View
214
Download
0
Category
Preview:
Citation preview
Rassegna Stampa di giovedì 12 dicembre 2013
SNALS / CONFSAL Corriere della Sera.it 09/12/13 Istituti tecnici, il no del Tar al taglio dell’orario Italia Oggi 12/12/2013 IL MERITO PRIMA DI TUTTO Il Mattino - Ed. Avellino 12/12/2013 ARIANO, IL PIANO PER SALVARE L'AMU Il Mattino - Napoli Sud Costiera
12/12/2013 TERME, I SINDACATI SCRIVONO A CALDORO A MARTUSCIELLO
Roma 12/12/2013 TERME, SOS AL PRESIDENTE CALDORO TRENTINO 12/12/2013 FIRME PER L'AGENZIA ENTRATE Il Mattino - Ed. Avellino 11/12/2013 VERTENZA AMU, IL SINDACATO RIAPRE IL DIALOGO Scuola, Formazione, Università, Ricerca Corriere della Sera 12/12/2013 DAL MAGGIORITARIO ALLE PRIVATIZZAZIONI IL 2NUOVO INIZIO"
DEL GOVERNO IN 6 MOSSE Corriere della Sera 12/12/2013 SCUOLA, LA FORMULA MAGICA NON ESISTE FUNZIONA LA MOLLA
DEL RISCATTO SOCIALE la Repubblica 12/12/2013 PRIMI DELLA CLASSE SI NASCE I VOTI GIA' SCRITTI NEL DNA la Stampa 12/12/2013 LE RELAZIONI CHE SALVANO LA SCUOLA il Gazzettino 12/12/2013 OPERAZIONE SICUREZZA il Gazzettino 12/12/2013 SCUOLE, SCATTA I OCCUPAZIONE il Mattino 12/12/2013 SCUOLE OCCUPATE DAGLI LSU "A RISCHIO 1500 ADDETTI" il Sole 24 Ore 12/12/2013 PROMOSSE LE "ACCADEMIE D'AZIENDA" la Repubblica 12/12/2013 DALLA GREEN ECONOMY ALL'HI-TECH I BREVETTI ITALIANI
BATTONO LA CRISI Italia Oggi 12/12/2013 IL SALONE DELLO STUDENTE AL VIA OGGI A CATANIA Italia Oggi 12/12/2013 UNIVERSITA', SALVI I TEST D'INGRESSO il Giornale 12/12/2013 TAGLI AI FONDI, PURE GLI SPECIALIZZANDI IN PIAZZA Economia, Lavoro, Previdenza il Sole 24 Ore 12/12/2013 PACCHETTO SVILUPPO, TORNA IL DECRETO il Sole 24 Ore 12/12/2013 POSTE, DIPENDENTI AZIONISTI NEL 2014 SUL MERCATO 30-40% il Sole 24 Ore 12/12/2013 SALVATAGGIO NEL 2014 PER ALTRI 20MILA "ESODATI" il Sole 24 Ore 12/12/2013 L'ACCORDO EVITA IL CONTRIBUTO il Sole 24 Ore 12/12/2013 LICENZIAMENTO ILLEGITTIMO PER IL DIPENDENTE DISTACCATO Corriere della Sera 12/12/2013 LA DANNOSA OSSESSIONE DI RITOCCARE LE PENSIONI MF - Milano Finanza 12/12/2013 LA LISTA DEI DESIDERI DEL PREMIER DIVENTERA' MAI AZIONE DI
GOVERNO? MF - Milano Finanza 12/12/2013 MODELLO TEDESCO PER POSTE ITALIANE MF - Milano Finanza 12/12/2013 CONTRATTO BANCARI, CONFERMATO IL DISGELO il Messaggero 12/12/2013 LETTA, SI' ALLA FIDUCIA SCONTRO CON M5S "FORCONI
MINORANZA NON SONO IL PAESE" il Messaggero 12/12/2013 ESODATI, IL GOVERNO TROVA LE RISORSE PER SALVARNE ALTRI
20.000 NEL 2014 il Giornale 12/12/2013 ADESSO LA CONSULTA RIVALUTA LE PENSIONI "ILLEGITTIMO
BLOCCARLE" L'Unita' 12/12/2013 ARRIVANO RISORSE PER ALTRI 20MILA ESODATI il Mattino 12/12/2013 VECCHIE CREPE, GUERRE E VELENI NEL PORTO DOMINATO DALLE
LOBBY Il Secolo XIX 12/12/2013 SCIOPERO, LUNEDI' SI FERMANO DI NUOVO I BUS Corriere della Sera 12/12/2013 ECCO COME PAGARE (SENZA ERRORI) IL CONTO IMU Corriere della Sera 12/12/2013 AUMENTO MPS, PROFUMO CHIEDE IL VERDETTO DEI SOCI la Repubblica 12/12/2013 MANOVRA, SALVI ALTRI 20 MILA ESODATI FONDI DA EVASIONE E
CAPITALI IN SVIZZERA
Istituti tecnici, il no del Tar al taglio dell’orario Il tribunale amministrativo del Lazio contro la riforma Gelmini-Tremonti. «Danneggia l’offerta formativa» No alla riduzione dell’orario scolastico degli istituti tecnici e professionali. Il Tar del Lazio (tribunale amministrativo regionale) ha accolto il ricorso del sindacato SNALS-Confsal e annullato i provvedimenti che riducevano l’orario complessivo annuale delle seconde, terze e quarte classi degli istituti tecnici e professionali. Il taglio era avvenuto nel 2010, quando, per effetto della riforma Gelmini-Tremonti, l’orario scolastico degli istituti tecnici e professionali era passato dalle 36-44 ore in media a 32, con una riduzione del 20% delle materie insegnate. Una decisione che rientrava in un «piano programmatico di interventi volti ad una maggiore razionalizzazione dell’utilizzo delle risorse disponibili e che conferiscano una maggiore efficacia ed efficienza al sistema scolastico», come si leggeva nel decreto interministeriale. «Una scelta che elimina ore professionalizzanti solo per fare cassa», ritenne invece lo Snals-Confals, portando la questione in tribunale. Una bocciatura arrivò anche dal Consiglio nazionale della pubblica istruzione, che diede parere contrario ai decreti interministeriali che attuavano il taglio delle ore, paventando «il rischio di una frammentazione dell’offerta formativa e di una gestione approssimativa dei percorsi di studio, a tutto danno degli alunni traditi nel loro diritto alla continuità educativa e costretti a patire la provvisorietà e la precarietà di provvedimenti che appaiono estranei alla funzione istituzionale della scuola ed alle attese della società civile e del mercato del lavoro». LA SENTENZA DEL TAR - A tre anni di distanza, quelle prese di posizione trovano riscontro nelle decisioni dei giudici amministrativi: la sentenza del Tar 3527/2013, passata in giudicato, annulla i provvedimenti presi dagli ex ministri dell’Istruzione e dell’Economia e prevede il ripristino delle ore di insegnamento e delle cattedre. Le motivazioni addotte dai giudici amministrativi ricalcano le obiezioni del sindacato e del Cnpi: la riduzione del 20% è stata assunta «senza che siano chiari i criteri in base a cui tale riduzione debba essere effettuata se non il mero dato numerico percentuale, con conseguenti gravi ricadute in termini di organico e di continuità formativa». Anzi, «né il Miur né il Mef contestano che la riduzione dell’orario di lezioni è stata operata in difetto di una previa definizione di criteri ed anzi del tutto illegittimamente esse sostengono che trattandosi di atti generali non vi sarebbe bisogno di una specifica motivazione». Una vittoria per il segretario generale Snals-Confsal: «L’impegno del sindacato, costretto a ricorrere allo strumento giuridico per la tutela degli interessi degli insegnanti e la serietà degli studi, è stato premiato- commenta Marco Paolo Nigi - E questo è avvenuto in un momento in cui la tenuta dell’occupazione è il nostro obiettivo primario».
Scuola: testate nazionali
ww
w.e
cost
am
pa.it
068391
Quotidiano
Pag. 11
Data 12-12-2013
COBBIEBE DELLA SEBA Pagina 5 Foglio 1 /3
n governo n programma ___ o ____ • ___ • ____ _
DAL MAGGIORITARIO ALLE PRIV ATIZZAZIONI IL «NUOVO INIZIO» DEL GOVERNO IN 6 MOSSE Sviluppo economico, tagli, riforme: ecco i punti chiave del programma
ROMA - L'agenda del «nuovo inizio» ha come parole d'ordine privatizzazioni, sburocratizzazione, spending review, istruzione, conciliazione tra lavoro e famiglia ... Magari nessun coniglio dal cilindro, ma riforme a portata di mano, per rimettere in moto la crescita e blindare le istituzioni. A cominciare da una legge elettOrale maggioritaria da approvare a tempo di record: «L'obiettivo è avere una democrazia più forte entro il quadro temporale dei 18 mesb). Il quadro politico ha indotto il premier a mutare, con «realismo», il percorso delle riforme per evitare dilazioni: «Un allungamento che sarebbe un errore capitale». Ma per cambiare il volto del Paese agli occhi del mondo bisogna anche battere la mafia e la corruzione. Entro gennaio il governo varerà un pacchetto di norme sulla legalità, frutto del lavoro della commissione istituita da Palazzo Chigi.
Ridare agli italiani la scelta degli eletti e abolire le Province
romette che non sarà una legge elettorale «punitivID). Ma per Letta
bisognerà andare verso un meccanismo maggioritario: <<Governo, maggioranza, il Parlamento, tutti lavorino per dare attuazione alla sentenza della Consulta e restituire la scelta ai cittadioo). n braccio di ferro tra Camera e Senato si sta sbloccando a favore di Montecitorio ed è una vittoria di Renzi. n capogruppo del Pd Zanda ha infatti comunicato al presidente del Senato Grasso che l'esame può passare alla Camera Per Letta la cosa essenziale è fare presto. «Chi prova a far saltare il banco sulle riforme ne dovrà rispondere ai cittadinb), che saranno chiamati a esprimersi per referendum. Si parte da una discussione nella maggioranza, aperta poi a tutte le fone politiche. Si tiene conto del lavoro dei «sa~) e si lavora <<sulla procedura dell'articolo 138 della Costituzione». Quattro gli obiettivi: riduzione del numero dei parlamentari, abolizione delle Province, fine del bicameralismo perfetto e riforma del titolo V della Costituzione, «per chiarirela responsabilità di ciascun livello di goverpO».
M.Gu. © RIPRODUZIONE RISERVAlA
Meno soldi ai partiti e spending review (anche per decreto)
on credo che si riuscirà ad approvare la legge sul
finanziamento ai partiti entro l'anno», ha ammesso Anna Finocchiaro. Parole che confermano come un decreto per sbloccare !'impasse sia ormai inevitabile. Letta ha deciso che il governo batterà un altro colpo entro i prossimi due consigli dei ministri: «L'opinione pubblica è giustamente infuriata, dobbiamo mettere la parola fine». Palazzo Chigi ha avviato una spending review interna. Dopo gli «aerei blu» le forbici presidenziali hanno tagliato, ad esempio, le mazzette dei quotidiani: l'edicolante di piazza ,Colonna dovrà rinunciare a 30 mila euro l'anno, perché dal 2014 i giornali a Palazzo Chigi si leggeranÌlo onIine. Ieri il premier ha firmato le «Linee guida della presidenzID) per rivoluzionare la dirigenza pubblica: i premi non saranno più automatici e anticipati. Nel 2014 entrerà in funzione il Contatore della semplificazione per valutare le performance della Pa e partirà il sito unico del governo per rendere trasparenti le politiche pubbliche.
M.Gu. il) R1PRODUZIONE RISERVATA
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Scuola: testate nazionali
ww
w.e
cost
am
pa.it
068391
Quotidiano
Pag. 12
COBBIEBE DELLA SEBA
Pronti 1,5 miliardi per dare ai giovani un' opportunità I) al primo gennaio, ha ricordato il
premier in tema di occupazione, parte il programma europeo <<Garanzia per i giovani» che mette a disposizione dell'Italia 1,5 miliardi tra il 2014 e il 2015 per assicurare ai giovani fra 15 e 24 anni un'offerta di lavoro, apprendistato o tirocinio entro 4 :plesi dalla fine del percorso scolastico o dalla perdita di una precedente occupazione. Il piano di attuazione è ancora in lavorazione da parte di una commissione. Letta è tornato sulla riduzione del costo del lavoro, promettendo che il vincolo di destinare a essa i proventi della revisione della spesa e del ritorno dei capitali dall'estero sarà inserito nell'ultimo passaggio della legge di Stabilità, dopo averlo discusso con le parti sociali. Di lavoro del resto si parlerà nel prossimo vertice intergovernativo che si terrà a Roma a primavera. Sulle tasse Letta non è entrato nel merito delle misure,limitandosi a impegnare il governo a «continuare a far scendere contemporaneamente il debito, il deficit, le spese di parte corrente, le tasse su famiglie e su imprese piccole e grandi».
A.Bac. @RIPRODUZIONERISERVATA
Famiglie e imprese, gli obiettivi concreti del semestre europeo
I· l semestre di presidenza italiana dell'Europa che si apre il primo luglio
è cruciale per Letta: <<Niente di più pericoloso che considerarlo un appuntamento rituale e burocratico». Quattro gli obiettivi concreti. Una vera unione bancaria, per abbassare il costo del credito a imprese e famiglie. Trasformare i temuti «contractual arrangements» in« contratti per la crescita», volontari e collegati a incentivi finanziari. Spingere per politiche più convincenti contro la disoccupazione. Interpretare la presidenza italiana come una svolta: dall'austerity alla crescita. E venerdì, altro passaggio per rafforzare l'immagine del Paese all' estero, il Consiglio dei ministri approverà il piano <<Destinazione Italia» per attrarre investimenti e rilanciare la competitività: credito di imposta per la ricerca e fondi per incentivare la digitalizzazione delle piccole e medie imprese. «Vogliamo dare certezze agli investitori », è la promessa di Letta. Sempre venerdì il governo interverrà sull'energia con una riduzione di altri 600 milioni sulle bollette.
