetto delle disposizioni di legge in materia, in particolare del D.Lgs. 81/2008, gli edifici
scolastici sono costantemente monitorati in merito ai controlli sulla sicurezza. Il Dirigente
Scolastico, che partecipa periodicamente alla formazione insieme al personale della scuola, si
avvale della collaborazione di un esperto esterno Responsabile per la sicurezza e promuove il
duplice obiettivo della realizzazione di tutti gli interventi utili alla sicurezza ambientale e della
educazione alla sicurezza.
A tal proposito l'adeguamento alle normative vigenti in materia di sicurezza e tutela dei lavoratori
sul luogo di lavoro ha portato alla designazione di alcune figure preposte a svolgere incarichi
differenziati in collaborazione con il Dirigente Scolastico, responsabile dell'Istituto:
• un responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP);
• un rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS);
• figure preposte alla sicurezza in ogni plesso (addetti al servizio di prevenzione e
protezione (ASPP), squadre con addetti al servizio antincendio, addetti al primo
soccorso).
Tutte le figure hanno seguito e seguiranno corsi di formazione specifici per ogni ruolo.
Per ogni plesso è stato redatto il Documento di Valutazione Rischi periodicamente aggiornato in
seguito agli interventi effettuati sulle strutture e un Piano d'emergenza con apposita segnaletica;
almeno due volte l'anno vengono effettuate le prove di evacuazione per mettere in pratica i
comportamenti adeguati a situazioni di pericolo.
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Questi documenti redatti dallo stesso Responsabile per la sicurezza, vengono aggiornati
annualmente per predisporre, a cura del Dirigente, richieste di intervento agli enti locali o azioni
correttive, in base a priorità e a necessità emergenti.
La Privacy
Questa scuola tratterà i dati personali acquisiti nel rispetto del D.Lgs. 196/03 sulla privacy.
Verranno rilevati solo i dati strettamente necessari al procedimento amministrativo richiesto e
rientrante nelle funzioni istituzionali della scuola. I dati verranno trattati con le cautele previste e
saranno conservati per il tempo necessario all’espletamento delle attività amministrative. Il titolare
del trattamento è il Dirigente Scolastico e il responsabile è il Direttore dei Servizi Generali e
Amministrativi. Gli incaricati al trattamento sono gli Assistenti Amministrativi e i Docenti
limitatamente alle proprie competenze. L’interessato potrà esercitare i suoi diritti nei confronti del
Titolare del Trattamento ai sensi dell’art. 7 del D.Lgs. 196/03 (diritto di accesso ai dati personali ed
altri diritti).
Il D.Lgs. n.196/03 garantisce che il trattamento dei dati si svolga nel rispetto dei diritti, delle libertà
fondamentali e della dignità dell’interessato, nonché della riservatezza e della protezione degli
stessi.
L’interessato ha il diritto a ottenere la conferma, la rettifica o l’aggiornamento dei dati che lo
riguardano e si può opporre solo per motivi legittimi oppure perché trattati in modo non corretto o
quando il trattamento è necessario per la salvaguardia della vita o dell’incolumità fisica di un terzo.
Il consenso al trattamento è ammesso solo se l’interessato autorizza in forma scritta i propri dati e
gli stessi potranno essere richiesti solo in alcuni casi come riportato dall’art. 24 del suddetto decreto
e conservati il tempo necessario all’espletamento delle attività amministrative e istituzionali.
L’obbligo ai dati personali può avvenire anche con l’ausilio di strumenti telematici.
Tutte le componenti scolastiche saranno coinvolte nel rispetto della legge e riceveranno i relativi
moduli informativi nei tempi e nelle modalità previste.
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D) ORGANICO DELL’AUTONOMIA
Il Piano dell’Offerta Formativa, disciplinato dall’art. 3 del DPR 275/ 99, novellato dalla Legge
107/2015 è nucleo fondante la prevista progettazione triennale dell’Offerta Formativa. Tale Piano
(PTOF) sarà rivedibile annualmente entro il mese di ottobre di ogni anno, al fine di apportare le
opportune modifiche e integrazioni in merito alle nuove esigenze emerse.
