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Lo sfondo rende l’atmosfera, il clima, la coloritura l’atmosfera, il clima, la coloritura globaleglobale dell’esperienza cui parteciperemo o abbiamo partecipato.
Lo sfondo indica l’atteggiamento da assumerel’atteggiamento da assumere, sviluppa atteseattese circa ciò che avverrà, suggerisce i possibili esiti.
Lo sfondo è predisposto dall’insegnante ma è Lo sfondo è predisposto dall’insegnante ma è interpretato dagli alunni.interpretato dagli alunni.
Perché l’esperienza sia coinvolgente lo sfondo progettato dall’insegnante deve coinciderecoincidere con lo sfondo colto dall’alunno.
Lo SFONDO
dà il senso complessivo di ciò che si fa:
A tre tagliatori di pietre viene rivolta a turno la medesima domanda: “Che cosa stai facendo?”facendo?”
Con il volto segnato dalla fatica il primo risponde: “Non vedi? Sto squadrando pietre!”
Il secondo risponde: “Mi guadagno da vivere”
E il terzo dice con gioia: “Sto costruendo una cattedrale!”
L’individuo ha una propria visione dello sfondo su cui si staglierà il processo di apprendimento cui prenderà parte.
Tale visione include:-Le esperienze pregresse;-I vissuti esperenziali;-Le aspettative future-Le aspettative future-Le perceziono dell’apprendimento;
…E si esprime attraverso:-Immagini-Concetti-Narrazioni
I verbi dell’apprendereI verbi dell’apprendere
accorgersi acquisire assimilare
attivarsi cambiare cercare
cogliere collegare crescere
interagire interiorizzare inventare
memorizzare osservare personalizzare
recepire rielaborare rinnovarsi
scoprire sperimentare trasformare
I verbi dell’apprendereI verbi dell’apprendere
accorgersi acquisire assimilare
attivarsi cambiare cercare
cogliere collegare crescere
interagire interiorizzare inventare
memorizzare osservare personalizzare
recepire rielaborare rinnovarsi
scoprire sperimentare trasformare
LAVORARE SULLO SFONDO CONSENTE ALLE PERSONE DI:
-Essere consapevoli dei propri atteggiamenti verso l’apprendimento
-Esplicitarli e renderli intersoggettivi
-Condividere, in modo trasparente e lineare, l’intero percorso
Le impalcature costituiscono, nella loro solidità, i punti di riferimento epistemologici che sostengono l’intenzionalità del processo di insegnamento-apprendimento, conferendogli senso e direzionalità. Esse sono rappresentate dai principali modelli teorici di riferimento e vanno costituire il nucleo consapevole di conoscenze che l’insegnante si costruisce nel tempo e che concorrono ad arricchire il suo ruolo di docente. Tra concorrono ad arricchire il suo ruolo di docente. Tra questi, analizziamo:
-Il modello associazionista
-Il modello del campo
-Il modello della scoperta
-Il modello costruttivista
MODELLO DELL’ASSOCIAZIONE
Apprendere significa creare nuove associazioni nella mente.
lineare
Norman
reticolare
Vuoto
Passivo
MODELLO DEL CAMPO
Apprendere significa cogliere la struttura globale del materiale da imparare e individuare/comprendere le relazioni tra i singoli elementi e tra questi e il tutto.
Compresa la natura del problema, Compresa la natura del problema, l’alunno sarà in grado di trasferirla per analogia a contesti simili
Pieno
Attivo (automatismo)
MODELLO DELLA SCOPERTA
L’apprendimento è un processo dinamico di prove ed errori, basato sulla costruzione di ipotesi e la loro verifica sul campo.
Gli alunni devono essere invitati ad apprendere attraverso una modalità pratico-sperimentalesperimentale
Vuoto
Attivo
MODELLO COSTRUTTIVISTA
L’apprendimento è un processo di progressivo adeguamento delle strutture cognitive in funzione delle nuove situazioni che si presentano e che generano nuove organizzazioni mentali
Tutto questo ha luogo attraverso situazioni Tutto questo ha luogo attraverso situazioni che producono una condizione di disequilibrio cognitivo e di conflitto tra strutture mentali vecchie e nuove
Pieno
Attivo
L’APPRENDIMENTO E’ SITUATO, IN QUANTO:
-Localizzabile nel contesto
-Distribuito su mezzi, risorse, dispositivi e artefatti
-Riferito alla padronanza di specifici domini di conoscenza
L’APPRENDIMENTO E’ AUTOREGOLATO QUANDO:
-Il soggetto che apprende è consapevole del funzionamento della mente, dei processi e degli stili cognitivi attivati in determinate situazioni
Il soggetto che apprende attiva intenzionalmente le strategie ritenute più idonee al raggiungimento dell’obiettivo di apprendimento
L’APPRENDIMENTO E’ SOCIALIZZATO QUANDO:
-Hanno luogo interazioni sociali strutturanti, che producono un cambiamento cognitivo significativo. Questo comporta il superamento del costrutto piagetiano di “egocentrismo”, a favore di una prospettiva che favore di una prospettiva che valorizza la co-costruzione del sapere
-Vengono negoziati significati e punti di vista diversi, nella prospettiva di costruire un sapere condiviso. Disputa e conflitto socio-cognitivo costituiscono ingredienti essenziali per la crescita dell’alunno
Chi sono gli attori?