M.Gu. CD RIPRODUZIONE RISERVATA
Data 12-12-2013 Pagina 5 Foglio 2/3
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Scuola: testate nazionali
ww
w.e
cost
am
pa.it
068391
Quotidiano
Pag. 13
COBBIEBE DELLA SEBA
,
I Rilancio del turismo , e a gennaio il bando " «Cultura Capitale»
untare sulle persone, sul capitale umano, sull'idea dell'Italia come
I «comunità». E sulla bellezza «come risorsa economica». A gennaio il Consiglio dei ministri varerà un decreto per rilanciare il turismo e un bando per il progetto annuale «Cultura Capitale». Poi un piano da attuare entro marzo di «interventi incisivi» per rilanciare
, università e ricerca, con nuove regole sul I finanziamento degli atenei. Entro giugno
una Costituente della scuola per far sÌ che i ragazzi si diplomino prima e che il ciclo di istruzione inizi <<per tutti» con la scuola dell'infanzia, «come strumento per favorire la conciliazione famiglialavoro». Lotta agli sprechi e sostenibilità
I in campo paesaggistico e ambientale. In I cima alla lista l'aumento degli
investimenti contro il dissesto idrogeologico.
M.Gu. © RIPRODUZIONE RISERVATA
, La partecipazione dei lavoratori all' azionariato oro l governo ha già lanciato un primo . blocco del piano delle privatizzazioni che vale tra i 10 e i 12 miliardi di euro, che andranno in gran parte a riduzione del debito. «Nessuno di noi si sogna di svendere per fare cassa» ha assicurato il premier. Nell'ambito del secondo tempo del piano di dismissioni (di quote e non di controllo) nel 2014 sarà studiata l'apertura del capitale di Poste e di altre aziende e la partecipazione dei lavoratori all'azionariato, permettendo loro rappre~entanza negli organi societari. «E un'esperienza unica, . un tentativo - quello di sperimentare in Italia la Mitbestimmung tedesca -destinato a influenzare in meglio le relazioni industriali e il modello di impresa nel nostro Paese», ha auspicato. Letta ha anche annunciato che il 2014 dovrà essere l'anno del Piano nazionale dei porti e degli aeroporti, «che individui le priorità del Paese». Anche questo capitolo incrocia quello delle privatizzazioni perché è possibile che molti scali, che oggi agiscono in concorrenza tra loro, essendo in mano pubblica, vengano dismessi.
Antonella Baccaro © RIPRODUZIONE RISERVAl A
Data 12-12-2013 Pagina 5 Foglio 3/3
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Scuola: testate nazionali
ww
w.e
cost
am
pa.it
068391
Quotidiano
Pag. 14
Data 12-12-2013
COBBIEBE DELLA SEBA Pagina 47 Foglio 1
EUROPA f ITALIA
Scuola, la formula magica non esiste Funziona la molla del riscatto sociale
. di ROGER ABRA V ANEL
n questi giorni i media stanno commentando il piccolo ma positivo miglioramento degli studenti italiani ai test PISA 2012, i programmi di valutazione internazionale degli
studenti. Pèr capirne meglio le implicazioni è però necessaria una lettura più ampia del rapporto OCSE che rivela tendenze interessanti a livello internazionale. Ogni tre anni studenti di molti Paesi hanno risposto a test standard su matematica,comprensione dei testi e scienze, permettendo all'OCSE di pubblicare dei paragoni sulla qualità delle loro scuole e sulle tendenze. Così è stato nel 2012 per 500.000 studenti di 65 Paesi (ovviamente a campione). I risultati sono stati pubblicati il 3 dicembre e contengono molte conferme e alcune novità rispetto alle edizioni passate. Innanzi tutto perde terreno la Finlandia,di gran lunga un modello da quando è partito il PISA: colpisce molto perché crolla un po' un mito ma alla fine le scuole finlandesi restano le migliori d'Europa. Poi, come ormai noto, lltalia migliora un po', ma resta relativamente agli altri Paesi nella stessa mediocre posizione, più o meno al trentesimo posto, sia in matematica sia in lettura dei testi che in scienze. Ma la cosa più eclatante è che un nutrito gruppo di Paesi, fa un ulteriore balzo in avanti e da buoni diventano super: sono le «tigri asiatiche» (Shangai, Hong Kong,Corea del Sud, Singapore e il sorprendente Vietnam) e la Polonia, «tigre europea».Tutti questi Paesi avevano già avuto ottimi risultati, che spesso diventavano eccezionali in relazione alloro livello di reddito, eppure sono migliorati ancora. Come hanno fatto? Non sembra esistere una formula magica nell'organizzazione scolastica, c'è poco in comune tra scuole polacche e coreane. Né sembra dipendere da Un fattore di spesa. Le scuole vietnamite spendono molto meno di quelle americane ma sono andate decisamente molto meglio. Si potrebbe pensare a un fattore culturale, ma dal punto di vista etnico e culturale le differenze sono enormi. Cosa hanno in comune un malese di Singapore, un polacco e un coreano? Eppure tutti questi Paesi hanno qualcosa in comune: una convinzione diffusa da parte di alunni, famiglie e insegnanti che l'impegno, l'etica dello studio e del lavoro fin dai banchi di scuola sia il passaporto per una vita migliore. In questi Paesi la scuola viene presa seriamente perché è effettivamente
,
I
una cosa seria. La società ha deciso che la scuola era importante per lo sviluppo sociale ed economico e così è stato. L'esame di
I
maturità è un appuntamento importantissimo non per la scuola ma per la vita e per il lavoro. La scuola è diventata .
, veramente un elemento essenziale delle pari
I
opportunità perché anche i figli di famiglie . poverissime riescono ad ottenere ottimi
risultati é questo significa che non vi è
l, grande differenza tra le scuole.
In queste scuole si insegna un'etica del lavoro diversa dallo sgobbare sui libri per
I
imparare tutto a memoria cui eravamo abituati noi nelle scuole nozioniste di 30 anni fa. Un'etica ben diversa dall'immagine
I
stereotipata e un po' razzista dei ragazzi asiatici irregimentati in uno studio
I
1llllemonico e ripetitivo. I ragazzi di Shangai
per una buona metà hanno una <<profonda preparazione concettuale della matematica». Per fare questo la didattica durissima a cui si sottopongono richiede insegnanti che non leggono un testo e poi interrogano gli studenti, ma sono capaci di interessarli, farli ragionare e convincerli di poter migliorare. Sono scelti tra i migliori laureati del Paese, ma non guadagnano somme enormi, perché si sentono molto importanti per la società. La crescita economica di questi Paesi dà loro ragione, perché l'economia del mondo di oggi richiede ai giovani delle competenze diverse da quelle che servivano venti o trent'anni fa. In primo luogo, una nuova etica del lavoro. Si richiede l'impegno intelligente, non quindi solo il basso assenteismo e la precisione nell'applicare le procedure e le istruzioni dei capi, ma la
capacità di risolvere problemi in piena autonomia, di prendere iniziative innovative assieme ad altri e di comunicare con grande efficacia con clienti e colleghi. Le super scuole di questi Paesi con il loro misto di insegnamento intelligente e disciplina rigorosa hanno un duplice ruolo: insegnare l'etica del lavoro del ventunesimo secolo, un misto di disciplina, problem solving e
I
creatività, e garantire ai datori di lavoro che chi esce da certe scuole, con certi voti, ha il proillo giusto.
I
E qui veniamo allltalia. Si è fatto qualche passo avanti e lo testimoniano i Pisa degli ultimi 6 anni e il miglioramento di regioni
I
come la Puglia, dove si è decis.o di prendere la scuola più seriamente. Ma moltissimo resta ancora da fare, dato che continuiamo a
l navigare nella totale mediocrità. Se la prima funzione della scuola, quella di insegnare a studiare e a pensare, ancora resiste, si è quasi del tutto persa la seconda, quella di certificare le qualità degli studenti presso i datori di lavoro. Dice il responsabile delle risorse umane di una importante azienda del nord: «Non crediamo più ai voti delle scuole, sono completamente soggettivi, soprattutto in quelle che sappiamo non essere le migliori scuole».
Eppure le possibilità ci sono. L'analisi Ocse Pisa del 2012 dimostra che l'Italia è il Paese dove la maggior differenza dipunteggio nei test degli alunni è legata alla scuola da essi frequentata. Le buone scuole producono quindi alunni preparati anche da noi. In questi anni l'Invalsi ha costruito una grande opportunità di restituire valore di mercato ai voti delle nostre scuole, garantendone la qualità. Ma oggi, come paventato nel recente editoriale di Andrea Ichino su questo quotidiano, il governo Letta sembra voler buttare a mare questa possibilità, continuando a ribadire i vecchi stereotipi delle «risorse da restituire alla scuola», ignorando così che il (lieve) miglioramento della scuola italiana di questi anni è avvenuto proprio in corrispondenza dei famigerati <<tagli».
©R1PROD,mONE RISERVATA
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Scuola: testate nazionali
ww
w.e
cost
am
pa.it
068391
Quotidiano
Pag. 15
I I
Data 12-12-2013
la Repubblica Pagina 1 Foglio 1 /3
,;;""" , .. ;~-~'" . "'.' .• ' ... C;, i..
.. ";","
Studio inglese privilegia la genetica all' insegnamento
Primi della classe si nasce i voti già scritti nel Dna
ELENA DUSI
I VOTI a scuola sono scritti nel Dna. Il peso dei geni nel successo
sui banchi è doppio rispetto a ciò che viene da
'sempre valutato come es-
"I voti a scuola sono scritti nel Dna" ecco perché primi della classe si nasce
senziale per l'educazione dei ragazzi: famiglia, scuola, ambiente socioe-
Unancerca inglese: i geni contano più degli insegnanti e dell 'ambiente familiare
conomico. SEGUE A PAGINA 23
(segue dalla prima pagina)
EL,ENADUSI
LEDIFFERENZEneiri-
« sultati scolastici.son? altamente ereditabl
li» scrivono gli psicologi del King's College di Londra sullarivistaPlos One. «La variabilità dei voti può essere in larga parte attribuita alla genetica, che conta
Pft'g6pdeologi dei~sCoDege ~~ edUcatin ~ODaHzzati
molto più di scuola e ambiente familiare». Un buon insegnante determina il 29 per cento delle differenze nel successo scolastico dei sedicenniinglesi giunti alla fme della scuola dell' obbligo. I geni ereditati da padre e madre pesano invece per il 58 per cento.
Sono anni ormai che si cerca di stringere il cerchio attorno a un
tema tanto sfuggente quanto controverso: quanta parte 'del nostro destino è scritta nel Dna prima ancora della nascita? Non si rischia così di cadere nel determinismo o nell' eugenetica? «Ciò che vogliamo dimostrare -spiega lo psicologo del King's College Robert Plomin, pioniere nella ricerca delle cause genetiche del comportamento umano - è che i sistemi educativi dovrebbero essere più attenti ad abilità e bisogni individuali degli alunni». I ricercatori stanno ben attenti a non identificare i voti a scuola con l'intelligenza (per la quale il ruolo del Dna è inferiore: 40 per cento). «Anche attitudini, fame di imparare, motivazione e impegno sono tratti influenzati dalla genetica» scrivono nel loro studio.
Se nel2000 il sequenziamento del Dna ha promesso nuove cure con la "medicina personalizzata", oggi le ricerche che incrociano genetica e psicologia promettono dunque anche l''' educazione personalizzata": curriculum diversi ritagliati su forze e debolezze di ciascun alurmo. E trova così finalmente risposta il rovel-
lo di un genetista-vincitore del Nobel-I'inglese Paul Nurseche si era chiesto in modo simpatico «Ma in che cosa sono diverso?», visto che i suoi tre fratelli avevano abbandonato la scuola a 15 anni. Nurse scopò molti anni più tardi, al momento di chiedere la Green Card dopo essere stato nominato presidente della Rockefeller University di New York, di essere figlio di un padre sconosciuto.
L'educazione personalizzata chePlominhatral'altroteorizzato in un libro uscito l'estate scorsa ("Gforgenes:theimpactofgenetics on education and achievement") si scontra però con una difficoltà pratica. Mentre sono ortnaimolti gli studi che legano il successo scolastico o l'entità dello stipendio all' eredità genetica, nessuno è mai riuscito a capire
quale specifico frammento del Dna influenzi la capacità di apprendere in classe. Studi come quello odierno si limitano a prendere in considerazione. du~ classi di gemelli: gli omozlgoti che condividono il 100 per cento del Dna e gli eterozigoti in cui le differenze fra i geni sono la metà rispetto alle persone senza parentele. Poiché entrambi i gruppi di gemelli condividono scuola e famiglia, significative differenze nei risultati scolastici possono essere facilmente ricondotte al ruolo dei geni.
I dati del King' s College sono stati ricavati dall' esame finale della scuola dell' obbligo in Gran Bretagna: il General Certificate ofSecundary Education, chehail vantaggio di essere standard in tutto il paese. Lo studio ha dimostrato anche che l'ereditarietà dei voti scolastici è più alta per le materie scientifiche rispetto a quelle umanistiche, decresce leggermente con l'età e si fa sentire in modo più incisivo fraimaschi rispetto alle femmine.
o RIPRODUZIONE RISERVATA
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Scuola: testate nazionali
ww
w.e
cost
am
pa.it
068391
Quotidiano
Pag. 16
la Repubblica Quanto variano i risultati scolastici al variare del Dna?
LO STUDIO Il campione
I gemelli ETEROZIGOTI hanno la metà delle variazioni genetiche che esistono in media fra due individui diversi
L:'O$ln~rvazione è stata fatta sul (Generaf certificate of secondary edIUcéltion),
58-% delledifferen:ze .
. '.neivotidipeiide' ..... " '. vcja causege'neticli'e "
.1'3%, ,'dà éaùse '
" .',"" '. ,"" ", individuali ·,29%' ' " 'dall'ambiente'
" inc,uisivivè ,,/
Data 12-12-2013 Pagina 1 Foglio 2/3
i ii. 1 ' ~ 42%
Arte-Ietteratur
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Scuola: testate nazionali
ww
w.e
cost
am
pa.it
068391
Quotidiano
Pag. 17
la Repubblica Nei risultati scolastici dei bambini il ruolo dei geni è maggiore
68 ry[, delle differenze nei voti a 12 anni dipende dal Dna
42% delle differenze nel QI dipende dal Dna
Il Dna in numeri
3 miliardi le lettere che compongono il Dna di un uomo
l PRECEDENTI
99,8% le lettere in comune fra tutti gli uomini
~L'istituto di genetica di Pechino sta analizzando il Dna di 1.600 individui con il quoziente intellettivo superiore alla media
Vuole individuare eventuali geni legati Il un'intelligenza molto sviluppata
011 progetto Einstein negli Stati Uniti si propone di sequenziare il Dna di 400 geni matematici
I geni sono scelti fra matematici e 'fisici teorici delle migliori università Usa
20m ila i geni contenuti nel Dna
Data 12-12-2013 Pagina 1 Foglio 3/3
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Scuola: testate nazionali
ww
w.e
cost
am
pa.it
068391
Quotidiano
Pag. 18
LA STAMPA Data 12-12-2013 Pagina 1 Foglio 1 /2
Le relazioni che salvano
la scuola ALESSANDRO D'AVENIA
I l mio articolo su docenti, in-docenti, in-decenti ha suscitato un acceso dibat
tito, che voglio proseguire, cercando di sollevare non inutili «sensi di colpa» ma fecondi «amorosi sensi».
