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QUARTA LEZIONE
KENNEDY E LA CRISI DEI MISSILI
Nomi diversi
●USA: Cuban missile crisis
●URSS: Karibky crisis
●Cuba: Crisi de octubre.
Sull'orlo dell'abisso
●Che cos'è una Bomba "atomica"?
●Un ordigno che grazie a un processo di fissione
nucleare può sprigionare una potenza di
distruzione pari (Nagasaki) a un minimo di 25
kilotoni (25 mila tonnellate di tritolo)
Per avere un'idea concreta
Sempre Nagasaki
Ancora Nagasaki
Sull'orlo dell'abisso
●Che cos'è una bomba "termonucleare"?
●Un ordigno nel quale i processi di fusione e di
fissione nucleare combinati insieme possono
produrre una esplosione massima (finora tentata)
di 100 megatoni (100 milioni di tonnellate di tritolo)
provocando la morte (immediata) di circa 40
milioni di persone.
●[La Tzar Bomb teorica = 100 MT, di fatto =57 MT]
La Tzar Bomb
●Costruita nel dicembre 1961
La più potente mai costruita
Sganciamento della Tzar Bomb
La prima (e unica) esplosione
La Grande Corsa
●USA
●1950-1961 Da 370 a 27 mila testate nucleari
●URSS
●1950-1961 Da poche unità a 3300 testate
Numero di testate nucleari
Come lanciare la Bomba
●1) Missili balistici
●A medio raggio MRBM
●A raggio intermedio IRMB
●A lungo raggio INBM
●2) Missili tattici o "di teatro
●3) Aerei
●4) Sottomarini SLBM
Chi sta vincendo?
●Nel 1962:
●USA
●203 Missili intercontinentali (INBM)
●144 Missili sottomarini (SLBM)
●URSS
●36 INBM
●73 SLBM
Vinciamo noi!
●Maresciallo V.D. Sokolovsky:
●"La Terza Guerra mondiale sarà vinta dal
Comunismo"
●Generale Lyman L. Lemnitzer:
●"L'esecuzione del SIOP permetterà agli Usa di
prevalere in caso di una guerra nucleare"
La crisi inizia
●Il 14 ottobre 1962 il Maj. Richard Heyser alla
guida di un aereo spia U2, compie un volo di
ricognizione su Cuba e scatta oltre 900 foto in sei
minuti.
●Il 15 ottobre alle 5 del pomeriggio le foto sono
portate al National Fotography Interpretation
Center e un esperto telefona al capo dell'ufficio,
Graybehal: "Hanno il naso o no?"
●Non lo hanno: sono MRBM!!
Inizia la crisi
●Alle 7 del mattino del 16 ottobre viene informato
il vice capo della CIA, Generale Carter che manda
immediatamente Graybeale alla Casa Bianca
perché parli col responsabile della Sicurezza
Nazionale, MacGeorge Bundy.
●Entra Dillon, ministro del Tesoro, poi Robert
Kennedy che prende le foto e le porta al piano di
sopra, dove è lo studio del presidente.
La prima foto
●
Le foto
Le foto
Il missile MRBM
Il primo dei 13 giorni.
●Kennedy vede le foto e convoca subito una
riunione di tutti i responsabili della sicurezza
nazionale per le 11 della stessa mattina.
●Il gruppo che gestisce la cirsi si chiamerà Ex-
Comm (Comitato esecutivo del Consiglio per la
Sicurezza Nazionale).
La riunione Ex-Comm del 16 ottobre
Kennedy chiede
●Prime due domande:
●1. Quale gittata hanno i missili sovietici?
●2. Sono pronti per il lancio?
La gittata dei missili
Sono pronti per il lancio?
●Risposta degli esperti:
●Sulla base delle foto, non possiamo saperlo; per
ora non si vedono testate nucleari.
●Prima decisione:
●Intensificare i voli spia per accertare lo stato di
preparazione. Sei voli U2 sono preparati per la
giornata.
Ma, in ogni caso, come reagire?
●Libera discussione su tutte le alternative:
●1. Attacchi aerei per distruggere i siti prima che
diventino operativi.
●2. Invasione dell'isola
●3. Entrambe le cose
●4. Blocco navale.