Si ritiene pertanto prioritario il perseguimento di una progettazione unitaria che definisca, in modo
chiaro e trasparente, obiettivi formativi fra loro integrati e condivisi dai docenti dei vari ordini e
discipline; un percorso che si accompagni ad una valutazione basata su criteri certi e coerente con le
priorità profilate nel RAV (Rapporto di Autovalutazione), con gli obiettivi di processo ivi declinati
e che tenga conto delle risorse umane e professionali disponibili.
Il Dirigente Scolastico, ai sensi della Legge 107/2015, al fine di porre in essere tutte le dinamiche e
le opportunità atte ad affermare il ruolo centrale della scuola nella società, a garantire il diritto
allo studio di tutti gli alunni nel rispetto delle loro individualità, nell’esercizio della gestione
unitaria dell’Istituzione scolastica di cui ne costituisce la rappresentanza legale, configura profili di
opportunità nell’ottica di garantire una continuità formativa, nel rispetto delle scelte educative della
comunità scolastica che si ancorano alle linee di indirizzo già definite negli anni precedenti dagli
organi collegiali competenti.
L’organico dell’autonomia, funzionale alle esigenze didattiche, organizzative e progettuali, è uno
strumento prezioso, sotteso alla garanzia dell’attuazione del percorso formativo dell’Istituto alla
luce degli obiettivi formativi declinati nella Legge 107/2015, art.1, c.7.
Al fine di potenziare l’offerta formativa, di realizzare i percorsi progettuali e per il conseguimento
degli obiettivi fin qui indicati si illustra l’organico dell’autonomia.
Il seguente prospetto è declinato alla luce del numero dei docenti dell’ organico dell’autonomia
assegnato all’Istituzione scolastica.
Esso rappresenta altresì una potenziale previsione attendibile per il triennio 2016-19, fatta salva la
possibilità di debite oscillazioni alla luce di nuove esigenze emerse, nonché alla presenza di alcuni
docenti, allo stato attuale, in part time.
Organico Posto Comune Scuola Infanzia
Numero classi: 4
Docenti Scuola dell’Infanzia: 6
Docente Religione: 6 ore
Organico Posto Sostegno Scuola Infanzia
Docente sostegno EH:1, DH 1 in fatto
Organico Posto Comune Scuola Primaria
Numero classi: 16
Docenti Posto Comune: 27 docenti + 8 ore
Docente Religione: 1 docente a 24 ore, 1 docente a 11 ore
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Organico Posti Sostegno Scuola Primaria
Docenti sostegno: 7 docenti in organico di diritto, 1 posto in organico di fatto.
Organico Posto Comune Scuola Secondaria di I grado
Numero classi: 21
Classe di concorso A043: n. 11 docenti e 12 ore.
Classe di concorso A059: n. 7 docenti
Classe di concorso A345: n. 3 docenti + 9 ore
Classe di concorso A245: n. 3 docenti + 6 ore
Classe di concorso A033: n. 2 docenti + 6 ore
Classe di concorso A032: n. 3 docenti + 6 ore residue
Classe di concorso A030: n. 2 docenti + 6 ore residue
Classe di concorso A028: n. 2 docenti + 6 ore residue
Organico Posti Sostegno Scuola Secondaria
Allo stato attuale, si conferma la consistenza numerica dell’organico di diritto di 4 posti assegnati,
fatta salva la possibilità di richiesta dei posti in deroga, come da normativa vigente. In organico di
fatto è stato dato un posto a 18 ore e 9 ore.
UTILIZZO DELL’ORGANICO DELL’AUTONOMIA
Si declinano le scelte relative all’ organico dell’autonomia per il triennio 2016-19 così
articolato e aderente alle scelte curricolari, extracurriculari e progettuali di potenziamento delle
competenze declinate nella Legge 107/2015, art.1, c.7 dell’Istituto Comprensivo.