LE RELAZIONI CHE SALVANO
LA SCUOLA CONTINUAAPAGINA29
ALESSA~Dl{() D'AvE~IA SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
pesso i docenti perdono l'amore originario per il loro mestiere a causa delle condizioni del sistema. Burocrazia. Famiglie assenti o aggressive. Ragazzi più o meno sdraiati. Stipendio. Questi sono i demoni
che infestano la nostra professione e sembrano trasformare un docente in un in-doc'ente (neologismo, ci tengo a ribadirlo, da prendere alla lettera: colui che non riesce più a trasmettere).
L'in-docente, pur rimanendo competente nella materia, perde gradualmente le sue «abilità relazionali». Capita a tutti (anche solo a tratti) in questo mestiere, ma siamo sicuri che le cause ultime siano quelle segnalate? O quelle segnalate sono solo conseguenze di cui si traveste la vera causa?
La risposta è nella lettera di una docente di istituiti professionali che mi ha scritto a proposito del primo articolo:
In un professionale mi sono trovata benissimo, perché lì c'era un nucleo stabile di insegnanti e un vice-preside che avevano a cuore la scuola e quei ragazzi. Mi sono sempre confrontata con i colleghi di scienze e di fisica sui contenuti e su come proporli, su come gestire alcune situazioni in classe; questo è stato molto importante e mi ha dato la possibilità di raccogliere qualche frutto. Il collega di scienze mi ripeteva sempre che per quei ragazzi era importante avere di fronte degli adulti che cre~ dono in quello che fanno; lì, pure in modi diversi, ci credevano (quasi) tutti. Di conseguenza i ragazzi avevano comunque il senso della scuola, di come fosse giusto comportarsi. Spesso si comportavano male lo stesso, ma c'era la consapevolezza di questo «male». Ho avuto sì delle sconfitte (insegnare a un professionale è come per un medico lavorare in oncologia: sai in partenza che il più delle volte non vinci tu), ma anche delle soddisfazioni. Ben diversa è stata l'esperienza in un altro professionale. Il problema maggiore è stata la mancanza di coesione fra gli insegnanti: la maggior parte dei miei colleghi aveva letteralmente alzato «bandiera bianca», si era arresa e puntava alla sopravvivenza personale. I pochi che provavano ad affrontare i problemi si trovavano perciò di fronte a un muro. È stato un anno duro, perché non mi sono mai sentita appoggiata. Docenti e dirigente si perdevano in una burocrazia puntigliosa, mentre alcuni problemi enormi venivano ignorati perché «la scuola non ha gli strumenti». Venivano approvati progetti che prevedevano gli interventi (purtroppo inutili) di
alcuni pedagogisti ed educatori. Sicuramente, in condizioni diverse (con insegnanti che vogliono insegnare e mantenere vivo il «senso della scuola»), molti problemi sarebbero rimasti irrisolti, perché enormi, ma almeno la scuola si sarebbe offerta per quello che è, una scuola appunto, e non un contenitore, in cui i ragazzi bivaccano allo scopo di conseguire (immeritatamente) un titolo di qualifica professionale, senza la minima intenzione di alzarsi dalla sedia a sdraio.
Che cosa è ciò che la docente chiama il senso della scuola»? Mettendo a confronto le due situazioni risulta chiaro: le relazioni tra docenti. Posso essere il più esperto della materia, ma se non amo più comunicarla, non amo più le persone a cui devo comunicarla, non amo più le persone con cui devo comunicarla, non passa niente di quello che conosco. Il sistema scuola è costituito da relazioni: con
gli altri docenti, con i ragazzi, con i genitori. In un mondo ormai basato sulla rete di persone e di saperi, la scuola è ancora fondata sul «broadcasting»: la «cattedra» emette messaggi indifferenziati ad un pubblico passivo. Per un cervello del 2013-14, che ha un modo di ascoltare e apprendere reticolare e partecipativo, e sempre meno analogico e frontale, è come essere sintonizzati su frequenze diverse. La scuola deve passare dall'età della radio-tv a quella della rete.
La rete costringe a tornare all'elemento umano della macchina. La lettera evidenzia che la differenza tra le due scuole non sono le mura, ma le relazioni tra docenti. Una scuola è a immagine delle relazioni dei docenti fra loro: funziona se funzionano queste relazioni.
E quando funziona una relazione? Quando è reale. E quando è tale? Quando produce effetti, perché reale, insegna la scienza, è ciò che produce un effetto.
La relazione docente-studente che effetti produce se reale? La curiosità, il metodo, l'amore per la materia e quindi la conoscenza, la crescita reciproca. Se non ci sono questi effetti è perché non c'è la relazione. Perché non carichiamo le lezioni su youtube dove i ragazzi potrebbero comodamente guardarle quando vogliono e noi evitare ogni fatica? Perché prepariamo «quella» lezione per «quella» classe per «quel» giorno? Perché è nella relazione curata in modo unico che sr comunica.
La relazione docente-docente che effetti produce se reale? Il sostegno reciproco, l'approfondimento di passioni comuni, l'arricchimento di porzioni di sa-
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Scuola: testate nazionali
ww
w.e
cost
am
pa.it
068391
Quotidiano
Pag. 19
LA STAMPA
pere che ci sfuggono, in alcuni casi l'amicizia. I docenti però spesso si fanno la guerra per invidia, per paura, per stupidità, o semplicemente si lasciano succhiare la vita da quei demoni di cui parlavo all'inizio. Il docente si spegne per solitudine preceduta dal velenoso «silenzio degli in-docenti».
Solo l'umano rinnova i sistemi, non la tecnologia, e l'umano nella scuola è un intreccio di relazioni, ciascuna con beni specifici in gioco. Sparita la relazione sparisce il senso della scuola, statale o non, vecchia o nuova, di periferia o di centro che sia. Senza relazione emergono solo mura e funzionari (la fase terminale dell'in-docente è il funzionario). C'è scuola dove c'è relazione e costruzione di beni rei azionali che senza quella relazione sarebbero irraggiungibili, come pretendere dall'acqua di fare a meno dell'idrogeno o dell'ossigeno: il senso della scuola è questo, il bene relazionale che solo la reciprocità educativa può produrre.
Non sono un donchisciotte a caccia di docenti ideali, ma di docenti nascosti dentro il loro silenzio, che possano ritrovare luce attraverso pratiche virtuose, come accade in tante scuole che ho visitato (professionali, tecnici, alberghieri, licei...) e che sarebbero
Data 12-12-2013 Pagina 1 Foglio 2/2
da imitare: docenti che lavorano in équipe con attenzione rivolta non solo alla loro materia, ma ai colleghi e agli alunni come persone. Docenti che continueranno a fallire come ci capita tutti i giorni nonostante gli sforzi, perché fallire è proprio dell'umano e delle relazioni. Ma docenti che, singolarmente e insieme, oltre a fallire, porteranno i ragazzi a scegliere: stare al gioco relazionale e creare insieme qualcosa di buono o lasciarsi andare? La responsabilità dei ragazzi è una risposta non un presupposto.
Propongo per l'ultimo giorno di scuola di dicembre un'occupazione fatta dagli insegnanti. Tutti i docenti di una classe la occuperanno e terranno una lezione di mezz'ora sull'argomento che amano di più. Dovranno solo raccontarlo a studenti e colleghi seduti nella stessa classe, insieme. Si magnificherà il sapere e la propria passione di comunicarlo a colleghi e alunni, riuniti per quel che sono: una comunità di ricerca di ciò che ha valore. Assisteremo all'assenza degli in-decenti, al fiorire degli in-docenti, alla gioia dei docenti. Sognare una scuola per tutti in cui sarà possibile scegliere chi è capace di dare senso alla scuola è forse prematuro, ma sognare un giorno di scuola veramente libera nella scuola dell'obbligo è solo questione di scelte.
~!t LA STAMPA ~:!
f:~I~;~" ~f~7:~~;f,:.·
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Scuola: testate nazionali
ww
w.e
cost
am
pa.it
068391
Quotidiano
Pag. 20
Data 12-12-2013 Pagina XXI Foglio 1 IL GAZZETTINO
SPINEA Sotto controllo scuole, parchi e anche luoghi periferici
Operazione sicurezza Il Comune investe, a regime saranno operative 47 telecamere
Damiano Corò vi diventeranno ben 47, per un investimento com
SPINEA plessivo di circa 170 mila
Cresce l'allarme sicurezza nel Miranese e Spinea punta sulla videosorveglianza. Mentre a Martellago i cittadini protestano in assemblea (ieri sera l'attesa seduta del Consiglio comunale) e a Mirano e Santa Maria di Sala rispunta il progetto di attivare la Tenenza dei carabinieri, il sindaco di Spinea Silvano Checchin ha annunciato la volontà di implementare il sistema di telecamere già presente nel Comune, per ulteriori novemila euro di spesa. In totale i dispositivi operati-
SINDACI
euro. Il progetto di videosorve
glianza esisteva già dal 2010, elaborato dalla polizia locale in collaborazione con la stazione dei carabinieri di Spinea e la Polizia di Stato. Finalità la sicurezza, l'integrazione nelle attività istituzionali COn strumenti informatici e la trasparenza nelle operazioni a tutela dei cittadini Con tecnologie evolute. Il piano per la videosorveglianza del Comune di Spinea prevede due fasi. Nella prima si privilegia il controllo delle entrate ed uscite dal-
SICUREZZA "Boom" dì telecamere a Spinea
la città, nella seconda invece si pone maggiore attenzione ai luoghi più sensibili: scuole, parchi e località periferiche.
La decisione del sindaco è giunta in seguito all'incontro, tenutosi nei giorni scorsi, fra il prefetto di Venezia e i sindaci del Miranese per fare il punto della situazione sull'escalation dei furti, il cui trend non accenna ad arrestarsi. La presenza delle telecamere dovrebbe fungere da deterrente per i malitenzionati e offrire allo stesso tempo uno strumento di controllo per le forze dell'ordine.
© riproduzione riservata
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Universita'
ww
w.e
cost
am
pa.it
068391
Quotidiano
Pag. 24
Data 12-12-2013 n Sole9]{l mmrn Pagina 52
Foglio 1
formazione. Corporate university: 50mila gli addetti ritornati tra i banchi
Promosse le «accademie d'azienda» Creano manager e quadri
direttivi in casa, formano ogni anno quasi 50 mila dipendenti, fanno' in alcuni casi anche recruitment e in tempi di crisi come questi sono un prezioso valore aggiunto per restare competitivi.
Sono le 39 "università d'impresa" italiane, un prezioso giacimento di conoscenze che batte nel cuore delle aziende, censite dal secondo rapporto annuale sulle corporate universities di Assoknowledge Confindustria Sit, realizzato dalla Fondazione Campus di Lucca e pre-
l'INDAGINE Sono 39le esperienze italiane: tra queste la scuola dell'Eni, creata da Mattei,nel1957, o quelle più recenti ad opera di Unipol, Pìrelli, Hera
sentato oggi al Senato insieme al Copit (i parlamentari per l'innovazione). , Qy.este accademie d'azienda
- nate soprattutto negli ultimi dieci anni, sul modello di quanto fatto oltreoceano:'" oggi difendono il know how accumulato negli anni soprattutto in me diograndi imprese: il 71 % fattura almeno 500 milioni e oltre la metà ha 65mila lavoratori in media. Tra queste ci sono esperienze decennali, come la scuola creata da Mattei all'Eni nel 1957, o più recenti come quelle del gruppo Hera, di Pirelli e Unipol che saranno raccontate oggi a
Roma. «Oggi ci preoccupiamo
del costo del lavoro, ma anche la capacità di valorizzare le risorse umane è cruciale per essere competitivi», avverte Laura Deitinger, presidente di Assoknowledge.
Secondo l'indagine le corporate university sono sviluppate soprattutto nel settore assicurativo e e dei servizi fmanziari (23%) e oltre la metà (il 65%) si occupa non solo di garantire l'acquisizione di competenze tecniche, ma anche di formare competenze manageriali, in particolare tra il middle management e gli impiegatL coinvolgen-
do nell'attività di formazione -lo fa il6wo - anche clienti, fornitori e partner commerciali. I docenti sono interni (soprattutto quadri) ed esterni (agenzie' di formazione e professori universitari) e affiancano lezioniin aula all'e-learning. Qy.este corporate university oltre a fare formazione nel 29% dei casi si occupano anche di ricerca e nel 16% di recruitment. «Con occasioni c,ome queste - spiega Paola Pardini, direttore di Fondazione Campus - vogliamo costruire un dialogo e diffondere i migliori modelli e le best practice».
Mar.S. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Universita'
ww
w.e
cost
am
pa.it
068391
Quotidiano
Pag. 25
la Repubblica
Negli ultimi cinque anni cresciute le registrazioni in Europa
Dalla greeneconomy all 'hi-tech i brevetti italiani battono la crisi
ROSARIAAMATO
ROMA - La crisi riduce il Pil, abbatte la produzione industriale, ma non spegne la creatività. Negli ultimi cinque anni i brevettiitaliani a tecnologia "green" registrati in Europa sono cresciuti del 5,4%, e quelli nelle KET (tecnologie abilitanti) dell'l,l %. Una percentuale che potrebbe sembrare modesta, se non fosse che le "Key enabling technologies" possono innescare processi di innovazione accelerata contemporaneamente in diversi settori produttivi. Si può anzi riconoscere una spet:ializzazione italiana nel settore: tra il 1999 e il 2012 l'Ufficio Europeo dei Brevetti ha pubblicato più di 14.000 domande italiane riconducibili alle Ket, il 27,9% di tutta
l'attività brevettuale italiana rivolta al mercato europeo. Il69,5% dei brevetti Ket si concentra nella manifattura avanzata; seguono i materiali avanzati (10,2%), la fotonica (7,4%), le biotecnologie (6,8%), lamicro e nano elettronica (5,7%) elenanotecnologie (0,4%).
