Progetto Marketing per Mirandola Promozione del territorio Le abitudini del territorio oggi, ieri e...

Preview:

Citation preview

Progetto Marketing per MirandolaPromozione del territorio

Le abitudini del territorio oggi, ieri e nel Quattrocento

•Con questo progetto vogliamo promuovere il territorio di Mirandola,attraverso le abitudini locali e la Storia più o meno recente.

…nel RinascimentoAmbiente

domestico

Case dei poveri e dei contadini: Costituite spesso da una sola stanza, in cui viveva tutta la famiglia.

Gli artigiani, invece, abitavano, di solito, case a due piani.

I palazzi dei signori: I ricchi signori avevano iniziato, già dal secolo precedente, ad investire le loro fortune nella costruzione di dimore sontuose.

Abbigliamento femminile

• Per questo periodo, si può parlare di una vera e propria rivoluzione estetica; le donne acquistarono un linguaggio espressivo del tutto nuovo.

Con l'aumento del divario economico tra classi ricche e classi povere, le dame a manifestarono la propria superiorità di status, anche attraverso il loro fisico. Si passò quindi ad un'ideale di donna grassoccia, con i fianchi larghi ed il seno procace

…nel Rinascimento

Le vesti, lunghe e voluminose, misero in evidenza la vita, stretta dal busto, e scoprirono il seno, nelle ampie scollature. Il petto, incipriato ed imbellettato, divenne, con la sua abbondanza, un indice preciso di delicatezza e "morbidezza", qualità fondamentali di una dama.

La struttura della famiglia, durante il Rinascimento, non mutò di molto rispetto alle epoche precedenti. Il padre di famiglia era sempre l'autorità principale, ed il regime casalingo era piuttosto austero. 

La famiglia …nel Rinascimento

Non meno elegante ed ispirato ad un raffinato senso estetico, l’uomo si veste riccamente, e senza grande differenza tra le diverse classi sociali.

Abbigliamento maschile

…nel Rinascimento

Passato Il tempo liberoIl tempo liberodei nostri nonnidei nostri nonni

Le abitudini degli anni 40 e 50 erano molto differenti. senza l’attuale tecnologia, i nostri nonni passavano il tempo libero andando al cinema, giocando a carte o a bocce, andando a ballare, leggendo, facendo delle passeggiate, andando in bicicletta, facendo il bagno nei fiumi…

La gastronomiaLa gastronomia

Solitamente mangiavano dei cibi semplici e poveri, come per esempio il latte, la polenta, la verdura, la frutta, le uova.Invece durante le festività si mangiavano cibi più raffinati e che richiedevano una lunga preparazione, come i tortellini di carne in brodo, lo zampone, il coniglio, il manzo.

L’abbigliamentoDa giovani, i nostri nonni si vestivano in maniera semplice e dimessa.

Chi apparteneva alle classi più abbienti, poteva vestirsi in maniera tale da seguire la moda del tempo.

Mezzi di trasporto e di comunicazioneMezzi di trasporto e di comunicazione

Negli anni ’40 – ’50, la maggior parte delle persone andava a piedi da un luogo a un altro, e i mezzi di trasporti più comuni erano la bicicletta e, per chi poteva, il motorino o l’automobile.

Per quanto riguarda i mezzi di comunicazione i principali erano la corrispondenza per lettere, cartoline e, a volte la radio e il telefono fisso.

Feste e sagre tipicheFeste e sagre tipiche

C’erano varie sagre, diverse a seconda della zona di appartenenza:

- Sagra di Agosto della Madonna della neve (Quarantoli e Ponte Motta)

- Sagra del cocomero e del melone (Agosto – San Martino Spino)

- Fiera di Maggio (Mirandola)

- Pcarìa (Novembre – Mirandola)

- Franciacorta (Novembre e Aprile – Mirandola)

- San Giminiano (Modena)

- Sagra del tortellino

Oggi

Dal Rinascimento e dai giorni del Dopoguerra, le abitudini dei giovani sono cambiate radicalmente.

Nonostante le innovazioni tecnologiche e il terremoto, le tradizioni del nostro territorio sono rimaste le stesse.

• I piatti tipici della zona: tortellini, lasagne, zampone, cotechino, tagliatelle, piadine, gnocchi fritti, tigelle.

• Alcune delle festività: Franciacorta, Fiera di primavera, Pcaria, Sagra dello zampone.

Il terremoto ha portato conseguenze disastrose in tutta Emilia, ma ciò non ha posto un freno al desiderio della popolazione di riappropriarsi delle sue abitudini e del suo stile di vita.

I giovani sono stati i primi tra tutti a riprendersi. Nonostante i disagi causati dal terremoto, i luoghi di ritrovo sono rimasti gli stessi: i ragazzi continuano ad incontrarsi nei bar, in piazza, nei parchi e a casa degli amici.