Il biglietto
●Durante la discussione Robert passa al
presidente un biglietto.
●Vi è scritto:
●"Mi sento come Tojo quando decise di attaccare
Pearl Harbor".
Secondo meeting Ex-Comm
●Dopo i 6 voli spia nuovo meeting nel pomeriggio
del 16 ottobre.
●1. I missili potranno essere pronti in due
settimane.
●2. Mc Namara propone:
●a) Parlare a Kruchschev e Castro per avvertirli
della possibile risposta
●b) Intanto preparare la risposta militare.
Terzo meeting
●Nuova riunione al mattino del 17 ottobre
●Scontro tra McNamara e Acheson:
●Mc Namara: l'attacco aereo non distruggerebbe i
missili. Meglio cominciare col blocco navale,
●Acheson: Il blocco navale non ci permette di
eliminare i missili che già sono sul posto.
Peggio di quanto si pensasse
●Nuove informazioni il 17 ottobre:
●I siti Missili Intermedi sono almeno tre e possono
essere operativi solo in dicembre
●Ma i missili a corto raggio MRBM sono trenta e
possono essere attivati in una settimana.
●Raggiungono una distanza di 1000 miglia
nautiche.
La questione morale
●Il meeting del 18 ottobre discute sulla moralità di
un attacco preventivo.
●Robert Kennedy solleva l'analogia con Pearl
Harbor.
●Acheson è sdegnato del paragone. I militari (Joint
Chief of Staff, Stato Maggiore delle 4 armi) è con
lui per l'attacco aereo.
●La maggioranza dei civili si schiera per il
momento con il blocco navale per ragioni morali
(non per la sua efficacia).
Quarto meeting
●La sera del 18 ottobre i membri Ex-Comm
presentano a Kennedy la proposta del blocco
navale, ma le forti obiezioni per la sua efficacia
inducono molti a cambiare idea. Il gruppo è ora
fortemente diviso.
●Informazioni ultime dicono che i MRBM possono
essere pronti in 18 ore.
●Si formano due gruppi: uno dovrà studiare il
blocco navale e l'altro l'attacco aereo.
Quinto meeting
●Nel pomeriggio del 19 ottobre i due gruppi
discutono e criticano i rispettivi progetti. Prevale di
nuovo l'idea del blocco navale.
●Essendo un atto di guerra secondo il diritto
internazionale, lo si chiamerà quarantena.
●McNamara ora è contrario e attiva l'Air Force per
un possibile attacco aereo.
Sesto Meeting
●Nel pomeriggio del 20 ottobre viene presa
definitivamente la decisione del blocco navale.
●Kennedy spiega che l'attacco aereo non può
essere "chirurgico", dunque costerà vite umane e
questo è moralmente inaccettabile.
●Un ufficiale ribatte che i russi useranno le armi
atmiche e che occorre prevenirli.
●Prevale al tesi del presidente.
Ultime notizie
●Gli esperti avvertono che ora (20 ottobre) 13 siti
nucleari sono pronti in Cuba e che possono agire
entro 8 ore.
●In aggiunta sono identificati:
●1. Bombardieri IL 28 per trasporto testate
nucleari.
●2. Jet militari
●3. Missili di teatro sparsi in tutta l'isola.
La possibile alternativa
●Il generale Sweeney è convocato da Kennedy pe
informazioni su possibile attacco aereo.
●Il generale spiega che per distruggere tutte le
armi sovietiche occorrerebbero alcune centinaia
di attacchi dall'aria.
Lo NSC al completo
●Il presidente convoca nel pomeriggio del 21
ottobre il National Scurity Council (supremo
organo di difesa) per annunciare la situazione e la
decisione del blocco navale.
●L'Ammiraglio Anderson spiega il meccanismo
della "quarantena".
Il blocco navale
L'annuncio ufficiale
●Nel corso della giornata del 22 ottobre la
decisione sul blocco viene comunicata agli alleati
europei, all'ambasciatore sovietico in Usa, Anatoly
Dobrinin, ai membri del Congresso Usa e
finalmente all'intera opinione pubblica mediante
un discorso televisivo.