Certo, una contrazione delle domande italiane registrate negli uffici Ue c'è stata: sono passate dalle 4.423 del 2008 alle 3.891 del 2012, con una riduzione media annua del 3,6% nell'ultimo quinquennio. Però gli "inventori" italiani hanno dawero fatto di ne-
cessità virtù, concentrandosi sui settori applicativi che la Commissione Europea reputa a forte valenza strategica, con ricadute positive sia sulla competitività delle nostre imprese sia sulla capacità di attrarre capitali. A cominciare
dalla green economy, alla quale è da ricondurre il 5.5% delle domande. I brevetti italiani arrivano soprattutto dalle imprese, che coprono 1'85,8% delle domande presentate tra il 1999 e il 2011. E quindi non sorprende che in testa ci sia la Lombardia, con 18.352 domande, il 35,2% del totale. Seguono l'Emilia Romagna, con una quota del 15,6%, il Veneto (11,9%), il Piemonte (11,4%), la Toscana (5,7%) e il Lazio (4,6%).A inventori e "persone fisiche" sono da ricondurre il 14,2% delle domande. Agli enti rimane il 2,5%; ultimi gli stranieri cointestatari, conl'l,4% del totale.
La quota degli enti appare marginale' però se si guarda ai dati in successione emerge un miglioramento. Infatti Enti e Università sono passate dall'l % del 1999 al
Dis"'ibuzione delle tecnologie b .. evettate dall'Italia p_sso l'Ufficio B .. evetti Eu .. opeo
Manifattura avanzata
o % Nanotecnologie
57%
O~1'8S%.e • • ~e~ daI:1e~se"poi ~,e
·eDti.~
10 % Materiali avanzati
7 % Fotonica
68% Biotecnologie
Data 12-12-2013 Pagina 26 Foglio 1
3,2% del 2012, con un picco del 3,6% nel 2011. Imprese e universitàhanno specializzazioni molto diverse. Se infattile prime svolgono la loro attività brevettuale soprattuttosul packaging (8,5% delle domande), trasporti (7,2%), ingegneria civile (6,4%) e altre macchine speciali (6,1 %), gli enti diricerca lavorano invece sulle biotecnologie (19,3%), sui prodotti farmaceutici (11,9%), strumenti e tecnologie di misura (9,8%), chimica organica fine (7,7%) etecnologie medicali (7,2%). Nel tentativo di avvicinare i due mondi, e integrare i vari campi di ricerca, U nioncamere ha appena stipulato una convenzione con il Cnr e con la Fondazione per l'innovazione tecnologica Cotec: l'obiettivo principale è quello di rendere accessibili alle imprese i contenuti dei brevetti della ricerca pubblica.
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Universita'
ww
w.e
cost
am
pa.it
068391
Quotidiano
Pag. 26
ItaliaOggi Data
Pagina
Foglio
12-12-2013 20 1
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Universita'
ww
w.e
cost
am
pa.it
068391
Quotidiano
Pag. 27
ItaliaOggi
~ Sentenz"a della Corte costituzionale
Università, salvi i test d'ingresso
U Corte costituzionale, con la sentenza
02/2013, salva la egge del 1999 che per
l'accesso alle facoltà a numero chiuso (e cioè medicina, odontoiatria, veterinaria, architettura, professioni sanitarie) prevede test d'ingresso a livello nazionale.
I giudici. costituzionali ~an-no infatti bocciato " come «inammissibile» la q'uestione sollevata dal Consiglio di stato, con riferimento all'articolo. 4 della normativa. Uorgano supremo della giustizia amministrativa aveva sostenuto l'incostituzionalità della legge perché a fronte di una prova uguale per tutte le università della penisola, e che peraltro si tiene nello stesso giorno in tutta Italia, non prevedrebbe la formazione di una graduatoria unica nazionale, ma di più graduatorie per singoli atenei. Una scelta in contrasto con i principi di uguaglianza e con il diritto allo studio e che di fatto determinerebbe una disparità di trattamento. La ragione? Uammissione al corso di laurea non dipenderebbe dal merito del candidato, ma da fattori ca-
suali, visto che.un concorrente che riporta un punteggio più alto di quello conseguito da altri in un diverso ateneo, alla fine rischia di essere scartàto solo in virtù ~el dato casuale del numero dì posti edi candidati in ciascuna università. Ma per la Consulta in realtà la legge «nulla stabilisce con riguardo al tipo di .graduato
ria da adottare, se per singoli atenei oppure a livello nazionale». Tant'è che lo stesso ministero dell'istruzione «ha in passato fatto ri
"corso a entrambe le soluzioni».
Sbaglia dunque il Consiglio di sta
to a ritenere che «l'amministrazione non avrebbe altra scelta che quella di utilizzare graduatorie locali per singoli atenei», senza peraltro .<fornire un'adeguata motivazione circa l'impossibilità di seguire altre interpretazioni dell'articolo 4». In sostanza, hanno stabilito i giudici costituzionali, laquestione sollevata è inammissibile perché .<Viziata da una non compiuta sperimentazione» da parte del Consiglio di stato del ·«tentativo di dare una lettura costituzionalmente conforme» della disposizione censtp"ata.
Data 12-12-2013 Pagina 27 Foglio 1
Re-visori e cOllllnercialisti~ forse
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Universita'
ww
w.e
cost
am
pa.it
068391
Quotidiano
Pag. 28
il Giornale I
Data
Pagina
Foglio
12-12-2013 4 1
La protesta Oggi davanti a Montecitorio FI ===============
Tagli ai fondi, pure gli specializzandi in piazza La battaglia dei giovani medici: servono 8mila borse di studio, il governo ne offre 2mila
Stefano Filippi
• OggiaprotestaredavantiaMontecitorio nonci saranno iforconimai bisturi degli specializzandi in camice bianco. Sono le migliaia di neo laureati in medicina che, dopo sei anni di studi, devono iscriversi a una scuola di specialità. La specializzazione è necessaria per svolgere la professione medica, anchequelladimedico generico. Senza diploma nell' area sanitaria un semplice laureato può lavorare soltanto nelle guardie mediche, da precario. Alle scuole si accede con una borsa di studio pubblica che consente di frequentare i corsi e fare praticanegliospedali. Mailgoverno sta falcidiando questi fondi. Ciò significa che in Italia i camici bianchi non hanno futuro.
Pochi giorni fa, rispondendo a un'interrogazione durante il question time a Montecitorio, il ministro dell'Istruzione e dell'Università, Maria Chiara Carrozza, ha fornito cifre imbarazzanti. Le Regioni, cui spetta il compito di determinare il numero di giovani medici daformare, ha chiesto 8.000 borse di studio. Il ministero invece sta accentuando la politica dei tagli. I contratti di specializzazione so-
8.000 È il numero degli specializzandi in medicina di cui avrebbero bisogno gli ospedali italiani secondo le Regioni nel 2014
no in calo costante: erano 5.000 neli' anno accademico 20 11/ 12, sono stati ridotti a 4500 nel 2012/13 e ora verrannopiùchedimezzati. «Almomento -ha annunciato ilministro -la previsione è di 2.000 contratti, salvo nuovi stanziamenti».
L'assurdo è che, negli anni scorsi, i vari ministri (sollecitati dalle Regioni) hanno chiesto ai corsi di laurea in medicina e chirurgia di allargare le maglie del numero chiuso perché occorrono piùmedici. Cinque annifagli universitari iscritti erano 7.500, quest' anno sono llmila. Significa che, se non verranno trovate risorse aggiuntive nelle pieghe della legge di stabilità, 1'80percento degli studenti di medici -nanon potrà continuare il percorso di formazione. Non faranno il mestiere per cui hanno studiato, con uno spreco vergognoso di sacrifici e risorse. E c'è un secondo, gravissimo rischio: il collasso del sistema sanitario nazionale. Senzaspecializzandi, gliospedali dovrebbero ridurre drasticamente i' attività, come ben sanno migliaia di malati e i loro parenti.
«Nel contesto di crisi in cui lo Stato versa, in cui si è già assistito a tagli ingenti agli investimenti per i giovani, sembra folle creare una nuova catego-
4.500 Il numero di contratti di specializzazione attivati per l'anno accademico 2012-2013già ridotto di 500 unità rispetto all'anno accademico 2011-12
riadi precari, ulteriore segno di sfiducia nel ruolo che il capitale umano può avere nel rilancio del Paese», dice AndreaOggioni, laureando alla Statale di Milano e presidente del Coordinamento liste peril diritto allo studio. Il Coordinamento parteciperà oggi alla manifestazione romana indetta dal Segretariato italiano giovani medici (Sigm )conlo slogan «CambiamoilPaese per non cambiare Paese».
La mobilitazione era partita già in novembre con un primo corteo accompagnato dalla raccolta di migliaia di firme a sostegno della formazione medica post lauream. Accanto alla protestai giovani medici stanno lavorando a una serie di emendamenti alla legge di stabilità per tagliare sprechi e investire nei servizi sanitari. «È un problema di interesse nazionaledicono gli studenti del Clds - perché viene a galla la direzione che il governo vuole intraprendere nel servizio delPaese. L'alternativa ènetta: attuare nuovamente la politica, già drasticamente praticata, dei tagli agli investimenti per la formazione dei giovani' oppure iniziare effettivamente a cambiare rotta considerando il capitale umano e scientifico una risorsa fondamentale per il futuro dell'Italia».
2.000 Il numero di contratti di specializzazione post lau rea che, secondo q ua ndo detto dal ministro Carrozza, sono disponibili perii prossimo anno
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Lavoro e previdenza
ww
w.e
cost
am
pa.it
068391
Quotidiano
Pag. 29
n Sole9]{l mmrn Gli impegni per il 2014
Credito di imposta per investimenti in ricerca e voucher per digitalizzare le Pmi
EFFICACIA ... ALTA
Ridisegnare gll ammortizzatori sociali
. con l'estensione delle misure
EFFICACIA MEDIA
Fondo taglia-cuneo alimentato con i risparmi di spesa e i proventi del rientro dei capitali'
EFFICACIA· _ ALTA
Fine del bicameralismo ' perfetto e riscrittura del Titolo V della Costituzione
EFFICACIA ALTA
Il 2014 sarà l'anno della fase,due: il primo blocco già presentato va~e tra i 10 e i 12 miliardi
EFFICACIA _ ALTA
l'AGENDA Confermata la riforma degli ammortizzatori, in arrivo un piano su lavoro-famiglia, legge per la concorrenza, un decreto per il turismo
Data 12-12-2013 Pagina 2 Foglio 1 /3
T ariffe più basse con le misure antifrode e le riparazioni nei centri convenzionati
EFFICACIA MEDIA
Pacchetto sviluppo, torna il decreto Confermato l'automatismo per la dote del cuneo, a breve consulto con le parti sociali
Carmine Fotina no per attuare la parte più robusta perché rischia di impattare sul de- strari una reale discontinuità in ROMA del pi~o per tagliar~ le boll~~e fici~.Sarannoinveces~~itoappro: questa "fasez". il cuneo fiscalerap-
. Leiniziativeperlacrescitari- energetiche',Nelmen~figuralm- V~tl p~r decreto altrI.mterVenti presentaun test decisivo, da afpartono dal pacchetto in prepara- tervento sull Rc auto (SI vedail S~- mmon, ~on ~ benefic.I~ c~e Le~- frontare fusieme alle parti.sociali. zione già da fme estate. Domani, le z4.ore delz9. novembre) con il ta qu~tIfica m 600 Jlllhoru. il n- «Il Parlamento - spiega Letta - ci dopo una lunga sequenza di rinvii d~plicescopo di ~ontr.astar~ le fro- sparI?Io, che dovrebbe.and~e es~ ha impegnato a impiegare, nell'ule un esame prelinIinare svolto a dI alle compagrue assIcurative, ad senzialmente alle PJlll, denvera teriore riduzione del costo del lametà novembre, il consiglio dei mi- es.empi.o ~ttraverso il ricorso a te- da un ~e~e opzio~~e per i pro- voro, i proventi della revisione nistri varerà il piano "Destinazio- s~oru di comodo, ~ abb?Ssare le dutton ~ r~ovab~, dall~ man- della spesa e del ritorno dei capitane Italia". Contemporaneamente polizze, anche.me~ante il ~affor- cata ~e~zzazIOne di ~cum stoc- li dall'estero: inseriremo questo il premier Enrico Letta promette zamento.del ns~cun~nto ~ for- ca~gI dI?as e. da modific~e della automatismo nell'ultimo passagdi portare al traguardo ilmeccani- ma specifica (~IparazIOne m un t~i!fa bIO~aria e del. cosIddetto gio, nei prossimi giorni, della legsmo automatico per rafforzare il centr.o convenzIOl!atoconlacom- ":It~O dedic~to" relativo all'ener- ge di stabilità, proprio qui alla Cataglio del cuneo fiscale, conferma pagrua, pagato drrettamente da gIa rmmessa m rete. i mera, dopo averne discusso con 'l'impegno per la riforma degli am- questa). Dallo gennaio z014lecom- Nel discorso sulla fiducia Letta le parti sociali». mortizzatori sociali e mette in can- pagnie potranno "adottare" que- ha posto l'accento anche su altre Portate al traguardo queste tiere le mosse ulteriori: un piano sto sistema (e non solo "offrire") due misure del pacchetto, il credi- priorità, si riannoderà il mo della per la conciliazione lavoro-fami- in alternativa a quello per equiva- to di imposta per favorire gli inve- nuova legge sulla concorrenza, di glia, la nuova legge per la concor- lente, forne.ndo gar~i~ di alme- st~e~ti!nric~rca e il vouch~r per cui si sono perse le tracce. A genrenza, un decreto per il turismo e no due anru. In cambIO VIene defi- la digitalizzazIOne delle pJlll (lfll- naio sarà la volta di un decreto sul un'operazione trasparenza sulla nito uno sconto minimo sul pre- portomassimodiIOmilaperazien- turismo epoiverràlanciato ilbanPubblica amministrazione. mio.- .5% - che in al~e zone, da da). Trovano conferme, nella boz- do per il progetto annuale Capita-
"Destinazione Italia", origina- stabilire con succeSSIVO decreto, za del deueto, le norme per sem- le italiana della cultura con desiriamente ideato come decreto del passaall'8 per cento. plificare il ricorso ai mini-bond e gnazioneprevistailz7maggio, an"Fare z" e poi come Dd! collegato Si sdoppia il piano per ridurre i per rilanciare i siti industriali da niversario della strage dei Georallaleggedistabilità,dovràmette- costi energetici, fmo a 3 miliardi bonificare. Possibile, in extremis, gofIli Cantiere ancora aperto,infire in pratica le prime misure che il nelle idee iniziali. Ci sarà solo una anche uno stanziamento di 50 mi- ne, sulla Pubblica amministraziogoverno aveva presentato a set- ?elega.al g~)Ven~o, da esercitare lionipe~~c~editod'impostaafa- ne. Nelzo14, preannuncia il pretembre per attrarre investitori mI80gIorIll,perndurrelacompo- voredellibrm. mier,«entreràinfunzioneunconstranieri e per ridare smalto alle nente A3 della bolletta legata alle A Destinazione Italia, un prov- tatore della Pa per valutare l'azioaziende nazionali. Alla fme, si sa- energie rinnovabili: al momento vedimento già ampiamente an- ne delle amministrazioni e stiarebbe scelto di tornare al decreto l'idea di ricorrere a un bond del nunciato, dovranno comunque es- mo costruendo un sito unico con l'aggiunta di undisegnodileg- Gse per coprire la diluzione degli sere affiancati altri interventi per sull'attività del governo, delle ge che conterrà la delega al gover- oneri .negli anni è accantonata rendere davvero solidal'intenzio- agenzie e degli enti per una mag-
ne di puntare sulla crescita e mo- gioretrasparenza». ~ RIPRODUZIONE RISERVATA
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Lavoro e previdenza
ww
w.e
cost
am
pa.it
068391
Quotidiano
Pag. 30
n Sole9]{l mmrn Data 12-12-2013 Pagina 2 Foglio 2/3
RATING24 Dalle riforme alle misure per l'economia eillavoro gli impegni del premier per la crescita
L'agenda 2014 accelera su Province e bonus ricerca
Ammortizzatori: nel 2014 riforma al traguardo Tra gli impegni del Governo perii 2014 c'è il completamento della riforma degli ammortizzatori sociali, che «vanno disegnati meglio» ed estesLAndando verso un sistema che privilegi il lavoratore rispetto al solo posto di lavoro. Inoltre l'obiettivo di una crescita strutturale (1% nel 2014 e del2% nel 2015) dovrà accompagnarsi a una «aggressione efficace alla disoccupazione)) a partire da quella giovanile. Ci saranno misure sulla conciliazione lavoro- famiglia e sa rà attuato il piano «Garanzia giovani»
EFFICACIA MEDIA
........................