Tipologia (es. posto comune
primaria, classe di concorso
scuola secondaria, sostegno…)*
Motivazione (con riferimento alle priorità strategiche al
capo I e alla progettazione del capo III)
Docenti Scuola Primaria posto
Comune e sostegno
- Attività per gruppi di livello per l’attuazione di una
didattica individualizzata e personalizzata scuola
Primaria (corsi di recupero)
- Utilizzazione posto sostegno su alunni diversamente
abili per l’inclusione scolastica
- Ore a disposizione per sostituzioni in supplenze brevi
e saltuarie (almeno il 36% dell’orario di ciascun
docente) o supporto/affiancamento alunni BES
- Progetto in verticale Scuola dell’Infanzia e Primaria
Docente Scuola Secondaria di
lingua comunitaria Francese
(A245)
Al fine di dare continuità al progetto a.s. 2015-16:
-corsi di avviamento alla lingua francese alunni scuola
Primaria classi V - Utilizzo della metodologia
61
CLIL/EMILE prioritariamente nelle classi seconde della
scuola secondaria di I ° (arte, scienze, geografia…)
- Ore a disposizione per sostituzioni in supplenze brevi
e saltuarie (circa il 28% dell’orario del docente) o
supporto/affiancamento alunni BES
- Moduli finalizzati all’avvio per la certificazione
DELF
Docente Scuola Secondaria di
musica (A032)
Al fine di dare continuità al progetto a.s.2015-16:
- Moduli di alfabetizzazione musicale per le classi III,
IV e V della scuola primaria.
-Ore a disposizione per sostituzioni in supplenze brevi e
saltuarie (circa il 28% dell’orario di ciascun docente) o
supporto/affiancamento alunni BES
- Supporto/affiancamento alunni BES
Si pone in rilievo come tutte le ore di affiancamento e supporto alunni BES nonché le attività per
gruppi di livello per una didattica individualizzata e personalizzata sono finalizzate e contribuiscono
al conseguimento delle priorità e degli obiettivi declinati nel RAV e nel relativo Piano di
Miglioramento.
62
E)FABBISOGNO POSTI PERSONALE ATA (Amministrativo e ausiliario )
Il seguente organico è declinato alla luce dei dati ricavabili dal SIDI e relativi all’anno scolastico
2016-17, al numero degli assistenti amministrativi e dei collaboratori scolastici in organico di diritto
e di fatto.
Per la piena attuazione del Progetto Scuola e della Mission dell’Istituto, al fine di garantire un
servizio di qualità e rispondente alle esigenze dell’utenza e delle richieste del territorio, pur nella
consapevolezza del ruolo e al fine di contemperare anche le esigenze dell’Amministrazione, fatte
salve le competenze del MIUR, si individua la necessità dell’incremento di due unità di
collaboratore scolastico per il triennio 2016-19.
c. Posti per il personale amministrativo e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei parametri
come riportati nel comma 14 art. 1 legge 107/2015.
Tipologia n.
DSGA 1
Assistente amministrativo
4
Collaboratore scolastico 12+ 27 ore
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F) RAPPORTI CON IL TERRITORIO: RETI, COMUNE, ENTI LOCALI
Reti di scuole
Il nostro Istituto, in sede collegiale, sin dall’anno scolastico 2013-14 ha deliberato di aderire a una
rete di scuole, al fine di ottimizzare le risorse, valorizzare le competenze e le professionalità
dichiarate e aprire l’Istituzione Scolastica a un confronto con le altre realtà scolastiche del territorio.
Tale esigenza aderisce all’art.7 del DPR 275/99 che prevede:
- “L'accordo può avere a oggetto attività didattiche, di ricerca, sperimentazione e sviluppo, di
formazione e aggiornamento; di amministrazione e contabilità, ferma restando l'autonomia
dei singoli bilanci; di acquisto di beni e servizi, di organizzazione e di altre attività coerenti
con le finalità istituzionali; se l'accordo prevede attività didattiche o di ricerca,
sperimentazione e sviluppo, di formazione e aggiornamento, è approvato, oltre che dal
consiglio di circolo o di istituto, anche dal collegio dei docenti delle singole scuole
interessate per la parte di propria competenza”.
