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Progetto SID/IBSE
Modulo: Miscugli e soluzioni
SCUOLA PRIMARIA «Rosmunda Ferrero»
FOGLIZZO – I.C. MONTANARO
A.S. 20014/15 Classe 2^B
n°13 alunni
Ins. Donatella Gravante
PERCORSO B:
Miscugli di ingredienti solidi in acqua Obiettivi
- Descrivere in modo preciso e con lessico appropriato i miscugli e le loro caratteristiche
- Operare un confronto tra i diversi miscugli e le
diverse soluzioni
- Trovare e applicare tecniche per miscelare e
per separare i componenti di un miscuglio
PARTE A
FASI DEL PERCORSO
1 - Creare la «messa in situazione» da cui partire col modulo
2 - Osservare coi sensi diversi materiali solidi (in polvere) e descriverli
3 - Ipotizzare la natura delle polveri
4 - Osservare le polveri al microscopio e descriverle
5 - Fare ipotesi sulla solubilità o meno delle polveri in acqua
6 - Miscelare le polveri o materiali solidi all’acqua, osservarne il comportamento e descrivere il miscuglio
7 - Svolgere osservazioni sistematiche sui miscugli per coglierne cambiamenti BREVE DEVIAZIONE con la muffa
8 - Pianificare modi e tecniche per separare la componente solida da quella liquida di un miscuglio
1. CREARE LA
«MESSA IN SITUAZIONE»
Lo spunto per partire col
modulo è nato dalla
trattazione del
contenuto relativo
all’ACQUA.
A seguito di un
brainstorming sulla parola
«acqua», gli alunni hanno
suddiviso per categorie,
proponendole essi stessi, le
varie idee emerse che
l’insegnante man mano ha
scritto alla lavagna e loro
copiato sul quaderno.
Dopo aver sistemato
con gli alunni le diverse
parole sull’acqua in
insiemi significativi,
l’insegnante ha chiesto
loro: «Ma come si
comporta l’acqua?
Quali azioni compie?» Gli alunni hanno allora
suggerito di
aggiungere una nuova
categoria, «Come si
comporta l’acqua» e
hanno proposto una
serie di azioni
dell’acqua. A questo
punto è emerso naturalmente il concetto che l’acqua
SI MISCHIA CON LE SOSTANZE e SCIOGLIE.
L’insegnante, allora, ha indagato per capire che cosa
gli alunni intendono con «sciogliere» e quali sostanze
suppongono sciogliersi in acqua.
Dalla tabulazione delle risposte è emerso quanto segue:
CHE DIFFERENZA C’E’, SECONDO TE, TRA UN MATERIALE SOLIDO E UNO LIQUIDO?
Secondo me la differenza è che un materiale liquido si può surriscaldare e uno solido no. (Aurora)
Che il materiale liquido non è come quello solido perché quello liquido non è duro. (Federico)
Che un materiale liquido è molle come l’acqua e invece uno solido è duro, come il mattone. (Giada)
Che quello liquido è tipo l’acqua e quello solido è duro. (Sabrina)
Non lo so. (Miriam Rut)
Perché il materiale solido è più pesante e quello liquido è più leggero. (Myriam)
La differenza è che un liquido tipo l’acqua è molto debole rispetto al metallo. (Anwar)
Che il solido è duro ma il liquido è tipo una sostanza chimica. (Alice)
Il solido è molto duro e il liquido è come l’acqua. (Noemy)
Che il solido fa male, invece l’acqua no. che il solido è più pesante e l’acqua non è così pesante. (Greg)
Che quello solido è duro e quello liquido no. (Andrea)
Non lo so. (Fabio)
La differenza è che un materiale solido non si spiaccica a terra, invece uno liquido sì. (Francesca)
SECONDO TE, CHE TIPO DI MATERIALE EUNA POLVERE?