REALIZZABILrT À II1II BASSA
Province: accelerazione per abolirle dalla Costituzione Riduzione del numero dei parlamentari e abolizione della Province dalla Costituzione. Sono i primi due obiettivi di ca m bia mento istituziona le fissati ieri da Letta. Se il taglio dei "seggi" è una priorità largamente condivisa, Letta accelera sul secondo tema. «Il disegno di legge in materia è stato depositato da tempo dal governo. Si aspettava l'approvazione definitiva del Ddlcheistituiva procedure ad hoc per le riforme costituzionalLA questo punto è bene procedere subito».
EFFICACIA MEDIA
REALIZZABILIT À MEDIA
Regole certI;! e semplificazione per attrarre investimenti
, «Destinazione Italia», il piano per l'attrazione degli investimenti e il rilancio della com petitività, sa rà varato domani dal Consiglio dei ministri. Con l'obiettivo di dareagliinvestitori eaUe imprese certezza delle procedure, dei tempi (anche della giustizia), del fisco. Semplificando le procedure inutili e modernizzando la Pa. Il piano agisce anche su un altro dei fattori chefrenanola competitività: l'alto costo dell'energia. Con un taglio di 600 milioni sulle bollette
EFFICACIA _III ALTA
REALIZZABILIT À MEDIA
Bicameralismo perfetto addio e "riscrittura" del Titolo V Le riforme istituzionali passano per la fine del bicamerlismo perfetto e la riscrittura del Titolo V della Costituizioe. Un'unica Camera che dia la fiducia e faccia le leggi e l'altra, che esprima più il disegno di raccordo con le autonomie già presente nella Carta. Riordinareil rapporto centro-perifieria, migliorare il ruolo deUa specialità, e chiarire le responsabilità di ciascun livello di governo, limitando al massimo quelle concorrenti, in favore della competenza esclusiva dello Stato o delle Regloni
EFFICACIA t_ ALTA
REALIZZABILIT À ALTA
Bonus ricerca e voucher per la digitalizzazione «Aggiornare le nostre politiche di competitività industriale a sostegno di imprese, in particolare piccole e medie, affinché siano sempre più innovative, digitalizzate e internazionalizzate». È uno dei cinque obiettivi peril2014 fissati ieri da Letta nel suo discorso alla Camera. Per questo nel piano Destinazione Italia ci saranno il credito di imposta per favorire gli investimenti in ricerca e il voucher per la digitalizzazione delle Pmi (importo massimo di
, lOmila per azienda)
EFFICACIA ~ ALTA
REALIZZABILIT À MEDIA
PRIVATIZZAZIONI
Dismissioni. secondo atto: apertura del capitale di Poste 112014 sarà l'an no della fase due del piano di privatizzazioni. Il primo blocco già presentato vale tra i 10 e i 12 milia rdi che andrannoin gran parte a riduzione del debito.«Un tema sensibile - ricorda Letta-perché troppi sono stati gli errori del passato». Il prossimo anno, nella seconda fase del piano di dismissioni «(stiamo parlando di quote non di controllo»), il governo studierà con l'azienda e i sindacati l'apertura del capitale di Poste e di altre aziende e la partecipazione dei lavoratori all'azionariato
EFFICACIA ALTA
REALIZZABILITÀ MEDIA
CUNEO FISCALE
Automatismo per rafforzare il taglio al costo del lavoro II taglio del costo del lavoro al centro dell'azione economica del governo come fattore di competitività perle imprese. È uno dei passaggi fondamentali del discorso di Letta che andrà avanti sulla strada della riduzione del cuneo fiscale.«II Parlamento -ha sottolineato-ci ha impegnato a impiegare nella ulteriore riduzione del costo del lavoro i proventi della revisione della spesa e del ritorno dei capitali dall'estero». Automatismo che sarà inserito «nell'ultimo passaggio della Legge di Stabilità»
EFFICACIA ALTA
REALIZZABILIT À _ ALTA
Poste: lavoratori-azionisti e rappresentanza nel board Partecipazione: arriva il modello tedesco (la Mitbestimmung). È quello che si appresta a fare il governo con la fase due delle privatizzaziont Poste e altre aziende oggetto di dismissioni potranno fare da apripista fare nella sperimentazione diforme di partecipazione dei lavoratori all'azionariato e all'ingresso di una loro rappresentanza negli organi societari. Dopo un confronto tra aziende e sindacato. Su questo c'è un consenso bipartisan in Parlamento
EFFICACIA ALTA
REALIZZABILIT À MEDIA
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Lavoro e previdenza
ww
w.e
cost
am
pa.it
068391
Quotidiano
Pag. 31
n Sole9]{l mmrn
INFRASTRUTTURE
Nel2014 il piano nazionale dei porti e degli aeroporti Fa parte dei cinque obiettivi per il 2014: rilanciaregli investimenti pubblici, spendendo le risorse stanziate e eliminando i colli di bottiglia nell'attuazione delle decisioni prese su infrastrutture e opere. Quindi finanziamento di opere e progetti subito ca ntiera bili oin corso di ultimazione, rimodulazione della spesa per «~vere miglioramenti, in tempi
. brevi, a servizio ditutto il sistema produttivo». Nel2014 il piano nazionale dei porti e degli aeroporti, «che individui le priorità del Paese»
EFFICACIA ALTA
REALIZZABILITÀ MEDIA
Riportare istruZione e ricerca in cima alle priorità ' Dopo aver, varato il decreto scuola il Governo punta su tre impegni: nuove regole perii finanziamento degli atenei con l'adozione del costo standard, una costituente della scuola entro giugno con obiettivi precisi (tra questi un orientamento più chiaro vérso' illavoro) e un intervento peri giovani ricercatori. Su questo fronte il Governo dovrebbe intervenire durante ti semestre europeo per eliminare la burocrazia che ingabbia l'autonomia dei ricercatori e la loro vocazione internazionale
EFFICACIA lIlII ALTA
REALIZZABILIT À MEDIA
Concorrenza,le polizze saranno meno care Sul tema di tutela della concorrenza e apertura dei
, mercati il primo settore "aggredito" dal Governo sarà quello delle assicurazioni. Con un intervento «in grado di far scendere, e sensibilmente, le tariffe dell'Rc Auto». La norma, che dovrebbe a rriva re doma ni, punta ad abbassare le polizze, anche mediante il rafforzamento del risarcimento informa , specifica (riparazione in un centro convenzionato con la compagnia, pagato direttamente da questa)
EFFICACIA MEDIA
REALIZZABILITÀ MEDIA
Italia «all'attacco •• nel semestre di presidenza Ue Quattro gli obiettivi del Governo: il primo è spingere
, sulla realizzazione dell'unione bancaria già dal Consiglio Ue del 19-20 dicembre; il secòndo è dare all'Ue capacità finanziaria contro gli shock economici, incentivando le riforme strutturali attraverso i «contratti per la crescita». Il terzo punta alle politiche contro la disoccupazione. Infine, l'ultimo obiettivo, è che la presidenza italiana diventi quella che chiude la fase della crisi e della austerity e apre quella della stabilità e della crescita
EFFICACIA ALTA
REALIZZABILIT À MEDIA
Data 12-12-2013 Pagina 2 Foglio 3/3
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Lavoro e previdenza
ww
w.e
cost
am
pa.it
068391
Quotidiano
Pag. 32
n Sole9]{l mmrn
-~=" SARMI:U ------------
I Poste, azioni ai dipendenti I Nel 2014 sul mercato il 30-40% : Celestina Dominelli • S I
L__ ~
Le vie della ripresa Il PIANO DI DISMISSIONI
Il progetto Letta ne ha discusso con azienda e sindacati No alla cessione di Bancoposta e ramo assicurativo I
Poste, dipendenti azionisti Nel 2014 sul mercato 30-40%
Data 12-12-2013 Pagina 5 Foglio 1
Dismissioni Dalle privatizzazioni U miliardi, il via con la quotazione di Sace e Fincantieri
Intervento allo studio anche per altre imprese L'apertura del capitale ai privati già battuta anche
Sarmi: un riconoscimento per i lavoratori. il mercato ci apprezza dalle omologhe europee Celestina Dominelli metà del 2014: con una prIma vestitori istituzionali con una zione per l'iter britannico, in ROMA ipotesi, all() studio, di mettere domandaseivolteinp{ùdell'am- cuileazionisonostatedistribui-
La strada maestra l'ha indi- sul mercato, entro 6"8 mesi, il montare, confermando l'appeal te gratuitamente, con una forcata ieri il premier, Emico Let- 30 -40 % del capitale di Poste, fa- di Poste anche oltreconfine. mula di pagamento a sconto: si ta, prima di chiedere la fiducia vorendo l'ingresso di investito- «Abbiamo chiuso l'operazione va dal 6% della Germania -alla Camera dei deputati. «Il r~i~tituzionali,retai1e,comean- senza difficoltà alcuna - prose- l'esempio a cui ieri ha fatto prossimo anno nell'ambito del hCIpato dal premier, dipenden- gue l'ad - a riprova che la nostra esplicito riferimento Letta - al secondo tempo di questo piano ti. Con un probabile ruolo di strategia è stata molto apprezza- 10% dell'inglese Royal Mail, di dismissioni studieremo con questi ultimi anche nella gover- ta dagli investitori ma anche dal passando per il 5.4% dell' Au-l'azienda e i sindacati l'apertura nance della società. mondo fmanziario che ha sem- stria e il 5% del Portogallo. del capitale di Poste e di altre Le tecnicalità dell'operazione pre mostrato di considerare po- Lo schema, quindi, appare roaziende e la partecipazione dei saranno al centro di ulteriori ap- sitivamente la nostra organizza- dato, ma l'apertura del capitale lavoratori all'azionariato, per- profondimenti, ma lo schema è zione. Senza dimenticare che si affiancherà, con molta probamettendo loro la rappresentan- stato oggetto, da tempo, di un possiamo contare su un' ottima bilità, anche a una partecipazioza negli organi societari. È confronto tra Palazzo Chigi e il capacità di vendita al retail an- ne dei lavoratori alla governanun' esperienza unica, un tentati- numero uno della società che ha che grazie alla capillarità delle at - ce del gruppo. Sul come le riflesvo _ quello di sperimentare in saputo destreggiarsi in un mer- tività sul territorio». sioni sono ancora a uno stadio Italia la Mitbestimmung te de- cato, come quello dellapostafisi- La macchina, dunque, sem- molto precoce, ma l'obiettivo, sca _ destinato a influenzare in ca, non certo favorevole. «È un bra ormai in marcia ma molti pare chiaro, è fare in modo che i meglio le relazioni industriali e importante riconoscimento per ta~se~li andranno affinati, a co- dipendenti possano essere coinil modello di impresa nel nostro illavoro svolto da tutte le perso- ~mClare proprio dal possibile volti nei momenti decisionali. paese». Sulle privatizzazioni, ne del gruppo - spiega al Sole 24 mgresso dei lavoratori nel capi- Una modalità peraltro giàabbozdunque,l'esecutivotieneilpun- Ore l'ad Massimo Sarmi - che tale del gruppo. Una scelta che, zata all'interno del gruppo se è to. E ad aprire la nuova tornata premia la nostra capacità di aver V? detto, è stata già percorsa da vero che alcuni dei passaggi crudovrebbero essero Sace e Fin- saputo affiancare alle attività tra- qIver~e omologhe europee. La cialidellasocietàdeirecapiti,cocantieri, per le quali sarebbe dizionali anche nuovi business, maggIOranza degli operatori - me il piano strategico, sono staprevalsa la via della quotazione dalle assicurazioni al commer- dall~ Germania all'Olanda, dal ti, sotto la guida di Sarmi, oggetin Borsa. cio elettronico, fmo al cloud BelgIO al Regno Unito, uno dei to di un confronto preventivo
Percorsi segnati, quindi, co- computing. Siamo il quarto ope- per.corsi più recenti -è stata pri- con i sindacati, prima di finire me per il gruppo guidato da ratoredellalogisticanellaclassi- vat~zataattraversolaquotazio- all'attenzione del consiglio di Massimo Sarmi. Accantonati fica mondiale stilata da Fortune ne m Borsa e, nella quasi totali- amministrazione. Si tratterà definitivamente i progetti di va- fianco a fianco con i colossi stra~ tà dei casi (a esclusione della quindi di partire da questa base lorizzazione di singoli rami nieri del settore». "colleg~" olandese, con il 100% e di mettere a punto, non senza (Bancoposta piuttosto che Po- Insomma, la società è pronta del capItale sul mercato), lo Sta- una fase di discussione con le siste Vita), che pure erano circola- a sbarcare sul mercato. Certa to ha mantenuto una partecipa- gle sindacali, una forma che assiti nelle scorse settimane, la so- che l'rnteresse non mancherà, zione tale da garantire il con- curi, come spiegato ieri anche cietà dei recapiti si prepara alla come peraltro ha dimostrato il tr,~llo delle società. Se~~a t.rala- daLetta,rappresentanzaallaforprivatizzazione che potrebbe buon test, a metà giugno, del s~Iare,appu?to:m?d~htadIces~ za lavoro anche a livello di boarrivare, se anche le altre tesse- bondda 750 milioni di europiaz- Slone dI aZIOlll aI dIpendendI ard.Maquesto è comunque il sere tratteggiate dall'esecutivo an- zato dal gruppo che ha raccolto con soglie diverse e acquisti av- co~~o tempo ~i un~ partita ordranno a traguardo, già entro la richieste di ordini da circa 350 in- venuti, quasi sempre, fatta ecce- maI m rampa dI lancIO.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Lavoro e previdenza
ww
w.e
cost
am
pa.it
068391
Quotidiano
Pag. 33
n Sole9]{l mmrn
Gli emendamenti in arrivo
Altr:llOmila salvaguardati Il viceministro Stefano Fassina ha annunciato cheèin arrivo un emendamento perfar salire a 20 mila la platea dei lavoratori da salvaguardare nel 2014. Il costo dell'operazione dovrebbe essere di 300 milioni l'anno per sei anni (in tutto circa 1,8 miliardi). Tra i nuovi salvaguardati anche i lavoratori di banche e Poste
Risorse da spending e evasione Il premier Letta ha confermato che arriverà l'emendamentosuUa nascita di un Fondo unico taglia-cuneo. Che sarà alimentato da due "rubinetti": le risorse recuperate da Ila lotta all'evasione, a cominciare da quelle una tantum collegate al rientro dei capitalì all'estero, e i risparmi della spending review ta rgata Cottarelli
Fi. Ncd e M5S in pressing Anche sul nodo spiagge è atteso un emendamento del Governo. Intanto Fi e Ncd intensificano il pressing per giungere a una cessione delle concessioni. Il M5S propone di concedere ai titolari delle concessioni la possibilità di non pagare il canone per un anno, includendo anche una sanatoria delle cartelle esattoriali
Fassina: ritocco alla stabilità -Il costo 300 milioni l'anno fino al2019
Salvataggio nel 2014 per altri 20mila «esodati» Marco Mobili Marco Rogari ROMA
Salirà a quota 20mila l'asticella dei lavoratori da salvaguardare nel20I4. Ad affermarlo è il viceministro all'Economia, Stefano Fassina, nell'annunciare un emendamento del governo alla legge di stabilità all'esame della Camera. La nuova operazione di salvataggio degli esodati dovrebbe costare circa 300 milioni l'anno per sei anni (in tutto 1,8 miliardi) e riguarderà i lavoratori che, senza l'avvento della riforma Fornero, il prossimo anno avrebbero maturato i requisiti per andare in pensione, a partire da quelli in mobilità, dai prosecutori volontari e dai cosiddetti cessati individuali. La platea, che nell'attuale testo della "stabilità" è limitata a 6mila soggetti da salvaguadare, verrebbe estesa allargando i requisiti di accesso. E ad essere interessati da questo intervento sarebbero moltilavoratori del settore bancario e delle poste. Il bacino dei salvaguardati salvati con le misure adottate nell'ultimo biennio salirebbe così a oltre ls6mila lavoratori.