Gli alleati europei
●Le forze Usa in tutto il mondo sono poste in stato
di allerta passando dal livello 4 al livello 3
(DEFCON 3)
●Gli alleati europei rifiutano di mettere in allerta le
truppe NATO.
I livelli di prontezza (readiness)
Khruschchev risponde
●"Devo dire francamente che le misure indicate nel
suo discorso costituiscono una seria minaccia alla
pace e alla sicurezza delle nazioni.
●Riaffermo che gli armamenti che sono in Cuba
indipendentemente dalla classificazione che si
può dare, servono solo alla difesa dell'isola per
rendere sicuro il governo di Cuba dall'attacco di
un aggressore.
●(23 ottobre, ore 8)
Settimo meeting
●Alle 10 del 23 ottobre il meeting Ex-Comm
discute sul messaggio di Kruschchev (che trova
privo di minacce) e studia risposte a possibile
blocco di Berlino.
●Si decide che se un missile terra aria (SAM)
abbatterà un U2, sarà a sua volta distrutto con
attacco aereo. E' il primo progetto di escalation
del conflitto.
All'ONU
●Adlai Stevenson convoca il Consiglio di Sicurezza
Onu per denunciare i missili offensivi in Cuba
producendo foto dei siti.
Effetti del bloco navale
●Nella giornata del 23 ottobre si segnalano
centinaia di messaggi dalla Russia alle navi
sovietiche in rotta per Cuba, ma non se ne
conosce il contenuto.
●Si avverte intensa attività di sottomarini sovietici
nei Caraibi e si allertano le navi Usa.
La risposta di Kennedy
●Alle 19 del 23 ottobre Kennedy rispsnde a
Khruschchev:
●"Dobbiamo mostrare prudenza e non condurre la
situazione a non poter essere più controllata".
●Invita a rispettare il blocco navale.
Interviene Castro
●Alla sera del 23 ottobre Castro tiene un infuocato
discorso nel quale nega ogni diritto agli
"imperialisti" di controllare gli armamenti di Cuba.
●L'esercito cubano (270 mila uomini) è posto in
stato di massima allerta.
Notizie inquietanti
●Filtrano notizie di fonte sovietica: se fermate, le
navi sovietiche avrebbero l'ordine di affondare le
navi Usa.
●In un tempestoso colloquio con Robert Kennedy,
l'ambasciatore Dobrinin nega che vi siano missili
offensivi in Cuba e, richiesto di spiegazioni sulle
navi, afferma di non conoscere quali siano gli
ordini.
In Europa
●Sempre nella giornata del 23 ottobre
●Le forze del Patto di Varsavia sono poste in stato
di allerta.
●Si intensificano i voli spia usando aerei da bassa
quota.
●I russi rispondono camuffando meglio i siti
nucleari.
●Un sondaggio Gallup rivela che il 25% degli
americani crede che il blocco condurrà alla guerra
mondiale.
Dopo la catastrofe
Il momento critico
●Al mattino del 24 ottobre la CIA rivela che su 19
navi sovietiche in rotta verso Cuba, 18 sono
tornate indietro o si sono fermate: solo una, la
Bucharest ha continuato il suo viaggio verso il
blocco navale.
●In realtà si accerterà in seguito che su 22 navi 14
tornarono indietro appena ebbero raggiunto la
distanza di 600-800 miglia nautiche
Ottavo meeting
●Alle 10 del 24 ottobre si riunisce l'Ex-Comm per
quello che sarà definito come il meeting più
drammatico della crisi.
●I sovietici rispetteranno il blocco o tenteranno di
forzarlo?
●Due navi russe, la Gagarin e la Kimovsk (o è la
Komiles?) sembra si avvicinino. Un sottomarino
russo si è posto tra loro.
●Attivate navi con mezzi anti sottomarini
●La Essex si dirige contro i russi, ma Kennedy da
ordine di non fermarli. Proteste comandanti.
Tensione alle stelle
●McNamara (Seg. Difesa): Che cosa succede se i
russi rifiutano l'ispezione?
●Ammiraglio Anderson: Bisogna affondarli.
●Mc Namara: Prima di fare qualsiasi cosa dovete
ricevere l'ordine da me.
●Ammiraglio Anderson: E' affare della Marina.
Può tornarsene alle sue scartoffie.