Secondo me una polvere è una sostanza chimica (Aurora)
E’ una cosa tipo la sabbia e lo zucchero (Federico)
Lo zucchero a velo, colorante (Giada) Secondo me la polvere è lo zucchero
(Sabrina) E’ cotone (Miriam Rut)
La polvere è tipo la sabbia (Myriam) E’ tipo la sabbia e lo zucchero (Anwar)
La polvere, secondo me, è tipo la candeggina (Alice)
Il cacao e lo zucchero a velo (Noemy) Sabbia, zucchero, sale, detersivo
(Gregorio) Cacao, farina (Andrea)
È cotone (Fabio) Secondo me la polvere è un microbo
(Francesca)
CHE COSA VUOL DIRE, SECONDO TE, QUESTA FRASE:
“LO ZUCCHERO E’ SOLUBILE IN ACQUA”?
Secondo me vuol dire che lo zucchero si scioglie (Aurora)
Vuol dire che lo zucchero si scioglie dentro l’acqua (Federico)
Che si scioglie in acqua (Giada) Non lo so (Sabrina)
Io non lo so (Miriam Rut) Non lo so (Myriam)
Lo zucchero è dolce in acqua (Anwar) Che è più scuro (Alice)
Solubile vuol dire che si scioglie (Noemy) Che si scioglie in acqua (Gregorio) Che lo zucchero si scioglie in acqua
(Andrea) Non lo so (Fabio)
Vuol dire che lo zucchero si può mettere in acqua (Francesca)
Gli alunni hanno letto a turno le
proprie risposte, sottoponendole alle
opinioni dei compagni. Nel corso
della discussione relativa a ciò che
essi intendano per solido e per
liquido, sono emerse contraddizioni e
incertezze su alcune caratteristiche
fisiche dei materiali solidi e liquidi
(duro/molle, pesante/leggero).
L’insegnante, in
maniera quasi
provocatoria, ha fornito
loro un elenco di
materiali solidi dei quali
gli alunni hanno dovuto
definire
durezza/mollezza e
leggerezza/pesantezza.
Attraverso le risposte date, i bambini si sono resi conto che ciò che è solido non
necessariamente è duro o pesante e che un liquido non sempre è più leggero di
un solido (es. bottiglia piena d’acqua e gomma), ma sussistono dei criteri e delle
condizioni specifiche legate a QUALITA’ e QUANTITA’ dei materiali.
Dopo aver messo in chiaro alcuni concetti fondamentali («liquido», «solido»,
«polvere», «solubile») per proseguire col modulo, l’insegnante ha selezionato
6 campioni di polveri, alcune citate dagli alunni ed altre no, ha diviso gli
alunni in 4 gruppi e ha posto loro la 1^ domanda investigabile:
- CHE TIPO DI POLVERI SONO? –
Gli alunni, osservando le caratteristiche dei 6 campioni, dapprima
ricorrendo ai sensi e poi con l’aiuto della lente d’ingrandimento, hanno
provato a definire la natura della polvere di ciascun campione.
3. IPOTIZZARE LA NATURA DELLE POLVERI
Gli alunni, dopo l’osservazione coi sensi e con la lente d’ingrandimento,
hanno osservato i campioni dei materiali solidi anche al microscopio, per rac-
coglierne ulteriori informazioni. Disegnano la forma delle particelle osservate.