Il Governo sta ancora lavo-
rando alle coperture per definire l'emendamento che potreb~ be vedere la luce entro la fme della settimana in commissione Bilancio dove da oggi si comincerà a votare. Le modifiche alle quali stanno lavorando 1'esecutivo e il relatore Maino Marchi (Pd), partendo dai 470 emendamenti dei gruppi parlamentari sopravvissuti alla scrematura, saranno concentrate, come sot-
GLI ALTRI CORRETTIVI T ra i salvaguardati lavoratori di banche e poste. In arrivo ritocchi su precari Pa e forze dell'ordine. Ok definitivo del Senato alla manovrina
un correttivo sui precari della Pa (che potrebbe interessare anche gli Lsu della Campania) mentre si sta ancora valutando un' eventuale intervento per detrarre dalla Tasi la mini-Imu da pagare a gennaio. Sicuramente arriveranno ritocchi in favore del settore della sicurezza (assunzioni per le forze dell'ordine) e correttivi del Governo sulle questioni calde delle spiagge e degli stadi.
Sul versante previdenziale si stanno valutando alcuni emendamenti sul ripristino del divieto di cumulo tra pensioni e stipendio nel settore pubblico e soprattutto sull'allentamento del blocco dell'indicizzazione. Che verrebbe estesa, nella misura del 95%, alle pensioni fino a 4 volte il minimo, anche sotto la
tolinea il presidente della Com- spinta del Pd che con Cesare Damissione, Francesco Boccia miano mostra «soddisfazione» (Pd), su quattro versanti: oltre per l'emendamento-esodati in agli esodati, il Fondo unico ta- arrivo. Nella "stabilità" potrebglia cuneo da alimentare con le be confluire anche il D l sugli enrisorse della spending review e ti locali ("salva Roma"), attualdella lotta all'evasione, a partire mente all' esame del Senato, doda quelle provenienti dall'ope- ve ieri è arrivato il via liberadefirazione di rientro dei capitali nitivo alla manovrina correttiall'estero (v. altro articolo a pago va da 1,6 miliardi per rimanere 4),ilricorsoallawebtaxelarevi- ' sotto il tetto del 3% di deficit. sione della Tobin tax. Probabile © RIPRODUZIONE RISERVATA
Data 12-12-2013 Pagina 8 Foglio 1
SOGNI D'ORO
;'i:ii':""':r,:",w"", I .... Ui ~1.~
:" ......... ~
j, :.0 ~~O~;',;,",' Alimlm ,&,DElTA I";" --
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Lavoro e previdenza
ww
w.e
cost
am
pa.it
068391
Quotidiano
Pag. 34
Data 12-12-2013 n Sole9]{l mmrn Pagina 32
Foglio 1
Ristrutturazione del debito. Per la mobilità
L'accordo evita il contributo sfociando in una proposta di ripartizione del debito che coinvolge direttamente i creditori.
Aifmi dell'esenzione dal versamento del contributo d'ingresso dovuto per ciascun lavoratore collocato in mobilità, l'accordo di ristrutturazione del debito appare con caratteristiche assimilabili a quelle proprie del concordato preventivo.
È tale l'interpretazione che il ministero del Lavoro dà, con l'interpello n. 34 di ieri, agli articoli 3,
comma 3 e 5, comma 4. della legge n. 223/1991. L'interpello risponde a un quesito fmalizzato a conoscere se l'accordo diristrutturazione del debito stipulato in base all'articolo 182-bis della legge fallimentare da imprese che nel corso del trattamento di cassa integrazione guadagni straordinaria abbiano necessità di attivare la procedura dimobilità(ar-
ticolo 4 legge n. 223/1991) possa essere assimilata alle fattispecie previste dall'articolo 3, comma 3, ai fmi dell'esenzione dal versamento del contributo previsto dall'articolo 5, comma 4. . Nel merito, il ministero esprime tale parere in considerazione del fatto che entrambe le procedure trovano fondamento in una situazione di crisi dell'impresa
Peraltro, lo stesso articolo 182-bis prevede 1'acquisto di efficacia di tal,e atto alla data di pubblicazione nel registro delle imprese e che «da tale data e per 60 giorni i creditori per titolo e causa anteriore a tale data non possono iniziare o proseguire azioni cautelari o esecutive sul patrimonio del debitore».
L.Cai. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Lavoro e previdenza
ww
w.e
cost
am
pa.it
068391
Quotidiano
Pag. 35
n Sole9]{l mmrn
lavoro. La Cassazione precisa gli obblighi del datoré
Licenziamento illegittimo per il dipendente distaccato
li datore di lavoro che ha distaccato un lavoratore presso un'altra azienda non può licenziarlo per il solo fatto che essil chiude. La decisione può essere legittima soltanto se si dimostra che il lavoratore non era reintegrabile nell'azienda di provenienza. Lo ha stabilito la Sezione lavoro della Corte di cassazione, con la sentenza n. 276sI/2013, depositata ieri.
La causa verteva sulla configurabilità di un licenziamento oggettivamente giustificato quando viene meno il posto di lavoro non nell' azienda della quale il lavoratore è dipendente, ma solo in un'altra presso la quale egli era stato distaccato. li datore di lavoro si era limitato a giustificare illicenziamento con la situazione di
questa seconda azienda, senza aver dimostrato che, all'interno della sua organizzazione d'impresa non esistesse alcuna possibilità di reimpiegare il lavoratore che rientrava forzataménte dal distacco.
Nel caso su cui ha deciso ieri la Cassazione, in primo grado aveva avuto ragione il datore, in secondo il lavoratore, che si era visto riconoscere il diritto a ricevere la differenza tra le retribuzioni maturate
SE l'ALTRA AZIENDA CHIUDE Deve essere prima verificata la possibilità di reintegrare il dipendente nell'organizzazione della società distaccante
dalla data del licenziamento fino a quella dell'effettivareintegra e quelle «corrisposte per effetto di lavoro prestato a favore di altri soggetti».
Uno dei due motivi con cui il datore ha poi resistito in giudizio al ricorso del lavoratore è che il licenziamento era stato deciso dop0 aver verificato che non esisteva più alcun interesse a mantenere quel posto di lavoro, in quanto l'apporto del dipendente era richiesto esclusivamente per gestire le ultime attività commerciali dell' azienda (in chiusura) presso la quale era stato deciso il distacco.
Su questo punto, la Cassazioneora "ribatte" che «lasemplice cessazione dell'interess.e al distacco o la soppressio-
Data 12-12-2013 Pagina 33 Foglio 1
ne del posto di lavoro» presso l'azienda distaccata non sono sufficienti a giustificare il licenziamento, perché vanno «verificati gli elementi costitutivi del giustificato motivo oggettivo con riferimento all' ambito aziendale del datore di lavoro (nella specie, la società distaccante), sul quale ricade anche l'onere probatorio circa l'impossibilità di repechage». Il lavoratore va considerato a tutti gli effetti dipendente dall' azienda distaccante.
L'altro motivo portato in giudizio dal datore era il fatto che il lavoratore ha modificato (al ribasso, nel caso specificQ) la richiesta di denaro come risarcimento per i danni patiti.
Sotto questo profùo, la Cassazione ha affermato che in casi del genere non si tratta di una domanda nuova (e quindi inammissibile) ma solo di una diversa formulazione di quella precedente,
N.T. (CI RIPRODUZIONE RISERVATA
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Lavoro e previdenza
ww
w.e
cost
am
pa.it
068391
Quotidiano
Pag. 36
Data 12-12-2013
COBBIEBE DELLA SEBA Pagina 1 Foglio 1
I LA DANNOSA OSSESSIONE DI RITOCCARE LE PENSIONI
di MASSIMO FRACARO e mCOLA SALDUTII
C i risiamo. Se c'è da intervenire in tema di finanza pubblica, le pensioni e i pensionati
diventano (forzatamente) protagonisti. Al centro questa volta ci sono due emendamenti alla legge di Stabilità appena presentati. L'obiettivo? Introdurre un limite di reddito -150 mila euro lordi - entro il quale è possibile cumulare la pensione e un eventuale reddito da lavoro dipendente o autonomo. Sembra una norma tecnica, in realtà romperebbe ancora una volta il patto tra cittadini e Stato. Come? Molti dei pensionati presi di mira hanno, probabilmente, lasciato il lavoro anche con !'idea di proseguire l'attività professionale, magari con un impegno meno gravoso. Mettendo così a servizio del mondo produttivo, e della società, la competenza e l'esperienza acquisita.
CONTINUA A PAGINA 47
L'OSSESSIONE DEL RITOCCO ALLE PENSIONI COSÌ SI TRADISCE IL PATTO CON LO STATO
___ SEGUE DALLA PRIMA
La logica apparente dietro queste misure è quella di creare maggiori opportunità per i giovani, ma i divieti a una categoria difficilmente hanno effetti positivi per le altre. I pensionati che svolgono attività di consulenza difficilmente verrebbero sostituiti nella loro attività solo per ragioni anagrafiche. Se sul mercato c'è una domanda per quel tipo di competenze, evidentemente servono. '
Il rischio, semmai, potrebbe essere quello di una nuova crescita del lavoro sommerso. Il divieto di cumulo è stato abolito proprio per far emergere attività lavorative che altrimenti sarebbero rimaste nascoste. Risultato: alla fine una misura simile potrebbe persino trasformarsi in un autogol con una riduzione delle entrate tributarie e contributive. Sulle attività extra, infatti, i pensionati pagano già il 43% di Irpef e il 21% di Iva e i contributi all'Inps. Senza contare che, oltre i go mila euro, dal 2014 ci sarà anche il contributo di solidarietà. E secondo !'ipotesi estrema, con il divieto di cumulo, in caso di reddito aggiuntivo di 150 mila euro la pensione verrebbe addirittura azzerata. Decisamente troppo. Certo
questa soglia, in una fase di crisi e di potere d'acquisto calante, appare elevata. Eppure va considerata per quello che è: il risultato di un lungo periodo lavorativo e dei contributi versati per assicurarsi l'assegno previdenziale. Non un privilegio.
Perché invece si continua a voler cambiare le regole del gioco sul terreno delle pensioni? Forse non è la strada maestra: il punto è trovare modalità di tutela previdenziale dei giovani, non la stretta su chi ha maturato diritti in base alle regole. Il rischio, serio, è di confondere continuamente i piani creando finte illusioni egualitarie.
La norma, inoltre, si applicherebbe con effetto retro attivo a tutti coloro che sono andati in pensione, consapevoli di poter proseguire un'attività lavorativa. Mentre, se proprio si volesse introdurre un simile divieto, dovrebbe riguardare solo i futuri
. pensionati. Un vizio, quello della retroattività, molto diffuso che andrebbe evitato in un Paese civile: le difficoltà di bilancio non possono essere un lasciapassare per violaree di continuo) le regole.