Il nostro istituto fa parte della rete I.CA.RE. (Inclusione Castelli in Rete) attraverso la quale attiva e
favorisce la formazione in servizio, il confronto e la condivisione delle best practices su tematiche
rilevanti e relativi progetti proposti dal MIUR e da enti accreditati. Inoltre la rete I.CA.RE. agevola
le economie in scala soprattutto per la formazione.
Il nostro Istituto è sempre sensibile all’adesione e/o alla formazione di reti di scuole finalizzate alla
pianificazione di progetti finanziati dal MIUR per la condivisione delle buone pratiche educative,
per la ricerca-azione e la sperimentazione di metodologie innovative.
Su questo profilo si inserisce la Legge n. 107/2015 che, come esplicitato nell’art.1, c.70 e ss.,
promuove la costituzione di reti tra istituzioni scolastiche del medesimo ambito territoriale. Con
DDG n.37 del 03 marzo 2016, l’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio ha decretato la
suddivisione del territorio di competenza in 28 Ambiti Territoriali, collocando la nostra istituzione
scolastica nell’Ambito Territoriale RM15. Tale premessa, come da circ. USR Lazio prot n.
31385/14 del 20/09/2016, “prefigura una nuova organizzazione sul territorio e una nuova gestione
delle risorse valorizzando sinergicamente l’autonomia scolastica e una collaborazione e
condivisione propositiva, propria della forma organizzativa della rete.”
Nella medesima circolare si ribadisce che la Rete di ambito, riunisce stabilmente tutte le scuole
statali, altresì le Reti di scopo, “si costituiscono spontaneamente tra le scuole, anche oltre l’ambito
di appartenenza, per il perseguimento di precisi scopi che trovano riscontro nelle priorità
individuate per il territorio.”
In quest’ottica e nell’intento di valorizzare l’organizzazione attraverso lo sviluppo e il
consolidamento della cooperazione, la nostra istituzione scolastica, a seguito dell’approvazione da
parte del Consiglio di Istituto con delibera autorizzativa n.30 del 27/09/2016, ha sottoscritto in data
13 ottobre 2016 l’accordo della Rete di ambito territoriale RM15, insieme alle altre scuole del
territorio di appartenenza.
L’anelito della Rete si fonda nel perseguire costantemente il miglioramento della qualità degli
apprendimenti, la ricerca delle strategie opportune atte a garantire il successo formativo nonché a
valorizzare le risorse professionali sia nell’organizzazione didattica che in quella amministrativa.
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Servizi esterni complementari
E’ a disposizione dell’utenza del nostro Istituto, per gli alunni che ne fanno richiesta, un servizio di
trasporto scolastico pubblico a pagamento, fornito dal Comune di Castel Gandolfo con possibilità di
servizio pre-scuola nel plesso Pavona Laghetto (Scuola Primaria).
Agenzie presenti sul territorio. Collaborazione con associazioni sportive
Sul territorio operano diverse associazioni sportive e culturali; attività sportive e ricreative vengono
offerte all’utenza anche da altre associazioni private, che utilizzano spazi messi a disposizione dal
Comune.
Anche la parrocchia di S. Tommaso da Villanova costituisce un centro di aggregazione importante
per alunni e famiglie, ovviamente ricondotto all’ambito religioso di pertinenza.
Genitori e famiglie
Altre scuole del territorio
Amministrazione comunale
Provincia e regione Lazio
Il distretto sanitario AUSL RMH
Le banche
Imprese artigianali, commerciali, turistiche in cui si riconosce l'identità socio-economica del
territorio
Soggetti ed enti con finalità socio-culturali, sportive e religiose.
L'ente Parco dei Castelli Romani.