L’insegnante ha impostato o ricostruito la scena. Ora
su questa compaiono gli studenti, ciascuno con la
propria individualità.
Di essi occorre prendersi cura, cercando di conoscerne
le caratteristiche e di rilevarne le differenze
LIVELLO DI APPRENDIMENTO
-Basso rendimento scolastico
-Learning disabilities:
* Disturbo della lettura
* Disturbo dell’espressione scritta
* Disturbo del calcolo * Disturbo del calcolo
* Disturbo del linguaggio
* Disturbo dell’Apprendimento non
Altrimenti Specificato
-Ritardo Mentale
-Disturbo da Deficit Attentivo con o senza Iperattività
-Iperdotati underachiever
-Deficit nella fase di input
-Deficit nella fase di elaborazione
-Deficit nella fase di output
(Feuerstein, 1987; Fabio & Pellegatta,
DEFICIT NELLA FASE DI INPUT
-Percezione vaga e inconsistente;
-Comportamento impulsivo, non pianificato;
-Uso inadeguato del linguaggio;
-Carenze nell’orientamento spaziale;-Carenze nell’orientamento spaziale;
-Carenze nell’orientamento temporale;
-Incapacità di considerare contemporaneamente più informazioni;
-Difetti nella costanza percettiva;
-Mancanza del bisogno di esattezza e di precisione;
DEFICIT NELLA FASE DI ELABORAZIONE
-Incapacità di percepire un problema e di riconoscere i dati al suo interno;
-Ristrettezza del campo mentale;
-Difficoltà ad interiorizzare;
-Incapacità di progettare o pianificare;
-Mancata ricerca delle relazioni tra i dati;-Mancata ricerca delle relazioni tra i dati;
-Mancanza del bisogno spontaneo di confrontare;
-Limiti nell’usare il pensiero ipotetico-deduttivo;
-Mancanza del bisogno spontaneo di verifica delle ipotesi
-Mancanza della ricerca di evidenza logica;
-Incapacità di elaborare col linguaggio certe categorie
DEFICIT NELLA FASE DI OUTPUT
-Modalità di comunicazione egocentrica;
-Blocco;
-Risposte per tentativi ed errori;
-Incapacità a trasporre immagini visive;-Incapacità a trasporre immagini visive;
-Mancanza o insufficienza del bisogno di precisione
-Mancanza di strumenti per comunicare risposte elaborate correttamente
-Comportamento impulsivo e di “passaggio all’atto”
LO STILE: è il modo particolare con cui l’alunno si mette in rapporto con le situazioni di apprendimento. E’ la forma situazioni di apprendimento. E’ la forma generale con cui l’alunno apprende in tutti i dominì
RICORDIAMO PERO’ CHE ….
-Non sempre la preferenza per un certo stile coincide con la reale padronanza delle strategie che lo caratterizzano-Difficilmente nelle persone sono riscontrabili polarità allo stato puro, ma riscontrabili polarità allo stato puro, ma piuttosto pluralità di stili espressi in forma mista-La prevalenza o meno di determinati stili rispecchia le tappe dello sviluppo del bambino
A che scopo rilevare gli stili?
• Aspetti diagnostici– Difficoltà da abilità o da stili?
– Gruppi calibrati
• Valenze orientative• Valenze orientative– Adeguare metodologia
– Corrispondenza tra operatore e individuo
• Ordine formativo– Maturazione dell’autoconoscenza
– Consapevolezza, volta a un miglior controllo e impiego
Difficoltà nel percorso di apprendimento generano frustrazione, senso di impotenza, sentimento di inadeguatezza, rinuncia ad agire, con inevitabili rinuncia ad agire, con inevitabili ripercussioni sul piano dell’autostima
TRAINING SPECIFICI DI INTERVENTO
-Disturbo della lettura-Disturbo dell’espressione scritta-Disturbo dell’espressione scritta-Disturbo del calcolo-Disturbo del linguaggio
PROGRAMMI DI POTENZIAMENTO DEI PROCESSI COGNITIVI DI BASE:
-Attenzione-Percezione-Percezione-Memoria-Immagini mentali-Ragionamento
-Sviluppare il senso di autoefficacia
-Promuovere un corretto stile attributivo
EMPOWERMENT E AUTOSTIMA
stile attributivo
-offrire specchi realistici
-definire il livello di aspirazioni
-lodare e rinforzare
-coinvolgere nella scoperta delle ragioni dell’insuccesso
Favorire lo sviluppo di un’identità sociale, attraverso l’assunzione di ruoli
(Cooperative Learning)
COOPERARE SIGNIFICA
Perseguire lo stesso scopo, stesso scopo, condividendo
mezzi e strategie nella specificità del proprio ruolo
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