L'ammiraglio Anderson e Mc
Namara
Le navi Usa
●Il blocco era eseguito da due linee di navi, una
esterna e una interna.
●La linea esterna era composta da:
●1. Portaerei Essex
●2. Tre Incrociatori pesanti
●3. Sedici destroyer
●4. Sei navi supporto
●5. Gran numero di aerei da ricognizione
Le navi Usa
●La linea interna era costituta da:
●1. Portaerei nucleare Enterpraise
●2. Trentadue navi da battaglia
●All'ancora nei porti e pronte a intervenire altre 5
portaerei
●All'ancora nei porti e pronta a intervenire una
flotta mista con nazioni dell'OAS.
●In tutto: 63 navi e 30 mila uomini
Le navi sovietiche
Blocco navale?
●Mentre si svolge lo scambio di lettere tra i due
leader (24-26 ottobre) Kennedy ordina di non
fermare le navi russe.
●Khruschchev per suo conto ordina alle navi di
fermarsi e non procedere verso Cuba. Eccetto
quelle che sono già oltre la linea del blocco.
●Unico incidente il 27 ottobre con la Grozni
Interviene l'Onu
●Il segretario dell'Onu U Tant propone una
mediazione:
●I russi fermino l'invio di armi e gli americani
sospendano il blocco per una/due settimane
●Kennedy rifiuta.
●Viene ventilata la proposta di scambiare l'accordo
su Cuba col ritiro dei missili Jupiter in Turchia (e
forse anche in Italia)
Il sistema missilistic in Turchia
Gli Jupiter in Italia
Secondo scambio di lettere
●24 ottobre, sera.
●Khruschchev: Non possiamo rispettare la
quarantena. E' un atto di pirateria. Non posso
dare ordini alle navi di tornare indietro. Se
attaccati risponderemo
●Kennedy: Purtroppo non avete capito quanto la
questione sia importante per noi. Ci avevate
assicurato sui missili. Dobbiamo tornare alla
situazione precedente.
Primo incontro
●Mattino del 25 ottobre
●Le navi Usa intercettano la Bucharest, ma
accertano che non può contenere materiale
sospetto e la lasciano passare.
Nono meeting
●Alle 17 del 25 ottobre si riunisce l'Ex Comm
●Il direttore della CIA annuncia che ora i missili
sono tutti operativi.
●Nello stesso tempo si riceve una lettera da
Finletter incaricato Nato il quale riferisce che i
TURCHI in nessun modo accetteranno il rtiro dei
missili Jupiter.
I tempi stringono
●Alle 6 del mattino del 26 ottobre informazione
dalla Cia: tutti i missili in Cuba, IR e MR sono ora
pronti per essere lanciati.
●Ora Kennedy annuncia al ExComm che il blocco
navale non è stato in grado di assicurare
l'eliminazione dei missili e che bisogna pensare
ad altri mezzi.
●Si studia attacco aereo e invasione.
●Il CINCLANT (Alto Comando Atlantico) stima che
i morti Usa sarebbero 18.484.
Prepararsi alla guerra.
●Si preparano piani dettagliati per invasione
●Predisposto un governo in Cuba di esuli
●Primi avvertimenti alle popolazioni civili in caso di
evacuazione.
Un incontro segreto
●Alla una si incontrano in un ristorante John Scali
del Dip di stato e Alexander Fomin, diplomatico
URSS (in realtà KGB)
●Fomin: Che direste di accordo con garanzia per
Cuba?
Proposta ufficiale
●Alle 18 del 26 ottobre viene trasmesso un lungo
messaggio n tre parti di Khruschchev che in
sostanza ripropone quanto anticipato da Fomin:
●1. Ritiro dei missili con ispezioni Onu per
verificare
●2. Gli Usa si impegnano a non attaccare Cuba in
futuro.
●[Documenti russi recenti dicono che Fomin non
era stato autorizzato da Mosca]
Decimo meeting
●Ore 10 del 26 ottobre.
●Ex Comm si riunisce d'urgenza per esaminare
lettera di Khruschchev.
●Robert Kennedy si reca da Dobrinin e suggerisce
che il caso degli Jupiter potrebbe essere inserito
nell'accordo.
●Dobrinin riferisce a Khruschchev che però ha
un'altra gatta da pelare.