Associazioni sportive
W. W. F. Castelli Romani.
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G) FABBISOGNO INFRASTRUTTURE E ATTREZZATURE MATERIALI
Risorse strutturali: 4 sedi dotate di aule
2 laboratori nei plessi della scuola Secondaria di I grado
2 palestre nei plessi della scuola secondaria di I grado
2 mense ubicate nei plessi della scuola Primaria e dell’Infanzia
In merito all’inventario delle risorse materiali, le sezioni del RAV, relative alle opportunità e ai
vincoli nonché ai punti di forza e debolezza, evidenziano lo stato dell’arte delle attrezzature e
infrastrutture materiali dell’Istituto. Pertanto si rinvia la visione del documento citato su Scuola in
chiaro. La rilevanza di una preziosa e mirata fruizione delle nuove tecnologie è di ineludibile
valore. A tal fine l’Istituto ha aderito ai progetti PON (Fondi strutturali europei) e ha pianificato
periodici investimenti, alla luce delle risorse finanziarie disponibili, nell’intento di colmare il
fabbisogno delle attrezzature materiali monitorato in ogni plesso. In questa direzione le linee di
indirizzo del Dirigente Scolastico mirano a “considerare la predisposizione di ambienti di
apprendimento strutturati anche attraverso l’organizzazione flessibile delle aule, la piena
funzionalità degli spazi interni ed esterni. A tal proposito, sarà possibile prevedere una turnazione
funzionale delle classi nelle varie aule al fine di poter dare a tutti gli alunni l’opportunità di
utilizzare le LIM presenti nell’Istituto.”
La legge 107/2015 invita, di fatto, a una rivalutazione degli ambienti di apprendimento, nell’ottica
di una fruizione dinamica degli stessi. Resta tuttavia rilevante il fabbisogno strutturale, ancorato al
cablaggio di tutti i plessi, ancora parziale o del tutto assente in alcuni di essi, e l’implementazione e
il rinnovo migliorativo, a medio e lungo termine, degli hardware e software in dotazione all’Istituto.
A tal fine l’Istituto continua nell’ adesione a progetti mirati allo scopo, quali azioni promotrici al
miglioramento e alla realizzazione di attività correlate al PSDN. Infine, con mirata attenzione,
previa disponibilità finanziaria, si pone l’accento sulla formazione del personale che segue, di fatto,
l’implementazione delle risorse materiali.
Per quanto concerne il fabbisogno di infrastrutture, prettamente legate alla territorialità e alle
richieste già inoltrate agli organi competenti, si rinvia, per correttezza e trasparenza, alle pertinenti
sezioni del RAV.
OFFERTA FORMATIVA DEL TEMPO SCUOLA
H) I NUMERI DELLA SCUOLA A.S. 2016-17
scuole n. plessi n. classi n. alunni N. insegnanti
Infanzia 1 4 80 8 + 6 h Rel.
Primaria 2 16 297 37
Secondaria
1°grado 2 21 431 42
66
Totale 4 41 808 87
scuole n. plessi
Infanzia 1
Primaria 2
Secondaria 1°grado 2
Totale 5
nella scuola
Risorse strutturali della scuola
Totale alunni n° 808
Totale docenti n° 82
Collaboratori scolastici n° 12+27 h
Personale direttivo: 1 Dirigente scolastico
2 Collaboratori del Dirigente scolastico
3 Responsabili fiduciari di plesso
Personale amministrativo: 1 Direttore S.G.A.
4 assistenti amministrativi.
Edifici scolastici
L'edificio scolastico in V. Ugo La Malfa si sviluppa su tre piani e accoglie le aule scolastiche, i
laboratori, gli uffici di segreteria e la direzione.
Vi sono allestiti: il laboratorio d'informatica, area biblioteca alunni e docenti, la palestra attrezzata,
la sala insegnanti, l'archivio.
L'edificio scolastico di V. Leonardo da Vinci (Pavona) si compone di due unità: la principale
accoglie 7 aule, 1 sala insegnanti, 1 laboratorio di informatica; la seconda accoglie 2 aule. Gli
alunni utilizzano per educazione fisica, la palestra comunale adiacente l'unità principale.
Il plesso scolastico delle Mole si sviluppa su due livelli: al piano terra sono presenti alcune aule e la
sala insegnanti; al primo piano si trovano le altre aule. La sala mensa è adiacente all’edificio. Per le
attività di educazione fisica gli alunni utilizzano la palestra della sede centrale. Vi si recano con il
servizio scuolabus del Comune di Castel Gandolfo.