4. OSSERVARE LE POLVERI
AL MICROSCOPIO E
DESCRIVERLE
sale e caffè
osservati al
microscopio
ANALISI DEI CAMPIONI A OCCHIO NUDO E COI SENSI
Numero Colore Odore Sapore Aspetto Al tatto Altro Si tratta di Solubile
1 Bianco Nessuno Salato Disomog. È duro Alcune particelle
si possono staccare
Sale grosso SI’
2 Marrone Amaro Amarulo Disomog. Ruvido Sa di caffè Caffè SI’
3 I granelli sono diversi
Nessuno Nessuno Disomog. Pungenti Si rompono quando le mangi
Pietrine NO
4 Giallo e bianco
Nessuno Farinoso e buono
Omogeneo Liscio Niente Farina di polenta
NO
5 Bianco Chimico Dolcificato Omogeneo Ruvido È appiccicoso Zucchero SI’
6 Grigio Nessuno Danger Disomog. Liscio Unto e appiccicoso
Pietre minuscole
NO
ANALISI DEI CAMPIONI CON LA LENTE D’INGRANDIMENTO
Numero Colore Dimensione e forma delle particelle
1 Bianco Quadrate e grandi
2 Marrone Tonde e piccole
3 Diverso Triangolini e grandi
4 Giallo, bianco Rotonde e piccole
5 Bianco trasparente Quadrate e piccole
6 Grigietto e grigio Tonde e, rispetto agli altri, più piccole
GRUPPO 1
I risultati delle osservazioni e delle ipotesi di ciascun gruppo:
ANALISI DEI CAMPIONI A OCCHIO NUDO E COI SENSI
Numero Colore Odore Sapore Aspetto Al tatto Altro Si tratta di Solubile
1 Bianco Niente Salato Omogeneo
Ha dei piccoli buchi
Screpolato e pungente
Trasparente Sale SI’
2 Marrone scuro
Buono Amaro Disomog. Leggero, granelloso
_ _ _ Polvere di caffè
SI’
3 Marrone scuro,
marrone chiaro
Non sa di niente
Sabbioso Disomog. Dure, pungenti
_ _ _ Sassolini NO
4 Giallo e bianco
Niente Polenta Omogeneo Granuloso Si appicciano a
volte
Farina di mais
SI’
5 Bianco Zuccheroso Delizioso Disomog. Più o meno granelloso
Si appiccica Zucchero SI’
6 Grigio e argento
Fumo Ginger Disomog. Liscio Si attacca alle dita
Cenere SI’
ANALISI DEI CAMPIONI CON LA LENTE D’INGRANDIMENTO
Numero Colore Dimensione e forma delle particelle
1 Bianco E’ un po’ rotondo
2 Marrone scuro Diverse
3 Marrone chiaro, marrone scuro Rotonde e a piramide
4 Giallo e bianco Uguali
5 Bianco Diverse
6 Grigio e argento Diverse
GRUPPO 2
ANALISI DEI CAMPIONI A OCCHIO NUDO E COI SENSI
Numero Colore Odore Sapore Aspetto Al tatto Altro Si tratta di Solubile
1 Bianco “trasparente” Mare Salato Disomog. Duro È un po’ pungente
Sale SI’
2 Marrone scuro Amaro Amaro Disomog. Duro Se lo schiacci le mani ti
diventano un po’ marroni
Caffè SI’
3 Di tutti i colori Terra, di pietra
Niente Disomog. Dure C’è una pietra di due colori
Pietre NO
4 Giallo e bianco Niente Aspro, dolce
Disomog. Dure Rotonde Polenta NO
5 Trasparente Niente Dolce Disomog. Duro _ _ _ Zucchero SI’
6 Grigio e nero Niente Danger Disomog. Duro Ruvido Pepe e cemento
NO
ANALISI DEI CAMPIONI CON LA LENTE D’INGRANDIMENTO
Numero Colore Dimensione e forma delle particelle
1 Trasparente Grosso
2 Marrone scuro Piccole
3 Di tutti i colori Piccole
4 Giallo scuro, giallo chiaro e bianco Piccole
5 Trasparente Piccole
6 Grigio, nero e argento Piccolissime
GRUPPO 3
ANALISI DEI CAMPIONI A OCCHIO NUDO E COI SENSI
Numero Colore Odore Sapore Aspetto Al tatto Altro Si tratta di Solubile
1 Trasparente Sale Salato Disomog. Duro _ _ _ Sale SI’
2 Marrone Caffeinato Caffè Disomog. Polveroso _ _ _ Caffè SI’