Massimo Fracaro Nicola Saldutti
~) R:PRODLJIIONE RISERVATA
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Lavoro e previdenza
ww
w.e
cost
am
pa.it
068391
Quotidiano
Pag. 38
MF Data 12-12-2013 Pagina 3 Foglio 1
L'ANNUNCIO DI LETTA ALLA CAMERA: PRONTI AD APRIRE IL CAPITALE AI LAVORATORI
r liane Per alcune aziende, tra cui il gruppo di Sarmi, il governo vuole aprire l'azionariato ai privati e punta a far entrare i dipendenti nel board. Avanti con le privatizzazioni da 12 miliardi di euro
DI ROBERTA CASTELLARIN
E GIANLUCA ZAPPONINI
prire ai lavoratori il capitale di Poste Italiane e di altre aziende. L'annuneio , arrivato dal premier En
rico Letta nel corso del discorso pronunciato ieri alla Camera per la richiesta della fiducia. Letta ha dichiarato l'intenzione di consentire l'ingresso in Poste di capitali privati, nonché la partecipazione dei lavoratori ali' azionariato «permettendo loro una rappresentanza negli organi societari», come succede in Germania e non solo in Deutsche Posl. Si tratta, ha spiegato il premier, di «un' esperienza uniea, un tentativo, quello
di sperimentare in Italia la Mitbestùnmung tedesca, destinato a int1uenzare in meglio le relazioni industriali e il modello di impresa nel nostro Paese». Un modello, quello di Berlino, grazie al quale i lavoratOli (iscritti o no al sindacato) eleggono le proprie rappre·· sentanze in azienda ed eleggono anche rappresentanti nel consiglio di sorveglianza (o vigilanza) delle imprese, senza però avere alcuna partecipazione diretta al capitale e all' utile dell' impresa stessa. Ma l'argomento privatizzazioni non si è esaurito con il diseorso su Poste. TI premier è infatti tornato sul primo blocco dì cessioni da 10-12 miliardi annunciato a novembre (e che coinvolge gruppi come Eni, Sace e Fincantieri) i cu i
proventI verranno ImpIegatI per la riduzioni del debito pubblico. Nessuna intenzione di «svendere e fare cassa», ha ribadito il premier ricordando gli eO'ori commessi in passato su questo fronte. «Credo anche che lo Stato per essere credibile e funzionante non possa fare di tutto. L'aJTivo di capitali privati può essere il momento di svolta per iniettare risorse fresche, rilanciare la produz.ione e garantire lo sviluppo delle aziende coinvolte, come nel ca50 di FincantierÌ c di Sacc». Oltre che nel capitale delle sue aziende il governo punterà ad aprire varchi in quei mercati rimasti fin qui troppo rigidi, come i trasporti, quello ferroviario su tutti. In questo scnso
dal prossimo 19 dicembre diventerà operativa]' Autorità dei Trasporti, «settore chiavc per la nostra economia». Ancora, è in cantiere il rilancio delle infraslrulture con la presentazione nel 2014 del piano nazìonaledei porti e degli aeroporti: «Oggi», ha spiegato Letta, «queste strutture agiscono in conconenza tra loro senza programmazione né sinergia. Ma è una grande operazione che dobbiamo fare». Intanto, sempre ieri Cdp ha avviato il processo di apertura del capitale di Cdp Reti (inserita nel pacchetto di eessioni); dalla seconda metà di dicembre verrà inviata una lettera ai potenziali investitori «con la richiesta di un'offerta non vincolante entro il successivo mese di gennaio». (riproduzione riservata)
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Lavoro e previdenza
ww
w.e
cost
am
pa.it
068391
Quotidiano
Pag. 43
Data 12-12-2013
il Giornale Pagina 10 Foglio 1 /2
La Consulta rivaluta le pensioni: «Bloccarle è incostituzionale» Anna Maria Greco
• L'ideona del governo Monti di far cassa bloccando l'adeguamento Istat delle pensioni superioriai 3mila euro lordi (1.800netti) è stata bocciatadalla Consulta. Èinfattiincostituzionale il blocco dei vitalizi stabilito dallariformaFornero. E ora per i conti dello Stato sono guai.
Adesso la Consulta rivaluta le pensioni «Illegittimo bloccarle»
a pagina 10
di Anna Maria Greco
La Corte si prepara a dichiarare incostituzionale lo stop dell'adeguamento al costo della vita. E per Letta sono guai
ha considerato illegittimo il il provvedimentoelohatrasmes
so al Palazzo sul Colle con una incostituzionale blocco delle pensioni? Ancora una volta, sarà la Corte costitu
zionale ad intervenire sulle scelte della politica.
Il governo Letta si prepara, con la legge di Stabilità, a cancellare per il periodo 2014-2016 l'adeguamento automatico al costo della vita delle pensioni, seguendo la strada già indicata dalla riforma Fornero. Ma proprio quest'ultima finiscenelmirino della Consulta. In questo caso, non si parla solo di pensioni d' oro, madi tutte quelle superiori ai 3mila euro lordi, cioè di circa 1800 euronettialmese.
Sullo stop, deciso nel 2011 dal governo Monti con il decreto «Salva Italia», alla perequazione delle pensioni superiori a 3volteilminimo Inps peril bienni02012-2013, sidovràpronunciare l'Alta Corte, dopo il ricorso del tribunale di Palermo che
la rivalutazione Già nel 2010 la Consulta si espresse in modo critico sul blocco della rivalutazione delle pensioni decisa da Prodi
ordinanza emessa a novembre dalla sezione Lavoro.
Sulla prossima decisione di conformità costituzionale, pesa una precedente sentenza della Consulta, cheriguardail blocco dell'adeguamento all'inflazione deciso dal governo Pro di: è la numero 316 del 2010.
I giudici costituzionali salvarono alloralanormacheriguardava solo un anno, ma avvertirono che la frequente reiterazione di misure intese a «paralizzareilmeccanismoperequativo» esporrebbe il sistema ad «evidenti tensioni con gli invali -cabili principi di ragionevolezza e proporzionalità». Insomma, si cadrebbe nell'incostituzionalità. Proprio quello che sta succedendo.
In nome dell' emergenza e del rigore causa crisi economica, l'esecutivo dei Professori ignorò il monito dell'Alta Cor-
Gli assegni d'oro Con la sentenza 116 del 2013 la Corte ha annullato il contributo imposto alle pensioni oltre i 90.000 euro
te. Einquestigiornil'attualegoverno si prepara a fare il bis, anche se il provvedimento andrebbe incontro ad un' annunciata bocciatura.
Secondo i giudici palermitani, impedire la rivalutazione delle pensioni come ha fatto la riforma Fornero è contrario alle basi fondanti della nostra Carta. Perchè, scrivono nel ricorso alla Consulta, «pure considerando la discrezionalità legislativain materia, lanormain questione viola il principio della parità di prelievo a parità di presupposto d'imposta economicamenterilevante, datal'imposizione di misure (non più considerabili transitorie ed eccezionali) incidenti in modo drastico sul trattamento pensionistico solo di alcuni soggetti».
Gli articoli con i quali la norma entrerebbe in contrasto sonounasfilza:il38(lamancatarivalutazione impedisce la conservazione nel tempo del valo-
I prof settantenni Bocciata anche la norma che imponeva di andare in pensione ai docenti universitari che avevano compiuto;zo anni
re della pensione ), il36 (proporzionalità tra pensione eretribuzione), il combinato disposto dei questi due con l'articolo 3 (altera il principio di eguaglianza e ragionevolezza, causando una irrazionale discriminazione in danno della categoria dei pensionati), il 53 di universalità dell'imposizione e insieme i 3,23 e 53 sulla non discriminazione ai fini dell'imposizione, la ragionevolezza nell'esercizio del potere di imposizione e la parità di prelievo a parità di imposte. Nell' ordinanza del tribunale di Palermo si cita anche una sentenza del 2012, in cui l'Alta Corte afferma che «l' eccezionalità della situazione economica» consente allegislatore anche il ricorso a strumenti eccezionali, ma gli impone sempre di «garantire, anche in queste condizioni, il rispetto dei principi fondamentali».
Cen' è abbastanza permettere sull'avviso governo e Parlamento. Salvo, che non si voglia vedere e sentire.
Già Monti aveva ignorato l'Alta Corte. E il governo ora rischia la bocciatura
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Lavoro e previdenza
ww
w.e
cost
am
pa.it
068391
Quotidiano
Pag. 44
il Giornale Data 12-12-2013 Pagina 10 Foglio 2/2
LA CORTE PROTAGONISTA Il Palazzo della Consulta, l'edificio in cui la Corte costituziona le ha sede dal 1955. Dalla bocciatu ra de I Porcellum alla sentenza su Ile pensioni, la Corte è sempre più protagonista politica
• il Giornale 1(11: IlI!llllmli'.~,~. ì!Ill~-w,".,
~t_,~~lltl1?'?~jfire~!t;;~1Lm~\l~!' T'\L \ZZT BOLLEl\T1
FORCON~I; !'~N~;E~~~~~71:~I:~~~~
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Lavoro e previdenza
ww
w.e
cost
am
pa.it
068391
Quotidiano
Pag. 45
rUnità I
Data
Pagina
Foglio
12-12-2013 10 1
Fassina: in arrivo risorse per altri ventimila esodati
e Emendamento annunciato dal viceministro Fassina e Si lavora anche per aumentare
FRANCHI A PAG.10
la rivalutazione delle pensioni tra i 1500 e 2000 euro e Damiano: abbiamo aperto una breccia
Arrivano risorse per altri 20mila esodati MASSIMO FRANCHI ROMA
Altri 20mila esodati saranno salvaguardati. L>impegno è stato preso dal viceministro dell>Economia Stefano Fassina. Si lavora a un emendamento alla legge di stabilità per salvaguardare altri 20mila, rispetto ai 6mila già previsti dal testo del disegno di legge approvato al Senato. Il totale quindi dei salvaguardati salirebbe oltre quota 150mila.
L'intervento, ha spiegato Fassina, «sarà fatto per salvaguardare coloro che dovevano andare in pensione nel 2014 per i paletti troppo stretti dell>ultima salvaguardia. Si tratta di un prowedimento importante che chiarisce come per il governo l'argomento esodati sia centrale come tutte le questioni sociali».
Tra i paletti più importanti che sono stati modificati c>è sicuramente quello che impediva di salvaguardare i prosecutori volontari (coloro che hanno fatto un accordo con la propria azienda per dimettersi in attesa della pensione, poi posticipata anche di sette anni) che nell>ultimo anno hanno guadagnato oltre 7.500 euro. Ora, quelli che potevano andare in pensione nel 2014, ci andranno senza problemi. L'altro paletto riguarda i lavoratori ora in mobilità. Quelli che ci potevano andare in pensione nel 2014 potranno fare domanda anche al termine del periodo di mobilità.
Un altro tema cruciale per il Pd è quello della rivalutazione delle pensioni. La questione, già affrontata ma accantonata al Senato, riguarda la possibi-
lità che la cosiddetta quarta fascia, quella che va dai 1.500 ai 2.000 euro lordi, possa essere rivalutata più dell'attuale 90 per cento. Difficile che si arrivi al 100 per cento, ma un segnale verrà dato: probabilmente verrà alzata a quota 95%.
«Con questi due emendamenti abbiamo aperto una breccia», attacca il presidente della commissione Lavoro Cesare Damiano. «Allargare la salvaguardia degli esodati a coloro che erano stati esclusi e aumentare la rivalutazione delle pensioni più basse sono una battaglia che il Pd sta portando avanti da settimane in Parlamento. Ora raccogliamo i primi frutti, ma non festeggiamo prima di averli portati a casa».
La copertura per i due emendamenti sarebbe dell>ordine di alcune centinaia di milioni, anche si è ancora al lavoro per stabilire come verranno trovate le risorse.
Il tutto arriva alla vigilia di una lunga giornata di mobilitazione nel mondo del lavoro. Sono infatti in programma tre scioperi generali. Il primo, unitario, riguarda gli edili con modalità diverse a livello regionale e quattro manifestazioni a Milano, Roma, Napoli e Palermo. Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil protestano per la rottura delle trattative per il rinnovo del contratto nazionale dell>edilizia con Ance e Coop.
Sciopero anche nelle cooperative della logistica. Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti chiamano i 20mila addetti all>astensione per l'intera prestazione lavorativa «a seguito della interruzione della trattativa con Confcooperative, Legacoop e Agci per l'adesione al contrat-
Giornata di mobilitazione con tre scioperi generali: edili, logistica e Jct Assemblea della Filctem
Sabato manifestazioni contro la manovra: Camusso, Bonanni e Angeletti a Roma
to nazionale logistica, trasporto merci e spedizioni rinnovato il l agosto scorso. Ad oltre tre mesi dalla firma è giunto il momento di sottoscriverlo anche da parte delle associazioni delle cooperative che si rifiutano di pagare l'aumento di 108 euro e di riconoscere il 100% degli istituti contrattuali, garantendo piena dignità a tutti gli addetti. Il settore della logistica - spiegano Filt, Fit e Uilt - è caratterizzato ormai da tempo da una condizione intollerabile di precari età e di sfruttamento». L>ultimo sciopero riguarda le !tc telecomunicazioni ed è stato indetto dalla Fiom.
Sempre questa mattina si terrà la assemblea dei quadri e delegati della Filctem Cgil (chimica e tessile) a cui parteciperà Susanna Camusso. Il segretario generale della Cgil, dopo le dichiarazioni di martedì sul fatto che «lo sciopero generale non sia più l'unica modalità in cui si determina il conflitto sul tema del lavoro», si prepara poi alla manifestazione unitaria di sabato contro la manovra del governo. Assieme a Raffaele Bonanni (che ieri ha commentato le dichiarazioni di Camusso con un eloquente «è caduto un muro») e Luigi Angeletti sarà a Roma dalle 10,00 davanti a Montecitorio per la manifestazione del Lazio. Se ne terranno in tutte le Regioni dal titolo «Per il lavoro, la legge di stabilità deve cambiare» in cui si chiederà «meno tasse per i lavoratori ed i pensionati; aumento delle detrazioni nel 2014; definizione di una norma che destini automaticamente le risorse provenienti dall>evasione fiscale, dalla spending reviewe dalle rendite finanziari e attraverso un sistematico aumento delle detrazioni per lavoratori e pensionati».
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Lavoro e previdenza
ww
w.e
cost
am
pa.it
068391
Quotidiano
Pag. 46
I IL~'rl'1NO Urepo
I
Data
Pagina
Foglio
12-12-2013 37 1 /2
Vecchie crepe, guerre e veleni nel porto dominato dalle lobby Fatturati a sei zeri ma le concessioni sono in mano a poche imprese
Gigi Di Fiore
Il risveglio è stato più brusco del previsto. Sul porto dei veleni, l'inchiesta giudiziaria riapre vecchie crepe, accentua risentimenti, evidenzia fratture. Dalmolo San Vincenzo fino a San Giovanni a Teduccio, è di scena una città parallela. Impermeabile ad ogni scossa, chiusa nelle sue rendite di potere. Si passa al molo Carmine, che dovrebbe essere ristrutturato. C'è il progetto, ci sono i soldi, non si sa quando si metterà mano. Eppure, si dovrebbero completare parte delle banchine e dei piazzali. Poi, si attraversa anche il molo Immacolatella e il molo Flavio Gioia. Ancora progetti pronti, ancora soldi disponibili. Ancora ritardi.