Il plesso di Laghetto è costituito da due edifici, uno ospita la Scuola dell’Infanzia con alcune classi
della Primaria, l'altro la Scuola Primaria, entrambi si sviluppano su 2 piani, circondati da ampi spazi
esterni. Nel più grande sono collocate le aule di scuola dell’Infanzia e della scuola Primaria, nel più
piccolo si trovano le aule della scuola Primaria e il locale mensa. Gli alunni della Scuola Primaria,
per le attività di educazione fisica utilizzano la palestra comunale adiacente il plesso scolastico di
Via Leonardo da Vinci(Pavona). Vi si recano con il servizio scuolabus del Comune di Castel
Gandolfo.
67
I)TEMPO SCUOLA
Organizzazione oraria attuata nell’a.s. 2016-2017
Scuola dell’Infanzia
Campi di esperienza Tempo ridotto Tempo pieno
Il sé e l’altro
Il corpo e il movimento ore 8,00-13,00 ore 8,00-16,00
Linguaggi, creatività, espressione
I discorsi e le parole
La conoscenza del mondo
TOTALE ORE SETTIMANALI: 25 40
Scuola Primaria
DISCIPLINE
Suddivise per aree Tempo ridotto Tempo pieno
Linguistica-artistica- espressiva (Plesso Laghetto) (Plesso Mole) (italiano, lingua inglese,
musica, arte e immagine, corpo-movimento-sport) ore 8,10-13,10 ore 8,20-16,20
Storico-geografica (lun,mar.,merc, ven.)
gio 8,10-15,10
(storia, geografia e cittadinanza)
Matematica-scientifica-tecnologica ore 8,10-14,10
(matematica, scienze naturali e tecnologia) (mar., giov.)
Religione
(o materia alternativa) Tempo pieno
ore 8,10-16,10
TOTALE ORE SETTIMANALI 27 o 40
68
Scuola Secondaria di I grado
MATERIE NUMERO
ORE
Italiano
Storia
Geografia
Inglese
Francese (II lingua comunitaria)
Matematica
Scienze
Tecnologia
Arte e immagine
Musica
Educazione Fisica
Religione (o materia alternativa)
6
2
2
3
2
4
2
2
2
2
2
1
Popolazione scolastica - a.s.2016/17
Scuola
dell'infanzia
Scuola
primaria
Scuola
secondaria I
grado
Totale
Alunni 80 297 431 808
Insegnanti 8 37 42 87
ATA assistenti 4
ATA coll. scol. 12
Dirigente 1
DSGA 1
Totale 913
Classi - a.s.2016/17
Scuola
dell'infanzia
Scuola
primaria
Scuola
secondaria
I grado
Totale
Modulo base 2 8 21 31
Tempo pieno 2 8 == 10
Totale 4 16 21 41
69
6)VALUTAZIONE DELL’ISTITUTO
AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO
Il nostro istituto aderisce ormai da anni alla somministrazione delle prove INVALSI agli alunni
delle classi indicate dal Ministero, (classi II e V di scuola primaria e classi III di scuola secondaria),
nell’ambito del monitoraggio nazionale sull’ acquisizione delle competenze di base degli alunni, nei
vari segmenti dell’istruzione obbligatoria. La restituzione alla scuola dei risultati di tali prove,
elaborati ed illustrati da un docente referente, offrono ai docenti dell’istituto indicazioni utili alla
riflessione sull’efficacia dell’azione didattica, spunti di rimodulazione e/o adeguamento della
programmazione disciplinare alle criticità o alle potenzialità emergenti, sollecitazioni
all’aggiornamento e al rinnovamento della metodologia didattico - educativa.
Per quanto riguarda la valutazione dell’Istituto nel suo complesso, vengono compilati annualmente
documenti ministeriali, dall’analisi dei quali l’istituto viene valutato secondo criteri e standard di
efficacia, efficienza, innovazione definiti a livello nazionale. Dall’anno scolastico 2012/13 la scuola
è coinvolta nel processo di autovalutazione, ulteriormente definito nel D.P.R. n.80/2013, che
costituisce un percorso di riflessione interno della scuola autonoma finalizzato ad individuare le
priorità di sviluppo e gli obiettivi di processo per la definizione dei piani di miglioramento. Inoltre,
nell’ultimo triennio, il personale scolastico (docenti e ATA), i rappresentanti dei genitori e gli
alunni di alcune “classi campione” hanno partecipato all’autovalutazione di Istituto attraverso la
somministrazione di questionari sulla customer satisfaction. Tali momenti di verifica sono
finalizzati al costante miglioramento della qualità dell’offerta formativa e degli apprendimenti nel
perimetro normativo delineato nel D.P.R. n.80/2013 nonché nelle priorità strategiche della
valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione declinate nella Direttiva n.11 del
18/09/2014.