3 Marroncino Nessuno Pietra Disomog. Duro A forma strana
Pietra NO
4 Giallo, bianco Grano Grano Disomog. Duro È piccola Farina di polenta
NO
5 Bianco Dolce Dolce Disomog. Duro, molle
_ _ _ Zucchero SI’
6 Grigio Nessuno Danger Disomog. Duro, molle
_ _ _ Polvere di pietra
NO
ANALISI DEI CAMPIONI CON LA LENTE D’INGRANDIMENTO
Numero Colore Dimensione e forma delle particelle
1 Trasparente Grande, forma strana
2 Marrone Piccole, forma a chicchi
3 Marroncino Piccola, forma strana
4 Giallo, bianco Piccola
5 Bianco, fosforescente Piccola
6 Grigio piccole
GRUPPO 4
5. FARE IPOTESI DI SOLUBILITA’
6. MISCELARE I MATERIALI SOLIDI ALL’ACQUA, OSSERVARNE IL
COMPORTAMENTO E DESCRIVERE IL MISCUGLIO
Seguendo l’ordine numerico delle etichette, ogni gruppo ha preso un
bicchierino contenente un campione di materiale solido in polvere e vi ha
versato l’acqua contenuta in un bicchiere più grande, dosandone la
quantità fino a un dato segno. Ha miscelato la polvere, ne ha osservato il comportamento e ha lasciato riposare il miscuglio per qualche minuto
prima di passare alle osservazioni finali e alla verifica delle ipotesi.
Gli alunni hanno
ricopiato sul
quaderno la
tabella delle ipotesi
che saranno
confrontate e
verificate dopo la
sperimentazione.
COMINCIA LA SPERIMENTAZIONE: Prima si mischiano e si mescolano i materiali.…
…poi si lasciano riposare i miscugli e si osservano;
dopo si scrivono le osservazioni…
…e infine (perché no?) si assaggiano i miscugli!
Dai quaderni degli alunni:
Dopo la sperimentazione, i
miscugli son lasciati a
sedimentare per un giorno.
7. SVOLGERE OSSERVAZIONI SISTEMATICHE
SUI MISCUGLI PER COGLIERNE CAMBIAMENTI Il giorno dopo, gli alunni, entrando in classe, si sono precipitati ad osservare se qualcosa è cambiato nei vari miscugli lasciati a riposo e, con una certa incredulità,
hanno scoperto due novità:
- nel C6 si è formata della ruggine;
- nel C4 sono visibili due strati ben distinti, uno giallo sotto e uno bianco sopra.
L’insegnante ha avviato, allora, una discussione con gli alunni alla fine della quale è stata svelata la vera natura dei materiali solidi in polvere.
Gli alunni hanno proposto
di lasciare i campioni
coperti con dei pezzetti
di carta igienica
(«se no la bidella li
butta!») per continuare ad osservare come
sarebbero cambiati col
passare dei giorni.
L’insegnante avrebbe avuto
intenzione di proseguire con una
nuova investigazione sui miscugli, con
la separazione della componente
solida dalla liquida, ma la curiosità dei
bambini riguardo alla formazione
della muffa è stata troppo forte per
essere ignorata. Perciò, ha optato per
una deviazione momentanea dal
percorso previsto dal modulo.
Bleah! Che
schifo! Ha i
peli!
Domanda investigabile: LA MUFFA SI FORMA PRIMA AL FRESCO O
AL CALDO? PRIMA AL CHIUSO O ALL’APERTO?
Alcune proposte sperimentali
individuali
Dopo aver formulato le ipotesi
personali per la
sperimentazione, divisi in 3
gruppi (poiché 2 alunni erano
assenti) ci si è confrontati per
giungere ad un progetto di
sperimentazione condiviso. I
gruppi si sono dati anche un
nome di identificazione.
A progetto approvato, i gruppi hanno preparato i cartelloni.
FINE
PARTE
A
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