Eccolo il porto, una grande città nella città, estesa a terra su un milione e 426mila quadri. A mare, invece, abbraccia due milioni e 660mila metri quadri. La grande risorsa di Napoli, sfruttata solo in minima parte rispetto alle sue potenzialità. La mazzata sul commissario Luciano Dassatti è un risveglio, che fa dire a Franco Tavella, segretarioregionale della Cgil: «È un altro colpo allo scalo partenopeo. Si aggiunge al vuoto provocato da tentativi di spartizione politica sulla nomina del presidente».
Attese e veti politici. Da settimane, il commissario Dassatti era riuscito amettersi contro dipendenti, dirigenti e sindacati. «Siamo in pochi a tirare la carretta»' aveva dichiarato. E, dopo un' accesa assemblea, i 96 dipendenti del porto gli avevano risposto: «Deve dimettersi, si è compromesso il rapporto di fiducia e di rispetto tra noi e chi dovrebbe dirigere la struttura».
Una frattura che ha preceduto di pochi giorni la bufera giudiziaria. E che fa ora dire a qualcuno di quei dipendenti: «Civoleva la magistratura, per costringere il commissario, già presidente dell' au-
torità portuale, ad andarsene. Ora speriamo che le cose cambino». Una svolta possibile, che molti legano ad un nuovo presidente. Come Enzo Femiano, segretario regionale dell'Ugl, che dice: «Il porto non può che avere una guida stabile».
Una struttura che muove nove milioni di passeggeri, dando lavoro a migliaia di persone tra movimento merci, crocieristica, cantieristica. Fatturati a sei zeri, che ruotano attorno alla palude delle concessioni in mano ad un gruppo di imprese, che nel porto sono i veri manovratori di poteri e interessi. In tutto, 133 concessioni per sette milioni e 439mila euro. La parte del leone, la fanno le 31 concessioni nel settore riparazioni e officine meccaniche, poi le 4 dei terminaI merci, le sei dei cantieri navali. Concessioni, di 20-30 anni, che assegnano alle aziende ampie aree del porto per la loro attività. La denuncia di Lina Lucci, segretario regionale della Cisl, partì in tempi non sospetti: «La stragrande maggioranz degli operatori portuali non ha mai ottenuto una concessione attraverso una gara pubblica. Significa che nel porto hanno dominato le raccomandazioni della politica e delle lobby del settore», disse. E ora la stessa Lucci commenta: «Non siamo sorpresi, da tempo abbiamo lanciato l'allarme. Ancora una volta la magistratura deve surrogare la politica per affrontare alcune criticità».
Si beccano tra loro gli imprenditori, in concorrenza sulle concessioni. Ora che c'è di mezzo la magistratura nessu-no vuole commentare. Eppure, non molto tempo fa, Raffaele Aiello, rappresentante degli armatori, se l'era presa con la società Cantieri del Mediterraneo difendendo il gruppo Aponte: «Lo attaccano per aver chiesto di rateizzare i canoni delle concessioni, per arginare la crisi. Loro però sono concessionari di vaste aree e licenziano».
Gli aveva replicato Luigi Salvatori, amministratore delegato dei Cantieri
del Mediterraneo: «Ben vengano le verifiche sulle licenze, noi abbiamo sempre rispettato i piani commerciali annunciati». Guerre e veleni, con la Cisl che ripropone ora !'immagine del «porto delle nebbie». Anna Rea e Vincenzo Esposito della Uil, come altri, si rivolgono al ministro Lupi: «Bisogna __ finirla con i diritti di veto. Ci vuole un sussulto di responsabilità per far arrivare subito il nuovo presidente al porto diNapoli».
Tra 3 strade interne, 75 ormeggi, 2 binari, qualcosa come 11145 metri qua
i ..I:, _. ,LI
L' UIIf.l';I~~,CI!II.I ea IVI a
vanno avanti anche nel giorno della bufera «È tempo di verifiche»
dri di banchine, le __ attività proseguono anche nel giorno della bufera. Ma le polemiche restano. Troppi annunci passati, richiami dalla Regione sui grandi progetti, per valorizzare darsene, assicurare maggiore sicurezza (come con la famosa boa per l'attracco allargo delle navi petrolifere), garantire più lavoro. C'è chi negli uffici mostra una delibera del 12 settembre scorso finnata dal commissario Dassatti. È la numero 378, assegna al dirigente Antonio Del Mese l'incarico di «responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza». Spiega, con spirito polemico, il dipendente che la segnala: «Non ha fatto in tempo a preparare la sua relazione con l'indicazione delle misure da adottare. È arrivata prima la Procura della Repubblica».
E il nodo principale, lo sussurrano in tanti, anche dopo l'iniziativa giudiziaria restano le 20 grandi concessioni assegnate a350 operatori. «Prima o poi qualcuno deve metterci mano, con le verifiche e la ridiscussione», dice un fimzionario amministrativo. Una giungla che vale oro, in questa città nella città che stenta a uscire dalla nebbia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Lavoro e previdenza
ww
w.e
cost
am
pa.it
068391
Quotidiano
Pag. 47
IL~MA.TTINO
I numeri Una città estesa a terra su un milione e 426mila quadrati A mare ne abbraccia due milioni e 660mila
La denuncia Anna Rea della Uil «Basta con i veti Bisogna ora far arrivare subito il nuovo presidente»
Data 12-12-2013 Pagina 37 Foglio 2/2
Il Porto La struttura muove nove milioni di passeggeri rappresenta una città nellacittà
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Primo piano Italia
ww
w.e
cost
am
pa.it
068391
Quotidiano
Pag. 50
COBBIEBE DELLA SEBA
Immobili di lusso e seconde case Che cosa fare sui box
evono passare alla cassa tutti i proprietari di immobili diversi dall'abitazione
principale; è considerato tale !'immobile in cui il contribuente ha la residenza fiscale e il domicilio abituale; se due coniugi hanno residenza in immobili diversi dello stesso Comune solo uno può essere considerato abitazione principale. Gli immobili delle categorie catastali considerate «di lusso», e cioè A/1 (signorile), A/8 (villa) e A/9 (dimore storiche) anche abitazioni principali devono pagare l1mu, con un'aliquota che non può superare lo 0,6% e fruendo di una I detrazione di 200 euro. Se un'abitazione principale .ha due box il primo (ovviamente I quello di maggior valore catastale) lo si può assimilare all'immobile a cui è legato e
quindi è esente, ma sul secondo si paga l'aliquota ordinaria Tutto l'importo dell1mu va versato al Comune, il contributo statale, nella misura dello 0,76% è dovuto solo dai
proprietari di immobili classificati nella categoria catastale D a
cui appartengono ad esempio i capannoni. Se quindi il Comune indica come aliquota 1'1,06% gli sarà versato lo 0,3%. I proprietari di questi immobili inoltre dovranno ricalcolare l'imposta perché, per effetto della rivalutazione dei coefficienti di calcolo, l'imponibile quest'anno è più alto del-1'8,33% rispetto al 2012.
©RIPRODU710NERlsmVATA I
La rata di gennaio tra detrazioni e bollettllii in arrivo
Data 12-12-2013 Pagina 15 Foglio 2/3
a soluzione per evitare il conguaglio dell'Imu sull'abitazione princi
pale nei Comuni che hanno aliquota superiore allo 0,4% sarebbe facile: basta trovare la copertura e abolirlo. Nella pratica i soldi non ci sono. Una soluzione ventilata sarebbe quella di far pagare i contribuenti e rendere contestualmente il conguaglio detraibile dallo Iuc, il nuovo tributo immobiliare in vigore dal 2014; la data per il versamento prevista è il 16 gennaio, stesso giorno in cui bisognerà pagare la prima rata Iuc. In questo modo lo Stato non dovrebbe stanziare per il 2013 i soldi necessari per coprire integralmente il mancato introito dei Comuni.
Resta il fatto che o le ammini....... strazioni sono davvero in
grado nel giro di poche settimane di inviare bollettini precompilati con il conguaglio e lo storno
dalla Iuc o si costringeranno i contribuenti non in gra
do di far da soli a fare code e spendere soldi spesso per pagare poche decine di euro. Poi si aprirebbe il capitolo di come coprire i costi della detrazione. Si parla di un inasprimento fiscale sulla case a disposizione oltre la seconda, ma l'operazione non appare semplice.
iD mrRODlWONE RISFRVATA
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Primo piano Italia
ww
w.e
cost
am
pa.it
068391
Quotidiano
Pag. 51
COBBIEBE DELLA SEBA
La Tasi sui servizi e gli sgravi attesi Così la Tari (rifiuti)
ei prossimi giorni, con n-passaggio alla Camera della legge di Stabilità,
sapremo in maniera definitiva come funzionerà lo Iuc. Sull'impianto di massima non dovrebbero esserci più stravolgimenti: si tratta di un tributo che si articola in due parti; la prima, detta Tari, è la tassa sui rifiuti e dovrebbe discostarsi di poco o nulla dalla Tares. I problemi nascono dalla seconda parte dell'imposta, la Tasi, una tassa sui servizi indivisibili che assorbirà n contributo di 30 centesimi al metro quadrato pagato quest'anno con la
. Tares. La Tasi avrà come base imponibile la stessa delllmu e potrà avere aliquota massima dello 0,25%. I Comuni potranno abbassare le aliquote o anche annullarle
ma solo a spese loro perché i trasferimenti statali per finanziare le agevolazioni saranno limitati (mezzo miliardo di euro). n problema è che senza detrazioni la
Tasi è di fatto un'Imu mascherata, che farà pagare di più
a chi prima spendeva meno e viceversa Ipotizziamo una casa con rendita cat~stale 400 euro e un'altra che ne vale 1.500. In un Comune che applicava llmu allo 0,4% la casa di minor valore avrebbe pagato 69 euro mentre con la Tasi ne costerà 168; l'abitazione di pregio invece pagava 808 euro, con la Tasi scenderebbe a 630.
© RIPRODUZIONE' RISERVATA
Data 12-12-2013 Pagina 15 Foglio 3/3
L'lmu sulla seconda casa nelle 20 principali città italiane li calcolo è basato su tre ipotesi: un immobile medio signorile di 120 mq, di categoria A12, e contribuente con prelievo Irpef comprensivo di addizionali al 45%; una casa medio signorile di 90 mq, di categoria A/2, e contribuente con pr~lievo Irpef comprensivo di addizionali al 40%; . una casa loeata di 70 mq, in categoria A/3
LEGENDA III Aliquota III Casa medio signorile 120mq l!PJCasa media 90 mq III Casa media 70mq -Ioeata
Roma
Milano* 1.247. 196 l1li 878
Napoli 810 . 127 !II 630
Torino 1.276' 201 III 993
Palermo 1,06 784 139. 454 ; 71 i!Ii 353
Genova 1,06 2.243 397_ 1.174; 185 111 913
Bologna 2191\11 1.085
Firenze 181. 897
Bari 185. 913
Catania 113 Il 561
Venezia 143 Il 709
. 279_ 608 ' 1331!l 473 Verona** 0,76 1.131
Messina 1,06 640 11311 602 ; 95 I 468
Padova 1,02 1.824 335_ 996 .163. 774
Trieste 1,06 1.730 306_ 1.018; 160. 791
Taranto 1.06 1.187. 210_ 806 . 127 I!l 627
Brescia 1.06 1.319. 233_ 615 ; 97 I 478
Prato 0,96 1.164 ' 227_ 699 • 121 iii 544
ReggloCa1. 1,06 ;ì 899 .159. 534 .84 I 416
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Primo piano Italia
ww
w.e
cost
am
pa.it
068391
Quotidiano
Pag. 52
Data 12-12-2013
COBBIEBE DELLA SEBA Pagina 35 Foglio 1
Il riassetto La Fondazione insiste sul rinvio al secondo semestre 2014
Aumento Mps, Profumo chiede il verdetto dei soci Oggi il consiglio. Dalle banche no a proroga garanzia
La richiesta di slittamento dell'aumento di capitale arriva sul tavolo del consiglio Montepaschi. Oggi il board esaminerà !'istanza presentata dalla Fondazione con cui ha chiesto di spostare a non prima di metà maggio la ricapitalizzazione da 3 miliardi euro necessaria a pagare 2,5 miliardi di Monti bond e gli interessi maturati, rispetto a gennaio come proposto dal consiglio, che ha già convocato l'assemblea per il 27 dicembre. Metà maggio coincide con la seconda finestra temporale che l'amministratore delegato Fabrizio Viola aveva indicato per l'operazione. Al momento tut-
In Borsa 0,25
tavia la garanzia sull'aumento scade il 31 gennaio e, per ora, le banche non hanno dato una di. sponibilità ad estendere !'impegno. Ieri ci sono stati nuovi contatti in cui sarebbe stata ribadita la garanzia fino a gennaio. D'altra parte dalla relazione depositata in vista dell'assemblea è emerso che la scelta di stringere i tempi sarebbe dettata anche dalle condizioni poste dal consorzio, tra cui la richiesta che le cedole al Tesoro non vengano pagate con nuove azioni.
Oggi il board dovrebbe decidere di integrare l'ordine del giorno con la richiesta della
Ieri 0,176 euro
-1,16° h
Fondazione, senza però ritirare la propria proposta Quindi saranno i soci a discutere su quale soluzione adottare. TI presidente di Palazzo Sansedoni, Antonella Mansi, ha già detto che voterà contro l'aumento a gennaio e ieri, in una nota emessa su richiesta della Consob, la Fondazione ha spiegato che la sua proposta è volta «a evitare un voto contrario a salvaguardia della propria integrità patrimoniale e, contemporaneamente, a consentire la buona riuscita dell'aumento di capitale». Lo slittamento al secondo trimestre 2014, consentirebbe inoltre «alla banca di avere comunque
D'ARCO
il tempo necessario per il pagamento della cedola» sui Monti bond, che scade il primo luglio, utilizzando i capitali freschi.
L'ente sta cercando di fare cassa con la quota di Mps e ha dato mandato alla Lazard con l'auspicio, non solo della Fondazione ma anche dei vertici della banca, di trovare un compratore entro la data dell'assemblea I tempi sono piuttosto stretti ma se l'operazione dovesse andare in porto la Fondazione potrebbe anche rideterminarsi in assemblea spianando la strada alla proposta di Viola.
Federico De Rosa © RIPRODUZIONE RISERVATA
Economia
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Recommended