I risultati di tali riflessioni sono confluite nella stesura del RAV (Rapporto di Autovalutazione)
finalizzato alla costruzione di un sistema sinergico di continuo miglioramento dell’offerta
formativa.
70
RAV: PRIORITA’
Dal Rapporto di Autovalutazione.
Periodo di riferimento A.S. 2014/2015, RAV Scuola - - RMIC8A500N
ISTITUTO COMPRENSIVO CASTELGANDOLFO
SNV - Scuola: RMIC8A500N prodotto il :29/09/2015 21:24:09 pagina 106
Priorità e Traguardi
Motivare la scelta delle priorità sulla base dei risultati dell'autovalutazione (max 1500 caratteri spazi inclusi)
Gli esiti scolastici relativi alle votazioni all’Esame di Stato risultano ancora inferiori e non allineati alla media nazionale. Nell’ottica comparativa si intende migliorare su tale profilo operando fattivamente su 3 obiettivi di processo fra loro strettamente correlati: curricolo “integrato” dal monitoraggio delle classi “ponte” con analisi dei risultati valutativi conseguiti, inclusione completa e “aperta” alle potenziali offerte territoriali, apertura al territorio correlata alla continuità in verticale e all’orientamento. Al punto 2.4 “manca un lavoro strutturato e analitico da sviluppare nel tempo atto a garantire una continuità valutativa “in verticale”. Non ancora avviato, altresì, un monitoraggio sugli esiti degli alunni “in uscita” con le scuole superiori del territorio”. Ancora non del tutto accolto il consiglio orientativo rispetto all’anno scolastico di riferimento. La scuola ritiene necessario, al fine di completare l’offerta formativa declinata di potenziarla con un monitoraggio dei processi educativi attivati rispetto agli esiti “in verticale” e in uscita. Le due aree risultano correlate e complementari: un monitoraggio attento e mirato in forma periodica dei risultati scolastici consentirà di operare fattivamente sugli esiti in uscita, di intervenire tempestivamente su eventuali criticità e di collaborare con professionalità per il miglioramento degli stessi.
ESITI DEGLI STUDENTI DESCRIZIONE DELLA PRIORITA' (max 150 caratteri spazi inclusi)
DESCRIZIONE DEL TRAGUARDO (max 150 caratteri spazi inclusi)
Risultati scolastici Migliorare gli esiti delle valutazioni
finali dell’Esame di Stato e garantirne
la continuità negli anni scolastici.
Migliorare i risultati nelle valutazioni
dell'esame di stato rientrando nella
media nazionale e/o in quella
regionale per la % di alunni con 6
Risultati nelle prove standardizzate
nazionali
Competenze chiave e di cittadinanza
Risultati a distanza Comparazione degli esiti degli alunni
al termine della V Primaria con gli
esiti al termine della I Sec. I grado in
ITA e MAT in modo sistematico.
Migliorare la continuità nell’equità
della valutazione attraverso una
maggiore condivisione dei criteri di
valutazione “in verticale”.
71
RAV: OBIETTIVI DI PROCESSO
Dal Rapporto di Autovalutazione.
Periodo di riferimento A.S. 2014/2015, RAV Scuola - - RMIC8A500N
ISTITUTO COMPRENSIVO CASTELGANDOLFO
SNV - Scuola: RMIC8A500N prodotto il :29/09/2015 21:24:09 pagina 107
Obiettivi di processo
AREA DI PROCESSO DESCRIZIONE DELL’OBIETTIVO DI
PROCESSO (max 150 caratteri spazi inclusi)
Curricolo, progettazione e valutazione Attività didattiche mirate alla valorizzazione delle
attitudini personali dell’allievo e al potenziamento
delle sue peculiarità.