La lettera di Castro
●Castro scrive allarmato che un attacco Usa è
previsto entro 24 ore e che con esso Cuba sarà
rasa al suolo. Invoca il premier russo di scagliare
un attacco preventivo e se occorre anche una
guera tottale per evitare la distruzione du Cuba.
●
La lettera di Castro
●Nella Conferenza storica all'Hvana del 1992
Castro dirà che la sua lettera era stata mal
tradotta in russo.
●Essa però conteneva la frase:
●"Ora è questione o noi o loro. Se vogliamo evitare
il primo colpo dobbiamo cancellarli dalla faccia
della terra"
Castro in preda al panico
●Castro ordina alla contraerea di abbattere
qualsiasi aereo sorvoli l'isola.
●L'ambasciatore russo gli intima di annullare
l'ordine, ma Castro lo manda al diavolo.
●Il piano di attacco in effetti esiste, ma non vi è
stata ancora decisione.
●Prevede tre attacchi al giorno con 1190 incursioni
nel primo giorno.
Il secondo messaggio di
Khruschchev
●Alle 9 del mattino del 27 ottobre, Khruschchev fa
diramare dalla radio un messaggio nel quale
aggiunge come condizione il rituro dei missili
Jupiter dalla Turchia.
●Sgomento nelle alte sfere Usa: che cosa vogliono
dire i due messaggi contraddittori?
Undicesimo meeting
●La più drammatica riunione del Ex Comm che si
protrae per un'intera giornata.
●Durante la riunione si apprendono due fatti:
●1. Un U2 ha sconfinato in territorio russo ed +
inseguito da Mig sovietici
●2. Un altro U2 è stato abattuto nei cieli di Cuba
dalla contraerea Sam.
●Reazioni isteriche, dibattiti, scontri di opinioni.
La via d'uscita
●Kennedy, dopo aver resistito a lungo all'idea di
rispondere solo alla lettera. Accetta questa
soluzione, ma l'acconpagna con l'idea di un
incontro segreto con Dobrinin nel quale viene
accettato di fatto (ma non pubblicamente) lo
scambio coi missili turchi.
●Il giorno dopo, 28 ottobre 1962, Khruschchev
accetta la proposta.
●La crisi, almeno nella sua fase acuta, è finita.
Il meeting del 27 ottobre
●Bundy: Khr. Ha cambiato opinione in un giorno. E'
inaccettabile.
●JFK: Sì ha cambiato opinione. E questa è la sua
ultima posizione.
●Bundy (irritato): Noi dobbiamo trattare solo della
prima.
●Voce: Vai così, Bundy.
Cont.
●JFK: Bisogna riconoscere che se questa è la sua
ultima offerta, noi ci troviamo in una posizione
indifendibile.Due cose: l'anno scorso avevamo
deciso che i Jupiter sono antiquati; inoltre
qualsiasi persona razionale capisce che è uno
scambio onesto. [Mormorio di protesta]
●Paul Nitze: Non credo che sia così. Bisogna
risolvere Cuba ora, poi trattare sul resto più tardi.
Cont.
●Ball: I turchi sono decisamente contrari e questo
distruggerà la Nato.
●JFK: Ti ho già detto che la maggioranza delle
persone dirà che è una proposta ragionevole.
●Ball: Chi è questa "maggioranza"?
●JFK (in tono teso): Tu dovrai spiegare alla gente
perché invadi Cuba mentre ti propongono uno
scambio equo.
Cont.
●Bundy: Non capisco perché dobbiamo seguire
questa linea oggi se lui ha offerto un'altra linea
ieri.
●JFK (sempre più irritato) Ma perché è questa la
sua linea ora. E' la sua ultima posizione, ed è una
posizione pubblica!
●Bundy e Bell: Allora pubblichiamo la sua lettera di
ieri.
●JFK (tentando di reprimere un riso nervoso) Quel
che il mondo conosce è la sua offerta di oggi.
Cont.
●Nitze: E' possibile che siano offerte fasulle, per
confonderci e prendere tempo.
●Rusk: Loro hanno centinaia di missili puntati
contro ogni paese occidentale. Questa è una
questione che riguarda il nostro emisfero.