Programmazione didat. condivisa tra docenti con
pianificazione mirata delle progettazioni
disciplinari che valorizzino le attitudini
individuali
72
Indicare in che modo gli obiettivi di processo possono contribuire al raggiungimento delle priorità (max 1500 caratteri spazi inclusi) Orientare al successo scolastico potenziando tutti gli elementi che contribuiscono a delineare e definire la formazione. Ogni obiettivo di processo ivi declinato contribuirà al raggiungimento delle priorità attraverso uno sviluppo adeguato, continuo, fattivo delle peculiarità specificate. Pertanto nella valorizzazione della dimensione educativo-formativa della scuola si tenderà a una integrazione dell’insegnamento con le attitudini individuali del discente. Dall’analisi dei dati raccolti si rileva la priorità di monitorare gli esiti degli studenti al termine della classe quinta della Scuola Primaria con gli esiti degli stessi al termine della classe I Scuola secondaria di I grado in italiano e matematica in modo sistematico e continuativo. Tale controllo consentirà di evidenziare eventuali difformità valutative e di migliorare l ’applicazione univoca dei criteri di valutazione. La priorità ivi declinata tenderà a colmare la mancanza e a garantire la continuità in verticale fra i due ordini negli anni scolastici, sinonimo di miglioramento degli esiti degli studenti. Una maggiore apertura al territorio, attraverso una progettualità condivisa, una attuazione comune dei protocolli inclusivi proposti, lo sviluppo di dinamiche di continuità e orientamento più specifiche e al contempo operative, confluiranno coralmente in un miglioramento dei risultati scolastici dei singoli alunni e degli esiti in uscita.
Monitoraggio periodico e analisi comparativa dei
risultati scolastici nelle classi ponte in ITA e
MAT
Ambiente di apprendimento
Inclusione e differenziazione Stesura di un protocollo di Inclusione che integri
quelli presenti nel PTOF e funga da raccordo per
una fattiva operativa integrazione degli alunni
BES
Continuità e orientamento Realizzazione di una progettualità in verticale
legata al miglioramento degli esiti degli
apprendimenti e dei risultati in uscita.
Orientamento strategico e organizzazione della
scuola
Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
Integrazione con il territorio e rapporti con le
famiglie
73
RAV: PROFILO DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
Nell’ambito di quanto dichiarato dal Sistema Nazionale di Valutazione ai sensi del DPR 80/2013 e
alla luce della Direttiva Ministeriale n.11 del 18/09/2014, l’Istituzione scolastica ha redatto il piano
di miglioramento relativo alle Priorità e agli obiettivi di processo declinati nel RAV.
Tale prescrizione ha assunto maggior spessore alla luce della Legge107/2015, c.14 e, in
ottemperanza alla normativa vigente, nell’ottica di un processo migliorativo costante e
adeguatamente monitorato ci si è avvalsi del Modello INDIRE quale supporto per la stesura del
Piano di Miglioramento che costituisce parte integrante del PTOF.
(Allegato n.14): Piano di Miglioramento
7) ALLEGATI
Allegati visionabili attraverso i relativi link
Allegato n.1: Curricolo di Istituto
Allegato n.2: Curricolo scuola Infanzia
Allegato n.3: Curricolo scuola Primaria declinato per classi e discipline
Allegato n.4: Curricolo scuola Secondaria declinato per classi e discipline
Allegato n.5: Indicatori valutazione comportamento Scuola primaria e Secondaria
Allegato n.6: Traguardi delle competenze trasversali al termine di ogni segmento
dell’istruzione
Allegato n.7: Protocollo di Inclusione
Allegato n.8: Protocollo di accoglienza alunni stranieri
Allegato n.9: protocollo per gli alunni adottati
Allegato n.10: progetti a.s.2016-17
Allegato n.11: Regolamento Viaggi di istruzione
Allegato n.12: Regolamenti
Allegato n.13: Carta dei servizi scolastici
Allegato n.14: Piano di miglioramento
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