●Nitze: E' un errore legare Cuba alla Turchia.
●Bell: Ogni discussione coi turchi intaccherebbe la
nostra credibilità.
●Bundy: Significherebbe che vendiamo gli altri per
i nostri interessi.
Cont.
●Bundy: Tutti nella Nato lo noterebbero. E questo
è irrazionale, è folle, ma è un dato di fatto
incontestabile.
●Thompson (amb. A Mosca): Bisogna istruire
Stevenson all'Onu per non mettere in causa la
Turchia.
●Bundy. Giusto. La Turchia non è una minaccia
alla pace.
●JFK: Non ci prendiamo in giro, non è questo il
problema [esce per qualche tempo]
Cont.
●Robert K.: Non vedo come i turchi possano
accettare uno scambio del genere.
●McNamara: Infatti.
●[Tutti sono d'accordo nel tenere separate le due
questioni. Ritorna JFK]
●Mc Namara: Mi chiedo come si può negoziare
con uno che cambia idea in un giorno.
Cont.
●Bundy: Scriviamo a K. che la sua proposta
pubblica è molto pericolosa perché impedisce di
mandare avanti la trattativa e perciò è preferibile
parlarne in un secondo tempo.
●Voci: Esatto, ottimo!
●JFK: In ogni caso, i turchi saranno contrari dopo
come lo sono ora.
●Bundy: Ma non sono loro la minaccia alla pace.
●JFK: Per favore, non prendiamoci in giro!
Cont.
●Bundy: Abbiamo raggiunto un consenso sul fatto
che la vera proposta è quella privata, mentre
quella pubblica fu obbligata dai falchi del
Cremlino.
●JFK: Non possiamo far finta che l'offerta pubblica
non esista. Se domani i russi attaccano Berlino la
gente dirà che lo fanno perché la nostra invasione
di Cuba è del tutto irragionevole.
Cont.
●Dillon (Seg Tesoro): Dopo la Turchia potrebbero
chiedere smantellamento in altre nazioni
●Bundy: Lo scambio non ci conviene se è uno a
uno perché i nostri missili in Turchia sono pochi
rispetto a quelli in Cuba.
●JFK: Non capite. Il problema è: come fermiamo
ora l'installazione dei missili a Cuba.
●McNamara, Nitze e Bundy: [continuano a
insistere per una posizione più ferma]
Cont.
●[La discussione riprende nel pomeriggio]
●JFK: Si possono fermare le installazioni o con le
armi o con la diplomazia. La questione turca è
l'unico punto che ci permette di "afferrare" i russi e
inchiodarli a un impegno preciso.
●In caso contrario annuncerà che abbiamo
respinto la sua proposta e avrà mano libera in
Berlino.
Cont.
●Bundy: De Gaulle si è espresso contro lo
scambio Cuba-Turchia.
●Rusk: E' sperabile una rivolta nella Nato contro
questa idea.
●[Giungono notizie dei due incidenti degli U2.
Reazioni violente, ma JFK calma gli animi dicendo
che per ora non si dovrà rispondere con attacchi
aerei]
Cont.
●Rusk: [Legge una bozza di lettera che JFK
dovrebbe inviare a Khr. Vi si accenna alla Turchia.
Insorgono tutti i presenti]
●JFK: Si trata di un giusto scambio.
●Bundy: Tutti i presenti sono contro. Se si decide
di andare su questa linea, seguiremo il presidente,
ma deve essere chiaro che siamo tutti contrari.
Significa indebolire la Nato.
Cont.
●JFK: Mac, capisco il tuo punto di vista. Ma se
rigettiamo la proposta russa questo significa non
solo indebolire il nostro prestigio nella Nato, ma in
tutto il mondo.
●Robert K. [Passa dalla parte del fratello]
●Rusk [fa un ultimo tentativo scrivendo una lettera
che di fatto non accetta lo scambio. JFK se ne
accorge e gli dice di mettere la questione in modo
esplicito]
Cont.
●La discussione si prolunga per un'altra ora,
sempre con gli stessi argomenti.
●JFK: Rifiutare l'offerta sovietica significa che noi
scateniamo la terza guerra mondiale perché non
vogliamo togliere i Jupiter dalla Turchia!
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